Domenica 22 Maggio

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DOMENICA 22 MAGGIO 2022

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Settimanale di Informazione

Distribuzione gratuita - E-mail: casoriadue@libero. it

ANNO XXII - N° 21 - DOMENICA 22 MAGGIO 2022

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ANTONIO BOTTA

A COLLOQUIO CON CIRO CAFARELLI, VENTICINQUENNE, RAMPOLLO DELL’AZIENDA EURONICS GRUPPO TUFANO

“UMILTA’, FORZA E DETERMINAZIONE I NOSTRI PILASTRI”

Dinamico, simpaticamente spigliato e molto affabile il giovane Ciro Cafarelli, che, nel punto vendita della azienda Euronics – Gruppo Tufano situato sulla “Sannitica, mi viene incontro” con un largo sorriso e mi saluta come se fossi una persona familiare. Spigliato, cordiale, mi conduce nel suo ufficio, dove conversiamo amichevolmente, dopo avermi offerto una tazza di caffè. Ciro, figlio di Gigi Cafarelli, ha 25 anni, si é laureato nel gennaio scorso in Economia Aziendale. Sta completando il percorso universitario specializzandosi in Amministrazione Finanza e Consulenza Aziendale alla Parthenope. Parallelamente è anche impegnato nell’Azienda familiare, contemperando studio e lavoro. Anch’egli è uno dei giovani del nostro Sud di cui i media parlano poco, perché troppo occupati a far conoscere del mondo giovanile meridionale un’immagine negativa, raccontando e commentando quasi esclusivamente episodi di violenza di gruppo, di sballo, rapine e furti. Ciro ha il volto pulito della “bella gioventù” che, facendo tesoro dei valori sani appresi nell’ambito familiare, con serietà, impegno e tenacia persegue i

propri obiettivi per realizzare il progetto di vita agognato. Un giovane, dunque, che non si è adagiato sugli allori: consapevole delle proprie doti e delle possibilità che gli ha offerto la famiglia, ha rotto gli ormeggi e ha preso il largo nel mare della vita, non ancorandosi nel porto sicuro e agiato del suo habitat familiare. L’ufficio nell’azienda del padre e di tutta la famiglia Cafarelli se lo è guadagnato in maniera meritevole, studiando con perseveranza e continuando a farlo, pur dando una mano sul piano lavorativo. E’ noto che Euronics - Gruppo Tufano è leader in Campania nella vendita degli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo. Quali sono, a tuo avviso i suoi punti di forza? L’Azienda nasce all’incirca negli anni Sessanta, in un locale di 20 metri quadri, un negozio, quindi, piccolissimo, aperto qui a Casoria, dove veniva venduta alla gente del luogo materiale elettrico, oltre alle bombole di gas che venivano consegnate nei vari appartamenti, anche ai piani alti di palazzi sprovvisti di ascensore. Successivamente, la crescente evoluzione del “digitale” ci ha


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4 consentito, in seconda battuta, di entrare come socio fondatore di Euronics. Fondamentalmente, la nostra Azienda si basa su tre pilastri, umiltà, forza e determinazione: umiltà, che nasce dalla consapevolezza che si può sempre migliorare; forza, che origina dalla capacità di non lasciarsi mai scoraggiare dagli eventi difficili; infine, determinazione nello stare al passo con i tempi e nel perseguimento di obiettivi adeguati alle esigenze del mercato. Si pensi, per citare un esempio, al boom delle TV private, in cui i guadagni ottenuti furono reinvestiti per fornire ai clienti antenne a banda larga che consentivano di sintonizzarsi su tutti i canali. E’ importante anche sottolineare che chiunque entra a far parte del nostro progetto, sente di essere membro di una famiglia, nella quale si condividono problemi e successi, dove sono poste al bando mira individualistiche e ambizioni di potere. La nostra è una grande azienda di famiglia, dov’ è ben percepibile il clima familiare caratterizzato da quei valori sani di gran laboriosità, di senso di sacrificio e di solidarietà incarnati dai membri che ne fanno parte. E’ noto che l’azienda Tufano, dalle umili origini dello storico negozio a cui hai fatto riferimento, si è ingrandita, nel corso dei complessivi sessant’anni di attività commerciale. Attualmente quanti sono i punti vendita? La sede principale è questa qui di Casoria. Ad oggi i punti vendita sono 26, distribuiti su tre territori regionali: Campania, Lazio e Calabria; tra essi, “Alle Porte di Napoli”, Centro commerciale di Afragola; Marcianise, Centro commerciale – Campania; Giugliano, “Grande Sud” e via di seguito. La nostra “mission” è sempre quella di continuare ad espanderci, profondendo amore per il nostro lavoro, dedizione, serietà, attenzione e massimo rispetto

per la clientela. E’ la strategia vincente per fronteggiare la concorrenza? Considera che da dati ufficiali GFK - Ente che si occupa di andare a verificare i dati di vendita, oltre ad altri parametri, emerge che in Campania il nostro Gruppo primeggia rispetto ai competitor. Un esempio: più di tre persone su 10 comprano da Euronics – Tufano, una media soddisfacente, rispetto alla grande quantità di concorrenti. Quindi più persone preferiscono noi, e questo è un considerevole punto di vantaggio, perché vuol dire che nel mercato in cui operiamo non soltanto riusciamo a soddisfare la clientela, ma soprattutto a presidiarlo. Non basta, infatti, aprire un grande punto vendita, occorre anche riuscire a non offrire spazio ai competitor, conquistando la fiducia della gente che compra da noi. Certo, c’è bisogno di “un gran fiuto” nel capire in tempo le esigenze del mercato, perché i prodotti elettronici, tecnologici e digitali che vendete sono in continua e rapida evoluzione. E’ così? Sì, indubbiamente. Sul nostro settore, che è l’elettronica di consumo, incombe il rischio di obsolescenza, nel senso che

un prodotto, dopo alcuni mesi, un anno dal giorno dell’acquisto già è considerato vecchio, come gli smartphone. Allora, qual è la giusta chiave di lettura per riuscire a risolvere il problema? C’è bisogno di un ottimo sistema di gestione delle scorte, perché creare una quantità di ordini per un determinato prodotto, che è plausibile che non si riesca a vendere in toto, sicuramente crea giacenze nei depositi di prodotti non smaltiti. Per questo, nel nostro settore è necessario un grande lavoro di cooperazione tra i vari dipartimenti aziendali. Non va, inoltre, sottaciuto che nei 60 anni di attività, abbiamo acquisito un’esperienza tale da permetterci di avere “buon fiuto”, come hai detto e di stare al passo, adeguandoci, da competenti del “mestiere”, alle rapide novità. Quanto ha inciso il lockdown determinato dalla pandemia sul vostro mercato di vendita? In primo luogo, ci siamo attivati per capire come amministrare dal punto di vista gestionale la situazione, perché non si sapeva se dovessimo rimanere aperti. Fortunatamente, in base ai decreti legislativi emanati dal Presidente del Consiglio dei ministri, i nostri prodotti sono stati considerati beni di prima necessità


DOMENICA 22 MAGGIO 2022 e, quindi, abbiamo avuto la facoltà di restare aperti durante tutto il periodo critico della pandemia. Passato il periodo fortemente critico, abbiamo registrato una ripresa dei consumi e ciò ci lascia ben sperare per il futuro. Sui dipendenti dell’azienda ci sono state ripercussioni negative imputabili, in qualche modo, all’emergenza sanitaria? Chiaramente, non sono mancati i contagi e le conseguenti assenze per la quarantena, prevista dalle norme antiCovid, che ha rallentato l’attività lavorativa,ma non abbiamo licenziato nessuna risorsa, né abbiamo fatto ricorso alla cassa integrazione. Abbiamo continuato a pagare i nostri dipendenti. Ci sono all’incirca 500 – 550 lavoratori in tutto il Gruppo: sappiamo che hanno scadenze da pagare, tra affitto di locazione, mutuo, altre spese familiari indifferibili: per questo, i rapporti di lavoro non sono cambiati, a tutti è stata assicurata la retribuzione spettante, benché i punti vendita nei vari Centri commerciali siano stati tutti chiusi in base alle disposizioni governative e regionali. Solo questo punto vendita di Casoria è rimasto aperto durante il lockdown. Ciò costituisce per noi sicuramente un punto d’ orgoglio. Qual è l’età media dei dipendenti? E quali le possibilità lavorative offerte ai giovani? Se torniamo indietro di 10 – 15 anni, l’età media era quella dai 30 anni in su; oggi, invece, puntiamo molto sui giovani. Proprio pochi giorni fa, su un quotidiano nazionale ho letto che la Campania è una delle 5 Regioni a livello europeo in cui si riscontra il maggior tasso di disoccupazione a livello giovanile. Ciò è molto grave, tenendo conto dell’enorme difficoltà, a causa della mancanza di lavoro, di realizzare il proprio progetto di vita e di guardare con serenità

5 al futuro. Noi cerchiamo di assumere persone anche a chilometro zero. Ai giovani chiediamo tanta voglia di fare, e ciò sicuramente non manca. E’ vero, ci sono settori lavorativi dove manca personale giovane, ma ciò, a mio avviso, è dovuto al fatto che i giovani non vogliono essere sfruttati e pagati con una retribuzione non adeguata alle ore di lavoro giornaliere effettuate. Essi vogliono essere coinvolti e sentirsi parte attiva di un progetto nel quale abbiano anche la possibilità di crescere sul piano professionale, facendo anche carriera, se mostrano passione, voglia di imparare e profili adeguati ai compiti che sono chiamati a svolgere. E’ ciò che noi garantiamo. Ritengo che il nostro sistema scolastico e universitario non prepari, nel modo giusto, all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Si salvano alcuni Atenei,ma non si trovano in Campania E come orario di lavoro? Gli orari differiscono in virtù dei compartimenti aziendali; essi sono, in genere, flessibili perché occorre tener conto delle ore di apertura e di chiusura dei Centri commerciali in cui sono situati i punti vendita. Ci sono periodi particolari dell’anno dove gli orari possono anche essere più intensi, ma sempre si viene retribuiti in base alle ore lavorative effettuate. La crisi energetica, dovuta anche alla guerra in Ucraina, di quanto ha provocato una lievitazione dei prezzi degli elettrodomestici e dei prodotti digitali ? Premetto che la pandemia ha provocato una contrazione dei consumi, ma ha determinato, non appena si sono allentate le restrizioni, un effetto rimbalzo con una ripresa degli acquisti, anche per compensare il senso di costrizione subìta, sebbene necessaria per contenere i contagi. Ad oggi, invece, la situa-

zione è un po’ diversa: la guerra incide in modo significativo rispetto alla pandemia, perché ha determinato un incremento del costo della vita; quindi, i consumatori, già dovendo far fronte all’aumento delle varie utenze domestiche, dei generi alimentari anche di prima necessità, comprensibilmente intimoriti, ci riflettono molto prima di comprare uno smartphone o qualsiasi altro prodotto elettronico o digitale; ciò ha determinato una contrazione significativa della vendita dei nostri prodotti. Come promuovete l”immagine” di Euronics – Gruppo Tufano sul territorio? Noi siamo molto presenti soprattutto nel “sociale”, ci leghiamo alle Istituzioni, soprattutto ci leghiamo a partner commerciali di un certo spessore: ad esempio il “Calcio Napoli”, lo seguiamo da tantissimi anni a questa parte. Per la nostra Azienda, nata in Campania, precisamente nella provincia di Napoli, essere legati al nostro territorio assume un’importanza rilevante. Essere legati alla società Calcio – Napoli per noi è motivo di grande orgoglio, siamo sponsor della squadra partenopea da quando militava nella serie C. Essere presenti nel territorio, anche nel condividere le passioni della propria numerosa clientela, come il tifo calcistico per il “Napoli” o l’affetto per il cantautore Nino D’Angelo, è per noi di fondamentale importanza. Ciò permette di entrare negli stessi sentimenti delle persone, di farli propri, intessendo un filo di cordiale familiarità. Pensa alla gioia che regaliamo quando offriamo biglietti per assistere a una partita allo stadio Maradona a chi sostiene una certa spesa. Da qui il nostro slogan: “Euronics vive le tue passioni”. Siamo vicini anche agli ospedali con varie donazioni, partecipiamo a varie iniziative di solidarietà.

Piazza Benedetto XV, 5/A 80026 Casoria (NA) itegas.srl@libero.it Tel. 081. 757.31.07 338.490.71.90 339.415.87.00


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6 MARIA CRISTINA ORGA

IO RACCONTO STORIE magazine

VESUX CONCEPT FOOD: UN’ESPLOSIONE DI GUSTO il sogno di due imprenditori visionari si fa realtà di eccellenza del gusto e dell’ospitalità in una Casoria che sempre di più si impegna a ridisegnare se stessa in una cornice di qualità, sostenibilità e cultura dell’accoglienza. E per di più è pet friendly.

