Brochure san flaviano 2013

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INDULGENZA PLENARIA

Si segnala a tutti i fedeli, che Sua Santità Benedetto XVI con Decreto Apostolico, ha concesso l’INDULGENZA PLENARIA anche nei seguenti casi che ricorrono nel programma dei festeggiamenti:

Ogni qualvolta i fedeli visiteranno in forma di pellegrinaggio una Basilica Minore e lì parteciperanno a qualche sacra funzione o almeno si soffermeranno per un congruo tempo di raccoglimento con pie meditazioni, concludendo con la recita del Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima, le invocazioni alla Beata Vergine Maria.


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IL SALUTO DELL’ARCIPRETE

LA FESTA DI SAN FLAVIANO NELL’ANNO DELLA FEDE

E’ impossibile credere da soli, a questo ci richiama il Papa Francesco nell’Enciclica Lumen Fidei. La festa di San Flaviano, vuole farci comprendere che non possiamo riscoprire la fede senza la comunità. Pertanto siamo chiamati a diventare cristiani adulti, eliminando tutto quello che ci chiude in una visione angusta e che nulla ha a che fare con la fede che professiamo nel Credo. Non basta professare, è necessario testimoniare e comunicare la fede. Papa Francesco ribadisce questo nostro impegno, nell’Enciclica Lumen Fidei: “La fede, infatti, ha bisogno di un ambito in cui si possa testimoniare e comunicare, e che questo sia corrispondente e proporzionato a ciò che si comunica. Per trasmettere un contenuto veramente dottrinale, un’idea, forse basterebbe un libro, o la ripetizione di un messaggio orale. Ma ciò che si comunica nella Chiesa, ciò che si trasmette nella sua Tradizione vivente, è la luce nuova che nasce dall’incontro con il Dio vivo, una luce che tocca la persona nel suo centro, nel cuore, coinvolgendo la sua mente, il suo volere e la sua affettività, aprendola a relazioni vive nella comunione con Dio e con gli altri. Per trasmettere tale pienezza esiste un metodo speciale, che mette in gioco tutta la persona, corpo e spirito, interiorità e relazioni. Questo mezzo sono i Sacramenti, celebrati nella liturgia della Chiesa”. Sono sicuro che la festa di S. Flaviano, grande testimone che onorò con il martirio la sua testimonianza di fede, ci aiuterà a saper individuare le modalità necessarie per poter testimoniare e comunicare la fede oggi. La festa quest’anno, coincide con la conclusione dell’anno della fede: tutto ciò ci aiuterà a rendere veramente solenne la festa e ci porrà in comunione con la Chiesa Diocesana e quella Universale, per ripartire nel nome di Colui che ci ha fatto il grande dono di vivere in quella fede per cui San Flaviano senza cedimenti e compromessi ha dato la vita. Ringrazio il Comitato per la dedizione con cui ha programmato gli eventi di quest’anno e chiedo a tutti di collaborare in maniera fattiva per la buona riuscita della festa. L’ARCIPRETE PARROCO Sac Felice Di Palma


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IL SALUTO DEL SINDACO

Carissimi concittadini, sono particolarmente lieto ed onorato di porgere a tutti Voi il mio saluto personale e dell’Amministrazione Comunale in occasione della festa di San Flaviano Patrono della Città di Conversano, che secondo tradizione festeggiamo il 24 Novembre. Il culto per il nostro Patrono, che fu Patriarca di Costantinopoli, risale all’epoca dei Conti Acquaviva d’Aragona e si diffuse anche nei territori da questi dominati. San Flaviano infatti è pure Patrono di Giulianova chiamata proprio “San Flaviano” fino al 1481, bellissima cittadina in Provincia di Teramo che fu terra dei Duchi d’Atri anch’essi conti di Conversano. In occasione della processione del 24 sera consegnerò le chiavi della Città a San Flaviano nei pressi del Palazzo Municipale, rimettendo così nelle Sue mani tutta la fede e le speranze del nostro popolo. Auspico che questa festa costituisca una bella occasione per prepararci al Natale con convinto spirito di pace ed unità. Vostro Giuseppe Lovascio


