DOMENICA 05 GENNAIO 2020
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ANNO XIX - N° 01 - DOMENICA 5 GENNAIO 2020
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RITA GIAQUINTO
“Libertà è partecipazione”: un buon proposito per il nuovo anno
Insistiamo. Cominciamo il nuovo anno esattamente come abbiamo finito l’ormai vecchio 2019 : “Insistiamo”, è così che si chiudeva l’editoriale del Direttore del nostro giornale, Nando Troise, pubblicato lo scorso 22 dicembre, che poneva l’accento su quanto gli indifferenti siano colpevoli di connivenza, un vero e proprio reato commesso da tutti, Sindaco, politici, dirigenti, dipendenti comunali, Forze dell’Ordine e cittadini, tutte le volte che, per comodità o per interesse, tollerano, senza alcun tipo di ribellione, le distrazioni della macchina amministrativa, acconsentendo – tacitamente – con altrettanta distrazione, ad un certo (scorretto) modo di fare. Ma il vecchio anno è terminato, e al principio del nuovo ventennio, l’auspicio non può che essere l’inno alla libertà che Giorgio Gaber scrisse e cantò più di
quarantacinque anni fa e che oggi ci sembra essere, non solo quanto mai attuale, ma necessario ad un cambiamento serio ed efficace della difficile – seppur piena di prospettive realtà di Casoria. Partecipare, essere presenti, non distrarsi mai dalla vita sociale e politica : è questo ciò che rende un cittadino realmente libero ed una città realmente democratica. E noi, dunque, insistiamo, così come fatto nell’editoriale del Dir. Troise di fine anno, esortando l’amministrazione a non distrarsi sui ventotto mila metri quadrati di terreno situati tra via Pio XII e San Pietro
a Patierno su cui il Comune di Napoli, che ne risulta proprietario, ha messo gli occhi, corteggiando un’area che Casoria avrebbe potuto trasformare in un enorme parco pubblico a disposizione dei cittadini. Invece, è stata lasciata in uno stato di abbandono, preda dei probabili cacciatori di confine. Insistiamo nel ricordare, ancora, Rhodiatoce, Resia e Tubi Bonna, tre vastissime aree dismesse per le quali, da anni, si disegna un destino che viene puntualmente stravolto: la prima, la Rhodiatoce, poteva essere trasformata in una città del libro, dedicata alla
comunicazione e all’informazione; per la Resia, diventata Montedison, si era prospettato un piano di insediamento produttivo (P.I.P.), è stata, invece, acquistata da un privato senza che nessuna amministrazione abbia mai indagato sul perché non appartenga più alla Enichem; infine, la Tubi Bonna che, in via Padula, doveva dar vita ad un parco residenziale, è rimasta, insieme a tante altre zone di questa città, cimitero di quei “segreti di morte” (cit. Nando Troise) che con silicio, amianto ed elementi tossici di varia natura contaminano l’aria e la salute dei cittadini. E, a proposito di aree dismesse, non possiamo non dimenticare l’area dismessa della Snaidero che, sotto la Giunta Fuccio, fu trasformata in asilo comunale e che oggi risulta ancora non attivo. continua a pag. 4
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E, ancora, l’annosa vicenda del Parco Buontempo che vede gli inquilini delle abitazioni – circa 73 famiglie - sul baratro di una vera ed inquietante emergenza sociale, costretti ad acquistare o ad abbandonare le loro case; ancora, l’acquisto degli uffici nel Parco Le Querce chiusi, ormai, da quattro anni nonostante il pagamento degli alti costi condominiali. E l’elenco sarebbe ancora lungo. Nel suo ultimo editoriale di fine anno, il Dir. Troise ha, in più punti, ricordato quanto venga chiesto al settimanale CasoriaDue
di fare un giornalismo di inchiesta, portando avanti reportage su situazioni che appaiono oscure e poco trasparenti. Ci viene richiesto anche dagli stessi consiglieri comunali, ai quali, anche in questa sede, rinnoviamo l’esistente possibilità di accedere ad atti amministrativi onde verificare situazioni poco chiare che, in questo modo, potrebbero essere anche eventualmente denunciate. Il nuovo anno, ed il nuovo percorso politico che Casoria sta vivendo, non possono prescindere da una profonda attenzione a ciò che accade sul territorio e, soprattutto, a ciò che il territorio può offrire per mi-
gliorare condizioni e criticità. Con attenzione, con una costante presenza, senza distrarsi dai comuni obiettivi, con piena e consapevole partecipazione. All’alba del 2020, prendiamo a prestito l’invito che il Presidente Mattarella ha fatto nel suo discorso di fine anno a tutti gli italiani, e cioè quello di restare uniti nelle difficoltà, ripartendo dalle nostre energie, dalle nostre ricchezze e dalle nostre tradizioni. E’ auspicabile anche nella nostra città, ma Casoria e Arpino necessitano di azioni politiche, efficaci, risolutive, serie e significative e non di un elenco di obiettivi. Noi insistiamo.
VITTORIA CASO
CENTRO STORICO: UN BENE DA TUTELARE?
L’abbiamo detto e ridetto, l’abbiamo scritto e riscritto: Casoria è ricca di storia! La Basilica di San Mauro, il Santuario di San Benedetto, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, la Chiesa del Carmine, sono piccoli grandi tesori dall’incommensurabile valore artistico, storico, architettonico e documentario, con i loro quadri, le epigrafi, le fonti battesimali, gli affreschi, i manoscritti, le platee, i soffitti, i pavimenti, gli archivi… E non finisce qui: Casoria è come uno scrigno senza fondo che offre continui spunti di riflessione e di ricerca; un mosaico immenso e meraviglioso da analizzare nei tasselli più reconditi perché ogni tassello rappresenta un pezzo di vita, racconta i fatti più pregnanti della vicenda umana di tante generazioni. In tal senso, è sufficiente guardarsi intorno: le strade, i palazzi signorili, i vicoli e i vicoletti, le piazzette, gli slarghi riflettono usi e costumi aviti, come essi siano nati e come siano mutati attraverso il tempo, in una prospettiva conoscitiva di ampio orizzonte storico. L’indignazione di fronte alle voragini, agli allagamenti, alle buche, ai dissesti, all’immondizia che invade spesso il centro storico è ampiamente giustificata, perché i cosiddetti “centri storici minori” sono l’armatura che delinea l’identità del territorio. Ma cosa s’intende comunemente per “centro storico”? “Comprende le parti di territorio aventi agglomerati urbani di carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante degli agglomerati stessi.” (art. 2, comma 1, del decreto interministeriale 2 aprile 1968 n. 1444). Nonostante negli ultimi decenni i concetti
di storicità, di memoria, di urbanistica siano stati oggetto di numerosi approfondimenti, che hanno chiarito definitivamente la portata dei valori culturali e identitari della città, l’abbandono e la noncuranza, da parte delle amministrazioni da una parte, lo scarso senso civico dei cittadini dall’altra, la speculazione edilizia, hanno fatto sì che il centro storico di Casoria fosse sempre più abbandonato a sé stesso. “Sorsero prima due parrocchie l’una dedicata a San Mauro e l’altra a san Benedetto e poi due paeselli, che di grado in grado ravvicinati da nuove case formarono la presente città di Casoria. I coloni a poco a poco, come usava a quei tempi si accasarono intorno ai due oratori e all’ospizio benedettino e prosperarono all’ombra di essi”: queste parole di Gaetano Capasso, ancora oggi riferimento fondamentale, nonostante il pullulare di studi e ricerche, ci ricordano che due furono i nuclei originari di Casoria, la quale, soggetta al naturale fenomeno dell’urbanizzazione, col tempo andò ampliandosi e arricchendosi di altre chiese e palazzi signorili. Dunque, le viuzze, il dedalo di vicoli e vicoletti che unisce tra
loro i due nuclei originari, quello sviluppatosi intorno alla Basilica di San Mauro e quello intorno al Santuario di San Benedetto, assieme alle insule e ai palazzi signorili ormai in situazione di degrado, alla Chiesa di S. Maria delle Grazie, le piazzette, gli slarghi, costituiscono la testimonianza concreta della complessità culturale, delle stratificazioni insediative e dei cambiamenti sociali che lì si sono prodotti e sedimentati. I centri storici non sono mai da sottovalutare, sono elementi centrali di ciascun sistema territoriale in quanto racchiudono le esperienze materiali ed immateriali e l’essenza culturale di ciascuna comunità. I luoghi dell’abitare e del produrre, i simboli del potere politico e religioso, il sistema viario costituiscono un interessante insieme, risultato di stratificazioni successive, economico-sociali, politicoistituzionali diverse, che è necessario conservare. Sono, in pratica, i PUC che dovrebbero pianificare l’espansione urbana in modo tale da non danneggiare quelli che potremmo definire “beni identitari”. Tra le mura e le pietre del centro storico si nasconde l’homo faber, le sue attività, la sua avventura antropologica ed esistenziale, le sue risposte ai bisogni primari e secondari: quelle stradine e quei vicoli dovrebbero essere tutelati e vigilati, se necessario chiusi al traffico veicolare, non devastati e abbandonati; dovrebbero essere oggetto di passeggiate culturali e visite guidate, sorvegliati con telecamere e non discariche a cielo aperto; avrebbero titolo, a buon diritto, di rientrare nei meccanismi del turismo storico e culturale, non di essere oggetto di scempio e speculazione…. ma questa è tutta un’altra storia…
