100% Fitness Mag - N. 138

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Il mondo audioprotesico di Tea Maione

Cura acidità e bruciori di stomaco di Francesca Maresca

Annunci su Facebook o Google? di Antonella Raffone

#138

LA MIA PENISOLA 100% FITNESS MAGAZINE ANNO XII

COPIA GRATUITA

CENTRO AUDIOPROTESICO CONVENZIONATO ASL- INAIL della dott.ssa Tea Maione

Via degli Aranci, 116 - Sorrento

Tel. 0818784547




Questo mese #ODONTOIATRA 08 #CARDIOLOGO 20 I dati in “Rete” vanno Novità sull'ipertensione

interpetrati con il professionista

arteriosa

Vittorio Fabbrocini

Cardiologo e Internista, è stato Libero Docente presso l’Università di Napoli, Primario ospedaliero e poi Cardiologo ambulatoriale a Napoli. Giornalista pubblicista, già Redattore scientifico de "IL MATTINO" di Napoli

Vittorio Milanese

Laureato in Odontoiatria e protesi dentiaria presso l’Università di Napoli. Socio A.N.D.I.

cell. 338.4698121

cell. 338.4086506 e-mail v.fabbrocini@alice.it

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#FISIOTERAPISTA

La Terapia Manuale Ortopedica

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Laureata in Tecniche Audioprotesiche Disponibile telefonicamente Martedì dalle 9.00 alle 11.00

cell. 338.9648341 e-mail te.macustica@alice.it

Laurea in Fisioterapia e laurea magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie, entrambe conseguite presso l’Università “Federico II” di Napoli. Lunedì al Venerdì 9.00 - 12.00 e 17.00 - 20.00

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#FARMACISTA

Influenza 2018 Giuseppe De Simone

Che cosa s’intende quando si parla di sexting

cell. 335.5302988

Disponibile tel. Lunedì e Giovedì dalle 15.30 alle 17.30

cell. 335.8709595 #LOGOPEDISTA

Convivere con l'Alzheimer Mariarosaria D'Esposito

Laureata in Logopedia presso l'Università Federico II di Napoli. Disponibile tel. Giovedì e Sabato dalle 9.00 alle 13.00

cell. 338.3191494

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#SESSUOLOGA

Olga Paola Zagaroli

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Il mondo audioprotesico Tea Maione

Brigida Pinto

cell. 331.2668437 e-mail pintobrigida@gmail.com

#AUDIOPROTESISTA

#PEDIATRA

La dieta della salute Carlo Alfaro

La Mia Penisola 100% Fitness Mag Anno XII

Numero 138

Laureato in Farmacia e specializzato in Scienza e tecniche delle piante officinali presso l’Università Federico II di Napoli.

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#FARMACISTA

Laser 1064 NM per la riduzione del dolore Veronica Di Martino

Laureata in Fisioterapia - Specializzata in Posturologia

cell. 327.8420706

#NATUROPATA 30 La giuggiola,

il frutto dimenticato. Mariateresa Caiafa cell. 338.8194524

In copertina la Dottoressa Tea Maione e la dottoressa Marianna Grazioso De Pascale, di Sorrento fotografate da Maria Cristina Vecchi di Sorrento


www.centopercentofitness.it

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#NUTRIZIONISTA

Cura acidità e bruciori di stomaco

50 #CONDOMINIO L'amministratore è per sempre?

Francesca Maresca

Teresa Pane

Laureata in Dietistica presso l’Università di Napoli Federico II. Disponibile tel. Martedì e Giovedì dalle 15.00 alle16.30

cell. 334.2258132

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#MENTALCOACH

Amministratrice - Responsabile Punto Casa Italia

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Le coincidenze che cambiano la vita

Nello Iaccarino

Esperta in comunicazione multimediale dell’enogastronomia

e-mail an.maione83@gmail.com

Imma Gargiulo

Chef Patron del Ristorante Femmena Conduttrice di "Conserve di Casa" su Alice TV

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LSM - PT - Preparatore e Consulente

cell. 329.6220310 e-mail infonelloiaccarino@email.it

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#ARREDAMENTO

La tecnologia Fibramed

Torta Caprese Anna Maione

Ernesto Lupacchio cell. 347.67.67.533

#PERSONALTRAINER 40 Sala Attrezzi

#FOODCROSSING

#WELLNESS

Percorso Acquarelax 75 minuti di svago e relax Tecnoambiente srl

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Luigi Gargiulo e-mail info@lgarredamenti.it

#WELLNESS

Annunci su Facebook o su Google? Antonella Raffone

Digital Strategist @ 42 adv&print

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e-mail antoraf83@gmail.com

#FILOSOFO

Hegel e "la dialettica servo-padrone" Domenico Casa e-mail domenico.casa2@tin.it

60 #LIBRI Libri come fari Giovanni Pepe

Mondadori Bookstore Piano di Sorrento

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#CONSUMATORI

Risarcimento Sky e Dazn Pierluigi D'Apuzzo cell. 327.1323324

Contatti e-mail redazione@centopercentofitness.it Cell. 331.5063051 - 339.2926045

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#POETA

La fiducia Salvatore Spinelli

Periodico di attualità a diffusione gratuita Dep. Aut. Tribunale di Torre Annunziata del 09.06.2010 Direttore responsabile Giuseppe Damiano Editore Giuseppe Manzi Redazione Via Camaldoli, 18 - Vico Equense (Na) Progetto Grafico Maurizio Manzi 42 Adv&Print




#CARDIOLOGO

Novità sull'ipertensione arteriosa Si tratta di una malattia cronica, presente in particolar modo negli anziani. Le nuove regole per la cura emerse dal recente Congresso di Monaco di Baviera

Dottor

Vittorio Fabbrocini

L'Ipertensione arteriosa è caratterizzata da un aumento dei valori pressori arteriosi. Riguarda tutte le arterie che dal cuore si portano in tutto il corpo e ha due misure: quella cosiddetta Sistolica e quella Diastolica. La prima si riferisce a quella più alta (la massima) ed è dovuta alla contrazione del cuore ed alla spinta del sangue nel Circolo arterioso; la Pressione Diastolica (la minima) è causata dal rilasciamento successivo alla contrazione del cuore con la cessazione della "spinta" . Sino a qualche anno fa i valori normali di una pressione arteriosa in un soggetto variavano normalmente per la sistolica da 95 a 135 millimetri di Mercurio (mmHg), mentre quella diastolica da 60 a 90 millimetri di Mercurio 8

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(Indicazioni 2013 degli Esperti Europei). Le indicazioni oggi stabiliscono di poter ritenere buono anche il valore più alto della Pressione arteriosa nel corso del trattamento antiipertensivo. Ecco in sintesi quanto stabiliscono le nuove linee guida per il trattamento dell'Ipertensione arteriosa messe a punto dalla European Society ff Cardiology (Esc) e dalla European Society of Hypertension (Esh), presentate nel corso dell'annuale Congresso di quest'ultima Società scientifica che si è tenuto a Monaco di Baviera nei giorni scorsi.

