DOMENICA Settimanale di Informazione 10 NOVEMBRE 2019
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ANNO XIX - N° 34 - DOMENICA 10 NOVEMBRE 2019
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DISSESTO AMMINISTRATIVO
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L’EDITORIALE DI NANDO TROISE
LA LIBERTA’ AMMINISTRATIVA? CASORIA NON CE L’HA!
Chi non vorrebbe avere una Pubblica Amministrazione efficace ed efficiente, ad alto livello di produttività, fondata sulla fiducia, sulla responsabilità personale, sull’apprendimento continuato, sul merito, sui rapporti di solidarietà? Eppure se nessuno si mette in testa di praticare questo tipo di amministrazione continueremo a vivere nel modo che ben conosciamo. Casoria è un paese bizzarro, riesce bene in tanti settori, ma sempre incapace di curare il suo cancro amministrativo. Concentra la sua attenzione sulla politica, mentre non riesce ad appassionarsi al buon funzionamento del Comune. Architetta Dichiarazioni di Inizio Attività, permessi a costruire, lottizzazioni, PIP, PEEP, piani di recupero, ma finora non è riuscita ad apprendere i funzionamenti amministrativi corretti. Prevale ancora da noi, largamente, la logica assistenziale della tradizione amministrativa che va dagli anni 50 fino ai giorni nostri. Perché non riusciamo a modificare questo stato di cose?
Perché, accanto alle libertà individuali, politiche e sociali, Casoria non gode della libertà amministrativa? Il risultato di questi paragoni, verifiche ed esperienze che hanno come refrain la penuria delle libertà amministrative è la messa a fuoco progressiva di un handicap – quello amministrativo – che risulta ormai insopportabile al cittadino, da un punto di vista economico, sociale e civile. Una constatazione disarmante di un fenomeno grave, che, se non verrà affrontato nella dovuta maniera, metterà, senza dubbio a repentaglio il futuro di Casoria.
Ma è un ragionamento che, al contrario, indica la strada di una possibile rigenerazione che approfondendo la tematica della crescita senza sosta del rendimento della pubblica amministrazione, si ispiri alle esperienze personali dei tanti dipendenti della pubblica amministrazione che amano il proprio lavoro e la propria città e fondi la sua ragione di essere, sul modo più genuino di amministrare, vale a dire sulla sua straordinaria realtà territoriale, frutto di una esperienza storica pluricentenaria. Liberata dal peso e dai condizionamenti di un Comune assistenziale ed incoraggiata nelle sue tendenze economico – sociali più positive, essa può rimettere effettivamente Casoria in carreggiata. Morale della storia: si parla di un cambiamento normale, a portata di mano, che deve prendere piede attraverso esempi parlanti di buona amministrazione, iniziando da “qualche parte” con il concorso di diverse istanze pubbliche, intrecciando volontà differenti verso un unico fine. continua a pag. 4
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Se, come segno di riscossione civile e di assunzione di responsabilità, ciò potesse verificarsi in situazioni particolarmente disagiate, che hanno sofferto indubbiamente della situazione amministrativa che si è venuta a creare, la cosa assumerebbe un significato di particolare valore. “Gli attori negativi”, oggi, sono tranquilli. Invece, restano gli interrogativi inquietanti e sembra inafferrabili. Occorre spaziare per molti fronti, osservando, sempre, la nostra realtà dal punto
di vista dell’amministrazione (e non da quello politico – sociale) ed analizzando un procedimento interattivo di analisi. Bisogna socchiudere varchi inattesi su radici lontane, interrogare Francesco Polizio e Tommaso Casillo quali testimoni privilegiati, ricostruire sequenze storiche poco conosciute sulla nascita del nostro sistema amministrativo, attingere a disavventure personali. Oggi, Casoria è molto peggiorata, sia rispetto alla sua storia o a quando divenne punto di riferimento di un periodo industriale. Oggi è una Città che sta
perdendo la sua identità sociale, storica e religiosa, diventando, invece, il paese dei centri commerciali, con un traffico caotico e che non riesce a fornire i più elementari servizi. Una Città non amata, abitata da cittadini anonimi ed annoiati, e da un popolo sussidiato che ringrazia e da migliaia di immigrati che hanno devastato un territorio, non pianificato né controllato, con costruzioni abusive “poi condonate”. Casoria è uno dei più brutti scempi urbanistici al Mondo. Buona notte, Casoria e Buona Fortuna.
