Caffe’ con...
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DIRETTE CON OSPITI SPECIALI E CON IL PARERE DEGLI ESPERTI DELLA RIVISTA
SPECIAL COVID EDITION aprile 2020
GRAPHIC & WEB DESIGN
EDITORIA
FORMAZIONE
PRODUCT DESIGN
SOCIAL MEDIA MARKETING
PHOTO & VIDEO
INDICE 03 ATTUALITÀ
Dirette Instagram con tanti ospiti. Intrattenimento e informazione con Caffè Moda Rinaldi Magazine
05 ATTUALITÀ
Caffè Moda Rinaldi Magazine live on line Un caffè virtuale per intrattenere e informare tra cultura e divertimento
07 ATTUALITÀ
Un caffè virtuale per sostenere l’ospedale di Foligno e Perugia La rivista da vita a una raccolta fondi a supporto degli operatori sanitari
08 INTERVISTA / SPORT
“Un futuro senza bici non lo vedo proprio” Miriam Vece si racconta a Caffè Moda Rinaldi Magazine
10 ATTUALITÀ
Immigrazione e diritti umani Nicola Fratoianni ci parla di vite e politica
11 ATTUALITÀ
Integrazione dei diritti come orizzonte comune Alessandra Sciurba racconta la sua esperienza con Mediterranea
12 SPORT
Pilates a casa tua Allenamenti in diretta con Erica De Matteis
13 INTRATTENIMENTO
E’ Magia con Andrea Paris Il prestigiattore che ha conquistato il pubblico di tutt’Italia
14 CINEMA
Cinema, dal web non solo spazzatura I consigli per la visione di Andrea Fioravanti
15 FOOD
Il cibo diventa musica Andrea Reverberi ci racconta i Food Ensemble
16 OPINIONE
La realtà diventa virtuale La quotidianità social ai tempo del Covid-19
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Ospiti Speciali Con noi CAFFE_MODA_RINALDI_MAGAZINE
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Dirette Instagram con tanti ospiti Intrattenimento e informazione con Caffè Moda Rinaldi Magazine Roberta Palmioli
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anti ospiti per il #CaffèconCaffèModaRinaldiMagazine. Musica, spettacolo, cultura, food e molto altro per una serie di dirette capaci di tenere compagnia informare e divertire, facendo scoprire tanti personaggi ai nostri lettori, trasformati in spettatori. Così la nostra rivista resta a casa, senza fermarsi e propone un modo nuovo di raccontare storie e immergersi nell’approfondimento. A condurre alcune delle nostre dirette oltre ai nostri autori ed esperti anche Antonio Maggio, cantautore salentino, vincitore di San Remo “Nuove proposte” 2013, “Premio Sala Stampa Lucio Dalla”, “premio Emanuele Luzzati” e “Premio AFI” Come miglior progetto discografico dell’anno), Ospite speciale Festival di Sanremo 2020. Tra i protagonisti delle dirette Moreno Donadoni, cantante freestyle protagonista del panorama contemporaneo, con lui una diretta davvero emozionante, con diversi momenti musicali e ovviamente improvvisazioni. Voce inconfondibile delle dirette anche Antonio Mezzancella, showman e imitatore, speaker di radio2 e vincitore di “Tale e Quale Show” 2018/2019. Con lui una diretta tutta da ridere. “La filosofia del vino” è questo il titolo della diretta che ha visto come protagonisti Massimo Donà e Giacomo Petrarca. Un approfondimento sul rapporto tra vino e filosofia. Fermi a casa, ma in vacanza con la mente, progettando nuove avventure grazie alla nostra giornalista specializzata in viaggi Valentina Castellano Chiodo. Valentina ci racconta Catania, la città siciliana non solo da scoprire, ma tutta da vivere. Una diretta con la partecipazione di Simone Trano, chef con la coppola, Salvo Farruggio della band “I Lautari” e Marco Rinaldi blogger di pistacchissimo.it. Musica e cibo nella diretta con Angelica Sepe, la cantachef della Prova del Cuoco di Rai1. Con lei una ricetta tutta da provare a casa. Ritmo ed emozioni con Simone di Pasquale ballerino di Ballando con le Stelle. Per essere informati su tutte le nostre dirette e non perderne nemmeno una basta seguire il nostro profilo Instagram.
