Casoriadue 23 settembre

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DOMENICA Settimanale di Informazione 23 SETTEMBRE 2018

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ANNO XVIII - N° 25 - DOMENICA 24 GIUGNO 2018

Un nuovo inizio: tra lamentele e buoni propositi

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FLORIANA ALAIA

Un nuovo inizio: tra lamentele e buoni propositi

Quanti di noi nel periodo estivo hanno deciso di rimandare a settembre decisioni importanti come mettersi a dieta, iscriversi in palestra, cercare un lavoro o magari trovare il coraggio di abbandonare un’abitudinaria e insoddisfacente occupazione per gettarsi in una nuova e rischiosa esperienza lavorativa. Il primo di settembre è quasi come un secondo capodanno: tutti tremano al solo pensiero perché segnano entrambi la fine delle tanto a lungo agognate vacanze. Ahimè, mi spiace informare i gentili lettori che il momento è arrivato (o per meglio dire è stato anche abbondantemente superato), e spero per voi che stiate affrontando tutte le problematiche che avete rinviato per così tanto tempo. Per l’amministrazione comunale questo nuovo “anno” sembra essere iniziato col botto dato che il primo di settembre il malcontento cittadino ha raggiunto livelli inimmaginabili. Si narra che il tipico casoriano medio si lamenti per qualsiasi cosa (e intendo LETTERALMENTE qualsiasi cosa), e cito: - Piazza Cirillo, da sempre considerata

un luogo abbandonato a se stesso. Per i cittadini doveva subire un cambiamento e non essere solo una rotatoria per auto, e poi ora che è stata ristrutturata non va bene comunque perché c’è troppo spazio per camminare e poco per circolare con i veicoli; - le auto in doppia fila e le ricerche di parcheggio dalle tempistiche infinite. Da quando però sono state istituite le strisce blu per un miglioramento della mobilità urbana tutti a protestare perché nessuno vuole pagare; - la mancanza di eventi ludico/culturali organizzati per grandi e piccini. In occasione dello Street Food in Via Principe di Piemonte ci si è però lamentati per le strada chiusa al traffico e/o per i troppi giorni dedicati al festival. Si potrebbe continuare per pagine e pagine ma il concetto è uno solo: l’essere umano è nato per lamentarsi (anche quando è contento al 99%), e talvolta esagera sfogando le proprie frustrazioni sugli altri. Premesso questo, c’è da dire che certe cose ai casoriani sono dovute in quanto pagatori di tasse e imposte. continua a pag. 5


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SEGUE da pag. 3

Tra queste emerge la necessità di dare a tutti i cittadini una sicurezza quando percorrono le strade della nostra città, che sia a piedi o in auto. La vicenda del primo settembre accennata prima si riferisce infatti alla bomba d’acqua piombata su Casoria dalle ore 22.00, continuata poi tutta la notte. Diversi sono stati i disagi e i danni provocati dal maltempo, facilmente apprezzabili dalle foto che alleghiamo nell’articolo, un particolare focus a Piazza Benedetto XV e Via Cavour. Camminare era praticamente impossibile senza “inzupparsi”, mentre la circolazione dei veicoli era impedita dal traffico venutosi a creare per la copiosa acqua che scorreva come un fiume in piena nelle stradine più strette. Molti i tombini saltati per la pressione delle fogne piene e diversi gli alberi caduti a Via Principe di Piemonte e Via

Duca D’Aosta, senza danni a persone. La Circumvallazione invece si è completamente allagata a tal punto che vigili del fuoco e carabinieri sono dovuti andare in soccorso degli automobilisti, totalmente bloccati nelle proprie auto. Un bilancio “fortunato” per stavolta, ma si potrà dire lo stesso per l’autunno che sta arrivando? È indubbiamente vero che le precipitazioni e il maltempo in generale possono provocare danni a volte imprevedibili, ma non sarebbe forse opportuno prendere delle misure precauzionali per evitare di trovarsi a gestire poi gravi accadimenti? La polizia locale e la protezione civile comunale hanno effettuato - in conseguenza a quanto accaduto - diversi interventi e controlli sul territorio su disposizione del comandante Giuseppe Sciaudone e del vice Luigi Onorato. Parliamo di ispezioni ad appartamenti e scantinati, particolarmente a un’abitazione in via Salvo D’Acquisto (dove a causa di infiltrazioni una famiglia di due persone è stata sloggiata).

Non sarebbe meglio verificare lo stato di alcuni domicili prima che qualcosa di spiacevole possa accadere? Tale discorso vale anche in una più ampia ottica dato che la prevenzione è sempre la chiave per evitare i più disparati incidenti. Insomma questo settembre è iniziato all’insegna di pioggia e giustificate lamentele. Il mio augurio è che l’amministrazione comunale possa riuscire a svolgere il proprio lavoro limitando il malcontento cittadino, e perché no, che noi casoriani impariamo invece a lagnarci di meno e ad agire meglio come singoli all’interno della comunità.

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6 RITA GIAQUINTO

A tu per tu con l’Avv. Pasquale Fuccio, Sindaco di Casoria All’indomani della nascita della nuova Giunta, con la nomina di alcuni nuovi assessori, il Direttore del nostro giornale, Nando Troise, ha incontrato il Sindaco di Casoria, l’Avv. Pasquale Fuccio, per un’intervista andata più volte in onda sulla rete televisiva CAMPANIA FELX, e che, qui di seguito, riportiamo nei punti più salienti,per i tanti temi affrontati la cui conoscenza sarà di sicuro interesse per la cittadinanza e per quanti seguono l’attività politica e sociale della nostra città. L’intervista si apre con una riflessione del Dir. Troise sulla comune percezione di una crisi politica interna in seno all’amministrazione del Sindaco Fuccio. Una crisi interna molto ben celata dal dinamismo che caratterizza la politica del nostro attuale sindaco, grazie al quale, anche duranti i mesi estivi, le attività non si sono fermate. Una crisi che non parte dall’opposizione, piuttosto da una parte interna al partito dello stesso Sindaco, ovvero il Partito Democratico. Una contestazione che non fa rumore ma che, anzi, silenziosamente, serpeggia tra le fila di una parte dell’amministrazione e che sembra nascere dalla difficoltà di accettare un Sindaco sostenuto ed appoggiato da alcune minoranze interne al PD che, ora, sembrano non condividerne l’attività. Con tono tranquillo e pacato, il Sindaco Fuccio cerca di fornire una risposta sintetica ma precisa a tale riflessione. “Parto dalla mia personale considerazione che la gente è, oramai, completamente disaffezionata alla politica ed alle discussioni interne, esterne, collaterali alla politica, nel senso più antico del termine. E questo mi ha aiutato, diversamente da

