DOMENICA 18 MARZO 2018
Settimanale di Informazione
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ANNO XVIII - N° 11 - DOMENICA 18 MARZO 2018
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DOMENICA 18 MARZO 2018
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DOMENICA 18 MARZO 2018
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AVV. DIANA SANTUCCI
diana.santucci@hotmail.it
Informiamo i cittadini del verbale di consegna definitivo 1/12/2000 Il giorno uno del mese di dicembre del 2000 l’Amministrazione Provinciale di Napoli ed il Comune di Casoria sottroscrissero un verbale di consegna delle Strade Provinciali ricadenti nel Centro Abitato. Con tale verbale i tecnici procederono alla consegna al Comune delle strade provinciali o tratti di esse, comprese le pertinenze stradali, ricadenti nella delimitazione di “Centro Abitato”, così elencate: “S.P. n. 1 (Circumvallazione Esterna di Napoli) Tratti a raso che attraversano o lambiscono il centro abitato, gli svincoli a raso, le controstrade e le rotatorie, comprese le relative pertinenze di esercizio e di servizio come aiuole spartitraffico ed aree sottostanti i viadotti, escluso i tratti aerei con le relative rampe di servizio. [...] S.P. n. 193 (prov. Casoria - Arpino), ovvero via Arpino, via Pascoli, via Michelangelo, via Macello, in particolare il tratto di via Pascoli che dalla Circumvallazione Esterna procede fino al capisaldo n. 6 della tavola allegata alla delibera comunale resta di competenza Provinciale in quanto tale tratto e ricadente all’esterno del centro abitato, mentre via Michelangelo e via Macello ricadono all’interno del centro abitato. Si precisa che per quanto a via Pascoli, il
tratto a proseguite del caposaldo 5, in direzione Napoli, viene trasferito al Comune per la parte ricadente nel territorio del Comune di Casoria, compreso l’intera estensione di via Arpino. S.P. n. 24 Palude (via Padula), l’intero tratto ricade all’interno del centro abitato; S.P. n. 40 (circumvallazione Esterna di Casoria, ovvero via Pio XII), l’intero tratto ricade all’interno del centro abitato; S.P. n. 222 Afragola - Frattamaggiore (ovvero via Provinciale Afragola - Frattamaggiore), il tratto ricadente nel territorio del Comune di Casoria è interno al centro abitato; S.P. 165 di Afragola (ovvero via N. Sauro), l’intero tratto ricade all’interno del centro abitato; via Rossini, l’intero tratto ricade all’interno del centro abitato.” Dunque, in virtù del verbale di consegna dell’ 1/12/2000, si intendono trasferite al Comune le sedi stradali con le relative pertinenze, sia di servizio che di esercizio, senza alcuna eccezione e/o esclusione. Inoltre, è opportuno evidenziare che il verbale di consegna ha valore e caratteristiche del verbale di consegna definitivo, e di conse-
guenza sarebbe dovuto essere stato trasmesso alla Regione Campania per gli adempimenti di competenza susseguenti. A conclusione del verbale sono indicati gli oneri spettanti rispettivamente al Comune ed alla Provincia. In particolare, compito del Comune sarebbe dovuto essere stato quello di provvedere in brevi tempi all’apposizione dei segnali di inizio e di fine del “Centro Abitato” nei capisaldi individuati per ciascuna strada provinciale, secondo le disposizioni di cui al comma 5 dell’art. 5 del D.P.R. 495/92; invece, quello della Provincia sarebbe dovuto essere stato quello di provvedere a trasmettere l’elenco delle occupazioni ai fini della tassazione a favore del Comune, ai sensi dell’art. 38 - comma 4 .- del D. Legislativo n. 507/93. Concludendo, è necessario sottolineare che al verbale è stato allegata la planimetria del territorio comunale con evidenziati i tratti consegnati al Comune di Casoria in modo netto e preciso. Esistendo quindi un verbale di consegna definitivo, chiaro e preciso, cosa impedisce la realizzazione di quanto dovuto? Restiamo fiduciosi nell’operato dell’Amministrazione.
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ANTONIO BOTTA
21 Marzo: “Giornata della memoria” “MANO NELLA MANO SULLA STRADA DELLA LEGALITA’
Il 21 Marzo di ogni anno, primo giorno di primavera, si celebra la “Giornata della memoria e dell’impegno” promossa da Libera, Associazione di promozione sociale, per ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie e per rinnovare in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. Una data che non è stata scelta a caso: realizzare la Giornata della memoria e dell’impegno in concomitanza con l’inizio della primavera ha un significato, al tempo stesso, reale e ideale. Infatti, nel giorno in cui la natura rinasce, Libera ricorda che un’azione antimafia non può dimenticare l’esempio di coloro che hanno pagato con la vita la loro onestà e correttezza civile. Come il rigoglio della primavera esprime anche la memoria della semente morta per dare spazio alla nuova vita, così ogni nuovo passo sulla strada della legalità è possibile a partire da quei passi che sono stati stroncati su quella medesima strada , ogni nuovo diritto conquistato è possibile da quei diritti che sono stati calpestati. A Casoria, il 17 Marzo di un anno fa, nella sala “Mauro Piscopo” della biblioteca civica, si tenne un importante convegno, moderato dal direttore Ferdinando Troise, per fare memoria delle vittime innocenti della nostra Città, uccise dalla criminalità organizzata, tra cui il giovanissimo Stefano Ciaramella, il barista Andrea Nollino e il ragazzo Andrea Esposito. Anche quest’anno, il nostro Settimanale vuole ricordarli insieme alle oltre 900 persone (semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori e commercianti, sindaca-
listi, esponenti politici, amministratori locali) per evitare che su di loro possa cadere il velo dell’oblio. Le vittime della mafia, tuttavia, non vanno soltanto ricordate: l’esempio che esse portano va anche accolto e vivificato, progettando apertamente un cammino di legalità e coinvolgendo la collettività su di esso. La Giornata è il modo per affermare che ci siamo, che vogliamo fare la nostra parte: non per essere “eroi”, ma per essere pienamente cittadini, con diritti e doveri, capaci di solidarietà, rispettosi della legalità. Come il rigoglio della primavera è anche promessa di un raccolto in estate, così la legalità ha bisogno di impegni concreti, che tutte le componenti della “Città dei Santi” devono assumersi per rendere Casoria più vivibile, maggiormente accogliente, virtuosa nell’attenzione al decoro urbano (gli escrementi dei cani continuano a insudiciare strade e marciapiedi)impegnata nella lotta alla
sicurezza (fuori le scuole all’entrata e all’uscita degli alunni i vigili sono una chimera, nelle periferie si ha paura di passeggiare anche di giorno), decisa ad affrontare la questione “veleni” nelle aree dismesse, preoccupata della salute pubblica. E’ necessario che “in rete” possano cooperare Comune e organismi civili, quali parrocchie, associazioni territoriali, scuole per costruire percorsi di legalità al fine di far diminuire la schiera dei “morti viventi” che hanno ceduto alla rassegnazione passiva, allo sterile fatalismo, al disimpegno sociale. Bisogna, al contrario, che il “popolo dei viventi” lotti con le armi dell’onestà, della trasparenza, del senso del dovere del rispetto delle leggi che regolano la convivenza civile. E’ questo il modo privilegiato per onorare le persone vittime delle mafie. Non è più tempo di tirarsi indietro. Scrisse il magistrato Antonino Caponetto: “Una lunga strada ci attende: dovremo percorrerla assieme, mano nella mano…”
