INTERNATIONAL EDITION 速
EDITORIAL
“TABLET” RASA A BLANK TABLET a moda è a un bivio: da un lato i tempi di azzeramento suggeriscono un’estetica della tabula rasa, che in tempi telematici diventa tablet rasa; dall’altro la necessità di competere e differenziarsi con il low cost impone la specializzazione massima nella qualità e nel lusso. Tra questi due estremi, agli antipodi, si sono svolte le sfilate di Milano Moda Uomo e di Mode à Paris. Nella capitale dello stile solo Prada, Bottega Veneta e Jil Sander hanno esplorato la strada della semplificazione massima. Mentre, gran parte delle altre firme hanno puntato sull’iconizzazione “splendente” del brand. Sino al parossismo del gladiatore d’oro di Donatella Versace.
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LA LINEA DEL BOSONE A Parigi invece la purificazione dell’abbigliamento è totale in una serie di neologismi del guardaroba. Che sembrano puntare su una micro dimensione affine al bosone. Così, le giacche perdono le maniche, i trench si alleggeriscono in camicie, le Tshirt prendono il posto dei pull sopra la cravatta e i bermuda sostituiscono i pantaloni. Anche per i completi formali.
THE HIGGS BOSON LINE Paris on the other hand saw the total purification of clothes with a number of neologisms for the wardrobe which seemed aimed at a Higgs boson like micro dimension. So jackets lost their sleeves, trench coats became as light as shirts, T-shirts took the place of pullovers and were worn over shirts and ties and bermudas replaced trousers. Even for formal wear.
ETNO-CLICK Tra Milano e Parigi, tuttavia, c’è un denominatore comune: l’Oriente e il sudest asiatico, che guarda caso, sono anche i mercati più caldi del momento. Pertanto, dalla kurta indiana arrivano le linee delle nuove T-shirt spirituali e delle tuniche essenziali. Così come, dalle regge dei maraja provengono gli shantung cangianti, le sete preziose e i turbanti. Si potrebbe parlare di un revival dell’etnochic Anni ’90. Ma oggi l’Oriente torna in passerella via web, altro elemento più che mai citato dagli stilisti. Se due decenni fa l’est era chiamato in causa per il suo fascino esotico, ora grazie a Internet non è che un elemento comune della grande comunità virtuale. Dove gli studenti indiani danno ripetizioni a quelli americani, via skype. L’etno-chic si rifonda così nell’etno-click. E il coolest diventa il cool-east.
ETHNO-CLICK However, Paris and Milan did have one common denominator: the far east and south east Asia, which also happen to be the hottest markets at the moment. Therefore, Indian kurtas have become new lines in spiritual Tshirts and essential tunics. And so too from the kingdoms of the maharajas come shiny shantung fabrics, fine silks and turbans. It could be called a nineties revival of ethnochic. But today the orient returns to the catwalk via the internet too, another increasingly often cited element by the designers. Whereas two decades ago the east was looked to for its exotic appeal, now thanks to the internet, it is nothing more than a common element with the vast on-line community which sees Indian students offering lessons to American students via Skype. Ethno-chic has therefore become ethno-click. And the coolest has become the cool-east.
Gianluca Lo Vetro 4 I bookm moda
Photo Stefano Trovati, SGP
ashion is at a crossroads: on the one hand, a “zero setting” suggests a tabula rasa look, which these days might be called a blank tablet; on the other hand, the need to compete with fast, cheap fashion imposes the need for maximum specialisation in quality and luxury. Milano Moda Uomo and Mode à Paris swung between these two extremes. In the capital of style only Prada, Bottega Veneta and Jil Sander explored the route of maximum simplification. While most other fashion houses aimed for the lustrous iconisation of their own brands. Reaching fever pitch with Donatella Versace’s gladiator in gold.