quanto accadeva in passato, ad affrontare con tranquillità il dibattito interno che si è venuto a creare e che solo dall’esterno viene percepito come una possibile crisi. Noi non ci siamo mai fermati. Nonostante ci fossero all’interno della maggioranza normali discussioni e dibattiti politici, noi non ci siamo mai fermati. Non credo che il problema sia quello di avere una parte del PD contro un’altra parte della coalizione. La mia sindacatura è stata segnata da un fatto irripetibile: una maggioranza consiliare formata da giovani uomini e giovani donne che, con una gran voglia di fare, si sono candidati in movimenti civici sostenendo l’elezione di un Sindaco del Partito Democratico. Le discussioni interne che possono essere nate in una parte del partito che si oppone ad una parte delle liste civiche non possono essere messe, a mio avviso, al centro di un dibattito politico. E’ evidente che tali discussioni hanno generato una criticità nel raggiungimento di alcuni risultati; d’altro canto, però, è stato un dibattito politico interno che ha avuto l’esito di dar vita ad una Giunta rafforzata. Tutto molto più semplice di quanto potrebbe risultare, all’esterno, all’occhio dell’osservatore politico e degli addetti ai lavori. Un dibattito interno che non ha

fermato l’amministrazione in cui tutti, vecchia Giunta, nuova Giunta hanno lavorato per raggiungere la realizzazione di quei punti programmatici che noi abbiamo presentato in campagna elettorale”. E il Sindaco, rivolgendosi al Direttore, continua : “quella che tu definisci crisi, si è chiusa a fine luglio. E non perché io voglia ridurne il peso, ma perché io credo che discussioni politiche interne non possono essere al centro di un dibattito politico. Io sono il primo a vivere con un certo distacco i dibattiti interni all’amministrazione, focalizzando la mia attenzione sugli obiettivi che ci siamo prefissati cercando di raggiungerli con tutte le energie a nostra disposizione”. Il Dir. Troise ricorda al Sindaco che la nuova Giunta non è stata ancora presentata, che sarebbe opportuno realizzare una presentazione attraverso la stampa, canali TV, sulla rete Web, carta stampata chiedendogli di ricordare non solo i nomi attualmente presenti, come il Vice Sindaco Marianna Riccardi, il nuovo assessore Giovanni Marigliano, Alessandra Cretella, Tommasina D’Onofrio, il Fabio Esposito, ma dare un plauso ed un riconoscimento anche ai tre assessori, l’Architetto Pietro D’Anna, l’Avv. Stella Cassettino e l’Avv. Maria De Rosa, che non fanno più parte della

Giunta ma che hanno tanto contribuito, con progetti più che validi, alla politica casoriana degli ultimi due anni. La stima, la fiducia e la riconoscenza del Sindaco sono chiare ed univoche : “Con i nomi ancora presenti nella Giunta e con quanti ne fanno ancora parte, sebbene in ruoli diversi, come l’Avv. Ricciardi, il Dr. Esposito e la Dott.ssa Riccardi, questa amministrazione conferma il principio che l’ha animata sin dagli esordi: il reclutamento di risorse giovani, perbene, oneste, che hanno voglia di fare, e che credono in un progetto di cambiamento. Con il grande impegno in ogni cosa che si fa, gli obiettivi si raggiungono. Per i tre assessori che hanno lasciato la Giunta, ti dico che sono ancora tre importanti punti di riferimento per la nostra Giunta. Possono aver perso la casacca, ma continuano ad essere tre risorse su cui poter contare, poiché anche senza più ricoprire il loro ruolo, contribuiscono con le loro idee ad una fattiva collaborazione con questa amministrazione. Sono ancora in contatto con l’Arch. Pietro D’Anna per le sue politiche ambientali e per tutti i progetti per la campagna di differenziazione iniziata con le scuole; con la Dott.ssa Cassettino per l’installazione delle telecamere, con l’avv. De Rosa per le convenzioni che ora stiamo stipulando con l’Ordine dei Commercialisti. Sono personalità che continuano ad essere, per noi tutti, risorse importantissime”. A questo punto, il Dir. Troise conferisce all’intervista un tono più tecnico, chiedendo al Sindaco di parlare di tutte le opere in itinere che stanno caratterizzando l’amministrazione Fuccio, in partico-


DOMENICA 23 SETTEMBRE 2018 lare dell’apertura dell’asilo comunale in Via 1° Maggio e l’importanza che le UNIVERSIADI 2019 hanno, ed avranno, non solo per la città di Napoli, ma per tutta la sua provincia coinvolta, Casoria in primis, con lo stadio comunale San Mauro ed il Palacasoria. Lo stesso Direttore riconosce al Sindaco Fuccio il merito di aver conferito una nuova veste, ridandole linfa e vitalità, ad un’area dismessa, comprata dal Comune nel 1986 per un miliardo e 900 milioni delle vecchie lire. Questa struttura, appartenente alla Snaidero, è stata abbandonata per ben 32 anni. Negli ultimi due anni, il Sindaco ha trasformato quest’area dismessa nella periferia di Napoli, ai confini con la città, trasformandola in asilo nido comunale. L’orgoglio e la soddisfazione nelle parole del Sindaco : “L’asilo nido comunale diventa un elemento di straordinaria crescita di una comunità che sceglie di privilegiare l’attenzione pubblica a quella fascia di età che va da zero a trentasei mesi, dunque ai nostri figli, ai bambini, al futuro di questo Paese. Essere il Sindaco che taglierà il nastro di apertura di questo asilo è per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione. E’ un gran bell’asilo con servizi importanti ed innovativi per i bambini. Abbiamo seguito la scelta degli arredi, contribuito a curare nel dettaglio l’estetica dell’asilo che nasce dall’intuizione del Prefetto Riccio, di questa donna che ci ha convinto ad inserire questo progetto nel nostro programma elettorale. Il Comune ha provveduto ad inviare una lettera a circa 2300 famiglie di Casoria, con figli di età pertinente all’asilo, spiegando questa nuova opportunità che vuo-

