DOMENICA 16 GENNAIO 2022
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ANNO XXII - N° 03 - DOMENICA 16 GENNAIO 2022
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DOMENICA 16 GENNAIO 2022
2 L’EDITORIALE DI NANDO TROISE
UN BOLOGNA DA K.O NON RIENTRA INSIGNE E LA JUVENTUS OSPITA L’UDINESE
La Lotteria Italia ha celebrato i suoi fasti milionari. La Campania ha prevalso grazie ai biglietti venduti a Napoli, a Pompei ed in provincia di Salerno. Nella stessa giornata, riempita dalle garrule grida dei bimbi felici, in Italia e nel Mondo si continuava a piangere lutti disastrosi. Il coronavirus e le sue, purtroppo, molteplici varianti (alfa, delta, omicron, yu ecc.) ha già fatto milioni di morti. Le vicende della vita e dello sport s’intersecano e riempiono l’ultima fredda giornata festiva napoletana. Si gioca. Il gelo inceppa in questi mesi il campionato. Malagò, Gravina e De Siervo ancora non concordano sulla sospensione invernale. La quarta ondata che sta di nuovo riempendo le terapie intensive e gli ospedali lo suggerirebbe. L’industria del calcio non ammette ritardi. Sorprende come Mario Draghi non abbia affrontato l’argomento che ormai compete anche a lui. Gli euro. Un risultato rimbalza a Napoli: è quello che riguarda la Juventus. La botta all’Olimpico sembrò a tutti giustificata dalla pochezza dei giallorossi di Mourinho, lasciando capire che più che di meriti di Dybala e dei suoi compagni bisognava forse parlare di demerito della Roma. Naturalmente messe così le cose la realtà subisce brusche deformazioni. I nostri meridionali vengono rimpiccioliti fino ad essere ritenuti trascurabili, come più non sono; per contro si torna ad esaltare gli esterofili. Condizionati da questi complessi si insiste in un autolesionismo che almeno le generazioni più moderne spero che respingano.
Domenica 16 gennaio riprende il campionato. Il Napoli sarà impegnato a Bologna lunedì alle 18.30. Il Napoli è meravigliosamente in sella. Domenica scorsa ha ottenuto quel che tutti noi si auguravano. Invece di uno solo potevano esserci più gol. Il vezzo di alcuni partenopei a voler giocare palla, dare spettacolo, a marcare si, ma con sufficienza…. E i campionati spesso, invece, si vincono non concedendo niente allo spettacolo, qualche volta non giocando palla, sempre tenendo presente le marcature, mossa fondamentale del calcio. L’ESTETICA non è prerogativa maschile ma femminile. Questo vorrei ricordare a Spalletti e ai suoi. Tra i quali è certamente Lorenzo Insigne, di Frattamaggiore. Ricordiamo a Insigne del nerbo e della grinta. Ricordiamo ad Insigne l’esempio di Koulibaly, il vero uomo –
guida di questo Napoli, impegnato, purtroppo, fino a metà febbraio con il suo Senegal nella Coppa d’Africa che si sta svolgendo in Camerun. A tutti, noi preferiamo Insigne. C’entra la fedeltà e altro in questo riconoscimento. Il suo passaggio in Canada, al Toronto ed alla MLS, lo saluteremo il 30 di giugno. Fino ad allora Lorenzo Insigne è un calciatore e capitano del Calcio Napoli. Guardiamo al futuro. Come sempre è denso di imprevisti. Questo campionato è senza respiro. La Juventus, purtroppo, dopo aver vinto con non poca sofferenza e la sua solita ed atavica fortuna a Roma in casa dei giallorossi, non avrà bisogno di molta fatica a liberarsi, nel prossimo turno, dell’Udinese, falcidiata dal coronavirus ed obbligata a scendere in campo dal nuovo regolamento imposto dal Gover-
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DOMENICA 16 GENNAIO 2022 no. Anche se l’Udinese non va dimenticato, al completo, è una ottima squadra. L’Inter rischia tantissimo a Bergamo contro l’Atalanta. Il Napoli va a Bologna e Spalletti promette acre impegno e semmai una sorbola in previsione del ritorno contro la Salernitana domenica 23 a Napoli. La Juve, sarà impegnata allo Stadium di Torino dai resti dell’Udinese. Pierpaolo Marino continua a sostenersi a furor di Delofeu, Beto e Silvestri. Ed il Napoli va a Bologna. Il Bologna sta tentando disperatamente di trovare un suo equilibrio, sul piano economico e tecnico. E gli americani con Di Vaio e Bigon non hanno che… l’astuzia dalla parte loro. I MILIONI della cessione di Svanberg ed Orsolini gli farebbero proprio comodo. Il Bologna è all’undicesimo posto in classifica con 27 punti ma con due partite in meno. Il suo allenatore Sinisa Mihajlovic si è fatto preannunziare a Napoli da due dichiarazioni: la prima riguarda la impostazione della partita. “Mi auguro che il Napoli ci aggredisca”. La seconda è politica: “Mi farebbe piacere che lo scudetto lo vincesse il Napoli”. Mihajlovic è un allenatore compito ma anche isterico. La sua squadra si regge sulla vena di Arnautovic e sulle parate di Skorupski. Certo non sta deludendo.
3 Mihajlovic, ma ormai come tutto il campionato di serie A, dovrà aspettare l’ultimo giro di tamponi per poter decidere chi mandare in campo contro il Napoli, tra negativi, guariti dal covid e tornati dalla quarantena. Quindi non è al meglio. Il Napoli ha problemi grossi di formazione. L’infortunio di Insigne finisce con ….. “l’attenuarli”, notevolmente. Spalletti non recupera Zielinski. Mertens è sembrato improvvisamente morso da una tarantola negli ultimi allenamenti. Cosa dire? Accertato che i napoletani in genere quando sono stati chiamati all’impegno, hanno fatto il loro dovere, attendiamo la recita …. di lunedì sera. Il Napoli ha dimostrato, per la prima volta in tanti anni, che anche senza Koulibaly riesce alla grande nella marcatura. In questi ultimi tempi ha migliorato molto la sua tenuta Juan Jesus. Non basta. Spalletti sembra aver già deciso. Non rientra inoltre, sicuro, Insigne. Comunque l’attacco più probabile sembra questo: Politano, Lobotka, Demme, Fabian, Petagna, Mertens. Con Fabian, questa volta, votato al gol. Che potrebbe venire dal cross di Politano, indirizzati alla M, realizzata da Petagna e Mertens.
Augurabile, visto i tempi che corrono, che altre botte non se ne debbano ascoltare lunedì a Bologna. Qualcuno insinua che sono in troppi a volere il male di De Laurentiis…… Fratelli, siamo al III posto e dobbiamo recuperare il primo. Capodanno è passato. Pure le feste. Sia l’applauso affettuoso e riconoscente al goleador della giornata il solo boato di Bologna - Napoli.
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4 RITA GIAQUINTO
L’A.N.I.D.A. CHIEDE AL COMUNE DI CASORIA RISPOSTE CONCRETE E TEMPI CERTI All’indomani della nostra intervista all’Assessore Vincenzo D’Anna pubblicata sul numero del nostro settimanale di domenica 9 gennaio, la A.N.I.D.A. – l’Associazione Nazionale Italiana Diversamente Abili – ha diffuso un comunicato stampa in cui vengono chiaramente ricordati all’Assessore D’Anna tutti gli impegni presi, concordati e ribaditi in più di un’occasione, ma che, fino ad oggi, non hanno ancora visto la pratica realizzazione. Né tanto meno è stata fornita un’indicazione su quelli che sono i tempi certi per mettere in pratica quanto fino ad ora concordato solo in teoria. Il riferimento è ai parcheggi da riservare ai diversamente abili per evitare lo scempio della sosta selvaggia ma anche per poter dare una sistemazione chiara ad un diritto inviolabile di tanti nostri concittadini. Qui di seguito, pubblichiamo il comunicato stampa per intero in modo da poterlo condividere con tutti i nostri lettori. Ma una breve quanto illuminante chiacchierata con il Presidente dell’Associazione, il Dr. Giuseppe Sannino, ci ha dato modo di approfondire quale sia la posizione dell’A.N.I.D.A. rispetto alle dichiarazioni dell’Ass. D’Anna: “Purtroppo l’Assessore promette, ma non dà mai le risposte che aspettiamo. In audizione, alla presenza di tutti i consiglieri comunali, compreso il Presidente, sono stati presi degli impegni a cui però, purtroppo, non si è ancora dato seguito”. E così che il Presidente San-
A.N.I.D.A. Onlus
Associazione Nazionale Italiana Diversamente Abili 10 Gennaio 2022
Staff ANIDA
L’A.N.I.D.A. CHIEDE ALL’ASSESSORE D’ANNA TEMPI CERTI SUGLI IMPEGNI ASSUNTI Ieri è apparso sul giornale Casoria Due una lunga intervista all’Assessore alla Mobilità del Comune di Casoria Vincenzo D’Anna, il quale a domanda specifica della giornalista sull’attenzione riservata ai posti dei Diversamente Abili, ha confermato la volontà di voler garantire il loro diritto al parcheggio anche con sistemi di controllo tecnologici e ha ribadito la sensibilità di tutta l’amministrazione comunale sui problemi che attanagliano i Diversamente Abili di Casoria. Il Presidente Sannino ha letto con piacere tale intervista ma ricorda all’Assessore che l’associazione aveva proposto l’adozione in via sperimentale del cosiddetto “Tommy” piastra di 30cm dotata di sensori che verificano l’occupazione dell’area di parcheggio ed emettono segnale sonoro in caso di auto non autorizzata, già nel mese di giugno 2021, ma nonostante la buona volontà dell’amministrazione ribadita in più occasioni, ancora non è stata avviata. Inoltre, per garantire il diritto al parcheggio e alla viabilità dei Diversamente Abili, D’Anna aveva promesso anche la pubblicazione della mappatura almeno degli stalli personalizzati presenti sul territorio e un report quindicinale sui controlli effettuati dalla Polizia Municipale per verificare le occupazioni abusive. Ed ancora, aveva condiviso e sostenuto l’avvio della verifica dei Contrassegni per disabili, attraverso l’istituzione di una Commissione di Verifica a campione della persistenza dei requisiti dei possessori del contrassegno “H” con l’obiettivo di ridurre o certificare il numero di coloro che ne hanno realmente diritto (ad oggi il Comando dei vigili dichiara che ne sono stati rilasciati oltre 2.300). Infine, Sannino ricorda che tutti questi impegni sono stati ribaditi nella riunione del 04 novembre alla presenza del Sindaco di Casoria Raffale Bene e dell’Assessore alle Politiche Sociali Marianna Riccardi, incontro riportato anche dai mass media locali e sottoscritti durante la riunione della IV Commissione Permanente del Comune di Casoria presieduta dal Consigliere avv. Salvatore Iavarone, tenutasi il 07-12-2021. L’associazione chiede tempi certi per la realizzazione degli impegni assunti dall’Assessore D’Anna e resta in attesa di una presa di posizione ufficiale da parte del Presidente Iavarone, come da lui stesso dichiarato sui social in questi giorni, perché tali impegni sono stati verbalizzati, ma per adesso sono solo sulla carta. Non si possono gestire problemi delicati e complessi senza la consapevolezza che c’è bisogno di confrontarsi su dati concreti, prove oggettive, senza appellarsi al diritto di lesa maestà.
CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE
Staff A.N.I.D.A.
Facebook Giuseppe Anida Sannino e-mail anidaweb@libero.it
nino comincia a spiegare e continua: “E’ da mesi che chiediamo, ad esempio, di poter avere una mappatura di quei circa 130 stalli personalizzati (cioè di quelli muniti anche del numero di targa) ma non ci è mai pervenuto nulla. Con una mappatura del genere si agevolerebbe anche il lavoro dei vigili urbani di cui l’amministrazione lamenta sempre la mancanza di organico. Io li capisco i problemi di questa amministrazione, e noi li vorremmo alleviare, ma non ci ascoltano. Avevamo chiesto anche una rivisitazione del contrassegno perché partiamo dal presupposto che molti Comuni
hanno dato i contrassegni a persone che non ne hanno diritto. Il contrassegno nasce per chi ha seri e gravi problemi di carattere motorio e, anche in questo caso, abbiamo proposto e sostenuto la verifica degli aventi diritto. Avevamo chiesto un riepilogo dei controlli fatti dalla Polizia Municipale. Ma anche qui, inascoltati”. Trasparenza e poche chiacchiere è quanto chiede l’A.N.I.D.A. anche per ciò che riguarda la nuova proposta dell’Associazione di adottare in via sperimentale il cosiddetto “Tommy”, una innovativa tecnologia che, con l’ausilio di un allarme sonoro, consentirebbe il
controllo immediato in caso di parcheggio di auto non autorizzate. Una proposta, già sperimentata a Roma e a Genova, che l’ANIDA ha portato al Comune di Casoria circa otto mesi fa, mettendo gli assessori di competenza in contatto con l’azienda di Bologna che realizza questo tipo di stalli, organizzando una videoconferenza per discutere (e ridurre!) i costi, ma, fino ad oggi, non c’è stato alcun seguito. Sannino chiude informandoci del fatto che il Dr. Salvatore Iavarone, Presidente della IV Commissione Consiliare, ha convocato il Consiglio presso la sede centrale del Comune, per giovedì 13 gennaio 2022 alle ore 15:00. Una nuova audizione del Presidente della A.N.I.D.A. onlus Dott. Giuseppe Sannino, dell’Assessore Marianna Riccardi e Assessore Vincenzo D’Anna per il prosieguo dei lavori sulle tematiche fin qui espresse. Per completezza di informazioni, va precisato che il presente articolo viene redatto in data 12 gennaio, e non ci è pertanto possibile fornire ulteriori notizie sugli esiti dell’audizione. Ma ci riserviamo la possibilità di condividere anche con i nostri lettori le eventuali decisioni di questo prossimo incontro tra le parti. Fiduciosi nel concreto impegno dell’Amministrazione del Sindaco Bene che ha da sempre dichiarato la massima attenzione verso i diritti e le esigenze dei Diversamente Abili. A seguire, comunicato stampa dell’A.N.I.D.A. del giorno 10/01/2022.
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MARIA CRISTINA ORGA
IO RACCONTO STORIE magazine
MARIA FRANCESCA IMBALDI: GINNASTA PER VOCAZIONE, POLITICA PER PASSIONE
Appena inizi a parlarci, Maria Francesca (Chicca per gli amici) ti travolge come un fiume in piena di energia e passione e riesce a farti vedere il mondo con i suoi occhi, a farti sognare con lei che sì, insieme si può, che la storia si può riscrivere, che la bellezza cova sepolta da cumuli di brutture come la brace sotto la cenere, aspettando solo di essere alleggerita del peso del degrado culturale e sociale, dell’ignoranza, dell’abitudine, dei pregiudizi e della rassegnazione e disvelata in tutto il suo splendore a chi ha finalmente capito di avere occhi per guardare e cuore per amare. Basta crederci. E soprattutto non limitarsi a una biascicata litanie di lamentazioni, ma rimboccarsi le maniche e cominciare ad agire. A dare l’esempio. Perché altri si risveglino dal torpore, dismettano l’abito vecchio del tira a campare, prendano un bel respiro e abbiano voglia di crederci e darsi da fare a loro volta per superare vecchi limiti e barriere, stereotipi subculturali e micragnosi individualismi antisociali, fare tabula rasa delle consolidate abitudini all’illegalità grande o piccola che sia e costruire insieme un’altra realtà, un’altra vita, un’altra società, in cui ciascuno fa la propria parte non solo per se stesso, ma per qualcosa di molto più nobile che si chiama società civile. Civile. E come cives conoscere, custodire, proteggere, abbellire, promuovere, voler bene alla res publica impegnandosi in un’azione politica quotidiana, dove politica ha il ritrovato prezioso significato dell’arte di custodire e ben amministrare il grande patrimonio che è il bene comune, ovvero la qualità della vita e del benessere di ciascun cittadino che ne ha la responsabilità in prima persona. Concetto offuscato, travisato e obliato dalle brutte pratiche che per i più sono diventati la traduzione agita di questa nobilissima utopia. Che può diventare finalmente realtà. Basta lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Smettere di lamentarsi e darsi da fare. Come ha scelto di fare Chicca. A questo punto, riavvolgiamo un attimo il nastro della narrazione e an-
diamo a conoscerla meglio. Chicca, tu hai raccolto la grande eredità sportiva dei tuoi genitori che, nel lontano 1974 fondarono alla Cittadella di Casoria la storica palestra Quasar, che è ancora oggi centro propulsore di buone pratiche atletiche e vivaio di ginnasti eccellenti, nonché centro federale di ginnastica artistica, nata insieme all’omonima radio libera (prima in Campania) voluta da mamma, Isabella De Luca, papà e tuo zio Michele, fratello di mamma e bravissimo attore, noto al grande pubblico come Alan. Sì, i miei genitori, mio zio e altri amici, fondarono la radio, pioniera dell’emittenza libera in Campania. Mamma e papà aprirono poi anche la palestra Quasar e si dividevano tra la radio, la palestra e altre attività sociali nei quali erano impegnati sul territorio. Collaboravano con la Caritas, facevano sopralluoghi, andavano in giro con i camion a distribuire cibo e indumenti. Dalle nostre parti furono pionieri anche in questo. Quali discipline sportive praticavano i tuoi? Ginnastica artistica. Mia madre era partita dall’atletica leggera, per passare poi alla ginnastica. Papà, invece ha sempre fatto ginnastica ed era giudice internazionale e tecnico federale di terzo livello. Mamma attualmente è fiduciario CONI a Casoria, membro della giunta del consiglio federale della Fe-
derazione Ginnastica d’Italia e tecnico federale e giudice. Concretamente, per chi non lo sapesse, queste qualifiche in quale tipo di attività si esprimono? La ginnastica ha due livelli: sia il settore promozionale, che è quello aperto a tutti, e il settore agonistico. Noi da sempre in palestra facciamo da sempre anche attività agonistica. Mamma, in quanto tecnico federale, ricopre la massima carica della Federazione, cioè il livello massimo cui può arrivare un tecnico, che, tra le altre cose, oggi ho anche io, che ti consente di allenare le atlete impegnate nelle competizioni nazionali e internazionali. Stessa cosa come giudice. Per quanto riguarda invece la Federazione Ginnastica d’Italia, c’è un Comitato Regionale che ha un consiglio in cui siede mia madre. La Federazione è l’unico ente riconosciuto dal Comitato Olimpico. Noi abbiamo tanti enti di promozione, che sono solo affiliati al CONI, mentre la federazione madre è la Federazione Ginnastica d’Italia. Ora che è tutto più chiaro, posso facilmente intuire che la passione per la ginnastica ti è stata tramandata dai tuoi… che età avevi quando hai cominciato? Indubbiamente sì. Avevo tre anni e facevo sia danza classica che ginnastica artistica. Poi ho scelto l’artistica e ho fatto attività agonistica fino a sedici anni, quando ho iniziato a insegnare. Adesso abbiamo in palestra atlete che
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6 fanno parte del settore Gold, che è la serie A del calcio. Atlete che partecipano a competizioni nazionali e internazionali, quindi. Sì. Io ho una bambina che ha fatto un buon collegiale con l’Olanda. Abbiamo una piccola promessa qui in palestra. Da tanti anni ormai la vostra palestra presidia un territorio non particolarmente generoso di offerte formative e culturali, offrendosi come spazio sociale importante oltre che centro prettamente sportivo. Eh sì. Noi abbiamo sempre collaborato con le Associazioni di zona: con la parrocchia, con le scuole…siamo sempre stati molto aperti al territorio, da sempre. Sponsorizzare quello che facciamo non mi va, perché le cose si fanno e basta, non si raccontano. Hai ragione… ma raccontare non è sponsorizzare: è sapere, conoscenza. E noi vogliamo sapere e far sapere ai lettori le cose belle che si fanno in un territorio in cui di cose brutte da raccontare ce ne sono fin troppe! Ma, niente… Siamo sempre aperti al sociale: abbiamo ospitato ragazzi disagiati, immigrati… seguiamo una serie di progetti rivolti anche alle fasce più bisognose. Con le scuole, ad esempio, abbiamo attivato, tra gli altri, il progetto “Sport in periferia”, corsi di ginnastica artistica, di calcetto, di basket nelle scuole medie Cortese e Puccini, aperti alle fasce meno agiate. Siamo molto attivi sul territorio, insomma. Ma basta parlarne. A proposito di essere attivi sul territorio: ad un certo punto tu hai deciso di spenderti per le periferie anche nella politica istituzionale, candidandoti alle ultime elezioni amministrative di Napoli a fianco del sindaco Manfredi e riportando un bel successo elettorale che ti è valso un seggio per la VII Municipalità, ovvero San Pietro a Patierno, che non è esattamente Posillipo!
