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DOMENICA Settimanale di Informazione 15 SETTEMBRE 2019

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ANNO XIX - N° 26 - DOMENICA 15 SETTEMBRE 2019

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LA VORAGINE


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IMMA CASTRONUOVO

Luci e ombre di una catastROFE annunciata Il piano di ripristino della voragine di Largo San Mauro

L’annosa questione del sottosuolo amministrazione appena insediatasi ed il suo “groviera” del nostro Comune, è Sindaco Raffaele Bene, ben lontana dall’essere risolta. che si è trovato ad Ormai, da anni, assistiamo affrontare una questione sempre più spesso ai cedimenti di che ha costituito oggetto un sottosuolo che paga lo scotto di rimpallo di governo dello sciacallaggio dovuto alle in governo, fino a copiose opere estrattive realizzate toccare a quello appena mediante la costituzione di cave costituitosi per causa di tufo che venivano costituite di forza maggiore, e per l’estrazione di materiale non più procrastinabile, edilizio, pratica che ha portato, attesa la gravità del fatto nel tempo, alla diffusione di scavi che impone una seria abusivi che hanno compromesso La voragine di Largo San Mauro a Casoria, e definitiva presa di l’assetto urbanistico e la stabilità con l’autocompattatore ancora intrappolato coscienza della questione. del sottosuolo. Com’è noto, lo scorso I problemi legati a questa deplorevole pratica di sfruttamento senza regole che ha portato primo luglio, intorno alle 6 del mattino una grossa voragine ai crolli parziali di banchi di tufo ed al collassamento di cavità si apriva nella zona antistante la basilica di San Mauro, sotterranee, emergono in tutta la loro entità allorquando inghiottendo letteralmente un compattatore di rifiuti di provocano voragini e relativi effetti collaterali, come quella Casoriambiente con i rifiuti ed il proprio autista; quest’ultimo verificatasi lo scorso 1 luglio al largo San Mauro, in cui veniva immediatamente recuperato dai Vigili del fuoco è letteralmente sprofondato un camion dei rifiuti del peso prontamente accorsi sul posto, e trasportato in ospedale: di 9 tonnellate, colmo di rifiuti, per un ulteriore peso di 20 fortunatamente, ne uscirà illeso. tonnellate, con a bordo il povero autista scampato per puro Immediatamente, venivano evacuate le famiglie dai palazzi circostanti, la zona transennata e sottoposta a sequestro miracolo a morte certa. continua a pag. 4 Una situazione decisamente spinosa per la nuova dall’autorità giudiziaria.


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4 SEGUE da pag. 3

Il Sindaco si preoccupava di informare la cittadinanza che “non vi è stata alcuna conseguenza grave per i dipendenti e che insieme con l’ufficio tecnico, i vigili del fuoco ed i vigili urbani, si sta valutando il da farsi, ed i provvedimenti da adottare”. In merito, veniva intervistato dalle radio e tv locali, il ns. Direttore, Nando Troise, che già in passato si era occupato dell’increscioso problema con un importante reportage dal titolo “Abissi”, in cui fotografava e denunciava il disastro urbanistico casoriano; l’articolo, del 21 maggio 2017, si riferiva allo sgombero del civico 40 di via Cavour – di cui una parte crollò il 03 agosto 2006 e dopo 11 anni era ancora nelle stesse condizioni – che aveva portato la nostra Città, anche allora, all’attenzione dei media nazionali e locali: “Tale fotografia di una città sventrata dimostra che una delle priorità che- sia l’amministrazione comunale ma soprattutto la classe politica, quale risultato scaturito dalle elezioni della primavera del 2016devono assumere, è la riorganizzazione urbanistica di un territorio sventrato. Perciò urgono un piano regolatore della città di sopra e uno di sotto, cioè del sottosuolo gruviera, ideato e realizzato con il contributo di geologi, architetti, ingegneri e sociologi di cui Casoria dispone”, scriveva su questo stesso settimanale, il Direttore Nando Troise. Oggi, come allora. A distanza di qualche anno, si ripresenta lo stesso irrisolto problema. Abbiamo dunque interpellato l’Ufficio Settore LL.PP. che ci ha illustrato le modalità di intervento di ripristino della voragine di Largo San Mauro, precisando che i lavori per il recupero del mezzo dalla voragine di via San Mauro proseguono e che, dopo una serie di verifiche si è optato per non utilizzare delle gru, per motivi di sicurezza; era possibile posizionare dei mezzi solo da via Cardinale Maglione, in quanto nella parte opposta (Largo San Mauro) nel sottosuolo sono presenti strutture ipogee. Via Cardinale Maglione, nella zona limitrofa alla voragine ha una larghezza limitata che non consentiva il posizionamento di una gru in sicurezza, ma soprattutto non era possibile avere garanzie sulla capacità di resistenza ai notevoli pesi del sottosuolo. Per superare le criticità in sintesi descritte si è scelto di progettare un sistema di tiraggio del mezzo senza l’impiego di gru. L’intervento in corso di realizzazione ha lo scopo di estrarre l’autocompattatore

