DOMENICA 7 OTTOBRE 2018
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ANNO XVIII - N° 28 - DOMENICA 7 OTTOBRE 2018
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MICHELE MITRAGLIA
CASORIA A QUELLI DI PRIMA? A QUELLI DI DOPO? AI PLAY BOY? NO! A FUCCIO! MA COSA FARA’?
E allora che accade? Michele mi riferisce che il guru Girasole avrebbe assunto nei confronti di Fuccio lo stesso atteggiamento che finì col costare ….. a Stefano Ferrara prima ed a Vincenzo Carfora poi le dimissioni davanti a un notaio di 13 consiglieri comunali 13. Ha l’aria schifata, Michele però non ha detto se qualcuno mostrava la stessa aria schifata nei confronti del responsabile provinciale degli Enti Locali del Partito Democratico. Qualcuno sostiene che il dottore una volta socialista ed oggi democratico si sente tradito. Da chi? Ma… da chi non avrebbe rispettato gli impegni presi in campagna elettorale… da chi non ha rispettato l’azzeramento degli incarichi in Giunta Municipale…. Nessuno dei suoi
è diventato amico di Fuccio. Una cosa è certa: non fanno il doppio gioco. E l’opposizione consiliare s’azzuppa o pane! Però adesso e gli va riconosciuto, Girasole non ha perso la pazienza, come, in passato, successe a chi mandò a casa prima Stefano Ferrara e poi Carfora. Quindi non ha bisogno di sistemare le …. pendenze con Fuccio e
neanche con il Partito Democratico. Chi sono quelli che la pensano come lui? Ivan Ilardi è certo! Sembra anche Franco Russo. Questi sono tutti dalla sua parte. E allora? E allora…. Non farmi dire di più. La verità sai che scotta. La situazione del Comune di Casoria, comunque, è chiaro, non è florida. Il bilancio presentato ed approvato dal
Consiglio Comunale parla chiaro. Incombono e sempre di più i debiti fuori bilancio. Un pozzo senza fine di cui non si conosce l’entità e che sembra raggiunga i 15 milioni di euro di sentenze esecutive passate in giudicato che dovranno essere pagate, nonostante siano debiti fatti in anni passati (dal 1990 al 2015). Cosa è successo? I consiglieri comunali di maggioranza e gli assessori di nuova e di vecchia nomina, pare non si siano tirati indietro ma avrebbero chiesto una partecipazione più diretta alla direzione della Città di Casoria, che sinceramente, oggi, sembra almeno per una certa parte, nelle mani di gente mancanti di quel minimo di garanzie che si esigono. continua a pag. 5
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DOMENICA 7 OTTOBRE 2018 SEGUE da pag. 3
Santissimo cielo, passare da un gruppo di dirigenti che, vuoi o no, nella vita amministrativa di Casoria, ci sono da diversi anni a pochi, pochissimi di loro, mi sembra troppo e finisce nel conferire all’azione di Fuccio, interessante nell’avvio (cioè giugno 2016), una precarietà e una confusione eccessiva. E allora? E allora la verità è che esiste a Casoria una difficoltà di liquidità. Come si sia arrivati a queste difficoltà, alimentate per la sua parte più grossa dalla insensibilità e dalla pervicace insistenza con la quale le amministrazioni precedenti a questa di Pasquale Fuccio, commissariali comprese, negò con azioni amministrative e politiche nonché economiche ogni possibilità di sviluppo futuro: i milioni di euro spesi per gli obbrobri di Piazza Cirillo e Piazza Benedetto XV; i milioni di euro persi nel non aver rispettato il Programma Integrato Europa; le migliaia di euro spesi per un Santo che viveva di carità e di provvidenza e tanto ma tanto altro. I consiglieri comunali, letto il bilancio, sapranno esprimere un più preciso giudizio sulla situazione attuale, che scaturisce da quella degli anni scorsi. Un attimo di pazienza, dunque, consiglieri. La verità è che comunque occorrono 100 milioni di euro per dare a questa Città una serenità amministrativa, politica, economica, morale e sociale. Il consiglio comunale è stato comunque per tanti versi equivoco. Fuccio, tra l’altro, potrebbe dire anche: (“allora me ne vado!)”. E ancora: “faccio tutto io”. Sono frasi contraddittorie, come del resto è contraddittorio il personaggio, che
5 passa da un umore all’altro (lui lo sa, se lo riconosce, lo ammette ndr). Che salta, in mezzo al suo passato politico, avendone scelto uno solo, sempre lo stesso: dalla segreteria di Salvatore Piccolo ad oggi Sindaco della Città di Casoria, con il simbolo del Partito Democratico, riconosciuto sia dal segretario provinciale Massimo Costa da quello nazionale Martina ed anche da Matteo Orfini. Pasquale Fuccio consuma le sue energie in una furibonda lotta innanzitutto contro sé stesso. C’è poi la difficoltà, sul piano interpretativo, a capire di politica amministrativa. O a parlarne non certo in maniera sballata o solo in base a dilettevoli esperienze giovanili o culturali che forniscono una cultura ben diversa da quella vera. Non per niente Fuccio si è piccato di non scegliere: dal dirigente del servizio Contratti e Contenzioso al dirigente del Settore Affari generali e del personale; dal presidente della società in house a totale capitale pubblico Casoria Ambiente al dirigente del Settore Pubblica Istruzione e Sicurezza Sociale, continuando imperterrito a tenere il dirigente all’Assetto del territorio anche in quello dei Lavori Pubblici e altro. Non credo, purtroppo, si prospettano giorni felici per il nostro “pilota”. Chi gli è contro gli ha proposto il minore dei mali, almeno per il momento, cioè al mazzo rimescolato. La gente, specie chi lo ha votato, non ha mandato giù il cambio di rotta politica. Fuccio esita troppo nelle decisioni da prendere. Ballonzola un po’ di qua e un po’ di la. Sbaglia. Alla fine finisce con lo stancare gli ingenui e sé stesso, innanzitutto. E poi, via , Fuccio, chi chiede
chiarimenti; dovrà pur, o prima o dopo, chiarire se stesso. Non si stancano certo quanti sanno di politica e di amministrazione e a galla ci restano sempre. Spiace dover dire queste cose. In una ipotetica scala di valori è da dire comunque che Fuccio è largamente al di sopra di quanti lo hanno preceduto; molti di loro sanno di essere quelli che hanno procurato tantissimi danni alla Città di Casoria. Vuole ancora preparare altri cambi dopo quelli di Cassettino, De Rosa e D’Anna? Casoria Ambiente è con l’acqua alla gola. Altre giustificate lagne per Fuccio dal settore Entrate. Ohibò tu alzi e abbassi i prezzi e noi paghiamo, adesso devi restituirci i soldini. Fuccio deve delle spiegazioni. Romolo dice che la colpa non è dei dirigenti. Sta attento che i tantissimi milioni di debiti che ha il Comune di Casoria li ha lasciati il pubblico. Notizie brutte dal Palazzo di Città. Continua il tortuoso iter giudiziario per l’ex Sindaco Vincenzo Carfora, per la ex Assessore al Bilancio Valeria Esposito e per l’ex dirigente del settore Ragioneria e Finanze Alfonso Setaro. Brutta gatta da pelare. Altra brutta notizia è quella di ricordare al Sindaco, al nuovo assessore alla Ecologia ed al Dirigente del Settore Ambiente: IL SILICIO E’ MORTALE. Saluti da Crotone; li manda Monea, grato per quanto fatto per lui, durante la sua permanenza a Casoria. Fuccio, per chiudere, che chiede aiuto agli altri ma dovrebbe chiedere aiuto innanzitutto a sé stesso. E mi fermo.
