Camaleo Marzo 2013

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1 GIORNALE D'ISTITUTO DEL LICEO VICO DI NAPOLI

MARZO 2013

THE END!

incredibile risultato del movimento cinque stelle che mette KO la "politica". con un senato ingovernabile l'italia è al palo: serve un compromesso

inchiesta

AMICI DI MARJA

PARLA LUIGI DE MAGISTRIS: TRA FORUM DELLE CULTURE E ZTL


CHECK IN

GAS

Direttore Sarah Meraviglia Vicedirettore Editoriale Maria Rosaria Barbaraci Vicedirettore Organizzativo Castrese Pio De Rosa Attività di consulenza Stefano Scarpa Docenti referenti Monica Brindicci Maria Rosaria Iorio

progetto grafico

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Oh Tu che hai in mano una copia del Camaleo, che magari l’hai appena presa dalla cattedra per passarla ad un amico (digli pure che i risultati delle partite in questo numero non ci sono!) oppure che te la sei ritrovata nel cappuccio del tuo felpone Duff per via di qualche puerile scherzo di un compagno, e non sai nemmeno perché ne stai leggendo le prime righe: non gettarla nel camino (anche perché l’inchiostro è tossico) non lasciarla sul banco (il mattino dopo la troveresti nello stesso punto) ed è inutile che ti dica che con questo tipo di carta non puoi rollare nulla! Hai due possibilità: potresti andare in corridoio e gettarlo nel contenitore della differenziata, ma non sai quanto il riciclaggio possa essere affidabile nelle vichiane mura, quindi ti conviene optare per la seconda e iniziare a sfogliarlo un po’, di tempo tanto ne hai (sappiamo benissimo che è inutile studiare all’ultimo, tanto 3 è e 3 rimane!). Per quest’anno il Camaleo propone una svecchiata generale, nei temi e nella forma, per te eroico lettore che hai deciso di andare oltre l’apparenza. Ti sei mai chiesto quale sia l’origine misteriosa delle falliche decorazioni sulle mura dell’aula 215 che si perdono nella notte dei tempi? Noi abbiamo la risposta. Ti sei mai domandato quale sia effettivamente il consumo di droghe tra i tuoi compagni? Noi abbiamo la risposta. Ti sei mai chiesto come prendere 10 ad ogni compito in classe senza studiare? Per questo neanche noi abbiamo una risposta … però possiamo rivelarti quanto Saturno influenzerà l’insegnante che punterà gli occhi sul registro per interrogarti, con la nuova rubrica dell’Oroscopo.

Cadono i governi e ripartono i progetti, e con l’interruzione della sacrosanta protesta degli insegnanti, che prevedeva il blocco di qualsiasi attività extracurricolare, contro la legge Aprea, il giornale ritorna ad essere una palestra di giovani aspiranti giornalisti pronti ad affilare la lingua e a tormentarti ogni mese, smentendo le voci di corridoio che risuonavano come un Requiem per il nostro periodico: “Ma il Camaleo che morte ha fatto? Mi hanno detto che non esce più! Per fortuna/che peccato”. No caro lettore, non ti sei liberato di noi, ci siamo mimetizzati tra le mura della scuola per conoscere a pieno la vita scolastica e poi raccontarti vizi e virtù degli abitanti del Vico. Ti promettiamo un’inchiesta che sfaterà un tabù per ogni numero e per quanto riguarda la scrittura creativa un tetto massimo di numeri UNO decessi in ogni racconto (non possiamo assicurarti però che a morire sia il cattivo). Come vedi anche quest’anno il Camaleo pensa a te, e meglio tardi che mai, irrompe nella tua aula armato di penne taglienti e con un look nuovo del tutto “Ciovane”, ma non mancherà comunque l’attenzione per argomenti d’attualità e cultura, in linea con la tradizione che ci ha caratterizzato in 10 anni di produzione. Che ne pensi, quest’anno potrebbe essere quello giusto per diventare nostro accanito lettore? Noi abbiamo un sogno: sentire, passeggiando per i corridoi o sulla scala antincendio un’entusiasmata voce gridare: “ Uagliù il Camaleo !” oppure “ Uà il Camaleo è proprio il GAS !”. Che ne dici si avvererà mai, o lettore, mio simile, mio fratello [cit.] ?

DE ROSA BARBARACI MERAVIGLIA


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NAPOLI: PARLA DE MAGISTRIS 3


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NAPOLI

◊ I SUCCESSI ◊

poco più di un anno fa nessuno voleva venire a napoli. ora c'è la ressa ed a volte non è possibile osptare alcuni concerti

indaco a poco più di un anno dal suo insediamento la criticano a destra e sinistra… Persino i membri della sua lista civica la guardano con sospetto... Insomma la rivoluzione arancione si sta, e la sta, logorando dall'interno. Prima il caso del cambio al vertice ASIA tra Raphael Rossi e Raffaele Del Giudice, poi le vicende legate al "Forum delle Culture", l'affidamento degli appalti alla Romeo Immobiliare... Insomma Sindaco, il palazzo di vetro che lei tanto auspicava sembra che abbia le finestre sempre più opache. Non sono d'accordo. Anche nella tua domanda c'è molta confusione. Noi non abbiamo affidato nessun appalto alla Romeo Immobiliare. A Romeo l'appalto è stato affidato dalla giunta Iervolino e l'appalto scade il 16 Dicembre. Quando si fa informazione la si deve fare nel modo corretto. Noi abbiamo fatto una transazione economica, evitando il fallimento del Comune di Napoli. Con questa transazione abbiamo già incassato 60 milioni di euro, e venduto oltre 2.000 case a povera gente. Questa è "Rivoluzione Arancione"! E' "Rivoluzione Arancione" togliere Raphael Rossi, che faceva un po' di "aria fritta" su delle cose, contrariamente a quello che ci immaginavamo. Mentre Raffaele Del Giudice, che nella storia ha contrastato veramente la camorra, sta migliorando enormemente. Sono molto orgoglioso che mi criticano da destra e manca, perchè non abbiamo nessuno alle nostre spalle: non abbiamo i poteri forti, non abbiamo i giornali, non abbiamo le imprese, non compriamo i voti, non compriamo i consiglieri. Noi accettiamo qualsiasi critica costruttiva, ma si deve ben pensare che stiamo profondamente cambiando una città senza

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soldi. Basti pensare ai rifiuti: a noi non interessa che a togliere i rifiuti sia un signore che si chiama Rossi, Gialli o Verdi, ai cittadini napoletani interessa che non ci siano più i rifiuti per le strade. Per il resto la nostra è una casa di vetro e siamo molto contenti del lavoro che abbiamo fatto. Il lungomare liberato è certamente una perla di bellezza della sua amministrazione, ma molti commercianti si lamentano ed in generale le ZTL in città creano difficoltà visto che i trasporti pubblici hanno subito molti tagli, e i parcheggi stentano a essere efficienti. Davanti a questo scenario le sembra il caso di perseverare con questo progetto? Nei primi giorni di ZTL a via Caracciolo, via Partenope e del Borgo Marinaro sono stato criticato. Ora i commercianti mi chiedono di rafforzarla, anzi, proprio in queste ore mi hanno chiesto di prolungarla fino al Molosiglio. Anche alle 2 di notte i locali sono pieni. Questo è un progetto strategico di città che punta sulla mobilità sostenibile, sulla pedonalizzazione, sul trasporto pubblico, sulla bicicletta. Ovviamente anche in questo caso, raccogliendo alcuni suggerimenti, abbiamo fatto dei cambiamenti importanti, però la strada è questa. Inoltre, da quando sono stato eletto, abbiamo inaugurato 4 parcheggi. La pista ciclabile sarà la più grande pista ciclabile del Sud. Sfido altri senza soldi a portare a compimento tutti questi obiettivi. A meno di un anno dall'inizio del "Forum delle Culture" sembra che la macchina organizzativa sia ancora ferma. Il comitato scientifico, inizialmente diretto da Roberto Vecchioni, non si riunisce da più di 4 mesi. La sede legale è presidiata... insomma, qual'è la credibilità di questa città agli occhi del mondo?


IL CASO work in progress

INTERVISTA

Poco più di un anno fa nessuno voleva venire a Napoli. Ora addirittura c'è la ressa, tanto che abbiamo la lista piena, ed addirittura qualche volta non è possibile fare alcuni concerti. Un anno fa Napoli non esisteva. Ora abbiamo il Forum delle Culture, il World Urban Forum, America's Cup, la Coppa Davis, i campionati nazionali di nuoto, di pallanuoto, di rugby. Per il Forum delle Culture è

Abbiamo evitato il fallimento del Comune di Napoli con una transazione, ed abbiamo incassato 6o milioni di euro dando case a povera gente tutto pronto, dobbiamo solo partire. Quest'estate abbiamo definito il programma. Siamo in attesa che la Regione sblocchi definitivamente gli 11 milioni di euro. Il presidente Caldoro si è impegnato a renderli disponibili a breve. Se non dovessero arrivare, ovviamente, non potremo più perdere un giorno. Il Forum delle Culture si farà, sarà un forum molto popolare e proletario: non abbiamo tantissimi soldi. Sarà un grandissimo forum che ci impegnerà dall'ultimo sabato di maggio al primo di settembre.

WAITING FOR THE FORUM Per i lettori più affezionati non sarà difficile ricordare un articolo che uscì l'anno scorso sul Camaleo che trattava della vicenda del Forum Universale delle Culture che si "dovrebbe" (oramai il condizionale è d'obbligo) tenere a Napoli a cavallo tra Maggio e Settembre. Facciamo un po' il punto della situazione sul passato: nel 2007, durante l'amministrazione del sindaco Iervolino, la fondazione catalana del Forum delle Culture, assegnò a Napoli l'onere dell'organizzazione dell'evento nell'edizione del 2013. L'allora sindaco e il presidente della regione Bassolino, affidarono l'organizzazione all'allora assessore Nicola Oddati. Il politico del Partito Democratico rimase in carica fino a quando non subentrò a palazzo San Giacomo Luigi De Magistris.Questi, subito dopo l'elezione, mise alla presidenza della fondazione organizzatrice del forum Roberto Vecchioni. La scelta ricaduta su un artista noto come intellettuale “radical shic” fece storcere il naso all'ex presidente Oddati ed ai suoi. Dopo qualche mese, però, il vincitore di Sanremo 2011 comunicava le sue dimissioni tramite il social network Facebook con queste parole: “Pensavo di dovermi occupare solo di cultura. Scusate, mi sbagliavo. torno a fare il lanciatore di coltelli, che forse mi riesce meglio”. L'incarico viene quindi affidato a Sergio Marotta ma il fuggi fuggi dal CDA del Forum continua e porta alle dimissioni del direttore generale Francesco Caruso, nominato dalla Regione, e Giuseppe Barra, l’artista membro del comitato tecnico-scientifico della Fondazione. Entrambi sollevarono polemiche sulla gestione della struttura, arrivando ad affermare che “sinora è stata una vergogna per tutti”. "Per il Forum delle culture è tutto pronto dobbiamo solo partire, quest'estate definiremo il programma. Siamo solamente in attesa che la Regione sblocchi definitivamente gli 11 milioni di euro. Il presidente Caldoro si è impegnato a sbloccarli a metà mese di Luglio. Se non

dovessero arrivare, ovviamente non potremo più perdere un giorno. Il Forum delle Culture si farà, sarà un forum molto popolare e proletario: non abbiamo tantissimi soldi. Sarà un grandissimo forum che ci impegnerà dall'ultimo sabato di maggio al primo di settembre.". Affermava il Sindaco Luigi de Magistris quest'estate. C'è da dire che in quei giorni erano passati più di 5 mesi dall'ultima riunione del Comitato Scientifico del Forum, per intenderci quello che aveva il compito di progettare la programmazione dell'intero evento. In quella situazione su cui gravava lo spreco di fondi dovuti alla precedente amministrazione Iervolino-Oddati, che aveva polverizzato circa 25 dei 40 milioni di budget a dsposizione, era da tenere in considerazione che la sede legale del Forum delle Culture era presidiata. I presidianti avevano "riaperto", a loro dire, un luogo fortemente simbolico quale appunto l'Ex Asilo Filangieri, per "restituire quello spazio al quartiere e in generale alla città sottraendolo alle logiche clientelari del mercato immobiliare napoletano". Dopo quasi un anno di iniziative, non privo di problemi, il 4 Gennaio, durante una serata con ospite Marco Messina dei 99 Posse, la polizia municipale ha fatto irruzione e, ponendo come pretesto la mancanza di agibilità dello stabile fresco di una ristrutturazione costata ben 7 milioni di euro, sono stati apposti i sigilli al teatro dell'ex Asilo. Questo "evidente atto intimidatorio" sarà probabilmente il primo di una serie, in quanto da Barcellona la fondazione sta facendo pressioni per la "cacciata" dei presidianti dalla sede legale, ponendo come "ricatto" il pagamento di una penale di 40 milioni di euro che inguaierebbe il Comune partenopeo. In tutto questo De Magistris è in una posizione poco invidiabile dati i vari ammiccamenti ai presidianti nonostante il suo ruolo istituzionale. Insomma si farà o no?

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NAPOLI

BIO Luigi de Magistris nasce a Napoli il 20 giugno 1967. Sposato con Mariateresa, ha 2 figli maschi Giuseppe e Andrea. Da ragazzo, ha frequentato il Liceo Adolfo Pansini, diplomandosi con 51/60. Dopo la laurea in Giurisprudenza (con la votazione di 110/110 e lode), ha intrapreso nel 1993, come il padre, il nonno e il bisnonno, la carriera di magistrato. Dal 1998 al 2002 ha operato presso la Procura della Repubblica di Napoli per poi passare come Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Catanzaro. Eletto nel 2009 al Parlamento europeo viene designato come presidente della commissione per il controllo del bilancio comunitario.

