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Sulle fondamenta del nostro passato abbiamo costruito i valori del futuro, viviamolo insieme.
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passato
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futuro
01 +brand history
Computer for the masses, not the classes La storia di Commodore parla di una continua evoluzione, di battaglie per anticipare i tempi seguendo un ideale di innovazione che fosse disponibile a quante più persone possibile. La tradizione di Commodore ha abbracciato negli anni molti aspetti delle attività di casa e d’ufficio: in principio erano macchine da scrivere all’avanguardia, poi ci fu l’avvento delle prime calcolatrici digitali e riprogrammabili per arrivare infine all’ampio spettro dei computer da casa, ufficio e svago. Le radici di questa tradizione affondano negli anni ‘50 e portano il nome di Jack Tramiel, fondatore della società nel 1955. Da quell’anno Commodore ha continuamente affrontato il mercato per coniugare due principi fondamentali: l’avanzamento tecnologico e l’attenzione verso un ampio bacino d’utenza.
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Si, io ho vissuto col Commodore dal 1982 al 1990, altri tempi.
Paolo
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Commodore infatti è ritenuta una delle principali società ad aver reso possibile la cosiddetta “alfabetizzazione informatica”, ossia l’entrata di computer e attrezzature informatiche nella vita di tutti i giorni, fuori dai limiti degli uffici e senza la necessità di una specializzazione professionale per il loro utilizzo. Come ha potuto ottenere questi risultati Commodore negli anni? Prima di tutto producendo in proprio. Per poter essere concorrenziali sul mercato e fronteggiare i prodotti giapponesi a basso prezzo nell’ambito della tecnologia, Tramiel e soci decisero innanzitutto di comprare la MOS Technologies, così da poter produrre in proprio ogni eventuale componente elettronico, abbattere i prezzi e gestire meglio la ricerca; abbracciando poi il principio “computer per le masse, non per le classi”: ritrovati tecnologici che potessero abbattere i prezzi in modo tale da renderli appetibili anche ad un uso casalingo (per esempio
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Great computer, superior to the Atari...
Matt
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la connettività dei modelli Commodore ai televisori, così da evitare l’acquisto di un monitor con relativa spesa aggiuntiva) e che presentassero innovazioni tali a livello di fruibilità e accessibilità da renderli comprensibili anche a bambini e casalinghe. Non a caso i primi modelli Commodore vennero utilizzati in maniera massiccia nelle scuole come prima istruzione informatica e supporto alla didattica. Si possono portare alcuni esempi lampanti per far capire quanto successo ebbe questa politica e quanto la Commodore fu importante per la società: il Vic 20 fu il primo home computer della Commodore nonché la prima macchina di questo tipo in assoluto a vendere oltre un milione di pezzi; il Commodore 64 è stato l’calcolatore più venduto di tutta la storia fino ad ora con 22 milioni di pezzi in più di 5 anni; la serie Amiga, oltre ad aver ottenuto un successo senza eguali
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I grew up with the C64, great machine for its time. The SID chip was awesome, an early version of today’s sound cards. Henry
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in campo videoludico pur essendo un home computer, è stata ritenuta tecnologicamente 10 anni in anticipo dagli stessi concorrenti sul mercato. Dopo anni di dominio e avanguardia però la Commodore ha dovuto affrontare l’onta del fallimento, più a causa di politiche di marketing errate che di prodotti sbagliati. Gli uomini dietro la Commodore non sono riusciti a far coincidere ad uno sforzo tecnologico ed economico importante, un’adeguata controparte di comunicazione, finendo per risultare soffocati sul mercato da concorrenti meno avanzati ma con maggior appeal.
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Ho 30 anni e non dimenticherò mai il tempo trascorso col Commodore. Ricordo il primo acquisto, l’attesa per le nuove uscite... Matteo
02 +valori passato
+accessibilità User Friendly Più economico
+innovazione Dimensioni ridotte Ricerca tecnologica
+progettualità Interpretazione segni e linguaggi
+efficienza Ottimizzazione
03 +nostalgia
Why buy just a videogame? Commodore è un nome rimasto impresso a fuoco nelle menti di chiunque abbia conosciuto le prime fasi dell’informatizzazione di massa...e non solo. I prodotti Commodore sono stati utilizzati anche nella seconda metà degli anni ‘90 in molti istituti scolastici per cominciare una didattica informatizzata senza dover affrontare spese smodate per personal computer di altre marche. Sono stati fatti numerosi tentativi (di scarso successo) per riportare in vita il brand, segno inequivocabile della presa che possa fare sull’immaginazione il simbolo della “c” affiancata dalla bandiera: in ordine, dal 1995 a oggi, ci hanno provato la Escom, la Gateway, la Tulip e la Yeahronimo. Commodore è un nome che spopola anche in uno specifico settore videoludico attuale: il retrogaming,
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Ci sono certe cose che non si dimenticano.