Se non sei di Casoria e percorri la circumvallazione esterna di Napoli in direzione nord nei pressi degli svincoli che portano al centro città, tra megastore e megatraffico e rutilanti falene di neon che obnubilano vista e cervello, non immagini che, appena poche decine di metri alla tua destra, svoltando in una traversa che sfugge ad uno sguardo distratto, ti ritrovi in un’oasi di tranquillità: un quartiere a vocazione residenziale, silenzioso ed ordinato che tra anonimi condomini custodisce un piccolo universo parallelo inaspettato, un’oasi di gusto ed ospitalità di cui basta varcare la soglia per immergersi in un’atmosfera fatata, che ti avvolge di succulenti profumi e luci calde, di legno massello chiaro e cristalli, di simmetrie e di dettagli sui quali posare lo sguardo come una carezza e sentirsi carezzevolmente ricambiati. Il primo impatto è con un intrigante angolo bar-salumeria: con tanto di bancone refrigerato nel quale fanno bella mostra di sé salumi e formaggi accomodati in vetrina come ammiccanti interpreti di una tradizione contadina in cui la sapienza delle procedure e l’altissima qualità degli ingredienti trasformano in arte casearia e salumaia ingredienti di filiera accuratamente controllata e verificata, per offrire al palato degli ospiti emozioni di gusto in tagliere. Sulla destra svettano alcuni sgabelli affacciati al piano di metallo di un piccolo bar, dove fermarsi per accompagnare con un drink o un caffè un momento di meritata pausa di cui è salutare punteggiare la giornata. Sulla sinistra, un ampio corridoio, in cui lo sguardo non sa se volgersi a destra per apprezzare la parete di vini e bollicine

sdraiati a riposare e ad ammiccare languidi all’ospite o a sinistra, dove felci e rampicanti che non appassiscono e non hanno bisogno di essere innaffiati trasportano chi arriva nel cuore verde giungla di una realtà parallela in cui viene la voglia di tuffarsi per lasciarsi abbracciare dalla natura. Guidati dai sensi, di cui all’ingresso in questo regno è sovrano

l’olfatto, si raggiunge un’ampia sala accogliente, suddivisa in diversi ambienti grazie a vetrine, tramezzi e scaffalature sapientemente orientati ed alternati in modo da conservare il respiro libero dell’ampio spazio riuscendo al contempo ad ottimizzarne il potenziale di capienza. Al centro della sala troneggia un monumentale forno a legna a cui il pizza chef Antonio Esposito affida le sue creazioni gourmet, in fondo, l’ampia vetrata della cucina a vista, mostra il laborioso andirivieni dello chef Francesco Di Giacomo e dei suoi collaboratori, a cui fanno da cornice un enorme frigorifero a vetri in cui troneggiano i più pregiati tagli di carne e una imponente griglia a giorno sulla quale quelle carni trovano sfrigolante esaltazione di gusto. L’atmosfera è quella dei posti in cui stare bene, in cui si vede l’amore di chi quel luogo l’ha sognato, progettato, realizzato e, ancorché accontentarsi dei confortanti risultati raggiunti e dei tanti consensi ottenuti, continua instancabile ad immaginare e ad aggiungere dettagli e rifiniture, perché la buona sarta si vede nelle cuciture. E qui le cuciture sono fatte a punto fino. E pensare che siamo appena all’interno di una delle arterie stradali più caotiche, disordinate, stressanti e border line della cintura metropolitana, eppure sembra di essere nella Milano da bere degli anni Ottanta. Magia di immaginifici imprenditori che hanno avuto una rivelazione e hanno saputo accoglierla, reinventandosi e reinventando il modo di fare ristorazione e accoglienza in una realtà in cui non era affatto scontato riuscire a realizzare l’isola che ora c’è e ha nome Vesux, in omaggio al nostro vulcano che

Via Pietro Nenni snc 80026 Casoria (Na)

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DOMENICA 22 MAGGIO 2022 le troneggia sonnacchioso e indomito di fronte. Concept restaurant, braceria e pizzeria gourmet, il Vesux, richiamando un altro slogan vintage di una nota casa produttrice di ottime bollicine è dichiaratamente per molti, ma non per tutti, perché per apprezzare un’opera d’arte non è sufficiente il denaro che ti consente di acquistarla, ma la cultura della bellezza che ti permette di apprezzarla. L’accoglienza qui è il fiore all’occhiello: arrivi e vieni avvolto dai sorrisi come da una coperta calda, i toni e i movimenti di tutti sono cortesi e misurati, la professionalità riconoscibile alla prima occhiata, la gentilezza mai affettata. Ma tanta appetitosa e odorosa bellezza stimola l’appetito e allora chiediamo subito ad Antonio, uno dei ragazzi che lavora in sala, cosa offre il menu di tanto invitante da rendere la sosta al Vesux imperdibile. Cosa ci consigli come entrée? Il nostro menu varia stagionalmente. In quello estivo abbiamo aggiunto agli antipasti un pane bau, con filetto di salmone affumicato, avocado, misticanza, salsa teriaki e fiocchi di formaggio caprino, molto particolare e molto fresco, dei fiori di zucca ripieni, impanati e non in pastella, oltre ad una tartare di filetto di manzo agli agrumi, su letto di fettine di lime, arancia e limone, per gli amanti della carne cruda. E per continuare? Un classico è il pulled pork, ovvero spalla di maiale cotta a bassa temperatura, marinata in salsa barbecue e birra rossa e aromi. E poi le carni alla brace, naturalmente… E se volessimo invece provare una delle speciali pizze Vesux cosa consiglieresti? In onore della bella stagione, assolutamente una Gambero in vacanza, focaccia con stracciata di bufala, riduzione di prezzemolo, zest (ovvero grattugiata) di limone, sormontata da gambero marinato. Molto fresca.

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Molto invitante! E cosa ci beviamo sopra? Oltre le spillate di vario tipo, brand e gradazione, abbiamo una selezione di birre buonissime che produce un birrificio artigianale, Monaci Vesuviani che imbottiglia ed etichetta col nostro nome una selezione di birre tutte da provare. Non vedo l’ora! D’altronde, “chi beve birra campa cent’anni”, garantiva Arbore in uno storico spot della bionda e spumeggiante. Motivo in più, dunque, per assaggiarne una artigianale targata Vesux! Ma non di sola birra deve l’uomo (e la donna, of course!) quindi chiediamo ad Aurora, giovane e brillante chef de rang del locale, a chi si debba la notevole collezione di vini e bollicine che fanno bella mostra di sé in sala come opere d’arte. Tutto il merito va al nostro direttore di sala, Nicola Vastarella, che ha selezionato sedici etichette di bianchi, rosé, rossi e bollicine, da molteplici cantine, che rappresentano tutte le regioni italiane, con un’attenzione particolare alla Campania e alla Toscana, tra le più richieste dai clienti. Ce n’è per tutti i gusti, con cui accompagnare tutti i nostri piatti o anche uno dei nostri speciali taglieri. La nostra specialità è comun-

que la carne. Ancora più importante del cibo, coerentemente alla nostra idea di concept food è l’ospitalità, non solo per le persone, ma anche per i loro amici a quattro zampe che vengono accolti in uno spazio a loro dedicato, con tanto di ciotola e spazio giochi. I nostri clienti ci premiano uscendo contenti e sorpresi e tornando a trovarci con assiduità, anche se è un posto non in vista che va cercato e conosciuto. Ma una volta iniziato, il legame si rafforza: si crea tra noi un rapporto di fidelizzazione e di familiarità e questo per noi è il premio più ambito e gradito. Tra i dessert cosa offrirà il menu estivo, oltre alle tante allettanti leccornie in bella mostra nelle vetrine refrigerate? Ne aggiungeremo altri composti probabilmente al tavolo con la frutta di stagione: pesca, ananas, fragola, molti semifreddi, dolci al cucchiaio e l’imperdibile crema catalana. Padroni di casa sono Umberto Marzatico, Geremia e Giuseppe Malinconico e proprio a quest’ultimo chiediamo come e quando nasce l’idea di proporre il Vesux a Casoria. Nel giugno 2018 è nata l’idea, che è diventata realtà nel febbraio 2019 ed è


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8 nata dai continui viaggi all’estero che abbiamo fatto e facciamo per l’altro nostro lavoro che è quello di rappresentare multinazionali dei giocattoli. Girando raccogliamo idee e abbiamo voluto iniziare il percorso. La scelta del posto non è stata casuale ed è stata dovuta alla necessità di spazi interni ed anche esterni per parcheggiare con facilità. Il gap creato dal fatto di non essere in una strada principale, seppur a ridosso della circumvallazione e vicinissima alla tangenziale, l’abbiamo colmato con importanti investimenti in social e pubblicità. In Campania siamo sei milioni e cerchiamo di raggiungerne il maggior numero possibile. Inoltre, rivisitiamo semestralmente il menu e siamo sempre attenti alla qualità dei prodotti, a prescindere dal prezzo, perché è quella che fa la differenza e i clienti se ne accorgono. Abbiamo un target abbastanza alto. Chi vuole seguirci sa cosa trova. Oltre ad una ricca carta dei vini, alle carni di alta qualità, alle pizze gourmet e ai dessert, della cucina tradizionale cosa è possibile assaggiare? Dei vini voglio dire che la scelta del nostro direttore Vastarella premia aziende molte delle quali non sono nella grande distribuzione ma sono di nicchia, di grande eccellenza e ricercatezza. Dalla cucina tradizionale abbiamo tratto primi piatti tipici che serviamo solo a pranzo, perché a cena è complicato coniugarla con braceria e pizzeria. La nostra vocazione è la carne, perché mangiare buona carne fa la differenza: bisogna saperla trattare, lavorare e per quanto riguarda la frollatura e la cottura su brace a legna a vista in sala e servita al tavolo su pietra lavica rovente in modo che ciascuno possa scegliere il punto di cottura perfetto per i suoi gusti. Entrando il profumo della carne produce “l’effetto wow!” stuzzicando il cliente. Nel nuovo menu estivo abbiamo inserito la “Picagna Brasiliana”, altre carni pregiate provengono dalla Finlandia, dalla Spagna, poi c’è la Scottona Prussiana, l’irlandese…solo per citarne alcuni. E per chi non amasse la carne, facciamo una pizza ottima, con farine selezionatissime, lievitate lungamente e lavorate con grande sapienza. A settembre inaugureremo dai percorsi di degustazione di vari tipi di pizze abbinate ciascuna ad un vino, perché non è detto che con la pizza si debba bere solo la birra, per quanto la nostra sia buonissima. Per celiaci, vegani, o comunque non carnivori, cosa offre il Vesux?

Il menu comprende portate dedicate ai vegani e ai celiaci. Mio fratello è celiaco, per cui usiamo molto le insalatone. I contorni sono quelli della tradizione, realizzati solo con verdure di filiera e stagionali. Per farci venire ancor di più l’acquolina, parliamo dei dessert. Abbiamo una doppia opportunità: i dolci che, in base all’ispirazione, quotidianamente ci regala il nostro chef, come la crema catalana, il “buccacciello” al tiramisù, al pistacchio o al triplo cioccolato, i semifreddi, la panna cotta, e altri che non possiamo produrre noi, per ovvi motivi, come i croccanti, tra i quali l’Aragonese, gelato alla vaniglia con il cuore all’amarena, al pistacchio, al tiramisù e il guscio di croccantino, per il quale ci affidiamo a Marturano, che è uno dei distributori più importanti sul territorio. Da segnalare anche il sorbetto al cantalupo, agli agrumi. Insomma, ci divertiamo. Interessante la birra artigianale a marchio Vesux. L’idea del concept food, ci ha portato a voler personalizzare al massimo la nostra offerta e quindi tre anni fa abbiamo creato un partenariato con il birrificio locale Monaci Vesuviani e abbiamo creato insieme una carta di “Vesux concept bier”. I nostri collaboratori propongono l’abbinamento con la birra giusta a seconda delle portate. Abbiamo poi voluto osare quello che nessuno aveva avuto il coraggio di fare: la birra da un litro e mezzo e anche la bottiglia da tre litri che abbiamo iniziato ad etichettare da poco. Una birra di queste dimensioni che arriva al tavolo e viene condivisa crea immediatamente aggregazione. Vesux è sponsor di CasoriaDue. Quanto è importante investire in cultura? Molto. Il nostro brand, poi, tenta di raggiungere e attirare anche i clienti geograficamente più lontani: infatti, la maggior parte delle persone che vengono qui non è di Casoria, ma da tutta

la Campania e alcuni anche dal basso Lazio e dalla Puglia, motivo per noi di grande soddisfazione. il Vesux è più un posto per coppie, per amici, per pranzi di lavoro, oppure per famiglie e per cerimonie? Alle cerimonie non si adatta, perché non facciamo menu fissi, come spesso ci viene richiesto in queste occasioni, ma solo menu alla carta. Essendo aperti sette giorni su sette, accogliamo una clientela che va dagli imprenditori alle coppie, mentre le famiglie vengono in genere presto il sabato sera, quando dalle dieci in poi, sono i ragazzi a riempire il locale. Il Vesux è pet friendly e questa è una caratteristica particolare. Sempre più famiglie e clienti arrivano accompagnati dagli amici a quattro zampe a cui cerchiamo di dare spazio nella veranda e siamo sempre attenti a rifornirli di attenzioni e di ciotole piene, perché i nostri ospiti entrando si sentano subito a casa. Colpisce all’ingresso il banco salumeria corredato di angolo bar che accoglie chi entra. Perché questa scelta? Che effetto fa? Quella del banco di salumeria è stata un’idea di mio padre ed è il suo fiore all’occhiello. Mio padre proviene dal settore alimentare, dai supermercati, che la nostra famiglia possiede da tre generazioni. Così gli è venuta l’idea di accogliere i clienti con prodotti di qualità che non si trovano nei supermercati. Infatti, ci riforniamo solo da aziende di nicchia che offrono prodotti sempre particolari, con i quali componiamo dei taglieri con la mortadella favola, quella al tartufo, il prosciutto crudo alla vinaccia, formaggi stagionati in paglia e in grotta, mieli aromatizzati, composte e confetture, tanto per fare degli esempi. Abbiamo poi voluto inserire il bar per coprire e crescere in tutte le fasce orarie e attrarre chi ama gli aperitivi tardo pomeridiani e vuole fermarsi per un tagliere e un bicchiere di vino buono, o un cocktail. Quante persone lavorano qui? Una ventina. Tutte contrattualizzate a tempo indeterminato? Sì. Anzi, abbiamo anche carenza di personale, come altri nostri colleghi. In questo momento dobbiamo combattere con la piaga del reddito di cittadinanza, del quale si accontentano molte persone che non vogliono lavorare o rifiutano il contratto, il che per noi è impensabile.


