16 dicembre by Casoria Due

DOMENICA Settimanale di Informazione 16 DICEMBRE 2018

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ANNO XVIII - N° 38 - DOMENICA 16 DICEMBRE 2018

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Hamsik stringe vicino a sé il Napoli

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DOMENICA 16 DICEMBRE 2018

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NANDO TROISE

Hamsik stringe vicino a sé il Napoli Rassodato il centrocampo; a Cagliari fiduciosi Archiviato, purtroppo con tanta rammarico ed ennesima delusione, il capitolo Champions League, il Napoli si reca in visita a Cagliari. Prendiamo atto intanto delle buone p.r. regionali che il Napoli sta realizzando. Sarebbe opportuno che DeLa capisse di cercarsi un po’ di quelle simpatie per lungo tempo trascurate. L’estraneità del Napoli alla regione cui pur appartiene rasenta il disprezzo, bisogna dirlo. Che attorno Napoli ci siano altri quattro milioni circa di campani sembra un particolare non trascurabile. In caso contrario si tratta di ignoranza. Tra piazza Trieste e Trento e Piazza Vanvitelli si racchiude il mondo, per taluni, penso per molti. Eppure Napoli è una città della

regione chiamata Campania. Solo una città, certo la più grande. Ad inserirla nel contesto regionale nessuno ha mai badato. La piega borbonica non significa certo sud, diciamolo, ma solo vezzo. L’inserimento del Napoli nella sua regione, credeteci, è importante. Occorrono rap-

porti più continui, incontri, sviluppo di trattative, scambi. Segnalazioni. Il Napoli sta preparando Cagliari, al ritorno da Liverpool, a Castelvolturno. Buon pro le faccia. Napoli è una Città elegante e sensibile. Non elegante e sensibile ci si augura sarà il Napoli a Cagliari. La giornata

sedici gli oppone la squadra di Maran, che sembra, fino ad oggi, essersi fatta notare più per la …. virilità che per il suo calcio. Il turno è perfido assai. E questo dovrebbe stimolare il ciuccio della nostra inesausta passione. La Juventus se la vede all’Olimpico di Torino nel derby con il Torino. L’Inter, che resta cliente assai pericoloso, gioca in casa. Con l’Udinese. Il Napoli rischia più di tutti. Uno spunto ottimistico ci viene dall’utilizzo più continuo di Hamsik e non è poco. Tutti coloro che masticano di calcio si rendono conto cosa significa sostituire un elemento ragionatore del calibro di Hamsik con un centrocampista dinamico. segue a pag. 4

4 SEGUE da pag. 3

Sarebbe senza alcun dubbio convenuto ad Ancelotti affidare la regia a Diawara, che in quella zona, tutti si aspettavano fosse il vero e degno erede di Jorginho. Purtroppo, così non è. Allan purtroppo agita, prorompe, guasta, modifica la squadra che lo detiene e…. quella avversaria. Sulla sua disciplina tattica c’è poco da fidarsi. Ancelotti ci sta lavorando. Nella sua nazionale ha fatto benissimo, ma Allan, siamo sinceri, vale Vjnaldum ed anche Henderson. Appartengono al tipo del laterale cavallo. Trottano, anzi galoppano molto. Il rientro di Hamsik restituisce buonsenso al centrocampo. Lo stesso Allan dovrebbe mantenersi più tranquillo. Su Zielinski inoltre si parla spesso a sproposito. Zielinski il meglio lo può dare partendo dal centrocampo. Invocarlo in avanti è banale. Meglio Fabian Ruiz, che possiede guizzo e piede più raffinato. Fosse Allan più disciplinato non esiteremmo a dare pronostico favorevole al Napoli. Si punta pertanto sulla autorità di Hamsik, che può imporre, e impone un più serio presidio della zona. Cagliari – Napoli si può perdere o vincere lì in mezzo. La squadra di Ancelotti ha tutte le carte in regola per farsi valere su quel difficile terreno. Tra le carte in regola non è esclusa la tenuta atletica. Marcare e giocare: ecco, questa ci sembra la sintesi migliore. E in avanti, Carlo, sganciamo Milik, chissà che non venga fuori qualche sorpresa! Da quel che si sa Milik sta giocando meno ossessionato. E i golletti stanno venendo (il gol di Bergamo; solo un grande Allison glielo ha impedito ad Anfield). Una ragione in più per provare. Altro da dire non c’è. Auguri.

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ANNOTAZIONI SULLA STORIA AMMINISTRATIVA DELLA CITTA’ DI CASORIA IL 25 OTTOBRE 2005

La più lunga gestione commissariale si è verificata a seguito dello scioglimento del comune per infiltrazioni camorristiche durante l’esperienza del Sindaco Giosuè De Rosa. Così scrive il direttore responsabile Francesco Polizio nonché editore del periodico Nuova Dimensione. Mi porta indietro con la memoria il nostro ed è un ricordo indelebile per quanti di noi si impegnarono per mandare a casa quella Amministrazione, cosa che successe il 25 ottobre del 2005. COSA SUCCESSE? Giosuè De Rosa è stato l’agnello sacrificale di uno scioglimento per camorra che tutti quanti noi pensavamo e credevamo fosse per colpire altri soggetti politici. Poi, invece, accordi trasversali tra alcuni pezzi della vita politica e amministrativa sia nazionale che regionale ma anche in minima parte locale decisero di colpire UNA PERSONA PERBENE. Un uomo che ancora oggi se facessimo un referendum per la Città di Casoria prenderebbe molto più della maggioranza di consenso di rispettabilità, onorabilità e stima. Chi vuol sapere i fatti, i nomi ed i cognomi dei soggetti politici, imprenditoriali e dello Stato implicati in questa triste e brutta pagina della mia Città può andarsi a leggere tutti gli atti inerenti i tre gradi di giudizio che colpirono l’amministrazione comunale che aveva Sindaco Giosuè De Rosa. Basta che vada a leggere la relazione secretata dello scioglimento per camorra al Ministero degli Interni. Solo facendo così sapreste LA VERITA’; conoscereste gli sviluppi di quella triste vicenda; verreste a sapere i risultati. IO SO! CONOSCO! NON HO LE PROVE! Francesco Polizio, dall’alto della sua autorevole carriera e vita sia politica che amministrativa e dall’alto della sua enorme esperienza POTREBBE fare, redigere, scrivere e divulgare un reportage dal titolo OPERAZIONE VERITA’. Un libro dal titolo “NON FACCIO NOMI ….. SOLO COGNOMI”. Vi è stata una sola vittima, un unico colpito: UN INNOCENTE. Te lo dovevo, Giosuè!!!! ------------------------------------------------------------------------------------------------------------La stessa storia, una sola vittima, gli stessi carnefici, si è ripetuta 10 anni dopo: ottobre 2015. Vincenzo Carfora mandato a casa da 13 consiglieri comunali. Anche in questo caso andrebbe fatta luce e verità su una vicenda che non mi convince. Poi, approfondiremo. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per adesso, auguro all’avv. Francesco Polizio di realizzare questa opera VERITA’.