ANTONIO BOTTA
“Zero al Sud”: il libro del giornalista M. Esposito che smaschera le distorsioni del federalismo fiscale ai danni del Sud
“FURTO DI DIRITTI”
“ZERO AL SUD”, un libro che fa chiarezza sui tanti luoghi comuni, generalmente acquisiti come veri e mai messi in discussione, secondo cui se i meridionali attendono mesi per una visita medica in ospedale, se i bambini del Mezzogiorno d’Italia non fruiscono di asili nido e di mense scolastiche, se ai disabili non sono garantiti pienamente i diritti stabiliti dalle normative vigenti, se la viabilità è dissestata e se i servizi sociali nel Sud sono complessivamente carenti, la colpa è da attribuire unicamente a una gestione dissennata e scialacquona delle risorse pubbliche, determinata dall’incapacità di amministrare e/o dalla disonestà - ruberia delle classi dirigenti locali, oltre che dalla presenza pervasiva della criminalità organizzata. Invece, l’autore del testo poc’anzi citato, il giornalista de “Il Mattino” Marco Esposito, con dati inoppugnabili, desunti da una miriade di documenti letti con attenzione e puntualmente citati, con pubblicazione di stralci, dimostra che le disfunzioni e i disservizi rilevabili nel Meridione sono da attribuire, come evidenziato nel sottotitolo dello stesso libro, alla “STORIA INCREDIBILE (E VERA) DELL’ATTUAZIONE PERVERSA DEL FEDERALISMO FISCALE”. Commentando e sintetizzando il suo interessante, accurato e minuzioso lavoro, pubblicato dalla casa editrice “RUBETTINO”, l’Autore, nella trasmissione “Linea Notte” del TG 3 di alcune settimane fa ha evidenziato
che “il federalismo fiscale, attuato per i Comuni con regole diaboliche, invece di dare un livello essenziale di servizi a tutti, un minimo da garantire a tutta Italia, ha stabilito che chi aveva poco era giusto che avesse poco: è come se dicessimo che se le donne sono trattate male, è giusto che siano aggredite, abusate, violentate. Vi sono Comuni, come Altamura, 70.000 abitanti e 1.800 bambini, dove il fabbisogno di asili nido è zero; in Emilia Romagna, invece, vi sono molti servizi e si stabilisce che è giusto questo divario; a Reggio Calabria, il diritto riconosciuto per gli asili nido è di 90.000 euro, a Reggio Emilia, più piccola, è di 9 milioni di euro, 100 volte di più.” Nel libro, Esposito fa riferimento ad altre località, stigmatizzando il ragionamento anticostituzionale, assurdo e ingiusto che è alla base della scelta di erogare meno servizi proprio là dove i cittadini non ne godono o ne hanno di meno: se in un Comune mancano gli asi-
li nido, ciò dimostra, secondo la classe dirigente che ci governa, che i cittadini non ne hanno bisogno; in altri termini, nei Comuni dove mancano asili nido e altri servizi sono carenti (trasporti pubblici, illuminazione pubblica, istruzione, mensa scolastica…) il “fabbisogno standard è zero”, ossia non servono ai cittadini, dunque è preferibile dirottare le risorse pubbliche là dove proprio la presenza dei servizi dimostra che occorrono: si allarga insomma, con il federalismo fiscale strutturato dalle Commissioni incaricate di definirlo (Associazione nazionale dei Comuni italiani, Commissione bicamerale attuazione federalismo fiscale, Commissione tecnica fabbisogni standard, Ufficio parlamentare di bilancio…) il già profondo divario tra chi, già avendo di più, ha ancora di più, ossia i cittadini del Nord, e chi, già avendo di meno, ha ancora di meno, ossia i cittadini del Sud. Ecco ciò che il giornalista napoletano scrive al riguardo nell’intro-
DOMENICA 10 NOVEMBRE 2019 duzione, facendo riferimento proprio al Comune di Casoria: “Lo Stato italiano dopo complessi conteggi ha certificato che il fabbisogno dei territori privi di servizi fosse proprio zero. Esattamente zero. E che quindi il nulla coincidesse con il giusto. Per esempio, a Casoria – 80.000 abitanti ai confini di Napoli – è credibile che il “fabbisogno” di asili nido, con 2.200 bambini entro i tre anni d’età, sia zero? Ovviamente no. Un conto è la quantità dei servizi esistenti, che purtroppo può essere zero, altra cosa è la necessità di un servizio, cioè mamme e papà che porterebbero volentieri il piccolo all’asilo, se soltanto ve ne fosse uno. Eppure in Italia si è stabilito che ci sono migliaia di Comuni con “fabbisogno zero” […]E così, non avendo soldi per dare al Sud quel che era giusto, si è intrapresa la strada opposta: si è certificato che al Sud i servizi pubblici non servono, al Sud non ce n’è bisogno, al Sud il fabbisogno è zero o molto poco. Questa distorta modalità di applicazione del federalismo fiscale a favore degli italiani del Nord, definita efficacemente da Esposito “furto di diritti”, è stata nominata dalle Commissioni predette “spesa storica”, che viene ripartita non in base alle necessità dei vari territori nazionali, ma tenendo conto di ciò che si è sem-
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A Casoria mancano gli asili nido? Vuol dire che il “fabbisognO è zero”,ossia che ai 2.200 bambini entro i tre anni di età non servono pre avuto, anche se non è più sufficiente a garantire servizi pari a quelli del resto del Paese. Insomma, è grave che si proceda in maniera nettamente opposta ai principi di uguaglianza di diritti e di pari opportunità sanciti dalla nostra Costituzione, in primis quelli alla salute e all’istruzione. E’ come dire: “se finora hai avuto spiccioli o nessuna erogazione
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per gli asili nido, perché al Sud non ce n’erano o ce ne sono pochi, continuerai ad avere gli spiccioli che hai sempre avuto”. Ha scritto Gianfranco Viesti nella prefazione che tale disegno parte dalla convinzione, di gran parte delle classi dirigenti del Nord, che i cittadini settentrionali “godevano di minori servizi rispetto alle tasse pagate a causa del trasferimento verso Sud di una rilevante parte del gettito fiscale”. E come si sono comportati i referenti politici meridionali nelle varie Commissioni di cui sopra? Ecco la risposta sconcertante di Esposito: pochissimi politici del Sud hanno partecipato alle varie riunioni e, tra quei pochi, solo qualcuno interveniva per portare avanti le istanze del Meridione d’Italia. Il libro “Zero al Sud”, dunque, spiega in maniera efficace e con argomentazioni validissime che quanto sostenuto dalle classi dirigenti del Nord non corrisponde a verità; al contrario, come ammesso da ben due sottosegretari, “lo Stato è in debito con il Mezzogiorno”. Un libro da leggere per un’informazione obiettiva, non condizionata dai pregiudizi, un libro utile anche per coloro, cittadini del Mezzogiorno, che vogliono entrare nell’agone politico ed impegnarsi con serietà e competenza per lottare e migliorare la qualità di vita nel nostro Sud.