le contribuire ad inserire la nostra città in quel percorso rivoluzionario di normalità. L’augurio è aprire l’asilo ad ottobre”. Sulle UNIVERSIADI 2019, che il Dir. Troise considera una manna dal cielo per Napoli e per tutte le province coinvolte, il Sindaco risponde: “Parli di una manna dal cielo e lo è, ma noi non siamo stati fermi a guardare e ad attendere gli eventi. Abbiamo lavorato molto per ottenere il finanziamento e lo abbiamo avuto. Con l’Ass. Riccardi e l’Ass. Esposito, nel campo dello sport, abbiamo fatto un bel pressing sulla Regione per ottenere questo risultato. Ad aprile 2019 dobbiamo consegnare le opere ed i lavori, chiederò, quindi, a tutti in Regione di essere veloci con la parte legale. Massima disponibilità, cooperazione e volontà per tutto ciò che verrà chiesto al sottoscritto ed al Comune, perché siamo certi che sarebbe un delitto perdere questi fondi. La Regione sta vigilando affinché si arrivi a tagliare il traguardo di quest’altro importante progetto. Da parte del Comune tutto è stato concluso, attendiamo ora il riscontro della Regione, ma noi continuiamo a dire : muoviamoci!”. Spiega, inoltre, il Sindaco che i cantieri dovrebbero aprire ad ottobre ed è anche per questo motivo che la squadra del Casoria calcio ha dovuto scegliere Cardito per gli allenamenti e le partite, dato che il San Mauro non avrebbe potuto garantirne la continuità per tutto il campionato. Nell’ultima parte dell’intervista, il Dir. Troise preferisce consegnare il microfono al Sindaco, chiedendogli di chiudere la trasmissione raccontando agli ascoltatori e

7 agli addetti ai lavori, tutto ciò che la sua amministrazione sta realizzando sul piano tecnico e pratico, unitamente a tutti gli altri assessori. Cerchiamo di fare anche qui, ciò che ha fatto il Direttore. Chiudere questa nostra ampia sintesi non solo con le parole del Sindaco, ma cercando, soprattutto, di trasmettere a quanti leggono, la sua evidente soddisfazione per quanto si è fatto e per quanto si farà, con una fiducia ed un ottimismo che non possono non fare del bene a tutta la nostra città. “Ci sarebbe tanto da dire. Il parcheggio in via Macello è stato ultimato e sarà aperto a breve. Attendiamo il noleggio delle sbarre. Stiamo firmando un accordo con la ASL per poter utilizzare quelle strutture di nostra proprietà che si trovano nell’area dell’ex macello per realizzare un parcheggio di primo soccorso del 118 e una guardia medica, collaborando con il Direttore della ASL di nuova nomina ma particolarmente attivo e dinamico. Abbiamo chiuso progetti per le strade – un tema che ora mi appassiona - per circa 18 milioni di Euro. Sono partite le gare per i marciapiedi di via Principe di Piemonte, per la I^ traversa di viale Europa, per la ristrutturazione dei bagni della scuola Martin Luther King. E’ partita la manifestazione di interesse per la seconda isola ecologica ad Arpino, grazie al recupero, lo scorso anno, di un fondo provinciale che avevamo perso. Per questi progetti sin qui elencati c’è già la manifestazione di interesse, si tratta, quindi, solo di completare la procedura: sorteggio, gara e lavori. Partiranno, inoltre, i lavori del secondo tratto dei marciapiedi di via Marconi

e partirà il completamento dei bagni e della realizzazione del pozzo del parco Michelangelo e, con l’aiuto dei privati GLOBO, partirà anche la viabilità interna al parco. Questo è tutto ciò che è stato oggettivamente realizzato, quindi non si tratta di una promessa ma di fatti concreti. Completeremo l’installazione di altre 35 telecamere arrivando così ad un totale di 57, grazie alle quali, la nostra centrale operativa ci ha consentito di rilevare 50 verbali verso quei cittadini che concorrono al all’inquinamento morale, prima che ambientale del nostro Paese. Stiamo lavorando per l’affidamento dei beni sequestrati alla camorra, per le ville comunali, per l’ammodernamento di via Toti e della stazione, dove sarà migliorata la viabilità. Si tratta di una parte ancora programmatica ma speriamo, per fine anno, di sbloccare i fondi che ci consentiranno di realizzare tutte queste opere. Concludo, dicendo che un’altra mia aspirazione sarebbe quella di cominciare ad ascoltare di più gli utenti, e che i cittadini, in prima persona, ponessero domande al Sindaco. Per migliorare il rapporto con la comunità, ho già cercato e chiesto la lista dei cittadini beneficiari del contributo REI, poiché è mia intenzione andare nelle loro case, portare il mio saluto e far capire la vicinanza di questo Sindaco e di questa amministrazione ai bisogni della povertà, che purtroppo è una povertà crescente. C’è tanto da fare, come spesso dico. Ma sono certo che con la passione, il lavoro e l’impegno le cose possano e debbano cambiare”.

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ANTONIO BOTTA

Celebrazione eucaristica in suffragio del prof. Claudio Ferone, nel decennale del suo transito al cielo

VIVO NEL RICORDO DI CHI LO AMA

In un clima di intenso raccoglimento, Venerdì 14 Settembre si è celebrata, nella basilica “San Mauro”, la Santa Messa in suffragio del prof. Claudio Ferone nel decimo anniversario della sua nascita al cielo. Officiata dal preposito curato don Mauro Zurro, con la partecipazione di mons. Vincenzo Scippa, alla liturgia eucaristica hanno preso parte, oltre alla moglie, prof.ssa Liliana Del Giudice, e ai figli Francesco, Avvocato presso il Foro di Roma, e Arianna, un buon numero di persone che custodiscono nel cuore gli insegnamenti del Professore, il quale ha arricchito il mondo interiore di chi ha avuto la fortuna di ricevere da lui il cibo spirituale della cultura, quella vera, che rivela l’uomo a se stesso, quale essere capace di far emergere la sua essenza divina, proiettandosi verso altezze infinite, oltre i limiti della materialità. Nel commento omelico della Parola di Dio proclamata nella prima parte del banchetto eucaristico, don Zurro ha posto in rilievo il valore redentivo della Croce, su cui Cristo si è fatto inchiodare per compiere l’atto d’amore supremo per l’umanità; ha dimostrato, in tal modo, che il modo di esistere del Padre è il dono totale di Sé. Ha sottolineato, infatti, il Celebrante che “la misura dell’amore di Dio è di amare senza misura”, fino a immergersi con la Crocifissione, la più infamante e terribile condanna a morte dell’antichità, nelle più profonde sofferenze degli uomini, prendendo su di sé le nostre morti di ogni giorno (disagi, umiliazioni, vicissitudini, malattie, infermità psichiche…) e quella definitiva, che sopraggiunge al termine dell’ avventura terrena, per donarci, in un fruttuoso scambio, la Sua vita divina. E’, allora, non una ingenua illusione la salvezza eterna, ma una speranza certa, perché, come ha scritto S. Giovanni, “Dio ha tanto amato il mondo da donare il Suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna “; e ancora: “Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di Lui”. “Ciò che il Signore si aspetta da noi” ha concluso don

