CARITAS N. 3 / Giugno 2021
La Rivista di Caritas Svizzera
Adattarsi ai cambiamenti climatici Pagina 6
Attualità
Personaggi
Focus
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Moringa: sana e richiesta
Climatologo vince il Prix Caritas
La povertà si diffonde
Lettera aperta
Care donatrici, cari donatori Il cambiamento climatico è stato messo in ombra dalla crisi del coronavirus, ma purtroppo non ha perso la sua urgenza, anzi: in Svizzera le emissioni di CO2 sono più di due volte superiori rispetto alla media mondiale. È vero che dal 1990 sono diminuite del 14 per cento, considerato però che il nostro standard di vita si basa in gran parte sulle importazioni da altri Paesi, la nostra impronta all’estero è allo stesso tempo diventata più grande. Secondo l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), l’emissione pro capite di CO2 in Svizzera è complessivamente di 14 tonnellate all’anno. Le emissioni di gas serra pro capite all’anno della maggior parte degli Stati africani sono invece molto meno di una tonnellata. Le conseguenze del cambiamento climatico colpiscono tutti noi. Eppure le sfide che devono affrontare gli abitanti del Sud del mondo sono sproporzionatamente maggiori alle nostre. Siccità, inondazioni e innalzamento del livello del mare sono già una realtà. Anche in Svizzera subiremo gli effetti del cambiamento climatico, tuttavia noi disponiamo dei mezzi e delle risorse per adeguarci o attenuarne l’impatto. L’ingiustizia è quindi dop-
«Le conseguenze del cambiamento climatico colpiscono tutti noi»
pia: primo, i Paesi del Sud del mondo possiedono solo una minima parte delle nostre risorse a fronte di sfide molto più grandi. Secondo, sono proprio loro a subire più duramente le conseguenze del riscaldamento globale causato dai Paesi industrializzati del Nord. Caritas è convinta che il cambiamento climatico costituisce una delle più grandi sfide dei nostri tempi. Troppe volte, però, l’argomento viene discusso senza tener conto delle conseguenze che le misure adottate per salvaguardare il clima possano avere sul piano sociopolitico. Il nostro auspicio è che tutte le misure siano socialmente sostenibili e che le persone – sia in Svizzera che all’estero – possano essere messe in grado di affrontare la problematica: il comportamento rispettoso del clima non deve essere una questione di ricchezza o povertà. Tutte le persone devono piuttosto condurre una vita che consenta uno sfruttamento sostenibile delle risorse del pianeta. Solo così sarà possibile garantire la giustizia climatica. Grazie del vostro sostegno e della vostra solidarietà.
Peter Marbet, Direttore Caritas Svizzera
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Foto: Alexandra Wey
Sommario
Adattarsi al clima In pochi anni, centinaia di famiglie di agricoltori hanno cambiato i metodi di coltivazione sulle sponde del lago Wegnia nel Mali per sopravvivere agli effetti del cambiamento climatico. Le rive del lago devono essere protette dall’erosione e dal conseguente riempimento. Le piogge sono imprevedibili, le ondate di calore estremo e i venti tempestosi sono sempre più frequenti. La sfida è produrre di più e meglio nonostante le condizioni sempre più difficili. Caritas collabora con la popolazione locale e mette a punto soluzioni innovative e metodi semplici per concentrare l’acqua e migliorare la fertilità dei campi. Pagina 6
5 Attualità: la pianta che genera reddito
I prodotti della moringa sono richiesti e permettono una vita migliore alle persone in Uganda.
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Personaggi: il Prix Caritas per il clima
Il vincitore del premio è un climatologo che studia il clima da 30 anni.
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F ocus: la povertà avanza
Molte persone hanno perso il lavoro a causa della pandemia. La povertà in Svizzera si diffonde in silenzio.
IMPRESSUM La rivista di Caritas Svizzera esce sei volte all’anno Editrice è Caritas Svizzera, Comunicazione e Marketing, Adligenswilerstr. 15, Casella postale, CH-6002 Lucerna, info@caritas.ch, www.caritas.ch, Tel. +41 41 419 24 19 Redazione: Lisa Fry (lf); Fabrice Boulé (fbo); Stefan Gribi (sg); Anna Haselbach (ah); Vérène Morisod Simonazzi (vm) Il costo dell’abbonamento è di 5 franchi all’anno e viene dedotto una sola volta dalla donazione. Grafica: Urban Fischer Copertina: John Kalapo Tipografia: Kyburz, Dielsdorf Carta: 100 % riciclata Conto donazioni: CP 60-7000-4 Stampa climaticamente neutra
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Eco
Modeste Traoré vuole parlare con voi! Volete chiacchierare con qualcuno che vive nel Sud del mondo e risente giorno per giorno degli effetti del cambiamento climatico? Modeste Traoré, 57 anni, vive sul lago Wegnia, 150 chilometri a nord di Bamako, nel Mali. In passato lui e la sua famiglia vivevano di pesca abbondante. Ma quei tempi sono ormai solo un lontano ricordo. Il lago si sta prosciugando. Nella zona del Sahel la pioggia non arriva più come di consueto o addirittura non arriva proprio. Modeste adesso sta cercando di mantenere la famiglia praticando l’agricoltura. Caritas insegna a lui e all’intero villaggio come coltivare rispettando il clima e le scarse risorse. Ora avete la possibilità di porre delle domande a Modeste e scoprire così qualcosa in più sulla sua vita sul lago Wegnia. Cosa è cambiato? Come sta la sua famiglia? Quali sono le sfide che devono affrontare gli abitanti? Cosa desiderano? Attraverso il chatbot entrate in diretto contatto con Modeste nel Mali. Fungiamo così da ponte tra le persone nel Sud e quelle nel Nord del mondo. Urge un dialogo. Riceverete informazioni di prima mano in merito alle conseguenze do-
Eco mediatica Corriere del Ticino | «La riduzione dei premi non basta più per combattere la povertà» | 25. 3. 2021 Negli ultimi 20 anni i premi delle casse malati sono raddoppiati, contrariamente ai salari e alle riduzioni dei premi […]. Per le famiglie a basso reddito l’onere non è più sostenibile. […] urge un potenziamento dei sussidi che si orienti maggiormente alle esigenze delle persone a rischio di povertà. Caritas Svizzera chiede che l’onere dei premi dell’assicurazione malattie per una famiglia non superi il livello di uno stipendio mensile e che i sussidi vengano erogati automaticamente agli assicurati aventi diritto.