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Intervista al Professore Mauro Mormile, direttore dell’Unità Operativa di Consulenza pneumologica del Policlinico Federico II
Laureato in Medicina e Chirurgia, specialista in Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio ed in Allergologia e Immunologia Clinica, il Professore Mauro Mormile, eccellenza casoriana, ci ha gentilmente concesso il suo tempo e noi lo abbiamo intervistato per voi. Come mai ha scelto di fare il medico? “Sin da bambino mi è piaciuta la figura del medico. In parte, poi, quando ero ragazzo per i medici era molto facile lavorare. La laurea in Medicina e Chirurgia era una di quelle che dava immediatamente accesso al lavoro ed era assolutamente chiaro che chi si laureava in Medicina poteva fare solo il medico, non era una di quelle lauree polivalenti. In realtà negli anni la cosa è profondamente cambiata, nel senso che è diventato non solo difficile trovare una sistemazione per i medici, ma anche la figura stessa del medico si è connotata in altra maniera.” E perché proprio la scelta di queste due specializzazioni? “Ho cominciato subito a lavorare in malattie respiratorie perché mi appassionai all’argomento studiandolo e chiesi la tesi di laurea proprio al docente di malattie respiratorie. Sono rimasto sempre in quel reparto, per un lungo tempo come volontario, poi vinsi il concorso come universitario. La specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica era un completamento, perché le allergopatie respiratorie erano una delle patologie che incontravo più frequentemente e mi sembrò che avere un substrato culturale di tipo biologico fosse preferibile. Credo che sia stata una scelta utile.” La specializzazione da Lei conseguita si chiamava Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio, perché era frequente in passato imbattersi in casi di tubercolosi. Qual è oggi la situazione? “Si è chiamata Tisiologia fino all’89, credo. In realtà era già abbastanza inutile che si chiamasse così perché la tubercolosi era quasi scomparsa dal territorio nazionale già nel 1970, quando l’indice di tubercolinizzazione era infe-
riore al 5%. Io ho studiato nella scuola pneumologica napoletana, quella del professore Monaldi, per cui la tubercolosi era il cavallo di battaglia e, quando ero un giovane specializzando, vedevamo ancora casi e, soprattutto, seguivamo i vecchi malati tubercolari con condizione di cronicità. Poi nel tempo ci era stata una flessione, mentre oggi è di nuovo di attualità, non soltanto per i fenomeni migratori – e non penserei riduttivamente ai rifugiati: sono i movimenti delle masse in generale, soprattutto dall’Est europeo, più che dall’Africa subsahariana, a determinare il grosso delle infezioni tubercolari – ma anche perché spesso è, in maniera paradossale, il medico stesso a gettare le basi di ciò che darà la tubercolosi. Le terapie immunosoppressive o i farmaci biologici, ad esempio, sono un potente sistema di immunodepressione utilizzato per molte malattie autoimmuni – le malattie croniche dell’intestino, le artriti, la psoriasi - ma danno la stura a molte riacutizzazioni tubercolari.” Oggi quali sono le malattie respiratorie più frequenti? “Sicuramente la BPCO (la broncopneumopatia cronica ostruttiva, ndr) da una parte e il cancro dall’altra. Sono due piaghe sociali notevoli ed entrambe legate al fumo di sigaretta. Non è detto che quella non tumorale sia la meno
grave: l’insufficienza respiratoria fa vivere di più, ma molto peggio. Le neoplasie polmonari, quando non sono operabili, purtroppo spesso abbreviano la vita in pochissimo tempo. La BPCO non uccide subito, ma fa vivere male. Per fortuna abbiamo tantissime nuove possibilità terapeutiche. Un tempo nella definizione di BPCO c’era la non reversibilità dell’ostruzione bronchiale, ma oggi abbiamo farmaci così potenti che credo in parte questo punto debba essere rivisto. A volte riusciamo addirittura ad ottenere nuovamente la normalità spirometrica. Resta il fatto che non si deve fumare.” C’è stato un aumento delle allergie? “Un po’ si. Intanto sono meglio diagnosticate rispetto al passato: la maggior parte delle malattie sembra più frequente semplicemente perché si pone più facilmente la diagnosi. Le allergopatie in generale tendono ad aumentare per una miriade di motivazioni legate al modo in cui viviamo l’infanzia, a quello in cui mangiamo. Per le allergopatie respiratorie un ruolo fondamentale lo ha l’inquinamento: gli inquinanti, aumentando la permeabilità della mucosa bronchiale agli allergeni, tendono a veicolarli nel polmone profondo e questo ovviamente rende più facile la sensibilizzazione. Anche i cambiamenti climatici giocano la loro parte: nelle fasi iniziali di forti fenomeni temporaleschi i granuli pollinici, che già di loro natura determinano allergie, vengono catturati dalle correnti aeree, portati nelle nuvole che sono ricche di acqua, vengono idratati e subiscono uno shock osmotico, si rompono e sono restituiti nella caduta della pioggia sotto forma di particelle più piccole che penetrano più facilmente nei polmoni. Molti sono i motivi per cui il nostro macroambiente sta cambiando e aumenta anche la tendenza a manifestare allergie, soprattutto, di tipo asmatico. Alle nostre latitudini è particolarmente diffusa, poi, l’allergia alla parietaria. Frequenti sono anche le allergie agli acari della polvere e quella ai derivati epiteliali degli animali domestici. Oggi
DOMENICA 7 OTTOBRE 2018 gli animali domestici da compagnia sono estremamente diffusi e sono considerati a tutti gli effetti membri della famiglia, per cui è difficile in questi casi dire all’interessato di allontanarli.” Quali tecniche di prevenzione si dovrebbero adoperare? “Per le malattie respiratorie, come dicevamo, evitare il fumo di sigaretta. Se non si fumasse più, molti pneumologi dovrebbero cambiare lavoro. Il numero degli ammalati sarebbe decisamente molto più basso. La mortalità totale per malattie cardiovascolari negli ultimi 40 anni si è ridotta di oltre il 65%, cioè su tre infartuati, due non ne muoiono più. Purtroppo, invece, la mortalità per malattie respiratorie non si è ridotta e, anzi, è lievemente aumentata. Questo è legato al fatto che la pneumologia non è riuscita per alcune sue malattie a trovare una terapia risolutiva, ma soprattutto al fatto che le malattie respiratorie sono quasi tutte legate al fumo di sigaretta e il fumo di sigaretta, per quanto venga combattuto nelle campagne di prevenzione, non incontra la stessa attenzione che, per esempio, ottiene la buona alimentazione. L’andamento salutistico della società, con il
7 correre e la pratica sportiva, è un buon alleato del cardiologo: la prevenzione dell’infarto coincide con le istanze della prova costume, per intenderci. Noi pneumologi abbiamo poco: l’inquinamento è il frutto di un modo di essere e di interessi economici che non sono facilmente contrastabili e il fumo di tabacco riguarda persone che hanno cominciato a fumare quando l’esecrazione del fumo non era così diffusa, non se ne conosceva la pericolosità. Oggi è abbastanza chiaro a tutti che fumare fa male, ma non esistono degli strumenti veramente risolutivi per la disassuefazione. In realtà i fumatori continuano a fumare, finché non prendono una grande paura e arrivano spaventati dal medico. Per le malattie allergiche la miglior prevenzione è la diagnosi precoce, per quelle infettive la prevenzione consiste nel seguire le regole di igiene. Ci sono dei campi di prevenzione che sarebbero fenomenali, ma che sono fuori dalla portata del paziente, per esempio correggere l’inquinamento del posto in cui si vive o di quello in cui si lavora, ma a questo dovrebbe pensare lo Stato, non certo il singolo paziente.” Una parola sui vaccini?