Zurro “è la disponibilità ad aprire il nostro cuore alla Sua Parola, perché è in questa vita, l’unica che Dio ci concede, che ci costruiamo con le opere di carità, di giustizia, di pace e di misericordia, la dimora eterna dove un giorno andremo ad abitare”. Al termine della Messa è intervenuto l’insegnante Silvio Mastrocola, amico e collega del prof. Claudio Ferone, già docente di Lettere alla “Nunziatella”, il quale, benché sia in pensione, continua a svolgere la sua attività di professore presso l’Istituto “Suor Orsola Benincasa”; egli ha posto in risalto la passione del prof. Ferone per l’insegnamento, evidenziando la ricchezza della relazione educativa che l’insigne Studioso casoriano riusciva a stabilire con gli studenti. “Egli” ha spiegato Mastrocola “concepiva l’educazione nell’ accezione etimologica del termine: educare, dal latino “e –ducere”, condurre fuori da, nel senso di tirare fuori dall’animo degli studenti il meglio di sé”, orientandoli a formarsi una coscienza retta, per renderla capace di compiere delle scelte alla luce di ciò che vale, importante in sé, che va molto al di là della categoria dell’ utile, al fine di cogliere il senso pieno delle cose. Mastrocola ha messo in luce anche la grandezza della personalità del prof. Ferone, che risiedeva nella sua semplicità, schietto, genuino, un uomo capace di “andare con la schiena diritta incontro al suo destino”. Grande l’amore per la sua Casoria, ha proseguito il Professore, per la quale ha compiuto studi approfonditi, facendo emergere, dal velo dell’oblio, la storia della Città dei Santi, la cultura, le tradizioni, l’inestimabile patrimonio artistico. Il suo intervento si è concluso con l’invito a recitare un’Ave Maria, pronunciata in lingua latina, per affidare l’anima del prof. Ferone in cielo e i suoi carissimi familiari sulla terra al cuore materno e tenero della Vergine. La famiglia ringrazia quanti hanno partecipato alla celebrazione eucaristica, pregando per l’anima dell’indimenticato congiunto, che continua a vivere nel cuore di chi lo ha amato, lo ama e lo amerà. Per sempre.


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RAPINE E MICROCRIMINALITA’ I CITTADINI INFURIANO: “CASORIA ORMAI E’ TERRA DI NESSUNO”

Quella appena trascorsa è stata una settimana di fuoco a Casoria, e non solo per il caldo estivo che sembra non volerci ancora abbandonare, ma per l’alto tasso di rapine e microcriminalità. Sono anni ormai che i cittadini casoriani non si sentono più sicuri per le strade della propria città, ma in queste ultime settimane, la possibilità di subire una rapina, appena fuori dal cancello di casa, sembra essere cresciuta a dismisura. In questi giorni le strade di Casoria sono state bersaglio di rapine, tentativi di scippi e aggressioni, a farne le spese soprattutto ragazzini, adolescenti a cui vengono sottratti soldi e cellulari, tutto questo naturalmente a qualsiasi ora del giorno e senza l’intervento da parte di nessuno. Sui social i cittadini raccontano le proprie storie; è avvilente leggere di ragazzi derubati o donne aggredite anche in pieno giorno. I criminali, dalle storie raccontate, sembrano essere sempre gli stessi, si parla della banda del “SH grigio” e il rapinatore è stato descritto come un uomo sulla quarantina con barba e pizzetto, accompagnato quasi sempre da una Smart che al momento della rapina agisce. Dai racconti la dinamica sembra ripetersi; questi criminali puntano soprattutto i più deboli, ragazzini appena usciti da scuola, che mentre camminano tranquilli per strada vengono minacciati e rapinati. Gli episodi registrati sono davvero nu-

merosi: una mamma racconta del figlio di appena 10 anni spaventato e rapinato a Via Cavour domenica scorsa, un altro genitore racconta invece di una smart grigia che avrebbe rapinato il figlio e i suoi amici in Viale Europa, in Via Pio XII invece una signora è stata scippa-

ta in pieno giorno tra l’indifferenza dei passanti. Alcuni di questi atti criminali hanno avuto risvolti ancora più negativi: una signora racconta di essere stata aggredita nel suo palazzo alle spalle, da un malvivente probabilmente drogato, un ragazzo invece scrive di alcuni suoi amici, finiti al pronto soccorso dopo aver subito una rapina con tentativo di soffocamento da parte del malvivente. Tutte queste storie, raccolte dai social e dai principali gruppi di Casoria, gettano i cittadini nella paura e nel panico più totale. I casoriani infuriano soprattutto contro l’amministrazione comunale, chiedendo maggiore sicurezza e controllo per la città. “ Casoria è diventata terra di nessuno, non si può vivere con la paura di scendere di casa, organizziamoci e facciamoci sentire, facciamo proteste, scendiamo in piazza. Casoria non è controllata e se non facciamo qualcosa questi malviventi prendono il sopravvento” Queste le denunce che si evincono dai social, sono le urla di cittadini stanchi e arrabbiati, impauriti per i propri figli e preoccupati per il futuro della nostra città. Dalle denunce fatte evince una convinzione sempre più forte, non basta più solo raccontare, scrivere le proprie disavventure e condividerle con gli altri, bisogna unirsi, scendere in piazza e manifestare contro chi non fa nulla per fermare tutto questo.

