CAMCOM VERONA 2022#1 HOUSE ORGAN DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
PAROLE CHIAVE
TENSIONI E INCERTEZZE Congiuntura economica da shock, le nostre imprese hanno davanti un altro anno difficile Lo scenario globale è dominato dalle estreme tensioni e incertezze generate dall’invasione russa in Ucraina. L’impatto sull’attività economica agisce come uno shock di offerta e di domanda di merci profondo, al momento difficilmente quantificabile, perché il contesto è in continua evoluzione. La crisi militare, peraltro, si innesta su un quadro già reso difficile dal perdurare della pandemia, dalle pressioni al rialzo sui prezzi delle materie prime e dai colli di bottiglia in alcune catene di fornitura globali. Gli effetti della crisi sono fortemente diseguali tra aree e settori, in base alla vicinanza al conflitto, alle dipendenze da petrolio, gas e altre commodity e, in generale, alle connessioni produttive e finanziarie con i paesi direttamente coinvolti nella guerra (Russia, Ucraina e Bielorussia). Tra le principali macroaree, l’Unione europea è quella più colpita, come segnalano il deprezzamento dell’euro e le perdite registrate nelle principali piazze finanziarie nei primi giorni del conflitto. Tra i settori, sono più coinvolti quelli energivori Il grave shock economico provocato dall'emergenza Covid-19 ha rappresentato una sfida senza precedenti per le imprese, ma anche una spinta per attuare un cambiamento nella direzione di una ulteriore e migliorata competitività. Com’è cambiata la visione strategica tra gli imprenditori e i dirigenti del tessuto imprenditoriale con l’impatto della crisi pandemica e delle attuali tensioni geopolitiche? Lo scorso anno le imprese hanno recuperato le quote di mercato perse, generando una ripresa consistente grazie alle capacità di adattamento ai cambiamenti e alla loro resilienza. Purtroppo verso fine anno, la congiuntura ha avuto un andamento negativo per i rincari delle risorse energetiche e delle materie prime. Andamento poi esacerbato dalle tensioni geo-politiche in corso. Ora, le imprese
debbono nuovamente confrontarsi con nuove e impreviste problematiche, ma sono fiducioso che riusciranno ad uscirne vincenti. Della capacità competitiva delle nostro imprese sono la prova i lusinghieri dati delle vendite estere di prodotti veronesi nel 2021 che hanno recuperato e superato i dati pre pandemia. Quanto al mercato interno, certo il commercio, i servizi e il turismo hanno sofferto dei lockdown, ma dato il positivo riscontro dell’aumento dei flussi turistici per le vacanze pasquali, ci sono buone premesse per una ripresa sostenuta. Il settore manifatturiero e l’agroalimentare si stanno confrontando con un ambiente competitivo, incerto e complesso: la digitalizzazione e la sostenibilità sono due importanti leve che permetteranno alle imprese di essere resilienti e costruire le basi per un nuovo futuro. Oggi più che mai è fondamentale essere preparati alla trasformazione, mettendo in campo visione strategica e flessibilità. Le imprese non hanno perso fiducia nel futuro, ma sarà importante valutare quanto perdureranno le condizioni attuali e, in particolare, l’andamento dei prezzi e dell’inflazione in Europa. Le imprese hanno finora in gran parte assorbito nei propri margini, fino ad annullarli in alcuni casi, questi aumenti dei costi, invece di scaricarli sulle fasi successive della produzione. I margini erosi spiegano perché l’inflazione in Italia è più bassa che altrove. Questo sforzo degli imprenditori dovrà trovare un adeguato sostegno in una politica economica del Governo mirata a erogare sostegno concreto e a calmierare i costi dell’energia. Gli imprenditori veronesi, pur con fatica e sacrifici, sapranno fare la loro parte e affrontare questa nuova difficoltà, con la capacità di resilienza che il nostro territorio ha sempre dimostrato. Cesare Veneri Segretario Generale