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CARPFISHING giornate “bollenti”
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emozioni sotto la superficie
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05 2018
RIVISTA DIGITALE BIMESTRALE GRATUITA
N U O VA D I S T R I B U Z I O N E
Distribuito da
via San Dionigi, 117/A - 20139 Milano Tel. +39.02.5695505 - Fax +39.02.5691752 - email: info@cogitech.eu
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Eccoci di nuovo insieme a parlare di pesca pronti ad affrontare una delle stagioni migliori dell’anno. L’autunno sta per bussare alla porta e noi lo accoglieremo a braccia aperte con la nostra passione. Per noi di Carp e Feeder Fishing questo è il secondo numero autunnale, è vero, la nostra è ancora una rivista giovane, ma siamo affiancati dai migliori esperti che il settore delle tecniche specialistiche è in grado di offrire. Apriamo questo nuovo numero con il nostro solito entusiasmo, ma questa volta lo facciamo in una maniera un po’ insolita. Niente di strano, state tranquilli, è semplicemente una cosa che dovete guardare in silenzio cercando di “immergervi” in un mondo parallelo al nostro, ma spesso poco conosciuto. “Emozioni sotto la superficie” è il titolo che abbiamo voluto dare a questa bellissima serie di immagini gentilmente offerte dal nostro grande amico il Dottor Armando Piccinini, chi ha avuto il piacere di conoscerlo sa con quanta passione e esperienza ama immortalare il mondo sommerso che anima le nostre fantasie. E poi abbiamo i nostri esperti sempre molto attenti a quelle che sono le tendenze del momento, ma soprattutto riescono a coinvolgere con le loro storie e la loro esperienza i pescatori di tutte le età, senza mai annoiarci. Ai nostri ragazzi (anche se tanto ragazzi non sono) rivolgo un sentito ringraziamento per ciò che ogni giorno dell’anno fanno, animati da una grande passione e da una insaziabile voglia di promuovere la pesca sportiva. Mi permetto di dire che, è grazie a quelli come noi, se oggi le tecniche specialistiche sono di gran lunga le più praticate nel panorama della pesca sportiva nazionale. Questo però non deve farci perdere di vista la cosa più importante e cioè il rispetto per l’ambiente e per chi come noi condivide la nostra stessa passione, è importante non perdere mai di vista ciò che è alla base della nostra disciplina. Detto questo ricordo a tutti l’importante appuntamento il 1415 e 16 settembre a Ostellato per il raduno benefico a favore delle Guardie Ittiche del Mezzano (Fipsas-Eurocarpclub-Upe) un appuntamento da non mancare per dare una mano a chi tenta, con grandi sacrifici, di proteggere il nostro patrimonio dalla mano distruttiva del bracconaggio ittico. Ricordo che sono aperte anche le iscrizioni per il Challenger di LBF Sardegna e per ultimo, ma non per importanza, il Quadrangolare Black Hook del Centro Italia, con 4 enduro che partono in contemporanea da 4 posti differenti dalle 12,00 del 12 di Ottobre alle 9,00 del 14 di ottobre. I teatri sono il Lago del Turano, il Lago di Caccamo, il Tevere riserva Farfa e il Lago Sand Lake. Le finali 8 - 11 novembre al Bridge’s Lake. Potrete trovare tulle le info sul sito www.blackhooksnc.com. Grazie a tutti della vostra attenzione e noi ci rivediamo il 10 di novembre con un nuovo numero tutto invernale. Ciao a tutti
NUMERO 5
Settembre/Ottobre 2018
EDITORE MATTEO MARMOCCHI
Numero Registro Operatori di Comunicazione 26536
direttore responsabile
Matteo Marmocchi matteo@carpefeederfishing.it
direttore editoriale
Graziano Giambastiani graziano@carpefeederfishing.it
videoimpaginazione
Matteo Marmocchi
pubblicità
graziano@carpefeederfishing.it
consulenti
White Koy, Graziano Giambastiani, Stefano Francia, Mattia Travasoni, Mauro Pitorri, Raffaele Mapelli, Simone Gatti, Armando Piccinini, Fabio Di Antonio, Zsolt Bundik
è una pubblicazione bimestrale MATTEO MARMOCCHI Registrata presso il Tribunale civile e penale di Bologna con il numero 8458
proprietà
MATTEO MARMOCCHI www.carpefeederfishing.it
Tutti i diritti sono riservati. L’invio di fotografie e materiale dattiloscritto alla Redazione, autorizza implicitamente la pubblicazione a titolo gratuito sulla rivista Carp e Feeder Fishing. I manoscritti ed il materiale iconografico inviati in Redazione non verranno restituiti.
graziano giambastiani Direttore Editoriale
Sono vietati la pubblicazione e l’utilizzo anche parziale di testi, foto e disegni, se non espressamente autorizzati.
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pr o v e pr o d o t t i 38 nash 62 imperial baits 80 marukyu
r u b rich e 6 fipsas 10 fiops 12 lbf 148 OROSCOPO
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EMOZIONI SOTTO LA SUPERFICIE
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GIORNATE “BOLLENTI”
BALATON, UN LAGO STREPITOSO!
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INCONTRI RAVVICINATI... CON I PESI XXL
TINCHE SETTEMBRINE
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e n i l n o è il nuovo numero della rivista di
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IN PROVINCIA DI BERGAMO IL CORSO AMBIENTALE PER GIOVANI
“AMO PESCARE 2018”
Il 6 agosto si è svolto presso l’Incubatoio “Prada” di Endine Gaiano il corso ambientale per giovani dal titolo “Amo Pescare 2018”. Il corso organizzato dalla Sezione Provinciale FIPSAS di Bergamo è durato 5 ore ed ha avuto nell’occasione nel ruolo di istruttori i 2 consiglieri nazionali Severino Bussacchini e Lorenzo Ziboni. Ai 21 partecipanti sono state fatte conoscere le specie di pesci di acqua dolce con il supporto di acquari e successivamente sono stati portati a pescare per 3 ore catturando parecchie carpe a specchio di varie pezzature dai 300 gr. al chilo. I ragazzi si sono molto divertiti e hanno manifestato grande interesse.
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PROSPETTIVE FUTURE Il Presidente della FIPSAS, Prof. Ugo Claudio Matteoli, ha ricevuto, presso i suoi uffici, nella sede nazionale della Federazione, il Capogruppo della Lega-Salvini Premier in Commissione Attività produttive e Turismo della Camera dei Deputati, On. Carlo Piastra. Durante l’incontro, molto cordiale, si è parlato, in particolare, delle possibili iniziative parlamentari da realizzarsi nel corso della presente legislatura in favore dell’attività della pesca sportiva che rappresenta uno dei più importanti settori ricreativi e turistici in ambito nazionale.
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REGOLAMENTO E BENVENUTO
Ritrovo VENERDì 14 SETTEMBRE 2018 alle ore 14:00. Inizio sorteggio ore 14:30 presso Oasi Vallette di Ostellato. Luogo di svolgimento della manifestazione CANALE CIRCONDARIALE dal Km 0 al Km 6,5 Inizio manifestazione VENERDI’ 14 SETTEMBRE 2018 ore 14.00 presso Oasi Vallette di Ostellato. Termine della manifestazione DOMENICA 16 SETTEMBRE 2018 ore 11.00
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Premiazione e pranzo DOMENICA 16 SETTEMBRE dalle ore 12.00 presso Oasi Vallette di Ostellato Numero massimo partecipanti: 50 COPPIE Quota d’iscrizione: 50 euro a persona. L’iscrizione si effettua esibendo copia del versamento tramite messaggio privato ai gruppi fb UPE - Unione Pescatori Estensi o Eurocarp Club. Possibile partecipare alla sola lotteria premi il giorno 16 Settembre. Possibile realizzare una semplice donazione al C.C. indicato per l’iscrizione al raduno. I proventi verranno utilizzati esclusivamente per finanziare l’attività delle guardie ittiche aderenti alle associazioni FIPSAS Ferrara, Eurocarp Club e UPE - Unione Pescatori Estensi. Regolamento Come previsto dalle normative regionali per la pratica del carpfishing è consentito la pesca con massimo 3 canne e vige il divieto assoluto di utilizzo del natante e del barchino radiocomandato. Premiazione Sarà premiata la big carp,la small carp e la coppia che ha totalizzato il maggior numero di catture. Ci saranno premi per tutti i partecipanti e una lotteria extra con altri premi interessati. Un ringraziamento speciale agli sponsor della manifestazione, che hanno sostenuto quest’iniziativa a favore delle guardie volontarie, per la tutela delle acque libere e della pesca sportiva.
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INSIEME PER DELLE STRATEGIE COMUNI
Un confronto a 360 gradi fra il direttore della FIOPS - Federazione Italiana Operatori Pesca Sportiva Francesco Ruscelli e il presidente della Fipsas Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee Nuoto Pinnato Ugo Claudio Matteoli per decidere insieme le questioni strategiche della pesca sportiva che, con la ripresa delle attività parlamentari a settembre, dovranno essere portate avanti. Nella lunga chiacchierata si è parlato della legge nazionale sulla pesca nelle acque interne, sul grave problema del bracconaggio, sulla pesca sportiva in mare, sulle acque in concessione e sulla salvaguardia delle specie ittiche.
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PARLIAMO DI FUTURO CON GABRIELE TUBERTINI
Due parole durante una sessione di pesca, con il vice presidente FIOPS Gabriele Tubertini, sul primo anno di attività dell’associazione, sulle prossime sfide e gli obiettivi futuri.
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LBF Sardegna Challenge Dopo la prima edizione del 2017 si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con l’LBF Sardegna Challenge. La manifestazione di tipo promozionale è organizzata dalla sezione Sardegna di LBF Italia in collaborazione con l’ASD Fishing Villasor per la
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giornata del 07 ottobre 2018 sulle sponde del lago Cixerri in provincia di Cagliari. Il trofeo a tecnica feeder si svolgerà su una durata di 4 ore e al termine della sessione di pesca è previsto il pranzo e a seguire la premiazione dei vincitori. Per divulgare e diffondere in maniera capillare la tecnica del feeder fishing la manifestazione è aperta a tutti. Per info, regolamento e iscrizioni seguire la pagina facebook LBF Sardegna.
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Per gentile concessione del dott. Armando Piccinini
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SOTTO LA SUPERFICIE
Una serie di immagini straordinarie che ci portano sotto la superficie di un corso d’acqua, un mondo a noi vicino, ma poco conosciuto. Lo spettacolo della natura visto con l’obiettivo del Dottor Armando Piccinini che da anni si dedica alle straordinarie bellezze del mondo sommerso e dei suoi abitanti EMOZIONI SOTTO LA SUPERFICIE Pag.15
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carpfishing
FINALMENTE...
