Camaleo Febbraio 2012 (inedito)

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febbraio 2012

GIORNALE D'ISTITUTO DEL LICEO VICO FONDATO NEL 2003 ANNO 8 - NUMERO 3 - FEBBRAIO 2012

ITALIA

AAA TUTELA CERCASI

EDITORIALE DI AMEDEO DE CHIARA

GO OUT!

WHO'S NEXT?

quanto siamo intolleranti oggi

DI FRANCESCO DI LUCREZIA Non e' facile fare La storia. Siamo però anche consapevoli che essere innovatori e protagonisti della propria storia e' un obiettivo altrettanto arduo seppure più accessibile. E allora e' con immensa modestia, ma senza ripensamenti, che la redazione del Camaleo vi ringrazia, cari studenti e lettori, per averci permesso con il vostro interesse e la vostra partecipazione di fare nel nostro piccola, la storia. segue a pagina 3

SPORT

teste di ca...lcio

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Ci risiamo. Quando si tratta di favorire il lavoro, si parla sempre di sfavorire i lavoratori. Sembra un non-sense, ma è così: la partita, infatti, non si gioca tra lavoratori e occupazione, ma tra lavoratori e datori di lavoro, che sono sempre meno disposti a dare lavoro, che già c’è ne poco. È così comincia la querelle a colpi di comunicati e interviste, di commenti affilati come katane e risposte acide come le batterie esauste. E così la popolazione, anziché comprendere il nocciolo della questione, si schiera in due fazioni, così come avviene nei peggiori talk show di cui la nostra televisione non è affatto avara, tutt’altro. Saranno le necessità di audience che impongono i media, ma telegiornali e dibattiti televisivi sono ben lontani dal punto focale della questione. Sull’inserto economico “Repubblica” il 5 gennaio scorso è stato pubblicato un articolo illuminante di Paolo Griseri. Il giornalista afferma che in Italia, allo stato attuale, non è affatto difficile licenziare i dipendenti. Nonostante il famigerato articolo 18. A rivelarlo è l’Ocse, grazie ai dati aggiornati al 2008; secondo la classifica dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico tra i Paesi dove è più difficile licenziare vi sono quelli del Nord Europa e, sorpresa, l’intransigente Germania, con indice 3.0. E l’Italia? L’Italia, col suo 1.77, è addirittura al di sotto della media mondiale (indice 2.11). Dice Griseri che “liberarsi di un dipendente è molto più facile per un imprenditore italiano di quanto non lo sia per un ungherese, un ceco o un polacco”. C’è da dire, tuttavia, che l’Italia detiene il record a livello segue a pagina 2


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MOSAICO

3 GO OUT! WHO'S NEXT? di F. DI LUCREZIA

LOADING

5 ILLEGALITÀ di M. RUTIGLIANO

6 GIOVANI EUROPEI di S. MERAVIGLIA

8 CHI DI DETERSIVO FERISCE di AM. DE CHIARA e G. GALIANO

9 LE PIACHE DELL'EGITTO di S. SCARPA

10 CONSULTA PROVINCIALE di A. SIGONA

11 GIALLO ASSEMBLEA di C. AMITRANO

12 UNA SETTIMANA QUASI IN BIANCO di M. BARBARACI

13 NON CHIAMATELA CARTESIO di F. ALVINO

14 LIBER(ALIZZAT)I TUTTI! di M. OSTINATO

16 COME CAPPUCCETTO ROSSO di C. SATURNO

17 MOVIMENTO DEI FORCONI

DALLA REDAZIONE Finalmente anche noi del Camaleo ci siamo ripresi dalle abbuffate natalizie e poco prima di gettarci in quelle carnevalesche ci siamo dedicati anima e corpo per regalarvi un bel numero talmente tanto farcito da far impallidire una lasagna fatta come nonna Pina comanda. Con tutto l’amore che solo la vostra affezionata redazione vi può dare. Sfogliando le pagine di questo giornale troverete uno speciale sulla nauseante novità dell’anno nuovo, la creolina, corredato da un resoconto di tutte le volte che la nostra scuola è stata oggetto di scherzi e bravate di “cattivo gusto”; una panoramica sulle nuove manovre economiche del governo e un analisi del

movimento dei forconi. E ancora ci occuperemo delle iniziative internazionali della scuola, partendo dal progetto che ha visto alcuni studenti della scuola perdersi in un castello in quel di Germania fino ad arrivare alla new entry della scuola, la madrelingua di francese Cecile Decartes. Non vi faremo mancare, inoltre (e come avremmo potuto?) un articolo sull’incontro sull’intolleranza “Go Out, Who’s Next?” tenutosi il 15 febbraio nella nostra Aula Magna ed organizzato (Autocelebrazione time!) dalla nostra redazione. Coloro che non siano ancora soddisfatti ,sappiano che in questo numero troveranno anche sport, manga, videogiochi e tanto altro ancora.

di C. AMITRANO

18 GOOD BYE! di G. GALIANO

19 HUGO CABRET di C. OSTINATO

20 THE HELP

di AL. DE CHIARA

21 CINEMA NELLE SALE di M. DORSA e E. MARCHITTO

22 PARLARE DI MUSICA SUL WEB di A. DIOUF

23 MUSICA

di M. RUTIGLIANO

24 FLORIAN DEL CASSONETTO di S. MERAVIGLIA

25 LIBRI IN USCITA di G. GALIANO

26 L'ITALIA DEI MIRACOLI di L. CAFASSO

27 PRIGIONE D'EMOZIONI di M. C. GATTO

28 UN SORRISO AMOREVOLE di C. OSTINATO

29 DEUS EX: HUMAN REVOLUTION di A. DE MASCELLIS

30 EVERGREEN EDITION di N. BARRA

30 L'ATTACCO DEI GIGANTI di C. UCCELLO

31 SCARLET

di A. DE MASCELLIS

32 TESTE DI CA...LCIO di D. MAGLIO

32 2F vs 1B

AAA TUTELA CERCASI EDITORIALE dalla prima

mondiale di difficoltà nei grandi licenziamenti collettivi, con un indice pari a 4.88. Così, mentre in Germania è illegittimo licenziare senza una giusta causa, in Francia si ostacolano le delocalizzazioni strategiche (e i “licenziamenti della Borsa”, come li chiamano i Francesi) e mentre in Cina dal 2008 si tutelano i decani delle aziende prossimi alla pensione (ma si continua a non prevedere alcun indennizzo per i licenziamenti), in Italia si dibatte sull’abrogazione o la conservazione dell’articolo 18. La soluzione è evidente: l’articolo 18 non va né abrogato né conservato così com’è, va corretto e potenziato, per riportare l’Italia ai livelli medi mondiali. Appare evidente, quindi, che non è l’articolo 18 il problema dell’economia italiana. Non si può più tagliare sui lavoratori per rilanciare le

aziende, non è questo il problema. Il problema vero è che manca un manca un Paese saldo e con un piano economico ben preciso, dove i cittadini, forti delle loro certezze in campo lavorativo, ma anche sul piano sociale, possano accettare se non di buon grado, almeno con serenità i tagli alla spesa pubblica necessari in tempi di recessione. Non è monotono il posto fisso (come se poi si potesse ravvivare il mercato del lavoro facendo girare i lavoratori in una giostra infinita dalla quale si vorrebbe scendere ma non si può, perché il macchinista non è in cabina); tutt’al più sono monotoni i soliti discorsi che si fanno sull’argomento.

di D. MAGLIO

33 2C vs 2F di D. MAGLIO

33 3C vs 3A di D. MAGLIO

33 4C vs 4A

Direttore Amedeo De Chiara

34 5D vs 5A

Vicedirettore Editoriale Francesco Di Lucrezia

di D. CESTARO di L. SORRENTINO

34 3A vs 4A di D. MAGLIO

35 5B vs 4C di F. CIOFFI

35 5D vs 3C di D. MAGLIO

Attività di consulenza Stefano Scarpa

Vicedirettore Organizzativo Mattia Ostinato

Docenti referenti Marina Bruzzese Maria Rosaria Iorio Stampa Giuseppe Sepe

Vignette Alberto De Mascellis

progetto grafico

Webmaster Enrico Discetti


INCONTRI

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DI LUCREZIA dalla prima Con questo 2012 sono nove anni che la redazione del Camaleo cerca di offrire fra le mura dell'istituto un'informazione critica, accessibile, ma impegnata. Nove anni fa tuttavia non avremmo mai sperato che un giorno la risposta e l'attenzione dei nostri lettori sarebbe stata tale da permetterci di forare la carta, uscire dal giornale per raggiungere nuovi orizzonti multimediali fino a farvi vivere la notizia in tempo reale, letteralmente in carne ed ossa. Il nostro successo, e quello che speriamo sia anche il vostro vanto, ha un nome: "Go Out! Who's the next?". E' questo l'evento organizzato interamente dalla redazione del Camaleo nei locali del G.B. Vico il giorno 15 Febbraio 2012 e di cui vi vogliamo raccontare e ripercorrere ogni aspetto, perché almeno in voi lettori ri-

manga la memoria di questo brillante nuovo inizio per la testata "Camaleo", e soprattutto per ringraziarvi dell'inestimabile sostegno che ci avete dato informandovi direttamente su tutto il travagliato e gratificante lavoro che si e' reso necessario affinché l'incontro fosse possibile. PERCHÉ "GO OUT! WHO'S THE NEXT?" L'idea c'era: migliorare la qualità e gli strumenti dell'informazione da offrire agli studenti. La carta ci dava grandi soddisfazioni, la rete ci piaceva, ma nessuno delle due ci accontentava. Mancava solo l'occasione, e quale terreno migliore di una commemorazione come il Giorno della memoria, che offre la possibilità di confrontarsi con un tema caro alle generazioni di ogni tempo, ma sopratutto delicato? E tale delicatezza non deriva solo, ovviamente, dalla grande umanità della tragedia consumatasi negli anni dei regimi, ma anche dalla vastità e dall'autorevolezza di tutta una trattazione ricca e complessa sul tema che avevamo scelto, in ragione della quale un ulteriore lavoro informativo sulla condizione in primo luogo del popolo ebreo sarebbe risultato sterile e noioso. Ancora una volta avevamo scelto di scontrarci apertamente con uno dei maggiori problemi che affliggono una redazione come la nostra: riproporre a dei giovani, e non semplicemente informare, temi forti, di cui potrebbero leggere su un qualunque giornale, con un taglio fresco e interessante che li colga in quella sensibilità che solo loro possiedono. Come ha giustamente sottolineato la dott.ssa Ester Basile, proprio durante l'incontro, una delle caratteristiche dei giovani e' proprio l'incredibile capacita di indignarsi, ed e' la consapevolezza di comunicare ad un pubblico così unico che ci ha sempre spinto, e mai come in questo lavoro 


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INCONTRI

ci ha motivato, ad offrire qualcosa di davvero in sintonia con il nostro pubblico, lontano del vecchiume dei grigi filmati di guerra. UNA NUOVA STORIA PER UN NUOVO PUBBLICO Il titolo dell'evento ben riassume questa esigenza ed anzi descrive la risposta che abbiamo deciso di dare per assolvere agli obbiettivi che ci eravamo preposti: gridare "Go Out!" a tutti i luoghi comuni, alle dolorose testimonianze di chi ha vissuto l'orrore impresse nella mente e nella coscienza di molti di noi e trasformatesi in scimmiottature dei severi moniti che erano; interrogare la nuova storia, la nostra storia,"Who's the Next?". E' questo ciò che abbiamo deciso di indagare e su cui abbiamo voluto farvi riflettere: Chi e' il prossimo? Quanto siamo intolleranti Oggi? Se il dovere della storia e la ragione di tanta sofferenza in essa contenuta e' imprimere nelle coscienze avvertimenti solenni, la memoria non deve essere esercitata nei confronti di un passato che tutti sappiamo compatire o di un futuro di cui a tratti dimentichiamo di essere direttamente responsabili. Il campo d'azione della memoria e' sempre il presente dove Noi e Loro siamo il Prossimo: nuovo odio e nuova intolleranza in una nuova società da passare al vaglio di un nuovo, giovane pubblico. Capirete bene allora che abbiamo deciso di affiancare al discorso sul popolo ebreo quello delle comunità Rom non solo per accostare all'enorme fenomeno della Shoah una "minoranza storica", il Porajmos, lo sterminio dei Rom. Quella dei Rom e' una realtà molto vicina a noi e al nostro territorio, per tradizione e nelle sue forme molto più prossima a quei rapporti con le minoranze etniche generatori di odio e violenza di quanto non lo sia il moderno fenomeno dell'immigrazione. METTERE IN SCENA L'INFORMAZIONE Ci e' stato chiaro fin da subito che gli strumenti per parlare a questo nuovo pubblico ed informare

seguendo quella logica di originalità che caratterizza tutto il nostro lavoro giornalistico dovevano superare quegli schemi e quei materiali "classici", da sempre utilizzati in riferimento alle tematiche che avevamo scelto di trattare. Ci sarebbero state ancora testimonianze, perche ricordare e' testimoniare, ma loro voce non sarebbe stata la registrazione della terribile esperienza del secolo scorso di qualche coraggiosa personalità ora non più tra noi. Voci moderne, voci del territorio, ricordi contemporanei; tutto questo ha significato per noi chiamare in causa la dott.ssa Ester Basile dall' Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli; i cittadini militanti Vittorio De Asmundis e Mariapaola Ghezzi; Ornella della libera autrice di "Florian dal cassonetto",ma sopratutto madre di una nostra alunna; e ovviamente il mediatore culturale della comunità rumena e quello scolastico direttamente dalla cooperativa Dedalus, rispettivamente Carmen Faranau e Ornella Iapoce. A queste voci nuove abbiamo infine pensato di aggiungere anche nuovi e originali documenti, scritti sempre sofferti e ragionati , ma provenienti da una sensibilità completamente diversa quale può essere, appunto, quella della nostra redazione. E ORA? Ora possiamo solamente rinnovarvi la nostra riconoscenza e assicurarvi che "Go out! Who's the Next!" sarà solo il primo di quella che vogliamo sia una serie di incontri fra la redazione e gli studenti all'insegna dell'informazione. La vostra attenzione al mondo che ci circonda e al lavoro della redazione del Camaleo ci ha permesso dopo nove anni dalla fondazione di questo giornale di diventare,finalmente, la notizia, ci ha permesso di renderVi la notizia.


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Illegalità: perché ce n’é così tanta? DI MIRIAM RUTIGLIANO

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febbraio, giorno di San Valentino: l’amore è nell’aria, ma al G.B Vico, in alcune classi non si respira poi tutta quest’aria romantica. Gira voce che verrà un carabiniere per le 9.00; c’è curiosità tra i ragazzi, ma solo poche classi potranno andare in Aula Magna. Un’iniziativa così appassiona i ragazzi, soprattutto per la tematica affrontata, così vicina alla realtà di Napoli. Subito si affronta il problema: che cos’è l’illegalità? Da qui il discorso prende forma: tutti partecipano, rispondono e si sentono coinvolti. Chi dice che l’illegalità è legata alla delinquenza, chi al narcotraffico, chi al rispetto delle leggi. Ma viene spontaneo chiedersi cosa sia una legge. Molti hanno cercato di rispondere, alcuni del Classico anche troppo filosoficamente, non capendo che esiste una semplice definizione: la legge è una norma, una regola che aiuti a vivere. Ma ciò che più interessa ai ragazzi è il problema della droga,

nociva non solo per chi la assume, ma anche per chi la vende. E così si passa al dramma psicologico di ragazzi che assumono la droga senza accorgersi che a poco a poco non si è più liberi e si cade in un lento oblio. Subito allora ci si chiede cosa faccia lo Stato per salvaguardare i cittadini, specialmente chi ne ha più bisogno. Si sentiva coinvolgimento in aula magna dalla prima fila all’ultima. Naturalmente il problema è così complesso che non si è riusciti ad esaurirlo in due ore. Comunque l’incontro è riuscito bene proprio per gli interventi dei ragazzi che si sono resi più che partecipi. Spesso i massmedia sono alla continua ricerca di scoop sull’illegalità, ma ciò serve solo a fare polemica nei talk-show, e non si arriva mai fino in fondo alla questione. Dando, invece, voce alle forze dell’ordine nelle scuole si fa prevenzione, parlando direttamente alla coscienza civica dei ragazzi. Perchè per costruire un degno futuro si comincia dal rispetto delle regole.