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CHIARA D’APONTE 425 mila che arrivano a 500 mila se si contano anche gli allacciamenti. Tanti sono i chilometri di cui si compone la rete idrica italiana. Una rete vecchia, malandata e mal tenuta. Si stima che, in media, il 40% dell’acqua immessa nella rete, che in certi suoi punti è un vero e proprio colabrodo, non giunga mai a destinazione. Questo significa che su 100 litri ben 40 vengono sprecati. La situazione peggiore si registra al sud ma quello dello spreco di acqua è un problema che coinvolge l’intero Stivale. E non è un problema di facile risoluzione visto il ritmo lento col quale, attualmente, si sta procedendo alla manutenzione: una media di 3,8 metri per ogni chilometro di rete. Praticamente se si continuasse a procedere con questo ritmo la rete idrica italiana risulterebbe totalmente ristrutturata tra non meno di 250 anni! In Campania, stando a recenti indagini portate avanti da Openpolis, la situazione è abbastanza disastrosa: elaborando dati forniti dall’Istat per Openpolis la nostra regione si colloca al nono posto di una scala in ordine decrescente che vede al suo apice la Basilicata (con uno spreco d’acqua che arriva quasi al 60%) e alla base la Valle d’Aosta (che si assesta su un 18,6). Ma guardando alla nostra realtà comunale, come stanno le cose? Come saprete a gestire le risorse idriche della città di Casoria è la società Ottogas il cui Direttore tecnico, l’Ingegner Milone, ha gentilmente accettato di parlare con noi. Vorrei che mi parlasse della storia della Ottogas. Il suo stesso nome fa supporre che inizialmente non si occupasse solo di risorse idriche. Ha sempre operato a Casoria? La Ottogas nasce nel 1981 con la metanizzazione del mezzogiorno. Ha progettato costruito e gestito in concessione la rete ed il servizio nel comune di Casoria e successivamente an-

che di Frattamaggiore sino al 2004. Nel frattempo è entrata nel settore acquedottistico e gestisce in via diretta il servizio nei comuni di Casoria e Frattamaggiore e in qualità di socio industriale della società Acquedotti scpa le attività relative al servizio in altri comuni della Regione Campania. Attualmente come si si articola la rete Ottogas e quanto è grande il suo bacino di utenza? Ci sono ancora zone di vostra pertinenza non coperte dai vostri servizi? Il bacino di utenza serve circa 300 mila abitanti. Praticamente il servizio raggiunge tutti gli abitanti residenti nei comuni. Vi sono solo alcune aree non residenziali più industriali, periferiche e contenute che non sono collegate. Una delle cose che ho cercato sul web e non ho trovato (e questo mi fa credere che la popolazione sia in generale soddisfatta del servizio) sono lamentele e feedback negativi. Le sole cose che creano qualche malumore sono: il servizio clienti che, pare, non rispondere sempre e la poca pressione dell’acqua registrata ai piani superiori delle abitazioni. Può rassicurare l’utenza in merito soprattutto al secondo punto? E più in generale avete messo in campo delle strategie o avete dei progetti per migliorare ulteriormente il servizio? Il servizio da noi fornito, come da lei rilevato, è soddisfacente per l’utenza perché crediamo fermamente di esercitarlo con il massimo impegno e secondo gli standard indicati dall’ Autorità ARERA a livello nazionale. Abbiamo uffici di ricezione del pubblico su tutti i comuni, cosa rara, in quanto ormai ci si avvale sempre più di call center. Crediamo nel rapporto paritetico con l’utenza. È un nostro dovere.

PICCOLO VIAGGIO NELLA RETE IDRICA ITALIANA

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10 ANGELO VOZZELLA

GRIEC.A.M. , SEMPRE AL PASSO CON I TEMPI: UN’ECCELLENZA CASORIANA IN GIRO PER L’ITALIA

Transitando in via Pietro Nenni a Casoria, nella zona industriale, risalta all’occhio una piccola palazzina di tre piani, in stile contemporaneo, già da sola un biglietto da visita per la “Griec.a.m.”, una delle aziende storiche del territorio. Nata come società artigiana nel 1965, oggi è arrivata a lavorare in tutta Italia grazie alla qualità e all’avanguardia delle sue installazioni. La società, giunta alla terza generazione in termini di gestione con il direttore tecnico ing. Nicola Grieco, si occupa di manutenzione, ammodernamento e installazione di ascensori e movimentazione industriale. Proprio Nicola ci ha parlato del suo lavoro fatto negli anni, nei quali ha studiato come ingegnere e ha occupato man mano ruoli sempre più di responsabilità. Oggi è lui a dirigere l’aspetto tecnico e s’impegna con successo a garantire servizi di qualità ad enti e aziende pubbliche e private. Tra le difficoltà principali che riscontra una società come la sua c’è il fatto che

“non tutti i clienti capiscono che stare al passo con i tempi significa anche aggiornarsi e rispettare tutte le normative europee in termini di sicurezza, ma sono più gli aspetti positivi e le soddisfazioni”. Come ci spiega l’ing. Nicola Grieco, anche i quindici dipendenti della società regolarmente contrattualizzati (alcuni in ufficio, altri operai) sono sempre al passo, informati sulla sicurezza sul lavoro e sugli standard e le normative europee. “La società ha, infatti, un bagaglio di certificazioni e attestati che comprovano la costante ricerca dell’ottimizzazione del proprio know-how e della volontà di stabilirsi sugli standard europei in materia di comportamento green, politica ed etica professionale, sicurezza e tutela sul posto di lavoro”. Le gare vinte in tutta Italia per la costruzione di nuovi impianti, dalla metropolitana di Milano ATM a lavori di rilievo in Sardegna, Sicilia, Emilia Romagna, Piemonte, passando dalla linea metro 6 di Napoli, sono motivo di orgoglio per una

società sempre in crescita e che lavora in un ambito d’eccellenza. Questo respiro nazionale non fa certo allontanare i Grieco dalle proprie origini, dalla propria identità. Casoria è sempre casa e il suo sviluppo, anche sociale e culturale, è per la Griec.a.m. altrettanto importante. Bisogna essere legati al territorio… meglio se nel farlo si rappresenta anche un motivo di vanto per la città.

Crescere insieme, perfezionandosi SICUREZZA EDILIZIA AMBIENTE VIA G. ROCCO, 2 - 80026 CASORIA (NA) TEL./FAX +39 081 19105654 - CELL. +39 335 8157475 E-MAIL: stdgroupsrls@virgilio.it - stdgroupsrl@pec.it


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MARIA SAVERIA RUSSO

ACUSTICA VALENTE, UNO DEI PIÙ ANTICHI INSERZIONISTI DI CASORIADUE

“UNA VOCE NECESSARIA, SENZA LA QUALE CASORIA SAREBBE DI CERTO PIÙ POVERA” L’udito è uno dei cinque sensi, insieme a vista, olfatto, gusto e tatto. L’udito è il senso preposto a captare i suoni che provengono dall’esterno del corpo umano e a trasmetterli, attraverso un complesso meccanismo che ha origine nel padiglione auricolare, alla corteccia temporale, l’area del cervello in grado di riceverli e decodificarli. L’udito appare strettamente legato all’equilibrio e le ricerche su questo tema confermano che il rischio di incorrere in instabilità posturale, inciampare e cadere è correlata alla capacità di sentire. L’equilibrio, ovvero la capacità di muoversi in maniera adeguata, è la risultante di diversi una combinazione sensoriale alla quale contribuiscono udito, vista, sistema muscolare e articolare. “To hear for life, listen with care!” Proteggi il tuo udito, ascolta responsabilmente! Nel 2021, l’OMS ha lanciato il Rapporto mondiale sull’udito che ha messo in evidenza: • il numero crescente di persone che convivono e sono a rischio di perdita dell’udito • il valore del controllo del rumore come uno dei sette interventi chiave • l’importanza di mitigare l’esposizione a suoni forti. In Italia sono 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione. Nel nostro Paese l’ipoacusia riguarda tra gli over 65 una persona su tre. Solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso dichiari migliorata la propria qualità di vita. La prevenzione per contrastare la perdita dell’udito è fondamentale e si esegue con esami audiometrici e con strumenti in grado di stabilire la sede esatta e l’entità del danno. Il primo screening vie-

ne eseguito alla nascita, poi alla prima comparsa del disagio. La prevenzione dovrebbe essere alla portata di tutti e soprattutto è necessaria una buona informazione. Abbiamo quindi deciso di intervistare uno dei più antichi inserzionisti di Casoriadue, Acustica Valente, che ci ha dato la possibilità di poter vedere cosa significa essere un’attività produttiva che nasce e vive da sola. Lei è uno dei più antichi inserzionisti pubblicitari di Casoriadue. Ci racconti il suo rapporto con il giornale, il direttore Troise e come e quando è cominciata questa “collaborazione.” La collaborazione con Casoria2 e con Nando Troise è vecchia di oltre 10 anni, mi piace ricordare anche la figura di Nunzio D’Andrea che mi fa spesso da tramite con Nando. Il rapporto è di natura non solo commerciale/pubblicitario, ma tende, nel mio piccolo, a sostenere una voce libera ed indipendente, (lontano dal Palazzo ma dentro il Palazzo)continui un opera meritoria di presenza sul territorio casoriano ed aiuti i cittadini a vivere il proprio territorio, e non solo per le vicende politico/amministrative, ma anche sul piano culturale e sportivo. In definitiva una voce necessaria, senza la quale Casoria sarebbe di certo più povera Il prossimo numero sarà monotematico sulle attività produttive. Ci racconti la storia della sua attività e, ai nostri

lettori, di cosa esattamente si occupa. Sono il titolare della Acustica Valente, nonchè presidente del Consorzio Acustica Campana. Siamo presenti nella Regione con 21 Centri di consulenza sordità. Da circa 40 anni mi occupo di sordità applicazione di protesi acustiche e riabilitazione. Siamo punto di riferimento della classe medica e di coloro che hanno un abbassamento uditivo ed intendono risolverlo. Adottiamo protocolli applicativi molto specifici per ogni tipologia di sordità, che correggiamo con protesi acustiche totalmente digitali ad alta tecnologia. L’attività della Acustica Campana di cui faccio parte nasce perchè ho creduto in un progetto, che 20 anni fa sembrava presuntuoso ed azzardato, e perchè ho incontrato le persone giuste che hanno sposato il progetto ed il rischio ad esso connesso. Oggi siamo i leader in Campania per capacità, competenza ed assistenza ai portatori di protesi acustiche. Organizziamo stage di formazione tecnica ed aggiornamento per tutti i ns. collaboratori almeno 4 volte l’anno, anche perchè le nuove tecnologie applicate alle protesi acustiche corrono veloci e bisogna stare sempre al passo dei tempi. Il covid ha radicalmente cambiato la vita ed ogni ambito lavorativo. Quanto ha colpito la sua attività e che cambiamenti ha dovuto adottare. 2 anni di covid li sentiamo tutti ed in tutti i settori. Nel ns. forse di più perche il


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12 ns. target di assistito è di ultra sessantacinquenni quindi di persone anziane che per due anni o non sono uscite di casa se non per problemi gravi, oppure accompagnati. Dal punto di vista commerciale è stato un disastro non incontrare più le persone anziane che vivevano di certo altri problemi più impellenti, frastornate da notizie quotidiane catastrofiche che incutevano solo paure e mai speranze. Siamo riusciti a superare questa fase fra mille difficoltà di natura economica, ma si lavora ancora a scartamento ridotto. Sia fiduciosi che recupereremo. Sembra che le istituzioni mettano quasi sempre in secondo piano le attività; quali aiuti potrebbe erogare lo stato, soprattutto alle piccole imprese a gestione familiare.

Nella mia attività di 40 anni non ho mai chiesto aiuti allo Stato. Sono sempre andato avanti e cresciuto solo con le mie forze e le mie capacità. Però una cosa la chiedo alla Stato, lavorando a stretto contatto con la Sanità pubblica: ammodernare, aggiornare, sburocratizzare, evitare liste di attesa di mesi per un banale esame audiometrico che dura 5 minuti. Un assistito per usufruire di protesi acustiche tramite la ASL è costretto ad attese di mesi, ciò è indegno di un Paese civile, ovviamente ciò vale a maggior ragione per tutte le altre specialistiche sia ambulatoriale che ospedaliere. Credo che non sia solo per motivi di mancati investimenti nella sanità, ma molto dipenda da incapacità organizzative,da parte dei dirigenti, culturali (ho il posto

fisso) gli altri vengono dopo ecc. L’argomento porterebbe via troppo tempo e tante considerazioni. Quanto è dura, soprattutto oggigiorno, portare avanti una attività? Oggi fare impresa non sta diventando difficile, sta diventando impossibile. I governanti molto spesso dimenticamo che le piccole e medie Aziende investono propri capitali, proprie energie, proprie capacita imprenditoriali per creare benessere non solo a se stessi a a tante persone e famiglie che collaborano che vivono dello stesso pane del titolare. Lo Stato fa di tutto per smorzare gli entusiasmi e la voglia di fare, fra burocrazia, tasse, imposte (oramai non le conto più) è socio di maggioranza delle imprese, ma il rischio è solo dei titolari. Il gioco non è equo.

