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Mostre
Verona
Il MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO DI VERONA Apre le porte al pubblico
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Là dove erano imprigionati i carbonari che lottavano contro l’Impero Asburgico trovano posto le testimonianze più antiche degli insediamenti umani nel territorio veronese, portate alla luce dopo un secolo e più di campagne archeologiche. Nasce così, con l’inaugurazione della prima sezione dedicata alla Preistoria e alla Protostoria, il Museo Nazionale archeologico di Verona, che fa capo alla Direzione regionale Musei Veneto ed è diretto dall’archeologa Giovanna Falezza, e si trova nel possente edificio su tre piani dell’ex caserma asburgica San Tommaso (Stradone San Tomaso, 3 - 37129 Verona). Per il momento è stata aperta solo la sezione di Preistoria e Protostoria, ma il museo accoglierà in futuro anche i reperti dell’età celtica e romana, oltre ad uffici, biblioteca e spazi per incontri, mentre il piano terra documenterà l’età altomedievale. Il percorso espositivo della sezione Preistoria e Protostoria, anche grazie a ricostruzioni fisiche e virtuali, video e altri mezzi di comunicazione multimediale, narra le principali componenti storiche del veronese in un arco cronologico compreso tra oltre 100.000 anni fa e il 100 a.C. Predisposto con la collaborazione dell’Università di Ferrara, dell’Università di Trento e della Soprintendenza SABAP di Verona, il percorso si articola in una serie di sottosezioni dedicate ai principali siti preistorici e protostorici, dal Paleolitico (rappresentato dalla famosa pietra dipinta, nota come lo "Sciamano", considerato tra le più antiche rappresentazioni umane sino ad oggi note al mondo, proveniente dalla Grotta di Fumane), passando attraverso il Neolitico e l'età del Rame, fino all’età del Bronzo, con l'esposizione dei materiali provenienti dai siti palafitticoli inseriti nella lista UNESCO del veronese, e all'età del Ferro. Il Museo Archeologico Nazionale di Verona è aperto al pubblico nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18.
Museo Nazionale Archeologico di Verona
Verona
DAS NATIONALE ARCHÄOLOGISCHE MUSEUM VERONA Öffnet dem Publikum die Türen
Dort, wo die Carbonari, die gegen das Habsburgerreich kämpften, gefangen gehalten wurden, befinden sich die ältesten Zeugnisse menschlicher Siedlungen in der Gegend von Verona, die nach mehr als einem Jahrhundert archäologischer Feldzüge ans Licht gebracht wurden. So entstand mit der Einweihung der ersten Abteilung, die der Vor- und Frühgeschichte gewidmet ist, das Nationale Archäologische Museum Verona, das zur Regionaldirektion der Museen Venetiens gehört und von der Archäologin Giovanna Falezza geleitet wird, und sich in dem eindrucksvollen dreistöckigen Gebäude der ehemaligen habsburgischen Kaserne San Tommaso befindet (Stradone San Tomaso, 3 - 37129 Verona). Momentan wurde nur die Abteilung für Vor- und Frühgeschichte eröffnet, aber das Museum wird in Zukunft auch Funde aus keltischer und römischer Zeit sowie Büros, Bibliothek und Versammlungsräume beherbergen, während das Erdgeschoss das frühe Mittelalter dokumentieren wird. Der Ausstellungsrundgang der Abteilung Vor und Frühgeschichte erzählt, auch dank physischer und virtueller Rekonstruktionen, Videos und anderer multimedialer Kommunikationsmittel, von den wichtigsten historischen Komponenten der Gegend von Verona in einem chronologischen Zeitraum zwischen vor über 100.000 Jahren und 100 v. Chr. Der Rundgang wurde, in Zusammenarbeit mit der Universität Ferrara, der Universität Trient und der Soprintendenza SABAP Verona, in eine Reihe von Unterabteilungen unterteilt, die den wichtigsten prähistorischen und frühgeschichtlichen Stätten gewidmet sind, vom Paläolithikum (dargestellt durch den berühmten bemalten Stein, bekannt als „Schamane“, der als eine der ältesten bisher bekannten menschlichen Darstellungen der Welt gilt und aus der Fumane-Grotte stammt), über das
Mostre in giro per il Nord Italia
Dipinti, sculture, monete e reperti, fossili, per scoprire Giovan Francesco Caroto (1480-1555) uno degli artisti più complessi del ‘500 veronese ma ancora poco conosciuto anche se le sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo.