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IL PROGETTO

GIOVANI EUROPEI DI SARAH MERAVIGLIA

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nternazionalità, Dialogo e Cooperazione, questi i punti all’ordine del giorno di una indimenticabile settimana vissuta da 13 alunni della nostra scuola (3H; 4H; 5H; 5C) dal 15 al 21 Gennaio presso il castello di Alden Biesen (Belgio) ex quartier generale dell’ordine teutonico, nonché strategico punto d’incontro tra culture poiché distante solo pochi chilometri dalla Germania e dall’Olanda. Il progetto European Classes permette ogni anno, sin dal 1986, l’incontro tra ragazzi di diverse nazionalità europee, tra i 17 e i 18 anni, al fine di favorire lo scambio di culture, idee e proposte innovative per un’Europa in costante evoluzione. Quest’anno, oltre agli italiani, c’erano un’allegra combriccola di giovani belgi provenienti da Vorselaar, una piccola cittadina in provincia di Anversa, e poi un gruppo di alternativi tedeschi di Dinslaken (nord-ovest della Germania) e infine una schiera di simpaticissimi norvegesi di Sykkylven. Appena giunti a destinazione (e dopo essere rimasti senza parole davanti allo scenario mozzafiato del castello e dei suoi giardini) ogni scuola, o meglio, ogni delegazione (è così che vengono chiamati i 4 diversi gruppi di studenti partecipanti) ha mostrato agli altri un video sulla propria città e sulla propria scuola. Il Lunedì poi è iniziato il vero e proprio progetto, alcuni partecipanti ci hanno fornito maggiori dettagli: Come funziona il progetto? Il progetto consiste nel simulare delle possibili modifiche alla legislazione europea riguardo alcune tematiche prestabilite quali immigrazione (materia scelta da noi italiani), biodiversità (norvegesi), energia alternativa (tedeschi) , e rapporti tra la Nato e l’Unione Europea (belgi). Ogni scuola selezionata per il progetto deve esporre, con un video Power Point, la presentazione della tematica scelta. Al termine della presentazione ci siamo riuniti in mini-gruppi formati da 3 rappresentanti per ogni delegazione. Insieme, si ha un confronto basato sul-

le politiche dei rispettivi governi e abbiamo cercato di trovare delle possibili soluzioni per il “problema” scoprendo in che maniera quella determinata tematica veniva considerata e trattata nei diversi paesi.Ognuno aveva la possibilità di esprimere la propria opinione, e al termine del dibattito una scuola, a turno, faceva il report conclusivo. Al termine della settimana c’è stato poi il grande giorno, culmine del nostro lavoro: il Model European Council , cioè la simulazione del Consiglio Europeo. Ogni delegazione è stata ulteriormente divisa in due o tre delegazioni, assumendo momentaneamente “le sembianze” di altri stati, ciò è stato fatto affinché fosse ricreato un equilibrio dei voti simile a quanto accade nelle reali votazioni del consiglio europeo. Per esempio il nostro gruppo è stato diviso in: delegazione italiana e delegazione portoghese. Tutti in ghingheri per l’occasione e seduti ad un enorme ed elegante tavolo, abbiamo iniziato a discutere, una per volta, le quattro proposte; ogni proposta poteva essere ulteriormente modificata, si potevano porre domande alla delegazione la cui proposta si stava discutendo in quel determinato momento e si potevano chiedere dei time-out per elaborare delle risposte. Alla fine della discussione di ogni proposta questa veniva votata (all’unanimità o a maggioranza qualificata a seconda dell’argomento trattato) e siamo orgogliosi di affermare che la nostra proposta (come anche quella norvegese e parte di quella tedesca) è stata APPROVATA in tutti i suoi punti! Ciò ovviamente non comporterà alcuna modifica nella reale legislazione europea, precisiamo che il nostro era esclusivamente un gioco educativo! In che modo vi siete preparati ad affrontare il dibattito su tematiche tanto importanti? Le referenti del progetto, le professoresse De Vico e Guarino, si erano precedentemente recate al castello (Primavera 2011) insieme ai professori delle altre scuole, al fine di ricevere maggiori informazioni e chiarimenti riguardo lo svolgimento dell’attività. Con l'aiuto delle professoresse ci siamo pre-


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NAPOLI Italia

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VORSELAAR Belgio

città in gioco DINSLAKEN Germania

parati sulla tematica dell'immigrazione, e abbiamo studiato le politiche europee che regolavano tale fenomeno, in un secondo momento ci siamo concentrati sulle possibili obiezioni da fare alle proposte delle altre delegazioni; ovviamente il tutto imparando il lessico specifico dei vari temi in lingua inglese e tedesca. Che tipo di rapporto si è instaurato tra voi e gli altri ragazzi? Il rapporto tra noi ragazzi è stato meraviglioso! Personalmente i primi giorni è stata dura per via della lingua, ma passato l'imbarazzo iniziale la settimana è volata perché si è creato un clima serenissimo! Nonostante le evidenti differenze culturali siamo riusciti a creare un legame unico ed indimenticabile. Tre aggettivi per descrivere l’esperienza? IMPEGNATIVO, INTERESSANTE, ENTUSIASMANTE!

Come se non bastasse, durante questa straordinaria settimana i ragazzi hanno anche avuto modo di visitare alcune città della zona: Maastricht, deliziosa cittadina universitaria olandese; Aquisgrana (Germania) celeberrima per esser stata resa capitale del Sacro Romano Impero da Carlo Magno; Leuven, tra i maggiori centri universitari belgi e, ciliegina sulla torta: Bruxelles! Ogni sera, i ragazzi avevano inoltre la possibilità di trattenersi al “cellar bar”, punto di ritrovo ideale per il ping-pong e il calcio balilla o semplicemente per una chiacchierata internazionale assaporando ottima birra belga. Il penultimo giorno della permanenza ad Alden Biesen, è stato proposto agli studenti un pomeriggio alternativo: si poteva scegliere di prendere parte ad uno di quattro “workshops” ovvero corsi creativi quali lavorazione di vetro o di argilla, realizzazione di “opere d’arte” con

SYKKYLVEN Norvegia

carboncini e infine l’uso delle parole in campo artistico. L’ultima serata al castello era all’insegna della festa d’addio durante la quale gli esausti diplomatici hanno avuto finalmente un attimo di relax avendo la possibilità di eseguire libere performance o di ballare in discoteca, e potete immaginare, che in un clima tanto multiculturale non siano di certo mancati flirt internazionali! Il giorno della partenza è stato ovviamente il più duro, il distacco dagli altri ragazzi e in generale dalla serena atmosfera creatasi, ha commosso gli animi di tutti e per alcuni è stato davvero spiacevole doversi riadattare alla vita normale. Ci auguriamo tutta via che la nostra scuola, negli anni a venire, venga nuovamente coinvolta in questa straordinaria esperienza.


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IL CASO

CHI DI DETERSIVO FERISCE

DI AMEDEO DE CHIARA E GIUSEPPE GALIANO

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Il rientro a scuola dopo le feste di Natale è difficile per tutti. Saranno i dolci del cenone, saranno i regali sotto l’albero, sarà l’aria natalizia, ma nessuno ha la forza e la voglia di ammettere che ormai sia arrivato gennaio. E così passa lunedì, un lunedì triste e uggioso; e così pure il giorno seguente. Ma mercoledì no, non se ne può più. Mercoledì 11 del mese scorso: masse di studenti che indugiano all’ingresso della scuola, che emana un gradevolissimo tanfo di fenolo; la creolina dal pian terreno si era diffusa in tutta l’edificio. Come si è evoluta poi la vicenda lo sanno tutti: sono seguiti giorni di incertezza, di ragazzi che facevano capolino dal portone e se ne andavano turandosi il naso; fino al lunedì successivo, quando si è ristabilita la normalità. Questo è il bilancio dei danni: paura per molti, disagi per tutti e un danno all'immagine e alla serietà della scuola, che di lì a poco, la domenica di quella settimana, avrebbe organizzato l’Open Day, quando per fortuna lo sgradevole odore ormai non si avvertiva più di tanto. In una situazione esasperata sono saltati fuori alcuni punti critici della nostra scuola. Anzitutto abbiamo scoperto di essere vulne-

rabili: solo il favore dell’oscurità e un’apertura nella grata di un finestrone al pian terreno hanno permesso a qualcuno di entrare nottetempo nella scuola. Ma di questo nessuno se n’è preoccupato più di tanto (come se la creolina ci fosse finita da sola nella scuola!). Poi abbiamo constatato di essere impreparati a fronteggiare le emergenze: gli studenti, in mancanza di comunicazioni ufficiali che hanno tardato ad arrivare, vagavano nel cortile e si affacciavano di tanto in tanto all’entrata; e alcuni si esibivano in smorfie e scenate tanto drammatiche quanto improbabili; altri, invece, si raggruppavano a discutere, magari intorno a un Rappresentante, a un professore o alla Preside. Ma la cosa più grave di tutte, più della nostra proverbiale disorganizzazione, è qualcos’altro, e cioè che l’accaduto, come tanti, forse troppi, ci sia scivolato addosso. Certo, sarebbe stato caso più che improbabile trovare uno studente dispiaciuto e indignato per la chiu-

sura della scuola e forse ancor più difficile (purtroppo!) trovare qualcuno, che sapesse qualcosa e che si facesse avanti a parlare. Tutt’altro! È seguito un nuovo, apatico silenzio. Si è vista moltissima attenzione e apprensione (certamente non a torto!) per la tossicità della creolina, ma non si è vista altrettanta preoccupazione per l’accaduto in sé per sé. Si sono visti affissi sulle mura della scuola informazioni sull’ormai noto detergente, ma non si sono spese neanche due parole per la difesa degli spazi pubblici che ci appartengono. Perché non ci interessa che gli unici nostri spazi siano trattati così? Non è la prima volta che succede questo al G. B. Vico, eppure lasciamo che anche la creolina, come il cemento sul portone l’anno scorso, e il rituale atavico dell’occupazione-allunga vacanze natalizie, siano un pretesto per danneggiare ancor di più i nostri già esigui spazi, di cui anche noi stessi stiamo incominciando a perdere consapevolezza.


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Le piaghe dell'Egitto DI stefano scarpa

1. TOPI La cavietta ha vissuto un importante periodo di gloria all’interno delle quattro mura del Liceo Vico. Dopo averne abusato utilizzando le più varie specie di roditori (da citare anche una tenerissima coppia di criceti), la Scuola cambiò politica presentando totale indifferenza di fronte ad eventi del genere. Una mattina, di fatti, un ragazzo affetto da “scarsa furbizia” abbandonò dei topi bianchi su uno scalino. Il roditore, che

2. VERMI Alcuni degli ospiti più frequenti, negli anni passati, sono stati senza dubbio i vermi. Usati nell'ambito della pesca come esche vive, questi esseri sono entrati nella storia per aver invaso la scuola per più di due giorni. Inizialmente sottovalutati, i vermi furono rimossi in modo sbrigativo. Armate del migliore olio di gomito, le collaboratrici scolastiche rimossero gli invertebrati senza remore. L'effetto, però, fu disastroso. La velocità di riproduzione

3. PETARDI Beh, in questo caso non c’è niente da ridere. Quella mattina la scuola si trasformò in un vero e proprio inferno. Durante l’orario d’ingresso alcuni studenti lanciarono dei petardi nella tromba delle scale. L’effetto fu devastante.

4. TOPO DI CIRCOSTANZA I professori che vedono un misterioso topo e non fanno entrare i ragazzi? È successo anche questo nel nostro glorioso Istituto. La storia risale a quasi una decina d’anni fa ma è sempre divertente. Più di descrivervi un fatto, è nostro dovere mettervi a corrente di un gustoso retroscena. Durante uno dei soliti mesi resi caldi dal tema occupazione, i ragazzi decisero di organizzare un incontro

tutto sommato era di dimensioni ridotte, non riuscì a scalare la scalinata (scusate l’orrendo gioco di parole) e decise di stabilirsi, con i suoi sventurati compagni, su quel gradino. Bastarono pochi minuti per catturarli e ripristinare il normale svolgimento delle lezioni. Più interessante fu la “caccia al topo”, messa in atto dalla Vicepreside di allora. Una mattina i topi furono abbandonati nei corridoi. L’epilogo fu più insolito: le caviette catturate furono adottate da alcune ragazze della scuola.

spiazzò tutti e per questo la scuola fu costretta a chiudere per una reale disinfestazione. Ovviamente, il tutto, fu correlato da urla e scene di panico di ragazze terrorizzate alla visione degli animaletti. La scuola fu chiusa per circa tre giorni. COMBO: VERMI ED ALLAGAMENTO È senza dubbio una delle peggiori pagine della storia del nostro Liceo. Una notte, degli sconosciuti si introdussero all’interno dell’edificio scolastico e lo cosparsero di vermi. Dopo poco furono otturati tutti gli scarichi dei rubinetti e fu aperta l’acqua. Immaginate i risultati. Una ragazza fu soccorsa e portata in ospedale poiché uno dei fuochi d’artificio le era esploso molto vicino. Il fatto fece notizia e finì addirittura su qualche giornale. Gli autori, restati anonimi, furono denunciati e la scuola visse una vera e propria mattinata di ordinaria follia.

tra comitato studentesco, Preside e Coordinatori di classe per discutere della situazione nella scuola. L’incontro finì in caciara ed il timore per un’occupazione ormai prossima era forte. Fatti uscire tutti i ragazzi dall’edificio, improvvisamente, si chiuse la porta e dopo poco fu affisso un cartello che annunciava che la scuola, l’indomani, sarebbe rimasta chiusa per favorire una disinfestazione: era stato avvistato un topo nelle palestre. Che circostanza!


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scuola

CONSULTA PROVINCIALE:

OGGETTO MISTERIOSO? DI ANDREA SIGONA

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ual è il tuo ruolo nella consulta provinciale? LUIGI DE BLASI: Il mio ruolo è quello di Presidente della commissione “Legalità e Diritti”. In che modo eserciti questo ruolo nela consulta? L: Io presiedo questa commissione, dove ultimamente abbiamo deciso di promuovere alcuni concorsi con i quali riusciremo a portare sulla “Nave della legalità” alcuni ragazzi che si mostreranno interessati a portare avanti un progetto sull'antimafia. Cosa pensi dell'attuale posizione di molti politici sotto processo? L: Secondo me tutti questi politici indagati attualmente si dovrebbero dimettere e affidarsi alla giustizia italiana per controllare se realmente sono stati colpevoli di qualche reato.