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Luigi Necco: una finestra spalancata su Napoli Era napoletano a tutto tondo, Luigi Necco, e questo va detto in premessa: era napoletano nel senso più nobile e positivo del termine. Era giornalista in due campi, se vogliamo, molto distanti tra loro: il calcio che tocca milioni di persone, socialmente più variegati, e l’archeologia che è materia ostica e per amatori. Trait d’union tra le due cose era la sua cultura, perche Luigi Necco era un intellettuale non snob, radical chic come si dice oggi, tutto fumo e niente arrosto, lui era tutto arrosto e niente fumo. Era napoletano nel suo essere arguto, ironico, nelle sue battute mai al di sopra delle righe, che poi è quello che fa la differenza tra le persone, un linguaggio semplice ma non banale che lo avvicinava alla gente, lui non è mai sfuggito al contatto con le persone ma senza esibizionismi. Fu nel 2015 che invitato dal dirigente di una Scuola Elementare della zona partecipò a una manifestazione in cui si esibivano i bambini a Piazza San Vincenzo alla Sanità e gli fu, ovviamente, riservato un posto in prima fila lui, invece, si sedette appartato e solitario e quando gli fu chiesto di accomodarsi nel posto riservatogli rispose “Sono qui per vedere e non per essere visto, lasciamo la scena ai bambini che sono gli unici protagonisti di questa giornata”. Era sempre gentile e sorridente Luigi Necco, anche quando qualche mese fa è capitato a chi scrive di incontrarlo in uno Studio Medico al Vomero e lui, incrociandoci, si è spostato con un sorriso per farmi passare ed è stata l’occasione per salutarlo l’ultima volta. Non era uomo da soprusi ma non era nemmeno uomo disposto a subirli in silenzio i soprusi: l’ultima volta che si è parlato di lui mediaticamente è stato
quando a Piazza Immacolata, era lì per comprare le ‘paste’, probabilmente le sue ‘adorate’ sfogliatelle, come rituale di ogni buon napoletano, qualcuno lo aggredì accusandolo di avere danneggiato l’auto facendo retromarcia, il giornalista, con il piglio da vecchio reporter che era in lui, scese con una piccola videocamera per riprendere ed immortalare la ‘scena’ e ‘cristallizzare’ le sue ragioni, fece notizia anche in quel caso. Calcisticamente Luigi Necco ha vissuto il periodo dell’oro, che quello è stato Maradona per Napoli, quando si vincevano Campionati e Coppe, da corrispondente da Napoli di 90° minuto della RAI con i suoi interventi real time ‘Milano chiama Napoli risponde’ che faranno da cornice alla cavalcata azzurra; sua, pare, anche la ormai celeberrima ‘mano de dios’ con cui è passata alla storia la rete segnata con la mano da Maradona contro l’Inghilterra nei quarti di finale del Mondiale 1986, una partita resa celebre da quell’episodio. Sempre arguto e spiritoso, Luigi Necco usava un linguaggio comprensibilissimo al pubblico dei tifosi che coinvolgeva con la sua bonomia e la sua passione ma anche con la sua competenza e le sue disquisizioni tecniche sempre espresse con molta calma ma anche determinazione. L’altra passione l’archeologia: aveva
condotto la trasmissione ‘L’occhio del faraone’ e curato innumerevoli servizi su questa materia apparentemente ostica che lui rendeva leggera ed appassionante con il raccontando fatti e personaggi relazionando i tempi antichi all’attualità. Dopo la RAI Necco era passato anche a Mediaset e poi, dopo era andato in pensione, ma nel giornalismo il termine ‘pensione’ è sempre relativo perché il giornalismo è passione e il giornalista troverà sempre un modo per fare sentire la sua voce, così Luigi si era creato un suo spazio nell’emittente canale 9 con la trasmissione ‘L’emigrante’: una finestra su Napoli con le osservazione dei fatti di tutti i giorni della Città, critica propositiva e mai distruttiva ma anche senza sconti per nessuno e nel suo studio, non virtuale ma reale, ospitava quanti avevano voglia e competenza di parlare dei fatti di Napoli anche se poi talvolta capitava, fatalmente, che qualcuno ‘non ne condividesse l’analisi sulla Città’; negativo al massimo è quando si condivide sempre e tutto tra il potere e l’osservatore critico. Dalla finestra aperta della Città si vede, e si racconta, tutto, bello e brutto, e quella di Luigi Necco era una finestra spalancata su Napoli; ci piace immaginare che il suo ultimo pensiero sia stato lo stesso di Raffaele Viviani, un altro che non faceva sconti: arapite ‘a fenesta, faciteme vede’ Napoli.
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VITTORIA CASO
Knowing Europe: a gourmet trip Quality Education a Casoria
Presso l’auditorium di via Pelella dell’I.C.2 Moscati Maglione-Casoria si è tenuta, alla presenza del Sindaco Pasquale Fuccio e del consigliere comunale Orsino Esposito, responsabile del comitato del Quartiere Stella, la manifestazione conclusiva dell’innovativo progetto “Knowing Europe: a gourmet trip”. Il progetto, che ha previsto la presenza a scuola, per sei settimane, di due giovani universitari stranieri: Nenad Salman e Tamar Naotchashvili, provenienti rispettivamente dalla Serbia e dalla Georgia, ha avuto la finalità di ampliare la già ricca offerta formativa dell’istituto, approfondendo in lingua inglese, lingua veicolare del progetto, temi fondamentali come la legalità, l’alimentazione, l’educazione alla salute, le tradizioni culinarie europee.
La Dirigente Scolastica, prof.ssa Antonella Barreca, in sintonia con gli organi collegiali, ha sostenuto fortemente questa iniziativa sin dall’inizio, stipulando un contratto con l’AIESEC, organizzazione internazionale di studenti, che facilita gli scambi culturali tra le nazioni, promuovendo, attraverso esperienze di volontariato e di tirocinio, il progetto EduChange. Dallo scorso anno AIESEC collabora ufficialmente con l’ONU per la promozione dell’Agenda 2030 ed il raggiungimento di 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In particolare, il progetto EduChange rientra nell’insieme d’iniziative a favore del quarto obiettivo: Quality Education. Referente del progetto è stata la prof.ssa Lina Sanniti. I due studenti stranieri sono stati impegnati sia nella scuola primaria (classi terze, quarte e quinte), sia nella secondaria, dalle 8.00 alle 14.00, dedicando due ore ogni settimana a ciascuna classe. Essi sono stati ospitati dalle famiglie degli alunni e da alcuni docenti. Durante la manifestazione tutti i presenti hanno potuto apprezzare attraverso una serie di video-lavori svolti in classe con l’ausilio dei docenti, il percorso realizzato dagli alunni. Tutto si è svolto in lingua inglese,
parlata perfettamente dagli stagisti. Anche i piccolini della primaria hanno compiuto progressi nella lingua. Un ballo tipico georgiano e la tammorra, eseguita egregiamente da un gruppo di alunne, hanno chiuso la manifestazione. Un ricco buffet a base di piatti tipici italiani, serbi e georgiani, preparati dalle mamme, ha accompagnato i saluti finali tra abbracci e lacrime di commozione. Un’esperienza, questa dell’I.C.2 MoscatiMaglione all’insegna della dimensione internazionale dell’istruzione non teorica ma concreta, non astratta ma vissuta da tutte le componenti della comunità scolastica, perseguendo valori, quali il reciproco rispetto, la cooperazione, la solidarietà e la pace: unica scuola secondaria di primo grado di Casoria a viverla!