dalla cavità mediante l’utilizzo di trefoli in acciaio e martinetti che consentano di trascinarlo all’esterno della cavità. Il sistema è costituito da 3 elementi: • una trave realizzata in cemento armato; • micropali con tirante interno; • sistema di trefoli, martinetti, cunei e cavi in acciaio; La trave realizzata in cemento armato è ancorata al suolo mediante micropali aventi una lunghezza di circa 30-35 m, tale lunghezza consente di ancorare i micropali nello strato di tufo. L’ancoraggio è parte fondamentale del tirante, infatti tramite gli elementi da cui è costituito trasmette alla struttura ancorata al tufo la forza di trazione del tirante. I micropali svolgeranno la principale funzione di assorbire la forza peso dell’autocompattatore. Sull’estradosso della trave verrà posizionato un sistema di tiranti (trefoli e cavi in acciaio) e cunei che consentiranno il tiro dell’autocompattatore. La trave in cemento armato svolgerà la funzione di contrasto all’azione tirante. Ad oggi sono in corso i lavori per la realizzazione dei micropali, si prevede di completarne la realizzazione insieme alle travi entro il 14 settembre, successivamente si avvieranno le operazioni di preparazione ed aggancio del mezzo con alcune lavorazioni da eseguirsi nella voragine da parte di operai specializzati, e poi si procederà con il tiraggio del mezzo. Il tempo necessario per le lavorazioni da eseguire nella voragine sarà molto utile per la maturazione dei calcestruzzi dei micropali e della trave. Presumibilmente le operazioni di tiraggio del mezzo dalla voragine inizieranno intorno al 23/9, salvo imprevisti. Una volta estratto l’autocompattatore si avvieranno le opere per il riempimento,

che sarà eseguito con materiali leggeri della stessa consistenza degli strati circostanti, successivamente si procederà con le opere di ricomposizione dei sottoservizi ed infine con il rifacimento della pavimentazione. Questo, il piano di ripristino della voragine. Speriamo che, data la frequenza con cui, negli ultimi anni, si stanno verificando episodi del genere, sempre più preoccupanti, l’Amministrazione provveda a stilare una mappa del sottosuolo che negli ultimi anni ha procurato tante voragini e crolli di palazzi anche storici, quali i due di via Cavour e lo storico palazzo dei Rocco in via Nicola Rocco. Un Catasto delle grotte e delle cavità naturali e/o artificiali, si invoca a codesta Amministrazione, sulla scia della L.R. Campania del 13 ottobre 2008, n.13, Piano territoriale regionale, che traccia le linee guida per la istituzione, tutela, gestione e valorizzazione della geodiversità regionale. La conoscenza del patrimonio geologico rappresenta uno strumento importantissimo ed insostituibile ai fini delle complesse strategie di pianificazione, gestione, tutela e valorizzazione del proprio patrimonio geologico, sia ai fini della prevenzione di danni irreversibili che ai fini della valorizzazione del proprio patrimonio, potendosi ipotizzare di “sfruttare” in positivo le grotte che gravitano sotto il nostro territorio, attraverso la indicazione di percorsi e siti che potrebbero richiamare l’attenzione e la curiosità di molti, e di conseguenza, portare proventi nelle casse comunali. Nemo propheta in patria? Speriamo di sfatare questo antico e saggio brocardo, con l’indefettibile e provvidenziale aiuto delle Istituzioni.