Cosa vorresti fare per cambiare, se pur in minima parte, questa situazione? L: Ci dovrebbe essere una completa sostituzione dei parlamentari, favorendo così l’entrata di nuovi membri che si interessino realmente delle sorti del Paese e non solo delle proprie. Qual è il tuo ruolo nella consulta provinciale? AMEDEO DE CHIARA: All'interno della Consulta Provinciale presiedo la commissione “Osservazione critica e Giornalismo”, che si occupa

di favorire l'attività dei giornali scolastici in tutta la Provincia. Sei Il Redattore Di Un Giornale? A: Sì, sono il redattore di un giornale su internet, “Sulla cresta dell'onda”. Anche se non pubblicava da circa un anno, quest’anno sono riuscito a riavviare le pubblicazioni. Purtroppo, ora il sito è irraggiungibile, ma spero che possa tornare in attività al più presto! Il tuo pensiero è libero o è influenzato da alcuni fattori come la politica o altro? A: no, il mio pensiero è libero e spero di renderlo quanto più oggettivo possibile per condurre i lettori verso una buona strada per interpretare la realtà che ci circonda. Porterai avanti questa tua passione o sarà solo un "passatempo"? A: Spero sicuramente di portarlo avanti, anche perché è la ragione per cui mi sono candidato alla Consulta Provinciale. Inoltre spero di coordinare tutti gli impegni che ho assunto per offrire il massimo in tutti i campi. Quindi vorresti anche diventare direttore di un giornale organico? A: Sì, lo spero, anche se purtroppo il giornale che dirigo è più che altro un blog, molto diverso, quindi, dal giornale che il Vico è abituato a leggere, dietro cui ogni pubblicazione c’è il lavoro di squadra dell’intera Redazione. Quali proposte stai portando avanti e

quali saranno quelle future? L: Oltre ai progetti della Commissione stiamo anche portando avanti una modifica dell'attuale regolamento della Consulta, anche grazie all'aiuto di Amedeo De Chiara, che porterà a far presiedere stabilmente i Presidenti di Commissione nella Giunta Esecutiva, ossia l'organo più importante della Consulta Provinciale, dove si decide realmente il da farsi dei Consiglieri. A: Le proposte che sto portando avanti sono volte a favorire la crescita e lo sviluppo di giornali scolastici in tutta la Provincia e un'informazione critica e oggettiva condotta dagli stessi studenti, sia attraverso questo giornale online, sia attraverso una nuova iniziativa, ossia una pagina Facebook (Consulta Provinciale degli Studenti di Napoli) dove sarà ancor più semplice e ancor più immediata la comunicazione tra i ragazzi e dove ci sarà più spazio per i confronti e per delle nuove pubblicazioni.


ASSEMBLEA

GIALLO ASSEMBLEA DI CIRO AMITRANO

C

orridoi deserti, aule vuote e aula magna con tantissime sedie vacanti. Questo è lo scenario in cui si è svolta l'Assemblea d'Istituto del 22 Febbraio alla quale erano presenti circa 30 persone. Tra i presenti c'era solo un Rappresentante d'Istituto (Stefano Di Stasio) su quattro, che di norma dovrebbero presiedere l'Assemblea insieme al presidente del Comitato Studentesco. Ma forse è meglio partire dagli esordi. Intorno al 10 Febbraio si è iniziato a discutere del giorno in cui tenere detta assemblea. La grandissima maggioranza degli studenti ha proposto come data il 22 Febbraio.Questa proposta è stata però apertamente criticata da Francesco Fusi e Stefano Di Stasio. Nonostante ciò, delle ragazze vicine al Collettivo hanno scelto di raccogliere le firme della maggioranza del Comitato Studentesco necessarie per avere l'autorizzazione a tenere l'Assemblea d'Istituto, come da regolamento, e così si è avuta la richiesta per il 22 Febbraio. Una volta ottenuta la legittimazione dell'Assemblea, Francesco Fusi si è dissociato da questa scelta. Le motivazioni del suo dissenso sono state essenzialmente: -Il presunto errore da parte delle organizzatrici nel richiedere l'Assemblea il giorno successivo la fine delle festività di Carnevale; -La mancanza di dialogo tra membri del Collet-

tivo che, a detta dell'interessato, "Dovrebbero lavorare insieme come in una vera e propria famiglia". Tutto ciò ha portato ad uno sfogo di Fusi tramite il social network "Facebook", e ancora maggiore disinteresse da parte degli studenti nei confronti dell'Assemblea stessa. Alla luce di questi fatti è necessaria un'analisi sull'approccio degli studenti alle Assemblee. Il primo aspetto che salta all'occhio è l'opinione contraria dei Rappresentanti d'Istituto nei confronti della scelta della data in cui riunirsi. Opinione che è stata completamente scavalcata dalla volontà della grandissima maggioranza della scuola, che ha premuto ad ottenere il "prolungamento delle vacanze" sotto forma di Assemblea d'Istituto. Maggioranza che però nei fatti è inesistente, almeno fisicamente, come dimostra l’assenteismo che domina le assemblee. Infatti quei 600-700 studenti protettori dei diritti universali dell'uomo nei fatti sono quasi sempre assenti alle riunioni, nelle quali si discute proprio di quegli argomenti. Ma di meglio non hanno fatto d'altro canto i Rappresentanti d'Istituto che non presentandosi all'Assemblea danno, oltre che l'estremamente retorico "cattivo esempio", l'impressione di un immagine del corpo studentesco ormai sempre meno credibile.

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SCUOLA

UNA SETTIMANA QUASI IN BIANCO DI MARIAROSARIA BARBARACI

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da 3 anni che i “classicisti” del terzo anno del G.B.Vico aspettano di poter ammirare le montagne innevate del Passo del Tonale e vivere in prima persona un’esperienza definita da molti “unica”. Dal primo giorno in cui si sono svolte le lezioni di educazione fisica durante il primo anno è stata riferita ai ragazzi la consuetudine di organizzare come progetto scolastico una settimana bianca sulle Alpi. Ma quest’anno c'è stato il rischio di non continuare tale tradizione. Il viaggio sarebbe dovuto essere, com’è di consuetudine, nella seconda settimana di febbraio che quest’anno cade dal 5 all’11. Purtroppo non essendoci stato il tempo di organizzarlo, poiché fino a novembre si è stati impegnati a far partire i viaggi all’estero, a dicembre c’è stata l’occupazione e a gennaio l’attenzione si è spostata sulla conclusione del primo quadrimestre, sembrava proprio che sarebbe saltata. I ragazzi che già dalla fine di novembre stavano seguendo il corso di preparazione atletica presciistica con il prof. Lalla ,saputa la notizia si sono molto amareggiati pensando di perdere una grande occasione. Non tutti sanno sciare e non tutti hanno la possibilità di trascorrere con i loro genitori una settimana sulla neve ed è proprio per questo che il progetto della settimana bianca è sempre stato ben accetto da un gran numero di

studenti. Inoltre il programma, che è sempre lo stesso ogni anno, è ricco e ben studiato. La giornata prevedeva: sveglia alle 7 del mattino, abbondante colazione(comprendente dolce, salato e frutta), lezione al campo scuola dalle 9.00 alle 11.00 con maestri federali e dalle 11.00 alle 12.20 scii libero accompagnato dai docenti, dopodiché ritorno in albergo e pranzo leggero; dalle 14.00 alle 16.00 altre due ore di sci con i maestri e poi fino alle 17.00 con i docenti, rientro previsto per le 17.30 in albergo, breve riposo per poi partecipare alle 18.30 ad una riunione collettiva nella hall per assistere ai filmati video girati durante la giornata sulle piste. Infine cena abbondante, tempo libero e coprifuoco fissato per le 23.00. Durante i sette giorni di permanenza si sarebbero svolte anche attività serali che comprendevano: una serata dedicata allo sci e altre due al pattinaggio sul ghiaccio. L’ultimo giorno, quindi il venerdì ci sarebbero inoltre state della gare di fine corso nel pomeriggio tra le 14.00 e le 16.00 ; la sera per le 18.30 una riunione con il presidente della scuola sci Tonale-Presena per la premiazione della gara e la consegna di attestati con i livelli di merito conseguiti da ciascun allievo. Come si può bene notare quindi è un’esperienza molto interessante e anche divertente considerato che si faccia insieme ai propri compagni, senza poi contare il fatto che si possa avere la possibilità di cimentarsi in uno sport mai provato o comunque certamente poco pra-

ticato dai ragazzi residenti a Napoli. Fortunatamente nell’ultima settimana di gennaio ci si è adoperati per far partire, anche se un po’ più tardi,la famosa e tradizionale settimana bianca del G.B.Vico. Come anche ha detto la preside: “Ogni impedimento è un giovamento” considerando che quest’anno la settimana che va dal 5 all’11 febbraio è stata caratterizzata da temperature molto basse, gelo e neve per tutta la settimana. Sai che freddo lassù!?


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NON CHIAMATELA CARTESIO DI FRANCESCA ALVINO

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écile Decartes, belga, una semplicissima ventunenne: ama leggere, andare al cinema con gli amici e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Nel XXI secolo si parla tanto di giovani parassiti, di succhia sangue della società e geni dell’ignoranza privi di desideri o ancora alla ricerca di un avvenire; ebbene un sogno Cécile già ce l’ha: “Insegnare”. Conseguita la maturità ha deciso di frequentare l’università che le permetterà di diventare un’insegnante di francese. Quest’anno ha vinto un stage all’estero e ha scelto l’Italia, una specie di paradiso della ricerca nel desolante panorama universitario per cultura e atmosfere uniche al mondo, che l’hanno affascinata in un’estate della sua adolescenza durante una visita alla magnifica capitale italiana che unisce bellezza e utilità come nessun altra, Roma. Nel frattempo ha iniziato ad insegnare in alcune classi del nostro

Liceo Ginnasio Statale G. B. Vico di Napoli in qualità di madrelingua francese, realizzando in parte il suo desiderio di insegnare e imparando quasi tutto quello che c’è da sapere sull’argomento:” riuscire a spiegare qualcosa ad un quattordicenne è la sfida a cui ogni professore dovrebbe sottoporsi prima di decidere se vuole insegnare”. Il progetto di Cécile è molto più ampio di quello che sembra e con queste parole ci chiarisce meglio le idee: “Voglio dimostrare ai giovani che vale la pena stare a scuola un anno intero ad ascoltare i mediatori di qualcosa di desiderabile e indispensabile, acquisire il sapere di color che lo posseggono e vogliono regalarvene una parte”. Parole semplici e vicine, ma come ogni realtà vicina, difficile da vedere: per fortuna questo messaggio arriva all’orecchio della passione dal quale i giovani sentono molto meglio. In fin dei conti se a queste guide, che accompagnano per un lustro la vita di ogni adolescente, non brillano gli occhi come solo lo stupore conosce, insomma, se

non ci credono nemmeno loro in quello per cui perdono il sonno, perché dovrebbero farlo i ragazzi? L’intelligente ragazza belga forse ha davvero la capacità di intus legere (leggere dentro) l’animo dei suoi alunni mettendo alla prova le qualità migliori di questi, segnandosele su un registro oltre a quei voti che poi rimangono sempre gli stessi. La bella Cécile Decartes ha voglia di affermare che la vita ha sempre il miglior copyright, chissà che non sia questa la bellezza che salverà il mondo: il desiderio di una scuola possibile.


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LIBER(ALIZZAT)I SALAMANCA TUTTI! DI MATTIA OSTINATO

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arà la consapevolezza di avere ricevuto un mandato da poteri superiori; sarà che a quanto pare il complesso del Messia è endemico tra gli scranni del potere; fatto sta che il governo Monti nell’ultima manovra per rattoppare i buchi in questo stivale si è concesso una piccola licenza poetica e sulla falsariga del biblico “Alzati e Cammina” ha battezzato il nuovo pacchetto di decreti in maniera economica “Cresci Italia”. Al di là dall’altisonante matrice biblica, il nome riassume molto bene il succo di questa nuova fase del piano di risanamento dell’economia nazionale. L’obiettivo è allargare il campo d’azione delle imprese in alcuni campi per favorire la concorrenza e preparare il terreno ad una crescita dell’ economia del nostro paese che possa portarci (relativamente) “fuori” dalla crisi, allontanare lo spettro della Grecia e tranquillizzare i partner dell’Euro-zona. Il campo delle liberalizzazioni, su cui il Governo tecnico ha deciso di intervenire per poter raggiungere questo obiettivo, è da sempre (il buon Bersani lo sa bene) un territorio delicato, anzi un vero e proprio campo minato pronto ad esplodere, come dimostrano le polemiche scoppiate nei giorni successivi alla pubblicazione del dise-

gno di legge. Con “liberalizzazioni” infatti, si intendono tutti quei provvedimenti che mirano a far cadere alcuni di quei limiti alla libertà d’azione delle imprese in alcune categorie, come quella dei farmacisti dei notai o degli avvocati, garanten-

sti alle perdite che una concorrenza selvaggia potrebbe portare loro. Si sono quindi susseguite molte proteste, a partire dal già avvenuto sciopero dei tassisti fino a quello annunciato dagli avvocati. Ma il Governo sta lottando per riuscire a far approvare in tempi brevi il disegno di legge, tuttora oggetto di emendamenti, che dovrebbe dare un po’ di respiro alla nostra economia. È evidente, quindi come lo scopo di questo decreto “Cresci Italia” sia quello di cercare di dare un impulso all’economia italiana aumentando concorrenza e competitività anche in campi un tempo tutelati ed esclusivi. La strada da percorrere per raggiungere questi obiettivi, tuttavia, è ancora lunga. I lavori sul testo del decreto, infatti, non sono ancora conclusi: le varie formazioni parlamentari stanno avanzando i loro emendamenti alla proposta di legge, applicando vari cambiamenti in vista dell’imminente votazione (probabilmente con la fiducia).

L’obiettivo è allargare il campo d’azione delle imprese per favorire la concorrenza e preparare il terreno ad una crescita dell’ economia del nostro paese do maggiore autonomia dagli ordini professionali e favorendo così la concorrenza. Questo nell’intenzione del Governo dovrebbe garantire maggiore dinamismo al mercato, ma nell‘ottica delle categorie interessate ciò significherebbe solo perdere vecchi privilegi ed essere espo-


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La mappa delle liberalizzazioni

FARMACIE In questo campo l’azione del Governo è stata incentrata soprattutto sull’incremento del numero di farmacie, che saranno in media una ogni tremila abitanti e potranno essere aperte in aeroporti, stazioni ferroviarie e aree di servizio. Questo, insieme alla possibilità per gli esercizi di essere aperti anche oltre gli orari specificati nella turnazione servirà ad aumentare la concorrenza e contribuirà all’abbassamento dei prezzi dei farmaci. Sarà inoltre introdotto l’obbligo, per i medici, di specificare sulle ricette l’esi-

TRASPORTI stenza di “farmaci equivalenti” a minor prezzo. In origine il decreto prevedeva anche la famosa e contestata liberalizzazione dei farmaci “di fascia C”, ovvero quei medicinali con obbligo di ricetta medica il cui costo è totalmente a carico del cliente, in vendita con le nuove norme del decreto anche in appositi settori degli ipermercati. Al provvedimento si è però opposta l’Aifa (Agenzia Italiana del FArmaco) ed è tuttora in corso la contrattazione per stilare una lista di Fascia C vendibili nelle parafarmacie.

ENI/SNAM La Snam, società che gestisce la maggior parte dei gasdotti italiani verrà scorporata da Eni, che detiene il pacchetto di maggioranza

È prevista l’istituzione di un’Autorità indipendente dei trasporti (le cui competenza saranno assunte fino alla sua istituzione dall’Autorità per l’energia), che avrà poteri regolatori in materia di ferrovie, aeroporti e trasporto locale. Il punto focale su cui si sono si sono incentrate le proteste della categoria dei tassisti e che ha portato all’indizione degli scioperi degli ultimi giorni è che suddetta Autorità avrà potere di assegnare o revocare le licenze di tassista, scavalcando in questo modo gli enti locali, qualora se ne richiedesse la

necessità. Anche in questo caso gli operatori del comparto hanno difeso la loro posizione privilegiata rispetto a possibili concorrenti, mentre hanno accolto abbastanza bene la possibilità di operare (previa autorizzazione) fuori del Comune in cui posseggono la licenza e di poter essere sostituiti alla guida da un’altra persona, garantendo così un servizio h24.