KANDINSKIJ L’opera / 1900-1940 Rovigo, Palazzo Roverella 26 febbraio 2022 | 26 giugno 2022
Una mostra dedicata a uno dei massimi artisti mondiali del Novecento: Vasilij Kandinskij (1866-1944). Un’esposizione senza
Francesco Caroto, ritratto di un fanciullo con un disegno infantile (Verona, Castelvecchio)
precedenti in Italia per numero e qualità delle opere presentate: ottanta capolavori del grande maestro russo, di datazione compresa fra il 1900 circa e il 1940, cui si aggiungono dipinti di suoi “compagni di strada”, come Gabriele Münter, Paul Klee, Arnold Schönberg, Alexej von Jawlensky, Marianne von Werefkin; e ancora libri in edizione originale, documenti, fotografie, rari filmati d’epoca, cimeli, oggetti d’arte popolare. Tutto questo per svelare l’enigma Kandinskij e seguire le orme del suo cammino creativo, nel rapporto costante con la dimensione musicale e le profonde radici della sua origine russa. Neolithikum und die Kupferzeit bis zur Bronzezeit, mit der Ausstellung von Materialien aus Pfahlbauten, die in die UNESCO-Liste von Verona aufgenommen wurden, und zur Eisenzeit. Das Nationale Archäologische Museum Verona ist freitags, samstags und sonntags von 10 bis 18 Uhr für die Öffentlichkeit geöffnet.
Ausstellungen in ganz Norditalien
Gemälde, Skulpturen, Münzen und Funde, Fossilien, um Giovan Francesco Caroto (1480-1555) zu entdecken, einer der vielseitigsten Künstler des 16. Jahrhunderts in Verona, aber immer noch wenig bekannt, auch wenn seine Werke in den wichtigsten Museen der Welt ausgestellt sind.
KANDINSKY Das Werk / 1900-1940 Rovigo, Palazzo Roverella 26. Februar 2022 | 26. Juni 2022
Eine Ausstellung, die einem der weltweit größten Künstler des zwanzigsten Jahrhunderts gewidmet ist: Wassily Kandinsky (1866-1944). Eine für die Zahl und Qualität der ausgestellten Werke beispiellose Ausstellung in Italien: 80 Meisterwerke des großen russischen Künstlers aus der Zeit um 1900 bis 1940, ergänzt durch Gemälde seiner „Weggefährten“ wie Gabriele Münter, Paul Klee, Arnold Schönberg, Alexej von Jawlensky, Marianne von Werefkin; sowie Originalausgaben von Büchern, Dokumente, Fotografien, seltene historische Filme, Erinnerungsstücke und populäre Kunstobjekte. All dies, um das Rätsel Kandinsky zu lösen und den Spuren seines kreativen Wegs zu folgen, in ständiger Beziehung zur musikalischen Dimension und den tiefen Wurzeln seiner russischen Herkunft.
Kunst online
GHOST OVER BANKSY ab 9. März 2022 Die Digital Street Art Installation ist online, mit der Pepper´s Ghost das Werk von Banksy Migrant Child in Venedig belebt https://www.youtube.com/watch?v=1iJ6Eb1dKGw
Es ist interessant, dass die erste Erfahrung mit Digital Street Art in Venedig stattfand, einer Stadt ohne Straßen, dem Tor Europas zu östlichen Welten, Knotenpunkt von Menschen und Waren. Pepper’s Ghost kehrt zurück und überrascht und fordert den berühmtesten Straßenkünstler der Welt heraus: Banksy, wodurch tatsächlich eine neue künstlerische Strömung geschaffen wurde. Ghost over Banksy ist das erste Digital Street Art-Konzept, das bisher geschaffen wurde. Es wurde in Venedig geschaffen, indem es das berühmte Graffiti Migrant Child zum Leben erweckt, es beleuchtet und buchstäblich belebt, und das große Problem der Menschenrechte entzündet und die wahre Existenz und das Ziel des berühmten englischen Künstlers hinterfragt.
Arte online
GHOST OVER BANKSY dal 9 marzo 2022 È online l’installazione di Digital Street Art con cui Pepper’s Ghost anima l’opera di Banksy Migrant Child a Venezia https://www.youtube.com/watch?v=1iJ6Eb1dKGw
È curioso che la prima esperienza di Digital Street Art abbia avuto luogo proprio a Venezia, città senza strade, porta d’Europa sui mondi orientali, crocevia di uomini e merci. Pepper’s Ghost torna sorprendendo e sfidando lo street artist più celebre al mondo: Banksy creando di fatto una nuova corrente artistica. Ghost over Banksy è il primo concept di Digital Street Art mai realizzato finora. È stato realizzato a Venezia, dando vita all’iconico stencil di Migrant Child, illuminando e animando letteralmente l’opera, accendendo la forte problematica dei diritti umani e interrogando sulla reale esistenza e finalità del celebre artista inglese.