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PREGHIERA A SAN FLAVIANO Glorioso San Flaviano, nostro patrono, a te rivolgiamo la nostra filiale preghiera perché tu possa difenderci contro tutti i pericoli e provvedere alle nostre necessità. Tu che sei presso il Padre dona copiose benedizioni su di noi, sulle nostre famiglie, sulle nostre case, sulla nostra città. Allontana da noi l’indifferenza e il dubbio nella fede. Insegnaci a credere e crescere nella fede e a testimoniarla con quel coraggio per cui tu hai dato la vita. Ti chiediamo che dopo averti imitato con una testimonianza coerente di vita siamo fatti degni di essere con te in cielo,

dove saremo eternamente felici. Amen.

Don Felice Di Palma


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IL SALUTO DEL PRESIDENTE

I festeggiamenti in onore di S. Flaviano dello scorso anno ripristinati dal Comitato Feste dopo quasi trent’anni, furono un successo meraviglioso. La festa era tanto attesa da Conversano e la grande partecipazione alla Messa, alla processione e agli eventi in Cattedrale che l’hanno preceduta, lo dimostrarono ampiamente. Incoraggiati quindi dai risultati positivi, vogliamo riproporre i festeggiamenti esterni, con luci, fuochi e solenne processione, a conclusione dell’Anno della Fede indetto da

Papa Benedetto XVI. La Cattedrale, nella sera del 24 Novembre, resterà aperta fino a tardi con l’esposizione della reliquia del braccio, per permettere ai fedeli la venerazione del Santo. Lo scorso anno con nostra grande sorpresa, scoprivamo che la maggior parte dei quarantenni ignoravano completamente l’esistenza di questa festa e della reliquia custodita in Cattedrale. Siamo felici quindi nel nostro piccolo, di contribuire alla riscoperta delle tradizioni e del patrimonio religioso e culturale di cui Conversano è custode. San Flaviano ci insegna che bisogna essere fedeli ai Valori in cui si crede. Ci insegna che questa fedeltà, anche se all’inizio può costare tanto, alla fine ottiene sempre i risultati sperati. A noi cittadini di Conversano, San Flaviano insegna che la difesa della verità, dell’onestà e di tutto ciò che è buono e vero, deve cominciare da ciascuno di noi. Se ciascuno facesse la propria parte con coscienza, coraggio ed onestà, le cose potrebbero veramente cambiare in meglio come tutti speriamo e desideriamo. La Città può cambiare ed essere migliore, la famiglia può cambiare, le istituzioni possono cambiare, la politica, l’economia, la convivenza civile possono cambiare. Non dipende dagli altri, il cambiamento non parte dagli altri, ma parte da se stessi. Ringrazio il nostro Vescovo padre vigile e premuroso, l’Arciprete Parroco della Cattedrale Don Felice che stimo sinceramente e che si spende al nostro fianco in ogni cosa, il Viceparroco Don Giuseppe per il suo entusiasmo e coinvolgimento.


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Ringrazio tutti i componenti del Comitato feste che ormai da due anni sono i miei amici più cari che senza risparmiarsi collaborano con me; senza di loro non potrei fare nulla. Ringrazio le Parrocchie, le Associazioni, i Movimenti e le Confraternite della Zona Pastorale, il coro della Cattedrale e il Rettore del Seminario Don Sandro Di Bello per la gramde disponibilità e generosa collaborazione. Ringrazio il Sindaco Giuseppe Lovascio che crede nel nostro lavoro e lo incoraggia e tutta l’Amministrazione comunale per l’impegno e l’attenzione che presta affinchè ogni cosa possa essere svolta al meglio. Ringrazio ancora le Forze dell’Ordine, i Carabinieri con il Comandante Spinelli, la Polizia Municipale con il Comandante Di Capua, la CISOM, la Misericordia, l’Associazione Carabinieri e l’Oratorio della Cattedrale perché assicurano l’ordine e la sicurezza in tutti gli eventi. Grazie a tutti i cittadini, agli esercizi commerciali, agli artigiani, alle aziende locali che ci incoraggiano e ci stimano e che con il loro generoso contributo anche in tempo di crisi ci consentono di fare cose belle per la nostra comunità di Conversano. Grazie a tutti e buona festa. Per il Comitato Il Presidente Massimo Partipilo