SI RIPARTE ALLA GRANDE
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Testo e foto di Graziano Giambastiani
Siamo da poco usciti da uno dei periodi piĂš difficili della stagione. Ci possono essere buone opportunitĂ , basta giocarsele nel modo giusto
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Piccole quantità di pastura direttamente sull’innesco possono bastare per interessare qualche bel pesce
Mai come in piena estate la nostra capacità viene messa a dura prova. Stiamo uscendo da un periodo difficile e stiamo per entrare in un periodo particolarmente interessante. Solo pochi giorni fa le acque di laghi e fiumi sembravano essere prive di vita, per lo meno per quanto riguarda la specie di nostro interesse. Il grande caldo ha reso i ciprinidi, in molti casi, apatici a qualsiasi tipo di esca. Un evento naturale al quale ci dobbiamo adeguare legato strettamente all’andamento climatico della stagione. Per esempio quest’anno a causa delle numerose piogge che sembravano non terminare mai, delle temperature più basse rispetto alla media dello scorso anno e a causa delle correnti fredde provenienti dal nord, tutto il clima e di conseguenza anche le temperature dell’acqua, hanno ritardato il FINALMENTE... SI RIPARTE ALLA GRANDE Pag.30
loro riscaldamento. Gli effetti per noi si riflettono negativamente con gli inevitabili “cappotti” alternati a giorni di inaspettata attività per poi ricadere in momenti di totale apatia. Ogni anno che passa dobbiamo adeguarci alle condizioni climatiche e di conseguenza alle abitudini naturali dei pesci e della natura stessa. L e ac q u e c o rr e n t i Questa condizione difficile e per molti aspetti avversa è maggiormente riscontrabile praticando la pesca in fiume. La differenza è sostanziale: purtroppo non sempre quello che pensiamo di ottenere si trasforma in realtà. Se le acque dei laghi a causa delle forti e incessanti piogge si alzano di livello, quelle dei fiumi diventano addirittura impraticabili e non credo sia necessario stare a spiegare quali sono le conseguenze. Resta di fatto che affrontare le acque dei fiumi in una stagione difficile come quella di quest’anno non è stato per niente facile e i periodi da sfruttare per qualche buona cattura sono stati davvero limitati. Naturalmente non tutti i fiumi hanno le stesse caratteristiche, ma comunque la vita non è facile per nessuno, la cattiva stagione penalizza tutti, chi più chi meno. Chi come me ha da sempre la passione per la pesca e si riaffaccia su una sponda dopo un periodo di quasi completa
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I nuovi prodotti della linea Scopex Squid stanno dando davvero ottimi risultati, soprattutto le nuove pop up Cultured, grazie alla pasta attrattiva che le ricopre
inattività, lo fa con grande entusiasmo. A parte qualche caso sporadico, legato strettamente alla dimensione dell’ambiente, alla quantità dell’acqua e alla tipologia del fondale, il periodo estivo darà sicuramente più catture, ma di taglia inferiore. Ma come dico sempre “L’eccezione non fa la regola” e con un po’ di pazienza è qualche esca di grosso diametro, sarà possibile combattere con gli esemplari di taglia più grande. Finito il periodo estivo non è più necessario innescare esche di piccolo diametro, anzi in certi casi, le esche dovranno essere veramente grandi, sia singole che doppie. Con le acque Interno duro pop up, esterno morbida pasta attrattiva
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più calde anche molti altri pesci saranno maggiormente attivi quindi la selezione è d’obbligo. Parlando della pasturazione credo che non sia necessario esagerare con le quantità, a parte in casi eccezionali per chi pesca in fiumi come il Po, basteranno piccole quantità abbastanza raggruppate sull’esca. Una pasturazione eccessiva attirerebbe soltanto una miriade di pesci pronti e attenti a mordicchiare il nostro innesco. La S c o p e x S q u id In questo caso credo che sia una libera scelta e tutto gravita attorno alle proprie esperienze. Ma a differenza di quanto detto da molti sulla scelta dell’esca per i periodi estivi e quelli autunnali, sono venuto a conoscenza di alcuni studi fatti proprio per capire che cosa preferiscono le carpe in questi periodi. A differenza di quanto si é detto fino ad oggi, gli esperimenti hanno stabilito che i ciprinidi prediligono le proteine anziché i carboidrati o i grassi. Le proteine esistono già nelle uova che si utilizzano per la produzione delle boilies, ma un’aggiunta di estratto di calamaro nel mix, oltre alle proteine del latte derivare dallo Scopex, possono soddisfare il fabbisogno alimentare e proteico delle carpe. Dalle ricerche fatte le carpe non avvertono la differenza tra la farina di pesce o quella di carne, per loro non fa differenza, è il loro organismo che ne assorbe le proteine, quindi un’esca ben bilanciata come la Scopex Squid vi garantirà sempre ottimi risultati
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I n c o nc l u si o n e Se fino a qualche mese fa le carpe mangiavano anche in pieno giorno, nei periodi più caldi fino all’arrivo dell’autunno, l’attività dei ciprinidi sarà più intensa nelle tarde ore del pomeriggio, ad alcune ore della notte e, se le condizioni lo consentono, alle prime luci dell’alba. Ma questo non sarà un problema, basterà organizzarsi bene per poter avere il massimo risultato in minor tempo, mantenendo comunque sempre attivo lo spot di pesca con una buona pasturazione fatta di esche ben digeribili distribuite a piccole quantità. In bocca al lupo. GRAZIANO GIAMBASTIANI
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X E P O SC D I U Q S HOW
CULTURED ® POP UPS Un altro incredibile sviluppo di Nashbait, le Cultured® Pop Ups utilizzano lo stesso processo di stratificazione con pasta per produrre una pelle a scioglimento lento ricca di nucleotidi, aminoacidi liberi, vitamine e minerali. Senza il bisogno di sacchetti o stick in PVA, la pelle delle Cultured garantisce un costante rilascio di attrattori attorno l’innesco, ma a causa della sua densità, l’esca rimane bilanciata sia prima che dopo lo scioglimento della pelle. Perfette per attirare l’attenzione sull’innesco e sull’intera area, anche pescando solo con la singola esca. Le Cultured® Pop Ups si sono rivelate letali per le carpe più difficili, producendo una risposta rapida rispetto ad altri tipi di innesco.
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La pelle delle Cultured® Pop Ups ricopre l’esca con attrattori normalmente denaturati nel processo di ebollizione. Questo segnale alimentare unico, è ciò che le rende così speciali.
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Usando un ago da innesco o un paio di forbici, raschia via la pelle Cultured nella parte superiore dell’esca per scoprire la pop up centrale Airball, in questo caso al gusto Scopex Squid.
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Il Fang Gyro è il partner perfetto per una Cultured® Pop Ups. Preparare il terminale con lo Skinlink, aggiungere la vite Bait Screw e fissarla nella parte superiore del gambo con una perlina in tungsteno Tungsten Hook Bead.
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Il nucleo interno della Cultured® Pop Ups Airball è innescato in modo molto sicuro dalla Bait Screw, per cui non è necessario un capello. Avvitare la vite nell’esca esposta quando la pelle è stata rimossa.
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Se l’esca è troppo galleggiante per il peso del Fang Gyro e per la perlina in tungsteno, fai scivolare una perlina Tungsten Swivel/Knot sull’occhiello della girella del Gyro.
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La pelle si scioglierà in diverse ore a seconda della temperatura dell’acqua, lasciando entrambe le attrazioni sospese attorno la popup e sul fondo, tutto attorno ad essa.
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FOCUS prodotto carpfishing
Nuova gamma Nash Tungsten Altro enorme passo in avanti con la tecnologia delle minuterie per la Nash, che dall’anno scorso sta immettendo sul mercato prodotti di alta qualità davvero utili.Mancavano questi accessori per qualsiasi evenienza in pesca e per la costruzione di terminali e montature T u ngs t e n S in k e rs T u ngs t e n Q u ic k C hang e W e igh t s I Tungsten Sinkers sono placche af- Pesi resistenti ad alta aderenza, scafondanti facilmente inseribili, grazie nalati e aerodinamici per fissare e all’anello di giunzione, sui terminali o Sinkers Medium sulla lenza principale, aiutano a bloccare e fungono da base sicura per modellare altro tungsteno. Disponibili in quattro misure. Sinkers Large Sinkers X-Large Sinkers Small
Nuova gamma Nash Tungsten Pag.38
Quick Change Small Quick Change Medium
Quick Change Large
bilanciare le pop up. Possono essere facilmente spostati e riutilizzati. Disponibile in Small (0,3 g) Medium (0,6 g) e Large (0,8 g).
T u ngs t e n O v a l B e ads Perline ovali in tungsteno con filo per un facile inserimento e ad alta aderenza. Utilizzare per Chod nudi, contro-bilanciamento di pop up o come protettore di nodi nei terminali scorrevoli running rig. Disponibile in 4, 6 e 8 mm.
Oval Bead 4 mm
T u ngs t e n H o o k B e ads Perline in tungsteno ad alta densitĂ per bloccare i capelli (hair), le esche e gli anellini o rig anti-espulsione. Small per ami di misura 6-10, Large per ami di misura 1-5.
Oval Bead 6 mm
Oval Bead 8 mm
Hook Bead Large Hook Bead Small
Nuova gamma Nash Tungsten Pag.39
T u ngs t e n T u b ing B e ad Perline da 6 mm ad alta aderenza, progettate per posizionarle sopra i tubetti antigroviglio (anti-tangle), per fissare le girelle dei terminali nei chod rig, negli helicopter rig e nei terminali in generale, mantenendo fermi i terminali attaccati al tubicino.
la, usando lead core e leader senza piombo, per montature ad elicottero, chod e terminali in generale. Il profilo ovale assicura che le perline scorrano sotto pressione costante nei leadcore per una totale sicurezza delle carpe. T u ngs t e n A n t i Tang l e S l e e v e s Manicotti aerodinamici in tungsteno che eliminano i grovigli, ottenendo la migliore presentazione di qualsiasi terminale. Anti Tangle Sleeve Long
T u ngs t e n O v a l L e adc o r e B e ad Perline da 8 mm con foro allargato, per terminali semi mobili con girel-
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Anti Tangle Sleeve Short
Spingerli sopra la girella o sopra le girelle a sgancio rapido. Disponibile in Short (corto) o Long (lungo). T u ngs t e n S wi v e l B e ads Si adatta su una girella numero 11 o ai nodi per semplificare il Chod e Ronnie rig ed eliminare qualsiasi necessitĂ di T u ngs t e n G ripping Chod/Heli System Il sistema Chod/Heli si posiziona saldamente nei terminali a chod e si muove facilmente per adattarsi a differenti situazioni in pesca. In caso di rottura, le perline vengono espulse per il rilascio del terminale e la sicurezza della carpa. Swivel-Knot Beads Small Swivel-Knot Bead Large
pasta pesante aggiuntiva. Può essere tagliato per il bilanciamento critico degli inneschi. Small bilancia pop up da 10-12 mm, Large bilancia pop up da 15 mm.
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carpfishing
BALATON,
UN LAGO STREPITOSO!
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Testo e foto di Zsolt Bundik - Team Imperial Bait
Negli ultimi anni a causa di rigidi regolamenti, sfortunatamente applicati anche alla pesca nel Lago Balaton, non ho potuto visitare per molto tempo le sue acque. Fortunatamente, grazie alla lobby dei pescatori e ad alcuni cambiamenti, dal 2015 è stato possibile usare le boilies e cosÏ colsi l’occasione con un amico per visitare il lago nella prima settimana di Maggio, sei giorni sulla sponda a nord
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Come appena detto, per molto tempo non avevo potuto pescare in queste acque, così recuperai un po’ di informazioni necessarie sul lago con l’aiuto di un gruppo di carpisti che aveva appena pescato lì fino a qualche giorno prima che, come avremmo capito qualche tempo dopo, si rivelarono fuorvianti. Ho sempre sentito dire infatti che i pesci qui li catturavi solo con quantità esagerate di granaglie e boilies (parliamo di diverse centinaia di kg), perché possono essere attirati e mantenuti nella posta solo con queste quantità di esche. Prima della sessione pensai molto a cosa fare, perché raramente avevo usato così tante boilies e granaglie nelle mie sessioni. Finalmente presi una decisione: abbandonare le mie vecchie abitudini e n prepararmi a pescare a Balatoin quel modo. Questo significò affrontare la sessione con 18Kg di boilies (due aromi differenti: Elite e Monster/Liver) e 10 kg da 25 mm di amino pellets con 20 kg di tigernuts. La mia decisione tenne conto di questi fattori: anche se il Balaton è grande in realtà non è molto profondo e nella Balaton, un lago strepitoso! Pag.44
Per un appassionato di carpfishing, amante dei grandi spazi, questo è un posto magico!
