Domenica 26 Gennaio

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DOMENICA 26 GENNAIO 2020

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Settimanale di Informazione

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ANNO XIX - N° 04 - DOMENICA 26 GENNAIO 2020

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Casoria, il centrostorico sempre più colpito da inagibilità e strade chiuse. Cosa resterà?


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IMMA CASTRONUOVO Un’ennesima tegola ha colpito il già tramortito centro Storico, sempre più ristretto, sempre più inagibile. Nonostante gli sforzi di questa Amministrazione di tamponare, aggiustare e recuperare quel che si può, in questo marasma di crolli e cedimenti, non v’è via d’uscita: a Largo S. Mauro, all’altezza del civico 75, un provvedimento di inagibilità ha colpito l’immobile ivi ubicato, verosimilmente per delle visibili lesioni alla piattabanda ed alla base. Ciò significa che le famiglie che vi alloggiavano, non possono farvi ritorno, così come non si potrà più esercitare alcuna attività commerciale o artigianale nel negozietto sottostante; non solo, ma non potrà essere riaperta la strada che incrocia largo San Mauro 75, ovvero Via Cardinale Maglione, almeno fino a quando vigerà questo provvedimento restrittivo della circolazione, causa inagibilità dello stabile de quo. Un’ulteriore preoccupazione dei residenti del posto, oltreché del Parroco della Basilica di San Mauro, è data dalle visibili crepe nel pavimento antistante la Chiesa che, non si sa, se siano segni di assestamento o di cedimento strutturale a seguito dei lavori di ripristino

Casoria, il centro storico sempre più colpito da inagibilità e strade chiuse. Cosa resterà?

del manto stradale conseguenti alla voragine dello scorso 1° luglio; sarebbe opportuno che l’Amministrazione procedesse a dei rilievi per appurare l’entità e soprattutto l’origine di dette lesioni, sia per l’incolumità dei residenti sia per preservare l’antica struttura della Chiesa, la Congrega di Santa Maria del Buon Consiglio, di epoca secentesca. Insomma, il Centro Storico di Casoria, che vanta Palazzi e Chiese d’epoca, proprio non vuol saperne di essere riportato alla sua antica funzionalità ed al suo prestigio; gli annosi, per non dire secolari, problemi che lo affliggono diventano sempre più ingenti, e le Amministrazioni che si susseguono troppo rapidamente, non sono in grado di fornire delle adeguate risposte. Manca quella sinergia di forze politiche e di competenze adeguate a risolvere problemi di sì grossa entità: il Settore Lavori Pubblici, ancora vacante, è fondamentale per fornire un adeguamento apporto di conoscenze atte a valutare il da farsi; d’altro canto, si ha come la spiacevole sensazione di abbandono a se stessi, di una Città, un tempio d’oro, che cade a pezzi, a pare che a nessuno, in fondo, importi davvero qualcosa; continua a pag. 5


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SEGUE da pag. 3

tra un’amministrazione che cade, ed un’altra che sorge, il lasso di tempo è talmente breve da non riuscire ad organizzarsi, la macchina amministrativa, in tempo per approntare un’adeguata conoscenza a fondo dei fatti e, soprattutto, delle relative cause. La macchina del potere si muove come un autotreno che travolge tutto e tutti e non si preoccupa di ciò che devasta: uomini destituiti col loro orgoglio ferito, cittadini sempre più abbrutiti e insoddisfatti, governatori sempre più precari. Casoria, Casa d’or, un tempo lo eri, ora non sei che una casa disfatta, lesionata e

invivibile; alla fulgida aurea che un tempo ti contraddistingueva, si contrappone oggi un grigio plumbeo di opprimente tristezza.

Speriamo che si desti la coscienza collettiva e si dia vita ad una vera svolta; siamo scettici, ma abbiamo bisogno di crederci.

RITA GIAQUINTO

Qual è lo stemma è giusto? Non è un gioco a premi, né un rebus, né un arcano quesito, ma - come scrisse Manzoni a proposito della verità - ci sembra giusto far chiarezza su un fatto più famoso che realmente conosciuto. E’ di questi giorni la notizia che l’Ente istituzionale di Casoria non si era accorto di utilizzare lo stemma comunale sbagliato : vetture della polizia municipale, carte intestate, documenti cimiteriali, transenne comunali, non da ultimo, la locandina ufficiale delle festività in onore del Santo Patrono, San Mauro, tutti riportanti il simbolo araldico non corretto, con, tra le varie inesattezze, una casina gialla, anziché aurea. Eppure, chi non conosce la derivazione del nome Casoria? Quella “casa aurea raviosa” per la fertilità di un territorio vulcanico e per la laboriosità dei suoi contadini delle tante masserie, è diventata, all’improvviso, dopo anni di certificata blasonatura, semplicemente gialla, perdendo tutta la sua dorata preziosità. E non me ne voglia Manzoni se continuo a citarlo in araldiche questioni, lui, storico letterato coinvolto in ben più ardite storie, ma il suo modo di osservare il comportamento degli uomini e le sue conseguenze, fa diventare ardita anche la nostra. Perché sia chiaro, non è l’errore che l’opinione pubblica condanna, ma l’atteggiamento distratto e superficiale attribuito ad una macchina comunale che si muove con troppa lentezza ed eccessive, talvolta ingiustificate, difficoltà. Casoria non è la prima né l’ultima delle città, dei comuni, borghi o province d’Italia ad aver usato lo stemma sbagliato. Tutt’altro ! Esistono storie di sconosciuti gonfaloni che, da Nord a Sud, giustificano i tanti articoli del Codice Civile che ne tutelano l’esistenza e la difesa. Mi sono imbattuta in cavallini rampanti senza concessione statale – a Bonavigo, Verona - per i quali il primo cittadino, tra dispute e colloqui, l’ha spuntata su esperti e funzionari. La città de L’Aquila che si è rivolta a giornalisti, persino storici e titolati per capire l’incomprensibile trigramma presente tra la corona e l’aquila di Svevia. A Porcia, il Sindaco si è accorto che il suo castello ed il giglio d’oro erano stati orribilmente sostituiti, e sempre il Sindaco, a Castellammare di Stabia, si è adirato in pubblica assemblea per il logo farlocco presente sulle nuove panchine di marmo impiantate nella villa comuna-

le. La letteratura in materia è piena di simboli ritinteggiati (a Varese), galletti grigi costretti a vestirsi di rosso (a Gallarate) e castelli (quello di Saranno) a cambiare colore, e l’elenco sarebbe lungo, come la nostra penisola, di figure, smalti ed ornamenti da correggere ed amministrazioni che, però, non hanno declassato o rimandato il problema. Insomma, ritornando nella nostra “casa aurea”, sordi per alcuni, ciechi per altri, i rappresentanti dell’attuale Giunta stentano ad incontrare il completo sostegno del territorio. Va ricordato che sappiamo con certezza che il Sindaco Bene ha già inviato una nota indirizzata a tutti gli uffici competenti, chiedendo di fare attenzione rispetto all’utilizzo del logo corretto, nonché alla dicitura “città metropolitana” anziché Provincia di Napoli. E’ certa, pertanto, anche se lenta, la prossima sostituzione di ciò che deve, per tutti, rappresentare un elemento unitario di identificazione, di quel simbolo che contrassegna, secondo regole ufficiali, un bene meritevole di rispetto e di tutela, a partire dalle autorità di un Paese. In un piccolo scudo è contenuta, e quindi, tramandata, la propria storia, la miniatura di un racconto di vita vissuta che non possiamo dimenticare e su cui non possiamo commettere errori, o correggerli in tempo quando accadono, se è dalla propria identità – e dallo stemma giusto - che bisogna ripartire.


