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Settimanale di Informazione
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ANNO XIX - N° 04 - DOMENICA 3 FEBBRAIO 2019
LA “RIVOLUZIONE” FUCCIO L’ALIBI CASILLO L’EQUILIBRIO DI GIRASOLE
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NANDO TROISE
LA “RIVOLUZIONE” FUCCIO – L’ALIBI CASILLO L’EQUILIBRIO DI GIRASOLE
Usciamo dal Natale più imbarazzante della storia della Città di Casoria: no, no, nessun assalto con la baionetta ad uno dei due Municipi, posizionati uno di fronte all’altro in una deturpata e violentata Piazza Domenico Cirillo. No! E’ stato invece il fine anno ed anche il Capodanno che Pasquale Fuccio proprio non si aspettava. “Ci hanno mandato a casa”- mi dice a telefono Nicola Laezza, poche ore prima presidente del consiglio comunale di una seduta consiliare che vedeva approvato l’ennesimo turno di un pozzo senza fine dei debiti fuori bilancio. Che vuol dire? “stamattina alle 8.30, 14 consiglieri comunali (9 di opposizione e 5 di maggioranza) si sono dimessi nello studio del Notaio. E’ finita”. Corsi e ricorsi storici diceva il napoletano Gianbattista Vico: Casoria assurge ormai a primatista nazionale di Sindaci mandati a casa con dimissioni notarili oltre allo scioglimento per camorra che
vide vittima ed agnello sacrificale Giosuè De Rosa, senza dimenticare il progressista Franco De Luca, caduto sulla approvazione del bilancio. Pasquale Fuccio decide così di voler parlare alla Città, chiede una location e la trova nella piscina comunale, quella gestita dalla società Alba Oriens. Avviene il 30 dicembre, proprio a bordo vasca, con la faccia diretta verso la tribuna. Peccato che ad ascoltare l’ex Sindaco non ci sia stato nessun Magistrato, po-
teva, forse, aprirsi, finalmente, un filone giudiziario così forte da poter, meglio tardi che mai, squarciare la cappa giudiziaria che avvolge questa Città sin dagli anni 70. Naturalmente Fuccio, nel suo comizio, non ha dimenticato di parlare del parco urbano che dovrebbe (nascerà!!) venire inaugurato a breve (lo farà Giuffré) alla fine di via Michelangelo e sulla Circumvallazione Esterna di Napoli. continua a pag. 4
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550 presenti sulla tribuna della piscina comunale, molti di essi curiosi anche di ascoltare, magari in un dibattito pubblico (così era stato annunciato) la destinazione d’uso delle aree dismesse Rhodiatoce, Resia, Tubi Bonna, una delle risorse più importanti per il rilancio economico di questa Città. La militanza politica ed elettorale, oggi, è tutta concentrata sulle strategie in campo. Fino al 26 maggio non un solo problema verrà affrontato. Nessuno degli uomini o donne candidato Sindaco ne tantomeno i tantissimi candidati al consiglio comunale affronteranno uno solo dei tantissimi problemi che disturbano la nostra Città. Loro, in questo periodo, penseranno alla composizione delle liste, alla scelta del candidato sindaco “vincente”. “Cercherò di fare il meglio possibile in questo poco tempo che ho a disposizione – mi dice Santi Giuffrè, da me incontrato al convegno della Polizia Locale d’Italia all’UCI Cinemas – siamo una commissione prefettizia a seguito di dimissioni, quindi andremo via subito dopo le elezioni amministrative che si suppone si avranno insieme a quelle per il Parlamento Europeo”. Non so e non lo immagino se l’ex Questore di Napoli legga i quotidiani, i portali di informazione locali e questo Settimanale. Non lo so perché il Comune di Casoria non ha un ufficio stampa, lui non ha un addetto stampa, l’Ufficio di Ragioneria ha posto il veto all’acquisto dei quotidiani (solo per motivi economici), però speriamo che il suo staff, quello della Segreteria, lo tenga informato. Da Questore di Napoli dimostrò risolutezza e prontezza nella applicazione
delle leggi e delle norme, allora gli segnaliamo qualche problema, così, non si può mai sapere, vuoi vedere che uno solo, con la collaborazione dei suoi sub commissari, riesce a fare più di un intero consiglio comunale e di una Giunta Municipale. Il problema dei rifiuti maleodoranti in via Capri; la chiusura della storica e seicentesca Cappella del Carmine, a pochi passi dal Municipio; il PALACASORIA chiuso che, speriamo, dovrebbe o dovrà essere sede dei giochi mondiali universitari per lo sport del nostro campione olimpico Mauro Sarmiento, il Taekwondo; Il Comando di Polizia Municipale diretto da Giuseppe Sciaudone pronto a sostenere le azioni amministrative del Commissario Prefettizio. Perché Fuccio a casa? Il Natale delle fibrillazioni all’interno del Partito Democratico come ci confida uno degli ispiratori delle firme davanti al notaio; sono le politiche sociali il motivo del contendere oltre alla nomina dell’Amministratore Unico della società Casoria Ambiente. Fiumi di danaro arrivano da ogni dove per i problemi legati all’Assistenza ed alla Sicurezza Sociale, dice proprio Fuccio nel suo comizio. Poi racconta delle minacce o ricatti avuti e subiti sulla nomina dell’A.U. della municipalizzata responsabile della raccolta e smaltimento rifiuti a Casoria. Quante discussioni e quanti problemi all’interno della maggioranza. A non tutti è piaciuto né piace l’accorpamento in un solo Settore di Lavori Pubblici ed Assetto del Territorio. Ad alcuni sarebbe piaciuto e non è successo privatizzare il Settore Entrate cioè l’Ufficio Tributi (nella nostra intervista Giuffrè ha messo il dito nella piaga dichiarando: “questo è un Comune che ha difficoltà ad incassare”).
