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/ DIRITTO E ECONOMIA
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QUESTO VOLUME, SPROVVISTO DI TALLONCINO A FRONTE (O OPPORTUNATAMENTE PUNZONATO O ALTRIMENTI CONTRASSEGNATO), È DA CONSIDERARSI COPIA DI SAGGIO - CAMPIONE GRATUITO, FUORI COMMERCIO (VENDITA E ALTRI ATTI DI DISPOSIZIONE VIETATI: ART. 17, L.D.A.). ESCLUSO DA I.V.A. (DPR 26-10-1972, N.633, ART. 2, 3° COMMA, LETT. D.). ESENTE DA DOCUMENTO DI TRASPORTO.
IDA
Anna Grazia Zampiccinini
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Destinatari
MATERIALI
▶ Studenti italiani e stranieri iscritti al primo biennio dei corsi di Istruzione degli Adulti finalizzati al conseguimento del diploma di Scuola secondaria di secondo grado.
AD ACCESSO RISERVATO Il codice alfanumerico stampato su questa pagina o sul frontespizio consente lo sblocco dei materiali riservati su:
▶ Studenti del biennio e del biennio dei nuovi CPIA.
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La Struttura
▶ Guida per l’insegnante ▶ Soluzione degli esercizi ▶ Materiali didattici aggiuntivi
- 4 moduli di diritto (La norma giuridica, La persona e il rapporto giuridico, Lo Stato, L’organizzazione internazionale) - 3 moduli di economia (L’attività economica, Il mercato, Il sistema economico) e un modulo sul mondo del lavoro (Il mondo del lavoro).
Sono stati introdotti alcuni glossari che rendono più chiari i termini disciplinari.
PORTALE IDA Un supporto al personale della scuola e agli amministratori locali impegnati nel settore dell’educazione degli adulti e nella realizzazione dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Approfondimento delle conoscenze sulla normativa, la didattica, l’orientamento, la valutazione e la certificazione delle competenze nei Centri Territoriali Permanenti e nei corsi serali.
La verifica di fine unità verte sui concetti-chiave affrontati.
Per il biennio
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diritto e economia
Ogni modulo si apre con l’esplicitazione degli argomenti proposti e delle competenze e abilità esercitate, e si conclude proponendo alcuni brevi casi giuridici o di natura economica che lo studente è chiamato a risolvere. In ciascun modulo il testo è suddiviso in 3 unità ed è organizzato a domande, per sostenere e rendere più semplice lo studio anche in autonomia.
MATERIALI AD ACCESSO LIBERO www.loescher.it/ida
regole e societÀ
IDA regole e societÀ Per il biennio
NEL WEB
Zampiccinini
SU CARTA
In copertina: © A. Unangst/Photographer's Choice/Getty Images
Un volume agile, da utilizzare in classe o in autonomia, che predilige la semplicità espositiva e la possibilità di trattare in parallelo diritto ed economia.
3308
NELL'ELENCO DEI LIBRI DI TESTO INDICARE L'INTERO CODICE ISBN
3308
€ 8,90
ISBN 978-88-201-3308-5
Zampiccinini regole e societÀ
11400
La Linea Edu
VALIDO PER IL 2014
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Anna Grazia Zampiccinini
Regole e societĂ
Per il biennio
La Linea Edu
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Presentazione Diritto e economia si rivolge agli studenti del biennio delle scuole serali. La materia è suddivisa in otto moduli, ciascuno composto da tre unità. I primi quattro moduli sono dedicati al diritto, i successivi tre all’economia e l’ultimo al mondo del lavoro. Il testo presenta una struttura a domande nel tentativo, da un lato, di aiutare a circoscrivere con più facilità i temi proposti, evidenziandone con immediatezza gli aspetti più rilevanti, dall’altro, di facilitare l’apprendimento, in particolare quando questo avvenga nell’ambito dello studio autonomo. L’obiettivo di una piena fruibilità del testo ci ha spinto a optare per un’esposizione progressiva e “diluita” dei concetti e del lessico propri delle nostre discipline. Nelle pagine iniziali, infatti, i concetti sono avvicinati per “approssimazione”, venendo poi specificati in modo sempre più chiaro e pertinente a mano a mano che lo studente si addentra nel testo. Quanto al lessico, una particolare cura è stata adottata nel predisporre glossari esplicativi dei (necessari) termini più difficili. Il testo prevede una nutrita serie di attività e di approfondimenti; le prime sono intese a irrobustire l’apprendimento (in particolare quando questo avviene in modo autonomo), i secondi sono volti a sollecitare l’interesse di un pubblico di lettori adulti, giovani adulti, italiani e stranieri. Si sono privilegiati, in tal senso, temi che, per la stretta relazione con l’attualità e la contestualizzazione nell’esperienza comune degli adulti, favoriscano la discussione in classe o eventuali percorsi di ricerca individuale. A conclusione di ciascuna unità, la sezione Un aiuto per lo studio, si propone di aiutare lo studente a riassumere il testo affrontato e a far sue le nozioni più rilevanti del lessico disciplinare. Ogni modulo termina, poi, con la sezione Mettiti alla prova, che propone un ventaglio di casi ai quali lo studente è chiamato a dar soluzione, facendo esclusivo affidamento sulle competenze da lui maturate. Il diritto e l’economia sono discipline che hanno uno stretto legame con ciò che accade nella vita di tutti i giorni, che ci aiutano a percepire e a comprendere il quadro delle regole vigenti nella nostra società e ci danno, perciò, la possibilità di esserne attori consapevoli. L’intento di questo volume è di porsi come uno strumento di ausilio di questo non facile, ma indispensabile, processo. L’Autrice
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Indice 1 La norma giuridica 5
1 La norma giuridica e le altre norme 2 Le fonti giuridiche e la scala gerarchica 3 La ricerca, l’interpretazione e l’efficacia della norma giuridica
2 La persona e il rapporto giuridico
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3 Lo Stato
49 50 61 68
4 L’organizzazione internazionale
75 76 81 86
4 La persona fisica 5 La persona giuridica 6 Il rapporto giuridico e il bene in senso giuridico
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7 Lo Stato 8 Lo Stato italiano: dallo Statuto albertino alla Costituzione del 1948 9 La Costituzione della Repubblica italiana e gli organi costituzionali
10 Il diritto internazionale 11 Le organizzazioni internazionali 12 L’Unione Europea
5 L’attività economica
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6 Il mercato
113 114 126 131
7 Il sistema economico
141 142 152 157
8 Il lavoro: istruzioni per l’uso
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13 I bisogni e i beni 14 La produzione e la distribuzione 15 Il consumo, il risparmio e l’investimento
16 La domanda, l’offerta e il prezzo 17 I tipi e le forme di mercato 18 La moneta, l’inflazione e il mercato
19 I soggetti del sistema economico 20 Evoluzione e tipologie del sistema economico 21 Sviluppo e sottosviluppo economico
22 Il lavoro nelle fonti dell’ordinamento giuridico italiano 23 Il lavoro autonomo e imprenditoriale 24 Il lavoro subordinato e parasubordinato
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La norma giuridica
1 La norma giuridica e le altre norme 2 Le fonti giuridiche e la scala gerarchica 3 La ricerca, l’interpretazione e l’efficacia della norma giuridica In questo modulo imparerai che: • Le norme esistono per assicurare la pacifica e ordinata convivenza degli uomini. • La norma giuridica è una regola che impone determinati comportamenti. • La norma giuridica deve essere rispettata: la sua violazione comporta una sanzione. • La norma giuridica è astratta e generale. Per applicarla a un caso concreto occorre capirne il senso, cioè interpretarla. • La norma giuridica regola solo i fatti accaduti dopo la sua entrata in vigore e ha efficacia nello Stato in cui è emanata. • La norma giuridica è contenuta nelle fonti giuridiche che, secondo il principio gerarchico, hanno un valore diverso. Competenze • Saper riconoscere una norma giuridica. • Saper individuare e ricercare le fonti giuridiche. • Saper individuare il precetto e la sanzione di una norma giuridica. • Saper distinguere le modalità interpretative e l’efficacia delle norme giuridiche nel tempo e nello spazio. Abilità • Essere in grado di illustrare il concetto di norma giuridica e di fonte giuridica. • Essere in grado di distinguere le differenti fonti giuridiche e la loro gerarchia. • Essere in grado di riconoscere le norme giuridiche utili per prevenire e risolvere i conflitti.