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6 ANTONIO BOTTA

Messa solenne presieduta dal Cardinale Sepe in occasione della festa di “San Mauro”

SANTI NON SI NASCE, SI DIVENTA Solenne concelebrazione eucaristica a Casoria, il 15 gennaio scorso, nella Basilica “S. Mauro”in occasione della festa del Santo Patrono. Accolto dalla Fanfara dell’Arma dei Carabinieri di Napoli e dai bambini del catechismo, il Cardinale Crescenzio Sepe, prima di entrare nel Tempio per presiedere la Santa Messa, si è fermato sul sagrato per salutare i piccoli, esortando gli adulti ad aiutarli a “crescere nella fede, non con le chiacchiere, ma con il buon esempio”. Il Preposito curato, don Mauro Zurro, nel porgere il benvenuto a Sua Eminenza a nome del viceparroco p. Raffaele, dell’insigne Capitolo Collegiale di San Mauro, dei parroci e confratelli presenti, dell’Arciconfraternita di S. Maria della Pietà e della costituita Associazione “Casoria terra dei Santi”, ha posto in rilievo che, a seguito della voragine del 1° luglio scorso nella piazzetta antistante la Basilica, fu annullata, d’accordo con il Cardinale, la festa programmata per gli inizi dello stesso mese, annunciando che “i lavori di messa in sicurezza e del ripristino della viabilità, escluse le auto per il momento, sono quasi al termine”, grazie al fattivo impegno degli amministratori e particolarmente dell’Ufficio Lavori Pubblici”. Dopo aver sollecitato le Autorità politiche presenti, tra cui il Sindaco R. Bene e la vice sindaca P. Ambrosio, ad una ulteriore attenzione per la sicurezza del sottosuolo adiacente la voragine, don Mauro ha sottolineato il “significato intercomunitario” che da qualche anno ha assunto la festa patronale, “espressione di quella unità voluta da Gesù nella sua preghiera: “Che tutti siano una sola cosa”. Inoltre ha chiesto all’Arcivescovo di benedire la nascente associazione “Casoria Terra dei Santi”, il cui Presidente, dott. Massimo Falcade, in sintonia d’intenti con tutti i membri, si prefigge lo scopo di realizzare un percorso di riscoperta del ruolo evangelizzatore della bellezza e dell’arte. Nella parte conclusiva del suo intervento, il Preposito Curato ha espresso la sua gioia per la facciata della Basilica ristrutturata “con i soli fondi e offerte dei fedeli, aggiungendo che “le statue di San Pietro e San Paolo, collocate in due spazi che per l’incompiutezza dell’originale facciata risultavano ancora vuoti, ricorderanno l’elevazione di questa storica Chiesa a

Basilica Pontificia, ma soprattutto ci ricorderanno che la Chiesa è Via Salutis, la via della Salvezza celebrata nei sacramenti, dono di Dio in Cristo Gesù”. Dopo il rito di nomina dell’ Ebdomadario don Nicola Grieco, quale nuovo membro del Capitolo Collegiale, si è svolta la liturgia della Parola e, a seguire, la riflessione omiletica del Cardinale. Il nostro Arcivescovo ha posto l’accento sulla preziosa opportunità che ogni anno ci offre la festa patronale per imparare dalle virtù di S. Mauro a “diventare santi”. Egli è il Protettore, l’Intermediario, l’Avvocato, il Patrocinatore tra noi e Dio e ci esorta a camminare, seguendone l’esempio, sulla via della Santità, incarnando il messaggio del Vangelo nella vita quotidiana”. “Il Patrono di Casoria” ha spiegato “apparteneva ad una famiglia facoltosa, ricca, ma egli compì la scelta radicale, diventando discepolo di S. Benedetto, di rinunciare ai beni materiali per scoprire la vera ricchezza, quella del cuore, che il Signore Gesù offre a chi, come S. Mauro e tutti i Santi, si pone alla Sua sequela”. “Invece, oggi, ha proseguito Sua Eminenza, “si obbedisce non alla volontà di Dio, ma a quella propria, ci si presume di essere Dio di se stessi, praticando forme di egoismo, di personalismo” che alimentano discordie, dissidi e contrasti a tutti i livelli: da qui derivano tutti i mali che affliggono l’uomo, che preferisce la legge dell’ “occhio per occhio e dente e per dente” al comandamento dell’amore, che il Maestro di Galilea ci ha insegnato, facendoci conoscere il vero volto di Dio, quello di Padre di tutti gli uomini, che non fa alcuna differenza tra i Suoi figli. Il Signore, ha

aggiunto, pone un’attenzione particolare a chi ha particolarmente bisogno del Suo aiuto. “Altrettanto dobbiamo fare noi, nel cammino verso la santità uno sguardo premuroso e tenero dobbiamo rivolgere ai più deboli, come i Santi, che si sono meritati il Paradiso, rispettando il patto d’amore con Dio”. “Non c’è messa che valga contro le mancanze, gli atti di odio e gli atteggiamenti di colpevole indifferenza che offendono la dignità dei fratelli umiliati emarginati, dimenticati”. “Sull’esempio di San Mauro, dunque”, ha concluso Sepe, che ha testimoniato la bellezza della vita vivendo in Dio e con Dio, anche noi dobbiamo obbedire al patto stipulato con Dio nei Sacramenti, dando testimonianza di un amore vissuto nella carità fraterna, nella misericordia, nel perdono vicendevole”. Moltissimi i fedeli che hanno partecipato in un clima di raccoglimento e di preghiera alla celebrazione eucaristica, animata dal coro parrocchiale, che ha intonato canti di lode e di ringraziamento a Dio. A nome di don Mauro Zurro, la comunità parrocchiale ha ringraziato, per la ristrutturazione della facciata della Basilica, la validissima collaborazione del diacono ing. Massimo Bernardo coordinatore dei lavori e referente della Parrocchia, il progettista e direttore dei lavori Arch. Alberto Barone, l’Impresa esecutrice dei lavori” Italiani Appalti” nelle persone dei titolari della ditta, i fratelli Antonio e Mario Tuccillo con i loro tecnici e operai; “ditta” ha reso noto il Preposito “che ci è venuta incontro con le spese e la dilatazione dei pagamenti”; un sentito ringraziamento, infine, ha espresso anche per “i tecnici della Sovraintendenza” .