Tante le interrogazioni parlamentari presentate dai Deputati Pina Castiello e Quagliariello, alcune ancora oggetto di indagini penali, civili e contabili ed altre, invece, archiviate. Caro DR. GIUFFRE’, questo settimanale ed anche tutta la stampa locale, anche quella quotidiana, denuncia, sin dal 1989, la miopia, l’arroganza, l’imprevidenza, la superficialità, l’atteggiamento camorristico e la cialtroneria di chi regge le sorti di una Città sempre importante nella geografia napoletana. Nessun dirigente di azienda, neanche alcun padre di famiglia, avrebbe gestito le cose a lui care con la stessa scellerata stupidità. I Grandi Peccatori del Passato sono coloro che spendendo il sacro danaro pubblico hanno partorito quell’obbrobrio di Piazza Cirillo, chierichetti innocenti, invece, hanno ridotto le vie del Centro Antico, specie via Santa Croce, nelle condizioni del presente. Le evito ma no, invece, le segnalo: come va l’Asilo Comunale? Oppure si faccia un giro per le proprietà del Comune abbandonate (via Po) o mai utilizzate (via Castagna). Chieda informazioni sul Cinema Rossi. Casoria è sopravvissuta alle macerie della guerra, al terremoto del 1980, al fallimento di tante amministrazioni, agli scandali ed ai concorsi truccati. Oggi, invece, partiti e movimenti stanno studiando come organizzare una nuova classe politica per affrontare il ventennale problema del Piano Urbanistico Comunale per ridare euforia ad un inverno di mille bugie e di imbarazzante micragna. E così tutti di nuovo a scodinzolare acriticamente e pensare che il gioco delle tre carte possa improvvisamente sanare ogni magagna. Alla prossima…
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RITA GIAQUINTO Il 25 ed il 26 gennaio scorsi, ancora una volta, si è tenuto a Casoria, presso una della sale dell’UCI Cinema, il XII° Seminario Giuridico Tecnico organizzato dall’Associazione Professionale della Polizia Locale d’Italia, voluto, fortemente, come ogni anno, da Giuseppe D’Elia, Segretario Nazionale Vicario dell’Associazione. Il convegno si è incentrato principalmente sul ruolo della Polizia Locale e sui temi della sicurezza, della legalità e dello sviluppo economico. Molte le personalità intervenute, sia delle Istituzioni che degli organi di controllo, a sostegno di una iniziativa che mira a migliorare le condizioni di uno dei corpi principali atti a garantire la sicurezza dei nostri territori. Presente anche Santi Giuffrè, Commissario Prefettizio di Casoria che ha approfittato del convegno per manifestare il piacere di essere in una realtà sicuramente impegnativa come quella di Casoria, ma nella quale si appresta, comunque, a realizzare qualcosa di importante per dare un senso a questo mandato seppur nella sua brevità. Il Vice Presidente del consiglio regionale, Tommaso Casillo, ha portato il saluto ed il supporto della Regione, per esprimere innanzitutto gratitudine al corpo di polizia locale i cui compiti sono moltiplicati negli ultimi anni, in un lavoro imprescindibile per garantire la sicurezza dei cittadini. Importante è stato l’incontro con Giuseppe Sciaudone, da cinque mesi il nuovo Comandante della P.L. a Casoria, il quale ha affermato che il nostro è sicuramente uno dei comuni più importanti della Regione, e che, come tutti i comuni che hanno una elevata densità demografica, i problemi da affrontare sono tanti e richiedono un impegno a trecentosessanta gradi. Questo il suo augurio: “Cercherò di portare il mio contributo per restituire quel minimo di vivibilità
a Casoria il convegno nazionale della Polizia Locale d’Italia che i cittadini di Casoria chiedono alle Istituzioni e all’amministrazione locale. Ce la metterò tutta, sperando di essere all’altezza delle aspettative”. Con l’On. Carlo Sibilia, il sottosegretario di Stato del Ministro dell’interno, sua prima presenza al convegno di Casoria, si è entrato subito in uno dei problemi cardine della questione, e cioè il miglioramento dei contratti riservati alla P.L.: “Oggi è una parte di un lungo percorso che ci deve portare a rivedere la legge 65 del 1986, la legge quadro sull’ordinamento della P.L., che ha bisogno di essere rivista coinvolgendo tutti gli operatori per la sicurezza e tutti gli enti della polizia locale. Va rivisto il loro status di poliziotto, per sopraggiunte necessità e per i tanti, molteplici compiti che gli vengono affidati e che non sono ben definiti contrattualmente”. Con uno spirito di grande fiducia, l’Onorevole si propone l’obiettivo di far rientrare nella nuova legislatura anche questo progetto. Molto interessante l’apporto della giovanissima Nadia Bucci, sindaca del comune di San Vittore, in provincia di Frosinone, che ha portato la sua esperienza di giovane amministratrice di una comunità che, seppur piccola, è comunque problematica e dove è quindi necessaria una costante e pragmatica sinergia tra Sindaco e polizia locale. Il suo programma di Safety e Security è sicuramente un passo in avanti per sviluppare in senso
positivo questo rapporto. A proposito di progetti, Biagio Chiariello, il Comandante P.L. di Sant’Antimo, ci ha illustrato un progetto innovativo ed esplorativo che coinvolge, per il momento, quattro Comuni, e cioè Marano, Calvizzano, Qualiano e Villaricca, dove, per la prima volta, un agente di P.L. può andare ad operare in un comune limitrofo per motivi di controlli ambientali: “L’intento è quello, innanzitutto, di sopperire alla carenza di organico che c’è nei comandi, e poi si avrà la possibilità di formare pattuglie che vanno ad operare congiuntamente a quelle dell’Esercito Italiano andando ad individuare dove sono i siti di produzione di rifiuti speciali abbandonati per le strade, soprattutto quelli delle aziende tessili, i cui titolari non sono in possesso di regolari contratti per il corretto smaltimento. Ci sembra una forma di prevenzione per combattere l’indiscriminato abbandono dei rifiuti per strada che poi, come ben sappiamo, diventano oggetto di incendio. Molti altri sindaci hanno espresso il loro interesse in questo progetto e partiremo, a breve, con una unità di coordinamento che farà da trade-union tra i vari comandi e che ci consentirà di operare sui territori in modo sempre più specifico”. Infine, con il Presidente dell’Associazione Nazionale P.L., Ivano Leo, abbiamo colto l’occasione per conferire il giusto ruolo al poliziotto municipale che non è solo colui che si occupa della viabilità. La polizia stradale è soltanto più visibile rispetto ad altre posizioni più nascoste, più silenti, ma altrettanto produttive. Chiudiamo con le sue parole: “Ciò che chiediamo per essere sempre più utili, è la giusta formazione, il giusto equipaggiamento e, su questo, l’associazione è sempre presente ed è pronta a dare il suo supporto ai comuni che ne fanno richiesta”.