“Che cosa c’è da dire? Io ero uno studente quando ancora esisteva il vaiolo, che è stato debellato. La generazione nata tra il ’55 e il ’60 spesso incontrava a scuola amichetti con gli esiti della poliomielite. Ancora ricordo morti da tetano, ci sono le morti per encefalite morbillosa. Il discorso sulla obiezione ai vaccini è un discorso che, secondo me, non merita neanche di essere fatto.” Cosa ne pensa della sanità italiana? “La sanità italiana è tra le migliori del mondo. I sanitari italiani, al di là dei tanti luoghi comuni, si prendono cura dei pazienti, perché è nel carattere nazionale prendersi cura degli altri. Ovviamente alcuni aspetti del carattere nazionale sono anche dei grossi difetti. C’è un certo pressapochismo, la tendenza a non prendersi mai troppo sul serio. I grandi sprechi sono uno dei nostri problemi, ma non sempre secondo me sono degli sprechi dolosi, talvolta sono legati ad una scarsa attenzione. C’è tanto desiderio di trovare la il dolo - naturalmente qualsiasi spreco è una colpa - ma spesso non c’è volontà di sprecare, c’è piuttosto incapacità di non sprecare. Questo andrebbe corretto, non tanto in chi già lavora, ma sin dalle scuole elementari.”
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VITTORIA CASO
4 chiacchiere con…la prof.ssa Antonella Barreca La prima chiacchierata di questa nuova stagione giornalistica è con la prof.ssa Antonella Barreca, Dirigente dell’I.C. 2 Moscati- Maglione dal 2016/2017. L’I.C. nasce nel 2012/13 dall’accorpamento sotto un’unica dirigenza della media “Maglione” con il 2° C.D. “G. Moscati”, due scuole storiche fra le più note e stimate di Casoria. In pratica: tre sedi distanti l’una dall’altra, via Martiri d’Otranto (infanzia e primaria), via Pelella e piazza Giovanni Pisa (secondaria di 1° grado); una platea composita e diversificata, costituita da alunni della periferia, da una parte, dall’altra da ragazzi del centro di Casoria. Due i comuni denominatori: 1°-assoluta mancanza di luoghi d’aggregazione, servizi per il tempo libero e per lo sport, strutture e spazi verdi atti ad attività ricreative e culturali; 2° -le conseguenze di un rapido sviluppo urbanistico, causato dal passaggio da società contadina a realtà industriale, che ha mutato le abitudini e le condizioni di vita della comunità stessa, senza, però, riscontro in un adeguato sviluppo sociale ed ambientale. La successiva crisi dell’industria ha poi aggravato la situazione. Operare in tale realtà è una sfida che non ha scoraggiato la prof.ssa Barreca: “Alla scuola spetta attuare interventi di prevenzione e superamento delle condizioni di rischio, di emarginazione e di svantaggio, cui le giovani generazioni, in una simile realtà sono esposte –afferma la D.S.- attraverso il dialogo e la collaborazione con territorio e famiglie, che,
in verità, da sempre vedono nella scuola un’ancora di salvezza.” Compito precipuo, infatti, della scuola, è “formare”, nell’accezione più completa del termine. “Una formazione -precisa la D.S.- che tenga presente l’unicità dell’individuo, in tutte le sue sfaccettature culturali, psicologiche, valoriali, umane e relazionali. Un curricolo verticale, che tenga conto dello stadio evolutivo dell’alunno, all’insegna di una proposta educativa costruita sui bisogni, gli stili cognitivi, la strutturazione della personalità, le attitudini, le problematiche, è una via d’accesso privilegiata all’apprendimento. Ecco perché noi poniamo lo studente, al centro del processo di insegnamento/ apprendimento, quale perno di tutte le attività-iniziative didattiche, modulate attraverso strategie che garantiscano il raccordo pedagogico, curricolare e organizzativo fra i tre gradi di scolarità, nell’ottica della continuità educativa, dell’inclusione e dell’orientamento.” Il clima sereno, di grande accoglienza, concretamente inclusivo che si respira in questo IC è certamente dovuto al rapporto empatico che i docenti creano con gli alunni, sia per stimolare la spontaneità del gruppo classe, sia per soddisfare le esigenze di ogni singolo allievo, attraverso un lavoro sinergico, propositivo non solo ma anche critico, grazie al confronto tra le esperienze e l’analisi dei dati concernenti i risultati raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità, sotto la saggia guida della D.S.