vute al cambiamento climatico, causato in gran parte da noi nel Nord, ma con effetti devastanti per la gente nel Sud. (lf)
Mettetevi in contatto con Modeste nel Mali! (in tedesco)
Volontari: importanti per il sistema 4700 volontari di Caritas hanno dedicato circa 237 000 ore alla lotta contro la povertà nel 2020. Durante la pandemia è aumentato l’interesse per il volontariato in seno a Caritas. Ancora una volta si evidenzia che la lotta alla povertà in Svizzera non può fare a meno del lavoro svolto dai volontari. Il 25 marzo Caritas ha organizzato un evento digitale per i volontari su youtube in segno di ringraziamento per l’impegno profuso. Ospite dell’evento è stato il comico Renato Kaiser.
Catt.ch | «Caritas Svizzera per la Siria, in 10 anni stanziati 76 milioni di franchi» | 12. 3. 2021 Dallo scoppio della guerra in Siria nel 2011, la Caritas Svizzera ha realizzato programmi di aiuto alla popolazione per un valore complessivo di 76 milioni di franchi, assistendo dal 2012 un totale di 670 mila siriani. […] oltre agli aiuti di emergenza e di sopravvivenza, i fondi stanziati servono anche a finanziare iniziative educative a favore dei bambini rifugiati e misure di sostegno al reddito e per la qualificazione professionale. Corriere dell’italianità | «Povertà a causa del coronavirus: per Caritas Svizzera il peggio deve ancora arrivare» | 10. 3. 2021 La situazione è sempre più grave. Il numero delle persone in difficoltà che si rivolgono ai consultori sociali di Caritas resta costantemente elevato. […] L’organizzazione ha sostenuto 17 000 persone in tutta la Svizzera con contributi diretti per un totale di oltre 6 milioni di franchi. Appello alla politica: prorogare l’indennità per lavoro ridotto del 100 % per i redditi più bassi fino al termine della pandemia.
Renato Kaiser ha contribuito all’intrattenimento durante l’evento.
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Foto: John Kalapo, Aissa Tripodi
Attualità
Agnes Lakot ha trovato lavoro nella piantagione di moringa e la tosse le è passata.
La lavorazione delle foglie di moringa viene effettuata seguendo i principi ecosostenibili.
Reddito e salute grazie alla pianta di moringa Caritas Svizzera pianta alberi di moringa in Uganda insieme a un partner locale. L’albero resistente al clima è una fonte di principi nutritivi sani. I prodotti a base di moringa di produzione biologica e sostenibile sono molto richiesti e procurano un reddito agli abitanti dell’Uganda. «Da quando tutti i giorni mangio foglie fresche di moringa non ho più la tosse cronica» dice contenta Agnes Lakot, 41 anni. «Prima per anni ho indossato sempre una sciarpa, adesso non è più necessario.»
La moringa migliora le condizioni di vita e l’alimentazione. Ora che lavora nella piantagione di moringa dell’impresa Roots of the Nile, è riuscita a comprarsi anche qualche capra. Gli animali generano un reddito aggiuntivo che serve, ad esempio, a pagare le tasse scolastiche dei figli. Adatti al clima e ricchi di sostanze nutritive L’Uganda ancora oggi, dopo ben 20 anni, risente delle conseguenze della guerra ci-
Foto: Caritas Svizzera
vile terminata a metà degli anni Novanta. Le strutture sociali sono fragili, le famiglie sfasciate. La gente non ha lavoro ed è malnutrita. Allo stesso tempo il Nord dell’Uganda offre condizioni favorevoli per migliorare la situazione di molte persone. I terreni estesi sono coltivabili, la rete stradale – che verrà potenziata – aiuta nel trasporto dei beni. Considerata la crescente richiesta nel mondo di alimenti sani prodotti biologicamente, nel 2017 Caritas Svizzera ha deciso di avviare un progetto dedicato alla moringa. L’albero della moringa cresce in fretta e prospera anche in condizioni climatiche rigide. Le sue foglie e i suoi semi si prestano per vari usi, sia nella cosmetica che come alimento o integratore alimentare. Le foglie sono ricche di vitamine, magnesio e proteine e rafforzano il sistema immunitario.