MILANO MODA UOMO S/S 2013
Giorgio Armani bookmoda I 5
DOLCE&GABBANA
www.dolcegabbana.it
LA SFILATA LA SFILATA LA SFILATA LA SFILATA LA SFILATA LA SFILATA LA SFILATA LA SFILATA LA SFILATA LA SFILATA
CAMPIONI MEDIATICI
MEDIA CHAMPIONS
Iniziamo dal gran finale: il mega party con cui Dolce & Gabbana hanno festeggiato l’uscita del primo libro fotografico di Domenico Dolce, Campioni, e - per una concomitanza tutt’altro che casuale - la vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra agli Europei di calcio. L’evento è fissato scientemente in contemporanea con la partita. Tant’è, che al lancio del volume nei nuovi spazi della maison e alla festa successiva al teatro Metropol, il match si può seguire su mega schermi. Così, Dolce e Gabbana cavalcano alla grande il campionato, complice la fortuna dei risultati degli Azzurri (in caso contrario, la festa sarebbe comunque stata una bella consolazione). Per contro, altri stilisti che sfilano all’ora della partita hanno l’incubo che la gente diserti la loro sfilata. Come dire? Chapeau al talento mediatico di Dolce e Gabbana. Il che spiega anche il successo della loro sfilata reality: una sorta di film neorealista con attori non professionisti, modello La terra trema di Luchino Visconti. Una furbata che monopolizza le attenzioni di Milano Moda Uomo, conquistandosi l’Oscar delle passerelle.
We start from the grand finale: the mega party of Dolce & Gabbana to celebrate the issue of the first Domenico Dolce photographic book, Campioni, and – at the same time but not by chance – the victory of Italy against Great Britain at the European Football Championship. The event was intentionally dated the same day of the match. Indeed, at the same time with the launch of the House’s book and during the following party at the Metropol theatre, the match could be seen from mega screens. So Dolce & Gabbana took advantage from the Championship, also due to the good results of Italians (otherwise, the party had brought some delight in any case). On the contrary, the other designers on show during the match were afraid that people could fail to attend their shows. How could we say? Chapeau to the Dolce & Gabbana media talent. Indeed, that explains the success of their reality show: a sort of neorealist film with non-professional actors, on the wave of Luchino Visconti’s La terra trema, monopolising the attention of Milano Moda Uomo and gaining the Oscar of catwalks.
DOLCE &... DE SICA Come è noto, Dolce e Gabbana hanno scelto un cast di caratteri siciliani che spaziava dai 16 ai 45 anni. Alcuni ragazzini in verità sembrano averne 10. Lo “zio” Freud si chiederebbe: “ritorno alle loro origini anche in termini cronologici?”. Un critico cinematografico invece parlerebbe “della poesia di De Sica in Ladri di biciclette”. Fatto sta che i masculi portano in passerella un’estetica più che mai isolana: stampe a pupi, greche dei carretti siciliani e pantaloni larghi con le pince e la vita alta. Straordinarie, le giacche doppiate di garze impalpabili e che stanno in un pugno. Roba da chiedersi come sia stato possibile cucirle, anche se, in pedana, è difficile cogliere questi prodigi sartoriali: tattili, oltre che visivi. Come eravamo a pezzi... e come ricostruiamo? Sta di fatto che i vestiti passano in secondo piano rispetto alla regia dello show. E qui sta la scelta vincente di Dolce&Gabbana. I due stilisti, filoni, sanno bene che ormai la passerella è la rappresentazione di uno stile, più che di un campionario - barboso - di indumenti. Per questo c’è lo show room. Chi si emoziona più al cospetto di una processione di ragazzi che va avanti e indietro, più o meno con la stessa giacca di tanti anni fa? E allora ciak: si proietta un film sulla sicilianità iconica del brand che tocca il cuore di tutti. Roba che fa vibrare le corde della nostra memoria: i calzoncini abbondanti, “a crescenza”, - come dicevano le nonne - “così, i bambini li sfruttano anche l’anno successivo”, le cartelle di cuoio logore perché passavano di mano in mano da un fratello all’altro, quando non esistevano ancora gli zainetti dei Pokemon, apoteosi del merchandising. Senza dimenticare i sandali del nonno in pensione. Che osservava silenzioso e saggio, dalla seggiola di plastica intrecciata del bar, l’evoluzione di un mondo che si sarebbe smarrito. Alzi la mano chi non si è commosso, ritrovando un pezzetto della sua storia e della storia dell’Italia neorealista: quella degli Anni ’50 distrutta dalla guerra, ma con tanta energia e una forza straordinaria per risollevarsi. Laddove, adesso, siamo ancora a pezzi. Ma non si capisce ancora dove andare a parare. E come riparare. G.LoVe.