Effetto Camice bianco

Nel corso del Congresso sono state rivalutate alcune condizioni che si verificano nel soggetto iperteso. Innanzitutto la diagnosi

dell'Ipertensione deve essere fatta dal medico, dopo le necessarie valutazioni e indagini. V'è ad esempio il cosiddetto effetto del camice bianco, cioè l'aumento dei valori pressori, specie della massima, allorchè una persona si trova al cospetto del medico. Perciò si consiglia il controllo periodico pressorio presso il proprio domicilio e con un proprio apparecchio. Definiamo Ipertensione arteriosa in un soggetto allorchè i valori della Pressione sistolica (massima) sono uguali o superiori a 140 millimetri di mercurio e i valori della pressione diastoliica (minima) sono uguali o superiori a 90 millimetri di mercurio. Ancora: attualmente i farmaci in uso per affrontare l'aumento della Pressione arteriosa sono molti e sono validi. E' necessaria una


I tipi di ipertensione

L'apparecchio per l'automisurazione della Pressione arteriosa

buona scelta tra i tanti - da parte del medico - ed assumerli sempre in modo corretto e puntuale da parte del paziente. L'ipertensione arteriosa è una malattia cronica ed occorre affrontarla molto seriamente non sottovalutando i rischi a cui si può andare incontro: ictus cerebrale, infarto cardiaco, arteriopatie periferiche, retinopatia ipertensiva, alterazione della funzione renale. In Italia ne soffrono almeno 15 milioni di persone e circe 280 mila persone muoiono ogni anno per complicanze provocate dall'ipertensione.

Le indicazioni degli Americani e Italiani

Altra considerazione degna di nota: mentre gli americani danno indicazioni di ridurre la pressione arteriosa di tutti gli ipertesi, anche negli anziani, in modo uguale www.centopercentofitness.it

e al di sotto di 130 millimetri di mercurio per la massima, noi europei preferiamo scendere sotto i 140 di massima anche per gli ipertesi lievi, che possono avere un buon controllo con il solo nuovo stile di vita e di alimentazione. Per gli anziani - oltre i 65 anni - l'obiettivo è arrivare sotto i 150 di pressione massima e 8590 di Pressione minima. Questo comportamento della Scuola italiana nei riguardi degli ipertesi trova la giustificazione per tutta una serie di lavori scientifici e controlli sugli ipertesi. Ridurre troppo con le cure i valori della Pressione massima nel tempo (anche dopo 10 anni) può portare a complicanze cardiovascolari. Ecco perché gli esperti europei ritengono con le nuove indicazioni di controllare la Pressione ma non portarla al di sotto di certi valori.

Va ricordato anche che in base alle cause originarie esistono due tipi di ipertensione: Primaria e Secondaria. La prima viene chiamata anche come essenziale, causata da moltissimi fattori,non tutti riconoscibili, da una complessa interazione tra fattori genetici dell'individuo e ambientali. Tra i fattori ambientali v'è l'ambiente esterno (zone dove si vive o si lavora), l'alimentazione, il sovrappeso, la sedentarietà, il tipo di attività lavorativa. Il 90% delle ipertensioni arteriose è essenziale. L'ipertensione secondaria viene causata da condizioni e malattie, come le più comuni: quella renale, cardiaca, endocrina, dopo somministrazione di alcuni tipi di farmaci, ingestione notevole di liquirizia e di droghe. Dai vari consigli emersi in tutti questi anni dalle Scuole di Medicina e Cardiologia grande importanza viene data alla serietà con cui si affronta questa forma di malattia: dal mangiare alimenti semplici, come la dieta mediterranea (pasta, pane, olio di oliva, vino in piccola quantità, cibi con pochi grassi e poca quantità di sale). Anche l'attività fisica non va trascurata, come lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, palestra o ginnastica almeno due-tre volte nella settimana.


#FISIOTERAPISTA

La Terapia Manuale Ortopedica Dottoressa

Brigida Pinto

"La Terapia Manuale Ortopedica (OMT) è una specializzazione della fisioterapia per il trattamento delle patologie neuro-muscolo-scheletriche, basata sul ragionamento clinico, che utilizza approcci di trattamento altamente specifici, i quali includono le tecniche manuali e gli esercizi terapeutici, ed è guidata dalle prove di efficacia cliniche scientifiche disponibili e dalla struttura biopsicosociale di ogni singolo paziente”. 10

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Questa è la definizione dell’associazione mondiale che si raggruppa i più grandi esperti di terapia manuale e dalla quale ho deciso di partire per descrivere questo ramo, fondamentale, della fisioterapia che purtroppo spesso viene “inabissato” dalle continue evoluzioni della tecnologia delle terapie fisiche, diventando una sorta di brutto anatroccolo della riabilitazione. Spesso quando ad un paziente si propone un trattamento manua-

le infatti, il suo iniziale atteggiamento è di diffidenza. E invece le mani, e la conoscenza del corpo, dei meccanismi fisiologici e patologici, la capacità di osservare, analizzare e discriminare i sintomi, spesso può bastare! Si tratta di un modello aperto, per il quale è importante sviluppare non solo specifiche competenze, ma anche una mentalità aperta e flessibile alla ricezione dell'informazione, un approccio costruttivo ed innovativo



#FISIOTERAPISTA

per analizzare le informazioni e soprattutto essere disciplinati, metodici e logici nel momento di raccogliere l'informazione. Molto pertinente è in questo senso, il concetto di "brick wall" in cui un muro di mattoni semipermeabile (che consente il passaggio di informazioni da un lato all'altro) separa il lato teorico e quello clinico. Durante il processo di valutazione e trattamento del paziente prenderemo in considerazione entrambi i lati del muro per generare le ipotesi, diventando sempre più importante il lato clinico, specialmente al momento dell'intervento terapeutico. Il lato teorico del muro influenza naturalmente il processo, ma non è quello che lo dirige (questo sarà fondamentale al momento di definire precauzioni, controindicazioni, decidere lo sviluppo del trattamento e stabilire una prognosi). L'idea del muro di mattoni fa parte del concetto Maitland, 12

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ma anche altre metodologie di terapia manuale come Mulligan o Mckenzie sono ugualmente basate sulla risposta del paziente alla valutazione realizzata e non solo alla diagnosi. Le tecniche manuali consistono in una grande serie di interventi passivi dove il fisioterapista utilizza le sue mani per gestire movimenti precisi volti a: - modulare il dolore, - aumentare la gamma di movimenti articolari, - ridurre o eliminare l'edema del tessuto connettivo, - indurre il rilassamento, - migliorare l'estensibilità del tessuto contrattile e non contrattile e migliorare la funzionalità polmonare. Questi interventi implicano variabilità nelle tecniche e nei gradi di applicazione delle forze. Ciascuna manovra viene praticata ricercando precisamente un effetto, in particolare potremmo

distinguere tre grandi settori in cui registriamo gli effetti del lavoro manuale: effetti biomeccanici: quelli che causano un miglioramento nella limitazione della mobilità o cambiamenti nella gamma di movimento delle articolazioni. effetti neurofisiologici: tra questi il più importante è l'ipoalgesia locale cioè la diminuzione della sensibilità al dolore, ma anche l'azione sul Sistema nervoso simpatico e parasimpatico, la diminuzione della percezione del dolore nel sistema nervoso centrale a fronte di uno stimolo doloroso ripetuto. effetti neuropsicologici: miglioramenti dello stato emotivo conseguenti alla riduzione dei sintomi e la variazione positiva delle aspettative del paziente. La terapia manuale, per essere efficace, necessita dell’associazione dell'esercizio terapeutico. L'obiettivo principale è quello di mantenere e addirittura aumentare i benefici ottenuti durante il trattamento. Questi programmi di esercizio devono essere specifici, personalizzati e mirati a facilitare il movimento e ridurre o centralizzare i sintomi.