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FRANCESCO D’ANNA

GLI STUDENTI DEL LICEO GANDHI SCENDONO IN PIAZZA

Il sacrificio, la dedizione, il desiderio di lottare per una giusta causa, alla fine ripagano sempre. Partiamo, però, dal principio, nella notte tra il 21 e il 22 dicembre scorso, un pino secolare inizialmente situato nel cortile del Liceo Polispecialistico Gandhi, cadde occupando gran parte del parcheggio; un evento accaduto probabilmente per via del forte vento. Ma se fosse successo qualche mattina precedente, in orario di apertura o di uscita, cosa sarebbe successo? Nel migliore dei casi, se ci fossero state solamente le auto dei docenti o degli studenti, sarebbe stato un danno economico, ma se ci fossero stati dei ragazzi, dei minori, ai quali dovrebbe essere garantita sempre estrema sicurez-

za, cosa sarebbe accaduto? Una tragedia. Grazie alla sorte benevola, ciò non si è verificato, infatti dopo qualche giorno l’albero fu tagliato e spostato, comunque, però, la notizia di quest’evento aveva iniziato a smuovere molti studenti, i quali, infatti, decisero di voler indagare a fondo sulla questione sicurezza. Gli esiti ottenuti furono: alcuni termosifoni fuori uso, infiltrazioni d’acqua piovana nelle aule, muffa sulle pareti, e ovviamente da chiarire la questione degli altri pini. Sulla base di questi risultati, la maggioranza studentesca decise di iniziare una protesta l’8 gennaio per chiedere controlli e manutenzione, una vera e propria odissea che sembra aver iniziato a dare risultati proprio oggi poiché i ragazzi sono scesi in piazza Matteotti chiedendo un appuntamento con le istituzioni per discutere delle reali condizioni strutturali del Gandhi e della situazione di trascuratezza che ha messo e che mette in pericolo alunni, docenti e collaboratori. Un consigliere della Città Metropolitana, delegato all’edilizia degli edifici scolastici, ha accolto i rappresentanti della consulta rassicurandoli sul fatto che ci saranno al più presto dei sopralluoghi

Crescere insieme, perfezionandosi Sicurezza edilizia Ambiente

per verificare le reali mancanze dell’edificio e che verrà inviato un agronomo per fare una perizia degli altri pini. Si ricorda, tuttavia, che anni addietro ci fu un altro sciopero da parte degli studenti del liceo casoriano, i quali protestavano per la mancanza di termosifoni realmente funzionanti. Ci sarebbe da riflettere, però, sulle cause che hanno portato all’esasperazione collettiva; sicuramente la cattiva gestione delle strutture scolastiche è un fenomeno che riguarda non solo il Gandhi, ma anche altri istituti, partendo dalla mancanza dei certificati di agibilità, per cui la politica nel suo complesso è chiamata ad un atto di responsabilità affinché gli alunni possano studiare in serenità e in sicurezza.

Vincenzo D’Anna

Dottore in scienze dell’Ingegneria Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Napoli

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8 RAFFAELE SILVESTRO

NATALE SPOGLIO DI LUMINARIE ED ADDOBBI Il Natale è passato da poco, ma per alcuni comuni dell’area nord di Napoli il clima natalizio si è sentito poco. Casoria, Arzano e Casavatore, le prime città a nord del capuologo campano, durante le festività natalizie sono rimaste spoglie di luminarie ed addobbi. Una mancanza che ha fatto molto discutere tra i cittadini. Per quanto riguarda il comune più popoloso dei tre, Casoria, che soltanto sette mesi fa votava per il proprio sindaco, dando la vittoria a Raffaele Bene esponente del centro sinistra, ha vissuto una situazione analoga alle altre due città che però entrambe sono senza primo cittadino. Perché quindi, un così popoloso paese, che vive le festività al meglio, soprattutto nelle vie calde della città dove i negozi fanno da cornice, non ha avuto quello che meritiva? E’ un pugno al cuore vedere la via principale, fiancheggiata dalle migliori boutique e grandi negozi, senza neanche una minima lampadina. Eppure, Casoria, è l’unico dei tre comuni che ha un’amministrazione, ed

è l’unico che economicamente, è più avanzato, forse però per i consiglieri comunali addobbare la città, anche per rendere felici tanti bambini non era una priorità, ma basti pensare che se ci spostiamo leggermente più a nord, vediamo Afragola che invece, a paragone con i tre comuni sovracitati, sembrava avesse le luminarie di Salerno. Una spesa pubblica esorbitante quella di Afragola per le luminiare, che però bastava passarci per 5 minuti e entrare davvero nel clima natalizio. La questione non tocca più del dovuto Arzano e Casavatore, perchè entrambe si trovano senza amministrazione, la prima per scioglimento per infiltrazione

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cammorristica è senza primo cittadino da quasi un anno, la seconda invece è vergine di sindaco proprio dalle feste natalizie, visto che 9 consiglieri su 16 hanno dato la sfiducia, a testimionare che quindi le cose già non andavano per il meglio e quindi montare le luminarie era il loro ultimo problema. Di questi problemi ne fanno sempre le spese, poi, i cittadini, che vivono le loro giornate al meglio e chiedono solo la regolarità delle funzioni basilari per un comune, come appunto accendere qualche luce in più nel periodo di Natale, ma questo non soltanto per accontentare il cappriccio di uno, ma per rendere felici tutti i cittadini.

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Rossella Verze

CAVA 1943: I GIORNI DEL TERRORE

“Cava 1943 - i Giorni del Terrore” è il titolo del libro scritto e pubblicato da Gregorio Di Micco che il 28 gennaio, alle ore 17.30, sarà presentato presso la libreria D’Anna dall’Associazione Clarae Musae. In Casoriadue del 22 settembre 2019 la prof.ssa Vittoria Caso ha tracciato un profilo di questa opera, in cui l’autore narra la drammatica esperienza vissuta dalla città di Cava dei Tirreni nel settembre 1943, dopo lo sbarco di Salerno, quando gli alleati, bombardarono le postazioni tedesche della costa. Il nucleo del testo è il diario di Tina Siniscalco che descrive giorno per giorno, dal 5 al 29 settembre, le difficoltà, l’angoscia, la paura che caratterizzarono quei giorni non solo per gli abitanti storici di Cava, ma anche per le centinaia di famiglie sfollate alla ricerca di serenità. Il diario fornisce lo stimolo reale e motivante ad una ricerca attenta che si estende a cerchi concentrici dal centro alla periferia di Cava, perché i Cavesi fuggirono dal centro storico e cercarono rifugio nelle campagne circostanti per salvare almeno la vita. “Ho ritrovato questo diario estremamente interessante e doveva essere pubblicato.– ha affermato l’ autore - Ho pensato quindi di integrarlo con vicende dell’epoca per aprire una finestra sullo sbarco di Salerno, sui circa 200 morti di Cava, sulle devastazioni e i tantissimi feriti” Non solo un documento, dunque, ma un insieme di testimonianze della nostra storia, quella vera, quella scritta dal basso in cui oltre le vittorie e le sconfitte, oltre le statistiche, oltre i nomi dei capi, c’è il popolo con le sue sofferenze, le rinunce, l’angoscia; il tutto descritto col linguaggio concreto e veritiero della cronaca, della ricerca, del giornalismo di qualità. Com’è nello stile Clarae Musae, gli “AppuntaMenti col Libro”, ideati dalla prof.ssa Vittoria Caso, prevedono un abbraccio fra arti diverse; infatti, l’historia sarà al centro dell’evento e le faranno corona l’estemporanea grafico-pittorica del M° Carmine Mondola, da sempre al fianco di Clarae Musae e delle new entry: il giovane ma straordinario musicista Daniele Cambio con la sua chitarra classica e Salvatore Gamardella,