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IMMA CASTRONUOVO
VIA SAN BENEDETTO CHIUSA DA UN ANNO Il 2020 è un anno che, con la sua ammiccante rotondità, pare inneggiare ad un aspettativa di abbondanza, in ogni senso. Eppure, questo nuovo anno non inizia sotto i migliori auspici per molti, per i quali, ormai da un anno, nulla è cambiato e, con l’avvento di quello nuovo, è rimasto immutato. Ci riferiamo agli abitanti del centro storico di Casoria e delle sue strade limitrofe, sempre più anguste, sempre più invivibili. Com’è noto, l’edificio di Via Nicola Rocco, con le impalcature in acciaio, è stato messo in sicurezza ormai ben un anno fa, poiché c’era il serio pericolo di un crollo. La proprietà è stata molto impegnata e fattiva nel predisporre tutte le misure di sicurezza che sono state richieste e, a breve, verrà presentato un progetto di riqualificazione dell’edificio che sarà esaminato in tempi celeri – si spera – dall’Ufficio. Eh già, la speranza è d’obbligo, atteso che il Dirigente dei Lavori Pubblici, Arch. Napolitano, un professionista onesto e ca-
pace, che ha dato tanto a questa città sotto il profilo di una gestione attenta ai bisogni dei suoi cittadini, ha lasciato una poltrona vacante che, vedremo, da chi sarà occupata. Nel frattempo, ci chiediamo se, attesa la perdurante situazione di grave disagio viabilistico che, ormai da mesi, ha colpito il centro storico di Casoria e, soprattutto, le sue arterie limitrofe, Via Nicola Rocco e Via San Benedetto, non sarebbe opportuno che l’Amministrazione metta in atto dei dispositivi di traffico alternativi finalizzati a mitigare i disagi. I metabolismi urbani sono complessi e non possono essere affrontati solo sotto l’aspetto urbanistico, ma andrebbero coinvolte altre competenze; per far rivivere il centro storico, sarebbe forse opportuno studiare, e soprattutto porre in essere, dei dispositivi di viabilità di diversa natura, quali istituzioni di sensi rotatori, divieti di transito veicolari, limiti di velocità, dispositivo viabilistico temporaneo
onde consentire una più agevole movimentazione veicolare nel centro storico di Casoria, limitazioni del traffico per mezzi pesanti o altro. Gli strumenti, ci sono; le competenze, pure. Speriamo che l’Amministrazione colga il nostro suggerimento regalando una nuova vita al centro storico e ai suoi abitanti! Buon 2020, Casoria!
ANGELA CAPOCelli
Il “piano decoro”: obiettivi e speranze per questo 2020 La scorsa volta vi abbiamo parlato dell’ intervista del nostro direttore, Ferdinando Troise, all’amministratore unico della società in house Casoria Ambiente Dr. Gianluca Aceto; questa settimana vogliamo spiegarvi più nel dettaglio di cosa si tratta e in cosa consiste il “piano decoro” di cui l’ amministratore ci ha parlato. Innanzitutto, esso viene definito un “segnale” più che la “soluzione a tutti i problemi”, come testimonianza di un’ attenzione, una sensibilità che dimostri che si è capito dove bisogna andare ad agire. Bonifica di situazioni scabrose, pulizia di strade, interlocuzione con le autorità istituzionali sono tutte azioni che rappresentano i primi passi verso un miglioramento della situazione nelle periferie e nel centro urbano che, afferma Aceto, hanno per lui medesima importanza. Ciò che non va bene, però, e che va al di là delle inefficienze e delle deficienze di Casoria Ambiente, è la riformazione di mucchi di rifiuti dopo appena poche ore dalla pulizia effettuata dalle squadre addette. Con la grandissima collaborazione del Comune, del corpo di Polizia e del settore ambiente, la società sta allora mettendo in atto un piano di sorveglianza ambientale che veda, appunto, insieme le guardie ambientali del comune, il corpo di polizia municipale e Casoria Ambiente. Il Comune sta, infatti, approntando un piano di allestimento
di videosorveglianza diffuso sul territorio, operativo simultaneamente alla bonifica affinché si controllino, anche con ausili tecnologici, le aree inviate a liberare: i cittadini incivili e gli operatori di ditte abusive sappiano che ci si sta muovendo a tutti i livelli e che se finora hanno agito indisturbati devono avere serie preoccupazioni . Si spera che i primi che saranno presi perché macchiatisi di reato ambientale possano essere da esempio per tutti gli altri! Ultima questione, ma non per importanza, sono i rifiuti speciali che non possono essere presi e trattati da Casoria Ambiente per come è adesso perché società che nasce per la raccolta differenziata e che non può trattare determinati codici perché proibito dalla legge: se si vuole fare in modo che si occupi anche di questo, afferma il Dottor Aceto, ci si può ragionare ma fa parte di un discorso da costruire insieme al committente e vedendo insieme quelle che sono le competenze, discorso più generale che sarà oggetto di approfondimento a partire dalla proposta di Piano Industriale. Con la promessa di Casoria Ambiente che da Gennaio si vedranno i primi risultati e con la speranza di noi di Casoria 2 che la situazione migliori quanto prima vi auguriamo un felice 2020 nel rispetto dell’ecosistema in generale e del nostro caro territorio casoriano in particolare.
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Festa di Natale alla scuola calcio Funteam: dove lo sport incontra il divertimento
Il 20 dicembre si è tenuta una festa per gli auguri di Natale alla scuola calcio Funteam, una struttura sportiva che ospita non solo piccoli allievi che inseguono il sogno calcistico, ma raggruppa altre molteplici realtà quali campetti di calcetto e calciotto per partite tra amici, playground, sale eventi, feste di compleanno per bambini e campi estivi stagionali. Erano presenti oltre 90 bambini con i rispettivi genitori, i quali hanno ricevuto per l’occasione un gradito dono offerto dal presidente Ciro Montella e dalla rispettiva famiglia dello stesso. Alla manifestazione vi hanno anche partecipato altri esponenti, come il Sindaco di Casoria Raffaele Bene, che tramite la piattaforma social Facebook riassume la giornata come un piacevole scambio di auguri e di festeggiamenti: “Ho avuto il piacere di essere invitato allo scambio di auguri presso la Federcaccia con l’amico Antonio D’Angelo, poi presso la Scuola Calcio Funteam in compagnia del caro amico Vincenzo D’Antò e presso la palestra della scuola San Mauro con i giovani del basket di Peppe D’Orsi. Ogni augurio è stato sentito e ricco di emozioni. Con
gioia ed emozione ho poi inaugurato la bella mostra d’arte fotografica di mio padre, Mauro Bene, presso la Basilica di San Mauro che sarà visibile fino al 22 gennaio. Infine ho partecipato alla cerimonia di apertura del villaggio di Babbo Natale presso il PalaCasoria Domenico D’Alise, ricco di attrattive e giochi per i nostri piccoli”. Prima di lasciare spazio ai saluti conclusivi e ai sentiti auguri natalizi e di buon anno, la parola passa a Vincenzo D’Antò, che conclude la manifestazione con un significativo discorso apprezzato da tutti i presenti, piccoli e adulti. In maniera coerente con il periodo natalizio, sinonimo di gioia e riconciliazione, egli si è soffermato sul significato di unione tra le famiglie e l’importanza di ogni figura appartenente alla realtà sportiva casoriana: “ogni risultato, se si è uniti, può essere possibile. Ringrazio con grande affetto la famiglia Montella che ha reso questo preciso momento di aggregazione possibile nonché un ricordo indelebile”. Ci concede qualche minuto per porre alla sua attenzione alcune domande, e la prima cosa che gli chiediamo è che importanza ha per lui collaborare con una realtà che alleva bambini e ragazzi che inseguono un sogno: “essere responsabile di una scuola calcio è sinonimo di ascolto, un ascolto non solo rivolto ai ragazzi che spesso trovano rifugio nello sport dato il periodo adolescenziale e quindi di crescita che stanno attraversando, ma anche per i genitori degli stessi, cercando di far capire ad entrambi che lo sport deve portare divertimento e felicità, e che sarà poi mirato al raggiungimento di un traguardo se c’è l’aggiunta di grinta e passione”. Gli chiediamo del ricordo più bello re-
lativo alla realtà sportiva del Funteam e aneddoti, o episodi, che gli sono rimasti impressi: “di episodi ce ne sono tanti, ma il ricordo più bello è stato quando una madre mi cercò tra la folla per riferire, solo ed esclusivamente a me, che suo figlio grazie alla scuola calcio, e quindi grazie al gioco, al divertimento e alla disciplina sportiva, ha superato le proprie timidezze e il timore nel socializzare, non avendo più bisogno di occasionali sedute da uno specialista mirate all’apertura caratteriale”. Infine, prima di unirci agli ultimi saluti e agli auguri, gli chiediamo che tipo di approccio adotta con i piccoli calciatori e il rapporto che ha con loro: “principalmente, il rapporto con i bambini lo hanno gli istruttori, che io chiamo educatori, e per riuscire ad essere ascoltato e compreso è necessario che diventi anch’io, insieme agli altri responsabili, un po’ un bambino senza trascurare il buon senso, affinché gli arrivi un messaggio chiaro e semplice che permetta loro di divertirsi ma studiando e imparando anche sul campo mediante una sana disciplina sportiva”.