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◊ ELEZIONI 2013 ◊

oggi per vincere le elezioni devi parlare a quella parte del paese che va oltre i partiti. credo che i partiti non possano più farcela da soli. E La Balena? Per quanto riguarda l'ex Asilo Filangieri, da un lato ospiterà il forum, ma dall’altrosarà una casa dei beni comuni: un luogo dove ci sarà spazio per associazioni, comitati, assemblee, laboratori... insomma sarà un luogo aperto alla cultura, al sapere, alla conoscenza, con delle regole di accesso ma che dovranno garantire a tutti l’utilizzo di un luogo strategico situato nel cuore della città. Parlando di elezioni, che ne pensa di una alleanza con Casini? Non penso che si debbano fare solo delle operazioni algebriche. Oggi per vincere le elezioni devi parlare a quella parte, credo maggioritaria, del paese che va oltre i partiti. Va fatta politica nei movimenti, nelle associazioni, nelle università, nelle scuole, nelle fabbriche. Si vince in questo modo, parlando al paese reale. Credo che i partiti non possano farcela da soli. Quindi Grillo? Grillo è molto interessante. Per certi aspetti il Movimento 5 Stelle, in alcune zone, è ben radicato nel territorio. Alcune cose che fanno le ho molto apprezzate. Però, va detto che Grillo non è certo la persona che ci farà uscire dal pantano della partitocrazia nel nostro paese.

Tornando all'UDC, secondo lei, gli elettori del centro-sinstra come vedrebbero un imparentamento con questa lista? Gli elettori che vogliono la rottura degli schemi, il cambiamento non credo che guardino con entusiamo a questa operazione. Invece, chi crede che l'operazione di cambiamento debba avvenire solo attraverso i partiti la vede con interesse. Io mi schiero con chi pretende e lavora per qualcosa di diverso. Sindaco, per concludere, un parere sulle sentenze di condanna dei manifestanti di Genova contro il G8 nel 2001: si schiera con la sinistra "giustizialista" di Di Pietro o con quella "movimentista" di Ferrero? Non mi piacciono queste definizioni semplicistiche. Io mi sono schierato fin dall'inizio, quando ancora non era facile schierarsi, contro la macelleria istituzionale che era avvenuta a Genova, così come quella che era accaduta a Napoli per la vicenda della caserma Raniero. Ci sono atti, convegni, articoli che ho scritto per la ricerca della verità contro quella parte delle istituzioni che hanno prodotto scene tipiche del Cile di Pinochet. CIRO AMITRANO


POLEMICHE il rifiuto di scampia per la serie televisiva dedicata a gomorra scatena l'ira dello scrittore che accusa il sindaco: "hai evitato di affrontare i veri problemi della città!"

CARO GIGI, NON CI SIAMO!

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uando un matrimonio entra in crisi, di solito,non ce ne si rende conto subito. La cosa, invece resta in incubazione per molto tempo fino al punto in cui basta un minimo litigio o screzio per fare esplodere all’improvviso rancori e rinfacci. Una separazione pirotecnica di questo tipo è quella che si sta consumando in questi giorni tra Roberto Saviano e Luigi De Magistris, anche se di separazione vera e propria non si può parlare, perché, effettivamente, non è che i due fossero una coppia affiatata come Sandra Mondaini e Raimondo Vianello né tantomeno un duo inseparabile alla Stanlio e Ollio. Avevano però molte posizioni in comune e l’uno godeva della stima e del rispetto dell’altro, come dimostra la “benedizione” che dette lo scrittore al sindaco arancione agli inizi della sua campagna elettorale , augurandogli di essere il cambiamento di cui Napoli aveva e ha tuttora bisogno. Cos’è stato quindi che ha portato a questo litigio i cui botta e risposta rimbalzano da un media all’altro? Nonostante in quest’ultimo periodo ci fossero già state alcune frizioni tra lo scrittore e il sindaco, in merito all’allontanamento di Raphael Rossi e in seguito all’uccisione di un affiliato davanti ad un asilo di Scampia, il punto di non ritorno si è raggiunto poco dopo che la municipalità di Scampia ha negato a Sky l’autorizzazione per potervi girare alcune puntate di una fiction basata su “Gomorra” di cui

Saviano è il direttore artistico. A spalleggiare il presidente Angelo Pisani è presto arrivato il sindaco, e tanto è bastato allo scrittore per sentire puzza di censura. Da questo preciso punto in poi i due contendenti hanno cominciato una gara di rinfacci reciproci da fare invidia a qualunque coppia di coniugi avente il fegato ribollente di bile acida. Saviano, che comunque aveva già da qualche mese cominciato a bacchettare il sindaco su alcune questioni, gli ha rimproverato in una lettera aperta pubblicata su “l’Espresso”, di non essere stato in grado di mantenere le promesse fatte all’inizio della campagna elettorale e di non essere riuscito ad affrontare i grandi problemi della città, limitandosi a imbellettarla con vari eventi, lungomari liberati, e “quelle ridicole biciclettine disegnate sul basalto e sui sampietrini sconnessi, al centro dei marciapiedi, che in nessun'altra città a parte Napoli, qualcuno avrebbe potuto spacciare per pista ciclabile” tant’è che lo scrittore paragona l’approccio della giunta de Magistris alla scena di Johnny Stecchino in cui si sente dire che “Il problema di Palermo è il traffico”. Questi affondi non sono sicuramente andati giù al primo cittadino che ha risposto spiccatamente a Saviano, sempre in una lettera aperta pubblicata da “l’Espresso” in cui ha accusa velatamente il giornalista di aver messo in scena una polemica “studiata” in prossimità delle elezioni e lo ha invitato ad impegnarsi attivamente per la città anche collaborando con l’amministrazione e a non diffondere un’imma-

gine stereotipata della città, ma piuttosto ad aiutare a difendere l’immagine di una Napoli “europea e ecosostenibile” che si sta cercando di creare. Inutile dire come questo “scontro” abbia aperto il vaso di Pandora di tutti coloro i quali, dai tempi di Gomorra, non hanno mai digerito Saviano e il suo modo di descrivere il territorio campano. Infatti sulla rete si sono moltiplicate le voci di coloro che accusano lo scrittore di voler fare spettacolo sulla città e si possono addirittura trovare per strada manifesti che recitano “Chi specula su Napoli è il colpevole di tutto. SAVIANO Scampia non ha bisogno di fiction ma di posti di lavoro, Gomorra 2 non lo vogliamo!!!”. Quello a cui si sta assistendo, comunque, è lo scontro tra due maniere diverse e opposte di raccontare la nostra città, una improntata ad un crudo realismo che però rischia di cadere nella spettacolarizzazione ed un’altra il cui indirizzo sembra essere quello di nascondere la sporcizia sotto il tappeto per poter costruire un immagine di Napoli “da cartolina” sicuramente più presentabile a livello internazionale ma sicuramente meno “vera”. E se è vero che la nostra città è molto più dei semplici stereotipi e luoghi comuni che vengono fatti passare e che si vogliono far passare, non si può neanche nascondere la testa sotto la sabbia davanti alle evidenti contraddizioni partenopee, ma bisogna trovare il coraggio e la forza per raccontarle e affrontarle. MATTIA OSTINATO

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CHIESA

perdimus Papam Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato.

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C

redenti o atei, scintoisti o vudù, l’annuncio della volontaria depapizzazione di Benedetto XVI ha colpito un po’ tutti, e se la comunità cattolica ha apparentemente etichettato tale rinuncia come “atto d’umiltà e di coraggio” sono innumerevoli i dubbi che circolano tra i comuni mortali. Interessante per esempio pensare a come bisognerà chiamare in futuro Benedetto XVI, pardon, Joseph Ratzinger. Forse Sua ex-Santità?C oleiilqualenonhapiùilpermessodirestareinpiedisuunautobiancasenzatetto? Scelta lecita quella di sua Santità, dal momento che l’abdicazione rappresenta un diritto riservato a tutti i papi sin dal 1294. Celestino V fu il primo ministro pietrino a dare le dimissioni, cosa che gli valse una gran bella condanna da parte di

Dante, il quale, avvistata l’anima del pontefice nell’anti inferno, non lo chiama neanche per nome riferendosi a lui come a “Colui che fece per viltade il gran rifiuto”. Queste ultime parole, forse, suonano come un dejà vu alle vostre orecchie, vi starete chiedendo se è un qualcosa che forse dovreste conoscere e ricordare, ebbene la risposta è: si! (Indipendentemente dalla classe che frequentate). Un Papa che si dimette è di certo un avvenimento insolito, tanto raro quante sono le volte in cui si sente la campanella di fine lezione dall’aula 313, inaspettato come la notizia di un’assemblea d’istituto nel giorno in cui la prof. ha fissato il compito di letteratura, inimmaginabile, quanto uno spogliatoio in palestra senza scritte sui muri. L’abdicazione del Papa rappresenta una ragionevole e per certi versi nobile presa di coscienza dei pro-


c'e' chi dice no! Giovanni XVIII

Giovanni Fasano (1009 circa) Era diventato papa per volontà di Giovanni Crescenzio III (uno dei capi delle fazioni nobiliari romane che da anni si arrogavano il diritto di imporre ai romani ed al clero il nominativo del papa da eleggere). Non è però proprio certo che sia stato dimissionario.

Celestino V

Pietro da Morrone (1294) Fu un uomo di grande santità, eremita per molti anni, ma che non aveva esperienza di governo. Fu succube di Carlo II d’Angiò (detto lo Zoppo) e trasferì la sede apostolica a Napoli. Abdicò dopo cinque mesi di pontificato e chiese di poter tornare nel suo eremo. Ma il suo successore Bonifacio VIII lo tenne rinchiuso nella rocca di Fumone in provincia di Frosinone fino alla morte (1296).

pri limiti, e contribuisce all’idea che non c’è persona al mondo a cui appartenga l’infallibilità. Volendo essere ottimisti c’è la possibilità che quest’ondata di buonsenso arrivi ad inondare anche le aule di Montecitorio spronando qualcheduno a seguire l’esempio del pontefice … (ogni riferimento a politici di bassa statura sottopostisi ripetutamente a lifting facciali è puramente casuale). Una manifestazione di autolimitazione e di umanità da part della Chiesa era proprio quello che ci voleva in un clima pesante e annebbiato che da troppo tempo incombe sul Vaticano, giungono da ogni dove gli auspici di un nuovo papa che sia relativamente giovane, progressista e che prediliga la tanto anelata trasparenza. Non crediate però che dal giorno dell’annuncio delle dimissioni ad oggi, in piazza San Pietro ci si gratti la pancia! Vengono resi noti ad intervalli regolari nuovi scandali e colpi di scena, protagonisti dei quali sono gli aspiranti alla corona papale. Prima l’arcivescovo di Los Angeles Mahony, accusato di aver coperto ben 129 sacerdoti macchiatisi di abusi su minori e poi le dichiarazioni del cardinale ghanese Turkson, il quale in un’intervista alla CNN ha affermato che nelle chiese africane non ci potrebbero essere casi di pedofilia poiché l’omosessualità non è riconosciuta nella cultura africana. L’associazione di un reato tanto grave quanto la pedofilia all’o-

mosessualità ha causato l’indignazione di comunità gay e dello SNAP (rete di sopravvissuti agli abusi da parte di preti) i quali si augurano che le dichiarazioni dell’ecclesiastico siano sufficienti a scoraggiarne l’elezione al soglio pontificio. Da quanto dichiarato, i motivi che hanno portato il Papa ad una simile decisione sono alquanto umani e comuni, e cioè la vecchiaia e la conseguente instabilità fisica. Delusi eh? Vi aspettavate qualcosa di più entusiasmante? Pochi attimi dopo l’annuncio delle dimissioni mezzo mondo stava già fissando schermi o ispezionando giornali alla ricerca di parole infamanti del tipo “scandalo” , “pedofilia” o peggio : “maggiordomo”. Le ipotesi che girano sono numerose ed una più verosimile dell’altra. Tra le più gettonate c’è la supposizione della depressione in cui sua Santità sarebbe caduto dopo essersi reso conto di avere su Twitter meno followers di Lady Gaga, altri ipotizzano che il Papa, fan sfegatato dei film di Nanni Moretti, abbia voluto dare le dimissioni per far attuare quanto predetto dal film dello stesso Moretti “Habemus Papam”. Ragazzi, non prendiamoci in giro però, la verità è una sola e ognuno di noi la conosce bene: l’acclamato Pontifex ha lasciato piazza San Pietro per entrare a far parte del cast della nuova trilogia di Star Wars nelle vesti del risorto Palpatine!

Benedetto IX

Teofilatto dei conti di Tuscolo (1032 - 1045) Gli fu affidato il papato dal padre Alberico, capo della fazione dei Tuscolo, che consideravano il papato come una eredità familiare. Nel 1044 a Roma scoppiò una sommossa contro lo strapotere dei Tuscolo. Benedetto IX venne detronizzato e gli si contrappose Silvestro III, che però venne a sua volta cacciato via; Benedetto IX venne reintegrato, ma cedette la tiara per denaro al suo padrino di battesimo, l’arciprete Giovanni Graziano.

