I falò di San Giovanni solstizio d'estate SABATO 26 GIUGNO 2010
menu: Aperitivo della casa Insalatina di coniglio con aceto balsamico e ribes Lumache e rane fritte su crema di fave (in alternativa "Tartrà su crema di fave") Carbonara di tajarin con asparagi Cosciotto di maiale ai profumi dell'orto con patata al cartoccio e burro d'alpeggio Tartufo alle fragole con coulisse ai lamponi e gelato menta e cioccolato Caffè con piccola pasticceria Vini a scelta dalla cantina Massucco
Roero Arneis, Favorita, Dolcetto, Barbera d'Alba , Nebbiolo d’Alba e Roero
! 40,00 (bevande incluse) Durante la serata verranno accesi i falò di San Giovanni nelle vigne
Ristorante “le vigne e i falò”
via Serra 21/d – fraz. S.Giuseppe 12050 Castagnito (CN)
tel. 0173/212697 – cell.331/3565807
www.levigneeifalo.com – info@levigneeifalo.com
"San Giovanni non vuole inganni" Nella notte del solstizio d'estate si usa bruciare le vecchie erbe nei falò e andare alla raccolta delle nuove oltre che mettere in atto diversi tipi di pratiche per conoscere il futuro. Questo giorno, detto solstizio d'estate, è il primo giorno di una nuova stagione e in magia è associato alla festa di San Giovanni Battista, 24 giugno, giorno della sua nascita sei mesi prima del Cristo ( da quanto affermato dalla chiesa ) perché in questo breve ma intenso arco di tempo, tutte le piante e le erbe sulla terra vengono influenzate con particolare forza e potere. Il fuoco è considerato purificatore come la rugiada. E' bene augurale saltare sul fuoco avendo ben chiare le cose che vorremmo veder cambiare nella nostra vita. Più intenso e puro sarà il desiderio espresso mentalmente al momento del salto e più esso avrà ottime possibilità di realizzarsi. Sotto il guanciale vengono messe le "erbe di San Giovanni", legate in mazzetto in numero di nove compreso l'iperico, per avere dei sogni premonitori. Il giorno di San Giovanni se si compera l'aglio si avrà un anno prospero. Si mangiano le cosiddette " lumache di San Giovanni " con tutte le corna che assumono il significato di discordie e preoccupazioni. Mangiarle significa distruggerle le avversità. Portare l'iperico all'occhiello nella notte della festa, protegge dalle streghe.