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MARGHERITA DE ROSA
L’Avvento alla “Scuola di preghiera” della Congregazione delle VEGS Anche quest’anno, presso l’istituto Brando di Casoria si è tenuta la scuola di preghiera e, come sempre, il professor Luigi Santopaolo ha erudito l’assemblea partecipante con interessanti informazioni relative alla tematica prescelta, quale il Vangelo della natività di Matteo, ma, in particolar modo, ha spronato i presenti ad un’attenta analisi di quanto, molto spesso, il credere, o meglio, il professarsi cristiani sia solo un discorso di apparenza, che, nella pratica di vita, ha molto poco in comune col messaggio che Cristo ci ha lasciato come chiara eredità di impegno di vita coraggioso e coerente. Dunque, il teologo ha più volte ribadito la necessità di rivedere il proprio modus vivendi, evitando di commettere errori dovuti, più che alla propria volontà, ad una sorta di “tradizione”, che vuole consolidato un certo modo di agire, ritenendolo consono al vivere cristiano… purtroppo non è così, spesso, ha sottolineato Santopaolo, agiamo pensando di essere giusti e coerenti, ma, in verità, riusciamo solo ad essere paradossalmente caricaturali rispetto a quello che è il vero messaggio evangelico: ad esempio, ha sostenuto il teologo, nel momento in cui ci rifiutiamo di riappacificarci con un nostro fratello, siamo, in verità, degli assassini, poiché è inconcepibile, secondo la logica del Cristo che si è fatto carne per tutti, allontanare fisicamente e spiritualmente un nostro fratello, soprattutto nel caso in cui egli abbia sbagliato nei nostri confronti: dovrebbe essere un monito costante quanto Gesù predicava: «Che merito avrete nell’amare i vostri amici? Non fanno così forse anche i Farisei?»…. Ebbene, sono queste parole che scuotono le fondamenta del nostro agire, perché, senza falsa ipocrisia, tutti, indistintamente, facciamo fatica ad amare, in generale, anche le persone che riteniamo più care, immaginiamo quindi la difficoltà del perdonare, in maniera sincera ed incondizionata, coloro dai quali abbiamo ricevuto del male… scherzosamente, il prof. Santopaolo ha riportato un discorso molto comune circa quanti ci hanno arrecato offesa, che suona, più o meno come segue: «Io non desidero il male del mio nemico, non gli auguro la morte, perché questa non si augura a nessuno, ma che stia lontano da me, anzi,
voglio che stia bene, ma non davanti ai miei occhi, possibilmente, se gode di ottime condizioni preferirei non saperlo, ma comunque, tutto il bene ma lontano da me…»: effettivamente tali, se non peggiori, risultano le nostre esternazioni a riguardo di chi ci ha ferito e, sebbene ci esimiamo dall’utilizzare il linguaggio della vendetta in maniera aperta, i nostri sentimenti si ammantano di una doppia ipocrisia, da un lato quella del buonismo, dall’altro quella dell’odio malcelato e represso solo per sembrare “giusti” agli occhi del mondo ed in linea con i dettami evangelici, tacitando la coscienza alla meno peggio: già, ma Dio non può accettare compromessi del genere, se il Figlio suo ha dato la vita per tutti, per gli amici ed i nemici, noi, che dovremmo imitarlo, nel momento in cui parliamo così di un fratello che non corrisponde ai nostri canoni di “bontà” o, ancora peggio, ai parametri del nostro tornaconto, siamo assassini, perché rinneghiamo la nostra stessa carne … Insomma, la responsabilità morale che ci assumiamo al cospetto dell’Altissimo è enorme, perché colpevolmente immemori della grande verità, in base alla quale saremo giudicati solo ed esclusivamente sull’amore… altri argomenti di riflessione sui quali il teologo si è soffermato sono stati relativi alla genalogia di Gesù e dalla quale emerge un parentado del’Unigenito non proprio “impeccabile”, soprattutto nel ramo femminile: ora, perché Gesù, il Re dei Re, è nato da una progenie non certo encomiabile? Ebbene, il nostro Dio è rivoluzionario in tutti i sensi, ha sconvolto le etichette dei benpensanti e ha voluto che Suo Figlio si incarnasse in una stirpe “umana” nel bene e nel male…certo, egli è nato da Maria, la donna “sine macula originali” ma se questa particolarità santifica la venuta al mondo di Cristo, d’al-
tro canto la umanizza poiché Egli è nato da corpo di donna, così come tutti gli uomini, non disdegnando la fisicità così demonizzata ancora nei secoli successivi alla sua venuta al mondo; infatti, ha ironizzato Santopaolo, in passato si era soliti credere che Gesù fosse nato da uno starnuto della Vergine, proprio per “nobilitare” quella natività umana che avrebbe sminuito la sacralità dell’evento… contrario alle logiche umane, invece, Dio ha agito in maniera diametralmente opposta a quanto si potesse immaginare in un’ottica strettamente compatibile con la pochezza umana e ha sacralizzato, in tutto e per tutto, quella femminilità denigrata per secoli, individuata quale origine di peccato e colpa, tramutandola in fonte di salvezza. Il professor Santopaolo non ha, comunque, potuto tacere quel che avviene oggi a danno della donna, vista ancora come un essere da utilizzare, violare e, troppo spesso, ormai, sopprimere, fornendo così un ulteriore, drammatico, motivo di riflessione ai presenti. Inoltre, egli ha poi insistito su quanto determinati modi di trasmettere il racconto della natività abbiano snaturato la vera essenza del Natale, poiché eccessive informazioni aggiuntive altro non hanno fatto che distogliere l’attenzione dall’evento centrale, che è l’incarnazione del Cristo, finalizzata alla salvezza del mondo, ad esempio, che i Magi siano tre o “alcuni” come affermano i Vangeli è un dato meramente relativo; che la cometa sia quella di Halley, poco importa, in quanto la stella che essi seguivano era la luce che promanava da Cristo…insomma, un chiaro invito a liberarci da quelle che qualcuno, in altro settore, definiva “sovrastrutture” per andare al cuore del Natale e del Vangelo, che è poi lo sprone a mutare vita sotto il segno dell’Amore, poiché è nell’Amore la nostra salvezza, è nell’Amore che rinnoviamo noi stessi ed il destino dell’intera umanità. Di questa bellissima esperienza si è grati all’esimio prof. Santopaolo e alla Madre Generale della Congregazione delle Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato, suor Carla Di Meo, che consente alla citta’ di Casoria di vivere, in Avvento ed in Quaresima momenti di profonda spiritualità e di aprire il cuore e gli occhi su nuovi orizzonti di fede e di verità.