COMITATO D’ONORE

S.E.R. Mons. Domenico Padovano Mons. Vito Fusillo Avv. Giuseppe Lovascio Dott. Giuseppe D’Ambruoso Avv. Carlo Gungolo Dott.ssa Francesca Lippolis Sig. Francesco Masi Arch. Girolamo Mancini Dott. Francesco Caliò Avv. Vito Antonio Galasso Maresc. Francesco Spinelli Magg. Giovanni Di Capua Ten. Giovanni La Selva Ten. Paolo Rotunno Col. Dott. Francesco Luisi Sig. Giuseppe D’Orazio Ing. Luca Montrone Sig. Angelo Spartano Magg. Matteo Chiarappa Di Palma Donato & Figli Sig. Andrea Casavola

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Vescovo di Conversano-Monopoli Vicario Generale Sindaco di Conversano Presidente Consiglio Comunale Vice Sindaco Assessore alle Politiche Sociali Assessore Turismo, Ambiente e Attività Produttive Assessore all’Urbanistica Assessore al Bilancio Presidente Pro Loco Comandante Stazione Carabinieri Comandante Polizia Municipale Comandante Metronotte Comandante Consorzio di Vigilanza Comandante Polizia Provinciale Presidente BCC Presidente Gruppo Norba Presidente Gessyca Gelati Presidente Fattorie Chiarappa Azienda Import - Export Gioielleria C. Casavola


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COMITATO

Sig. Massimo Partipilo Don Felice Di Palma Don Giuseppe Goffredo Dott.ssa Marisa Galgano Sig. Alessandro Fortunato Muraglia Sig.ra Caterina Pace Rag. Giuseppe Lippolis Sig. Onofrio Toscano Sig. Filippo Coletta Sig. Alfredo Accolti Gil Sig. Pasquale Liuzzi Sig. Lucio De Paolis Sig. Nicola Soardi Sig. Peppino Rotunno Sig. Eugenio Giustiniani Sig.ra Caterina Innamorato Sig. Vito D’Aprile Sig. Rocco Bari Sig.ra Serena Perrone

Presidente incaricato Presidente Vice Presidente Segretaria Vice Segretario Tesoriere Responsabile servizio d’ordine Responsabile sede Vice Responsabile sede Revisore Revisore Responsabile logistica Vice Responsabile logistica Priore Confraternita SS. Sacramento Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

Collaboratori Consiglio Pastorale Zonale, Consulta di Pastorale Giovanile Zonale, Seminario Minore Diocesano, Don Sandro Di Bello, Coro Basilica Cattedrale, Oratorio Basilica Cattedrale, O.E.S.S.G., Confraternita del SS. Sacramento, Confraternita SS. Passione, Arciconfraternita del Purgatorio, Confraternita Maria SS. del Carmine, Azione Cattolica, Rinnovamento nello Spirito, MEIC, Radio Amicizia, Cisom, Ass. Nazionale Carabinieri, Donato Bianco, Portatori e tutti i collaboratori a vario titolo. Un grazie particolare a Teresa Chiarappa ed all’Associazione Festa per le immagini presenti sull’opuscolo.