Vincenzo D’Anna
Dottore in scienze dell’Ingegneria Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Napoli
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La storia della Chiesa di San Rocco: fede e devozione sopravvissute ad un destino avverso
La storia della Chiesa di San Rocco a Casoria è una delle tante testimonianze di quanto la profonda fede, tramandata da un’antica devozione, possa tenere in vita qualcosa che una serie di eventi, nell’arco dei secoli, non ha fatto altro che provare a distruggere. E’ antica la storia di San Rocco. Per capire la devozione a questo Santo, dobbiamo risalire ai tempi della peste a Napoli, nella metà del ‘600, quando la città fu sconvolta dalla più terribile epidemia di peste della sua storia, tanto da colpire, con l’avvento della calura estiva, i comuni limitrofi come, appunto, Casoria. A poco servì invocare benedizioni contro la “morte nera” e quel “male contagioso di peste” che, in brevissimo tempo, dimezzò la popolazione del Paese. I casoriani, a spese del Comune, decisero, dunque, di costruire una cappella proprio nella piazza centrale della città, che fu dedicata a San Rocco e a San Sebastiano, due Santi le cui vite sono state, nei secoli precedenti, legate in qualche modo alla pestilenza. San Rocco fu, egli stesso, colpito dalla peste mentre assisteva gli ammalati all’Ospedale di Santa Maria di Betlemme a Piacenza. Si riparò in una grotta aspettando la morte, dove un cane lo salvò portandogli ogni giorno un pezzo di pane, facendolo guarire completamente. San Sebastiano aiutava i poveri ed i bisognosi ed è considerato il principale Santo protettore invocato contro la peste: le frecce che lo colpirono durante il suo martirio, non lo uccisero ma le ferite inferte sono state sempre paragonate ai bubboni della peste. L’antica cappella del seicento - considerata un vero gioiello dell’architettura barocca - fu, però, abbattuta
nel secondo dopoguerra per ampliare la piazza principale della città, e fu ricostruita nel 1949 nello spazio antistante la Sala Consiliare del Comune di Casoria, per merito dell’allora Sindaco Raimondo Paone e dell’Assessore Conte Luigi Rocco di Torrepadula. Fu ingrandita e rimase inalterata la dedica ai due Santi, rappresentati uno – San Sebastiano – con un’immagine sotto al soffitto – e
l’altro – San Rocco – con una statua. Ma questa nuova chiesa durò soltanto pochi decenni : alcuni attribuiscono la demolizione alle condizioni precarie causate dal terremoto del novembre del 1980, altri ne anticipano la chiusura al mese di febbraio dello stesso anno, quando il Commissario Prefettizio, Renato Profili, decise di ampliare il Palazzo Comunale, promettendo – soltanto a parole – che San Rocco avrebbe avuto, nella stessa piazza, uno spazio più adatto per il culto e la venerazione da parte dei fedeli. Gli ultimi resti furono abbattuti qualche anno dopo per far posto al nuovo palazzo comunale. La statua di San Rocco ed il dipinto di San Sebastiano trovarono degna dimora nella Chiesa di San Mauro. Nel 1994, due sacerdoti di Casoria, Don Vincenzo Scippa e Don Carmine Genovese non si arresero, e riuscirono ad ottenere dall’allora Sindaco De Luca uno spazio al piano terra del vecchio Comune, precedentemente occupato dal Comando dei Vigili Urbani. Questo spazio fu consegnato completamente vuoto e grazie ad un comitato civico, l’Associazione San Rocco ed al suo Presidente, il Sig. Aniello De Rosa, la chiesa ha ritrovato vita, è stata arredata e riaperta al culto nell’agosto del 1996. Un luogo che esprime profonda e antica religiosità, dunque, ma anche, e soprattutto, un luogo profondamente legato alla storia di questa città e dei suoi abitanti, a testimonianza di quanto “operosità, unanime volontà, generosità e devozione di un popolo” – così come recita l’epigrafe commemorativa nella cappella – possano, molto spesso, realmente cambiare il corso della storia, e non solo di una Chiesa.
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IMMA CASTRONUOVO Nicoletta Lanzano, trentatrè anni, una laurea in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionata di diritti umani e grande attivista nel sociale (fa parte della Croce Rossa campania nonchè della commissione pari opportunita’ dell’ordine dei giornalisti della Campania, ndr), è da qualche anno il vice-direttore di un innovativo web journal, il Kompetere Journal, che dirige insieme al direttore responsabile Massimiliano Musto. Un’azienda formata da competenti professionisti di settore, con a capo il suo socio fondatore che da anni e’ una realtà di riferimento per le aziende e non solo. Kompetere Journal nasce nel 2006, come rivista online di profilo economico – finaziario, pensata in modo da soddisfare le esigenze informative di una pluralita’ di interlocutori, dal professionista al risparmiatore, dal privato all’azienda. Da quest’anno, ha come vice
Nicoletta lanzano, giornalista e vice-direttore di “kompetere journal”, si racconta a casoriadue – direttore la dottoressa Nicoletta Lanzano, autrice e conduttrice di diversi programmi di interviste per il giornale, da “a tu per tu”, a “books and culture”, fino a “kompetere professione giornalista”, quest’ultimo condotto insieme al collega giornalista giuseppe De Silva. Col suo
ingresso nel 2017, kompetere journal ha avuto una spinta propulsiva, contribuendo ad arricchire ed innovare la linea editoriale. Una donna di gran carattere, Nicoletta Lanzano, molto legata ai valori tradizionali della famiglia e paladina dei diritti umani, che attualmen-
te sta preparando un evento – insieme alla commissione pari opportunità dell’ordine dei giornalisti della campania – sul tema della violenza, intitolato “i figli della violenza”, che si prefigge di trattare la violenza in modo trasversale, prendendo in considerazione non solo quelle che sono le vittime dirette ed immediate della violenza, ma anche, in senso lato, con un occhio rivolto ai soggetti che non sono tutelati dallo Stato. Ha inoltre curato diversi uffici stampa, sia di politica che di eventi culturali, ed è stata moderatrice di diversi eventi culturali istituzionali, di economia, cultura e di pari opportunità. Insomma, una giovane e capace professionista impegnata anche nel sociale, che possiamo vedere, tra l’atro, su Capri Event, oltreche’ sul web. Una giornalista che non dimentica di essere, innanzitutto, una persona, e alla quale va tutto la nostra stima, di giornalista e di donna.