“Una squadra di docenti motivati, sensibili all’aggiornamento e all’arricchimento, -così si esprime la prof.ssa Barreca al riguardo– che opera attraverso una progettualità calibrata e mirata, tesa sia a una didattica compensativa, che colmi lacune prettamente didattiche o riflesso di criticità socio-ambientali, sia a individuare e coltivare le eccellenze e le singole attitudini, utilizzando prevalentemente la didattica laboratoriale, l’operatività sistemica, sulla scia delle più aggiornate indicazioni psico-pedagogico-didattiche ma soprattutto nel rispetto delle connotazioni ambientali, sociali, territoriali e, ovviamente, delle peculiarità individuali di ciascuno”. Il PTOF, infatti, evidenzia una progettazione feconda e interessante, sia curricolare sia extra, che spazia, tra l’altro, dall’accoglienza allo sport, dalla sicurezza all’ambiente, all’informatica, al coding, senza tralasciare le indispensabili abilità di base, l’affettività, la solidarietà, la diversità, le radici storiche, l’arte sia nell’espressione grafico-pittorica, sia canora e coreutica, sia poetica. Ricordiamo che questa è stata l’unica scuola di Casoria che ha realizzato il progetto EduChange (v. Casoria2 –18.03.‘18–pag.7) consistente nell’accogliere nell’istituzione scolastica per sei settimane studenti universitari “volontari”, provenienti dall’estero, che hanno partecipato alle attività didattiche in lingua inglese su temi di ampio respiro. Per il 2018/2019, che si prospetta molto ricco, auguriamo buon lavoro alla D.S. prof.ssa Antonella Barreca e alla
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10 ANTONIO BOTTA
Real sito Belvedere di San Leucio: XIX edizione dell’Award Cultural Festival International
QUANDO LA CULTURA E’ AL SERVIZIO DELLA PACE E DELLA SOLIDARIETA’
La prestigiosa premiazione impreziosita dal “bel canto”grazie all’orchestra sinfonica “Alma Mundi” Nel suggestivo e splendido scenario del complesso monumentale Real sito Belvedere di San Leucio – Caserta, si è svolta, il 29 Settembre scorso, la manifestazione finale della XIX edizione dell’Award Cultural Festival International, prestigioso e qualificatissimo Premio Letterario Internazionale, di cui è Presidente e ideatore il Cav. Nicola Paone, il quale, per tale motivo, ha ottenuto, nel corso degli anni, vari premi e riconoscimenti; tre, in particolare, sono degni di menzione: 2008 e 2011, rispettivamente medaglia d’argento e medaglia d’oro dall’emerito Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e nel 2017 conferimento del titolo di Ambasciatore Onorario per la Cultura in Europa dall’Organizzazione Internazionale Relazioni Diplomatiche di Roma. Nel corso dell’ Evento, ben condotto da Ertilia Giordano, sono stati premiati i vincitori del concorso letterario “Tra le parole e l’infinito”, al quale hanno partecipato, quest’anno, più autori stranieri che italiani con un racconto breve sul tema richiamante “L’Infinito”. Inoltre, hanno ottenuto un meritatissimo dono con motivazione sia coloro che dall’apposita commissione giudicatrice sono stati valutati meritevoli del Premio alla Carriera “ Ad Haustum Doctrinarum” (istituito nel 2007 dal Cav. Paone)) per il contributo offerto alla divulgazione del sapere , sia chi è stato ritenuto degno di ricevere il “Riconoscimento alla carriera” “Labore Civitatis” (creato dallo stesso Presidente nel 2010), per avere incarnato nella propria attività professionale, come sottolineato dal Cav. Paone, “il lavoro laborioso , svolto con etica, impegno e sacrificio, al servizio della comunità per il progresso socio – culturale della Nazione”. Le consegne dei vari premi e attestati, offerti ai vincitori da eminenti personalità, tra cui l’avv. Gerry Danesi, Console onorario del Nicaragua a Napoli e la madrina dell’Evento, on. Flora
Beneduce, sono state intervallate dalle brillanti esibizioni della symphonic orchestra “Alma Mundi”, composta da giovani talenti musicali della nostra terra; essa ha deliziato il pubblico, oltre che con l’ Inno d’Italia nell’ouverture, con brani musicali tratti da opere liriche ( tra cui“Carmen” di Bizet, “Recondita Armonia” dalla Tosca, “Brindisi” tratto dalla Traviata..), alcuni dei quali interpretati magnificamente dal soprano Marina Zyatkova e dal tenore Giacomo Mosca. La manifestazione si è avvalsa del Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Caserta, nella persona del Sindaco, avv. Carlo Marino, e di quello organizzativo dell’Associazione “Alma Mundi” ONLUS, il cui Presidente, il già citato Danesi, ha reso noto le finalità riconducibili alla lotta alle disuguaglianze sociali, alla povertà e alle discriminazioni con progetti di solidarietà in vari Paesi, tra cui il Nicaragua l’Angola e l’Ucraina, e ultimamente impegnata nell’iniziativa umanitaria “Un farmaco per tutti” con il fattivo apporto della dott.ssa Beneduce. Un vivo ringraziamento ha rivolto la Conduttrice alla Croce Rossa Italiana, Comitato Napoli Nord, all’U.N.A.C. (Unione Nazionale Arma Carabinieri) – Comitato regionale campano e provinciale di Caserta e al Consiglio regionale della Campania per avere offerto il loro patrocinio morale; curatissimo, inoltre, l’aspetto organizzativo e degno di nota anche la meticolosità con cui sono state esaminate da ben 5 giurie, in maniera imparziale e con riferimento a rigoro-
si criteri oggettivi, le opere pervenute, oltre che dal Nord, Centro e Sud dell’Italia, da varie parti del mondo: Europa, Americhe, Asia e Africa. Tra i 65 autori premiati (sul podio più alto Orazio Tognozzi con il testo “Leggenda del contadino soldato) anche le prof.sse Giulia Campece e Vittoria Caso, poetesse e scrittrici, l’ins. Antonio Botta e la concittadina Raffaela Parisi. Tutti coloro che sono intervenuti nel corso della serata per un saluto e/o per una breve riflessione hanno posto in evidenza il valore culturale del premio letterario internazionale “Tra le parole e l’infinito”, volto, nelle intenzioni del Cav. Paone, a contribuire, in un mondo sempre più disorientato e smarrito, alla ricerca delle ragioni di vita e di speranza, offrendo delle coordinate per trovarle e viverle, senza lasciarsi paralizzare dalla paura e dal pessimismo, al fine di orientarsi verso nuove scelte e nuove prassi per una crescita in umanità, per darsi nuovi slanci che diano all’avventura umana sulla terra fremiti d’amore, di pace e di solidarietà, così da tingerla dei colori dell’infinito, verso cui tutti tendiamo. E’, al riguardo, molto esplicita la raffigurazione di Dante Alighieri sulla locandina dell’Evento: il Sommo Poeta indicò il senso del nostro vivere con questi impareggiabili versi: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza” Al prossimo anno, allora! Si celebrerà la ventesima edizione. Chissà, forse all’instancabile e creativo Cav. Paone già stanno frullando alcune idee…
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GiuSEPPE NAPPA Nunzio Bellino sento che sei chiamato l’uomo elastico come mai? Per la mia super elasticità della pelle, dovuta alla patologia di cui sono affetto, la Sindrome di Ehlers- Danlos. In pratica ho il collagene difettoso, è una sindrome genetica, sono elastico sia all’interno che all’esterno, sono fragile come un cristallo e delicato e morbido come un peluche… Questa patologia della pelle elastica porta conseguenze se si quali? Tra le conseguenze più comuni ci sono lussazioni frequenti, stanchezza, svenimenti, mi impedisce di prendere oggetti pesanti o di fare pesistica in palestra. Alcune volte, può sembrare banale ma anche aprire una semplice bottiglia mi risulta difficile. Nei casi peggiori, può portare ad emorragie fatali. Quando hai scoperto questa patologia come hai reagito? I medici mi hanno diagnosticato questa sindrome, per molti invisibile in quanto poco conosciuta, e alquanto subdola qualche anno fa dopo un periodo di coma. All’inizio ero un pò confuso, impaurito, la tua vita cambia è come se ripartissi di punto in bianco da zero. Mi ha aiutato tanto anche la musica e le persone vere che mi sono state accanto. Oggi attore conosciuto grazie al corto che Giuseppe Cossentino noto autore, sceneggiatore e regista ha scritto per te proprio sulla tua storia c’è ne parli? Si “ELASTIC HEART” ormai è un corto sulla bocca di tutti. Come me del resto(rd) Mi ha portato tanto. Anche grazie a Giuseppe Cossentino che ha saputo con la sua sceneggiatura e regia coinvolgere il pubblico. Ha trasmesso nel testo le mie emozioni, sensazioni, sentimenti, ricordi d’infanzia che porto nel cuore con mia madre che purtroppo oggi non è più con me vittima della stessa patologia.