RITA GIAQUINTO

UN CAFFÈ CON ME

ROSSELLA GIAQUINTO INCONTRA SARA IANNONE UNA VITA AL SERVIZIO DEGLI ALTRI

Giunta al suo secondo appuntamento sulla rete web NanoTV, la nuova rubrica di cultura, costume e società “Un caffè con Me” della conduttrice Rossella Giaquinto, ci porta alla scoperta di autorevoli personalità del mondo contemporaneo. L’ultimo gustosissimo caffè è stato bevuto, tutto d’un sorso, in una piacevole chiacchierata con una donna coraggiosa, esemplare per tanti versi, particolarmente tenace e appassionata in tutto quello che fa e che, da anni, mette la sua vita a servizio degli altri: Sara Iannone, vera ambasciatrice di arte, di cultura e, soprattutto, di rispetto per quei valori umani in cui ha sempre creduto. Nel 1996 la Iannone fonda l’associazione culturale L’Alba del Terzo Millennio allo scopo di promuovere, diffondere e valorizzare arte e mestieri, cultura e politica, e non solo. Ma è proprio dall’energico entusiasmo di Sara Iannone che Rossella si fa raccontare genesi ed evoluzione di un maestoso disegno: “Parliamo di un progetto nato, ormai, quasi trent’anni fa, durante un periodo delicato anche politicamente, con il crollo della Prima

Repubblica, l’approccio con la Seconda, tutto molto difficile e faticoso. Eppure, per me era proprio il momento giusto per costruire una identità con cui portare avanti tutto ciò in cui io credevo. Tutti rincorrevano questo terzo millennio, tutti si chiedevano cosa sarebbe accaduto, con questo nome ho fatto sorridere a molti, ma ci ho visto lungo e giusto”. Un’associazione che ha racchiuso tutte le sue convinzioni per salvaguardare un patrimonio che non andasse disperso, fatto di cose concrete, ma anche di ideali e, soprattutto, di persone, come

continua a raccontare la nostra ambasciatrice: “Ovviamente l’incontro ed il confronto con tante personalità, nazionali ed internazionali, è stato sin da subito alla base dell’associazione, perché intorno a me si erano chiaramente costruite nel tempo una infinità di relazioni che ho coinvolto nei miei programmi. E quindi, insieme all’associazione, ho ideato un premio dal nome “Le Ragioni della Nuova Politica”: un premio molto interessante, la cui peculiarità è rappresentata dai valori a cui il premio si ispira, che sono principalmente i valori cristiani. E quindi abbiamo individuato delle personalità che nel mondo della politica, della cultura, dell’economia, dell’università siano stati portavoce di valori universali, nonché testimonianza di quei principi fondamentali alla base della crescita e del progresso di una società civile. Organizziamo questo premio tutti gli anni, presso l’Avvocatura Generale dello Stato a Roma, annovera già 130 premiati, il presidente è il Dott. Gianni Letta. La ricerca delle nuove leve da premiare - devo dire - è sempre più difficile: dopo la Prima Repubblica


DOMENICA 22 MAGGIO 2022 c’è stato il vuoto, come se avessero azzerato una classe politica, e quelle che io chiamo le ballerine di quarta fila hanno occupato le scene senza una preparazione reale. Questo è stato un grandissimo danno, su cui bisogna riflettere perché i cittadini ti affidano la loro vita, i loro figli, la propria famiglia; quindi, quello politico è un ruolo fondamentale e molto, molto serio”. Ma, a proposito di premi, la Iannone è una donna ormai pluripremiata, come ci racconta Rossella: tante le onorificenze ricevute fino ad oggi, ma una, in particolare, è quella che l’ha emozionata di più: “Tutto quello che ho ricevuto mi ha sempre dato un grandissimo piacere e ne sono sempre stata onorata. Sicuramente mi emozionò tantissimo entrare a far parte dell’arma dei Carabinieri e diventare Carabiniere benemerita quando, all’epoca, le donne non erano ancora entrate nell’arma. Mi ha colpito anche diventare donna commendatore, e anche questo è un fiore all’occhiello. E sono un motivo per fare sempre bene e sempre meglio. Anche per continuare a meritare queste onorificenze”. Tra i tanti ruoli assunti in anni di attività, la Iannone annovera anche la carica di Amministratore Unico di una società

13 che si occupa di comunicazione e immagine: “Oggi si vive di immagine, e io ho sempre pensato che nella vita bisogna ragionare in grande, non bisogna solo lavorare bene ma, soprattutto, puntare in alto”. Ed è proprio sulla scia di grandi realizzazioni, che nel 2015 Sara Iannone istituisce il Premio Anita Ekberg organizzato a sostegno del progetto “In arte precario” che, oltre a valorizzare nuovi talenti artistici, vuol dare al lavoro di attore la giusta dignità ed il riconoscimento a livello professionale: “Ad un certo punto mi sono resa conto che tutto il mondo degli artisti, dal punto di vista lavorativo, era sottostimato. Sembrerà banale ma, a volte, non è nemmeno considerato un lavoro. Invece, c’è tutto un mondo sommerso, quasi invisibile, che esige assoluta dignità. La Ekberg è stata una donna così bella, felliniana, iconica, che ha dato lustro cinematografico a livello mondiale alla fontana per eccellenza di Roma, ma il fatto che è morta da sola, in una casa di riposo, abbandonata, è stata una storia molto triste che mi colpì tantissimo. Lei morì a gennaio del 2015, e un mese dopo organizzai questo premio, per ridare dignità al lavoro artistico, solleci-

tando anche una normativa per tutto il settore, ancora molto trascurato, nonostante cinema, teatro, televisione siano per tutti una fonte di grande piacere”. Tanta la gratitudine che, da più parti, le si deve riconoscere, ma altrettanti i grazie che una donna come Sara Iannone sente di dover dire: due nomi fra tutti, Publio Fiori, politico romano che le ha consentito di essere nel posto giusto al momento giusto; e Gianni Fontana, da lei considerato quasi come il suo mentore, per i tanti insegnamenti, pragmatici e concreti, che le ha trasmesso. In chiusura, ad una donna così energica ed appassionata, Rossella chiede un messaggio, dall’alto della sua enorme esperienza, da far arrivare ai giovani, spesso insicuri e disorientati e che, tra pandemia e guerra, si sentono maggiormente demotivati: “Bisogna avere forza, coraggio. La cosa importante è credere in quello che si fa, porsi dei punti fermi, che sono essenziali nella nostra vita, perché ci consentono di combattere per qualcosa, senza esitazione”. Insomma, rincorrere i propri sogni, le proprie ambizioni, con ferma determinazione, senza rinunciare mai. E Sara Iannone è, per tutti, un grande esempio da seguire.


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LE RICHIESTE DI SPALLETTI

Insieme, fianco a fianco, seguendo al teatro Augusteo un concerto di Gianna Nannini. Spalletti e De Laurentiis dormono nello stesso albergo e ogni occasione è propizia per andare a fondo nel Napoli che verrà. Il primo acquisto è stato Khivcha Kvaratskhelia di cui Spalletti ha parlato in un’intervista a Radio Kiss Kiss Napoli: “È un calciatore forte, che ha qualità nello stretto, uno di quelli che trova le soluzioni, che sono geniali nelle scelte. Ha corsa, velocità, tecnica nello stretto, fa gol, ha impatto muscolare” Spalletti sta tracciando la sua linea per tenere il Napoli ad alti livelli con la consapevolezza che si tratta di una missione complessa dovendo abbassare il monte ingaggi. UNA SQUADRA FORTE, UN MIX TRA GIOVANI ED ESPERTI Il Napoli ha perso un riferimento come Insigne, è una partenza dolorosa. Ne ha parlato così Spalletti: “Ho cominciato a rimpiangerlo da quando ho avuto la certezza che andasse via. Servirà il giocatore che faccia il suo lavoro, anche con la sua disponibilità nel rincorrere l’avversario”. La base della squadra dev’essere formata dall’adrenalina dei giovani e un blocco che può dare un supporto anche nel guidare lo spogliatoio, c’è in tal senso

l’esempio del Milan capolista. Spalletti l’ha spiegato così: “È chiaro che i giovani vadano supportati da gente di esperienza come Koulibaly o Mertens. Se non reggi botta e alla prima difficoltà vai a terra, per i ragazzi si complica” LA COMUNICAZIONE: DICHIARARE GLI OBIETTIVI La delusione per il sogno scudetto infranto ha ridimensionato la qualificazione alla Champions League. Sulla base di quanto accaduto, nella pianificazione della prossima annata c’è spazio per la comunicazione. Non si è tirato indietro affermando che per migliorare questa stagione bisogna solo provare a vincere il campionato ma ci ha tenuto a suggerire una comunicazione trasparente con i tifosi. Spalletti l’ha spiegato così: “Bisogna dichiarare bene gli obiettivi, altrimenti viene fuori un macello. Nelle ultime conferenze ho fatto un pochino

il bischero perchè si voleva sotterrare quello che la squadra ha costruito”. LA CONFERMA DI OSPINA, MERTENS E KOULIBALY Ospina è in attesa di una proposta concreta del Napoli, gode della stima dell’allenatore e non ha raggiunto accordi con nessun altro club. Spalletti vuole tenere “Il Patron”, si augura che quello di Insigne sia l’unico addio nel blocco dei giocatori più importanti. “Terrei tutti quelli che ho scelto di far giocare e metterei dentro anche qualcun altro”, la dichiarazione d’intenti di Spalletti che pensa anche a Mertens e Koulibaly tentato dal Barcellona. LA FISICITA’ È LA NUOVA FRONTIERA Spalletti parla della crescita nella fisicità, nel livello di forza espresso in ogni occasione. Il gap anche per le sconfitte accumulate in campionato è in questa mancanza: “C’è un livello che ci crea sofferenza, ci manca qualcosa per stare in un calcio di continue pallate”. Il riscatto di Anguissa è il primo passo per alzare il livello ma la sensazione è che verrà fuori un Napoli diverso per identità: più strutturato fisicamente, più “verticale”, meno votato al palleggio e costruito più per valorizzare l’uno contro uno e l’attacco diretto alla porta avversaria.


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ANTONIO BOTTA CASORIA: NELLA PARROCCHIA S. ANTONIO ABATE, CELEBRAZIONE EUCARISTICA NELLA RICORRENZA DEL 30° ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE PRESBITERALE DI DON CARMINE BASILE

IN ASCOLTO DELLA VOCE DEL SIGNORE

Nella ricorrenza del trentesimo anniversario di ordinazione presbiterale di don Carmine Basile, si è svolta il 10 maggio scorso, nella parrocchia S. Antonio Abate in Casoria, la celebrazione eucaristica nella quale l’Officiante, insieme al parroco don Salvatore Piscopo e alla comunità parrocchiale, ha ringraziato il Signore per averlo reso segno eloquente dell’amore di Cristo con il dono della vocazione ad amare sopra ogni cosa. Il “sacerdote è un uomo solo perché gli altri non lo siano”, scrisse lo scrittore francese Frossard, e certamente il carissimo don Carmine, con il suo apostolato come cappellano da circa tre anni presso l’ospedale Cardarelli di Napoli e con il suo ministero di servizio svolto, in passato, presso alcune parrocchie, fra cui quella di S. Maria La Stella di Casoria, ha permesso e continua a permettere all’Eterno Padre di realizzare fra la gente un’abbondante mietitura di grazia, offrendo il perdono, donando il Pane di Vita, confortando e asciugando lacrime, alleviando le pene delle persone sofferenti, condividendo gioie e speranze, testimoniando e incarnando la bellezza di un mondo nuovo, fatto di giustizia, di solidarietà, di pace, di impegno, di comunione e di passione per il Regno di Dio. Nella sua riflessione omiletica don Carmine, facendo riferimento al servizio d’amore che svolge accanto agli ammalati, ha detto “di avere davanti delle anime miti, come le pecorelle di cui in questi giorni parla il Vangelo, pecorelle ferite dal dolore, acciaccate, perdute negli anfratti bui della vita”. Per questo si avvicina a loro come un fratello disponibile a sostenerli spiritualmente e molti, non appena si rendono conto di avere davanti un “Ministro di Dio” si commuovono, ricordando “le radici della loro fede, gli avvenimenti spirituali della vita, l’amore per la Chiesa” ed esprimendo “il desiderio della messa, del Corpo di Cristo, l’amore per il parroco visto come amico, come fratello e come padre”. “Proprio stamane” ha raccontato “una signora di 88 anni di nome Assunta, appena si è resa conto

che ero un sacerdote, si è presa la mia mano tra le sue e stringendola l’ha portata verso la sua guancia, come fanno le mamme con i figli per esprimere affetto, ed era piena di gioia, quasi a dire: “Sono una pecorella che Dio non ha abbandonato,una pecorella che non ha abbandonato l’amore per Dio Padre”. Dopo aver notato nell’assemblea dei fedeli partecipanti alla Messa la presenza di “amici di vecchia data, ma anche ammalati guariti e familiari di persone attualmente ricoverate al Cardarelli, per le quali vogliamo pregare, ha evidenziato che “tutti dobbiamo prendere coscienza che siamo pecorelle e tutti abbiamo la necessità di sentirci amati da Gesù che è il nostro Pastore buono che offre la vita per le pecorelle: per questo sentiamo il bisogno di metterci in ascolto della voce di Gesù che è una voce che esprime amore, pace, giustizia, tenerezza”, ponendo in rilievo che la Sua voce e la Sua presenza “non passa solo attraverso i testi sacri, ma anche attraverso coloro che incontriamo sul nostro cammino e rivolgono a noi il loro grido di aiuto: la loro sete è la sete di Gesù, la loro sofferenza è la sofferenza di Gesù, il loro amore è l’amore di Gesù”. Molto accorata la conclusione di don Carmine che ha invitato a prestare ascolto alla voce di Gesù, ponendo al centro della nostra vita l’amore per il Signore, che

