MENSILE I DICEMBRE I E 4,50
ITINERARI Vienna, magico Natale Trentino, Val di Sole Lazio, nella terra dei Papi Salerno, Luci d’artista Val D’Aosta a Natale Torino, À la Belle Époque Europa, mercatini di Natale
ACCESSORI
CH CT 10,00 Chf
TECNICA
TEST
84 del 12/2019
Benimar Amphitryon 967 I Bürstner Lyseo TD 690 G Privilege I Elnagh Baron 26 Fendt Saphir 495 SKM I Laika Ecovip 609 I Pilote V 600 J I Roller Team Zefiro 294 TL
IL SIMBOLO IN ASSOLUTO. Tour Eiffel, Parigi
IL PRESTIGIO IN ASSOLUTO. Ogni ambito ha un proprio punto di riferimento: dal 1957 siamo a fianco di chi ama la libertà, il lusso e la tecnologia. Crediamo nell’eccellenza, in ogni sua forma, per accompagnarti ovunque, in ogni stagione. Ogni nostro motorhome non è solo un veicolo: è il nostro modo di disegnare il futuro. In prima classe, naturalmente. hymer.com
Sommario Dicembre
ATTUALITÀ 4 Editoriale 6 Lettere
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10 assicuratore 12 News
COPERTINA DEL MESE Benimar Amphitryon 967 immagine di copertina © foto Esslingen Mercatino di Natale www.miketraffic.com
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TEST 34 Test – Elnagh Baron 26
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42 Test – Benimar Amphitryon 967 50 Test – Laika Ecovip 609 58 Colpo d’occhio – Pilote V 600 J 64 Colpo d’occhio – Roller Zefiro 294 TL 70 Colpo d’occhio – Bürstner Lyseo TD 690 G Privilege 76 Colpo d’occhio – Fendt Saphir 495 SKM
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TECNICA 82 Le lampadine 86 Novità accessori (II parte)
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100 Le gomme invernali 104 Officina – i danni della grandine
TURISMO 110 Arte di viaggiare
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112 Vienna, magico Natale 120 Trentino, Val di Sole 128 Lazio, terra dei Papi 136 Salerno, il mare d’inverno 144 Natale in Val D’Aosta
120 150
150 Torino, À la belle Époque
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156 Eventi, sagre e mercatini di Natale 170 Aree di sosta 172 Ricette a bordo 174 In camper con Fido 176 Il Club di CamperLife
CamperLife I
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Editoriale
DI
BRUNO ANDREA CIATTINI
In camper con una persona cara È
un lungo, tenace, appassionato rapporto amoroso che mi unisce al camper come alla moto. Più che semplici mezzi di trasporto, sono da sempre per me compagni di viaggio, con i quali col tempo è possibile dialogare, di cui si conosce perfettamente “la voce”, come ogni loro piccolo rumore. Un rapporto lungo una vita che, salute permettendo, mi consente ancora di stringere il volante o il manubrio, a seconda delle circostanze. Recita un proverbio africano: “Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme”. Anche se girare in due sulla motocicletta in molteplici occasioni è piacevole e divertente, la vera essenza della moto si scopre solo viaggiando da soli. Ed è così che nasce il legame inscindibile tra il moderno centauro e la propria moto. Il camper invece implica per sua natura condivisione: di uno spazio, di una risorsa, ma anche emotiva. Abitacolo mobile, rifugio, belvedere e perché no, nido d’amore, il camper è in ogni caso un piacere da dividere con una persona cara. Mezzo di evasione, di vacanze e di turismo, il camper è uno dei modi più gradevoli per assecondare al meglio il piacere di andare, di vedere, di scoprire. In un camper si può trascorrere con i bambini le festività sulla neve in perfetto clima natalizio; una tradizione familiare, questa, che con un autocaravan possiamo festeggiare ovunque. In viaggio col camper siamo in grado di “curare” un adolescente ombroso facendogli scoprire luoghi inaspettati, oppure rafforzare un affetto partecipando assieme delle bellezze del mondo o ringiovanire noi stessi con la scoperta di paesi nuovi e di gente diversa, mantenendo così vivo quel desiderio insaziabile che nasce dalla curiosità di conoscere, dal piacere di capire, dalla voglia di comunicare. E a volte gli effetti hanno del miracoloso. Ma può essere anche un garbato match con la famiglia. Vittorio Gassman, grande attore, ma anche regista, sceneggiatore e scrittore italiano, nel 1994 - sei anni prima della sua scomparsa - scrisse e recitò assieme con il figlio Alessandro, allora ventinovenne, lo spettacolo teatrale “Camper”. Nel duplice ruolo di attore e autore, Gassman racconta nella commedia il rapporto generazionale tra un padre nella fase declinante della propria esistenza - l’attore all’epoca aveva settantadue anni - che passa il testimone al figlio adulto, confrontandosi nelle rispettive esperienze della vita. La storia, come è intuibile, ha come ambientazione un camper artisticamente graffitato in bella mostra sulla scena. E cosa meglio di un camper per rappresentare alle soglie del nuovo millennio un viaggio con un veicolo “oasi-rifugio”, come sottolineato a suo tempo da Gassman, per passare dalla incomunicabilità iniziale, a una maggiore comprensione reciproca? E, anche se non propriamente nelle intenzioni del “mattatore”, è proprio il camper che come viatico facilita la risoluzione del conflitto generazionale tra padre e figlio. Nella vita reale però non vi aspettate che il camper sia la panacea di tutti i mali. Anzi, è un rimedio che talvolta può rivelarsi addirittura controproducente. La convivenza, si sa, non è facile e in uno spazio ristretto come quello di un camper, lo è ancora di più. Quindi occhio a scegliere i compagni di viaggio giusti, quelli cioè che condividono il vostro entusiasmo per la vita itinerante.