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ANTONIO BOTTA Anche a Natale aperta la “Mensa Caritas” della parrocchia S. Antonio Abate
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Si è vissuto il vero spirito del Natale, il 25 Dicembre scorso, nella mensa “Caritas” della parrocchia S. Antonio Abate, gestita da persone disponibilissime della comunità parrocchiale sotto lo sguardo vigile e premuroso del parroco Salvatore Piscopo. Si sapeva che le altre mense del territorio erano chiuse e, per questo, su decisione di don Salvatore e delle responsabili Cristina e Carmen, anche nel giorno della festa più bella e sentita dell’anno, alcuni volontari e volontarie del “presidio di solidarietà”, dedicato S. Teresa di Calcutta, hanno ugualmente offerto il loro servizio d’amore, preparando per 15 ospiti della Mensa, tra cui anche il Parroco, un pranzo succulento: un assaggio di pizza di scarola come antipasto, minestra in brodo di carne, maccheroni al forno, un secondo di carne con contorno e dolci natalizi offerti da persone di cuore della comunità e da esercenti della zona. In un clima di gioia fraterna, è stato accolto Gesù nelle persone che hanno partecipato al banchetto natalizio, nato povero perché, come sottolineava spesso don Tonino Bello, da quella notte di oltre duemila fa in cui Dio ha assunto le fattezze umane, “le fasce della debolezza e la mangiatoia della povertà sono divenuti simboli nuovi dell’onnipotenza di Dio. Anzi, da quel Natale, il volto spaurito degli oppressi, le membra dei sofferenti, la solitudine degli infelici, l’amarezza di tutti gli ultimi della terra, sono divenuti il luogo dove egli continua a vivere in clandestinità. A noi il compito di cercarlo. E saremo beati se sapremo riconoscere il tempo della sua visita.” “Aggiungi un posto..al cuore”: con questa significativa espressione, dun-
que, è stata condensata efficacemente l’esperienza di carità evangelica vissuta nel dono reciproco di sorrisi, di gesti di cordialità, di dialogo amichevole e di condivisione. Infatti, nel giorno in cui maggiormente ci si apre agli altri e si “respira” nelle case la calda atmosfera della famiglia, gli ospiti sono stati trattenuti fino alle 19,00 con tombolate e giochi vari. E’ il cuore, dunque, ad essere stato protagonista nella Mensa il giorno di Natale, perché le persone ospiti non
solo hanno ricevuto il cibo per nutrire il corpo, ma anche gli “alimenti” per sentirsi interiormente sazi e ricchi, quelli che nutrono e rendono felice il cuore: la lieta accoglienza, la disponibilità servizievole, la bontà spontanea, la tenerezza, il cordiale affetto. Gli ospiti, sentendosi amati e voluti bene, non hanno sofferto, dunque, il senso di solitudine che invade e stringe in una morsa di sofferenza l’animo delle persone sole, particolarmente nei giorni delle festività natalizie, ma sono stati investiti dalla luce d’amore evangelico. E anche chi ha fatto loro compagnia fino a sera, donando, servendo, giocando e dialogando, ha capito in profondità il senso degli auguri “scomodi” di don Tonino Vescovo, formulati con queste parole: “ Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un’esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.” La forza, a cui ha fatto riferimento don Tonino Bello, è quella che dona Dio a chi non si accontenta di “giocarsi” la propria vita entro gli angusti limiti degli orizzonti umani, ma la orienta verso spazi infiniti, lasciando che la propria esistenza sia percorsa da ideali che la nobilitano e la rendono nobile e grande, come grande e nobile è stata la vita di S. Teresa di Calcutta, che scrisse: “Conoscendo i poveri, saremo indotti ad offrire loro amore e servizio. Non dobbiamo accontentarci di dare offerte in denaro. Il denaro non basta. Il denaro si può ottenere. Essi hanno bisogno che le nostre mani li servano e che i nostri cuori offrano amore.”
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10 di Salvatore Iavarone*
Il Piano Urbanistico Comunale per ridisegnare (insieme) Casoria
L’arrivo del nuovo anno ci impone una riflessione su quelle che sono le prospettive e le opportunità della nostra Casoria. L’inizio di un nuovo anno è sempre un buon momento per riflessioni di questo tipo, e per porre nuovi obiettivi. Casoria vive un periodo che certamente non è tra i migliori, difficoltà legate al rischio dissesto economico dell’ente Comune, ma anche difficoltà notevoli sull’organizzazione ed il ridimensionamento della macchina comunale. Difficoltà che hanno portato anche alla perdita di risorse economiche, e ci auguriamo che si inverti presto la rotta. La Politica, quella seria, deve avere la capacità di non mettere la testa sotto la sabbia, di ammettere e riconoscere limiti e difficoltà, ma allo stesso tempo deve trovare il coraggio di dettare la strada per uscire presto da queste criticità. L’amministrazione Bene deve acquisire sicurezza e consapevolezza delle proprie potenzialità e capacità, deve liberarsi da quelli stereotipi che la considerano legata a personaggi del passato casoriano, e deve dimostrarlo con i fatti, anche perché ha al suo interno risorse giovani, capaci e che devono dettare in autonomia l’agenda politica della città. Bene è la persona giusta, ma l’intera amministrazione ha la necessità di registrarsi con la giunta per l’attuazione del programma di governo cittadino. Quest’amministrazione ha anche aperto su alcuni temi un confronto proficuo con l’opposizione, in particolar modo nelle commissioni. Lo avevo detto in consiglio comunale, che il ritardato avvio delle commissioni, non aveva giovato all’avvio di questa amministrazione, ora bisogna recupere il tempo perso. Le commissioni stanno dimostrando che si può e si deve lavorare gomito a gomito,
oltre gli steccati classici della politica e nel bene esclusivo della città. Ci sono temi che devono vedere la partecipazione di tutte le forze presenti in consiglio comunale, oltre gli steccati di maggioranza ed opposizione. Temi che riguardano il futuro di questa città e che devono essere necessariamente condivisi. Ma per farlo serve maturità politica, da entrambe le parti, e talvolta in politica non è cosa facile. Bisogna ridisegnare la nostra città, lo si farà con il nuovo PUC, un piano urbanistico che mancava e che questa amministrazione vuole e deve portare a termine in tempi brevi. La commissione che ho il piacere e l’onore di presiedere, la commissione “Territorio, Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente, Vivibilità e Viabilità”, sarà nei prossimi giorni a lavori sul preliminare del PUC e si impegnerà ad ascoltare i bisogni della città su questo e su altri temi. Partecipazione deve essere la parola d’ordine di questa amministrazione, e deve valere per tutto, a cominciare da temi importanti come quello del PUC. Infatti, in qualità di presidente della commissione Territorio, metterò in campo una serie di incontri con la città, convegni e confronti, per raccogliere idee e proposte. Proposte che devono mettere al centro anche le tante aree dismesse che caratterizzano il nostro territorio e la nostra storia, una desertificazione industriale, sociale, ambientale e sociale, che oggi deve diventare la grande opportu-
nità per il rilancio e la crescita di questa città. Le aree dismesse devono trasformare questa città, e lo strumento del PUC è quello giusto per avviare questo processo. La Politica, tutta, è chiamata ad un atto di responsabilità e di amore per questa città, per poter dire domani, che anche questa opportunità non sia andata persa per il bene di Casoria. Serve, sin da oggi, pensare a quali opere si vogliono realizzare in città, quali sono davvero le priorità per questo territorio, per ridisegnare Casoria e il suo futuro. Serve mettere su carta quelle che sono le opere di compensazione che si vogliono richiedere a chi recupererà le aree dismesse, a partire da un Teatro che manca a questa città, ma anche piste ciclabili ed altro, che possono essere opere di compensazione utili alla comunità. Ci aspetta un 2020 ricco di impegni per la nostra città, ricco di confronto e partecipazione, ma ci auguriamo che la maturità politica di tutti vada ben oltre i classici steccati della politica, mettendo al centro veramente l’interesse della città. Abbiamo oggi l’opportunità di far crescere questo territorio, dando risposte importanti per la crescita anche occupazionale in città, servono scelte coraggiose e concrete, serve che la Politica torni al centro, dando spazio alla Passione. Noi ci candidiamo a dettare l’agenda politica per il nuovo anno, lanciando i temi prioritari per la città, e se questo giornale “Casoriadue” ci darà l’opportunità, sarà per me un piacere “raccontare” da queste pagine quello che sarà il mio lavoro e quella della commissione. Buon 2020 a tutti i lettori.
*consigliere comunale e presidente della Commissione “Territorio, Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente, Viabilità e Vivibilità”
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DAVIDE GUIDA
Black Dressed Lady - la donna vestita di nero. Un thriller sociale firmato Davide Guida
Girato nella cornice di “Villa Domi”, vede fra i protagonisti Lara Antico, Pasquale Rea, Marina Amato, Luciano Monge, Adriana Mascia, Giovanna Venosa e il cantante Gennaro De Crescenzo. E’ pronto alla prima visione il thriller sociale “Black Dressed Lady - La donna vestita di nero”. Prodotto da DGPhotoArt Cinema, scritto e diretto da Davide Guida, il mediometraggio, della durata di circa 50 minuti, rappresenta il tema dello stalking in chiave originale, superando gli stereotipi classici della violenza di genere, studiando invece i drammi piscologici della protagonista Grazia, una donna di mezza età in preda a delusioni di vita e di rapporti umani. Il film è un prodotto totalmente “no-budget” girato interamente a Napoli, principalmente nella cornice di Villa Domi, la splendida villa per ricevimenti di Domenico Contessa che ospita spesso eventi di stampo culturale e sociale. Oltre 30 fra attori, figurazioni e comparse hanno dato il loro contributo per la realizzazione delle scene. Fra i protagonisti volti noti delle fiction Rai e Mediaset e del teatro sia locale che nazionale: Lara An-
tico, Pasquale Rea, Marina Amato, Luciano Monge, Adriana Mascia, Giovanna Venosa. Partecipazione straordinaria del cantante Gennaro De Crescenzo, che ha curato parte della colonna sonora con due brani di successo prelevati dal suo album “Musica per Napoli”. Fra le figurazioni tanti volti già visti in scene di Un posto al sole, La nuova squadra, I bastardi di Pizzofalcone e L’amica geniale, ma anche personaggi dell’editoria, del giornalismo, della società, del
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professionismo che con passione hanno contribuito con la loro presenza ad arricchire le scene del film. L’attrice e regista teatrale Adriana Mascia, oltre a interpretare un ruolo incisivo in “Black Dressed Lady”, ha collaborato attivamente con la produzione come aiuto regia e collaboratrice di casting. Il film uscirà nelle prime sale culturali nei primi mesi del 2020, abbinato a dibattiti e convegni a sfondo sociale in presenza di autorità e esperti del settore.