DOLCE &... DE SICA As we all know, Dolce & Gabbana chose a cast of Sicilian characters, going from 16 to 45 years. But some boys seemed to be 10. “Uncle” Freud would ask himself: “a return to home also in chronological terms?” While a movie critic would speak of “the De Sica’s poetry in Ladri di biciclette”. But the masculi brought onto the catwalk a true Sicilian image: pupi prints, frets from Sicilian carts and loose, high-waisted trousers with darts. Extraordinary jackets backed with impalpable gauzes that can be put in a fist. Indeed, we ask ourselves how they could sew them, even if on the runway it’s difficult to discover these tactile and visual, sartorial miracles. How were we fractured? And how will we reconstruct? Indeed, clothing is in the background as regards the show direction. And this is the Dolce&Gabbana’s winning choice. The two designers know well that by now the runway is the representation of a style more than a boring sample show of garments. At this purpose, there is the showroom. Who would be moved seeing a procession of walking boys with more or less the same jacket of many years ago? Therefore, action! We project a film of the iconic Sicilian origin of the brand that touches everybody’s heart. As it makes our memories vivid: the loose short pants, a crescenza (growing) – as said by our grandmas – “so the children can wear them the following year”, the worn-out leather satchels, because of they were passed on from brother to brother, when the Pokémon backpacks did not exist, the apotheosis of merchandising. Without leaving aside the sandals of the pensioned grandpa. Who observes silently and wisely from his plastic bar chair the development of a world that will be lost. Who wasn’t moved refinding a piece of his personal story and the history of neorealist Italy: from the 1950s, destroyed by the war, but with much energy and an extraordinary will to raise again. Even if now we are fractured again. But we still don’t understand how to do. How to better.
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DOLCE&GABBANA
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www.bottegaveneta.com
BOTTEGA VENETA
COW BOTTEGA Condivide con Prada la filosofia di pochi pezzi basici, Tomas Maier. Così, con una T-shirt allungata sui pantaloni, magari di camoscio, veste il suo uomo di Bottega Veneta per le estati sempre più calde. Idea tutt’altro che sbagliata in un momento storico in cui la tendenza è togliere anziché aggiungere. Peccato che in passerella l’attitudine dei ragazzi sia un po’ troppo civettuola. Vuoi per le scollature drappeggiate delle bluse, vuoi per certe frangette squaw che sbucano qua e là. Insomma, questo cow boy non convince sino in fondo. Quanto meno non è incisivo come i vestiti formali sporcati di sabbia: evoluzione della scorsa collezione dove le giacche, “macchiate” di opere d’arte, avevano segnato uno dei momenti più alti di Bottega.
GLV
Tomas Maier shares with Prada the philosophy of a few basic pieces. So, with a T-shirt extended over the trousers, perhaps made of chamois, he dresses his Bottega Veneta man for the ever hotter summers. Perhaps another idea that may be mistaken, in an historic moment in which the tendency is to cut instead of to add. Shame that on the catwalk the attitude of the boys is a little too coquettish. Both for the draped necklines of the smocks, and for certain squaw fringes that pop out. In short, this cow boy is not totally convincing. To say the least it is not incisive like the formal clothes stained with sand: an evolution of the last collection where the jackets, “stained” with works of art, had signalled one of the highest Bottega moments.
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www.carlopignatelli.com
CARLO PIGNATELLI
MATRIMONIO ALL’ORIENTALE Il principe della cerimonia pensa ai matrimoni orientali. Nella sua sartoria entrano il sari, la djellaba e il topi. In una nuova contaminazione tra preziosismi occidentali e splendori asiatici.
GLV
AN ORIENTAL WEDDING The prince of formal clothing thinks of the oriental wedding. In his workshop there are sari, djellaba and topi. A new contamination between western preciousness and eastern splendour.
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www.coveri.com
ENRICO COVERI
WEB-NARIATO Uomo e donna uniti in passerella dalla stampa di un pesce giocattolo a carica meccanica. “Remakeat” dei motivi pasticceria recuperati dagli archivi della maison e stampati o ricamati nei colori più ghiotti. La T-shirt con la torta diventa T-Cake confezionata nella scatola di cartone. Mentre il pesciolino vintage ora è una chiavetta usb che naviga in Internet tra web e modernariato; nel web-nariato. Onore al merito, una delle prime passerelle milanesi dove si è vista la giacca con le mezze maniche.
GLV
WEB-COLLECTING Man and woman united on the catwalk, by the print of a toy mechanical fish. “Remakeat” of the cake shop patterns retrieved from the fashion house archives and printed or embroidered in the most delicious colours. The T-shirt with the cake, becomes T-Cake packaged in the cardboard box, whilst the vintage goldfish becomes a small USB key that navigates the Internet between web and modern art; in the web-nariato. Credit where credit is due, one of the first Milanese catwalks where the jacket with half sleeves has been seen.