altrettanto giovane, artista nativo di Casavatore, che declamerà alcune poesie tratte dal suo “Fra sismi e scosse i maremoti del cuore”, silloge che sarà presentata nel corso di questa rassegna dalla prof.ssa Caso. Le letture sono affidate agli studenti dell’I.C. Romeo, partner eccellente della rassegna e non finisce qui…

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10 SALVATORE IAVARONE*

Rigenerazione del Centro Storico a Casoria

Una prima idea per creare lavoro e rigenerare il centro Storico della città

È oggi indispensabile che le proposte tornino al centro del dibattito politico; serve alimentare il confronto in città intorno a proposte concrete, serve che la politica ritorni a confrontarsi su temi importanti, a cominciare dal tema del lavoro e dei giovani Con questo spirito lancio alla politica locale (oltre i classici steccati di maggioranza ed opposizione), una proposta di dibattito e di confronto. Una proposta che mette al centro il tema del lavoro, dei giovani e della rigenerazione urbana del centro storico della città. Lancio una proposta con dei parametri che sono ovviamente orientativi e modificabili, ma che rendono l’idea di una proposta concreta e facilmente duplicabile in altri contesti cittadini. Potremmo pensare ad un’iniziativa volta ad incentivare un numero iniziale di 100 giovani con età tra i 18 e i 46 anni non compiuti per creare impresa a Casoria, un’azione concreta per contribuire a creare circa 300 posti di lavoro, attuando anche un’azione di rigenerazione urbana del centro storico della città. Con questo progetto si intende affiancare almeno 100 giovani con un incubatore

sociale, per la nascita di almeno 100 aziende/attività, tutte in un’area del territorio di Casoria, al fine di rigenerare sia commercialmente, che urbanisticamante un’area della città. Si potrebbe individuare un vasto perimetro nel centro storico della città, per favorire la nascita di attività commerciali. 100 giovani che creano 100 aziende nel perimetro del centro storico della città. 100 aziende che creano circa 300 posti di lavoro (la media di tre persone per attività). Un modo per rigenerare urbanisticamente e commercialmente delle aree in difficoltà, un modo per riqualificarle anche socialmente e dal punto di vista del decoro urbano. Vi sono fondi per giovani per la nascita di imprese, fondi che spesso i giovani non conoscono. In questo periodo tra i fondi più appetibili per i giovani vi è “Resto al Sud”.

Si potrebbe prevedere la nascita di un incubatore per aziende in collaborazione con “Sviluppo Campania” e “INVITALIA”, con una serie di convegni ed iniziative per la promozione del progetto. La possibilità per le prime 100 attività commerciali/ aziende che nascono grazie all’incubatore e nel perimetro individuato e che rispondono ad apposito avviso, di essere esonerati per cinque anni dalle tasse ed imposte comunali. Un progetto concreto per dare risposte ai giovani e allo stesso tempo cambiare il volto del centro storico della città. Chi? Giovani 18/45 anni Dove? Centro storico Casoria Cosa? Aziende ed attività commerciali Contributi? Resto al sud ed altre opportunità di Invitalia e Sviluppo

Campania Contributo comunale? 5 anni di esenzione tasse ed imposte comunali Come si potrebbero ottonere? Partecipando all’incubatore sociale e poi all’avviso del Comune Esempio: Un giovane decide di aprire una sua attività (ha requisiti utili previsti da Resto al Sud). Partecipa all’incubatore previsto dal Comune per la nascita di aziende. Partecipa al bando Resto al Sud ed ottiene dai 50 mila euro a 200.000 mila euro (se in società con altri giovani). Partecipa all’avviso del Comune ed ottiene esenzione tasse ed imposte comunali per cinque anni. Questa una proposta concreta su cui potremmo confrontarci come politica locale. Auspico che arrivino anche altre proposte, su questo e sua altri temi, perché il confronto e le proposte alimentano la buona politica, ed oggi più che mai la buona politica deve mettere in campo proposte per i giovani e per il lavoro. *Presidente della Commissione “Territorio, Lavori Pubblici, Urbanistica, Ambiente, Viabilità e Vivibilità”


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IMMA CASTRONUOVO

Rosa Coppola, vincitrice del Premio “Nazionale Italiana Acconciatori”, per la Sezione Make Up Artist, rappresenterà l’Italia ai Campionati Mondiali in Russia, al Festival di Sochi

Si è da poco conclusa un’imponente manifestazione di carattere internazionale nel campo dell’estetica e dell’hair stylist. Grandi esperti di trucco e parrucco provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento a Paestum; in palio, gli ultimi posti per partecipare al Festival di Sochi, in Russia, Campionato Mondiale del Settore, organizzato da Georgy Kot, conosciuto in tutto il mondo come un mago del taglio e della piega; architetto dell’immagine, non solo in Russia, ma in tutto il mondo, Maestro di livello Internazionale, Membro dell’Unione Stilisti di Russia, Direttore dell’Accademia Internazionale di Bellezza “Georgy Kot”. Il capitano coach della Nazionale Italiana Acconciatori è Luigi Serrone, Mr. Serrone, noto coiffeur e organizzatore della competizione che, intervistato, ha ribadito di sentirsi molto forte con la sua Nazionale, essendo composta da veri e propri talenti. Sono andati in scena architetture come sculture, trucchi di impressionante bellezza e perfezione . E, tra tanti talentuosi partecipanti, che hanno realizzato una vera e propria galleria d ‘arte col le loro creazioni, ha

stravinto una emozionata ed incredula ROSA COPPOLA, titolare di Look Maker, che ha meritatamente vinto il 1° Premio Nazionale Italiana Acconciatori, Sezione Make Up, sbaragliando, con la sua splendida opera, un’agguerrita concorrenza. Napoletana, classe 1983, Rosa Coppola vanta una formazione tra Napoli e Firenze, con dei maestri di settore; fondatrice del marchio LooK Maker, è presente a Casoria già da alcuni anni, e, nonostante la sua giovane età, ha ottenuto un riconoscimento cui in molti ambiscono ma che in pochi conseguono. Subito dopo aver ricevuto l’ambìto ri-