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GIUSEPPE NAPPA
Il mio uomo perfetto
La conferenza stampa si è tenuta presso il Cinema Hart, via Francesco Crispi (Na), un cinema davvero prestigioso per la presentazione di questo progetto di Nancy Coppola. “Per questo film, essendo io la produttrice, mi dovevo affiancare ad un socio ed ho scelto colui che da anni ha lavorato per me, per i miei videoclip e book fotografici: Nilo Sciarrone. Abbiamo chiamato questo progetto “Il mio uomo perfetto”, un progetto love budget con un cast davvero eccezionale. Oggi siamo quì con molta umiltà a presentarlo. Siamo stati tutti una grande squadra, ci siamo aiutati a vicenda – racconta Nancy Coppola - la cosa che ho più amato di questi grandi artisti che, mi hanno affiancata, è stata la loro umiltà, nonostante era la prima volta che recitavo sul grande schermo. Mi hanno fatta sentire a mio agio”. La presentazione del film è stata patrocinata dalla Regione Campania. “Il mio uomo perfetto”, dal 15 marzo al cinema, con protagonisti la cantante e attrice napoletana Nancy Coppola e gli attori Eva Grimaldi, Francesco Testi e Antonio Palmese. Nel cast l’amichevole partecipazione di Andrea Roncato, Nadia Rinaldi, Lucia Bramieri, Malena, Mariano Catanzaro, Antonio Fiorillo e la partecipazione straordinaria di Maria Del Monte e la partecipazione degli attori Luigi Carraturo e Giuseppe De Martino. La pellicola è stata prodotta dalla Evo Films, neofita casa di produzione cinematografica fondata dalla stessa Nancy Coppola e dal regista del film Nilo Sciarrone. Scritta da Giuliana Boni. La storia ha come protagonista Antonietta (interpretata dalla stessa Nancy Coppola). Esiste l’uomo perfetto? L’unica donna attualmente in grado di rispondere a questa domanda è Antonietta: 29 anni, napoletana, barista, sognatrice, creativa e, soprattutto, single in cerca dell’uomo ideale. La affiancano in questa ricerca: il migliore amico, nonché compagno “di bancone”, Mariano; la sua amica del cuore, Patrizia; e, ovviamente, i suoi genitori (napoletano verace il padre, veronese doc la madre). Ogni giorno Antonietta scruta i comportamenti degli uomini che vanno a sorseggiare un caffè o a consumare un veloce pasto presso il bar dove lavora: tra questi il dott. Stralti, brillante manager di un’azienda i cui uffici sono ubicati nei pressi del bar, e Federico, un giovane operaio affascinato dalla bella barista. Chi di loro sarà il suo uomo perfetto? Lo potete scoprire andando al cinema dal 15 marzo 2018.
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ROSA BERTENNI
Reporter Jeans Store incontra Luchè Presso il Reporter Jeans Store di Casoria si è tenuto, la scorsa settimana, l’attesissimo meet & greet del noto cantante Luchè con i suoi fan. Figlio della napoletanità, Luca Imprudente muove i suoi primi passi nel quartiere di Marianella, avvicinandosi poi alla musica durante gli anni adolescenziali: un percorso che lo porterà a formare insieme agli amici e colleghi ‘Nto, Denè e Dayana nel 1997 il rinomato gruppo musicale “Co’Sang”, diventato in seguito un duetto di successo a causa della defezione degli ultimi due. Tanti i singoli che hanno spopolato in città e non solo, tra cui “Int ‘O Rione” e “Nun Me Parlà ‘e Strada” con El Koyote e il noto collega rapper siciliano Marracash. In seguito allo scioglimento del duo, Luchè ha intrapreso una ricca e prospera carriera da solista segnata dall’uscita di “L1” che ha spianato la strada verso una nuova veste musicale dell’artista. Nel 2016 arriva quello che, al momento, è l’ultimo album all’attivo del cantante e che ha riscontrato un certo gradimento da parte del pubblico anche grazie alla notorietà raggiunta da “O’ primmo ammore”, uno dei brani
più amati dagli appassionati della serie tv “Gomorra”. L’artista ha da poco chiuso quello che sarà il suo prossimo album e, approfittando anche del suo ruolo di testimonial per “Sceik David”, come si diceva in apertura ha incontrato i fan nell’evento promosso da Reporter. Questi ultimi hanno avuto la possibilità di stringere la mano al proprio idolo e di farsi immortalare al suo fianco. Lo staff dello store ha espresso grande felicità per un evento molto riuscito e che ha attirato un gran numero di sostenitori del rapper. Luchè alla fine del meet & greet si è intrattenuto ulteriormente per brindare anche insieme al suo entourage all’album ormai prossimo ad uscire. Il cantante stesso, infatti, poco prima dell’evento ha avuto modo di dichiarare a mezzo social che incontrare i suoi sostenitori in un momento così importante per la sua carriera, come quello della chiusura del quarto disco da solista, sarebbe stata una buona occasione per sentire ancor più vicino il calore della sua gente.
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Lo scassabolle MICHELE MITRAGLIA
Alla Taverna, con assessori, Senatori, Deputati e compagni! Si esige il calciomercato a….. Napoli
Si, non dimenticherai Gigino: ti ho vestito da calciatore quando, come tu dovresti ricordare, Peppe Caramanno, il prof. Giglio, Franco Villa e Peppino Cresci facevano gli esperimenti in laboratorio. Abbandonarono, e furono i primi, WM e catenaccio. Sul campo di Frattamaggiore, Maddaloni, Succivo ed Isernia; Saggiomo benevolo ed ospitale, Pontarelli con la faccia da ragazzo ed il cuore grande. Adesso Gigino è con Gianluca Grava che giocava benissimo a calcio e guarda mentre proiettiamo il Napoli verso l’anno 2018/19. Gigino entra nel nostro censimento di casoriani veraci; anche Zunico, Sarmiento, Picardi (padre e figlio), Marzocca, Maresca lo sono, ma alla Taverna sorridiamo solo a Mauro Sarmiento. Dopo aver visto con piacere Gigino, scopriamo in un ragazzo dagli occhi da artista, Antonio Manfredi, l’estro del pittore. Napoli, e, quindi, naturalmente, anche Casoria che di essa è costola, è fatta così e tu devi capirla se vuoi sopravvivere. Ma sì, lo so, lo riconosco, l’ho sognato: avrei voluto Ciro Immobile centravanti del Napoli. Ricordo ad Aurelio De Laurentiis che gli unici due scudetti il Napoli li ha vinti quando ha avuto un gran numero di napoletani in rosa (e ricordo che il sottoscritto e non solo ritiene Napoli, da Frosinone a Licata!!!). E allora il Meridione d’Italia che Napoli si riconosce e riconosce. Che Napoli è sud; che Napoli, finalmente, anche grazie alla Regione Campania, si può e si deve sottrarre alla falsa benevolenza di Roma. Vincenzo De Luca e Luigi De Magistris. Luigi Di Maio e Roberto Fico. Non soffiamo sul fuoco ma diciamo che Napoli è mancata parecchio al suo ruolo di metropoli – pilota. Ma - Ludovico Russo obietta – Forcella è grande come Benevento. E con questo? Forza beneventani, giusto che vi si ascolti. Casoria, Arzano, Afragola, Sant’Antimo, Mondragone, Giugliano, guardiamo e riconosciamo anche questi paesi, come mi piace definirli. Cerchiamo una classe dirigente che non c’è. Intanto nel Comune di Casoria, sindaco ospitalissimo, si riunisce l’ATO (Azienda Territoriale Ottimizzazione).