costa a nord la profondità è mediamente dai 2 ai 4 metri. Un altro fattore in gioco fu la densità di popolazione di carpe che è molto alta in paragone con i grandi laghi all’estero dove, a causa della grandi profondità, le carpe si trovano davvero raramente o mai. Trovo sia meglio avere la possibilità di pescare in diversi laghi così da accumulare molta esperienza, in questo modo sarà più difficile ricevere informazioni sbagliate e condizionare le proprie scelte in base a quello che ti dicono. Ritorniamo alla nostra sessione di pesca. Il permesso per pescare al Balaton che comprai su internet dopo aver scelto la posta, mi diede anche i contatti necessari con chi si occupava dei regolamenti vigenti sul lago, così da essere assolutamente certo che fosse legale pescare fino a 350 metri di distanza. Più tardi, nel pomeriggio, arrivammo al lago e dopo una birra di benvenuto iniziammo a montare il campo, assemblando le canne e i rod pods, preparammo le boilies, il pellet e le granaglie per pasturare. Con il passar delle ore Balaton, un lago strepitoso! Pag.45
si fece buio e il vento cominciò a soffiare, quindi non aveva senso andare in acqua per vedere dove pescare, quindi decidemmo di parlare un po’ e poi dormire. Dopo qualche ora di sonno non riuscivo più a dormire, così decisi di lanciare a caso nel buio della notte e poi provare a dormire ancora un po’. Con mia grande sorpresa dopo solo un’ora, la canna con innescata una Elite da 24mm catturò un pesce. Ero così sorpreso che inizialmente pensavo di sognare perché non credevo di aver catturato con una boilie lanciata a caso…ma per fortuna non era un sogno! Corsi velocemente verso la canna e dopo averla afferrata cominciai la battaglia. Ci vollero 7 o 8 minuti, ma il primo pesce, una bella ed interessante carpa a specchi diede inizio alla nostra sessione. Ero in estasi ed avevo fretta di catturare ancora, attendendo impazientemente di navigare su quelle acque piazzando i miei marker il prima possibile. Qualche ora più tardi alle prime luci dell’alba ero sull’acqua con l’aiuto del mio GPS ed a 330 metri piazzai un marker e decisi che avevo trovato un buon posto. Per me, come per altri pescatori, non importa pescare pasturando Con mia grande sorpresa dopo solo un’ora, la canna con innescata una Elite da 24 mm catturò un pesce
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Per affrontare queste acque ci siamo organizzati alla perfezione con ottimi prodotti in grande quantità
ampie zone del lago, ma cercando dove il pesce si alimenta che sembra scontato… ma poi non così tanto. Rimasi sull’acqua per due ore prima di trovare altre due buoni spot uno a 270 e l’altro a 191 metri e naturalmente lanciai anche ad 80 metri dove la notte prima catturai la carpa. Non trovai niente di interessante nell’area di fronte a noi, il mio ecoscandaglio mi mostrava la stessa profondità di 260cm e decisi di non Calare la canna finche non avessi trovato qualche cosa che mi ispirasse. L’alveo del lago era coperto tutto con oltre un metro di melma, ma non mi disturbava perché sapevo, essendo abituato a pescare in cave e fiumi ricchi di fango, che proprio lì dentro le carpe cercano cibo e non sul fondo compatto. Trovai un pezzo di ferro ricoperto di conchiglie di circa 3 metri largo 10 centimetri (secondo me caduto da una chiatta). Mi sembrava adatto posizionare il marker qui. L’altro posto era una colonia di cozze aggrovigliate ad altre conchiglie Balaton, un lago strepitoso! Pag.47
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Per il nostro “avventuriero” il secondo incontro con questo grande lago è stato davvero entusiasmante
sopra la quale posizionai l’altro marker. Tra i due posti scelti c’erano 70 metri, così pasturai in quest’area con 7 kg di tigernuts e 2 kg di boilies. Avevo una sete impressionante e dal momento in cui avevo completato il mio giro dopo aver posizionato le canne mi concessi una birra ed una sigaretta in solitudine sul lago. Era evidente che avevo scelto i punti giusti e che le carpe avevano trovato delizioso quello che gli avevo dato, perchè solo 4 ore più tardi catturai
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su entrambe le canne, prima una 11,5 kg e poi una 13 kg. Facemmo qualche foto, pasturammo con qualche boilies, riposizionai le canne e tornai a riva. E così accadde quello che di solito mi succede raramente: i pesci restarono attivi tutta la settimana nella zona scelta e continuai a catturarne. Il punto comunque era questo, non importava averle catturate o meno ma loro mi fecero chiaramente capire che gradivano quello che assaggiavano. Innescai boilies singole e anche doppie ma non faceva differenza, le mangiavano tutte. Il primo giorno usai pasta e dip ma nei giorni seguenti usai solamente Monster-Liver e Elite non trattate. La gente dice “ha avuto fortuna” ma io penso: ho catturato molto grazie agli anni di esperienza che ho alle spalle, alla scelta esatta dei posti in cui pescare (non rimpiango il tempo speso per sceglierli) e alla scelta di esche di ottima qualità. Durante la sessione usai 4 kg di pellets, 8 kg di tigernuts and 4 kg di boilies su migliaia di ettari, e non era accaduto quello che ho sempre sentito dire, che in queste acque potevi catturare solo usando quantità enormi di boilies, quasi quasi ci credevo… Io vi dico, ognuno usi il suo cervello e non basate le vostre decisioni su quello che dicono altri pescatori perché non puoi mai sapere come saranno i termini e le circostanze e se quello che ti hanno detto funzionerà nello stesso modo. Prestate sempre attenzione alla temperatura dell’acqua, la stagione e il cibo che trovano in acqua i pesci, scegliete sulla base di quanto e cosa
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mangiano, non rimpiangete mai il tempo speso a scandagliare. La cosa più importante nel carpfishing con le boilies è esplorare i nuovi posti e il cibo di cui normalmente si nutrono i pesci locali. Lo so, tutti vi dicono pasturate pasturate pasturate, ma contrariamente a questa filosofia io in Ungheria catturo Dopo una sessione di successo come questa, decisi di tornare in Novembre per provare a “cacciare” molte carpe in queste acque quando le condizioni sarebbero state più difficili...
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Quando il sacrificio è tanto, anche la gioia è immensa dopo una bella cattura
con qualche kg di boilies e tenete conto che pesco in laghi grandi e difficili. Tornando alla mia sessione, una settimana passò velocemente grazie alle tante catture, ma lasciai il Balaton con un po’ di delusione. Dico questo, perché non mi è accaduto quello che di solito mi succede con le acque difficili, il mio cuore che batte veloce e l’adrenalina che scorre nelle mie vene appena fatta una cattura. Sfortunatamente non mi sono sentito così grazie alle numerose catture, ma questa vista lago e l’ambiente piacevole hanno largamente compensato quello che mi mancava. Dopo una sessione di successo come questa, decisi di tornare in Novembre per provare a “cacciare” molte carpe in queste belle acque quando le condizioni sarebbero state più difficili. Alla mia decisione seguirono azioni e così fui di ritorno al grande (62000 ettari!) lago Balaton il 28° giorno di novembre. Le condizioni erano completamente diverse rispetto alla primavera. Quando arrivai la temperatura dell’acqua era di soli 8° C ed era in continua diminuzione, le previsioni del tempo infatti annunciavano l’abbassamento delle temperature, quindi non vedevo l’ora di fare una grande pescata. In base alla mia esperienza e a causa della temperatura dell’acqua, presi con me 8 Kg di boilies in due differenti aromi e 5 Kg di pellet per tutta la sessione. Sapevo che non sarebbe stato semplice catturare pesci come quando l’acqua era più calda. Pensavo Balaton, un lago strepitoso! Pag.53
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Questi sono ambienti che non regalano niente a nessuno, e una buona conoscenza dell’ecoscandaglio è alla base di tutto
molto a come comportarmi, a quale distanza pescare, visto che col freddo i pesci si spostano nella parte più profonda del lago, ma sfortunatamente potevo fare poco perchè era permesso pescare ad un massimo di 350 metri. Scandagliai l’area ma non riuscii a trovare nessun fossato o buca in nessun punto. Per curiosità superai il limite consentito ma trovai un buon posto a 950 metri, dove il fondo del lago passava da 2,70 a 4 metri. Purtroppo, non aveva nessun senso pescare lì, avrei trasgredito le regole, avuto bisogno di attrez-
Su una delle canne innescai le Elite boilie 30 mm e Monster-Liver 30 mm rullate a mano. Pasturai attorno ai marker con 2 kg di potentissime MonsterLiver e 2 kg di Elite boilies e anche con la stessa quantità di pellets
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zature speciali, per non parlare del forte vento, non sarebbe stato possibile tirare fuori un pesce da lì. Quindi non trovando niente di adatto scelsi le posizioni migliori e posizionai il tutto con l’aiuto del GPS. Nel primo posto salvato trovai un pezzo di ferro ricco di conchiglie. Nel secondo punto scelto non fui così fortunato, non si vedevano conchiglie e niente di buono per i pesci. L’alimentazione principale per le carpe del Balaton sono le conchiglie, quindi vale la pena di esplorare le varie zone per avere davvero qualche chance di cattura. Quindi lasciai quel posto e mi dedicai con passione alla ricerca di qualche colonia di molluschi e dopo circa un’ora trovai una piccola colonia e lì piazzai i miei marker. Avevo localizzato due buoni punti, quindi ora nulla mi impediva di lasciare le acque e di ritornare alla posta a preparare boilies e pellets per pescare. Questo per me significava impregnarle di IB Carptrack InLiquid e cospargerle di Carptrack inP lasciando assorbire questo prezioso composto per un’ora. Lo step successivo fu innescare le canne e pasturare attorno ai marker. Su una delle canne innescai le Elite boilie 30 mm e Monster-Liver 30 mm rullate a mano. Pasturai attorno ai marker con 2 kg di potentissime Monster-Liver e 2 kg di Elite boilies e anche con la stessa quantità di pellet. Ora dovevo solo aspettare. Dal momento in cui ogni cosa era stata fatta e stava facendo buio consumai la cena e mi misi a dormire. Ero veramente stanco a causa di tutto quello scandagliare, quindi fu veramente una buona cosa rilassarmi nel mio sacco a pelo e svegliarmi alle 10 in punto del mattino. C’era piuttosto freddo, ma fortunatamente il vento non c’era più e ora il Balaton mi mostrava il volto silenzioso, sentivo solo l’incresparsi delle piccole onde. Dopo aver fatto colazione preparai qualche rig di scorta ed scrutai con interesse la superficie dell’acqua forse per scorgere qualche segno che mi indicasse la presenza di qualche carpa. Purtroppo le acque furono “silenziose” solo qualche anatra germana rompeva la quiete quando volava sopra la mia testa. Così pensai bene che per 2-3 giorni anche se non avessi catturato pesci non avrei toccato le canne in quanto avevo usato boiles molto grandi e non avevo paura di essere disturbato dalle breme. Nulla accadde per due giorni, il tempo era quello tipico di un piacevole ed inoltrato autunBalaton, un lago strepitoso! Pag.57
no, tutto era estremamente tranquillo ed il sole splendeva a volte per un’ora di seguito. Il tempo mi annoiava un po’, perchè il silenzio non rappresenta un buon compagno nel carpfishing. Mi fidavo delle boilies e dei punti scelti, quindi non sentivo il bisogno di cambiare posto o aromi. Passai il mio terzo giorno senza catture e stavo bevendo una tazza di the di fronte alla mia posta, quando sentii il fruscio delle foglie degli alberi intensificarsi ed un fresco vento del nord cominciò a soffiare e la mia fiducia di catturare cominciò ad aumentare sensibilmente. Il fronte freddo arrivò portando con se un fortissimo vento in poco meno di un’ora, così mi ritirai e cercai di dormire. Mi svegliai di soprassalto con i beep dei Delkim alle 3 in punto in piena notte, urlavano chiassosamente. Mi vestii velocemente corsi verso la canna. Finalmente! C’era un pesce in canna per la prima volta dopo tre giorni! Ma la mia gioia se ne andò velocemente, perchè le onde erano enormi ed era in atto una tempesta, quindi andare in acqua era proibito. Non sapevo cosa fare, il dilemma era grande, cosa dovevo fare? Dalla riva le mie possibilità di catturare il pesce erano poche a causa Balaton, un lago strepitoso! Pag.58
delle colonie di conchiglie. Mi armai di coraggio, indossai il giubbino salvagente e nel buio salii sulla mia imbarcazione. Era inutile aver impostato la quinta velocità, il forte vento continuamente spostava la mia barca da un lato, potevo a malapena con la pagaia tenerla dritta. Mi ci vollero molti minuti in più per arrivare vicino al pesce ma non riuscivo a portarmi più vicino a causa delle onde. Non ho idea di quanto tempo passò ma improvvisamente una grande carpa a specchi spuntò dalla superficie diversi metri lontano da me, ma non importa quanto ci provai, non potevo portarla vicino a me, le onde me lo impedivano e lei non ne voleva sapere di avvicinarsi. La mia battaglia durò poco perchè il pesce se ne andò. Ero completamente distrutto ma non avevo nemmeno il tempo di piangermi addosso, perchè la mia barca si stava pericolosamente allontanando dalla riva e dovevo assolutamente pensare a come fare per tornare al campo. Dopo oltre mezz’ora di colpi di pagaia per fortuna raggiunsi la riva. Ero fradicio a causa delle grandi onde, tremavo per il freddo e avevo perso il mio pesce. Dopo essermi cambiato gli abiti cercai di schiarirmi le idee mentre aspettavo che il vento si calmasse per lanciare ancora la mia canna, così decisi di tornare a dormire. La mattina la sola canna in pesca mi chiamò per
Una buona scorta di batterie per far fronte alle difficoltà che si incontrano affrontando questi immensi specchi d’acqua
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un’altra cattura. Fortunatamente il temporale era finito le condizioni dell’acqua erano buone per navigare quindi saltai sulla barca ed in un lampo fui sul pesce e cominciai a lottare in continuo contatto col lui. I minuti passarono ma la carpa non ne voleva sapere di lasciare il fondo, lo faceva molto lentamente, per questo mi convinsi che fosse un bel pesce. Ero in acqua da 20 minuti quando una grassa carpa lentamente cominciò ad affiorare dalla superficie dell’acqua. Approfittai della sua stanchezza e del suo stordimento per spingerla sotto il mio guadino. Ero felicissimo di questa cattura e non vedevo l’ora di tornare a riva per pesarla. Lo feci e fui felice quando la bilancia mi segnò 18,90 kg e di averla catturata in un lago tanto vasto. Le mie canne erano fuori dall’acqua, quindi feci una rapida colazione e poi le calai, pasturando nella zona dei markers con 2 kg di boilies. Al termine del giorno ero completamente soddisfatto: catturai anche una 13 kg oltre alle altre due mangiate e questo alla fine di Novembre. Avevo ancora due giorni fino alla fine della sessione. Dopo aver messo di nuovo in acqua la canna mi ritirai sperando segretamente che fosse ancora protagonista di un’altra battaglia… Mi svegliai intorno alle 5 la mattina seguente con qualche bip del mio Delkim, ma pensai che fosse solo il vento, così non mi precipitai fuori, nemmeno guardai, solo riprovai a dormire…ma dopo qualche minuto i Delkim mi chiamarono di nuovo, questa volta in continuazione. Il vento non era tempestoso ma era forte così indossai il mio impermeabile per non bagnarmi ed ero pronto per inseguire il mio pesce. Il mio avversario sconosciuto continuava a tirare filo dalla bobina, entrai in acqua ma non riuscivo a fermare la sua corsa, ma non volevo forzare la mano. Mentre avanzavo Balaton, un lago strepitoso! Pag.60
nell’acqua vidi il riflesso della mia lampada da testa sul mio marker e ne fui un po’ intimorito perchè temevo fosse incastrato proprio lì; fortunatamente i miei timori si rivelarono infondati perchè il pesce si sposto più lontano di 50-60 metri. Il combattimento non era facile a causa del vento, ma riuscivo a controllarlo. Dopo 20-25 minuti la carpa cominciava a stancarsi e fui finalmente in grado di recuperare filo ed infine si mostrò. Vidi il ventre di una bella carpa per primo, prima che ritornasse a nascondersi. Alla fine riuscii a guadinarla e non appena sollevai la rete mi resi conto di che peso dovesse essere importante e stimai almeno una 20 kg. Andai a riva il più velocemente possibile, avevo fretta di pesarla per sapere…la bilancia mi mostrò tutti i suoi 20,30 kg e mi fece molto felice. E’ stata una grande e bella esperienza catturare una bella carpa come quella in Novembre in un lago di 62000 ettari. Festeggiai con un sigaro apprezzando la vista di questo grande lago che mi regalò qualcosa di tanto bello. L’ultimo giorno il vento non c’era e le carpe non avevano fame. Non arrivarono più pesci per me ma non ne fui deluso perchè il mio era stato un tour di successo. Il Balaton mi aveva donato i suoi tesori, e spero tanto il prossimo anno di poter incontrare qualche suo vecchio abitante… A presto.