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ANTONO BOTTA

Angelo, ragazzo casoriano gravemente disabile, è ancora in attesa del contributo del Comune per un ricovero urgente a Siena

SPERANDO CHE PREVALGA IL SENSO DI UMANITA’ E DI GIUSTIZIA

Angelo, ragazzo sedicenne di Casoria, gravemente disabile perché tetraplegico dalla nascita, con gravi compromissioni sensoriali, ancora attende di partire dopo le ripetute richieste della madre al Comune di ottenere un veicolo adeguato al trasporto del ragazzo per un urgente ricovero presso un Centro specializzato di Siena. Le gravi condizioni di salute non consentono ad Angelo di aspettare oltre. Dopo alcuni incontri con la Dirigente del settore, in cui la signora Titti, madre di Angelo, ha reclamato con forza il diritto del figlio ad essere assistito e curato dall’equipe medica che lo segue dalla nascita, si è ottenuta la promessa di assegnarle un contributo economico per consentire al ragazzo di recarsi a Siena. Ma, al momento in cui scrivo, la promessa é rimasta tale. “Mi è stato riferito” , ha detto la signora “che la determina” è stata firmata, ma finora ancora non ho ricevuto nulla”. Comprensibile il suo sconforto: “Ho sempre lottato perché a mio figlio fossero riconosciuti i suoi diritti, non ho mai chiesto favori, ma con determinazione e tenacia ho rivendicato ciò che gli spettava. Nelle volte precedenti, pur ho dovuto battagliare per garantire ad Angelo i ricoveri a Siena al fine di essere sottoposto a trattamenti

terapeutici adeguati alle sue condizioni di salute e, alla fine, sono riuscito a ottenere ciò che doveva essere assolutamente assicurato a mio figlio. Questa volta, invece, alle mie sacrosante richieste mi è stato risposto, tra l’altro, che Angelo avrebbe potuto essere assistito presso le strutture sanitarie campane, senza la necessità di recarsi a Siena; ciò è stato pur fatto,in questi 16 anni, ma le terapie prescritte, purtroppo, non hanno ottenuto i risultati attesi e sperati. Ora le crisi epilettiche si sono accentuate, ha il catetere e ha bisogno di flebo quotidiane per evitare che l’organismo si disidrati. La decisione di ricoverare il ragazzo a Siena, quindi, è motivata dal fatto che nella

città toscana egli, fin da piccolo, è stato ottimamente assistito e curato. La speranza, dunque, è che nel momento in cui i lettori leggeranno questo articolo, la famiglia mi abbia comunicato la lieta notizia tanto attesa che la promessa del Comune è stata mantenuta, consentendo ad Angelo la partenza per Siena. Concludo ribadendo quanto già scritto in un precedente servizio e cioè che di fronte alla persona diversamente abile occorre necessariamente assumersi delle responsabilità. E si sa che l’assunzione di responsabilità caratterizza la persona matura, in tal caso, il Comune di Casoria, garante del Bene comune, che risponde in questo modo al richiamo impellente che proviene da suo intimo. Questa considerazione non è

caratterizzata da “buonismo” o da una certa buona volontà, o dal rispetto di una pratica formale, ma attinge a una dimensione ontologica che riguarda tutti e soprattutto coloro che, ricoprendo un ruolo pubblico, hanno una visione alta e nobile della Politica, quella che Papa Paolo VI definì “una maniera esigente di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri”. Nobile, dunque, perché ha come fine il riconoscimento della dignità della persona umana, soprattutto di chi è più debole, fragile e sofferente; nobile, perché emergente da insopprimibili esigenze di bene e di giustizia. Ascoltando lo sfogo della signora Titti, non posso non riflettere sul fatto che una legge universale debba essere anteposta a tutte le altre, quella che è capace di umanizzare tutti i dispositivi legali. Condivisibile l’esortazione di don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta, pastore mite e protettore dei poveri e degli ultimi: “Le rigide norme istituzionali si scaldino di passione e i gelidi rigori del sabato si sciolgano sotto il fiato di un volto che soffre”. Il termine ”sabato” rinvia al noto detto del Maestro di Galilea: “Il sabato è stato fatto per l’uomo, non l’uomo per il sabato”, in altri termini: ciò che c’è da salvare non è il principio della legge, ma occorre salvare l’uomo. La legge è fatta per gli uomini, non gli uomini per la legge.