Anche essa ha il diritto: Massimo Pelliccia, sindaco di Casalnuovo, aderente. Un incontro indirizzato verso la ricerca di un discorso comune, di un discorso meridionale, idoneo ad essere confrontato con quello settentrionale. La storia del campanile che ogni tanto i nostri goffi antagonisti ci oppongono per distrarci e semmai anche smontarci, è idiota tre volte; non una. Il campanile è stato imposto dalla Lombardia, dal Piemonte che fino a prova contraria usava affiggere ai muri dei suoi edifici un cartello con questa generosa letteratura: non si fittano case ai meridionali. Chiaro che questo non è campanile ma razzismo. E allora, siamo proprio peccatori a sostenere che desideriamo ottenere la nostra valorizzazione in casa nostra? Ma Milano, Milano, via, è generosa! Sappiamo come. Negli anni 70 svuota di cinquanta mulini e pastifici e in ventimila restarono disoccupati; poi 500 di questi disoccupati vanno a Milano a cercare lavoro; lo hanno. Il calcio ha angolazione sociale identica a questa brutta storia. Si resta però di stucco quando una testata nostra (gloriosa) dovendo affrontare lo spinoso problema del Napoli prima e della Nazionale poi chiamare a condurre programmi interamente napoletani giornalisti di Milano, Torino, Roma e Bologna. Hai mai visto tu su una televisione di Milano, Torino, Roma o Bologna chiamati giornalisti meridionali? E allora? Allora è inferiority complex. Chiaro. E non parliamo, por favor, di politica meridionalista. Si fa vuoto fumo…borbonico. Al presidente del Napoli mando un messaggio, lo consegno nelle mani di Nicola Lombardo: “faccia una sede nella villa comunale ed adibisca tre camere all’organizzazione del vivaio”. La regione sportiva o calcistica si è un pò stancata del Napoli; il Milan o la Juventus pescano in Campania e nel sud; perché il Napoli manca ai suoi doveri? Anche questo si è detto, tra i dirigenti che contano nella nostra regione. Adesso è possibile che a Roma e a Milano s’incominci a pensare al mercato trasferito a Napoli. La scoperta dell’altra mezza Italia credo
proprio si debba ritenere improcrastinabile. La scoperta dell’altra mezza Italia significa un giro economico di milioni di euro. Abbiamo un vivaio forte, ma se non ce lo fanno scoprire e valorizzare muore, si spegne! Con riflessi sul calcio nazionale, veramente drammatici. Automaticamente, se una parte del nostro mercato nazionale non dovesse trasferirsi a Napoli, come si invoca, resteremo, come oggi, fuori giro. Le associazioni degli allenatori e quella dei calciatori potrebbero farsi testimonianza di questa mia proposta. Aurelio De Laurentiis, Claudio Lotito, Vigorito e Taccone ne avrebbero enormi benefici. E l’azione civile del piede d’opera locale, l’azione sociale, che tutti i movimenti politici ormai sollecitano? Qualcuno parla di cervelloticità. Chiaro. Sono quelli che ubbidiscono e basta. E il sud dell’Italia è rimasto allo stato brado. Preda facile dei Raiola di turno. L’operazione che si richiede al sud prima che altro è civile. Ormai siamo arrivati alla non partecipazione al Mondiale di Russia: che altro si deve attendere, per decidere di cambiare qualcosina? Decentramento: più ampia caratterizzazione meridionale del calcio attraverso la valorizzazione dei nostri vivai e dei nostri tecnici; spostamento del mercato a Napoli; con la preghiera che Roma non continui a fregare il sud, utilizzando la tattica esibita per tante aziende napoletane: Alfa Sud, Alenia, Sicta ecc (gli uffici amministrativi nella capitale o nel varesotto). Napoli, da anni, sta dimostrando di essere molto più valida di Roma e non solo nel football. Fa più pubblico; è la California e la mecca per il suo vivaio per i grandi club del Nord; ha un reclutamento strepitoso e a Napoli guardano Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Potenza, Matera, Palermo, Catania e via dicendo; portando avanti il suo stanco passo, s’è fatta simpatie. Bisogna, urge che la sua regione, che è la Campania, riceva quel che merita. Le ELEZIONI DEL 4 MARZO hanno fatto capire sfacciatamente a
DOMENICA 18 MARZO 2018 che punto di nausea si è giunti in Italia. La questione meridionalista che Matteo Salvini vorrebbe dribblare riguarda certo anche il calcio. Malagò, Fabbricini, Gravina, Sibilia, Pancalli, Petrucci comprendano e non esitino ulteriormente. Ci mancherebbe che solo loro rimanessero impassibili! E non li minacci o li ostacoli il quotidiano sportivo della capitale, per cortesia! Non vuol dire proprio niente. Il quotidiano sportivo della capitale è al centro: pensi al centro. Non cerchi disperatamente di inserirsi in aree che non le competono. Delle elezioni si è parlato molto in taverna, lunedì. Naturalmente non tutti erano d’accordo. Massimo Pelliccia, ad esempio, si è ritenuto un cinque stelle acquisito; il sindaco di Casoria non mi sembrava molto convinto. Elena Vignati gongolava del grande risultato ottenuto dal suo movimento a Casoria ed in tutta la Campania! Io e Rino Primitivo eravamo di parere diverso. Gli elettori del movimento cinque stelle hanno le loro buone ragioni per fare quello che hanno fatto; anche votando persone (Mautone e Spadafora) senza averli mai incontrati. Sì, d’accordo, la situazione ambientale può aver modificato alcuni elementi di giudizio definitivo. Ma quanti? La PARTITA è finita. Casoriadue è in edicola domenica 18 marzo. Il 23, invece, si insediano le Camere. Senatori e deputati si registreranno nell’emiciclo nazionale, siederanno nei loro banchi e chissà cosa succederà poi. I parlamentari di casa nostra hanno ed avranno il dovere di far capire alla Nazione che non tenere conto della mezza
13 Italia nostra non può essere accettato con serenità. A Napoli, si parla di tutto questo con gli accenti che essi meritano. La critica nostrana è flaccida e incerta. Non avendo voce per le cose nostre vogliamo farci rispettare? Di Maio e Fico, De Magistris e De Luca li aiutiamo noi solamente ad entrare, con quella autorità che ormai spetta loro. Dopo le elezioni nessuno ancora che parli di Bagnoli o di Scampia. Chi si ricorda sempre a Napoli, di difendere De Magistris; chi segnala la Clemente? Ecco le nostre pecche; i segni evidenti di una mentalità da lottare e da spingere in un cantuccio. Abbiamo amici: Ricciardi ad esempio, con Fabio Esposito che annuisce a fianco. Si parla dei problemi dei dipendenti comunali, delle tante buche che ci sono nelle strade della città e la privatizzazione dell’Ufficio Tributi. “Caro direttore Troise, riguardo le buche, purtroppo, le responsabilità sono delle persone deputate a ciò e quindi del Settore LL.PP.”; QUESTO è il pensiero del movimento Libera Mente. “come lei vede è necessario per l’Amministrazione provvedere alla rivisitazione dell’organizzazione dei settori e dei servizi”. “E per questo abbiamo chiesto un tavolo di maggioranza proprio per discutere di questo e altro”. Si parla di Settori e di Servizi e, naturalmente, adesso si parla come Casoriadue parlò non appena notò l’orientamento iniziale. Quelli di prima ci definivano
schegge impazzite, matti o avversari politici. Credevamo che con questi di oggi poter instaurare un rapporto critico ma di collaborazione. Ritornando al calcio, tutti i presenti erano interessati all’eterno dilemma sul Napoli, i suoi campioni, quelli che ci sono e, purtroppo, anche quelli che se ne sono andati. HIGUAIN è stato il più grande centravanti che ho visto a Napoli. Quando in molti erano per Cavani io ero per Higuain. Per mia e nostra fortuna ci sono ancora chi ritiene VINICIO il più grande, chi, invece, JEPPSON e chi, addirittura, ATTILA SALLUSTRO. Nel gioco di questi grandi centravanti c’era generosità, non avarizia. Qualche tavolo più in là un altro grande centravanti, Ernesto Apuzzo. Come va, Ernesto? “Attendo che i grandi allenatori “girino”….” Più in là Mimmo Citarelli, poi l’Assessore Marianna Riccardi, con Ida Piccolo che si esibisce in un recital canoro. Peppe Iodice presenta. Nel frattempo la convinzione, dopo aver assistito alle varie conferenze stampa di San Siro, quella con Premium, quella con Radio Milan Inter e l’incidente di percorso con la collega di Canale 21, Titti Improta, che il Napoli non sappia fare le p.r. Maurizio – pare abbia consigliato Nicola a Sarri – stai attento! La serata passa così; Dal centro sportivo San Michele di Tavernanova ci giunge una cartolina: è Antonio Costanzo e i suoi forti ragazzi che si accingono ai play off regionali. Marchetti mi da del cattivo. E forse lo sono. Sopportatemi.