Sociale e sostenibile Caritas ha fondato insieme a un partner locale l’impresa sociale Roots of the Nile e ha costruito una catena di valore. L’impresa collabora con gli abitanti del villaggio remoto Awach e si occupa della produzione e lavorazione della moringa. La piantagione si estende su oltre 12 ettari di terreno e Roots of the Nile possiede l’infrastruttura necessaria per essiccare, polverizzare e confezionare le foglie della moringa. La coltivazione degli alberi di moringa e la produzione si svolgono secondo i principi ecologici e sostenibili. A livello nazionale l’impresa ha già ottenuto un marchio per i suoi standard di qualità e ora aspira a ricevere la certificazione di produzione bio per il mercato internazionale. La moringa contribuisce così a migliorare le condizioni di vita e l’alimentazione della popolazione. La gente acquisisce capacità nuove e può costruirsi un’esistenza. In futuro si prevede di coinvolgere anche i piccoli agricoltori della zona nella coltivazione di moringa. (lf)
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Reportage
Adattare l’agricoltura ai cambiamenti climatici Testo: Fabrice Boulé e Abidine Haidara Foto: John Kalapo
Prima Modeste viveva di pesca. Ora che il lago Wegnia si sta prosciugando, deve passare all’agricoltura.
Reportage
Modeste ha appreso molte tecniche di coltivazione ed è felice di aver aumentato i raccolti.
Nella famiglia di Modeste Traoré la pesca è una tradizione che si tramanda di padre in figlio. Ma lui ha dovuto riorientarsi all’agricoltura perché nel lago del suo luogo di origine non c’erano più pesci. L’ex pescatore è intraprendente, aperto alle novità e si adopera per mantenere la famiglia numerosa e permettere ai figli di andare a scuola. Grazie a metodi innovativi, Modeste Traoré dimostra che è possibile produrre una quantità maggiore di verdura, frutta e cereali malgrado il contesto molto difficile. Caritas si impegna a migliorare le condizioni di vita di 27 000 persone sulle rive del lago Wegnia nel Mali. «Ho sempre paura di non avere abbastanza cibo per sfamare la mia famiglia numerosa. Con la nostra nuova attività di orticoltura non realizziamo un grande guadagno, ma abbiamo cibo a suffi-
Forti piogge, caldo estremo e tempeste di sabbia si alternano. cienza.» Modeste Traoré, 57 anni, traccia un bilancio della sua riconversione all’agricoltura, avvenuta tre anni fa grazie al sostegno di Caritas Svizzera. 3000 famiglie (27 000 persone) come quella di Modeste lavorano con determinazione in 43 villaggi per migliorare la produzione agricola e allo stesso tempo proteggere le
rive del lago Wegnia dall’erosione e rallentarne il riempimento. Nel 2020, nell’ambito di un progetto di Caritas, sono stati trasmessi un’ottantina di programmi radiofonici allo scopo di spiegare in modo semplice i vantaggi delle nuove tecniche di coltivazione e sensibilizzare gli agricoltori locali. Nel 2018 il verdetto era chiaro: quasi tutte le famiglie che vivevano sulle sponde del lago Wegnia, situato a 130 chilometri a nord di Bamako, nel Mali, non riuscivano più a soddisfare il proprio fabbisogno alimentare annuale. La distribuzione di cereali era quindi una questione di sopravvivenza. Ma al di là dell’emergenza, la popolazione è riuscita, con il sostegno di Caritas Svizzera e dei suoi partner locali, a trovare soluzioni per migliorare durevolmente la propria situazione. Questo grazie a una formazione
sui nuovi metodi di coltivazione, a input agricoli e pesticidi biologici, a sementi ulteriormente adattate, all’accesso al credito, a una migliore organizzazione della cooperativa femminile, all’accesso organizzato agli acquirenti per la vendita dei prodotti grezzi o lavorati e a informazioni meteorologiche. E a condizione che non sopraggiunga una siccità implacabile di lunga durata. In tal caso, migliaia di famiglie dovranno ricevere aiuti d’emergenza per non perdere i benefici degli enormi sforzi fatti finora. Perché uscire dalla povertà è il solo modo per rafforzare la loro capacità di resilienza agli effetti dei mutamenti climatici. Informazioni meteorologiche preziose Le precipitazioni sono in costante diminuzione e sempre più imprevedibili. Gli abitanti dei villaggi osservano un aumento della frequenza di eventi estremi: piogge intense, ondate di calore, tempeste di sabbia. Temporali violenti trascinano alberi sradicati e terra nel lago, che può riempirsi di acqua in una sola notte e prosciugarsi altrettanto rapidamente. «Anche se a volte piove molto, questo non mi dà speranza. Quando arriverà la prossima
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Reportage cime in piccole fosse. I cordoni di pietra lunghi circa cinque chilometri, distesi su 53 ettari, rallentano l’erosione. I gabbioni (muri in pietra rivestiti con una rete metallica) costruiti in un burrone rallentano lo scorrimento dell’acqua, favorendone l’infiltrazione e la sedimentazione
Modeste insieme ad altri abitanti del villaggio mentre coltivano il campo di peperoni.