Zsolt Bundik Zsolt Bundik
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CARP’R’US PREDATOR ATS
L’ultima Forgiatura: il Carp’R’Us Predator ATS Matt! Il gambo è leggermente più lungo rispetto agli altri modelli CRU ed è stato dotato di un micro-ardiglione per agevolare la penetrazione nella bocca della carpa. Come tutti gli ami Carp’R’Us, il Predator viene dal migliore produttore giapponese di ami usando solo il più forte acciaio disponibile. Gli ami sono temprati con un metodo brevettato da Carp’R’Us, che conferisce loro una resistenza estremamente elevata ed una affilatura di lunga durata. Chiunque abbia usato un amo CRU sarà in grado di confermare la tremenda stabilità ed una lunga durata della punta. Il nuovo rivestimento ATS Matt, opaco e leggermente più scuro, senza l’uso di Teflon, garantisce una protezione a lungo termine contro la corrosione ma, a differenza del rivestimento in Teflon, non influisce sulla resistenza dell’amo - nessuna apertura!
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CARPTRACK LIQUID-POWDER PASTE Il momento è arrivato: disponibile pronta all’uso la pastella composta dalla combinazione di due prodotti estremamente catturanti: Carptrack Liquid e Carptrack Powder. Fino ad ora per tutti i fans di questo impasto era piuttosto noioso ed appiccicoso produrre la pasta con i due additivi Carptrack Liquido e Polvere con il rapporto di 1 a 5. Ora abbiamo trovato un modo per realizzare il processo di produzione in grande quantità e quindi a realizzare la pasta come prodotto finito disponibile per tutti i pescatori. Max Nollert: “Come pescatore di carpe c’è una vita prima e dopo la prima volta con l’uso dei liquidi, polvere e pasta! Prova ora la pasta e la tua giornata a pesca non sarà più la stessa!” Facile da usare a 15-25 gradi 1. Prendete un pezzo di pasta (stesse dimensioni della boilies) 2. Arrotolatela velocemente nelle vostre mani - diventerà più morbida 3. Premetela per appiattirla, mettere l’esca in cima 4. Ricoprite l’esca con pasta e arrotolatela nelle vostre mani 6. Innescate sul vostro hair rig ed il gioco è fatto!
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IB Carptrack Fish Boilie Imperial Baits Carptrack Fish Boilies - ora ancora più potenti! Le IB Carptrack Fish Boilies è una delle prime ricette originali create dall’Imperial Baits. Dal 2003 è stata usata con molto successo in tutta Europa. Questa esca è stata sempre tra le più vendute dalla sua introduzione sul mercato e la è ancora! La farina di pesce LT94 viene essiccata a temperature molto basse, questa lavorazione conserva le proprietà fisiologiche degli aminoacidi e proteine con oltre il 74% di prodotto rimanente alla fine del ciclo. Attenzione: questa farina di pesce non è come la farina di pesce ordinaria, anche confrontandola l’odore ed il gusto sono diversi! Un altro importante componente della ricetta è la farina di pesce pre-digerita. E’ un concentrato di proteine di pesce altamente solubile in acqua con un 84% di contenuto proteico. Insieme con il suo perfetto profilo aminoacido risulta un attrattivo per carpe estremamente efficace. La sua alta solubilità pari al 75% dona una fantastica attrazione anche in acque fredde. Molti ben noti grandi pescatori di carpe hanno inserito questo prodotto nelle loro ricette per anni. La nostra farina di pesce proviene direttamente dalla Norvegia e prendiamo i nostri Robin Red e Super Red dalla Haith’s in Inghilterra. Ultimo, ma non meno importante, vogliamo assicurare la presenza all’interno della ricetta anche del Super Solubile Carptrack Concentrato di Proteine che è anche presente in tutte le boilies Carptrack IB, tutti questi ingredienti vengono combinati con: Liquid Amino (12 ml/kg), Olio Essenziale Pepe Nero Originale Indiano (3 ml/kg) e Carptrack Aroma Fish XXL (6 ml/kg). Questa è la scelta giusta quando si è alla ricerca della boilies ideale. La IB Fish Boilies è sempre ed ovunque una portatrice di carpe - ed ora è ancora più forte!
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Testo e foto di Stefano Francia
INCONTRI RAVVICINATI...
CON I PESI XXL
Il carassio (Carassius carassius) è un ciprinide schivo e particolarmente ostico da insidiare. Approfondiamo l’argomento con dei veri pesi massimi della categoria
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Ambienti naturali e ricchi di vegetazione sommersa sono gli habitat ideali per la crescita dei pesci
Introdotto ormai diversi decenni fa in molti corsi d’acqua del nord Italia come specie vocata alle competizioni, ha dapprima avuto un’esplosione demografica letteralmente devastante, surclassando per numero ed adattamento, le varie specie autoctone presenti negli stessi alvei, per poi subire un forte calo nell’ultimo decennio, complice sicuramente il bracconaggio serrato ed incontrollato che da diversi anni risulta essere una piaga difficile da contrastare. Particolarmente ricercati dai pescatori agonisti sui vari campi gara sparsi lungo la penisola, risulta sempre un avversario astuto e particolarmente esigente in fatto di pasturazione, esche e presentazione delle stesse. Tende a muoversi in branchi piuttosto numerosi, pattugliando attentamente le zone con vegetazione prospiciente all’acqua ed ancora più volentieri frequenta l’interno di canneti ed erbai in poche INCONTRI RAVVICINATI... CON I PESI XXL Pag.68
decine di cm d’acqua; in questi spot reperisce facilmente invertebrati, effimere, frutti, semi e tutto ciò di cui è ghiotto. Il carassio è un pesce onnivoro, che approfitta di qualsiasi cosa risulti edibile e nutriente. Ma la sua proverbiale lunaticit, fa si che in giornate differenti prediliga esche ed approcci differenti. Con queste premesse, Risulta evidente quanto possa essere difficile interpretare la giusta tecnica per riuscire ad ingannare gli esemplari più grandi e sicuramente più smaliziati. Ma esiste un esca che da decenni viene utilizzata in Giappone ed in molti regioni asiatiche (in cui la pesca del carassio raccoglie milioni di appassionati ed il mercato dedica infinite attrezzature espressamente studiare per tale specie) e risulta essere devastante per la ricerca e cattura di questa specie. Si tratta di particolari “paste bait” a base di glutine di diversa natura, fecola di patate, fecola di frumento, proteine del latte, che una volta bagnate, si trasformano in una pastella fibrosa e sufficientemente tenace da essere applicata sia direttamente sugli ami che schiacciata sugli appositi paste cage.
Un ambiente con tanto alimento naturale
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La loro elasticità meccanica permette anche di ricoprire le esche utilizzate, quali boiles, pellet, granaglie, inneschi misti. Una volta in acqua questo particolare composto, assorbirà la parte liquida gradualmente, cambiando così lentamente la propria consistenza, fino a trasformarsi in un esca morbida e succulenta. Ed i grossi carassi vanno matti per esche del genere! Permette loro di assaggiarle delicatamente fino alla decisione finale di inghiottirla voracemente. In alcune uscite mi sono concentrato sulla caccia agli esemplari XXL che spesso assumono taglie e pesi da piccole carpe. Ben oltre i 2 kg come taglia media e spesso l’ago della bilancia ha superato i 3 kg. Osservando il sotto sponda inerbato e le zone con buona presenza di vegetazione acquatica, ho notato l’inequivocabile segno della loro presenza: una chiazza di piccole e numerose bolle d’aria in superficie, che si spostavano lungo il “muro” di vegetazione. Durante le loro scorpacciate, sono soliti alzare una buona porzione di fondale per ricercare anche al di sotto del primo strato, tutto ciò che può essere loro gradito; questo grufolare frenetico provoca l’effetto sopra descritto. Per tenerli in zona e soprattutto cercare di attirare gli esemplari da doppia o tripla L, lancio alcune manciate di mais morbido, pellets da 4 mm ed alcune palle di pastura chiara e molto dolce (della grandezza di una noce circa).
E’ possibile realizzare delle ottime paste grazie ai prodotti specifici studiati dagli esperti giapponesi della Marukyu
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La pastella è pronta in una piccola magic box con coperchio che serve ad evitare la sua disidratazione e conseguente variazione meccanica. Se ciò dovesse succedere consiglio di provvedere ad una minima aggiunta di acqua e quindi ripetere l’operazione di impastaggio. Questo serve a ri conferire in maniera omogenea il grado di umidità corretto. Ne stacco piccoli pezzi ed a seconda della dimensione dell’amo e della dimensione dell’esca che voglio proporre, vado a formare delle palline di forma irregolare pressandole all’uopo. Essendo un esca morbida che piano piano assume una consistenza quasi gelatinosa, è chiaro che il tempo di permanenza sul fondale non potrà essere molto prolungato, ma questo non è certo un problema, in quanto effettuo una pesca di movimento e con attese che variano tra i 5 ed i 10 minuti. Se si sono fatte le cose per bene, normalmente bastano ed avanzano per avere le risposte sperate ed un grosso carassio dalla parte opposta della lenza. Normalmente le prime “tocche” INCONTRI RAVVICINATI... CON I PESI XXL Pag.72
Un carassio veramente bello, sano e in ottima forma. Fino a qualche anno fa pesci come questo erano presenti in gran numero nelle nostre acque, oggi purtroppo sono quasi introvabili
sono veri e propri assaggi delicati che poi si tramutato in partenze violente esattamente come le cugine provviste di baffi. Per evitare di sbagliare le ferrate o spaventare i pesci intenti a grufolare sulle nostre esche, prediligo pescare con la lenza madre in bando, senza nessuna tensione tra la punta della canna e la mia zavorra sul fondale. Inoltre, applico un piombo SSG o similare a circa 50/80 cm dalla montatura, in maniera che l’ultima parte della lenza sia completamente appoggiata e ben radente al fondale (tipo lead core per capirci). Questo fa si
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8 Nelle immagini la minuziosa preparazione della pasta da innesco. Si tratta di particolare “paste bait� a base di glutine di diversa natura, fecola di patate, fecola di frumento, proteine del latte, che una volta bagnata, si trasforma in una pastella fibrosa e sufficientemente tenace da essere applicata sia direttamente sugli ami che schiacciata sugli appositi paste cage.