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6 VITTORIA CASO

MONS. NUNZIO D’ELIA “NEOCAPPELLANO” DELLA CAPPELLA DEL TESORO DI SAN GENNARO L’atteso 10 settembre è giunto: nel Duomo di Napoli, gremito di fedeli festanti, alle 18.30, la Celebrazione dei Vespri è stata l’occasione per la proclamazione ufficiale di 10 nuovi prelati, chiamati a far parte del Capitolo della Cappella del Tesoro di San Gennaro. La cerimonia, semplice ma solenne, è stata presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo metropolita di Napoli, Delegato Apostolico della Cappella, il quale fin dal 5 luglio aveva provveduto alla stesura delle nomine. L’Eccellentissima Deputazione della Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro, infatti, aveva proposto di rinnovare il collegio dei 12 cappellani con 10 nuovi presbiteri. Tra questi, tutti apprezzati e stimati per il loro impegno, il nostro amato Monsignore Nunzio D’Elia, “per la retta dottrina, l’integrità di vita e lo zelo apostolico testimoniato da molti anni di ministero sacerdotale”. Nella monumentale e splendida Cattedrale, in verità, già dalle 17.00 brulicante di fedeli, venuti da tutta la Campania, una folta delegazione da Casoria e da Casavatore, in particolare, ma anche da Afragola e da altri comuni dell’hinterland, ha accolto con gioia e con affetto Mons. Nunzio D’Elia. Chi, infatti, non ne conosce la straordinaria statura morale e culturale? Durante i Vespri, dunque, dopo i salmi introduttivi e le letture di rito, nel corso della Liturgia dell’impegno c’è stata la “presentazione dei candidati”, in cui i prelati da nominare si sono portati dinanzi al Cardinale, accompagnati da Mons. Vincenzo De Gregorio, Abate Tesoriere della Real Cappella, il quale dopo averli menzionati uno ad uno, ha letto il decreto di nomina. La parola è poi passata al Cardinale: “Figli carissimi, prima di iniziare il vostro ministero sacerdotale nella Cap-

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“O Patrono, se come Tu vuoi, proprio a Te i nostri voti poniamo, di diffondere amore imploriamo e pregare per sempre per noi” pella del Tesoro di San Gennaro, dovete manifestare davanti al popolo di Dio la volontà di assumerne gli impegni. Volete insegnare ai vostri fratelli, con la parola e l’esempio il modello di vita ispirato dal Vangelo? Volete perseverare nella preghiera a Dio per il bene del suo popolo santo ed esercitare in modo irreprensibile il vostro servizio pastorale? Volete custodire e alimentare il culto del santo patrono della città, dell’arcidiocesi e della nostra regione campana?“ Il “Si, lo voglio” dei prelati ha suggellato la loro investitura ufficiale a Cappellani: un impegno che dura dal 1601 (anno in cui il collegio fu istituito con 6 unità, ampliate a 12 nel 1635) e che, come ha spiegato con chiarezza il Cardinale nella sua premessa, è un onore

