VENERDI’ 8 GIUGNO 2018
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ANNO XVIII - N° 23 - VENERDI 8 GIUGNO 2018
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IL NAPOLI LO VEDO COSI’
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NANDO TROISE
Intervista immaginaria con Ancelotti. Parole chiare del tecnico azzurro
Carlo Ancelotti è ormai il nuovo allenatore del Napoli. Non era difficile prevedere che ciò si sarebbe verificato considerata la dimostrazione di signorilità e di serietà professionale dimostrata più volte da Ancelotti in tutta la sua lunga e vincente carriera. Il contratto che lo lega al Napoli per un periodo di tre anni dovrebbe consentire al tecnico romagnolo di fare del Napoli una squadra che ricalchi le orme del suo pluridecorato Real Madrid. E’ questo un programma arduo, ma non impossibile se il pubblico avrà pazienza e saprà attendere. Pensiamo dunque al Napoli del futuro e chiediamo a Ancelotti come intende organizzarlo. Iniziamo dai giovani e dalle voci che circolano e sui sondaggi effettuati da Ancelotti a Parma. Immaginiamo di stare sulla spiaggia di Levagnole, nei pressi dell’Hotel Riviera e di fronte all’Hotel Suessola, tra Mondragone e Sessa Aurunca ed immaginiamo che con noi ci siano i miei amici Nino Fusco ed Arduino Gallo e con lui il figlio Davide ed il genero Mino Fulco. Non è presente la bellissima figlia Katia. “Son tutte chiacchiere (all’infuori quella che concerne Luperto ed Inglese) si
IL NAPOLI LO VEDO COSI’ - DICE CARLETTO Chiarezza su Mertens e sulla campagna di compravendita; Napoli famiglia: questa la formula giusta per l’avvenire.
tratta di sondaggi fatti semmai in precedenza e che oggi assumono una certa piega; ma quasi sempre accade che al 99 per 100 non vanno in porto. In fondo non si tratta che di strategie. Tattiche di mercato…. ” E Mertens? “C’è un fatto nuovo ed importante. Comunque a Napoli Mertens vuole giocare; la clausola di 28 milioni apre gli occhi a tanti troppi club che fiutano l’affare”. Noi pensiamo che il belga napoletano capisce che Milik ha più chances di lui e potrebbe pensare di andare via! Obietto che sembra esista un fatto nuovo: Mertens sta pensando di decidere prima del Mondiale se restare a Napoli o andare via. Ciro Mertens a Napoli sta bene ma ha saputo di non essere incedibile. “Potrei anche finire in qualche squadra europea campione”, ci sta pensando. Alle filastrocche che ho riferito ad Ancelotti questi risponde: “Ma questo, allora, è un altro discorso, non più quello fatto in precedenza!”. “Cosa devo dire, allora? Vorrà dire che il Napoli dovrà pensare a rimpiazzare bene una pedina del calibro di Mertens, se dovesse andare via”. continua a pag. 5
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E con chi? Con Inglese? Da varie parti, comunque – dico ad Ancelotti – vengono fuori voci di smobilitazione (le cessioni di Jorginho, Mertens, Albiol, Koulibaly; oltre i già partiti Reina e Rafael). Cosa ne pensa? “Oh, bella, che ne l’una ne l’altra impostazione è quella che il Napoli sta assumendo. De Laurentiis è d’accordo con me”. Il Napoli possiede già una sua solida intelaiatura, come ha avuto modo di dimostrare in tutto lo scorso campionato, in cui è riuscito a fare, in realtà, ciò che ha voluto. E’ un grande segno di forza, non le pare? “Bene, questo segno di forza la dirigenza del Napoli lo ha intuito e oggi si accinge solo a perfezionarlo con il riordinamento di alcune pedine che già possiede e qualche altro affare. Si spieghi meglio “Semplice; il Napoli non disfarà assolutamente la squadra: le mura di sostegno non saranno toccate, a meno che non vengano sostituite degnamente, il che direi che è quasi impossibile. Facendo così, a mio avviso, il Napoli potrà tranquillamente non dico vincere, ma competere con le prime”.