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DIRETTA INSTAGRAM
VESTIRE
OROSCOPO
VEDERE
ASCOLTARE
BENESSERE
VIAGGIARE
sport
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MANGIARE
ATTUALITÀ
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Caffè Moda Rinaldi Magazine live on line
Un caffè virtuale per intrattenere e informare tra cultura e divertimento ROBERTA PALMIOLI
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giornalisti e gli esperti di Caffè Moda Rinaldi Magazine insieme a tanti ospiti danno vita a una serie di dirette Instagram per trascorrere insieme questo tempo sospeso. #CaffeConCaffeModaRinaldiMagazine è questo il titolo della serie di incontri virtuali che animano i pomeriggi durante il lockdown. Restiamo a casa, ma non stiamo fermi. La nostra mente corre lontano, alla scoperta di nuove tematiche e nuovi spazi, alla ricerca di approfondimenti e interrogativi. Un appuntamento Instagram, sempre alle 15, per supportare le attività economiche del territorio, parlare di cultura con tanti nomi nazionali. Ricette, consigli, emozioni e tanto altro. #IlCaffeConCaffeModaRinaldiMagazine è un vero e proprio movimento nato dalla necessità di supportare le attività della regione e d’intrattenere molti lettori della rivista e spettatori del web. Vista l’unicità della situazione la redazione di Caffè Moda Rinaldi Magazine ha deciso di mettere gratuitamente disposizione risorse e competenze nel campo della comunicazione, per dare alle attività del territorio uno spazio di incontro con i loro clienti, per supportare chi sta facendo consegne a domicilio, ma anche per far ricordare chi per ora è chiuso.
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ATTUALITÀ
PENSARE
ATTUALITÀ
Un caffè virtuale per sostenere l’ospedale di Foligno e Perugia
La rivista da vita a una raccolta fondi a supporto degli operatori sanitari ROBERTA PALMIOLI
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n progetto di cultura e intrattenimento con l’obiettivo di promuovere una raccolta fondi a sostegno degli ospedali di Foligno e Perugia. Spesso quando si parla di malattie le persone comuni, quelle come noi che non si occupano di medicina e ricerca, si sentono impotenti, sentono di non poter nulla per migliorare le condizioni di vita di se stessi e di quelli che amano. Oggi, nel bel mezzo di una pandemia tutti stiamo sperimentando quest’emozione eppure noi di Caffè Moda Rinaldi Magazine abbiamo deciso di non lasciarci sopraffare dall’impotenza, di fare la nostra parte, seppur piccola. È per questo che abbiamo dato vita a una raccolta fondi che ci permette di sostenere due degli ospedali della nostra regione: quello di Foligno e quello di Perugia. Un obiettivo possibile grazie ai lettori di Caffè Moda Rinaldi Magazine e agli spettatori delle dirette Instagram. La raccolta fondi avviene attraverso la piattaforma Go Fund Me.
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“Un futuro senza bici non lo vedo proprio” Miriam Vece si racconta a Caffè Moda Rinaldi Magazine Roberta Palmioli Miriam Vece, classe 1997 è una delle protagoniste del ciclismo, la pistard italiana che porta al collo una delle medaglie di Berlino 2020. Infatti all’ultimo campionato mondiale si è guadagnata il terzo posto nei 500mt su pista. Una giovanissima sportiva che sta dedicando tutti se stessa al ciclismo, collezionando una serie di importanti vittorie. È anche una delle ospiti di #UnCaffèconCaffèModaRinaldiMagazine, protagonista di una diretta dedicata allo sport, ma anche alla tenacia.