“I miei pensieri guidano la mano e la mano dimostra se il pensiero è giusto.” (Ludwig Mies Van Der Rohe)



#SESSUOLOGA

Che cosa s’intende quando si parla di sexting

Dottoressa

Olga Paola Zagaroli

Per sexting si intende l’invio e la condivisone di immagini o filmati a sfondo sessuale, attraverso l’uso dello smartphone e dei social network. È un fenomeno che, purtroppo, si sta diffondendo pericolosamente tra gli adolescenti che condividono attraverso la tecnologia anche gli aspetti più privati, annientando il concetto di intimità e il confine tra pubblico e privato. Non si limita allo scambio di materiale intimo e hot tra fidanzati, ma comprende anche la condivisione dell’intimità tra amici, in cui ci si scambia contenuti sessualmente espliciti, compresa la masturbazione, anche all’interno dei gruppi WhatsApp. I ragazzi tendono a fidarsi delle persone a cui in14

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viano il materiale intimo e non si rendono conto dei reali pericoli che corrono: adescamento da parte di pedofili e adulti malintenzionati (grooming), possibilità che foto o video siano rivenduti al mercato della pornografia online, rischio di subire ricatti o minacce a sfondo sessuale (sextortion). Spesso, inoltre, subiscono vendette pornografiche (revenge porn) da parte di ex partner che pubblicano questo tipo di contenuti dopo essere stati lasciati o traditi, appunto per vendicarsi o vengono presi di mira sul web, diventando vittime di cyberbullismo e della gogna mediatica, con conseguenze psicologiche anche molto gravi. Il dato più preoccupante che abbiamo riscontrato è


l’abbassamento dell’età: lo scambio di selfie intimi, senza vestiti o a sfondo sessuale al proprio fidanzatino, agli amici, nelle chat di gruppo, infatti, si verifica già a partire dagli 11 anni d’età, quando i ragazzi non hanno la reale consapevolezza di ciò che stanno facendo e delle conseguenze. Dalla nostra indagine, è emerso che il sexting è una pratica messa in atto abitualmente dal 6% dei preadolescenti dagli 11 ai 13 anni, di cui 7 su 10 sono ragazze; con l’età i numeri salgono, tanto che tra i 14 e i 19 anni parliamo di circa 1 adolescente su 10 che invia materiale intimo e contenuti sessualmente espliciti in rete. Le ragazze sono la categoria più a rischio e spesso sono anche vittime della vendetta pornografica, che comporta un’invasione profonda nella propria vita privata. Un fenomeno estremamente diffuso, inoltre, è il cyberbullismo derivante dal sexting, considerando che il 33% degli episodi di bullismo digitale è proprio a sfondo sessuale. Iniziano sin dalla preadolescenza, senza rendersi conto che una volta che quella immagine è uscita dal proprio cellulare può potenzialmente diventare pubblica. Ma sono anche tanti gli adulti, in realtà, che non hanno consapevolezza di ciò che accade in rete e della morsa in cui si può rimanere incastrati. Spesso i genitori sono all’oscuro di queste condotte, pensano che non possano coinvolgere i propri figli, non conoscono gli strumenti utilizzati dai ragazzi e sottovalutano la portata del fenomeno. Non c’è un adeguato monitoraggio delle attività online dei propri figli, i quali trascorrono la maggior parte della loro giornata attaccati ad uno schermo, senza essere formati, inconsapevoli delle conseguenze delle proprie azioni e dei rischi che possono correre. Molti genitori non parlano apertamente con i figli della sessualità e di ciò che può accadere in rete, per cui restano all’oscuro di tutto e intervengono quando ormai è tardi. Altro nodo cruciale è la scuola, non si fa adeguata educazione sessuale e sentimentale, non si parla di corpo, di sessualità, di affettività oppure lo si fa in occasioni circoscritte e con tempi ridotti. Si devono formare gli insegnanti, dar loro gli strumenti per www.centopercentofitness.it

accogliere anche queste richieste e aiutare i ragazzi a parlare di questi aspetti. Anche a livello mediatico, si tende a parlare di questi fenomeni solo di fronte ad una tragedia, quando si arriva ad esiti nefasti, e in questo modo non si tutelano i ragazzi. Sarebbe, invece, fondamentale una massiccia opera di prevenzione e sensibilizzazione, che conduca ad un uso consapevole del web, accompagnando i ragazzi in un percorso di educazione all’affettività, alla sessualità, al rispetto di se stessi, del proprio corpo e del valore dell’altro, anche dietro ad uno schermo e ad una tastiera. La sessualità viene spesso vissuta e sperimentata dagli adolescenti in maniera superficiale, senza le informazioni necessarie e senza capire che il corpo andrebbe rispettato e tutelato. I giovani, ricevendo poche e caotiche informazioni riguardanti il sesso e l’affettività, cercano di reperirle attraverso gli strumenti che hanno a disposizione, ossia internet ed amici, esponendosi in questo modo al rischio di adottare abitudini sessuali sbagliate e pericolose. Il ricorso costante alla tecnologia ha poi annullato il concetto di intimità e troppo spesso la tutela della propria persona viene meno rispetto al bisogno di mostrarsi, di apparire e di essere apprezzati attraverso “mi piace” e commenti. La sessualità, che in adolescenza è uno dei compiti evolutivi più importanti da affrontare, racchiude anche la sicurezza in se stessi, l’accettazione del proprio corpo, le ansie, la paura di sbagliare, il timore di essere giudicati, il voler diventare grandi il più presto possibile, l’affrontare i cambiamenti fisici e fisiologici con stupore e curiosità, per cui è importante che non venga vissuta per la prima volta in maniera virtuale, mettendo da parte l’affettività e la parte più emotiva. La sessualità vissuta attraverso la tecnologia sembrerebbe eliminare l’ansia da prestazione e la paura di un eventuale rifiuto, ma aumenta il senso di inadeguatezza e incapacità di rapportarsi dal vivo con una persona. Questo articolo è tratto da “ilvasodipandora.org”


#LOGOPEDISTA

Convivere con l'Alzheimer

Dottoressa

Mariarosaria D'Esposito

"...volevo dirti... aspetta, aspetta... ma tu chi sei?" Così potrebbe cominciare, per non finire mai, il racconto di una persona affetta da Alzheimer. Il lungo e doloroso percorso, che si è concluso con la diagnosi di Alzheimer, ci pone di fronte ad una terribile “bestia nera”, che divora e che sembra invincibile. Entriamo in una vera e propria battaglia quotidiana, che non può trovarci impreparati e che ci impone una continua ricerca delle armi più sofisticate e potenti. Le prime occasionali dimenticanze, che ci hanno allertati ed indotti ad approfondimenti diagnostici, avranno nel tempo un andamento ingravescente e si sommeranno, purtroppo, ad una ricca gamma di sintomi. 16

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Seconda parte dell'articolo di Luglio 2018

La memoria, il linguaggio e tutte le funzioni cognitive saranno destinati nel tempo ad essere logorati dalla malattia. Le autonomie personali, la deglutizione ed anche semplicemente la deambulazione non saranno salvi e talvolta destinati a sparire per sempre. C'è tanto fa fare accanto ad un malato di Alzheimer ed i familiari ed il suo caregiver (colui che costantemente si prende cura del malato) dovranno modellare e modulare il loro intervento in relazione alle diverse fasi che si susseguiranno nella degenerazione cognitiva. La prima cosa da fare è riorganizzare gli ambienti della casa. Alla conservazione della familiarità degli spazi, che va necessariamente osservata per il benessere psico-fisico della persona, bisogna conciliare la semplicità, secondo il principio: "poco è tanto." Tutto ciò che è superfluo e può quindi costituire fonte di confusione e disorientamento, va eliminato. L'ambiente domestico, inoltre, dovrà essere ripulito da ciò che può favorire l'insorgenza di allucinazioni o deliri. La presenza di visitatori che abitano la casa, la difficoltà a riconoscersi nello specchio o attribuire altra identità alla propria figura riflessa nello specchio, turbano sovente le giornate del malato.