A dirla tutta, mi occupo di politica da quando avevo quattordici anni. Nasco nei comitati studenteschi, sono stata presidente della consulta provinciale degli studenti di Napoli, prima minorenne donna eletta a Napoli con un plebiscito. Ho fatto parte dei membri attivi dei Girotondi con Nanni Moretti, ho collaborato con La Repubblica, con il Mattino, all’Ateneo Federico II… sempre vicino ai Verdi e negli ultimi anni ho deciso di impegnarmi in maniera attiva nel partito. Sono stata eletta a Chianciano come portavoce provinciale, ovvero nella gerarchia di partito, segretario provinciale di Europa Verde per Napoli e novantadue comuni. Per quanto riguarda il mio impegno istituzionale, sono stata eletta consigliere nella VII Municipalità di Napoli alle amministrative di ottobre. Come verdi abbiamo presentato ben quaranta candidati alle municipalità provenienti dal mondo sportivo, più due candidati al comune, di cui uno è il presidente della Federazione Ginnastica. All’inizio io non mi volevo candidare, poi conobbi una ragazza minacciata a Secondigliano e come risposta, tre giorni prima della chiusura delle liste mi sono candidata. Questo perché io la zona la conosco molto bene: sono educatore di comunità per i minori a rischio. Ho collaborato con il carcere di Nisida, con il carcere di Secondigliano, lavoro con le associazioni. In quel territorio ho lavorato cinque anni nel convitto a Miano. Quando c’è stata la necessità, ho deciso di spendermi. A Casoria ho la palestra alla Cittadella, ma Arpino che è limitrofa, è uno snodo: in una strada abbiamo San Pietro, in un’altra abbiamo Casoria, dall’altro lato siamo a San Giovanni e al centro siamo IV Municipalità. Per cui non sono così lontana da casa. Il cosiddetto Bronx, la zona dietro l’aeroporto e quella che costeggia anche il Parco dei Pini, quella è la VII
Municipalità, non è Casoria. Ma tante situazioni si vanno ad intersecare, sia per quanto riguarda le politiche sociali, sia per quanto riguarda l’urbanistica. Creare sinergia tra la Municipalità e il comune sarebbe cosa auspicabile. Progetto davvero auspicabile! Come pensi possa essere realizzato? Non abbiamo ancora chiuso la partita delle municipalità perché ci siamo insediati da poco. Io ho chiesto la prima commissione che comprende bilancio, PNRR, che ovviamente mi riguarda da vicino come partito per la transizione ecologica; la seconda che include le politiche sociali, scuola e sport, disagio. Nella terza commissione abbiamo fatto inserire i rapporti con le prossimità, che sarebbero, appunto, i comuni limitrofi alla Municipalità. Come “segretario” di partito intanto ho già rapporti con i sindaci e le maggioranze dei Comuni dell’area Nord di Napoli. Come Europa Verde abbiamo parecchi consiglieri eletti ad Afragola, a Casoria, a Crispano, a Frattaminore. Nei due anni precedenti a quest’ultima elezione sono stata commissario dell’area nord e ho gestito i quindici comuni della zona. Conosco le dinamiche sia dal punto di vista lavorativo he sportivo. Come dicevo ho lavorato a Nisida, al Parco Verde a Caivano, a Secondigliano, a Miano. Per quanto riguarda lo sport, il nostro è il terzo centro federale; quindi, accoglie ragazzi che vengono anche da Aversa. Conosco le dinamiche sociali e mi ci interfaccio tutti i giorni. Sono divisa a metà tra l’amore per lo sport e la naturale propensione per il sociale: tutto questo trova u connubio perfetto nella parola politica. Per me sono importantissimi il valore del rispetto, lo spazio dell’altro, il senso limite della competizione sana. Mi dicono che ho la politica nel sangue: io sono in perenne competizione con me stessa, ma non dimentico mai lo sguardo dell’altro.
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DOMENICA 16 GENNAIO 2022 C’è da dire che mia madre e mio padre sono stati dei pionieri. Sono cresciuta in una casa in cui mi hanno insegnato che la politica regola la società civile; è amore per gli altri, non per la poltrona. È pensare di voler condividere uno spazio di pensiero che ci permette di poter progredire insieme e di avere un miglioramento della qualità della vita sinergico. Ce n’è bisogno, soprattutto da noi in Campania, dove dovremmo essere in grado di proporre un modello alternativo educativo, ma la politica non lo sa. Qual è il modello che hai in mente? La vecchia idea di welfare, ovvero l’idea che non ci debba essere assistenzialismo, ma opportunità e meritocrazia. Penso che dobbiamo riportare al centro della riflessione la scuola, non vista solo come luogo in cui si apprende dai libri, ma luogo di cultura e di interesse, che stimola i ragazzi e fa venire loro la voglia di capire, di sapere. Oggi questa idea è lontanissima, sia per i ceti sociali alti, dove sono tutti con il cellulare in mano, sia in quelli in cui manca un’idea di cultura e di società civile. Penso che se ad una madre che non ha possibilità economiche viene offerta l’opportunità di portare il figlio a scuola dalle 8 alle 18, rendendo la scuola luogo vivo, in cui si fa musica, teatro, cinema, sport, tutto gratis, compresi i ticket mensa, si dà al ragazzo un’opportunità. Se poi a quattordici anni decide di abbandonare e deviare lo stesso, non sarà perché io istituzione non gli ho dato un’opportunità. L’ignoranza dilaga, per cui anche i diritti vengono considerati concessioni. E in cambio di queste presunte concessioni gli ignoranti ringraziano concedendo il loro voto a chi gli ha “fatto il favore”. Dobbiamo riportare la scuola al centro, è l’unica possibilità. E poi fare rete per evitare che questi ragazzi vengano attratti dalle vie facili che offrono le organizzazioni criminali. I grandi camorristi non stan-
7 no al Parco Verde o in altre zone degradate: là c’è la piccola manovalanza, ragazzini assoldati per poche centinaia di euro, che quei soldi poi li spendono per pagarsi gli avvocati, perché sono gli unici spesso che vengono arrestati. E con un nuovo modello educativo noi potremmo magari non salvarli tutti, ma qualcuno sì. E già sarebbe una grande vittoria. I giri di soldi e di interessi sono altrove. Io per anni ho lavorato al SERT di Casavatore, con la cooperativa Contatto in strada e somministravo le Narcan, le siringhe per rianimarli, ai ragazzi in overdose: negli anni 20052006, quando ancora l’eroina era molto diffusa, giravo con una squadra di altri operatori di sviluppo sui treni della Circumvesuviana e quando trovavamo ragazzi, o sui convogli, o in un angolo delle stazioni di tutte le linee che stavano male intervenivamo. Oggi ci sono altre droghe, forse peggiori. Perché c’è un vuoto di coscienza e una facilità nei costumi che è pazzesca e dilagante: oggi la droga è una moda. Quanto sono vicine politica e cultura oggi? C’è una distanza abissale. La cultura, l’arte, in passato hanno influenzato le masse, interi popoli, mentre la politica è distante. Io vorrei come portavoce di Europa Verde supportare le iniziative culturali che ci sono nei nostri territori, poi supportare il Madre, che è uno dei pochi musei di arte moderna ancora vivo che noi abbiamo a Napoli e fare altre cose che dirò in seguito, perché preferisco dare notizie e dati più concreti. Quando studiavo alla Federico II per laurearmi in filosofia, abitavo al centro storico di Napoli, che era un mondo imbevuto di cultura. Oggi in quei vicoli vedo solo ragazzi sdraiati per terra. Non hanno spirito critico, non hanno pensiero, non hanno sete di nulla. Non è possibile. Ecco perché faccio politica. Perché mi hanno insegnato che la poli-
tica è la passione per la vita e la volontà di trasmettere questa passione e mettere la propria vita al servizio degli altri. Io ho un bambino di 4 anni e questa passione, nata quando avevo 14 anni, ora che ne ho 37 non si è spenta ancora! E meno male! In questi due anni di pandemia, secondo te, cosa è cambiato? Dove stiamo andando? Stiamo andando male. Se continuiamo così, andiamo a sbattere. Abbiamo bisogno di ricostruire. Di cominciare tutto daccapo. Ora è un momento importante, di vera transizione. E a proposito di transizione e di PNRR: come facciamo a presentare progetti e spendere quei soldi se abbiamo la mafia, la camorra infiltrati nelle istituzioni politiche, dai Comuni in su? Mi viene da pensare ai soldi del terremoto del 1980: ne arrivarono tanti, ma che fine hanno fatto? Siamo in uno stato di collusione continua. Se non incominciamo a fare pulizia, come si fa a pensare di trasformarci? Trasformarci in cosa? Saranno loro a trasformare noi, che con la pandemia prima spacciavano mascherine, poi tamponi falsi e ora mirano ai soldi del PNRR. Sono molto più veloci di noi a trasformarsi! E allora qual è la ricetta per disinnescare queto fenomeno? Avere un occhio perennemente aperto sulle politiche e sulla trasparenza, vigilare sulle commissioni, essere presenti nei luoghi istituzionali, quindi è fondamentale in questo momento avere una rappresentanza ed essere comunque sempre sul pezzo. Poi stare al fianco della gente con politiche sociali efficaci per disinnescare le bombe sociali che ci sono in alcune realtà. Per fare questo servono competenza, professionalità, soldi e maggiori controlli. Stiamo anche lavorando ad una progettualità concreta ed articolata per captare i fondi del PNRR e usarli nell’interesse vero della collettività, soprattutto delle realtà difficili in cui mi trovo ad operare.