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PROGRAMMA DELLA FESTA Settimana della Fede dal 17 al 24 Novembre

“La fede viene dall'ascolto della parola di Cristo.” (Rm 10,17)

Domenica 17 novembre ore 18:30 Solenne Celebrazione Eucaristica di apertura della Settimana della Fede Da lunedì 18 a sabato 23 novembre ore 18.30 Celebrazione Eucaristica con riflessione sull'Enciclica di Papa Francesco “LUMEN FIDEI”

Giovedì 21 novembre Ore 19:00 Relazione “Fede e welfare”, Dott.ssa Lodovica Carli, Presidente regionale del Forum delle Associazioni Familiari Venerdì 22 novembre Ore 19:00 Relazione “La trasmissione della fede oggi”. Dott.ssa Marilina Laforgia, Presidente del Comitato Nazionale Agesci


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PROGRAMMA DELLA FESTA

Sabato 23 novembre ore 19.00 Concerto Meditazione a cura della Fondazione “Frammenti di Luce” "LA SETTIMA STANZA...LA STANZA DEL RE"

SOLENNITA’ DEL SANTO PATRONO FLAVIANO

Domenica 24 novembre ore 8,30 Giro della Bassa Musica per le vie di Conversano e di Triggianello Basilica Cattedrale ore 7,30, 10,30 e 11,45 SS. Messe ore 18,30 Solenne Pontificale presieduto da S. Ecc.za Mons. Domenico Padovano Vescovo di Conversano-Monopoli, con la partecipazione dei giovani della Diocesi in occasione della chiusura dell’Anno della Fede. ore 19,30 Processione di Gala e consegna delle Chiavi della Città in Piazza XX Settembre. ore 20,30 Fantasia pirotecnica


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PROGRAMMA DELLA FESTA DOMENICA 24 NOVEMBRE PER TUTTA LA GIORNATA NEI PRESSI DEL CAMPO SPORTIVO

NEI GIORNI 15, 16 E 17 IL COMITATO FESTA SARA’ PRESENTE A “NOVELLO SOTTO IL CASTELLO” CON PRODOTTI DELLA TRADIZIONE CULINARIA CONVERSANESE.


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PROCESSIONE DI GALA...il percorso

Largo Cattedrale Via Gennari Piazza Conciliazione Piazza Castello Corso Adriatico Via della Vittoria Via XIV Maggio Via Acquaviva d’Aragona Via Di Vagno

Piazza XX Settembre Consegna delle Chiavi della CittĂ Via Marconi Corso D. Morea Piazza Castello Piazza Conciliazione Via Gennari Largo Cattedrale


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LOTTERIA di SAN FLAVIANO

Estrazione delle Serie giovedĂŹ 12 dicembre 2013 presso la Sede del Comitato Festa ore 10,30 Piazza XX Settembre Estrazione dei numeri estratti abbinati alla ruota Nazionale di Bari giovedĂŹ 12 dicembre 2013


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Luminarie della ditta

CENTOMANI LIGHT da Monopoli (Ba)

Servizio bandistico a cura della

BANDICELLA CONVERSANESE

Fuochi pirotecnici di

Bruscella - Eredi da Modugno (Ba)


FLAVIANO, PATRIARCA DI COSTANTINOPOLI PATRONO DI CONVERSANO

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Il corpo del Santo vescovo di Costantinopoli sarebbe giunto in occidente su una nave messa a disposizione dall’Imperatrice Pulcheria e sarebbe venerato nella città di Castrum Novum che nell’anno 897 prese il nome di Castel S. Flaviano, in onore del suo Patrono. Da questa località, distrutta dai Turchi nell’anno 1460, sarebbe stato trasferito nella nuova città di Giulianova, fondata dal Conte Giulio Antonio Acquaviva, che era feudatario di Conversano. A Sulpicio Acquaviva, Vescovo di Conversano dal 1482 al 1494, fratello del conte precedentemente citato, si deve il dono della insigne reliquia del braccio di S. Flaviano alla Cattedrale di Conversano”. Stando alle notizie trasmesse dagli storcici Nicola Palma e Nicola Sorricchio, che rivisitano gli archivi dei benefici della casa degli Acquaviva, lo stesso prelato, con la Bolla di papa Sisto I, il 15 novembre 1476 era stato nominato Arciprete “Ecclesia S.ti Flaviani loci di S.to Flaviano Aprutine diocesis” presentato dal fratello conte di Giulianova e Duca d’Atri Giulio Antonio. Il canonico Biagio Pesole in un suo opuscoletto così descrive il reliquiario argenteo: “Sulla base di detto reliquiario, Mons. Sulpicio fece incidere le seguenti parole Flaviano Sancto Suo traslato a Sulpitio Acquaviva Episcopo Conversanum. Il pio vescovo Sulpicio nel consegnare al Capitolo Cattedrale l’insigne reliquia di San Flaviano, volle affidare la nostra città alla sua protezione, come risulta dall’iscrizione che lui stesso fece incidere nella parte superiore del reliquiario, “Custodi civitatem tuam”ossia “Custodisci la città che è tua”. Così il popolo conversanese dalla seconda metà del 14° sec. ai nostri giorni ha sempre onorato il suo protettore San Flaviano, la cui festività liturgica si svolge ogni 24 novembre; data che ci ricorda il giorno dell’approdo sulla spiaggia abruzzese della nave imperiale con l’urna contenente i resti mortali del Santo Patriarca di Costantinopoli.