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CARMEN PALUMBO
CROLLI NEL CENTRO STORICO DI CASORIA: VIA SANTA CROCE ANCORA CHIUSA “Allarme crolli nel centro storico di Casoria, voragine aperta in un edificio di Via Santa Croce, la strada è stata chiusa al traffico e cinque famiglie sono state sgombrate”. Succedeva il 20 dicembre, dopo una notte di pioggia violenta, la mattina successiva molti giornali e siti web, tra cui anche Casoriadue, hanno pubblicato questa notizia, annunciando la chiusura veicolare e pedonale della strada. E’ passato più di un mese da questa notizia e la situazione non ha avuto risvolti. Via Santa Croce, strada principale del centro storico, nonché vicolo di passaggio per raggiungere altri percorsi, è ancora chiusa e le famiglie sgombrate sono ancora lontano dalle loro abitazioni. Alla base di questo ennesimo dissesto nel centro storico, ci sono ancora una volta le infiltrazioni d’acqua, che hanno provocato il crollo del solaio di un edificio posto all’angolo Vico Terzo della strada, al numero civico 30. La mattina del 20 dicembre, dopo l’apertura di una grossa voragine, causata appunto dal dissesto, il comune è prontamente intervenuto per far sgombrare l’edificio e per transennare la zona, che risultava pericolante. Come si può ben vedere dalla foto la situazione, a più di un mese dall’accaduto non è cambiata, le transenne sono ancora lì, anche se i cittadini continuano a spostarle o a gettarle a terra per poter attraversare il tratto, considerato ancora pericolante. Per fare un
pò di chiarezza sulla vicenda e su questi lavori che ancora non sembrano essere iniziati, abbiamo parlato con l’Architetto Salvatore Napolitano, il quale ci ha spiegato meglio la posizione del Comune in questa vicenda: “il dissesto è avvenuto in un edificio privato, dunque il problema non è né della strada, né di una struttura pubblica. Ora noi in quanto Comune, abbiamo fatto l’ordinanza al privato che deve provvedere ai lavori. Al momento il privato si sta muovendo e so che ha già mandato i tecnici in Comune per gli adempimenti necessari. Nel caso in cui il privato non provvedesse a realizzare tali lavori, dovremmo intervenire noi per riparare il danno. Per il momento aspettiamo gli interventi da parte del privato, sperando di risolvere la situazione velocemente.” Dunque per il momento la situazione non è definita, ciò che sappiamo è che bisogna aspettare ancora, prima che i lavori abbiamo inizio. È inutile ribadire che i disagi provocati dalla chiusura di Via Santa Croce sono innumerevoli, oltre ai residenti che si vedono privati della propria abitazione e anche del libero passaggio pedonale, tantissimi sono anche i problemi veicolari, dovuti al traffico continuo in Via Cavour e in Piazza Cirillo. Sperando che la situazione possa risolversi al più presto, vi terremo aggiornati sui prossimi risvolti.
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VITTORIA CASO
5 FEBBRAIO LA CENA DI AUDREY, romanzo da… gustare Il 5 febbraio prossimo, presso il Salotto Letterario D’Anna, un altro momento di cultura firmato Clarae Musae ci attende. Un romanzo, anzi, due saranno al centro dell’attenzione: “La cena di Audrey” e “La primavera di Davide”, opere pluripremiate di Vincenzo Di Segni. «Il mio primo romanzo, “La primavera di Davide”, in forma di epistolario, narra le turbolenze che agitano il rapporto tra un giovane inquieto ed una madre “virile”, non tralasciando passaggi di forte empatia emotiva. – afferma l’autore - Il secondo, “La cena di Audrey”, è il compimento e l’inizio di un percorso letterario che ha saputo alleggerire la narrazione senza rubarne la dimensione letteraria. Un viaggio ed un incontro culminante in una cena a “più dimensioni”, che compie il percorso della maturità.»