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DANIELA CESARINI
RICORDARE LE UNIVERSIADI
Ricordare viene dal latino re-cordari, riportare al cuore, avere memoria e sentimento per eventi accaduti in passato. Ma il ricordo non è solo la memoria del passato, conservazione e rafforzamento dell’identità individuale e collettiva, ma è soprattutto stimolo dinamico per l’evoluzione della società. E’ in questo senso che la redazione di Casoriadue oggi vuole ricordare le universiadi. Le Universiadi, manifestazione sportiva che vede impegnati atleti universitari di tutto il mondo in molteplici discipline, si sono svolte a Napoli, e più in generale in tutta la regione Campania, dal 3 al 14 luglio 2019. Tra gli impianti sportivi scelti per l’occasione sono comparsi il PalaCasoria e lo stadio San Mauro. Le gare sportive
che si sono tenute nei nostri centri hanno visto impegnate squadre di pallanuoto, calcio e taekwondo di tutto il mondo. Abbiamo ospitato con partecipazione e calore atleti russi, nord coreani, uruguaiani, messicani, nonché la nazionale italiana di calcio femminile. L’evento è stato un successo: famiglie
e tifosi hanno esultato e si sono riuniti e divertiti nelle strutture messe a nuovo per l’occasione. L’ammodernamento delle strutture sportive è stato fatto in tempi record, e Casoria ha avuto l’occasione di essere conosciuta e apprezzata da turisti e di mettere in luce le qualità storiche e artische oltre che sportive a livello mondiale. Questo quanto vogliamo ricordare. Gli eventi positivi nel corso della storia di una comunità devono essere tenuti in memoria per poter servire da stimolo a fare come prima, fare di più; La visione di un passato così vicino sia uno sprono a progettare eventi futuri che possano dare forza e continuità alla capacità produttiva della città, questo il nostro augurio.
FRANCESCO D’ANNA
LARGO SAN MAURO: CHE IMPRESA!
IL BAR CENTRALE
“Come preannunciato qualche settimana fa, nonostante siano ancora in corso le prassi giudiziarie, abbiamo dato inizio ai lavori a Largo San Mauro’’. Queste erano le parole espresse dal sindaco Raffaele Bene lo scorso 28 agosto, data di inizio di una lunga Odissea che sembra essere ormai arrivata ai titoli di coda. In quest’ultima settimana le condizioni atmosferiche hanno purtroppo reso difficili i lavori di riempimento della voragine di Largo San Mauro. Si ricorda che la situazione resta
complessa per via delle continue evoluzioni della zona compresa tra via San Mauro e via Cardinale Maglione, basti pensare all’ultimo sprofondamento, inatteso, di circa 24 giorni fa che non ha fatto altro che aumentare i tempi di ripristino. Le condizioni del sottosuolo restano, tuttavia monitorate affinché si riescano a terminare con successo le azioni di riempimento. Sarà interessante capire quali saranno, al termine dei lavori, le manovre di precauzione che l’amministrazione vare.
Come anticipato la scorsa domenica, riprendiamo questa settimana la carrellata circa la descrizione dei bar storici di piazza Cirillo. Dopo aver ampiamente descritto la storia del ‘’Bar Sgambati’’ ci spostiamo verso il ‘’Bar Centrale’’, il quale è un ritrovo importante soprattutto per i giovani del territorio. Situato in Piazza Domenico Cirillo, 2, il Bar Centrale si rivolge a un target ampio, infatti la clientela è composta sia da ragazzi sia da adulti. Vincenzo Manna gestisce l’attività con successo e le recensioni riferite ad essa sono ottime. La storia
del bar è strettamente legata a quella del caffè. Basti pensare che sono stati addirittura elencati più di trenta modi di bere il caffè in Italia, da macchiato a schiumato, da lungo a ristretto, da corretto a decaffeinato, in bicchiere o in tazza, in tazza piccola o in tazza grande, segno che la cultura del caffè è enormemente radicata nella nostra nazione ed è indissolubilmente legata a quella del bar, evoluzione storica e sociale del Caffè, cioè del luogo che originariamente proprio da questa bevanda ha preso il nome.
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ESPEDITO D’ANTO’
MUSEO NAZIONALE DI NAPOLI: UN LUOGO RICCO DI STORIA Il MANN, o Museo Archeologico Nazionale di Napoli per esteso, è considerato uno dei più importanti e completi musei sulla storia dell’antichità della città partenopea e del mondo, dati i reperti archeologici riguardanti la storia dell’epoca romana. Ospitato dal Palazzo degli Studi e con oltre 615.000 visitatori totali durante l’anno 2018, presenta una superficie espositiva complessiva di 12.650 m², escludendo la Stazione Neapolis: ambiente museale gratuito aperto nel 2005 nella sottostante stazione metropolitana “Museo”. Diviso in sette sezioni, otto se includiamo la Stazione sopracitata che ospita reperti rinvenuti negli scavi della metropolitana, propone al piano terra le meraviglie della Collezione Farnese, che include sculture greche e romane che rappresentano al meglio le origini della civiltà europea. Occupando tutte le sale e le gallerie del piano terra, fanno parte di questa collezione sculture di grandi dimensioni rinvenute nelle Terme di Caracalla a Roma, dopo i lavori di scavo promossi dal papa Paolo III nato, appunto, Alessandro Farnese. Tra i numerosi lavori in marmo, di spettacolare magnificenza troviamo il celebre Ercole Farnese, amata da giganti dell’arte come Michelangelo Buonarroti e scolpita da Glicone di Atene: esperto copista che emula l’originale bronzea di Lisippo, scultore e bronzista anch’egli nonché uno dei maestri della scultura
greca classica. Si può ammirare, ancora, l’imponente statua del Toro Farnese, o Supplizio di Dirce: gigantesco, sia in dimensioni che in complessità, gruppo statuario ellenistico in marmo mai realizzato e giunto integro fino a noi. Di grande rilevanza le collezioni dedicate a Pompei, Ercolano e Stabia, che contengono mosaici utilizzati in antichità per fini decorativi nonché esempi di pittura romana, estremamente rari nel panorama archeologico internazionale. Molto particolare la sezione “Gabinetto Segreto” (chiamata così per i suoi contenuti espliciti vietati ai minori di 14 anni), situato al piano ammezzato dopo la sezione dedicata ai mosaici, in cui vengono esposte testimonianze della cultura erotica e sessuale pompeiana. Tra i ritrovamenti troviamo i cosiddetti “Lupanari” ovvero le antiche case chiuse della città di Pompei in cui era possibile dedicarsi ai piaceri della carne: un viaggio di due sale che mostra con chiarezza tutto ciò che ha a che fare con il sesso al tempo dei romani, considerando anche gli aspetti religiosi, culturali e
magici a cui fanno eco questo tipo di testimonianze. Degni di nota e di recente restauro, troviamo i due grandi cortili interni che conservano pezzi di grande pregio artistico: due ambienti esterni nei quali natura e storia si uniscono per un delizioso confort estetico. Al primo piano del Museo troviamo un autentico gioiello: il cosiddetto Salone della Meridiana, enorme spazio che accoglie e meraviglia lo spettatore grazie non solo alle opere che ospita, ma anche grazie al soffitto decorato da un affresco di Pietro Bardellino del 1781, raffigurante il tema delle virtù di Ferdinando IV e di sua moglie Maria Carolina, protettori delle arti. Volgendo sempre lo sguardo verso le origini e verso il passato, negli ultimi anni il salone viene utilizzato anche per le mostre temporanee, alcune di grande pregio come la grande mostra su Antonio Canova che ha visto arrivare in Italia grandi capolavori dal Museo statale Ermitage (o Hermitage) di San Pietroburgo, in Russia, tra cui le celebri “Tre grazie”.