5 In pratica, come bisognerebbe completare questo Napoli? “Con un paio di pedine e tre o quattro giovani di prospettiva e la vendita di qualche doppione. In maniera di avere una rosa di titolari di 18, poi tre o quattro giovani, da plasmare. Puntiamo alla squadra – famiglia; niente rivalità ma armonia. La struttura della squadra è buona. Koulibaly gioca bene. Anche Hysay fa il suo dovere, soprattutto dimostrandosi utile alla difesa. Milik è un grosso centravanti, può diventare una pedina fondamentale e a Napoli può restare benissimo”. Come vede, dunque, questo mercato, nel suo complesso? “Lo vedo come sempre, con un protagonista nuovo: il mio presidente, tutto poi dipenderà dai successivi acquisti. Naturalmente non posso svelare le trattative ma garantirvi che lo affiancherò, tale da creare una squadra che mi soddisfi. ” Il Napoli inoltre non dovrà badare solo al grande mercato. Bisognerà organizzare il vivaio, impostando una politica meridionalista sapendo quanti fior di calciatori ci sono in Campania, in Calabria e nel sud. Lei lo sa che in qualche giro che ho fatto ho avuto modo di notare che il Napoli non viene visto di buon occhio dalle società minori della Campania in
particolare? “Questo è assurdo. E’ una mentalità da modificare. Le società minori regionali e meridionali dovranno convincersi che il calciatore che daranno al Napoli non verrà abbandonato ma arriverà dove saprà e dove potrà”. Un discorso, come si vede estremamente e come al solito onestissimo quello di Ancelotti, che ha parlato anche di una catena di montaggio utile per costruire altri Insigne, Sepe, Luperto, Contini, Roberto Insigne, Anastasio, Bifulco, Gaetano, Tutino. Un discorso che se verrà realizzato lascia ben sperare sul futuro del Napoli. Un discorso che De Laurentiis sta alimentando con l’acquisto e la gestione di un paio di società minori. E che naturalmente tutti gli sportivi napoletani e meridionali stanno seguendo con estremo interesse.
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CIRO TROISE
De Laurentiis e i 91 punti: chiarire la storia per guardare al futuro
Campionato falsato o no? Napoli scippato dagli errori arbitrali? De Laurentiis faccia chiarezza perché senza un’idea definita del passato non si può guardare al futuro. “Il record di punti non è un obiettivo societario, ma un traguardo personale: meglio un secondo posto a 81 e una progressione nel percorso europeo”, così ha parlato il presidente De Laurentiis. Quando il Napoli schierava i titolarissimi col Benevento e faceva turn-over in Ucraina o ancor meglio quando davanti ai 15000 del San Paolo c’era spazio per le alternative contro il Lipsia, De Laurentiis era connesso su questo pianeta ma non è intervenuto. Il patron del Napoli si comporta sempre allo stesso modo, lascia fare, non è un presidente “interventista”, non s’espone quando i giochi sono ancora in corso. De Laurentiis ha sostenuto il sogno scudetto, ha accettato la filosofia della conversazione investendo sui contratti di Insigne e Mertens e portando il monte ingaggi a circa 110 milioni lordi, era connesso su questo pianeta anche quando il Napoli non riusciva ad esaudire le richieste di mercato di Sarri dopo la sfida di Crotone del 29 Dicembre scorso. Troppo facile dare la colpa a Sarri sulle storie di Verdi e Younes, sicuramente la bellezza d’avanguardia del sarrismo, filosofia per pochi eletti che interiorizzano l’armonia dei movimenti giocando a memoria, che ha bisogno di tempo per includere nuovi protagonisti, ha inciso sul nullo mercato invernale ma di base ci sono i limiti strutturali su cui De Laurentiis non si sofferma, quelli che hanno generato la “Nazionale dei rifiuti” nel corso degli anni: da Acquafresca a Gonalons, da Kramer a Lapadula. Senza chiarire la storia, si fa fatica a guardare al futuro, la credibilità e l’autorevolezza di un “dirigente d’azienda” si misurano nella coerenza delle proprie tesi e nella forza con cui vengono difese. Ci sono tante domande che riecheggiano negli atteggiamenti bipolari di De Laurentiis: il campionato è
stato falsato o no? Il Napoli ha pagato gli errori arbitrali o ha finito la benzina perché Sarri non ha valorizzato la complessità della rosa? I 91 punti sono la cifra dello “scudetto virtuale” festeggiato negli spogliatoi di Napoli-Crotone o un obiettivo personale di Sarri? E’ un’estate importantissima per il Napoli, con Ancelotti si deve guardare al futuro pensando ad attrezzare un organico pronto a lottare su più fronti ma prima di tutto bisogna chiarirsi sulla valutazione dello scorso campionato che per i tifosi azzurri ha un valore particolare. In 92 anni di storia il Napoli ha vinto due scudetti e in cinque occasioni è arrivato secondo, il campionato terminato poco più di due settimane fa ha per la tifoseria un sapore diverso, esprime emozioni forti, entra con forza nella storia come quello di Vinicio, sia per la bellezza del calcio espresso che per l’empatia costruita con il pubblico. Altro che obiettivo personale, i 91 punti rappresentano l’immagine della forza del Napoli di Sarri, quello che magari per una volta chiude con il bilancio in rosso di 15 milioni ma genera un potenziale esercito di plusvalenze: la crescita di Hysaj, Jorginho, Koulibaly e Ghoulam non ha prodotto ancora introiti ma va inserita nelle risorse del Napoli. Ci sono ancora altre domande per De Laurentiis: l’Europa è il sol dell’avvenire o si vuole ancora cambiare il calcio italiano? E’ stata imbarazzante la risposta vaga fornita a Rizzoli da De Laurentiis quando gli è stato chiesto “Quali sono i tecnici che devono stare al Var?”, è comprensibile la voglia d’Europa del presidente ma essa passa anche per ottenere credibilità e autorevolezza nei meandri del calcio italiano. Servono il sorteggio integrale delle designazioni arbitrali, la trasformazione dei direttori di gara da componente politica a professionisti seguiti dalla Lega Calcio, modifiche al regolamento e al protocollo Var per limitare la discrezionalità degli arbitri.
