Camperlife Giugno 2019

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MENSILE I GIUGNO I E 4,50

ITINERARI Corfù, isola verde Gargano, spiagge di velluto Canyon di Francia La Val d’Ossola Sul Lago Maggiore Trieste, l’abbraccio del mare Santarcangelo di Romagna

TECNICA Revisione rimorchi Gli additivi per il gasolio Kit Easy Confort sospensioni Adria Matrix 670 SL GT Edition Carthago chic c-line I 4.9 LE Dethelffs Pulse I 7051 DBM Mobilvetta Kea Tekno Line P68 Roller Team Livingstone Duo Advance XGO Dynamic 95 Plus

LAVORI A BORDO Lo spazio non basta mai CH CT 10,00 Chf

TEST

78 del 06/2019



Sommario Giugno

ATTUALITÀ 4 Editoriale 6 Lettere

32

10 Assicuratore 12 News

COPERTINA DEL MESE LIVINGSTONE DUO ADVANCE

40

TEST 32 Test – Carthago chic c-line I 4.9 LE

48

40 Test – Dethelffs Pulse I 7051 DBM 48 Colpo d’occhio – Mobilvetta Kea Tekno Line P68 56 Colpo d’occhio – Adria Matrix

56

670 SL GT Edition 62 Colpo d’occhio – XGO Dynamic 95 Plus

62

68 Test – Roller Team Livingstone Duo Advance

TECNICA 76 Revisione rimorchi 82 Gli additivi per il gasolio 90 Sospensioni: Oma kit easy Confort

TURISMO

68

96 Professionisti al lavoro – Lo spazio non basta mai

106

Arte di viaggiare

108

Corfù, isola verde

100 App utili in viaggio

116

Gargano, spiagge di velluto

178 Mercatino

124

Canyon di Francia

132

la Val d’Ossola

138

Sul Lago Maggiore

144

Trieste, l’abbraccio del mare

150

Santarcangelo di Romagna

156

Eventi e sagre

162

Andar per fiere

164

Vita di Club

166

Aree di sosta

168

Il buon Paese

170

Ricetta a bordo

172

In camper con Fido

174

Il Club di CamperLife

108 132

116 144

CamperLife I

3


Editoriale

DI

BRUNO ANDREA CIATTINI

Cacciatori di panorami A

bitando a Firenze, capita che pedalando attraversi il centro, spesso con grande difficoltà per la moltitudine di turisti di ogni età e provenienza che perennemente sciamano dal Duomo a Ponte Vecchio o verso un’altra delle tante attrazioni turistiche fiorentine. Quasi tutti sono armati di cellulare: pronti a fotografare e fotografarsi davanti all’opera d’arte di turno, come se le meraviglie di Firenze fossero meno autentiche senza la loro presenza e testimonianza fotografica. Ma filtrare la realtà dei luoghi che stiamo visitando attraverso un “artifizio”, che in questo caso è lo smartphone, non è una prerogativa dei nostri tempi. Come spiega l’antropologo Orvar Löfgren nel suo saggio Storia delle vacanze: “....nel XVIII secolo i pionieri del turismo moderno svilupparono una sorta di realtà virtuale conosciuta come pittoresco che insegnava ai primi cacciatori di panorami, non solo dove guardare, ma anche come percepire il paesaggio. Per fare questo, eccentrici viandanti osservavano l’ambiente anche attraverso una lente convesè necessario prendere le sa che distorceva il panorama, rimpicciolendolo e dandogli un aspetto più artistico.” Così, dagli albori del turismo ad oggi, dove il Davide di distanze da certe forme di Michelangelo o la Primavera del Botticelli finiscono per essere rielaborati attraverso lo schermo di uno smartphone, il passo è breve. Salvo che turismo, dove l’esperienza alla fine del Settecento la diffusione del pittoresco è stato il primo passo nello sviluppo dello “sguardo turistico”, ovvero della abilità di individuare del viaggio non è più e conoscere paesaggi e patrimoni culturali. E così è stato: dai giovani aristocratici che viaggiavano per acculturarsi, fino ad arrivare al nostro settore, con i primi viaggiatori con roulotte al seguito che esploravano congiunta alla scoperta e aspetti nuovi di se stessi e del loro rapporto con l’ambiente e con il prosall’arricchimento culturale simo. Tornando poi ai fruitori di oggi di un’opera d’arte, questi sembrano essere più interessati a “postare” nei social quello che stanno fotografando, più che a godere dell’opera stessa. Ed è stato proprio l’insaziabile accanimento fotografico di questi turisti, che altera inevitabilmente la loro percezione dell’arte e del reale, il filo conduttore di tre video che l’artista Giacomo Zaganelli ha esposto nei mesi passati alla Galleria degli Uffizi a Firenze. Ma non è solo per questo che di fronte a queste mandrie di turisti provo un senso di disagio, quasi di fastidio. Come camperista e quindi anche viaggiatore, non mi riconosco in nessun modo in questo genere di turismo di massa. Eppure turista viene da tour (giro) e il Grand Tour - si sa - era proprio il viaggio culturale dei giovani rampolli del XVIII secolo. Ma non occorre una lunga riflessione per capire che è necessario prendere le distanze da certe forme di turismo, dove l’esperienza del viaggio non è più congiunta alla scoperta e all’arricchimento culturale. E forse anche per noi camperisti è arrivato il momento di tornare ad essere “cacciatori di panorami”, lasciando alle spalle le mete di routine e la solita piazzola. Torniamo quindi a far nostra la vera essenza del viaggio, ricordandoci che un veicolo ricreazionale può farcela vivere e assaporare al meglio. Per Löfgren, il viaggio è per alcuni un’opportunità per vedere il mondo, per altri solo un’occasione di evasione. In ogni caso, sia che si parta alla ricerca di paesaggi mozzafiato, di reperti del passato che ci arricchiscano la mente o di una spiaggia dalla sabbia finissima, il viaggio è sempre la palestra migliore per misurarsi, scoprire, conoscere, ma anche provare nuove emozioni e fare propria la vera essenza del turismo itinerante, che è il gusto di muoversi da un luogo ad un altro tenendo ben presente che non esiste un posto privilegiato come unico obiettivo. n