Mezzo di evasione, di vacanze e di turismo, il camper è uno dei modi più gradevoli per assecondare al meglio il piacere di andare, di vedere, di scoprire
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I CamperLife
Lettere
Sosta libera? Problemi sul lungomare S
pettabile redazione, Premetto che sono un turista munito di camper e che mi reco sempre nelle strutture adibite a tale scopo. Sabato 2 Novembre, passeggiando per Imperia, sono rimasto a bocca aperta quando sul Lungomare di Diano Marina, totalmente deserto di persone e di veicoli nei parcheggi, una pattuglia della Municipale ha avvertito i pochi camper che stazionavano regolarmente entro gli spazi delimitati. Ciò nonostante nulla potesse essere additato al bivacco, ovvero parliamo di camper chiusi, porte chiuse e finestre chiuse, e, ci tengo a sottolinearlo: parlo di veicoli a tutti gli effetti entro i 35 quintali che pagano bollo e assicurazione. La polizia Municipale intimava quindi ai camperisti di abbandonare il suddetto deserto Lungomare. Inevitabile è stata la mia domanda alla pattuglia che mi ha risposto dell’esistenza di un’ordinanza che vieta la sosta specifica ai camper. E perdonatemi lo sfogo: ma quando mai le Amministrazioni si metteranno in testa che i camperisti del ventunesimo secolo portano soldi alle città? Quando si toglieranno dalla testa che i camperisti non sono più quel tipo di turisti che si mangia la minestrina nel proprio mezzo, che sporca e che deturpa l’ambiente? Siamo camperisti che partecipano come tutti al benessere della società. L’economia è in ginocchio, anche a Imperia c’erano vetrine chiuse e negozi vuoti. Invece di incentivare il turismo fuori stagione che porterebbe e muoverebbe denaro, veniamo sempre discriminati, rimbalzati, allontanati. Perché la Liguria a questo punto non vieta il turismo su ruota risolvendo una volta per tutte quel fastidio atavico verso i camper? Bah...Traspare
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I CamperLife
troppa intolleranza verso coloro i quali portano moneta sonante. Per esempio a Diano, con il ridimensionamento forzato dell’Oasi Park, i commercianti sono andati in ginocchio (chiedetelo ai commercianti locali). I camperisti fanno spesa, mangiano nei ristoranti, acquistano nei negozi, ma pare non interessi a nessuno, se non a quei pochi campeggi che a fronte di un ponticello di novembre aumentano senza scrupoli da 20 a 35 euro la sosta quotidiana. Quando le altre regioni d’Italia impareranno da romagnoli e veneti come si tratta e si gestisce il turismo sia quanto a strutture che a modi di accoglienza? Se ho voglia di parcheggiarmi in una strada deserta, in mezzo ai parcheggi vuoti, fuori stagione, quali sono i motivi per cui devo sentirmi battere nel vetro perché una ordinanza comunale lo vieta senza alcun senso? Bene, termino allegando da povero camperista, “zozzone, inopportuno, che non spende un euro, che dà fastidio alla vista e al panorama, che mangia la sua minestrina nel suo piccolo camper e che non compra mai nulla
nelle città”, questa foto a prova di ciò che ho lasciato volentieri, nonostante tutto, ai commercianti di Imperia, succubi anche loro di una gestione turistica fuori stagione davvero alle soglie della fantascienza. Dante B. Caro Dante, Il problema che ci rappresenta è annoso probabilmente quasi quanto la storia stessa dei camper, e si ripete puntualmente in tantissime località d’Italia (ma talvolta ci arrivano segnalazioni anche dall’Europa). Sulla situazione che ci espone non possiamo prendere una posizione certa perché sarebbe necessario esaminare sia l’ordinanza di divieto di sosta per i camper e le indicazioni locali, cose che non conosciamo. Certo è che sono purtroppo tante le Amministrazioni comunali che agiscono in tal modo, spesso andando addirittura contro la legge in quanto le ordinanze non sempre rispettano il Codice della Strada oppure violano altre norme. Il problema più grande però è che, in questi casi, sono davvero pochi