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GIUSEPPE NAPPA
MISS RIVINCITA: UN URLO CONTRO OGNI TIPO DI VIOLENZA
Mi incontro con l’ideatrice e l’attrice protagonista di questo corto “Miss Rivincita” Carla Gentile e la produttrice ed anche attrice protagonista Maria Mastrojanni. Seduti davanti ad un bel caffè parliamo. Carla Gentile è nello spettacolo da piccolissima tanto è il suo curriculum nonostante la sua giovane età. Purtroppo ad un certo punto la sua vita è stata colpita da una forma molto usuale di violenza, il bullismo... così mi racconta la sua storia e percepisco e vedo ancora i suoi occhi lucidi e quelli di sua madre. Nonostante tutto la sua passione e la sua voglia di vivere di fare spetta-
colo, di continuare gli studi non si è mai fermata, tanto da fare questo corto dal titolo “Miss Rivincita” e presentarlo in tanti posti per gridare ad alta voce: no alla violenza!!! sperando davvero che tutto possa ritornare a splendere. In questo corto hanno voluto evidenziare ogni forma di bullismo, di “violenza”. Ci tengo a sottolineare che la Gentile è anche una cantante ed un’attrice...non si è mai fermata nonostante tutto! Anche grazie all’aiuto di sua mamma Maria Mastrojanni che lei tiene sempre a ringraziare. Mi salutano sottolineando che “Miss Rivincita” girerà moltissimo.
TERESA D’ANGELO
Il giorno più bello del mondo, il nuovo film di Alessandro Siani che sta spopolando
La magia arriva e abbraccia tutti come se fosse una scia luminosa, luccicante e imprevedibile. Dopo essersi assicurato il titolo di miglior esordio del cinema italiano del 2019, con 324mila euro incassati nel primo giorno di programmazione, “Il giorno più bello del mondo”, il nuovo film diretto e interpretato da Alessandro Siani, raggiunge un nuovo record: quello di miglior incasso italiano del 2019 nel weekend di apertura. Con quasi 3 milioni di euro, la commedia, infatti, polverizza la concorrenza puntando ancora una volta sui buoni sentimenti, su una Napoli calda e accogliente e su un nipotino prodigioso che promette di trascinare gli spettatori in un mondo fatato, dove tutto è il contrario di tutto. «Il dato de Il giorno più bello del mondo è una grande vittoria
di Alessandro Siani, che ha saputo far evolvere la sua cinematografia in un territorio family e ha condiviso la scelta di una data diversa e sfidante», fa sapere Nicola Maccanico, amministratore delegato di Vision Distribution. «Con Vision siamo orgogliosi di averlo accompagnato in questo percorso artistico e di aver dimostrato come sia possibile trovare nuove date anche per i nostri più grandi talenti. Coniugare il successo del singolo film alla crescita del mercato nel suo complesso è possibile. Ci vuole solo coraggio». A sorprendere è, infatti, la scelta di portare in sala il film con un certo anticipo rispetto al periodo natalizio, indicato da sempre come il più favorevole per il cinema italiano sotto il profilo degli incassi.
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DANIELE ESPOSITO*
DOLORE ALLA SCHIENA? ECCO COME RISOLVERE IL PROBLEMA
Oggi voglio rivelarti delle semplici correzioni che puoi apportare per porre fine al dolore che senti quando ti alzi, e quando ti siedi. Un piano di allenamento intelligente può fare molto per prevenire infortuni e sentirsi bene. Il lavoro in palestra però, può essere annullato se non ti prendi cura di te quando sei fuori dalla palestra. Infatti il momento in cui la tua postura può fare più danni è proprio nella vita quotidiana. Che tu sia in piedi o incatenato a una scrivania, la realtà è che la vita può essere un dolore alla schiena. Le seguenti linee guida hanno lo scopo di aiutare a mettere il tuo corpo in una posizione più efficiente e aiutarti a fissare la postura. POSIZIONE ERETTA Il tuo peso è distribuito uniformemente su tutta la pianta del piede. Non inclinarti da una parte o dall’altra in modo che un piede assuma più peso. Difetti comuni: Il peso si sposta in avanti sulle punte dei piedi o più su una gamba rispetto all’altra. La parte superiore della schiena è piegata. Soluzione rapida: Esegui tre piccoli salti. Il salto dovrebbe aiutarti ad allineare i piedi e ristabilire l’equilibrio, che farà tornare il tuo corpo nella posizione ideale.
POSIZIONE SEDUTA Piedi piatti a terra puntati in avanti o leggermente fuori. I fianchi si flettono a circa 90 gradi. Fianchi, spalle e orecchie sono tutti in linea. Difetti comuni: Una gamba incrociata sopra l’altra Peso spostato da un lato. La parte superiore della schiena si accovaccia. Testa posizionata davanti alla colonna vertebrale. Braccia non appoggiate. Soluzione rapida: Posiziona entrambi i
piedi sul pavimento, alza le braccia in alto, quindi abbassa le braccia e guida i gomiti verso il basso e all’indietro. Le braccia sopra la testa aiuteranno ad allungare la colonna vertebrale, e tirando indietro le spalle, dovrebbe aiutare ad aprire il petto e prevenire la sindrome della scrivania curva. È importante notare che mentre alcune posture sono più desiderabili di altre, la postura migliore è una postura che cambia. In altre parole, non puoi rimanere nella stessa posizione per ore e ore. Ciò significa che devi alzarti e muoverti un pò almeno una volta ogni ora. Il tuo corpo si adatta naturalmente alle posizioni in cui trascorre la maggior parte del tempo. Rompere regolarmente questi cicli con movimento e stretching può aiutarti a non adattarti strutturalmente o funzionalmente a una posizione che limiterà le tue prestazioni o ti farà infortunare. Prova l’allenamento posturale richiedendo un pass gratuito qui https://galacticapalestre.it/allenati-gratis *Personal Trainer e consulente della nutrizione sportiva, da oltre 15 anni nel settore, è autore del libro il Metodo 5, premio eccellenza italiana a Washington D.C.