Gregorio XII

Angelo Correr (1406 - 1415) Fu eletto all’età di ottanta anni. Ebbe un papato tormentato dalla presenza di più antipapi. Si dimise all’età di novanta anni, ma restò nella carica di cardinale vescovo.

la profezia

NANNI MORETTI ED IL SUO PAPA DIMISSIONARIO È il 2011, quando Nanni Moretti propone al pubblico la sua ultima fatica: "Habemus Papam". Il film, è un'immaginifica ricostruzione di un Conclave che si conclude con un inaspettato epilogo. Al momento della pubblica proclamazione, mentre il cardinale protodiacono sta per annunciare il nome del nuovo papa alla folla dei fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il neoeletto ha un violento attacco di panico e fugge via nello sconcerto generale, interrompendo la cerimonia prima che sia pubblicamente annunciata la sua elezione. Il film ha suscitato svariate reazioni nel mondo cattolico: la CEI ha definito il film «complesso ma superficiale», mentre su Avvenire, quotidiano di ispirazione cattolica, un critico cinematografico de L'Osservatore Romano ha proposto di boicottare il film, che offenderebbe la figura del capo della chiesa cattolica. La pellicola ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui sette Nastri d'argento, tre David di Donatello ed un European Film Award.

SARAH MERAVIGLIA

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MEDIO ORIENTE

LA CHIAMARONO PRIMAVERA S.O.SIRIA

È

un vero e proprio massacro la guerra che si sta combattendo in Siria: dal 15 marzo 2011, giorno in cui è scoppiata la rivolta. Oggi si contano più di 45 mila morti, più di 31 mila tra i civili (le stime sono dell’Osservatorio siriano dei diritti umani). A questa gravissima crisi umanitaria tenta di porre rimedio l’Onu, con il più ampio appello di fondi a breve termine mai lanciato: un miliardo e mezzo di dollari per i 4 milioni di siriani in patria, di cui più di un milione di sfollati, ed oltre 500 mila rifugiati nei paesi vicini, come la Turchia. Un vero sacrificio di vite umane, di uomini, di 11.217 soldati, tra cui sono più di mille i disertori (anche nelle alte sfere dell’esercito) del regime di Bashar al Assad, su cui “gravano le responsabilità di tutte queste vittime” ha detto il portavoce degli Esteri francese. Un regime prossimo al collasso, citando il segretario generale della Nato Rasmussen, che è arrivato ad usare le armi chimiche contro il suo popolo a Homs a fine dicembre, per cui sono morte almeno 7 persone secondo al Jazeera. Armi che non può usare senza l’accordo della Russia, che le controllerebbe, scrive

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il giornale moderato turco Taraf, secondo quanto detto da un esponente dell’Esercito Libero Siriano (la principale forza armata ribelle). Un attacco che sembra aver sciolto le ultime riserve della comunità internazionale che, con i paesi arabi da sempre ostili ad Assad, creatori di un comando militare congiunto, e quelli occidentali, tra cui Usa e Ue, aveva già riconosciuto il 12 dicembre a Marrakesh, la Coalizione Nazionale contro Assad, capeggiata da Ahmed Muaz al Khatib, come l’unica legittima rappresentante del popolo siriano. Unica eccezione la Russia, che vuole trovare una mediazione tra Assad e la Coalizione e l’Iran, strenuo difensore del regime. Sostiene, tuttavia, il presidente della commissione d’inchiesta Onu sulla Siria Pinheiro che occorre una soluzione politica e non le armi. Il conflitto è diventato un confronto tra etnie, tra alawiti fedeli ad Assad e sunniti, con altre minoranze etniche costrette a imbracciare le armi per difendersi e molti combattenti provenienti da altri paesi. Massima è la disponibilità della Coalizione, che accetta qualsiasi soluzione che non includa la famiglia Assad e tutti coloro che hanno martoriato il popolo siriano.

Bashar al - Assad

in Siria la brutale repressione del regime di Assad ha portato il Paese sull’orlo del baratro. La drammatica situazione umanitaria, l’afflusso di profughi nei Paesi vicini, gli scontri lungo la frontiera con la Turchia, i rischi di derive estremistiche richiedono una risposta determinata e coesa della comunità internazionale. L’Italia chiede fermamente che il regime siriano cessi le violenze e avvii la transizione politica Giulio Terzi di Sant'Agata Ministro degli Esteri Italia


stato attuale delle proteste definite primavera araba Proteste minori Proteste maggiori Guerra civile Cambiamento del Primo Ministro Proteste collegate Allontanamento o morte del capo di stato wikipedia

crisi siriana

1962 anno di istituzione

sTATO DI EMERGENZA più di

45 mila morti per la guerra civile

1,5

miliardi di dollari per rimediare alla crisi umanitaria

L'INVERNO EGIZIANO

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fiori della primavera araba appassiscono con l’inverno? La svolta democratica che tutto il mondo si aspettava di vedere nelle rivoluzioni arabe sembra che sia ancora lungi dall’arrivare. Hanno destato clamore le posizioni autoritarie assunte dal Presidente dell’Egitto, il candidato del partito Libertà e Giustizia dei Fratelli Musulmani Mohamed Morsi. Dopo che il Governo militare aveva congelato la Costituzione pro tempore, il neoeletto Presidente Morsi all’indomani delle elezioni dello scorso novembre ha assunto attraverso i suoi decreti gran parte dei poteri esecutivo-legislativi, finanche al campo giudiziario. A tutti coloro che temevano un ritorno a una situazione pre-Mubarak, specialmente i partiti di opposizione egiziani, Morsi aveva assicurato che i suoi decreti servivano solo a proteggere e difendere la rivoluzione nell’attesa della nuova carta costituzionale. Tuttavia, i partiti di opposizione contestano che lo stampo della costituzione approvata lo scorso 25 dicembre dal referendum popolare (una farsa secondo il partito del Fronte di Salvezza Nazionale, che denuncia violazioni ed irregolarità) è di stampo islamista e antidemocratico e non tutela i diritti delle donne, di libertà d’espressione e di culto. E sempre il partito del Fronte di Salvezza Nazionale accusa: il referendum è una farsa e il risultato è dovuto a violazioni ed irregolarità. Le stesse accuse che molte organizzazioni non-governative hanno lanciato negli stessi giorni in cui cresceva la contestazione, che aveva riempito nuovamente piazza Tahir e incontrato la dura repressione delle forze dell’ordine: durante lo scrutinio ad alcuni osservatori è stato impedito di entrare nei seggi e alcuni giudici che avrebbero dovuto controllare la regolarità del voto, in realtà

non erano magistrati. Il voto di sabato è stato ''un referendum alla Mubarak'', ha detto Bahey Eddine Hassan, del Centro del Cairo per i diritti umani. Ma la cosa che più preoccupa a livello internazionale, preoccupazione esternata da Catherine Ashton, alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che ha lanciato un appello al Presidente Morsi affinché “ristabilisca la fiducia nella democrazia”. Dato assai preoccupante dell’Egitto è, infatti, la scarsissima fiducia della popolazione delle nuove forze governative: solo il 32,9% della popolazione si è recata alle urne al secondo, e decisivo, turno; un’affluenza minima, che in altri paesi (come in Italia ad esempio) non sarebbe bastata a convalidare la votazione. Di quest’esigua minoranza di votanti, per di più, solo il 68% ha scelto di credere nella nuova costituzione, che insinua tra gli occidentali il timore di un dietrofront che deluda le speranze in una svolta democratica; una svolta che le cronache ed i media davano per compiuta. Ma la fiducia nel nuovo stato egiziano non sembra mancare solo tra i cittadini, ma anche tra i vertici dello stesso governo: mentre gli egiziani si recavano alle urne, si sono succedute, una dopo l’altra, le dimissioni del vice presidente Mahmud Mekky e il governatore della Banca Centrale Egiziana, Faruq el Hoqda, che ha rassegnato le sue dimissioni per divergenze con altre autorità statali sulla svalutazione della lira egiziana. L’unica speranza è che si compia la definitiva trasmissione del potere legislativo, passato dal Presidente Morsi alla cosiddetta Camera Alta, all’Assemblea del popolo, la camera bassa. Riuscirà la primavera araba, a un anno dalla sua prima fioritura, a portare i suoi frutti?

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SCUOLA

LA NUOVA COLLEZIONE


Ardete

dalla voglia di scoprire qualcosa in più sui famigerati quattro baldi giovanotti che ci rappresenteranno quest’anno? Siete alla ricerca di qualche notizia che li possa rendere ricattabili? Allora avete scelto la pagina giusta! Rullo di tamburi e squillo di trombe, ecco a voi Pierluigi Avallone, Amedeo De Chiara, Lorenzo De Natale e Luigi Ferrara! (E se ci fate caso, pronunciandoli in questa sequenza i loro cognomi sono anche in rima!)

Qual è il tuo gruppo sanguigno? P: non lo so. A: A positivo, cosa che secondo me dovrebbe essere scritta sui documenti di riconoscimento. Lo: non l’ho mai saputo. Lu: non lo so, zero acca negativo?! Citazione preferita? P: “Hasta la victoria siempre!” (Che Guevara) A: “Chi è che può cambiare il mondo? Io e lei!” (Maria Teresa di Calcutta) Lo: “Dovrebbero essere i governi a tenere i popoli e non i popoli a tenere i governi “( lo ha detto un tipo forte, lo dicono anche in V per vendetta). Lu: “Carpe diem” fai “cogli l’attimo” che è meglio! Se fossi un personaggio storico sarei … P: Karl Marx (uagliù facimm a rivoluziooon! ) A: Mi ispiro a personaggi come Ghandi o Mandela, ma se fossi stato un personaggio storico avrei scelto di essere Calvino. Lo: Caio Giulio Cesare.

AMEDEO DE CHIARA CLASSE 5B Classico

PIERLUIGI AVALLONE CLASSE 5D SCIENTIFICO Lu: Alessandro il grande. Se fossi un personaggio della politica italiana sarei… P: Nessuno! Per carità! A: Vendola, molto probabilmente, per la mia loquacità e astrattezza. Lo: Non ne ho la più pallida idea. Lu: Nessuno. Anzi no, Berlusconi, per certi aspetti (sord, femmn, 70 anni e i capelli ancora in testa!) Qual è l’obiettivo principale del tuo essere rappresentante d’istituto? P: il cineforum! A: Il mio obiettivo è quello di concepire una scuola più partecipata, una scuola positiva in cui vengano ascoltati e messi al primo posto i talenti e stimolati coloro i quali invece sono meno interessati. La scuola secondo me deve essere il punto di riferimento di ogni studente, dovrebbe essere piena di laboratori, di attività, incontri e manifestazioni organizzate dagli studenti per gli studenti. Lo: Gli obiettivi principali sono due: 1. Cercare di mantenere acceso il movimento studentesco anche dopo le feste natalizie; 2. Istituire un’aula autogestita per gli studenti. Lu: Creare uno spirito tra le persone, cioè non un’idea ma una complicità tra gli studenti, cosa che si è persa negli ultimi anni, dal punto di vista scolastico più che politico. Far riaccendere una posizione scolastica nello studente. Cosa diresti a coloro i quali ti hanno votato? P: Ringrazio tutti quelli che mi hanno eletto per la fiducia che hanno riposto in me; perché l’avete fatto?! A: Prima di tutto grazie della fiducia. Il mio impegno sarà quello di non deluderli. Se hanno creduto in me per la voglia di fare qualcosa di diverso e per rendere più costruttivo il tempo passato in queste mura, sappiano che sarà questo il mio obiettivo. La settimana dello studente per esempio , della quale io non sono stato certamente l’unico fautore, ha rappresentato l’attuazione di quello che era un progetto mio e dei miei compagni di lista. Lo: Mannaggia a voi! Lu: Grazie per aver creduto in me e aver appoggiato il mio pensiero. Cosa diresti a coloro i quali NON ti hanno votato? P: Pazienza! Tanto sono salito lo stesso! A: Prima cosa, spero che abbiano votato e che abbiano co-

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LORENZO DE NATALE CLASSE 5E SCIENTIFICO munque espresso il proprio voto, che sia per un mio compagno di lista, per una persona dell’altra lista o se hanno depennato tutte le voci, poiché la scuola ha bisogno di avere più voci: dico NO al bipolarismo. Lo: Avete fatto bene! Lu: Se credevano che altre persone avevano più capacità di me, non dico niente a loro sfavore, non li insulto. Cosa ti ha spinto a candidarti alla rappresentanza d’istituto? P: la mia pazzia! A: Dopo essermi avvicinato alla scuola, cercando di analizzarne i problemi, volevo dare il mio contributo e condividere le mie idee. Lo: Poter rappresentare me stesso e non essere rappresentato da altri. Lu: Molti amici me l’hanno proposto perché potevo rappresentare una figura forte all’interno della scuola. Prima l’uovo o prima la gallina? P: Tutti e due: Gesù Cristo l’ha fatto apposta, li ha creati insieme. A: Dipende da chi è l’uovo e chi è la gallina. Secondo me, in definitiva, è la gallina; anche se l’uovo può essere immagine del mondo se vogliamo. Dice Stefano Benni: “Le galline non ci hanno mai chiesto se Adamo ed Eva fossero adulti o bambini!” Lo: Prima la gallina. Lu: Prima l’uovo. Ti aspettavi d’essere eletto? P: si! A: No, perché non era un mio pensiero. L’importante era conquistare seggi nella lista, avrei comunque aiutato i rappresentanti della mia lista che ce l’avrebbero fatta. Mi aspettavo però che almeno una ragazza fosse eletta; è impossibile pensare che da tre anni non ci sia al Vico una ragazza meritevole di sedere in consiglio! Lo: Io no, però altre persone dicevano di si. Lu: Sinceramente, se ti proponi come rappresentante devi essere positivo e consapevole di poter essere eletto. Com’ è stato l’impatto con il nuovo ruolo? Prime impressioni? P: … A: è un lavoro duro, purtroppo. Stanca, per questo chiedo una maggiore partecipazione degli studenti i quali non devono fare certo il mio lavoro ma ognuno deve fare la sua