I muri in pietra mantengono umido il suolo e prevengono così l’erosione. a monte del lago. L’utilizzo di concime organico e compostaggio è sempre più diffuso. Modeste Traoré ha compreso i vantaggi del rimboschimento dei suoi appezzamenti per migliorare la ritenzione idrica del suolo. Si prende cura e protegge gli alberi giovani che sono più idonei per le sue coltivazioni (rigenerazione naturale assistita). Questo metodo risulta più efficace che ripiantare alberi non in grado di prosperare nelle condizioni locali. Oltre a manghi e papaya, ha piantato anche banani e qualche albero di arance e acagiù.
Da quando i contadini organizzano meglio il contatto con i potenziali acquirenti, ottengono prezzi più alti.
pioggia?», si chiede Modeste Traoré. Di fronte a questa incertezza, le informazioni meteorologiche diventano fondamentali perché permettono di seminare nel momento giusto. Caritas Svizzera ha inoltre concluso un accordo quadro con l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) per consentire ai beneficiari del progetto a Wegnia e di altri progetti di accedere a informazioni meteorologiche e climatiche rilevanti. Soprattutto a causa della siccità è essenziale disporre di sementi adattate, seminarle nel momento giusto e distribuirle correttamente. Alcuni agricoltori hanno così ricevuto a titolo sperimentale cinque varietà di sementi migliorate (mais,
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sorgo, miglio, arachidi, fagioli) e input agricoli biologici (fertilizzanti, stimolanti, pesticidi), la cui applicazione pratica sarà estesa in un secondo tempo. Modeste Traoré è felice di aver imparato a seminare meglio i pomodori e i peperoni: «Tendevamo a concentrare le sementi in un unico posto. Se invece vengono distribuite in modo corretto, la resa aumenta nettamente» spiega entusiasta. Tecniche semplici, effetti positivi Alcuni semplici metodi di coltivazione, subito adottati dagli abitanti sulle sponde del lago, stanno già mostrando effetti positivi. La tecnica zai, ad esempio, permette di concentrare l’acqua e il con-
Pomodori di successo Decine di agricoltrici organizzate in cooperative lavorano in due appezzamenti di due ettari ciascuno creati per la coltivazione di prodotti orticoli. Nel 2020 hanno riscosso un grande successo con i loro pomodori lavorati ancora freschi. La semplice costruzione di una tettoia ha permesso di mettere i pomodori al riparo e di venderli direttamente sul campo. Mettendosi in contatto con i potenziali acquirenti sono riuscite a negoziare prezzi equi: la produzione di pomodori ha superato le 14 tonnellate e la vendita ha generato ricavi per 4,7 milioni di franchi CFA (circa 8000 franchi svizzeri). Dopo la produzione, infatti, è essenziale avere un buon accesso al mercato per valorizzare il lavoro investito. Modeste Traoré ha realizzato che una buona pianificazione della vendita dei
Reportage prodotti produce dei vantaggi: «Sarò ancora più soddisfatto se riuscirò a convincere i commercianti a rifornirsi regolarmente da me.» È molto fiero dei risultati ottenuti con il suo lavoro in questi tre anni. Vorrebbe ancora poter pescare sul lago Wegnia, ma per il momento il futuro della sua famiglia è nei campi.
Oltre a moglie e figli, la grande famiglia di Modeste comprende anche sorelle e nipoti.
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Progetti Caritas sul clima: come li gestiamo L’obiettivo primario di Caritas è contrastare la povertà e assistere le persone bisognose. Il nesso con il cambiamento climatico è evidente, poiché questo fenomeno aggrava le condizioni di vita di milioni di persone in tutto il mondo, privandole della base esistenziale e costringendole alla fuga. Un progetto sul clima mira a rafforzare la resilienza alle condizioni climatiche attuali e future. A tal fine, Caritas Svizzera integra sistematicamente i dati climatici e satellitari nelle fasi di elaborazione e di realizzazione dei suoi progetti, come quello del lago Wegnia nel Mali. L’analisi dei dati forniti dai satelliti ha permesso di adottare misure appropriate. Prepararsi e adattarsi ai mutamenti climatici Caritas non può arrestare il cambiamento climatico, ma può aiutare le popolazioni interessate a prepararsi e ad adattarsi meglio con provvedimenti che tengano conto delle condizioni mutevoli. Se in una regione piove
di meno e le precipitazioni sono brevi ma intense, lo stoccaggio dell’acqua si rivela fondamentale. La captazione delle acque sotterranee che sgorgano dalla roccia, i bacini di ritenzione o le cisterne migliorano la disponibilità dell’oro blu. Quando le fasi di siccità si prolungano o le piogge sono irregolari, occorrono sementi resistenti all’aridità del suolo e metodi di coltivazione appropriati. Fra questi vi sono le misure agroecologiche e di conservazione che arricchiscono il suolo con sostanze organiche. L’aumento della capacità di ritenzione idrica e il conseguente miglioramento della struttura del suolo rendono quest’ultimo più resistente alla siccità e permettono di ottenere rese più elevate. Inoltre, se si limita il deflusso delle acque di superficie si riduce il rischio di inondazioni e di erosione del suolo.
piamo anche gli sviluppi futuri responsabili dell’incremento della povertà analizzando i dati climatici e integrandoli nella pianificazione dei progetti. Aiutiamo le popolazioni più vulnerabili ad adattarsi ai cambiamenti climatici (modelli delle temperature e delle precipitazioni) e ad adeguare per tempo le loro attività. In questo ambito, facilitiamo ulteriormente l’accesso ai dati meteorologici e climatici per le autorità locali e la popolazione.