Stefania
+nostalgia
ossia lo sviluppo di software emulativi che permettano l’utilizzo di vecchi videogame per piattaforme non più supportate. Nei numerosi siti internet che appoggiano questo movimento e nelle riviste di tecnologia che se ne occupano uno spazio molto importante è sempre dedicato a Commodore 64 e alla piattaforma Amiga, segno evidente del successo di pubblico di cui ancora godono questi due mezzi tecnici ormai obsoleti tecnologicamente, ma all’avanguardia nella scala emotiva di ogni appassionato dell’epoca. Infine si può prendere in considerazione quello che viene ritenuto anche dai media d’informazione la “cartina tornasole” per calcolare la popolarità di qualsiasi cosa al giorno d’oggi: le pagine fan sui social network. All’interno di Facebook le pagine che riguardano la Commodore e i suoi prodotti possono vantare oltre centomila iscritti, sancendo con decenni di ritardo la definitiva vittoria
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Anch’io ho cominciato con il mitico C64! C’erano programmi straordinari per l’epoca. Lo adoravo!
Claudio
+nostalgia
sulle storiche rivali IBM e Atari (che unite non toccano i cinquantamila iscritti). Che siano gruppi rivolti al software, che siano riunioni di fan dell’artigianalità applicata all’informatica, fattore ancora presente nella Commodore degli anni ‘80, il filo comune che avvicina tutte queste persone è una forte nostalgia nei confronti di quello che non era solo un videogioco o un computer ma uno sguardo sul futuro, disponibile per tutti.
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Console?! How dare you limit greatness of Commodore64 to being a console? Even MacGuyver used it for calculations! Mattew
04 +rinascita
“Non vogliamo far rinascere un prodotto né una marca ma una passione.” Tramiel lavorò per anni nell’esercito e sviluppò un profondo interesse per la marina in tutti i suoi aspetti. Ritrovandosi in seguito a dover dare un nome alla sua nuova passione, la tecnologia, fu per lui naturale pensare ad un grado militare che esprimesse senso del dovere, capacità, esperienza ma che incarnasse al tempo stesso lo spirito libero tipico di chi vada per mare: il commodoro. Commodore non è solo un brand, Commodore è stata in passato protagonista indiscussa della rivoluzione digitale e ha la forza per tornare ad essere l’attore principale di un nuovo movimento di sviluppo e creatività. E’ l’unico marchio del passato ad aver avuto un’identità che andasse oltre al semplice hardware o software: Commodore ha incarnato di più,
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Il mio sogno sarebbe un C64 portatile, oggi...
Massimo
+rinascita
una filosofia, un approccio nuovo nei confronti del mondo. Pragmaticamente parlando, è passato un giusto lasso di tempo dal fallimento del marchio tale per cui non si è più obbligati a rientrare entro canoni dettati da singoli prodotti di grande fama, ma c’è invece la possibilità di far rinascere l’anima del brand. Siamo ancora in tempo per sfruttare l’incredibile onda lunga della nostalgia senza essere limitati da catene imposte da un’immagine troppo nitida, potendo spaziare in tutti i campi della modernità che si sono resi disponibili con il tempo così da raggiungere quante più persone sia possibile con la filosofia Commodore.
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A volte mi viene voglia di riprenderlo e avviarlo di nuovo... sarebbe stupendo avere qualcosa di simile oggi. Sara
05 +valori futuro
+comunità
Affidabilità Cooperazione e feedback Rapporto qualità/prezzo User Friendly
+innovazione Ricerca tecnologica Efficienza
+progettualità Interpretazione segni e linguaggi Ricerca estetica Attenzione per l’ambiente
+comunitĂ Un gruppo di amici prima di tutto
jimmy Wales fondatore wikipedia Tante menti funzionano meglio una
+comunitĂ
AffidabilitĂ Le fondamenta di un rapporto hanno un nome preciso: fiducia
+comunitĂ
cooperazione e feedback Soltanto insieme possiamo migliorare
rapporto qualità /prezzo Il nostro primo obiettivo è vedervi veramente soddisfatti
+comunitĂ
User Friendly Nessuna barriera pura condivisione
+innovazione Il coraggio di fare qualcosa di realmente diverso
Stephen gary wozniak progettista apple I Creare la strada che gli altri seguiranno
+innovazione
ricerca tecnologica
Rendere possibile ciò che si pensava solo fantasia
+innovazione
efficienza
La massima funzionalitĂ in ogni aspetto
+progettualitĂ La continua ricerca di un nuovo orizzonte
larry page & sergei brinn fondatori google Non porre limiti alle idee
+progettualitĂ
interpretazione segni e linguaggi Capire i bisogni di domani... oggi
+progettualitĂ
ricerca estetica
FunzionalitĂ , bellezza, semplicitĂ : movimenti dello stesso gesto
rispetto per l’ambiente Non possiamo ignorare il mondo che ci cirdonda
+progettualitĂ
ritorna la passione
Valentino Borghesi Eleonora Alberello Luca Carnevale Luca Codarini Michele Crippa