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“Nello stato di natura gli uomini nascono nell’uguaglianza, ma non potrebbero rimanervi. La società fa loro perdere questa condizione, ed essi non ridivengono uguali se non in grazia delle leggi [...]. In uno Stato, cioè in una società regolata da leggi, la libertà consiste unicamente nel potere fare ciò che si deve volere e nel non essere costretti a fare ciò che non si deve volere. Occorre avere ben presente che cosa sia l’indipendenza e che cosa sia la libertà. La libertà è il diritto di fare tutto ciò che le leggi permettono: infatti se un cittadino potesse fare ciò che esse proibiscono, non avrebbe più libertà, poiché anche gli altri acquisterebbero un tale potere.” Montesquieu, Lo spirito delle leggi
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La norma giuridica e le altre norme
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La norma giuridica e le altre norme
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1 La storia dell’umanità è da sempre accompagnata da regole?
Una società che non si dà regole non può esistere. Dove non ci sono regole c’è la lotta di tutti contro tutti e l’unica legge che vige è quella del più forte. In tale condizione ciascuno impegna le proprie energie nell’unico compito di non soccombere e non dedica alcun impegno ad attività che coinvolgono gli altri, impedendo così il formarsi della società. Per questo le regole sono una caratteristica necessaria di ogni gruppo sociale. Esse assicurano la vita ordinata del gruppo, garantendo la sopravvivenza degli associati e facendo in modo che la libertà di ciascuno di loro sia compatibile con la libertà degli altri. La storia della civiltà è dunque accompagnata dalla costante presenza di norme. A mano a mano che le organizzazioni umane sono diventate più articolate e specializzate anche le norme si sono fatte più specifiche e settoriali. Se volgiamo lo sguardo intorno a noi ci rendiamo conto della complessità della società di oggi. Essa racchiude in sé tanti insiemi sociali che si sono moltiplicati nel corso storico: non vi sono, come un tempo, solo le famiglie o le comunità religiose, ma vi sono anche le imprese, i sindacati, i partiti politici, le associazioni culturali e sportive ecc. La proliferazione di questi tipi di organizzazione riflette il bisogno che le persone hanno di associarsi con altri per vivere una vita migliore. Già nella Preistoria, i leader delle prime comunità stanziali agricole decidevano le regole di comportamento e amministravano la giustizia risolvendo le controversie e infliggendo punizioni: questi capi erano figure che mediavano tra il gruppo sociale e la Natura, intesa come divinità, e il loro potere si definiva pertanto come sacro e inviolabile. Le prime raccolte di regole di cui si ha notizia sono i codici in lingua sumera datati intorno al 2000 a.C. Si tratta del Codice di Ur-Nammu, re fondatore della dinastia degli Ur, e del Codice di Lipt-Ishtar, re di Isin, città sumera della Mesopotamia. Il codice più famoso rimane però il Codice di Hammurabi, re babilonese vissuto intorno al 1700 a.C. Questo codice è scritto su una stele e contiene 282 disposizioni. Vi si introduce la legge del taglione, ma la grande novità per il tempo è il tentativo Codice Raccolta organica di rendere tale raccolta di norme l’unico riferimento legislativo di norme giuridiche. di tutta la Mesopotamia.
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RIFLETTI E RISPONDI Leggi il testo e individua ( ) tra gli articoli del Codice di Hammurabi quelli che prevedono la legge del taglione.
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La norma giuridica |
Nella società di oggi le regole, o norme sociali, hanno lo scopo principale di disciplinare la convivenza delle persone e di garantire i diritti di ciascuno dei consociati, pur nel rispetto di quelli degli altri. In tal modo le norme sociali favoriscono il benessere di tutta la collettività, obbligando ciascuno di noi a comportarsi civilmente con il resto della società. Derivano dagli obblighi posti dalle norme sociali azioni come: salutare un amico per strada, cedere il posto in autobus a una persona anziana, svolgere attività di volontariato a favore dei più deboli, rispettare il regolamento condominiale e così via. Le norme sociali possono essere distinte in: • norme morali, • norme religiose, • norme di buona educazione, • norme giuridiche. Sono norme morali quelle che derivano dalla coscienza individuale e determinano ciò che è moralmente, o eticamente, giusto e ciò che non lo è, come, per esempio, aiutare una persona che si trova in difficoltà economiche. Le norme religiose derivano dalla religione e stabiliscono ciò che è giusto secondo una confessione religiosa, sancendo, per esempio, che il cattolico debba partecipare alla Messa o che il musulmano osservi il Ramadan. Le norme di buona educazione sono le regole che discendono dal “principio di convenienza e correttezza sociale”, e impongono, per esempio, di salutare un conoscente quando lo si incontra o di spegnere il telefonino quando si sta facendo conversazione con qualcuno. Che cosa accade se queste norme non vengono rispettate? Il mancato rispetto di una norma morale provoca un risentimento interiore, come è il tipico caso del senso di colpa; la violazione di una norma religiosa, cui di solito si dà nome di “peccato”, prefigura (o può prefigurare) una punizione nella vita ultraterrena; l’inosservanza di una norma di buona educazione può causare la disapprovazione o il rimprovero degli altri.
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2 Quali sono le regole presenti nella società di oggi?
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La legge del taglione La legge del taglione stabiliva che i comportamenti che danneggiavano fisicamente una persona fossero puniti con la vendetta della vittima e dei suoi familiari, ai quali era riconosciuto il diritto di procurare al colpevole un danno fisico equivalente o uguale a quello subito. 1. art. 21: “Se un amelu (nobile) ha praticato un buco in una casa, sarà ucciso e seppellito davanti al buco.” 2. art. 198: “Se un amelu cava un occhio a un muskenu (plebeo) pagherà una mina d’argento.” 3. art. 205: “Se un wardu (schiavo) percuote la guancia del figlio di un amelu, gli si taglierà un orecchio.” 4. art. 229: “Se un architetto ha costruito una casa per un amelu e la casa crolla e uccide il padrone, l’architetto sarà ucciso.”