BENZINA delle sue azioni. Con questo provvedimento si dovrebbe favorire una maggiore competitività anche nel comparto energetico.

Verrà abolita (solo per i gestori proprietari dell’impianto) la clausola di esclusiva nei contratti tra compagnie petrolifere e pompe di benzina. Questo significa che i gestori saranno in grado di scegliere di volta in volta da chi fare rifornimento di benzina optando per i

prezzi migliori. Sarà inoltre possibile vendere ogni genere di prodotti negli stabilimenti e verranno aboliti tutti i vincoli ai self-service per i distributori situati fuori dai centri abitati, allo scopo di garantire ai benzinai maggiori introiti.

PROFESSIONI Riprendendo alcuni punti della “Manovra Bis” del Governo Berlusconi l’accesso agli Ordini Professionali verrà reso molto più semplice, favorendo quindi l’entrata sul mercato di nuovi professionisti. Sempre con l’intento di aumentare la competitività verranno abolite le tariffe minime e massime previste da-

gli Ordini e i professionisti saranno tenuti a fornire sempre al cliente un preventivo che tenga conto del grado di complessità dell’incarico e dei possibili danni che potrebbero subire durante lo svolgimento dello stesso. Non sarà possibile, inoltre, prolungare il tirocinio oltre un periodo di 18 mesi.

SSRL SOCIETÀ SEMPLIFICATA A RESPONSABILITÀ LIMITATA (SSRL) Con questa nuova formula sarà possibile per i giovani di età inferiore a 35anni avviare un’attività

con notevoli semplificazioni dal punto di vista burocratico e con un capitale sociale anche di solo 1 euro, facilitando l’ingresso dei giovani nel mondo imprenditoriale.


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ITALIA

COME CAPPUCCETTO ROSSO DI CHIARA SATURNO

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a responsabilità è quella vocina interiore che ci spinge a commettere azioni responsabili (guarda caso), ovvero che non facciano male a nessuno; è l’angioletto che nei film compare sulla spalla del protagonista per suggerirgli di fare la cosa giusta e che litiga di continuo con il diavoletto dalla cadenza siciliana; è un riflesso della coscienza e la madre della prudenza. Tutti dovrebbero averne almeno un pizzico, soprattutto quelle figure da cui dipendono il benessere e la sicurezza altrui: è quando il senso di responsabilità manca o non supera l’avidità e l’egoismo che la situazione può diventare pericolosa o, in casi estremi, tragica. Da settimane, ormai, telegiornali, giornali e (discutibili) programmi di informazione pomeridiani, tra crisi, liberalizzazioni e gossip che non interessano a nessuno, ci tartassano con notizie, a volte superflue e palesemente commerciali, sulla nave concordia, affondata per un’imprudenza del capitano. Ma questo è solo l’ultimo esempio che deve spingere a riflettere sul senso di responsabilità che ognuno dovrebbe avere e sulle effettive responsabilità che ciascuno ha.

Tutti si lamentano di politici che non si interessano al benessere della popolazione, ma solo al loro conto in banca e alle festicciole che organizzano nelle loro lussuose ville. É facile accusare chi è facilmente attaccabile. É conveniente dire belle parole contro chi viene costantemente criticato e non può risponderci personalmente. Ed è ancora meglio se si ricevono consensi, applausi, o ‘’mi piace’’. Ma, in fondo, quanti di noi rispondono davvero alla coscienza e al proprio senso di responsabilità? Non ci si deve aspettare qualcosa solo da figure eminenti o fondamentali della società. Un paese allo scatafascio e che ha perso di credibilità a causa di politici essi stessi poco credibili è grave quanto un caso di malasanità dovuto alla disattenzione di un medico. Ma non è forse grave (e ingiusto), anche, che un ragazzo il sabato sera muoia sulla strada, solo perché un altro ha deciso di ‘’sballarsi’’ ed ubriacarsi e poi mettersi in macchina, mettendo in pericolo anche lui stesso? Non è grave che un padre di famiglia muoia tornando a casa, solo perché qualcun altro non ha la pazienza e la civiltà di aspettare che il semaforo diventi verde e decide di passare senza rispettare la precedenza? La responsabilità è speculare alla coscienza;

una persona responsabile è una persona coscienziosa. Il senso di responsabilità è indirettamente proporzionale al numero di persone con cui ci si trova ad agire: si è portati a trasgredire maggiormente se si è in gruppo, tanto ‘’mal comune, mezzo gaudio’’, no? Ci si sente protetti e nascosti, ma questo lo sanno tutti, è inutile ribadirlo. La responsabilità, però, si dimostra anche nelle cose più piccole, semplici e comuni; nella quotidianità, non solo in casi estremi. Essere responsabili significa non deludere le aspettative degli altri dopo averle nutrite; significa mantenere una parola presa ed impegnarsi in tutto ciò che si fa: dallo studio, al lavoro, ad un favore per un amico o un familiare. Una persona responsabile fa quello che deve fare anche se non gli va o gli sembra difficile. In questo periodo ci sentiamo tutti Cappuccetto Rosso: non importa rispettare gli impegni e fare il proprio dovere: è più divertente (e facile) prendere una strada alternativa e vedere cosa succede se spinti dalla curiosità e dall’imprudenza. L’importante, però, è non dimenticare che non siamo in una favola per bambini e, soprattutto, che non sempre c’è un lieto fine.


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MOVIMENTO DEI FORCONI

ISTRUZIONI PER L'USO DI CIRO AMITRANO

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n questi ultimi giorni si sta verificando uno strano fenomeno: supermercati completamente vuoti, benzinai chiusi per aver esaurito il carburante e autostrade sgombre di tir. Il motivo di tutto ciò? Lo chiamano “Movimento dei Forconi”. Un gruppo di agricoltori, camionisti e pescatori che nelle ultime settimane sta bloccando la Sicilia e l'Italia intera. Chiedono l'abbassamento del costo della benzina, un miglior tenore di vita e condizioni lavorative più accettabili. Ebbene sì, nella super-conservatrice Sicilia è scoppiata una rivolta che sta mettendo in crisi “Super Mario” Monti! Questo movimento è nato il 15 gennaio, ha in Giuseppe Richichi il suo leader e si è dichiarato fin dagli esordi a-partitico e a-politico. Inizialmente gli avvenimenti hanno tardato ad occupare le cronache quotidiane, anche per l'accanita “concorrenza” della protesta dei tassisti e dei farmacisti; ma con le prime comparse di Richichi in televisione, anche i Forconi sono finiti sotto i riflettori dei media. Come al solito, in Italia si parla tanto di una notizia, ma non la si affronta mai fino in fondo, vuoi per mancanza di interesse da parte dei telespettatori, vuoi per una volontà occultatrice

di alcuni genuflessi direttori di testata. Il primo elemento trascurato che salta all'occhio è la presenza di molti tesserati di Forza Nuova (un partito dichiaratamente neo-fascista) tra le fila dei Forconi. Strano, vero, che un movimento che rifiuta qualsiasi accostamento alla politica venga appoggiato da un partito? Secondo elemento, sono molteplici i casi di aggressione nei confronti di chi cerca di violare i blocchi imposti agli autotrasportatori. Casi videodocumentati e a cui i Forconi non sono nuovi attestano che Richichi nel 2000 fu arrestato per aver tagliato gli pneumatici ad un camionista che era contrario alla protesta. Terzo ed ultimo elemento è il rischio di infiltrazioni mafiose tra le file del movimento. Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia ha dichiarato: «Tra gli agricoltori e gli autotrasportatori che stanno creando notevoli danni al sistema imprenditoriale abbiamo rilevato direttamente, e attraverso i nostri associati, la presenza di personaggi legati alla criminalità organizzata». I vertici di Confartigianato, Confagricoltura, Confederazione italiana Agricoltori, Confesercenti Sicilia, Confcooperative e UniCoop scrivono in un documento: «Tali situazioni si prestano pericolosamente ad infiltrazioni di organizzazioni malavitose» e ancora «Le ragioni delle imprese rischiano di essere strumenta-

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un dubbio oscuro

DEMATIVATIONAL

lizzate dalla peggiore politica, e di sfociare in un ribellismo inconcludente aperto anche alle infiltrazioni della criminalità, organizzata e non». Insomma, citando Sherlock Homes, se tre indizi fanno una prova, le ombre sul "Movimento dei Forconi" si fanno sempre più incombenti e più cupe.


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CITTA'

GOOD BYE!

DI GIUSEPPE GALIANO

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risi. Quante volte l’abbiamo sentita nominare in questi anni, negli ultimi mesi. Ma, guardandoci intorno, i segni sono sempre più evidenti. Basta guardare al Vomero. Molti negozi, anche di quelli che abbiamo sempre visto sin da bambini, hanno rischiato di chiudere, o hanno già chiuso. Un esempio, Guida Merliani. Siamo sempre stati abituati a vedere accalcarsi sotto le ultime giornate assolate di settembre folle di genitori che entravano armati di liste di libri scolastici, ed uscivano con carrelli colmi fino all’orlo di testi. Eppure, in quest’epoca di cambiamenti, di rinascita, di ricerca spasmodica di nuovi punti di riferimento su cui fondare un’etica migliore, si rimane illusi, indifesi, vulnerabili. E la chiusura di una libreria, come Guida, da oltre 40 anni in attività in via Merliani, non può essere che un altro allarme. “Sta scomparendo la libreria come centro di cultura e di incontri” è questo il monito di Giuseppe Guida, il gestore della filiale vomerese, che credeva nel valore sociale che una libreria può costituire per un quartiere e per una città. Con l’inizio del nuovo anno, i prezzi dell’affitto secondo le norme vigenti erano quintuplicati, e la libreria non è riuscita a far fronte ad una spesa così alta. Pare che la cifra fosse arrivata ai 20mila euro mensili. La libreria aveva promosso, negli ultimi tempi, una campagna di sensibilizzazione dei clienti, con petizioni,

raccolta firme, adesioni su Facebook. Eppure il 30 gennaio scorso Guida ha chiuso le saracinesche per non riaprirle più. E con essa finisce per dodici dipendenti quello che era stato più di un lavoro. Altre voci asseriscono che dopo Guida dovrebbe aprire una sede di Mc Donald’s, proprio quel Mc Donald’s che fallì nel 2008 e dovette chiudere a via Scarlatti. Come invece dovrebbe venire al posto di Fnac un’altra filiale di Mediaworld, con cui l’azienda francese sarebbe già in contatto. Fnac, che s’inserisce in una catena su scala europea, ma riesce a malapena a gestire un costo di fitto così alto; costi che Guida, di dimensioni economiche ancora più ristrette, non è riuscita a fronteggiare. Di questo passo il quartiere collinare, come tanti altri a Napoli, sarà invaso da grandi catene di distribuzione, che non faranno altro che soffocare i piccoli commercianti locali. Una situazione che, se non provata con la propria pelle, è difficile da comprendere. In questa sorta di ‘selezione naturale’, rimaniamo sempre un po’ sbigottiti, stupiti, quasi ci rendessimo conto di star lentamente perdendo dei pezzi, come se qualcosa continuasse a corrodere gli ultimi lumi di speranza da cui possono partire nuove idee nuove, nuovi impulsi, nuovi stimoli. Certo, nulla è per sempre: e nel corso del tempo gli esercizi commerciali si avvicendano e, dove prima c’era un bar, oggi c’è un negozio d’abbigliamento. Quello che si sta perdendo è il senso d’identità, che certo non può essere rappresentato da un potente ma anonimo grande marchio.


CONFRONTI

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il libro

TITOLO La straordinaria invenzione di Hugo Cabret AUTORE Brian Selznick ANNO 2007 PREZZO €18,00 EDITORE Mondadori

il film

HUGO CABRET DI CAMILLA OSTINATO

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agico, spettacolare e da togliere il fiato: è il fantastico libro di Brian Selznick, nato come illustratore di libri per bambini nel New Jersey, scrittore e illustratore di vari libri per bambini. Selznick ha raccolto la sua fantasia in un modo originale: i disegni illustrano le parole. La storia del giovane dodicenne Hugo Cabret si apre con delle immagini a carboncino, realizzate dallo stesso Selznick; le immagini proseguono e mano a mano si focalizzano su un preciso particolare illustrandolo nelle minime caratteristiche e sfaccettature: Il piccolo Hugo ha perso la madre e viene cresciuto dal padre, che lavora in un museo e con il quale il figlio ha un ottimo rapporto. Un giorno trova un automa semi-rotto in una cantina e decide insieme al figlio di ripararlo. L’uomo è tanto preso dal lavoro che Hugo inizia a passare le notti da solo, aspettando il padre. Ma un giorno il padre non torna a casa; il piccolo Hugo è spaventato e appena bussano alla porta corre ad aprire, ma rimane deluso: alla porta c’è lo zio che con fare noncurante gli dice che il padre è morto nell’in-

PAESE USA ANNO 2011 DURATA 127 minuti GENERE avventura, fantasy REGIA Martin Scorsese CAST Asa Butterfield, Sacha Baron Cohen, Jude Law

cendio del museo. Hugo trova l’automa dopo l’incidente e cerca in tutti i modi di riaggiustarlo, iniziando a rubare pezzi dal negozio di giocattoli nella stazione dove vivevano. Quando suo zio non torna più a casa, Hugo si trova costretto a rubare cibo per non morire di fame. Così inizia ad occuparsi del lavoro dello zio: far si ché tutti gli orologi della stazione funzionassero alla perfezione. Un giorno viene scoperto a rubare nel negozio di giocattoli e il taccuino del padre di Hugo cade tra le mani del negoziante, che sembra terrorizzato da quell’oggetto. Hugo cerca di riprendere il taccuino in tutti i modi e viene aiutato da Isabelle, figlioccia del commerciante, amante dei libri e dei misteri che a quanto sembra l’automa contiene. Troveranno indizi, libri illustrati, testimonianze di amici, che porteranno i due ragazzini al risultato di tanti misteri e alla costruzione dell’automa. I personaggi presenti nel libro Hugo, Isabelle, sono ben strutturati, e gli amici così come la stazione ferroviaria, la casa di Hugo, sono descritti dai meravigliosi disegni dell’autore. Il libro porta con se gridolini di stupore e curiosità con ogni parola o disegno. Il libro è stato pubblicato nel 2007, mentre è di quest’anno l’uscita della resa cinematografica.

Il film ha realizzato il sogno di Selznick, che in alcuni capitoli descrive le inquadrature quasi fosse un film vero e proprio. Probabilmente gli unici difetti di questo libro sono i suoi 2 kilogrammi di peso e il fatto che i disegni a carboncino non possono essere ammirati ed apprezzati per quanto siano belli: essendo divisi in due pagine scompaiono alla vista alcuni tratti del disegno. Nonostante ciò, aspettatevi di essere trasportati nella stanza di Hugo mentre svela misteri e aggiusta oggetti ormai quasi rotti definitivamente. Il film è prodotto dal regista Martin Scorsese che è riuscito ad interpretare tutta la bellezza del libro in un paio d’ore che volano, per l’appunto, come macchinari di orologi. Senza che ve ne accorgiate, entrerete nella meravigliosa Parigi di Hugo e costruirete con lui l’automa da lui tanto amato. Nonostante ci siano delle scene non scritte dall’autore, la sceneggiatura, gli attori, il mistero rendono tutto ancora più magico. Il film è uscito in tutti i cinema d’Italia ed ha riscosso moltissimi commenti positivi. Perciò, finché non sarà più disponibile nelle sale, correte a vederlo!