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VITTORIA CASO Cosa si cela dietro un sogno reLa lucida e concreta penna di alizzato? Silver Mele ci consente di seLa risposta a questa domanda guire passo dopo passo non solo è nelle pagine de “ Il volo del le soddisfazioni ma anche le gregario” di Silver Mele, gioramarezze che hanno accompanalista sportivo, figlio di Luigi gnato le tappe fondamentali delMele, asso del ciclismo italiano. la vita di questo eroe del pedale Un figlio che ammira le gesta e i tanti sacrifici che lo hanno sportive del padre, del quale condotto al successo. prova le medesime gioie, soffe“E’ un libro che nasce dall’arenze, sensazioni per empatica more e dal rispetto, dal desisimbiosi. derio di ripercorrere a una a Un racconto, dunque, biografiuna le tappe di un padre, di co, scritto intingendo la penna un uomo, di un corridore che nei ricordi, narrando momenti, ha fatto il giro del mondo e il esperienze, sacrifici di un uomo, mondo ha incontrato. -Afferma esempio di onestà e grandezza nell’introduzione Xavier Jacod’animo, di forza interiore e fibelli- È, questa, una galleria di sica. Da Calvi Risorta, piccolo personaggi e di storie, di especentro campano, Luigi Mele è rienze di vita e di sentimenti che costretto ben presto a emigrare Emozionante storia d’amore per il ciclismo vanno diritti al cuore. “ con la sua famiglia a Torino; E’ vero, è tangibile l’amore per nonostante abbia lasciato bruscamente abitudini e affetti e sia il ciclismo di Luigi Mele, dalla personalità forte e determinata, stato catapultato in una nuova realtà, si adatta facilmente e generoso, onesto, pronto a lottare per la vittoria senza lesinare continua imperterrito a coltivare il sogno di diventare ciclista. fatica e sacrifici. Lo sport come educazione alla vita! Il cicliUna passione, la sua, senza confini; una volontà indomita che smo come metafora della nostra esistenza! non tentenna di fronte a nulla. Ecco sicuramente un aspetto su cui focalizzare l’attenzione Un sogno coltivato fin da bambino, quando, pur di fare un giro, degli adulti e soprattutto dei giovani: volontà, costanza, mai prendeva a prestito la prima bici che capitava sottomano. arrendersi di fronte alle delusioni, agli imprevisti, alle diffiImpegno, forza di volontà, sacrifici sono l’etica di vita, grazie coltà. “La lezione che ho appreso negli anni e che ho provato alla quale Luigi riesce a concretizzare tutti i suoi sogni: da a tramandare ai miei figli – afferma Luigi Mele, attraverso la semplice passatempo la bicicletta diventa passione e, da ra- mediazione di Silver - è proprio questa: ogni traguardo, più o gazzino veloce a pedalare, passa a dilettante capace e abile fino meno prestigioso che sia, è il risultato finale della nostra dea diventare professionista serio e responsabile, trasformando dizione. La fatica tempra il carattere, le delusioni o i mancati il sogno in realtà: un percorso umano lungo e difficile, co- successi non devono essere sepolcri per i sogni, ma ulteriore stellato di successi che lo porta a diventare gregario spinta a realizzarli.” del gruppo Gazzola, punto di riferimento dei suoi Un libro, dunque, da leggere non solo perché riporcolleghi e di tanti nomi importanti del firmamento ta alla mente Coppi, Adorni, Anquetil, Balmamion, ciclistico. Tante sono le gare cui partecipa, narrate indiscussi campioni di fatica e sudore ma anche in ordine cronologico da Silver; Luigi riesce a vinperché è un vero e proprio scrigno di emozioni, di cerne diverse, almeno 50, tutte importanti; ma la più energia, di stimoli a crescere e soprattutto perché prestigiosa è quella del 7 Giugno 1964, nella quale insegna che l’imprevisto è dietro l’angolo ma quasfiora per un soffio la vittoria durante l’ultima tappa lunque esso sia non deve fiaccare la nostra volontà, del Giro d’Italia del Vigorelli, battuto dal tedesco anzi, deve essere un ulteriore stimolo a perseverare Willi Altig. verso il traguardo.

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Nadia Basso e la sua grande passione per Totò in mostra a Palazzo Venezia

Palazzo Venezia è un gioiello incastonato nel meraviglioso Centro Storico di Napoli. Ubicato in Via Benedetto Croce, a pochi passi da Piazza San Domenico, proprio nel cuore di Spaccanapoli, visse il momento di massimo splendore tra il XV e il XVI secolo. Oggi, vive di nuova luce grazie alla promozione di tantissimi eventi di natura culturale su vari ambiti, anche artistici, e tra questi vi è la bellissima mostra dedicata a Totò dell’artista Nadia Basso. Nadia Basso, pittrice dal tratto squisito, capace di donare alle sue opere un affascinante parallelismo tra i tratti chiari e scuri dei volti, ha una grande passione per Antonio de Curtis, in arte Totò, splendido attore che ci ha donato interpretazioni indimenticabili in film memorabili. Un amore ben visibile nel suo particolarissimo autoritratto, che la ritrae mentre mostra con entusiasmo la giusta riproduzione proprio dei suoi quadri dedicati al noto attore. L’artista nelle sue opere ripropone in maniera asciutta e al tempo stesso incantevole molti dei personaggi che lui ha interpre-

tato e a volte viene raffigurato con altri grandi attori, come accade nel dipinto con la meravigliosa Sofia Loren tratto da una scena di ‘Miseria e Nobiltà’ che apre la mostra all’ingresso, oppure con il grande Peppino De Filippo, suo collega in tantissime pellicole. “Totò per me è come una tavolozza umana – spiega Nadia Basso – capace di racchiudere tutti i colori delle emozioni. Ogni volta che mi accingo a dipingerlo sento che sto per affrontare un vero e proprio viaggio nel suo mondo, nella sua vita”. Un percorso che prosegue attraverso gli occhi dei tantissimi visitatori che vengono a visitare le bellezze di Palazzo Venezia e quindi la mostra, che è fruibile da aprile (registrando un boom di visite nel periodo del Maggio dei Monumenti) fino alla fine del mese di settembre. In tanti

chiedono informazioni alla stessa artista, che conosce molto bene tutta la storia di Totò e col suo inconfondibile sorriso la racconta agli altri. “Mi piace il tratto profondo della sua espressività – continua la pittrice – e ha un volto capace di comunicare i più svariati stati d’animo, per questo tengo molto a dipingere il trucco del suo volto che riesce a evidenziare ancora di più questa qualità”. Il genio artistico di Nadia Basso non è visibile solo nei quadri che ripercorrono la carriera cinematografica e nei volti dell’attore negli anni Trenta: la pittrice, infatti, ha un animo sensibile e romantico che esprime la sua massima essenza con i dipinti che ritraggono Totò con la bellissima Liliana Castagnola. Il loro fu un amore travolgente, fatto anche di litigi e gelosia, fino al suicidio di lei. Non esistono fotografie di loro due insieme e Nadia Basso ha voluto invece ritrarli uniti, mostrando un amore appena nato e nel secondo dipinto invece un Totò che guarda al di là di lei, lì dove in maniera struggente vi è la fine di un grande sentimento.