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Nazireo nome d’arte Luciano Buonfiglio nasce il 03 ottobre 1979 a Napoli (Na) residente in Casoria. Fin da piccolo, ama lo spettacolo, ma soprattutto il mondo della musica, ispirandosi a grandi artisti come : Stevie Wonder e Whitney Houston praticamente ama il genere Soul e Gospel, anche se la sua timbrica vocale è rock.
Che cos’è la musica per te? Ho sempre considerato la musica un dono di Dio. Iniziai il mio percorso con lo studio e con la realizzazione del primo disco nel 2004 “DEDICATO A TE” ...un disco dedicato interamente a Dio! Hai mai partecipato a talent o festival? Nel 2008 “Festival di Napoli” Nel 2009 festival di Castrocaro con arrivo alle semifinali. Nel 2010, 2014, 2017 e 2018 la partecipazione alle selezioni del festival di Sanremo giovani. Ho partecipato a moltissime selezioni per i vari programmi televisivi, Talent, come: “X factor”, “Italia’s got talent”, “The Voice”, “Tu si que vales” ecc. Parlaci del tuo rapporto con la fede Praticamente la fede per me è il mio scopo di vita. Il mio rapporto con Dio non è una religione ma un’esperienza di vita. L’essenza! Raccontaci del tuo nuovo disco e dei tuoi progetti futuri È uscito il 24 ottobre il mio nuovo album dal titolo “LA TUA VITA PER LA MIA” 18 canzoni con 4 in spagnolo. Lo definisco un album autobiografico avendo lo scopo di trasmettere la fede e l’amore, ma soprattutto la conferma che Dio c’è! Un disco Pop Rock con delle tendenze della musica Soul (lo stile che fa vibrare la sua anima). I miei progetti è di far conoscere la mia musica con un tour in Italia , America Latina e oltre.... Dove possono trovare il tuo disco? Su tutti i DIGITAL STORE e si puo richiedere attraverso i miei Social e il mio sito www.nazireo.com Facebook:Nazireo - Instagram:Nazireo_music
A tutti i disabili e anziani del territorio e le loro
A I R O S A C .S. ONLUS famiglie, si COMUNICA che l’A.I.A.S. Casoria è autorizzata
A.I.A
ed accreditata con l’Ufficio di Piano dell’Ambito eTerritoriale Campania gion
ormazione
Scuola di F
ata alla Re
redit le – AccCasavatore N° 18 (Casoria, e Arzano) Professiona
e la REGIONE CAMPANIA, per i seguenti servizi;
SOCIO SANITARIO CentroOPERATORE Sociale Polifunzionale per disabili di 1000ore econ servizi sanitari Assistenza domiciliare integrata di 400 ore per chi è in possesso dell'O.S.A Assistenza specialistica scolastica per disabili Assistenza domiciliare Socio-Assistenziale O.S.S.S. per disabili e anziani Segretariato Sociale Sociale OPERATORE SOCIO- Trasporto SANITARIO SPECIALE Gruppo appartamento per–disabili in Via co-housing Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria A.I.A.S. Sede corsuale G. Matteotti n.9 - Casoria (NA) Tel-fax 081/7586774 – 081/5405672 E-mail: solidary.aias@libero.it Formazione Professionale Tutti i giorni lavorativi dalle ore 09:00 – 12:00 e 16:00 – 18:00 - Il sabato dalle ore 09:00 alle 12:00
O.S.S.
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Tali servizi sono possibili anche attraverso le modalità di voucher rilasciati dai Comuni di appartenenza. Chi è interessato può farlo e/o richiedere informazioni alla segreteria dell’AIAS Casoria Via Giacomo Matteotti n.9 – Tel.081/5405672 – Tel/fax. 081/7586774 email: solidary.aias@libero.it - pec: aiascasoria@pec.it – sito web: www.aiascasoria.it
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
parco coravide compie 50 anni Costruito nel 1970 composto da 4 fabbricati per 172 nuclei familiari era il fiore all’occhiello della zona quando fu costruito, ma il tempo, l’incuria lo hanno sopraffatto con la complicità dei vari politici che si sono succeduti. La cosidetta frazione di Arpino sedotta e abbandonata come recita il titolo di
un film.Fogne inesistenti con il pagamento di un balzello risalente ai Borboni mi riferisco al consorzio bonifica Volla, strade fatiscenti, segnaletica inesistente, per non parlare dei mezzi pubblici rari e con fermate impossibili da raggiungere per una popolazione fatta da bambini ed adulti in età avanzata.
Mi limito a questa precarietà ma le cose inadeguate sono tante. Nella speranza che nel 2020 la situazione possa migliorare vi ringrazio per avermi lasciato questo spazio per evidenziare il nostro dissenso. Carlo Temponi
ITALIA NOTIZIE
“Enormi disagi tra Napoli, Casavatore e Casoria, Circumvallazione esterna, invasa da suppellettili e rifiuti speciali
Siti di stoccaggio stracolmi e camion in fila per scaricare. Il resto lo fa l’inciviltà della gente” “Enormi disagi per i residenti dell’area compresa tra Napoli, Casoria e Casavatore, a causa del mancato ritiro di tonnellate di rifiuti di ogni genere. La Circumvallazione esterna di Napoli, proprio dove insiste la rampa che scende su via Caserta al Bravo, è una vera e propria discarica a cielo aperto. Con gli impianti ingolfati e i camion in fila per conferire, con le piattaforme per la plastica bloccate, con il sito di stoccaggio chiuso, con gli impianti stir incendiati, con gli impianti dell’umido che dal nord hanno tagliato i conferimenti, la situazione della raccolta dei rifiuti continua a essere estremamente difficoltosa e il risulta-
to nelle aree interessate danneggia anche il traffico veicolare dei tre comuni”. Lo segnala il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto numerose foto segnalazioni in merito. “Il resto, purtroppo, lo fanno gli incivili e gli avvelenatori senza scrupoli del nostro territorio – prosegue Borrelli – che approfittano di ogni emergenza per sversare senza ritegno ogni genere di rifiuto. Soprattutto quelli speciali e quelli tossici, frutto di attività imprenditoriali a nero. Su questo versante chiediamo ancora una volta l’impiego di più forze investigative per snidare chi sversa abusivamente e maggiore presenza dell’Esercito presso i siti della filiera della raccolta dei rifiuti a protezione degli impianti”.