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CINEMA

THE HELP

PAESE USA, Emirati Arabi Uniti, India ANNO 2011 DURATA 146 min GENERE commedia drammatica REGIA Tate Taylor CAST Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer

DI ALESSANDRO DE CHIARA

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akson, Mississippi, inizio anni Sessanta: la condizione delle persone di colore, specialmente le donne, è una forma di schiavitù: tate maltrattate, bambini discriminati e, soprattutto, senza diritti. Eugenia, una giovane donna borghese trova lavoro presso una casa editrice come scrittrice e decide di raccontare in un libro la condizione delle cameriere di colore. L' idea nasce dai commenti delle amiche che lamentavano, addirittura, l'arroganza delle loro tate, che dopo aver assistito i figli della padrona un'intera giornata, volevano il permesso di poter usare i servizi igienici! La donna inizierà dalla sua tata, Aibileen, ma la notizia si diffonderà in fretta tanto che si ritroverà ben presto ad avere un sostanzioso seguito di sostenitrici e non pochi problemi. Tratto dall'omonimo besteller a livello mondia-

le, scritto da Kathryn Stockett, il film è una commedia adatta a tutta la famglia: affronta la problematica del razzismo, ma con tutta la gradevole comicità afro-americana. Regia e sceneggiatura di Tate Taylor che, anche se alle prime esperienze come regista, è riuscito ad affrontare con garbo una problematica così dura. Tutto nuovo il cast: la protagonista, Emma Stone, assunta per il cast del nuovo film, prossimo all'uscita, “The Amazing Spiderman”; la tata della protagonista, Viola Davis, la quale ha vinto la sua seconda nomination agli Oscar come attrice-protagonista in questo film; infine, l'acida amica di Eugenia, Bryce Dallas Howard, presente nel cast di “Spider-man 3” e interprete del personaggio di Victoria, la spietata vampira di “The Twilight Saga”.


NELLE SALE

BENVENUTI AL NORD

PAESE Italia ANNO 2012 DURATA 110 min GENERE commedia REGIA Luca Miniero

DI MAURIZIO DORSA

I

l 18 Gennaio è uscito nelle sale il sequel di “ Benvenuti al Sud” diretto da Luca Maniero. In “Benvenuti al Nord” ritroviamo i due protagonisti, Alberto e Mattia, a distanza di due anni alle prese con problemi di cuore. Questa volta però sarà Mattia, il simpatico meridionale, ad essere trasferito a Milano dove dovrà vedersela con gli impegni di lavoro. Alberto invece lasciato dalla moglie Silvia, poiché accusato di dedicare troppo tempo al lavoro, cercherà di “distrarsi” tra happy hour e happy night . Dopo una serie

CAST Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro

di equivoci i due amici saranno perdonati dalle rispettive mogli e Mattia potrà tornare così Castellabate. Bisogna però notare che i luoghi comuni, smentiti in un certo modo nel primo film , vengono confermati nel sequel anche se con la solita comicità.

ACAB

PAESE Italia, Francia ANNO 2012 DURATA 112 minuti GENERE drammatico, REGIA Stefano Sollima

DI EMANUELE MARCHITTO

A

CAB, All Cops Are Bastards è un film diretto da Stefano Solima, tratto dal libro di Carlo Bonini. Negro, Mazinga e Cobra sono tre agenti antisommossa. Tutti e tre hanno problemi familiari, e perciò, sfogano le loro insoddisfazioni personali sui loro nemici, sembra provino piacere nel farlo e usano un' estrema violenza fisica. Sicuramente, oggi la società è senza dubbio più violenta di un tempo; Ricordiamo la manifestazione del 15 ottobre scorso, a Roma, dove cinquecento manifestanti violenti,

CAST Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro, Marco Giallini

hanno danneggiato profondamente la città. Questo film è l' emblema della società attuale che per reagire al vuoto che si è creato, commette azioni violente.

ITALY TOP 4

1

COM'É BELLO FAR L'AMORE

3

PARADISO AMARO

PAESE Italia ANNO 2012 DURATA 97 min GENERE commedia romantica REGIA Fausto Brizzi INCASSO 4.919.421 CAST Fabio De Luigi, Claudia Gerini, Filippo Timi, Giorgia Wurth

PAESE USA ANNO 2011 DURATA 115 min GENERE commedia drammatica REGIA Alexander Payne INCASSO 1.145.410 CAST George Clooney, Shailene Woodley, Beau Bridges, Robert Forster

2

IN TIME

4

HUGO CABRET

PAESE USA ANNO 2011 DURATA 115 min GENERE fantascienza, thriller REGIA Andrew Niccol INCASSO 1.365.731 CAST Justin Timberlake, Amanda Seyfried, Johnny Galecki, Matt Bomer

PAESE USA ANNO 2011 DURATA 127 min GENERE avventura, fantasy, drammatico REGIA Martin Scorsese INCASSO 5.314.633 CAST Asa Butterfield, Chloë Moretz, Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen

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MUSICA

COME SEMBRARE

INTELLIGENTI PARLANDO DI MUSICA VIA INTERNET

DI ABABACAR DIOUF

L

eggendo questa guida pratica riuscirete a scontrarvi efficacemente con qualsiasi musicofilo, via Internet, riuscendo a far valere le vostre ragioni per quanto errate e stupide possano essere!

Tastare il terreno

Cercare alleati

Lanciare la prima pietra

Fare finta di essere colti

Usare Wikipedia

Usare parole difficili

Non siate generici

Difendere posizio- Cercare di ni care a molti fare ridere

Gridare “METLA SKIFOOOO”, in una pagina di Metallari ignoranti e bigotti è come gridare “Napoli squadra di perdenti” in un qualsiasi piazza del loco partenopeo. Stupido. Stupido e suicida. La prima cosa da fare prima di ogni scontro è osservare il/i nemico/i, analizzare i loro gusti è trovare qualche falla nelle sue passioni (Se gli piacciono Iron Maiden e Cò Sang avete già vinto)

Mostratevi calmissimi. Fissatevi su cose irrilevanti (es: la distorsione del basso è troppo blanda) che possano distrarre e confondere il nemico. Evitate di usare più di un punto esclamativo per frase e non fate errori di grammatica.

Spesso in uno scontro si tende a divagare. Nel caso succeda, evitate di fare affermazioni troppo generali come “Il genere x fa schifo”. Darebbe solo argomenti al vostro nemico e allontanerebbe potenziali alleati.

Combattere una guerra da solo è praticamente impossibile, quindi una delle cose più impellenti in uno scontro online è cercare alleati. Solitamente (se le vostre ragioni hanno una parvenza di logicità) essi arriveranno da soli.

Se l'hanno inventata tanto vale usarla per barare in modo immorale, no? Cercate di utilizzare come arma l'intero Internet ( soprattutto siti di critica musicale). In 2 minuti di lettura potrete affermare che l'album precedente era molto migliore e che il cantante non è più quello di una volta.

Se l'ha fatto Marco Porcio Catone puoi anche tu! Difendere affermazioni accettate da molti come “La musica italiana fa schifo”,”il rap è da mafiosi”,“Il Metalcore è falso” è molto più semplice in quanto vi creerà molti alleati (soprattutto nella nobiltà senatoriale) e costringerà il nemico ad andare contro un luogo comune.

Il vecchio “gruppo x fa schifo” è oramai antiquato. Cercate di essere innovativi, ma soprattutto siate politicamente corretti, poiché un insulto tipo “Il chitarrista è Gay” vi tornerebbe indietro, in quanto vi accuserebbero di essere omofobo. N.b.: Se il post è visibile a molti potete anche soltanto lanciare la provocazione e gustarvi lo spettacolo della gente che si sbrana.

Distorsione, Introduzione, Breakdown, Ritornello, Catarifrangente. Se ha più di 7 lettere è un'arma letale.

Una battuta ben messa vi procurerà molti mi piace e tanti commenti di approvazione (EPIC W WINNN XDXDXDX). Evitate gli insulti, ma non escludeteli come risposta ad altri insulti cercando però di essere ironici ( più che altro perché fa tanto persona colta).


IN USCITA

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OUR VERSION OF EVENTS EMELI SANDÈ

ARTISTA Emeli Sandé ANNO 2012 TRACCE 14 GENERE Rhythm and blues, Soul ETICHETTA Virgin Records

DI MIRIAM RUTIGLIANO

A

nno d’oro per la cantautrice scozzese conosciuta per aver scritto brani a Leona Lewis e Susan Boyle. Ha scalato le vette delle classifiche con il singolo “Heaven” e nel suo album di debutto “Our version of events” è contenuto il brano “Next to me”. Ha caratteristiche di un brano che sembra costruito principalmente su voce e piano, si rivela un con-

centrato di archi, facili cori e tutto quel che ci si può aspettare da un brano tipicamente pop. Anche se siamo lontani dalle vendite eccellenti di “Heaven “, il singolo ha melodie coinvolgenti e il testo è profondo. La canzone dà una certa

CASA 69

ARTISTA Negramaro ANNO 2010 TRACCE 16 / 18 (Special, LP, iTunes LP) GENERE Alternative rock, Pop rock ETICHETTA Sugar

NEGRAMARO

D

opo una brusca interruzione del tour,tornano i Negramaro con il nuovo singolo “Londra brucia”dell’album Casa 69. Registrato a Toronto e prodotto da Dave Bottrill, il brano è il quinto singolo estratto; calato in un album che, pur contenendo sonorità rock ha già fatto poker di dischi di platino. Non a caso il brano prende tale nome perché la città londinese fa da sfondo a un amore perduto. Il tutto realizzato dallo stile vocale del leader del grup-

visibilità alla Sandè anche se non eguaglia il successo del primo singolo. Ma la cantautrice avrà modo e tempo di sbalordirci con novità musicali e testi grandiosi,non ci resta che attendere!

po pur dopo un intervento alle corde vocali. Per i fans della band è un lieto ritorno, anche se hanno potuto avere un primo ascolto del brano “Io non lascio traccia” che descrive perfettamente lo stile musicale di Casa 69, una miscela esplosiva tra un ritorno alle origini della band e un innovazione sonora molto probabilmente ispirata dal produttore che ha lavorato con

gruppi come Muse e Radiohead. Sicuramente è un album più maturo e meno commerciale, non è particolarmente immediato e si apprezza molto di più dopo numerosi ascolti.

I’M WITH YOU

RED HOT CHILI PEPPERS

T

ornano anche i Red Hot Chili Peppers il loro singolo Look Around. La canzone garantisce un suono molto familiare con l’utilizzo di cori e e tocco di funk. Se nel complesso armonico si può definire un esperimento, cade invece nel mediocre il testo che non ha un significato particolare ma lascia spazio alla ritmica,

ma non più di tanto incisiva. Per ora il gruppo ha scelto la via più semplice sperando che in un futuro oltre all’accuratezza nelle melodie pos-

TOP 4 ITALY

1

EMMA Non è l'inferno

ARTISTA Emma Marrone DALL'ALBUM Sarò libera (Sanremo Edition) GENERE Pop DURATA 3:59 ETICHETTA Universal Music

3

ARTISTA Red Hot Chili Peppers ANNO 2011 TRACCE 14 GENERE Alternative rock, Funk metal ETICHETTA Warner Bros Records

NOEMI Sono solo parole

ARTISTA Noemi DALL'ALBUM RossoNoemi - 2012 Edition GENERE Soul, Blues DURATA 3:37 ETICHETTA Sony Music

2

sano concentrarsi anche sui temi da affrontare.

ARISA La Notte

ARTISTA Arisa DALL'ALBUM Amami GENERE Pop DURATA 3:55 ETICHETTA Warner Music

4

NINA ZILLI Per sempre

ARTISTA Nina Zilli DALL'ALBUM L'amore è femmina GENERE Soul DURATA 3:26 ETICHETTA Universal


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LIBRI

AUTORE Ornella Della Libera ANNO 2009 PREZZO €10,50 EDITORE Rizzoli

FLORIAN DEL CASSONETTO DI SARAH MERAVIGLIA

«I

Rom rubano i bambini !» «Gli zingari non amano i loro bambini, basta guardare come li trascinano ai semafori per suscitare pietà e chiedere l’elemosina , per di più costringendoli a respirare gas di scarico delle auto!» Sentiamo continuamente persone, non necessariamente razziste, pronunciare frasi del genere, senza avere la minima idea di ciò di cui stanno parlando e senza avere effettive conoscenze in materia. A tentare di scardinare tali preconcetti ci ha provato Ornella Della Libera con il suo libro Florian del cassonetto . Una lettura leggera e delicata, perfetta per far avvicinare lentamente bambini di qualsiasi età alla triste problematica del razzismo contro i Rom, ma adeguata anche per i più grandi, ai quali si presenta come invito alla riflessione. Protagonista della storia è Florian, un bambino di 10 anni, abbandonato alla nascita in un cassonetto e allevato da una donna Rom, Violeta, la quale lo accoglie nella sua baracca considerandolo fin dal primo giorno uguale agli altri suoi figli: Oli-

ver, Doru, Daniela e Mirena. Il perenne stato di miseria in cui sono costretti a vivere accende, paradossalmente, la scintilla in questi bambini, i quali imparano pian piano a sviluppare dei sogni grazie all’aiuto dei libri e di persone dall’animo gentile che accorrono in loro aiuto, non per pietà ma per amore e che saranno in grado di offrire ai piccoli un nuovo futuro. Il primo ad avvertire questa rivoluzione interiore è proprio Florian, il “meno Rom” del gruppo, quello che non manca mai di sottolineare l’estraneità delle proprie radici dalla comunità nomade e che si dimostra, allo stesso tempo, perso e inesperto all’interno della società moderna. L’intero racconto ruota intorno all’infanzia, lasso di tempo in cui la persona è maggiormente vulnerabile, periodo in cui le ferite subite si cicatrizzano ma non guariscono mai completamente segnando l’ anima per sempre; la frase “I ladri dell’infanzia sono tanti e spesso inafferrabili” , una delle più significative affermazioni del libro, si riferisce proprio a quelle persone che segnano negativamente l’infanzia dei bambini sino ad annullarla completamente imponendo loro una crescita prematura. Ornella della Libera, attualmente

ispettore capo presso l’Autocentro della Polizia di Stato di Napoli, nonché ideatrice, insieme a Edoardo Bennato e Gino Magurno della canzone vincitrice dello Zecchino d’Oro nel 2002, sostiene, con parte del ricavato di questo libro, la Fondazione Affido onlus affinché anche nella vita reale bambini come Florian possano aspirare al lieto fine che meritano.


IN USICTA

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C’E’ MA NON SI ALI SMITH DI GIUSEPPE GALIANO

AUTORE Ali Smith ANNO 2012 PREZZO €19,00 EDITORE Feltrinelli

C

i troviamo in casa di amici, intorno all’ora di cena, a Greenwich. Uno degli invitati si alza da tavola per non farvi più ritorno. Gli amici si precipitano a cercarlo, finché non lo trovano chiuso a chiave in una stanza e minaccia di non uscire. A nulla valgono gli inviti, le imposizioni, le minacce della padrona di casa, Gen. Il nostro

protagonista, Miles Gogarth, non ha alcuna intenzione di uscire dalla sua stanza. Ali Smith delinea, con mirabile chiarezza, un personaggio dai tratti psicologici intriganti, un

paradigma dell’intera esistenza umana che si interroga sul proprio destino: perché siamo qui?