Rimuovere le possibili fonti di allucinazioni diviene, quindi, indispensabile per impedirne o almeno ridurne l'insorgenza. A tale scopo via gli specchi, le statue ed i peluche da pareti e mobili e dare luce ad angoli bui. È buona norma, però, procedere in maniera graduale in quanto, cambiamenti troppo drastici e repentini, potrebbero far sì che l'anziano si senta derubato o, ancor peggio, non riconosca la casa come propria. Come l’ambiente, anche i familiari vanno preparati al cambiamento. Prendere la mano del soggetto, rassicurarlo con voce calma, offrirgli sicurezza contiene le ansie e le paure spesso dovute alle allucinazioni. Evitando sempre una contestazione diretta rispetto a quello che il malato sostiene di vedere o sentire, è utile riportare su altri piani il discorso, cercando di distoglierlo dalla causa della forte emozione.



#PEDIATRA

La dieta della salute

Dottor

Carlo Alfaro

Ippocrate, padre della moderna medicina, ammoniva: “fa che il cibo sia la tua medicina”. Oggi si sa che è vero: il 100% delle malattie è influenzato dalla nutrizione, sia in fase di prevenzione che di cura. Il cibo risulta una vera medicina naturale, capace di agire come un farmaco nel modulare il funzionamento di innumerevoli geni e regolare le funzioni ormonali e i processi metabolici. I nutrienti, infatti, al pari dei farmaci, interferiscono con il nostro patrimonio genetico, influenzandone l’espressione e quindi condizionando la comparsa e le manifestazioni delle malattie, oltre a influenzare i processi biochimici che sottintendono l’evoluzione clinica dei sintomi. Inoltre, l’adozione di una specifica dieta contro la malattia, una volta che è insorta, coadiuva l’intervento farmacologico per contrastarne l’evoluzione e gli esiti. Un’alimentazione corretta permette di risparmiare farmaci sia perché previene l’insorgenza delle malattie sia perché ne potenzia la cura. L’influenza del cibo sulla salute è ancora più cruciale per l’alimentazione in età evolutiva, in quanto: durante la crescita avviene la “programmazione” metabolica ed enzimatica responsabile di struttura e funzionamento di organi e apparati; durante l’infanzia si apprendono e acquisiscono modi, abitudini e stili di vita che poi consolideranno da adulti; gli effetti negativi di una malattia sulla crescita e sul completamento della maturazione dei

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vari organi possono essere mitigati dalla correzione strategica operata dal bilanciamento con la dieta. Sul piano della prevenzione, risulta vera l’intuizione di Leonardo da Vinci quando scrisse: “ la vita dell’uomo si fa dalle cose mangiate”: la qualità dell’alimentazione sin dal momento del concepimento e addirittura quella della madre prima del concepimento influenzano la salute e il benessere del bambino non solo nel breve termine, condizionandone l’ottimale sviluppo psico-fisico, ma per tutta la vita, agendo su variabili biologiche e psico-dinamiche (quali sviluppo neurologico, apprendimento, comportamento, metabolismo, pressione arteriosa, mineralizzazione ossea, immunità) che se alterate possono determinare la futura insorgenza di malattie (“programming”). Esistono in particolare dei periodi critici dello sviluppo, in cui il ruolo dell’alimentazione è più cruciale nel “costruire” in modo corretto la struttura e la funzione di diversi organi e apparati (“finestre sensibili”): l’epoca pre-concezionale, l’epoca pre-natale, i primi due anni di vita. Alimenti “buoni” e “cattivi” ingaggiano una battaglia sulle nostre tavole per programmare sin da piccolissimo la salute o la malattia dell’individuo. Per esempio, le malattie cardiovascolari, prima causa di morte nei Paesi occidentali, sono dovute all’aterosclerosi, caratterizzata dalla deposizione progressiva sulla parete delle arterie di placche che le occludono.


Già nel primo anno di vita sulle grosse arterie nei soggetti geneticamente predisposti si formano le strie lipidiche, primo stadio dell’aterosclerosi, ma la loro progressione in placche fibrose o viceversa regressione sarà condizionata dal bilancio tra componenti nocivi dell’alimentazione (eccesso di colesterolo e trigliceridi, grassi ossidati, omocisteina) presenti in diete ricche di grassi, fritti, dolci, proteine animali, e componenti dei cibi ad azione antiossidante, che ne contrastano gli effetti (fenoli, vitamina C ed E, carotenoidi, retinoidi) abbondanti in frutta, ortaggi, legumi, cereali, olio d’oliva. Altro esempio, i tumori, che nel 40% dei casi riconoscono quale concausa errate abitudini alimentari (eccesso di grassi saturi e dolci, carni, carenza di fibre vegetali), sono contrastati nella loro insorgenza da anti-tumorali naturali presenti ad esempio in pomodori, legumi, aglio e cipolle, agrumi, carote, finocchi, cavoli, broccoli, latte. Ancora un esempio, l’osteoporosi, malattia che colpisce la donna anziana esponendola al rischio di frattura, va prevenuta garantendo il corretto apporto di calcio durante tutta l’infanzia, quando il calcio viene depositato nello scheletro fino al raggiungimento alla pubertà del picco di massa ossea, dopodichè sarà troppo tardi. È necessario dunque intervenire sui modelli alimentari errati attuando controllo delle porzioni, maggior consumo di frutta e verdura, riduzione dei grassi saturi e dell’eccesso proteico e gestione oculata di zuccheri semplici a rapido assorbimento, nella consapevolezza che la cattiva alimentazione è responsabile in larga parte dell’aumento attualmente registrato di malattie non trasmissibili, diabete, malattie cardio-vascolari, obesità e tumori, prima causa di disabilità e morte nel mondo occidentale. L’elisir di lunga vita, il sogno dell’umanità, la leggendaria pozione capace di donare vita eterna e immortalità a chi la beva, in fondo è alla portata di mano di tutti, è nello stile di vita. La formula della salute sembra tutto sommato facile: “0-5-20”: zero sigarette, 5 pasti al giorno a base di frutta e verdura e 20 minuti di camminata al giorno. Dal punto di vista quantitativo, il segreto della dieta della salute è mangiare poco, basandosi www.centopercentofitness.it