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Le norme giuridiche, che storicamente derivano e quindi spesso incorporano le norme morali e religiose più importanti, si distinguono da esse perché se non vengono rispettate sono previste conseguenze sfavorevoli chiamate sanzioni giuridiche. Così, a proposito di furto, l’art. 624 del nostro codice penale (c.p.) sancisce che: “Chiunque s’impossessa della cosa mobile (p. 45) altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516.” La presenza delle norme giuridiche fa sì che la società si traStato Organizzazione sformi in uno Stato (p. 49). composta da tre L’insieme di tutte le norme giuridiche presenti in uno Staelementi fondamentali: il popolo, il territorio e la to in un dato momento storico costituisce l’ordinamento sovranità. giuridico di quello Stato.
Codice penale Raccolta organica di norme di diritto penale.
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La morma giuridica e le altre norme
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RIFLETTI E RISPONDI Leggi il brano e rispondi alla domanda. Il sabato di Paolo Un sabato pomeriggio Paolo va a fare la spesa al supermercato e, visto che è molto affollato, quando arriva alla cassa passa davanti agli altri clienti in fila che lo guardano con riprovazione. Tornato a casa, mentre sale in ascensore, incontra il vicino ma non lo saluta a causa di una discussione avuta con lui qualche giorno prima. Dopo cena va con gli amici al cinema ma, dato che è in ritardo, con l’automobile supera il limite di velocità consentito e oltrepassa un incrocio senza dare la precedenza. Davanti al cinema, non trovando un posteggio, lascia la macchina in un parcheggio riservato ai disabili al quale non avrebbe diritto. Quali norme giuridiche ha trasgredito Paolo nel corso della giornata? ....................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................
3 Come si può definire la norma giuridica? La norma giuridica è una regola di comportamento obbligatoria. È composta da due parti: il precetto, cioè il comando che impone di tenere una certa condotta e la sanzione giuridica che è la conseguenza collegata alla mancata osservanza del precetto.
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La sanzione giuridica ha tipicamente tre funzioni: • funzione preventiva, dal momento che induce gli individui a osservare il precetto per evitare spiacevoli conseguenze; • funzione punitiva, dato che chi viola il precetto subisce una conseguenza negativa; • funzione riparatoria, infatti essa ha l’obiettivo di rimediare agli effetti sfavorevoli causati dalla inosservanza del precetto.
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La norma giuridica |
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Quanto alla tipologia, occorre dire che le sanzioni possono essere distinte in: • penali, • civili, Reato • amministrative. Comportamento che La sanzione penale si applica quando si compiono dei reati, cioè produce un fatto dei comportamenti ritenuti particolarmente gravi per la società, contrario a un interesse e ha una funzione prevalentemente punitiva. Essa può consistere tutelato dalla norma penale. nella restrizione della libertà personale per un periodo che può essere anche molto lungo, fino alla durata della vita nel caso dell’er- Reclusione Limitazione della libertà gastolo, oppure nel pagamento di una somma di denaro. L’art. personale. 605 c.p., che tratta del reato di sequestro di persona, sancisce Codice civile per esempio che: “Chiunque priva un’altra persona della libertà Raccolta organica di personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni.” In norme giuridiche che regolano i rapporti tra alcuni Stati lo stesso reato è punito con la pena di morte. privati. La sanzione civile si applica quando viene violata una norma che tutela l’interesse di una persona e ha una funzione prevalentemente riparatoria che si esprime il più delle volte attraverso il pagamento di una somma di denaro. Per esempio, l’art. 833 del codice civile (c.c.) stabilisce che il proprietario di una cosa “non può fare atti i quali non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri”: dovrà pertanto fare cessare tali atti ed eventualmente riparare il danno causato. La sanzione amministrativa si applica alle violazioni di norme che riguardano la relazione dei cittadini con la Pubblica Amministrazione. Essa è l’insieme degli organi che hanno il compito di svolgere le attività volte al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini (quindi sono organi della Pubblica Amministrazione i Comuni, la scuola, le forze dell’ordine ecc.). Esempi di sanzioni amministrative sono l’abbattimento di un’opera edilizia abusiva o il pagamento di una somma di denaro per avere parcheggiato la macchina in divieto di sosta (la “multa”).
RIFLETTI E RISPONDI Individua e scrivi la funzione, o le funzioni, corrispondenti alle seguenti sanzioni. 1. Reclusione per avere commesso un furto. .........................................................................................
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2. Multa per mancato pagamento del biglietto dell’autobus. .......................................................
.................................................................................................................................................................................
3. Risarcimento per aver danneggiato un’automobile. .....................................................................
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4 La norma giuridica deve avere particolari caratteri?
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La morma giuridica e le altre norme
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La norma giuridica possiede alcuni caratteri che il legislatore deve tenere ben presente nel momento in cui la formula. Tali caratteri sono: • l’obbligatorietà, • la generalità, • l’astrattezza, • la bilateralità, • la positività. Si è detto poco sopra che la norma giuridica deve essere obLegislatore bligatoriamente osservata e che tale obbligatorietà è gaOrgano che fa le leggi. rantita dalle sanzioni poste a carico del trasgressore. La norma giuridica deve essere generale nel senso che essa si deve rivolgere al maggior numero possibile di destinatari e non a specifiche persone. Essa deve poi essere astratta, cioè deve descrivere in via ipotetica e astratta una situazione, chiamata “fattispecie”. Sarà il giudice a confrontare la fattispecie astratta ai casi, reali e concreti, che gli vengano sottoposti e ad applicare la norma. Generalità e astrattezza attuano i principi di uguaglianza Principio della certezza e di certezza del diritto che presiedono al nostro ordinadel diritto Principio in base al quale mento e fanno sì che il legislatore possa fare economia di ogni persona deve essere norme, dal momento che una singola norma è applicabile a in grado di prevedere le una serie di casi concreti in origine indeterminabile. Tuttaconseguenze giuridiche del proprio comportamento. via questi stessi caratteri hanno il limite di rendere la norma interpretabile in modi differenti e perciò possono condurre a un’applicazione disomogenea. La norma giuridica è bilaterale perché contiene sia un dovere sia un diritto. A ogni dovere posto a carico di una persona corrisponde, infatti, un diritto a favore di un’altra: per esempio una norma che impone al debitore di pagare il proprio debito attribuisce contemporaneamente al creditore il diritto di pretendere la somma di denaro a lui dovuta. La positività significa invece che la norma è posta in essere dallo Stato e da questo è fatta valere. Analizziamo ora il caso dell’art. 2043 c.c., che tratta del risarcimento per fatto illecito, per individuare i caratteri sopra enunciati. Esso recita: “Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.” Quando la norma parla di “qualsiasi fatto”, fa riferimento al fatto compiuto da “chiunque”, senza che sia possibile stabilire in anticipo uno specifico destinatario della disposizione (generalità). Sia il fatto sia il danno che ne deriva sono descritti in termini astratti: il fatto può essere volontario o derivare da negligenza, mentre il danno che ne consegue deve essere genericamente arrecato ad altre persone. È evidente l’astrattezza della situazione considerata. L’obbligatorietà della norma è sancita dalla espressa menzione dell’obbligo di risarcire il danno. La positività si esprime attraverso la citazione della fonte giuridica a cui appartiene la norma (l’art. 2043 c.c.), che garantisce che Fonte giuridica la norma è stata posto in essere da un organo legittimato. Atto o fatto da cui hanno origine una o più norme Infine il diritto a non subire un danno e il dovere di risarcirlo giuridiche. sono espressione del carattere della bilateralità.