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12 ESPEDITO D’ANTO’ Venerdì 20 dicembre alle ore 12:00 si è tenuto sul canale social Facebook di NanoTV uno streaming in diretta riguardante un’intervista al Sindaco di Casoria Avv. Raffaele Bene. NanoTV è una rivista digitale di informazione che ha come mission quella di informare e allo stesso tempo formare lo spettatore e il lettore, attraverso articoli e video riguardanti il territorio compreso tra l’area nord di Napoli fino all’area sud di Caserta, l’Area Metropolitana di Napoli, la Regione Campania e gli sport locali, con particolare interesse rivolto alla disciplina calcistica. L’obiettivo della diretta streaming, moderato dal Dott. Nando Troise, direttore della rivista locale Casoria Due, è stato quello di riassumere e, per i meno informati, di mettere al corrente dei miglioramenti che il territorio ha vissuto nell’arco dei primi sei mesi di carica del Sindaco
La diretta dal Municipio di Casoria: il resoconto del Sindaco Raffaele Bene su questi primi sei mesi di governo il nuovo e pratico porta occhiali che puoi usare in modo semplice e sicuro su tutti i tipi di abbigliamento senza rischio di rovinarli
Raffaele Bene, e degli interventi futuri. Il video intervista, disponibile sulla pagina Facebook di NanoTV, rientra nel format “StreetLIFE” (che in questo caso il direttore definisce come “HomeLIFE”): una rubrica dedicata al “face to face” tra l’intervistatore e l’intervistato che verte sulla discussione di problemi e le conseguenti risoluzioni, opportunità, interventi, e tutto ciò che riguarda il territorio locale. Dopo una breve presentazione, il microfono passa subito tra le mani del Dott. Nando Troise che ha premura di mostrare al Sindaco tre copertine diverse della rivista cartacea Casoria Due, evidenziando tre problematiche diverse: casi di abbandono di patrimonio comunale, quali quello del fabbricato di Via Castagna mai aperto da nove anni, gli uffici comunali tra Via Po’ e Via Piave e il condominio del Parco Le Querce; l’assen-
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DOMENICA 05 GENNAIO 2020 za di un “motore” all’interno dell’azienda comunale e infine il caso della piazza storica Casoriana, Piazza Cirillo. L’Avv. Raffaele Bene risponde alle parole avanzate mediante un punto della situazione sui primi sei mesi di amministrazione: “la situazione nella quale noi siamo intervenuti non era delle migliori dal punto di vista amministrativo, dal punto di vista contabile e finanziario; tante sono le difficoltà al netto delle emergenze che quest’amministrazione ha dovuto vivere fin dal suo insediamento, a partire dalla voragine di San Mauro, una ferita quasi completamente rimarginata. La piazza sarà riaperta dopo gli ultimi interventi da parte dell’Enel.” Sono molti i temi che vanno sulla griglia della diretta streaming: dalla mancanza di personale per pensionamento, alla mancata disponibilità di categorie conformi al reale bisogno dell’amministrazione, e ancora dalla situazione finanziaria all’entrata del sindaco all’interno dell’amministrazione alla situazione attuale e futura: “indipendentemente dalle criticità finanziarie, questo è un comune che vive un dissesto amministrativo, dove nella sostanza, spesso per le ragioni più disparate che variano dalle competenze del personale al sovraccarico lavorativo, non si è in grado di portare avanti iter amministrativi dando risposte immediate o adeguate ai cittadini e alle legittime esigenze della città.” Dopo aver chiarito la situazione economico-finanziaria nonché amministrativa Casoriana, si passa a domande relative al rapporto con l’opposizione, e il Sindaco Raffaele Bene chiarisce: “Io sono culturalmente e caratterialmente una persona tranquilla e aperta al dialogo, indipendentemente da quelle che sono le appartenenze. Chi si trova in una posizione come la mia, deve lasciare spazio al confronto e al dialogo per cercare sempre e comunque di lavorare con chiunque per
13 un fine maggiore e garantire un buon andamento dell’azione amministrativa. In alcune occasioni ci sono tensioni, spesso non tutti sono predisposti alla collaborazione, è naturale, ma queste difficoltà devono essere superate in Consiglio per fare del bene alla città.” “Il motore c’è e deve essere fatto funzionare”, sono queste le parole di Nando Troise che rispondono all’intervento del Sindaco. Dopo aver terminato il confronto sui temi sopracitati, si passa ad argomenti di genere immobiliare, riprendendo uno dei tre punti chiave fatti notare all’inizio della diretta. “Parlando dei locali di Via Po’, si stanno attivando delle procedure per verificare l’alienazione degli immobili”, l’Avv. Bene viene subito interrotto da Nando Troise che afferma: “perché alienare un patrimonio costato due miliardi di lire, quando abbiamo fitti passivi?” Di conseguenza il Sindaco risponde: “l’immobile di Via Po’ è stato inserito nei beni da alienare nel bilancio 2019 approvato dalla Commissione. La procedura è in corso, e l’alienazione è un elemento che garantisce entrate e quindi equilibri di bilancio. L’obiettivo l’anno prossimo è quello di valutare e conseguentemente organizzare l’intero patrimonio comunale, insieme alla Regione Campania, per arrivare ad un recupero nel caso fosse possibile. Rispetto alla gestione del patrimonio c’è grandissima attenzione e consapevolezza: bisogna distinguere i vari beni, le destinazioni e le priorità di ognuno. Non è possibile fare un ragionamento univoco. L’idea della privatizzazione è un qualcosa che non appartiene al sottoscritto e quindi a quest’amministrazione. L’idea di aprire a soggetti terzi che possano, nell’ambito della funzione pubblica del bene, dare una migliore destinazione ed efficienza del bene stesso è invece una cosa che appartiene al D.N.A. di quest’ammini-
strazione.” In merito alla piega presa dalla discussione relativa alla privatizzazione, Nando Troise chiede legittimamente una chiarezza sulla privatizzazione dell’Ufficio Tributi e nel caso fosse vero, le modalità: “La scelta è evidente, ed è quella dell’esternalizzazione” risponde Bene, “c’è una normale e legittima interlocuzione per migliorare la proposta della Giunta, e la scelta è obbligata. Questa scelta è dettatata da una ragione di giustizia ed equità. Non è possibile che in una città il 60% dei cittadini non paghi. Non paga perché gli avvisi non arrivano in tempo, perché ci sono banche dati che devono essere aggiornate ed adeguate, perché ci sono problemi organizzativi dettati dal fatto di dover migliorare quello che è l’Ufficio. Riteniamo che non si possa più consentire che una parte ridotta debba pagare e debba pagare per tutti. Entro e non oltre il mese di gennaio l’atto dovrà essere adottato.” Per concludere, sono due le domande che partono da NanoTV: la questione degli O.S.S. e gli stipendi alle cooperative che si occupano di assistenza verso anziani e disabili, che non ricevono stipendi da settembre, e la questione del Parco Bontempo. “Sulla questione degli O.S.S., l’Amministrazione ha corrisposto i pagamenti dovuti. Il disagio è stato determinato dalla gestione precedente che non ha agevolato il coordinamento gestionale dell’Ambito. Per quanto riguarda il Parco Bontempo è una vicenda che seguiamo dal primo momento. Abbiamo chiesto alla Regione Campania, dopo aver inviato una nota, un incontro destinato ad un confronto e ad una risoluzione. La Regione ha stanziato fondi oltre 30 anni fa e bisogna intrometterla legittimamente nella questione affinché intervenga. Noi siamo i portatori e i promotori di questo tipo di azione.”