I due romanzi, il secondo edito nel 2015 e il primo nel 2011, sono interessanti e originali. Viaggi reali e metaforici nel proprio io, il cui traguardo è la maturazione dell’individuo. I protagonisti sono accomunati dall’introspezione costante, mezzo attraverso il quale mirano a conquistare l’equilibrio interiore e una progressiva e migliore consapevolezza di sé. Nell’odierna società in cui domina l’apparire a danno dell’essere, i protagonisti dei romanzi di Vincenzo Di Segni vanno controcorrente, preferiscono l’essere al vuoto e all’inconsistenza di un’apparenza spesso menzognera e ipocrita. La visuale di osservazione dell’autore è duplice: una tesa verso l’esteriorità, che vive, osserva, valuta la realtà esterna; un’altra tesa verso l’interiorità, pronta a scavare nei meandri dell’essere alla sco-
perta dei perché alla base di ogni azione o scelta, dei dinamismi che determinano le vibrazioni dello spirito e della mente nello spazio e nel tempo, dell’universo emozionale che è sotteso a tutte le nostre azioni. Il tutto espresso con lessico garbato e fluido e descrizioni molto piacevoli. Due romanzi brevi ma intensi e ricchi di stimoli, da leggere, da gustare, da scoprire e soprattutto da non perdere.
e un più approfondito studio sulle tematiche molto diffuse tra i bambini. Si è parlato delle difficoltà nell’apprendimento della scrittura, seppure in presenza di una normale intelligenza nei soggetti interessati. “Un seminario dall’alto valore culturale oltre che sociale, che ha visto
una foltissima partecipazione da parte delle docenti e che verrà replicato ed esteso anche ai genitori nei prossimi mesi, anche attraverso l’avvicinamento ai materiali didattici specifici per questo tipo di particolari difficoltà di apprendimento”. Così il rappresentante della Libreria, Sergio D’Anna.
ROSSELLA VERZE
seminario SULLE tematiche della disgrafia e della disortografia
Si è tenuto in settimana presso la Libreria D’Anna un seminario con al centro le tematiche della disgrafia e della disortografia. Il seminario, organizzato dalla Libreria di Casoria, in collaborazione con Stabilo, si è rivolto principalmente alle insegnanti, prime destinatarie di una corretta informazione
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10 EMILIA SENSALE La sensibilità è un pregio, non una vergogna. A volte sembra un difetto perché vi sono persone e situazioni che la sfruttano con opportunismo, che ti fanno pentire di essere una persona sensibile ed empatica. Lo sa bene la giornalista Tania Sabatino, che ha nel curriculum collaborazioni con importanti giornali cartacei e online e da anni si impegna anche per sensibilizzare sul tema delle difficoltà quotidiane legate alla disabilità, come testimoniato dalla sua collaborazione al blog ‘Ali di porpora’ e dal conseguimento di un dottorato in Diritto ed Istituzioni Economico–Sociali presso l’Università Parthenope di Napoli, dove ho portato a termine un percorso di ricerca su ‘La sessualità nelle persone con disabilità fisica tra tutela della salute e autodeterminazione’. Cosa rappresenta per te la parola scritta? “È se il sentimento, l’emozione profonda, generata dalla parola scritta si riverberasse in milioni di specchi e si amplificasse in tante eco per chi la considera vitale. È un bisogno, al pari del mangiare, del respirare, del coprirsi. È senso di appartenenza a qualcosa. È filtro imprescindibile per raccontare le proprie emozioni che si incrociano con
Tania Sabatino: “Bisogna alzare l’asticella del rispetto che ci è dovuto, ingenerando un circolo virtuoso”
la realtà che si sta vivendo. È un modo per raccontarsi, prima a se stessi e poi agli altri. Per rimettere insieme i pezzi e tracciare un percorso, di cui, magari, fino a quel momento non si è avuta piena consapevolezza”. Cosa significa oggi essere una persona sensibile? “Le persone spesso sono trattate come beni di consumo, con un elevatissimo grado di turnover, laddove si percepiscano come difettati o non più utili. Si fatica, o non si vuole proprio, ad assumersi la responsabilità che ogni interazione umana porta con sé e questo ostacola la genesi della capacità di mettersi nei panni dell’altro, entrando in autentica connessione con le sue gioie ed i suoi dolori, con i suoi stati d’animo più profondi. In realtà si fa fatica anche a connettersi con i propri bisogni emotivi più autentici e con le proprie emozioni, mentre i social network, come sottolineano gli esperti, favoriscono l’instaurarsi di stati di dissociazione emotiva, si sente una cosa e se ne scrive un’altra, perché in fondo non ci si deve assumere davvero la responsabilità concreta di ciò che si scrive. Per una persona che abbia un’impostazione diversa nel pensiero e nelle emozioni credo sia davvero dura.
