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Escursionismo adattato | La festa dell’inclusione

In centinaia hanno partecipato, lo scorso settembre a Domodossola, al secondo Raduno nazionale di escursionismo adattato del Cai “A ruota libera”

di Lorenzo Arduini

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Sono cambiate le montagne e i sentieri, ma i colori, la partecipazione, l’entusiasmo e i sorrisi sono stati gli stessi. Dopo la “prima” in Val Parma del 2021, Domodossola è stata il teatro, sabato 10 e domenica 11 settembre scorsi, della seconda edizione del Raduno nazionale di escursionismo adattato del Cai “A ruota libera”. Un fine settimana dedicato agli escursionisti con mobilità ridotta, che ci piace definire “completo”: è stato infatti vettore di conoscenza, cultura, natura, relazioni interpersonali, convivialità e, soprattutto, solidarietà e inclusività. Qualche numero? 400 partecipanti circa tra persone con disabilità e accompagnatori, 37 Sezioni Cai di tutta Italia rappresentate. Tra loro il Presidente generale Antonio Montani e il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia.

DALL’ALPE LUSENTINO ALLA CICLABILE DELLA TOCE

La domenica, giorno delle escursioni, in 317 sono saliti all’Alpe Lusentino e hanno percorso a piedi un itinerario ad anello di circa 4 km sui pendii del Moncucco, tra i 1068 e i 1216 metri. Protagoniste sono state le joëlette (carrozzine monoruota in grado di percorrere i sentieri grazie all’aiuto di almeno due accompagnatori), con le quali 20 delle oltre 60 persone con disabilità presenti sono state accompagnate dai volontari del Cai opportunamente formati. 40 cicloescursionisti, tra cui diversi ipovedenti sui tandem mtb, hanno invece percorso la ciclabile della Toce, 20 km andata e ritorno da Domodossola a Villadossola. Sull’Alpe Lusentino il lungo serpentone colorato si è inoltrato nel bosco per poi uscire su verdi pendii e, come avvenuto lo scorso anno, percorrere l’ultimo tratto fino al punto di partenza zigzagando sull’erba in discesa, tra l’entusiasmo generale. Non sono stati pochi gli escursionisti incontrati lungo il sentiero che hanno voluto sapere qual era l’associazione organizzatrice di un evento così bello. Altri, facendosi di lato per favorire il passaggio delle joëlette, non hanno utilizzato parole, ma si sono limitati a un lungo, sentito applauso. Stesse positive sensazioni durante la pedalata, che si è svolta su terreno sterrato lungo il fiume Toce, con suggestivi scorci di paesaggio montano e fluviale. «Da tutta Italia, persino dalla Sicilia, si sono riunite oggi le nostre Sezioni impegnate nell’accompagnamento delle persone con disabilità», ha affermato il Presidente generale del Cai Antonio Montani al termine della camminata. «Oggi è una grande festa che dimostra come la solidarietà possa abbattere le barriere permettendo a tutti di frequentare la montagna, un’attività in grado di portare grossi benefici nella vita di tutti i giorni grazie all’aumentata fiducia in se stessi e alla socialità che comporta».

INVESTIRE NEL TURISMO ACCESSIBILE

La visita del Ministro Massimo Garavaglia è avvenuta al termine delle escursioni, nell’area multifunzionale della Cooperativa sociale “La Prateria”. «I volti allegri e sorridenti che ho visto oggi dimostrano quanto di buono ci sia nell’attività del Cai. Questa giornata è la prova di quanto i fondi che il Ministero del Turismo ha assegnato al Club alpino italiano siano stati utilizzati in una delle migliori maniere possibili», ha affermato il ministro. «Abbiamo il dovere di investire nel turismo accessibile, in particolare quando parliamo di montagna. Dobbiamo fare di tutto affinché la sua frequentazione sia davvero aperta a tutti». Il Presidente generale Montani lo ha ringraziato calorosamente per aver portato il proprio saluto in una giornata speciale come questa. «Nella storia della nostra Repubblica non ricordo un ministro che abbia avuto un rapporto di amicizia così profondo nei confronti del Club alpino italiano. I fondi straordinari che il Mitur ha stanziato quest’anno a nostro favore sono stati impiegati anche per rafforzare ulteriormente i nostri progetti di Montagnaterapia. La solidarietà tra persone, uno dei nostri valori fondanti, aiuta a essere liberi e ad abbattere le barriere. La Montagnaterapia e l’escursionismo adattato ne sono la migliore dimostrazione».

da sinistra, Paolo Pozzo (Presidente Cai Domodossola), Antonio Montani (Presidente generale Cai), Massimo Garavaglia (Ministro del Turismo), Roberto Manfredi (Presidente Cai Liguria) e Bruno Migliorati (Presidente Cai Piemonte)

PRIMO GIORNO ALL’INSEGNA DELLA CULTURA

In apertura abbiamo parlato di un weekend completo, che ha visto tra i protagonisti anche la cultura. Nella prima giornata di “A ruota libera”, sabato 10 settembre, sono stati infatti organizzati una serie di tour guidati a piedi, durante i quali i partecipanti, suddivisi in gruppi, hanno potuto conoscere il centro storico di Domodossola e il Sacro Monte Calvario, un complesso di edifici di culto, patrimonio dell’umanità Unesco, costruito sulla sommità del colle che domina il paese. In serata, presso la Chiesa Collegiata, si è tenuto il concerto di benvenuto dell’Orchestra filarmonica Amadeus.

«Oggi è una grande festa che dimostra come la solidarietà possa abbattere le barriere»

il tratto finale dell'escursione all'Alpe Lusentino

Il valore del volontariato Cai

Tra i partecipanti all’evento, il sindaco di Domodossola Fortunato Lucio Pizzi, la Vicepresidente generale del Cai Laura Colombo, il presidente della Commissione centrale escursionismo del Cai Marco Lavezzo, la coordinatrice del gruppo di lavoro Montagnaterapia della Cce Ornella Giordana, il presidente del Cai Piemonte Bruno Migliorati, il presidente del Cai Liguria Roberto Manfredi e il presidente del Seo Cai Domodossola Paolo Pozzo. Tutti hanno evidenziato l’impegno dei tanti volontari del Cai che dedicano tempo ed energie per permettere a tutti di poter godere della natura e dei paesaggi che la montagna offre. La 2a edizione di “A ruota libera” è stata organizzata dal Seo Cai Domodossola, con la collaborazione della Commissione centrale escursionismo, del Cai Piemonte e del Raggruppamento Intersezionale Cai Est Monte Rosa.

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