“deve essere più di ogni nostro desiderio, più di ogni nostro successo, più di ogni vittoria, più di tutto perché deve essere il nostro vero compimento”. A tal fine, ha chiesto di rivolgere lo sguardo alla Vergine Maria, la Madre di Gesù, sapendo che nessuno più di Lei “ha conosciuto e amato il cuore del Figlio e nessuno conosce tanto bene la via dell’amore verso di Lui, di cui ha potuto sentire la voce e il respiro e il fuoco d’amore che portava dentro”. Al termine della celebrazione eucaristica, animata con canti di lode e di alleluia al Signore per la chiamata rivolta a don Carmine di seguirLO quale pescatore di uomini gettando le reti nel Suo nome, don Salvatore, nell’esprimergli “a nome di tutta la comunità l’affetto ”, gli ha offerto tre doni che sono tre segni: il grembiule, come Gesù che ha lavato i piedi agli apostoli”. “Non c’è in un’intera vita” ha commentato “cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi”; secondo dono: “la stola come Gesù che sulla croce prega e offre la vita per tutti; terzo: il corredo della S. Messa come Gesù che nel sacramento dell’Eucarestia porta tutti nella piena comunione con Dio e Lui rimane in mezzo a noi”. Dopo la Santa Messa, i fedeli si sono riuniti nel salone parrocchiale, dove si è vissuto insieme un fraterno momento conviviale stretti intorno a don Carmine. E sicuramente egli è ritornato a casa, insieme con i suoi carissimi genitori, con queste note del canto con cui si è concluso l’evento liturgico: “Ora il tuo cuore è in festa perché il grano biondeggia ormai, è maturato sotto il sole e puoi riporlo nei granai. Offri la vita tua come Maria ai piedi della Croce …” Sì, carissimo don Carmine, continua a lavorare nella vigna del Signore, certo che Egli tiene conto dell’aratura e della seminagione in cui ti sei speso e continui a spenderti a piene mani, facendoti servo degli altri, mostrando zelo paterno per le anime che ti ha affidato, cura fraterna dei fedeli, avendo a cuore l’esclusivo bene delle persone.


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NUOVA EMITTENTE DI CASORIA NANOTVOFFICIAL-VIDEOS

Premessa: Buongiorno amici. Per questa volta non faccio nessuna intervista ma ci tengo a raccontarvi la nascita di un nuovo format campano per web spettatori: NANOTVOFFICIAL/VIDEOS “Notizie dal mondo ed informazioni dai territori”, prima si usava dire “a nord di Napoli e a sud di Caserta” ma ora arriva dappertutto dalla Sicilia alla Germania, che ha iniziato le sue trasmissioni il 10/05/2022 e che va in onda da lunedì a venerdì alle 12:00. Dura circa un’ora, il suo conduttore è Ferdinando Troise, direttore anche di Casoria2, che lo conduce in diretta. Devo dire che all’inizio non mi ha convinto molto e ho iniziato a guardare la prima messa in onda con palese scetticismo, tuttavia mi sono ricreduta dopo i primissimi minuti di messa in onda. È un nuovo programma con scarsissimi mezzi a disposizione, ma che li sa sfruttare al massimo, rag-

giungendo un livello qualitativo veramente apprezzabile e soprattutto coinvolgente. Ogni giorno viene letto un importante quotidiano del Mezzogiorno italiano, il Mattino di Napoli è il primo, spazia a 360 gradi nell’intera panoramica di cronaca nel mondo: Dalla cronaca più nera a quella rosa, allo sport e alla politica. Inoltre si può interagire in tempo reale e tramite sms si possono porre domande

direttamente al direttore che risponde o fa rispondere in tempi brevissimi a persone stimate e esperte in materia. Cosa molto apprezzabile, ma non molto diffusa negli altri format. Ci si sente coinvolti in prima persona, con una interazione sia personale che generale, altri che hanno domande simili da porre, hanno l’opportunità di sentire la risposta data in diretta ad altre persone che hanno le stesse perplessità. Salta subito all’occhio che c’è una preparazione molto professionale ed accurata dietro a questo nuovo ed originale format. Inoltre molto è pure dovuto alla conduzione di Ferdinando Troise che conduce senza guardare in faccia a nessuno, insomma non ha proprio peli sulla lingua e non la manda certo a dire quando c’è qualcosa che non va sia a livello pubblico che privato. Da parte mia non intendo proprio perdermene una puntata. In bocca al lupo a tutti coloro che partecipano alla sua realizzazione.


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MARIA LUPICA

LA BELLA ‘MBRIANA LA FATA NAPOLETANA DEL FOCOLARE DOMESTICO

Tradizione: La Bella ‘Mbriana, chiamata anche Meriana o MMeriana. L’origine di questi due ultimi nomi latini è dovuta alla Meridiana, l’ombra sotto cui conviene riposare, altre fonti invece fanno risalire alla parola latina umbra, in quanto si manifesta come un ‘ombra, una apparizione fugace e quasi impercettibile. È molto difficile che l’abbiate sentita nominare se non siete per lo meno napoletani. Secondo la tradizione partenopea non è una figura spettrale maligna come la Janara, portatrice di sciagure, bensì una sorta di protettrice silente della capitale campana e dei suoi abitanti. Tuttavia bisogna saperla prendere, anche se si introduce nelle abitazioni senza permesso al solo scopo di beneficiare gli occupanti, fa del bene solo a chi reputa benevolo, insomma va a naso ed è molto capricciosa, può lasciare doni per risollevare dalla cattiva sorte le persone oneste. Per questo la si invoca, quando qualcosa non va. Se disgraziatamente non si riesce a conquistarne la benevolenza e invece se la si inimica, le conseguenze possono essere fatali, può morire uno di famiglia. Ci si deve sentire onorati della sua presenza e non si ci deve lamentare della propria casa o famiglia, altrimenti invece di aiutare, peggiora la situazione. Insomma un po’ come la molto più famosa Befana che ai bambini cattivi invece di doni porta carbone. Importante è lasciare per lei una invitante sedia vuota e un posto a tavola, i più anziani ancora le rivolgono un saluto o al mattino o al rientro sperando nella sua benevolenza ed aver maggior fortuna, adora l’ordine e la pulizia, da tenere a mente per non indispettirla. Il cognome Imbriani deriva dal suo nome. Origini: La sua nascita non si perde nella notte dei tempi, trattandosi dello spirito di una

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donna in carne ed ossa di una bellissima e dolce fanciulla addirittura di nobili natali abbandonata sull’altare da uno scarrafone. Questo le fa perdere il lume della ragione e la porta ad introdursi di soppiatto nelle case altrui al solo scopo di poter spiare quel calore e quella vita familiare che a lei viene negata. Nessuno la scaccia per via del facoltoso e nobile padre, forse addirittura un re, che promette laute ricompense a cui l’accoglie e si dimostra gentile con lei. È consigliabile non parlare in casa di un eventuale trasloco, ma fuori per non indispettirla. Sconsigliate anche le ristrutturazioni delle abitazioni, proprio non le vanno giu. Infatti questo recita un vecchio proverbio napoletano: “casa accunciata, morte apparichiata”-“casa ristrutturata, morte preparata”. La sua presenza porta benessere, la sua assenza invece causa disgrazia. Aspetto: Manifestazioni: Appare sempre aggraziata ed elegante, vestita di bianco o di colori chiari, di solito si manifesta in ore diurne, anche se c’è chi sostiene di averla vista anche dopo il tramonto e di averci addirittura

parlato e può anche passeggiare sui cornicioni dei palazzi. Anche le tende domestiche in una giornata di sole che si muovono apparentemente senza motivo, sono ritenute prove della sua presenza. Ama mostrarsi ai bambini, ma per sottrarsi a sguardi indesiderati, arriva a trasformarsi in geco o farfalla, infatti trovare questi animali in casa è sinonimo di fortuna. Il suo mito non è famoso come quello del Munaciello. Spero che napoletani o no, abbiate apprezzato questo mio articolo sulla Bella ‘Mbriana. FONTI: La leggenda della Bella Mbriana - La Neapolis Sotterrata - Napoli; https://www.laneapolissotterrata.it/it/laleggenda-della-bella-mbriana/?msclkid =db70fd0ebf1b11eca1e324b5d259aa2c; Leggenda della Bella ‘Mbriana, lo spirito buono delle case di Napoli | Napoli Parlando; La Bella ‘Mbriana e la Fata della Casa – Immersività (immersivita.it); La Bella ‘Mbriana di Napoli: la leggenda e come si manifesta (napolimilionaria.it)

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18 ROSSELLA VERZE

PREMIATI I GIOVANISSIMI ARTISTI DELL’I.C.2 MOSCATI MAGLIONE EMOZIONI IN VERSI E IN COLORI

È ormai alla quinta edizione il bel concorso di poesia che, ideato dalla prof.ssa Lina Sanniti, coinvolge nella creazione di versi i discenti dell’I.C. 2 Moscati Maglione. Il tema di quest’anno, L’AMICIZIA, è stato particolarmente sentito dai ragazzi sia della secondaria, sia della primaria, per l’importanza e il valore che assume l’amicizia tra i giovanissimi. La commissione costituita dalla prof.ssa Lina Sanniti, squisita poetessa oltre che valida docente, per la secondaria e dalla prof.ssa Flora Addeo per la primaria, è stata presieduta ancora una volta dalla prof.ssa Vittoria Caso. La cerimonia di premiazione si è svolta il 12 maggio nell’auditorium di via Pelella, in un clima reso particolarmente gioioso dal tanto atteso ritorno in presenza, che ha visto partecipi, accanto a discenti e docenti, anche i genitori. Ma, quest’anno, in verità, l’I.C. 2 Moscati Maglione è andato oltre, non solo poesia: i ragazzi si sono cimentati anche in un concorso d’arte grafica, sul tema della pace. Il disegno più significativo sarà pubblicato sulla copertina del diario del prossimo anno, mentre, così come da tradizione ormai consolidata, le poesie vincitrici saranno poste all’interno del diario. La giuria è stata costituita dalla D.S. prof.ssa Virginia De Robbio, dalla vice prof.ssa Rosa Marino, dai docenti di arte proff. Maria Ferreri e Raffaele Umbriano. La consegna degli attestati e delle medaglie è stata preceduta dalle note musicali suonate da una piccola grande orchestra di giovanissimi flautisti, preparati dai docenti proff. Giuseppe Perretta e Ida Fuiano, applauditi con convinzione dal pubblico. Ospiti d’onore la prof.ssa Vittoria Caso, il poeta Mattia Tarantino, il dott. Roberto de Frede scrittore, il consigliere Orsino Esposito, il Sindaco di Casoria dott. Raffaele Bene, presentati e coordinati dalla prof.ssa Lina Sanniti. “Educare alla poesia non è solo e semplicemente far conoscere un genere letterario – ha affermato la D.S. prof.ssa Virginia De Robbio nel suo intervento di apertura – è sicuramente una sorta di

antidoto contro i mali del vivere, tipici della società attuale, complessa e disumanizzante. Sono veramente orgogliosa di quest’iniziativa che aiuta la crescita identitaria e valorizza le potenzialità e le attitudini dei discenti.” Non ha mancato di elogiare e ringraziare la prof. ssa Sanniti sia per aver avuto l’idea del concorso, sia per l’amorevole infaticabile costanza con cui si adopera, a partire dalla scelta delle tematiche, sempre stimolanti, fino alla premiazione. I temi proposti ai ragazzi nel corso di queste 5 edizioni, infatti, come ha precisato la prof.ssa Sanniti “al fine di dare la possibilità ai ragazzi non solo di riflettere ma anche di esprimere e condividere emozioni e sentimenti sono stati: Terra mia rinasci (1° ed. - presidente di giuria Ketty Martino), Io e gli altri (2° ed. - presidente Ferdinando Tricarico), Il mondo intorno a noi (3° ed.), La vita è un dono (4 ed.), L’amicizia (5 ed.) -presidente di giuria delle ultime tre edizioni è stata la prof.ssa Vittoria Caso-” La poesia, in effetti, come è stato evidenziato sia dalla Dirigente Scolastica, sia dalla prof.ssa Sanniti, sia dalla prof. ssa Caso, sia dallo stesso Sindaco, sia da Mattia Tarantino, è un’occasione per leggersi dentro, per acquisire consapevolezza di sé, per riappropriarsi del valore delle parole, oltre a consentire lo sviluppo del pensiero creativo, la capacità di osservazione, l’espressione di emozioni e ideali. L’amicizia, tema di quest’anno, ha sicuramente consentito che emergessero i bisogni giovanili di vicinanza e socialità che nel corso della

pandemia sono stati frustrati e mortificati. Il Sindaco, dott. Raffaele Bene, gradito ospite, non ha celato l’ammirazione e l’approvazione per questa iniziativa “impegnativa ma altamente formativa che attesta la scuola in prima linea nella formazione delle coscienze giovanili, nella lotta all’emarginazione e alla legalità attraverso attività che abbattono muri e creano legami, che aiutano i giovani a crescere e ne arricchiscono il cuore e la mente” “Tutte belle le poesie, intense, toccanti, originali, non è stato facile scegliere” ha affermato la prof.ssa Vittoria Caso ringraziando per essere stata coinvolta in questa entusiasmante esperienza e complimentandosi con tutti i partecipanti, ai quali è stato consegnato un attestato di merito e una medaglia, mentre i vincitori, hanno ricevuto anche uno zainetto. Molto apprezzate le parole sincere e sentite del bravo poeta Mattia Tarantino sulle “sfumature della poesia, le prospettive critiche e socializzanti del comporre, l’umiltà”, il quale ha emozionato l’uditorio leggendo un suo breve componimento. Ha fatto seguito la premiazione del concorso di arte, i cui vincitori, visibilmente emozionati, sono stati premiati anche dallo scrittore dott. Roberto de Frede, il quale ha avuto parole di elogio per l’interessante iniziativa che “apre ai discenti nuovi orizzonti, ne arricchisce la sensibilità creativa, ne sollecita la formazione dell’identità e ne completa la personalità; complimenti vivissimi