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Imma Castronuovo

PREMIATE DAL MAESTRO ENZO MARINO LE ECCELLENZE CITTADINE: IL VOLLEY CASORIA, IL DIRETTORE NANDO TROISE ED ALTRE “SCINTILLE DELL’INGEGNO”, ESEMPI DI VITA E DI POSITIVITA’

Brillano di luce propria le Eccellenze nostrane sotto i riflettori che illuminano il palco allestito al Madrinato San Placido di Casoria per celebrare le “Scintille dell’Ingegno” locale. Sotto la sapiente guida del Mentore della manifestazione, il celebre Maestro Enzo Marino, poliedrico artista, orgoglio della nostra Città, di fama esponenziale, raffinato pittore e scultore nonché scrittore, sono sfilate sul palco i Talenti della nostra comunità che si sono contraddistinti nello Sport, nell’Arte, nella Professione, ricevendo premi e riconoscimenti di sì grande valore. Il Premio, spiega l’Autore, è un segno di gratitudine per i nostri concittadini che si sono distinti nelle attività artistiche, letterarie, scientifiche, sportive, rappresentando esempi di vita e di positività. Alla presenza delle Autorità Locali, il Sindaco e l’Assessore alla Cultura, sono stati conferiti i riconoscimenti per l’Eccellenza nello Sport all’ASD

VOLLEY CASORIA ed ai suoi Magnifici Atleti per aver conseguito il Titolo di Campioni d’Italia nella Categoria Under 12 Mista CSI, che sono, lo ricordiamo: Francesco Saverio Paglionico, Alessia Ferrara, Maria Giovanna Sorvino, Laura Cocozza, Sara Cocozza, Annachiara Pelella e Valeria Vinciguerra, sapientemente guidati dai coaches Maria Cira Ferrara e Alfredo Paglionico cui va, tra l’altro, il merito di aver acceso in questi giovani ragazzi le Scintille dell’Ingegno che, siamo certi, li condurrà sempre più in alto. La Società ASD VOLLEY CASORIA,

A seguire, sono stati insignìti dell’ ambìto Premio, le Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli di Casoria che reggono il Madrinato San Placido dal 1933; l’attrice Tina Femiano; l’attore Antonio Fiorillo; Giuseppe Pesce, scrittore e saggista; il poeta Salvatore Eternato; Mauro Zurro, parroco della Basilica Pontificia di San Mauro Abate di Casoria; Massimiliano Musto, imprenditore, direttore responsabile presso Kompeterejournal e Giovanni De Rosa, dirigente dell’Istituto Superiore “Andrea Torrente”, come da foto che seguono. Ed infine, a chiusura di questa magnifica manifestazione, il Premio dell’Eccellenza è stato conferito al Nostro Direttore Ferdinando Troise, autorevole firma del giornalismo d’inchiesta, ben nota da oltre cinquant’anni – poiché scrive dall’età di diciannoveanni, come egli stesso ci ha ricordato – che con il suo piglio schietto e asciutto, sempre improntato ai crismi della verità e della fedeltà ai dettami del giornalismo più autentico, ha finalmente ottenuto, in patria, il giusto riconoscimento al proprio talento, sebbene, come egli stesso ci abbia tenuto ad affermare “Nemo propheta in patria”. Il direttore Nando Troise riceve il premio al giornalismo d’autore.

presente in ambito provinciale e regionale da oltre 10 anni, si pone “ obiettivi sportivi ambiziosi, formando atlete ed atleti di ottimo livello, lavorando in team, in maniera organizzata ed efficiente. La soddisfazione di aver vinto il Titolo di Campioni d’Italia in una categoria così giovane è maggiore perché il risultato, condiviso con tutti gli altri giovanissimi atleti del Volley Casoria, è stato raggiunto mantenendo ottimi profitti scolastici con un’attenzione massima al fair play ed ai valori fondanti del rispetto dell’avversario e dell’osservanza delle regole “ dichiara con fiera gratitudine il coach Maria Cira Ferrara nel ricevere l’ambìto riconoscimento, cui fanno eco le parole di Francesco Carbone, allenatore e dirigente della Società, il quale sottolinea come “Lavoriamo tutti duramente senza nessuno scopo di lucro e questo successo è il frutto di un lavoro di squadra, dell’unione degli intenti e dei progetti portati avanti con competenza, innovazione e sacrificio; la nostra mission è essere tra i migliori centri di formazione pallavolistica e competere nei campionati giovanili d’élite”.

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MAURO BENE

‘O CUNTRANOMME A CASORIA

Gli antichi abitanti di Casoria, hanno maturato l’usanza di identificarsi non con il cognome anagrafico, bensì con l’uso del soprannome. Spesso un nomigliolo veniva attribuito ad una persona dopo che si era verificato un evento particolare, legato alla sua vita, anche se insignificante ma curioso e originale, che colpiva e rimaneva impresso nella mente dei suoi conoscenti. L’efficacia del soprannome era tale che, si trasmetteva di persona in persona e diventava l’unico identificativo dell’individuo, infatti il sopranome veniva detto ‘o cuntranomme. ‘O’ cuntranomme, col tempo, una volta condiviso dalla comunità, diventava il solo e unico nome che identificava una data persona, addirittura l’intera famiglia e veniva tramandato ai figli, ai nipoti e familiari acquisiti. L’elenco di alcuni soprannomi casoriani è stato raccolto in questa pagina rievocativa, non tanto per destare la curiosità, ma anche con lo scopo di lasciare nel tempo questo patrimonio antropologico, affinché resti nella memoria delle generazioni che seguiranno. ECCO DI SEGUITO ALCUNI CUNTRANOMME CASORIANI Mariuccia ‘a Cantenera- Peppe ‘o Furnaro - Masto Peppe ‘a Pompa - Rusunella ‘a Vaccara - ‘E Scirocco - ‘E Purcarielli - Donna Nannina ‘a Vammana - Giritiello ‘o Scarparo - ‘o Tasso - Michele ‘o Mbrellaro - ‘o Sciacquante - Luigino ‘a

Capera - ‘e Settebellizze - Pauluccio ‘o Baccalaiuolo - Pauluccio ‘o Furnaro - ‘o Vrinzulo - ‘a Vammanella - ‘o Negus - Nannina l’Acquaiola - ‘a Pazzarella - ‘o Purcaro - Bellonia ‘o Cazone - ‘a Vulpicella - ‘o Capraro - ‘o Mbsillo - ‘o Bruciapaglione - ‘a Nasella - Puruzzella - Leopoldo ‘a Chiavica - Nicella Giovanni ‘e Cantamaria - ‘o Zuccularo - Palomma ‘a Putucara - Palazziello ‘o Furnaro - Vittorio Pane e Cicoli - ‘a Riavula - ‘o Scucciato - Giritiello ‘o Sarto - Donna Adelina ‘a Cafettera - Aniello ‘o Cataro - ‘e Russulelle - ‘a Peraiola - Clementine ‘o Biciclittista - Totonno ‘o Cucchiere - Peppina ‘e Micciariello Donna Angelina ‘a Nciucessa - ‘a Vozza - ‘E Sargentielli - Donna Carmela ‘a Furastiera - ‘Ngiulina a Mosca - Pallamoscia - Almerinda ‘a Ricamatrice - Assuntina ‘a Muntagnara - ‘a Suriciara - ‘E Capuzzelle - ‘A Pappagnola - ‘E Cucchiere - Donna Ngiulina Araosta - Miezo Muzzone - Quaquarella - Mazza e Pivezo - Maurino ‘o Stagnaro - Attilio ‘o Baccalaiuolo- Luigi ‘o Canteniere - ‘E Riciotto - Marcuccio ‘a Carcata - Mangialupino - ‘O Vuttaro - ‘O Mpagliaseggia - Uocchio Argiento - Ciuccio ‘e Fuoco - O Miedico ‘e Dio - Ciccio ‘o Sicario - Giovanni ‘o Carnacuttaro - Aniello ‘o Chiattone - Gaetano ‘o Popolo - Pasta e Patane -Pupatella ‘a Vammana - Avvocato Cuzzucone - Totonno ‘o Sarto - Dunatino ‘o Cane - Pascarella a’ Verdum-