Fotografia
ROBERT CAPA Fotografie oltre la guerra Museo di Villa Bassi Rathgeb - Abano Terme (Pd) 15 gennaio | 5 giugno 2022
È un Capa “altro”, quello che questa grande mostra propone. Più di 100 immagini a documentare il rapporto del fotografo con Picasso, Hemingway e Matisse e l’ambiente culturale. Così come con il grande cinema: Humphrey Bogart, John Houston, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Silvana Mangano, da Notorius al neorealismo. E ancora la sezione dedicata alla collaborazione tra Capa e lo scrittore americano Steinbeck che darà avvio al progetto “Diario russo”, viaggio alla scoperta di quel nemico che era stato l’alleato più forte nella seconda guerra mondiale, l’Unione Sovietica. Poi la quotidianità di un Paese antichissimo e allora nuovissimo, Israele, e l’esperienza del Tour de France dove il vero protagonista diventa il pubblico più che i ciclisti.
Fotografie
ROBERT CAPA Fotografien über den Krieg hinaus Museum Villa Bassi Rathgeb - Abano Terme (Pd) 15. Januar | 5. Juni 2022
Diese großartige Ausstellung bietet einen „anderen“ Capa. Mehr als 100 Bilder dokumentieren die Beziehung des Fotografen zu Picasso, Hemingway und Matisse und dem kulturellen Umfeld. So wie zum großen Kino: Humphrey Bogart, John Houston, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Silvana Mangano, von Notorius bis zum Neorealismus. Und hinzu kommt noch die, der Zusammenarbeit zwischen Capa und dem amerikanischen Schriftsteller Steinbeck gewidmete Abteilung, die das Projekt „Russisches Tagebuch“ einleitet, eine Reise zur Entdeckung des Feindes, der im Zweiten Weltkrieg der stärkste Verbündete war, die Sowjetunion. Dann der Alltag eines antiken und damals sehr neuen Landes, Israel, und die Erfahrung der Tour de France, bei der der eigentliche Protagonist das Publikum und nicht die Radfahrer sind.
Demnächst
„Canova, gloria trevigiana. Dalla bellezza classica all’annuncio romantico”, unter der Leitung von Fabrizio Malachin, Giuseppe Pavanello und Nico Stringa, eine Ausstellung, die die Figur des bekannten neoklassizistischen Bildhauers aus einer zweifachen Perspektive zu erforschen scheint: Canova und die Schönheit der Antike, aber auch Canova als außergewöhnlicher zeitgenössischer romantischer Verkünder. Bei der Ausstellung war es möglich, die von Canova geplante Umgebung im Palazzo Papafava auf außerordentliche Weise nachzubilden, wo der Vergleich zwischen Antike/Moderne auf seine maximale Essenz gebracht wird: Der „Apollo von Belvedere“ im Vergleich zum „Triumphierenden Perseus“ und der „Borghesische Fechter“, ein weiteres berühmtes Werk, im Vergleich zum „Creugas“. Dies sind nur einige der Werke einer reichen Ausstellung mit mehr als 150 Meisterwerken in 11 Abteilungen.
A sinistra: Kandinskij, Composition Landscape, 1915
Prossimamente
“Canova, gloria trevigiana. Dalla bellezza classica all’annuncio romantico”, a cura di Fabrizio Malachin, Giuseppe Pavanello e Nico Stringa, un’esposizione che sembra esplorare la figura del noto scultore neoclassico in una duplice ottica: Canova e la bellezza dell’antico, ma anche Canova come straordinario contemporaneo annunciatore romantico. In mostra si è potuto eccezionalmente ricreare l’ambiente programmato da Canova in palazzo Papafava, dove il confronto Antico/Moderno è portato alla sua massima essenza: “Apollo del Belvedere” a confronto con il “Perseo trionfante”, e il “Gladiatore Borghese”, altra opera celeberrima, a confronto con il “Creugante”. Queste solo alcune delle opere di un percorso ricco di oltre 150 capolavori, sviluppato in 11 sezioni.