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www.etro.it
ETRO
SKYPE-RAJÀ Tre cerchi concentrici: uno per il parterre, l’altro per i modelli che gli girano intorno e l’ultimo, il più grande, per la proiezione dello show. La sfilata di Etro, con la sapiente regia di Giuseppe Silvestrin, mette in scena il nostro mondo, dove realtà e virtualità corrono parallele: la prima ormai inglobata nella seconda. Kean Etro, che ci siamo sempre immaginati lontanissimo dalla tecnologia, è convinto che il futuro si giochi tutto “nell’interazione tra questi due universi, nel segno della condivisione”. Così l’India più raffinata dei maharaja, che guarda caso è anche la culla del disegno paisley della maison, interagisce con l’Occidente. Un po’ come gli studenti indiani che danno ripetizioni agli americani, via skype. NATURA TECNOLOGICA Poiché Kean ha sempre manifestato amore per la naturalità e la cultura ancestrale, la tecnologia dello show e delle cuffie che indossano i modelli viene ricondotta alla natura. E il porta iPad o le stesse cuffie si ricoprono di tessuti a palmette cashmere. Sfugge ai più che cosa c’entri tutto questo con il titolo della sfilata, p(l)aisley, e l’invito con un disegno cashmere composto da un’onda di surf. Ma tant’è: Kean schizza idee dalla testa a getto continuo. Per restare nel cerchio del web, ha un cervello come un desktop, dove si aprono file diversi in continuazione. E tutti da salvare con nome.
GLV
SKYPE-RAJA Three concentric circles: one for the parterre, the other for the surrounding models and the last, the biggest, for the show projection. The Etro show, with the skilful direction of Giuseppe Silvestrin, displays our world, where reality and virtuality run together: by now the first incorporated by the second. Kean Etro that we have always thought far from technology believes that the future will be based on “the interaction between these two universes, in the sign of sharing”. So refined India of maharajahs, which is also the cradle of the houses’ paisley patterns, interacts with the West. As the Indian student gives private lessons to the US ones via skype. A TECHNOLOGICAL NATURE But Kean has ever shown his love for naturality and ancestral culture, the technology of the show and the earphones worn by models are taken back to nature. And the iPad holder or the earphones are covered with fabrics in paisley palm patterns. But many don’t understand the meaning of the show title, p(l)aisley, and the invitation with the paisley motif made by a surf wave. But, anyway: Kean is constantly bubbling with new ideas. To remain in the Internet theme, his brain is like a desktop, where different files open continuously. And everyone must be saved as...
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ROBERTO CAVALLI
Comments Eva Desiderio, QN
[…] eccentricamente sempre modaiolo ed esteta, col tocco rock […]. […] eccentrically and always fashion victim and aesthete, but with a touch of rock. Fabio Maria Damato, MF fashion
L’uomo di Roberto Cavalli […] resta fedele, forse troppo, a se stesso, e ripropone un guardaroba facilmente desiderabile […], ma a tratti eccessivamente démodé. The Roberto Cavalli’s man […] is faithful to his style – perhaps too much – proposing a wardrobe easy to desire […], but sometimes too démodé. Suzy Menkes, International Herald Tribune
[…] La nuova visione del look da Latin Lover ha il merito di essere uno spunto di attrazione, e in modo ottimale, rispetto agli altri look sportivi metropolitani. […] New angle on a Latin Lover look had the merit of being a foil - and a high-shine one - to the other sporty looks in town. bookmoda I 91
Marni
Marc Jacobs Men
Fendi
MILANO PRESENTATIONS
bookmoda I 109
BALLY www.bally.com
CHALET COUTURE Sport di lusso per Bally, che reinterpreta la montagna svizzera con stivaletti da trekking in pelle tricolore, borse oversize in coccodrillo dipinto a mano e un ready-towear che fonde pelle, cashmere e knit misto lino per uno stile semplice e chic.
Luxury sport for Bally, which interprets the Swiss Mountains with trekking ankle-boots in three-colour leather, oversized bags in hand-painted crocodile and a ready-to-wear style merging leather, cashmere and linenblend knits for a simple and chic allure.
bookmoda I 111
MILANO PRESENTATIONS MARC JACOBS MEN www.marcjacobs.com
GESSATI E PAPAYA Sembra uscito da Gli intoccabili l’uomo di Marc Jacobs in impermeabile stretto in vita e gessato a tre pezzi. L’ispirazione è il sud della Francia Anni ’30, quella del racconto di Francis Scott Fitzgerald Tenera è la notte. Ma ci sono anche cactus e papaya dalla Giamaica per blazer e bermuda in tessuti leggeri e colori accesi o come nel bomber in nappa. Le scarpe inglesi sono trasparenti in plastica fluo.