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GERARDO DI GENNARO

Si presentò cosi alla guida del suo scooter esordì: salve sono l’Architetto Pietro D’Anna Si presentò cosi alla guida del suo scooter, scese, zainetto sulle spalle, capelli ricci al vento sorriso sulle labbra, occhi chiari ed attenti ed esordì: salve sono l’architetto Pietro D’Anna e sono stato nominato dall’amministrazione comunale Assessore all’ambiente. Non avremmo mai pensato che quest’uomo, dotato di grandi capacità organizzative, logistiche, ed intellettive avesse interpretato in pieno quali fossero le potenzialità ed il contributo che il servizio di vigilanza ambientale potesse dare alla città di Casoria. Da quel giorno si tennero molti incontri finalizzati all’organizzazione del servizio. Durante queste riunioni rilevammo che il nostro interlocutore era molto attento e disponibile ad ascoltare suggerimenti, strategie e quant’altro potesse essere messo in essere per l’aumento della percentuale dei rifiuti differenziati, pulizia dei terreni incolti, corretto conferimento dei rifiuti, stabilendo per questi obbiettivi tre fasi di intervento quali l’ informazione, prevenzione e repressione. Nell’ambito di questa logica, affermava che il pluralismo alla luce delle nuove intelligenze sociali e culturali era necessario affinché tra le istituzioni e la cittadinanza si stabilisse un rapporto di reciproca collaborazione, quindi l’informazione e prevenzione, cosa che mise in essere attraverso manifestazioni pubbli-

che che coinvolsero il mondo della scuola di tutti i gradi con la partecipazione di alunni, genitori, maestri e cittadini, organizzo dei cortometraggi per dare un impronta più incisiva al senso dell’azione amministrativa dimostrando con i fatti ad un pubblico cosciente e preparato qual è l’andamento da seguire per raggiungere determinati obbiettivi per una vivibilità migliore nell’intersesse di tutta la comunità Casoriana. Ed infine la repressione, azione necessaria per affrontare i più restii al rispetto delle regole attraverso interventi mirati sul controllo della differenziata, stato manutentivo dei terreni sul deposito degli ingombranti e degli sfalci d’erba provenienti dalla pota-

tura dei giardini. Per rendere più diretto il contatto tra la Pubblica Amministrazione e Cittadini dedicò un giorno alla settimana (che non fù soltanto un giorno) a ricevere i cittadini per discutere su eventuali disservizi e possibili soluzioni e la denominò, dando un senso di cordialità a questi incontri “Un caffè con l’assessore”. A rafforzare il dialogo tra le parti creò il profilo su facebook “Guardie ambientali Casoria” dove chiunque potesse entrare, partecipare e conoscere gli andamenti, i fatti ed i molteplici problemi che caratterizzano ogni giorno l’attività delle G.A. Senza elencare tutte le attività create al servizio ambiente e patrimonio come “adotta un aiuola”, manifestazione d’interesse per la diminuzione dei costi da parte dei cittadini per lo smaltimento dell’amianto ecc.ecc. Ebbene se è vero come è vero che l’azione riformista di qualsiasi soggetto non necessariamente un politico viene messa in essere attraverso la capacità di capire ed interpretare quali sono i cambiamenti e quindi l’evoluzione della società moderna adeguando ad essa stili di vita servendosi anche degli strumenti che la tecnologia contemporanea mette a disposizione allora l’architetto Pietro D’Anna è un eccellente RIFORMISTA CONTEMPORANEO.

TERESA D’ANGELO

“A casa mia, 10 mila cuori nel mio cuore”

Un grandissimo concerto, svolto proprio lì a casa sua, a pochi passi dal Vesuvio nella splendida Ercolano. Una piazza colma il 13 agosto 2018, che metteva i brividi da quanto era piena. Andrea, racconta che da lì è partito tutto, il suo percorso, il suo piccolo mondo ma immenso dalla vera ricchezza, cioè la sua famiglia, dice che a casa tua nessuno ti dimentica, odori, colori, seduto sulle scale rotte del civico numero 6, gli basta alzare gli occhi e vedere l’infinito. Un’amore verso la sua gente,verso i suoi fan, verso la musica che non avrà mai fine. Una Ercolano, che nella sua tappa di abbracceme tour 2018 è stata grandiosa, affettuosa, un ricordo che rimane indelebile. Tutti lì in piazza Pugliano ad acclamare il suo nome, perché fieri di un’artista, nato da una città che in passato è stata povera di risorse, ma oggi ricca nell’anima e nel cuore con nuovi progetti, sogni e possibilità. Grazie Andrea Sannino e grazie ad Ercolano per esserti così vicina e riconoscente, ed ora non ci resta che aspettare il 19 ottobre con il grande concerto al teatro Augusteo.


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PAOLA CONSOLETTI Il 19 Settembre 2018, il sangue di San Gennaro si è sciolto alle 10.08, così ha comunicato il cardinale Sepe, il quale si è recato nella Cappella del Tesoro del Duomo di Napoli, aprendo la cassaforte che la custodisce, il sangue già è stato trovato sciolto, il prodigio della liquefazione, rappresenta un grande auspicio per la nostra città, Napoli. Il miracolo della liquefazione, avviene tre volte l’anno, a settembre, nel giorno di San Gennaro, nel sabato che precede la prima domenica di maggio e a dicembre. Gennaro nasce a Napoli nella seconda metà del III secolo, è eletto vescovo di Benevento, viene decapitato per ordine di Diocleziano il 19 settembre del 305. Durante l’esecuzione una nobildonna di nome Eusebia, riesce a raccogliere in due ampolle il sangue di San Gennaro, custodendolo e solo dopo il passaggio delle ossa di San Gennaro da Pozzuoli alle catacombe di Napoli, voluto da un vescovo, che la nobildonna regala le ampolle allo stesso. La festa di San Gennaro è anche una fiera che si tiene a New York, il 19 settembre, è una celebrazione del rapporto tra italiani e statunitensi. La prima festa di San Gennaro a Little Italy, si tenne il 18 settembre del 1926. Il cuore della festa è in Mulberry Street, chiusa al traffico, ci sono parate, giochi, venditori di salsicce e zeppole, i festeggiamenti iniziano di mattina presto e continuano fino a notte fonda, per terminare 11 giorni più tardi. A Napoli in questo giorno, il 19 settembre, ci sono le visite gui-

date al Museo del Tesoro di San Gennaro, un’esperienza da rivivere ogni anno, da far vivere ai ragazzi, ai più giovani, perché solo toccando con mano questi eventi, si possono comprendere e amare le tradizioni e i riti della nostra città. Napoli festeggia il suo Santo Patrono, San Gennaro, colui che fermò la lava dell’eruzione del Vesuvio, una festa oggi non solo religiosa, ma anche laica, in quanto c’è anche il San Gennaro Day, dedicato già da qualche anno al Patrono, un premio per porre in risalto le eccellenze partenopee che si sono distinte nei più svariati campi, dall’imprenditoria alla musica, la cui direzione artistica è affidata a Gianni Simioli, speaker napoletano. San Gennaro è uno dei Santi più amati, grazie anche alla fede calorosa dei napoletani, che lo hanno eletto a patrono della città, dopo averla salvata da pestilenze ed eruzioni del Vesuvio. San Gennaro era un martire, il testimone di Cristo, colui che ha lasciato lo uccidessero pur di non rinnegare Dio. Il Tesoro di San Gennaro, è oggi custodito, in quanto è preziosissimo, è l’insieme dei doni fatti al santo patrono da sovrani, nobili e quanti altri abbiano ricevuto grazie per sua intercessione, o alla loro persona e famiglia o alla città stessa. San Gennaro è tutto questo, San Gennaro è la speranza di Napoli, una preghiera che il napoletano ripete nel proprio cuore ogni giorno “San Gennà pensaci tu”!