conoscimento dalle mani del Maestro Georgy Kot , insieme ai suoi apprezzamenti per il miglior Make up andato in scena, la vincitrice si è concessa, emozionata, ai nostri microfoni, dove ha dichiarato, a caldo: ” Sono davvero grata a Mr. Serrone e Gianluca Pinto per questa importante opportunità che mi è stata concessa, di partecipare ad un sì tale evento di portata mondiale. Ho gareggiato con grandi professionisti, e, sebbene non abbia avuto il tempo per preparami con cura a questa competizione, sono orgogliosa di me stessa per il risultato conseguito. Ringrazio inoltre il Maestro Georgy Kot per le sue splendide parole di apprezzamento per la mia creazione. Questo premio mi dà grande conforto, ed è un elisir per la mia autostima. Quest’evento mi è servito come allenamento per poter migliorare. Ora, mi preparerò alla grande per la prossima competizione che mi attende, in Russia, dove rappresenterò l’Italia, e dove spero di poter fare trionfare la mia Patria.”. L’ Italia ai mondiali passati è arrivata quarta, ma ora, con Rosa Coppola a rappresentarci, può ben sperare di superare se stessa. Noi, facciamo tutti il tifo per lei. Ad maiora!

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Intervista ad Antonio Bocchetti: ex difensore del Napoli e attuale Direttore Sportivo del Pescara

Antonio Bocchetti, nato a Napoli l’11 giungo del 1980, cresce nelle giovanili del Nola, guadagnandosi un posto nel calcio professionistico nella stagione 1999-2000 quando, dopo esser passato al Napoli, disputa le partite necessarie in prestito al Crotone nel ruolo di difensore laterale sinistro affinché la squadra possa esser promossa per la prima volta in Serie B: l’anno dopo, viene fatto rientrare al Napoli per l’inizio della Serie A e da lì inizia la sua vera e propria carriera, che gli ha permesso di crescere non solo come giocatore ma di acquisire un’esperienza tale da riversarsi, successivamente al ritiro, in una mansione direttiva e relativa al coordinamento. Lo abbiamo incontrato per discutere sulla sua carriera passata ma soprattutto su quella attuale, ponendo alla sua attenzione cinque domande. Iniziamo chiedendogli cosa può raccontarci del periodo nel quale ha indossato la maglia azzurra del Napoli, esordendo in Serie A negli anni che hanno preceduto il fallimento della società: “per quanto mi riguarda, è stato un periodo bellissimo, perché aldilà dei problemi societari che si sono manifestati nell’ultimo anno, è stata la squadra che ha segnato il mio debutto in Serie A. Per un giovane napoletano esordire nella squadra della propria città è un sogno, il sogno di tutti i ragazzini che seguono il calcio”. Gli chiediamo, di conseguenza, quale fosse il ricordo più bello relativo agli anni in cui ha giocato nel Napoli: “ci sono tante, ma tantissime cose, da ricordare. Oltre al mio debutto in Serie A, direi assolutamente l’incontro con Zdeněk Zeman, il mio primo allenatore caratterizzato da un peculiare modo di interpretare il calcio con il quale, dopo,

ho anche condiviso l’anno a Pescara che è stato indimenticabile: insomma, un rapporto che è rimasto nel tempo, una persona alla quale sono molto legato e con la quale ho vissuto più di una fase della mia vita”. La nostra intervista prosegue con una domanda particolare, che analizza dal punto di vista di un ex giocatore del Napoli un’attuale situazione partenopea: tornando al presente del club azzurro, gli chiediamo cosa pensa sia andato “storto” nel rapporto tra il Napoli ed Ancelotti e se Gattuso può essere la persona giusta per salvare la stagione dei partenopei con un’insperata qualificazione in Champions League: “allora, bisogna partire da lontano per rispondere a questa domanda: il Napoli, dopo Mazzarri, che secondo me ha fatto un lavoro spettacolare in quanto insieme al suo team ha portato il Napoli nel calcio che conta,

mancava della cosiddetta ciliegina sulla torta, nel senso che mancava comunque un allenatore che potesse portare qualche giocatore internazionale importante per una piazza che meritava. Ha preparato il terreno, ha organizzato insieme al team di coordinazione il lavoro di squadra, con una società che era forte e che ha saputo fare cose importantissime negli anni pur carente di quel tocco di qualità, che il Napoli ha ricevuto con Benitez. Non dobbiamo dimenticare che Benitez è un allenatore che ha vinto tutto, che ha una cultura calcistica enorme, un allenatore importantissimo sulla scena mondiale. Con Benitez sono arrivate personalità che hanno permesso il salto di qualità del Napoli, il quale aveva enormemente bisogno di una figura come lui. Poi, dopo, si è rotto qualcosa: precisiamo che nonostante l’allenatore, occorre


DOMENICA 26 GENNAIO 2020 comunque una dirigenza all’altezza e un’organizzazione per accogliere questi giocatori. Lui ha portato mentalità, ha portato calciatori e ha portato il Napoli ad un punto importante. Poi il ruolo è passato a Sarri che ha portato con il suo modo di giocare a calcio il Napoli a livelli altissimi nazionali ed europei. Ancelotti ha ereditato un gioco diverso dai suoi canoni. Il calcio di Ancelotti è un calcio europeo, basato sull’uno contro uno, basato sui duelli, e passando da un evoluzione del calcio millimetrico e preciso di Sarri a quello di Ancelotti, la musica naturalmente cambia, ma c’è da dire che quest’ultimo ha sostenuto un campionato dignitoso valorizzando la rosa a disposizione e facendo anche acquisti. È normale che quest’anno, dopo tantissimi anni, le cose non siano andate bene. Non credo sia stata una scelta sbagliata della società quella di rivolgersi ad un grande allenatore come Ancelotti, esattamente come non è errato il modo in cui ha operato la stessa: semplicemente si è passato da un gioco all’altro considerando anche alcune sfortune e altre penalizzazioni, che cambiano ovviamente il risultato stagiona-