PINSTRIPED AND PAPAYA The Marc Jacobs man takes inspiration from The untouchables for his man wearing a waisttight trench coat and a pinstriped three-piece suit. The inspiration is the South France in the Thirties, the one told by Francis Scott Fitzgerald in Tender is the night. But there are also cactus and papaya from Jamaica for blazer and bermudas in light fabrics and bright colours or the nappa bomber jacket. The shoes are transparent in fluorescent plastics.
116 I bookmoda
bookmoda I 117
MILANO PRESENTATIONS MARNI www.marni.com
LUCIDA VISIONE I pixel della camicia sono proiettati anche sul modello: a volte basta un’immagine per rivelare lo spirito di una collezione. E questo fotogramma della presentazione di Marni parla di un uomo contemporaneo che vive in simbiosi con la tecnologia, raccordando l’immaginario geometrico Anni ’70, tipico di questo brand, con la contemporaneità telematica.
LUCID VISION The pixels of the shirt are even projected on the model: at times one image is enough to reveal the spirit of a collection. And this frame of the Marni presentation speaks of a contemporary man who lives in symbiosis with technology, connecting the geometric imagination of the 70’s, typical of this brand, with the contemporary telematics.
118 I bookmoda
bookmoda I 119
La driving si rinnova. Vitello scamosciato, pelle vintage e canvas danno un’aria disinvolta al mocassino icona di Carshoe. The car shoe is renewed. Suede calfskin, vintage leather and canvas give a nonchalant look to the icon-loafers by Carshoe.
Laserature, abrasioni e decorazioni in cabochon multicolor: la creatività di Cesare Paciotti mette le ali ai piedi. Laser cuts, abrasions and decoration in multi-coloured cabochons: the creativity of Cesare Paciotti to allow the shoes to fly away.
Riedizione della prima calzatura “no socks”, foderata di spugna e lanciata da Fratelli Rossetti negli Anni ’70 per uomini che non portano le calze. New edition of the first “no sock” shoes with terry lining launched by Fratelli Rossetti in the Seventies for men who don’t wear socks.
Borchie di ultima generazione ricoprono la brogue di Sergio Rossi. Last generation studs cover the brogue shoes by Sergio Rossi.
bookmoda I 127
Cool-east sahariana copia e incolla in rete
etno-techno
virtuale reale
pijama e vestaglia
web
kurta balilla
pinces figli della lupa vita alta
canottiera
scollati
Maglifica glam-rock or-ganzo banda larga pixel Pink Fluoyd dark side of the moon Shantung
luci sulla pelle ostrica
fluo
calzini
cappuccini
zig zag
sneakers
pad-chette
oxford
Jesus Christ Superstar gioielli tecnologici paisley occhiali Marcello Mastroianni Helmut Berger La Caduta degli Dei La dolce vita
capelloni
mu-skin
paggeria
Ettore Sottsass David Bowie Martin Luther King Dante Alighieri
paggio Blinky Palermo
bookm moda I 129
COOL-EAST
Gucci
Vivienne Westwood Man
Etro
Dolce&Gabbana Scialle francese decorato in stile Berrus/French shawl in Berrus style, ca. 1860, Collezione Etro.
John Richmond 130 I bookmoda
I
f Asia is the new reference market of designers, it’s natural that the collections take inspiration from the cultures of that geographic area importing elements to the western wardrobe. For a new ethnic-technical style, that replicates shantung lights with avant-garde fibers.
Carlo Pignatelli
S
e l’Asia è il nuovo mercato di riferimento degli stilisti, è naturale che le collezioni strizzino l’occhio alle culture di quell’area geografica, importandone gli elementi nel guardaroba occidentale. Per un nuovo etno-techno che riproduce le luci dello shantung con fibre d’avanguardia.
Etro Carlo Pignatelli
Ermenegildo Zegna
Brioni
TAG SHANTUNG,
DECORI,
ASIA,
TURBANTE,
MANICHE A KIMONO,
ETNO-TECHNO
SHANTUNG,
DECORS,
KIMONO SLEEVES,
ASIA,
TURBAN,
ETNO-TECHNO bookmoda I 131
IN RETE NETS
O
I
Calvin Klein Collection
Corneliani
Dolce&Gabbana
Emporio Armani
Versace
Gucci
John Varvatos
n addition to frets, which ventilate the shirts, the research of nets extended to each piece and fibre. Including leather. The wardrobe is on the web too.