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alla DS e a tutta la comunità scolastica per aver realizzato un vero e proprio abbraccio fra arti diverse, quali poesia, disegno, musica!” Relativamente al concorso di poesia si sono classificati al primo posto ex aequo per la scuola primaria: Fine di un anno scolastico di Gaetano Puro, 5D; L’amicizia di Marisol Durante 4C; Amico mio di Francesco Pennacchio 5C. Menzioni speciali: Carmen Mormile 4A, Carlo Rubino 4D, Vincenzo Serra 5A, Giorgia Castaldo 5A, Angelica Nigliato 5D, Antonio De Martino 5D, Ilaria Vinaccia 5D, Giuseppe Russo 5D. Per la secondaria si sono classificati al primo posto ex aequo: Ilaria D’Avino

3F, Anna Iavarone 3B, Roberto Cucci 2F. Numerose le menzioni specialiscuola secondaria: Genny Papaccio IA, Sara Notaristefano IF, Marco Del Vecchio ID, Sara Calitri 2A, Ivana Ciabattoni 2A, Angela Ferreri 3F, Mario Pappacena 3B, Fabiola Reccia 2D, Salvatore Russo IG, Emanuele Chiodo IG, Angela Abbate 2G, Serena Napolitano 2G, Manuela Martino 3F. È stata premiata anche la poesia in lingua inglese, realizzata da: Ciro Gianforcaro 2D, Alessandra Iuliano 3C Vincitori del concorso d’arte: Marsiglia Francesca, Filomena Marino, Sorrentino Erika, rispettivamente prima, seconda e terza.

FABRIZIO KÜHNE

AL PARLAMENTO ITALIANO LA PRESENTAZIONE DEL PIZZA VILLAGE 2022

La sala stampa della Camera dei deputati ospiterà l’incontro il 25 maggio. Dati CNA e Coldiretti fotografano rischio costi materie prime e posti lavoro del settore produttivo. Si svolgerà al Parlamento italiano, mercoledì 25 maggio alle ore 10, la conferenza stampa di presentazione dell’evento Pizza Village Napoli 2022. Nella sala stampa della Camera dei deputati gli organizzatori saranno accolti dall’onorevole Alessandro Amitrano, segretario di presidenza e membro della XI Commissione lavoro. Durante l’incontro di presentazione del decennale della manifestazione, che sarà trasmessa in diretta attraverso il canale web della Camera dei deputati (https://webtv.camera.it/conferenze_stampa) verranno diffusi i dati nazionali, economici e di sviluppo lavorativo, del comparto. La fotografia del momento storico, che analizza le problematiche dei settori alimentare e lavoro dell’intero segmento, travolto da due anni di pandemia e dai 4 mesi della crisi mondiale per la guerra Russia-Ucraina, evidenzierà rischi e difficoltà basandosi sui dati del centro studi del CNA e della Coldiretti. Pizza Village Napoli, manifestazione di promozione turistica che favorisce l’incoming territoriale grazie al prodotto leader e ambasciatore della gastronomia italiana nel mondo, ha raggiunto presenze record nei 10 giorni di evento che superano il milione di partecipanti. La kermesse, premiata quale Best Food Festival in The World ai FestX Awards di Las Vegas nel 2018, porta sul lungomare partenopeo oltre 40 pizzerie storiche e i top player maestri pizzaioli come, tra gli altri: Vincenzo Capuano, Davide Civitiello, Enzo Coccia, Errico Porzio, Gino Sorbillo, Antonio Sorrentino, ed ospita la tappa finale del Campionato del Mondo della pizza – Trofeo Caputo, unico che mette al centro dell’attenzione non solo la qualità del prodotto ma la figura professionale e lavorativa del pizzaiolo. Cornice perfetta dell’incontro, che vede la promenade

partenopea del lungomare Caracciolo sede del Pizza Village incontrare il mare del golfo più famoso al mondo, sarà la musica. Protagonista, infatti, la programmazione musicale della prima radio d’Italia, RTL 102.5, che trasmetterà dagli spazi dell’evento in diretta radio televisiva per circa 14 ore al giorno e animando il palco del Caputo Pizza Village per le dieci serate di spettacolo con numerosi artisti tra i quali: La Rappresentante di Lista, Noemi e il duo giovanile Psicologi. Pizza Village 2022, contenitore di diverse attività culturali ed intrattenimento, sarà teatro del premio Napoli d’aMare, prodotto da Oramata Grandi Eventi, per celebrare le radici culturali del capoluogo partenopeo, della regione e dei suoi maggiori interpreti. Il “delfino blu” di Ventrella, il premio simbolo che intende rappresentare il mare, quale potenziale leva di sviluppo della città partenopea attraverso la Blue Economy, sarà assegnato a prestigiosi personaggi tra le categorie: arte e cultura; moda; intrattenimento, con musica, cinema e teatro; economia, con innovazione, sviluppo imprenditoriale e industriale.


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SUCCESSO PER LA SESTA EDIZIONE “PARTY DEL SORRISO” DI ANGELO IANNELLI

Si è celebrato sabato 14 Maggio nell’incantevole dimora settecentesca di Villa Domi, la sesta edizione del “Party del Sorriso. L’evento ideato e curato da Angelo Iannelli “Ambasciatore del sorriso”, organizzato dall’ Associazione Vesuvius A.P.S. in collaborazione con Villa Domi Event di Domenico Contessa. La kermesse è stata ricca di emozioni: Sociale, Arte, Moda, Musica, Spettacolo, Gastronomia, insieme in una serata magica alla presenza del pubblico delle grandi occasioni, circa un migliaio le presenze. La serata è stata condotta magistralmente da: Erennio De Vita, Edda Cioffi, Angelo Iannelli ed Emanuela Gambardella coaudiuvati dalle bellissime miss : Mara Mollo e Lucia Schettino. Ad aprire la serata il Gruppo Musicale di Acerra, successivamente uno spettacolare momento di moda con l’ Accademia Maria Mauro, ha riscaldato il pubblico il bravissimo cantante Luis Navarro e l’attore Gigi Attrice con un sua performance. Suggestivo il momento moda mare di Maurizo Esposito “The Quiero Mucho”, emozioni in villa con la performance “fireshow” giochi di fuoco dell’artista Aiguil Duisheeva. Spazio al sociale, consegnato il Premio “Cuore D’oro” realizzato dall’artista Michele Buonincontro a Cosimo Alberti attore Rai della fiction “Un Posto al Sole” e all’attrice e cantante Elena Presti. Tanti i momenti sociali, in primis la solidarietà per l’Ucrania, la donazione di biglietti omaggi ai (Ragazzi Speciali) per divertirsi all’Edelandia e per trascorrere un giorno a Ischia da parte dell’associazione Villeggiatour, la vicinanza della Dott.ssa Giusy Sbaglio presente alla manifestazione con la sua carrozzina per difendere i diritti delle persone speciali. Premi per meriti nel sociale al proprietario di Villa Domi Domenico Contessa, riconoscimenti anche per due artisti(Speciali) Lorenzo Di Marino e Claudio Torino, entrambi hanno partecipato con le proprie opere d’arte ai “Percorsi D’arte in Tour” insieme agli artisti: Dora D’ausilio, Marcello Eraldi, Nadia Basso e Tiziana Corvino e Francesco Sellone. Tantissima bellezza in questa edizione del Party del Sorriso, da sottolineare un bel siparietto con le più belle presentatrici campane presenti alla serata, tutte unite per un breve momento di ballo e di allegria: Paola Mercurio, Monica Ciccarelli, Elena Presti, Magda Mancuso, Monica Pignataro Edda Cioffi ed Emanuela Gambardella. Il noto cantante Antoine ha proposto un suo famoso brano, successivamente è stata la volta della cantante Miry Viscido. Applaudito il momento sposa della stilista Nunzia Di Bernardo, infine il brindisi finale con una mega torta, lancio di coriandoli e lo spettacolare momento dei fuochi pirotecnici che ha illuminato la città e i volti gioiosi dei presenti.

Tra le luci colorati, l’atmosfera romantica della Villa Domi, la musica alla consolle di Carlo Di Giacomo, tutti i presenti con eleganza e sobrietà, si sono deliziati con il max buffet delle eccellenze della enogastronomia. Antonio Arfè ha proposto l’antica tradizione partenopea: Pasta e patate con provola, frittatine, rustici, pasta lievitata, e pasta sfoglia tartellette e bigne’ ,mignon mousse, gustoso il primo piatto con trafilo di bronzo “Pasta Gemme del Vesuvio” preparata dallo chef di Villa Domi e ancora la mozzarella della “Latteria Sorrentina” le papaccelle bruscianesi, le scarole sott’olio, e le bruschette dell’azienda agricola Turboli Luigi, le mille delizie della pasticceria di Nicola Obliato, l’angolo Nestlè con cioccolata e caramelle, L’angolo di specialità offerto dall’azienda Iazzetta, iI vino delle Cantine Mediterannee, lo spumante Roganti, l’acqua Service, un fiume di bontà,con i fiocchi di neve di Ciro Poppella, per concludere con il finissimo liquore di Terre Pompeiane “Babare» per una serata indimenticabile. Alla manifestazione erano presenti tantissime personalità: Gino Accardo , Cristian Musella,Salvo Palladino, Enzo Acri, Lina La Mura, Giulia Accardo, Alessia Caputo, Delia Pacilio, Maria Grazia Liguori, Gianfranco Bellissimo, Valentina Cozzolino, Stefania Liberti, Davide Guida, Annabella Amoretti, Natascia Ummaro, Dora Chiariello, Michele Sara Ciotola, Rosita Arpaia Bevilacqua, Vania Scarpato, Daniela Casella, Paolo Liguori, Gigione Maresca, Raffaele Carlino, Vincenzo Assanti, Dora Chiariello, Pasquale Spera, Brenda Scudo, Antonia Di Guida, Giovanna Couture, Imma Diaz, Gianni Testa e tanti altri.Per le istituzioni il sindaco di Camposano Francesco Barbato, il Console del Nicaragua Gerry Danesi.Tra i presenti il segretario regionale aggiunto UGL Poste Errico Piscitelli. Tanti i partner ; Miky Makeup artist Accademy, Angelo De Falco Gioielli, Go Away Donna, Beaty System di Enzo Nocerino e Claudio De Martino, Sistema Casa Immobiliare, Futura Service, Associazione Giaguaro “Accendi Un sogno “ Tantissimi i fotografri presenti: Umberto Raia, Bruno Fontanarosa,Pio Attanasio, Vincenzo Maio, Raffaele Evangelista, Vincenzo Burrone, Mauro Cielo, Sax Palumbo, Mario Romano, Angelo Cannavaciuolo, Mimmo Fontanella, Marcello Erardi, Stefano Chiaverini e tanti altri. Presenti per le riprese: Campania Felix, Gran Galà’ Italia, Positano News, DgPhoto Art, Bla Bla Web Tv, Campi Flegrei Tv, Tele Blu, Web TV1, Artes Tv e Rosita Arpaia Chanel . Appuntamento alla settima edizione con nuove emozioni. Soddisfatto l’instancabile produttore di emozioni Angelo Iannelli per l’ottima serata.