13 le. In sintesi, il salto di qualità che tutti volevano non c’è stato: le aspettative erano alte e naturalmente alimentate da una squadra che continuava negli anni a crescere. Passiamo quindi a Gattuso, un allenatore carismatico che è arrivato al Napoli in un momento di difficoltà enorme, e bisogna dare del tempo al mister per organizzarsi da solo e confrontandosi con le aspettative della società. Dovrà essere non bravo, di più, e dovrà riuscire a valorizzare una rosa che, secondo me, è molto valida. La città deve comunque sostenere un progetto che è sempre stato vincente”. Gli chiediamo che importanza ha per lui essere il Dirigente Sportivo del Pescara e com’è stato tornare, con una veste diversa, in una squadra per la quale ha anche giocato: “è una bellissima opportunità essere il Dirigente Sportivo di una società che punta molto sui giovani e sulla voglia di questi giovani. Sì è realizzato un sogno, in quanto io sono amante di questa città. Lavorare con i giovani per una società che vuole lavorare con i giovani, per me è il massimo”. Come ultima domanda, data la sua esperienza e il ruolo che ricopre all’interno di una

società sportiva, chiediamo, prima di salutarlo, i consigli che darebbe ai giovani calciatori: “i giovani di oggi non sono i giovani che eravamo noi. Noi avevamo molta fiducia nelle persone che ci gestivano, che ci accompagnavano durante il nostro percorso. La qualità che c’era prima era molto alta. Il consiglio che do è quello di migliorarsi sempre e di non incolpare il procuratore o l’allenatore di turno, il compagno di squadra per un passaggio mancato o ancora la dirigenza: se un giocatore non gioca, è sempre colpa del giocatore stesso. Nessun dirigente, nessun allenatore ha interesse a penalizzarlo: se il calciatore è valido, giocherà. Bisogna che si concentri su ciò che deve e vuole fare, non solo nel campo, ma anche seguendo un’alimentazione sana e di dimostrare giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, di valere. Quando qualcuno si culla su quello che ha fatto, in questo calcio di oggi, non riesce ad emergere ma contrariamente regredisce, quindi bisogna sempre dimostrare e ogni occasione è buona. La partita, tutto sommato, è una conseguenza di come ci si allena”.

IDA PICCOLO

LUCIO PIERRI

Direttore artistico di TV luna e conduttore del programma più seguito in Campania “Luna Azzurra Stadio”, un appuntamento fisso e Lucio con il suo giusto umorismo rende partecipe non solo i grandi tifosi e tecnici del Calcio Napoli, ma vanta un pubblico da casa femminile e soprattutto bambini; con il suo semplice e divertente linguaggio fa si che quei 90 minuti di match siano spensierati, leggeri e alla portata di tutti. Dal 20 febbraio andrà In scena con il suo spettacolo “La Scommessa” scritto da Lello Marangio, con la bravissima artista Ida Rendano in tour teatrale. Il suo stile eclettico lo porta ad essere anche direttore artistico del Teatro Summarte di Somma Vesuviana. Quest’anno Pierri ha festeggiato i suoi 40 anni e i primi 25 anni di carriera dallo storico e bisbetico prete di “Fuori Corso” a conduttore televisivo e produttore di numerosi programmi televisivi insieme a sua moglie Maranta De Simone, la quale gli ha regalato la gioia di diventare padre di due splendidi bambini, insieme hanno una società di comunicazione “La Malu” che può decantare brand nazionali. Auguriamo al simpaticissimo Lucio Pierri di continuare sulla strada del successo e di raggiungere altri grandi traguardi con il suo carisma e personalità.

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Intervista al Sindaco, la verità sull’ufficio tributi locali Al direttore di “CASORIADUE” Al dirigente uff. Tributi p. c. Consiglio Comunale

In riferimento all’intervista al Sindaco di Casoria Raffaele Bene rilasciata il giorno 05/01/2020, scrivente O.S. ritiene poco attinente la frase «…riteniamo che non si possa più consentire che una parte ridotta debba pagare per tutti». Da informazioni assunte presso gli uffici tributari, nonché come da regolamento di codesta città vigente, ogni utente paga la TARI commisurata alla superficie che occupa rapportata al suo utilizzo, indipendentemente da chi eventualmente è evasore. Per coloro che non pagano, viene attivata l’azione accertativa e conseguente azione coercitiva. La cattiva informazione incentiva i cittadini a non pagare, oltre ad esacerbare gli stessi quando vengono raggiunti dall’avviso di accertamento per omesso pagamento, con conseguenti invettive contro il personale operante presso l’ufficio tributi, come del resto sta accadendo in questi giorni. ‘Tra l’altro il personale dell’ufficio tributi di codesta città è forse l’unico in Italia a ricevere il pubblico quotidianamente, ovvero cinque giorni su cinque lavorativi, con senso del dovere e spirito di sacrificio, espletando lavoro interno e front-office. Si evidenzia, altresì, che nonostante recenti assunzioni nessuna unità lavorativa è stata destinata ad implementare l’ufficio TARI, il cui funzionario ha precisato che gestisce un bacino di circa 31000 utenze, domestiche e non (artigianali, commerciali e industriali). Tanto per onor del vero ed a difesa dei lavoratori dell’ufficio e di riflesso della cittadinanza tutta. Il territoriale

L’Associazione l’Ancora del Sorriso, di cui è presidente la dott.ssa Susy Silvestri, ha presentato richiesta nelle opportune sedi istituzionali, del ripristino della guardia medica pediatrica. Tale servizio varato, l’anno scorso, dalla Regione Campania, in via sperimentale per una sola settimana ha riscosso molto interesse ed approvazione, soprattutto da parte delle famiglie che hanno bambini piccoli, le quali hanno riscontrato un effettivo beneficio e immediato riscontro alle loro richieste di assistenza medica sul territorio. Pertanto l’Associazione L’Ancora del Sorriso, che partecipa anche al Tavolo Tecnico dell’ASL Napoli 2Nord, sui punti Nascita, ritiene prioritario sostenere e adoperarsi per l’attuazione immediata di tale progettualità. La Presidente dell’Associazione “l’Ancora del Sorriso” Dott.ssa Susy Silvestri