sull’antica regola di alzarsi da tavola ancora non sazi. Dal punto di vista invece qualitativo, consumare in abbondanza vegetali a ogni pasto (5 porzioni al giorno, 2 di frutta e 3 di verdure), scegliere come fonti di proteine i legumi, le uova, i formaggi fermentati (es. yogurt), il pesce e in misura minore le carni, soprattutto limitando carni rosse e carni processate, preferire alimenti poco raffinati e non di origine industriale, sostituire i grassi “cattivi”, cioè quelli saturi di origine animale come lardo, burro, strutto, panna per cucinare, grassi delle carni rosse, salumi, insaccati, e ancor di più i grassi “trans” (cioè oli vegetali liquidi che l’industria rende solidi aggiungendo idrogeno) presenti nel cibo spazzatura o più in generale in quello confezionato industriale (cibi surgelati pre-cucinati), quali margarine, brioche, snack dolci, salatini, patate fritte surgelate, dadi, alimenti da fast-food, con quelli insaturi “buoni” (Omega3 e Omega6, detti acidi grassi essenziali, perché non prodotti dall’organismo e necessari al buon funzionamento del metabolismo delle cellule) contenuti negli oli vegetali liquidi (olio d’oliva o olio di semi di girasole, noci, mais, soia, sesamo, arachidi), limitare l’assunzione di zuccheri semplici, come quelli di dolci, snacks, merendine e bevande con zuccheri aggiunti e di cereali raffinati a favore dei carboidrati a struttura complessa, contenuti in cereali integrali, frutta e legumi, latte, mantenere l’assunzione di sale a meno di 5 grammi al giorno. Praticamente, il modello della dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dal 2010. In conclusione, il segreto della lunga e sana vita non è in una medicina miracolosa, ma nelle buone e tradizionali abitudini alimentari che appartengono alla storia della nostra tavola e che hanno protetto per secoli la salute delle nostre popolazioni. Va però tenuto anche conto del fatto che la dieta, dato che i geni e il cibo che mangiamo interagiscono in modo reciproco, va “personalizzata”, in quanto ogni individuo presenta esigenze e risposte sue proprie nei confronti dei cibi.


#ODONTOIATRA

I dati in “Rete” vanno interpetrati con il professionista

Dottor

Vittorio Milanese

Un tempo alcuni medici consigliavano ai propri pazienti di non leggere il foglietto illustrativo dei medicinali: il timore era che non fossero in grado di comprenderne il significato. Ora i camici bianchi mettono spesso in guarda gli utenti da internet: grande fonte di informazione, può però contenere fake news, dati non verificati, opinioni e storie personali capaci di condizionare chi le consulta. La raccomandazione che arriva dall'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri, dalla Federazione italiana medici di medicina generale è «di rivolgersi sempre all'esperto quando si tratta di informazione scientifica».

Il problema dell'algoritmo «Internet è un grande contenitore, in cui c'è tutto quello che una volta richiedeva infinite biblioteche. Il problema è che ci sono in20

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formazioni vere, ma anche false o mezze verità. Una delle principali criticità riguardo l’algoritmo, ossia il meccanismo in base al quale i motori di ricerca, dalle precedenti consultazioni, orientano le proposte fornite all'utente: se si cerca un tipo di informazione, il motore di ricerca tende a restituire risultati che in qualche modo si gradiscono. Per fare un esempio, se io dovessi cercare la parola "vaccini'', il motore di ricerca non mi fornirà risultati riguardanti i "no vax", perché non sono solito frequentare quei siti. Senza poi considerare poi il condizionamento della pubblicità. Dunque c'è il pericolo di non avere una visione completa». In generale non basta disporre delle informazioni, bisogna anche elaborarle. Ciò vale per tutte le professioni di tipo intellettuale per le quali il valore aggiunto sta proprio nell'elaborazione. Il professionista sa metterle insieme e fare sintesi in modo critico. Quindi, va bene raccogliere informazioni, ma è solo con il professionista che si possono elaborare: Perché, oltre alla preparazione, si ha la garanzia di avere a che fare con un soggetto terzo non coin-

volto in prima persona. Garanzie ancora più preziose quando ci si imbatte in informazioni non supportate da solide basi scientifiche. Cosa che purtroppo può capitare con facilità: in “Rete”, digitando un argomento sanitario, troveremo pochi siti (scientifici o istituzionali) che riporteranno con le linee guida o con raccomandazioni o indicazioni (il sunto di migliaia di ricerche effettuate negli anni in tutto il mondo con metodi controllati) ma numerosissimi altri portali con articoli riportanti libere idee e opinioni molto differenti fra loro ma senza alcuna validità scientifica, cioè senza alcuna ricerca che le confermi. Risultato: farsi un'idea sbagliata è un attimo!!!



#AUDIOPROTESISTA

Il mondo audioprotesico Dottoressa

Tea Maione

Quest’anno si è svolto l’Hearing Innovation Expo, evento al quale partecipano molte aziende leader del settore, scienziati di fama mondiale e i migliori professionisti indipendenti. La centralità delle varie discussioni si è focalizzata sulla condivisione di idee innovative per un futuro uditivo migliore. Il tema di quest'anno era centrato sull'opportunità di elevare gli standard del settore dando rilievo ad assistenza e cura del paziente. Le aziende produttrici di apparecchi acustici, oltre a presentare al pubblico i nuovi prodotti e le nuove tecnologie più recenti, hanno ispirato i partecipanti a spingersi oltre i limiti e a superare gli ostacoli per affrontare le sfide continue che il futuro ci presenta. Sono stati presentati prodotti della tecnologia tanto attesi dai professionisti di questo settore: apparecchi acustici ricaricabili; le migliori soluzioni con batterie agli ioni di litio con durata maggiore del 20% e più di dimensione più piccole del 30%; apparecchi acustici di potenza tali da offrire guadagni molto elevati (80dB) con batterie molto piccole ed infine un nuovo prodotto molto più resistente all’acqua ed alla polvere, di quelli passati.

La grande rivoluzione è quella tecnologica…

Guardando al futuro della tecnologia uditiva, si parla già di sensori e di intelligenza artificiale (IA), e di come questi potranno rivoluzionare l'esperienza del paziente. I ricercatori stanno esaminando a fondo il funzionamento del sistema neurologico e stanno provando a riproporre la stessa architettura all'interno 22

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dei nostri dispositivi acustici. Con l'avvento dell'IA, le macchine saranno in grado di riconoscere più parole degli esseri umani e di trasmettere informazioni sempre più fedeli alla realtà. Abbiamo il potenziale per creare dei dispositivi acustici intelligenti che possano rilevare i suoni naturali automaticamente. Volendo mettere da parte l’innovazione tecnologica per un momento, l’obiettivo attuale che si sta sempre più perseguendo, ed ormai raggiungendo è la miniaturizzazione! Oramai si parla sempre più di apparecchi invisibili sia all’interno del condotto uditivo che all’esterno con ricevitore nel canale uditivo. Apparecchi monouso, da farsi posizionare da audioprotesisti specializzati direttamente a ridosso della membrana timpanica, nella porzione più profonda del condotto uditivo. Si è ampiamente parlato del recente successo di tanti prodotti da pochi mesi presentati dalle varie aziende leader ed esplicitato le nuove iniziative in arrivo nel campo della ricerca e sviluppo audiologico e tecnologico. Molto significativo il discorso di Condoleezza Rice, 66° Segretario di Stato degli Stati Uniti, sulle questioni nazionali attuali ha dichiarato "Questo è un momento incredibile per la tecnologia. Dando la possibilità a chi ne ha bisogno di sentire meglio, voi accedete e sfruttate tutta la potenza della tecnologia... e andrà sempre meglio".