straordinario ma anche un immenso onere. I sacerdoti, componenti il collegio, infatti, devono testimoniare l’amore per Dio con la stessa intensità, coerenza, abnegazione dell’amato patrono, da una parte; dall’altra, devono contribuire a diffondere la devozione e il culto di San Gennaro, attraverso celebrazioni liturgiche, organizzazione e promozione di iniziative culturali tese a far conoscere la figura del santo. Considerato che San Gennaro, vero e proprio gigante per la sua testimonianza di Vescovo e Martire, accompagna e feconda la chiesa napoletana e campana, l’impegno che i Cappellani si assumono è quello di una nuova evangelizzazione in una società sempre più superficiale e in un mondo che sembra non sappia più cogliere i veri valori dell’esistenza. Non è superfluo aggiungere che alla genuina tradizione religiosa, s’intrecciano e s’affiancano leggende e pseudoverità, per cui si aggiunge il difficile compito di alimentare una devozione che sia popolare ma, al contempo, non si allontani dall’ortodossia del culto. Solo a conclusione della celebrazione dei Vespri, i Neo Cappellani sono stati finalmente festeggiati e applauditi dalle rispettive delegazioni. Per il nostro caro Don Nunzio i festeggiamenti sono proseguiti nella Parrocchia di San Giovanni Battista a Casavatore, dove lo attendeva un gustoso buffet e una bella torta, non prima che Padre Carmine Caponetto spiegasse ulteriormente la funzione di “martire” cioè “testimone” di fede sia di san Gennaro, sia dei suoi Cappellani; compito indubbiamente difficile e coraggioso nella società odierna ma non impossibile per un sacerdote dallo spessore morale e culturale, etico e teologico quale Mons. Nunzio D’Elia, che, a sua volta, ha ringraziato tutti per l’affetto mostrato.

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RITA GIAQUINTO

Arrivano a 90 le buche pericolose sulle strade di Casoria

Il suolo di Casoria chiede aiuto ma i rinforzi stentano ad arrivare. Sono passati ormai oltre due mesi da quando le autorità cittadine e la polizia municipale sono stati avvisati, ma il record di buche considerate ad alto rischio per la sicurezza delle strade e dei cittadini è, oramai, arrivato a novanta. Dopo quanto accaduto a San Mauro lo scorso 1° luglio, il livello di preoccupazione dei cittadini è molto alto, ma purtroppo, fino ad oggi non è stato possibile intervenire. Inizialmente si pensava che la gara per la manutenzione stradale fosse già stata aggiudicata nel mese di agosto ma così non è stato. Lunedì 9 settembre è stata convocata una ditta ed il Comune cercherà di renderla operativa nei prossimi giorni. Anche per l’aggiudicazione della gara, l’ufficio tecnico è tenuto a seguire alcuni controlli ed alcune verifiche, come, ad esempio, controllare l’agenzia del territorio, il casellario giudiziale e tutta

una serie di pratiche preventive senza le quali non può essere aggiudicato il lavoro alla ditta appaltatrice. Il Settore dei lavori pubblici si augura di poter essere operativi nei prossimi giorni. Nel frattempo, le buche più pericolose si trovano in Via Concordia, via Diaz, via Tasso, via Cavour, via Colletta, via Petrarca, via Poliziano, via Principe di Piemonte, via Kennedy e anche via Arpino. Tutte buche già segnalate nel mese

Crescere insieme...perfezionandosi Sicurezza edilizia Ambiente

di luglio scorso. A queste, si aggiungono anche le buche presenti all’angolo del Parco Smeraldo in via Castagna, in via Carducci all’altezza dell’incrocio con via Don Luigi Sturzo, peraltro segnalata anche al nostro giornale da cittadini particolarmente attenti e preoccupati. E, ancora, in via Salierno, a via Manzoni all’altezza della farmacia e, infine, su alcuni tratti della circumvallazione esterna. Queste sono le ultime segnalazioni. La Polizia Municipale ha già trasmesso tutto l’elenco all’ufficio tecnico del Comune, in attesa che si sblocchi il lento iter burocratico per dare inizio ai lavori di manutenzione. Ci avviciniamo sempre di più alla stagione autunnale dove le piogge ed i cambiamenti climatici che, negli ultimi tempi, sanno essere repentini e di difficile gestione, non faranno altro che peggiorare situazioni già molto gravose e che vanno immediatamente ripristinate nel miglior modo possibile.