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Anno nuovo e problemi vecchi a Casoria
PIAZZA CIRILLO: L’INCOMPIUTA Il Presidente della Repubblica. “Si sviluppi la cultura della responsabilità e la virtù del civismo”
Anno nuovo problemi vecchi, a Casoria: da tempo le varie classi dirigenti, avvicendatesi al governo della Città, hanno illuso la Cittadinanza promettendo la riqualificazione e/o rigenerazione urbana, illustrando progetti ambiziosi per migliorare la qualità della vita sociale, per garantire la sicurezza pubblica e per rendere la rete stradale cittadina meno sconnessa e accidentata. Solo facendo riferimento a quest’ultimo problema, basta farsi un giro soprattutto nelle periferie, dove in passato si è costruito abusivamente con un consumo eccessivo del suolo, per rendersi conto dello stato di dissesto delle vie. Certo, lo sappiamo, il Comune è in deficit, ma è diventato un debole palliativo, nelle strade gruviera, intervenire con lo strato di asfalto per riempire buche profonde, che si riformano dopo ogni acquazzone. Per i malcapitati proprietari e conducenti di veicoli è un serio problema guidare in via Duca D’Aosta, via Nazario Sauro e traverse attigue, solo per citare qualche esempio: è un vero e proprio salasso economico, da considerare quasi un’ulteriore “tassa comunale”, recarsi periodicamente dai gommisti per la foratura delle ruote, nel migliore dei casi, ma il più delle volte è necessario cambiarle per evitarne gli scoppi e i possibili incidenti conseguenti. E ritorniamo, adesso, a quella che potremmo definire la “GRANDE INCOMPIUTA”: non mi riferisco all’opera lirica “Turandot” del grande Puccini, ma all’aborto di piazza Cirillo, di cui tante volte, su queste pagine abbiamo segnalato la storture e le difficoltà per il traffico, per i commercianti e per gli esercenti della zona. Perché definirla “incompiuta”? È presto detto! Lo ha accennato anche l’ex sindaco Carfora in un’intervista pubblicata di recente su Casoriadue: il progetto, finanziato dai fondi del PIU EUROPA e da risorse pubbliche, ossia dei cittadini, è stato realizzato a metà, NON completato; infatti, la riqualificazione dell’area in questione prevedeva anche un restauro urbano attraverso la demolizione di un edificio in via Gioacchino D’Anna, per realizzare, in sua sostituzione,
un moderno ed elegante stabile di due piani in cui fossero contenute le funzioni commerciali rimosse da piazza Cirillo, nonché l’EMEROTECA, la BIBLIOTECA e l’INTERNET POINT al primo piano. Ciò, negli intenti degli architetti del Comune, avrebbe permesso di ottenere una piccola area mercato, tale da poter ospitare i commercianti titolari dei locali che si trovavano lungo il fronte esterno della chiesa di S. Maria del Carmine, mentre al primo piano si sarebbero attivate funzioni di grande interesse sociale, legate alle nuove esigenze di cultura e di informazione attraverso la telecomunicazione. Intenti, appunto, non attuati, solo inseriti nel progetto. Dispiace ammetterlo, ma proprio la parte progettuale più interessante e innovativa di ristrutturazione di piazza Cirillo non è stata attuata, un’area di aggregazione soprattutto per i giovani, spazio culturale e di svago. Quella realizzata, invece, ha finito per scontentare tutti. Giungono in redazione segnalazioni di rifiuti abbandonati in alcune strade cittadine: ciò dà indubbiamente un’immagine sporca e indecorosa della Città. Di chi le responsabilità? Esse vanno equamente ripartite, tra Casoria Ambiente, guardie ambientali (ma sono in numero esiguo, sappiamo la risposta) e cittadini, che palesano non poche volte scarsissimo senso civico e mancanza di sensibilità e di cura verso i Beni comuni. A ciò si aggiunga che a quei casoriani,
e non sono pochi grazie a Dio, che con coscienza intendono praticare la raccolta differenziata si forniscono, talvolta, risposte che disorientano. Proprio di recente, un amico mi ha raccontato che si è recato presso l’isola ecologica di Casoria per smaltire lampade a LED e a neon, a basso consumo energetico, e gli è stato detto da uno dei dipendenti che non le raccolgono. Alla domanda: “Dove vanno smaltite?”, gli è stato risposto che poco alla volta vanno gettate nell’indifferenziata. Eppure si sa che per smaltire correttamente tali lampadine e a quelle a basso consumo energetico, bisogna portarle presso l’isola ecologica di riferimento della propria città, non vanno nemmeno gettate nel vetro. Ciò evidenzia ancora di più quanto sia necessario, come ha sostenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio augurale di fine anno, “sviluppare una cultura della responsabilità che riguarda tutti, dalle formazioni politiche ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie, alle associazioni raccolte intorno a comuni interessi e a valori. Occorre coltivare la cultura del civismo, del rispetto dell’esigenza degli altri, del rispetto della Cosa Pubblica, arginando aggressività, prepotenze, meschinità e lacerazioni della convivenza civile.” Chi ha orecchie per intendere (amministratori, cittadini, associazioni locali, lavoratori del pubblico e del privato di Casoria..) intenda!
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RAFFAELE SILVESTRO
Simone Schettino AL TEATRO DE FILIPPO ARZANO Buon 2020! Anno nuovo, stesse abitudini. Avevamo terminato il 2019 con il grande successo di Gianfranco Gallo al teatro Eduardo De Filippo con una due giorni di tutto esaurito accompagnato da tantissime risate. Come annunciato, così finiamo e così ricominciamo. Il 9 gennaio riprende la stagione teatrale con l’esordio di Simone Schettino, che si ripeterà per due giornate nelle quali c’è ancora possibilità di accaparrarsi gli ultimi posti disponibili, per uno degli swohman storici campani, il quale ha fatto della risata la sua arma migliore. Una carriera che parte oltre venti anni fa dalla televisione con piccoli sketch, per passare dopo pochi anni alla prima in un teatro, sempre presentando la sua grande varietà di repertorio. A metà tra il 2000 e il 2010 approda alla Rai con programmi sporadici della rete nazionale, senza mai abbandonare lo spettacolo teatrale che è la sua vera natura. Qualche anno fa si è cimentato anche nel cinema come regista di un film del quale era lui stesso protagonista. Nel film erano narrate le vicende di un commerciante napoletano oberato di debiti, che non riusciva più a
vendere nulla per colpa della concorrenza spietata del suo dirimpettaio Pask Lee. Negli ultimi anni ha girato per tutti i teatri nazionali con vari spettacoli, divisi tra quelli dove era in compagnia di altri attori e quelli che erano dei veri e propri monologhi, nei quali lui raccontava vicissitudini esilaranti e intratteneva il pubblico per ore ed è proprio in qiueste tipologie dove il comico napoletano ha trovato più fortuna e sarà esattamente ciò che andremo a vedere il nove e dieci gennaio al teatro Eduardo di Arzano. Lo spettacolo che andremo a vedere sarà
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un po’ introspettivo, passiamo la vita ad auspicare ai sani valori e la rettitudine sempre in favore degli altri senza mai guardare a noi stessi, siamo sempre pronti a puntare l’indice contro tutto e tutti piuttosto che ammettere i nostri difetti, salvificandoci e convincendoci di essere vittime di una società ingiusta. La voglia di migliorare il mondo è tanta, ma quella di migliorare se stessi rimane ferma al palo e non decolla. La comicità, in questo senso, ha una funzione terapeutica : dichiarare le proprie debolezze ed ammettere di essere tutt’altro che perfetti. In “Fondamentalmente Show 2.0” si ride e anche tanto, basta essere disposti a ridere di se stessi mettendo a nudo le proprie debolezze e difetti. Siete disposti a fare ciò? Non vi preoccupate, è semplicissimo, basta venire a teatro il 9 o il 10 gennaio, sedersi e cominciare a… ridere e sognare.