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ANTONIO BOTTA
E Book “VIVI LA CITTA’” prodotto dagli studenti dell’I. C. “Ludovico da Casoria”
A TUTELA DEL PATRIMONIO ARTISTICO DI CASORIA Brillante successo scacchistico della squadra femminile, scuola primaria dello stesso Istituto: nono posto alla finale nazionale
Il 29 Maggio scorso, presso l’I. C. I Ludovico da Casoria centrale, si è svolto un evento di elevato livello culturale: a conclusione del progetto PON “VIVI LA CITTA’”, che ha coinvolto un nutrito gruppo di studenti di scuola secondaria di primo grado, è stato mostrato e illustrato l’e Book dal titolo omonimo alla Dirigente Maria Grazia Puzone, ai genitori degli stessi alunni e al Direttore di Casoriadue Nando Troise. I ragazzi intervenuti hanno illustrato con chiarezza la valida esperienza di apprendimento compiuta sotto la sapiente e competente guida degli insegnanti Agostino Saviano e Genny Tuccillo, spiegando che il video prodotto “è il frutto di un percorso didattico che ci ha tenuti impegnati quattro mesi. Abbiamo iniziato con una ricerca su indicazione dei nostri professori, i quali ci hanno chiesto di identificare sul nostro territorio di Casoria le bellezze artistiche, culturali e edifici di antica fattura”. Hanno, inoltre, sottolineato che “in verità noi non pensavamo che la nostra Città potesse “nascondere” doti di notevole interesse. Quando pensiamo ad esse, il nostro pensiero va alle grandi città. Ci siamo divisi in gruppi di ricerca e con l’aiuto del web, e la raccolta di testimonianze, abbiamo scoperto che la nostra Città nasconde tesori sommersi”. “La gran parte del patrimonio artisti-
co” hanno evidenziato “è custodito dalle Chiese del nostro territorio, le quali, in origine, sono state sedi di antiche congreghe. Esse avevano una funzione sociale e culturale molto importante per i Casoriani, tra cui quella di dare sepoltura ai defunti. Esse, infatti, servivano da cimitero per le famiglie che ne facevano parte”. Infine, hanno concluso il loro intervento ponendo in luce che “nel nostro e Book abbiamo raccolto le notizie emerse dalle nostre visite, tra cui quella dell’Arciconfraternita della Pietà, e abbiamo approfondito alcuni aspetti della storia di Casoria. Il nostro percorso è stato entusiasmante, siamo cittadini di un territorio che ha una storia antica, fatta di tradizioni, di cultura, di luoghi che affascinano se se ne conosce la storia. ”. Complimenti vivissimi, allora, ai ragazzi della “Ludovico da Casoria” e ai loro insegnanti che, grazie all’eBook prodotto, hanno posto in risalto, in questo tempo dell’oblio storico, lo spazio della memoria, in particolare di quella locale, ricca di testimonianze storiche e artistiche preziose, contribuendo, in tal modo, a preservarle dall’indifferenza e ad offrire, così, alla città di Casoria la sua dignità sociale. Ciò è stato sottolineato, al termine della visione del video, anche dalla Dirigente Puzone e dal Direttore Troise, il quale, invitato dal Capo
d’Istituto, ha anche posto in rilievo che una delle finalità editoriali del Settimanale che dirige, da appassionato cultore della storia di Casoria e del suo inestimabile patrimonio artistico, è di far conoscere ed apprezzare sempre di più alla comunità cittadina l’inestimabile “tesoro”che possiede, sollecitando le Istituzioni locali a valorizzarlo nelle forme e nei modi dovuti, per evitare che la quarta Città della Campania per numero di abitanti sia ridotta a un grosso agglomerato urbano senz’anima. Al termine dell’Evento,a cui ha partecipato l’avv. Giuseppe Storti, studioso appassionato anche lui delle tradizioni storiche della nostra Città, la Dirigente Puzone, prima della rappresentazione dello spettacolo “GREASE” in lingua inglese, a cura delle prof. sse Rea e De Rosa, ha comunicato un’altra bellissima notizia, che riempie di gioia e di orgoglio tutta la comunità scolastica dell’I. C. “Ludovico da Casoria” centrale: alla finale nazionale di scacchi - scuola, svoltasi a Montesilvano dal 10 al 13 Maggio scorsi, la squadra della primaria femminile ha conseguito un ragguardevole nono posto assoluto su 356 squadre partecipanti, precisamente 206 maschili/miste e 150 femminili. Nell’occasione ha ribadito che i ragazzi della “Ludovico da Casoria” spiccano sempre in bravura nelle compe-