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LUIGI FERRARA CLASSE 5E SCIENTIFICO parte. Gli studenti devono aiutarci e non delegare, e questo è un problema che riguarda le assemblee d’istituto. Lo: Stress. Essere la voce di 1200 studenti è impegnativo però posso scroccare tutte le sigarette che voglio! Lu: L’impatto è stato positivo però ovviamente questi ultimi due mesi sono stati i più stancanti perché sono i più “caldi” e quindi abbiamo dovuto organizzare tutto il movimento studentesco. Cosa cambieresti assolutamente all’interno della nostra scuola? P: La mentalità delle prime, sono troppo attaccati ai media, si fanno influenzare dagli esempi sbagliati della società. A: Non mi piace il fatto che non ci sia partecipazione né condivisione. Ci vuole più sinergia, ciò non significa “andare tutti d’accordo” bensì collaborare. C’è bisogno soprattutto di maggiore serietà, bisogna essere seri anche quando si fanno le cose belle e divertenti altrimenti diventano motivo di stress o peggio d’imbarbarimento. Lo: Il rapporto alunno-docente Lu: Sinceramente la cosa che cambierei della scuola è il fatto che la scuola ha 4 piani ma in realtà sono 3. Mi spiego meglio: quando si salgono le scale, in realtà i piani sono 4 ma solo 3 sono effettivi. Qual è secondo te il metodo di protesta più valido,diciamo pure, il tuo “preferito”? P: Marlene! ( non è vero) A: La manifestazione. Scendere in piazza e farsi vedere. Ma in generale la protesta deve essere una sorpresa, un qualcosa che vada contro corrente, indignata e propositiva. Io allora direi, scendiamo in piazza e rendiamola una festa in cui si manifesti indignazione e voglia di vivere! Lo: La manifestazione e la lezione in piazza. Lu: Sono tutti fondamentali secondo me, dipende dal momento e dalla forza. I miei preferiti sono l’autogestione e in certi casi anche l’occupazione. Lorenzo e Pierluigi. l’essere fratelli di ex rappresentanti d’istituto del Vico influenza in qualche modo il vostro agire? P: Sicuramente no , perché siamo 2 persone completamente diverse. La cosa che mi ha stupito molto e che a distanza di 5 anni il nome di mio fratello sia ancora nominato dai professori Lo: Assolutamente no! Mi è stato solo detto che, nel caso in cui non fossi stato eletto, sarebbe stata un po’ una vergogna. SARAH MERAVIGLIA


SCUOLA

La 215

oppure aula degli aborigeni

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Il ritrovamento è avvenuto solo di recente, perché il sito era collocato in un ramo secondario del corridoio del secondo piano

en trovati, care lettrici e cari lettori.

Nella nostra puntata, oh no, scusate, spazio odierno della nostra rubrica, parleremo delle testimonianze degli aborigeni australiani nel Liceo Vico di Napoli. Il ritrovamento delle testimonianze di questi gruppi ha suscitato il grande stupore della comunità scientifica (mentre è passato alquanto inosservato presso l’istituto napoletano) ed ha aperto nuovi interrogativi sui flussi migratori delle popolazioni nella preistoria dell’uomo: sono forse la testimonianza del passaggio di quest’etnia attraverso la penisola italiana durante la glaciazione? O sono forse risalenti a gruppi di aborigeni entrati in contatto con gli europei nel XVIII secolo e trasferitisi nel vecchio continente? Solo un più accurato esame al Carbonio 14 potrà fornire una più precisa datazione per questi reperti. Ma esattamente di che cosa si tratta? Si tratta di pitture parietali policrome contraddistinte dalla più autentica tradizione aborigena. Il ritrovamento è avvenuto solo di recente, perché il sito era collocato in un ramo secondario del corridoio del secondo piano; in fondo al corridoio si è trovato, dunque, un’aula completamente tappezzata di raffigurazioni di falli. Alcuni di essi raggiungono notevoli dimensioni; uno tra essi svetta per oltre due metri, in scala 10 a 1. Una scoperta davvero interessantissima. Come ben saprete, tali raffigurazioni simboleggiavano il grado sociale degli individui di queste comunità ed erano riservate solo agli uomini più emeriti del gruppo; la grandezza delle rappresentazioni era proporzionale al rango sociale di ciascun uomo. Numerose sono in verità tali testimonianze di primitivo estro artistico nell’istituto, ma non raggiungono le dimensioni di questo sito. Solo recentemente, dopo l’importantissima scoperta, si è aggiunto un nuovo sensazionale ritrovamento: un’enorme raffigurazione di oltre 6 metri che occupa la parete di un intero piano delle scale interne nell’ala nord-ovest, molto rassomigliante al Basilisco di Harry Potter, il mostruoso serpente che pietrifica con lo sguardo della serie cinematografica molto amata dai più giovani. Speriamo che la scuola e le istituzioni, coordinate, magari, dai Ministeri dell’Istruzione e dei Beni culturali, sappiano valorizzare meglio questa importantissima testimonianza delle civiltà che ci hanno preceduto. Buonasera. PIERA ANGELA

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SCUOLA

Su cosa manifesto oggi?

N

ostalgici ricordi di una stagione ormai conclusa: l’inizio della scuola, la caduta delle foglie, le lamentele sulla pioggia… le manifestazioni studentesche ! Si è oramai concluso un altro Autunno caldo, infatti studenti medi e universitari si sono mobilitati nei mesi scorsi per protestare contro delle riforme scolastiche random; quest’anno è toccato alla

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riforma Profumo e all’ormai vecchio e stagnante ddl Aprea che è stato però bocciato dopo 4 anni di travagli in Parlamento. Per verificare se lo studente protesta contro qualcosa di cui è a conoscenza, oppure se protesta a cavolo, siamo andati alla manifestazione a fare domande. Indovinate un po'? Napoli, 12 ottobre, manifestazione degli studenti medi.


Pata pata dell’acqua Ci aggiriamo facendo domande un po’ serie, un po' no, sulla politica attuale, nella speranza di farci qualche risata (ci è andata bene). La manifestazione è stata divertente sin dall’inizio, in quanto gli studenti hanno deciso di mostrare tutto il loro potenziale rivoluzionario modificando il percorso e andando in strade in cui non era autorizzato il passaggio del corteo, urlando slogan come “noi andiamo dove vogliamo”. Va fatto quindi subito un inciso sulla straordinaria inutilità e stupidità dei cori che sono ben poco distinguibili dai cori da stadio, infatti nella manifestazione si è dato fondo al repertorio, riesumando grandi classici come “Bella Ciao” o l’intramontabile “Siamo tutti antifascisti”, dimostrando una buona dose di “nonlosochecifaccioquièbellostareinsiemeevvivaaaaa”. Si è dato però anche spazio alle novità con l’introduzione di nuovi cori cantati da ragazzini con bandiere dei pirati (bandiera pirata a una manifestazione studentesca? E qualcuno dovrebbe anche prenderti sul serio?)come “noi facciamo il cazzo che vogliamo”. Quello che il Piergiorgio di turno non ha pensato però prima che la mammina lo trascinasse per le orecchie alla lezione privata di latino (noi facciamo il cazzo che vogliamo eh?) è l'inutilità di manifestare in questa maniera, così banale e stereotipata. Dopo aver urlato questi slogan deliranti, gli studenti si sono messi a urlare di gioia, siamo andati a vedere il perché. Sarà che gli studenti medi sono giovani e provano stupore per tutti i prodigi naturali che avvengono attorno a loro, ma non abbiamo ancora capito quale sia il senso di urlare tutti entusiasti alla semplice accensione di un fumogeno oppure di sovreccitarsi come dei bonobo in calore al semplice udire di note musicali espulse da casse itineranti. La cosa che ci ha però colpito di più in questo confronto con gli studenti sono state le risposte alle domande che gli abbiamo fatto. Infatti qualunque cosa gli venisse chiesta, sia sulla riforma contro cui stavano protestando, sia per domande di ordine generale sul governo attuale (fino ad arrivare a domande bastarde su finanziamenti alla Philips o ad altre industrie del campo dell’intrattenimento), le risposte erano completamente standard e spesso non inerenti alla domanda fatta, non era perciò difficile vedersi rispondere alla domanda “cosa ne pensi dei fondi per le innovazioni tecnologiche nelle scuole?” con “Monti dovrebbe cambiare le basi, i parlamentari si devono dimettere!!”.

Questo dimostra ancora una volta quanto lo studente Italiano basi la propria esperienza politica sul sentito dire e su informazioni con fonti dalla scarsissima attendibilità. Elenchiamo ora le risposte più divertenti e più insensate alle nostre domande. Cosa ne pensi della trasformazione del consiglio d’istituto in consiglio d’autonomia? Non ne penso (scappa) Chiedi a lui è più informato (scappa) Non so di cosa mi stai parlando (e allora per cosa manifesti?) per i diritti all’istruzione! Cosa ne pensi del fatto che Monti abbia finanziato con 4 miliardi le industrie Philips? (senza accennare al fatto che la Philips sia la stessa che produce tv ecc.) (indicando la strada) Vedi tu se con le strade che ci ritroviamo 4 miliardi vanno buttati così. Ti posso fare una domanda? No, piove troppo Cosa ne pensi della frammentazione dell’offerta scolastica imposta dal Ddl Aprea? Una ragazzina ride e mi indirizza al suo rappresentante d’istituto che mi risponde “eh frà stiamo inguaiati” Ci stanno bloccando il futuro Non so manco cosa sia, manifesto solo per divertirmi (e questi era candidato rappresentante al vico, per fortuna non eletto) Ci privano del diritto … (si radunano per rispondere alla nostra domanda tipo “chi vuol essere milionario” e nel frattempo una ragazza scappa) stiamo lottando per i nostri diritti!!! quali sono i nostri diritti? ah non lo so io Per concludere vi lascio con la risposta più bella e divertente che potessi ricevere Il governo Monti ha dato 1 miliardo di dollari all’industria Control (senza far notare che la Control produce profilattici), cosa ne pensi? E’ uno schifo, questo Governo pensa solo alle banche, questo Governo ci è stato imposto, non possiamo fare niente, possiamo solo manifestare. PIERO WEBER

AIUTI DI STATO Abbiamo provato a chiedere ai ragazzi informazioni su aiuti di stato mai nemmeno immaginati 4 mld alle INDUSTRIE PHILIPS

Vedi tu se con le strade che ci ritroviamo 4 miliardi vanno buttati così!

4 mld alle INDUSTRIE PHILIPS

E’ uno schifo, questo governo pensa solo alle banche

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MIXZONE ELEZIONI 2013

TSUNAMI crollo PD, rimonta PDL 5 stelle all'assalto!

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È

ufficiale: nella casa del Grande Bordello restano Bersani, Berlusconi e Grillo a contendersi il trono. Sembra proprio che agli italiani i magistrati non vadano a genio, non ha infatti ottenuto alcun posto a Montecitorio Rivoluzione Civile del pm Ingroia. Per non parlare poi di Giannino e del suo partito Fare per fermare il declino il cui fallimento è ormai bersaglio sui social network delle prese in giro più disparate, la più gettonata delle quali è sicuramente lo slogan “Bere per dimenticare il declino”. Stessa sorte è toccata all’asse centrale Monti-Bersani tanto auspicato e supportato dai leader europei, che avevano riscontrato nel Professore le competenze e le capacità necessarie per riportare a galla il bel Paese; seguire le indicazioni di potenze mondiali che progrediscono e hanno prodotti interni lordi che lievitano di anno in anno? Ma anche no. Siamo un popolo di sognatori noi, indipendenti e sappiamo badare a noi stessi. Ma intanto… l’Europa va veloce e noi stiamo indietro. Siamo patriottici e anche un po’ tradizionalisti se vogliamo dirla tutta, affezionati alle nostre pietre miliari, è per questo

Percentuali di voto coalizioni Camera

che 7 milioni e mezzo di italiani continuano a votare Pdl. Deve essere per questo. Forse che qualcuno s’è fatto sul serio abbindolare dalla frottola della restituzione dei soldi dell’IMU? Impossibile pensarlo, sarebbe un’offesa ai quozienti intellettivi del paese intero. Sarà stato il suo sorriso smagliante o la sua ironia maschilista ad addolcire i cuori della popolazione? Mistero! El conquistador di palazzo Chigi è però Grillo, il quale s’è accaparrato niente di meno che il 25% dei voti alla Camera guadagnandosi il titolo di primo partito. “Niente inciuci!” afferma l’ex comico genovese, escludendo definitivamente dai suoi piani una grande alleanza alla tedesca stile Große Koalition confermando la sua volontà di restare fuori dal radar delle due “B” che definisce dei falliti. Delusi ancora una volta sono quelli che hanno votato Pd che avevano confidato nella possibilità di riscatto rappresentata dalla sinistra ma si sono ritrovati in mano un pugno di mosche; sì, è vero che l’alleanza di sinistra ha nel complesso ottenuto la maggioranza, ma lo scarto che la mette in vantaggio rispetto al Pdl è talmente minimo che sono alte le probabilità di fallimento di un ipotetico governo Bersani.

RISULTATI CAMERA

A Montecitorio, grazie al premio di maggioranza è garantita la governabilità per la coalizione del PD Il premio di maggioranza è una percentuale di seggi maggiore della proporzione di votanti, assegnata al principale partito o coalizione per metterlo in condizione di governare agevolmente. Un premio di maggioranza può comportare una distorsione della rappresentanza proporzionale a fini di governabilità.

