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FATTI & PERSONE

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INTERNI

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fatti & persone Casa Museo Maffei

INAUGURATO LA PRIMA VOLTA IL 14 FEBBRAIO 2020, MA COSTRETTO A CHIUDERE QUASI SUBITO A CAUSA DEI LOCKDOWN LEGATI ALLA PANDEMIA, PALAZZO MAFFEI CASA MUSEO HA RIAPERTO QUEST'ANNO AMPLIANDO ULTERIORMENTE LA SUA PROPOSTA CULTURALE.

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AD ASPETTARVI CI SONO NUOVE SALE E NUOVI SPAZI PER ATTIVITÀ AL SECONDO PIANO DELLO SCENOGRAFICO PALAZZO BAROCCO E L’ESPOSIZIONE DI NUOVE OPERE DELLA COLLEZIONE RACCOLTA NEGLI ANNI DAL CAVALIERE DEL LAVORO LUIGI CARLON. ALLE GIÙ STUPEFACENTI 18 SALE ESPOSITIVE DEL MUSEO, SI SONO INFATTI AGGIUNTI UN TEATRINO CON 120 POSTI, 8 SALE TEMATICHE ED UNA PROJECT ROOM CON PROPOSTE SEMPRE NUOVE

SALA “L’ANTIQUARIUM” Opere in primo piano Mimmo Paladino, Testimone, 1991, Pietra di Vicenza

Giorgio de Chirico, I Gladiatori nella stanza, 1928–1929, Olio su tela

Casa Museo Maffei

Inaugurated for the first time on 14 February 2020, but forced to close almost immediately due to the pandemic lockdown, Palazzo Maffei Casa Museo reopened this year, further expanding its cultural offer. You can now find new rooms and new spaces for activities on the second floor of the spectacular Baroque palace and the exhibition of new pieces from the collection of the Cavaliere del Lavoro Luigi Carlon. In addition to the amazing 18 exhibition rooms of the Museum, a theater with 120 seats, 8 thematic rooms and a project room with always new proposals have been added

SALA “SULLA METAMORFOSI DEL PAESAGGIO E LA BELLA NATURA” Opere in primo piano Chiara Dynys, Over Nature, 2021, Acciaio tra lato dorato a 24 carati, vetro

Antonio Canova, Amorino (Cupido) 1788 –1794, Gesso

La magni ca scala a chiocciola elicoidale

Una straordinaria Casa-Museo nel cuore di Verona, nel più importante edi cio seicentesco della città a acciato su Piazza delle Erbe: 2 piani, 27 sale, oltre 500 opere. Un percorso n da subito guidato da un doppio registro, in cui antico e moderno s'intrecciano e dialogano, attraversando millenni di storia dell'arte – dall'archeologia greco-romana all'arte contemporanea - in una costante commistione tra pittura, scultura, arti applicate e architettura. Il palazzo, dalla scenogra ca facciata, si apre con una scala elicoidale unica nel suo genere che conduce al primo piano: New Visions for Other Horizons è l'opera creata appositamente dall'artista orentino Maurizio Nannucci che apre il percorso come un "mantra", riassumendo il senso dell'intero progetto museogra co voluto dalla famiglia Carlon e ideato da Gabriella Belli con progetto allestitivo dello studio Baldessari e Baldessari. Nuove visioni per nuovi orizzonti nascono infatti grazie a una collezione eclettica, che vanta importanti opere d'arte antica e testimonianze dell'arte veronese, capolavori assoluti e grandi nomi delle avanguardie del Novecento. Nel contempo si possono trovare anche installazioni e interventi site speci c di artisti contemporanei. Al primo piano, nelle sale iniziali, si privilegia il dialogo tra le opere e gli ambienti nobili del palazzo a ricreare l'atmosfera di una dimora privata, mentre negli ambienti dedicati al Novecento e all'arte contemporanea si è voluta creare una vera e propria galleria museale, ove spiccano alcuni dei massimi artisti del XX secolo: Boccioni, Balla, Severini, ma anche Picasso, de Chirico, Casorati e Morandi accanto a Magritte, Max Ernst, Duchamp. E ancora Afro, Vedova, Fontana, Burri, Tancredi, De Dominicis, Manzoni e molti altri. Salendo al secondo piano, inaugurato il 23 ottobre 2022, la narrazione cambia: le sale espositive non si sviluppano più in un percorso cronologico, bensì in nuclei a sé, le cosiddette "meditazioni". Ogni stanza, infatti, invita alla ri essione su tematiche speci che, evocate dalle opere e dagli arredamenti che ne fanno parte: dal rapporto tra l'uomo e il cosmo, a quello tra la natura e l'in nito, alla sostenibilità ambientale. Apre il percorso l'Antiquarium, omaggio alla Verona romana, in cui accanto alle sculture marmoree e ai fregi architettonici ascrivibili tra i I e il III secolo d.C, trova spazio il Testimone (1991) di Mimmo Paladino, scultura che con i suoi tre volti su petto, invita ad una ri essione sul tempo e sul valore della vita. Si prosegue, tra le varie proposte, con un bellissimo Amorino di Canova, che ci invita a scoprire l'intervento site speci c dell'artista contemporanea Chiara Dynys posto in dialogo con gli a reschi settecenteschi presenti sulle pareti. E ancora, nella sala Sulla natura dello spazio e della materia, sono riunite l’iconica tela lacerata di Fontana, le sperimentazioni sulla materia negli "Achrom" di Piero Manzoni e nelle plastiche combuste di Alberto Burri, nonché le innovazioni materiche di Carla Accardi e Fausto Merlotti. La project room al momento è dedicata a Lotus – opera dell’acclamato artista olandese Daan Roonsengaarde, che coniuga nei suoi lavori arte e tecnologia, e che per Palazzo Ma ei ha creato un ore “intelligente”, sensibile alla luce e al calore, che ci porta a ri ettere sul rapporto tra il mondo attuale e la natura. Accanto al percorso espositivo, grazie alla direzione di Vanessa Carlon, non manca una vivace proposta di iniziative con i giovani studenti dell’Università di Verona come visite guidate - anche tematiche - e approfondimenti online nei canali social della collezione.

