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Furti in casa e rapine restano al centro delle preoccupazioni degli italiani
Gli italiani hanno reagito all’emergenza inflazione e al clima di incertezza investendo sulla dimensione domestica, come già accaduto nel 2020 e nel 2021 sull’onda della crisi pandemica. Ma sono anche sempre più preoccupati per la sicurezza. Questo, almeno, è quanto emerge da “La casa sicura del futuro”, Osservatorio sulla Sicurezza della Casa realizzato dal Censis su dati del Ministero dell’Interno e in collaborazione con Verisure. 17 milioni di italiani, il 33,9% dei maggiorenni, si sente poco (25,6%) o per niente (8,3%) sicuro all’interno delle mura domestiche, e ha paura di incendi, esplosioni atti vandalici, furti, con percentuali che salgono al 40,1% tra le donne e al 42,8% per chi vive nelle regioni del Sud. In particolare, il 55,0% degli italiani ha paura di subire un furto in casa e il 20% ha paura di trovarsi ci troviamo un mercato che, per lo più, tende a rimanere fedele alle soluzioni che già conosce. Ad oggi”, conclude Sarti, “la comodità proposta dall’uso di uno smartphone o di sistemi NFC per l’apertura, in molti casi, non è ancora vista come superiore rispetto all’uso di una comune chiave”.
Questa differente velocità dell’affermazione delle serrature smart nei diversi ambiti applicativi trova concorde anche Luigi Cola di Serrature Meroni che la lega anche ai benefici che esse sono in coinvolto suo malgrado nel contesto di una rapina (23,2%). Lo studio rivela che, anche se negli ultimi dieci anni i furti in abitazione sono diminuiti, rimangono un pericolo reale: nel 2021 ne sono stati commessi 124.414, con una media di 341 al giorno, in riduzione del 24,7% rispetto ai 165.329 furti denunciati nel 2019, ma in crescita del 13,6% rispetto al 2020, quando le limitazioni agli spostamenti imposti dalla pandemia hanno costretto in casa residenti e malintenzionati e reso più difficile la commissione di qualsiasi tipo di reato (tab.6). Meno significativa la riduzione delle rapine, che sono un reato più grave, che implica il possesso di un’arma da parte degli intrusi: nel 2021 ne sono state commesse 1.642, contro le 1.575 del 2020 (+4,3%) e le 1.818 del 2019 (-9,7% la riduzione nel biennio). grado di apportare in termini di semplificazione della gestione degli accessi. La sue esperienza è che “sicuramente, le soluzioni innovative si sono diffuse dapprima nelle organizzazioni evolute e strutturate. In particolare nei settori ospitalità e “tempo libero” e, quindi, palestre e musei, uffici e coworking, nell’istruzione e quindi scuole e università, che utilizzano le serrature elettroniche per ottimizzare i flussi del personale e contenere i costi di facility management”.
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L’approccio dei grossisti al prodotto serratura
Come abbiamo avuto modo di verificare realizzando ogni anno il numero monografico dedicato ai grossisti, per alcuni la Sicurezza è una specializzazione. Per questo abbiamo chiesto alle aziende che lavorano con loro quali sono, in base alla loro esperienza, i cambiamenti più significativi a livello di composizione dell’assortimento e anche di propensione ad inserire le novità che riscontrano in questo canale. CISA