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ROBERTO CONTE
per il Premio ALSOB ai laureati eccellenti del Suor Orsola
“Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità”. Giovanni Guzzo, ‘ultimo Mohicano’ dell’Istituto per non vedenti “Domenico Martuscelli” di Napoli prima del commissariamento ed oggi funzionario alla Consob, cita una delle storiche massime della saga di Harry Potter per spiegare come la ‘disabilità’ non sia necessariamente una penalizzazione ma possa anzi diventare una spinta ad una vita più coraggiosa. L’occasione è il tradizionale appuntamento di fine anno con il Premio “Laureati Eccellenti ALSOB”, ideato e organizzato dall’Associazione dei Laureati dell’Università Suor Orsola Benincasa presieduta da Lucilla Gatt, direttore del Research Centre of European Private Law dell’Ateneo napoletano. La storia di Giovanni mette i brividi ai tanti studenti e docenti presenti. Natali calabresi di San Giovanni in Fiore, a 7 anni Giovanni viene a studiare a Napoli al “Martuscelli”, quello che un tempo era uno degli istituti di formazione per non vedenti più importanti e frequentati d’Italia. Studi universitari al Suor Orsola in lingue e letterature straniere e poi un concorso vinto alla Consob. Ma Napoli gli è così entrata nel sangue che invece di trasferirsi a Roma Giovanni si sveglia tutte le mattine all’alba da tre anni per andare a Roma. E lo fa da solo. Con il suo bastone tra mezzi pubblici non sempre puntuali e strade spesso dissestate. Un grande esempio e non è il solo tra i “Magnifici Sette” vincitori dell’undicesima edizione del Premio ALSOB
perché, come spiega Lucilla Gatt, “è assolutamente un caso che quest’anno vi siano quattro studenti disabili tra i sette vincitori del premio perché le nostre scelte avvengono esclusivamente in base al merito”. Ma non è per nulla un caso evidenzia la Gatt “che vi siano molti giovani con qualche disabilità che, come sottolineato dallo stesso Giovanni Guzzo, abbiano saputo raggiungere posizioni professionali di alto livello proprio trasformando in stimoli ed energia quegli handicap che per altri sarebbero ostacoli insormontabili”. È il caso di Stefano Ciccarelli sordocieco dalla nascita, oggi brillante giurista esperto di diritto musulmano e cuore pulsante delle attività campane della Lega del Filo d’oro. L’udito Luigi Izzo lo ha perso a 3 anni a causa di una grave forma di morbillo ma il difetto fisico non ne ha mai frenato la rapidissima carriera accademica con una laurea magistrale in Giurisprudenza conseguita a 23 anni e il concorso per l’accesso alla Scuola di Specializzazione per le professioni legali superato al primo colpo. Esemplare è anche la storia di Enrico dell’Aquila, una vita in carrozzina da
quasi 20 anni per una grave distrofia muscolare che non ne ha arrestato la ‘corsa’ verso una carriera internazionale per l’alta formazione nel settore della formazione e della gestione delle risorse umane. Oggi vive a Tenerife dove è Ambasciatore Alsob Erasmus ed è lui ad aiutare gli studenti del Suor Orsola che si trasferiscono in Spagna per nuove esperienze di studio e/o di lavoro. Quattro storie di successo oltre le barriere che vengono da una Università che da anni investe fortemente nel SAAD, il Servizio di Ateneo per le attività degli studenti con disabilità. Quattro premi al merito (insieme a quelli a Edoardo Esposito, Livia Aulino ed Antonio Strino), festeggiati in musica dalla straordinaria voce di Serena Squamo, che sono stati il preludio dell’annuncio di tutte le novità di ALSOB per il 2020 illustrate dal suo responsabile amministrativo, Gina Carannante, insieme con il Pro Rettore Mariavaleria del Tufo. Tra le novità più interessanti il potenziamento della rete degli Ambassador ALSOB per rafforzare la vocazione all’internazionalizzazione degli studi di un Ateneo che vanta oltre cento partenariati con Università di tutto il mondo (dagli Stati Uniti alla Cina) e la nascita dello sportello “Tutela legale della famiglia e dei minori” che sarà gratuitamente a disposizione di tutti i laureati ALSOB grazie al lavoro dei migliori allievi del Master in Diritto di famiglia e dei minori, una delle numerose eccellenze dell’alta formazione post laurea dell’Università Suor Orsola Benincasa.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
I Maestri Marylon e Massimo il 27 gennaio 2020 presentano in Biblioteca il libro “La Scuola allo specchio”
Una raccolta di filastrocche. Un’occasione per riflettere sulla scuola che cambia. Biblioteca “Labriola”, San Giovanni a Teduccio, Napoli, Piazza Pachinelli 10, dalle ore 16,00 alle ore 18,30. Il tempo ci aiuta a non spezzare il filo delle generazioni. Ieri lo scolaro usava la “tabula”, dove con uno stecchetto incideva numeri e lettere, sotto la guida del maestro antico. Oggi lo scolaro può utilizzare il “tablet”, dove si può scrivere e imparare con il nuovo linguaggio digitale. Ma cosa mantenere necessariamente della scuola tradizionale della penna, dei quaderni del gessetto, così da non recidere gli apprendimenti e le radici del passato? Con quali accorgimenti, introdurre le nuove tecnologie e possibilità, visto l’incontrollato utilizzo che se ne fa in società? Le allegre filastrocche che appaiano allo specchio le due scuole, antica e attuale, possono contribuire a far pensare e a far riflettere. Il passato non è mai tutto da accantonare; il futuro non è mai meccanicamente “oro colato”. Supportiamo questo interessante lavoro di inventiva e scrittura svolto dai due maestri.
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FRANCESCO D’ANNA
GATTUSO SALVERÀ DAVVERO IL NAPOLI? Sicuramente tutti i partenopei si augurano di iniziare questo 2020 con una vittoria contro l’Inter, la quale potrebbe rivelarsi determinante in chiave qualificazione Champions League. Un dato, però, rimane oggettivo, il Napoli è ancora in crisi, ottavo posto in classifica e soli 24 punti in 17 partite giocate, una media deludente, che non si registrava da anni; probabilmente la vittoria in extremis, in trasferta contro il Sassuolo, ha risollevato gli animi dei tifosi, in particolare quello di mister Gattuso, il quale veniva da un esordio amaro (1-2 contro il Parma). Siamo ormai a gennaio, si è aperta la finestra di mercato invernale e il presidente De Laurentis dovrà intervenire per rinforzare l’assetto generale del team, alcune indiscrezioni portavano al nome dell’iconico svedese, Zlatan Ibrahimovic, ma erano soltanto voci, l’affare, se realmente c’è stato, è sfumato, il campione ha scelto un’altra destinazione: Milano, sponda rossonera. Un nuovo intrigo che vede di nuovo protagonisti, Napoli e Milan, è la cosiddetta ‘’questione Callejon’’, molti parlano di un interessamento del Milan verso lo spagnolo, il quale potrebbe approdare in rossonero solo a condizione di una cessione importante da parte del Diavolo, la quale riguarderebbe proprio Suso, esterno destro, utilizzato dall’ex allenatore, Giampaolo, anche come trequartista. Ritornando al rebus Napoli, ci sarebbe da riflettere sull’esperienza di Car-
lo Ancelotti, si può affermare che in campionato abbia ‘’fatto malissimo’’ mentre in Champions abbia ottenuto risultati ottimi, vincendo anche contro l’attuale campione in carica, il Liverpool. Il dato, però, resta comunque più che negativo, ottavo posto e la zona Champions per ora, resta lontanissima con l’Inter e la Juve che si contendono lo scudetto, la Lazio, la quale si sta rivelando un’insidia interessantissima e in aggiunta, la Roma e l’Atalanta, le quali non intendono lasciare posto ad altre squadre. TvLuna, informa quotidianamente, su tutte le scelte, tattiche e relative al calciomercato Napoli, e dalle 19 inizia anche un appuntamento in diretta, durante il quale intervengono alcuni opinionisti. La domanda che tutti i veri tifosi oggi si pongono è: Gattuso, sarà capace di riportare in vetta il Napoli, creando senso di appartenenza in tutti i giocatori, i quali, hanno dato più volte segni di insurrezione nei confronti della dirigenza azzurra? Il tempo darà le sue risposte, per ora bisogna ripristinare un gruppo di professionisti, il quale, sembra aver perso quel tratto caratteristico che lo distingueva in epoca Sarriana. Agli ottavi di finale di Champions League, contro il Barcellona, non manca ancora molto, Ringhio dovrà essere capace di entrare all’interno dei cuori di tutti i giocatori, affinché si ricrei una vera Squadra, che manca, ormai, a tutti i partenopei!
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ANDREA PETRELLA
CORTE DEI CONTI - COMUNICATO STAMPA - SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA
La Sezione regionale di controllo per la Campania, con la deliberazione n. 217/2019/PARI, depositata il 27 dicembre 2019, ha parificato i rendiconti generali della Regione Campania per gli esercizi 2017 e 2018 con una parziale eccezione, del tutto marginale nel contesto degli atti approvati, per il relativo “conto del bilancio”, laddove non contabilizza un maggiore residuo attivo “tecnico” di neutralizzazione verso il sistema sanitario regionale e, correlativamente, del “prospetto del risultato di amministrazione” 2017 e 2018, nelle parti in cui il saldo: a) non tiene conto del menzionato credito e b) non contabilizza nel fondo rischi un “onere di ripristino della autonomia imprenditoriale” delle aziende sanitarie. – L’attribuzione di risorse delle aziende sanitarie locali per ripianare il disavanzo sanitario pregresso, posta in essere in violazione dell’art. 30 del d.lgs. 118/2011 e del “principio di autonomia imprenditoriale”, non consente di parificare il “risultato di amministrazione”, per la corrispondente parte, in base al principio di accountability. Tale attribuzione, nel caso di specie, è intervenuta tramite provvedimenti del commissario ad acta preposto al piano di rientro del settore sanitario, che ha riassegnato nell’ambito del “perimetro sanitario” le
“eccedenze” derivanti dalla “mobilizzazione” di parte del patrimonio degli enti sanitari, a seguito di un’opera di “sistemazione contabile”. L’operazione, qualificata come di “destinazione del risultato d’esercizio” degli enti del servizio sanitario regionale, ha limitato le possibilità di utilizzazione di tali proventi, in conformità all’autonomia imprenditoriale delle aziende del servizio sanitario regionale. Una parte ancora più limitata della “manovra”, peraltro, ha riguardato risorse di mera “rivalutazione”, per le quali la decisione di parificazione pone anche il dovere di reperire risorse finanziarie effettive. – La decisione affronta anche il tema della attuazione del precedente deliberato di parificazione, a valle della sentenza della Corte Costituzionale n. 146/2019 (decisione Sez. Contr. Campania n. 172/2019/PARI), affermando la necessità del recupero dell’indebita erogazione entro i limiti della prescrizione decennale. – La deliberazione conclude il percorso di recupero del ritardo nell’approvazione degli atti del ciclo di bilancio della Regione Campania, per il quale risultato la Regione stessa si è impegnata.