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8 MARIA SAVERIA RUSSO
IL NUOVO ANNO PORTA NUOVE POLEMICHE: TRA CALCIO E ANTIRACKET
Il nuovo anno porta con se tutte le speranze di progetti ed eventi buoni, ma il vento delle tempeste non si fa problemi ad abbattersi su tutti. Continuano le polemiche, l’essere umano è l’emblema della polemica. Tutto ciò che esiste è spunto di una nuova polemica. Nella puntata del 10 gennaio di Polis Nostrum con in studio il direttore di NanoTv, Maurizio Cerbone, e il direttore di Casoriadue, Nando Troise, in collegamento si è discusso di diversi temi, affrontando alcuni più leggeri fino a tematiche di una portata sociale molto alta. La prima notizia è stata quella dello scontro tra Napoli – Sampdoria, terminato 1 a 0 per la squadra azzurra con il goal decisivo di Petagna. Spalletti ha riconfermato il suo schema di gioco utilizzato anche nella partita contro la Juventus, il 4 - 2- 3 -1. Buon avvio per gli azzurri che si rendono pericolosi con la conclusione di Insigne, gli azzurri ci provano ed è proprio
Petagna a segnare il goal della vittoria. Andrea Petagna è il terzo attaccante di un reparto ricco, ma è anche l’uomo della provvidenza dopo il super gol contro la Sampdoria quattro mesi dopo quello di testa al Genoa. Non segna molto e per questo a volte è costretto a respingere critiche ingenerose. Ma ha già regalato quattro punti al Napoli (è stato proprio lui a convertire in vittorie due possibili pareggi). È prezioso, col suo lavoro, per i compagni e soprattutto per la squadra. Lega il gioco, tesse la tela della manovra e poi, quando serve, è pronto a mettere la palla in rete. “Qualcuno mi ha detto che sono stato un po’ ridicolo”, ha affermato sorridendo Petagna subito dopo la partita, mentre raccontava della rete contro la Samp, è stato proprio a lui che il Napoli si è aggrappato per vincere una partita che altrimenti rischiava di complicarsi. Brutta notizia però per il Napoli e per i tifosi: Lorenzo Insigne, infatti, ha accusato un risentimento muscolare alla
coscia destra. Una sicurezza per la formazione partenopea che complice le tante assenze causa covid, vede ridotte le scelte per le prossime partite contro la Fiorentina in Coppa Italia e contro il Bologna in campionato. Continuano le polemiche e le critiche ad Insigne e le trattative oramai concluse del suo passaggio al Toronto. Sono tante le emozioni e soprattutto i commenti dei tifosi, alcuni di amarezza e di tristezza, altri invece di già nostalgia. Sui social della sua nuova squadra è apparso infatti un suo messaggio ai suoi nuovi tifosi del Toronto ed i supporter azzurri insorgono. “Ciao, volevo salutare tutti i tifosi del Toronto: sono contento di iniziare questa nuova avventura e voglio ringraziare la società. Ci vediamo a luglio, all for one!”. Queste sono le prime parole di Lorenzo Insigne dopo l’annuncio della firma per il suo trasferimento dal Napoli al Toronto Fc, a partire dal prossimo primo luglio. Insigne ha parlato attra-
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verso i social del club canadese, che ha anche diffuso le immagini con il commento “Un momento storico”. Alcuni tifosi azzurri sui social non l’hanno presa benissimo, considerando questo messaggio una mancanza di rispetto nei loro confronti e c’è chi già chiede che lasci la fascia a Mertens. Reazioni prevedibile, soprattutto di tifosi che vivono per quella maglia. Una maglia che ha fatto sognare, una maglia che non si deve tradire: questo è stato il commento più comune “Andare via per qualche soldo in più, mai nessuno che rimanesse per l’amore per la maglia azzurra.” Ma come è nata la trattativa tra Lorenzo Insigne e il Toronto? Grazie al portale specializzato Transfermarkt.com. L’aneddoto lo ha raccontato lo stesso Bill Manning, il presidente del club canadese che dalla prossima estate rappresenterà la nuova casa del Magnifico. “La scorsa estate sono andato su quel sito e ho consultato la pagina della Nazionale italiana che aveva appena vinto il titolo di campione d’Europa per vedere quali giocatori andavano a scadenza di contratto. E Lorenzo era uno dei pochi senza contratto da giugno 2022”. Da quella verifica online ha avuto quindi il via il dialogo che ha portato all’operazione Insigne-Toronto. Approdata fino all’addio dell’attaccante a Napoli, la sua città dove in 10 anni ha messo
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insieme 114 gol e 91 assist. “Ho iniziato a segnarmi i giocatori che pensavo fossero di livello mondiale e che pensavo avrebbero avuto un valore in questo mercato - ricorda Manning - Lorenzo Insigne è stato il primo nome in quella lista. Sarà un giocatore che la gente vorrà venire a vedere allo stadio.” Quello contro la Sampdoria è stato, comunque, un successo importante, in vista soprattutto della partita in Coppa Italia contro la Fiorentina. Un successo però sudato, come commenta lo stesso Nando Troise. Il Napoli non riesce a rimanere costante. La trasmissione è poi continuata affrontando il tema antiracket e antiusura. La Cuomo (SoS Impresa) è favorevole all’istituzione di una Giornata nazionale antiracket e antiusura, per loro “Occasione per rafforzare la prevenzione e il contrasto all’infiltrazione mafiose nel sistema delle imprese.” “Sosteniamo la proposta di istituire il 10 gennaio la giornata nazionale contro il racket e l’usura nel nostro Paese avanzata da Lino Busà, responsabile nazionale del ‘Centro Studi TEMI per la Legalità’, organismo dell’associazione Sos Impresa-Rete per la Legalità Aps. Il 10 gennaio del 1991 compare sul ‘Giornale di Sicilia’, la ‘Lettera al caro estorsore’ nella quale l’imprenditore palermitano Libero Grassi, rivolgendosi a chi
gli chiedeva il pizzo dichiarava ‘io non vi pago’. L’opportunità di istituire una giornata nazionale contro il racket e l’usura nel nostro Paese è un tema sul quale la nostra organizzazione nazionale sta ragionando da tempo”. Lo afferma in una nota Luigi Cuomo, presidente nazionale di Sos Impresa Rete per la Legalità Aps che ricorda come l’omicidio di Libero Grassi sia stato il germoglio della nascita del movimento antiracket che oggi compie 30 anni. “L’ istituzione di una giornata nazionale contro il racket e l’usura nel nostro Paese in coincidenza con la data del 10 gennaio di ogni anno – ha aggiunto Cuomo – consentirebbe un importante sostegno alla lotta alle mafie che, attraverso il racket e l’usura, consolidano il loro potere nel sistema economico nazionale nella quasi indifferenza dell’opinione pubblica. Oltre ad avere, inoltre, uno straordinario valore simbolico, di memoria e di rafforzamento delle iniziative di prevenzione e contrasto, potrebbe sancire un importante salto di qualità dell’intera comunità nazionale verso una consapevolezza responsabile ed attiva perché questi due crimini riguardano tutti e non solo quelli che hanno la disavventura di subirli”. Per quanto riguarda il covid, sono tante ancora le polemiche e le continue notizie che vengono fuori. Il Tar Campania ha valutato le chiusure fatte da De Luca “non ragionevoli senza focolai e zona rossa.” Tra le motivazioni dei giudici della quinta sezione del tribunale amministrativo regionale, c’è il fatto che la chiusura delle scuole sarebbe risultata misura che “non sottente compiuta valutazione di adeguatezza e proporzionalità” perché la Campania non è zona rossa e dunque non è nella fascia di maggior rischio pandemico e che il solo dato dell’aumento dei contagi neppure specificatamente riferito a popolazione scolastica e peraltro neppure certo non radicano per se solo la situazione emergenziale. Il Tar ha rimarcato che “non esiste alcun focolaio collegato alla popolazione scolastica” e perciò la misura non è ragionevole”.
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COVID IN CAMPANIA: IL PUNTO DEL DIRETTORE NANDO TROISE
Durante una recente diretta di Polis Nostrum, rubrica di approfondimento dell’emittente NanoTV, il nostro Direttore Nando Troise, a proposito della nuova fortissima ondata di contagi da covid, ha dichiarato: “Dovremmo dispiacerci se in terapia intensiva ci andasse anche una sola persona perché spesso la terapia intensiva è l’anticamera del cimitero. In Campania le terapie intensive si stanno nuovamente riempiendo. Ma nonostante questo c’è ancora chi nega che il virus esista, c’è ancora chi si oppone al vaccino e chi minaccia ed insulta chi il vaccino invece lo ha fatto con convinzione. Tra l’altro questa situazione ci riporta indietro nel tempo. Siamo tornati alla situazione drammatica in cui per poter dare assistenza agli ammalati gravi di covid si lasciano indietro tutti quelli che sono ammalati di altre patologie. Ricordiamo che tutti gli interventi giudicati non urgenti sono stati rimandati, mol-
te prestazioni sanitarie che potrebbero prevenire o comunque curare in tempo utile i tumori sono state sospese e quindi stanno aumentando le morti per tumore. Gli ambulatori chiudono. Insomma la situazione è seria. La sanità nel suo complesso funziona, la ritengo un grande vanto italiano, ma ci vuole più attenzione”. Relativamente alle immagini diffuse sui social durante l’epifania che ritraggono la lunga fila di ambulanze nello spiazzale dell’Ospedale Cotugno ha aggiunto “il Cotugno è un’eccellenza della sanità mondiale. Al Cotugno si sono salvate tantissime vite umane. Mi dispiace che non ci si renda conto della gravità della situazione. In linea teorica e di principio io posso anche essere d’accordo con alcune cose che affermano i no vax o coloro che sono contrari a “Big Pharma” ma, in ogni caso, si dovrebbe mettere da
parte la teoria e correre tutti in massa a vaccinarsi. Altro modo per salvarsi, attualmente, non esiste”. Nei giorni scorsi, lo ricorderete certamente, il Governatore Vincenzo De Luca aveva sollevato un polverone decidendo di rinviare di due settimane la riapertura delle scuole elementari e medie inferiori. Provvedimento bocciato immediatamente dal governo e dal Tar. In merito al modo di fare di De Luca il Direttore Troise ha detto: “Sul piano giornalistico dissento totalmente da Vincenzo De Luca perché non concede interviste, non fa conferenze stampa, insomma non dialoga con noi giornalisti. Però dobbiamo dargli atto che spesso ha preceduto le scelte del governo. Ci ha spesso visto lungo. Può anche esser vero che le scuole non sono il principale luogo di contagio, ma tantissimi ragazzi raggiungono le scuole coi mezzi pubblici e quelli sì che sono luoghi di contagio. Io ho finito le scuole dell’obbligo da un bel po’ ma se c’è una cosa che ricordo di quegli anni è l’inefficienza del trasporto pubblico. E stiamo parlando di cinquanta anni fa.” E sull’ obbligo vaccinale per gli over cinquanta con multa una tantum da cento euro dopo il 15 febbraio il nostro Direttore ha dichiarato: “sono un libertario convinto e l’obbligo, devo dirlo, un po’ mi dispiace. Ma quando con i propri comportamenti si danneggiano gli altri purtroppo bisogna intervenire in qualche modo. E’ una brutta pagina della nostra democrazia e che aumenterà le tensioni sociali, ma non si può fare altrimenti”.