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Libertà di viaggiare


Lettere

Condizionatore o raffrescatore? B uongiorno, in vista dell’estate che sicuramente seguirà questa strana primavera, dalle mie parti abbiamo dovuto riaccendere i riscaldamenti a maggio, evento più unico che raro, vorrei far montare sul mio camper qualcosa per contrastare il caldo, quando arriverà. Dalle informazioni reperite in rete, sui forum o semplicemente tra gli altri camperisti con cui capita di scambiare quattro chiacchiere nelle aree di sosta, non riesco a decidermi se adottare la soluzione del condizionatore o quella del raffrescatore. Riuscite a chiarirmi meglio quali siano i vantaggi e gli eventuali difetti di entrambi i tipi di sistema? Grazie, Pierluigi

Caro lettore, nelle poche righe della sua lettera ha sollevato uno dei problemi più annosi che assilla una gran parte dei camperisti e che, anche dopo anni di discussioni, disquisizioni tecniche, analisi costi/benefici, valutazioni pratiche non ha ancora trovato una soluzione chiara e definitiva. Questo perché, innanzitutto, l’uso del camper è vincolato a scelte soggettive e le destinazioni nelle varie stagioni possono cambiare radicalmente l’approccio al problema. I due sistemi sono profondamente diversi per la tecnologia che usano. I condizionatori di tipo classico lavorano sfruttando lo stesso principio di quelli di casa: l’aria calda aspirata dalla cellula viene spinta a passare attraverso serpentine percorse da gas gelidi, caricati in pressione da un compressore (assetato di energia), reimmessa nell’ambiente a temperatura molto fredda. L’umidità dell’aria, per effetto di condensa, si deposita sulle serpentine ghiacciate, scaricando all’esterno l’acqua di risulta. E’ infatti l’umidità dell’aria a giocare un

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ruolo decisivo per il comfort quando fa caldo. Ridurre e stabilizzare l’umidità relativa interna alla cellula è infatti il principio su cui si fonda la percezione di caldo insopportabile dovuto all’afa, oltre ovviamente alla temperatura gradevole. I marchi produttori di condizionatori specifici per camper sono pochi, tutti con prodotti validi e vari modelli, generalmente accomunati da una richiesta energetica più contenuta rispetto a quelli casalinghi; comunque per funzionare hanno bisogno di una quantità di corrente non indifferente che parte da un minimo di almeno 6/700 watt per i modelli più piccoli (5/6.000 BTU – acronimo tecnico di British Termal Unit che indica la misura della potenza) a salire, per finire a potenze di 1-1,5 kW e più dei modelli più grandi e potenti. Quasi tutti montano dispositivi elettronici di “soft-start”, ossia sono in grado di superare la fase di avvio, quella che necessita di maggiore energia, con potenze inferiori rispetto al massimo spunto previsto, in modo da poter funzionare anche in campeggi o aree di sosta dove