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ITALIA NOTIZIE
Violenta rissa a Casoria in piazza Cirillo, violenti si fronteggiano a colpi di mazza
Borrelli e Simioli: “Escalation di violenza, preoccupa la disinvoltura con cui un individuo si arma di mazza in una pubblica piazza. La polizia locale è al lavoro per identificare i protagonisti, speriamo possano essere duramente sanzionati” “Il video della violentissima rissa in piazza Cirillo a Casoria rappresenta in maniera calzante l’escalation di violenza e sopraffazione che sta investendo i nostri territori. Episodi del genere sono all’ordine del giorno. Stavolta è accaduto nel comune dell’hinterland napoletano dove i protagonisti si sono fronteggiati a colpi di mazza. Occorre riflettere su quanto la violenza sia normalizzata. Preoccupa la disinvoltura con cui un individuo si arma di bastone in una pubblica piazza per malmenare il prossimo. Dinanzi a fatti del genere occorre una presa di
coscienza delle proporzioni del problema che va al di là delle dinamiche criminali ordinarie. Ci sono persone che sono pronte a scatenarsi per un nonnulla, ed è
preoccupante che episodi come quello di piazza Cirillo si verifichino in un clima di relativa tranquillità per i violenti, che non si fanno scrupolo di dare sfogo alle loro pulsioni dinanzi a tutti”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli. “La polizia locale di Casoria – proseguono Borrelli e Simioli – è al lavoro per identificare i protagonisti della rissa. Il sindaco Raffaele Bene e l’Assessore competente sono stati alla locale Caserma dei Carabinieri per discutere di quanto accaduto. Speriamo che i responsabili possano essere duramente sanzionati. E auspichiamo che il ministero dell’Interno invii al più presto dei rinforzi per aumentare la presenza sul territorio delle forze dell’ordine”.
VERONICA CAPRIO
PERCORSI DI VITA “Diversi percorsi, un’unica meta: tu e la tua vita” È stato presentato la scorda settimana presso il Comune di Napoli con il benvenuto dell’assessore Raffaele Del Giudice, il progetto “Percorsi di Vita” che si prende cura delle donne operate al Seno a cura della onlus Underforty Woman Breast Care. In Italia 53mila donne ogni anno si ammalano di tumore al seno. Le percentuali di guarigione aumentano, così come la sopravvivenza, ma molto c’è da fare, anche in termini di supporto alle donne che affrontano la malattia e alle loro famiglie, e per garantire loro una migliore qualità della vita. Il progetto nasce dall’analisi attenta e professionale delle problematiche del paziente. In occasione della recente XIV Giornata nazionale del malato oncologico è stato redatto l’XI rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici. Una delle criticità emerse è la poca atten-
C&C
zione generale rispetto ai bisogni, spesso inespressi, delle pazienti oncologiche, alla loro qualità di vita, al vissuto psicologico e alla vita sociale, relazionale e di coppia dopo la diagnosi di tumore al seno.
IL PROGETTO L’associazione Underforty Women Breast Care Onlus, insieme con i ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, ha realizzato un progetto, dal titolo “Percorsi di Vita”. Il progetto è strutturato in due ambiti d’azione. Una parte scientifica, realizzata mediante la diffusione di un questionario anonimizzato per la raccolta dati, retrospettiva e prospettica, riguardanti lo stile di vita delle pazienti dopo la diagnosi di tumore e l’impatto sociale, psicologico, economico e familiare che tale evento determina nella loro vita e in quella dei loro familiari.
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L’altro aspetto del progetto presenta un risvolto pratico immediato, poiché “Percorsi di Vita” renderà possibile il supporto psicologico di gruppo e individuale, per le pazienti e i loro familiari, nonché la possibilità di aderire ad una serie di iniziative quali: corsi di educazione nutrizionale, di arte-terapia, di danza-terapia, di fotografia terapeutica, recupero immagine corporea (make-up e dermopigmentazione dell’areola), consulenze fisioterapiche e personal trainer volte a migliorare la qualità della vita soprattutto sotto l’aspetto relazionale. L’associazione è alla continua ricerca di partner e sponsor per mantenere alto il livello di assistenza che si sta creando. Combattere il cancro non significa solo “rimuovere la massa”, ma guarire le cicatrici dell’anima per ritrovare un nuovo slancio di vita. Info e contatti 081.7500534
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Nell’ambito della rassegna culturale “AppuntaMenti col Libro” - VIII ed.