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che durante la cibazione nessuna interferenza sia presente nell’area di pesca ed i grossi ciprinidi si possano muovere in tranquillità. Osservando i movimenti del filo sulla superficie si può ben capire quando gli animali assaggiano appena l’esca oppure quando avviene la mangiata vera e propria. La montatura infine sarà un classico running rig o safety clip con piombi dai 25 ai 40 gr con forme scelte in base alla conformazione e consistenza del fondale per evitare il suo affondamento in limo, torba o sabbia. Personalmente utilizzo canne preferibilmente paraboliche (le lunghezze saranno dettate dallo spot di pesca), in quanto solitamente i terminali non sono mai troppo generosi e normalmente compresi tra i diametri 0.16 mm e 0.22 mm. Questo prevede di avere una buona curva ammortizzante da parte delINCONTRI RAVVICINATI... CON I PESI XXL Pag.78
La montatura sarà un classico running rig o safety clip con piombi dai 25 ai 40 gr con forme scelte in base alla conformazione e alla consistenza del fondale per evitare il suo affondamento nel limo, torba o sabbia
la canna sia essa una feeder rod od una avon style. Potenza medium (40/50 gr di c.w) per le versioni feeder, 1.25/1.5 lb in caso di vetta tubolare. Mulinelli taglia 4000 dotati di una frizione precisa e fluida, caricati con un buon nylon 0.22/0.25 mm saranno più che sufficienti per frenare la corsa di questi muscolosi avversari verso le parti più sporche e pericolose per i nostri terminali. Questi muscolosi ciprinidi sapranno farvi divertire come mai vi sareste immaginati con fughe portentose e mangiate “delicatesse” soprattutto se pescati con attrezzature light. Buon carassio a tutti! Stefano Francia
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Dalla sua presentazione al Carpitaly 2014, questa esca ha avuto una schiera di appassionati sempre maggiore e che non accenna ad arrestarsi. Anzi! Il mais è un esca conosciuta a tutti i pescatori, qualsiasi tecnica essi pratichino. È un esca gradita praticamente a tutte le specie di acqua dolce (anche alcuni predatori hanno dimostrato di apprezzarla, specialmente le trote in lago) ed in tutte le stagioni. Marukyu ha creato la replica perfetta di questa intramontabile esca ma interpretandola e migliorandola a modo suo. Partendo da un polimero 100% biodegradabile mixato ad un pool di aminoacidi essenziali ed aromi esclusivi, si è dato vita ad una delle esche più rivoluzionarie mai prodotte. La forma è esattamente quella di un chicco di mais mentre la consistenza è gommosa/gelatinosa a tal punto da risultare indistruttibile da parte di gamberi e tartarughe. Questa caratteristica è il risultato del mix descritto precedentemente.
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Perfetto per qualsiasi tecnica di pesca in cui si utilizzi il succulento cereale, sia essa la pesca al colpo con roubaisienne o bolognese, oppure nelle pesche specialistiche quali cf e bf. Proposto in comode buste di alluminio alimentare con sistema di chiusura a pressione e sigillante. All’interno delle confezioni è presente un mix di aminoacidi liquidi che fungono da conservanti ed attrattori. Tenendovi riposti i CREDENCE CORN avrete la garanzia totale della massima efficacia. Disponibile nelle colorazioni YELLOW, RED, WHITE ed in versione SINGLE, MIXED, TRIPLE hanno un peso specifico di poco superiore all’acqua; questo permette di rendere il nostro innesco bilanciato o pop up con una minima porzione di materiale galleggiante. Tutto a vantaggio della presentazione. BETTER THAN THE REAL THING!
Visita il sito: www.marukyu.co.uk o clicca sul LINK AL PRODOTTO
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Testo e foto di Fabio Di Antonio
C’è un grande mito da sfatare. Da sempre tutti noi, o almeno chi ha iniziato a pescare con il papà sin da piccolo o con il nonno, ha sentito ripetere che il periodo migliore per pescare le carpe siano l’estate e le giornate calde, addirittura c’era chi affermava che in inverno vadano in letargo
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Ancorarsi tra le alghe ci permette di osservare molto, dalle libellule, ai piccoli pesci che si spostano tra esse, e perché no, qualche schiena di carpa che ti sfiora la barca non manca spesso
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Fino ai primi anni del mio carpfishing ne ero convinto anche io, forse perché avevo in me teorie inculcate nella testa che non riuscivano a farmi aprire gli occhi. Di acqua in fiume da quelle giornate spese sotto il sole cocente ne è passata tanta, anzi volendo essere scientifici, calcolando che il Tevere porta in media 230 m3 di acqua al secondo, ne ho vista passare circa due miliardi e 200 milioni di m3, e se la matematica non è un’opinione, fidatevi, è tanta! E mentre l’acqua passava, più caldo faceva meno pesce da fotografare c’era. Però, essendo un carpista alla prime armi, era talmente tanta la voglia di pescare che rimanere attaccato alle speranze continuava ad essere l’unico mio stimolo. La scuola che finiva, la voglia di pescare che faceva ribollire il sangue, le sveglie prestissimo per riuscire almeno a
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Per le mie pescate lampo uso spesso boiles messe in dip qualche ora prima della pescata. Sicuramente aumentano la percentuale di cattura
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montare il campo insieme alla leggera brezza mattutina in compagnia delle inseparabili e affamatissime zanzare. Qualche anno dopo convinsi mio padre, a farmi prestare la sua barca, non che ne fosse geloso, anzi, temeva solo che un ragazzo a 15 anni, da solo in mezzo al fiume in una barca di ferro non era il massimo della sicurezza. Venne le prime volte con me, m’insegno a manovrarla, a non essere brusco nei cambi di rotta, mi segnalò le secche ed eventuali pericoli. La mattina che andai da solo in barca me la ricordo come fosse ieri, eppure sono passati quasi 15 anni: era luglio, era presto quella mattina, avevo anche un pò di timore, dopo la spavalderia mostrata non ero più sicuro neanche di accendere quel motore. Era buio ancora, scendo al molo e aspetto quella mezz’oretta per dar tempo all’alba di farmi almeno scoprire le sagome degli alberi. Preso coraggio parto verso il punto che, per sentito dire dagli anziani del paese, era pieno di grosse carpe. Arrivai, non montai nessun pod o picchetto, certo non li avevo, e iniziai a pescare, una canna con del mais, una con una boilies alla pesca e menta, era la serie Vision x della Pelzer, e una col lombrico o bigattino per passare il tempo. Passa qualche ora e il sole è sempre più alto, mentre la mia barca diventa una pentola bollente il sudore GIORNATE “BOLLENTI” Pag.89
Legarsi ad una legnaia al centro del fiume è quasi sempre una scelta giusta. Se il caldo lo permette. E’ un punto di riparo e sosta dei pesci dove l’alimento naturale portato dalla corrente rallenta il suo corso o si deposita
inizia a inumidirmi ogni indumento che avevo addosso, lo so, non è una bella scena, non salta nemmeno un pesce se non nella curva più a monte, l’unica ombreggiata di quel tratto. Indeciso, a malincuore, mi sposto. Questo fu il momento in cui cambiò la mia visione della pesca. Arrivato sul nuovo spot l’aria era piacevole, vedevo pesci girare tranquilli nelle zone ombrate, rane, girini, uccelli. Sembrava che la natura si fosse spostata li. Scientificamente questo non so ancora spiegarmelo, perché un pesce che si sposta e vive maggiormente sul fondo, sceglie le zone più all’ombra? Eppure la temperatura dell’acqua dovrebbe essere la stessa, a maggior ragione se parliamo a di acqua corrente. Per spiegarlo servirebbe un biologo, ed io non ho le conoscenze, anche se mi piacerebbe averle, per spiegare questo fenomeno. Fatto sta che presi la mia prima carpa dalla barca, e per un ragazzino innamorato delle pesca
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Il fascino dei combattimenti dalla barca
come me, fu un’enorme soddisfazione. Mi sentii bravo, quale pesce me l’ero guadagnato. Da quel giorno iniziai ad usare la mia testa per pescare, fu il momento in cui iniziai a farmi delle domande e cercarne le risposte. Le ho trovate? Si e no. Posso solo affermare con certezza che la differenza sta nella testa del pescatore. Il pescatore che sperimenta e tenta avrà sempre una, due, tre marce in più. Ora che penso, non avei voluto scrivere un articolo su una mia esperienza da giovane pescatore, ne terminarlo con una frase fatta, ma è solo raccontando che si apprende. Il racconto è un esercizio interiore, grazie ad esso rivivi dei momenti che GIORNATE “BOLLENTI” Pag.93
magari facevi fatica a mettere ancora a fuoco, ed è un tesoro per chi lo legge, per rispecchiarsi in esso o per apprendere un’esperienza in più. Oggi il mio stile di pesca non è cambiato da allora. Tutt’ora la mattina presto prendo la barca, sempre la stessa, ogni anno con un punto di ruggine in più, vado e cerco il pesce. Pescare dalla barca può sembrare semplice, pensare di essere sopra il pesce ci da convinzioni in più. Nello stesso tempo occorre precisione, calma e delicatezza in ogni movimento perché spaventare il pesce ed allontanarlo è più facile che raggiungerlo. Questa è la base del carpfishing che molti ancora non hanno ben capito.
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Una delle ultime catture effettuate dalla barca. Innesco una singola boiles affondante alla banana che al Tevere non delude mai
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Non dobbiamo metterci nei panni del pescatore che deve necessariamente cambiare le abitudini di un pesce, non possiamo soffermarci mesi e mesi nella pasturazione di un punto dove il pesce non passa di sua spontanea volontà, sprecheremo tempo e denaro. Il pescatore intelligente e moderno ha i mezzi e le conoscenze per trovare la carpa e raggiungerla ed è questo che
Regina di fiume catturata dalla barca all’ombra di alcuni giunchi in acqua molto bassa
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fa la differenza in un giorno freddo, durante un temporale, in una notte stellata o in una splendida giornata bollente.
Fabio Di Antonio Fabio di antonio
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Testo e foto di Mattia Travasoni
Un’analisi sugli oli, ingredienti controversi nel mondo della pesca alla carpa ma in grado di stupire chi li usa OLI AL MICROSCOPIO Pag.99
Oli di pesce e oli vegetali: in primavera l’olio di canapa diventa irresistibile
Gli olii sono un punto di riferimento controverso nella pesca alla carpa, alcuni pescatori non possono farne a meno, altri non si avvicinerebbero mai. Ma perché questo? Per molti anni c’è stato uno stigma che gravitava attorno all’uso degli oli specialmente durante i mesi più freddi dell’anno, tuttavia penso sia necessario porre chiarezza per capire come potremmo trovare la soluzione più adatta, perché no, anche in acqua fredda! Per la loro stessa natura gli oli sono composti complessi e articolati, costituiti da strutture molecolari che li rendono più leggeri dell’acqua, di conseguenza non affondano ma si alzano veicolandosi su tutta la colonna d’acqua sovrastante. Gli oli hanno quindi tutta una serie di vantaggi quindi diventa doveroso OLI AL MICROSCOPIO Pag.100
analizzare alcune delle azioni da fare e da non fare sull’uso di oli quindi come poterli coinvolgere per le vostre sessioni. L ’ a t t ra z i o n e ch e sa l e Gli oli possono essere utilizzati per veicolare segnali alimentari verticalmente su tutta la colonna d’acqua sovrastante il nostro innesco, in poche parole riescono a indicare alle carpe una fonte alimentare sempre più concentrata verso il fondale. L’uso quindi di oli in sacchettini diventa un efficace modo per segnalare alle carpe la presenza di cibo sul fondo ma sarà proprio la possibilità degli oli a trattenere le carpe di passaggio a mezz’acqua indicando loro che là sotto c’è qualcosa. Quando le particelle d’olio in sospensione saranno intercettate da una carpa di passaggio, obbligherà il pesce a scendere per identificare la fonte dei segnali emessi. Questa tattica è spesso ottima se usata in acque medio profonde (5-10 m). Il massimo dell’efficacia di questa strategia lo si raggiunge nei periodi caldi dell’anno magari con sole pieno dove i pesci navigano so-
La presenza di pesci a galla su un fondale di 8 metri mi ha obbligato a provare: una pasturazione ricca di oli e dopo poche ore la prima ha seguito la scia attrattiva emanata verticalmente dall’olio
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spesi dal fondale; basterà quindi utilizzare notevoli quantità di oli sulle esche da pastura per ottenere ottimi strike. L ’ e ff e t t o S l ic k Un altro buon vantaggio degli oli è rappresentato dalla chiazza oleosa che creano. Specialmente quando si usano massicce quantità di olio su esche e pasture affondanti (circostanza tipica di quando ammolliamo grosse quantità di esche) sarà semplice vedere quando i pesci entrano in pastura. Un segno
Il mio stile di pesca mi porta spesso verso ambienti piuttosto selvatici dove le sperimentazioni sono obbligatorie
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preponderante è la risalita di piccole chiazze di olio che tenderanno a schiudere in superficie indicando che qualcosa sta capitando sul fondale. Questo segnale è da tenere fortemente in considerazione, non soltanto per capire passivamente se abbiamo pesci in pastura, ma potremmo intuire se è necessario lanciare qualche metro più avanti per evitare di impaurire i pesci con la caduta di un piombo proprio sulla loro testa mentre si stanno alimentando con fiducia. Oltre a questo, sarà molto semplice identificare la nostra area di pasturazione soprattutto se è presente una leggera brezza in quanto anche piccole quantità di oli possono limitare l’increspatura dell’acqua mantenendola più quieta proprio dove l’olio risale. Facilissimo poi individuare con precisione la nostra zona di pesca! O l i na t u ra l i Gli oli possono essere naturalmente presenti in molte esche, tra cui sementi, noci e nocciole ma tra i più conosciuti sono certamente i semi di canapa. I pesci naturalmente bramano questi oli in quanto forniscono preziosi antiossidanti che potenziano e facilitano moltissime funzioni cellulari.