Aggiungendo il premio, così sono divisi i seggi:

292 6

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37

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29,55% 29,18% 25,55% 10,56% 2,55%

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LETTERA A BERSANI ______________________________________

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arissimo Compagno Bersani. No, sbagliato... Egregio Segretario Bersani. Non sono qui per criticarla, ce ne sarebbe di materiale. Sarebbe il caso piuttosto di riflettere sui risultati delle recentissime elezioni che hanno visto la sua coalizione con una maggioranza abbastanza ampia alla Camera ma inesistente al Senato. Sembra quasi che Lei ed i suoi compagni, mi scusi sbaglio sempre, colleghi proviate un fetiscistico piacere nel risuscitare i morti. Si mi riferisco a Lui: Lolito, il Caimano, il Signor B. Si ricorda della folla inferocita che inveiva contro l'ex premier ormai dimissionario lo scorso Novembre 2011? In quei giorni il PDL era dato, dai sondaggisti più benevolenti, al 7%. Se, invece di avallare la scelta del Presidente Napolitano, aveste spinto per elezioni anticipate, oggi Lei con ogni probabilità sarebbe stato il Premier a capo di una coalizione con un'ampissima maggioranza. Ma visto che Lei è un burlone, mi scusi "un uomo responsabile", ha preferito appoggiare il Governo Monti, che nel frattempo si era insediato. Nel frattempo, mentre nelle piazze montava la rabbia contro le politiche di austerity imposte dalla BCE e opportunamente applicate dallo scorso Esecutivo, ha abbandonato tutti i suoi papabili alleati, dimostrando per altro una forte dose di altezzosità, se mi permette. Tralasciando gli ex compagni di Rifondazione Comunista, ha messo alla porta Di Pietro, Bonelli e Pannella, con i quali avrebbe avuto di sicuro qualche seggio in più. Dimenticandoci momentaneamente della mano che tese Grillo al PD anni fa, ha schifato anche le avances Ingroia preferendo lasciare aperte le porte di possibili alleanze con Monti. Di una cosa però devo complimentarmi: nel suo partito ci tenete alle tradizioni. Nell'ultimo ventennio avete sempre avuto la possibilità

Divisione seggi al Senato

105 7 1 ______ 20

113

98 17 1 ______

di cambiare questo paese. Dagli anni della "gioiosa macchina da guerra" ad oggi avete spesso stravinto le elezioni amministrative. All'inizio di quasi tutte le campagne elettorali per le Politiche siete sempre stati dati con un vantaggio a dir poco imbarazzante per gli altri Partiti. Visto che però caro Bersani i suoi colleghi (visto piano piano sto imparando) sono parecchio sportivi, ci han tenuto negli anni a butttare dalla finestra migliaia di voti con questo o quello scandalo. Quest'anno la genialata è stato il caso MPS. Citando Fassino e Travaglio potrei dire che "Avevate una banca". Le Sue colpe sono molteplici ed è inutile nonchè deprimente ripeterle tutte. La più grave che le imputo però è la seguente: Dopo tanti anni, durante i quali il popolo sembrava assopito e abbandonato al succedersi degli eventi, una grande fetta di popolazione ha iniziato a farsi sentire, ha iniziato a esprimere la propria rabbia. Dal 2007 ad oggi grazie ai "V day", al referendum del 12 e 13 Giugno del 2011, passando per gli scontri di piazza del 14 Dicembre 2010 e del 15 Ottobre 2011, tantissime persone hanno dimostrato che era finito il tempo dei Partiti. Il "popolo" ha fatto capire esplicitamente che non si poteva più delegare le scelte che avrebbero condizionato il proprio futuro a coloro i quali erano correspansabili della crisi Socio-Economica a cui assistiamo. L'unico che ha ascoltato e ha incanalato la rabbia espressa da gran parte degli Italiani, con tutte le sue pecche, è stato Beppe Grillo, che con il suo Movimento 5 Stelle è di fatto il vero vincitore di questa disputa. Non siete stati capaci di esprimere nessuna idea di rinnovamento, durante questa campagna elettorale. Siete stati gli artefici della vostra stessa disfatta. Si delinea un futuro difficile ed impervio per "L'Italia Giusta" che Lei auspicava. Distinti saluti CIRO AMITRANO

RISULTATI SENATO

Dalla settimana scorsa, Palazzo Madama è al centro del mondo. I premi di maggioranza regionali non consentono al PD di ottenere un numero di Senatori sufficiente per governare

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SE SI FOSSE VOTATO 2000 E PASSA ANNI FA… È giusto di sabato la pubblicazione del saggio dei filologi tedeschi Pius von Kasterrose e M.R. Varvaradoulos, intitolato Influenze nella politica contemporanea degli autori dell’età classica. Il libro è subito diventato un prezioso manuale di consultazione per gli studenti del nostro istituto dell’indirizzo classico, specialmente quelli

MIX FUN

che, compiuti ormai i fatidici 18 anni, erano chiamati per la prima volta a votare. Alcuni tra loro hanno, anzi, provato, sulla scorta della lettura del saggio, a immaginare per quale lista avrebbero votato alcuni tra i maggiori autori della classicità. Ecco qui qualche esempio di questo lavoro, sottratto di nascosto per voi lettori.

EURIPIDE

CICERONE

Acuto critico e osservatore della realtà, ma scarsamente amato dal pubblico e raramente premiato, Euripide condivide lo stesso destino del candidato Premier di Rivoluzione Civile Antonio Ingroia; accomunati tanto dal desiderio di guardare lontano e portare un cambiamento per la società quanto dall’amaro insuccesso.

L’integerrimo oratore non poteva non associarsi al rigore del Professore: lontano dagli eccessi di popolarismo e rivolto sempre alla parte buona della società, convinto di poter traghettare il paese attraverso la crisi, ma travolto alla fine dalla ribalta di un capo di un movimento dopo l’altro, Cicerone è un perfetto montiano.

SVETONIO

ORAZIO

Lo storiografo di gossip imperiale, un autentico Signorini ante-litteram, non avrebbe potuto rivolgere le sue simpatie che al leader carismatico, campione di battute e carinerie e collezionista di gaffes a livello internazionale, capace di affascinare tutti e risorgere dalle ceneri più di una fenice; perché l’importante per gli italiani non è guardare in faccia i problemi, ma riderci sopra, quasi per esorcizzarli.

Una vecchia gloria di tante battaglie repubblicane tipo partito comunista italiano confluito nel grande partito di centro-sinistra: non è l’identikit di un deputato del PD, ma di Quinto Orazio Flacco. Un personaggio come il poeta latino di origini venosine sarebbe stato benissimo nel maggior partito d’Italia, avrebbe ben incarnato il suo spirito democratico ci sarebbe sguazzato con piacere, lui il maialino del gregge di Epicuro, salvo poi scivolare sul fango del Monte dei Paschi di Siena.

rivoluzione civile

il popolo della libertà

SENECA

unione di centro Attaccato ai valori tradizionali ma aperto a detta sua al rinnovamento: un personaggio che sa districarsi nella politica, che magari non governa direttamente, ma che si sente sempre l’ago della bilancia. L’avevate riconosciuto? Ma è logico, è Seneca il giovane. Ora esiliato, ora predicatore, ora consigliere dell’uomo al potere, ora regista nascosto dell’azione di governo e infine scaricato dalla politica. Chi credevate che fosse? Pierferdinando Casini?

scelta civica

partito domcratico

LUCREZIO astensione

Non avrebbe potuto comportarsi altrimenti il più convinto seguace di Epicuro e del suo principio del vivi nascosto; difficile nascondersi, però, tra una folla di quasi il 25% della popolazione. Ma gli astensionisti, si sa, non temono poi di nascondersi troppo.

GIOVENALE

ESCHILO

Indignato nei confronti di tutto e tutti, contraddistinto da un carattere aggressivo e rabbioso, cinico e sardonico, l’autore satirico di età imperiale Giovenale non poteva trovare miglior rappresentante nel dissacratorio comico genovese.

Come la lista del governatore della Puglia anche il grande tragediografo era un sostenitore del partito democratico che si affermava ad Atene come partito vincente. Altri partiti democratici, a quei tempi…

movimento 5 stelle

sinistra ecologia libertà

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MIXZONE INCHIESTA

AMICI DI MARIJA 22


a malattie favorite dalla tossicodipendenza e con la tendenza alla delinquenza (per non dire del grandissimo movimento di malavita internazionale che provvede al rifornimento delle sostanze stupefacenti). C’è poi una necessaria distinzione da fare tra droghe “leggere” derivanti dalla canapa indiana e assunte tramite varie modalità e droghe “pesanti”. Le leggere e danno luogo ad uno stato di coscienza lievemente alterato con euforia ed ebbrezza, di durata breve (una - due ore). La canapa viene consumata come tale, essiccata e fumata (Marijuana); oppure sotto forma di olio essenziale; o ancora sotto forma di derivato solido della resina (Hashish); infine, anche ingerita in polvere o di infuso. Questo tipo di comporta

72%

28% del 28%:

46%

dichiara di essere o essere stato consumatore abituale persone più abbienti, dato il suo elevatissimo costo. Assunta per via prevalentemente inalatoria, determina uno stato di allerta mentale simile a quello procurato dalle amfetamine. Intensa è la produzione delle droghe di sintesi chimica, un gruppo molto eterogeneo, in quanto è ancor più intensa nei laboratori clandestini la ricerca per la produzione di nuovi agenti psicotropi illegali. Uno dei rappresentanti più noti è l’LSD, nota in gergo come “acido”; Si assume per via orale e induce una vera e propria psicosi allucinatoria acuta (“viaggio”), i cui contenuti possono essere piacevoli ma più spesso sono terrificanti, potendo anche indurre al suicidio. Inoltre i sintomi, una volta scomparsi, possono riemergere improvvisamente (“flashback”) con le prevedibili conseguenze. Ma veniamo al nostro sondaggio: abbiamo intervistato un campione di cento persone che non sapevano di aver preso parte al nostro esperimento, e queste ci hanno rivelato quale fosse in primis quel-

ha fatto uso almeno una volta nella vita di marijuana

Si definisce droga una sostanza che per via dei suoi effetti farmacologici agisce sul sistema nervoso centrale, alterando la percezione della realtà

una relativa dipendenza: le loro proprietà psicotrope sono trascurabili e sono perciò indicate come stupefacenti minori. La potenziale pericolosità della canapa e dei suoi derivati non è stata definitivamente provata; resta peraltro il fatto che il soggetto che ha tendenze tossicofile facilmente inizia le sue esperienze con tali droghe “leggere” per andare a terminarle con droghe “pesanti”, anzi, letali. Fra queste, tra cui l’eroina, si riconoscono diverse classi farmacologicamente distinte e va ricordato che la loro principale caratteristica è l’alterazione delle percezioni. La somministrazione endovenosa di queste sostanze provoca la comparsa di fenomeni indicati come flash, non necessariamente piacevoli. Si tratta di droghe molto pericolose che, oltre a far perdere il contatto con la realtà sono costose, e spingono quindi i tossicodipendenti a procurarsi denaro seguendo vie non sempre legali. La cocaina, invece, estratta dalle foglie dell’albero di coca, è usata soprattutto dalle

*trattasi di un campione non rappresentativo formato da 100 studenti

C

osa sono i Vichiani? Qual è la vera identità dei frequentatori del nostro Liceo? Come sono i nostri studenti, come stanno, cosa fanno? Senza voler diventare un orwelliano Grande Fratello, quest’anno il Camaleo si propone di indagare la realtà del Vico e dal momento che i soscritti autori non avevano niente di meglio da fare e si voleva cominciare con un sondaggio neutro, la nostra indagine si è concentrata sul (forse è preferibile una frase meno ironica tipo: comincia con l’indagare il) consumo di stupefacenti da parte della popolazione studentesca del Vico. Ma cosa vuol dire la parola droga? Si definisce droga una sostanza che per via dei suoi effetti farmacologici agisce sul sistema nervoso centrale, alterando la percezione della realtà. Le droghe sono spesso causa di dipendenza fisica e psichica. A questa imprecisa definizione va aggiunto l’effetto “totalizzante” della droga: l’individuo sembra mettere da parte ogni altra attività; la pericolosità personale e sociale, che si esprime con la morte precoce del tossicodipendente in seguito all’effetto della sostanza o

I DATI NELLA SCUOLA*

dice di non aver mai fatto uso di stupefacenti

Ci sono tante cose che stuzzicano l’attenzione e la curiosità di noi studenti qui al G.B.Vico. I corridoi stessi sembrano ascoltare trepidanti le conversazioni dei ragazzi che chiacchierando svelano agli amici misfatti e peccati commessi la sera precedente. Abbandoniamo però le informazioni ufficiose e poniamo sotto la lente di ingrandimento il microcosmo scolastico per comprendere e far conoscere quanto ci sia di vero e in che misura.