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RIFLETTI E RISPONDI Sull’esempio dell’analisi appena svolta, prova a individuare i caratteri della norma giuridica nell’articolo che segue. art. 415 codice penale Istigazione a disobbedire alle leggi “Chiunque pubblicamente istiga alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico, ovvero all’odio fra le classi sociali, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.” ....................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................
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Le norme giuridiche dello Stato sono piuttosto numerose. Per facilitarne la reperibilità e l’uso esse sono raggruppate e classificate in un sistema organizzato. Tale sistema prevede una prima ripartizione tra: • norme di diritto oggettivo, • norme di diritto soggettivo. Le norme di diritto oggettivo attribuiscono ai destinatari principalmente un dovere. Le norme di diritto soggettivo, invece, attribuiscono ai destinatari un potere di tutela di un proprio interesse e si risolvono perciò nel conferimento di un diritto, cioè nella possibilità di pretendere che altri tengano un determinato comportamento. Una seconda ripartizione, molto importante, è tra: • norme di diritto pubblico, • norme di diritto privato. Le norme di diritto pubblico regolano il rapporto tra lo Cittadino Stato e le persone in quanto cittadini, in particolare rego- Persona originaria e/o lano sia le situazioni in cui lo Stato esercita il suo potere di residente in uno Stato di cui ha la cittadinanza, cioè nei comando sui cittadini, sia l’organizzazione e l’attività degli confronti del quale ha diritti uffici dello Stato e degli enti pubblici. In questi casi lo Stato e doveri. si trova in una posizione di supremazia. Ente pubblico Le norme di diritto privato, invece, regolano i rapporti tra Struttura organizzata che fini di interesse le persone in quanto privati. Esse regolano anche i rap- persegue collettivo. porti tra i privati e lo Stato nei casi in cui quest’ultimo si ponga in una condizione di parità, si comporti cioè come un privato. I rami del diritto pubblico e del diritto privato sono ulteriormente ripartiti. L’insieme delle norme di diritto pubblico può essere frazionato in più ridotti sottoinsiemi omogenei. Essi sono: • il diritto penale, che comprende le norme che definiscono i reati e le relative sanzioni; • il diritto costituzionale, che riguarda le regole fondamentali dell’organizzazione statale e del funzionamento degli organi più importanti dello Stato;
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5 Come sono classificate le norme giuridiche?
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Processo Procedimento composto da una serie ordinata di atti o fasi attraverso cui si svolge la funzione giudiziaria. Tributo Prestazione di denaro dovuta dai cittadini allo Stato. Unione Europea Organizzazione internazionale con carattere sovranazionale composta da 28 Stati che fanno parte del continente europeo.
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• il diritto amministrativo, che interessa l’attività della Pubblica Amministrazione; • il diritto processuale, che regola lo svolgimento dei processi; • il diritto tributario, che regola l’attività posta in essere dagli organi dello Stato per il pagamento dei tributi; • il diritto ecclesiastico, che regola i rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose, in particolare quelli con la Chiesa cattolica; • il diritto comunitario, che comprende le norme che regolano il funzionamento e l’attività dell’Unione Europea.
Anche il diritto privato è suddiviso in alcuni sottoinsiemi tra cui i più rilevanti sono: • I l diritto civile, che comprende le norme che regolano i rapporti tra le persone in quanto privati. • Il diritto commerciale, che disciplina l’attività svolta dall’impresa e dall’imprenditore.
approfondimento LA PENA DI MORTE IN ITALIA DALL’UNITÀ A OGGI
dei reati contro lo Stato punibili con la morte, e Al momento dell’unificazione in Italia erano in reintrodusse la pena di morte anche per alcuni vigore due codici penali: uno in Toscana, dove la reati comuni. pena di morte era stata abolita, e l’altro nel resto Nell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale, del Regno che prevedeva la pena capitale per un il 10 agosto 1944, fu abolita la pena di morte per gran numero di reati politici e comuni. tutti i casi previsti dal codice penale del 1930, ma Nel 1889 fu approvato un nuovo codice penale fu introdotta per alcuni gravi reati di fascismo e predisposto dal ministro di grazia e giustizia Giudi collaborazione con i nazifascisti; qualche anno seppe Zanardelli che bandiva dall’ordinamento dopo essa fu reintrodotta temporaneamente anitaliano la pena di morte. Essa restava tuttavia che per partecipazione a banda armata, per furto nel codice militare. con violenza e per estorsione. La pena di morte fu reintrodotta nella legislazioLe ultime tre esecuzioni capitali che hanno avuto ne penale italiana con una legge del 1926 voluluogo in Italia risalgono al marzo 1947. ta da Benito Mussolini per punire Reato comune Dall’aprile del 1945 al marzo del 1947 coloro che attentavano alla vita e è il reato che può furono, infatti, eseguite 88 condanne alla libertà della famiglia reale o essere commesso da chiunque, mentre a morte, tutte per collaborazione con i del capo del governo. nazifascisti. Nel 1930 il nuovo codice pena- il reato proprio può essere commesso La Costituzione italiana del 1948 ha abole, chiamato codice Rocco (il suo solo da alcune lito la pena capitale sia per i reati comuni principale ispiratore era infatti Al- categorie di persone. sia per i reati militari in tempo di pace. fredo Rocco), aumentò il numero
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Nel 1989 Amnesty International ha poi lanciato una campagna mondiale contro la pena di morte che ha contribuito a sostenere l’approvazione di una
nuova legge italiana che, nel 1994, ha abolito la pena capitale anche per i reati militari commessi in tempo di guerra.
laboratorio Che cos’è e che cosa fa Amnesty International? Ricerca informazioni sul sito Internet www.amnesty.it. Leggi la parte relativa alla campagna “No alla pena di morte” e rifletti su quali argomenti possono sostenere il mantenimento della pena di morte e quali, invece, la sua abolizione.
Norma sociale: ......................................................................................................................................................................
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Norma giuridica: . .................................................................................................................................................................
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Sanzione: .................................................................................................................................................................................
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Ordinamento giuridico: .....................................................................................................................................................
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2 Rispondi alle domande.
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1 Attribuisci a ciascun concetto-chiave una definizione.
modulo
un aiuto per lo studio
a. Qual è la differenza tra la norma giuridica e le altre norme sociali?
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b. Quali sono gli elementi che compongono la norma giuridica? ................................................................................................................................................................................................. c. La sanzione assolve la stessa funzione per qualsiasi tipo di violazione? ................................................................................................................................................................................................. d. L’ordinamento giuridico è presente in una società o in uno Stato? ................................................................................................................................................................................................. e. Come vengono classificate le norme giuridiche?