Sotto: SALA “L’IRA FUNESTA” In primo piano Marino Marini, Piccolo miracolo (1951) Bronzo con interventi di pittura grigia a olio

Nella parete al centro Alberto Burri, Tutto nero (1957) Acrilico, vinavil e combustione su tela

In basso: SALA “INTERMEZZO D’AUTORE” Al centro Gino de Dominicis, Senza titolo, 1996 Foglia d’oro, gesso e tempera su tavola, in box dell’artista in vetro A dx: Pietro Antonio Rotari Mercurio af da Bacco infante alla ninfa Nisa Olio su tela A sx: Pietro Antonio Rotari, Ritrovamento di Mosè Olio su tela

An extraordinary “House-Museum” in the heart of Verona, it is the most important seventeenth-century building in the city overlooking Piazza delle Erbe: 2 oors, 27 rooms and over 500 works of art. The exhibition path is guided by a double register, in which ancient and modern intertwine and dialogue, crossing millennia of art history - from Greco-Roman archeology to contemporary art - in a constant mix of painting, sculpture, applied arts and architecture. The palace, with its spectacular façade, opens with a unique helical staircase that leads to the rst oor: New Visions for Other Horizons is the work of art created speci cally by the Florentine artist Maurizio Nannucci that opens the path as a "mantra", summarizing the meaning of the entire project wanted by the Carlon family, conceived by Gabriella Belli and designed by the Baldessari e Baldessari studio. Indeed, new visions for new horizons are born thanks to an eclectic collection, which shows important works of ancient art, Veronese art, masterpieces and great names of the twentieth century avant-garde. At the same time, you can also nd installations and site speci c interventions by contemporary artists. On the rst oor, in the rst rooms, the dialogue between the works of art and the noble rooms of the building recreate the atmosphere of a private residence, while in the rooms dedicated to the twentieth century and contemporary art you can nd a real museum gallery, where some of the greatest artists of the stand out: Boccioni, Balla, Severini, but also Picasso, de Chirico, Casorati and Morandi alongside Magritte, Max Ernst, Duchamp. And again Afro, Vedova, Fontana, Burri, Tancredi, De Dominicis, Manzoni and many others. Going up to the second oor, inaugurated on 23 October 2022, the narrative changes: the exhibition rooms no longer develop in a chronological path but in nuclei, the so-called "meditations". Each room, in fact, invites re ection on speci c themes, evoked by the works and furnishings that are part of it: from the relationship between man and the cosmos, to that between nature and in nity, to environmental sustainability. The itinerary opens with the Antiquarium, a tribute to the Roman age Verona, in which, next to the marble sculptures and architectural friezes dated between 1st and 3rd centuries AD, there is the Witness (1991) by Mimmo Paladino, a sculpture that with its three faces on the chest, invites you to re ect on time and the value of life. We continue, among the various proposals, with a beautiful Amorino by Canova, which invites us to discover the site-speci c intervention of the contemporary artist Chiara Dynys placed in dialogue with the eighteenth-century frescoes on the walls. Going on, in the room called Sulla natura dello spazio e della materia (“Nature of space and matter”), you can nd Fontana's iconic torn canvas, the experiments on matter in Piero Manzoni's "Achrom" and Alberto Burri's burnt plastics, as well as the material innovations of Carla Accardi and Fausto Merlotti. Finally, the project room is currently dedicated to Lotus - the work of the acclaimed Dutch artist Daan Roonsengaarde who combines in his works art and technology, who has created for Palazzo Ma ei an "intelligent" ower, sensitive to light and heat, which leads us to re ect on the relationship between the present world and nature. Alongside the exhibition itinerary, thanks to the direction of Vanessa Carlon, there is also an active o er of initiatives along with the students of the University of Verona such as guided tours - including thematic ones - and online insights on the collection's social media.