FLAVIANO, PATRIARCA DI COSTANTINOPOLI PATRONO DI CONVERSANO SAN FLAVIANO 2013 - 20

Un decreto dela Sacra Congregazione dei Riti del 16 settembre 1670, confermando l’antico patrocinio di San Flaviano sulla città di Conversano, permette la recita dell’Ufficio in suo onore con parti proprie, e dello stesso anno è la stampa a Trani nella Tipografia di Giuseppe Crudo della Messa di San Flaviano, che si conserva nell’archivio vescovile diocesano di Conversano. Nella Cattedrale di Conversano il santo patrono Flaviano era rappresentato in una statua settecentesca rivestita dai paramenti pontificali occidentali, con la mitra ed il ricco piviale; alzava la mano destra nel gesto di benedizione e nella mano sinistra stringeva la croce pastorale, cui erano unite la palma e doppie chiavi. Si deve alla cura pastorale di Mons. Antonio Lamberti (1897-1917) il dono alla cattedrale di oggetti liturgici “fra i quali un ricco camice e una bella mitria per la nuova statua di San Flaviano”. La statua era collocata in un tempietto dallo stile poco in sintonia con le severe linee romaniche della cattedrale al lato destro del presbiterio. Questo tempietto, insieme all’altro dedicato alla Madonna della Fonte, fu eliminato durante la ristrutturazione dell’area presbiteriale promossa dal vescovo Mons. Gregorio Falconieri. La statua ormai deteriorata dall’usura del tempo, nell’anno 1971 è stata sostituita da quella scolpita in legno dall’artista E. Moroder della Val Gardena ad iniziativa del dr. Osvaldo Trisciuzzi, cittadino oriundo di Conversano e comproprietario della Statuaria di Arte Sacra di Roma. la nuova decorosa statua del patrono della città di Conversano riprende elegantemente i moduli dell’effigie precedente in un discorso più essenziale (eliminazione dei libri eretici calpestati). Essa è stata solennemente benedetta in data 1° novembre 1973 dal vescovo della Diocesi Mons. Antonio D’Erchia (1964-1987). Un’ultima annotazione riguarda la liturgia in onore di S. Flaviano celebrata nella cattedrale di Conversano. La sia deposizione (o martirio) viene celebrata il giorno 18 del mese di febbraio con rito doppio maggiore e porta la qualifica di “vescovo e martire, patrono principale”. Tratto da “Flaviano”di Pasquale Pirulli