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NEMEA BEAUTY EVENT: ED È SUBITO PARTY VIP PER L'OPENING Un salotto del Wellness nel cuore della provincia di Napoli! Si presenta così Nemea Beauty con un VIP party in pieno stile Nemea. L'evento si terrà nella sede di Nemea Energy Village, che con i suoi oltre 5.000 mq di servizi, diventa nuovamente scenario di un evento senza eguali, per l'inaugurazione della moderna e tecnologicamente innovativa struttura dedicata alla bellezza. E per sottolineare l'importanza di questo evento, non potevano mancare degli ospiti all'altezza, che accompagneranno nel percorso della presentazione clienti, curiosi ed appassionati del segmento beauty. L'evento festeggia due ricorrenze importanti: l'opening di Nemea Beauty ed il terzo compleanno di Shinto Napoli. Una serata fortemente voluta dalla famiglia Castaldo, da Pietro Izzo e Carmine Russomanno, in collaborazione con la club manager Giada Punzo. GLI OSPITI - A partire dalle ore 18, porte aperte aspettando gli ospiti della serata che sono rappresentati da nomi illustri dello sport come il direttore tecnico della struttura Massimiliano Rosolino, ex nuotatore e campione olimpico; il pugile originario di Casoria e campione italiano di "Pesi Gallo", Vincenzo Picardi ed il calciatore Diego Armando Maradona Junior. Ma per un evento così glamour, sono attesi anche i nomi dello spettacolo come: una delle donne più belle della TV italiana, Elisabetta Gregoraci; l’influencer Ramona Amodeo e ciliegine sulla torta... tre "belli da impazzire": l'ex ballerino di Amici e ormai presentatore televisivo Stefano De Martino; il fascinoso Jeremias Rodriguez e dulcis in fundo, il bello delle fiction Gabriel Garko. Completa il parterre il giornalista Massimo Borgnis, direttore di Spy e vicedirettore del settimanale Chi. NEMEA BEAUTY - Nemea Beauty è uno "spazio emozionale" nuovo, e durante l’evento sarà possibile conoscere la tecnologia dei macchinari, accompagnati da splendide hostess, che terranno dimostrazioni pratiche dei servigi dei macchinari LPG, Venus Generico, BodyAge e Seventy. Partner d'eccezione come i maghi della cura del corpo di Alla Violetta, ideatori del famoso "Metodo Alla Violetta" e che da quattro generazioni si occupa di estetica; l'Hair Designer Adriano Maruzzelli e la tradizione del 1850 con i gioiellieri Ventrella, che esporranno durante l'evento una collezione design di statue dedicate al patrono di Napoli, San Gennaro. BUON COMPLEANNO SHINTO - Subito dopo l'arrivo delle guest star all'evento, dalle 21.30 si passa al piano superiore della struttura polifunzionale, da Shinto per festeggiare il terzo compleanno del Sushi and Cocktail Experience Restaurant e degustare le sue eccellenze gastronomiche, dove si terrà una cena ad ammissione riservata con un DJ Set speciale che vedrà in l'animazione musicale di Fabrizio e Aurelio’s Fierro Band, e successivamente in consolle il DJ Filippo Nardi. L'APPUNTAMENTO - Nemea Beauty Event si terrà il 30 Gennaio 2020 a partire dalle ore 18.00 presso Nemea Energy Village a Via Pietro Donadio (ex S.S. Sannitica Km 9+500) a Cardito (NA).

UFFICIO STAMPA per NEMEA

Enzo Agliardi – Lorenzo Crea – Francesco Russo


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TERESA D’ANGELO

Mentre quello vero è un Vip a tutti gli effetti, a Napoli c’è il sosia di Cristiano Malgioglio Mentre quello vero è un Vip a tutti gli effetti, a Napoli c’è il sosia napoletano di Cristiano Malgioglio.. Con i suoi spettacoli super divertenti, uno show cantato e ballato sui successi del grande Cristiano Malgioglio, Vincenzo Coppola abile imitatore, tra vari eventi e cene spettacolo si diletta in vere performance imitando con gesti, accessori, abiti, varie frasi il mitico Cristiano Nazionale ed Internazionale. Vincenzo ci racconta che, questo grande mito della tv, lo attrae tantissimo proprio per il suo grande talento, le bellissime canzoni scritte negli anni, le movenze che rendono il personaggio tv di Malgioglio amato da grandi e piccoli. Vincenzo è una persona molto esuberate, divertente, un vero è proprio showman che anima gli eventi vestito da sosia napo-

Melissa Corona ha 12 anni, studia danza classica moderna e contemporanea da 6 anni, la scuola si chiama Liceo Tersicore NapoliCityBallet di Luca Facente che è il suo maestro di modern, ha ricevuto tanti premi da tanti personaggi come Steave la Chance, Paganini, Carla Fracci ma gli ultimi successi una borsa di studio al 100/% per la Bulgaria e un’altra per Madrid. È stata ospite ad un salotto di Canta Napoli su TLA e ora venerdi nella biblioteca comunale riceverà il premio per l eccellenza Casoria nell’arte della danza.

letano. Negli ultimi spettacoli, le sue esibizioni sono sempre più acclamate da tanti fan. Si cimenta a ballare il vasto repertorio del cantautore italiano, specialmente l’ultimo successo di Malgioglio, la canzone “Notte Perfetta”, amata e apprezzata per il ritmo dal sapore caliente.Vincenzo Coppola nel suo spettacolo, si fa presentare da varie showgirl, tra cui Teresa D’Angelo, presentatrice, Speaker e ballerina, dove insieme aprono lo spettacolo con la presentazione del personaggio in scena, sulle note di Notte perfetta, poi con il cantato di altre canzoni ed infine tanta animazione e coinvolgimento del pubblico che balla in delirio. Potete seguire le serate seguendo i social Facebook (Vincenzo Coppola, Teresa D’Angelo ed anche su Instagram).


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Napoli: dopo 40 anni dalla morte finalmente “via Alighiero Noschese”

La richiesta approvata dalla Commissione toponomastica. Capodanno: “Meglio tardi che mai”

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che già nel 1980, l’anno seguente alla tragica scomparsa del grande artista, promosse a Napoli il “Premio Alighiero Noschese”, il quale, nella prima edizione, fu assegnato ad artisti come Roberto Murolo e il trio “La smorfia” con Troisi, Arena e De Caro, e che in occasione del 40esimo anniversario dalla morte del più grande imitatore di tutti i tempi, l’indimenticato e indimenticabile Alighiero Noschese, il quale nacque in via Palizzi, nel quartiere del Vomero, il 25 novembre 1932, aveva inoltrato all’assessore con delega alla toponomastica del Comune di Napoli, un’apposita istanza perché finalmente a uno dei personaggi dello spettacolo più amati dagli italiani, scomparso prematuramente il 3 dicembre 1979, fosse intitolata una strada del capoluogo partenopeo, esprime la sua soddisfazione dopo che la Commissione toponomastica comunale, nella sua ultima riunione, ha approvato la proposta. “Un’intitolazione – afferma Capodanno - per la quale mi batto da anni e che, per la verità, avrebbe dovuto trovare attuazione da tempo a Napoli, così come già avvenuto in altre città, come Roma e S. Giorgio a Cremano. Proprio in quest’ultima località, due anni fa, è stata anche inaugurata l’opera “Ricominciamo da qui”, quale omaggio sia ad Alighiero Noschese sia a Massimo Troisi, titolo palesemente ispirato dal primo film diretto dallo stesso Troisi “Ricomincio da tre”, uscito nel 1981, ambientato proprio a San Giorgio a Cremano“. “Finalmente - conclude Capodanno - anche la città che gli diede i natali, seppure dopo oltre 40 dalla morte, ricorderà il “Fregoli delle voci”, con una strada a lui dedicata. Per Alighiero Noschese, come per altri artisti che hanno dato lustro a Napoli, contribuendola a farla conoscere in tutto il mondo, vale, ancora una volta, il noto detto: “Meglio tardi che mai”.