fatti & persone

L’opera prevede 37.400 metri quadrati che includeranno 7.700 mq commerciali, 11 mila mq produttivo-direzionali e 18.700 mq riservati al turistico-ricettivo. Sorgeranno due alberghi per fasce turistiche diverse, u ci nella parte direzionale mentre il piano terra della parte storica sarà occupato da ristoranti e negozi. La sostenibilità, l’integrazione con il territorio e l’estetica saranno i punti chiave dello studio di architettura norvegese Snøhetta, tra i più importanti a livello europeo, a cui è a data la progettazione. Insieme all’area vera e propria sono previste opere compensative da un valore di circa 7 milioni di euro, tra cui si aggiunge l’importante riquali cazione di tutta l’area antistante la era. Naturale conseguenza di tali interventi sarà la corsia preferenziale che verrà creata per collegare Manifattura Tabacchi con l’ex Scalo Merci/Central Park e la Stazione ferroviaria di Porta Nuova. Una distanza di poco più di 800 metri che sarà facilmente e piacevolmente percorribile anche a piedi e in bici, attraverso percorsi sicuri e immersi nel verde. “Per questa rigenerazione abbiamo davvero ingranato la marcia” - commenta l’assessore alla Piani cazione urbanistica Ilaria Segala. “È la dimostrazione di come, volendo, si possa andare veloci. Verona ha bisogno di interventi così. Questo è il vero senso della “rigenerazione urbana””. Secondo il Comune, il progetto permetterà a Verona di andare oltre Romeo e Giulietta e ad aspirare ad essere una grande città moderna.

EX Tabacchi

IL PROGETTO DI RINNOVAZIONE DELL’EX MANIFATTURA TABACCHI, CHE PREVEDE LA COSTRUZIONE DI 37.400 METRI QUADRATI DI EDIFICI, SARÀ COMPLETATO NEL 2024

EX Tabacchi

The renovation project of the former industrial plant, which involves the construction of 37,400 square meters of buildings, will be completed in 2024

The project foresees 37,400 square meters which will include 7,700 square meters of shops, 11 thousand square meters of production sites and 18,700 square meters reserved for tourist accommodation. Two hotels will be built for different tourist target groups, along with offices in the directional part and restaurants and shops on the ground floor of the historic part. Sustainability, integration with the territory and aesthetics will be the key points of the Norwegian architectural firm Snøhetta, one of the most important in Europe, which is entrusted with the project. Along with the area itself, compensatory works worth around 7 million euros are planned, including the important redevelopment of the entire area in front of the fair. One intervention, for example, will be the construction of a preferential lane that will be created to connect Manifattura Tabacchi with the former Scalo Merci / Central Park and the Porta Nuova railway station. A distance of just over 800 meters that can be easily and pleasantly traveled on foot and by bike, through safe paths surrounded by greenery. “For this regeneration, we really had to speed up” - comments the Councilor for Urban Planning Ilaria Segala. “It is the demonstration of how, if you want, you can go fast. Verona needs interventions like this. This is the true meaning of “urban regeneration””. According to the Municipality, the project will allow Verona to go beyond Romeo and Juliet and aspire to be a great modern city.