tizioni a livello provinciale, regionale, nazionale, grazie alle competenze e al prestigio conquistato in anni di impegno nel settore, tanto che sono posti all’attenta osservazione di una ricerca universitaria, la cui finalità è di verificare la ricaduta del gioco- sport degli scacchi sul loro sviluppo intellettivo. Non va dimenticato al riguardo, che la “Ludovico da Casoria” (ma anche la Carducci – King) ha recepito da tempo le ragioni pedagogiche delle indicazioni dell’Europarlamento emanate nel 2012, che sollecitava gli Stati membri ad introdurre l’insegnamento degli scacchi in modo organico nei rispettivi sistemi educativi. Un plauso per i successi dei bravissimi studenti della “Ludovico da Casoria” va al loro coach, insegnante Salvatore Pezzella, che mi ha comunicato i nominativi delle 5 campionesse casoriane, grazie alle quali la “Ludovico da Casoria, primaria femminile, ha ottenuto il nono posto nel trofeo nazionale di scacchi: NOBILIONE CHIARA, OLIVIERO SOFIA, DE MARE LILIANA, ESPOSITO FRANCESCA, AHMAD MARIA FATIMA. AD MAIORA! Anche al torneo di scacchi tra scuole di S. Antimo, la “Ludovico da Casoria” si è distinta brillantemente ed è volata alta in classifica: primaria maschile e femminile, primo posto; secondaria maschile, primo posto. AD MAIORA!
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VITTORIA CASO
“LA SALUTE VIEN MANGIANDO…BENE” I. C. ROMEO: ALUNNI IN CATTEDRA Il 28 maggio, presso l’I. C. Romeo, nelconvegno “La salute vien mangiando…bene”, relatori d’eccezione per età e per bravura sono stati gli studenti della secondaria. “Si tratta di un esperimento; – ha spiegato la Dirigente Scolastica prof. ssa M. E. Megale, nel saluto iniziale a docenti, genitori, personalità che gremivano l’aula polifunzionale del plesso di via San Pietro –non la consueta manifestazione di fine anno ma un convegno, in cui relatori sono esclusivamente i ragazzi. E’ un momento che rappresenta la sintesi conclusiva di un lavoro interdisciplinare di ricerca e approfondimento, molto ricco e articolato, che ha coinvolto tutte le classi di infanzia, primaria e secondaria e tutti i docenti, ciascuno in base alle proprie competenze: uno straordinario lavoro d’équipe!”. E veramente questi relatori in erba, uno o due per ciascuna classe, hanno sintetizzato brillantemente, con l’aiuto di efficaci slides, la ricerca svolta dall’intera classe, guidata dai docenti. In pratica, come ha precisato la responsabile del progetto, referente educazione alla salute, prof. ssa Tallarino, “il progetto ha mirato al benessere, attraverso la promozione di corrette abitudini alimentari”;all’interno del tema “alimentazione”, le classi prime, coordinate dalla prof. ssa Di Antonio, hanno approfondito “Il cibo”, articolato in 6 focus;
le seconde, coordinate dalla prof. ssa Lapenta, “Il concetto di dieta”, articolato in 7 focus; le terze, “Alimentazione, salute, bellezza”, in 7 focus, coordinate dalla prof. ssa Perone. 40 fra ragazzi e ragazze, delegati dalle proprie classi, senza esitazione e con grande disinvoltura sono passati, rispettando i tempi assegnati, dalla storia del cibo, al suo valore simbolico nella religione, dal contributo nutritivo delle erbe alle novità apportate dalle scoperte geografiche; dal significato letterale di dieta alle abitudini alimentari inglesi e francesi (in lingua originale con traduzione simultanea), dalla piramide alimentare all’anoressia e alla bulimia, da un excursus sui canoni di bellezza nell’arte, all’alimentazione dello sportivo, dall’obesità agli o. g. m. In veste di moderatori: De Stefano Umberto, Monaco Ilenia, Zullo Fabrizio della III C; Mendozza Sara, Alterio Giusy sono state protagoniste di intermezzi canori, curati dalla prof. Iengo, mentre il concerto iniziale è stato curato dal prof. Lizio. Ecco i bravissimi relatori: 1D-Lo Schiavo Letizia;1°-Mura Morena; 1 E-Correale Francesco, Marra Francesca; 1 F-Dello Iacono Simone, Pisacane Pasquale; 1 C-Dolcezza Emanuela, De Tata Vincenzo; 1 B-Fiorentino Vincenzo, Rispoli Salvatore; 2°-Amalfitano Chiara, Buonomo Valeria; 2 F- Tarantino Federica,