e il
19 novembre 2019 - ore 17,00
SALA CONSILIARE - COMUNE DI CASORIA
piazza Domenico Cirillo presentano
RICORDATI DI ME di Emanuele Bosso INTERVENGONO CON L’AUTORE avv. Raffaele Bene - Sindaco di Casoria Andrea Capano - presidente cons. com.le di Casoria Gennaro Fico - consigliere comunale Casoria RELAZIONANO prof.ssa Vittoria Caso - docente humanae litterae dott.ssa Teresa Capparelli - psicologa clinica COORDINA dott. Daniele Capuozzo VIBRAZIONI GRAFICHE M° Carmine Mondola
VIBRAZIONI MUSICALI M° Gaetano Pellegrino
LETTURE dott.ssa Nicole Lanzano
Direttore Casoria due Ferdinando Troise
Patrocinio morale Comune di Casoria
Presidente Clarae Musae prof.ssa Vittoria Caso
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ANTONIO DEL PIANO
GUSTUS 2019 ENTRA IN CUCINA PER LA FORMAZIONE E LA LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE
Dal 17 al 19 novembre alla Mostra d’Oltremare l’appuntamento con l’Expo dell’Agroalimentare. Sarà presentato un progetto per la riduzione degli scarti del settore della ristorazione. Gli chef della Federazione Italiana Cuochi spiegheranno come mangiare bene senza rinunciare al gusto. In vetrina i prodotti del territorio e la nuova tecnologia applicata al settore del food e poi un nutrito calendario di showcooking. Spreco alimentare, Food Waste e progetto Life Soster: sono i tre principali focus attorno ai quali ruoterà l’edizione 2019 di GUSTUS in programma da domenica 17 a martedì 19 novembre alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Il tema della prevenzione dello spreco e dei rifiuti alimentari e formazione per cuochi e ristoratori sarà affrontato nel corso della tre giorni di lavori dalla FIC Federazione Italiana Cuochi, presenza consolidata e partner dell’iniziativa organizzata dalla Progecta di Angioletto de Negri, giunta alla sesta edizione. UN PROGETTO PER COMBATTERE LO SPRECO ALIMENTARE La dimensione dello spreco alimentare è notevole. Il settore della ristorazione europea vi partecipa annualmente con 10,5 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, l’equivalente di 21 kg di cibo per cittadino europeo all’anno. La ristorazione contribuisce per il 12%, all’ammontare complessivo dei rifiuti alimentari (Progetto FP7 “FUSIONS”, Stime 2012). A GUSTUS sarà presentato il Progetto Life Foster, cofinanziato dal programma LIFE della Commissione Europea e guidato dalla rete nazionale per la formazione professionale ENAIP NET. Il progetto ha come finalità la riduzione degli scarti del settore della ristorazione. Tre sono le leve sulle quali il progetto agisce: EDUCAZIONE, CULTURA della PREVENZIONE, COMUNICAZIONE. L’interconnessione tra le dinamiche ambientali, sociali ed economiche individua nell’educazione lo strumento chiave per l’attuazione dell’Agenda 2030 mirante allo sviluppo sostenibile indicato dalle Nazioni Unite. Nel panorama europeo, la FIC è uno degli attori protagonisti italiani del progetto in veste di ente di formazione. GUSTUS 2019 entrerà nel merito della qualità dei prodotti e guarderà nei piatti portati sulle tavole dei ristoranti italiani affrontando il tema dei surgelati e il problema dell’asterisco nei menù che viene
percepito come disvalore. A Napoli si cercheranno le risposte e soprattutto le indicazioni utili per allinearsi sul tema alle norme Europee. E sempre guardando ai prodotti che finiscono in tavola, come sempre sarà prezioso il contributo di FederCarni e Macellai con le dimostrazioni e gli showcooking che coinvolgeranno i cuochi e i visitatori di GUSTUS. Fra le principali aree di GUSTUS 2019 ci sarà Mondo Bar, lo spazio dedicato al Caffè con tutti i principali produttori che metteranno in vetrina le loro miscele fra tradizione e innovazione creme, aromatizzati etc Nell’area tecnologica cresce la presenza delle industrie internazionali con i nuovi ingressi di Winterhalter ed Angelo Po e le riconferme di Rational, Unox, Lainox, Zanussi, Fagor e tanti altri che mostreranno dal vivo il funzionamento delle cucine e delle nuove apparecchiature pensate per i ristoranti in occasione del nutrito programma di showcooking dimostrativi a cui parteciperanno sia gli chef della FIC che della Nazionale Italiana Cuochi che gareggerà alle prossime Olimpiadi, oltre a chef emergenti che GUSTUS ha il piacere di ospitare ogni anno. GLI CHEF FRA CUCINA DEL BENESSERE E SPRECO ALIMENTARE La presenza della Federazione Italiana Cuochi è uno dei principali elementi di prestigio di GUSTUS 2019. Sarà l’occasione per parlare delle nuove mode e nelle nuove tendenze sui tavoli ma anche nelle cucine dei ristoranti “Uno dei temi attuali è la cucina del benessere che significa mangiare senza rinunciare al gusto – dice il presidente della FIC, Rocco Pozzulo – Il cuoco dovrà stare attento alla nuova richiesta della clientela ma questo non significa rinunciare al fritto o ai grassi ma trovare un giusto bilanciamento nelle proposte. Se si perde il gusto nella proposta culinaria, si rischia che il cliente non vada più al ristorante”.
Pozzulo interviene anche sugli altri due temi, focus di GUSTUS 2019, a partire dalla questione dell’asterisco che indica il surgelato sul menù: “Spesso si pensa che surgelato voglia significare minore qualità. Non è così. Il prodotto fresco è di rapida deperibilità, va consumato subito, nelle stagioni in cui è disponibile. Il prodotto surgelato consente invece una conservazione ideale e la disponibilità in qualsiasi periodo dell’anno alle stesse condizioni di un prodotto fresco”. Per quanto riguarda il tema dello spreco alimentare. Il leader dei cuochi italiani sottolinea un aspetto non secondario rispetto a quello che vuole un utilizzo di prodotti in linea con la reale richiesta del mercato. “Quando si parla di spreco alimentare, oltre al controllo della materia prima che si usa per le lavorazioni nei ristoranti, bisogna considerare anche altri elementi che contribuiscono al lavoro degli chef. Quindi attenzione all’eccessivo utilizzo di acqua nelle cucine, in misura superiore alle necessità e soprattutto basta con i forni accesi con fiamme vive ed alte anche quando non serve. La limitazione degli sprechi passa anche attraverso queste cose”. A TAVOLA CON L’UNIVERSITA’ A Gustus 2019 scende in campo anche l’Università Federico II che, attraverso la collaborazione del Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni ha organizzato due minicorsi dedicati al management della ristorazione e alle Opportunità di finanziamento e agevolazioni per le imprese agroalimentari e per la ristorazione. In particolare, il minicorso management della ristorazione indicherà le linee guida nella Creazione del menù come strumento di marketing, per il Controllo della gestione del ristorante e per la Gestione del personale, in una perfetta integrazione fra cucina e sala. A Gustus poi si parlerà anche di digital marketing e di influencer marketing per capire come rilanciare e riempire un ristorante con i social network.
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