fatti & persone

l grande losofo italiano del nostro tempo, Umberto Galimberti, arriva proprio nel cuore Valpolicella per parlare di “Kalokagathìa (καλοκγαθία)”, un termine del greco antico che signi ca “Il modo di comportarsi proprio di una persona nobile e onesta”. Esso è nato inizialmente come derivato dall’aggettivo indicante “(l’uomo) nobile e onesto” o, letteralmente, “bello e buono”, tuttavia questi due aggettivi ricorrevano talmente tanto spesso insieme e sempre riferiti a una persona, che crearono un concetto a sé stante. Per l’uomo greco, infatti, il bello (καλός) era anche buono (γαθός,) tanto che non era possibile che una persona, specialmente se ricopriva una carica politica, fosse brutta ma buona, oppure bella ma cattiva. È importante precisare che la bellezza per un greco non corrispondeva a ciò che intendiamo noi oggi ma ricopriva ogni aspetto umano, dall’estetica al modo di essere, a quello di comportarsi, di pensare, ed è proprio in virtù di questo concetto che un uomo bello non poteva non essere buono. È importante precisare che oggi questi due aggettivi possono essere attribuiti a tutte le cose esistenti, non solo all’essere umano. “Bello e buono”, infatti, sono aggettivi che calzano perfettamente la nostra Valpolicella, per l’appunto un piacere per gli occhi ma che produce anche prodotti della terra apprezzati in tutto il mondo. Galimberti terrà la sua conferenza alla cantina Rubinelli Vajol di Franco Rubinelli, suo ex studente all’università di Venezia negli anni ’80 e amante di loso a e bellezza, tanto che ha anche dedicato la riserva di Amarone “DESTINéE” a Emanuele Severino, uno dei più grandi loso contemporanei e maestro di Galimberti.

Umberto Galimberti

Umberto Galimberti in Valpolicella

On Friday 27 May at 8.30 pm, at the Rubinelli Vajol Winery, Prof. Galimberti will hold a conference on “Kalagathos: beautiful and good, the Greek root of joy”

The great Italian philosopher of our time, Umberto Galimberti, will be right in the heart of Valpolicella to talk about “Kalokagathìa (καλοκγαθία)”, a term from the ancient Greek which means “The way of behaving of a noble and honest person”. It was initially born as a derivative of the adjective indicating “(the man) noble and honest” or, literally, “beautiful and good”, however these two adjectives occurred so often together and always referring to a person, that they created a concept in its own right. For the Greek people, in fact, the beautiful (καλός) was also good (γαθός), so much so that it was not possible for a person, especially if he held a political position, to be ugly but good, or beautiful but bad. It is important to specify that beauty for a Greek did not correspond to what we mean today but covered every human aspect, from aesthetics to the way of being, to that of behaving, of thinking, and it is precisely by virtue of this concept that a beautiful man could not fail to be good. It is important to specify that today these two adjectives can be attributed to all existing things, not only to the human being. "Beautiful and good", in fact, are adjectives that perfectly t our Valpolicella, a pleasure for the eyes but which also gives products appreciated all over the world. Galimberti will hold his lecture at the Rubinelli Vajol winery of Franco Rubinelli, his former student at the University of Venice in the 1980s and philosophy and beauty enthusiast, who also dedicated the Amarone reserve "DESTINéE" to Emanuele Severino, one of the greatest contemporary philosophers and Galimberti's teacher.

in Valpolicella

VENERDÌ 27 MAGGIO ALLE ORE 20,30, PRESSO LA CANTINA RUBINELLI VAJOL, IL PROF. GALIMBERTI TERRÀ UNA CONFERENZA SUL TEMA “KALAGATHOS: BELLO E BUONO, LA RADICE GRECA DELLA GIOIA”

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ph Daniele Pernigo

Il Club Ferrari ospitato da Ballarini Interni

Rosse, ma anche gialle e nere… gli iconici bolidi del cavallino di Maranello sono stati ospitati da Ballarini Interni nel cuore della Valpolicella. Uno spettacolo da non perdere, una ventina di Ferrari parcheggiate coi loro colori sgargianti davanti al negozio di mobili a Rugolin di Valgatara. I piloti e il loro seguito del Club Ferrari si sono poi fermati per un ristoro allestito nella hall dello showroom a parlare con Giuseppe Ballarini e hanno colto l’occasione di osservare i mobili in esposizione. Molto suggestiva poi la s lata delle macchine iconiche per le strade della Valpolicella.

The Ferrari Club hosted by Ballarini Interni

Red, but also yellow and black ... the Maranello horse iconic racing cars were hosted by Ballarini Interni in the heart of Valpolicella. A show not to be missed: about twenty Ferraris parked with their bright colors in front of the furniture shop in Rugolin di Valgatara. The drivers and their entourage from the Ferrari Club then stopped for a refreshment set up in the hall of the showroom to talk to Giuseppe Ballarini and took the opportunity to observe the furniture on display. The parade of iconic cars through the streets of Valpolicella was also very impressive.

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