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PENSARE
SPORT
Berlino 2020, quante emozioni? “Salire sul podio è stata una grandissima vittoria, anche perché la velocità su pista è poco diffusa in Italia”. Raccontaci la giornata tipo di un’atleta come te? “Mi alleno due volte al giorno. Vivo in Svizzera, lontana dalla mia famiglia, per allenarmi presso il Centro Mondiale di Ciclismo. Torno a casa due volte al mese, quando è possibile ed è sempre pochissimo il tempo per la famiglia e gli amici. Gli allenamenti sono il centro della mia vita. Tutti i pomeriggi faccio pista e la mattina palestra. Ho un solo giorno di riposo alla settimana. Certo la mia vita è diversa rispetto a quella dei ragazzi della mia età, non ci sono aperitivi o uscite. Il sabato sera non faccio serata perché la domenica è giorno di gare”. Quando è iniziata la tua passione per questo sport? “Ho iniziato a correre a 6 anni perché correva mio fratello. Ho dovuto scegliere tra il ciclismo e la ginnastica artistica, ma non è stata una scelta difficile. Sapevo già cosa fare. Poi mio fratello ha smesso e ha deciso di giocare a pallone, ma il ciclismo è stato sempre il mio mondo, già da piccola battevo i maschi. Fino a 18 anni è stato un gioco, poi sono iniziate le cose serie”. Hai mai dubitato che il ciclismo fosse la strada giusta? “Certo ci sono stati momenti difficili, ma ho sempre avuto tutto ben chiaro, il ciclismo ha sempre fatto parte della mia vita e un futuro senza bicicletta non lo vedo proprio”. E’ dura vivere in Svizzera? “I primi mesi sono stati difficili, poi ci ho fatto l’abitudine e sono convinta che sia la strada giusta. Ci alleniamo tutti insieme e lo spirito di gruppo è un grande incoraggiamento”. Il ciclismo è uno sport da uomini? “Non è uno sport da uomini anche se tutti lo pensano. Il ciclismo femminile ha un problema di immagine. C’è tanto da migliorare, ma questo sport si sta affermando e ogni medaglia ottenuta aiuta ad attirare nuovi spettatori e soprattutto le giovani leve a fare questo sport”. Come si superano i momenti difficili? “Con l’aiuto della famiglia, degli allenatori, degli amici. Per me fin ora il momento più difficile è stato conciliare scuola e ciclismo”. Cosa ti insegna lo sport ogni giorno? “La voglia di non mollare e la capacità di rialzarsi sempre anche dopo le batoste più brutte. La bici fa bene alla vita in generale perché ti permette a non pensare a niente”.
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PENSARE
ATTUALITÀ
Immigrazione e diritti umani
Nicola Fratoianni ci parla di vite e politica Roberta Palmioli
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mmigrazione, emergenza sanitaria, ma anche istruzione e opportunità da cogliere. Sono questi i temi di cui abbiamo parlato con Nicola Fratoianni, membro della Camera dei deputati, esponente di Sinitra Italina. “Quando allunghi il braccio dalla nave e tiri su qualcuno è un’esperienza che non puoi dimenticare”. È un’immagine forte quella che Nicola Fratoianni usa per iniziare a parlare di immigrazione e del suo impegno con le ong. Eppure non è una frase ad effetto perché è un racconto tanto emotivo quanto crudo della sue esperienza “Quando ti succede per la prima volta – continua - capisci che la costruzione mediatica del problema è molto diversa dalla realtà”. Fratoianni si batte da tempo in mare anche con Mediterranea Save The Humans, ma la sua posizione è chiara: il lavoro delle associazioni in mare sarebbe inesistente se i governi facessero ciò che devono. “Quando chiedi a un qualsiasi volontario delle organizzazioni non governative cosa desiderera di più? La risposta è sempre la stessa, il desiderio è non andare più in mare. Perché andare su una nave è faticosa, pericoloso. Tutti vorremmo che questo lavoro fosse fatto dagli Stati nel rispetto del dovere politico e civile”. Quando parla di questi temi Fratoianni diventa inarrestabile: “Le accuse di essere trafficanti si sono dissolte tutte in bolle di sapone. Sono tutte accuse che non fanno i conti con il fatto che questo lavoro dovrebbe essere fatto da chi di dovere, ovvero l’Europa e tutti gli Stati che la compongono”. Il membro della Camera dei Deputati continua spiegando che in questo momento di pandemia c’è un ulteriore complessità nella gestione, ma soprattutto nel rapporto con l’opinione pubblica. “Il mediterraneo è il più grande cimitero a cielo aperto del mondo. Lì sono morte milioni di persone che avevano l’unica colpa di voler fuggire dalla guerra, dalla fame. Con l’epidemia tutto diventa ancora più complicato. La grande paura, l’emergenza, rendono l’opinione pubblica ancora più feroce”. Secondo Fratoianni quando ci sono grandi crisi ci sono sempre due possibilità: peggiorare o mettere in discussione la propria normalità per costruire qualcosa di nuovo. “Oggi è sostanzialmente impossibile arrivare in questo Paese in maniera