#FARMACISTA

Influenza 2018, 5 milioni di italiani ne saranno colpiti Dottor

Giuseppe De Simone

Manca poco all’abbassarsi delle temperature e molti saranno colpiti dai malanni invernali. E studi medici e farmacie si affolleranno di persone con sindromi influenzali. «La prossima stagione influenzale dovrebbe essere di intensità media. Si stima, però, che non meno di 5 milioni di persone saranno costrette a letto - afferma il Prof. Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario IRCCS Galeazzi di Milano - nell’emisfero australe la stagione sta scorrendo con bassi livelli di diffusione e una prevalenza del virus AH1N1, anche se in quest’ultima parte di stagione rimane l’incognita del contributo del virus B che potrebbe innalzare la dimensione complessiva della stagione». L’andamento dipende 24

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molto da come saranno le temperature ed è dunque difficile fare previsioni certe. È stata recentemente presentata la ricerca on line “Gli italiani e l’influenza stagionale” da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione, aderente a Federchimica). Da questa risulta che il comportamento più comune è rivolgersi al medico di base, adottato dal 49% ed è stabile rispetto agli anni precedenti. Uno dei dati emersi è che il 25,6% degli italiani per avere indicazioni di cura si rivolge al farmacista, questo dato è particolarmente interessante perché conferma come il farmacista sia un punto di riferimento per la persona. Questa tendenza è in costante aumento, infatti la medesima domanda era presente anche nelle ricerche effettuate nel 2016 e 2017, in cui risultava che si rivolgeva al farmacista, rispettivamente il 17,7% e il 20,8% degli intervistati. Inoltre, risulta che a preferire il consiglio del farmacista sono le donne, 27,2%. Il ricorso all’automedicazione “autonoma” risulta essere in calo e passa dal 40,5% del 2017 al 35,2%. I farmaci di automedicazione sono il rimedio più utilizzato, dal 58,5% del campione.

Questo è molto positivo perché il farmacista aiuta ad avere un comportamento corretto nei confronti dei sintomi: scegliere farmaci che migliorano i sintomi senza azzerarli. E consiglia farmaci che non causino interazioni con altre terapie. Il 14% della popolazione ricorre al vaccino antinfluenzale esattamente come nella rilevazione dello scorso anno. «Non dobbiamo dimenticare che in Australia il periodo a rischio non è ancora finito e che le cose possono cambiare anche radicalmente. Quanto successo lo scorso anno ce l’ha ricordato chiaramente: ci aspettavano una stagione nella norma e, invece, quella 2017/2018 è stata una delle stagioni più pesanti degli ultimi anni, con il numero record di 8,5 milioni di casi solo in Italia. Una lezione che non dobbiamo dimenticare – conclude Pregliasco – molto dipenderà anche dal meteo: se questo inverno dovesse essere più lungo e freddo sicuramente si avranno molti più pazienti influenzati». Info su vaccinazione, prevenzione e cura, farmacia Eifani 0818786605





#FISIOTERAPISTA

Laser 1064 NM per la riduzione del dolore Meccanismo d'azione ed effetti biologici

Dottoressa

Veronica Di Martino

Il LASER, acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radation (amplificazione di luce per mezzo di emissione stimolata di radiazioni) è una terapia in grado di innescare all’interno dei tessuti effetti terapeutici quali: • Anti infiammatorio • antiedemigeno • antalgico (terapia del dolore) • decontratturante • biostimolante Nel nostro studio viene utilizzato un laser 1064 nm (NdYag )ad alta potenza. La caratteristica più importante della erogazione laser 1064 nm è la ottima profondità di azione. Trasferiamo quantità superiori di energia più in profondità. L’elevata potenza della laserterapia garantisce la massima efficacia in profondità e la massima rapidità di trattamento. 28

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Il LASER, acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radation (amplificazione di luce per mezzo di emissione stimolata di radiazioni) è una terapia in grado di innescare all’interno dei tessuti effetti terapeutici quali: • Anti infiammatorio • antiedemigeno • antalgico (terapia del dolore) • decontratturante • biostimolante La modalità di applicazione del Laser 1064 Nd sfrutta in modo ingegnoso e approfondito le conoscenze più all’avanguardia sulla trasmissione dell’energia all’interno dei tessuti corporei. Prevede ad esempio l’applicazione di scansioni manuali veloci o lente, attraverso le quali è possibile privilegiare la trasmissione dell’energia per via luminosa o termica, a seconda della fase di applicazione del trattamento, e dell’effetto che si desidera ottenere. Permette inoltre di sfruttare diverse frequenze di ripetizione degli impulsi all’interno di un intervallo che si è dimostrato essere quello di maggiore bio-stimolazione. Prevede inoltre il trattamento puntiforme dei punti dolorosi se-

condo specifiche considerazioni anatomiche e cliniche, per garantire il massimo risultato. Quindi specifichiamo che la sola terapia non basta a curare un sintomo, ma essa è di aiuto al pensiero critico scientifico del fisioterapista, vero fautore del processo di cura. Infatti non basta “applicare il giusto tipo di energia per far guarire dal dolore”, ma occorre anche classificarne l’intervento in quantità giusta misurata in Joule (J), lunghezza d’onda specifica misurata in nanometri (nm) e frequenza misurata in Herz (Hz). Esistono piani tabellari che indicano come agire in differenti tipi di patologie, ma la valutazione del professionista permette di caratterizzare al massimo ogni singola seduta di terapia. La stessa terapia erogata su di un soggetto con fototipo chiaro, non è uguale ad un soggetto di colore. Dicasi lo stesso se prendiamo in considerazione la massa grassa che contraddistingue ognuno di noi. Quindi affidatevi sempre a validi professionisti. Il laser Nd-Yag si caratterizza per la lunghezza d’onda, essa è di 1064 Nm. L’erogazione di energia a questa lunghezza d’onda produce fondamentalmente tre tipi di effetti.


Essi sono Fotochimico, fotomeccanico e fototermico. Cerchiamo di capire questi effetti come agiscono:

stimolata l’eliminazione delle raccolte di liquido. Si assiste ad un rapido ed intenso effetto anti-infiammatorio ed anti-edemigeno.

Effetto fotochimico L’applicazione di laser Nd-Yag determina un innalzamento dello “stato energetico” delle cellule. Questo fenomeno porta all’attivazione dei meccanismi coinvolti nella riparazione dei danni cellulari. La trasmissione dell’impulso doloroso è rallentata, e si ha un rapido effetto analgesico. A livello delle cellule questo effetto bio-stimolante si traduce nell’attivazione di alcuni enzimi, nell’aumentata produzione di acidi nucleici e proteine, e nell’incremento degli scambi metabolici. Le interazioni biochimiche sembrano essere le maggiori responsabili degli effetti che il laser esercita nei confronti dell’infiammazione, del dolore e dell’edema.

Effetto fototermico Quest’ultimo effetto, provocando un aumento controllato della temperatura dei tessuti determinata dal duty cycle (altro parametro caratterizzante), induce una stimolazione della circolazione con conseguente aumento dell’apporto di ossigeno alle strutture sofferenti. Il rialzo termico controllato che si realizza durante la terapia, può essere finalmente gestito ai fini terapeutici. È possibile infatti sfruttare l’effetto fototermico dell’emissione utilizzata per mantenere il volume del tessuto tendineo ad uno stato energetico attivato, che permette il perdurare nel tempo degli effetti benefici della terapia.