mara - Aniello ‘o Chiumarro - Peppe a’ Sciuscella - Giulina a’ Stiratrice - ‘O Prevete a Petrella - O’ Nfinfero - Naso e Cane - Ciccillo o’ Stagnaro - Cuncetta a’ Capera - Totonno o’ Piattaro - Mimì ‘o Risertore - Vicienzo senz’uosso Titina a’ Pelosa - O’ Vuotto - Maurino ‘o Cammurista - Peppe o’ Ricciulillo - Giustenella ‘a Capera - Genoveffa ‘a Rattata - Gennaro e’ ficurine - Alfonso d’e cuppitielli - Mezaciucia - Capitone - Rafele ‘o Marzzaro - ‘O Vecchio - ‘O Micco - Marrucco - ‘A Signora d’e tende - Sparapezza - Caccione - Mimì ‘o Sciacquante - Ciccione - ‘O Muluniello - Nannina ‘a Cazettara - ‘O Nutariello Ruccutiello o’ Ferracavallo - Ciccillo ‘o Graunaro - Ndunetta ‘a Leveraiola - Cavalla Zoppa - Uocchio ‘e Voje - Birillo ‘o Rilurgiaro - Mullenella - Chirichiuccolo - Edoardo o’ Cusutore - Marcuccio ‘o Muzzone - ‘O Surdo - Luigi Miezo Culillo - Luduvico o’ Biondo - Alberto d’o mandulino - Alfonso d’e Caramelle - Peppe d’e sette cerevelle - Luisella d’e piattini - Cicciariello - ‘e Picciuttelle - Giacchettella - Mimì ‘o Pullanghiello - Firdinando e’ tagliacapa - Mimì o’ sturent - Luduvico o’ zingariello - Gaetano d’e nummeri - Nanacca - ‘A Vastiana Pichiariello - Cannellino- Vollofo’ - Vittorio o’ pazzo - ‘o Scugnato - ‘o prevete ‘a pretella - ‘a cantina ‘e Puruzzella Aniello o’ Cataro - ‘È Maeste d’o cosere - E Casciare -

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CARMEN PALUMBO

QUESTIONE ECODISTRETTO : I CITTADINI UNITI PER IL “NO” A DE MAGISTRIS Una delle questioni che in questi giorni sta mettendo in subbuglio l’intera cittadina casoriana è la realizzazione di un ecodistretto in Via Provinciale, nei pressi di San Pietro a Patierno, proprio ai confini con il territorio casoriano. Questo caos si è sviluppato a partire dalla delibera 516 del 15 novembre scorso, con la quale è stato approvato lo studio di fattibilità, redatto da ASIA Napoli, per la realizzazione di due ecodistretti, uno dei quali dovrebbe sorgere proprio in prossimità di Casoria. Questa notizia, ha da subito suscitato l’agitazione dei cittadini casoriani, spaventati per la presenza di una discarica vicino alle loro abitazioni e questa agitazione si è sviluppata anche tra i principali consiglieri regionali, suscitando l’opposizione del Sindaco stesso. Fin da subito la consigliera Maria Antonietta Ciaramella ha esposto il suo parere in merito alla questione: “ Da domani, grazie al Sindaco De Magistris, abbiamo una preoccupazione in più, non ho nulla contro gli impianti del ciclo rifiuti, ma nell’area in questione ci sono palazzi e c’è l’ingresso nella città di Casoria.” Un parere contrario a tale progetto, è stato espresso anche dallo stesso Sindaco di Casoria, che si è unito con il resto dell’Amministrazione Comunale, per un “no” definitivo a De Magistris. Nell’ ultimo consiglio comunale, al quale hanno partecipato anche molti cittadini, il Sindaco Pasquale Fuccio, con accanto i consiglieri Casillo di Campania Libera e Malerba del Movimento Cinque Stelle, si è così espresso: “Il Sindaco di Napoli, ha sbagliato nel

metodo e nella forma, non si può decidere sulla testa dei cittadini, non si può decidere senza interpellare le Istituzioni. È la strada per sbagliare e non risolvere i problemi.” Grande caos si è generato anche tra i cittadini, che dopo la notizia di un possibile ecodistretto proprio sotto le loro abitazioni e vicino la scuola dei propri figli si sono sollevati sui principali gruppi facebook e hanno deciso di manifestare contro questa decisione con una raccolta firme. I cittadini casoriani si sono uniti in un comitato, creato per l’occasione, Casoria alza la voce, con l’obiettivo di manifestare la propria opposizione contro questo progetto approvato dal Sindaco di Napoli. Nello scorso fine settimana, c’è stata una raccolta firme a cui hanno partecipato tantissime persone, per rimarcare un “No” diretto, contro questa ennesima preoccupazione per il nostro territorio. Dall’altra parte

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la reazione da parte del Sindaco di Napoli è arrivata prontamente attraverso le parole dell’Assessore Del Giudice che si è scagliato contro quella che lui definisce “disinformazione”. In particolare l’Assessore difende in maniera netta tale progetto, che secondo le sue parole, non creerebbe nessun tipo di pericolo per il territorio casoriani. “L’ecodistretto in questione verrà predisposto solo per il riciclo di carta e cartone e tale realizzazione non avrà nessun tipo di impatto negativo sull’ambiente e sulla salute dei casoriani”. Diversa invece sembra essere l’opinione della Consigliera dei Cinque Stelle Elena Vignati, che in risposta a Del Giudice, cita lo stesso documento di fattibilità, nelle cui pagine si legge che l’ecodistretto sarà usato non solo per carta e cartone, ma all’occorrenza anche per il trattamento di rifiuti composti da imballaggi misti come plastica, vetro e metalli.