Dati meteorologici preziosi I progetti di Caritas sul clima non si concentrano solo sulla situazione attuale. Antici-
Leggete la nostra presa di posizione «Garantire una giustizia climatica»: caritas.ch/documenti-di-posizione
Carole Schaber, direzione operativa Cooperazione internazionale
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Brennpunkt Personaggi
Thomas Stocker vince il Prix Caritas perché nella sua ricerca sul clima include anche aspetti legati alla povertà.
Prix Caritas: nesso tra crisi climatica e povertà L’emergenza climatica – causata dall’irrefrenabile riscaldamento globale – e la povertà sono direttamente collegate. Lo svizzero Thomas Stocker, rinomato esperto mondiale del clima, illustra gli effetti della crisi climatica globale sui Paesi più poveri nel Sud del mondo. Per questo verrà insignito del Prix Caritas 2021. Thomas Stocker si occupa del cambiamento climatico da 30 anni ormai. All’inizio studiò il ruolo degli oceani, in seguito i fattori del riscaldamento globale provocati dall’uomo. Oggi al centro dell’attenzione ci sono gli effetti sui Paesi po-
«La Svizzera ha pertanto il dovere di contribuire in modo determinante alla giustizia climatica» veri del Sud del mondo e la carenza delle risorse. Thomas Stocker è ricercatore e professore di climatologia e fisica ambientale all’Università di Berna e per sette anni ha diretto il gruppo di lavoro 1 dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). In quel periodo fu redatto il quinto rapporto sul clima che costituisce la base scientifica dell’Accordo di Parigi del 2015.
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Carenza di risorse Un aumento delle catastrofi climatiche comporta una carenza delle risorse vitali per l’uomo e la natura. I costi dei danni sono immensi. I più colpiti sono i Paesi più poveri nelle regioni tropicali e subtropicali, responsabili soltanto di una minima parte dei mutamenti climatici. «I loro ecosistemi e sistemi sociali sono già al limite anche senza l’impatto estremo sul clima, le persone sono molto vulnerabili» spiega Thomas Stocker. Già un aumento globale della temperatura di 1,5 gradi Celsius diminuisce la produzione di generi alimentari e i prezzi salgono. «Nel Sahel diventa sempre più difficile accedere alla risorsa ‘acqua’, in altri posti scarseggia o scompare del tutto la risorsa ‘suolo’» continua Stocker. Investimenti e riduzione del rischio Sarà possibile limitare lo sviluppo negativo e i danni più gravi solo abbinando una coerente protezione del clima – sostituzione dei combustibili fossili – a ll’adeguamento
al cambiamento climatico. Per Thomas Stocker la responsabilità è chiaramente dei Paesi industrializzati. «Occorre mettere in atto le soluzioni. È essenziale fare enormi investimenti in energie rinnovabili e nell’efficienza energetica. Altrettanto cruciale è l’uso sostenibile delle risorse e la chiusura dei circuiti della materia e del consumo.» Con circa 14 tonnellate di CO2 equivalente pro capite e all’anno, l’impronta ecologica della Svizzera in termini di gas serra è nettamente superiore alla media europea e corrisponde a più del doppio dell’impronta media mondiale. Le emissioni pro capite nei Paesi africani, invece, sono meno di una tonnellata all’anno. «La Svizzera ha pertanto il dovere di contribuire in modo determinante alla giustizia climatica» constata Thomas Stocker. «Ha la forza di dare una spinta tecnologica allo sviluppo. Non possiamo perdere questa opportunità. Invece di difendere le tecnologie ormai superate, dobbiamo cogliere l’occasione e investire nelle nuove tecnologie. In qualità di centro dinamico di innovazione, la Svizzera ha la possibilità di assumere un ruolo di guida.» Secondo Stocker, va presa sul serio anche la gioventù climatica. In ogni caso c’è bisogno di un ripensamento sociale. Preservare gli ecosistemi Attualmente Thomas Stocker sta lavorando a un grande progetto per i prossimi dieci anni insieme a colleghe e colleghi: in quattro hotspot sulla Terra studiano gli effetti dei mutamenti climatici, dell’utilizzo del suolo e della biodiversità sull’uomo e sull’ambiente. Thomas Stocker viene premiato con il Prix Caritas perché nel suo lavoro di ricerca tiene conto degli aspetti della povertà e delle conseguenze che il cambiamento climatico comporta per la politica di sviluppo. Fornisce un valido contributo affinché le società esposte alla problematica possano adeguarsi al mutamento climatico. (lf) Maggiori informazioni: caritas.ch/prix-caritas
Foto: Oliver Kuhn
Dal mondo
Un ordine per la produzione di mascherine di comunità ha aiutato Gelaye Guta a rendere più solida la sua impresa.