regolare. Non ho fiducia che questo governo cancelli i decreti sicurezza, anche se io continuerò a battermi perché ciò avvenga. – Continua Fratoianni - Regolarizzare permetterebbe di garantire tutti, anche dal punto di vista sanitario, soprattutto in questo momento. Dovremmo rovesciare il punto di vista e fuori dalla retorica potremmo comprendere di convivere con le migrazioni che sono un fenomeno strutturale e non un’emergenza”. Fratoianni, poi parla di scuola, perché è proprio dall’istruzione che può partire il cambiamento e l’integrazione: “La scuola è la più importante infrastruttura civile e culturale di un Paese, è la spina dorsale della democrazia e della capacità di costruire percorsi di cittadinanza consapevole. La scuola è il luogo nel quale i bambini i ragazzi e le ragazze costruiscono in modo cooperativo un percorso di autonomia che li sottrae pur temporaneamente dallo spazio della famiglia e quindi dal loro percorso di provenienza lavorando dunque alla rimozione delle differenze. Durante questa crisi la scuola ha chiuso da un giorno all’altro, la didattica a distanza, frutto di uno sforzo straordinario delle docenti, ha prodotto il paradosso di riportare i bambini nella loro condizione di provenienza facendo tornare a crescere le diseguaglianze che la scuola tende normalmente ad appinare. Se tu provieni da una famiglia che sul piano degli strumenti culturali subisce una deprivazione le differenze si sentono tanto. Per questo sarebbe fondamentale ripartire da un enorme investimento sulla scuola, sulla cultura, sull’arte. Questo è uno dei settori su cui investire, una grande possibilità di inventare una realtà migliore di quella che avevamo”.
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PENSARE
ATTUALITÀ
Integrazione dei diritti come orizzonte comune
Alessandra Sciurba racconta la sua esperienza con Mediterranea Roberta Palmioli
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l Covid-19 non fermerà l’umanità; le navi torneranno presto nel Mediterraneo, lì dove è necessario soccorrere vite umane. A raccontare la sua esperienza è Alessandra Sciurba, volontaria e portavoce dell’organizzazione non governativa Mediterranea Saving Humans. Mediterranea nasce nel 2018 mentre le navi delle Ong erano quasi tutte rese inermi, proprio quando soccorrere vite umane era diventato un atto da perseguire. Mediterranea è un’azione non governativa di obbedienza civile ai diritti. Così la definisce la sua portavoce. “Abbiamo salvato molte vite, molti bambini, - racconta Alessandra - essere in mezzo al mare ci ha permesso di esercitare una pressione mediatica tale da obbligare i governi a uscire in mare. Quello che succede nel Mediterraneo è una continua violazione dei diritti civili. Nel Mediterraneo viene meno la legalità e pure l’umanità”. Alessandra Sciurba racconta, ma guarda anche decisa al futuro: “Torneremo in mare con tutte le precauzioni e le misure necessarie, perché è possibile conciliare il nostro lavoro in mare con la salute di tutti. Tornare in mare è possibile e doveroso. In questa fase due abbiamo aggiornato tutti i protocolli medici e siamo prontissimi ad andare in mare in sicurezza per l’equipaggio, per le persone soccorse e per gli eventuali porti di accoglienza”. Il futuro però s’intreccia con i primi passi di Mediterranea, in un continuo andirivieni di parole, come a sottolineare un problema irrisolto e l’incapacità della politica di proporre soluzioni nuove, umane ed efficaci. “Le prime missioni di Mediterranea non hanno salvato direttamente nessuno, non abbiamo fatto soccorsi diretti. – racconta - Ma essere lì ci ha permesso di intercettare le richieste di aiuto nel Mediterraneo reso non solo cimitero, ma anche deserto. Stando lì abbiamo potuto fare pressioni affinché fossero i governi ad intervenire. Salvare la vita in mare è un dovere giuridico, non solo umano”. Alessandra Sciurba continua spiegando che i governi intervengono solo quando le persone stanno annegando praticamente in diretta. “La guerra alle navi delle società civili è anche una guerra per non avere testimoni. Siamo lì per salvare anche noi stessi, perché non deve passare il messaggio che i diritti e le vite umane possono anche non contare niente – spiega ancora la portavoce - Gli accordi con la Libia sono una vergogna, stiamo finanziando un crimine contro l’umanità. I bambini che salviamo dal mare sono tutti numerati e le donne hanno i segni delle torture con i cavi elettici. La nostra è una battaglia per dire che i diritti contano, che le vite contano e che non si possono calpestare in questo modo, pensando che questo non arrivi a fragilizzare i diritti e le garanzie di tutti. Queste politiche costano, l’esternalizzazione delle frontiere pagando altri governi richiedono tantissimi soldi. Con molto meno si possono fare dei canali umanitari, garantendo anche un’accoglienza degna”.