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10 ILARIA RICCARDI

BISOGNA INDAGARE PIÙ A FONDO SULLA RICCHEZZA CULTURALE DEL PROPRIO TERRITORIO Tutti siamo convinti di non avere alcuna ricchezza, di dover sempre raggiungere qualcosa che sia lontano da noi e non rivolgiamo mai la nostra attenzione su ciò che ci è immediatamente vicino. Troppo distratti o addirittura troppo restii a dare valore a un qualcosa a portata di mano e che quindi ci può risultare “poco interessante” e che invece è comunemente apprezzato da tutta la regione o addirittura al di fuori di questa. È questo il caso di Alberto Costa. La sua storia inizia all’età di 10 anni e tutt’oggi, a 52 anni, continua e si sviluppa contando innumerevoli successi. Alberto ha intrapreso la sua carriera grazie alla sua famiglia (gli zii lavoravano già nel settore musicale), ha studiato pianoforte e all’età di 11/12 anni ha iniziato a inserirsi nello spettacolo lavorando ai matrimoni. Egli racconta che il suo obiettivo è sempre stato avere uno studio di registrazione, e dopo un po’ ecco che riesce ad ottenerlo e a creare degli arrangiamenti per svariati artisti, vantando ad

oggi collaborazioni con Finizio, Merola, D’Alessio e tanti altri (anche al di fuori dell’Italia) e lavorando come direttore d’orchestra a diversi eventi importanti. La settimana scorsa diversi giornali hanno valorizzato il concerto tenutosi il 3 Dicembre al Palapartenope di Fuorigrotta, che aveva lo scopo di raccogliere fondi per l’ospedale Pausilipon, e a cui ha partecipato anche il maestro Alberto. Tuttavia qui a Casoria, le istituzioni non hanno la consapevolezza della ricchezza

del proprio territorio e ogni qual volta mancano di elogiare qualcosa o qualcuno che riscuote invece successo e che può portare l’attenzione di molti su determinati eventi o situazioni, che da soli non riscuoterebbero eguale successo. È il medesimo caso precedentemente descritto dal collega Antonio Botta riguardo il celebre artista Enzo Marino. Insomma, oltre ad avere l’aiuto di un esperto in eventi organizzati dalle istituzioni, si potrebbero creare delle manifestazioni o concerti la cui notizia potrebbe raggiungere un numero inaspettatamente alto di persone. Il maestro oggi lavora spesso, ma non solo, con cantanti napoletani e afferma che in questi anni la musica napoletana è totalmente cambiata: “Io non la chiamerei più musica napoletana, perché oggi si avvicina molto alla musica italiana leggera, sia con i testi che con l’accompagnamento musicale[…] La classica napoletana poi è un’altra cosa e io con quella ci vado in punta di piedi, perché la rispetto e non

DOMENICA 16 DICEMBRE 2018 la voglio stravolgere”. In questi anni poi, sono molti i giovani che aspirano a divenire musicisti o cantanti, la competizione quindi è notevole e agguerrita e a tale proposito il maestro Costa consiglia innanzitutto una solida formazione musicale : “[…] ci sono ragazzi che non hanno voglia di lavorare e credono che questo sia un mondo molto facile, ma non è così. Non si tratta di realizzare solo il lavoro discografico, ma si tratta di continuare dopo. Ci vuole un’organizzazione pubblicitaria, manageriale[…] Io consiglio innanzitutto di andare a scuola di canto, perché per lo più sono ragazzi che canticchiano. Spesso que-

11 sti ragazzi vengono da me e quando io gli dico questo, loro vanno da altri che gli fanno credere di essere o patatern ro mstier. Anche arrivare a Sanremo non significa nulla, quanti ci vanno e poi non si sentono più ? “ Molti di questi tentano di arrivare al successo anche creando qualche spettacolo per le strade, o lo fanno semplicemente per racimolare qualche soldo ed è triste vedere quanti abbiano davvero molto talento ma poche possibilità di riuscire a realizzare il proprio sogno. “ Prima esistevano le produzioni discografiche, c’era il guadagno del produttore tramite la vendita dei CD. Oggi il guadagno discografico non c’e più. I

cantanti spesso si autoproducono […] La produzione la fa chi ha un grosso catalogo di artisti, perché oggi la vendita discografica è poca[..] Lanciare qualcuno è un rischio. Anche perché ce ne sono tanti e spesso anche prodotti male, e il talento per farsi notare deve faticare ancor di più”. In definitiva, Alberto Costa è un concittadino e bisogna valorizzare con orgoglio ciò che fa, così come tanti altri comuni valorizzano i propri artisti o sportivi. In tal modo si può offrire anche la possibilità a chi vuole e a chi ha talento di esibire le proprie capacità con l’aiuto di un professionista rinomato.

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12 Rita Giaquinto E’ stato dedicato ad un testo di filosofia il secondo appuntamento della stagione culturale conclusiva del 2018 sapientemente organizzata dalla Presidente dell’Associazione Clarae Musae, la Professoressa Vittoria Caso, all’interno della Libreria D’Anna, in via Campanariello a Casavatore, messa a disposizione dal Dr. Sergio D’Anna che ha allestito ormai un vero e proprio salotto letterario che ospita, come da consuetudine, la rassegna culturale “AppuntaMenti col libro”. Questa volta, l’incontro è stato con il libro “Filosofia di nuovo” scritto da Giuseppe Santillo, professore di storia e filosofia, nato vicino a Casoria, trasferitosi da anni a Venezia dove, accanto all’insegnamento, ha ricoperto anche importanti ruoli nell’amministrazione della città. La Professoressa Vittoria Caso, dopo i saluti iniziali ed un caloroso benvenuto a quanti hanno preso parte all’appuntamento, da perfetta padrona di casa, ha moderato l’incontro presentando a tutti la figura del Prof. Santillo ed introducendo alla platea “Filosofia di nuovo”, un libro che ha, come oggetto, il pensiero filosofico dell’antica Grecia, dalle origini fino a Platone, passando per Talete, Pitagora, Eraclito, Democrito, Gorgia, Socrate e tanti altri protagonisti di quella che fu l’epoca d’oro della Grecia e, in modo particolare, di Atene. Oltre all’argomento trattato, di non minore importanza è il destinatario di questo testo, anzi, un “pretesto”, come ci dice lo stesso Santillo, che possa accompagnare lo studio e la curiosità di tutti quei ragazzi quattordicenni che, giunti quasi al termine del biennio della scuola superiore, sono nel momento ideale per accogliere, con consapevolezza e discernimento, il ragionamento filosofico, prima di addentrarsi nelle spiegazioni, più complete, ma anche più complesse dei manuali e dei testi scolastici della filosofia del triennio ed, eventualmente, degli studi universitari. Il primo approccio con il pensiero filosofico, nelle intenzioni dell’autore, potrebbe diventare così lo strumento ideale che consentirebbe ai ragazzi, come a tutti coloro i quali si avvicinano anche per la prima volta a questa materia, di avere uno sguardo diverso sulla natura e sull’universo che ci circonda. L’essersi trovato lui stesso, in prima persona, a dover spiegare la filosofia , o comunque, a dover rispondere a quesiti filosofici sulle nostre origini ai suoi figli, è stato il “pretesto”, appunto, per lo scrittore a cimentarsi in una spiegazione della filosofia e delle sue origini che non ha nulla né dei manuali scolastici, né dei saggi accademici, ma che è costruita con una narrazione fluida, sciolta, come la stessa Prof.ssa Caso ci racconta, ma sempre interessante e puntuale nel rigore che, comunque, l’argomento e la materia richiedono. A sostegno del progetto dell’autore, corrono le meritevoli illustrazioni che accompagnano il racconto di Santillo dalle prime alle ultime pagine del testo. Si tratta di veri e propri disegni di una docente trentina, Erica Schweizer, che, all’interno del libro, non hanno solo