Tuccillo Valeria; 2G-Alterio Giusy, Pezzella Antonio;2C-Barbato Alessandro, Esposito Chiara; 2B-Scuotto Francesca, Silvestri Eduardo; 2E-Marseglia Antonio, Russo Giuseppe Maria; 2 D-Papagiovanni Karol, Pezzella Alessandro; 3°-Martora Luca, Galdi Giuseppina, Tuccillo Francesca; 3E-Guasco Gabriella, Testa Chiara; 3F-Cirillo Serena, Conte Angelo; 3B, Cinquegrana Ilenia, Quattromani Viviana;3D-Ruggiero Marianna, Maione Enrico;3G-Bifaro Fabiana, CorradiniAdriano. Un “esperimento” sicuramente ben riuscito, grazie alla coralità dell’impegno della comunità scolastica; in particolare “i relatori” sono stati preparati dai proff: Di Antonio,Carbone, Sarno, Di Napoli, Navarra, Avolio, Ferrara, Accurso, Orlando, Stingo, Pipitone, Armellino, Lapenta, Riccio, Migliaccio, Perone, De Luca, Grasso, Caiazzo, Nicosia, Palumbo. Hanno contribuito efficacemente all’organizzazione dell’evento anche la prof. ssa Magliulo, il prof. Mendozzi e la prof. ssa Fiorillo così come l’indispensabile team tecnico: proff. De Pascale, Migliaccio, Scognamiglio. Un grande lavoro, dunque, formativo e inclusivo, in cui informazione scientificamente corretta e didattica sono state coniugate ottimamente, pervenendo a traguardi non solo conoscitivi ma sicuramente anche comportamentali: “si ha un corpo, non si è un corpo!”
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LA PHOTOGALLERY
Senza commento speran l’indolenza e l’indifferenza
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DELLO SCASSABOLLE
do di scuotere l’inerzia, che ha colpito questa Città
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Rossella Verze
‘A CUNTRORA successo della poesia dialettale
Finalmente, il 29 maggio, si è svolto, presso il Salotto Letterario D’Anna, l’atteso incontro di poesia dialettale:’A cuntrora, alla presenza di un pubblico attento e numeroso. Ancora un successo per Clarae Musae e per il Salotto Letterario D’Anna, partner in questa stagione culturale. Francesco Gemito, Vincenzo Cerasuolo, Vincenzo Moccia, Giulia Campece, Antonio Esposito Aiardo, Margherita Savastano, Ciro De Novellis, Giovanni D’Amiano, Raffaele Zocchi, affermati nomi del panorama poetico letterario, hanno declamato i loro versi, dimostrando come il nostro amato napoletano, definito dalla prof. ssa Vittoria Caso “lingua del cuore e delle radici”, possa donare momenti magici. C’è, infatti, chi definisce il napoletano, una lingua, chi un dialetto e le scuole di pensiero sono spesso in disaccordo sulla sua ortografia. Tutti però sono concordi sul fatto che il “napoletano” sia non solo un modo di esprimersi ma soprattutto un modo di essere, di pensare, di vivere. Il calore e il colore del dialetto, la sua duttilità e flessibilità, identificano il nostro
territorio e ne racchiudono le radici storico culturali. Malinconici o allegri, tristi o gioiosi, ironici o graffianti, i versi che sono stati declamati hanno indotto ora il sorriso, ora la riflessione, a dimostrazione, ove mai ce ne fosse stato bisogno, che il nostro dialetto è in grado di veicolare qualunque contenuto: dall’ amore alla cronaca, dalla satira di costume alla letteratura, dall’ironia alla malinconia fino alla straordinaria traduzione di carmi catulliani e del carpe diem oraziano. In chiusura, quale ciliegina sulla torta, le vibranti note del sassofono di Gae-