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PENSARE
SPORT
Pilates a casa tua
Allenamenti in diretta con Erica De Matteis Roberta Palmioli
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are sport fa bene al corpo e alla mente. Ormai è ben noto che l’attività fisica permette di liberare le endorfine, regalandoci quindi una sensazione immediata di benessere. È proprio per questo che in questo periodo di “reclusione” forzata è davvero indispensabile dedicare un po’ di tempo all’attività fisica. Uno spazio di relax, per rigenerarsi, staccarsi dal quotidiano e dalla routine di quarantena. Per aiutarvi a trovare questa dimensione di benessere Caffè Moda Rinaldi Magazine ha pensato a delle dirette sportive, decisamente al femminile. Grande protagonista il pilates, con un’istruttrice d’eccezione: Erica De Matteis, bellissima modella italiana, seconda classificata a Miss Mondo Italia nel 2015 e vincitrice di Miss Universo Italia nel 2018. Grazie alle sue indicazioni e alla sua grinta basterà connettersi a Instagram e iniziare a seguire ogni passaggio. Direttamente da casa potrete scoprire il mondo del Pilates. Non solo Erica di Matteis, infatti durante una delle dirette la
lezione verrà seguita, in diretta insieme a tutti voi, dalla giovane calciatrice dell’Inter Eleonora Goldoni. L’importante però è mettersi in gioco, non limitarsi a guardare la diretta, ma mettersi subito in gioco, praticando insieme a Erica De Matteis.
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PENSARE
INTRATTENIMENTO
E’ Magia con Andrea Paris
Il prestigiattore che ha conquistato il pubblico di tutt’Italia Roberta Palmioli
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uando inizia a parlare è come un fiume in piena. Andrea Paris ti travolge con la sua freschezza dirompente, un mix inarrestabile di magia, ironia e capacità di sorprendere. Fargli una domanda è praticamente impossibile, perché lui irrompe con le sue parole ovunque, ti “distrae” con una pallina che appare all’improvviso e poi passa alla prossima magia maneggiando le carte come fossero parti di lui, srotolando parole come se uscissero da sole. Mago, illusionista, prestigiatore, mentalista, comico e attore. Andrea Paris ama definirsi Prestigiattore. Un vero e proprio personaggio che ha costruito studiando non solo magia, ma anche recitazione e interpretazione. Chiamarlo mago è davvero riduttivo; la sua abilità è indiscutibile, ma quello che lo rende unico è la capacità di fare spettacolo, di coinvolgere e creare emozioni. Nasce a Foligno e in città tutti conoscono le sue capacità, in molti hanno avuto il piacere di ridere e meravigliarsi con lui.
Andrea però merita un palcoscenico più grande e lo raggiunge in diverse occasioni, vincendo molti premi come attore protagonista e caratterista in vari festival italiani, portando i suoi spettacoli in giro per il Paese. Poi nel 2016 il suo palcoscenico diventa YouTube quando con la figlia Maddalena gioca in poltrona a recitare “Il Lonfo” di Fosco Maraini. Il video di quel momento diventa virale. Il grande salto però è nel 2019 con la partecipazione a Italia’s got talent. Dopo una serie di prove eliminatorie in tv giudicate da Claudio Bisio, Frank Matano, Mara Maionchi e Federica Pellegrini arriva, grazie anche al televoto del pubblico da casa, al secondo posto. Dopo questo risultato la popolarità di Andrea Paris è ulteriormente aumentata e gli ha permesso di effettuare una serie di spettacoli anche fuori regione ed all’estero. Oggi è facile “incontrare” Andrea in televisione, ma quando lo incontri per strada resta la stessa travolgente persona, quel ragazzo che si ferma con un sorriso e un mazzo di carte e non si stanca mai di sorprenderti con una magia.