uno scopo decorativo, ma anche esplicativo, diventano una sorta di didascalie che, con la semplicità e l’immediatezza che solo un disegno può trasmettere, accompagnano l’autore aiutandolo nella spiegazione e nella comprensione del suo racconto da parte di chi lo fruisce. Storie e disegni che creano un connubio perfetto, tanto che speriamo qualcuno possa presto cogliere il simpatico ed originale suggerimento della Prof.ssa Caso di poter realizzare dei veri e propri fumetti con le illustrazioni della Schweizer ed i racconti di Santillo. E, a proposito di disegni, nel salotto letterario D’Anna, l’incontro con l’autore ed il suo libro è stato amabilmente arricchito da due momenti molto speciali : da alcune vibrazioni grafiche e vibrazioni sceniche. Per le prime, la giovane artista Katia Sebeto ha ornato una parete del salotto con alcuni suoi disegni che rappresentano il mondo che lei vede, popolato di elfi, draghi e creature talvolta magiche, regalando a tutti i presenti il disegno della testa di un cavallo che conferisce perfettamente la stessa idea di libertà a cui anela “l’amore per il sapere” e lo studio della filosofia. Le vibrazioni sceniche hanno avuto come protagonista una giovane, giovanissima ma bravissima attrice in erba, la piccola Dalia Maglione che ha allietato i presenti recitando un monologo del famoso personaggio Mirandolina, tratto dalla commedia La Locandiera di Carlo Goldoni. Un ricordo necessario del 25 novembre, giornata passata, ma mai dimenticata, dedicata al femminicidio e agli abusi sulle donne, per il quale la scelta è caduta sulla tenacia ed il coraggio di una giovane e bella “imprenditrice” dell’epoca che riesce a padroneggiare in una società estremamente maschilista. E che la bellezza, la caparbietà, la furbizia e le diavolerie di Mirandolina siano state rappresentate con una così grande, spontanea e quasi inconsapevole arte dalla piccola Dalia, devono spingerci, sempre meglio e sempre di più, ad andare incontro alla cultura e all’arte, come ha tenuto a sottolineare l’Assessore alla Cultura del Comune di Casoria, la Dott.ssa Tommasina D’Onofrio, , intervenuta quasi al termine della manifestazione, vedendo nelle rassegne organizzate dall’Associazione Clarae Musae e nei piccoli, preziosi germogli come Dalia, la strada giusta per migliorare gli uomini e la società civile in cui essi vivono. Quando il microfono passa poi al Prof. Santillo, con molta ironia egli decide di parlare non tanto dei possibili pregi del libro, ma dei suoi difetti, e di un suo limite: quando si scrive di filosofia – sostiene l’autore – non vuol dire parlare solo di questa materia, perché la filosofia è l’insieme di una civiltà e di una cultura da cui essa non può prescindere per essere pienamente compresa. L’autore, ben consapevole di tutto questo, volontariamente non ha fatto questo approfondimento per evitare che si spostasse, e di troppo, il punto centrale su cui era, ed è , sua intenzione far concentrare l’attenzione dei giovani lettori : cos’è la filosofia, chi è il filo-

AppuntaMenti col libro : incontro con la “Filosofia di nuovo” di Giuseppe Santillo

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sofo, cercando di rispondere in modo chiaro, efficace, stimolante senza creare eccessive dispersioni. E prima di addentrarsi nei meandri della storia dell’antica Grecia, il Prof. Santillo, già nel primo capitolo, tenta di dare una prima, risposta a tali domande, affidandosi al concetto di meraviglia che, con chiarezza, precisione ed altrettanta sensibilità, ci fa capire quali sono i primi passi da fare per essere un filosofo : meravigliarsi dello spettacolo della natura, nei sui immensi difetti, e nei suoi miracolosi pregi, meravigliarsi tanto di ciò che sappiamo quanto di ciò che ancora NON sappiamo, ci rende, socraticamente ed

universalmente, non solo grandi uomini, ma ciascuno a suo modo, grandi filosofi. Non è un caso che il libro termini con un punto interrogativo : più chiaro di un disegno, più eloquente di qualsiasi parola. La certezza non appartiene ai grandi, né tantomeno ai filosofi. Ciascuno ne darà la sua interpretazione; noi lo abbiamo inteso come un augurio affinché il dubbio ed i punti interrogativi possano essere fedeli compagni della nostra esistenza e delle nostre incessanti ricerche. Forse ci condurranno lontano, in altri mondi, ma ovunque ci porteranno, sapremo di non essere né soli, né troppo distanti dalla verità.

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Disponibile l’esclusivo

Calendario 2019 C'è un posto dove le parole sono inutili rispetto alle opere, quel posto è nel cuore di ogni uomo e nelle mani di ogni volontario... L'amore per il prossimo è il senso della nostra esistenza.

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alcune famiglie indigenti di trascorrere un Natale sereno. E’ vero, le iniziative di “PER LA VITA”, finalizzate alla raccolta di fondi, sono iniziate a marzo ma sono state veramente tante, tra cui ricordiamo in particolare la collaborazione con la compagnia teatrale La stravaganza, per uno spettacolo presso il teatro De Filippo di Arzano e l’Apericena del 26 luglio presso il Bar Stella. Il ricavato è stato tradotto in buoni-spesa da utilizzare presso il supermercato SISA di Casoria e anche quanto prodotto dalla vendita del Calendario, si trasformerà in buoni spesa. “Sono tanti momenti - ha spiegato la Tesoriera, Carla Petrazzuolo- di un percorso di solidarietà che nasce dalla consapevolezza di un’appartenenza comune e dalla condivisione d’interessi e di fini e trova espressione in comportamenti di aiuto e di altruismo legati al bisogno documentato e verificato.” Con il loro entusiasmo e la loro tenacia Loredana e Carla sono riuscite a guadagnare a questa giusta causa anche tante altre persone sensibili, ditte, professionisti, negozianti, che sostengono i loro sforzi. E’ lodevole, altresì, che le nostre amiche abbiano tra i loro obiettivi anche quello di consentire una vita migliore a tanti randagi, provvedendo alla steri-

“Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano”: questo pensiero di Madre Teresa di Calcutta, che apre il Calendario 2019, firmato “Per la vita-Associazione di Promozione Sociale” esprime le nobili finalità di quest’associazione nata dalla volontà e dalla tenacia di Loredana Fulchignoni e Carla Petrazzuolo, con fini filantropici e umanitari. “Il nostro obiettivo è la solidarietà non teorica ma concreta tesa al benessere del prossimo. Abbiamo una lista sempre più lunga di persone bisognose, cui fornire un aiuto economico. Il 25 dicembre si avvicina e vorremmo riuscire a rendere sereno anche il Natale di coloro che sono più poveri, deboli, emarginati, ultimi nella scala sociale. La nostra associazione – ha spiegato Loredana Fulchignoni, Presidente dell’Associazione - è nata nel marzo 2018, è giovanissima, ma ha coagulato attorno a sé tante energie sane, pronte a cooperare per il bene del prossimo.” In effetti, la bella idea di un calendario è diventata realtà grazie al sostegno di numerosi sponsor che hanno sposato la nobile causa; un Calendario bellissimo che tutti possono acquistare con un minimo di 10 euro e il ricavato sarà utilizzato per consentire anche ad

La soli di un’ darietà è un appart espres enenza sentimento sione in com comune e di fraternità dal portam che enti di la condivisio nasce dal recipr ne la oco aiu di interes consapevo si to e di lezza COSTRU altruis e di fini, e ZIONI E SERVIZI trova mo. GENERA LI C'è un posto dove le parole sono inutili

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lizzazione e all’adozione di gatti e cani, all’acquisto di traversine e croccantini attraverso la collaborazione con gruppi animalisti, tra cui il Rifugio “La Fenice” di Ponticelli, di cui sono diventate socie onorarie. Straordinaria, dunque, è l’idea del calendario, non indugiamo ad acquistarlo, l’amore per il prossimo è il senso della nostra esistenza!.