Inneschi cosparsi di olio adatti per restare in pesca molto molto tempo
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Create le trappole, non resta che aspettare
Il Tuna Oil è diventato tra i miei ingredienti preferiti
Esche ben ammollate diventano eccellenti per durare molto tempo in acqua e attrarre carpe di passaggio a mezz’acqua
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Questi tipi di oli, perlopiù vegetali diventano eccellenti ingredienti sia per spod mix che per creare esche durante i periodi primaverili. S o l u b i l i t à s ì o pp u r e n o ? Uno dei lati negativi degli oli è innegabilmente la capacità di essere solubili diventando spesso un potenziale ostacolo per le nostre esche. Tuttavia se si immagina quando si verifica una fuoriuscita di petrolio in mare è facile fermarsi e riflettere su due aspetti: la rapidità di diffusione superficiale; l’impossibilità di ripulire tutto ciò che è entrato in contatto con l’olio. Potremmo effettuare rappresentazioni teoriche anche sulla nostra zona di pasturazione che inizia a rilasciare olio. L’olio in oltre svolge un’azione altamente coatizzante impedendo all’acqua di penetrare rapidamente, quindi, in condizioni di acqua calda, l’olio diventa un ottimo alleato per aumentare la vita delle vostre boilies. In acqua corrente l’olio diventa ottimo diventando un potente attrattore che incrementa la durata della boilie! G l i o l ii f u n z i o nan o in ac q u a fr e dda ? Questo argomento è stato al centro di dibattiti per anni. Dal punto di vista scientifico gli oli sono generalmente meno efficaci come attrattori soltanto quando questi sono considerati in acque fredde a causa della loro mancata solubilità. Alcuni oli sono “winterizzati”, il che significa che sono meno propensi a solidificare grazie a vari fattori introdotti, solitamente naturali. In inverno, per esempio, l’olio di canapa e l’olio di salmone sono molto più efficaci di altri oli tuttavia il mio consiglio è quello di sospendere l’uso di oli quando la temperatura dell’acqua scende sotto i 16°C. I nn e schi o l e o si E’ opinione comune che incrementare la quantità di oli negli inneschi durante la loro fabbricazione tende a limitare la loro rapidità attrattiva, tuttavia
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Probabilmente uno tra gli oli che preferisco
utilizzare oli come ammollo o come soak per esche da pastura può ribaltare le sorti della sessione, estiva o autunnale che sia. Spesso la presenza abbondante di oli tende a veicolare maggiormente gli attrattori presenti a causa della veloce diffusione oleosa lungo la colonna d’acqua. In estate come in autunno, un innesco oleoso si distingue su un letto di esche privo di oli ma se è necessario bloccare pesci di passaggio, allora può essere molto più efficace utilizzare una manciata di boilies precedentemente ammollate in oli incrementando massivamente la colonna attrattiva in acqua. Di certo gli oli non rappresentano un facile capitolo della pesca alla carpa, molti anglers li detestano, altri non ne possono fare a meno. Personalmente ho iniziato a usare buone quantità di oli ormai da oltre 10 anni concentrandoli dalla tarda primavera all’autunno inoltrato. OLI AL MICROSCOPIO Pag.114
Spesso riempio i sacchettini in PVA di olio per indicare ai pesci di passaggio la presenza di cibo sul fondale
Ora però ho trovato molteplici varianti, tra cui l’uso di oli per bloccare le carpe di passaggio a mezz’acqua oppure per creare esche estremamente efficaci in acqua corrente ma sono certo che il futuro mi riserverà nuove strategie efficaci coinvolgendo oli… e magari il sale, ma questo è un nuovo argomento. Mattia Travasoni
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Testo e foto di Raffaele Mapelli
La principessa, un pesce amato da moltissimi pescatori per la sua diffidenza, la straordinaria livrea e la sua bocca arancione. Vediamo che strategia utilizzare per catturare questo furbo ciprinide
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Una bella tinca catturata in un punto del fiume dove era presente un folto erbaio sommerso
Un consiglio: dimenticatevi la cara vecchia pesca d’attesa, la tinca ha bisogno di qualche giusto stratagemma. MO N T A TU R E Se utilizziamo rig scorrevoli il pesce ha molto spazio e soprattutto tempo per spostarsi con l’esca in bocca prima di pungersi con l’amo. La tinca assaggia l’esca decine di volte prima di ingoiare, mentre mangia si sposta raramente e può capitare che la nostra esca venga presa in bocca più volte senza il minimo segnale sulla vetta. La soluzione è quella di realizzare montature auto ferranti e terminali molto corti, i terminali corti però faranno sentire di più la resistenza del piombo, quindi sarà compito nostro ferrare la tinca al momento giusto, piombi più pesanti e ami magari montati con l’hair rig sono le soluzioni ideali. La montatura è semplicissima andremo a montare uno stopper poi andremo a inserire il nostro
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method o il nostro feeder un gommino salva nodo e una girella dove legheremo il nostro terminale. Come ormai ben sapete io amo le montature semplici, credo che nella pesca la semplicità molte volte sia l’arma vincente. A TT R EZZ A TU R E Ami piccoli e affilati, andremo a utilizzare boiles di piccolo diametro 8-10 Un piombo pasturatore e un method ricco di tante micro particelle sono una delle soluzioni migliori per insidiare la “Principessa” nel suo ambiente mm la misura ideale dell’amo sarà un 10/12. Se invece si utilizzano i bigattini o i vermi possiamo salire un pochino di diametro 8/10 è la misura giusta, la cosa più importante è che siano affilati e
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CATTURE
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FEEDER “NASTRATO”
Nella sequenza si vede chiaramente che il pasturatore è stato completamente rivestito di nastro nero isolante. Questa è una pratica molto diffusa tra gli appassionati di feeder, perché in questo modo si ha a disposizione un buon contenitore per le esche da pastura, con una fuoriuscita molto lenta delle larve grazie alla chiusura dei fori sul pasturatore. Grazie al nastro isolante sarà possibile decidere quanti e quali fori chiudere.
tosti. Method, gabbiette o pasturatori modificati per la pesca con bigattini incollati saranno le nostre armi. Canne da 12 piedi con potenza compresa tra 1,5 e 2 libbre mulinelli di taglia media caricati con un buon mono filo dello 0.30 e finali in fluorocarbon o una piccola treccia da 12/15 libbre. S T R A TE G I A D I P E S C A Chi pensa che la pesca alla tinca sia una pesca di attesa si sbaglia di grosso, la soluzione vincente è pasturare poco, ma frequentemente. Abbiamo due soluzioni: possiamo montare una canna con una gabbietta capiente e riempirla di pellet, mais e canapa esche molto gradite alla principessa
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oppure aiutarci con una fionda e fare delle piccole palle a forma di mandarino se dobbiamo raggiungere distanze maggiori. Anche le canne in pesca dovremo rilanciarle frequentemente, se peschiamo a pellet feeder con dei bigattini rilanceremo costantemente ogni dieci minuti, mentre con il method ogni 20/25 minuti. Se peschiamo in ambienti larghi senza punti di riferimento, per lanciare nello stesso punto abbiamo una semplice ed efficace soluzione, bloccare il filo nella clip del mulinello una volta individuata la nostra zona di pesca, in questo modo ad ogni lancio avremo la sicurezza di aver lanciato sempre nello stesso punto. A volte possiamo incappare in giornate che la tinca potrebbe essere svogliata o apatica, in questi casi possiamo provare a innescare un’esca fluorescente oppure un bel verme di terra,
Una buona fionda non deve mancare mai
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un’esca, quest’ultima, sempre gradita alla principessa grazie anche alla sua vivacità. C O N C LU S I O N I Un pesce antico che i nostri nonni pescavano con la polenta, sul lago è ancora un pesce legato alla cultura culinaria, ma noi siamo pescatori sportivi e amiamo il catch
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and release. Se avrete il privilegio di catturarla abbiatene molta cura, materassino bagnato e ossigeniamola bene dopo il rilascio è un pesce purtroppo sempre piÚ raro nelle nostre acque. Raffaele Mapelli
carpfishing
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Testo e foto di Mauro Pitorri
Nel variopinto mondo dei “RIGS” utilizzati per il carpfishing, si possono trovare molteplici soluzioni: storiche, semplici, complesse, tecnicamente perfette, all’avanguardia e futuristiche. Tutte unite da un denominatore comune: la sicura e giurata funzionalità da parte di chi le ha ideate
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In questo caso il terminale ha lavorato perfettamente
Nel tempo ho scartato a priori, diverse di queste soluzioni. Alcune di queste, per la loro concezione costruttiva poco convincente, altre per la reale inefficacia funzionalità nella pesca pratica. Comunque, il mondo dei terminali mi ha sempre affascinato, per questo ho sempre lasciato uno spiraglio privo di limitazioni concettuali nel mio pensare. Con la convinzione che le nuove idee conducono all’innovazione tecnica, la quale una volta testata e verificata l’effettiva funzionalità ci regala di fatto uno nuovo sguardo aperto verso il futuro. In tutto questo pensiero “open”, però non metto mai chiusa in un cassetto la storia costruttiva dei rigs e quanto di buono ha prodotto, perché solo dalla storia si crea il presente per poi migliorare quello che verrà. In questo articolo, vi voglio presentare l’evoluzione in chiave moderna di un terminale storico come il “line aligner”, ideato da Jim Gibbinson, che è senza dubbio alcuno ancora oggi, uno dei rig anti-espulsione, con efficacia di SLIDING HAIR RIG Pag.130
penetrazione nella bocca della carpa, con una superiorità tecnica paragonabile a pochi altri moderni. Ovviamente andrò a sostituire il classico termo restringente usato per lo storico “line aligner” di Jim Gibbinson, con un moderno “Line Alignas”, il quale non solo mi lascia inalterato il concetto di rotazione nella bocca della carpa del rig in fase di aspirazione dell’esca, ma mi permetterà di realizzare uno “sliding hair rig” con una concezione costruttiva che usa una parte di storia sulla funzionalità associata ad un pensiero moderno di presentazione
Oggi il mercato ci offre una vasta gamma di prodotti per la realizzazione di validi rig, a voi la scelta di ciò che si addice di più alle vostre esigenze
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In molte occasioni anche un pesce di piccola taglia può significare tanto
dell’esca. La presentazione di una o più boilies tramite un hair rig, è da sempre uno dei maggiori argomenti di discussione tra carpisti. Dove precisi parametri dimensionali, come la distanza tra la boilie e la curvatura dell’amo possano influenzare la mobilità dell’esca e nel contempo la perfetta rotazione dell’amo per avere la giusta allamata. Prendendo come base di spunto il “Line Alignas”, ho cercato di inserire nella sua “anima concettuale” un “Capello Duttile” a tal SLIDING HAIR RIG Pag.132
punto da non vincolarne l’utilizzo su un unico diametro delle boilies da innescare sullo stesso, creando di fatto un capello scorrevole che può essere regolato in base all’innesco di dimensione desiderata. In passato sono state realizzate altre soluzioni per cercare di adattare la lunghezza del capello in base alla grandezza delle boilies da innescare, ma in queste non ho mai trovato una effettiva funzionalità.
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1-2 Il primo passaggio consiste nel far passare all’interno dell’occhiello dell’amo uno spezzone di circa 25 cm di hair braid, avendo cura di tenere la maggior parte dello stesso dietro la curvatura dell’amo e di lasciare solo qualche centimetro oltre l’occhiello dell’amo (questo serve per agevolare la realizzazione successiva del nodo non nodo fatto con il trecciato da terminali). 3-4-5 Inserire il trecciato da teminali nell’occhiello dell’amo e realizzare un nodo non nodo a filo interno, avendo cura di intrappolare sotto le spire l’hair braid. Tagliare la parte in eccedenza del trecciato da terminali. 6-7-8 Tirare in avanti l’hair braid quanto basta per averne una quantità sufficiente al fine di realizzare un nodo di tipo scorrevole, che va effettuato sul trecciato da terminali eccedente a monte dell’occhiello dell’amo. 9-10-11 Dopo aver inserito in un aghetto da leadcore un line alignas, agganciare con l’ago il trecciato da terminali e l’hair braid (a metà tra il nodo scorrevole e l’occhiello dell’amo), per poi trasferire il line alignas completamente fino a coprire il nodo non nodo sull’amo. 12-13 Far scorrere il nodo
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dell’hair braid sul trecciato da terminali fino a stendere parallelamente i due fili, in modo da posizionare il nodo ad una distanza di circa 2cm dal line alignas. 14-15-16-17 Inserire nel gambo dell’amo un pezzettino di tubo in silicone, per poi tramite un ago da leadcore trasferire all’interno dello stesso l’hair braid. 18-19-20 Inserire nel hair braid un bait bungs. Creare un’asola nell’hair braid, che servirà poi per fissare i nostri inneschi desiderati. Il terminale sarà cosi terminato. È facilmente intuibile la versatilità di questo rig, dove basta far scorrere in avanti o indietro il nodo effettuato con l’hair braid sul trecciato da terminali, per avere la giusta distanza tra l’innesco scelto e la curvatura dell’amo. Una volta trovata la giusta distanza dell’innesco, basta rimettere in asse il nodo dell’hair brad sul trecciato da terminali per bloccare in posizione la nostra esca. Ovviamente mi sento di dare solo un piccolo consiglio su queto rig, se effettuate una pesca a lancio inserite il rig in un sacchetto di pva. Questo per evitare che la forte sollecitazione del lancio possa far scorrere il capello dalla pozione prescelta. Un rig per tutti, che magari senza volerlo potrebbe aver risolto definitivamente la famosa diatriba di quanto deve essere la distanza del nostro innesco dalla curvatura dell’amo, anche perché con lo “Sliding Hair Rig”, ognuno se la sceglie a piacimento.