Prospettive di lavoro in Etiopia L’Etiopia lotta con un alto tasso di disoccupazione, soprattutto tra i giovani. Caritas pone rimedio con un progetto nuovo, lanciato in collaborazione con tre organizzazioni partner. Dopo il divorzio, Gelaye Guta, 45 anni, ha dovuto per la prima volta cercarsi un lavoro. Si è ritrovata da sola, senza una formazione, a dover sfamare le due figlie. Ha preso in prestito una macchina da cucire e ha fondato la propria sartoria. Senza capitale proprio e c ompletamente
Gelaye Guta è sicura di sé e fiduciosa per il futuro. all’oscuro del mercato. «Ho lottato molto» dice la donna. Molto importante è stato in questo caso la formazione professionale di Caritas e l’ordine per la produzione di mascherine di comunità conferitole da Caritas nell’ambito degli aiuti per il Covid-19. Ogni anno il mercato del lavoro etiope si arricchisce di circa due milioni di persone in cerca di un impiego. Quasi un terzo dei giovani adulti è senza lavoro. La disoccupazione comporta un senso
Foto: Genaye Eshetu
di frustrazione e un rischio elevato di povertà e impedisce anche lo sviluppo e la coesione sociale dello stato multietnico. Rafforzare i centri d’impiego e di formazione professionale locali Chi è alla ricerca di un lavoro non solo non ha una formazione professionale, ma spesso non sa dove esistono le possibilità di trovare un posto e come potervi accedere. Così i disoccupati e i datori di lavoro non si incontrano mai. Insieme ai suoi tre partner del consorzio, Caritas potenzia i centri locali d’impiego e di formazione professionale. I centri esistenti vengono dotati di un’infrastruttura adeguata e nuovi centri vengono aperti. I collaboratori e gli insegnanti ricevono una formazione per poter affiancare i disoccupati in modo migliore e più orientato al mercato fornendo consulenza, mediazione e formazione professionale. Viene inoltre istituito un portale online per la ricerca di lavoro.
Il lavoro in proprio è una valida alternativa all’assunzione che nel contempo potenzia i settori in crescita e crea nuovi impieghi. Con un coaching professionale e l’accesso al piccolo credito, Caritas spiana la strada per le piccole imprenditrici come Gelaye Guta. I giovani adulti motivati e innovativi vengono aiutati a fondare una propria impresa. Infine viene creata una piattaforma nazionale mediante la quale è possibile coordinare gli impieghi pubblici e il settore privato e ottimizzare le offerte sul lungo periodo. Il progetto cofinanziato dall’UE è anche per questo molto apprezzato in Etiopia e gode attualmente di grande considerazione. «Ce la farò!» Con la sua sartoria e l’aiuto ricevuto, Gelaye Guta ha acquisito autostima e una prospettiva per il futuro. «È stimolante! La sensazione che ho avuto è del tipo «sì, ce la farò.» Lo scopo del progetto è anche questo: dare a molti giovani in Etiopia, soprattutto donne, la possibilità di vivere sulla propria pelle la sensazione di poter dire «ce la farò». (ah)
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Brennpunkt Focus
Sempre più persone devono ricorrere a offerte di acquisto vantaggiose. Nei mercati Caritas beneficiano di notevoli riduzioni di prezzo.
Povertà: un fenomeno che si diffonde in silenzio La crisi del coronavirus crea grande sofferenza alle persone indigenti. Le ripercussioni sociali sono tuttora chiaramente visibili a Caritas; infatti il numero delle richieste per gli aiuti transitori resta elevato. Nei mercati Caritas si compra di più e si fa anche più ricorso al servizio di consulenza in caso di indebitamento. Una madre single perde un dente in seguito a un’infezione. Per la cura mancano i soldi, visto che ha perso una parte dello stipendio a causa delle misure anti Covid.
A seguito del lavoro ridotto, molte persone non riescono più ad arrivare a fine mese. Un cuoco trentenne, sposato e padre di una bambina di tre anni, è in lavoro ridotto. L’indennità fissata all’80 per cento dello stipendio già in sé basso non basta più, è in ritardo con il pagamento dell’affitto. Ogni giorno in tutta la Svizzera le persone si rivolgono ai servizi di consu-
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lenza sociale di Caritas perché non sanno più come andare avanti. Previsioni poco incoraggianti Da marzo 2020 il Consiglio federale ha adottato diversi provvedimenti per attenuare l’impatto sociale della pandemia. Molte aziende hanno così potuto mantenere i dipendenti grazie al lavoro ridotto che ad oggi interessa ancora circa 400 000 persone (gennaio). Le previsioni tuttavia sono fosche: quando scadrà il termine di erogazione dell’indennità per lavoro ridotto, si rischia un’ondata di licenziamenti. Il Parlamento ha prolungato l’estensione del lavoro ridotto, ma serve soltanto a riprendere un po’ di fiato. Il numero dei disoccupati salirà ancora non
appena cesseranno gli aiuti. Le ripercussioni sui numeri degli aiuti sociali si vedranno con effetto ritardato. La Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale (COSAS) prevede un aumento dei beneficiari di oltre il 20 per cento nel 2022. Mancanza di prospettive Per Caritas, che si batte ogni giorno per chi è in difficoltà, è evidente che per molte persone la situazione precaria si è ulteriormente aggravata dall’inizio dell’emergenza. È un processo silenzioso, poco visibile che si svolge dietro le quinte dell’attenzione mediatica incentrata sulle misure di protezione, le strategie vaccinali, i casi di contagi e le varianti. Anche per l’anno in corso, il numero delle consulenze sociali fornite da Caritas in tutta la Svizzera è nettamente superiore rispetto al periodo prima della crisi. Le richieste da parte di persone bisognose di aiuti transitori stentano a diminuire.