tano Pellegrino hanno suscitato grande entusiasmo grazie ai suoi arrangiamenti personali e toccanti, che hanno aggiunto poesia a poesia. L’evento è stato coordinato da Daniele Capuozzo, assieme a Vittoria Caso, presidente dell’Associazione Clarae Musae e Sergio D’Anna, titolare dell’accogliente Salotto Letterario e padrone di casa. Sicuramente la libreria D’Anna, che sta diventando un punto di riferimento culturale per la periferia nord, dovrà ampliare lo spazio destinato al salotto! Uniti per Casavatore, Casavatore Segnala, Pro Loco Casavatore, Le Aquile e Sigma – Protezione Civile; CRI, Prospettive, Kompetere Journal, Casoria due, assieme all’I. C. Romeo – Casavatore e all’I. S. Torrente- Casoria, che ha curato l’accoglienza con le sue splendide hostess, hanno condiviso in sintonia d’intenti l’ iniziativa. Il prossimo incontro prima della chiusura estiva degli “AppuntaMenti col Libro” è per il 19 giugno con la silloge poetica di Lia Manzi “Come hai fatto a trovarmi”, assolutamente da non perdere!
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EMILIA SENSALE Attore e autore napoletano tra cinema, TV e teatro, Gianfranco Gallo lascia trasparire dai personaggi che interpreta tutta la sua passione per ciò che fa. Figlio di Nunzio Gallo, uno dei maggiori interpreti della canzone italiana e napoletana degli anni Cinquanta, fratello dell’attore Massimiliano Gallo, ha interpretato con emozionante maestria importanti ruoli che sono entrati nel cuore degli spettatori, anche in TV, come è accaduto quando è entrato nel cast di Gomorra – La serie. Con quali parole descriverebbe la Sua carriera e cosa significa per Lei recitare? “La mia carriera potrei definirla ‘l’incompiuta’, come incompiuto dev’essere il percorso di un artista fino alla morte. Guai a chiudere il cerchio il prima. Per me recitare, ma anche dirigere gli attori, cantare, scrivere, è un modo di esprimere la mia personalità ed il mio pensiero”. Lei ha interpretato ruoli importanti in importanti film e serie TV, prova emozioni differenti tra palcoscenico del teatro e ruolo in televisione? “In teatro ti emozioni durante, nel cinema quando ti rivedi, è una cosa bellissima in entrambi i casi. Nel cinema devi essere talmente ‘dentro’ e concentrato che hai solo il tempo di rivivere il personaggio, che lo si faccia bene o male. In teatro
Gianfranco Gallo: “Incompiuto dev’essere il percorso di un artista fino alla morte”
puoi scegliere di “straniarti”, nel Cinema, almeno per me, è impossibile. Per la TV il discorso è più complesso, dipende dalle produzioni”. Quali emozioni ha provato nell’interpretare il personaggio del boss Don Giuseppe Avitabile? “È stato uno sforzo psichico non indifferente. Avitabile me lo sono portato dietro per un po’, il mio Don Giuseppe era un lupo, isolato dal branco che lentamente perde il contatto anche con se stesso”. C’è un aneddoto particolare che vuole raccontare in merito ai Suoi primi passi da attore?
“Il provino, il primo. A casa di Roberto De Simone a Posillipo, Parco Carelli. Conobbi un Mito, fui fortunato, un genio metà nel mondo nostro metà nel mondo suo. Mi fece recitare Fravecature di Viviani e cantare mentre mi accompagnava al piano, mi parlava di personaggi del Settecento come se li avesse lasciati la sera prima. Mi scelse per ‘La Figlia di Iorio’ di D’Annunzio, poi fui dirottato su Eden Teatro di Viviani perché si ammalò un attore. Anni meravigliosi. Avevo già partecipato ad un film a 16 anni ma il vero debutto fu con Roberto”. Quali nuovi progetti porta avanti con Suo fratello? “Con lui saremo in scena in Teatro la prossima stagione con un mio spettacolo. Anche questa estate gireremo col mio ‘Sette Vizi Napoletani’”. Cosa consiglierebbe ai giovani che vogliono seguire il Suo percorso? “Studiare, praticare la Libertà come esercizio per se e per gli altri, avere passione per le prove più che per il palco, aggiornarsi, non soffrire mai inutilmente, servirsi della sofferenza, non essere megalomani, non essere troppo modesti, non fare nulla senza aver preparato prima, farsi rispettare come lavoratori, amare tutto il Teatro, tutto il Cinema o almeno cercare di conoscere tutto”.