Frankie Morello
ltre i trafori, che aerano le maglie, studi sulle reti estesi a ogni capo e fibra. Pelle compresa. Anche il guardaroba è nel web.
134 I bookmoda
John Richmond
Carlo Bernardini, Spazi Permeabili, 2002-2006, Grossetti Arte Contemporanea, Milan.
TAG TRAFORI, WEB, INTERNET, OBLÒ, BUCHI,
TRASPARENZE, PELLE AERATA OPENWORKS,
WEB, INTERNET, HOLES, TRANSPARENCIES, AIRED LEATHER bookmoda I 135
OSTRICA OYSTER
N
on è bianco, ma neanche grigio: si chiama ostrica il nuovo colore chiaro e freddo che ben rappresenta la sideralità della tecnologia.
I
Adrien Brody in Roberto Cavalli 150 I bookmoda
Bottega Veneta
Costume National Homme
Corneliani
Giorgio Armani
t’s neither white nor grey: the new light and cold colour is called oyster and represents well the sidereal aspect of technology.
In the background, Chanel S/S 2012
Gucci Daniele Alessandrini Roberto Cavalli
Neil Barrett
TAG SIDERALE,
FREDDO, CHIARO, BIANCO, LILLA, GRIGIO,
POLARE SIDEREAL, COLD, LIGHT, WHITE, LILAC, GREY,
POLAR bookmoda I 151
PINK FLUOYD G L
iallo, azzurro e verde fluo. Con un tocco di rosa. I colori della rifrazione sulla copertina del disco Dark Side of the Moon dei Pink Floyd. Botte di energia e ottimismo. ight-blue, yellow and fluorescent green. With a touch of pink. The colour of refraction over the disk cover of the Dark Side of the Moon by the Pink Floyd. A stroke of energy and optimism.
ROSA ,
MULTICOLORE PINK FLOYD,
NEON , YELLOW, LIGHT BLUE , GREEN,
SHOCK,
PINK ,
MULTICOLOR 152 I bookmoda
Moschino
SHOCK,
Versace
AZZURRO , VERDE,
Gucci
FLUO , GIALLO,
Siviglia
PINK FLOYD,
Etro
TAG
Salvatore Ferragamo
Enrico Coveri
Opposite page, cover of the Pink Floyd album The Dark Side of the Moon, EMI.
bookmoda I 153
Dirk Bikkembergs
Roberto Cavalli
Giorgio Armani
Jil Sander
Burberry Prorsum
Missoni
Prada
Iceberg
NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA A
A
i tempi di Dante era a trentacinque anni. Ora il mezzo del cammin di nostra vita è a quarantacinque. E le passerelle lo celebrano, con bellezze più mature. Per un messaggio estetico più aderente alla realtà maschile.
«Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.» «Midway upon the journey of our life I found myself within a forest dark, for the straightforward pathway had been lost.»
Andrea del Castagno, Dante Alighieri, circa 1450, Galleria degli Uffizi, Firenze.
Brioni
t the epoch of Dante midlife was at 35. Now midlife is at 45. And the runways celebrate it with riper beauties. For an aesthetic message more in line with men’s reality.
162 I bookmoda
Umit Benan
Prada
Dolce&Gabbana
Dante Alighieri Divina Commedia Inferno, Canto I
Givenchy
Mugler
John Galliano
MODE À PARIS S/S 2013 bookmoda I 163
DIOR HOMME
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www.givenchy.com
GIVENCHY
SAINT TISCI 180 I bookmoda
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www.kenzo.com
KENZO
UNA GIUNGLA A PAROLE A JUNGLE IN WORDS Kenzo torna alla jungle del suo fondatore Takada, senza perdersi tra facili citazionismi, animali e animalier. Eccezion fatta per un camouflage, con macchie leopardate e floreali al tempo stesso. Solo piccole fantasie rivelano il riferimento esotico. Che invece si fa più leggibile (in tutti i sensi) negli interventi di lettering. Una giungla scritta più che raffigurata. L’elemento più interessante tuttavia resta lo studio di tagli con cui viene rinnovata la classica sahariana di lord Livingstone: piccoli spacchi all’altezza dei gomiti sulle maniche delle giacche, inserti triangolari di colori a contrasto e doppiature nei bermuda. Sino all’ibridazione dei pantaloni con il sarong. Una delle passerelle più applaudite.