Foto: Corinne Sägesser
Focus Per molti è la prima volta in vita loro che hanno bisogno di aiuto. Si tratta di working poor provenienti dal settore gastronomico, alberghiero e delle pulizie. Con lo stipendio decurtato in seguito al lavoro
Aumentano gli acquisti effettuati nei mercati Caritas. ridotto non ce la fanno ad arrivare a fine mese. È molto difficile coprire il fabbisogno di una famiglia con soli 3470 franchi al mese. Specie nei settori gastronomico e alberghiero al momento vengono licenziate sempre più persone, cosa che si riflette direttamente sui servizi di consulenza di Caritas. Altri lottano con tutte le forze contro il fatto di dover rinunciare all’indipendenza professionale e ricorrere ai servizi sociali. Chi vuole beneficiare degli aiuti sociali, deve prima consumare le riserve finanziarie. Allo stesso tempo, però, questa è anche la fine delle possibilità di plasmare responsabilmente il proprio futuro. Da Caritas arrivano anche giovani che a causa delle difficoltà finanziarie si vedono costretti ad abbandonare gli studi o l’apprendistato. Anche questo
è un duro colpo che compromette l’intera carriera professionale. E molti stranieri hanno paura di perdere il proprio status di soggiorno se ricorrono all’assistenza sociale. Più acquisti nei mercati Caritas Coloro che sono in difficoltà finanziarie risparmiano ovunque possono e questo viene alla luce nei mercati Caritas, che registrano un aumento degli acquisti e un fatturato nei primi quattro mesi superiore del 10 per cento rispetto all’anno precedente, nonostante siano stati praticati notevoli riduzioni di prezzo sull’intero assortimento sin dall’inizio della pandemia. È aumentata anche la frequenza dei clienti. A marzo si sono registrati 79 500 acquisti in più rispetto a qualsiasi mese del 2020. A fine aprile Caritas Vaud ha aperto un ulteriore mercato per riuscire a coprire ancora meglio la domanda. Aumentano le consulenze in caso di debiti È preoccupante che stiano aumentando le richieste di consulenza in materia di indebitamento. Chiedono il nostro aiuto sempre più persone che si sono indebi-
tate dopo aver avuto delle perdite di guadagno in seguito alla pandemia e che ora si trovano a dover affrontare procedure di esecuzione. Si tratta ad esempio di dipendenti della ristorazione che hanno dovuto sopportare troppo a lungo perdite di guadagno. Stanno aumentando pure le richieste per autofallimento e per risanamento dei debiti. L’aiuto di Caritas Caritas continua la propria offerta di aiuto. Finora circa 18 000 persone hanno ricevuto aiuti transitori sotto forma di pagamenti diretti. Oltre 10 000 persone hanno beneficiato di una consulenza fornita da Caritas. Ai progetti regionali, che tengono conto delle esigenze specifiche delle persone che si trovano in difficoltà in seguito alla pandemia, rispondono circa 90 000 persone. L’aiuto complessivo fornito da Caritas fino ad oggi ammonta a 17 milioni di franchi, di cui 10 milioni circa provenienti dalla raccolta fondi della Catena della solidarietà. (sg)
Maggiori informazioni: caritas.ch/covid19
Chiedono la nostra consulenza sempre più persone che si sono indebitate dopo aver subito perdite di guadagno in seguito alla pandemia.