Nunzio Bellino: “Ho imparato a trovare la felicità nelle piccole cose!!!” Giuseppe ha saputo guidarmi nell’interpretazione dove sono stato semplicemente me stesso. Ho messo cuore, anima e tutte le mie emozioni che sono arrivate al cuore di un vasto pubblico che ci ha premiati con risultati evidenti, tanto da trasformami in una sorta di “ supereroe” agli occhi delle persone. Oggi per strada pure i bambini mi chiedono foto, video come alle star! E’ divertente, mi piace, vuol dire che è stato fatto un bel lavoro. Il tuo rapporto con Cossentino insieme
state preparando tante cose ci anticipi qualcosa? Intanto, dal corto è stato realizzato un monologo, da un testo drammaturgico di Giuseppe Cossentino, primo ed esclusivo sulla Sindrome di Ehlers- Danlos che affronta anche il tema della diversità e della disabilità. Con un punto di domanda: Io sono così, per voi è un problema? Lo scorso settembre lo abbiamo presentato per la prima volta sul palco di Villa Fiorentino a Sorrento, nel format di Teatro in Pillole e ringrazio Stefania Russo e Carlo Alfaro di questa opportunità. E sicuramente la nuova missione sarà portare in tour e fare dei reading per far conoscere questo testo che merita veramente. Nel frattempo ho girato dei cortometraggi, ho partecipato alla famosa “Passioni Senza fine 2.0” e prossimamente con Giuseppe Cossentino realizzeremo un corto horror. Il mio genere preferito. Chissà! Vedremo! Un tuo consiglio a coloro che vivono con la tua stessa patologia? Di non arrendersi mai! Di non essere pessimisti e di andare avanti. Di avere una grande forza interiore e di trovare la felicità nelle piccole cose. Possiamo dire che tu attraverso l’arte racconti te stesso ed è un monito in primis per far conoscere questa patologia e due aiutare a conviverci senza problemi? Senza problemi non è proprio la parola giusta, induco semplicemente a vivere i momenti, sai non siamo eterni purtroppo. Le cose succedono all’improvviso, meglio vivere a mille che a dieci. Quindi io vivo senza rimpianti godendomi la vita, non ascoltando il giudizio della gente, brava sempre a puntare il dito o a giudicare senza sapere e senza conoscere... Quindi l’arte e lo spettacolo danno linfa al mio essere, nutrendo la mia anima sensibile di artista.
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12 RITA GIAQUINTO
La Settimana del Benessere Psicologico Giunta alla IX edizione, da domani 8 ottobre, e per tutta la settimana, partirà la “Settimana del Benessere Psicologico in Campania” che si svolgerà con una serie di incontri su tutto il territorio della regione Campania, ed anche nel Comune di Casoria. E’ un evento che si ripete ogni anno, organizzato dall’Ordine Psicologici Campania in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. L’evento è realizzato su tutto il territorio regionale grazie alla partecipazione attiva degli psicologi campani e delle Città Amiche del Benessere Psicologico. Questo è quanto ci spiega, entusiasta dell’iniziativa, la Dott.ssa Amalia Petrone (nella foto), che vive e lavora a Casoria, e che è, e sarà, parte attiva del progetto sul nostro territorio. Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità, è specializzata in Psicoterapia Dinamica Individuale e di Gruppo. Ed è proprio a lei che abbiamo pensato di rivolgerci per poter capire meglio il punto di partenza e di arrivo di questa settimana dedicata al benessere della nostra psiche ed al nostro atteggiamento verso noi stessi e la vita, quando questa ci sottopone, inspiegabilmente, a prove dure e tremende come una grave malattia: “L’obiettivo dell’iniziativa - ci spiega la Dott.ssa Petrone - è diffondere una cultura psicologica attraverso il concetto di benessere psicologico e promuovere la professionalità dello psicologo nella Comunità, creando contesti di riflessione tra istituzioni, cittadini e psicologici, rendendo visibili le competenze, le azioni e gli ambiti in cui lo psicologo opera e attivando reti capaci di evidenziare e risolvere le necessità del territorio. L’Ordine degli Psicologici Campania coordina e supporta gli psicologi nell’organizzazione dei convegni e si occupa della comunicazione dell’iniziativa e dei singoli eventi , realizzando e distribuendo la brochure con il programma completo della Settimana del Benessere Psicologico presso scuole, università, librerie, farmacie, centri commerciali, etc. grazie all’affissione di manifesti pubblicitari su tutto il territorio campano, coinvolgendo la stampa
locale nella conferenza stampa di presentazione , attraverso l’istallazione di stand nelle piazze, delle principali città della regione e con attività on-line sul sito web ed i social network. L’iniziativa “Professioni amiche del benessere psicologico”, che si inaugura con la IX edizione, ha la doppia finalità di creare reti sempre più grandi e più forti nelle nostre comunità e dare un contributo più forte sui territori insieme ad altre professioni. Ed è per questo motivo che, quest’anno, sarò affiancata da Caterina D’Alterio, insegnante di yoga e meditazione e naturopata. Sul sito www.psicamp.it si trova la brochure completa di tutti gli eventi che si terranno sul territorio campano. Invito i lettori a prenderne visione anche per trovare la città più vicina al proprio luogo di residenza oppure di lavoro”. Quanti saranno gli incontri programmati nella città di Casoria ? Per tutta la settimana dall’8 al 13 ottobre, grazie all’iniziativa STUDI APERTI, sarà possibile contattarmi per poter fissare una consulenza gratuita, mentre il giorno 9 ed il giorno 11 ottobre, come indicato anche sulla locandina dell’evento, ci saranno due incontri specifici, aperti a tutta la cittadinanza. Durante questi due incontri, parleremo del metodo psico-oncologico Simonton e sull’utilizzo di tecniche meditative per l’esplorazione e l’espressione delle emozioni di base, come la paura, la tristezza, la rabbia, la gioia. Come già detto in precedenza, sarò affiancata dalla naturopata Caterina D’Alterio.
Quanto dureranno e su cosa verteranno le sedute? Ci saranno particolari ambiti che verranno presi in esame? Le sedute – intendo gli incontri individuali fissati presso il mio studio – avranno una durata di 50 minuti e verteranno sulla tematica scelta dal cliente. In particolare, mi occupo di disturbi d’ansia, depressione, dipendenza affettiva, terapia di coppia e sessuale, consulenza psico-oncologica, tecniche di meditazione e visualizzazione. Per quanto riguarda, invece, i due incontri aperti al pubblico, questi avranno un tempo di intrattenimento di due ore. Vorrei che Lei ci spiegasse il metodo Simonton che Lei ha già menzionato in precedenza. Di cosa si tratta, esattamente? Il Metodo Simonton è un programma di consulenza per persone affette da cancro o da altre gravi malattie che desiderano supportare attivamente il loro processo di guarigione e l’efficacia dei trattamenti. Il Dottor O. Carl Simonton, radiologo americano e pioniere della Psico-oncologia, scomparso nel 2009, insegnò il suo modello di consulenza psicosociale per oltre quarant’anni di attività, aiutando migliaia di pazienti a prendere parte attivamente al proprio percorso di guarigione. Il metodo pone le sue basi scientifiche sulla PNEI (psico neuroendocrino immunologia) che, a partire dalle ricerche sull’effetto placebo, dimostra come le nostre aspettative, le nostre convinzioni, le nostre emozioni ed il nostro stile di vita influenzino in modo determinante il sistema immunitario ed il processo di guarigione. Ritornando agli incontri, e, a proposito di Simonton, in particolare introdurrò le tecniche di visualizzazione, il lavoro sulle credenze malsane e il lavoro sulla gioia, come fattori per incidere positivamente sui meccanismi alla base del sistema immunitario, rafforzando l’efficacia delle terapie mediche e attenuando gli effetti collaterali ad esse connesse. Obiettivo principale del metodo è supportare il malato affinché viva la sua situazione in autonomia, sviluppando attenzione per sé, la speranza e la fiducia, aumentando la sua qualità di vita percepita.