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IDA PICCOLO
A TU PER TU CON GIANFRANCO CALIENDO
CONCLUSA ANCHE LA DODICESIMA PUNTATA DEL PROGRAMMA IN ONDA SU PARTENOPE TV Seguitissima e apprezzata anche la dodicesima puntata di “A TU PER TU”, la prima del nuovo anno, in onda sulle frequenze di Partenope Tv (canale 188 per la Campania e Basso Lazio, canale 190 per la Puglia e la Calabria e in streaming su www.partenope.tv). La trasmissione, condotta dal giornalista Antonio D’Addio e dalla presentatrice/ speaker radiofonica Ida Piccolo, in onda, il martedì sera, alle ore 21,00, ha avuto un graditissimo ospite: Gianfranco Caliendo, musicista, cantante, autore, produttore, scrittore e maestro di canto, perfettamente a suo agio nello studio televisivo di Partenope Tv, che si è raccontato con schiettezza e spontaneità ricordando la sua carriera divisa in due parti, gli anni con Il Giardino dei Semplici e quelli da solista e di artista a tutto tondo. Frontman, voce principale, chitarrista e autore de Il Giardino dei Semplici dal 1974 al 2012, con loro 38 anni di carriera, 4 milioni di copie vendute, oltre 2000 concerti, 14 album pubblicati, 1 Festival di Sanremo e 3 Festivalbar, tante partecipazioni a trasmissioni televisive Rai e Mediaset. Ma anche compositore per altri interpreti, produttore, arrangiatore, insegnante di canto, editore. Fiorentino di nascita, ma napoletano d’adozione, suo zio era il chitarrista Eduardo Caliendo, docente al Conservatorio di Avellino e ideatore della Collana Napoletana di Roberto Murolo, suo nonno Ettore era mandolinista. Gianfranco inizia a 15 anni in vari gruppi e nel 1974, su un’idea di Totò Savio e Giancarlo Bigazzi, fonda, con Gianni Averardi, Il Giardino dei Semplici, dove è voce solista, chitarrista e autore della maggioranza dei brani inediti, tra i successi M’innamorai, Miele, Tu, ca nun chiagne, Vai, Concerto in La Minore, Napoli Napoli, Tu, tu, tu, Silvie, Carnevale da buttare, ...E amiamoci, nel 1985 viene pubblicato Ed è subito Napoli, raccolta di canzoni classiche riarrangiate in chiave semielettronica. Dal 1986, comincia ad interessarsi al mondo della musica per bambini e ragazzi e, grazie alla regista e scrittrice Velia Magno, partecipa alla stesura di diverse commedie musicali con bambini protagonisti, poi scriverà molte canzoni per i più piccoli, vincendo concorsi con la collaborazione della poetessa Dora Vuolo Famiglietti. Nel
1987 apre i battenti il Gidiesse Studio che diventa una fucina di talenti e un punto di riferimento per gli addetti ai lavori, e scrive un nuovo inno del Napoli, Un’altra canzone per Napoli. Nel frattempo si dedica ai giovani talenti, nel 1997 firma la produzione artistica di Vito Marletta, che partecipa a Castrocaro, Sanremo Giovani e al Festival di Sanremo, nel 1998, apre la Scuola di Canto Moderno Caliendo e continua il suo lavoro di produttore collaborando con diversi giovani come Nello Daniele, Stefano Artiaco, Luigi Libra, Carmine Migliore, Flavio Fierro e Daniele Perrino (Amici di Maria De Filippi). Nel 2001 firma il successo sanremese Turuturu, cantata dalla figlia Giada e da Francesco Boccia, che arriverà a vendere nel mondo 1.200.000 copie attraverso 4 versioni. Nel suo “curriculum” due commedie musicali in vernacolo (Kacace contro Kacace e Caino e Papele), la direzione artistica di un festival nazionale per bambini e ragazzi, il Cantablu, cura la pubblicazione di una storia della canzone napoletana, Cantanapoli e del libro Voci di dentro, saggio di tecnica vocale moderna. Nel 2005 il Giardino festeggia trent’anni di attività con un mega-concerto al Palapartenope e la pubblicazione, per Rai Trade, di un box-set in cui, oltre ai brani storici, è contenuto T’innamorerai, scritto da lui e Gigi D’Alessio. Nel 2006 Gianfranco inaugura l’Accademia Caliendo, lo studio di registrazione Officine della Musica e ottiene un grande successo con il musical Gli Angeli di Forcella, con Antonello Rondi, Caterina De Santis, Rosario Verde, Fabio Brescia, Diego Sanchez, produce il cantautore Giancarlo Cervelli, la figlia Giada, gli Angeli Metropolitani e compone Fatti
santo, l’inno dedicato alla beatificazione di don Giustino Russolillo. Dal 2012 fuoriesce dal gruppo e intraprende la carriera solistica con una nuova versione di M’innamorai e nuovi brani, ad affiancarlo, è spesso la sua compagna cantautrice Flora Contento, con la quale scrive anche Memorie di un pazzo; Non si fa (con Ciccio Merolla) e Cia’ guagliò, dedicata a Pino Daniele. Nel 2015 festeggia i suoi 40 anni di carriera con un concerto al Palapartenope e un doppio CD: Quarantena. La coppia Contento/Caliendo scrive La musica italiana, interpretata dai frontmen di tutti i maggiori gruppi anni ‘70. Il 2016 è l’anno del lancio dell’album Amanapoli, in vernacolo e con Flora, dov’è inserito Vafancù, un brano ironico dal sapore squalloriano. nasce la Miele Band, il 4 aprile del 2019, al Mediterraneo di Napoli, propone il concerto Anime, per presentare il singolo in coppia con Nick Luciani dei Cugini di Campagna. Nel 2020 scrive e mette in scena il musical Fatti Santo al Troisi per celebrare il Centenario della Società divine Vocazioni fondata dal Beato Don Giustino Maria Russolillo. Inoltre compone il singolo Io resto a casa. Attualmente ha scritto un musical Tarantella – Storie d’amore e di camorra, è impegnato nella realizzazione del disco con la Miele Band, nella presentazione del suo libro autobiografico Memorie di un Capellone – Luci ed ombre di un successo anni 70 (Iacobelli Editore; prefazione di Giorgio Verdelli), in cui racconta i suoi ricordi dal 1974 al 2012, ed è impegnato nella promozione del nuovo singolo/ videoclip: Le Canzoni del Giardino. Numerose le testimonianze fotografiche relative alla carriera, ai colleghi, alla vita privata e molteplici i videomessaggi inviati dal figlio Tiziano, dalle sorelle Adele e Rossella, dal fratello Ettore, dalla compagna Flora Contento, dall’artista Massimo Masiello, dagli amici Dami Tedesco, Claudio Ciotola, Sasà Massarelli, Alfonso Carola e Gianni Averardi, dagli ex allievi Danilo De Miro e Giancarlo Cervelli. Un grazie particolare all’editore Angelo Ucciero, che crede fortemente nel programma, e al direttore artistico Renato De Carmine. La regia del programma è di Antonio Di Gennaro. La replica andrà in onda domenica alle ore 21,00
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12 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
PASQUALE LA ROCCA IL BALLERINO PROFESSIONISTA DI CASORIA PER L’EDIZIONE 2022 DI BALLANDO CON LE STELLE
Dopo aver vinto l’edizione 2020 di ballando con le stelle in Irlanda, la produzione del canale RTE One, ha di nuovo convocato Pasquale La Rocca il ballerino professionista di Casoria per l’edizione 2022, dove si è visto assegnare come Star la pluri campionessa di Ippica in Irlanda Nina Carberry, classe 1984 che ha all’attivo 400 trofei più la kermesse nazionale “Grand National”. Una sfida ardua per Pasquale insegnare a ballare una fantina che oltre alla passione per i cavalli non ha mai ballato in vita sua, e quindi abituatasi ad avere una postura particolare e non molto flessibile. Ebbene dopo 2 settimane di duro allenamento, domenica 9 Gennaio è andata in onda la prima puntata ed è stato un trionfo, provocando una standing ovation da parte del pubblico, e commenti entusiastici e sbalorditivi da parte della giuria per il lavoro svolto da Pasquale, rendendo possibile una performance da parte di Nina su cui nessuno avrebbe mai scommesso che avvenisse già dalla
prima puntata, culminata nella massima votazione posizionandoli al 1°posto in classifica.
Infatti il lunedì mattina anche tutti i quotidiani irlandesi titolavano in prima pagina la rivelazione “Nina” da fantina a straordinaria ballerina. In Irlanda “Dance with stars” è quotata dai broker come il calcio, e Nina e Pasquale sono già quotati vincenti. Anche qui come in Belgio (dove vinse la edizione del 2019) gli Italiani residenti in Irlanda hanno manifestato attraverso i social il proprio compiacimento e sostegno per il loro connazionale attraverso i commenti e il televoto. Che dire..... Forza Pasquale per un’altra vittoria facendoci gioire e distoglierci per un attimo da questo lungo periodo da cui non si parla d’altro e che speriamo finisca presto. Sicuramente ti sosterremo anche da Casoria se non con il televoto almeno attraverso Facebook e Instagram per farti sentire la nostra vicinanza. Good luck..... come si dice da queste parti. L’inviato da Dublino
Crescere insieme, perfezionandosi SICUREZZA EDILIZIA AMBIENTE VIA G. ROCCO, 2 - 80026 CASORIA (NA) TEL./FAX +39 081 19105654 - CELL. +39 335 8157475 E-MAIL: stdgroupsrls@virgilio.it - stdgroupsrl@pec.it
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CIRO LA ROCCA - DA LONDRA
UN’ANNO DOPO, LA MAGGIOR PARTE DEGLI ELETTORI AFFERMA CHE LA BREXIT È ANDATA MALE
Secondo un sondaggio dell’Observer, più di 6 elettori su 10 ritengono che la Brexit sia andata male o peggio di quanto si aspettassero, un anno dopo che il Regno Unito ha lasciato l’UE. Il sondaggio Opinium uscito una settimana dopo che il ministro responsabile della brexit, Lord Frost si è dimesso dal governo Johnson, ha anche rilevato che il 42% delle persone che hanno votato per il congedo dall”UE nel 2016 aveva un’opinione negativa su come era andata a finire. Il 26% dei sostenitori del Leave ha affermato che era andata peggio del previsto, mentre il 16% di coloro che hanno votato per la Brexit ha affermato di aspettarsi che andasse male e di aver avuto ragione. Tra le persone che hanno votato Remain, l’86% ha affermato che era andata male o peggio di quanto si aspettassero. Nel complesso, solo il 16%di tutti gli elettori ha affermato che la Brexit è andata meglio del previsto. Adam Drummond di Opinium, ha affermato che la scoperta più sorprendente è stata che i Leaver ora erano i più esitanti sulle virtù della Brexit rispetto a prima. Solo il 7% dei Remainers
pensa che la Brexit sia andata meglio del previsto contro il 26% dei Leavers che afferma che è andata peggio del previsto. Quindi invece di 2 blocchi uniformemente opposti, il blocco dei Remain è ancora per lo più unito sul fatto che la Brexit sia negativa, mentre il blocco dei Leave è un po’ più diviso. Il sondaggio precede l’introduzione al 1°Gennaio dei controlli doganali completi sulle merci esportate dall’UE al Regno Unito che potrebbero dissuadere alcuni operatori di generi alimentari dal rifornire i rivenditori del Regno
Unito perché i loro costi e le pratiche burocratiche aumenteranno. A questi seguiranno ulteriori controlli sulle importazioni di generi alimentari a partire da metà estate. In poche parole, un disastro per le importazioni specialmente di piccoli ordini che non saranno più convenienti e che faranno mancare prodotti che arrivavano freschi per le lungaggini burocratiche ed i costi annessi. Oltre la Brexit anche il covid ha contribuito alla disastrosa situazione lavorativa, infatti migliaia di persone o per un motivo o per un altro hanno
fatto ritorno alle loro origini facendo mancare manodopera preziosa per il funzionamento di tantissime attività. Disastro ristorazione, decine e decine di attività hanno esposto il cartello “cercasi personale” e non riescono a trovarlo, altre tantissime attività hanno chiuso definitivamente per mancanza di clienti causa covid, altre ancora hanno dovuto scegliere se impiegare il poco personale per il pranzo o per la cena. E Johnson che fa di fronte al grido disperato degli imprenditori del settore per rivedere i criteri sui permessi di lavoro? Dice candidamente “attingete dalle carceri effettuando corsi di formazione per poi assumere queste persone riabilitandoli nella società”. Imprenditori impalliditi e inorriditi dalla risposta comica del Primo Ministro. Morale della favola.......... La situazione è molto seria e se non si prendono seri provvedimenti per Londra si prevede un lungo periodo buio. Che brividi passeggiare in zone solitamente affollate e oggi solitarie con attività chiuse e tantissimi affittasi che fino a 2 anni fa erano impensabili.