DOMENICA 16 DICEMBRE 2018

14 ANTONIO BOTTA

Presentato nella Chiesa delle suore sacramentine il libro “IL PRESEPE”, di Ludovico Silvestri e Giuseppe Pesce

LA SCENA DELLA NATIVITA’ TRA STORIA, TRADIZIONI E CULTURA Presentato, venerdì 7 Dicembre, nella chiesa delle suore sacramentine in Casoria, l’Ordine religioso fondato da S. Maria Cristina Brando, il libro “IL PRESEPE” scritto a quattro mani dal regista e attore di teatro, prof. Ludovico Silvestri,e dal giornalista, storico e scrittore Giuseppe Pesce. I due Autori casoriani ci riportano con questo ultimo lavoro nella tipica atmosfera natalizia, suggestiva e “poetica”,ridestando reminiscenze custodite nello scrigno del nostro cuore. Leggendolo, sicuramente i lettori potranno riprovare la soavità dell’innocenza e della tenerezza occultate, nel corso degli anni, nei bassifondi dell’animo da coltri compatte di nebbia del cinico disincanto, del piatto pragmatismo e della fredda razionalità. Giustamente, nella prefazione, di cui lo stesso Silvestri ha letto alcuni stralci, si fa riferimento al protagonista della commedia “Natale in Casa Cupiello”, il quale, con vero trasporto e passione, realizza il presepe, non perché ingenuamente e pateticamente vuole ritornare bambino, ma, al contrario, per godere dello spirito d’infanzia riacquistata. Allora, uno dei tanti meriti del libro “IL PRESEPE” è proprio quello di risvegliare in noi il forte desiderio di guardare la realtà con occhi diversi, colmi d’incanto, di stupore, di senso di meraviglia, gli stessi sentimenti che animavano Luca Cupiello nell’atto di costruire e poi di mostrare, con orgoglio, la scena della Natività. Originale l’idea, a tal riguardo, di Silvestri e di Pesce di affidare la narrazione proprio al nipote di Luca Cupiello, il figlio di Ninnillo, che si ostina, nella Commedia, a disprezzare il “Capolavoro” del padre con la nota frase: “Nun me piace, ‘o Presepio, nun me piace!” Ha introdotto il convegno Nando Troise, Direttore del settimanale Casoriadue e del sito omonimo, il quale, congratulandosi con gli Autori, ha posto in rilievo che il libro da loro scritto sicuramente contribuisce a restituire vita a una tradizione di enorme valore religioso, storico e culturale, in una Città dove l’indifferenza sembra regnare sovrana verso tutto ciò che in passato ha dato lustro a Casoria, nella quale hanno vissuto eminenti personalità stimate e apprezzate a livello nazionale e internazionale, quali i Santi

Ludovico da Casoria, Giulia Salzano e Cristina Brando, oltre a storici, giuristi e Cardinali. Citando la canonizzazione di Paolo VI, ha rimarcato che nell’oblio generale non è stata posta nel giusto rilievo (tranne Casoriadue, ndr), la permanenza nella nostra Città dell’allora mons. Montini, ospite del Cardinale Maglione. Ribadita la sua convinzione di promuovere lo sviluppo religioso a Casoria, benché Giuseppe Pesce abbia mostrato, e lo ha fatto anche durante l’incontro, le sue perplessità su tale idea. Esauriente, ricca di argute osservazioni, frammista a interessanti e piacevoli aneddoti della sua infanzia “natalizia” la presentazione del libro da parte del Dirigente scolastico del Gandhi Gennaro Ruggiero “Agile, snello, scorrevole, il libro, dalle dimensioni di un “tascabile”, si legge tutto d’un fiato”, ha osservato, ponendo in evidenza che esso è diviso in due parti: nella prima, prevale l’aspetto storico in cui si spiega che fino alla metà del 1400 gli artisti realizzavano statue in legno o terracotta poste sullo sfondo di un paesaggio che riproduceva la scena della nascita di Gesù, mentre, tra il XVII E IL XVIII secolo, proprio a Napoli progressivamente il presepe subisce una profonda trasformazione, perché viene valorizzato dai nobili che lo collocano nelle loro lussuose dimore, quale ornamento e manufatto di cui vantarsi, perché fanno utilizzare agli artigiani ai quali si rivolgono per la costruzione materiali pregiati; anche il popolo, però, si diverte a realizzare presepi inserendo figure (ciabattini, venditori vari, mendicanti…) che rappresentano i poveri, gli umili, quelli che frequentano i quartieri delle periferie, le vie e i vicoli della Città; nella seconda parte del libro, invece,

sono riportati alcuni racconti di scrittori, frutto di una meticolosa ricerca di Pesce e Silvestri, in cui si narrano episodi di vita familiari che fanno riferimento al presepe, a tradizioni culinarie, religiose e a consuetudini del periodo natalizio, tra cui quella del “canisto” colmo di alimenti e dolci da donare. A seguire, l’intervento di Pesce, il quale ha puntualizzato e approfondito qualche aspetto dell’ampia relazione di Ruggiero, narrando, anch’egli, qualche spassoso aneddoto folcloristico della festa di Natale napoletano letto durante la ricerca di notizie utili per la stesura del libro. L’incontro si è concluso con gli interventi dell’assessore Tommasina D’Onofrio, che ha elogiato il lavoro degli Autori del libro, godibilissimo e molto interessante, e del Sindaco Pasquale Fuccio, il quale, nel comunicare che durante il periodo natalizio si svolgeranno eventi per porre in luce sia il significato autenticamente religioso del Natale, sia per offrire alla Cittadinanza l’opportunità di trascorrere serenamente le feste,al fine di far riscoprire il senso della Comunità in uno spirito di gioia e di sana aggregazione sociale, ha sottolineato che, seppure non sia facilmente realizzabile l’idea di promuovere il turismo religioso a Casoria, tuttavia con la manifestazione estiva “ La via dei Santi”, l’Amministrazione comunale si prefigge l’obiettivo di valorizzare le ricchezze religiose, storiche, architettoniche e artistiche di Casoria, spronando i cittadini a riscoprire, ad apprezzare e a tutelare il patrimonio culturale e storico cittadino. Il convegno si è concluso con la visita al Presepe allestito dalle suore sacramentine di S. Cristina Brando, devotissima della scena della Natività, che rappresenta la tenerezza , la grandezza e la sorprendente umiltà di una nascita con cui il Dio della Storia penetra nella vicenda esistenziale di tutti gli uomini, soprattutto dei piccoli e degli ultimi, per offrire una prospettiva di senso alla loro vita, tingendola dei colori del cielo e dell’infinito. Ecco il pensiero di suor Giocondina: “E’ stato davvero un bellissimo evento. Ribadisco che il nostro Istituto è sempre disponibile ad accogliere tutte le iniziative che hanno per obiettivo la cultura, la spiritualità e la preghiera”.