CONFRATERNITA SS. SACRAMENTO

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La Confraternita del Santissimo Sacramento fu costituita intorno al 1600, come si evince da alcuni documenti presenti in curia; essa ottenne nel 1792 il Regio assenso. Nel passato la Confraternita aveva sede presso la Chiesa Cattedrale, attualmente la sede è ubicata in un locale del palazzo vescovile. Il vestito della confraternita è composto dal sacco, dalla mozzetta di color rosso e da un medaglione raffigurante l'ostensorio sostenuto da due angeli. Lo statuto del 1875 prevedeva che lo scopo della confraternita fosse misto: - provvedere al culto; - provvedere alla beneficenza. Le opere di culto consistevano nel preparare e formare il S. Sepolcro, nell'allestire le Quarantore nel corso della settimana santa; solenizzare la festività del Corpus Domini; accompagnare processionalmente il SS. Sacramento allorquando lo si somministrava ai moribondi. Le opere di beneficenza consistevano nel dare un contributo per le spese funebri degli associati, per l'asilo infantile comunale e per sussidiare i confratelli sia con danari che con medicinali, che si trovassero in miseria o infermità. Oggi la Confraternita del Santissimo Sacramento è un Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto ed iscritto in data 18/03/1989 al n. 587 del Registro delle Persone Giuridiche del Tribunale di Bari; gli scopi principali sono: il culto del SS. Sacramento, la valorizzazione delle Quarantore, il Giovedì Santo l'osservanza del precetto pasquale partecipazione alla processione del Santo Legno il Venerdì Santo e l'organizzazione delle manifestazioni religiose della Madonna della Fonte e di San Flaviano.

Presidente della Confraternita è Giuseppe Rotunno. Rettore - Arciprete Don Felice Di Palma.


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ANNO DELLA FEDE

Un pensiero al termine dell'Anno della Fede

Dall'Enciclica di Papa Francesco "Lumen Fidei" n. 57

La luce della fede non ci fa dimenticare le sofferenze del mondo. Per quanti uomini e donne di fede i sofferenti sono stati mediatori di luce! Così per san Francesco d’Assisi il lebbroso, o per la Beata Madre Teresa di Calcutta i suoi poveri. Hanno capito il mistero che c’è in loro. Avvicinandosi ad essi non hanno certo cancellato tutte le loro sofferenze, né hanno potuto spiegare ogni male. La fede non è luce che dissipa tutte le nostre tenebre, ma lampada che guida nella notte i nostri passi, e questo basta per il cammino. All’uomo che soffre, Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, di una storia di bene che si unisce ad ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce. In Cristo, Dio stesso ha voluto condividere con noi questa strada e offrirci il suo sguardo per vedere in essa la luce. Cristo è colui che, avendo sopportato il dolore, « dà origine alla fede e la porta a compimento » (Eb 12,2).

La sofferenza ci ricorda che il servizio della fede al bene comune è sempre servizio di speranza, che guarda in avanti, sapendo che solo da Dio, dal futuro che viene da Gesù risorto, può trovare fondamenta solide e durature la nostra società. In questo senso, la fede è congiunta alla speranza perché, anche se la nostra dimora quaggiù si va distruggendo, c’è una dimora eterna che Dio ha ormai inaugurato in Cristo, nel suo corpo (cfr 2 Cor 4,16–5,5). Il dinamismo di fede, speranza e carità (cfr 1 Ts 1,3; 1 Cor 13,13) ci fa così abbracciare le preoccupazioni di tutti gli uomini, nel nostro cammino verso quella città, « il cui architetto e costruttore è Dio stesso » (Eb 11,10), perché « la speranza non delude » (Rm 5,5).


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ANNO DELLA FEDE

Nell’unità con la fede e la carità, la speranza ci proietta verso un futuro certo, che si colloca in una prospettiva diversa rispetto alle proposte illusorie degli idoli del mondo, ma che dona nuovo slancio e nuova forza al vivere quotidiano. Non facciamoci rubare la speranza, non permettiamo che sia vanificata con soluzioni e proposte immediate che ci bloccano nel cammino, che "frammentano" il tempo, trasformandolo in spazio. Il tempo è sempre superiore allo spazio. Lo spazio cristallizza i processi, il tempo proietta invece verso il futuro e spinge a camminare con speranza.

X Mostra di Presepi Artistici realizzati da Vito Abbruzzi

L’esposizione sarà aperta dal 7 al 25 dicembre 2013, in Via Porta Antica della Città, tutti i giorni dalle ore 18,00 alle 20,30.