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Le fonti giuridiche e la scala gerarchica
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Le fonti giuridiche e la scala gerarchica
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1 Dove possiamo trovare e conoscere le norme giuridiche? Nella vita quotidiana capita spesso di dover affrontare controversie con altri, per esempio quando l’amico a cui si è prestata una somma di denaro ritarda nel saldare il proprio debito, o il vicino di casa ci disturba durante le ore notturne, oppure il negoziante ci vende un oggetto difettoso. Che cosa possiamo fare in queste situazioni? Per sapere come dobbiamo comportarci, cioè a quale norma giuridica dobbiamo affidarci per tutelare la nostra posizione, dobbiamo consultare i testi che le contengono. In altre parole dobbiamo ricorrere alle fonti giuridiche. Per fonti giuridiche si intendono tutti gli atti o i fatti giuridici attraverso cui si manifesta la norma giuridica. Le fonti giuridiche si presentano all’interno dell’ordinamento giuridico in numero assai elevato e questo accade perché lo Stato, oggi, al contrario di quello che accadeva fino agli inizi del ’900, regola in modo sempre più particolareggiato la vita sociale. La classificazione più importante che riguarda le fonti giuridiche Atto giuridico è quella che le distingue in: Manifestazione di • fonti di cognizione, una volontà che produce effetti in • fonti di produzione. ambito giuridico. Le fonti di cognizione sono quelle che permettono di conoscere Fatto giuridico le norme giuridiche. La Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiaSituazione, na (G.U.) è la fonte di cognizione più importante perché pubblica volontaria o no, che produce effetti in tutte le norme che vengono emanate dallo Stato. ambito giuridico. Le fonti di produzione possono invece essere intese in due modi: Parlamento sono fonti di produzione gli organi che producono le norme, Organo eletto dal per esempio il Parlamento che in Italia è il titolare del potere popolo, titolare del potere legislativo. legislativo; ma lo sono anche gli atti che contengono le norme (leggi e regolamenti per esempio) e che si differenziano in base Potere legislativo Potere di emanare le all’organo che le emana e al procedimento adottato, cioè, più semnorme giuridiche. plicemente, in base al modo di formazione.
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Le fonti di produzione, intese nel secondo significato a cui si è fatto riferimento, sono collocate su una scala gerarchica nella quale ciascuna occupa una posizione a seconda della sua importanza.
3 Quali sono le fonti giuridiche contenute nella scala gerarchica?
La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato, la legge su cui si basa l’ordinamento giuridico, mentre le leggi costituzionali hanno la funzione di integrare o modificare la carta costituzionale. Le leggi ordinarie sono fatte dal Parlamento, mentre gli atti aventi forza di legge, cioè il decreto-legge e il decre- Governo Organo titolare del potere to legislativo, sono emanati dal governo. esecutivo, cioè del potere di Le leggi regionali sono di competenza delle Regioni. applicare le leggi. I regolamenti, chiamati anche fonti secondarie, hanno Regione la funzione di disciplinare in modo più specifico ciò che è Ente pubblico territoriale contenuto nelle fonti che le precedono nella scala gerar- autonomo. chica e che sono definite fonti primarie. Fonti secondarie Gli usi e le consuetudini, collocati all’ultimo posto della Atti normativi che non possono scala, sono comportamenti praticati in modo costante da contrastare le fonti primarie. gruppi più o meno vasti di persone con la convinzione Fonte primaria che sia giusto rispettarli come norme giuridiche. Essi va- Atto normativo deliberato da un organo secondo un riano da luogo a luogo: presso la Camera di commercio determinato procedimento. di ogni capoluogo di Provincia vi è la raccolta degli usi e delle consuetudini che sono rispettati e praticati in quel Camera di commercio Ente che associa le imprese di territorio. un determinato territorio. Quanto al modo di formazione delle fonti giuridiche, una Provincia più generale distinzione è tra: Circoscrizione territoriale • fonti scritte, amministrativa che unisce più Comuni. • fonti non scritte.
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Partendo dal presupposto che le fonti giuridiche sono molto numerose, risulta a volte difficile orientarsi per sapere quale norma si deve rispettare, soprattutto quando più fonti regolano lo stesso argomento, a volte anche in modo contrastante. La scala gerarchica, indicandoci la fonte giuridica più importante, ci dice qual è la norma da osservare.
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2 Per quale ragione le fonti giuridiche sono ordinate in modo gerarchico?
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Le fonti scritte sono tutte quelle prodotte da un organo, con un procedimento prestabilito. Le fonti non scritte nascono, invece, dal comportamento delle persone e si risolvono negli usi e nelle consuetudini. Quelle che sono state sopra descritte sono tutte fonti interne perché sono prodotte all’interno dello Stato. Si chiamano fonti esterne quelle che sono emanate da organi internazionali o sovranazionali (p. 75). Per esempio le leggi, o regolamenti, comunitarie sono fonti esterne emanate dall’Unione Europea e hanno vigore anche nel nostro Stato. Nella scala gerarchica esse sono meno importanti della Costituzione ma prevalgono sulle altre fonti interne.
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Le fonti giuridiche e la scala gerarchica
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4 Come funziona la scala gerarchica?
La scala gerarchica funziona in base al criterio della prevalenza della norma collocata nella posizione più alta. Tuttavia, se le norme sono collocate allo stesso livello, vale il criterio della prevalenza della norma più recente. Quindi, per esempio, se viene emanata una legge ordinaria che contrasta con la Costituzione prevale la norma costituzionale, ma se un decreto legge contrasta con una legge ordinaria prevale la fonte entrata in vigore per ultima.
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RIFLETTI E RISPONDI
Rispondi alle domande. 1. Se una legge ordinaria e un decreto legislativo regolano in modo diverso una medesima situazione, quale fonte dobbiamo rispettare? Perché? ............................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................
2. Se una legge regionale contrasta con la Costituzione, quale fonte deve essere seguita? Perché? ............................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................
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CIVIL LAW E COMMON LAW: DUE SISTEMI A CONFRONTO
I sistemi giuridici mondiali sono divisi in due grandi gruppi: • gli ordinamenti di civil law in uso nell’Europa continentale; • gli ordinamenti di common law adottati nei Paesi anglofoni. Gli ordinamenti di civil law si ispirano al modello introdotto in Francia nei primi dell’Ottocento con la codificazione napoleonica, la cui caratteristica è quella di costruire l’intero sistema giuridico a partire dalla fonte scritta. Il legislatore e la legge codificata sono il cardine del diritto, mentre i giudici si limitano ad applicare la legge attraverso la sua corretta interpretazione. Al contrario, gli ordinamenti di common law, tra cui si annoverano quello inglese e quello statunitense, si affidano al principio giurisprudenziale dello stare decisis cioè al carattere vincolante del precedente giudiziario: il giudice davanti a un caso da risolvere si dovrà riferire non a una legge contenuta in un codice (come nei sistemi di civil law), ma alla decisione (cioè alla sentenza) di un altro giudice che ha già vagliato un caso analogo. Il maggior vantaggio degli ordinamenti di civil law è rappresentato dal fatto che le norme sono emanate dal Parlamento, procedimento che garantisce una maggiore democraticità e certezza del diritto, facilitando nel contempo la conoscenza delle norme da parte dei cittadini. Tuttavia, proprio perché la modificabilità delle norme e, più in generale, il recepimento normativo di nuovi fenomeni richiede la procedura parlamentare, tale sistema può talvolta rivelarsi poco rispondente ai cambiamenti della società
La norma giuridica |
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approfondimento
Napoleone sigla il Codice delle riforme civili (codice civile).