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varianti possibili inneschi Alcune varianti di innesco proposte dal nostro bravissimo Mauro, un vero maestro nella realizzazione dei rig
Lo “Sliding Hair Rig”, funziona in maniera semplice per essere regolato in lunghezza, quanto poi efficacie nel suo pratico utilizzo. Di fatto tutta la sua funzionalità sta nel sottile “Hair Braid” che viene lasciato scorrere liberamente sotto il nodo non nodo effettuato con il trecciato usato per legare l’amo, che ne assicura una corretta fluidità. SLIDING HAIR RIG Pag.138
R E A L I ZZ A Z I O N E Per la realizzazione dello “Sliding Hair Rig�, servono pochi ed essenziali materiali, come un buon trecciato da terminali, un sottilissimo hair braid, un line alignas, un pezzetto di tubicino in silicone e un bait bungs. Mauro Pitorri
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Testo e foto di Simone Gatti
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Un approccio allo spot molto particolare, la scelta del momento, la decisione di abbinare un frutto che cresce sulle sponde del fiume per colorare e arricchire il mais e renderlo più attrattivo. Seguiamo il nostro Simone Gatti in questa nuova avventura a caccia di carpe selvatiche di fiume Prima di iniziare il mio racconto riguardante una recente avventura di pesca in fiume, volevo ringraziare tutte le persone, tutti gli appassionati del settore perché con il vostro entusiasmo state facendo crescere la nostra rivista. Aggiungo i miei personali complimenti a tutti i ragazzi per l’ottimo lavoro, la serietà e la passione che mettono in ogni singolo articolo. LA SESSIONE Durante una simpatica e punzecchiante discussione avuta alcuni anni fa con un caro amico pescatore della (vecchia leva) mi vennero in mente alcuni spunti molto interessanti, idee da sviluppare e eventualmente da migliorarne
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Una bella selvatica di fiume ingannata dal pungente aroma del mais all’amarena
l’efficacia in pesca in un determinato periodo della stagione. L’idea era quella di affrontare il fiume con un approccio un po’ particolare, un fiume legato all’andamento delle stagioni per la temperatura e i livelli dell’acqua, tecnicamente molto difficile a causa della sua conformazione e per la trasparenza dell’acqua, ma che può rivelarsi estremamente generoso se affrontato seguendo poche e semplici regole. La stagione calda favorisce lo svilupparsi di ogni genere di pianta lungo le sponde del fiume, comprese in alcuni casi, delle piante da frutta nate e cresciute in modo spontaneo. La “frutta” quella che i ciprinidi mangiano quando cade in acqua dalle sponde, è stata l’ispirazione per tentare un approccio diverso, molto più naturale, in un fiume particolarmente difficile per la trasparenza dell’acqua popolato dai pesci molto belli, ma altrettanto difficili da insidiare. La cosa interessante è che avevo individuato uno spot che si prestava alla perfezione a quello che volevo fare, una sponda rigogliosa di vegetazione e con due alberi di amarene in prossimità dell’argine. In questo caso si trattava della sponda opposta del fiume ROSSO... AMARENA Pag.142
Ricetta
Prima mettete a bagno il mais, io solitamente lo tengo alcuni giorni con acqua e zucchero, quando sulla superficie incominciate a notare alcune bollicine dovute alla fermentazione è il momento di metterlo a bollire per circa mezzora, 40 minuti in base alla quantità e alla dimensione del mais. Comunque, terminato il tempo di cottura, tastate con le dita il chicco di mais se è bello idratato e gommoso potete smettere di cuocerlo. In un secondo tempo, un paio di giorni prima della battuta di pesca scongelate le vostre amarene e versatele nel bidone dove avete in precedenza messo il mais a riposare con la sua acqua di cottura, lasciate riposare il composto per altri due e otre giorni prima di utilizzarlo.
caratterizzata da un argine alto sull’acqua di circa due metri con alle spalle i chiari segni di una qualche attività contadina risalente a moltissimi anni fa, sponde che una volta venivano curate dai contadini, ma che oggi sono totalmente abbandonate. Quindi il protagonista di questa avventura è un frutto color rubino, dal sapore asprigno, ma con un mosto molto generoso, l’Amarena. Per reperire i frutti non è stato un grosso problema, ad alcune centinaia di metri da casa mia, ci sono dei vecchi alberi di amarene che nessuno raccoglie e pensai che se avessi congelato alcuni chili di amarene, li avrei utilizzati in seguito per arricchire il mio mais e le mie pasture, ho sempre pensato che alla fine le cose naturali siano le migliori. Devo ammettere che il risultato finale è andato ben oltre le mie aspettative, la colorazione del mais, lasciato fermentare e bollito insieme ad una buona dose di amarene, ha reso la granaglia di ROSSO... AMARENA Pag.143
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un bel rosso brillante, un rosso naturale e molto profumato. Non restava che provarlo! Sinceramente il mio obiettivo erano le grosse erbivore che vivono in un tratto di fiume della mia zona, ma poi ho deciso di tentare le belle e combattive regine di fiume. L ’ A P P R O C C I O A LLO S P OT Dopo essermi recato sul fiume per fare un giro ricognitivo come da prassi, il mio interesse era per un punto ben preciso, una biforcazione caratterizzata da una profondità abbastanza ridotta e che formava un interessante flusso di corrente. La disposizione dei miei due inneschi era ormai ben chiara nella mia mente. La mattina successiva, alle prime luci dell’alba ero pronto con le mie canne ad entrare in azione. Come primo approccio decisi di inglobare le mie esche in un method realizzando alcune palle da lanciare con preci-
Nel secchio le amarene cotte insieme al mais sono state le esche decisive per questa sessione. Un approccio sicuramente piĂš naturale rispetto alle tradizionali boilies
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sione su i miei due inneschi. Il primo innesco era nell’immediato sotto riva, e lì piazzai alcune “bocce” di pastura molto precise lanciate a mano. Il secondo innesco decisi di posizionarlo a lancio sotto la sponda opposta, a valle degli alberi di amarene, e per essere sicuro di avere l’area ben pasturata decisi di inglobare direttamente il mio piombo nella pastura. La scelta di utilizzare un terminale rigido in fluoro carbon ha agevolato molto la presentazione sia in fase di auto ferrata che in fase di lancio, posso dire che sono stato piacevolmente sorpreso dall’efficacia di aver abbinato nel modo giusto due ingredienti che in modo naturale mi hanno dato ciò che speravo. Ma questa è soltanto una delle tante cose che si possono fare utilizzando quello che la natura ci mette a disposizione, e visto che questa cosa ha scatenato la mia voglia di provare altre soluzioni, farò nuove prove e poi vi dirò. Solo su una cosa non ho dubbi, sulla passione per questa splendida disciplina, è un mondo che non finirà mai di stupirmi e affascinarmi, e ogni giorno che passa sono sempre più convinto che questo è ciò che amo fare. Simone Gatti
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OROSCOPO SETTEMBRE-OTTOBRE
gemelli
Agosto è un ricordo, purtroppo lo sarà, gli astri favorevoli al segno vi abbandoneranno poco per volta, lasciandovi da soli a fine anno, non abbiate paura però! Gli astri non sono tutto e queste sono soltanto delle previsioni e considerazioni da prendere come possibile consiglio. Prendete tutto quello di buono fatto durante l’anno e continuate a farlo, non abbiate fretta nelle decisioni e prendetevi il giusto tempo, non arrabbiatevi troppo o perderete persone a voi care con forti rimpianti. Insomma, agite con la giusta coscienza e tutto andrà per il meglio, non c’è nulla da temere, prima di agire e parlare, riflettete non una, non due, ma quattro volte. Il vostro segno è un segno speciale, avete due personalità, le quali possono darsi una mano l’un l’altra, una mano tira l’altra per poter riuscire a risolvere quei piccoli o grandi problemi che la vita mette di fronte a tutti. Settembre, intanto, non sarà poi così brutto, vivrete momenti spensierati a momenti di euforia pazzesca, attimi vissuti in compagnia. Sono preferibili, quindi pescate in team o in coppia, quelle solitarie saranno accompagnate da qualche imprevisto, cogliete l’attimo per raccogliere quanto potrete seminare in settembre, questo sarà il mese che porterà la firma nei 3 mesi a venire. La salute sarà altalenante, alcuni di voi soffrono facilmente di tosse e mal di gola, qualcuno perfino di catarro fastidioso, settembre dovrà essere il mese dove dovete prendere le precauzioni giuste per affrontare l’autunno e l’inverno con meno fastidi possibili. Finanze discrete nel periodo di inizio autunno, poi nascerà qualche spesa imprevista che vi farà letteralmente perdere le staffe, forse un investimento in un grosso set di avvisatori pagato diverse centinaia di euro se ne andrà in assistenza per parecchi mesi, non fatene un dramma, ma non sperperate ciò che resta!
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Gli astri vi vedono tra i favoriti in ottobre sotto ogni aspetto, con settembre in ripresa da un agosto faticoso, qualche incomprensione sul lato lavorativo o della pesca se lavorate in team. In estate avete notato uno spot interessante, tale sarà eccezionale in autunno, sfruttate l’occasione di svolgere a settembre una campagna di pasturazione preventiva e dedicategli le settimane prima del freddo, potreste cogliere tante soddisfazioni con l’astro della fortuna e del lavoro con voi fino a fine anno. Ci potrà essere un contrattempo con la perdita di un oggetto, che ritroverete dopo qualche giorno, quando fate una cosa, pensate bene a dove avete la testa! Salute con un leggero fastidio alle caviglie, una storta improvvisa o una tendinite, saranno fastidiosi malanni a farvi rallentare nelle prime due settimane di settembre, ma nulla di grave. Qualcuno vi farà un regalo inaspettato, non necessariamente una donazione in denaro, ma anche un oggetto a voi caro che oltre ad esservi utile, vi porterà anche fortuna, diventerà il vostro talismano per le vostre sessioni di pesca.
Sarà un inizio autunno in netta ripresa, qualcuno di voi ha subito qualche ingiustizia, o a livello familiare o a livello burocratico, oppure una multa presa in circostanze dubbie. Risolte qualche incomprensione, tutto sembra essersi messo alle spalle. Non abbassate la guardia, anche se in questi mesi le stelle sono con voi, ci potrebbero essere delle ricadute causate dal vostro ascendente, che se particolarmente forte, vi potrà portare a giornate molto fastidiose. In questi mesi sono ottimi i rapporti con le persone, specialmente nel lavoro e nel proprio hobby, le pescate in compagnia saranno beneficiate da altri incontri dove la vostra caparbietà sovrasterà gli atteggiamenti di altri pescatori, anche sui social avrete modo di distinguervi. Piccolo problema alla cervicale, alcuni di voi avranno male alle articolazioni delle spalle o collo nel mese di settembre, questo causato da sbalzi termici improvvisi, copritevi il collo e mettetevi qualcosa sopra le spalle per prevenire questi fastidiosi malanni di mezza stagione. Ottobre sarà pieno di energia e avrete una fortuna inaspettata causata da un “continuare” sulle proprie convinzioni, fortuna quindi non al 100%, ma fortuna cercata. Si potrà ottenere un successo inaspettato all’ultimo minuto, come una cattura particolare in determinate circostanze. Finanze ottime, un buon momento per cambiare parte di attrezzatura con materiale nuovo, è sconsigliato l’usato, in questo ultimo caso potreste avere dei problemi di rotture e quindi di perdita di denaro, invece con il nuovo, godrete della giusta garanzia.
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A R I ETE
Continua il vostro momento social, vi trovate bene con le persone che vi circondano, anche se potrebbe capitare qualche discussione, ma tutto nella norma. Avrete un ottima risposta emotiva da qualcuno per un’azione che compierete assieme a lui/lei. Questo buon momento si protrarrà per molte settimane e vi farà vivere dei bellissimi momenti, i quali, se vissuti in pesca, saranno gratificati anche da un ottimo aspetto nel mese di ottobre per quanto riguarda la fortuna nel proprio hobby, cosa che sarà totalmente opposta in settembre. Queste “dritte” vi devono servire per poter prevenire eventuali vostri movimenti, maggior impegni a settembre per poi coglierne i frutti quando le temperature inizieranno a scendere. Noterete qualche stress da rientro delle vacanze nel mese di settembre, per quanto riguarda il lavoro, nulla di drammatico, ma potreste essere sottoposti a maggior lavoro per sopperire alle mancanze di altre persone, come un collega. Dal lato dell’hobby, invece ci potrà essere un vostro maggiore sforzo nell’aiutare i vostri compagni di pesca, oppure se pescate da soli, vi potreste imbattere in sentieri molto faticosi o problematiche nel montaggio del campo da pesca. Salute nella norma con qualche classico acciacco, ma nulla di preoccupante in vista dell’autunno mite. Finanze che tornano a salire verso fine ottobre e sarà qui che potreste ricevere un’occasione, un prodotto nuovo venduto come usato e pure coperto dalla garanzia!