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Cosa si aspetta e, soprattutto, cosa può aspettarsi da questi incontri chi deciderà di prendervi parte? Il lavoro che metto in pratica e le tematiche affrontate sono tutte aree che hanno caratterizzato la mia vita e di cui ho fatto esperienza diretta su di me. Questo mi permette di sapere profondamente di cosa sto parlando e offrire uno spazio di ascolto dove si lascia libera espressione al cuore, alla parte vera di sé, senza essere incasellati in categorie e target diagnostici. Mi aspetto, quindi, che lo spazio offerto possa essere di aiuto e supporto a tutti coloro che avranno voglia di scoprirsi, meravigliarsi e
amarsi nella propria unicità. La forza empatica delle parole della Dott.ssa Petrone bastano, da sole, ad invitarci a prendere parte a questa iniziativa dove saranno messe a servizio della comunità grande professionalità e competenze specifiche. Ma anche molta umanità, rispetto per il disagio ed il dolore che se, da un lato, non potranno mai sostituire le medicine e le terapie tradizionali nel trattamento di una malattia, dall’altro devono certamente essere fedeli compagni di viaggio per la guarigione della propria anima afflitta, prima che del proprio corpo malato.
PASQUALE LONGHI
“Salute: diritto per tutti”: il resoconto delle attività del Poliambulatorio “San Ludovico da Casoria” ONLUS
Lo scorso mese di Marzo è partita a Casoria una importante iniziativa benefica, “Salute: diritto per tutti”, nata dai volontari dell’Ambulatorio di Medicina Solidale “San Ludovico da Casoria” e patrocinata dal Comune di Casoria e dall’Ordine dei farmacisti di Napoli. Il progetto, che vede il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutte le farmacie presenti sul territorio di Casoria ed Arpino, prevede che i cittadini, in maniera libera e volontaria, possano versare un contributo libero all’interno di un salvadanaio con il logo dell’iniziativa, posto all’interno delle farmacie stesse. Le somme raccolte periodicamente vengono destinate ed utilizzate per dare la possibilità, a chi è nel bisogno economico, di acquistare un farmaco o un presidio sanitario, nel rispetto della privacy, della dignità e del diritto alla cura di ciascuno. Così facendo, molti concittadini che hanno necessità di antidolorifici, antipiretici, antiallergici non mutuabili possono farne uso in maniera gratuita, senza rinunciare alle cure. Le persone bisognose possono recarsi, come stanno già facendo in molti, presso la sede della Onlus in Via G. Rocco direttamente presso le farmacie aderenti e chiedere, previa la esibizione di ricetta medica e la autorizzazione dell’associazione, i farmaci o i presidi sanitari necessari. Nello scorso mese di luglio è già stata fatta una prima rendicontazione di quan-
to raccolto e si è tenuto un incontro con i Dottori farmacisti per ringraziarli per il fattivo contributo e chiedergli un impegno sempre costante nel sostegno di chi è in difficoltà. I primi risultati sono stati molto soddisfacenti, grazie alla disponibilità e alla generosità dei cittadini casoriani che, sin dal primo momento, hanno mostrato interesse e non hanno fatto mancare il proprio apporto. Ma non bisogna accontentarsi: le richieste che arrivano quotidianamente sono molte, oggi il diritto alla cura sembra essere diventato un lusso per i più. Per questo si chiede a tutti di continuare ad aiutare e supportare questa iniziativa, non soltanto partecipando alla raccolta, ma anche segnalando casi di bisogno e di necessità per i quali è necessario intervenire. Infine un appello a MEDICI SPECIALISTI e volontari, di cui l’ambulatorio ha bisogno per continuare nel difficile compito di aiutare. C’è bisogno di collaboratori che decidono di dedicare anche poche ore alla settimana o al mese ad aiutare chi è nel bisogno” . “Tutte le volte in cui non è possibile curare è sempre possibile prendersi cura”. Questo il motto guida da quattro anni l’impegno quotidiano dei medici e dei volontari della Onlus, grazie alla quale sono state effettuate, dal 2015 ad oggi, oltre 4000 prestazioni mediche totalmente gratuite. Ad oggi è disponibile anche un servizio
di deposito di sedie a rotelle, girelli, carrozzine per le persone che hanno difficoltà motorie e che possono rivolgersi in ambulatorio per richiedere gratuitamente ciò di cui necessitano. Sta nascendo nel corso degli ultimi mesi un servizio di assistenza domiciliare a persone sole o ammalate, per una presenza costante che possa servire da aiuto e conforto. Anche per questa nuova, ambiziosa, impresa abbiamo bisogno di volontari che sentano nel cuore il desiderio di dedicare un po’ del proprio tempo a chi è nel bisogno. Grazie, vi aspettiamo numerosi. Potete raggiungerci di persona nei locali dell’Ambulatorio “Medicina Solidale San Ludovico da Casoria”Onlus in Via G. Rocco, 30 o contattarci ai numeri: 314541648/ 08119465129.