DOMENICA 16 DICEMBRE 2018

FRANCO D’ANNA

I.C. Carducci – King: un progetto per la valorizzazione del patrimonio storico, religioso e artistico della città di Casoria

SCUOLA APERTA E INCLUSIVA Un progetto educativo per valorizzare il patrimonio storico, artistico e religioso della nostra Città: l’articolata e multidisciplinare unità di apprendimento, dal significativo titolo “Storie ed Itinerari di Santi a Casoria “, é stata strutturata dall’I. C. “Carducci – King”. Il Dirigente scolastico, prof. Giovanni Buonocore, in sintonia d’intenti con tutto il corpo docente, si prefigge, dunque, l’obiettivo di contrastare il progressivo frantumarsi della Storia, ponendo in risalto lo spazio della memoria, in particolare di quella locale, ricca di tradizioni culturali, religiose e artistiche preziose, preservandole dall’indifferente oblio e restituendo, così, alla città di Casoria, la sua dignità sociale. L’ambizione é di stimolare una svolta di cambiamento dell’attuale realtà a nord di Napoli per riqualificare un territorio, che è posto sotto la luce dei riflettori mediatici solo per episodi non certamente positivi. Sarà altrettanto importante che tale azione possa proseguire nel tempo, dando luogo ad una forte concertazione, per poi sviluppare sensibilità consapevoli, soprattutto presso le giovani generazioni, creando le basi per innescare un processo virtuoso di coinvolgimento popolare, con conseguente positiva ricaduta culturale e sociale nella comunità. Il prodotto finale di tale percorso di apprendimento è la creazione di una guida turistica on line divulgativa di un itinerario che porti i turisti nel luogo natio di San Ludovico da Casoria e nelle zone in cui S. Giulia Salzano e S. Maria Cristina Brando hanno operato alacremente, lasciando i “segni” della loro feconda spiritualità, della quale si focalizzano quei valori di pace, di accoglienza, di solidarietà e di fattiva carità che costituiscono anche i cardini di una società civile e democratica su cui si fonda la nostra Costituzione. Nell’ambito di tale lavoro progettuale, il 26 novembre scorso, presso la Basilica San Mauro, il coro della Scuola Primaria composto da circa 100 bambini e l’Orchestra della Scuola Secondaria di primo grado dell’I.C. Carducci-King, formato da circa 50 ragazzi, si sono esibiti in un concerto per sensibilizzare sul tema “CASORIA – TERRA DEI SANTI”. All’evento canoro hanno assistito varie delegazioni di alunni dell’Istituto Brando, Sacro Cuore e dell’Istituto francescano delle Bigie che, mediante gli interventi di Sr Elisa (Brando), di sr Mariarca (Padre Ludovico) e di sr Mariangela (Sacro Cuore), hanno spiegato il carisma dei tre santi.I brani eseguiti sono stati: Fra-

tello Sole e Sorella Luna, Se la gente usasse il cuore, I sogni son desideri, Batti cinque, What I’ve done, Accendi la tua voce ed Esseri umani eseguito con linguaggio LIS a testimoniare che la scuola dà grande importanza all’inclusione.La direzione dell’orchestra e del coro è stata affidata rispettivamente al M° Giacomo Altrude e alla maestra Marina Pugliese. “Un enorme successo” ha affermato l’insegnante vicaria Adriana Aprea, “da attribuire al fatto che il nostro Istituto valorizza molto la Musica, essendo l’unica scuola del territorio ad indirizzo musicale; inoltre, offre la possibilità già dalla scuola primaria di iniziare lo studio di uno strumento musicale senza chiedere alcun contributo ai genitori, grazie ad una utilizzazione flessibile dell’organico dell’autonomia. Altrettanta importanza accordiamo alle lingue straniere grazie al Progetto Erasmus realizzato con altri cinque Paesi europei. Il tutto, compresi i progetti e i laboratori di Arte, Scacchi Robotica, e Coding, confluisce nella “Mission” della Carducci –King, che consiste nella formazione alla “cittadinanza responsabile” nel quadro delle competenze sociali e civiche raccomandate dall’Unione Europea”. “Da ciò”, puntualizza il Dirigente Buonocore, “è chiaramente desumibile la “vision” del nostro Istituto caratterizzata da un sistema formativo aperto verso l’esterno, integrato e complesso, fondato sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali ed interistituzionali e sul rispetto della persona e della valorizzazione delle diversità da conseguire con metodologie innovative, altamente inclusive”. Parlando della Carducci -King, non si può non rievocare la maestra Pina Mugione, volata alcuni anni fa tra le braccia tenere di Dio, la quale ha impresso nella “sua” scuola una impronta indelebile grazie allo stile educativo con cui si approcciava ai suoi amatissimi alunni, ai quali ha insegnato con la sua squisita dolcezza, le sue consolidate competenze didattiche, le sue apprezzate virtù interiori a dare un valore alto e nobile alla vita, sempre indicando loro le profonde motivazioni che spinsero S. Ludovico da Casoria, di cui era devota e del quale contribuì con fervore a far conoscere l’appassionato spirito di carità, a dedicare radicalmente la propria vita al servizio di Gesù presente nei poveri e derelitti.

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DOMENICA 16 DICEMBRE 2018

16 ANTONIO VALENTI

Massimo Masiello: ‘L’Attore’ è il mio CD e il mio senso dell’arte

Questa è la storia, direbbe Maria de Filippi, di un amore artistico nel mondo della canzone napoletana, un amore assolutamente a lieto fine per i personaggi interessati: Antonio Romano, patron storico di Radio Amore nonchè appassionato e cultore della canzone napoletana, e Massimo Masiello cantante e attore napoletano di primo piano. Antonio Romano, protagonista 1: Galeotto fu, ancora una volta il libro, vero? “In effetti sì, fu nel 2012 e il libro in questione era del giornalista Peppe Giorgio; in occasione della presentazione del libro io ero presente e fui avvicinato da Massimo Masiello che partecipava e recitava due poesie, Massimo mi avvicinò e si complimentò con me per il lavoro di valorizzazione della canzone napoletana che facevo a Radio Amore”. Fu lì che scoccò la scintilla artistica tra voi? “Qualche mese dopo, Massimo venne in Radio e mi fece ascoltare il disco ‘Dodici’ che aveva inciso ed ebbi modo di conoscere un personaggio straordinario di assoluto valore artistico”.

Volendo tracciare un identikit artistico di Massimo Masiello? “E’ il maggiore talento artistico cha Napoli abbia espresso negli ultimi anni; è nello stesso tempo attore e cantante, ritrovi in lui le stesse caratteristiche di Massimo Ranieri; lui ti incanta perché nel cantare ti presenta la canzone, è bravissimo e a Caserta c’è un fan club ‘Massimo Masiello’ i cui iscritti pratica-

mente seguono il cantante dapertutto”. Personaggio consolidato nel panorama artistico napoletano ormai Massimo Masiello. “Certamente lui è un grande interprete e in questo momento ha raggiunto il massimo della sua maturità artistica per cui merita certamente un successo artistico su larga scala”. E’ certamente cosa buona e giusta ma come realizzarlo? “Come primo passo, ed è stata anche la prima volta per me come discografico, ho prodotto, con Gianfranco Caliendo, il nuovo disco di Massimo Masiello ‘L’Attore’ appena uscito; contiene dodici canzoni classiche napoletane e tre inediti, uno è la traduzione di un successo di Charles Aznavour ‘Ti lascio andare’, i testi sono di Flora Contento e le musiche di Gianfranco Caliendo che ha anche curato gli arrangiamenti, per le canzoni; la scelta dei testi è stata accurata è l’accompagnamento musicale è stato minimale per mettere in risalto la voce del cantante. E’ un CD di alta