194 I bookmoda
GLV
Kenzo returns to the jungle of its founder Takada, but without easy citations, animals and animalier. Except of a camouflage, with a mix of leopard and floral prints. Only small patterns reveal the exotic recall. Which becomes clearer (in all senses) with the addition of lettering. A jungle which is more written than portrayed. However, the most appealing element is the study of cuts, with which the classical Lord Livingstone’s safari jacket is revisited: small vents over the jackets’ sleeves at the elbow line, triangular inserts in contrasting colours and backed bermudas. Up to the trousers hybridised with the sarong. One of the most applauded runways.
bookmoda I 195
www.lanvin.com
LANVIN
TAGLI E TAGLIENTI
CUTS AND SHARP LINES
Scavato e tagliato da una frangia asimmetrica, il volto dei modelli incute soggezione, paura, inquietudine. Un misto di sentimenti che cattura l’attenzione, rischiando di penalizzare una collezione ricca. Tanto nello studio di nuovi volumi, quanto dei materiali. A ben vedere tra mini trench laminati provocatoriamente aperti sui bermuda in pendant, ci sono anche soprabiti neri quasi classici. Insomma, non manca nulla. Tranne un po’ di serenità nella visione dell’uomo.
Hollow and cut from an asymmetric fringe, the face of models arouses uneasy, fear and anxiety. A mix of feelings that attract the attention risking penalising a rich collection. In the research of new volumes and new materials. But together with lamé trench coats, provocatively open on ton-sur-ton bermudas, there are also almost classic black overcoats. In short, there is everything. Except of a bit of serenity in the vision of the man.
GLV 200 I bookmoda
Jean Paul Gaultier
Thom Browne
Balmain
PARIS PRESENTATIONS
bookm moda I 231
PARIS PRESENTATIONS JEAN PAUL GAULTIER www.jeanpaulgaultier.com
NEL GORGO DELLA GAULTIERITE In linea teorica l’esercitazione è straordinaria. Solo Gaultier può cimentarsi in un trench che si apre nelle pieghe di un kilt o in un gilet di cui resta solo l’ideale struttura portante. Tuttavia, non si capisce dove possa sbarcare il suo marinaio di ritorno dall’India con il turbante in testa e i pantaloni a righe dei pirati. A chi è destinata quella tutina fantasia gialla con i calzoncini corti? Chi potrebbe mettersi i bermuda da marinaio che sembrano una gonna pantalone a pieghe? Anche i fashionisti di cui Jean Paul fu un mito negli Anni ’80 hanno cambiato gusti. Ormai sono oltre la gonna che lo stilista si ostina a riproporre insieme ad altri temi come i tatuaggi. Con tutto il rispetto per un genio, Gaultier sembra aver perso la rotta. Continua a navigare su se stesso come prigioniero di un gorgo: la Gaultierite.
IN THE VORTEX OF GAULTIER STYLE Theoretically this exercise is extraordinary. Only Gaultier can design a trench coat which opens in the pleats of a kilt or a waistcoat, of which only the ideal bearing frame is visible. However, we don’t understand where his seaman can disembark when back from India with a turban on his head and trousers in piratestyle stripes. Who would wear the small fancy yellow tracksuit with short pants? And who would wear the seamen’s bermudas seeming a pleated pant-skirt? Even fashionistas, for whom Jean Paul was a legend in the 1980s, changed their tastes. They are by now far from the shirt that the designer continues to propose together with other themes such as tattoos. Despite the respect for his genius, Gaultier seems to have lost the way. He continues to travel around himself as he was prisoner of a vortex: Gaultier style.
236 I bookmoda
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PARIS PRESENTATIONS THOM BROWNE
242 I bookmoda
+sottrazioni il principio dell'uguaglianza effetto seriale zoo l zoo Tarzan l'infinità del mare marinai blu surf technosport tecnico trench in camicia pull-shirt zip-shirt mezze maniche parkacadute zip curve “anfora”
calze in bianco
curvilinee
sottobermuda minimal
mimetico in mutazione
schiodato
raggi x
trasparenze
radiogriffato
reversi
Michael Jackson
camouflage
con-turbante
surrealismo
washi paper
Kurt Cobain
René Magritte
giungla
Mad Hatter bookm moda I 243
Otto Steiger, detail of Millionaire, 1894.