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14 RUBRICA “L’AVVOCATO RISPONDE” DI MARIO SETOLA
Egregio avvocato, mi chiamo Massimiliano e scrivo da Casoria (Arpino), volevo farle una domanda sulla successioni mortis causa. Sono divenuto uno degli eredi proprietari di un immobile ad uso non abitativo, oggetto di un contratto di locazione risalente al 1975, stipulato tra il de cuius (la persona defunta, ndr) ed una persona fisica. Poiché avrei piacere di liberare l’immobile dal vincolo contrattuale, mi chiedo se posso agire autonomamente in giudizio per ottenere lo sfratto del conduttore. Sono a conoscenza inoltre di prove documentali attestanti che, tra gli anni 1994/1997, erano in piedi delle trattative per definire un nuovo contratto di locazione dello stesso immobile con un conduttore diverso da quello precedente: un’ associazione. Tale nuovo contratto tuttavia, non è mai stato formalizzato. Il conduttore (l’associazione, ndr) ha comunque effettuato il pagamento di un nuovo canone annuo, maggiore rispetto al precedente, a partire dall’anno 1997 fino ad oggi. Nonostante questi avvenimenti, posso ritenere il contratto di locazione risalente al 1974 ancora valido? Gentile Massimiliano, innanzitutto grazie per aver contattato la nostra redazione. Veda, in via preliminare, è bene precisare che si potrà parlare di successione ereditaria, e più precisamente un soggetto potrà essere qualificato “erede del de cuius”solo e soltanto se questi abbia proceduto all’accettazione dell’eredità ex art. 459 c.c. che recita testualmente”L’eredità si acquista con l’accettazione. L’effetto dell’accettazione risale al momento nel quale si è aperta la successione “. Quindi solo dopo l’accettazione l’erede del de cuius acquista la legittimazione a subentrarne nei diritti. Tuttavia l’aspetto rilevante nel quesito che mi ha gentilmente sottoposto è il fatto che, assunto che sia intervenuta accettazione dell’eredità, lei afferma esplicitamente di essere uno degli eredi ma non l’unico erede. Secondo costante e consolidata giurisprudenza, nel caso in cui gli eredi del de cuius siano più di uno, ricorre una situazione di litisconsorzio necessario processuale, che richiede la partecipazione alla causa di tutti gli eredi (una per tutte, Cass. 12.07.2001, n. 9418). Nel caso di specie ritengo pertanto che
l’intimazione di sfratto con contestuale citazione per la convalida finalizzato a liberare l’immobile, debba essere promosso da tutti gli eredi a pena di nullità per carenza di legittimazione attiva. Per quanto riguarda il secondo aspetto, stando alla sua descrizione dei fatti intervenuti, ritengo che il precedente contratto di locazione del 1974 non sia più valido in quanto novato. La novazione è un accordo mediante il quale le parti costituiscono una nuova obbligazione facendo estinguere la preesistente. Il presupposto è che l’obbligazione che si va ad estinguere non sia stata adempiuta o lo sia stata solo in parte. La novazione può essere: Oggettiva, quando si ha quando cambia il contenuto dell’obbligazione originaria, ovvero Soggettiva, quando cioè cambia il soggetto attivo o passivo dell’obbligazione originaria. Ergo, Per poter parlare di novazione, il Codice Civile (art. 1230) impone che la nuova obbligazione sia incompatibile con l’obbligazione originaria e che la volontà di estinguere l’obbligazione precedente risulti in modo non equivoco. Secondo un ormai consolidato orientamento della Cassa-
C&C
CENTRO STAMPE SRL
zione, in particolar modo nei rapporti locatizi, si ha novazione anche con la sola modifica della durata o dell’ammontare dei singoli canoni (Cass. 13.09.1996, n. 8264). Tornando nello specifico al suo caso di specie, lei afferma l’esistenza di trattative contrattuali aventi ad oggetto la stipula di un contratto di locazione con un nuovo soggetto conduttore, e con un canone di ammontare diverso rispetto al precedente contratto, canone che è stato pagato regolarmente dal nuovo conduttore e accettato dal locatore, a partire dal 1997. Ritengo quindi, senza dubbio, di poter riscontrare in tali fatti un inequivoco animus novandi del locatore che si concretizza nella presenza degli elementi richiesti dall’ordinamento per la novazione, quali un nuovo canone nonché un nuovo conduttore. Pertanto ritengo essere intervenuto un nuovo rapporto di locazione, ed alludo ovviamente a quello nato tra il locatore e l’associazione, che si è concretizzato con il pagamento del primo nuovo canone nel 1997, il quale, novando il precedente contratto del 1974, ne prende a tutti gli effetti il posto. Cordiali Saluti
Via Pietro Casilli, 26 80026 Casoria (NA) Tel. 0813086022
e-mail:ceccentrostampesrl@gmail.com
DOMENICA 16 GENNAIO 2022 SALVATORE IAVARONE
15 CONSIGLIERE COMUNALE DI CASORIA
EX IMI SUD, CHIESTA UNA VERIFICA SULE AREE ESTERNE IL COMUNE SI ATTIVI IN FRETTA, NOI ATTIVIAMO SUBITO LA PREFETTURA
La situazione delle bonifiche di aree industriali attive ed aree dismesse sul nostro territorio resta una priorità per la nostra città, soprattutto per gli ambientalisti di questo territorio. Vi racconto dalle pagine di questo giornale una questione avviata il 29 Aprile 2021 dal sottoscritto in qualità di Consigliere Comunale, che con protocollo n 4411 scrivevo al comandante della Polizia Municipale per richiedere una immediata verifica dell’area posta sul retro della ex IMI SUD di Via Diaz a Casoria ai confini con Afragola. Una fabbrica attiva e ben visibile anche dalla stazione di Casoria. Sul retro della fabbrica, soprattutto dal lato di via Mameli e Pennasilico è ben visibile la presenza di scarti ed inerti in grande quantità, basterebbe verificare anche da Google Earth. La risposta che ho avuto dalla polizia municipale recitava “NON si riscontravano rifiuti stoccati e ne di altro genere”. Ovviamente la situazione, ben visibile a tutti coloro che decidono semplicemente di VEDERE, è ben diversa. Non sarebbe il caso di prevedere una caratterizzazione di queste montagne di inerti presenti sul retro della struttura? Non sarebbe il caso di verificare la proprietà delle aree e prevedere un ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi? Possibile che in tanti anni nessuno abbia visto?
Possibile che anche dopo una nostra segnalazione nessuno abbia voluto vedere? Ovviamente non mi sono fermato, ho prima chiesto in modo informale una risposta, non avendo avuto risposta ho scritto una nuova pec inviata il 10 dicembre 2021 e che qui riporto: “Al Sindaco Al Comandante della Polizia Municipale. Con la presente a seguito di precedente nota inviata in qualità di Consigliere Comunale e Presidente della IV Commissione Consiliare, in cui si invitava la PM ad un intervento di verifica e controllo dei rifiuti stoccati nel retro della società IMI SUD, vista la nota di risposta della PM (che si allega), nella quale si sostiene che non vi sono rifiuti, si allegano foto che dimostrano in modo evidente che nell’area della IMI SUD vi sono INSOLITE montagne di scarti di lavorazione ammassate a ridosso di abitazioni. Si resta in attesa di risposta scritta, in mancanza della quale si convocherà una commissione consiliare in seduta pubblica ENTRO E NON OLTRE SETTE GIORNI. Vorremmo anche sapere in che modo è stato effettuato il vostro sopralluogo per il quale chiediamo dettagliate spiegazioni. cordiali saluti Salvatore Iavarone Presidente della IV Commissione”
Ovviamente in assenza di qualsiasi tipo di risposta a questa ulteriore pec, ancor prima di convocare una commissione specifica, ho pensato di coinvolgere gli organi di stampa e nelle prossime ore mi attiverò per coinvolgere il Prefetto per la Terra dei Fuochi presso la Prefettura di Napoli. Non possiamo in alcun modo definire che tipo di rifiuti sono riportati nelle foto che qui ho chiesto di allegare, ma possiamo certamente dire che almeno si tratta di rifiuti inerti, e che certamente non possa essere negata tale affermazione. Come sempre faremo chiarezza fino alla fine su questa situazione, nell’interesse dell’ambiente della nostra città e della salute dei nostri concittadini. A chi certamente vorrà strumentalizzare questo mio articolo contro l’amministrazione della quale faccio parte, faccio notare che sempre, anche in questo caso, quando sono in gioco gli interessi dell’ambiente e della salute, non riconosco maggioranze ed opposizioni. Sono certo che su questa situazione accenderemo i riflettori in modo da risolvere definitivamente il problema.
DOMENICA 16 GENNAIO 2022
16 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ANGELO IANNELLI
LA MUSICA È LA VERA BELLEZZA DELLA VITA PER MARIA PIA GAROFALO
Tra le tante stelle della musica che brillano nella nostra regione, oggi siamo andati a conoscere la talentuosa Maria Pia Garofalo “Soprano” . Maria Pia, da dove nasce la voglia di cantare, cosa ti ha spinto a studiare canto ed iniziare questa carriera? La mia passione per il canto nasce da bambina, ricordo ero innamorata folle dei suoni della natura, del rumore del mare, sedotta dal fruscio del vento, avvertivo una potenza di un canto celestiale e sognavo di cantare musica lirica. Ero timida, grazie anche ai consigli della mia nonna materna sono riuscita a credere nelle mie capacità, adoravo l’opera ed imitavo le voci dei cantanti, organizzavo teatrini in famiglia e tra gli amici, dove immaginavo di cantare davanti ad un pubblico, mi piaceva stare al centro dell’ attenzione. La prima voce che ho ascoltato è stata quella del grande baritono Carlo Tagliabue nel Barbiere di Siviglia. Ho iniziato a studiare canto perché sentivo l’esigenza di realizzare il mio sogno . Parlaci delle tue esperienze, dei riconoscimenti e della tua personalità Ho debuttato all’ età di 15 anni nella Cavalleria Rusticana di Mascagni, dove ho interpretato “Lola”. All’ età di 17 anni invece ho iniziato a studiare al conservatorio e contemporaneamente frequentavo l’ultimo anno di Liceo Classico. Gli anni di conservatorio furono molto duri, tanto studio, tanta determinazione, ma soprattutto tanti sacrifici. Ho fatto molte produzioni, concerti e masterclass, tra cui le esperienze al Teatro Verdi a Salerno e al Palazzo Zavallos a Napoli. L’anno più importante è stato il 2017, quando debuttai con “Adina” nell’ Elisir d’amore a Vallo
della Lucania e vinsi uno dei concorsi più’ importanti d’ Italia, il premio lirico internazionale “Umberto Giordano” dove emozionata ricevetti i complimenti del noto tenore Piero Giuliacci “Violetta”, fu un successo indimenticabile, la critica mi definì “Soprano dalla tripla vocalità”, ricorderò per sempre i consigli del maestro Ernesto Pulignano. Chi ha influenzato la tua passione come musicista? Sicuramente il maestro Rolando Panerai, faccio tesoro dei suoi consigli, come: la pazienza, la perseveranza, il rispetto per la musica e per le persone. Vorrei ricordare anche i maestri: Vincent Scalera, Massimo Iannone e il Soprano Maria Dragoni a loro ringrazio di cuore. Sei stata eletta direttore del Cilento in Opera Festival e vinto “Premio Donna 2021” Come si fa così giovane a gestire una responsabilità del genere? Nella mia vita non mi sono mai posta dei limiti, ho sempre creduto nelle mie capacità morali, artistiche e umane, è stato emozionante essere nominata direttore del Cilento in Opera Festival,
una carica importante che mi ha sorpreso. Ho accettato commossa questo ruolo cercando di aiutare le persone che si affacciavano al mondo musicale . Il Festival vantava la presenza di grandi nomi del panorama musicale internazionale, tra cui: Nicola Montella, Paolo Reda e Andrea Paolocci . Gestisco la mia responsabilità con umiltà e il Premio Donna 2021 è stato il frutto del mio impegno di donna e artista . Sei anche docente, che rapporto hai con i tuoi allievi! Con i miei alunni ho un rapporto meraviglioso, basato sul dialogo, il rispetto e lo studio, adoro stare con loro, per me sono una famiglia. La tua bellezza è stata importante senz’altro in campo lavorativo, hai rifiutato Miss Italia, sei testimonial della nota rivista Moda Magazine, hai collaborato con il fotografo dei vip Gianfranco Vivoli, alla fine hai scelto la musica, perché? Io credo che nella vita ognuno abbia il diritto di percorrere la propria strada con responsabilità, non ponendosi limiti, ovviamente scegliendo una destinazione ben precisa, la musica è tutta la mia vita mentre per quanto riguarda la moda nonostante mi piaccia collaborare per riviste e con grandi fotografi ciò non soddisfa il mio animo come la musica . Quali consigli daresti a chi sogna di diventare una cantante? Il primo consiglio è studiare e credere nelle proprie capacità, di avere coraggio di affrontare ogni sfida della vita, con impegno e umiltà, di avere la forza di andare avanti nonostante le delusioni, cadere e rialzarsi, alla fine vincerà la passione.