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VENERDI’ 8 GIUGNO 2018 BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE
19 a cura della Dott. ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizioni-
‘’Pancetta? Tutta colpa della flora batterica’’
Cristina Menni, una scienziata italiana, ha delineato il processo di formazione della “pancetta”: il grasso si accumula sull’addome a causa dell’interrelazione tra i batteri intestinali (microbiota), la dieta adottata e le molecole rilasciate dai batteri stessi in risposta al cibo ingerito. Una sorta di circuito che – è il caso di dirlo – si autoalimenta. Lo studio della ricercatrice italiana è stato pubblicato da Nature Genetics. Le evidenze emerse potrebbero portare, nel giro di dieci anni. allo sviluppo di diete personalizzate che, tenendo conto della composizione della flora batterica di ciascuno, favoriscano un’attività intestinale che contrasti l’accumulo di grasso sull’addome. L’esperta ha identificato il mix di molecole prodotte dai batteri intestinali di 500 coppie di gemelli costruendo così una banca dati enorme di tutte queste sostanze. “Abbiamo visto che i composti chimici prodotti dai bat-
teri intestinali regolano l’accumulo di grasso addominale”, spiega l’esperta. “Inoltre abbiamo scoperto che le attività dei nostri microbi intestinali sono solo minimamente controllate da fattori ereditari. Per oltre l’80% dipendono da fattori modificabili, per lo più dalla dieta”. Ciò significa che modulando la dieta (per esempio attraverso un maggior consumo di fibra o probiotici) di un individuo in funzione della composizione del suo microbiota, si potrà ridurne l’accumulo di grasso addominale. Anche la prescrizione di eventuali integratori sarà personalizzata in base al microbiota, perché solo alcuni batteri possono sfruttare un particolare integratore. Infine i dati raccolti nella bio-banca consentiranno ad altri ricercatori di capire i meccanismi con cui i batteri intestinali influenzano la nostra salute, ad esempio il rischio di diabete, malattie cardiovascolari e anche di obesità.
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VENERDI’ 8 GIUGNO 2018 TERESA D’ANGELO
“Sorrido grazie a te”
Venerdì 25 maggio, si è svolto al teatro Augusteo, un grande evento solidale presentato da Gigio Rosa e Claudia Mercurio. L’Associazione Alessandro Peluso onlus, presieduta da Francesco Peluso, ha dato vita alla sesta edizione di questo grande progetto, ricco di sorrisi, solidarietà e divertimento. Francesco stesso dichiara, di essere orgoglioso di portare avanti, la missione di suo fratello Alessandro, con tanta forza e tanto coraggio, di aiutare questi tanti bambini a migliorare le loro condizioni di salute, sia sotto il profilo fisico che psicologico che vivono forti traumi e disagi, ringraziando anche le istituzioni e le persone dal cuore nobile e generoso. L’evento è stato diretto dalla regia di Enzo Fucito, dove sono intervenuti numerosi artisti che ho avuto anche il piacere di intervistare, quali Gigi Finizio grande testimonial della serata, con la sua musica poetica ha incantato il teatro, Rosalia Porcaro, Franco Ricciardi, Anna Falchi, Peppe Iodice e Mariano Bruno con la grande comicità, Marco Fasano, Lucia Dragone, Beata Beatz, Tonia Leoncito e tanti altri ospiti. Hanno offerto tante golosità, la pasticceria Manta di Gigi&Ross e la pasticceria Madonna con buffet unici. I bambini sono il vero senso della vita, c’insegnano a migliorare ed a imparare tantissime cose, che a volte noi adulti dimentichiamo di vedere. Un teatro ricco di emozioni, che ha riempito i tanti cuori presenti per quei bambini. Grande incoraggiamento alla beneficenza e a mettere la mano sul cuore lì dove serve aiuto. Grazie all’associazione Alessandro Peluso, alla giornalista Emanuela Belcuore che mi hanno permesso di partecipare con tanto entusiasmo.