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VEDERE
CINEMA
Cinema, dal web non solo spazzatura I consigli per la visione di Andrea Fioravanti Roberta Palmioli
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e la porta di casa è chiusa la televisione è di certo accesa. Eppure non basta accendere per dar vita alla magia, ci sono rumori di sottofondo o vere e proprie opere d’arte, opere capaci di catapultarci in altri mondi, di aprire finestre e abbattere muri. Selezionare è fondamentale. È proprio per aiutarci a selezionare nel fiume di proposte che interviene Andrea Fioravanti, il nostro esperto di cinema, docente universitario, giornalista, direttore artistico di vari festival di cinema e del cinema Zenith. È proprio lui che in diretta Instagram ci parla di piattaforme e titoli, spaziando dai grandi classici alle serie tv che meritano qualche ora del nostro tempo. Appuntamenti che spaziano davvero tanto e che vanno visti e ascoltati con carta e penna per prendere appunti. Emerge però chiaro un concetto: nel web, da casa si può godere del buon cinema, di produzioni di alta qualità e spessore. Non solo spazzatura, ma molti contenuti interessanti, divertenti, emozionanti e capaci di arricchire.
Prima dei consigli per la visione, in questo tempo sospeso, Andrea Fioravanti parla del cinema nel suo insieme. Di un settore artistico che sta soffrendo davvero tanto di questo stop forzato. Quando si parla di cinema si pensa subito ai grandi nomi di registi e attori che non hanno certo problemi economici, ma il realtà il cinema è un grande mondo fatto di tantissimi lavoratori di vario genere, di tante piccole realtà. Un mondo, che come tutti gli altri, è bloccato e chiuso in casa, le produzioni sono ferme, i cinema sono chiusi e pensare a una ripartenza in questo momento è come fantasticare. Intanto però godiamoci lo spettacolo dal divano, anche se la sala buia con le poltrone rosse è un’altra cosa. In questo momento online c’è l’imbarazzo della scelta molte cineteche famose e moltissimi festival storici hanno deciso di aprire i loro archivi e di mettere online i loro tesori. Ci sono poi le piattaforme gratuite come Rai Play che propongono lo streaming dei loro programmi, ma soprattutto una serie di film storici, la cui visione è davvero da recuperare. Ultime, ma non certo per qualità e quantità ci sono le piattaforme a pagamento come Disney plus, Netflix e Amazon prime. Anche qui la quantità di proposte è davvero ampia e ci sono anche svariati titoli, tra film e serie tv, che meritano di essere guardati. La qualità delle produzioni di queste piattaforme è spesso degna di nota. I consigli di Fioravanti spaziano, ma uno su tutti non può essere dimenticato: “Usate sempre canali legali, non scaricate film o serie”.
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VEDERE
FOOD
Il cibo diventa musica
Andrea Reverberi ci racconta i Food Ensemble Roberta Palmioli
È
una cena da ascoltare, ma anche un concerto da assaggiare. Oppure il contrario ed anche entrambe le cose che si mescolano in un continuum di emozioni che scorrono in una serata che non potrete continuare. La diretta Instagram con Andrea Reverberi, uno degli ideatori di Food Ensemble, ci fa davvero provare un senso d’impazienza rispetto a questa reclusione. Più Andrea parla e più sale la voglia di prendere parte a una serata di sound of food. Mangiare e sentire. Ascoltare i profumi, lasciarsi conquistare dai coltelli che sbattono, dagli aromi pestati. Olfatto, gusto e udito sono chiamati a partecipare a una cena, che è piuttosto un evento. L’esperienza gastronomica diventa così multisensoriale e la cena si trasforma in spettacolo. Il cibo diventa opera d’arte, capace di sublimare tutti i canali sensoriali. I suoni sono amplificati e campionati. Così lo sfrigolio dell’olio, le bollicine di una bevanda appena stappata, lo stridere del coltello diventano musica. I rumori si fanno ritmo, seguendo il battito del
cuore. Andrea Reverberi ci racconta i Food Ensemble. Si tratta di tre giovani artisti appassionati di musica, cucina e spettacolo. Come una band girano per l’Italia portando il loro spettacolo. Cucinano dal vivo e contemporaneamente campionano i rumori della cucina, trasformandoli in brani che accompagnano la degustazione. I piatti vengono realizzati davanti agli occhi dello spettatore proprio come in uno show cooking, i rumori della preparazione riempiono la stanza e lentamente si trasformano, si sommano e diventano musica, dal vivo come in un concerto live.