DOMENICA 16 DICEMBRE 2018 qualità corredato dalle foto di Romina Romano, un ricco servizio fotografico”. Cosa c’è dietro l’angolo per Massimo Masiello? “Io e Gianfranco Caliendo pensiamo ad uno spettacolo teatrale incentrato su Massimo per mettere in risalto le sue grosse qualità di cantante ed attore e a un nuovo lavoro discografico con canzoni italiane di cui molte già da lui cantate negli spettacoli dedicati a Bindi ed Aznavour. Nell’immediato ci sarà, il 27 febbraio, uno spettacolo al Teatro Cilea incentrato sulle canzoni del CD e credo possa considerarsi il primo passo del Progetto ‘Massimo Masiello’ di cui parlavo ”. Cosa si aspetta di trovare sotto l’Albero di Radio Amore, Antonio Romano? “Radio Amore in questo momento lavora alla grande, la qualità ormai ce la riconoscono tutti ed anche i giovani si stanno avvicinando a noi e alla canzone napoletana, all’appello ormai mancano solo le Istituzioni. Per me mi auguro di potere ancora a lungo lavorare per trasmettere il messaggio che la radio non è solo trattenimento ma anche cultura e buona musica”. Massimo Masiello, protagonista 2: cosa contraddistingue questo tuo lavoro? “Rispetto al precedente CD è’ stato dato un maggiore rilievo alla parte artistica dell’interpretazione oltre che vocale; per me le due cose sono inscindibili, non riesco nemmeno ad immaginare che si possa cantare in un modo avulso dall’interpretazione del testo; parimenti quando reciti c’è una musicalità del testo che devi avvertire, Gigi Savoia, uno dei miei maestri, diceva che il testo è una partitura, c’è scritto il tempo, devi avere orecchio musicale e avvertirlo”. Ma quanto è importante essere, diciamo così, attore-cantante o viceversa sul palco? “E’ un valore aggiunto, è essenziale per la completezza dell’attore, pensa alla

vecchia sceneggiata napoletana, come potevi solo pensare di farla senza sapere anche cantare? E i musical poi, come potresti mai farli? Diciamo che mi sento attore al 50% quando canto e viceversa al 50% cantante quando recito e non saprei fare altrimenti” Tanto teatro nelle tua vita artistica. “Tanto a cominciare dagli inizi quando con l’impresario Leonardo Ippolito facevo in coppia con Silvana Martina, oggi affermata biologa, spettacoli con la ‘mossa’ e macchiette; poi ho fatto teatro napoletano e italiano; ruoli comici, drammatici, Viviani, Eduardo i grandi registi”. Come vorresti essere definito? “Il mio pensiero è di essere artista multiforme, non voglio essere etichettato, voglio solo sperimentare; penso che la parola ‘artista’ sia onnicomprensiva di tutte le forme artistiche ed io voglio essere artista; il mio sogno, poi, è quello di avere una compagnia mia e, perché no?, anche di fare il regista dei miei spettacoli; magari poi il successo che potrebbe arrivare con una fiction” Tanto teatro ma anche molta gavetta nel tuo percorso artistico. “Potrei dire addirittura ad oggi 30 anni di gavetta, forse non finirà mai, faccio quello che mi piace, voglio solo sperimentare e questo, ovviamente, ti fa anche maturare artisticamente. Negli ultimi anni su una scala da uno a dieci penso di essere maturato otto”. In tutto questo sei ‘L’Attore’, dal tito-

TERESA D’ANGELO Sorrento è Ambiente, cultura, turismo: sono questi i cardini attorno ai quali mercoledì 12 dicembre alle ore 16 al Museo Correale di Sorrento sono state premiate tre compagnie di trasporto e turismo più importanti della Campania. Gesac (Aereoporto Internazionale di Napoli – Capodichino), Eav (Circumvesuviana) e Msc (Navi da crociera) le protagoniste dell’incontro promosso dal Museo Correale insieme al Comune di Sorrento, Federalberghi Penisola Sorrentina, Abbac e La Grande Onda.Una città unica ricca di eventi, tra le splendide bellezze del territorio e della bellissima vista panoramica.Gente ricca di cultura, intellettuali, poeti, filosofi, organizzatori di eventi nel territorio e nelle attività della cittadina, come Donato Cellini, ottimo promotore di eventi di ogni genere.Una

lo di una delle canzoni, del tuo CD in uscita, vero? “Certamente, la canzone e il teatro vanno di pari passo, non so dividermi, sono due facce della stessa medaglia, è questo il Massimo Masiello che si esibisce e questo è il senso del titolo del CD”. Mancavi da qualche anno dal panorama discografico ormai. “Il mio ultimo lavoro, il titolo era “Dodici” è di sette anni fa sempre di canzoni napoletane. Per questo, oltre Antonio Romano e Gianfranco Caliendo hanno partecipato alla produzione anche ‘Cargomar’ e ‘Aprile’ c’è stata la presentazione ufficiale mercoledì scorso al Gran Caffè ‘Gambrinus’ comprende quindici brani di cui tre live, in quell’occasione ho cantato anche alcuni dei brani. Tra i classici ci sono ‘Era de maggio’, ‘Nuttata ‘e sentimento’, ‘O guappo ‘nnammurato’ e ‘A rumba d’’e scugnizze’ da anni nel mio repertorio”. A Teatro invece cosa ti attende. “La presentazione , il 27 febbraio al Teatro Cilea, del mio CD, in pratica un mio concerto; a maggio, fuori cartellone, riprendo al teatro Totò il mio Spettacolo dedicato ad Umberto Bindi; infine continua la mia attività teatrale, iniziata l’anno scorso, della Compagnia degli ‘Attori indipendenti’ diretta da Nello Mascia con tanti bravissimi attori napoletani, quest’anno avremo come location il Palapartenope, il primo Spettacolo in cartellone dal primo gennaio è ‘L’oro di Napoli’ ed è tratto, da Manlio Santanelli, dal libro di Giuseppe Marotta; a marzo, sempre al Palapartenope, metteremo in scena ‘O miedeco de’ pazzi’ di Eduardo Scarpetta più un altro titolo da definire, come pure le successive date e sedi degli Spettacoli”. Cosa dà il senso della maturazione? “La consapevolezza delle tue capacità, il senso del limite, almeno il mio, invece credo sia non legarsi a nessun carro, di essere sciolto”.

Sorrento …arte bellezza ed eventi

persona che da merito a tanti artisti ed all’arte napoletana sotto forma di spettacoli, manifestazioni, attività letterali.I tanti abitanti e i tanti turisti che visitano Sorrento amano molto “la Napoli Verace” col suo dialetto, con la sua musica, con la sua storia.Apprezzano le esibizioni teatrali, la canzone napoletana, il calore che esprimono i comici nel raccontarsi.

DOMENICA 16 DICEMBRE 2018

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23 Augurissimi Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale di Rita Rullo 12/12/2018 Che la determinazione e la forza che hai profuso per riuscire nei tuoi studi ti accompagnino sempre per tutti i tuoi futuri successi professionali e nella vita! Auguri dai tuoi genitori Salvatore e Teresa e tuo fratello Christian.

Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

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