(si pensi, per esempio, all’“apparire” di nuove professioni che rimangono sprovviste, magari per anni, di un chiaro quadro normativo di riferimento). Gli ordinamenti di common law, contando invece sul fatto che ogni caso esaminato da un giudice fa legge (case law), consente di recepire con maggiore rapidità le nuove esigenze economiche e sociali, e di adattare più facilmente le norme alla realtà del presente. Il vincolo di una precedente decisione, infatti, può essere superato se il giudice stabilisce che la situazione che ha in esame si presenta con elementi specifici tali da meritare l’applicazione di una nuova e diversa norma. Il più evidente limite del sistema di common law è
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che le norme sono di difficile consultazione e nel corso dell’esame di un caso è perciò difficile avere la certezza di aver verificato tutto il panorama normativo applicabile. Nonostante possa sembrare netta la distinzione tra questi sistemi giuridici, nella pratica si assiste a una crescente contaminazione tra la cultura giuridica dei Paesi anglofoni e quella dell’Europa continentale: nei sistemi di civil law c’è un sem-
pre più forte riconoscimento del valore vincolante dei precedenti giudiziari, soprattutto per quel che riguarda le pronunce delle giurisdizioni superiori; mentre negli ordinamenti di common law è oggi sempre più frequente il ricorso a un diritto di fonte statutaria (statutory law). Ad oggi i Paesi che adottano il civil law, compresi quelli a “sistema misto”, tra cui la Cina, sono 154; i Paesi di common law sono invece 96.
laboratorio Civil law o common law? Dopo aver letto il testo, fai una breve ricerca sulle ragioni storiche che hanno portato alla nascita dei due sistemi e spiega in un massimo di cinque righe gli aspetti positivi e negativi dei due sistemi giuridici anche alla luce della loro genesi.
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Le fonti giuridiche e la scala gerarchica
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un aiuto per lo studio 1 Attribuisci a ciascun concetto-chiave una definizione.
Fonte giuridica: .....................................................................................................................................................................
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Fonte di cognizione: . ..........................................................................................................................................................
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Fonte di produzione: . .........................................................................................................................................................
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Scala gerarchica delle fonti: . ........................................................................................................................................
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2 Rispondi alle domande. a. Qual è la differenza tra fonte di cognizione e fonte di produzione?
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b. Quale funzione svolge la scala gerarchica?
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c. Come possiamo classificare le fonti giuridiche?
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d. Che cosa significa che gli usi e le consuetudini sono una fonte non scritta?
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La ricerca, l’interpretazione e l’efficacia della norma giuridica
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La scoperta e la conquista del Nuovo Mondo |
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La ricerca delle norme giuridiche rientra nella normale attività di lavoro di un avvocato o di un magistrato, ma anche i comuni cittadini hanno spesso necessità di reperire una norma, per esempio perché hanno appreso dalla televisione che è entrata in vigore una legge che li riguarda, oppure perché vogliono verificare in base a quale legge un agente di polizia ha contestato un loro comportamento. In questi casi è necessario ricorrere alle fonti di cognizione, tra cui le principali sono: • la Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana stampata dall’Istituto Poligrafico dello Stato. Nella Gazzetta Ufficiale sono riportate integralmente tutte le fonti giuridiche nazionali emanate nello Stato; • i codici, che sono raccolte organiche di norme relative a una stessa materia. Due sono le modalità per la ricerca di una norma: • in base agli estremi della legge, • in base all’argomento trattato. Per estremi della legge s’intendono i dati che la identificano: il tipo di fonte (con L. si segnala una legge ordinaria, Avvocato Professionista che assiste con D.L. un decreto legge ecc.), la data di promulgazione, e difende una parte di un il numero della legge e la data pubblicazione nella G.U. Con processo. questi dati si può cercare il testo della legge nella G.U. che è reperibile nelle biblioteche, nelle edicole e nelle librerie Magistrato Funzionario pubblico che che distribuiscono i prodotti dell’Istituto Poligrafico dello amministra la giustizia. Stato, oppure anche in Internet all’indirizzo www.ipzs.it. Istituto Poligrafico dello In base all’argomento trattato si può fare una ricerca sui Stato codici o si può consultare Internet, perché ormai diversi Ente di diritto pubblico siti web permettono di reperire le leggi: i siti più impor- che cura la stampa delle pubblicazioni ufficiali dello tanti sono www.parlamento.it per gli atti emanati dal Par- Stato. lamento, www.governo.it per gli atti governativi e www. europa.eu per gli atti dell’Unione Europea. Le ricerche in Promulgazione Atto del Presidente della base all’argomento possono essere facilitate dal fatto che Repubblica con cui attesta ogni legge reca un titolo che dà un’indicazione della ma- che una legge è stata approvata del Parlamento teria che regola.
capit olo
1 Come si ricercano le norme giuridiche?
av v e n i me n t i
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Tuttavia, anche il buon esito della ricerca della fonte non sempre è sufficiente a sapere se una certa norma debba essere applicata. Infatti, come detto, la norma giuridica, essendo astratta, deve essere interpretata per essere applicata ai casi concreti. Interpretare la norma giuridica significa, quindi, ricercarne il significato “esatto” per poterla applicare a una specifica situazione.
RIFLETTI E RISPONDI
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La ricerca, l’interpretazione e l’efficacia della norma giuridica
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Cerca in Internet il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 pubblicato nella G.U. n. 101 del 30 aprile 2008 - Supplemento Ordinario n. 108. Di che cosa tratta? 1. Di contratti di lavoro. 2. Della tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro. 3. Dell’organizzazione delle scuole private.
2 Chi può interpretare le norme giuridiche?
Vari soggetti possono interpretare le norme giuridiche. A seconda della qualità di tali soggetti, l’interpretazione fornita ha effetti diversi. Infatti: • L’interpretazione può essere fatta dallo stesso organo che ha prodotto la norma. In tal caso si tratta di un’interpretazione vincolante, che, cioè, deve essere accettata e rispettata da tutti. Si dice allora che l’interpretazione è autentica. • Quando l’interpretazione proviene dal giudice nel corProcedimento penale so di un procedimento penale o civile viene chiamata Indica la fase di inizio delle giudiziale ed è vincolante solo per le parti coinvolte nel indagini preliminari dopo la procedimento. denuncia della commissione di un reato. • Un ultimo interprete delle norme è lo studioso del diritto, per esempio il docente universitario. La sua interpreProcedimento civile tazione viene detta dottrinale: essa non è vincolante ma Strumento giuridico per risolvere le controversie tra può essere d’aiuto ai giudici e agli altri soggetti che siano i privati. in dubbio sul senso da attribuire alla norma.
rifletti e completa Completa lo schema relativo all’interpretazione delle norme giuridiche. INTERPRETE (SOGGETTO)
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TIPO DI INTERPRETAZIONE
EFFICACIA
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3 Come devono essere interpretate le norme giuridiche?