LA CASA DEI RACCONTI SEGRETI JEAN THOMPSON AUTORE Jean Thompson ANNO 2012 PREZZO €9,90 EDITORE Newton Compton

A

Grenada, piccola città dell’Iowa, la famiglia Erickson è riunita per festeggiare il matrimonio della bellissima figlia maggiore, Anita, con un ragazzo del posto. Ma proprio in un momento di grande gioia sembrano emergere inquietudini, desideri e conflitti che segneranno le vite dei protagonisti. Educata

dai genitori secondo i valori dell’America del dopoguerra, l’amore per la terra e per il prossimo, Anita è sul punto di coronare il suo sogno più grande: creare una nuova famiglia alla quale trasmettere il legame che sente per le proprie radici. Gli altri fratelli, invece, hanno intenzioni diverse. Ryan, il secondogenito, ribelle e tor-

mentato, è deciso a fuggire dalla città in cui è cresciuto e che disprezza. Torrie, la più giovane, sognatrice e anticonformista, desidera un futuro tra le sfavillanti luci di una metropoli. Trent’anni dopo, in un’America diversa, che ha conosciuto disfatte e rinascite, tutti quanti devono però fare i conti con più di un fallimento. Anita non è riuscita a costruire la famiglia che sognava e il suo matrimonio è crollato; la libertà che Ryan inseguiva si è rivelata ingannevole, e i sogni di Torrie si sono infranti quando una terribile tragedia si è abbattuta sulla sua vita, segnando per sempre le sorti dei suoi cari. Un ritratto lucido e disincantato dell’America di ieri e di oggi, attraverso le vicissitudini di una famiglia la cui storia può diventare universale.

A VOLTE RITORNO JOHN NIVEN

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io è appena ritornato dopo una settimana di vacanza. Ma viene subito travolto da una sconcertante notizia: il mondo va a rotoli. Non vi è altra soluzione che inviare di nuovo agli uomini suo figlio. Non ne è entusiasta, guardando agli inquietanti precedenti, ma è l’unico modo per salvare la Terra ancora una volta. Ma Gesù, precipitato sulla Terra, non sa

AUTORE John Niven ANNO 2012 PREZZO €19,00 EDITORE Einaudi fare niente se non suonare la chitarra. E il suo talento divino viene subito notato dai format televisivi, che lo ingaggiano per un talent show. Un modo utile per parlare alla gente, ma non

FALLEN IN LOVE LAUREN KATE AUTORE Lauren Kate ANNO 2012 PREZZO €15,00 EDITORE Rizzoli

mancano difficoltà da superare. John Niven elabora una satira pungente sui costumi del nostro tempo.

V

iaggiando nel tempo e nello spazio, com'è abitudine degli angeli, Shelby e Miles si ritrovano in una cittadina medioevale inglese alla vigilia della Fiera di San Valentino: una rustica festa cortese che con danze e doni onora le ragioni del cuore. Ma come tutti sanno non sempre amore e felicità si danno la mano: l'umile cavaliere Roland si strugge d'amore per la nobile Rosaline; Arriane non sa darsi pace da quando la sua Tess è tornata per sempre tra le tenebre di Lucifero. E per Luce e Daniel, destinati a inseguirsi nei secoli, la sorpresa più bella sarebbe potersi liberare almeno per un giorno della maledizione che li perseguita.


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SCRITTURA CREATIVA

L'ITALIA DEI MIRACOLI DI LAURA CAFASSO

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ente che scopre di avere una villa regalatagli da chissà chi, altri che ricevono vacanze costosissime in dono da un anonimo benefattore, altri ancora che, in situazioni di pericolo, mentre una nave affonda, inciampano e cadono proprio in una scialuppa di salvataggio... Dove siamo? In una favola? é forse il paese dei balocchi questo? Nessuna favola. Nessun paese dei balocchi, non c'è alcun burattino, niente fata Turchina, Mangiafuoco e affini, eppure la bugia c'è. Non è " l'innocente menzogna " di Pinocchio, è qualcosa di più oscuro, più sporco, siamo in Italia, nella nostra Italia, nell'Italia dei miracoli. Questo era il concetto che Teresa, giovane madre di Denise, cercava di far capire alla sua bambina. Denise ha sette anni, troppi per non accorgersi dell'anomalia, troppo pochi per capirla a pieno. Sentiva i grandi parlare e capiva parzialmente le loro indignate parole e non comprendendole un giorno esordì dicendo :<< Ma il mondo è bellissimo! Ti regalano una casa e una vacanza e tante altre cose belle, mamma perché ti lamenti?>>. E così Teresa dovette dolcemente spiegarle che i "regali" non erano dati a tutti, ma solo ai "ricchi". Denise, allora, chiese :<< E noi? Siamo poveri? A me non sembra, anche noi abbiamo una casa e andiamo in vacanza>>. Ma la risposta che seguì fu insoddisfacente :<< Con " siamo ricchi di spirito" intendi quello Santo, quello dell'umorismo o quello carino rosa sul davanzale?>> chiese la piccola. Teresa spiegò che lo "spirito carino" era come l'Italia: apparentemente bella ed innocua, poi ti ci avvicini e puzza ed infine brucia se ci entri in contatto, ma era un discorso troppo complicato per una bambina così piccola e Teresa sospirò :<< Forse sarebbe meglio non vivere, non qui>>. e Denise ingenuamente chie-

se :<< E perché vivi, mamma?>>. La risposta che seguì cambierà radicalmente quella bambina che in un futuro ricorderà sempre le parole della mamma. "Vivo perché è troppo facile morire, vivo perché scappare lo sanno fare tutti affrontare il presente con impegni pochi, vivo perché in un futuro se il mondo sarà migliore potrò dire io c'ero e l'ho cambiato, se non dovesse avvenire potrò sempre dire che io ci ho provato.


SCRITTURA CREATIVA

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PRIGIONE DI EMOZIONI DI MARIA CLAUDIA GATTO

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i sono sempre chiesto cosa avrei provato ,come mi sarei sentito .Ed ora eccomi qui, con lo sguardo rivolto verso il basso mentre sentimenti, emozioni contrastanti si fanno spazio dentro me: timore, imbarazzo, e una strano senso di libertà. Lui mi rivolge un’occhiata incredula, sembra stia per svenire, ma ritorna in sé; infila la mano rugosa nella tasca ed estrae la pipa ormai consumata. Come se non fosse successo niente prende il suo tempo, accende l’aggeggio mortale e portandoselo alla bocca si ferma a fissare la strada: pagherei per sapere cosa pensa. Di scatto alza il capo e inizia a camminare spedito al centro della via. Seguo il suo passo, fino a quando non scompare avvolto dall’oscurità. Rimango così, sospeso con lo sguardo a mezz’aria e nello stesso momento tutte le idee, i pensieri si paralizzano, la mia mente è vuota, pura. Non ci sono ricordi, immagini, volti rassicuranti o giochi infantili: il nulla. Tu sei qui, in silenzio, gli arti immobili, il tuo respiro sembra quasi essere assente ed invece sei seduto sulla panchina al mio fianco. Con delicatezza mi sposti i capelli arruffati dal viso e la tua mano si trattiene sulla mia guancia, accarezzandola. Non parli, sai che le parole non servono, il silenzio basta da sé. Giro il capo verso di te che mi fissi con aria preoccupata e con gli occhioni neri sgranati. Aspetti che sia io a fare qualcosa, non invadi i miei spazi, non l’hai mai fatto da tre anni a questa parte. Le mie mani mi rinchiudono il capo in una prigione di emozioni mentre il vento inizia a farsi sentire danzando tra i nostri capelli. Un brivido freddo mi sale lungo la schiena, vertebra per vertebra sino ad arrivare al collo. In quel momento alzo la testa, il cielo

è scuro e c’è solo una piccola stella a brillare in quella oscurità immensa, come il tuo sorriso. Ti osservo: il cappello di lana verde, la sciarpa nera avvolta intorno al collo, le labbra dischiuse quasi costrette a non far uscire le parole. Eccoti, mi guardi, con l’espressione di chi si sente in colpa. Ti faccio un sorriso, forse un po’ forzato. Ti stringo a me affondando il volto nei tuoi capelli che sanno di vaniglia, mi faccio trasportare da quell’odore. ”Ammorbidisce i capelli.” dici con la voce rotta, quasi leggessi i miei pensieri. Mi viene da ridere. Ti libero dal mio abbraccio e trattenendoti le spalle ti rispondo con fasulla aria ammonitrice : “così non va signor Grupieri, si concentra troppo sul suo aspetto.” Scoppi in un riso silenzioso, mi poni il braccio intorno al collo :”Andiamo a casa”. Ci alziamo incamminandoci sullo stesso viale intrapreso non so quanto tempo prima da mio padre: stessa strada, percorsi diversi. All’improvviso la felicità prende il sopravvento e inizio a cantare saltellando nell’oscurità. Roteo su me stesso improvvisando piroette leggiadre. Chissà come sarei stato come ballerino. Mi guardi divertito, ti prendo per mano ed iniziamo a correre. Mi sento libero ora che lui sa del nostro amore. Non mi importa se qualcuno ci sta guardando adesso, non m’importa per quanto continueranno a farlo, non ho più paura dei pregiudizi della gente, delle idee bastarde e controverse di questa società. Nulla in questo momento potrebbe essere più magico e perfetto del nostro amore. Magari il mondo non sarà pronto per noi, ma di una cosa sono certo, io lo sono per te.


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SCRITTURA CREATIVA

UN SORRISO AMOREVOLE DI CAMILLA OSTINATO

M

i resi conto della cosa solo ad azione compiuta, sentivo solo il dolore paralizzarmi e il dottore che urlava di resistere, che stava andando tutto bene. Per quanto la voce potesse essere esperta e calma per me era tutt’altro che rassicurante. Avevo il viso storto dal dolore e sentivo le guance in fiamme, come mi succedeva sempre quando ero accanto a lui. L’uomo mi guardò con espressione preoccupata, così per non farmi prendere dal panico chiusi gli occhi. Li riaprii solo quando una voce, maschile e tranquillizzante, fece il mio nome. In un primo momento non mi resi conto che era proprio lui, colui che sapeva tutto di me, che conosceva ogni mia preoccupazione e priorità, che riconosceva il mio stato d’animo anche solo guardandomi gli occhi, il mio migliore amico, fratello, amante,colui che mi aveva accompagnato mano nella mano alla cerimonia del diploma, che aveva calmato le mie crisi isteriche prima di un esame di psicologia all’università e apprezzava i miei difetti e i miei pregi. Lo guardai a mia volta, con intensità. Aveva gli occhi lucidi e le labbra formavano un sorriso debole e preoccupato. Mi chiamò una seconda volta ma non potevo rispondere, strinsi i denti con forza inaudita per impedire alle urla di prorompere dalle labbra. Vedendo che non rispondevo, aggrottò la fronte e con sguardo preoccupato mi fissò intensamente negli occhi e vidi la sua infanzia accanto a me: lui ed io nel retro del giardino dei miei genitori, giocavamo a nascondino perché troppo poveri per possedere giocattoli elettronici per quanto ne desiderassimo uno. Ancora noi nel bosco quando i nostri genitori ci portarono all’aria aperta a giocare. Lui, che quando caddi mi aiutò con la determinazione di un piccolo soldato a rialzarmi, che pulì la mia ferita con un fazzoletto bagnato nel fiume che

scorreva li vicino. Lui che al funerale della mamma stringeva la manina alla mia come se cercasse di aggrapparsi all’unica speranza che non era la realtà: nonostante non volesse che lo vedessi piangere gli avevo asciugato una lacrima sulla guancia con un bacio. Lui che mi regalò un anellino di margherite solo per il gusto di farlo e lui, complice di ogni mia malefatta, che non diceva mai “te l’avevo detto” anche se l’aveva fatto. Mi sorrise nuovamente come a darmi forza per quel gesto d’amore che stava rubandosi ogni mia energia, sorrisi a mia volta ma il dolore prese il sopravvento e feci un urlo raccapricciante, di pura agonia, che fece trasalire i due uomini. Avevo le mani strette alla coperta leggera sotto di me e morsi il labbro con maggiore forza. Sentii il calore della sua mano attorno alla mia, e un senso di tranquillità, per quanto fragile, si insinuò in me. Non riuscivo a credere di star facendo una cosa, che sin da bambina mi ero ripromessa di non fare, ma chi poteva immaginare che rimanere incinta fosse una cosa tanto sconvolgente per la vita di una donna? Tenere dentro di sé un piccolo essere umano faceva cambiare la percezione di ogni cosa: il rumore di un carillon diventava un oggetto prezioso, allora ti scendevano lacrime calde e ti ritrovavi a sorridere come una tonta davanti ad un negozio di giocattoli e ad accarezzare il pancione. Il dolore si era intensificato e ormai non ce la facevo più, mi sentivo svenire eppure la consapevolezza del gesto che stavo compiendo mi dava la forza necessaria per mettere alla luce il bambino che per nove mesi aveva alloggiato dentro di me. Chiusi gli occhi e pregai un dio qualunque che mi desse la forza per non mollare. Improvvisamente il dolore si affievolì, i gomiti ai quali ero appoggiata cedettero e caddi con la testa sul cuscino, respirando affannosamente e cercando di far rallentare il battito del mio cuore. Pensavo solo al mio bambino,

lo volevo tenere in braccio, riconoscerlo. Mio marito rideva e aveva le lacrime agli occhi, mi guardò con amore e determinazione come quella volta nel bosco. Mi pulì la fronte imperlata di sudore e mi baciò il naso, ce l’avevo fatta. Pochi minuti dopo arrivò il dottore con un fagotto tra le braccia, poco più grande di due mani, dal quale arrivavano urla sovraumane, immaginai di non essere l’unica a sentirsi spaesata in quel momento. Il dottore lo porse e lo presi tra le braccia con avidità ed impazienza, sorrisi commossa, impedii alle lacrime di scendere e oscurarmi quella bellissima visione di mia figlia, rossa e urlante, con i pochi capelli disordinati. La piccola, in una breve pausa dal suo disperato pianto aprì gli occhi, svegli e attenti, e del colore di suo padre, cioccolato. Quella vista mi tolse il fiato, e le lacrime attentamente proibite, sgorgarono in un pianto gioioso. Mi girai e lo vidi nella mia stessa situazione. Mi baciò dolcemente e lo sguardo ritornò alla piccola creatura fra le mie braccia mentre gli aggiustai delicatamente i capelli sulla testa. “ Buon giorno, Principessa”.