Lettere coloro che se la sentono di intraprendere una lunga azione legale, costosa e dagli esiti incerti, per sollevare la contestazione dinanzi ad un giudice. A ciò si aggiungono tutti i fastidi del caso, soprattutto se al momento dello spiacevole inconveniente ci si trovava per caso in quella località e tornare in loco più volte, solo per seguire un procedimento presso il Tribunale locale, sarebbe un dispendio di energie davvero sproporzionato al problema. Esistono alcune associazioni che agiscono per contestare puntualmente tutti i divieti e le anomalie segnalate dai soci. Tra queste, l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, che ne ha fatto una vera crociata, intenta lunghe vertenze giudiziarie contro tante amministrazioni comunali ma anche provinciali, spesso vincendo i ricorsi presentati proprio perché le ordinanze non sempre rispettano tutte le regole, vanno contro norme e regolamenti, oppure perché magari viziate da errori di forma o di sostanza nei contenuti. Ovviamente, ogni caso è una storia a sé, con tutte le sue complessità, dove entrano in gioco una tale miriade di fattori e valutazioni che solo un giudice, ferrato in materia e competente di tali problemi, può dirimere con certezza. Da un punto di vista meramente pratico, siamo d’accordo con lei che restrizioni come quella da lei segnalata, per di più in luoghi isolati e in periodi di bassa stagione, siano davvero fastidiose e non facciano bene al camperismo in generale, per cui il consiglio è sempre il solito: se quella amministrazione non gradisce i camperisti, meglio cambiare località e portare il nostro contributo altrove in località più “camper friendly”. Concordiamo con lei che la storia che i camperisti non spendano è in buona parte una favola vecchia, lontana dalla realtà. D’altra parte ci lasci spezzare una lancia, seppur generica, verso Amministrazioni comunali che si sono trovate a dover fronteggiare in qualche modo assembramenti spontanei di camper in riva al mare, o altrove, che formavano di fatto dei campeggi dove non era giusto che ci fossero. Purtroppo, l’inciviltà di alcuni camperisti, e ce ne sono ahinoi, fa sì che spesso a pagarne il prezzo con ordinanze simili a quelle che ci ha riportato lei, sia la stra-
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I CamperLife
PIEMONTE CARAVANLANGHE
grande maggioranza di coloro che vivono il turismo in libertà disciplinatemente e non abusando dei luoghi. Concordiamo sulla incomprensibilità di certi divieti, dovuti spesso a valutazioni frettolose e superficiali, fatte da assessori o sindaci che del mondo dei veicoli ricreazionali sanno davvero poco. Ci lasci ricordare un episodio capitato anni fa ad uno dei nostri redattori. In una regione baciata dal sole e dal mare, meta di vacanze estive, un solerte assessore chiarì, piuttosto malamente, che finché si parlava di turismo in barca o in hotel (cioè di soldi, ricchezza e lusso, e teorici grandi incassi per l’area) si poteva trattare di tutto; come fu solo ventilato un discorso legato alle moto, le cordialità si interruppero bruscamente. Poiché i motociclisti, erano per questa persona da intendersi come una specie di ceffi brutti sporchi e cattivi, magari anche violenti e sicuramente senza un soldo in tasca, addirittura che dormivano in tenda! E perciò da evitare come la peste. Nel frattempo siamo sicuri le cose si siano evolute, ma i rigurgiti di tale modo di vedere il turismo, ed oggi le crociate contro i camper sono all’ordine del giorno, purtroppo continuano ad essere più frequenti di quello che vorremmo sentire.
CAMPING CARD
Spettabile Camperlife, sono un vostro appassionato lettore e socio, spesso ho utilizzato con soddisfazione le convenzioni di cui posso usufruire tramite la tessera del vostro club, convenienti e numerose. A breve sarà in scadenza l’annualità e vorrei rinnovare includendo anche la Camping Card International che pure ho usato spesso. Come mi conviene procedere? Gianni C. – Pistoia Caro Gianni, nell’ultima pagina del numero di novembre, o questo di dicembre, di Camperlife pubblichiamo una scheda completa di tutte le informazioni per abbonarsi o associarsi con noi, più tutte le opzioni possibili (arretrati, rivista digitale, Camping Card, solo tessera Camperlife ecc.). sarà sufficiente riempire la scheda con le voci richieste, effettuare il pagamento (possibile in tante modalità, dalle più tradizionali alle più attuali e digitali) ed inviarci il tutto per posta, via fax, via mail o addirittura con Whatsapp.
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