23


Ci sono paesi in Europa in cui il commercio e consumo di droghe leggere è legalizzato, non oltre i limiti consentiti dalla legge lo che loro considerano il mondo delle droghe e poi quale fosse il loro approccio con questo. Circa il 72% degli intervistati ha affermato di non aver mai assunto droghe di alcun genere, anche se un 15% di queste non ha escluso la possibilità di sperimentarne gli effetti in futuro. Il restante 28% ha dichiarato di aver consumato almeno una volta nella propria vita marijuana. Di questi il 46% è emerso essere consumatore abituale o di esserlo stato in passato. Il 3% degli intervistati ha poi rivelato di aver sperimentato droghe da rave, fino a spingersi a una percentuale minima (1%) che ha confessato addirittura di aver tirato coca. Perciò da oggi in poi i professori quando guarderanno gli occhi di un loro studente tengano presente che potrebbe non essere il sonno la causa di quel rossore. Ci sono paesi in Europa in cui il commercio e il conseguente consumo di droghe leggere è legalizzato (ad esempio Olanda e Germania,), ovviamente non oltre i limiti consentiti dalla legislatura della nazione. In Italia è proibito qualsiasi consumo di droghe indipendentemente dalla tipologia. La vendita dunque non è consentita e qualsiasi commercio collaterale non

i più alti consumi di cocaina nella stessa fascia sono in Gran Bretagna

6.4%

24

Percentuale di ragazzi 15-24 anni che hanno fatto uso di cannabis negli ultimi 12 mesi. RIcerca dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze

29.5% è il dato della repubblica ceca, recird mondiale tra gli under 25

LA CANNABIS IN EUROPA

è previsto dalla legge. Tuttavia esistono due modi per reperire tali sostanze: la prima opzione è rappresentata dalle piazze di spaccio controllate dalle associazioni malavitose, che vedono nelle sostanze stupefacenti la principale fonte di introiti; la seconda è rappresentata dai cosiddetti privati, i quali o acquistano la droga attraverso le piazze di spaccio e la rivendono ad un prezzo superiore o talvolta la importano o la producono autonomamente. Si può evincere da ciò che queste sostanze sono altamente reperibili anche per consumatori della nostra età, a soggetti, quindi, non ancora maggiorenni; è difficile immaginare un pusher che chieda un documento di riconoscimento). Ma la facile reperibilità di queste sostanze non basta a motivarne l’ampia diffusione tra i giovanissimi. Una delle domande che ci siamo posti infatti è perché e come queste siano state sdoganate. Probabilmente è stata fatta leva sulla volontà di emulazione che è propria dell’età giovanile verso modelli comportamentali già presenti negli anni sessanta. Di questi ne sono un esempio la “gioventù bruciata” di James Dean e le rock star più rappresentative di quella che fu la rivoluzione sociale di quegli anni. Erano altri tempi e l’uso delle sostanze stupefacenti era motivato da un desiderio di comunicare il proprio dissidio interiore e la spaccatura tra quella e la generazione precedente. Questa protesta è arrivata ai nostri giorni svuotata delle sue motivazioni originarie; oggigiorno ne resta solo lo status symbol nel consumo di droghe. La normalizzazione di questo consumo negli anni seguenti all’esaurirsi del movimento ne ha incrementato la richiesta, facendone una vera e propria moda. DE ROSA BARBARACI


UP DATE

28 31 E se un cattivo di un video games vivesse una crisi: ecco Ralph Spaccatutto

Ritornano i Muse con "The second law", un passo avanti per la band britannica

Ben batte Steven Argo di Ben Affleck supera il Lincoln di Spielberg, il quale vince miglior attore (Daniel Day-Lewis) e miglior scenografia. Fuori programma Michelle Obama che annuncia il miglior film direttamente dalla Casa Bianca.

33 34 Passa il tempo e la TV cambia. Quando il rality show cede il passo.

Il grande oroscopo del mago Gifram: la sopravvivenza a scuola sarĂ piĂš facile


UP DATE

FOCUS

o O SCAR 2013

Nel segno di Seth ochi giorni sono passati dalla premiazione e le immagini più divertenti degli attori sfilati sul red-carpet sono ancora impresse nei nostri occhi. Mentre da noi era notte fonda, a Los Angeles erano pressappoco le 14 e le prestigiose sfilate lungo il red-carpet per entrare nella tanto ambita sala erano appena iniziate. La serata è stata aperta da Seth MacFarlane che con il suo umorismo non ha risparmiato nessuno, punzecchiando in particolar modo Tommy Lee Jones, Jean Dujardin e Daniel Day-Lewise. Ad un certo punto della serata dal soffitto è apparso un grande teleschermo proiettando l’enorme immagine di, indovinate un po’: il capitano Kirk di “Star Treck”! Il quale da agli spettatori un assaggio di quello che sarà il futuro della serata che rischia di andare in fumo a causa di scene imbarazzanti riguardanti gli attori e lo stesso conduttore; bizzarro è il fatto che sono stati proprio gli attori e lo stesso Seth MacFarlane a realizzare tale video, una trovata così geniale e fuo-

P

ri dagli schemi ha sicuramente contribuito all’ilarità della serata. Dopo questo breve sketch, ha avuto inizio la consegna della statuetta dorata, partendo dal miglior attore non protagonista, assegnata a Christoph Waltz, attore di “Django Unchained”. In seguito è stato premiato il miglior film di animazione che, tra tanti possibili vincitori, è stato conquistato da “Brave” di Mark Andrews. Subito dopo sono saliti sul palco niente di meno che gli Avengers, quasi al completo, presentatori del film con scenografia ed effetti speciali migliori : “Vita di Pi” di Ang Lee. “Les Miserables” è stato invece premiato per il miglior trucco, questo prima di fare un omaggio al 50esimo aniversario di 007 presentato da Halle Berry. Si è aperto poi lo spazio dedicato a documentari e cortometraggi dal quale sono usciti vincitori “Curfew”e “Inocente”, premiati dal protagonista di “Django Unchained” che li ha soprannominati i futuri candidati agli oscar, e “Searcing for Sugar Man”, miglior documentario premiato da Ben Affleck. Dopo aver premiato “Amour”

JENNIFER LAWRENCE BEST FALL

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come miglior film straniero, è iniziato un lungo musical introdotto da John Travolta. Si sono esibiti anche gli attori di “Les Miserables” che hanno cantato dal vivo proprio come hanno fatto nel film. Seth non è riuscito a trattenersi dal far presentare i premi per il miglior sound agli attori di “Ted”( film del quale egli stesso è regista). Vincitori di quest’ultima statuetta d’oro sono stati “Les Miserables”, “Skyfall” e “Zero Dark Thirty”. Anne Hathaway è stata riconosciuta migliore attrice non protagonista e i film “Argo” e “Lincoln” sono stati premiati per l’ottima scenografie e per il montaggio dal maghetto Daniel Radcliffe e alla vampiressa Kristen Stewart. Dopo la bellissima canzone “Skyfall” di Adele sono stati assegnati i premi per miglior colonna sonora a “Vita di Pi” e miglior canzone a “Skyfall”. I premi per la scrittura sono stati assegati a “Argo” e a “Django Unchained”, quest'ultimo premiato per scrittura originale, mentre il premio alla miglior regia è stato assegnato ad Ang Lee. Un po’per l’euforia di aver vinto un Oscar come mi-


glior attrice o forse solo affinchè Hugh Jackman accorresse in suo aiuto , Jennifer Lawrence (protagonista del film “Silver Linings Playbook”) è inciampata, clamorosamente ma con stile, facendo sorridere il mondo intero. Meryl Streep, vincitrice del premio oscar come miglior attrice dell'anno scorso, ha consegnato il premio per miglior attore protagonista a Daniel Day-Lewise per “Lincoln”. La premiazione del miglior film, momento più atteso della serata, è stata affidata a Jack Nicholson che ha stemperato la tensione con molte battute sulla paura che lui stesso può provocare negli altri. Poi ha passato la parola alla “First lady” americana, Michelle Obama in diretta dalla “Casa Bianca” che ha fatto un elogio al cinema e a queste premiazioni che aiutano a far sognare i ragazzi. Michelle Obama ha annunciato il vincitore che tra ben 9 candidati degli Oscar 2013 è stato: “Argo”. I film che hanno ricevuto più oscar sono: “Vita di Pi” con 4 statuette dorate, “Les Miserables” e “Argo” con 3; “Lincoln”, “Django Unchained” e “Skyfall” con 2; “Amour” e “Anna Karenina” con 1. Nonostante la molte nomination ricevute per “Lincoln”, ben 12, il film ne ha vinte solo 2, mentre “Vita di Pi”, con 11, è uscito vincitore di 4 oscar. Ottima performance, invece, per “Les Miserables” e “Argo”, che candidati entrambi a 7 nomination, sono usciti vincitori di 3 oscar. La serata è stata resa molto divertente e alleggerita nonostante la tradizionale durata infinita, grazie alla simpatia del conduttore e di tutti gli attori che hanno creato un clima familiare quasi da recita di fine anno scolastico. Speriamo che anche il prossimo anno si possa rivivere una simile atmosfera e che il capitano Kirk sia pronto per accompagnarci di nuovo nel visionario mondo del cinema, perché come ha detto Michelle Obama: “I film fanno sognare e aiutano i giovani a credere nei loro sogni, e sperare che si avverino”. Alla prossima.

OSCAR MAP MIGLIOr film

ARGO

regia di Ben Affleck

MIGLIOr REGIA

Ang Lee

Vita di Pi

MIGLIOr attore protagonista

Daniel Day-Lewis

Lincoln

MIGLIOr ATTRICE protagonista

Jennifer Lawrence Il lato positivo

MIGLIOr attore NON protagonista

Christoph Waltz

Django Unchained

MIGLIOr attrice NON protagonista

Anne Hathaway

Les Misérables

MIGlior sceneggiatura originale

Quentin Tarantino

Django Unchained

ALESSANDRO DE CHIARA

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CINEMA

Movie Games h la crisi di mezza età, ci passano tutti prima o poi… anche i personaggi dei videogiochi! Dopo 30anni di duro lavoro trascorsi ad essere disprezzato, Ralph Spaccatutto (cattivo di Fix-it-Felix) decide di dare una svolta alla sua vita, di conquistare la gloria e soprattutto la benevolenza dei suoi colleghi diventando un eroe. Così inizia il suo viaggio attraverso i giochi arcade, passando per tutte le generazioni di videogames. Numerose sono le citazioni: a partire dalla parodia di Donkey Kong, Metal Gear Solid, Street Fighter, l’immancabile Super Mario, l’ormai disoccupato Snake, Pac-man, Sonic, vari personaggi Disney, Halo, Gears of War, Metroid ed Alien.

A

Il film candidato ai Golden Globe ed Oscar è una grande soddisfazione per il regista Rich Moore che ha realizzato il 52° capolavoro d’animazione Disney, campione d’incassi in America, e che ha guadagnato la bellezza di 337.700.000 $, un record per il mercato degli adattamenti da videogiochi che non ha mai rilevato incassi particolarmente alti (nonostante alcuni film abbiano superato le aspettative di botteghino). Fatto sta che Ralph si è piazzato alla prima posizione, superando gli incassi di Prince Of Persia, Resident Evil, Tomb Raider, Street Fighter ,Silent Hill e Final Fantasy…. Insomma altro che sbaragliare la concorrenza, Ralph ha letteralmente “Spaccato tutto”! CHIARA UCCELLO

Top chart

TRE MOVIE GAMES CHE HANNO FATTO LA STORIA 1. PRINCE OF PERSIA

335.154.638 $ incasso mondiale È un film d'avventura del 2010 diretto da Mike Newell e basato sull'omonimo videogioco. Non si tratta di un adattamento diretto di uno dei titoli del videogioco, in quanto la trama è indipendente, pur ispirandosi a numerosi elementi dei vari capitoli della saga.

2. Resident Evil: Afterlife 294.113.995 $ incasso mondiale

È un film del 2010 diretto e sceneggiato da Paul W.S. Anderson e interpretato da Milla Jovovich, Ali Larter, Wentworth Miller, Sienna Guillory, Spencer Locke e Shawn Roberts. Si tratta del quarto episodio della saga cinematografica basata sui videogiochi survival horror della Capcom e il primo film di questi a essere distribuito in tridimensionale.

3. Lara Croft: Tomb Raider 274.703.340 $ incasso mondiale

È un film del 2001, tratto dall'omonimo videogioco. Diretto da Simon West, il cast include Angelina Jolie nel ruolo di Lara Croft. Altri attori sono Jon Voight, Leslie Phillips, Iain Glen, Noah Taylor, Richard Johnson e Daniel Craig. Dalla sceneggiatura del film è stato tratto anche un romanzo, scritto dall'autore Dave Stern e pubblicato in concomitanza con l'uscita nelle sale.