SAN GENNARO UNA FESTA ITALO AMERICANA


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a cura della dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista

Cuore: una settimana dedicata prevenzione “di precisione”

Il 29 settembre è la Giornata mondiale del cuore. Per festeggiarla al meglio, l’Irccs Centro cardiologico Monzino di Milano promuove la prima “Heart Week” del capoluogo meneghino. Otto giorni, dal 22 al 29 settembre, ricchi di incontri ed eventi aperti al pubblico. “L’ospedale del cuore dei milanesi esce dalle sue mura e arriva in città, vicino ai cittadini”, ha esordito Carlo Buora, presidente del Centro cardiologico Monzino, durante la presentazione dell’iniziativa a palazzo Marino. In tutto il mondo si sta affermando un’idea nuova di prevenzione cardiovascolare, che noi al Monzino abbiamo definito “di precisione” – ha sottolineato Elena Tremoli, direttore scientifico del Centro milanese – Con questo termine intendiamo l’adozione di esami diagnostici e terapie preventive mirate alla singola persona, in base alle sue caratteristiche”. Come a dire: non esiste solo il bianco o il nero quando si parla di prevenzione: se una persona non riesce a muoversi per 150 minuti la settimana o a mangiare cinque porzioni al giorno di frutta e verdura può comunque provare ad adottare alcuni accorgimenti ritagliati sulla sua giornata e sulle sue esigenze. La sfida è proprio quella di personalizzare gli interventi

preventivi, migliorando la capacità di identificare le persone con un rischio cardiovascolare più alto. “Sappiamo che attività fisica e dieta bilanciata riducono del 60% gli eventi cardiovascolari – ha affermato Stefano Genovese, responsabile Diabetologia, Endocrinologia e Malattie metaboliche del Monzino – Per questo è necessario avvicinare all’esercizio fisico i giovanissimi, fin dalla scuola elementare”. Poiché il diabete è una delle principali cause di malattia cardiovascolare, Genovese ha posto l’accento sullo stress negativo, sulle disparità socio economiche e sull’ambiente metropolitano, tutti fattori che possono aumentare il rischio di questa patologia. “L’anno scorso per la prima volta si è parlato di diabete urbano, cioè legato alla vita in città – ha continuato l’esperto – Oggi la metà dei casi è registrata

nelle metropoli e entro il 2045 saranno i tre quarti. Per questo è estremamente importante intervenire sulle nostre città e cercare di aumentare il livello culturale e sociale di chi vive nelle periferie”. Presente anche Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali, salute e diritti del Comune di Milano: “Come Amministrazione ci sentiamo chiamati in causa quando si parla del prendersi cura – ha dichiarato – In questi anni abbiamo iniziato un percorso di sensibilizzazione dei bambini alla cultura della salute. In questo senso l’Expo ha acceso i riflettori sul binomio alimentazione-salute. Da assessore alle politiche sociali condivido la preoccupazione che percorsi di questo genere non discriminino sul terreno sociale. Oggi raccogliamo la sfida non banale che il Centro Monzino ci propone”. Maria Novella Luciani della Direzione generale della ricerca e dell’innovazione in sanità del Ministero della Salute ha sottolineato come queste iniziative siano “molto utili per aumentare la cultura della salute. È fondamentale creare vere e proprie abitudini di vita che non ci sono più e che incidono in modo determinante sul nostro benessere”. Tutti gli eventi della Settimana del cuore si possono trovare sul sito www.milanoheartweek.it.

venerdi’ 28 settembre 2018 ore 9,00/13,00 Aula magna dell’istututo “geremia piscopo” via napoli, 57 - Arzano (NA)


DOMENICA 23 SETTEMBRE 2018 ROSA DAVIDE Se qualcuno ci chiedesse quale parte del nostro corpo è la più esposta agli attacchi dei batteri o sostanze nocive, verrebbe spontaneo rispondere la pelle. La risposta esatta invece è il nostro intestino. La superficie della pelle a contatto con gli agenti esterni è di circa tre metri quadrati mentre quella del nostro intestino è di circa quattrocento metri quadrati. Esiste proprio dentro di noi uno dei più complessi ecosistemi della natura: il microbiota dell’apparato gastrointestinale, ossia l’insieme dei microorganismi presenti nel tubo digerente dell’uomo, che hanno un ruolo fondamentale per la vita. L’intestino rappresenta la sede del nostro organismo in cui convivono più di cinquecento tipi di batteri diversi, che svolgono fin dalla nascita e per tutto il corso della vita importanti funzioni fisiologiche. Per eubiosi si intende la presenza di una flora composta da microorganismi non patogeni per l’ospite, stabili per numero e proporzioni reciproche. Tale fenomeno è strettamente correlato all’età e alla dieta del soggetto. Sovvertimenti in numero, proporzioni e tipo di specie batteriche portano alla disbiosi. Un esempio di variazioni di questo tipo si può riscontrare nelle feci dei forti mangiatori di carne, degli immunocompromessi o dei gastropatici. Un valore elevato di germi patogeni può anche predire l’insorgenza di infezioni. Dieta, stile di vita errati ed altri importanti fattori possono distruggere il delicato equilibrio della flora batterica. Il 5-30 % delle terapie antibiotiche provoca colite o diarrea