Renato Girard
LA LEGA DI MATTEO SALVINI NON PIU’ PER L’AUTONOMIA DELLA PADANIA Ad Afragola, a Portici, la Lega Italiana, in via Bellerio, ad Opera ed a Locate Triulzi quella Padana Macché Nazionale, i fischi napoletani erano indirizzati alla Lega Lombarda. I sardi non si sentono sudisti. Essi sono legati a Moratti, alla SARAS, all’Aga Kan, a Karim. I loro interessi sono legati a quelli degli industriali milanesi. A Briatore, a Berlusconi. Un pò tutti hanno risposto a questa domanda. Candreva, malgrado i fischi, si è salvato cercando disperatamente con la grinta, unica dote ereditaria che possiede, di cogliere un risultato personale Veramente? E di chi è la colpa, se nella fascia destra del campo il povero Cancelo era costretto a fronteggiare due avversari la volta?
Avevo previsto la sconfitta dell’Udinese senza De Paul e senza Lasagna. Sono stato tacciato da “cestariello” da Giuan o’ guardaporte e dal suo cane Achille. Dopo la brillante vittoria per 5 a 0 di Cagliari è iniziato il coro e l’invito ai tecnici di rinnovarsi e a ringiovanire la Squadra Azzurra, ed ecco la sconfitta in casa con la Roma ed il pareggio con l’Inter. E’ mai possibile che a Napoli per cambiare ce avimma menà a perdere? Domenica arriva il Genoa. Giampaolo, interrogato sulla partita ha pronosticato: Napoli. Assisterà travestito alla partita e porterà al San Paolo i fiori di Sanremo. Per Ballardini. Amen.
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a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista
12-18 Marzo: settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale Dal 12 al 18 marzo si svolgerà la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt & Health (WASH), associazione con partner in 100 Paesi dei diversi continenti, istituita nel 2005 per migliorare la salute delle popolazioni, attraverso la graduale riduzione dell’introito di sodio. Obiettivo di WASH è quello di incoraggiare le aziende alimentari multinazionali a ridurre il sale nei loro prodotti e a sensibilizzare i Governi sulla necessità di una ampia strategia di popolazione per la riduzione del consumo alimentare di sale. Un consumo eccessivo di sale determina, infatti, un aumento della pressione arteriosa, con conseguente aumento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale. L’introito di sale è stato, inoltre, associato anche ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori dell’apparato digerente, in particolare quelli dello stomaco, osteoporosi e malattie renali. Dimezzare da 10 a 5 g al giorno il consumo abituale di sale riduce del 23% il pericolo di avere un ictus e del 17% di avere una malattia cardiaca Se da un lato sta aumentando la consapevolezza nella popolazione che un’alimentazione troppo ricca di sale nuoce alla salute, dall’altro è anche diffusa l’errata opinione che una particolare attenzione al suo consumo debba essere riservata soltanto all’età senile. E’ invece fondamentale limitare l’introito di sale in tutte le età, iniziando fin dall’infanzia, per ridurre efficacemente il carico
prevenibile ed evitabile di mortalità, morbosità e disabilità delle patologie sodio-correlate, con conseguente miglioramento dell’aspettativa di vita e contenimento dei costi diretti e indiretti. Tenendo conto che l’ambizioso obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) è ridurre del 30% l’introito di sale entro il 2025, la settimana mondiale di quest’anno mira a sostenere gli sforzi degli Stati attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ricordando gli effetti nocivi del consumo eccessivo di sale e incoraggiando la popolazione ad apportare modifiche alle abitudini alimentari e di acquisto. Il tema della settimana 2018 è “5 ways to 5 grams”, per indicare 5 possibili vie per ridurre il consumo di sale fino al valore massimo raccomandato dall’OMS di 5 grammi al giorno (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio al giorno). WASH, grazie anche ai poster predisposti per l’occasione, suggerisce 5 azioni concrete da intraprendere per centrare l’obiettivo. Scola e sciacqua verdure e fagioli in scatola e mangia più frutta e verdure fresche Prova a diminuire gradualmente l’aggiunta di sale ai tuoi piatti preferiti, il tuo palato si adatterà al nuovo gusto Usa erbe, spezie, aglio e limone al posto del sale per aggiungere sapore ai tuoi piatti. Metti il sale e le salse salate lontano dallla tavola, così i giovani non prenderanno l’abitudine di aggiungere sale. Controlla le etichette dei prodotti alimentari prima di acquistarli, ti aiuteranno a scegliere quelli a minor contenuto di sale.
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GILDA LONGHI Casoria. Mercoledi 21 marzo alle ore 19.30 presso l’Aula consiliare del Comune di Casoria sarà presentato il progetto “Salute: diritto per tutti”, ideato dal poliambulatorio “Medicina Solidale San Ludovico da Casoria ONLUS” e patrocinato dall’Ordine dei farmacisti della provincia di Napoli e dal Comune di Casoria. Il progetto è nato sulla scorta della tradizione napoletana del “caffè sospeso”, ovvero pagato dai clienti dei bar per consentire ai più poveri di poterne bere uno gratuitamente. A Casoria, grazie al coinvolgimento delle farmacie del territorio e al libero contributo dei cittadini, sarà possibile raccogliere fondi per l’accesso ai farmaci e ai presidi sanitari per chi è in difficoltà economica. La situazione contingente e le numerose problematiche che coinvolgono oggi un numero sempre maggiore di famiglie, rendono a volte difficile anche sostenere il costo dei farmaci importanti per la cura delle più svariate patologie mediche. “Il diritto alla salute, in una società che
vive di precariato come la nostra, viene spesso calpestato e per molti oggi curarsi è diventato un lusso”- spiega il Presidente del Poliambulatorio Dott. Pasquale Longhi. “Sono sempre di più quelle persone che, negli ultimi anni, a causa
delle difficoltà economiche, non possono permettersi i farmaci necessari. Per tale motivo, il nostro poliambulatorio che da anni opera sul territorio casoriano grazie all’apporto di volontari e medici specialisti che prestano gratuitamente visite e consulenze, lancia a Casoria questa iniziativa basata soprattutto sulle donazioni e sul coinvolgimento delle farmacie della città. Sarà importante inoltre creare una rete tra le farmacie, le associazioni di volontariato ed i medici di base per individuare i cittadini che versano in condizioni di difficoltà e che beneficeranno del contributo”. Saranno presenti alla manifestazione di presentazione del 21 Marzo 2017 il Presidente dell’Ordine dei farmacisti Dott. Vincenzo Santagada, il Sindaco di Casoria Avv. Pasquale Fuccio, l’Assessore alla Cultura Dott. Fabio Esposito, nonché i rappresentanti delle istituzioni civili, religiose e scolastiche del territorio e del mondo dell’associazionismo e del volontariato.
