ARRAMPICATA 360°
a cura di Antonella Cicogna e Mario Manica - antcico@yahoo.com
Album di famiglia Oltre 140mila scatti, 14,9 milioni di visualizzazioni. Gli eventi dell’arrampicata sportiva indoor di buona fetta del Nord Italia (e non solo) raccontati dal 2009 a oggi attraverso le immagini. Edoardo Limonta ha iniziato per gioco. Poi la passione ha fatto il resto lé Chiaaaraaa-dai-aléalé, Chiaraaaa dai-dai-dai. Bravaaaa! Il video devo scaricarlo per poterlo vedere. Ma forse mi basta questa: la sua voce forte che
A
del mondo nel Boulder e nella Lead. Con questo 2009 la Lavarda sarà per l’undicesima volta Campionessa italiana di Difficoltà (sul podio 2a Anna Gislimberti, 3a Ma-
importa se le parole non sono il suo forte. Per lui parlano le immagini che ha scattato. E nelle sue immagini ci sono i sogni, l’impegno, la gioia e la serietà di migliaia di ragazzi
mi arriva attraverso il computer. L’emozione che traspare mentre sua figlia Chiara, dopo il fischio del via, sfreccia su per quel muro a tutta velocità, in corsa contro l’avversaria Jenny Lavarda. Si sente il pubblico tifare Chiara e Jenny. Lo speaker non fa a tempo a chiudere la frase che le due ragazze sono già al pulsante rosso. Chiara per prima. «È il 19 dicembre 2009, Valdagno. Fuori la neve. Si disputa il venticinquesimo Campionato Italiano di Lead e Speed. Società organizzatrice la Xfighter team. E su questa parete la mia Chiara supera addirittura la grande Jenny nella Velocità. Ancora mi emoziono!». Sono i tempi, infatti, in cui la Lavarda domina la scena verticale delle gare al femminile e da diversi anni la veneta “Lady Geco” rappresenta l’Italia in Coppa
nuela Valsecchi). Canòn Luca Zardini salirà per la settima volta sul primo gradino nella Lead. E con lui, sul podio, Gabriele Moroni e Flavio Crespi. A Sara Morandi e Michel Sirotti il titolo della Velocità. Mentre nuovi nomi smuoveranno il panorama verticale. Il sedicenne Stefano Ghisolfi, che arriva quarto nella Lead. Il coevo Marcello Bombardi, che si aggiudica con la Lavarda il titolo della Combinata. E Chiara? «Terza! Sul podio di Speed è terza, preceduta da Anna Gislimberti», spiega entusiasta papà Edoardo. Quando lo contatto per l’intervista, Edoardo Limonta mi avverte: «Non sono un gran parlatore e magari mi spiego anche male». Ma questo appassionato padre, oggi 64 anni in pensione («Ho iniziato a lavorare a 16 anni»), di cose da raccontare ne ha diverse. E non
e ragazze in maglietta e scarpette. Il sacchetto del magnesio annodato in vita. Attaccano volumi, prese. Spostandosi sui grandi e spessi materassi verdi e azzurri disposti sul pavimento delle palestre indoor. Chi prova, chi incita, chi si scalda. Chi gareggia. Gruppi sorridenti, singoli scalatori intenti ad affrontare il passaggio. Professionisti e “amatori”. Chi alza il trofeo al cielo, chi si abbraccia. Tutte le età ci trovi, nelle sue foto. Figli e genitori. Studenti universitari e alunni delle primarie. Dalle categorie più giovani degli Under 8 ai Senior della nazionale. Tecnici, organizzatori, giudici di gara. Il mondo degli eventi dell’arrampicata sportiva declinato nelle diverse forme, che papà Limonta ha iniziato a frequentare dopo aver introdotto Chiara a dodici anni nel verticale a Milano
A sinistra, in maglia verde Edoardo Limonta alla manifestazione Finale for Nepal 2016 (Finalborgo/ Finale Ligure, Liguria). Con lui da sinistra: Alice Fabris, Matilde Monticelli, Simone Parravicini e Nicolò Sartirana (foto Tullio Parravicini) 72 / Montagne360 / settembre 2020