DOMENICA 3 FEBBRAIO 2019 C’è un senso di alienazione costante, di scissione e di deprivazione affettiva. Ci si sente, in parole povere, costantemente fuori posto”, Come bisogna comportarsi secondo te quando notiamo che una persona ci manca di rispetto? “Molto dipende dalla nostra storia, anche primigenia. Se, per percorso emotivo ed esistenziale, per un peculiare vissuto, siamo state abituate a subire ed a giustificare processi di svalutazione saremo implicitamente predisposti a giustificare chi ci manca di rispetto. Secondo i dati, ancora oggi solo il 10% delle donne riconosce di essere vittima di abuso e violenza psicologica. Credo che sia necessario riconoscere il proprio valore intrinseco, al di là delle aspettative di ruolo che attualmente potrebbero portarci frustrazione ed indurre sentimenti di fallimento rispetto ad un mandato che pensavamo di avere. Bisogna alzare l’asticella del rispetto che ci è dovuto, ingenerando un circolo virtuoso”. Cyberbullismo, narcisismo, nonnismo e molti altri termini ricordano che vi sono persone e situazioni che vi sono persone e situazioni che colpiscono le fragilità altrui…. “Tutti gli ‘ismi’ indicano che ci si sta muovendo su un terreno scivoloso e pericoloso. Chi attua comportamenti di cyberbullismo, nonnismo e narcisismo ha nella sua testa un’idea distorta di rispetto, cioè pensa che esso passi attraverso la soggiogazione dell’altro, dallo sminuire l’altro, riuscendo così ad emergere, ad essere più ‘figo’. Non solo, quindi, gioisce nell’affondare il coltello in una ferita, vera o presunta che sia,
11 ma parte dall’idea che esista un’ipotetica gerarchia tra gli esseri umani, che esistano esseri umani di serie A e esseri umani di serie B. Ed in questa scala gerarchica lui si sente al vertice, in una posizione di privilegio. Una posizione che secondo la sua ottica gli dà il diritto di vessare l’altro”. Che valore dai alla definizione ‘barriera architettonica’? “La barriera architettonica è un ostacolo alla vita, alla possibilità di proiettarsi pienamente nel mondo e vivere appieno la propria esistenza. Si sente spesso che le peggiori sono, però, le barriere emotive e psicologiche ed è vero, perché sono alla base dell’esistenza della barriera architettonica. Se esiste una barriera architettonica, quindi, vuol dire che chi ha progettato quello spazio, in maniera esplicita o implicita, anche solo a livello di teorie ingenue comunque presenti nella sua mente, pensa che quello spazio debba essere precluso ad un certo tipo di persone o che la loro presenza non sia necessaria. Una barriera architettonica induce deprivazione nell’individuo a livello pratico, perché gli preclude occasioni di aggregazione, di informazione, di confronto e scambio. In generale di crescita. In Italia, a mio parere, scontiamo una mentalità diffusa, dalle radici antiche. Molti interventi, infatti, vengono attuati non per affrontare realmente e risolvere un problema e per rispondere ad un bisogno di un individuo, ma per rispettare formalmente una procedura, per mettersi apposto con le carte, evitando sanzioni o creando i presupposti per accedere a benefici economici e non.
Questo fa sì che l’obiettivo non sia migliorare, fattualmente, la qualità di vita dei destinatari di uno specifico intervento”. In che modo secondo te ci si deve impegnare di più per affrontare il tema della disabilità? “Il cambiamento dev’essere sicuramente culturale. Bisogna agire per cambiare prospettive ed orizzonti. Da un cambiamento sistemico e quindi culturale può partire tutto. Qualsiasi legge, anche la più puntigliosa, può essere ignorata ed aggirata, e lo sarà, come ci insegna la psicologia sociale, se si basa solo sull’imposizione. È quindi necessario rafforzare non solo un processo sanzionatorio, che generi un’acquiescenza, un rispetto formale, per paura di punizioni, laddove si vada a violare i diritti, un aspetto comunque imprescindibile, ma anche e soprattutto creare possibilità di promuovere una conversione interiore, un cambiamento profondo, attraverso un’interiorizzazione delle regole, da parte delle persone. In questo modo, le regole verranno rispettate perché ci si crede, perché ci si mette nei panni dell’altro per quanto scomodi, e perché lo si vede, e lo si riconosce, davvero, nelle sue peculiarità, nelle loro similitudini con noi, ma anche nelle sue imprescindibili e legittime differenze. È bene, a mio parere, ricordare una cosa, le nostre interazioni avvengono in un ambito e secondo regole sociali. È tutto ciò che è sociale può essere decostruito, ripensato e ricostruito su nuove basi. Via libera, dunque, ad un’autentica educazione alla diversità ed all’affettività, per cominciare”.
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TERESA D’ANGELO Ci sono artisti nascosti dalla solita massa musicale, artisti che hanno voci spettacolari e ti stregano al loro primo impatto.Vorrei parlarvi degli “Alma Partenopea” di Gianni Guarracino & Leo D’Angelo,un progetto che nasce dalla voglia di riproporre due grandissimi artisti come Pino Daniele ed Eduardo De Crescenzo in una chiave tutta nuova, solo con chitarra e voce. È la fusione di due radici musicali quella pop rock, blues, world music di Pino Daniele e quella più pop vocale di Eduardo De Crescenzo. Non possiamo parlare di cover, ma di una interpretazione del tutto originale del repertorio di entrambi gli artisti, che ormai appartengono al patrimonio musicale artistico della”classica” partenopea e che hanno avuto l’onore di collaborare con questi due mostri sacri della musica italiana. Spiccano gli arrangiamenti di Guarracino, capace con le sue dita di far parlare la chitarra, che si sposano perfettamente con le sonorità vocali di D’Angelo, abile a raggiungere estensioni tenorili. Il prodotto prevede sei brani tratti dal repertorio di Daniele e De Crescenzo e quattro brani che appartengono più propriamente alla musica partenopea, con un inedito O’Mare che ricalca la melodie napoletane.Ma diamo uno sguardo ai profili dei due artisti, Gianni Guarracino è uno dei più importanti e influenti musicisti della scena napoletana degli ultimi trent’anni. Chitarrista, compositore e arrangiatore, diviene ben presto un elemento di riferimento del cosiddetto movimento “Neapolitan Power”. In questo periodo influenza con la sua creatività musicale l’opera discografica dei “Saint Just” e dei Città Frontale. Sono di quegli anni anche le collaborazioni musicali con Pino Daniele. Nello stesso periodo collabora alla realizzazione del primo album di Alan Sorrenti. La sua sensibilità musicale incomincia a essere apprezzata al di là delle sue doti di chitarrista. Gino Paoli lo vuole al suo fianco come arrangiatore ed esecutore dell’album “Ha tutte le carte in regola” dedicato a Piero Ciampi. Nel 1984 viene invitato da Paco De Lucia a condividere il palco per la sua tournée italiana. Inizia così una collaborazione e un’amicizia che porta all’incisione di un brano (El Brujo) contenuto nel primo album da solista di Gianni “Dos Vias” (che vede anche la partecipazione di Frank Gambale) e successivamente l’inserimento dello stesso nel repertorio dell’artista spagnolo.