CIRO TROISE Il Napoli più bello della gestione Sarri risale alla scorsa stagione, dalla sfida contro il Real Madrid in poi perché la sua identità di gioco propositiva, sbarazzina ha bisogno di serenità per esprimersi al meglio. Questa squadra fa fatica a reggere la pressione, lo dimostra la gestione di alcuni momenti in questi tre anni: il pareggio contro il Milan dopo la delusione del gol di Zaza e proprio la mazzata della rete di Dybala gli esempi più significativi. Il Napoli non può mollare, anche lo scenario probabile del -4 dalla Juventus non ammazza il campionato ma per restare sul pezzo c’è bisogno di serenità ed entusiasmo. Il Napoli visto a Milano nello sviluppo di gioco e nella scarsa lucidità negli ultimi venti metri ha palesato stress psico-fisico, la tensione della sfida a distanza con la Juventus e la paura di sbagliare in un momento molto importante della stagione. Sarri giustamente spiega numeri alla mano che non si può considerare lo scudetto un obiettivo per il Napoli ma un sogno, vista la grande differenza con la Juventus in termini di fatturato, monte ingaggi e investimenti. Chi parla di fallimento è fuori dalla realtà, sottolineare l’uscita dalle coppe significa dimenticare gli infortuni di Ghoulam e Milik e l’inesistente mercato di gennaio che ha consegnato a Sarri una rosa ristretta e con poche alternative di livello, soprattutto sul fronte offensivo. Lo stesso Sarri, però, durante le interviste fa trasparire nervosismo, mette in mostra la rabbia per il sorpasso della Juventus, dovrebbe aiutarlo anche la società nell’a-
vere un profilo più sereno sotto il profilo mediatico. Il Napoli ha bisogno di tornare alla vittoria, d’assorbire entusiasmo, un’iniezione di fiducia che restituirebbe la leggerezza, la sensazione d’essere invincibili che mettevano in mostra gli azzurri soprattutto durante le dieci vittorie consecutive. Non è facile seguire il ritmo della Juventus che in quattordici gare di campionato subisce un solo gol, competere con un club abituato a vincere lottando anche su tutti i fronti. Il Napoli ha 70 punti, è ancora imbattuto in trasferta, a dieci partite superare il record di 86 punti è una sfida alla propria portata, deve allontanare le scorie negative trovando fiducia nello splendido cammino vissuto finora, nei ritmi pazzeschi espressi in tante gare, nella forza mentale messa in mostra attraverso le sette rimonte realizzate. Lo step di crescita non è illudersi di poter dominare con brillantezza dal primo all’ultimo minuto tutte le partite ma diventare più concreti e cinici prendendo esempio proprio dalla Juventus. In questo campionato il Napoli aveva messo in mostra dei passi in avanti sotto quest’aspetto, lo dimostra per esempio la vittoria di Bergamo ma è mancata la lucidità negli scontri d’alta classifica: la sfida contro la Juventus, i due pareggi contro l’Inter e la sconfitta contro la Roma. Mancano ancora dieci partite, in mezzo c’è uno scontro diretto, crederci non costa nulla, creare negatività, invece, rischierebbe di dilapidare il cammino percorso fino al maledetto sabato di Lazio-Juventus e Napoli-Roma.
Restituite al Napoli la leggerezza Gli azzurri come due anni fà soffrono sotto pressione, c’è bisogno d’entusiasmo e di leggerezza
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A #InsiemeperilTerritorio eccellenze solidali: più di 100 chef, artisti e sostenitori per i ragazzi di Don Luigi Merola
A#InsiemeperilTerritorio Napoli dice no alla violenza. La grande manifestazione solidale, ideata ed organizzata dalla giornalista Teresa Lucianelli e dall’architetto Assunta Polcaro va a sostenere ”A voce d’’e criature” del prete anticamorra Don Luigi Merola nel recupero degli scugnizzi di Napoli. Banchetto d’eccezione, musica, canzoni, cabaret, sfilata interattiva di alta moda con performance sul “sogno violato” e brindisi di mezzanotte contro il femminicidio Eccellenze solidali unite a #InsiemeperilTerritorio, partecipata kermesse enogastronomica, artistica e culturale ideata e organizzata all’ I.P.S.S.E.O.A. Antonio Esposito Ferraioli (via Gorizia 2) dalla giornalista specializzata in Food Teresa Lucianelli e dall’architetto Assunta Polcaro, impegnate nel sociale e promotrici di iniziative benefiche. L’iniziativa persegue l’obiettivo di supportare l’impegno della Fondazione Onlus “‘A voce d’ ‘e criature” guidata dal prete anticamorra Don Luigi Merola per il recupero dei ragazzi a rischio dei quartieri di Napoli attraverso lo Sport. #InsiemeperilTerritorio rientra nella rassegna itinerante enogastronomica, culturale e artistica “Salute, Alimentazione e Bellezza: tutto quello che molti non sanno” ideata, organizzata e promossa da Teresa Lucianelli. Capofila d’eccezione il primo ristorante di lusso d’Italia e tra i primi del Pianeta, a giudizio della clientela mondiale: lo stellatissimo Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui due Golfi, alla guida dello chef Ernesto Iaccarino, che ha partecipato con una rappresentanza della famosa eccellentissima Brigata. Tantissime attività altamente rappresentative della Campania hanno impreziosito la kermesse, concepita all’insegna del buon mangiare e del buon bere, e delle migliori produzioni, dando vita ad una parata di stelle. La manifestazione ha mobilitato un vero e proprio esercito solidale, formato da importanti esponenti dell’Eno-Food, dello Spettacolo, dell’Arte, delle Produzioni agroalimentari e di settori accessori. In campo oltre 100 chef impegnati in oltre 70 location di Eccellenza, nell’Istituto e in libera attività. Prelibatezze e tentazioni golose sui ric-
chi buffet dei 24 saloni: un autentico banchetto da re, gioia per il palato, per gli occhi e soprattutto per l’anima, visto il meritorio fine che ha riunito pure tutte le Associazioni leader della categoria dei pizzaioli: Verace Pizza Napoletana, Centenarie, APN, Mani d’Oro e Pizza a Vico con i loro vertici. Paolo Surace Mattozzi, con dinamicità ha organizzato la valente squadra degli artisti della Pizza. Un’intera ala dell’Esposito Ferraioli è stata dedicata ai dolci: in bella mostra le creazioni irresistibili delle tante pasticcerie di alta qualità presenti, coordinate dal maestro pasticciere Gennaro Langellotti. In prima linea importanti aziende produttrici agroalimentari ed imprese di settori accessori. Fondamentale il contributo della preside Rita Pagano, dei docenti, il personale e gli allievi dell’Esposito Ferraioli. Spettacoli live e disco fino a notte inoltrata, musica, canzoni, cabaret. Impegnati tanti artisti solidali, a partire dall’applauditissima star della serata: la cantante ed attrice Anna Capasso che ha subito conquistato il pubblico con la sua calda voce, e la sua intensa interpretazione: già alla seconda canzone, ballavano tutti e così è stato per la lunga e gioiosa serata che ha visto un pubblico altamente partecipativo intonare cori, accomunato dalla solidarietà quanto dal desiderio di condividere un’esperienza autenticamente socializzante. Grandi consensi per i tanti artisti che si sono alternati. Tra essi: il soprano Maria Movchan, il maestro della Regia RAI Pino Sondelli, Valeria Vaiano, Anna Troise; nel Musical Story di Gabriella Cerino, Lorena Bartoli e Francesco Luongo; Giuseppe De Fazio e Rosaria Scaglione, la nuova promessa Martina Bruno, “scoperta” a Sanremo da Teresa Lucianelli; i Stat’v Band; Marilena Samaritani, Peppe Frallicciardi, Luca