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COMUNICATO STAMPA
La gara podistica tra le più attese, ormai famosa nella regione, alla sua 17° Edizione
Si tratta della “Casoria Corre – Corsa dei Santi” che festeggia quest’anno la sua 17° edizione presentata dal Presidente del Gruppo Podista organizzatore della gara Stefano D’Anna. L’appuntamento è per domenica 14 ottobre 2018 con partenza dalla Villa Comunale di Casoria (ritrovo ore 8:00, partenza ore 9.00). “Nelle ore di lavoro che precedono la gara, nel nostro gruppo si vivono particolari momenti di fermento – ha dichiarato il Presidente Stefano D’Anna – per questo non basta mai ringraziare tutti per l’impegno che ogni anno ci consente di portare la nostra gara “Casoria Corre” a un gradino più alto rispetto all’anno precedente. Vantiamo già molti iscritti. Il Team crede molto in questa gara e per questo motivo lavora tutto l’anno, con la collaborazione di tutti coloro che ci supportano a livello territoriale, con l’obiettivo chiaro, vedere la “Casoria Corre” diventare un appuntamento di prestigio per il territorio”. La gara “Casoria Corre” dispone del patrocinio del Comune della Città ospitante e la rappresentanza della Federazione Italiana di Atletica Leggera Comitato Campania e del Coni, come TERESA D’ANGELO Un nuovo progetto di sketch comici, ideato, scritto e diretto da Enzo Paudice, ”Simpaticissimo “ girato nello storico parco divertimenti di Fuorigrotta, “Edenlandia”. Dove il parco ,dopo anni di chiusura ha riaperto i cancelli ai tanti visitatori. La genialità del progetto è che nessuno fino ad ora, aveva girato sketch comici lì proprio in quella location. Questa nuova serie, segue la vecchia, che è stata girata nella struttura “Complesso Impero 2”, nello stile summer, seguendo sempre il filone comico, composto da video di pochi minuti, caricati poi sul web. Il nuovo Simpaticissimo, parla di un gruppo di amici molto legati tra loro, che seguono l’attore principa-
ogni anno. “Le nostre intenzioni vanno di pari passo alla disponibilità di molte realtà impegnate insieme al nostro gruppo – ha ribadito il Presidente del Gruppo - per far arrivare sempre più in alto una gara che ormai è veramente conosciuta a livello regionale con tante manifestazioni collaterali accanto all’appuntamento agonistico”. Il via è dunque alle ore 9:00 dalla Villa Comunale di Casoria e, passando per Via Pio XII e via Principe di Piemonte, si raggiunge Via Vittorio Emanuele per poi procedere verso la SS. Sannitica. Al termine della gara si svolgerà la consueta “Premiazione” non prima, però, dell’ormai famoso Momento Ristoro al quale il Team organizzatore dedica sempre grande attenzione. Tutte le informazioni (anche su come iscriversi) sono presenti sul sito internet del Gruppo Podistica Casoria www.podisticacasoria.it. Per qualsiasi informazione è possibile contattare il gruppo all’indirizzo e-mail info@podisticacasoria.it Gruppo Sportivo “Podistica Casoria” Via G. Rocco 23 – 80026 Casoria (Na) Stefano D’Anna: 328.11.18.694 - Alberto 339.66.86.606
La series sketch di Simpaticissimo Edenlandia…”
le Enzo, nelle sue avventure nel parco e che a “scrocco” gli chiedono di andare a passare giornate divertenti tutti insieme. La serie è composta da sette episodi che escono sul web una volta a settimana. La magia di Edenlandia stupisce i giovani attori che in ogni episodio scoprono le nuove attrazioni del parco, i nuovi dialoghi che esplodono dall’affiatamento dell’amicizia. L’attore Enzo Paudice è
stato affiancato da altri giovani talenti come Michele D’Onofrio, Teresa D’Angelo, Maria Straiano, Cristina Arimoli, i piccoli nipotini di Enzo ed altri bambini, ed altri ancora. Posso confermare che è stata un’esperienza unica, un set molto dinamico ed allegro ricco di nuove idee per i prossimi sketch. Potete vedere le puntate su YouTube sul canale di Enzo Paudice, sulla pagina e profili Facebook e Instagram, ed anche sui vari profili degli attori citati. Non perdete mi raccomando questi pochi minuti di divertimento sul web. Si ringrazia Edenlandia, tutti gli sponsor ed il videomaker Danilo De Santis, che cura riprese e montaggio scene.
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Paola Consoletti
L’ARTE STREET HOME A NAPOLI Nelle splendide sale del Castel dell’Ovo, fino al 15 Ottobre, con ingresso gratuito, si celebra la cultura contemporanea napoletana, con la mostra Street Home, dell’artista Andrea Chisesi, il quale presenta anche un’opera dedicata a San Gennaro, il Santo protettore di Napoli. L’esposizione è realizzata con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Andrea Chisesi nasce a Roma nel 1972, inizialmente si occupa di fotografia, poi comincia a sperimentare una tecnica definita “fusione”, cioè l’unione di pittura e fotografia. Le opere sono centotrentacinque, disposte su due livelli del Castello, questo magnifico Castello che si affaccia sul mare di Via Partenope. Tutte le opere mostrano le sue “fusioni” realizzate con pitture, fotografie, manifesti cartacei raccolti in strada, un insieme di elementi che testimoniano la vita della nostra Napoli, raccontano la storia di Napoli, attraverso le strade, i luoghi, i ritratti.
Nelle sue opere Chisesi coglie, fonde, seleziona, persone e personaggi che fanno parte di questa città, dallo scugnizzo a San Gennaro. Tra le opere si evidenzia in modo particolare “La Smorfia”, l’opera più grande, probabilmente anche più complessa per la veridicità dei differenti significati, comprende una collezione di 90 tele, le quali raccontano le credenze del “popolo”, con la sua materia contemporanea, infatti si osservano, si incontrano, fatti e volti del passato, del presente, perfettamente incastonati. L’altra opera è quella della “Sirena Par-
tenope”, dalla quale nasce la “credenza” di essere la creatrice della città di Napoli. Mettere in mostra la storia della città, vuol significare viverla, respirarla, conoscere le sue radici e le sue credenze. Nelle opere partenopee di Chisesi, si può osservare, pur essendo dei profani, in ambito artistico, la luce e i colori che scivolano nelle strade, le emozioni che si percepiscono, le immagini dello Street Home infatti, meglio di tante parole, pongono in primo piano uno spaccato di città e di vita. Questa mostra è un vero e proprio omaggio a Napoli. La mostra di Andrea Chisesi, parte proprio da quei personaggi e volti che hanno reso famosa Napoli nel mondo, da Sophia Loren a Totò, da Maradona a San Gennaro, in un percorso dove non esiste il confine tra “Sacro e Profano”. Andrea Chisesi è riuscito con questi lavori a rendere Pop la città, la sua è una rassegna raffinata in cui si mescolano mito, storia, cronaca e architettura, in una sola parola Napoli.
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ROSA DAVIDE
a cura della dott.ssa Rosa Davide
Stitichezza: come combatterla con i rimedi naturali
La stitichezza, o stipsi, è un disturbo della regolarità delle funzioni intestinali, con difficoltà e ritardi nell’evacuazione. E’ un malessere molto diffuso, soprattutto fra donne e anziani. Attenzione però, non andare di corpo per un paio di giorni non equivale a essere stitici e ad avere un problema. La frequenza dell’evacuazione, infatti, si differenzia da individuo a individuo. Si parla di stipsi, quando, per un periodo significativo, si hanno meno di tre evacuazioni alla settimana. La stipsi può essere accompagnata da altri sintomi, quali mal di testa, inappetenza, alitosi, dolore addominale e malessere generale. Tale condizione può essere dovuta a diversi fattori: una modificazione della quantità degli alimenti ingeriti, uno scarso apporto giornaliero di fibre e di liquidi, una scarsa attività fisica, l’utilizzo di alcuni farmaci (in particolare antibiotici e antispastici), l’alterazione della flora intestinale, lo stress e diverse condizioni patologiche. Quando, nonostante una buona idratazione e una dieta ricca di fibre, l’intestino non dà segni di “risveglio”, nemmeno dopo un trattamento a base di fermenti lattici, si può intervenire (per periodi limitati) con il ricorso ai lassativi naturali. E’ sempre opportuno chiedere consiglio al medico o al farmacista di fiducia prima dell’assunzione. Di seguito sono riportate una serie di sostanze naturali utili in questi casi. La Melissa può essere utile per i blocchi dovuti all’ansia. Spasmolitica, calmante, digestiva, la melissa agisce sulla muscolatura liscia intestinale, con un effetto rilassante. E’ il rimedio più indicato in caso di stipsi associata al ciclo o alle sindromi premestruali. Oltre che come infuso, è molto efficace come