In veste di arrangiatore ed esecutore cura la realizzazione di due album di Eduardo de Crescenzo (Cante Jondo e Danza Danza) partecipando alle relative tournée dal vivo ed al Festival di Sanremo con il brano “E la musica va”. Nel 1995 inizia la collaborazione con Sal Da Vinci col quale realizza tre album in veste di arrangiatore e autore vincendo il Festival Italiano con la canzone “Vera”, (divenuta successivamente una hit internazionale nella sua versione in lingua spagnola cantata da Marcos LLuna 2.000.000 di copie vendute in SudAmerica). In varie vesti (chitarrista, autore, arrangiatore) apporta il suo contributo a progetti musicali di tanti altri autori e musicisti tra i quali: Zucchero, Mia Martini, Ernesto Murolo, Nino Buonocore, Ritchie Havens, Renato Zero, Mango, Enzo Gragnaniello, Ricky Gianco… Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla realizzazione di tre album da solista e dalla partecipazione a festival musicali internazionali al fianco di artisti quali Ray Charles e Al Di Meola.Meno noto per aver trascorso la maggior parte della sua vita musicale all’estero, ma non certo meno bravo, è Leo D’Angelo. Diplomato al Conservatorio di Napoli in oboe, è un ex corista di Eduardo De Crescenzo. Nella prima parte della sua carriera musicale, vanta collaborazioni con vari artisti del panorama nazionale quali, Roberto Murolo, Antonio Sorrentino e altri. Vincitore di Sanremo famosi nel 1991, successivamente partecipa nel 1993 al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte. Poi varca l’Oceano e si trasferisce per dieci anni negli States dove acquisisce una notevole esperienza con collaborazione con artisti americani di grande qualità. In particolare partecipa a diverse serate in alcuni locali tra New York e il New Jersey, presenza fissa nel locale di Joe Pesci, collabora con Al Di Meola e vari artisti del panorama musicale statunitense. Di radice musicale pop melodica, vanta un timbro vocale graffiante, versatile e un’estensione fuori dal comune che gli permette di arrivare sino a interpretazioni da tenore. Il progetto è stato presentato di recente alla stampa e ha riscosso grande riscontro sui media che hanno analizzato e sviscerato tutti i temi relativi al duo musicale. In particolare, è stata apprezzata la sintonia e le emozioni che riescono a regalare i due artisti in un affiatamento comune solo ai grandi interpreti.
Il sapore degli “Alma Partenopea”
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DOMENICA 3 FEBBRAIO 2019 BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE
15 a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista
Bimbo difficile a tavola? La pappa cambia forma e consistenza
Ogni volta per mangiare si scatena la guerra e non c’è aeroplanino volante a forma di cucchiaino che tenga, il piccolo proprio non vuole saperne. Forse un rimedio però risiede nel giocare con la forma e la consistenza delle pietanze. Variare fin da subito con gli alimenti e non cedere alle resistenze cercando di non assecondare troppo il bambino dandogli solo ciò che mostra di gradire sono altri due piccoli accorgimenti che potrebbero fare la differenza. A suggerirlo è un articolo pubblicato su Healthday. L’articolo cita uno studio dell’Università di Brisbane, in Australia, che ha scoperto che le esperienze alimentari a soli 14 mesi possono influenzare le
abitudini alimentari che i bambini mostreranno di avere all’età di 3 anni. Introdurre una varietà di frutta e verdura e altri tipi di alimenti nelle fasi iniziali è quindi fondamentale per una dieta migliore nel prosieguo della crescita. I bimbi – ricorda l’approfondimento su Healthday
– possono iniziare a mangiare cibi solidi a circa 6 mesi. Da quel momento non si deve avere particolare esitazione a offrire un’ampia varietà di alimenti sani in diverse consistenze. Il bambino potrebbe già mostrare una preferenza per uno o due cibi, ma non bisogna mai lasciare che
le sue reazioni scoraggino dall’introdurne degli altri. Secondo l’American Academy of Pediatrics, possono essere necessari fino a 15 tentativi prima che un bimbo accetti effettivamente un nuovo cibo. Inoltre, si possono provare diversi metodi di cottura (ad esempio le carote possono essere proposte al vapore e in un’altra occasione schiacciate), sperimentare forme diverse (pezzettini, scaglie), oppure aggiungere una salsa sana. Infine, occorre tenere a mente che i bimbi ‘modellano’ il proprio comportamento su quello dei genitori, quindi è importante mostrare di gradire la stessa ampia varietà di cibi mentre li si danno ai più piccoli.