Effetto fotomeccanico Si tratta di onde elastiche di pressione che si propagano con la medesima direzione e verso dell’impulso che le ha generate. Queste onde propagandosi all’interno del tessuto agiscono con un effetto micro-massaggiante stimolante fondamentale per la riattivazione del microcircolo e del drenaggio linfatico. I fotoni altamente energetici impattano sulla superficie del tessuto generando veri e propri impulsi di pressione. È favorita così l’ossigenazione dei tessuti, è facilitato il drenaggio delle molecole infiammatorie, è

Questi effetti quindi generano: Sulla cellula • Riequilibrio del metabolismo cellulare • Recupero del bilancio omeostatico tessutale • Ripristino della permeabilità delle membrane cellulari • Normalizzazione dell’attività delle cellule nervose • Riduzione della risposta infiammatoria Sul tessuto • Sistema nervoso: intenso effetto antalgico o azione sui nocicettori e sulle fibre nervose periferiche o blocco della con-

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duzione dell’impulso nervoso • Sistema circolatorio: evita l’auto-mantenimento della flogosi o aumento della velocità del microcircolo ematico o aumento del drenaggio veno-linfatico • Sistema muscolare: risoluzione rapida della contrattura o normalizzazione del potenziale di riposo della miocellula o recupero funzionale della fibra per scomparsa di edema e flogosi • Membrane sinoviali, borse e liquido sinoviale: rapido riassorbimento del liquido • Tendini, capsula articolare fibrosa, legamenti: le azioni sopra descritte influenzano positivamente anche queste strutture.

Principali indicazioni

• Borsiti, sinoviti, capsuliti, epicondiliti, sindrome da impingement • Tendinite e tenosinoviti • Edemi ed ematomi da trauma • Patologie post-traumatiche o da sovraccarico • Sindromi adduttorie, distorsioni tibio-tarsiche, entesiti, condropatie rotulee in traumatologia sportiva • Fibromialgie


#NATUROPATA

La giuggiola, il frutto dimenticato. Mariateresa Caiafa

Arriva l’inverno, come possiamo proteggerci al meglio dai soliti malanni? Semplicemente rafforzando il nostro sistema immunitario introducendo alimenti ricchi di vit C che la si trova in abbondanza nei kiwi, negli ortaggi a foglia verde come gli spinaci e le cicorie, nei broccoli, nei cavoli, nell’ananas, nei pomodori, nei peperoni, nelle patate, negli agrumi o nelle “giuggiole”, frutti grandi quanto un’oliva e che contengono ben 20 volte in più di vitamina C rispetto a qualsiasi tipo di agrume. I nostri nonni citavano: “ai primi di ottobre la giuggiola si puntinava di marrone diventando più dolce, buona e prendendo il sapore di uva passa; quando è ancora verde ha il gusto delle mele”. Oggi sul mercato troviamo svariati dolciumi fatti con zuccheri raffinati, coloranti, additivi che ci indeboliscono e fanno aumentare di peso; invece i nostri nonni, da bambini prendevano le loro caramelle direttamente dagli alberi che allo stesso tempo li rendevano più forti perché le giuggiole sono anche ricche di vitamina A, B1, B2, B3, B6; tra i minerali spiccano calcio, fosforo, ferro, sodio, potassio, magnesio, zinco rame e manganese; addirittura contengono ben 18 dei 24 aminoacidi che sono necessari per il corretto funzionamento del corpo umano. Il motivo della loro rarità è che non ne esiste una coltivazione intensiva e la produzione è ristretta ad un ambito familiare, il giuggiolo necessita di posizioni assolate o comunque molto luminose, è un albero appartenente alla famiglia delle Ramnacee, chiamato “dattero cinese”, dovrebbe essere originario dell’Africa settentrionale e della Siria, in Italia è arrivato con i romani. Alcune parti della pianta di giuggiolo vengono uti30

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lizzate in fitoterapia ed erboristeria, difatti nella medicina tradizionale cinese la giuggiola viene impiegata per una grande varietà di disturbi: riduzione dello stress, aiuta ad alleviare i sintomi di ansia e depressione; come lassativo per la stipsi cronica grazie alla presenza di mucillagini; ha proprietà anti-infiammatorie e anti-spastiche; è un valido aiuto nella salute cardiovascolare poiché aiuta a purificare i vasi sanguigni; accelera il metabolismo; favorisce la guarigione di mal di gola e tosse; depura il fegato; aumenta la forza muscolare e di conseguenza la resistenza; dalla radice si ottiene una polvere da applicare su ferite, ulcere o addirittura ustioni; ottima per chi soffre di pressione alta grazie ai flavonoidi e ai glucosidi. Non ha controindicazioni, tuttavia va consumata con moderazione perché contiene fruttosio, che può risultare dannoso per la salute se assunto in quantità eccessive, 100 grammi di giuggiole fresche equivalgono a 79 calorie, quelle essiccate ben 287. Le giuggiole si possono mangiare fresche subito dopo la raccolta oppure conservare per lungo tempo essiccandole o mettendole sotto spirito; le più mature per confetture e sciroppi o come ingrediente per farcire dolci secchi e biscotti. Questo frutto è inoltre l’ingrediente principale della ricetta di un particolare liquore di colore rosso, conosciuto come “brodo di giuggiole”, tipico prodotto di Arquà Petrarca, paese sui Colli Euganei in Veneto ed esistono numerose varianti di ricette casalinghe. La ricetta moderna si basa sull’infusione idroalcolica di giuggiole a piena maturazione, a cui vengono aggiunte mele cotogne, scorze di limone, uva, melograni e altra frutta intera o in succo con l’aggiunta di zucchero. La preparazione classica prevede una macerazione piuttosto lunga: i frutti si devono lasciare in infusione per un paio di mesi, dopodichè il liquido ottenuto viene filtrato ed infine imbottigliato.





#NUTRIZIONISTA

Cura acidità e bruciori di stomaco con i cibi anti gonfiori addominali

Dottoressa

Francesca Maresca

Dal rosso al bianco, così previeni la gastrite.

La gastrite, il mal di stomaco, la digestione difficile e i gonfiori addominali sono oggi disturbi molto comuni. Ciò è dovuto soprattutto allo stress, agli errori alimentari e all’uso indiscriminato di farmaci, tutti fattori di ossidazione dell’organismo e di danno per le mucose gastriche. Se è vero che non sempre possiamo agire sulle fonti dello stress, è altrettanto vero che possiamo decidere ciò che portiamo in tavola... Un trucco semplice ed efficace è basarsi sul colore degli alimenti. L’aspetto appetitoso e variopinto dei prodotti dell’orto — dato dalla presenza di pigmenti e vitamine — ci fa sapere che questi cibi sono ricchi di antiossidanti dall’azione antinfiammatoria che 34

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possono proteggere lo stomaco e prevenire la gastrite. Invece, mangiare sempre le stesse cose, essere monotoni con il colore e il sapore nel piatto significa avere un apporto limitato di nutrienti, anche di quelli protettivi delle mucose. Ecco allora, colore per colore, gli alimenti che non devono mancare dalla dieta di chi soffre di gastrite o di chi vuole prevenirla. Rosso, blu - viola: radicchio, barbabietole, rape rosse, mirtilli e pomodori senza pelle né semi. Sono alimenti ricchi di antocianine, carotenoidi, vitamina C, potassio e magnesio. Giallo-arancio: carote, zucca, papaia, curcuma, zenzero e mais. Sono fonti di flavonoidi, carotenoidi e vitamina C. Verde: lattuga, piselli, fagiolini, broccoli, cavoli, carciofi, spinaci, zucchine e tè verde leggero. Contengono carotenoidi, catecolamine, magnesio, vitamina C, acido folico e luteina. Bianco: finocchi, cavolfiore (il succo estratto con la centrifuga è curativo: i bicchiere al dì), pere e sedani. Garantiscono un apporto di polifenoli, flavonoidi, composti solforati, potassio, vitamina C e selenio.