Vincenzo D’Anna

Dottore in scienze dell’Ingegneria Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Napoli

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RITA GIAQUINTO

Cronaca di una demolizione annunciata

Epilogo annunciato per la storia dello stabile in via Martiri D’Otranto, nel quartiere Arpino, che ha tenuto, nelle ultime ore, la città di Casoria col fiato sospeso. Lunedì 9 settembre, il proprietario dello stabile si è barricato in casa, minacciando di gettarsi dal secondo piano della sua abitazione, dove quella stessa mattina, un magistrato della procura si era recato per eseguire un ordine di abbattimento per abuso edilizio. Secondo quanto dichiarato dal proprietario, lo stabile era stato costruito con un abuso al piano terra che, anche se in ritardo rispetto ai termini prescritti, era stato

ripristinato. Secondo le sue dichiarazioni, è stato vittima di una truffa da parte del Comune che, inizialmente, gli aveva garantito sicurezza e tranquillità con il regolare pagamento del condono, ma una tranquillità improvvisamente scomparsa quando le carte presentate dalla procura parlavano di tutt’altro. Sul posto erano presenti i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, il 118, l’Unità di salvataggio, il Consigliere Comunale Orsino Esposito e tutti gli abitanti della zona scesi in strada per difendere e sostenere la causa dei residenti dello stabile: nove persone, di cui quattro minori adottati

di origine africana, il più piccolo dei quali operato soltanto qualche giorno fa. Unici rappresentanti della politica presenti, oltre al Consigliere Comunale, il Dr. Orsino Esposito che, pur rimettendosi nelle mani della magistratura, auspicava a soluzioni eque e di buon senso, che risanassero non un caso singolo ma la situazione intera di un territorio troppo spesso abbandonato dalla politica, sul posto è arrivato anche il Sindaco Raffaele Bene, dopo essere stato impegnato in un Consiglio Comunale. Anche il Sindaco ha espresso piena fiducia nelle istituzioni, in attesa delle decisioni della

magistratura, assicurando ai presenti tutto il supporto possibile da dare alla famiglia con l’aiuto delle politiche sociali soprattutto, per tutelare i minori presenti nel nucleo familiare. Gli esiti dell’incontro tra i proprietari ed il magistrato, che ha rigettato le istanze dell’Avvocato difensore presente sul posto, hanno portato al triste e, per molti, inaspettato ma annunciato epilogo: mercoledì 11 settembre lo stabile è stato demolito. Le foto che pubblichiamo dimostrano chiaramente com’era lo stabile prima e durante la demolizione. Non c’è bisogno di aggiungere nulla.


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Lo scorso 30 giugno venivano resi noti su ‘’Casoriadue’’ gli ultimi aggiornamenti circa l’evoluzione dello stadio “San Mauro’’ in vista della manifestazione sportiva multidisciplinare, l’Olimpiade Universitaria. Ad oggi, dopo soli due mesi dal grandioso evento che ha coinvolto anche Casoria, siamo costretti ad interfacciarci ad una realtà ardua e bisbetica che vede lo stadio ‘’San Mauro’’ completamente diverso-in negativo-da quello

NON DIMENTICHIAMO IL “SAN MAURO’’ che abbiamo lasciato lo scorso luglio! Una visione scabra, la quale descrive il degrado che ha coinvolto l’intera area sportiva (campo color oro bruciato), una sorta di sfera al cui interno il disordine ha stravolto l’immagine artistica del “San Mauro’’ visto in chiave Universiade. Ci sarebbe da analizzare un livello rilevante: sul piano economico non bisogna dimenticare che i lavori di ristrutturazione dello Stadio Comunale sono

costati 1.150.000,00 euro, una cifra esorbitante, per cui sarebbe un errore gravissimo gettare il ‘’San Mauro’’ nella decadenza totale. Solamente in vista della prima partita della squadra Casoriana un equipe di operai ha reso riproponibile lo stadio! Si augura che l’amministrazione in carica riesca a lasciare prestigio del ‘’San Mauro’’ la cui manutenzione tocca oggi al settore Ambiente. Ricordiamo che il nostro Stadio Comunale è un patrimonio immenso.