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MARIA CONSIGLIA IZZO

VULCANO4S: A VILLA MACRINA DEGUSTAZIONI E DIBATTITI SUI VINI DEL VESUVIO

Sabato 14 e domenica 15 maggio presso il piano nobile di Villa Macrina a Torre del Greco si è svolta una due giorni all’insegna dei sapori del territorio: “Vinum Vesuvio”, è questo il titolo della kermesse che ha animato la bellissima villa vesuviana con dibattiti, convegni e degustazioni. L’iniziativa, rientrante nel progetto “Vulcano 4s”, è stata finanziata dalla Città Metropolitana di Napoli e vanta la collaborazione del Comune (Assessorato alla Cultura e agli Eventi gestito dall’assessore Enrico Pensati) e della Pro Loco di Torre del Greco, e la direzione artistica di Liborio D’Urso. In degustazione i prodotti di Km0italia, realtà nata dall’idea di due giovani imprenditori campani e da un lavoro di ricerca e valorizzazione dei sapori autentici, genuini, non standardizzati. Il progetto propone la possibilità di degustare la pasta e il vino locali, attraverso la vendita online, a qualsiasi cittadino del mondo.

“Siamo consapevoli della fortuna di vivere in una terra in cui i colori e la passione rendono i prodotti stessi della zona unici: le viti che si estendono sulle soleggiate pendici del Vesuvio, accarezzate dal vento di mare, restituiscono vini pregiati e di gran gusto – spiega Francesco Pio Piscicelli, tra i fondatori dell’azienda -. La tradizione degli antichi pastifici che un tempo erano rigogliosi sul nostro territorio e che ora pian piano stanno tornando alla ribalta, ci consente di proporre una pasta artigianale, a lenta essic-

cazione, prodotta con grani esclusivamente italiani”. “I vulcani esercitano un fascino magnetico e misterioso. Sono montagne vive, mutevoli, capaci di portare in superficie il cuore caldo del pianeta - dichiara Liborio D’Urso -. Perciò abbiamo chiamato il progetto Vulcano 4s. I vini provenienti da territori d’origine vulcanica sono diventati di grande attualità. Il Vesuvio è il vulcano per eccellenza: non solo simbolo e testimonianza del passato, ma anche un luogo in cui la vite dimora da millenni e

rappresenta ancora oggi una delle ricchezze del territorio. Non potevamo non prevedere la degustazione dei vini del nostro territorio in questo progetto”. Durante la due giorni gli avventori hanno avuto modo di degustare la Catalanesca, l’Aglianico pompeiano e il Lacryma Christi (bianco e rosso) del Vesuvio marchiati Km0Italia. Hanno preso parte al dibattito di sabato e al convegno di domenica (“Riflessioni enoiche sui vini del Vesuvio” e “Lacryma Christi: l’autenticità del territorio nei suoi vitigni”), introdotti dalla giornalista Maria Consiglia Izzo, oltre a Liborio D’Urso e a Francesco Pio Piscicelli: Salvatore Maresca, sommelier del ristorante stellato “Josè”; Valentina De Ponte, esperta di sapori e tradizioni; Maria Gabriella Palomba di Cantine Scala; Alfonsina Longobardi, sommelier ed organizzatrice dell’evento di beneficenza “Cenando sotto un Cielo Diverso”.

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22 RUBRICA “L’AVVOCATO RISPONDE” DI MARIO SETOLA

Egregio avvocato, mi chiamo Cristina M. e scrivo da Napoli.Leggo spesso Casoria due ed aspetto con ansia il week-end per poterlo fare, trovo altesì interessante e molto utile la sua rubrica legale. È proprio per questo che le scrivo. Una mia carissima amica, nel dicembre 2020, si è rivolta ad un dentista per un motivo prettamente estetico, le mancava un dente, (incisivo frontale inferiore). Questo dentista in pratica le ha fatto un ponte di otto denti, monconando sette denti sani. E’ passato più di un anno ed ha avuto costantemente dolori e infiammazioni conseguenti a questo intervento. Ora il problema è questo: la persona che ha fatto l’intervento non risulta essere un odontoiatra in più, il finto dentista si nega e finge di non avere mai conosciuto questa ragazza. Ora lei non sa se richiedere i danni poichè è straniera e senza permesso di soggiorno. Cosa ci consiglia di fare?

Avv. Mario Setola – Civilista Esperto in Diritto di Famiglia Cardito (Na) Corso Cesare Battisti n. 145 Cell. 3382011387 Email: avvocato.mariosetola@libero.it

Gentilissima signora Cristina, a nome del direttore e di tutta la redazione la ringrazio per le belle parole che ha avuto per questa storica realtà editoriale; personalmente inoltre, la ringrazio per i complimenti rivolti ad un angolo, quello legale, che sta davvero riscuotendo larghi consensi tra i lettori e la testimonianza è data dalle numerosissime lettere che ci giungono (colgo l’occasione per scusarmi con quanti ancora non hanno trovato pubblicata la loro risposta, presto o tardi risponderò a tutti). Veda Cristina, in realtà il fatto che la sua amica non sia in regola con il permesso di soggiorno non rileva affatto ai fini dell’eventuale giudizio che si andrà a proporre. Infatti il vero problema è riuscire a dimostrare che il finto dentista abbia realizzato un ponte assolutamente inutile. A tale dimostrazione si può addivenire mediante prova testimoniale, ad esempio chiamando quali testi un’eventuale infermiera o altre persone che

nell’ordine dei 5-6-7 anni. In alternativa è possibile attivare il procedimento penale per esercizio abusivo della professione, disciplinato dall’articolo 348 del codice penale. Si tratta di un’azione attivabile d’ufficio (quindi senza proporre querela). Tuttavia qualcuno, in tal caso sconsiglierei la sua amica, dovrà recarsi presso una caserma dei carabinieri oppure presso commissariato di Polizia e fornire la “notizia criminis”, spiegando cioè l’accaduto. Una volta attivata l’azione penale che prevede al massimo 6 mesi di reclusione per il reo, che con il beneficio della sospensione condizionale di fatto non saranno mai scontati, è possibile per la sua amica la costituzione di parte civile con relativo risarcimento del danno. In tal caso i tempi si riducono notevolmente rispetto al procedimento civile ma aumenta il rischio di un allontanamento dall’Italia. Cordiali saluti

abbiano potuto assistere il falso odontoiatra nel corso delle sedute, oppure mediante prova documentale, ad esempio sarebbe importante se esistessero lastre da cui risulta il preesistente stato di salute dei denti incautamente trivellati, certificazioni o prescrizioni rilasciate dal finto dentista, ecc. In presenza dei requisiti di cui sopra è senz’altro possibile richiedere il risarcimento e ciò anche qualora la sua amica dovesse rimpatriare (per sua scelta o meno, è irrilevante). Una volta ottenuta una sentenza favorevole, qualora il finto dentista cercasse di sottrarsi ai suoi obblighi, qualsiasi avvocato potrà agire aggredendo il suo patrimonio mediante le azioni previste dalla legge (decreto ingiuntivo, pignoramento, ecc) proprio in forza di un provvedimento giurisdizionale favorevole. Unica spiacevole annotazione: i tempi di queste cause civili sono di norma estremamente lunghi, variano in base al tribunale di competenza ma verosimilmente siamo

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MIMMO CAIAZZA

OLTRE 700 PARTECIPANTI PER LA SEZIONE SPECIALE “PROCIDA NEL CUORE” DEL PREMIO LETTERARIO “UNA CITTÀ CHE SCRIVE” Giovanni Nappi, fondatore del concorso: “Una straordinaria partecipazione. Un contributo concreto a vantaggio dell’immagine dell’Isola e della nostra Regione!” L’evento per la premiazione dei vincitori si terrà venerdì 10 giugno alle ore 19.00 presso la Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi di Casalnuovo di Napoli, alla Via Roma 148. La scadenza del bando per inviare le proprie poesie e i propri racconti alla segreteria del Premio Letterario “Una Città Che Scrive”, quest’anno alla sua settima edizione, era prevista per lo scorso mese di aprile. Sono stati ben 712 i partecipanti all’edizione 2022, dedicata all’Isola di Procida, “Capitale Italiana della Cultura 2022”. La Sezione Speciale ha ottenuto il patrocinio morale sia della Città di Procida che della Presidenza della Regione Campania. Da due settimane la redazione del Premio è a lavoro per selezionare i testi finalisti, tra i quali saranno scelti quelli da premiare nel corso dell’evento fissato per il prossimo 10 giugno alle ore 19.00 presso la Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi di Casalnuovo di Napoli, alla Via Roma 148. I testi inediti, poesie e racconti brevi, sono tutti ispirati all’Isola di Procida e dalle esperienze personali ad essa legate. La partecipazione al concorso, ancora una volta, è diffusa su tutto il territorio nazionale. I vincitori sono pubblicati nella nuova antologia 2022 dal titolo “Procida nel Cuore”. In copertina c’è

l’immagine di Procida, tratta dal dipinto, olio su tela, raffigurante l’Isola. Il dipinto originale, donato all’Amministrazione comunale di Procida, è stato realizzato dalla pittrice Annamaria Ruocco su commissione del Piccolo Museo Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi di Casalnuovo di Napoli. Nella serata delle premiazioni verrà presentata anche l’antologia. “Una straordinaria partecipazione. Un contributo concreto a vantaggio dell’immagine dell’Isola e della nostra Regione. Che possa, Procida, affermarsi quale punto di riferimento poetico e letterario, oltre che strumento di crescita e sviluppo, soprattutto per le future generazioni”, ha commentato Giovanni Nappi, fondatore del concorso letterario e direttore del piccolo museo. Appuntamento, dunque, per il prossimo 10 giugno alle ore 19.00 presso la Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi di Casalnuovo di Napoli, alla Via Roma 148. Per l’occasione sarà in mostra anche il dipinto “Graziella”, olio su tela, dell’artista Mario Borrelli. Un ulteriore omaggio all’Isola di Procida arriva in Biblioteca dalla Bottega Ferrigno di San Gregorio Armeno. I maestri di arte presepiale hanno realizzato la PROCIDANA, una statuetta in terracotta, con vestiti di stoffa, che sarà esposta durante le premiazioni.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

CAMPIONATO ITALIANO UNION FIGHTERS, LA CITTA’ DI CASORIA RAPPRESENTANTATA DAL TEAM RUSSO

Domenica 15 Maggio presso il palazzetto dello sport di San Sebastiano al Vesuvio si è disputata la finale del Campionato Italiano Union Fighters degli sport da combattimento. Dopo quattro lunghe e agguerritissime tappe sono risultati vincitori e si sono laureati Campioni Italiani delle varie discipline provenienti da ogni parte d‘ Italia, quasi oltre 400 atleti in gara. Il Circuito Union Fighters presieduto dal Maestro Gennaro Cifuni grazie ad uno staff professionale e altamente qualificato garantisce sempre la miglior gestione degli eventi sportivi. Ricordiamo che la Union Fighters è uno dei circuiti più longevi di tutta Italia, lavora ininterrottamente e assiduamente da quasi venti anni promuovendo discipline sportive, offrendo formazione e sostegno alle associazioni . Come sempre a rappresentare la città di Casoria ci sono stati i ragazzi del Team Russo del Maestro Pietro Russo, che si sono

fatti valere con un’incetta di premi tra medaglie e cinturoni. I nuovi Campioni Italiani: 1) Jacopo Russo semi contact 1 classificato 2) Leo Piccolo semi contact 1 classificato 3) Mariateresa Ricciardi semi contact 1 classificata 4) Pasquale Papaccio semi contact 1 classificato 5) Fabio Palumbo semi contact 2 classificato 6) Giancarlo Sartori semi contact 2 classificato Nella stessa giornata di Domenica nel palazzetto dello sport di Giugliano si è svolto il Concorso Nazionale ACSI , le ragazze della scuola Kick Boxing Team Russo denominate Abnormal Crew dirette dalla Maestra Enza Pezzella hanno partecipato alla competizione di Hip Hop ottenendo tre primi posti e soprattutto il Trofeo per la miglior coreografia .