tintura madre. Se ne possono bere 30 gocce diluite in poca acqua per due volte al giorno, fino a miglioramento. Il Rabarbaro Cinese è indicato in caso di stitichezza occasionale. La sua radice contiene glicosidi antrachinonici, sostanze che stimolano la motilità del colon e accelerano il transito. Il rabarbaro cinese agisce sia stimolando la motilità intestinale che aumentando il contenuto di acqua dell’intestino crasso. Si possono porre 1-2 grammi di radice polverizzata in 150 ml di acqua bollente. Il decotto si può filtrare e bere alla sera. La sua assunzione è controindicata in gravidanza, in presenza di stipsi cronica, ostruzione intestinale, retto-colite ulcerosa e in caso di coliche addominali. La Manna rende più morbide le feci. Si tratta di un lassativo davvero dolce sia perché non irrita le mucose sia perché è utilizzata come dolcificante naturale. E’ utile in tutti i casi di irregolarità. Se ne possono assumere dai 15 ai 30 grammi al giorno, preferibilmente la mattina, in una tazza di tè o di latte caldo. E’ efficace anche come depurativo. Il consiglio è quello di fare attenzione ai farmaci, che nella maggior parte dei casi agiscono sul sintomo ma non sulla causa d’origine. Quando vengono utilizzati per lunghi periodi perdono di efficacia, tanto da richiedere la somministrazione di dosi sempre crescenti. Oltre a provocare tolleranza, provocano anche dipendenza sia a livello fisico che psicologico. E’ meglio evitare quindi qualsiasi tipo di auto-prescrizione, senza aver consultato il medico. Per chiedere consigli alla farmacista, scrivici a casoriadue@libero.it
Pia Pennino
OTTOBRE GIUSTINIANO L’EVENTO DELL’ANNO DELLA PARROCCHIA DI SAN GIUSTINO DE JACOBIS Anche quest’anno, come ogni anno, ricorre la tanto attesa Festa che vede tutti noi Operatori Pastorali, impegnati nei preparativi e che ha come primo appuntamento Domenica 07/Ottobre/2018, nei locali parrocchiali. Protagonisti di questa Domenica i “Giovani” che con la loro energia, mai scontata, animeranno la serata con giochi e gare. A seguire le scuole di Ballo che coinvolgeranno il pubblico territoriale con le più sfrenate esibizioni e i gruppi musicali che ci faranno rivivere il nostro tempo regalandoci non poche emozioni. Anche l’Arte culinaria avrà la sua parte con la presenza del Dolce e del Salato con protagonista indiscussa la “Pizza” che da anni ormai ritorna istituzionalmente nella nostra festa. Ultimo , ma non meno trascurabile, lo spazio dedicato ai bimbi più piccini che potranno divertirsi con attività ludiche, gonfiabili e personaggi Disney. Che dire, ce n’è per tutti i gusti, Vi aspettiamo numerosi perchè partecipando sarete Voi, i protagonisti dell’Ottobre Giustiniano.
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EMILIA SENSALE Cielo terso, clima piacevole sotto ogni punto di vista e macchine fotografiche alla mano: circa sessanta tra fotografi e appassionati si sono riuniti per un nuovo appuntamento delle passeggiate fotografiche. Si tratta di un progetto fortemente voluto e promosso da Luca Sorbo, grande esperto di fotografia con all’attivo collaborazioni e lavori prestigiosi nell’ambito in tutta Italia, che prevede la riunione di “persone interessate – spiega - a conoscere un determinato quartiere, scelto di volta in volta, attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, permettendo così a ciascun partecipante di catturare e poi esprimere l’anima del luogo visitato”. Un’occasione, dunque, “per confrontarsi poi – continua Sorbo – attraverso i social e non solo, spesso confluendo il tutto in una mostra, a testimonianza di un vero e proprio viaggio fotografico ricco di emozioni e magari nuove conoscenze sotto ogni punto di vista”. Nel pomeriggio di sabato 29 settembre 2018 si è tenuta la passeggiata fotografica al Borgo dei Vergini, zona ricca di storia e di bellezze storiche e artistiche a Napoli, nel cuore del Rione Sanità, uti-
Grande successo per la passeggiata fotografica ai Vergini
lizzata dai regnanti per la sua posizione strategica come via di transito da Palazzo Reale alla Reggia di Capodimonte. Col tempo, tale area fu scelta dai nobili per la costruzione delle loro splendide residenze, che sono visibili ancora oggi: l’iter della passeggiata fotografica, infatti, è partito dall’affascinante mercato con la conseguente visita a Palazzo dello Spagnuolo, meravigliosa realtà eretta nel Settecento caratterizzata dalla monumentale scala a doppia rampa, e si è concluso poi a Palazzo Sanfelice, simile architettonicamente al precedente, teatro di film e trasposizioni cinematografiche. Nel mentre, i partecipanti hanno scattato fotografie proseguendo fino alla casa natale di Antonio De Curtis, in arte Totò, fino alla foto di gruppo di fronte alla grande chiesa di Santa Maria alla Sanità. “Si tratta di realizzare un reportage efficace – conclude Luca Sorbo – che includa gli aspetti sociali e umani oltre alla bellezza culturale del luogo, dove ogni partecipante può esprimere la propria esperienza con i suoi scatti, attraverso i quali una realtà complessa fatta di mille e più meraviglie si lascia narrare con entusiasmante, affascinante e indimenticabile semplicità”.
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DOMENICA 7 OTTOBRE 2018 BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE
Esercizio fisico e benessere psicologico Un’associazione sempre più evidente
Le persone che svolgono attività fisica hanno una minore probabilità di sviluppare sintomi di disturbi mentali. Una relazione evidente anche quando come esercizio fisico si intendono le faccende domestiche. A dimostrarlo è una ricerca americana coordinata da Adam Chekround, della Yale University di New Haven, negli USA. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Lancet Psychiatry. I ricercatori hanno raccolto i dati da oltre 1,2 milioni di adulti ai quali è stato chiesto con quale frequenza, nel mese precedente, avessero svolto qualche attività fisica, anche al lavoro. I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti per quanti giorni il loro benessere mentale non fosse stato raggiunto a causa di stress, depressione e problemi emotivi. Complessivamente, le persone hanno dichiarato di aver avuto alterazioni del benessere psichico in media per 3-4 giorni al mese. Rispetto alle persone che non facevano esercizio fisico, però, coloro che svolgevano qualche attività al di fuori del lavoro avevano, in media, 1,5 giorni in meno di scarso benessere psichico. L’effetto è stato ancora più evidente tra le persone con una storia di depressione. In questo gruppo, gli atleti hanno vissuto, in media, 3,8 giorni in meno al mese di scarso benessere rispetto a coloro che non avevano mai fatto esercizio. Tutti i tipi di attività, inoltre, si sono mostrate benefiche per la salute mentale; le associazioni sono state registrate con gli sport di squadra e il ciclismo (22% di giorni in meno di scarso benessere mentale), seguiti dagli esercizi aerobici e dalla ginnastica (21%). Yoga e tai chi, invece, sono risultati legati a una riduzione del 23% in giorni di scarso benessere mentale rispetto all’inattività, mentre le faccende domestiche hanno portato a una riduzione di almeno il 9,7% di giorni “no”. a cura della dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista
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nella Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, a Capodimonte, l’avvocato Domenico Smarrazzo e la giornalista Alessandra Romano si sono uniti in matrimonio. Da parte del Direttore e di tutta la redazione di Casoria due i migliori auguri ai neosposi di prosperità e successi.
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1 ottobre 2018 Venanzio Dezio Adesso viene il bello! Una seconda giovinezza e tanto tempo libero. La pensione non è un traguardo, ma la linea magica di un orizzonte dove poter rallentare per raccogliere tutti i sogni di una vita… Auguri dal Comando di Polizia Locale. Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
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