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DAL DIRETTORIO DI PIETA' POPOLARE nn. 231-233

È necessario che la festa del Santo sia accuratamente preparata e celebrata dal punto di vista liturgico e pastorale. Ciò comporta anzitutto una corretta presentazione della finalità pastorale del culto ai Santi, vale a dire la glorificazione di Dio, «mirabile nei suoi Santi», e l’impegno di condurre una vita modellata sull’insegnamento e l’esempio di Cristo, del cui Corpo mistico i Santi sono membra eminenti. E richiede altresì una corretta presentazione della figura del Santo. Secondo un sano indirizzo della nostra epoca, tale presentazione si soffermerà sul valore della sua personalità cristiana, sulla grandezza della sua santità e l’efficacia della testimonianza evangelica, sul carisma personale con cui arricchì la vita della Chiesa. Il “giorno del Santo” ha anche una grande valenza antropologica: è giorno di festa. Attraverso manifestazioni di gioia e di giubilo la festa è affermazione del valore della vita e della creazione. In quanto interruzione della monotonia del quotidiano, delle forme convenzionali, dell’asservimento alla necessità del guadagno, la festa è espressione di libertà integra, di tensione verso la felicità piena, di esaltazione della pura gratuità. In quanto testimonianza culturale, essa mette in luce il genio peculiare di un popolo, i suoi valori caratteristici, le espressioni più genuine del suo folklore. In quanto momento di socializzazione, la festa è occasione di dilatazione dei rapporti familiari e di apertura a nuove relazioni comunitarie. Ma non sono pochi gli elementi che insidiano la genuinità della “festa del Santo” dal punto di vista sia religioso sia antropologico. Dal punto di vista religioso, la “festa del Santo” o la “festa patronale” di una parrocchia, dove essa è svuotata del contenuto specificamente cristiano che ne era all’origine – l’onore reso a Cristo in uno dei suoi membri –, appare trasformata in una manifestazione meramente sociale o folkloristica e, nel migliore dei casi, in un’occasione favorevole di incontro e di dialogo tra i membri di una stessa comunità. Dal punto di vista antropologico, si noti che non di rado accade che gruppi o singoli individui, credendo di “far festa”, in realtà, per i comportamenti che assumono, si allontanano dal suo genuino significato. La festa infatti è partecipazione dell’uomo alla signoria di Dio sulla creazione e al suo “riposo” attivo, non ozio sterile; è manifestazione di gioia semplice e comunicabile, non sete smisurata di piacere egoistico; è espressione di vera libertà, non ricerca di forme di divertimento ambiguo, che creano nuove e sottili forme di schiavitù.


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INNO A SAN FLAVIANO

Risplende nel cielo l’invitto Flaviano pastor della Chiesa d’oriente lontano.

Il suon del suo nome sull’ali di venti, in eco qui giunse fra lodi e concenti.

Le glorie cantiamo del Santo Patrono fidenti preghiamo innanzi al suo trono.

Qui venne il suo braccio dai lidi d’oriente, è vanto, è tesor, del popolo fidente.

Lodiamo le gesta l’eroiche virtù, l’esempio ch’ei diede di amore a Gesù.

L’omaggio, l’encomio al santo rendiamo il suo patrocinio sicuri invochiamo.

Con sangue di martire bagnò la sua sede, non vinse la forza, ma vinse la fede.

Rafforza la fede infondi la speme al ciel ne conduci chi duolo non teme.

Rifulge il suo nome di gloria e splendor, con preci, con fiori rendiamogli onor.

Fremente bufera sconvolse la Chiesa di Grecia il patriarca fu strenua difesa.

L’insigne reliquia del gran protettore è scudo di fede, è pegno d’amore.

A nostra tutela sollevala mano, benigno proteggi la tua Conversano.


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Il Servizio Foto-video per i festeggiamenti di San Flaviano è offerto a devozione dalla Famiglia Buonsante



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