Foto: Daniel Kellenberger
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Servizi
Podcast sul tema «La povertà esclude»
Armut grenzt aus
Nei Paesi ricchi come la Svizzera la povertà si associa anche all’esclusione sociale. Perché è così e come vivono la situazione i diretti interessati? Dove deve intervenire la società per combattere sia la
povertà sia l’esclusione? Il nuovo podcast «La povertà esclude» di Caritas Svizzera approfondisce le questioni e si aggiunge così all’Almanacco sociale 2021 pubblicato da Caritas sullo stesso argomento. Il podcast è condotto da Manuela Specker, responsabile Servizio Istruzione di Caritas Svizzera, ed è disponibile in tutti i player più comuni come Apple Podcast e Spotify. (ms)
Podcast: caritas.podigee.io Spotify:
Caritas Care – assistenza a domicilio 24 ore su 24 dalla Slovacchia e che hanno esperienza nell’assistenza agli anziani. Parlano bene il tedesco e grazie a Caritas lavorano con un contratto legale e a condizioni eque. Applichiamo un concetto di protezione professionale e quindi riusciamo a garantire l’assistenza giorno e notte anche durante la pandemia. Al suo arrivo, il nostro personale di assistenza si sottopone a una rigorosa quarantena retribuita. Questo ci consente di assicurare ai nostri clienti un servizio continuo senza interruzioni. (lf)
Sempre più persone desiderano vivere a casa propria il più a lungo possibile anche se sono anziane e hanno bisogno di cure. Caritas Svizzera offre un servizio di assistenza 24 ore su 24. Si occupa dell’intermediazione di donne qualificate che provengono perlopiù dalla Romania o
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Maggiori informazioni: caritascare.ch
Agenda 23 agosto 2021, ore 19.00 Serata informativa per gli interessati al tema famiglie affidatarie. Caritas Svizzera, Lucerna 16 settembre 2021 Evento informativo «Autodeterminazione nella vecchiaia», Aarau 17 settembre 2021 Evento informativo «Autodeterminazione nella vecchiaia», Aarau 22 settembre 2021, ore 9.30 Evento informativo per le nostre donatrici e i nostri donatori. A Berna oppure online 23 settembre 2021, ore 13.30 Evento informativo per le nostre donatrici e i nostri donatori. A Soletta oppure online Per maggiori informazioni telefonare allo 041 419 24 19 o mandare un’e-mail a event@caritas.ch
Cercasi volontari per fattorie di montagna Anche quest’anno Caritas Svizzera è alla ricerca di volontari disposti a dare una mano alle famiglie di contadini di montagna. Abbiamo ricevuto moltissime richieste e ci occorrono 1400 volontari per lavori di stalla e manutenzione, fienagione o per aiutare nelle faccende domestiche. Sono benvenuti tutti coloro che hanno compiuto 18 anni, si sentono forti e hanno voglia di aiutare i contadini di montagna in questo periodo di pandemia. Siete pronti per un’esperienza indimenticabile? www.montagnards.ch
Foto: Alexandra Wey
Insieme
Caritas nelle scuole
Myrtha Zünd (15 anni), Rorschach
e al massimo getti e li aiuta a sfruttar i giovani ideatori dei pro nca affia as iali. arit soc ngC nti me you cambia veste di protagonisti dei il proprio potenziale in
Un aiuto adeguato per ogni progetto youngCaritas appoggia da anni i giovani che di propria iniziativa mettono in atto progetti in favore di un mondo più giusto. Questo lavoro viene ora potenziato in modo che l’aiuto ai giovani sia ancora più completo, mirato e durevole. Una classe organizza un mercatino delle pulci per raccogliere soldi per le persone indigenti. Alcune studentesse producono dei podcast sulla crisi climatica. Una giovane avvocata offre insieme a centinaia di volontari un servizio altamente professionale di consulenza legale per i rifugiati. Innumerevoli donne e uomini giovani e innovativi si impegnano giorno dopo giorno su base volontaria per le altre persone, la società e l’ambiente. Compiono gesti responsabili e sviluppano soluzioni creative per porre rimedio ai problemi. Accompagnare e sostenere individualmente Nella loro quotidianità si trovano sempre a dover affrontare sfide così diverse come diverse sono le loro personalità. youngCaritas interviene proprio qui, convinta dell’efficacia di progetti di questo genere e delle capacità dei giovani. Le ragazze e i ragazzi
Foto: youngCaritas
che dirigono un progetto vengono affiancati e sostenuti nel loro impegno con offerte specifiche e individuali. Che si tratti di workshop per il miglioramento delle competenze, di sostegno finanziario o di un coaching da parte di coetanei, l’importante è fare sempre riferimento alle conoscenze acquisite in precedenza e alle reti di contatti già esistenti. Vengono offerte anche prestazioni come la stampa di opuscoli o altri prodotti pubblicitari. L’intenzione di youngCaritas è di aiutare i giovani ideatori di progetti nel momento in cui eventualmente hanno bisogno e contribuire così al pieno sviluppo del loro potenziale in veste di protagonisti dei cambiamenti sociali. Chantal Zimmermann, responsabile youngCaritas Per saperne di più: youngcaritas.ch/projektfoerderung
Il workshop sul tema debiti è stato molto interessante. Pensavo di essere abbastanza informata per quel che riguarda l’argomento, ma in effetti c’erano ancora molte cose che non sapevo. Ho imparato che a volte basta davvero poco per indebitarsi e cosa si può fare per venirne fuori. Non è stata solo una mera presentazione, ma siamo stati coinvolti anche noi giovani, questo mi è piaciuto.
Samantha Zoller (15 anni), Rorschach
Durante il workshop ho realizzato il pericolo che si corre quando si paga con la carta di credito e cosa sono i costi nascosti. Sono rimasta colpita di quanto si faccia presto ad accumulare un debito di oltre 10 000 franchi. Il workshop era ben strutturato, abbiamo avuto la possibilità di lavorare su una scheda relativa ai costi nascosti. Ora so come si fa a non indebitarsi e a chi si può chiedere aiuto se si hanno dei debiti.
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Mangi solo Da Djeneba non verdura bio. cresce più nulla. Apprezziamo molto il tuo impegno. Ma non basta per salvare il mondo.
INSIEME PER L A GIUSTIZIA CLIMATICA a caritas.ch/giustizia-climatic