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In bilico tra satira premonitrice e orrore… a coppia Albanese-Manfredonia, che aveva realizzato con successo "Qualunquemente", è tornata nelle sale con "Tutto tutto niente niente" portando sullo schermo, insieme all'ormai famigerato Cetto Laqualunque (dubbio personaggio di chiare origini calabresi), altre due “maschere comiche” altrettanto alternative: il pugliese Frengo Stoppato, consumatore, adoratore di "erba" e fervente religioso, e il veneto Rodolfo Favaretto, detto Olfo, che sogna di far annettere il suo paesello all'Austria. Cetto La Qualunque dopo la “salita in politica” infila la discesa insieme alla sua giunta, sciolta e incarcerata nelle carceri calabresi. Più a Nord (Est), Rodolfo Favaretto coltiva il sogno della Secessione, vagheggiando l'Austria e trafficando clandestini. Denunciato da uno dei suoi braccianti neri, creduto morto e buttato in mare, Rodolfo viene arrestato. Lontano dall'Italia invece Frengo Stoppato fugge alla giustizia e a una madre ingombrante e devota, che

L

lo sogna casalingo e beato. Convinto da una telefonata materna ad abbandonare il suo rifugio new age, Stoppato viene condannato e rinchiuso per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Sarà un Sottosegretario, autorevole e maneggione, a rimetterli in libertà e al servizio di un Presidente del Consiglio di poche parole e smodato appetito. Entrati (il)lecitamente nella politica romana per garantire in parlamento voti e privilegi al partito di appartenenza, Cetto, Rodolfo e Frengo finiranno per comprometterne potere ed equilibrio. Questi personaggi (interpretati tutti e tre da Albanese) rappresentano, quindi, tre cellule della “società” impazzite: questa “teoria di mostri” con il suo surrealismo,allegorismo e gusto grottesco diventa uno specchio deformante del contemporaneo, un’esasperazione dei nostri eccessi o una condanna ad un certo tipo di politica o atteggiamenti sociali che come direbbe Albanese stesso “ci hannu rutto i cugl***”! La stessa “brutalità” di queste perso-

nalità, i loro ideali e principi (se d’ideali e principi possiamo parlare) però, vorrebbe essere anche una conseguenza ipotetica e, in effetti, anche un po’ realistica, una “risposta” ai problemi politici: ancora una volta il risultato è sconcertante, ti lascia davvero l’amaro in bocca. Sin dall’esordio, al suo ultimo lavoro, il regista Giulio Manfredonia in concomitanza con Antonio Albanese (autore della sceneggiatura) ci dimostra grandi capacità di osservazione ma anche di attenzione al dettaglio, basti pensare alla scenografia, ai costumi e ci allibisce di nuovo; ma la critica questa volta è un po’ severa: ha giudicato questo film come ridondante, raccapricciante, poco divertente e finto. Non stimo questo film una farsa ma semplicemente una satira della satira ma che nel contempo ci apre gli occhi su una realtà vicina a noi o una sua proiezione di come potrebbe diventare: attenzione “l’arte e i suoi protagonisti spesso sono profetici”. GIORGIA BONITO

NELLE SALE

GANGSTER SQUAD Los Angeles, 1949. Lo spietato gangster Mickey Cohen (Sean Penn) domina la città , raccogliendo guadagni illeciti dalla droga, dalle armi, dalla prostituzione e dalle scommesse. Tutto questo avviene con l'aiuto di politici e agenti corrotti. Sembrerebbe sufficiente a intimidire perfino il più coraggioso e duro poliziotto di strada a parte, la squadra segreta della LAPD guidata dal sergente John O'Mara (Josh Brolin) e dal suo braccio destro Jerry Wooters (Ryan Gosling), decisi a tutto per catturare Cohen. REGIA: Ruben Fleischer CON: Ryan Gosling, Sean Penn, Emma Stone, Josh Brolin, Anthony Mackie, Nick Nolte

IL LATO POSITIVO Pat Peoples, ex insegnante di storia delle superiori, è stato appena dimesso da un istituto per malattie mentali. Pat si ostina a credere di essere stato in cura per pochi mesi e non per quattro anni. Rifiutando l'idea che sia passato così tanto tempo e che la loro sia una separazione definitiva, trascorre i giorni nell'attesa febbrile della riconciliazione cercando di diventare l'uomo che la moglie ha sempre desiderato. Nel frattempo però viene inaspettatamente distratto da una bella e problematica vicina di casa.. REGIA: David O. Russell CON: Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Julia Stiles, Taylor Schilling


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MUSICA

The Second Law ramai sul tetto del mondo, i Muse possono permettersi di fare parecchi passi falsi senza conseguenze alcune, grazie allo sciame di ragazzine fedeli come vassalli, disposte ad ascoltare pure i peti di Bellamy, se venduti un formato CD. Con il loro budget infinito, e un esercito di fonici, produttori, post produttori e pre preduttori, i Muse riescono a confezionare un prodotto terribilmente scontato e noioso, con pochi sprazzi di musicalità. Se questo album venisse ascoltato da qualcuno che ha riacquistato l'udito da pochi minuti, rimarrebbe estasiato dal sound dell'opera, dalla sua imponenza (atmosferica) e liricità. Purtroppo buona parte delle idee utilizzate sono vecchie di almeno 20 anni e sfruttate in modo terribilmente superficiale e coperte da una ostentata liricità che do-

O

vrebbe avere il compito di nascondere la piattezza. Analizzando da un punto di vista meramente tecnico, l'opera attinge (o ruba, che dir si voglia) soprattutto dal Rock anni 70 (Qualcuno ha detto Queen?) principalmente guardando ai lati Synth, Dance e Art. Attenzione a parte merita l'inserimento di parti Dubstep, che appare una scelta chiaramente commerciale. Da un punto di vista tecnico non ci sono particolari lodi da fare, Bellamy suona troppi strumenti e abbastanza male, Wolstenholme compie il suo lavoro egregiamente, mentre Howard ha un suono talmente anonimo da sembrare una drum machine, più che un musicista che guadagna milioni all'anno. Commento a parte meritano gli odiosissimi cori, che vengono utilizzati più come tappabuchi che come strumento espressivo. Sono dannatamente OVUNQUE e non

rappresentano dannatamente NIENTE. Bisogna però notare che esso rappresenta un grandissimo miglioramento strutturale e contenutistico rispetto ad album come “The Resistence” , mera raccolta di canzoncine commerciali. Volendo valutare l'album come “l'ultimo dei Muse” l'opera ha gli stessi difetti che appestano l'intera discografia, ma cerca almeno di trovare idee (rubandole a casaccio) con un risultato piatto, ma sufficiente. Purtroppo l'album sembra avere la presunzione di alzarsi dallo status di “musica da ragazzine” per cercare il confronto con altre opere eclettiche, fallendo miseramente e in modo abbastanza ridicolo. Rappresenta un passo notevole verso un'ulteriore plastificazione del concetto di musica, che sembra sempre più basato sui soldi, piuttosto che sulle idee. ABABACAR DIOUF

SHOWBIZ

ORIGIN OF SIMMETRY

ASOLUTION

BLACK HOLES AND REVELATIONS

THE RESISTANCE

È il primo album studio dei Muse, pubblicato negli Stati Uniti nel 1999 per la Mushroom Records. L'album vendette 300.000 copie in Gran Bretagna aggiudicandosi due dischi d'oro.

Pubblicato nel 2001, ha venduto 1.400.000 nel mondo, aggiudicandosi un disco d'oro e un disco di platino. titolo dell'album deriva da un concetto proposto da Michio Kaku nel suo libro Hyperspace.

Pubblicato nel 2003, contiene influenze di compositori classici tra i quali Rachmaninov e Samuel Barber mentre in alcune canzoni vengono introdotti suoni più elettronici come in Endlessly e The Small Print.

Uscito nel 2006, l'album vendette 115.144 copie nella prima settimana di vendite in Inghilterra, posizionandosi quindi a un livello di vendite superiore all'album precedente Absolution.

Pubblicato nel 2009, l'album è stato prodotto dalla band e mixato da Mark Stent. Alla cerimonia dei Grammy Awards 2011 venne premiato nella categoria Best Rock Album.


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I panni sporchi si lavano online lzi la mano chi di voi non nasconde un segreto megagalattico, un preciso avvenimento, un particolare vizio o abitudine, insomma un qualcosa di super-imbarazzante che non condividereste con nessuno, neanche col vostro migliore amico!

A

Ebbene, dal 2009 è stata data a tutti gli italiani la possibilità di lavare pubblicamente (anonimamente) i propri panni sporchi su InSegreto, sito che si prefigge lo scopo di essere un raccoglitore dei segreti della italica gente, ma diventa INASPETTATAMENTE un frullato di perversioni, pansessualità e cattiveria. ABABACAR DIOUF

WEB

best five Topics DISTURBI ALIMENTARI

OMOSESSUALITÀ

Per quanto bulimia, anoressia, picacismo, e obesità siano questioni serie, sembra vengano usate solo per ottenere un attimo di effimera celebrità. Tra gente che non mangia, gente che mangia e poi vomita, gente che mangia poi vomita e poi mangia, gente che mangia e basta e gente che mangia pietre sembra che l'interesse sia incentrato più sull'autocommiserazione che su una reale soluzione del problema.

Marchio infamante per il maschio alfa, da nascondere a tutti i costi, pena l'emarginazione sociale. Per le ragazze, invece, sembra qualcosa di cui andare fiere e da usare come pretesto per comportarsi scorrettamente. Incredibile come riescano a cambiare orientamento sessuale a seconda della necessità, giustificandosi con frasi fatte come “avete tutti la mente chiusa” o “che schifo la società”.

ODIO Odio verso genitori, fratelli, nonni, cani, vicini, cugini, professori, bagni (vedi punto 1.), mezzi pubblici, compagni di scuola, minoranze, parcheggiatori abusivi (chi non li vorrebbe morti?) e oggetti inanimati in genere. Tutti colpevoli di aver rovinato la vita a poveri adolescenti vittimistici.

AUTOCOMPIACIMENTO Probabilmente l'argomento più alla mano del sito. Tra ragazze che confessano di lasciarsi andare ad atti a dir poco lascivi vergognandosene e ragazzi che, fieramente, si allenano per le olimpiadi, si apre un incredibile universo di esilaranti avventure, dalla saga del Dildo viola alle magiche avventure di “scusa mamma non era dentifricio”.

re al Ho paura di risponde perché telefono di casa mia sia un credo che a chiamare ararmi dalla cecchino che vuole sp oppi film finestra.. guardo tr

Ieri,volevo fare un pett egolezzo su una ragazza che si chiam a come la mia migliore amica. Erano entrambe online su lla chat di F acebook. Ho scritto "hai sentito cosa ha fatto xxxxxxx?" e ho inviato. Peccato che ho inviato i l messaggio n on alla mia amica,ma all a ragazza di cui stavo parlando. Ch e figura di merda.

CACCA Ci si sarebbe aspettato il sesso, in cima a questa classifica. Era lecito aspettarselo. Poi si scopre di gente che sembra passare la vita ad avere la diarrea, sporcando ogni tipo di luogo (dai mobili ai tubi di scappamento), di persone che si puliscono con oggetti inappropriati e di persone che non si puliscono proprio. Cosa da far accapponare la pelle alle arpie virgiliane.

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LIBRI

Le signorine di Concarneau delphi ripropone in libreria un nuovo Simenon, che ci porta in un villaggio della Bretagna, nei panni di Jules Guérec – quarant'anni, celibe, proprietario di due pescherecci – che è sempre vissuto insieme alle due sorelle rimaste nubili, che lo accudiscono con una sollecitudine benigna e possessiva. A loro Guérec deve rendere conto di come spende ogni centesimo. Sono loro, le sorelle, a sorvegliare tutto, a provvedere a tutto. Anche quella volta che lui, da giovanotto, ha messa incinta una ragazza, è stata Céline – che delle due è la più penetrante – a prendere in mano la situazione. Una notte, però, Guérec, senza quasi accorgersene, sarà la causa di un evento tragico, le cui paradossali conseguenze potrebbero forse spingerlo a uscire dal bozzolo soffocante, ma anche tiepido e rassicurante, dei legami familiari.

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DOVE FINISCE IL BUIO TARA HUDSON fantasy

GIUSEPPE GALIANO

CHUCK PALAHNIUK

IL CONSi GLIO

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Irrecuperabili, sospesi in un'esistenza senza orologi ed in preda ad un insostenibile sentimento di autodistruzione: questi sono i personaggi di Chuck Palahniuk, scrittore statunitense salito alle cronache nel 1999 per il suo primo romanzo: Fight Club. Lo stile, simile a quello di Don DeLillo e Irvine Welsh, è asciutto e innovativo, con contenuti nichilisti. La libertà dalle oppressioni della società, dalla competizione, dai mass media che «ci fanno comprare cazzate che non ci servono», diventa il punto cruciale della scrittura di Palahniuk. Nello scrivere, dice di trarre ispirazione da quello che detesta, che non sopporta.

Amelia è un fantasma, un'anima inquieta rimasta legata alle acque scure del fiume in cui è affogata dieci anni prima, e non può nemmeno sfiorare il suo adorato Joshua senza che la sua evanescente figura svanisca nel nulla. Tuttavia, per coronare il suo sogno d'amore, Amelia è disposta a tutto, anche a sfidare le leggi che regolano il regno dei morti. Lei sa che un certo rituale le permetterebbe di recuperare la sua forma corporea... ma sa pure che quel rituale è così potente da mettere in grave pericolo proprio la vita di Joshua. Amelia non vuole rischiare di condannare l'uomo che ama a vagare per sempre sotto forma di spirito e sarà costretta a fare una scelta: restare con Joshua, ma senza poterlo toccare, condannandolo a vivere un'esistenza di sacrifici; oppure rinunciare a lui, per lasciarlo libero di costruirsi una nuova vita...

COCAINA

CARLOTTO/CAROFIGLIO/DE CATALDO racconti

Massimo Carlotto torna a raccontarci il Nordest dei piccoli e grandi intrecci criminali attraverso le indagini dell'ispettore Campagna, poliziotto ribelle, chiamato a sgominare una banda di trafficanti di cocaina e costretto ad agire sempre più da solo, se vuole salvare la propria carriera. Attraverso una serie di incontri e dialoghi in un caffè in riva al mare tra uno scrittore in crisi e una donna carica di mistero, Gianrico Carofiglio compone una storia tragica e avvincente di un amore «folle», segnato dalla droga. Tra narcos messicani, giovani geni della finanza laureati alla Bocconi ma al soldo della 'ndrangheta, nuovi ricchi e balordi di periferia, poliziotti di strada e finanzieri, Giancarlo De Cataldo ci svela, una Milano livida, strangolata da un'economia fondata sulla droga e sull'illegalità.