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DANIELA MEROLA
INTERVISTA ESCLUSIVA CON GIACOMO CASAULA
Musicista, cantautore, scrittore, ecco Giacomo Casaula, giovane artista napoletano, nipote d’arte, che vive a 360° la sua vita di artista, tra prove musicali, scrittura, istinto e talento da coltivare. Sicuramente da scoprire per le tante sfumature della sua personalità umana ed artistica. Ciao Giacomo e benvenuto su Casoriadue. Cos’è che ispira realmente le tue giornate? Credo un connubio di stimoli che provengono dall’esterno, soprattutto per la scrittura del Teatro-canzone, e dai tumulti interiori che animano la mia persona, specialmente per la scrittura in prosa e per la narrativa. Qual è la tua idea di arte? Un qualcosa che possa coinvolgere totalmente chi mi sta di fronte, che possa implementare un percorso che all’inizio è a un punto A e alla fine arriva a B. Senza un coinvolgimento emotivo totale non si tratta di arte, diventa solo una masturbazione intellettuale, quanto di peggio. Musica, teatro-canzone, scrittura. In quale ordine li metti nella tua vita? Non c’è un ordine. Parte in ogni modo tutto dal Teatro, il punto di partenza è quello. Veniamo alla scrittura, dopo “scie ad andamento lento”, edizioni mea, il tuo romanzo d’esordio, so che non ti sei fermato con la scrittura. Ci puoi accennare qualcosa circa il prossimo libro?
E’ un romanzo nato durante i primi mesi del 2020 (tuttavia non accenna minimamente alla situazione pandemica). E’ una storia che ha come protagonista la solitudine, declinata in varie forme, persone, situazioni, forse anche differenti tecniche narrative che si incrociano fino ad arrivare a un unico e inoppugnabile punto di fuga “Nichilismi e fashion week” è il tuo disco da cantautore e artista teatrale che, tra uno stop e l’altro causa pandemia, stai portando avanti con la promozione.
Per chi ancora non ha visto lo spettacolo vuoi raccontarlo un po’? Inizio col dire che lo spettacolo deve ancora avere il confronto diretto con il pubblico (escludendo un’anteprima nel maggio del 2019 lo spettacolo, causa Covid, non ha ancora iniziato la sua tournée). Mi sono concentrato attraverso i monologhi e le canzoni, seguendo un filo comune così come deve essere nel Teatro-Canzone, sul macrotema delle mode, su come queste ultime influenzino l’individuo e la collettività nelle sue svariate dinamiche. “Yiuppie ‘92” e “ballata per Angelina” sono i due estratti fino ad ora dal cd e raccontano la vita dei giovani, tra scelte lavorative e errori in amore. Tu come ti approcci davanti a queste situazioni, che so, sei riflessivo oppure istintivo, hai paura di sbagliare o no? Credo di essere abbastanza riflessivo in quasi tutti gli aspetti della mia vita, anche se alcune volte e forse è un bene faccio prevalere l’istinto Ultimo flash Giacomo, i tuoi progetti lavorativi immediati? L’uscita del mio secondo romanzo, tutte le date dei miei spettacoli di TeatroCanzone (spettacoli editi ad esempio su Gaber, Rino Gaetano e Fabrizio De André e ovviamente ‘Nichilismi & Fashion-week’), date teatrali, e i primi provini per cinema e tv, ma su quest’ultimo aspetto non posso dire ancora molto.
FRANCESCO CELIENTO
L’ASSOCIAZIONE DEI DIRETTORI DEI CENTRI COMMERCIALI: DECRETO DRAGHI CHIARISCA QUALI SIANO I NEGOZI DI BENI ESSENZIALI
Con la nuova stretta del Governo per arginare la diffusione Covid, dal 1° febbraio in tutti i negozi di prodotti non essenziali si potrà entrare solo con il green pass, ad esclusione degli alimentari, le farmacie, le edicole, i tabacchi e le librerie. E qui sta il punto, per entrare nel centro commerciale si deve mostrare di avere il Green Pass? E’ una domanda cui risponde il vicepresidente di AdccItalia (Associazione dei Direttori dei Centri Commerciali) Gaetano Graziano. “Con la nuova stretta che scatterà dal 1° Febbraio, sembrerebbe per ora, che non sia necessario un controllo del Green Pass all’ingresso del centro commerciale, in quanto è sempre consentito l’accesso se ci si deve recare presso gli alimentari, l’edicola o alla farmacia; comunque se il governo Draghi non chiarisce bene quali sono prodotti essenziali, ovvero in quali negozi si può entrare e quali no, si creerà una gran confusione ma soprattutto con gli ipermercati e supermercati in quanto o dovranno impedire l’accesso ai reparti di prodotti non essenziali oppure chiedere il green pass all’ingresso”.
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IN SALA DAL 7 FEBBRAIO, LA COMMEDIA “GLI ANNI BELLI”
Esce in sala il 7 febbraio, distribuito da Bendico, ‘Gli anni belli’, esordio alla regia di Lorenzo d’Amico De Carvalho, con protagonisti Maria Grazia Cucinotta, Ninni Bruschetta e Romana Maggiora Vergano. Il film è anche interpretato da Ana Padrão, Stefano Viali, Gianvincenzo Pugliese, Francesca Ziggiotti, Gabriele Stella, Luca Attadia, Alexia Turchi, Riccardo Maria Manera, Giorgia Spinelli, Costantino Comito, con Riccardo Sinibaldi, Beniamino Marcone e Rosalia Porcaro e vede la partecipazione straordinaria di Paola Lavini e di Bebo Storti. Il film è una co-produzione internazionale Italia/Portogallo/Serbia realizzata da Bendico con RAI Cinema, Hora Mágica, e Art & Popcorn, in collaborazione con RTP – Rádio e Televisão de Portugal, ed è prodotto da Isabel Chaves, Miroslav Mogorović, Silvia D’Amico Bendicò, Osvaldo Menegaz, e Lorenzo d’Amico De Carvalho. Realizzato con il supporto del fondo europeo MEDIA, ‘Gli anni belli’ è stato prodotto grazie al sostegno del Opere Prime e Seconde del MIC, del fondo Lazio Cinema International, della Regione Lazio – Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, con il contributo della Regione Calabria – Film Commission Calabria, e con il co-finanziamento della Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo e della Sicilia Film Commission. Sceneggiato dal regista con Anne-Rita Ciccone, si avvale della direzione della fotografia di Osama Abouelkhair, delle musiche di Nuno Maló, delle scene di Maria Rita Cassarino, dell’arredamento di Elio Luciano, dei costumi di Andrea Sorrentino (A.S.C.), del montaggio dello stesso regista con la supervisione di Mauro Rossi e del suono di Guido Spizzico. Estate, 1994. Un nuovo governo è da poco salito al potere ed Elena (Romana Maggiora Vergano), 17 anni, amante dei Nirvana e pasionaria in erba non vede l’ora di farlo cadere. Purtroppo per lei i suoi genitori hanno altri programmi. Il padre (Ninni Bruschetta), burbero insegnante di greco, e la madre (Maria Grazia Cucinotta), paziente mediatrice, si trascinano una consuetudine da-
gli anni Settanta: saltare in macchina e recarsi sempre nello stesso identico campeggio. Quest’anno, però, li aspetta una sorpresa: c’è un nuovo direttore in città e ha cambiato tutto, a cominciare dal nome. Il nuovo sta avanzando, e il “Bella Italia” intende essere il nuovo fatto vacanza. Elena approda al “Bella Italia” rassegnata a un’estate infernale, ma non ha fatto i conti con l’arrivo a sorpresa di un gruppo di ventenni (ai suoi occhi grandi e fichissimi) e soprattutto con l’apparizione angelica di André, diciottenne italo-francese bello quasi più di Kurt Cobain. Sullo sfondo di un’Italia che, non lo sa, ma sta cambiando tanto anche lei, Elena si appresta a vivere l’estate più esaltante di sempre, tra rivoluzioni, lacrime di sofferenze d’amore adolescenziale che si affogano in enormi gelati, falò al mare, giochi in spiaggia, sorprese, rivelazioni e trombe marine. Se è vero che la vita si può riassumere in dieci estati fondamentali, questa di Elena è l’estate degli Anni Belli, quelli che non si dimenticano mai. Fermate inizialmente dalla pandemia da Covid-19 nel maggio 2020, le riprese si sono svolte fra la fine di agosto e l’inizio di ottobre dello stesso anno, nei territori della regione Lazio (comuni di Roma, Vitorchiano, Fiumicino, e Terracina), della regione Calabria (Catanzaro), e della regione Sicilia (Messina). “Gli anni belli – dichiara il regista Lorenzo d’Amico De Carvalho - è il racconto di formazione di una generazione, la mia, in cerca di Rivoluzione in un mondo dove ci veniva detto che la Storia era ormai finita. Nati in una società super-privilegiata, la fine della guerra fredda e il procedere dell’integrazione europea ci promettevano un futuro di pace, libertà, ed eterna crescita economica. Un mondo perfetto, contro il quale sentivamo comunque l’urgenza di ribellarci. Il modo migliore di affrontare questo tema era la commedia. Abbiamo scelto un anno specifico, quel 1994 dove il Paese sembrava sul punto di spiccare il volo verso una nuova vita, una sorta di nuova adolescenza della nostra comunità nazionale, che nel aver fatto piazza pulita della vecchia classe politica pen-
sava di essersi lasciata per sempre alle spalle la stagione buia della corruzione e dell’estremismo politico, e guardava al futuro con entusiasmo, pur rimanendo profondamente divisa al suo interno. Abbiamo infine aggiunto il mare, i mondiali, una crisi familiare, l’amicizia, e l’amore, e cercato di ricatturare il sapore dell’estate, di quella estate della vita di cui ognuno conserva per sempre nel cuore il ricordo”.