Vi sono alcuni criteri che guidano l’interpretazione del significato della norma giuridica. Essi sono: • il criterio letterale, secondo cui la norma deve essere interpretata a partire dal significato letterale delle sue parole (interpretazione letterale); • il criterio logico, che prende invece in considerazione la motivazione che ha portato il legislatore a emanare quella norma (interpretazione logica); • il criterio analogico, che suggerisce di far riferimento a norme analoghe (o simili) o ai principi generali del diritto (interpretazione analogica).
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La norma giuridica ha dei limiti che riguardano lo spazio nel quale produce effetti: essa può essere applicata solo nel territorio dello Stato in cui è stata emanata, e ciò in ossequio al principio di territorialità. Tale principio vale sempre per le leggi penali e di polizia, le quali perciò si applicano non solo ai cittadini italiani ma anche agli stranieri presenti sul territorio nazionale. Leggi penali e di polizia penale Per quanto riguarda le norme di diritto privato, vi Norme che assicurano l’ordine pubblico. sono invece numerose eccezioni che permettono di applicare la legge dello Stato di cui la persona ha la Straniero Cittadino di uno Stato estero. cittadinanza. Una precisazione riguarda le norme emanate dall’U- Cittadinanza nione Europea che hanno efficacia, e quindi vengono Condizione giuridica della persona cui lo Stato riconosce diritti e applicate, nel territorio di tutti gli Stati che fanno par- aattribuisce doveri. te dell’Unione.
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4 Dove si applica la norma giuridica?
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5 La norma giuridica può cambiare o ha validità per sempre?
La società umana muta e si evolve nel corso del tempo cambiando i propri valori di riferimento in ambito sociale, economico e politico: questi cambiamenti si esprimono attraverso la creazione di nuove regole (e perciò anche di nuove norme giuridiche). Pensiamo al caso del servizio militare: prima del 2005 esso era obbligatorio e riguardava solo gli uomini, poi la norma che lo disciplinava è cambiata, rendendo il Diritto di voto servizio militare volontario e accessibile anche alle Diritto di eleggere i propri donne. Oppure pensiamo al caso del diritto di voto: rappresentanti.
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La ricerca, l’interpretazione e l’efficacia della norma giuridica
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prima del 1946, in Italia, potevano votare solo gli uomini mentre, a partire dal 2 giugno di quell’anno, è stato introdotto nell’ordinamento il suffragio universale che ha consentito di votare anche alle donne. Tali cambiamenti sono derivati dall’evoluzione della nostra società in una direzione di maggiore parità e uguaglianza tra uomini e donne, e hanno prodotto la soppressione delle norme ritenute inadeguate e l’entrata in vigore di nuove disposizioni di legge. Per efficacia nel tempo di una norma s’intende il periodo in cui essa produce effetti, cioè ha vigenza. Il periodo di vigenza comincia con l’entrata in vigore della norma e si esaurisce con la cancellazione, o abrogazione. La norma entra in vigore dopo 15 giorni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, o sul Bollettino Regionale se si tratta di una legge regionale. Dal momento della pubblicazione deve, infatti, passare un periodo di 2 giugno 1946 tempo, durante il quale la norma non è ancora effiGiorno del referendum per decidere cace. Tale periodo, chiamato vacatio legis, garantila forma di governo tra monarchia e repubblica e per eleggere i deputati sce ai cittadini la possibilità di venire a conoscenza dell’Assemblea costituente. della nuova disposizione; trascorso questo lasso di tempo la legge entra in vigore: è cioè in grado di Bollettino Regionale Fonte di cognizione delle norme produrre i suoi effetti regolando in modo nuovo regionali. rapporti e situazioni.
RIFLETTI E RISPONDI Leggi il testo e rispondi alla domanda successiva.
Ignorantia legis non excusat (l’ignoranza della legge non scusa) Il principio che non è ammesso ignorare la legge (che traduce il senso del latino ignorantia legis non excusat) proviene dal diritto romano. Il principio sta a significare che nessuno può invocare la non conoscenza totale o parziale della legge per evitarne l’applicazione. Le leggi, infatti, trascorso il periodo di vacatio legis, si presumono conosciute da tutti e divengono pertanto obbligatorie. Nel diritto penale, il principio è contenuto nell’art. 5 del Codice di procedura penale Raccolta organica di norme che codice di procedura penale (c.p.p.). Prima del 1988, la giurisprudenza aveva stabilito che que- regolano i procedimenti penali. sto principio non valeva nei casi di: • ignoranza invincibile, cioè nel caso di assoluta impossibilità collettiva di prendere conoscenza della legge, per esempio perché a causa di una calamità la Gazzetta Ufficiale non è stata distribuita; • errore scusabile, che si verifica quando per cause giustificabili, come per esempio la presenza di norme equivoche e sentenze contraddittorie, non è possibile percepire l’illiceità del fatto o del comportamento considerato. In seguito, la Corte costituzionale, con la sentenza n. 364 del 1988 che analizzava la compatibilità dell’art 5 c.p.p. con la Costituzione, ha aggiunto il caso di ignoranza inevitabile. Posto, infatti, che sul cittadino incombe un preciso dovere di informazione rispetto alle norme dell’ordinamento, egli può tuttavia trovarsi in una situazione di ignoranza inevitabile quando: • sia carente delle capacità e abilità che gli permettono di accertare i contenuti di una legge, dunque per una causa soggettiva (si pensi a una persona analfabeta); • l’ignoranza sia determinata da fattori oggettivi, come l’eccessivo numero di leggi, la difficile reperibilità di una norma o l’assolutà oscurità del suo testo. Ritieni sia giusto scusare l’ignoranza della legge anche se in casi limitati? Perché?
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6 Quando la norma giuridica entra in vigore, quali fatti regola?
Le norme giuridiche cessano di avere efficacia nei casi di: • abrogazione espressa, cioè quando il legislatore, emanando una nuova norma, dichiara espressamente l’abrogazione della precedente; • abrogazione tacita, cioè quando una nuova norma subentra alla vecchia (senza che il legislatore abbia dichiarato la vecchia norma abrogata); • referendum. In tal caso sono i cittadini con il voto referendario a decidere dell’abrogazione della norma.
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7 Quando e in che modo una norma giuridica cessa di produrre effetti?
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Quando entra in vigore, la norma giuridica regola le situazioni e i rapporti che si producono da quel momento in poi. Tale regola esprime un principio assai importante di uno Stato democratico, che è il principio della certezza del diritto. Questo principio assicura ai cittadini la sicurezza di muoversi in un contesto di regole conosciute o conoscibili: prima di agire, i cittadini devono poter sapere quali sono le norme da osservare e devono essere certi che i comportamenti e le azioni già compiute non saranno regolati da norme future. La norma giuridica è quindi irretroattiva, cioè regola solo rapporti e situazioni future. Tuttavia vi sono alcuni casi particolari in cui una norma può essere retroattiva, cioè regolare fatti già avvenuti: questo avviene quando è la stessa norma a dichiarare la Stato democratico Forma di Stato in cui vi è il suffragio sua efficacia retroattiva, oppure, in materia penale, universale. quando viene emanata una legge più favorevole al colpevole.