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PENSARE
ATTUALITÀ
La realtà diventa virtuale La quotidianità social ai tempo del Covid-19 Roberta Palmioli
L
e piazze sono deserte. Le strade svuotate. I locali chiusi. Le finestre serrate. Eppure le persone non sono scomparse. Chiuse nelle loro case, barricate dietro le porte. L’incontro, la relazione sembrano diventati crimini. Eppure l’uomo è un’animale sociale e dunque continua ad incontrarsi, parlarsi, scambiarsi pensieri e stringere relazioni. Nell’era del Covid-19 l’incontro si fa virtuale, come in una sorta di moderna società segreta, che non si vede per le strade, ma grida nel silenzio apparente. Non ci sono sotterranei o lettere criptate. Ci sono social, messaggi, schermi che sostituiscono il reale. C’è Facebook, Instagram, WhatsApp, Zoom, Classroom e molti altri luoghi virtuali. Surrogati del reale con i quali cerchiamo di colmare i vuoti, accorciare le distanze, fingere che esista ancora una sorta di normalità. Così non ci fermiamo, andiamo avanti e forse proviamo a non chiederci quale sarà la nostra vita domani. Tutto questo esisteva da tempo e da tempo aveva assunto un ruolo predominante nella vita di molti e nelle abitudini relazionali, ma di certo in questo periodo gli equilibri si sono spostati. Fin da subito gli schermi hanno assunto un ruolo di collegamento tra le persone, separate anche se non distanti. Online si è consumata la disperata ricerca di intrattenimento e distrazione e allo stesso tempo l’ossessione di sapere, la spasmodica volontà di trovare notizie, numeri, opinioni, informazioni dettagliate, credibili e accurate. Qualsiasi cosa potesse servire ad allontanare o gestire l’ansia e la paura. Non basta. È online che si è riversata tutta la nostra vita dal lavoro alla scuola, fino alle uscite con gli amici. Online la riunione d’ufficio, mentre contemporaneamente online sullo stesso schermo si tengono anche le lezioni di scuola. E più tardi nel corso della giornata l’aperitivo con l’amica è online, in videochiamata. Online anche il compleanno e l’augurio speciale. Così i social hanno prepotentemente mostrato tutte le loro possibilità, quanto possono fare per noi. Allo stesso tempo però si è fatto chiaro il senso di allarme. Lasciare al virtuale troppo spazio significa anche isolamento e segregazione. Costantemente connessi, eppure chiusi in se stessi, soli con i propri limiti e le proprie ossessioni. Anche la scuola è finita su uno schermo, perdendo ogni forma di relazione. La didattica a distanza, nonostante gli sforzi dei singoli, ha mostrato tutti i suoi limiti lasciando gli studenti immersi nei propri mondi di provenienza e dunque nell’impossibilità di emanciparsi. Una modalità che ha acuito le diseguaglianze, rendendo i ragazzi prigionieri dei limiti economici, ma soprattutto sociali e culturali delle loro famiglie. Così i più deboli diventano sempre più deboli, mentre chi ha maggiori opportunità emerge e procede a passo spedito.
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Studio m_a_g_d_a è una graphic e web agency, specializzata in social media management, performance advertising, social selling e caring, che opera nel digital marketing offrendo soluzioni e servizi innovativi per ogni settore di business. La qualità del nostro servizio è divenuta un punto di riferimento per i clienti, ai quali offriamo non solo creatività, competenza e professionalità, ma anche disponibilità e cura dei minimi particolari, al fine di costruire un solido rapporto di fiducia sul quale poggia la nostra filosofia.
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