IL REGISTA - LORENZO D’AMICO DE CARVALHO Si forma lavorando come assistente in cinema e teatro al fianco di numerosi autori quali Giuliano Montaldo, Cristina Comencini, Alessandro D’Alatri, Daniele Luchetti, Enrico Vanzina e Marco Tullio Giordana. Giovanissimo approda alla regia teatrale (A bright room called day di Tony Kushner - 53° Festival dei Due Mondi, Spoleto), e di lirica (Tosca prodotto da Fondazione Festival Pucciniano, Savonlinnan Ooperajuhlat, Savonlinna, Finland). Lavora negli anni come sceneggiatore (I’m endless like the space - 74° Mostra d’arte Cinematografica di Venezia – Giornate degli Autori), e documentarista (The Rossellinis co-diretto con Alessandro Rossellini, candidato al David di Donatello 2021; Rua do Prior 41 18° Biografilm Festival). Gli anni belli è il suo esordio nel lungometraggio di finzione.
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TOMMASO PELLEGRINO
HUB A SCUOLA PER IMMUNIZZARE BIMBI, COINVOLGERE FARMACIE E MEDICI DI MEDICINA GENERALE A TUTELA DEI FRAGILI “I cittadini campani, cui va il merito di rispondere con grande adesione alla campagna vaccinale, chiedono maggiore efficienza e chiarezza sui criteri concernenti la somministrazione dei vaccini. Le lunghe file agli hub che in alcuni territori funzionano solo uno/due giorni a settimana, le dosi insufficienti, la piattaforma sulla quale iscriversi che spesso risulta inaccessibile, la scarsa informazione in particolare ai soggetti fragili e per la fascia d’età dai 5 ai 12 anni, sono alcune delle criticità segnalate da amministratori, associazioni e cittadini”. Lo ha dichiarato Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale della Campania. “Non possiamo consentirci disservizi, disinformazione e, di conseguenza, ritardi nelle vaccinazioni – ha continuato Pellegrino – né deve passare il principio che per effettuare il vaccino bisogna rivolgersi al politico di turno, cosa che purtroppo sta accadendo, e che va nella direzione diametralmente opposta al lavoro che la Regione sta portando avanti. Ritengo opportuno valutare – ha precisato il Consigliere di Italia Viva – l’incremento degli hub vaccinali che al momento risultano insufficienti anche rispetto alla prima fase della pandemia e soprattutto fare in modo che siano attivi tutti i giorni; inoltre sarebbe auspicabile un maggior coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale, i quali avendo un rapporto diretto con i propri assistiti, potrebbero evitare disagi e attivare una rete di vaccinazione capillare sui Territori; valutare il coinvolgimento delle Farmacie, in particolare quelle che hanno dato la propria disponibilità ad effettuare le vaccinazioni; per la fascia d’età dai 5 ai 12 anni sarebbe auspicabile che le Scuole stesse diventassero hub vaccinali. Ho rappresentato tali criticità e proposte al Presidente De Luca che insieme ai Direttori Generali e alla Direzione Generale per la Tutela della Salute sono costantemente impegnati a fronteggiare questa fase particolarmente complessa dell’emergenza covid.” ha concluso Pellegrino.
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CONGRESSO CISL FUNZIONE PUBBLICA, MEDICI: “PATTO CON AUTONOMIE PER PROGRAMMAZIONE E ASSUNZIONI NELLA SANITA’ E NEGLI ENTI LOCALI”
“Di questo passo in Campania non andiamo da nessuna parte. Tra emergenza sanitaria, mancata programmazione nel settore e spaventose carenze di organico in tutto il pubblico impiego rischiamo la definitiva implosione, altro che rilancio. Ora più che mai è importante un patto tra le Autonomie locali, a partire dalla Regione e dai grandi Comuni, e le organizzazioni sindacali per definire priorità e scelte indispensabili per il rilancio e la crescita del nostro territorio. Basta chiudersi nelle stanze dorate e fare da soli, perché da soli non si risolve niente, come abbiamo visto. Se continuano i silenzi delle istituzioni e della classe politica che le sostiene, daremo il via ad una grande e duratura vertenza, fino a che non avremo risposte”. Lorenzo Medici, leader riconfermato della Cisl Funzione Pubblica Campania (in segreteria con lui Caterina Otranto, coordinatrice nazionale per l’infanzia, e Pietro Antonacchio, segretario uscente di Salerno), apre il sesto congresso regionale della sua federazione (presenti tra gli altri i numeri uno nazionale Maurizio Petriccioli, che ha presieduto i lavori della struttura con la maggiore percentuale di iscritti in tutta Italia, e confederale locale Doriana Buonavita) con questa proposta, che riceve il consenso unanime dei delegati. E spiega nei dettagli gli obiettivi del sindacato.
“Chiediamo - dice - una programmazione sanitaria che sdoppi le strutture attuali e punti al superamento definitivo degli ingolfamenti in cui si trovano le strutture ospedaliere, con la trasformazione delle Asl in Aziende territoriali sanitarie con un manager a capo
cui affidare la mission dell’attivazione delle case di comunità, degli ospedali di comunità e delle case della salute, per assicurare ai cittadini una prima, immediata risposta lì dove vivono ogni giorno, ed allo stesso tempo il rafforzamento degli organici della sanità pubblica con l’avvio dei percorsi di stabilizzazione per i precari storici e per quelli chiamati durante il Covid. Rivendichiamo l’utilizzo immediato delle risorse aggiuntive, pari al 15% del fondo, stanziate con la legge di stabilità per le assunzioni, al fine di recuperare il gap conseguente alla falcidia di migliaia di posti di lavoro persi senza che siano stati sostituiti a causa del lungo commissariamento. Riteniamo infine sia necessario realizzare subito un piano di assunzioni per il potenziamento degli organici negli enti locali, dove mancano migliaia di addetti. Su questi punti siamo pronti a stipulare un grande accordo con chi ci sta, e a dare il nostro contributo”. Accordo su cui ha insistito anche la Buonavita, ricordando che “in Campania c’è chiusura al confronto, mentre a livello nazionale va avanti dando anche i suoi frutti, come certifica l’ultimo accordo con le pensioni. Auspico che venga ripreso anche qui, perché è arrivato il momento di scegliere, e scegliere insieme viene meglio”.
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MARCO CALAFIORE
TEATRO AUGUSTEO | GIANFRANCO GALLO IN “UN VIZIETTO NAPOLETANO”, DAL 21 AL 30 GENNAIO 2022 Gianfranco Gallo è protagonista al Teatro Augusteo di Napoli, la sala di Piazzetta Duca D’Aosta 263, dello spettacolo “Un vizietto napoletano”, con Gianni Parisi, Gianluca Di Gennaro, e con la partecipazione di Salvatore Misticone, da venerdì 21 a domenica 30 gennaio 2022. Lo spettacolo è prodotto da Prospet. Scritto, musicato e diretto da Gianfranco Gallo, ispirato a “La cage aux folles”, con le scene di Flaviano Barbarisi, i costumi di Anna Giordano e le musiche di scena di Vincenzo Sorrentino. Nel cast anche Stefania Aluzzi, Lisa Imperatore, Gianluigi Esposito, Raffaele Parisi, Giosiano Felago, Nando Romano. Sinossi: siamo nell’anno del Giubileo, la politica gestisce fondi per ristrutturazioni di strade e palazzi da inserire nei percorsi da offrire ai pellegrini. Butterfly, artista omosessuale, è proprietario col suo compagno Antoine del locale Banana Blu, storica casa del teatro ‘en travesti’ napoletano, nella zona del porto. Purtroppo l’impresa non va più bene: tutto è invecchiato, come la stessa Butterfly e i quattro travestiti del corpo di ballo. Il locale è in cattive condizioni e andrebbe sistemato. Tra i frequentatori del locale c’è Aristide, gay non dichiarato, che per questioni personali deve mantenere in pubblico la fama di etero (suo fratello, politico di destra, è acerrimo nemico di tutto ciò che rappresenta il ‘diverso’, e lui ha bisogno dei suoi soldi) e ha anche scelto una ragazza da sposare, come copertura. Improvvisamente al Banana Blu si presenta una giovane dai modi spicci che cerca suo padre, mai conosciuto: la madre, in carcere, le ha detto nome e cognome del suo genitore, lo stesso nome e cognome di Butterfly, Andrea Michelini… Note di Gianfranco Gallo: “Nel 2000, anno del Giubileo, sentii di scrivere un lavoro ispirato a “La cage aux folles”, il testo del 1973 dal quale poi nel 1978 fu tratto il famoso film “Il Vizietto”. Ho citato le date perché oggi, a distanza di quasi 50 anni dal lavoro di Molinaro e a più di 20 dal mio, le loro trame, il loro humus e le loro atmosfere sono diventate un vintage teatrale di inestimabile valore. Siamo nel mondo degli artisti gay en travesti, persone che vivevano una sessualità e una vita libera, senza
problemi, in un’epoca in cui nemmeno si pensava di poter parlare di diritti, di matrimoni, di adozioni nell’ambito del mondo omosessuale, persone a volte imprigionate in un corpo a loro estraneo, altre volte potenti della loro cosciente ambiguità, ma sempre empatiche, estroverse, in superficie allegre. Siamo chiaramente nella Commedia, per cui l’argomento dello scontro di due realtà apparentemente incompatibili è qui dipinto con l’acquerello, sotto il quale però ho cercato di far leggere, a chi voglia interessarsene, un più criptato messaggio. Lo spettacolo musicale al quale il pubblico assisterà è un tourbillon di situazioni comiche portate, spero con eleganza e puntualità, fino allo svolgimento finale. Un mix di personaggi, musiche ed esilaranti situazioni che sorprenderanno per la novità delle loro tinte. Ho cercato l’Umanità e non la caricatura fine a stessa, ho reso ridicolo l’imbarazzo della gente cosiddetta ‘comune’ e non il ‘diverso’, che nel mio spettacolo è l’unica vera realtà ammessa e consentita”. Ticket al botteghino o su shop.bigliettoveloce.it: platea € 35,00. Galleria € 25,00. Informazioni disponibili su teatroaugusteo.it o telefonando allo 081414243
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