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Flora intestinale: quando è necessario il trattamento con probiotici durante il trattamento o successivamente, anche fino a sei settimane dopo il termine della cura. La sorveglianza digestiva di un paziente sottoposto a terapia antibiotica appare dunque necessaria: gli anziani e i bambini rappresentano le categorie più a rischio. Per i più svariati motivi si può dire che in qualche modo ognuno di noi soffre di disbiosi intestinale, per un’eccessiva presenza di flora batterica o un’alterazione della stessa. Un processo che a lungo termine può provocare una serie di complicazioni che sono alla base del 60% delle malattie dell’era moderna. I sintomi prevalenti sono: pancia gonfia,

flatulenza, meteorismo, dolori addominali, stitichezza, diarrea, gastrite cronica, gengivite. La causa principale dell’alterazione della flora batterica è il cibo che ingeriamo, che rappresenta il supporto energetico della flora. Altre cause sono lo stress, i prodotti chimici che si trovano negli alimenti, l’alcool e come già ampiamente preannunciato le terapie antibiotiche. La disbiosi intestinale può essere causa di intolleranze alimentari, morbo di Crohn, sindrome del colon irritabile, diverticolite, colite ulcerosa e diversi stati infiammatori. I probiotici possono essere il giusto rimedio per reintegrare la flora “sana” e prevenire le complicanze della disbiosi. Sono microorganismi privi di potere patogeno, che possono essere somministrati per via orale al fine di mantenere l’equilibrio della flora intestinale, proteggere dalle malattie e migliorare lo stato nutrizionale. La somministrazione di fermenti lattici vivi, associata a disaccaridi sintetici favorisce infatti l’eradicazione delle infezioni intestinali dai germi patogeni. Lattobacilli e Bifidobatteri possono essere di beneficio per le persone intolleranti al lattosio. Risulta possibile modificare la flora intestinale anche nei bambini, somministrando grandi quantità di Bifidum. Gli integratori probiotici disponibili sul mercato sono tanti e a prezzi accessibili, assumerli soprattutto durante le terapie antibiotiche è fondamentale. Occorre solo chiedere consiglio al proprio farmacista di fiducia. Per chiedere consiglio alla farmacista puoi scrivere a casoriadue@libero.it


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GIUSEPPE NAPPA Occhio All’Artista nasce nel lontano 2010 dall’idea di raccontare la vera “arte” dello spettacolo, della cultura, della musica, della tradizione teatrale attraverso questa “chiacchierata” a tu per tu con un artista. Ideato, curato e condotto da Giuseppe Nappa, OcchioAll’Artista nasce come rubrica televisiva. Un lungo percorso che mi ha portato tante soddisfazioni personali e professionali, prodotta da Tlc da un’emittente regionale, passata poi dopo un anno come rubrica correlata al Tg di questa rete. Dopo tre anni si è sentita l’esigenza di far conoscere la rubrica anche da altre emittenti Regionali. Il programma è cresciuto man mano, ospitato da tantissime emittenti locali e regionali e intervistando grandi personaggi come: Davide Marotta, Giacomo Rizzo, Ernesto Mahieux, Nunzia Schiano, Carlo Croccolo, Daniela Cenciotti, Mario Da Vinci, Francesco Merola, Ciro Capano, Anna Capasso, Gaetano Amato, Giuseppe De Rosa, Antonio Ottaiano, Maria Rosaria Virgili, Tina Piccolo, Giuseppe Cossentino, Diego Paura, Antonio D’Addio, Vincenzo Salemme, Rocco Papaleo, Christian De Sica, Maurizio Casagrande, Nando Paone, Gloriana, Pupo, Orietta Berti, Carlo Buccirosso, Peppino Di Capri, Sandra Milo e tanti altri (intervistando tra l’altro anche altri personaggi in nazionale come alcuni dei citati alle varie conferenze stampa di presentazione che partecipavamo). Dopo anni di interviste e dopo essermi interfacciato con i più grandi personaggi, cercando sempre di dare al pubblico un prodotto di interesse e allo stesso tempo di qualità ho pensato che non bastasse più essere soltanto un programma televisivo.

Ho pensato così di iniziare una nuova avventura, diversa da quella affrontata fino ad oggi, che mi vedeva questa volta direttore responsabile di un giornale online. Un giornale che era giusto portasse il nome di una rubrica che mi ha dato tante soddisfazioni e così è nato “Occhio All’Artista Magazine” , edito da Alessandra Vergara e ovviamente io sono il direttore responsabile. Regolarmente iscritto al Tribunale di Napoli Nord. La prima cosa bisognava dare un aspetto nuovo al logo di Occhio All’Artista, ma senza abbandonare comunque l’immagine dell’occhio vigile sempre attento al mondo dello spettacolo e della cultura. È nato così un logo che a mio avviso rispecchia in pieno quello che per anni ho voluto trasmettere della bella Napoli. Sull’iride infatti si può ben notare il Vesuvio di Napoli e sull’occhio un cilindro, degno degli artisti della bella Napoli. Ovviamente il sito è diviso in diverse categorie, spazia dalla musica al teatro, alla televisione al cinema. Non poteva mancare la sezione dedicata alle interviste a tu per tu con l’artista (per non abbandonare i vecchi tempi). Ma anche la sezione dedicata alle nuove proposte, Occhio All’Artista ed ora Occhio All’Artista Magazine è stato sempre aperto e sarà sempre aperto ai nuovi talenti che si accingono ad intraprendere questo duro percorso nello spettacolo, nell’arte e nella cultura. Il mio obiettivo,oltre a dare spazio a coloro che hanno dato la vita per lo spettacolo e per l’arte tutta, sarà quello di far crescere sempre più il nome del quotidiano sia a livello regionale e perchè no anche a livello nazionale. Che dire speriamo di riuscirci!!!


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23 Augurissimi 19 luglio 2018 ad Alessandra Grillo Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Europee e Americane, classe di laurea lm-37 conseguita presso l’Universitá degli Studi di Napoli “l’Orientale” con votazione 110 e lode. L’incarico di relatore é stato assunto dal Professore Roberto Mondola mentre l’incarico di correlatore é stato assunto dal Professore Augusto Guarino. Per Alessandra da parte dei tuoi genitori Marco e Concetta e dai tuoi fratelli Tommaso e Susy, ti facciamo i nostri migliori auguri per questo eccellente traguardo che hai raggiunto con tanta determinazione e dedizione. Siamo immensamente orgogliosi di te, e adesso possiamo chiamarti dottoressa magistrale.

Augurissimi

18 settembre 2018 Erika Bellofiore “Gli anni che passano sono come le monetine del salvadanaio. Servono solo a renderti più preziosa. Buon compleanno!”. Da papà Marco, mamma Raffaella e dai tuoi fratellini Francesco e Matteo e dai nonni Nunzio e Enza.

Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA

Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 20 SETTEMBRE 2018 Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 0817311062 email: casoriadue@libero. it


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