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ANGELA CAPOCELLI Dal 31 Agosto all’8 Settembre si è tenuto a Napoli, sul lungomare di via Caracciolo, il Bufala Fest : un grande evento dell’ enogastronomia campana. Una festa con ingresso gratuito alla quale poter mangiare, bere, ascoltare musica e divertirsi. Tutte le sere, a partire dalle 21.30, si sono tenuti spettacoli e concerti che hanno visto come protagonisti gli speaker di Radio Marte, Marco Carta, Peppe Iodice, i Neri per Caso, Maria Nazionale, Anna Tatangelo, Sal Da Vinci, Milena Setola e tanti altri. Ma le vere star del Bufala Fest sono stati gli chef stellati, le loro prelibatezze e i loro show cooking: spettacoli di cucina

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dal vivo che hanno suscitato sorpresa, divertimento, ammirazione... Ma anche tanta fame! Al Festival è stato, infatti, possibile assaggiare una grande varietà di cibi e bevande campane: dalla mozzarella di Bufala (la “reginetta del ballo”) all’inimitabile pizza locale, dalla frittatina a un classico primo piatto, dai vini ai liquori e, per concludere in bellezza, gelati, graffe, dolci e l’inconfondibile, indispensabile per noi Partenopei, caffè napoletano. Il tutto contornato dall’ineguagliabile vista del lungomare, che ha unito napoletani e turisti in questo evento... Tutto da gustare!


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MARICA DE MARTINO

Asilo nido “Topo Gigio”: “Ma cosa mi dici mai… comune di Casoria!?”

Ed eccoci tornati alla routine quotidiana in cui anche i bambini in questi giorni, chi prima e chi dopo, ha ripreso la scuola. In particolar modo negli asili i bambini liberano la loro fantasia e la loro creatività attraverso attività didattiche create su misura per loro da personale qualificato. A volte capita, però, che a causa di vari motivi tra cui la mancanza di personali o di fondi, le scuole chiudono e molti bambini sono costretti ad emigrare in altre strutture e devono cambiare le loro abitudini e lasciare le antecedenti amicizie, formate durante il loro percorso scolastico. Purtroppo questa sorte è toccata all’asilo nido in questione. Oggi, infatti, ci occuperemo di una scuola in particolare ovvero l’asilo nido “Topo Gigio” situata in Via 1° Maggio a Casoria, la quale, è gestita dalla cooperativa “Raggio di sole” che lavora con e per i bambini formandoli attraverso didattiche ricreative. Purtroppo quest’anno l’asilo non ha aperto le porte a tutti i suoi alunni.

Tutti i casoriani si staranno chiedendo il perché di questa decisione. Adesso sveliamo il mistero. L’asilo nido “Topo Gigio” è stato chiuso per motivi economici. La pubblica amministrazione di Casoria non ha richiesto i fondi al ministero per rinnovare il contratto alle cooperative che collaboravano con la scuola e, quindi, quest’ultima non ha potuto riaprire. Per la gestione della scuola non possono accedere i dipendenti comunali per mancanza di personale ed è per questo che sono state scelte delle cooperative, affinché aiutassero la scuola. Probabilmente si pensa ad un’apertura dell’asilo in ritardo, ma è un’ipotesi alquanto improbabile per la mancanza di fondi, infatti i bambini sono stati trasferiti in varie scuole. L’organizzazione è ancora da definire nei dettagli, ma alcuni alunni sono stati assegnati sicuramente alla scuola “G.Puccini”. Ci auguriamo che al più presto il comune di Casoria risolva questa problematica e richiedendo i fondi necessari per riaprire la struttura ridando ai suoi alunni dell’asilo nido “Topo Gigio” le loro classi, le loro insegnanti e i loro spazi di gioco.


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È arrivato Mattia per la gioia dei genitori Anna e Pietro e dei nonni. Gli Auguri più sinceri dalla redazione

La redazione esprime i più affettuosi auguri a Enzo Mignone, responsabile della Biblioteca Comunale di Casoria, che il 10 settembre 2019 è andato in pensione

Augurissimi

Venerdì 30 agosto Nove mesi di attesa per scoprire che l’amore puro porta il tuo nome. Antonio. Mamma Raffaella e papà Mariano ti accolgono con gioia. Piccolo, che l’avventura della vita abbia inizio! Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

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domenica 15 SETTEMRE

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 12 settembre 2019

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 0817311062 email: casoriadue@libero. it


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