VIDEOGAMES

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SVILUPPO Eidos Montreal, Square Enix, Nixxes Software PUBBLICAZIONE Square Enix GENERE Action RPG, Sparatutto in prima persona MODALITÀ DI GIOCO Giocatore singolo PIATTAFORMA Microsoft Windows, Xbox 360, PlayStation 3 SUPPORTO DVD, Blu-Ray

IMMERSIONE GAMEPLAY GRAFICA SONORO GIOCABILITA’ LONGEVITA’ IA GLOBALE

DEUS EX: HUMAN REVOLUTION DI ALBERTO DE MASCELLIS

A

distanza di dodici anni dal primo episodio della serie, la Eidos Montreal ci presenta il terzo episodio della pluripremiata serie Deus Ex. Deus Ex: Human Revolution , RPG in prima persona ideato come prequel della serie, unisce le attuali tematiche della bioetica ad un sistema di gioco dalla vastissima libertà d’azione e di scelta. TRAMA In un avveniristico 2027 ci troveremo ad impersonare Adam Jensen, ex agente SWAT assunto come capo della sicurezza presso le industrie Sarif, principali produttrici di protesi biotecnologiche applicabili al corpo umano per scopi medici, militari o anche semplicemente lavorativi. Gravemente ferito durante un assalto terroristico da quattro individui dai poteri eccezionali, all’agente non resterà altra opzione che sottoporre il proprio corpo a modifiche tecnologiche invasive al massimo grado, sostituendo le sue braccia con protesi in acciaio e ricostruendo da zero alcuni sistemi vitali. Con il tempo, Adam potrà adattarsi a queste modifiche e acquisirne di nuove per svelare una cospirazione che rischia di mettere in pericolo di vita chiunque, per desiderio o necessità,

abbia mai acquisito una protesi ad alta tecnologia. VIVI IL CAMBIAMENTO Benché costretto a dei potenziamenti, Adam riceve la possibilità di modificare il proprio corpo a suo piacimento, decidendo se indirizzare i suoi poteri verso la furtività, la persuasione o la forza bruta. Ogni scelta porta conseguenze di qualche tipo, e giocare secondo criteri non convenzionali viene incoraggiato da un gameplay adatto alle esigenze del giocatore e capace di stupire per la precisione con cui le azioni vengono recepite dal contesto in cui Adam si trova. Il finale potrebbe rivelarci, sulla base di queste scelte, qualcosa a cui non avevamo neppure fatto caso o azioni che addirittura non pensavamo venissero conteggiate. TEMATICHE Non è uno sparatutto, non è solo un punta e spara. E’ l’analisi a fondo di un mondo in bilico tra nuove differenze sociali e tensioni ancora più gravi di quelle a cui siamo abituati. La tecnologia non è un accessorio per puntare i nostri missili predator o vaporizzare un avversario, è infinitamente di più. Il fatto che i potenziamenti creino problemi di rigetto stando a contatto con il corpo umano sono forse il cardine e l’idea migliore di tutto il gioco: ci

9 8 8 7 9 8 8 8

dimostra che il è crescita e degrado al tempo stesso, e questa dualità viene analizzata sino alle sue estreme conseguenze. Quando alla fine del viaggio dovremo compiere una scelta estrema, persino chi ha giocato questo gioco come uno sparatutto nudo e crudo, si troverà a pensarci due (o anche duemila) volte prima di premere l’ultimo tasto. UNICO DIFETTO I boss, tutti e quattro, sono completamente fuori contesto. Appaiono esclusivamente per percuotere Adam e non c’è verso di liberarsene con scelte tattiche così fuori dagli schemi, come il gioco suggerisce per il resto del gameplay. Se finiamo per trovarci a stretto contatto con un boss, che per qualche strana ragione surclassa Adam in qualsiasi attacco corpo a corpo, non ci resterà che riavviare il livello se la difficoltà è troppo elevata: non saremmo comunque in grado di sopravvivere al contrattacco. Soltanto alla fine, quando le armi si faranno più progredite, potremo sfogare la bruta frustrazione di tre boss sull’ultimo, risultando forse in ciò assai meno riflessivi rispetto a tutto il contesto precedente. Tuttavia ignorare i boss, o interpretarli come semplici intermezzi, può essere una facile soluzione al problema per un gioco che merita di essere negli scaffali di ogni buon videogamer.


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COMIX

EVERGREEN EDITION DI NICOLE BARRA

A

nno nuovo,vita nuova e… Nuovi manga! Infatti già a partire dal primo mese del 2012 abbiamo i volumi freschi di stampa delle serie storiche, le nuove edizioni e naturalmente l’inizio di fantastiche avventure. Anche Febbraio promette bene con ristampe, novità e i capitoli tutti da leggere delle serie più amate. Però andiamo in ordine. Partiamo da Gennaio: chi non ha mai sentito parlare di Conan il bambino detective? Era ,ed è tutt’oggi, un mito degli anime e, da poco, è uscita la ristampa del fumetto, firmata Star Comics con casi speciali ed inediti. Se vi interessa basta andare in fumetteria. Certo a gennaio è uscito il numero 7 ma, con un po’ di fortuna e tenacia, potrete sempre recuperare i volumi precedenti al costo di €3.90. Altro mito dell’infanzia di tutti i bambini, e non solo, è Dragon Ball. Oggi possiamo trovare il 4° volume dell’ennesima ristampa italiana del manga con il nome di Dragon Ball Evergreen Edition, ma con una particolarità: sono stati corretti infatti tutti gli errori di traduzione dal giapponese e anche tutti gli errori di grafica rispetto al lavoro originale di Akira Toriyama. Quindi se volete cominciare daccapo la ricerca delle sfere del drago non lasciatevelo scappare! (€4.20) Namida Usagi –Quando l’Amore ti siede accanto, questo è il titolo di uno delle novità di Gennaio. In questo manga la protagonista, una liceale di nome Namida, da qui il nome del manga, si ritrova a dover stare seduta vicino ad un ragazzo di nome Narumi, noto a tutta la scuola come “porta sfortuna in amore”. Pubblicato dalla Planet Manga al costo di €4.30. Per quanto riguarda i volumi delle serie avviate già da un po’, in fumettria troviamo: I cavalieri dello Zodiaco ormai arrivato al volume numero 47 (€2.20) ; Naruto con il numero 41 della edizione Gold e dell’edizione Gold Deluxe (€4.50-€5.90); Inuyasha al volume 27 della New Edition (€4.20) e tanti altri. Ora passiamo a Febbraio che, come Genna-

io, presenta tante novità: prima fra queste è il nuovo manga Another, disponibile dal 15 di questo mese a costo €4.90 . Comincia con un salto nel passato, precisamente 26 anni fa, dove una liceale di nome Misaki muore misteriosamente. Ci ritroviamo nella stessa scuola e con una ragazza molto timida con lo stesso nome della liceale defunta tempo prima, e nella scuola accadono cose strane. Pagine piene di suspance per lettori appassionati d’ Horror. Per chi ama il cibo e le avventure ecco il mix perfetto. Dal 15 Febbraio è in uscita il manga Toriko, che parla di un uomo che gira il mondo per recuperare ingredienti preziosi per preparare prelibatezze culinarie. Insieme al suo assistente, Toriko viene mandato dagli chef più famosi a caccia di insoliti animali per piatti gustosi e ricercati. Solo per questa volta il 1° volume è al costo di €1.90, nelle fumetterie aderenti alla promozione, rispetto al costo effettivo di €4.20. La terza novità di questo mese è il manga A Certinal Magical Index, ambientato in un mondo fuori dall’ordinario dove la “normalità” è possedere dei poteri extrasensoriali potenziati dalla scienza (abbreviato ESP). Il protagonista di questa storia è un ragazzo che, a differenza degli altri abitanti della sua città, ha gli ESP solo nel braccio destro. Un giorno ritrova sul balcone di casa una giovane suora svenuta che, una volta ripresa, gli spiega che lei ha una memoria formidabile e che è seguita da uomini che vogliono i segreti che lei custodisce. Come Toriko questo manga è al costo, esclusivamente per il primo numero, al costo di €1.90 solo nelle fumetterie aderenti (prezzo normale €4.20). Inoltre in fumetteria troviamo Vampire Knight con il volume numero 15 (dal 16/02 a €5.50); Switch Girl con il 12° manga al costo di €3.90 dal 22/02; Love begins n°7 al costo di €4.20 sempre dal 22/02.

L'attacco dei giganti DI CHIARA UCCELLO

É

l’evento manga del 2012! Uno shonen spettacolare premiato dal “Kodansha Manga Award” come miglior manga nella sezione per ragazzi (premio annuale per le serie manga pubblicate durante l'anno e sponsorizzate dalla casa editrice nipponica, Kodansha o da altre) e annunciato al LuccaComics 2011 come uno dei fumetti in uscita il prossimo marzo 2012: é “L’ATTACCO DEI GIGANTI” (titolo originale, “Shingeki no Kyojin”) di Hajime Isamiya, opera d’esordio dell’autore. La storia è avvincente, commovente, brutale e sconvolgente con una trama ricca di combattimenti per la sopravvivenza, di scene di solidarietà tra uomini, di amicizia, coraggio ma anche di orrori, morte, paura e odio. L’uomo ha sempre vissuto nella superba consapevolezza della sua invincibilità e della sua superiorità rispetto alle altre specie, ma nell’opera del giovane nipponico questi principi, su i quali la nostra catena alimentare si basava, vengono sbaragliati e capovolti dall’entrata di una nuova specie:i giganti. La descrizione della lotta degli uomini, rinchiusi all’interno di poderose mura ciclopiche di città isolate dal mondo esterno, contro la razza dei giganti, è ricca di realismo e di colpi di scena. L’atmosfera è pressante, il ritmo narrativo incalzante, e il cliché di genere che più di una volta ci ha mostrato l’umanità nel ruolo di “preda” piuttosto che in quello di “predatore”, è rapidamente superato e migliorato in una narrazione che non smette mai di accattivare e stupire il lettore. Lo stile di disegno sporco e particolarissimo, le ombreggiature al tratteggio, l’assenza quasi totale di retini di questo manga privo anche di una grande plasticità dei soggetti ma munito di un’ottima resa della loro cinetica, soprattutto nelle battaglie, si adattano perfettamente alla vicenda alimentandone gli accenti orridi. Quindi, nonostante l’opera non sia un granché nella sua struttura semplice e nei suoi disegni, la trama e i personaggi la impreziosiscono e la arricchiscono di un fascino unico nel suo genere.


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MESSAGGIO ARTISTICO

SCARLET DI ALBERTO DE MASCELLIS

S

ituata nell'Oregon, la città di Portland è da sempre culla di un forte attivismo politico e teatro di proteste popolari, nonché patria adottiva dell'autore di questo volume, il fumettisticamente ben noto Brian Michael Bendis. In questa città vive la giovane Scarlet Rue, ed è qui che conduce una vita tranquilla finché una serie di tragici eventi la portano a riconsiderare tutta la sua vita, fino a diventare il simbolo di una moderna Rivoluzione Americana: scampata per miracolo all'uccisione per mano di un poliziotto corrotto, Scarlet trova la forza di misurarsi con il sistema di cui fa parte e decide di porre fine ad individui che, con le loro azioni, si sono automaticamente posti fuori dalla società civile. Esaurita la sete di vendetta, il suo desiderio diviene quello di cambiare le regole del gioco. La seguirà un'ondata di persone stanche, affamate di giustizia e pronte a tutto pur di cambiare qualcosa, perché è proprio questo che ci rivela Bendis in questo "biopic a fumetti": l'obiettivo non è

conoscere il perché dietro ogni disgrazia, ma è il cambiare qualcosa. Ed è questo desiderio di cambiare qualcosa che spinge Scarlet al limite estremo delle scelte umane, rendendola il simbolo della nascente rivoluzione. Impreziosiscono l'opera, raffigurata dall'ottimo Alex Maleev, i dialoghi costruiti nel dettaglio da Bendis, talvolta sapientemente improntati oltre la quarta parete, e volti a catturare la complicità del lettore a tal punto da invogliarlo ad aiutare Scarlet a compiere la sua rivoluzione, rendendo così estremamente fruibile il messaggio di ribellione. Unica pecca dell'opera, dovuta però a motivi editoriali, è la divisione in due volumi: sebbene il prezzo di uno solo avrebbe superato i venti euro, in questo modo viene spezzato il pathos offerto da una storia molto accattivante e soprattutto si rischia di far perdere la sua efficacia narrativa. Consigliabile, se avete la pazienza, di attendere il secondo volume per leggerli insieme, o di rileggere velocemente il primo per ritornare nell'atmosfera che si respira nella Portland di Scarlet, unico modo per godere appieno di un racconto capace di colpire nel profondo.

ROCK!2 al PAN

I

l centro documentazione inizia a collaborare con il Camaleo con uno spazio informativo sulle iniziative e manifestazioni pubbliche delle arti a Napoli. Naturalmente la scelta delle stesse viene ad essere calibrata sull'interesse che un pubblico giovane, come quello degli studenti del liceo, può avere nel frequentare l'arte contemporanea in tutti i suoi vari aspetti. Intendendo quindi tutte le manifestazioni d'arte possibili, dalla grafica alla pittura alla musica al cinema al fumetto e quindi la musica, il teatro la perfomance l'audiovisivo e la fotografia. Le segnalazioni di mostre e avvenimenti quindi sono un invito a frequentare l'arte per interesse ma anche per svago e l' uso “ impegnato” del tempo libero. La prima segnalazione riguarda la MUSICA! una mostra sul Rock : ROCK!2: la musica si mette di nuovo…in mostra! Per raccontare oltre mezzo secolo di musica, lo scorso anno è nata la mostra ROCK, una scommessa vinta grazie agli 11.000 visitatori che hanno animato le splendide sale del Palazzo delle di Arti Napoli: anche quest'anno fino al 26 febbraio la mostra ROCK al PAN .


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TORNEI

teste di ca...lcio EDITORIALE DI DARIO MAGLIO

QUANDO IL GIOCO SI FA DURO...

...i

duri iniziano a giocare! È proprio quello che stiamo vedendo nei tornei di calcio di triennio e biennio, ormai entrati nella fase calda. Ma procediamo con ordine. Nel triennio si sono messe in luce 3 squadre su tutte: 5D, 5B e 3A. La 5D comanda la classifica a punteggio pieno con 9 punti, vincendo e convincendo con la fantastica coppia Marenghi - Improta, quest’ultimo capocannoniere del torneo con 10 reti. Segue la 3A (8 punti in 4 sfide), che dopo un inizio non esaltante colleziona due importanti successi. Terza classificata, con una partita in meno, la 5B a 6 punti, compagine temibile e molto ben organizzata. Per il 4° posto, valido per l’accesso alle semifinali, è lotta aperta tra 5A e 4A, ma la squadra di Tarantino e Rizzuti dopo l’importante vittoria contro la 4C sembra essere favorita grazie alla compattezza e alla solidità mostrate. Chiude la classifica la 3C, ormai relegata a

squadra “cuscinetto”, con 0 punti. Nella classifica marcatori alle spalle di Improta seguono: BENCIVENGA, MAIOLO, MARENGHI S., POCKOC (6) – SALZANO, AMOROSO S., MAROTTA, CARPENTIERI (5). Nel biennio invece il primo posto è condiviso da 2F e la grande rivelazione 1B a 6 punti. I campioni in carica, dopo la batosta contro la 1B, ottengono due vittorie nel segno di Festa e Schiattarella. Segue ad una sola lunghezza la 2A, reduce da un secco 3-0 proprio contro la 1B e da un bellissimo pareggio contro la 1F (fantastica rete di Spinosa in rovesciata per la 1F). Chiudono la classifica la 1A e la 2B di Aiese, l’unico della sua squadra a lottare contro gli avversari. Al comando della classifica marcatori MARRA (1B) a 7, poi FESTA (2F) a 6 e GENOVESE (2A) a 4 marcature.

biennio

2F vs 1B: 2-6

LA 1B SCHIANTA I CAMPIONI! Clamorosa vittoria della 1B, nell’ultimo match prima della sosta natalizia. I campioni della 2F ne prendono ben 6 e fanno ben poco davanti alla grande prestazione delle new-entry. Il protagonista assoluto del match è Marra che, dopo la grande prestazione contro la 1A ne mette a segno ben 4 e si propone come una delle grandi rivelazioni di questo biennio. Dopo l’immediato vantaggio dei ragazzi del classico, la 2 pareggia i conti con il solito Festa, il più in palla tra i suoi. Il pareggio galvanizza i campioni in carica, che per il resto del primo tempo chiudono gli avversari nella loro metà campo e sfiorano il gol in più occasioni con i pali di Festa e Schiattarella. Ma la 1B sa soffrire e si affida solo a qualche contropiede, terminando il primo tempo sull’1-1. Nel secondo tempo la musica cambia completamente ed è un grande Marra a suonarne a

tutti con incursioni che mettono in crisi la difesa avversaria. Il vantaggio della 1B, firmato Aprovitola, è l’inizio di una goleada vera e propria, con la tripletta di Marra e il golasso di Marotta: azione personale, ne supera due e spiazza il portiere, lasciando increduli gli spettatori e il fratello! E dire che il risultato poteva essere ancora più rotondo se la 1B non avesse divorato almeno 4 gol tra Marotta e Aprovitola. Sul fronte opposto la 2F sembra svogliata e gli unici pericoli sono Rossi e Festa, autore del 2-6, troppo poco per i campioni! darmag