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Elena Petruccelli Il coro polifonico ‘Cantate Domino’ festeggia dieci anni il 30 gennaio 2019. Il sogno di diffondere e far conoscere la bellezza della musica classica in tutta la regione, si è realizzato grazie alla nascita dell’Associazione Culturale Musicale “Cantate Domino” nata il 29 settembre 2008, alla tenacia del M° Daniela Michela Di Monaco (Direttore e Presidente), diplomata in direzione corale ad Arezzo con direttori di fama internazionale e al M° Assunta Vilardi (Pianista e Direttore Didattico). Il progetto nasce in un quartiere lontano dal centro, via Calvanese, dove sono pochi gli spazi e le opportunità di aggregazione per giovani e adulti. Qui i ragazzi hanno la possibilità di conoscere non solo le basi della musica classica, lirica e leggera, ma anche di imparare a suonare uno strumento o di approfondire le tecniche del canto. Grazie alla presenza di maestri esperti e qualificati i giovani hanno la possibilità di partecipare all’ammissione ai conservatori statali e non solo, essendo l’associazione iscritta all’ARCC e alla FENIARCO, si concretizza la
CANTATE DOMINO FESTEGGIA 10 ANNI. IL CORO POLIFONICO NATO NELLA PERIFERIA, OGGI È IN TOUR NEI LUOGHI PIÙ BELLI DELLA CAMPANIA
possibilità di poter partecipare alle audizioni del Coro Giovanile Campano (ARCC) e alle audizioni del Coro Giovanile Italiano (Feniarco) progetti che rappresentano la coralità giovanile Campana e Italiana in prestigiosi ambiti Regionali, Nazionali ed Internazionali. Il Coro Polifonico di adulti “Cantate Do-
mino” è una vera e propria squadra di 25 professionisti e vanta concerti nelle più importanti basiliche di Napoli: Duomo, San Domenico Maggiore, Incoronata Madre del Buon Consiglio, Santa Lucia a Mare, Santa Caterina a Formiello e Santa Chiara. Ha partecipato anche ad eventi organizzati dal Com-
plesso Monumentale di Santa Chiara, come ‘La Notte dei Musei’ e ‘Capodanno al Museo’. Mentre in regione, negli ultimi anni, il coro si è esibito al Duomo di Salerno e di Amalfi e nella Cappella Palatina della Reggia di Caserta. Commenta il M° Daniela Michela Di Monaco: “Mi ritengo molto soddisfatta del lavoro svolto in questi anni grazie alla collaborazione di persone straordinarie. Il decennale ha avuto inizio con due meravigliosi concerti durante il periodo natalizio ad Airola (BN) e ad Acerra (NA) che ha visto coinvolti, oltre al Coro polifonico, il M° Aminta De Luca soprano di grande spessore, insignita nel 2001 del titolo nobiliare Dama di Merito della Real Casa d’Altavilla per il proficuo impegno artistico in campo sociale e il M° Vincenzo Laudiero flautista. Seguiranno tantissimi altri eventi e concerti che si concluderanno a Caserta nella Cappella Palatina della Reggia il 29 settembre 2019 con una messa solenne alle ore 11.00, come ringraziamento per questi anni trascorsi, ricchi di iniziative e soddisfazioni”.
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18 ROBERTA D’AGOSTINO Venerdì 8 febbraio alle ore 16.30 nella sala del Capitolo di San Domenico Maggiore si svolgerà la cerimonia di premiazione di “Talentum - Il premio delle eccellenze” giunto quest’anno alla sua terza edizione. L’idea del premio è nata dalla giornalista Roberta D’Agostino e da Gianni Sallustro attore, regista e direttore artistico dell’Accademia Vesuviana del teatro e del cinema. Un’occasione per evidenziare la creatività, la bravura, la dedizione, la tenacia di personaggi del mondo della cultura e non solo e di giovani del territorio campano. “Dopo le prime due edizioni - dicono gli organizzatori - proseguiamo nel nostro percorso teso a valorizzare le eccellenze del nostro territorio da sempre una fucina di talenti che operano con dedizione e zelo nei settori di competenza; non sempre il loro lavoro viene sottolineato. Ci piaceva mettere in evidenza personaggi eccellenti figli della nostra terra ed abbiamo pensato a questo premio che fin dalla sua prima edizione vanta il patrocinio del Comune di Napoli ed in particolare dell’assessorato alla cultura. Un’occasione per rimarcare l’eccellenza del nostro territo-
rio. Il talento era anche una antica moneta e ci siamo rifatti proprio a quella per fare realizzare all’artista campano Fiormario Cilvini il nostro premio. Grande attenzione va ai giovani, quelli dell’Accademia Vesuviana del Teatro e del Cinema in primis e a tutti i giovani che con il loro operato si sono particolarmente distinti”. La location di San Domenico Maggiore, scrigno di storia e di bellezza, si presta ad un excursus nella storia: cinquanta figuranti (componenti dell’Accademia Vesuviana del Teatro e del Cinema) in abiti d’epoca (costumi di Costantino Lombardi ed acconciature di Luca Riccardi) accoglieranno nelle stanze del convento di San Domenico Maggiore i premiati e gli ospiti che verranno condotti nella sala del Capitolo tra animazione e spettacolo. La grafica del premio è ideata dell’architetto Marcello Radano. Il premio si divide in varie categorie: spettacolo, medicina, sport, sociale, giornalismo, cultura, giovani. Media partners: Mydreams il portale dello spettacolo, Radio Svago, Cultura a colori.