Mormone, Rey Rosario Penza, Antonio Perrotta, Federico Simonetti, Rosario Sisignano; la drag queen Nanà Vajassa, Alessandra Palmieri, Mister Proseccone Michael Esposito; Gennaro ‘o Mast’ d’ ‘a pizza Gennaro D’Aria e tantissimi altri ancora, impegnati in riusciti contributi che hanno reso unica un evento destinato al successo grazie all’alto target dei suoi protagonisti. Magica sfilata interattiva di alta moda e performance artistica dedicata al tema del “Sogno violato” a cura della stilista Anna Palladino per il famoso Atelier Angela Solla. Incantevoli le indossatrici, efficacemente interpretate dall’Hair stylist Claudio De Martino (Napoli-Toronto) e dalla Make up artist Ileana Mandile (Casoria, Napoli): hanno presentato in maniera continuativa negli ampi locali dell’istituto, le esclusive creazioni di alta sartoria realizzate con maestria in tessuti di grande pregio e bellezza e finemente ricamate a mano. Intense parole contro la violenza, di Don Luigi Merola; Fulvio Frezza e Maria Caniglia, tra le Autorità presenti; Raffaella Fico rappresentata da Paola Fiorentino. Nel corso della serata, che è stata ulteriormente impreziosita dalle scintillanti Luci d’Artista di Antonio Criscuolo per la pluripremiata Lucifesta, è stata presentata dall’organizzatore Alfonso Iavarone la 4’ edizione della maratona nazionale “Corri per l’Ambiente”: oltre 1200 atleti a Napoli, padrino Patrizio Oliva. A mezzanotte, brindisi contro il femminicidio e ogni forma di violenza e fasci di mimose per tutte le donne. Presenti molti rappresentanti dei Media che hanno portato il proprio contributo professionale ed hanno espresso il proprio consenso per l’importante iniziativa. La convention è proseguita con altre degustazioni di deliziosi dolci, fiumi di bollicine, musica live e dance.
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Rita Giaquinto
La Run for Love “Corre per l’Ambiente”, corre per amore La Run for Love p-AC corre e vince per amore alla IV Edizione della gara podistica di 10 km “Corri per l’ambiente” che si è svolta nel cuore del centro storico di Napoli, domenica 11 marzo alle ore 8.30, con partenza ed arrivo alla Stadio militare Albricci. Una gara voluta dall’Organizzazione europea volontari di prevenzione e Protezione Civile nell’ambito del progetto “Ambiente”, patrocinato dal Comune di Napoli, la quarta Municipalità, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dall’UNESCO e che, ogni anno, viene organizzata per sensibilizzare l’opinione pubblica verso i temi della legalità e, quest’anno, più che mai, voluta ed incentrata sul tema – purtroppo – sempre attuale e sempre più scottante, della violenza sulle donne. Con un nastrino di raso rosso, delicato e appassionato come solo le donne sanno essere, gli 814 partecipanti iscritti alla gara – per un totale di 51 società - hanno corso dieci chilometri lungo le arterie più antiche di Napoli, nel cuore pulsante della città, per ricordare e ricordarsi che, dall’antica dea PARTENOPE, e fino alla fine dei tempi, le donne sono e saranno generatrici di vita, abbracci di infinita speranza, angeli instancabili custodi di amore e saggezza, al cui cospetto devono regnare sovrani il rispetto, l’uguaglianza, la giustizia, la parità dei diritti e delle opportunità. E, la Run for Love, figlia di una donna, la cui grinta e determinazione sono e, sempre saranno, eco e linfa dell’associazione, non poteva non partecipare con 59 dei suoi atleti giunti tutti, orgogliosamente, al traguardo facendo arrivare la Run for Love 5a società classificata sulle 51 società podistiche partecipanti. Come da principio, volontà, progetto e statuto della Run for Love, il premio vinto di € 400 (euro quattrocento) sarà interamente devoluto in beneficenza, per soddisfare una delle tante richieste di aiuto e di sostegno che l’associazione riceve. A questo importo, si aggiungerà
la cifra di € 35 che viene da un’autotassazione degli atleti, come contributo libero e spontaneo di ciascuno, per partecipare, singolarmente, alla beneficenza. Nei prossimi giorni, sarà cura del Presidente Gaetano Brilla comunicare l’Ente o il privato a cui sarà devoluta l’intera cifra. Dalla partenza all’arrivo, dall’organizzazione al traguardo vinto, il Presidente G. Brilla, insieme a tutti gli atleti, ha vissuto, e ancora vive, con particolare emozione, la gioia di aver visto un’adesione cospicua ed affettuosa dei tanti partecipanti, la grande soddisfazione di aver vinto un premio importante e la gioia, ancora più grande, di aver corso, con la forza di mente, cuore e gambe, per un fine nobile e per poter contribuire, in qualche modo, alle difficoltà di chi ci sta accanto. Lacrime di gioia che ancora inondano il cuore del Presidente per le affettuosissime e sincere dimostrazioni di affetto che, dagli abbracci al traguardo, ai messaggi di stima che ancora gli giungono, sproneranno il Presidente a fare sempre meglio e sempre di più, per sentirsi sempre degno e all’altezza di tutto l’af-
fetto e dello spirito di rispetto, condivisione ed amicizia, oltre che di sport, che regnano nella Run for Love. Una menzione speciale va al giovanissimo Antonio Errichiello - classe 2000 - arrivato 1° classificato della sua categoria. Orgoglio di tutta la Run for Love, ed al quale l’associazione augura di continuare a percorrere chilometri di gare sempre con la stessa emozione e la stessa determinazione. Dato il tema centrale di questa entusiasmante manifestazione, non possiamo non dedicare questa vittoria a tutte le impavide, combattive ed instancabili donne-runners della Run for Love, a tutte coloro che, anche non correndo, con pari tenacia, sostengono l’associazione, alla donna che le ha dato vita e che ci ha generosamente insegnato ad inseguire un sogno e, piano piano, a realizzarlo, e, infine, a tutte le donne, a quelle che ce l’hanno fatta, a quelle che, nella sconfitta, insegnano, a quelle che ce la faranno, a quelle che in un modo, in un qualsiasi modo, hanno imparato a come correre sulle ali della propria libertà.