l’amperaggio fornito dalle colonnine di allaccio elettrico sia relativamente basso, non è facile trovare più di 1 kW disponibile, come ben sappiamo. I condizionatori classici raffreddano bene tutto l’ambiente, ma richiedono potenze elettriche notevoli, cosa che rappresenta il loro maggiore tallone d’Achille su un veicolo come il camper, specie se preferiamo la sosta libera; inoltre, da non trascurare, il peso che generalmente è non meno di una trentina di kg di massa tra le unità e gli accessori. Completamento diverso è il funzionamento dei “raffrescatori evaporativi”, che sfruttano il principio di raffrescamento tramite l’evaporazione sulla pelle, come – semplificando molto concettualmente – i nebulizzatori da giardino che irrorano acqua nell’aria circostante e la diffondono con grandi ventilatori: la sensazione di fresco e il benessere relativo sono immediatamente percepibili. Sono sempre più diffusi per l’innegabile e grande vantaggio del consumo elettrico davvero minimo (vanno a 12 v e consumano pochi ampere) che hanno



Lettere

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Gentile redazione, sono abbastanza nuovo del settore avendo acquistato un cam-

Gentile lettore, innanzitutto complimenti per la sua nuova esperienza di camperista che non possiamo che condividere, e tanti auguri per vivere al meglio questa nuova avventura nel mondo della vita all’aria aperta. La risposta alla sua domanda è sì, anzi certamente sì! Nei parcheggi della fiera è possibile non solo sostare ma disporre anche di un attrezzato service a 4 corsie per lo scarico delle acque reflue oltre che di un consistente numero di piazzole elettrificate che le suggeriamo di prenotare con largo anticipo. Inoltre è attivo un servizio navetta per raggiungere il centro di Parma che le consentirà anche di visitare la città, lasciando comodamente il camper parcheggiato. Da non sottovalutare poi, cosa sempre gradita ai camperisti cui piace l’atmosfera un po’ cameratesca che si viene a creare nei parcheggi, la possibilità di conoscere tante persone e passare del tempo in gradevole compagnia anche al di fuori del salone vero e proprio. Passando all’altra sua domanda, non possiamo che confermarle che, al padiglione 2 della fiera, è presente una grande esposizione di accessori con tutti i più importanti marchi del settore ma soprattutto, per quello che le interessava, alcuni dei maggiori negozi italiani, reali o webstore che siano, espongono con dei fornitissimi market dove è possibile trovare di tutto; un’occasione davvero ghiotta per acquistare quello che cerchiamo con un’offerta completissima nel giro di poche centinaia di metri e tante proposte commerciali davvero scontate di cui approfittare per fare un po’ di scorte! Se poi volesse acquistare un camper intero, ma da quello che ci dice non sarà il caso suo visto che l’ha appena comprato, negli altri padiglioni praticamente tutte le case propongono “offerte salone” che ingolosiscono e non poco, con veicoli offerti sempre con un corredo di accessori molto completo o versioni speciali “limited edition” realizzate apposta per l’occasione.

EMILIA-ROMAGNA

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per da pochi mesi: ho sentito dire su un forum che al salone di Parma è possibile soggiornare nei parcheggi della fiera ma, soprattutto, che in fiera c’è la possibilità di fare qualche buon affare tra gli stand. Mi confermate tutto questo?

LIGURIA

rispetto ai condizionatori classici, cosa che li rende facilmente utilizzabili anche a veicolo fermo e non collegato alla rete elettrica. Disponibili in diversi modelli, fissi da tetto, a parete, portatili, utilizzano la tecnologia detta appunto evaporativa e si basano sul principio dell’abbattimento della temperatura percepita, cioè il calore avvertito dal nostro corpo, sfruttando come accennato l’evaporazione dell’acqua che abbassa la temperatura e la percezione di afa. Questi apparecchi immettono nella cellula aria con umidità a bassa densità (acqua nebulizzata prelevata dal serbatoio delle acque chiare o da un serbatoio apposito) attraverso una ventilazione forzata in modo da garantire una percezione di fresco sulla pelle. La tecnologia dei condizionatori evaporativi è del tutto naturale, sfruttando lo stesso principio del corpo umano quando suda per abbassare la temperatura, non crea correnti troppo fredde e non secca l’aria; inoltre consuma come accennato pochissima energia, non ha bisogno di gas speciali per il funzionamento e il rumore è praticamente assente insieme ad un consumo di acqua minimo. Altro vantaggio tecnico è dato dal peso generalmente molto più contenuto di quello di un condizionatore. Sono molto comodi ed efficaci con caldo intermedio ma come grande limite c’è da dire che non possono competere con i condizionatori in situazioni di afa estrema.

Via Togliatti SN-Selargius Angolo SS.554 direzione Quartu SE Selargius (CA) Tel. 329 1180188 www.dottcamper.it Service

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