A cura di White Koy
b i l ancia
È da inizio estate che state carburando, un susseguirsi di emozioni che vi fanno alzare di buon umore ogni mattina, raggiungerete l’apice proprio in questo bimestre, chi ha creduto in sé stesso, ha trovato la forza di sorridere ogni giorno. Chi di voi ha sorriso, lo ha fatto spesso e volentieri in pesca, quello che avete fatto e state facendo, sarà ulteriormente amplificato se perseguite quello che state facendo, non demordete e continuate! Si prospettano due mesi all’insegna di molte catture e possibili anche di grosse dimensioni. Attenti però all’esca, gli astri suggeriscono di usare poche granaglie se volete selezionare la taglia. Armonia anche nel lavoro e in famiglia. Qualcuno avrà un leggero battibecco, ma se voi la “smorzate” subito, vedrete che tutto si risolverà. Super energia, il sole estivo vi ha ricaricato le pile e con la vostra abbronzatura avete lo spirito giusto per portarvi con voi, nei sentieri più impervi, grosse quantità di attrezzature, quei sentieri lunghi e faticosi, diventeranno magicamente corti e in discesa. Ottime anche le vostre finanze, sono ben agevolate le spese per materiale consumabile, come esche e minuterie, perfino abbigliamento tecnico, quindi potrebbe essere una bella occasione rifarvi il guardaroba per la pesca, questa volta prendete capi di qualità, chi spende una volta bene, se lo ritrova per tanto tempo.
v e rgin e
Andamento sulla stessa linea dei mesi precedenti, senza sussulti in particolare, cercate di mantenervi sul solito pensiero e sulle solite abitudini, da queste nasceranno degli aspetti positivi che vi porterete dietro per molte settimane. Nella pesca come nel lavoro, saranno premiati gli audaci, coloro che affronteranno le giornate con lo spirito di avventura e con la volontà di conoscere ed imparare cose nuove. Pescate nel vostro stile, ma affrontate nuove avventure, forse una meta all’estero vi farà brillare di gioia, o forse una sfida in un luogo difficile agli occhi di tanti, si trasformerà in un’avventura davvero unica e da ricordare per anni. Sarete in ottima forma, non strafate con magliette a maniche corte quando soffia il vento, non esagerate e state attenti che l’estate è finita…o almeno sono iniziati i primi venti freddi, l’umidità potrebbe darvi qualche fastidio. Riceverete una somma in denaro da un parente o da un amico, un regalo inaspettato, è il momento giusto per investire sulla vostra passione, gli astri sono vicini agli acquisti da fine settembre a metà ottobre, soprattutto per oggetti di grande valore. Saranno quindi due mesi all’insegna del pollice in alto, ma attenti a non abbattervi, se vedete che qualcosa non va, sorridete e andate avanti! Agosto è finito come ve lo aspettavate, senza grossi sussulti, anche se avete toccato l’apice durante agosto, ma avrete ancora più energia e serenità nel mese di settembre, soprattutto in amore, ci saranno delle grosse occasioni con il partner per chiarirsi su alcuni aspetti e tali volgeranno a favore vostro, qualcuno potrà condividere la pesca anche con l’altra metà. Invece per i cuori solitari, ci sarà un incontro social o casuale, dove qualcuno si avvicinerà a voi e potrà condividere grosse emozioni e giornate, perfino di pesca! Le occasioni per pescare non mancheranno, potranno esserci grosse sorprese a livello di catture, ambienti liberi prima di tutto per ottenere tante soddisfazioni in termini di quantità, ci saranno poi due momenti dove la pesca coprirà un ruolo davvero importante, una gioia immensa intervallata da una delusione altrettanto opposta. Tutto risolvibile e niente di grave, ma due forti emozioni accompagneranno questi due mesi a livello di pesca. Sarete in forma, attenti però alle lunghe camminate, mettetevi una maglietta della salute, chi suderà, avrà una ricaduta sotto l’aspetto di sinusite o problemi alle vie respiratorie, se ascoltate i miei consigli, potete ovviare a questo disagio. Ottime le finanze e gli acquisti di tende o lettini, il materiale da campeggio è protetto dagli astri, se avete idea di cambiare qualcosa, questo è il momento per farlo.
sc o rpi o n e
leone
Come si dice nella pesca? Pasturare bene per pescare meglio! È il consiglio che mi sento di dare a voi Leoni e Leonesse, Settembre continuerà con il buon momento, ma ottobre sarà diametralmente opposto, quindi, pasturate bene per avere momenti più felici. Ci saranno dei momenti dove non avrete la giusta pazienza o tranquillità per affrontare uno o più problemi che vi si presenteranno, vi verrà a mancare la lucentezza nel prendere decisioni e, di conseguenza a questo, non avrete nemmeno la fortuna necessaria per ottenere quello che sperate, in molte occasioni, solamente il tempo curerà il brutto momento, e ciò arriverà. Sarà un momento intenso ma di breve durata, come un tornado che arriva nel mezzo di una bella giornata, spazzando via tutto e, piano piano, dovete ricomporre ciò che è stato rotto. La pesca sarà parte attiva, sarà quella valvola di sfogo necessaria, non aspettatevi grandi pescate, a meno che non avete, appunto, pasturato a dovere. Se avrete successo, sarà perché vi siete fatti “un mazzo tanto” per prevenire. Qualcuno di voi potrà avere una settimana con la febbre, veramente fuori stagione, ma derivata da una scarsa cura nel vestirsi adeguatamente con gli sbalzi di temperatura. Finanze nella norma senza grosse entrate, qualche noia derivata da una spesa extra; è sconsigliato fare acquisti costosi in questo bimestre e rimandare il tutto nei mesi finali dell’anno. Anche voi non siete convinti al 100% di alcune vostre azioni e a volte meglio riflettere 10 volte prima di agire.
oroscopo Pag.149
A c q u ari o
Agosto vi ha dato qualche spiraglio di felicità? Gli astri dicono che molti di voi hanno vissuto un po’ più serenamente l’estate, rispetto alla primavera. Questa scia si prolungherà fino a fine anno, però solo se siete sempre positivi, i momenti brutti non mancheranno, ma dovrà essere proprio in questi momenti, che dovete trovare il bello, solo così sorriderete nelle maggior parte delle vostre giornate, anche se nella vita bisogna sorridere sempre! Ogni giorno! Un leggero calo emotivo nel mese di settembre per i rapporti social o di coppia. Invece ci sarà una ricca possibilità di successo in ambito lavorativo e nel proprio hobby, sono favoriti gli astuti e gli audaci, coloro che tenteranno di svoltare e di scegliere una strategia diversa dal normale, magari con il solito metodo intuitivo, con la solita esca nel mentre pescate, però con un terminale diverso o in una postazione diversa dal solito. Saranno questi cambiamenti a farvi svoltare per poter concludere gli ultimi 4 mesi dell’anno all’insegna dell’euforia. Sta a voi, il vostro segno è un segno di artisti, dove l’intuito ne fa da padrone, ma anche di persone che amano spesso la solitudine e in questi momenti tirano fuori il meglio di loro stessi, spesso le idee migliori vengono di notte, ma è proprio di notte che nascono problemi “mentali”, eliminateli e fate viaggiare la mente dove vi porta il cuore. Salute altalenante, ci saranno momenti di estrema stanchezza, a momenti pieni di energia, nulla di allarmante, riposatevi quando siete stanchi e correte quando ve la sentite! Finanze nella media del periodo, nulla di eclatante, riceverete delle piccole somme di denaro che metterete nel salvadanaio per una cenetta con il partner o per prendervi qualche cosa da pesca di utile, non acquistate oggetti doppi, non è il periodo, il momento per le spese folli arriverà a breve.
oroscopo Pag.150
CAPRICORNO
Saranno due mesi altalenanti. Settembre sarà il mese con meno fortuna, sia sul lavoro che nei rapporti sociali, invece per quanto riguarda la pesca, ci saranno delle gradite sorprese e soddisfazioni. Ottobre invece avrà nei rapporti sociali e nel lavoro, i punti di massima energia. Un cielo astrologico un po’ confuso, ma quando c’è questo caos, bisogna sempre tenere i piedi ben saldi a terra, non lasciarsi abbattere dalle difficoltà e non diventare troppo euforici quando le cose stanno andando nel verso giusto. Mantenete il così detto selfcontrol. Le sessioni di pesca saranno caratterizzate da nuove avventure e saranno predilette quelle lontano da casa, nuovi posti dove sarà possibile sfoggiare la vostra esperienza sotto gli occhi di un compagno di pesca, quest’ultimo vi sarà particolarmente di aiuto durante la fase di guadinamento di alcuni esemplari un po’ particolari. Salute nella norma giornate freddolose con la “goccia al naso” intervallate da giornate afose con un odore sgradito anche a voi. Il consiglio è quello di fare un po’ più di movimento, qualcuno di voi ha messo su la pancetta e meglio iniziare subito a buttarla giù, non solo per voi, ma anche per le vostre articolazioni che necessitano di aiuto, quando inizieranno i veri freddi, amerete questo consiglio se lo avete messo in pratica. Finanze altalenanti anch’esse, spendete solo se dovete e non avventuratevi in investimenti rischiosi o acquisti di materiale di grosse dimensioni, potrebbero nascere delle problematiche burocratiche o di natura di garanzia. Alti e bassi in questo bimestre, inizierete un po’ sottotono per poi riprendere la situazione in mano ad ottobre. Sul lavoro e nel vostro hobby avrete ottime chance di ottenere risultati eccellenti, anche nel mese di settembre se continuerete a fare ciò che avete portato avanti nei mesi estivi, non stravolgete nessuna strategia o lavoro, portate avanti ciò che avete messo in piedi e continuate, vedrete che se ci saranno dei periodi un po’ brutti, tali passeranno in sordina, al contrario se agirete senza usare il cervello e d’istinto, rischierete di rovinare quanto avete fatto o quanto potrete raccogliere. Ci saranno delle liti sul lavoro per futili motivi, vi ritroverete indirettamente coinvolti in situazioni dove non avete commesso nessun errore, ma con una vostra dichiarazione, entrerete dentro a discussioni fastidiose, evitate commenti e state alla larga dai guai, idem nei rapporti con le persone per quanto riguarda il vostro hobby, cucitevi la bocca se vedete qualcosa che non va, o meglio, tagliatevi le dita per non scrivere cose ch potrebbero essere usate contro di voi. Salute non male, siete sempre pieni di energia, ma vi abbattete se avete un piccolo raffreddore, ecco…piccoli malanni di mezza stagione, copritevi la sera, dormite con una coperta in più e vedrete che le vostre paranoie per un raffreddore, saranno solo stupidaggini. Finanze in aumento, avete speso troppo in primavera e in estate, ma ora ci saranno delle entrate che vi faranno tornare il sorriso e diminuiranno i pensieri. Non sperperate tutto, metteteli da parte e fate un piccolo gruzzoletto di sicurezza.
p e sci
sagi t t ari o
I rapporti sociali sono i buoi che stanno tirando il carro. La vostra grinta e spinta quotidiana è derivata dall’ottimo rapporto che avete con le persone, o almeno quello che suscitate in loro. Questo si tramuta in benzina per voi, vi sentite appagati, ben voluti e date il massimo in ogni circostanza. Nel lavoro e nel vostro hobby riuscite ad ottenere dei risultati strabilianti, non avete passato un gran luglio e nemmeno un grande agosto, qualche piccola ripresa l’avete vista, ma ora vi si prospetta un fine anno all’insegna dei botti! Chi è riuscito a tenere testa alle difficoltà estive, riuscirà in questi mesi ad ottenere grandi gratificazioni. Se dal lato emotivo e di fortuna, le cose sembrano esser svoltate per il verso giusto, dal lato salute, qualcuno di voi vacillerà per due aspetti: uno alle gambe, dove ci potrà essere una caduta o una storta durante una pescata, il secondo potrebbe essere una febbre improvvisa causata da un colpo di freddo. Non rovinate il vostro bel momento non badando al vostro corpo. Eccezionali le finanze, qualcuno troverà un lavoro o cambierà contratto, tutte e due ottime occasioni per farsi un regalo, qualunque esso sia, gli astri sono propensi a suggerirvi degli accessori per la cattura di pesci, quindi canne da pesca, minuterie ed esche.
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06 2018
RIVISTA DIGITALE BIMESTRALE GRATUITA
FIPSAS FIOPS - LbF
CARPFISHING LA STAGIONE IDEALE
! E R OVEMB N a E N ONLI FEEDER
CATFISHING
QUANDO QUANDO IL L’AUTUNNO CHIAMA LIVELLO SI ALZA...