Crescere insieme...perfezionandosi Sicurezza edilizia Ambiente
Vincenzo D’Anna
Dottore in scienze dell’Ingegneria Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Napoli
VIA G. ROCCO, 2 - 80026 CASORIA (NA) TEL./FAX +39 081 19105654 - CELL. +39 335 8157475 E-MAIL: stdgroupsrls@virgilio.it - stdgroupsrl@pec.it
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DOMENICA 05 GENNAIO 2020
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SIMONETTA DE CHIARA RUFFO
Federfarma Napoli in aiuto dei piccoli pazienti del Pausilipon Cinquemila euro da destinare all’acquisto di un particolare monitor che sarà utilizzato per i pazienti oncologici del Pausilipon: è il contributo che hanno voluto dare i titolari di farmacia napoletani per aiutare i medici del Santobono Pasuilipon nell’affrontare al meglio la degenza dei “piccoli ospiti” della struttura pediatrica napoletana. Nello specifico il monitor multiparametrico completerà l’allestimento della postazione di terapia semi-intensiva del Reparto per il trapianto di midollo osseo, guidato dal Dott. Mimmo Ripaldi. Tale strumento, capace di monitorare al meglio i principali parametri vitali come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la temperatura, l’ecg, la saturazione ossigeno, sarà utilizzato in particolar modo per i piccoli pazienti oncologici sottoposti a cura con farmaci sperimentali. Stamane la consegna simbolica dell’assegno presso la Direzione Sanitaria dell’AORN Santobono Pausilipon alla presenza della Direttrice Anna Maria Minicucci, del Presidente di Federfarma Napoli Michele Di Iorio, della Direttrice della Fondazione Pausilipon Flavia Matrisciano, ed una delegazione di Consiglieri del sindacato dei titolari di farmacia napoletani che hanno promosso l’iniziativa, portandola in seno al Consiglio di Federfarma Napoli. “Siamo partiti - spiegano i rappresentanti di Federfarma Napoli - da una richiesta precisa, chiedendo cosa potesse servire alla struttura ed è così che siamo arrivati ad individuare la cifra per l’acquisto di questo monitor di ultima generazione di cui aveva bisogno il reparto; una strumentazione che, fino ad ora, dovevano “condividere” tra Vomero e Posillipo”.
“Ringraziamo Federfarma Napoli - ha detto la Direttrice Minicucci - per questo contributo che arricchirà la strumentazione di un reparto che, come molti altri, è un polo di eccellenza, rappresentando uno dei tre centri più importanti in Italia per il trapianto di midollo osseo: con questo strumento andremo a monitorare al meglio tutti i parametri vitali dei bimbi ricoverati”. L’incontro, oltre al momento benefico, è stata l’occasione per gettare le basi di un rapporto strutturato tra farmacie e Santobono Pausillipon, per campagne di comunicazione sanitaria da veicolare attraverso le farmacie ed avviare, a stretto giro, il CUP in farmacia per la prenotazione delle visite al Santobono. “Acquisire bene destinati ai piccoli pazienti oncologici - commenta Michele Di Iorio, Presidente di Federfarma Napoli - induce nei titolari di farmacia napoletani un enorme soddisfazione tanto per l’importanza della strumentazione donata quanto, soprattutto, per le motivazioni che ci ispirano nell’essere maggiormente presenti sui problemi della prevenzione e della cura dei piccoli pazienti”. “È questo solo l’inizio - prosegue Di Iorio - di una collaborazione che, mi auguro, coinvolgendo la sensibilità della direttrice Anna Maria Minicucci potrà dare frutti concerti esaltando la qualità dell’assistenza. Il prossimo obiettivo è l’operatività del CUP per razionalizzare l’accesso ai tanti servizi offerti dal Santobono, consentendo ai genitori di prenotare una visita medica nella farmacia sotto casa, senza dover necessariamente raggiungere il Santobono”.
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DAVIDE GUIDA
Ad Acerra la seconda edizione di “Un pensiero per Fiorella Fabiola”, per lottare la depressione
Il 14 gennaio 2020 alle ore 19 presso il castello dei Conti di Acerra (NA) si terrà la seconda edizione dell’evento “UN PENSIERO PER FIORELLA FABIOLA”, a sostegno delle vittime di depressione, patrocinato dal comune di Acerra nella figura del sindaco Raffaele Lettieri, e ideato dalla presentatrice, conduttrice tv e attrice campana Magda Mancuso, che quest’anno si avvarrà della collaborazione dell’architetto Raffaella Migliaccio e di Isabella Montano). La prima edizione si è svolta a Villa Domi col sostegno del patron Domenico Contessa. L’evento, che avrà come nucleo principale un convegno a tema, è sostenuto dall’associazione Vesuvius di Angelo Iannelli. Interverranno Lorenzo Crea, giornalista e direttore retenews24, Edda Cioffi, professoressa e psicologa, Maddalena Sarnataro, psicologa e psicoterapeuta, Ernesto Panaro, farmacista e farmacologo, Pietro Prevete, psichiatra, dirigente ASL NA 1 e responsabile servizio antistalking, Simona Cavallaro, dietista e pubblicista, Angelo Iannelli, attore noto come “ambasciatore del sorriso”, Domenico Contessa, imprenditore, patron di Villa Domi. Modererà il giornalista Rai dott. Ermanno Corsi. Interverranno inoltre alcune associazioni tra cui Donare è Amore, presieduta dalla dott.ssa Pina Pascarella, la Associazione “Angeli” nella figura del presidente Mirella Corvino, ex vice sindaco di Caserta e della vicepresidente Antonella Russo. La serata sarà arricchita dalla presenza della attrice Lucia Cassini a cui sarà conferito un premio alla carriera. Un altro riconoscimento, durante la serata, sarà conferito alla lunga e brillante carriera giornalistica del Dott. Ermanno Corsi. A fine serata ci sarà un ricco buffet con brindisi finale offerto da note realtà di Acerra: la pizzeria Vincenzo Di Fiore sita al corso Italia, dalla Pasticceria Renella sita al Corso Vittorio Emanuele e da Soriano beverage sita a Via Volturno. Magda Mancuso, con questo evento sociale, vuole lasciare una giusta informazione a tutti, soprattutto ai giovani: “La depressione si può vincere e si può anche prevenire”, afferma la popolare conduttrice, che cinque anni fa ha perso sua sorella gemella, Fiorella Fabiola, che all’ età di 38 anni si è tolta la vita in seguito ad un lungo periodo di depressione. Da qui l’idea di Magda di realizzare un convegno/evento, non solo per ricordare tutti coloro che non hanno saputo superare il malessere della depressione, ma anche per lasciare un messaggio di speranza, attraverso la presenza e la parola di relatori che sono professionisti del settore. Saranno presenti all’evento anche varie televisioni e esperti della stampa e della comunicazione. Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.
COMUNICATO STAMPA
Via i tetti di spesa e addio trimestralitá. Ciaramella: “Combattere per una buona causa non è mai fatica sprecata”
“Era la finanziaria 2016 quando ho cominciato la battaglia accanto ai territori e ai cosiddetti piccoli, che piccoli non sono, per garantire servizio territoriale di prossimità e livelli occupazionali. Da quel primo giorno dove chi credeva che De Luca non avrebbe mai potuto scalfire lo stato disperato della sanità campana abbiamo fatto una vera rivoluzione. Prima salvare le aggregazioni, ma anche la dignità delle imprese che ne fanno parte”. Aggiunge: “E oggi, grazie all’uscita dal commissariamento finalmente ci buttiamo alle spalle anche la trimestralitá e i tetti di spesa e i cittadini non dovranno subire gli ignobili stop, come se le malattie aspettassero la burocrazia! Ora separazione dei budget di lettera R e rafforzamento del servizio pubblico con un privato che sia supporto e non competitor. Solo tutti insieme si vince e si fa giustizia verso chi soffre e per troppo tempo si è sentito abbandonato o di serie B. La strada é lunga per questo dobbiamo continuare senza interruzioni a combattere per la nostra dignità e senza salute di che dignità potremmo parlare?” Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione
Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 2 gennaio 2020 Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 0817311062 email: casoriadue@libero. it
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