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ANITA CURCI

ARRIVA IN LIBRERIA “IL SONNO DELLA RAGIONE” DI FEDERICA CATALANO

Il libro che svela il mistero delle streghe di Benevento. Edito da Stamperia del Valentino. La leggenda di Benevento “città delle streghe” è diffusa in tutta Italia come anche quella del famoso noce sotto cui le malefiche si incontravano per celebrare il sabba e l’adorazione del diavolo. Tuttavia, contrariamente all’opinione popolare, questa città non vide mai l’organizzazione di una caccia alle streghe e non restano quasi testimonianze di processi locali per stregoneria. Nell’opera “Il sonno della ragione”, pagine 350, euro 35, edita da Stamperia del Valentino nella collana Mirabilia, l’autrice Federica Catalano si propone di svelare il mistero della nascita di questa fama e di svelare molti luoghi comuni ed errori che la tradizione ha continuato a tramandarsi. In modo particolare le origini del famoso “noce di Benevento” sono state spesso ed erroneamente rintracciate nei rituali di fertilità dei Longobardi che tuttavia sembrerebbero stati preceduti da un complesso sostrato religioso molto più antico della conquista romana. Il territorio del Sannio era infatti interessato dall’adorazione di una coppia divina di origine italica, rappresentata dalla dea lunare Diana e dal suo alter – ego solare Janus, che solo in un secondo momento, nella romanità matura, è stato sostituito dal dio greco Apollo. Il complesso simbolico di questa coppia si imperniava sulla condizione del limen, la porta o il passaggio, che era occasione di collegamento col mondo dei morti, una dimensione alternativa che l’antropologia ha provato essere all’origine del mito del sabba e del volo magico delle

streghe. Ma precisamente cosa è stata la strega? Spazzate via le stratificazioni New Age, la stregoneria si configura come un’accusa volta all’identificazione di un possibile nemico interno alla società che tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo raccolse l’eredità dei crimini fantasiosamente imputati ad eretici ed ebrei: è in questo periodo che Bernardino da Siena “inventò” il personaggio della strega e il termine che la rappresenta (dal latino “strix”, rapace notturno), basandosi sulle attestazioni classiche e sulle tradizioni popolari scaturite da arcaici assetti religiosi rispetto ai quali si era ormai persa qualsiasi consapevolezza. L’autrice Federica Catalano è nata a Roma il 26

dicembre del 1980. Frequenta il liceo classico Torquato Tasso di Roma e quindi la facoltà di Lettere dell’università La Sapienza, presso cui si laurea nel 2006 in Storia della Critica Letteraria Italiana, con una tesi sul significato dell’automa durante la II Rivoluzione Industriale. Consegue il dottorato in Italianistica presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale con una tesi sul ruolo della cultura tradizionale nell’opera di Domenico Rea. Nel 2010 si trasferisce a Napoli e nel 2013 pubblica presso la Stamperia del Valentino “L’opera dei pupi in Campania”, una ricerca su questo particolare tipo di teatro di figura in auge nel Meridione fino agli anni ’50 del ‘900. Nel 2020 partecipa al saggio “L’immaginario del mare” (Stamperia del Valentino) in collaborazione con Paolo Izzo. Dal 2017 insegna Lettere nei licei napoletani. Alle attività di insegnante e ricercatrice unisce quelle di regista e attrice teatrale. La casa editrice Editore dal 2002, Paolo Izzo, alter-ego della Stamperia del Valentino, gestisce con estremo rigore le scelte editoriali della sua “creatura”. Il risultato è un catalogo di alto profilo sia nell’ambito della cultura napoletana, che in quello della produzione di stampo umanistico, esoterico e storico. La Stamperia del Valentino vuole riportare all’attenzione del pubblico la Napoli colta, folkloristica e letteraria. A tal proposito seleziona opere rivolte al curioso colto come allo studioso, con un occhio all’originalità e completezza dei temi proposti.

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MAYA REGGI - RAFFAELLA SPIZZICHINO

SCRIVERE, PRODURRE E GIRARE UN DOCUMENTARIO IL WORKSHOP

Roma, Nuovo Cinema Aquila, 11 e 12 giugno 2022 Un intero fine settimana per affrontare la realizzazione di un documentario, dalla scrittura alla post produzione. 14 ore di approfondimento dei temi più rilevanti per gestire le nuove sfide dell’audiovisivo d’autore. Direttore artistico del workshop “Scrivere, Produrre e Girare un documentario” – in programma al Nuovo Cinema Aquila di Roma, 11 e 12 giugno 2022 – è Mimmo Calopresti, regista de La parola amore esiste; La maglietta rossa; Preferisco il rumore del mare; La Fabbrica Fantasma; Socrates uno di noi, Aspromonte. La terra degli ultimi. Ora impegnato nel docufilm su Marco Pannella, Romanzo Radicale. “Il cinema racconta le storie di tutti e ognuno ha una storia che vale la pena raccontare. Il documentario rappresenta la massima espressione del racconto: è la sintesi di un incontro chiamato vita. La sala cinematografica è il luogo privilegiato dove scrivere e raccontare storie”. Queste le parole di Calopresti, impegnato in prima persona, come docente, nel workshop romano, che rientra nel più ampio

progetto di Academy Italiana del Documentario. Con Mimmo Calopresti – che negli anni ha diretto, tra gli altri, Silvio Orlando, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Gerard Depardieu, Nanni Moretti – ci saranno Luciano Sovena, Presidente Fondazione Roma Lazio Film Commission, Piervincenzo Nardese, esperto di tecniche del documentario, Daniela Riccardi, esperta di comunicazione audiovisiva, Giovanni Saulini produttore Magda Film, Alessandro Ferrucci e Valeria Pacelli, giornalisti de Il Fatto Quotidiano. Dalla scrittura alla regia, dalle riprese al master: idee e tecniche di realizzazione di un documentario. Focus sui fondi per il cinema, dal recupero ai progetti speciali, passando per il funzionamento del sistema produttivo nel documentario in Italia. Spazio al giornalismo d’inchiesta nel documentario, a cui si aggiunge un case history dedicato al docufilm La Fabbrica Fantasma – viaggio nel mondo della contraffazione. Questi i punti del programma della due-giorni interamente dedicata al cinema documentario.

CRISTINA CENNAMO

IL PROGRAMMA RELATIVO AI 130 ANNI DEL QUOTIDIANO “IL MATTINO”

Il programma relativo ai 130 anni del quotidiano Il Mattino, che si terrà a Napoli il 25 maggio presso il Palazzo Reale dalle ore 10. Una mattinata dedicata alla storia della storica testata di Napoli, con premi e ospiti di eccezione del mondo istituzionale, imprenditoriale e culturale del panorama italiano. Parteciperanno all’evento Vincenzo De Luca, Matteo Salvini, Roberto Gualtieri, Gaetano Manfredi, Aurelio de Laurentis, Giuseppe Marotta, Francesco Esposito, Elena Cattaneo, Maurizio De Giovanni, Dacia Maraini, Manuel Grimaldi, Alessandro Profumo, Danilo Iervolino, Silva Candiani, Agostino Santoni, Massimo Bottura, Rosanna Marziale, Andrea di Fonzo, Luca Vergani, Marco Robbiati, Piergiorgio Manuti, Mimmo Paladino, Michelange-

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I 130 anni de Il Mattino, la storia continua

RSVP Segreteria Organizzativa +39 081 7947303 Ilmattino.eventi@ilmattino.it Si applicheranno le regole di sicurezza anticovid vigenti. Sarà obbligatorio l’uso delle mscherine FFP2 all’interno.

lo Pistoletto, Silvia Imparato, Antonio Rallo, Enzo Avitabile, Alex Britti, Toni Servillo, Gabriele Salvatores. Presenteranno l’evento Federico Monga, Direttore de Il Mattino, Caterina Balivo, Conduttrice televisiva e Francesco De Core, Direttore Designato. Per garantire spazi adeguati al distanziamento personale, chiedo di confermare la vostra partecipazione entro lunedì 23. Si potrà anche seguire l’evento via streaming sul sito del quotidiano.

Per accreditarsi siete pregati di mandare una mail a v.catini@caltagironegroup.it cristinacennamo@gmail.com o, in alternativa, potete chiamare i seguenti numeri: 348 479 22 44 - 3405135781

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LA CASA SUL MARE: QUANDO L’ANIMAZIONE È AL SERVIZIO DELLA SOSTENIBILITÀ

Arriva ufficialmente il film di animazione “La Casa sul Mare”, ispirato alla mitologia e alla fiaba, seguendo gli studi di Joseph Campbell ne “l’eroe dai mille volti” e di Propp in “La morfologia della fiaba”. Il film che sarà distribuito nella filiera festivaliera di primo livello (distribuito da TVCO), pone l’animazione al servizio della sostenibilità mettendo in primo piano un ritorno alla natura. L’obiettivo è di creare un mito contemporaneo di formazione il cui protagonista (un eroe goffo e divertente) combatte contro la furia degli elementi naturali. Nel film non sono presenti dialoghi e tutto verrà narrato attraverso animazione e musica, ed i temi che verranno affrontati nel film, oltre quello del viaggio fisico e spirituale, sono quelli dell’ecologia e del ritorno alla natura, mostrando la necessità dell’essere umano di doversi spingere oltre i propri limiti per poter migliorare se stesso. Le dichiarazioni – Alla conferenza stampa di presentazione tenutasi nella sede di Napoli della BCC sono intervenuti il Presidente dott. Amedeo Manzo, che ha dichiarato: “Partiamo dalla filosofia del mettere al centro la persona. E’ un’opportunità di tipo strategico, avendo potuto collaborare con più partner sul territorio, che ci porta nel settore audiovisivo, che permette di riprendere la vita ed indicarne i tratti. Tempo fa pensammo che il nostro claim “#ViviNapoletano” abbia una serie di continuazioni che oltre all’economia, il quotidiano, il cibo... il cinema, è per noi un particolare pregio! La mia presenza oggi è un incitamento a supportare Napoli ed applaudire un’opera che sarà solo la prima di tante”. L’Avvocato Ferdinando Tozzi, delegato per l’audiovisivo per il Comune di Napoli, ha aggiunto: “Porto i saluti del Sindaco Gaetano Manfredi in questa iniziativa meritoria. Queste sono le sinergie per il territorio che a noi piacciono e la nostra mission è quella di fare sistema e valorizzare nella maniera più concreta possibile tutto questo grande fermento culturale che c’è a Napoli... da anni al centro di tutto. Noi dobbiamo dare una motivazione alle Imprese dell’Audiovisivo a venire sempre qui a Napoli”. Il regista Fulvio Davide Ricca racconta: “La casa sul mare parte da l’idea di creare un mito moderno, con un eroe amante della natura in un mondo ipertecnologico. La vicinanza di Pip alla natura è la sua grande forza che gli permette di compiere

la sua avventura. Credo sia estremamente importante per noi fare lo stesso passaggio che fa il protagonista, comprendere la natura e rispettarla per poter vivere con essa”. Il produttore Eduardo Angeloni aggiunge: “Siamo molto contenti di aver contribuito a realizzare il progetto de La Casa sul Mare. I motivi della nostra soddisfazione sono principalmente tre: crediamo fortemente nel valore di questi ragazzi e nell’idea che hanno sviluppato, portando avanti un’idea di cinema diversa dal solito; parlare di ambiente, di transizione ecologica e di una Napoli proiettata verso il futuro ci aiuta ad arricchire il dibattito culturale della città; perché intorno a questo progetto abbiamo costruito un intelligente sinergia istituzionale che ha al centro l’Accademia delle Belle Arti di Napoli e, a supporto, la nostra azienda Antracine, la Regione Campania e il Ministero dei Beni e delle Attività culturali. Tutto ciò dimostra che in Campania si può sviluppare un’idea di cinema e audiovisivo che valorizzi pienamente il protagonismo giovanile e l’animazione che rimane un segmento di alta specializzazione per l’audiovisivo”. Fondamentale l’intervento di Maurizio Gemma per la Film Commission Regione Campania che ha dichiarato: “Noi abbiamo messo in campo una strategia Film-Friendly per renderla accogliente, perchè 20 anni fa era difficile veicolare il cinema in una città. Oggi voler accogliere una produzione audiovisiva è la strategia di cui ci siamo dotati alcuni anni fa per rendere la nostra Regione accogliente, alternativa ed intelligente. Bisogna ancora lavorare sulla burocrazia e sulla capacità amministrativa, ma su questi fattori”.


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PARROCCHIA GESÙ CRISTO LAVORATORE la bellezza salva il mondo e promuove la pace A conclusione del mese di Maggio

DOMENICA 29 Maggio ore 18,30 per onorare la vergine Regina della Pace la comunità parrocchiale promuove l’evento culturale

NOTE DI PACE

concerto di musica classica violino e pianoforte con

MANUELA MOSCA Ha cominciato lo studio del violino a soli sei anni. Ha conseguito il Diploma di Pianoforte principale. Frequenta il Conservatorio "G. Nicolini" di Piacenza nella classe del Maestro De Lorenzi. Ha già partecipato a numerosi concorsi nazionali vincendo i premi "Alberghini", "Città di Giussano" e "Guadagnini". Attualmente è primo violino dell'orchestra del Conservatorio "Nicolini". Suona dal 2019 nella Monferrato Classic Orchestra. È stata diretta dai Maestri Enrico Dindo, Vitali Alekseenok, Sandor Karolyi, Markus Poppe ha accompagnato musicisti internazionali, quali Danilo Rossi ( 1° viola della Scala), Cesare Zanfini, Enrico Dindo, Benedict Kloeckner. Ha frequentato diverse Masterclass con i M. Cristiano Rossi, Kaori Ogazawara, Marco Decimo.

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13 maggio 2022 Fiocco Rosa in casa Casaburo per l’arrivo della piccola VITTORIA. Auguri ai neo genitori Jhonny e Chiara ed ai giovanissimi nonni Lello e Antonella Da parte di Nunzio e Enza D’Andrea

ANTONIO CORCIONE Ha conseguito il diploma di pianoforte principale con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio "D.Cimarosa" di Avellino nella classe del M. Anna Ferrari.Ha frequentato corsi di perfezionamento pianistico con Aldo Ciecolini e Carlo Bruno. Dopo aver svolto svolto intensa attività concertistica come solista e in varie formazioni da camera, dal 1992 - in seguito alla vincita della cattedra di insegnante di Musica nella Scuola Secondaria di 1 grado - svolge principalmente attività didattica. Dal 1998 insegna presso l'Istituto Comprensivo 1 Ariosto di Arzano (Napoli). Cura la preparazione pianistica di numerosi giovani offrendo loro l'esperienza tecnica e interpretativa maturata lungo decenni di esperienze didattiche e musicali.

Augurissimi

Auguri a Vittoria Mascellaro per il traguardo conseguito, laurea in Arti Visive e Studi Curatoriali presso NABA Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano La tesi ha il seguente titolo: L’epoca dello sfinimento come il regime di (in)visibilità induce a una servitú volontaria. Relatrice è Beatrice Catanzaro. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

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Direttore Responsabile: Ferdinando Troise WEB: C&C CENTRO STAMPE SRL - CASORIA Questo numero è stato chiuso il 19 maggio 2022

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