SOTTRAZIONI LESS IS BETTER
Givenchy
Damir Doma Bill Tornade
Wooyoungmi
Acne Songzio 244 I bookmoda
S
ubtract from here, take from there: chop off sleeves and shorten trousers. And furthermore lighten the outerwear and swap shoes for sandals. The result: what Miuccia Prada had prophesied at the Milan shows as the “zeroing” of fashion.
Dior Homme
T
aglia di qui, togli di là: sega le maniche e accorcia i pantaloni. E ancora: sottrai di sopra nei capispalla alleggeriti e di sotto nelle calzature che abdicano ai sandali. Risultato: quello che Miuccia Prada alle sfilate di Milano aveva profetizzato come “azzeramento” della moda.
Raf Simons
Qasimi Homme
Lanvin
Miharayasuhiro
Krisvanassche
Juun.J
Divisione progressiva tra poligoni regolari. Progressive division within regular polygons.
TAG SOTTRAZIONI,
MINIMAL, SEMPLICE, TINTA UNITA, CORTO,
AZZERAMENTO, FASHION BOSONE SUBTRACTIONS,
MINIMAL, SIMPLE, PLAIN COLOUR, SHORT,
ZEROING, FASHION BOSON bookmoda I 245
ZOOL A A
cronimo tra zoo e cool: animali e fantasie tropicali come anticipazione della trilogia di Tarzan che uscirĂ nel 2013.
248 I bookmoda
Maison Martin Margiela The next Tarzan, Kellan Lutz in Roberto Cavalli
More info: in this page, stills from Tarzan and his mate, 1934, Š Metro-Goldwyn-Mayer.
Kenzo
John Galliano
Thom Browne
Versace print
n acronym of zoo and cool: animal and tropical prints anticipating the release of the Tarzan trilogy in 2013.
L’INFINITÀ DEL MARE THE INFINITY OF THE SEA
R S
ighe da marinaretto, cerate da vela, ma anche surf e scuba diving: un’ondata marinara ha letteralmente investito le sfilate di Parigi. Rinfrescandole con un tuffo nel blu. Che è anche il colore della serenità e dell’infinito. ailor stripes, sailing, surfing and scuba oilskins: a nautical wave virtually swamped Paris. Refreshing it with a dive into blue. Which is also the colour of serenity and infinity.
Acne
agnès b.
Dior Homme
Jean Paul Gaultier
Kenzo
Rynshu
Songzio
Louis Vuitton
William Wood’s Operation Sailor Hat certificate.
bookmoda I 249
RADIOGRIFFATO X RAY TRANSPARENCIES
Mugler
Dior Homme 262 I bookmoda
T
ransparencies galore, but in all innocence. If anything like a technological vision recalling the liquidity of the screen and the x-ray.
Rick Owens
T
rasparenze a gogò, ma senza malizie. Semmai come visioni tecnologiche che rimandano alla liquidità degli schermi e ai raggi x. In uno stile radiografato e radiogriffato.
NEW YORK SYNTHESIS
Givenchy
Christian Lacroix Homme
Dries Van Noten
Songzio
Lanvin
More info: Nick Veasey, City Bowler, 2011.
TAG TRASPARENZE,
RAGGI X, ORGANZA, RETE, TECNOLOGIA, SOTTILE,
STRATI,
RADIOGRAFIE
TRANSPARENCIES,
X-RAY, ORGANZA, NET, TECHNOLOGY,
LAYERS, THIN, RADIOGRAPHY bookmoda I 263
ART & ICONS Icone e ispirazioni artistiche delle collezioni. The collections’ icons and artistic inspirations.
Issey Miyake + Washi paper
268 I bookmoda
Tomomarusan’ japanese washi paper.
Giotto, Madonna in Maestà, 1306/1310, Uffizi Gallery, Florence.
René Magritte, L'Empire des lumières, 1953/54, The Solomon R. Guggenheim Foundation, Peggy Guggenheim Collection, Venice, © 2012 C. Herscovici, London/Artists Rights Society (ARS), New York.
Givenchy + Virgin Mary
John Galliano + Surrealism
Tropical jungle
Kenzo + jungle
Raf Simons + Kurt Cobain
Kurt Cobain, photo by Frank Micelotta.
Johnny Depp in a still from Alice in Wonderland, 2010, Š Walt Disney Pictures.
Walter Van Beirendonck + Mad Hatter
bookmoda I 269