Referendum Strumento di democrazia diretta che permette agli elettori di esprimere il proprio parere o la propria decisione su un tema specifico.
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approfondimento IL REFERENDUM SUL DIVORZIO
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Il referendum abrogativo entra nell’ordinamento giuridico italiano con la Costituzione del 1948. L’articolo 75 prevede che sia “indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali”. Lo stesso articolo aggiunge che “la proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.” Il 12 e il 13 maggio 1974 gli italiani sono chiamati per la prima volta a esprimersi con un referendum. Si tratta di decidere sull’abrogazione della legge n. 898 del 1° dicembre del 1970 che ha introdotto in Italia la possibilità di divorzio. Il più importante partito dell’Italia di allora, la Democrazia Cristiana, si schiera per l’abrogazione della legge. Il suo segretario, Amintore Fanfani, pressato dagli ambienti cattolici ostili al divorzio, s’impegna in una campagna furibonda a supporto del referendum. Gira tutta l’Italia (tanto da essere chiamato il “segretario vagante”) per descrivere le funeste conseguenze di un’eventuale vittoria del No. In un cinema di Caltanissetta, davanti a un’attonita platea di agricoltori,
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quasi tutti con baffi foltissimi e coppola, si dice convinto che, se il divorzio non sarà abolito, “si arriverà a potersi sposare tra omosessuali. Le vostre mogli scapperanno con la cameriera [...]. Pensateci: se resterà il divorzio, diventeremo tutti degli scimuniti dello stesso sesso [...]. Vi piacerebbe, gentili ascoltatori, se vostra moglie vi lasciasse per sposarsi con la moglie del vostro amico, o magari per scappare con la donna di servizio, con una giovane fanciulla desiderosa di apprendere?”. Discorso simile lo tiene a Roma a piazza del Popolo: “Vogliono il divorzio, poi vorrano l’aborto, poi vorranno il matrimonio tra omosessuali, poi vostra moglie scapperà con la serva”. Oltre ad arringare le folle, Fanfani inaugura a Caprese, paese di Michelangelo, un gruppo scultoreo dedicato “dai figli riconoscenti ai genitori uniti” e fa affiggere manifesti che mostrano bimbi afflitti con la mamma che dice: “Mi ha tradita, ha voluto il divorzio, mi ha piantata con due figli e mi dà due soldi per gli alimenti!”. Nonostante tali sforzi, vince il No e il divorzio viene mantenuto. Questi i dati della tornata referendaria: elettori 37.646.322; astenuti 4.623.143 (12,3%); votanti 33.023.179 (87,7%); voti validi 32.295.858; Sì all’abrogazione 13.157.558 (40,7%); No all’abrogazio-
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ne 19.138.300 (59,3%); schede bianche 425.694; schede nulle 301.627. Commento di Leonardo Sciascia, celebre scrittore: “Contro la vittoria del No, tutto è stato fatto, l’inferno e lo stalinismo sono stati debitamente evocati, i bambini sufficientemente traumatizzati al punto che temevano, la sera del 13 maggio,
che il padre e la madre dovessero lasciare la casa e abbandonarli per sempre”. L’Unità titola: “Grande vittoria della libertà: il popolo italiano fa prevalere la ragione, il diritto, la civiltà”. adattato da Cinquantamilagiorni, archivio digitale del Corriere della Sera, 11 giugno 1978 - Corriere.it
laboratorio La tua opinione Dopo aver letto l’articolo esprimi il tuo punto di vista rispondendo alle domande.
Interpretazione: ....................................................................................................................................................................
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Pubblicazione: .......................................................................................................................................................................
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Abrogazione: .........................................................................................................................................................................
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Irretroattività: ......................................................................................................................................................................
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• Ritieni che oggi il referendum sia ancora uno strumento efficace? Perchè? • Pensi che la legge sul divorzio abbia determinato profondi cambiamenti nella società italiana? • Che cosa prevede attualmente l’ordinamento giuridico riguardo al divorzio? Se non lo sai fai una breve ricerca.
2 Rispondi alle domande.
a. Che cos’è la Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana? .................................................................................................................................................................................................
b. L’interpretazione autentica e l’interpretazione giudiziale producono gli stessi effetti? ................................................................................................................................................................................................. c. A che cosa serve la vacatio legis? ................................................................................................................................................................................................. d. Quali sono i modi di abrogazione di una norma? ................................................................................................................................................................................................. e. Che cosa s’intende per “principio di certezza del diritto”? ................................................................................................................................................................................................. f. Che cosa significa che la norma ha dei limiti nello spazio? .................................................................................................................................................................................................
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mettiti alla prova Risolvi i casi rispondendo alle domande. 1. Alcuni amici decidono di organizzare una gara ciclistica nel paesino in cui vivono e, per evitare eventuali contestazioni durante la manifestazione, predispongono un regolamento. Le regole in esso contenute sono norme giuridiche o non giuridiche? Perché? ............................................................................................................................................................................................
2. Il Parlamento italiano ha emanato una legge ordinaria che prevede che i cittadini stranieri provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea possano chiedere la cittadinanza italiana dopo una permanenza di 10 anni sul territorio nazionale. Secondo te questa fonte contiene una norma di diritto pubblico o privato? Perché? ............................................................................................................................................................................................
3. Simone, alla guida del motorino, percorre le strade del paesino in cui vive a velocità sostenuta, superando il limite di velocità stabilito dal codice della strada per i centri abitati. Fermato dai vigili urbani che gli contestano l’eccesso di velocità, Simone dichiara di non essere mai venuto a conoscenza di tale norma. La multa, che è la sanzione prevista, verrà irrogata, cioè data, oppure no? Perché? ............................................................................................................................................................................................
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4. Letizia legge sul giornale che ieri il Governo ha emanato un decreto legge che prevede l’obbligo dell’uso delle cinture di sicurezza anche per le persone che si trovano sui sedili posteriori delle automobili. Letizia non dà peso alla cosa perché ritiene che la norma inizierà a produrre i suoi effetti solo dopo 15 giorni dalla pubblicazione. Il suo ragionamento è corretto? Perché? ............................................................................................................................................................................................
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5. Il sig. Rossi è proprietario di un fondo in una zona di montagna. Un giorno decide di recintarlo per evitare che caprioli e cinghiali possano rovinare le sue belle piante. Il sig. Gelli, che vive in un terreno confinante, si lamenta e gli intima di non farlo: da tanti anni ha l’abitudine di attraversare il fondo di Rossi per raggiungere la casa di una sorella. Potrà il sig. Rossi recintare il suo terreno? Oppure gli sarà impedito dal sig. Gelli? Prima di rispondere consulta l’art. 841 del codice civile. ............................................................................................................................................................................................
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