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#VoceAiGiornalisti: stop minacce e precariato, il 12 giugno manifestazione nazionale a Napoli
Un luogo simbolo di Napoli, Forcella, per parlare di giornalisti minacciati e di precariato, di periferie da illuminare e di cronisti di frontiera. I giornalisti italiani, grazie alla disponibilità dell’associazione “Annalisa Durante”, si riuniranno nella struttura comunale “Piazza Forcella”, in via Vicaria Vecchia 23, martedì 12 giugno alle ore 11, per la seconda manifestazione nazionale indetta dalla Federazione nazionale della Stampa italiana, dopo quella di Milano del 30 maggio scorso su lavoro e contratto. Un evento per dare “#VoceAiGiornalisti”, per ascoltare e per fare proposte. L’evento, organizzato in collaborazione con il Sindacato unitario giornalisti della Campania, ha lo scopo di rilanciare temi essenziali che riguardano la professione: dall’eliminazione del carcere per i giornalisti alle querele temerarie, dal lavoro precario alla sicurezza dei cronisti e alla necessità di rendere sempre più reali le garanzie richiamate nell’articolo 21 della Costituzione. «Tutti temi che ci auguriamo tornino nell’agenda parlamentare – affermano gli organizzatori – temi che i precedenti governi hanno evitato di affrontare, nonostante le dichiarazioni di intenti. La politica ha dimostrato di non volere affrontare tutte quelle criticità che in Italia finiscono per limitare la libertà di stampa, come dimostrano le classifiche internazionali sullo stato di salute del giornalismo nel mondo». Al dibattito parteciperanno i vertici della FNSI e delle associazioni regionali di stampa, i presidenti degli organismi di categoria, i colleghi che vivono sotto scorta. Ci saranno anche alcune associazioni che operano nelle periferie della città.
ANDREA PETRELLA
SALUTE, ESPERTI: ‘RIPORTARE ATTENZIONE VERSO CURA PERSONA’ A Capua visita malati terminali con Forum sociosanitario “La dignità della vita va sempre più depauperandosi a vantaggio dell’efficienza e della produttività. In un’epoca in cui la medicina va sempre più verso la ‘tecnologizzazione’, occorre riportare l’attenzione verso la cura della persona nella sua integrità e relazionalità. Il paziente deve essere il centro intorno al quale ‘ruotano’ il personale medico, la famiglia e tutti gli affetti. Nelle persone che vanno verso il termine della vita, il dolore e la sofferenza vanno trattati con le cure palliative ma tenendo presente soprattutto la vicinanza al paziente, che ha bisogno del medico che dica ‘io ci sono’, ‘sono al tuo fianco’, ‘io non ti abbandonò”. Lo ha detto Aldo Bova, presidente nazionale del Forum sociosanitario cristiano in visita agli ammalati dell’hospice di Capua ‘Villa Fiorita’ insieme a don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio Nazionale della Pastorale della salute del-
la Cei, che ha aggiunto: “Nella fase terminale dell’esistenza, tutti sono tentati di rimuovere questo momento di grande dolore dalla loro vita. È un momento in cui vengono messi alla prova affetti, relazioni e in cui ognuno di noi è chiamato ad essere vicino a chi soffre. Una testimonianza che soprattutto le comunità cristiane hanno il dovere di dimostrare con la vicinanza agli ammalati”. Per Luigi Ievoli, anestesista rianimatore, terapista del dolore e cure palliative nonchè responsabile Hospice Villa Fiorita, “Controllare i sintomi dolorosi dei pazienti, significa garantire un percorso di fine vita più sereno. Ed è quello che ogni giorno noi facciamo per la dignità della persona ammalata”. La visita nella struttura ha preceduto un momento di confronto tra medici, psichiatri, filosofi e religiosi a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche Raffaella Sibillo, Pasquale Giustiniani, Gianluigi Zeppetella, Vincenzo Saraceni, Tonino Cantelmi, monsignor Salvatore Visco e padre Alberto Russo.
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Floriana Formisano, 26enne di Casoria, sarà concorrente dal 10 al 16 giugno del primo reality show italiano riguardante il mondo nails. Diplomata in estetica, Floriana attualmente gestisce un centro estetico e da pochi anni si è data allo studio riguardante la Nail Art presso l‘azienda Brillbird Italia, stessa organizzatrice di questo reality che si svolge in un agriturismo in provincia di Firenze. È possibile seguire tramite social il reality, che prevede la partecipazione di dieci concorrenti in un luogo ripreso 24 ore su 24 da telecamere e microfoni. Ci saranno inoltre ospiti VIP, tante sorprese e un premio per la vincitrice finale.
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Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione
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