“Talentum Il premio delle eccellenze” TERZA EDIZIONE
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GAETANO BRILLA
SE NON SCALI LA MONTAGNA, NON TI POTRAI MAI GODERE IL PAESAGGIO Domenica 27 gennaio 2019 si è svolta la sesta edizione del Trail di Sant’Angelo In Formis su un percorso spettacolare ricavato tra i sentieri del monte Tifata, alle cui estremità si erge una croce quasi a simboleggiare la sofferenza e l’eterna speranza. La gara si è svolta in un ambiente naturale unico con suggestivi panorami. Il mix fra natura e difficoltà dei percorsi e la mancanza di vincoli dettati dal cronometro è ciò che ha reso unica la gara. La manifestazione è stata impreziosita dalla forte e autorevole presenza della “RUN FOR LOVE”. I veterani Borzacchiello Vincenzo e Iacolare Antonio sono risultati vincitori assoluti delle rispettive categorie; mentre gli esordienti Caiazzo Antonio, Guarino Gaetano, Brilla Gaetano, Cimmino Massimo, Damiano Raffaele, Capasso Antonio, Di Micco Salvatore, Ciaramella
Francesco, Ferrara Agostina, Cimmino Elvira e Avitabile Bianca hanno contaminato, con un sano e puro entusiasmo, l’intero percorso di calore e colore giallo fluo. Tutti i componenti della “R.F.L.” hanno vissuto e hanno fatto vivere uniche ed intense emozioni. Inoltre, tutti gli atleti e le atlete della “R.F.L.”, con elegante tenacia, hanno terminato uno dei Trail più impegnativi in assoluto a livello nazionale. La “R.F.L.” è riuscita in una cosa ben più importante dei meriti sportivi, ossia ad inneggiare, con allegria, follia, simpatia e armoniosa gioia della condivisione, «L’AMORE PER LA VITA». Il tutto, tenendo sempre presente che: “Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici”. Lo straordinario risultato della “R.F.L.” è
che, attraverso lo sport, diffonde soprattutto valori umani ed è sempre attenta a chi soffre. La sua smisurata missione, grazie al contributo di tutti i suoi componenti ed in particolare del presidente Brilla Gaetano, è quella di far capire sempre di più che l’amore è slancio disinteressato, un dono divino e che la profonda intelligenza è solo quella del cuore. Se tutti comprenderanno la missione della “R.F.L.”, non potrà che esserci un mondo migliore.
FRANCESCO CELIENTO
Miss Intercontinental Italy
Miss Intercontinental Italy, la campana, Nunzia Esposito, è tornata nel suo amato paese, l’Italia, dopo più di 20 giorni dall’altra parte del mondo, a Manila, nelle Filippine. Facendo quattro chiacchiere con lei ci ha raccontato di questa esperienza importante e indimenticabile: “quando mi è stato assegnato il Titolo di Miss Intercontinental Italia non sapevo fino in fondo a cosa andassi incontro, oltre ad essere un sogno realizzato quello di rappresentare la mia Italia è stata anche una grande responsabilità.C’erano ben 90 ragazze provenienti da tutto il mondo, mi sono molto confrontata con loro, non abbiamo solo parlato di trucchi e vestiti, una Miss non deve per forza essere carina e superficiale! Ho insegnato loro le parole più belle della nostra lingua, ho insegnato il “Ti voglio bene”, ho insegnato il “Ti amo” e tantissime parole in Napoletano, il nostro meraviglioso dialetto. Quando mi chiedevano da che parte dell’Italia prove-
nivo e dicevo Napoli in tanti mi dicevano “Ah Camorra!” ed io ho controbattuto fino alla svenimento per dire che Napoli non è il Paese della Camorra, ma è il Paese della Pizza, il Paese della Musica,il Paese del Sole, il Paese del Buon Cibo, il Paese della Cultura e tanto altro. La vittoria più grande è stata arrivare lì con le mie forze e avere un grande supporto da parte di tutti i miei concittadini e amici cari. Sicuramente questo sarà l’inizio di un percorso di vita nuovo, avrò un nuovo modo di affrontare la vita e di essere una Donna forte e determinata. Posso dire a 23 anni di essere grata e soddisfatta della mia vita, un grazie ai miei genitori che mi hanno supportato da sempre”. Tra i prossimi impegni ci sarà una grande festa in suo onore per il ritorno, tantissimi shooting e sfilate di moda prestigiose e, in primavera, un viaggio a Milano per un importante sfilata durante la Fashion Week. Gli mancano poi pochi esami alla laurea in management delle imprese internazionali e coronerà un altro importante traguardo della sua vita.
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Commedia in 3 atti di Eduardo De Filippo Regia di Umberto Saba
SABATO 30 MARZO 2019 - ORE 20,30 DOMENICA 31 MARZO 2019 - ORE 18,30 La Compagnia Teatrale “Gli Appassionati” ringrazia il regista Umberto Saba per la partecipazione straordinaria, in occasione del traguardo raggiunto
50 Anni di carriera
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PARROcchia san mauro abate VIA SAN MAURO, 58 80026 CASORIA (NA) VENERDì 8 FEBBRAIO ORE 19,00 Sala Padre Ludovico Seminario di studi
Visitare gli Infermieri Saluti iniziali Mauro Zurro Parroco della Pontificia Basilica Minore San Mauro Abate Interventi “Medicina umana, efficace e solidale” Aldo Bova Primario emerito e Direttore di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale San Gennaro di Napoli “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me” (Mt. 25-40) Tesfaye Tadesse Gebresilasie Superiore Generale dei Missionari Comboniani Modera Mauro Caiazzo Medico di famiglia distretto di Casoria
ANNO PASTORALE 2018/2019
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Non Esprimere Bisogno Rinnegando Amore Poesia di Emilia Sensale
Napoli ci guarda e resta attenta e casta nonostante le volontà malsane, le sfuggenti intenzioni, le imprevedibili tensioni del tempo che gioca col suo infinito potere.
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Napoli si lascia ammirare e restiamo osservatori inermi nei vicoli storici, incantati, innamorati corrisposti e mai stanchi. E i veri innamorati sono coerenti, rispettano le vene protette dalla pelle, e quelle asfaltate, strade costruite tra sussurri leggendari, epoche e figure ancora ricordate. I veri innamorati mostrano il cuore, non esprimono bisogno rinnegando amore. Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
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