Pagelle 2F

Manfredonia 5 Rossi 6 Schiattarella 5.5 Grieco 5 Festa 6.5

1B

Limongelli 6,5 Pernestino 6 Marotta 7 Aprovitola 7

MVP: Marra 8

Che partita di Luca, che “mata” il match piazzandosi a centrocampo: attacca, difende, aggredisce chiunque passi dalle sue parti, e soprattutto… ne fa 4!


biennio

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2C vs 2F: 1-5

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LA REAZIONE DEI CAMPIONI Ci si aspettava una reazione, e reazione è stata! Dopo la bruciante sconfitta contro la 1B si preannunciava un altro match difficile per la 2F contro i rivali della 2C. Partita molto sentita, che ci ha offerto contrasti duri e anche qualche entrata al limite. Ma la voglia di vincere dei ragazzi dello scientifico è evidente fin dal primo minuto! 2F subito in vantaggio con Schiattarella e raddoppio immediato di Pasquale Festa. Per la C Caruolo tenta di rispondere al doppio vantaggio, ma fallisce sotto porta dopo una bella combinazione con Carratura. 2-0 alla fine dei primi venti minuti. Nella ripresa la 2C cade sotto i colpi di una scatenata 2F, con un Manfredonia (1) impeccabile dietro, un Rossi (1) elegante metronomo, e la

scatenata coppia Festa (1)- Schiattarella davanti. Il risultato finale è di 5-1 grazie al gol della bandiera di Caruolo (2C). Da segnalare infine l’insufficienza arbitrale per un gol fantasma dato a Festa, con la palla entrata chiaramente da dietro la rete; ma le cose non sarebbero cambiate. darmag

Pagelle 2C

Scotti 4.5 Flaminio 5 Carratura 5.5 Annichiarico 5.5 Caruolo 6

2F

Manfredonia 7 Rossi 7 Grieco 6 Schiattarella 7

MVP: Festa 7.5

Fa sempre la cosa giusta al momento giusto, il solito trascinatore!

triennio

3C vs 3A: 2-9

CARPENTIERI-SHOW, LA 3A RUGGISCE 3C e 3A arrivano a questa sfida con grandi motivazioni. Da un lato, i ragazzi di De Martino vogliono riscattarsi dal pessimo esordio contro la 5B, mentre la 3A, dopo due inaspettati pareggi, decide che è ora di cambiare marcia e si presenta con la squadra al gran completo, compreso il bomber Salzano. Ne vien fuori una goleada per i ragazzi della A che polverizzano gli avversari. Strepitosa prestazione di Carpentieri, che con 4 GOL si prende tutta la scena, lasciando le briciole ai compagni di squadra. Il match inizia subito con la doppietta dell’inatteso protagonista e sembra già chiuso. Nella 3A si mette in luce anche Caprioli che corre per tutti e fa un lavoro impressionante per la squadra. Grande esordio del bomber Salzano, che ne mette a segno ben 3 e paralizza la difesa avversaria con la sua velocità. Sul fronte opposto ci sembra assistere ad una resa dichiarata con De Martino & Co.

impotenti dinanzi agli avversari. Inaspettatamente sul 2-0 arriva il gol di Caruolo che beffa il portiere avversario su rinvio. Ma Mazzarella riporta subito tutti con i piedi per terra fallendo il gol del pareggio. Qui ha inizio il festival del gol degli uomini di Carpentieri: il primo è Salzano, che con un bolide a incrociare firma il 3-1; Bencivenga su assist di Caprioli appoggia il 4-1, e ancora Carpentieri, in grande spolvero trova un grandissimo gol da dietro centrocampo. Nella ripresa De Martino prova a riaprire il match, ma Salzano, Pisano e per l’ennesima volta Carpentieri fissano il risultato sul 9-2. Con questa vittoria i vicecampioni dello scorso biennio rientrano di prepotenza nella corsa per i playoff A fine match e cose non sarebbero cambiate. darmag

Pagelle

3C

Mazzarella 5.5 Di Franco 5 De Martino 6 Serino 5 Caruolo 6

3A

Caprioli 7 Genovese 6.5 Pisano 7 Franco 6.5 Bencivenga 6.5 Salzano 7.5

MVP: Carpentieri 8.5

E’ in giornata di grazia e impiega poco a farlo capire. Ma nessuno sospettava che ne segnasse 4, tanto che a fine match i compagni commentano così la sua prestazione: “E’ una data storica, quando li rifà 4 gol?!?”

triennio

4 C vs 4 A: 3-3

PARTITA COMBATTUTA, PAREGGIO GIUSTO DI DARIO CESTARO Inizia con qualche minuto di ritardo un match inaspettatamente combattuto. La 4A mostra subito il carattere facendo sentire la propria presenza in fase offensiva con De Rosa e Marotta. Subito un'occasione favorevole per la 4C con una punizione, non concretizzata. Questa occasione anima i ragazzi della C, che subito reagiscono con Amoroso S.: tiro d’esterno che mette a dura prova il portiere avversario, ma la porta resta inviolata. Continuano gli attacchi di Sorrentino & Co. che trovano il gol con Dorsa grazie anche all'ottimo assist di Amoroso S. La 4A non resta a guardare e subito crea un'azione che favorisce Di Gennaro con un colpo di testa, prontamente parato dal portiere Soprano.

La 4C non si fa schiacciare e realizza il secondo gol con Sorrentino grazie ad un altro assist ben calibrato di Amoroso. Poco prima del termine del primo tempo Ronca offre una speranza alla propria squadra accorciando le distanze: 2-1. La pausa favorisce maggiormente la 4A che rientra in gioco con un gol potente dalla distanza realizzato da Pocock: 2-2. Ancora la squadra insiste e supera gli avversari con un diagonale di precisione chirurgica. La 4C subisce i continui attacchi degli avversari, vanificati solo grazie al portiere Soprano, che salva più volte la sua squadra. Ma la convinzione prematura della vittoria tradisce la 4A, così che la 4C va a segno con un gol all'ultimo minuto di Dorsa: 3-3.

Pagelle 4C

Sorrentino 6 Maiello 5.5 Amoroso G. 5.5 Dorsa 7 Amoroso S. 6.5

4A

De Rosa 6 Ronca 6.5 Marotta 6.5 Di Gennaro 6 Pastore 4.5 Pocock 6.5

MVP: Soprano 7

Grande prestazione del portiere della 4C. I compagni dovrebbero fargli un monumento per le castagne tolte dal fuoco: acchiappasogni.


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febbraio 2012

triennio

5D vs 5A: 7- 4

GOL E SPETTACOLO, DILAGA LA 5D DI LORENZO SORRENTINO Partita Spettacolare tra 5D e 5A, 11 gol e tante emozioni. La 5D con 6 punti in 2 partite si candida come una delle principali favorite alla vittoria finale. Grande prestazione di Improta, migliore in campo, che realizza 4 gol. La 5A tenta più volte la rimonta, ma è troppo vulnerabile in difesa. La sfida termina 7-4 per la D.

Pagelle 5D

Flocco 6,5: Sempre attento, è autore di alcune buone parate. Può poco sui gol subiti, in cui sono evidenti le colpe della difesa. Natale 6,5: Gioca bene, seppure con qualche sbavatura in difesa. Utile nell'impostazione della manovra, tenta più volte il tiro da fuori senza riuscire a segnare. D'Andrea 6,5: Autore di un gol, offre una buona prestazione Marenghi 7,5: Autore di una splendida doppietta: rapido ed efficace. Della Monica - De Rosa 6: Prestazione sufficiente, potrebbero fare qualcosa in più per la squadra.

MVP: Improta 8

5A

Prodomo 6,5: Realizza il gol che riaccende momentaneamente le speranze. Tarantino 7: Il migliore dei suoi. Alimenta le speranze di rimonta con 2 gol. E', insieme a Rizzuti, l'unica fonte di gioco. Rizzuti 6,5: Giocatore molto valido, tecnico e veloce, dialoga con Tarantino e realizza il gol del momentaneo 6-4. De Mascellis 5,5: il calcio non è il suo sport e si vede, ma ci mette impegno e risulta utile in fase difensiva. Pastore 5: Si inventa portiere, fa il possibile per limitare i danni. Sapora 5: Impreciso in alcuni interventi, gli attaccanti avversari tirano spesso senza troppe difficoltà.

Migliore in campo, autore di 4 gol. Le azioni principali partono dai suoi piedi. Spettacolare.

triennio

3A vs 4A: 6-2

3A, LA VETTA SI AVVICINA Derby decisivo in sezione A. Entrambe le squadre sono reduci da vittorie rispettivamente contro 3C e 5B. Pronti- via e la 4 va in vantaggio con Marotta. Gli risponde subito Bencivenga, che alla quarta partita inizia finalmente ad accendere il suo torneo: fa fuori Marotta e Pocock, rientra al limite dell’area e insacca di precisione! Sull’altro fronte Pocock giganteggia a centrocampo e con i suoi spunti in rapidità costringe Caprioli al miracolo in uscita. Ma nel momento migliore della 4, Salzano completa la rimonta e porta in vantaggio la 3 con un tap-in dopo il palo di Carpentieri. Pisano arrotonda il parziale sul 3-1 con un grande aiuto di Pastore, colpevole di un mezzo autogol. La 4 avrebbe anche la possibilità di rientrare in partita, ma Pocock fallisce una dop-

pia chance contro Salzano, in versione portiere. E così la 3 dilaga con il ritrovato Bencivenga, che segna il più facile dei gol grazie all’assist di Salzano. Nel finale “Super Salzano” sigla la doppietta personale e con l’autogol conclusivo di Marotta Jr. (entrato al posto di Ronca) il punteggio finale si fissa sul 6-2. darmag

Pagelle 3A

Genovese 7 Pisano 7 Carpentieri 6.5 Caprioli 6.5 Bencivenga 7.5

4A

De Rosa 6 Marotta 6.5 Ronca 5.5 Marotta Jr. 5 Pastore 4.5 Pocock 6.5

MVP: Salzano 7.5

Corsa, dribbling e tiro: potrà essere l’arma in più della sua squadra. Aggressivo


febbraio 2012

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triennio

5B vs 4C: 3-1

CHE TRIPLETE! DI FAUSTO CIOFFI La 5B arriva a questa sfida al comando con 3A e la neo-entrata 5D. Queste squadre hanno mostrato coraggio e spirito di gruppo prevalendo, fino ad ora, sulle altre. 5B-4C si mostra sfida d'alta classe e colma di buon gioco. La partita è accesa ed equilibrata sin dal fischio d'inizio, con varie azioni e tiri da fuori, finché Pilu Lalla con un destro insidioso beffa il portiere Soprano e porta la 5B in vantaggio. Ma la 4C non si arrende e si tuffa in avanti sfiorando il gol in un paio d’occasioni, gol che arriverà in seguito dal piede del bomber S.Amoroso che, dopo l’errore del compagno Dorsa, insacca con un sinistro potente alle spalle del portiere De Felice: è 1-1 . Il primo tempo si chiude così con differenti occasioni da

rete e molti scontri fisici. Nel secondo tempo il ritmo cala e la sostituzione di S.Amoroso danneggia la 4C, che, perso il riferimento offensivo, è costretta a stringere i denti in difesa. Il risultato resta invariato, nonostante diverse conclusioni da fuori, che non impensieriscono più di tanto i portieri. E’ sempre un lampo di Pilu Lalla a realizzare il 2-1 a favore della 5B , indirizzando l’incontro a favore della squadra di capitan Maglio. La 4C non mostra la stessa aggressività del primo tempo e la 5 ne approfitta ancora una volta con un preciso assist sotto porta del solito Lalla, che favorisce il 3-1 di Maiolo. La partita termina così 3-1, anche a causa delle assenze di Sorrentino ed Amato che danneggiano la 4, mentre l’armata della B prosegue nel suo cammino positivo.

Pagelle 4C

Soprano 6.5 Menichini 5 Amoroso G. 4.5 Maiello 5 Dorsa 6 Amoroso S. 7.5

5B

De Felice 7 Cestaro 6 Maglio 7 Cerullo 6.5 Maiolo 6.5

MVP: Lalla 8

Sempre presente in zona d’attacco, firma una doppietta decisiva sfruttando i varchi lasciati dagli avversari ed è geniale sull’assist a Maiolo.

triennio

5D vs 3C: 5-0

5D VOLA SULL’ASSE IMPROTA-MARENGHI Un ‘altra grande vittoria della 5D che asfalta i malcapitati avversari della 3C, giunti alla terza sconfitta in tre partite. Con questo successo i ragazzi dello scientifico si portano in testa alla classifica a punteggio pieno (9 punti). La gara inizia subito in discesa per la 5 grazie alla rete di S. Marenghi. Ma è l’ingresso di Improta ad elevare la prestazione della sua squadra. E’ proprio Improta a siglare il raddoppio grazie anche ad una deviazione che spiazza il portiere Serino. La 5D è padrona del campo e sfiora più volte il terzo gol con Natale, sicuro in difesa e propositivo in attacco. Gli avversari della 3C tentano di impensierire il portiere Flocco con Cioffi e Lippi, autore di un grande spunto con il tiro che rasenta il palo destro a portiere ormai battuto. Divertente poi la partita nella partita dei fratelli Marenghi che si sfidano a suon di

scatti, chiusure e contrasti mostrando entrambi grande tecnica. Sul finire del primo tempo P. Marenghi fallisce in due occasioni il gol che avrebbe riaperto il match, sparando alto a “tu per tu” con Flocco. La 3C sconta subito l’errore, punita dal GOLASSO di Improta che raccoglie sulla sinistra un rilancio della difesa ed al volo insacca nel sette destro: 3-0 e fine primo tempo. Nella ripresa la musica non cambia, anzi la 5D mette il turbo con D’ Andrea che batte Mazzarella con un colpo a metà tra un tiro ed un cross. Il 5-0 lo firma il solito Improta in contropiede che poi irride gli avversari con un 6-0 spettacolare: combinazione Improta – Marenghi di tacco, assist al centro dove interviene De Rosa di tap-in . darmag

Pagelle 5D

Flocco 7 Natale B. 7 Della Monica 6 De Rosa 6.5 D’Andrea 7 Marenghi S. 8

3C

Serino 5 Mazzarella 5.5 Carbone 5.5 Cioffi 6 Lippi 6.5 Marenghi P. 6.5

MVP: Improta 9

Gioca da vero fuoriclasse ed è un concentrato di tecnica, forza e rapidità! La tripletta è solo il risultato di una prestazione maiuscola: fenomeno!

CLASSIFICA triennio 5D 3A 5B* 5A 4A 4C 4G 3C

9 8 6 6 5 2 1 0

biennio 2F 1B 2A 2C 1F* 2B 1A

6 6 5 4 1 0 0


IL SUCCESSO

febbraio 2012

AI SE RESPIRU M

a cos'è 'sta roba qua? Ma chi ha scritto che chi ha portato la creolina ha fatto un danno alla scuola? Non è vero! La creolina fa bene, anzi, ci fa cantare!

Contessa, Contessa, mi sento venir meno. Ai, se respiru Ai, ai, se respiru. M’asfissia, m’asfissia. Sento di star male Ai, se respiru, ai, ai, se respiru! Mercoledì all’entrada, il cortile sembrava occupaaaado, nessuno era entrado, nessuno mai se lo sarebbe aspettado. Contessa, Contessa, mi sento venir meno. Ai, se respiru Ai, ai, se respiru. M’asfissia, m’asfissia. Sento di star male Ai, se respiru, ai, ai, se respiru! Abbiamo provado anche ad entrar. Fino alle dieci abbiam aspettaaaado! Ma arrivati al cancellu, qualcuno si è sentido male (citazione nece ssaria) Contessa, Contessa, mi sento venir meno. Ai, se respiru Ai, ai, se respiru. M’asfissia, m’asfissia. Sento di star male Ai, se respiru, ai, ai, se respiru! (CasPiDeR)

MICHEL TELÓ Ai se eu te pego


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