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COMUNICATO STAMPA
“Salute: diritto per tutti” Casoria. Mercoledì 21 marzo alle ore 19.30 presso l’Aula consiliare del Comune di Casoria sarà presentato il progetto “Salute: diritto per tutti”, ideato dal poliambulatorio “Medicina Solidale San Ludovico da Casoria ONLUS” e patrocinato dall’Ordine dei farmacisti della provincia di Napoli e dal Comune di Casoria. Il progetto è nato sulla scorta della tradizione napoletana del “caffè sospeso”, ovvero pagato dai clienti dei bar per consentire ai più poveri di poterne bere uno gratuitamente. A Casoria, grazie al coinvolgimento delle farmacie del territorio e al libero contributo dei cittadini, sarà possibile raccogliere fondi per l’accesso ai farmaci e ai presidi sanitari per chi è in difficoltà
economica. La sinergia tra l’Amministrazione Comunale, il Dott. Pasquale Longhi, presidente del poliambulatorio e l’ordine dei farmacisti presieduto dal Dott. Vincenzo SANTAGADA ha consentito lo start up di questa iniziativa che permetterà ai bisognosi di poter acquistare farmaci accedendo a questo fondo speciale. “Confido nel contributo di tanti cittadini casoriani” commenta il Sindaco il quale aggiunge “rendiconteremo alla città i risultati ogni semestre”. In data 21.03.2018 verranno consegnate nell’aula Consiliare le cassette di raccolta fondi. Dalla Casa Comunale
COMUNICATO STAMPA
Al teatro del popolo partono i provini per attori, cantanti e aspiranti artisti Il laboratorio preparerà lo spettacolo ideato da Nino D’Angelo con Peppe Lanzetta e diretto da Abel Ferrara Le candidature di partecipazione entro giovedì 22 marzo Il Trianon Viviani invita attori, cantanti e aspiranti artisti, di Forcella e non solo, a presentare le candidature ai provini che selezioneranno i partecipanti al laboratorio intensivo che preparerà Forcella strit, il progetto-spettacolo ideato da Nino D’Angelo con Peppe Lanzetta e diretto da Abel Ferrara, in scena nella prossima stagione teatrale. Curato da registi, pedagoghi e musicisti di riconosciuto livello, il laboratorio, a partecipazione gratuita, si terrà presso il teatro del popolo in varî cicli di lavoro, tra la fine di marzo e ottobre prossimo. È rivolto a un massimo di venti allievi attori, attori e
Al Trianon Viviani «Forcella strit», al via la selezione dei partecipanti
cantanti, di Forcella e non solo, di ambo i sessi ed età compresa tra i 18 e i 40 anni. Le candidature, corredate di lettera di presentazione e curriculum completo di foto, dovranno pervenire all’indirizzo laboratorio@teatrotrianon.org entro giovedì 22 marzo prossimo. Finanziato dalla Regione Campania e realizzato dalla Scabec, con l’ideazione e l’organizzazione del Trianon Viviani, Forcella strit è un progetto che punta all’emersione di talenti – spesso inconsapevoli o “oppressi” da situazioni di difficoltà in aree di particolare disagio sociale come il quartiere Forcella – e alla diffusione di una cultura della relazione umana. Tra le sue attività qualificanti vi è la creazione di un laboratorio permanente, interno al teatro del popolo, che offra al Trianon Viviani un bacino di attori, musicisti e cantanti da coinvolgere nelle produzioni future.
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SIMONETTA DE CHIARA RUFFO
RECORD PER L’AZIENDA NATA NEL 1886 IN UNA FARMACIA NAPOLETANA
Con l’arrivo di Lara, la “Menarini” FESTEGGIA I 17.000 dipendenti
Non si fermano intanto le partnership internazionali nella ricerca : a Singapore si lavora su innovativi sistemi diagnostici che potrebbero portare a una svolta epocale nella prevenzione delle malattie genetiche. Cifra tonda nello staff del colosso Menarini: con l’assunzione di Lara, ricercatrice di 28 anni, il Gruppo nato nel 1886 in una farmacia napoletana arriva a 17.000 dipendenti. La new entry è laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università di Firenze e lavora in Menarini Ricerche. Pur essendo presente in 136 Paesi, comunque, gli investimenti continuano soprattutto in Italia, dove resta la sede e dove lavorano più di 3700 dipendenti, 300 dei quali assunti negli ultimi due anni. L’età media è di 29 anni e i profili sono altamente qualificati: più del 90% dei dipendenti infatti ha una laurea o un diploma tecnico. Soddisfatti Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, presidente e vicepresidente del Gruppo Menarini: “Siamo orgogliosi di questo risultato – hanno dichiarato– e vogliamo sottolineare che anche questa 17.000esima assunzione è merito soprattutto del lavoro straordinario svolto da tutti i
nostri dipendenti che, con passione e forza di volontà sono i veri artefici del successo del Gruppo Menarini”. L’azienda, che ha un fatturato di 3,6 miliardi di euro, continua il suo processo di internazionalizzazione con le due nuove filiali in Perù e Colombia, gli investimenti nei centri di ricerca di Berlino e Pisa e la crescita del ramo asiatico, dove continua la sinergia con l’Ospedale di Singapore. Proseguono a ritmo serrato infatti le ricerche legate a una strumentazione diagnostica innovativa (chiamata Deparray) che consente di isolare singole cellule rare presenti in vari liquidi biologici, per poterle analizzare al fine di individuare eventuali malattie genetiche. Le ricerche attualmente sono in atto in campo oncologico, ginecologico, reumatologico e oculistico. L’obiettivo è puntare sempre più a una medicina di precisione e personalizzata che non solo predica le malattie ma che soprattutto le prevenga; questo risultato porterebbe infatti ad una svolta epocale, perché migliorerebbe in modo definitivo la qualità di vita delle persone e contribuirebbe ad abbattere notevolmente anche i costi e le spese sostenute oggi dai sistemi sanitari nazionali.
www.casoriadue.it LORENZO CREA
Stranded on the Earth World Tour 21 giugno 2018 NOISY NAPLES FEST 2018 – ETES ARENA FLEGREA - NAPOLI
Dopo la pubblicazione del nuovo disco Who Built The Moon?, i Noel Gallagher’s High Flying Birds tornano on the road con lo Stranded on the Earth World Tour e scelgono Napoli e la magica cornice dell’ETES Arena Flegrea: l’appuntamento è per il 21 Giugno 2018. I biglietti per le date saranno disponibili per l’acquisto a partire dalle ore 10.00 di venerdì 16 marzo su www.ticketmaster. it, www.ticketone.it e in tutti i punti
vendita autorizzati ETES. L’album Who Built The Moon?, uscito lo scorso novembre su etichetta Sour Mash Records, ha debuttato alla posizione numero 1 in Gran Bretagna, segnando un record importante ovvero quello di essere il 10° album di Noel a raggiungere la prima posizione in classifica. Soprannominato “il Re del Britpop”, Noel Gallagher è stato il frontman insieme al fratello Liam degli Oasis, il gruppo inglese indie rock, fenomeno
mondiale degli anni 90. Da sempre chitarrista solista e seconda voce della band, è l’autore di gran parte dei testi e delle musiche che hanno reso il gruppo famoso in tutto il mondo. Dopo lo scioglimento della band, ha intrapreso la carriera da solista formando i Noel Gallagher’s High Flying Birds, con l’album Noel Gallagher’s High Flying Birds, in cui figurano due canzoni già esistenti sotto forma di demo nel periodo con gli Oasis. Ufficio stampa ETES Arena Flegrea
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Editore CASORIA DUE s.a.s società messa in liquidazione
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DOMENICA 18 MARZO 2018