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Commedia in 2 atti di N. Taranto e G. Di Maio Regia di Umberto Saba

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DANIELE ESPOSITO*

MA PERCHE’ NON DIMAGRISCO? EPPURE MANGIO POCHISSIMO, MA NON PERDO NEMMENO 100 gr. Un dubbio che affligge molte persone prima che iniziano un mio percorso alimentare è che continuano a mangiare poche volte al giorno e stranamente non dimagriscono o addirittura ingrassano! Abbandoniamo l’idea che chi mangia 1 o 2 volte al giorno fa qualcosa di salutare: in questo modo il metabolismo rallenta. Nel momento in cui s’ingerisce qualcosa dopo un lungo digiuno, avendo la glicemia molto bassa, si avrà un picco glicemico che farà assimilare qualsiasi cosa introdotta. Non devi avere paura di mangiare. Devi innamoranti del cibo, il tuo metabolismo ne vuole e ne ha bisogno. Il tuo metabolismo è progettato per avere un rapporto sereno con esso, quindi è il caso che ti rammenti come dovrebbe rispondere il tuo corpo quando lo assimila. Ogni volta che ingerisci qualcosa, nel tuo corpo si verificano una serie di reazioni biochimiche che il tuo corpo impara a conoscere. Lo fa anche quando solo guardi il cibo o lo tocchi, reagisce nel modo in cui ha

imparato a fare e comincia a rispondere prima ancora che inizi a mangiarlo. È essenziale fare dei pasti tra colazione, pranzo e cena e arrivare, quando serve, anche a 6 pasti giornalieri. Mangiare poco e spesso significa accelerare il metabolismo: il cervello mette in funzione più volte l’apparato digerente che porta un ottimo dispendio energetico, quindi calorico. Col tempo memorizzerà questo meccanismo e assocerà il mangiare spesso a un segno di abbondanza incrementando lo stesso metabolismo anche a RIPOSO (aumentando la spesa energetica giornaliera).

Mangiare spesso inoltre significa aumentare la secrezione di ormoni tiroidei che agiscono in sinergia tra loro e accelerano il metabolismo. Ed in fine, una fattore molto semplice, mangiare spesso significa tenere a bada la fame, quindi evitare con più facilità sgarri e tentazioni. Consiglio a chiunque l’introduzione di spuntini mattutini e pomeridiani con acqua naturale 500ml, mandorle sgusciate 10 e caffè amaro: idratazione continua, introduzione di grassi insaturi per stimolare il dimagrimento e caffeina per accelerare il metabolismo! A che ora? 11:00 e 17:00 circa! Non a caso uno dei primi fenomeni che porta a “non dimagrire” è proprio la mancanza di spuntini. Tratto dal libro “5 Segreti per dimagrire e restare magri” – di Daniele Esposito *Personal Trainer e consulente della nutrizione sportiva, da oltre 15 anni nel settore, è autore del libro il Metodo 5, premio eccellenza italiana a Washington D.C.


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COMUNICATO STAMPA

MARCELLO FONTE al Nest per “FAMIGLIA” La stagione NEST prosegue e si arricchisce con lo spettacolo Famiglia, in scena il 31 gennaio ore 21, della drammaturga e regista Valentina Esposito, fondatrice della factory Fort Apache Cinema Teatro, un progetto teatrale rivolto a detenuti ed ex detenuti, per il loro inserimento nel sistema spettacolo. Con Marcello Fonte (Palma d’oro a Cannes per Dogman) sono tanti gli attori (ex detenuti e non) che danno vita all’esperienza di FACT, tutti interpreti di uno spettacolo che prova a scandagliare l’anima di uomini che nei lunghi anni di reclusione hanno sofferto per gli affetti lontani, per i figli distanti, per gli amori perduti, e si trovano ora a tentare una ricostruzione emotiva di un rapporto difficile fatto di rivendicazioni e ribellioni. Sinossi “Siamo troppo vicini, ma non vicini abbastanza” In occasione del matrimonio dell’ultima e unica figlia femmina di una numerosa famiglia tutta al maschile, si riuniscono nuovamente tre generazioni di persone legate da antichi dolori e irrisolte incomprensioni. La cerimonia diventa pretesto per rimettere sullo stesso tavolo i padri dei padri e i figli dei figli, e consumare una vicenda d’amore e d’odio, sospesa tra passato e presente, sogno e realtà. Lo svolgimento della trama anima il vero significato di una pièce che prova a scandagliare l’anima di uomini che nei lunghi anni di reclusione hanno sofferto per gli affetti lontani, per i figli distanti, per gli amori perduti, e si trovano ora a tentare una ricostruzione emotiva di un rapporto difficile fatto di rivendicazioni e ribellioni. . Note di Regia Questo spettacolo è dedicato a chi non c’è. Ai figli lontani e ai padri che sono morti mentre i figli erano lontano. Sulla scena ci sono tutti, le persone, i personaggi, i fantasmi. Non importa se non c’è più il muro di un carcere a separarli. Ancora una volta questi attori usano il teatro per quello che serve, per colmare una distanza, per aggredire il senso di colpa, per sostenere il peso del giudizio. Per parlare a chi forse è in platea o forse non c’è più. Ed è in questo sforzo e in questa necessità che ci raccontano della famiglia, della ferocia degli affetti, dell’amore e della violenza, della solitudine. Del tempo che passa. In un semplice,tragico, commovente passaggio dalla realtà alla finzione. FORT APACHE CINEMA TEATRO si costituisce nel gennaio 2014 per volontà di Valentina Esposito, autrice e regista impegnata per oltre un decennio nelle attività teatrali all’interno del Carcere di Roma Rebibbia N.C. Il Progetto coinvolge attori ex detenuti e detenuti in misura alternativa (semilibertà, affidamento ai servizi sociali, affidamento in centri di prevenzione alla tossicodipendenza, detenzione domiciliare), che hanno intrapreso un percorso di professionalizzazione e inserimento nel sistema dello

spettacolo. Struttura permanente di accoglienza per coloro che escono dal carcere, Fort Apache Cinema Teatro è luogo di proseguimento del percorso teatrale intrapreso all’interno dei penitenziari di provenienza, punto di riferimento nel delicato passaggio dalla reclusione alla libertà (anche in termini di ricaduta e prevenzione della recidiva), luogo di formazione e specializzazione nella arti dello spettacolo propedeutico al reinserimento sociale e lavorativo. FACT collabora con diverse produzioni cinematografiche e televisive, agenzie di cinema e casting per l’inserimento lavorativo degli ex detenuti e dei detenuti in misura alternativa nel sistema dello spettacolo. Alcuni tra gli ex detenuti attori che da anni sono impegnati stabilmente nella Factory hanno lavorato con Francesca Comencini, Claudio Caligari, Stefano Sollima, Sidney Sibilia, Daniele Luchetti, Matteo Garrone, Valerio Mastandrea, Marco Ponti, solo per citarne alcuni. Recente il conferimento a Marcello Fonte, attore stabile della Compagnia, della Palma d’Oro al Festival di Cannes 2018 come Miglior Attore Protagonista per il film “Dogman” di Matteo Garrone.

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Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 23 gennaio 2020 Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 0817311062 email: casoriadue@libero. it


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