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TELEVISIONE

Tanto gentile e onesta pare F grande successo del 2000, primo reality show in Italia. Fin da subito “l’Isola dei Famosi” e “La Talpa” affermano il genere reality che ha sicuramente segnato la storia della televisione italiana dell’ultimo decennio. Passati oramai i grandi ascolti di un tempo, il genere reality, comprensivo di studio, gossip e opinionisti è ormai saturo. Successo sorprendente sicuramente lo hanno ottenuto i talent: da quelli di danza come “Ballando con le stelle” o “Amici” di Maria De Filippi, a quelli di canto come “X-factor”, di stampo internazionale. A provocare un abbassamento degli ascolti dei classici show proposti è stata sicuramente l’introduzione del digitale terrestre e una sempre maggior diffusione, grazie a convenienti offerte, dei decoder SKY e Mediaset Premium che offrono una gamma molto più ampia di canali. Alcuni di questi mandano in onda 24 ore su 24 reality inglesi, americani e tedeschi, di vario genere. Diffusissimo è il reality post-prodotto, organizzato spesso in episodi che vanno dai 30 ai 44 minuti così da creare vere e proprie mini-serie. Il classico documentario è scomparso per far posto al docu-reality post-prodotto organizzato in episodi, il quale rappresenta un’enorme fortuna per molti canali tematici. Primo tra tutti i canali dedicati al “real” è Real Time, prima esclusivo di SKY, poi passato anche a Mediaset Premium e in definitiva nella lista dei canali non a pagamento del digitale terrestre. Il genere del reality post-prodotto sta non solo sostituendo il classico reality show ma anche qualsiasi altra forma di intrattenimento, poiché rispecchia i cambiamenti della società mondiale e globalizzata degli ultimi anni e mostra sullo schermo situazioni

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e realtà pre-esistenti dando più spazio alla vita quotidiana che a storie costruite per dare vita a una sorte di soap. Andrea Scrosati, vice presidente esecutivo cinema e intrattenimento di SKY dichiara: ”La buona TV è quella che sa rispecchiare e interpretare questi cambiamenti. Fino a qualche tempo fa era la telecamera a creare la realtà accendendosi nella Casa o sull’Isola. Ora riprende e racconta, pur spettacolarizzandole, realtà pre-esistenti. È il caso dei talent […] ed anche il caso dei docu-reality[…]. Oggi la nostra società sta smarrendo il valore straordinario del sogno. Per resistere, questo sogno deve essere ancorato ad elementi di concretezza”. Nonostante l’apparente veridicità di un reality, bisogna tener conto che la realtà presentata è pur sempre filtrata e/o enfatizzata e non sempre riscuote approvazione da parte del pubblico. I reality prediligono l’APPARIRE all’ESSERE se stessi, invitano a seguire tendenze e a perdere o vendere la propria essenza per la conquista di uno status sociale. La televisione rappresenta uno strumento che si potenzia sempre di più, da valutare con spirito critico, attuando una precisa selezioni dei programmi. La stessa espressione reality show sta per: rappresentazione della realtà, sottintendendo tuttavia un’interpretazione del vero. Una volta sicuri della nostra consapevolezza riguardo la vera natura di trasmissioni simili, non ci resta che assistere con piacere ad una gara culinaria, appassionarci ad una competizione tra giovanissimi ingegneri che lanciano nel commercio mondiale nuovissime tecnologie, deliziarci/straziarci al seguito delle audizioni di X-factor, o far tesoro dei preziosissimi consigli di Clio( per il make-up) o dei rinomati Enzo e Carla di “Come ti vesti?”. MARIAROSARIA BARBARACI

3 REALITY POSTPRODOTTI DI CUI PARLARE

ma come ti vesti In onda su Real TIme, condotto da Enzo Miccio e Carla Gozzi, due esperti di moda. Ogni puntata, della durata di 60 minuti, si incentra sul tentativo da parte dei conduttori di rendere più moderno e alla moda il guardaroba del/della protagonista.

THE APPRENTICE The Apprentice è la versione italiana dell'omonimo programma televisivo statunitense creato da Mark Burnett e con Donald Trump nei panni del boss. Aspiranti uomini d'affari devono superare una serie di prove manageriali per poter avere la possibilità di lavorare sotto le dipendenze di Flavio Briatore

MASTERCHEf MasterChef è un talent show culinario creato dal regista britannico Franc Roddam e trasmesso la prima volta dalla BBC nel 1990. Nella versione italiana non ci sono presentatori, i giudici sono i cuochi Bruno Barbieri e Carlo Cracco e il ristoratore Joe Bastianich (già giudice in MasterChef USA), e le puntate sono commentate dalle voci fuori campo di Simone D'Andrea e Luisa Ziliotto.


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L'OROSCOPO DELl'INCREDIBILE MAGO GIFRAM

INTERROGATO

BAR

Appartengono a questo segno: 1) tutti i nati il 13 o il 17 del mese o di venerdì (meglio ancora se entrambe le cose); 2) chi viene interrogato praticamente ogni giorno; 3) i capri espiatori delle interrogazioni o gli interrogati di giugno.

Appartengono a questo segno: 1) i nati di lunedì o l’otto del mese; 2) i caffeinomani o gli eterni affamati; 3) i patiti per Tutti pazzi per la spesa.

La vostra proverbiale sfortuna vi perseguita: Marte entra nel vostro segno anche Saturno fa sentire il suo influsso. I vostri prof ne approfitteranno per interrogarvi, anche se il secondo quadrimestre è appena cominciato. E siccome il pianeta rosso incrocia la Filosofia, occhio a Platone, Cartesio e Hegel; e anche se siete solo al biennio, aspettatevi domande filosofiche all’interrogazione.

Per troppo tempo avete ignorato la possibilità che la matematica regoli la vita, vi siete sentiti messi da parte dai prof, scartati, sottovalutati; ma la ruota del destino sta per girare. Finalmente, infatti, sarete al centro dell’attenzione e tutti vorranno godere, godere, godere della vostra compagnia e di ciò che potete offrire. A proposito, mi si consenta, salutatemi il vostro amico di Milano.

DIARIO

Circolare

Appartengono a questo segno: 1) i nati il 7, 14, 21 o 28 del mese; 2) i narcisi con lo specchietto in mezzo alle pagine o i riservati; 3) i maniaci di citazioni o strafalcioni di prof e compagni.

Appartengono a questo segno: 1) i nati di martedì o dal 25 al 27 o il 31 del mese; 2) chi non bussa mai alle porte; 3) i giramondo o i gira-classi con avvisi mai letti (forse perché mai arrivati).

Un imprevisto nella scuola metterà a dura prova la vostra tenacia ed il "credito" di cui godete presso i vostri compagni; inoltre, avrete addosso gli occhi dei Prof che si aspettano risultati di rilievo, per cui dovrete lavorare con il doppio dell’impegno e dell’attenzione. Potrete farcela ( della serie: “L'importante è crederci”), ma dovrete utilizzare le vostre competenze a 360° e metterci anche l’anima: l’anima de li mortacci vostri o di quelli che preferite!

A volte vi attaccate caparbiamente a pensieri ossessivi del tipo: “Perché mi ha lasciato?”; “Perché diceva di amarmi se non era vero?”; “Perché? Perché? Perché?…” Amici, la via è aperta per ritrovare la serenità che meritate e per fare nuove esperienze. Dovete solo staccarvi dal vostro pensiero ossessivo. Al mondo non esiste un pensiero del quale non ci si riesca a liberare. Be’, nel vostro caso non esiste neppure un pensiero: encefalogramma piatto!

IMPREPARATO

PALESTRA

Appartengono a questo segno: 1) i nati dall’1 al 4 del mese; 2) gli abbonati del bagno; 3) quelli con più di 6 assenze a settimana.

Appartengono a questo segno: 1) i nati di domenica o il 22 del mese; 2) i culturisti e i palestrati; 3) i debosciati.

Nei momenti di sconforto scoprirete sostegno nella fisica. Fisica = quella cosa che si fa con la testa. Testa = quella cosa che vi esce dal collo della maglietta. Iniziate dagli assiomi e dai sillogismi: Niente è meglio di essere innamorate ed essere ricambiate. Guardare Maria De Filippi alla TV è meglio di niente. Ergo, guardare Maria De Filippi alla TV è meglio di essere innamorate ed essere ricambiate. Buona visione!

Il passaggio della Luna nel vostro segno determinerà un calo delle vostre prestazioni: per il momento è meglio restare in panchina e lavorare sodo per prepararsi a prestazioni migliori. Considerando che il satellite terrestre transita attraverso l’Italiano, non è proprio il caso di gettarsi in interrogazioni inconsulte, ma di fare, piuttosto, un buon ripasso della letteratura.


In questi anni all’interno delle pagine del Camaleo si sono susseguite numerose rubriche di vario genere e argomento: satira politica, critica dei costumi, approfondimento culturale. Ma mai aveva fornito ai suoi lettori la più importante di tutte, quella che può decidere le sorti di ognuno: l’oroscopo! A che serve essere aggiornato sui nuovi scenari politici o sulle nuove tendenze culturali se non si conoscono i movimenti degli astri, che tutto governano e tutto controllano? Però gli oroscopi normali parlano solo di

salute (che già ce n’è poca, con tutto questo stress), di lavoro (che non ce n’è affatto) e di amore (che a volte sarebbe meglio lasciar proprio perdere). L’oroscopo del vostro Gifram (oppure lo chiamiamo Gaf?), invece, è tutto dedicato alla sopravvivenza scolastica ed ha un’originalità: di non essere basato sullo zodiaco tradizionale. Il mondo della scuola, infatti, non è governato dal Sagittario o dal Capricorno, ma da altri segni, che scoprirete leggendo. Per scoprire qual è il vostro, guar-

BANCO

date la caratteristica numero 3 di ciascun segno: se non vi rispecchiate in nessuna di queste, passate a quelle numero 2; infine, se proprio non siamo riusciti a inquadrarvi, guardate le numero 1. Se invece siete indecisi tra 2 o più segni, non c’è alcun problema: perché nel nostro oroscopo non c’è un limite al numero di ascendenti. Scoprite come sopravvivere a interrogazioni e compiti in classe e non solo, con l’oroscopo del Camaleo!

FONDI

Appartengono a questo segno: 1) i nati il 15 o il 16 del mese o di giovedì; 2) i copioni o chi si segna le formule di chimica a matita; 3) gli studenti più creativi, ma creativi assai.

Appartengono a questo segno: 1) i nati il 31 d’Aprile o il 29 febbraio in anni non bisestili; 2) chi è così bravo da prendere tutti 10 e 11; 3) chi non ha mai dormito in classe, a occhi chiusi o aperti.

È la Storia il vostro forte per queste settimane. La vicinanza di Giove nei Fondi illuminerà il vostro estro, mentre quella della Luna nella Palestra colpirà la vostra sensibilità. Il vostro banchetto assomiglierà ben presto a una galleria dei ritratti dei grandi personaggi della storia: disegnerete Cesare che valica il Rubicone e Napoleone le Alpi; ma ricordate che la vostra sarà solo un’esposizione temporanea.

L’influsso benefico di Giove porterà fortuna e prosperità a tutti i nati sotto il segno dei Fondi. La fortuna vi arriderà a scuola e non solo, ma anche e soprattutto in amore: cercate i segni sotto l’influenza di Venere, avrete ottime chance di abbordaggio. L’incontro con la Terza lingua farà parlare non solo i ragazzi del linguistico in spagnolo o in tedesco, ma quelli del classico in greco e quelli dello scientifico, perché no, in turco.

RITARDATARIO

BIBLIOTECA

Appartengono a questo segno: 1) i nati il 29 o il 30 del mese o di sabato; 2) chi entra sempre con almeno 10 minuti di ritardo; 3) chi supera gli 80 km/h con lo scooter.

Appartengono a questo segno: 1) I nati tra il 5 o il 6 del mese; 2) chi legge più di 4 libri al mese; 3) gli esodati dalla Religione.

Non c’è bisogno (speriamo!) di rammentarvi di fare attenzione ai vostri ritardo, siete bravi a tenere il conto anche da soli; ma ora che siete sotto l’influsso di Giove dovreste riuscire a entrare in tempo, almeno prima dell’ingresso in aula del prof. Occhio durante l’Educazione fisica: non perdete troppo tempo a cambiarvi!

A scuola un supplente di chimica vi premierà: una proposta particolarmente arguta vi farà guadagnare molti punti. Ma anche diversi lividi e fratture esposte. Questi saranno regali dei compagni invidiosi.

astuccio

REGISTRO

Appartengono a questo segno: 1) i nati dal 9 al 12 del mese o il 21 o il 23; 2) i maniaci del cellulare e i cartolai ambulanti; 3) le mammesantissime dei bigliettini e delle mini-fotocopie.

Appartengono a questo segno: 1) i nati il 18 o il 19 del mese; 2) i maniaci dell’ordine e i fiscalissimi; 3) gli allergici al bianchetto (non si dice bianchetto, ma correttore!).

Ahia ahiai! Per questo mese davvero non ci siamo: sotto l’influsso negativo di Venere non vi conviene tanto allungare la mano negli angoli più lontani del vostro tubino, potreste perdervi. In campo scolastico, prestate attenzione alla salute e preparatevi a ogni imprevisto soprattutto con il prof. di Arte.

L’influsso di Venere nell’Astuccio vi renderà stranamente romantici per la vostra natura e disposti a donare molto amore; purtroppo, per l’influsso di Saturno, non troverete nessuno disposto a riceverlo. Sarà meglio per voi anche un’interrogazione in Latino, specialmente se si tratti di Catullo, Properzio o Tibullo.

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