#NUTRIZIONISTA

Nel bianco inseriamo anche lo yogurt magro al naturale, ricco di probiotici che rigenerano le mucose gastriche.

Frutta: frutta cotta passata, frutta fresca matura senza buccia né semi.

Riso e pasta tutti colorati contro mal di stomaco e pancia gonfia.

Bere almeno otto bicchieri di acqua al dì: la saliva e i liquidi proteggono le mucose esofagee dai succhi gastrici.

la pasta al pomodoro senza pelle né semi (quando non sei in fa acuta!), o con le zucchine, le carote, le cimette di cavolfiore, i carciofi... oppure il risotto alla curcuma, coi piselli, alla lattuga... sono solo alcuni dei primi piatti adatti alla prevenzione e al trattamento dei disturbi di stomaco, ricordando che i risotti devono essere piuttosto asciutti e la pasta cotta al dente. Se rispetti queste indicazioni, riso e pasta saranno in grado di assorbire gli acidi che durante la fase digestiva possono danneggiare le mucose gastriche, prevenendo reflussi acidi e bruciori, e contrastando anche il gonfiore addominale.

Cotture leggere e cibi adatti

Latticini: rinuncia a latte intero, panna montata o panna acida con oltre il 20% di grasso e latticini acidificati; sì a latte parzialmente scremato, ricotta e formaggi freschi e magri. Lo yogurt agisce contro la gastrite inibendo la riproduzione del batterio Helicobacter pylori. Carne e salumi: elimina carni fritte o grasse come la carne d’oca o d’anatra, ma anche la pelle del pollo nonché i salumi grassi e affumicati. Pesce: no a pesci grassi come anguilla, aringa, salmone, sgombro, tonno, ma anche pesci affumicati, in conserva o marinati. Si a pesce magro al vapore, bollito, al forno e alla griglia. Pasta e riso: semintegrali, con sughi di verdure; va bene anche il risotto ma senza il soffritto. Pane e prodotti da forno: non sono indicati il pane integrale e il pane fresco con la mollica. Sono consentiti cracker, grissini, gallette, crostate di frutta, meringhe e biscotti secchi. Patate e verdure: passati di verdure, patate (non fritte), lattuga, cuori di carciofi, carote cotte, barbabietole rosse, piselli piccoli cotti e passati, fagiolini, pomodori senza pelle, sedano tritata finemente. 36

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Una protezione efficace

Le bevande salva stomaco

Puoi assumere senza problemi tè e caffè leggeri (meglio se d’orzo e a fine pasto), acqua non gassata, tisane, succhi di frutta non acidi diluiti con acqua. Sono controindicate invece le bevande gassate, e caffè concentrati soprattutto se a stomaco vuoto, alcolici; bevande ghiacciate o troppo calde.

In cucina fai così

Bollitura, saltare in padella con olio extravergine di oliva o cottura alla griglia facendo ben attenzione a non bruciare parti dell’alimento: ecco le cotture adatte a te! Infine, la dieta per la gastrite si basa innanzitutto sull’osservanza di alcune norme comportamentali molto semplici, come evitare i pasti abbondanti e mangiare lentamente. Una corretta masticazione rende più agevole la digestione e riduce i tempi di permanenza gastrica del cibo. Oltre a masticare lentamente è anche importante farlo in un’atmosfera rilassante rimanendo seduti per qualche decina di minuti al termine del pasto.

Pregi e difetti del cibo da bere

Il latte è un cibo alcalino la cui basicità contrasta l’acidità del contenuto gastrico. Il latte, soprattutto quello intero, è però ricco di grassi e proteine che aumentano l’acidità gastrica e rallentano lo svuotamento dello stomaco. Quest’alimento ha quindi un effetto benefico nell’immediato ma -soprattutto se si esagera con le quantità - dopo il sollievo iniziale può causare una veloce ricomparsa dei sintomi della gastrite.



#MENTALCOACH

Le coincidenze che cambiano la vita La coincidenza è il modo di Dio di restare anonimo. Albert Einstein

Ernesto Lupacchio

Mentre riflettevo sull’argomento da trattare nell’articolo del mese di ottobre, il mio pensiero è andato ad una amica che non vedevo da anni e contemporaneamente è arrivato un suo messaggio sul telefonino. Coincidenza? Caso? Combinazione? Fato? Bah Così, in un attimo, un “flash”… e subito ho capito di cosa avrei dovuto scrivere. E’ un argomento particolare che ti farà pensare molto. Cerca di rifletterci con attenzione e non lasciare mai le considerazioni sull’argomento al “caso”. Infatti, oggi, ti voglio parlare proprio di questo: delle COINCIDENZE e che… “NULLA AVVIENE PER CASO”! Ti è mai capitato di sentire il telefono squillare, proprio nell’attimo in cui lo stavi per prendere per chiamare la persona che ti stava già chiamando? 38

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Oppure di avere la chiara sensazione di “sentire” vicino a te una persona lontana? O pensare ad una cosa, un oggetto, piuttosto che una persona, e per magia ti compare avanti? O ancora che qualcosa avvenisse proprio in quel momento in cui avresti avuto bisogno che accadesse? Ripensando a tutte queste occasioni, a tutti questi momenti, tu come li spiegheresti? Credi che tutto abbia una spiegazione razionale o pensi che tutto ciò possa attribuirsi ad altri fenomeni? Possiamo dire di vivere quasi ogni giorno in un flusso di coincidenze che sarebbero difficili da spiegare solo con la ragione. La possibilità che determinati eventi accadano simultaneamente è decisamente molto ma molto bassa, anche volendo ricorrere alla statistica. Infatti le “coincidenze” sono il frutto di qualcosa che accade e che non riusciamo a spiegarci se non come una sorta di “magia della vita” che alla fine ci accontentiamo di catalogare come un semplice “caso”. Ma quando si ricorre al fato

per spiegare ciò che diversamente è inspiegabile si rischia di sopravvalutare il potere degli eventi casuali. Ma non è esattamente così ! Ora ti presento un piccolo semplice esperimento, proposto dal Prof. Robert Lanza, direttore scientifico della Ocata Therapeutics, che nel 2014 è stato incluso dal Times fra le 100 persone più influenti al mondo. “Immagina di avere uno scatolone contenente 4 libri e che a caso li riponi nella tua libreria. Quante possibilità ci sono che casualmente tu possa ritrovarli nella tua libreria disposti in ordine alfabetico? La risposta a questa domanda si ottiene con un semplice calcolo fattoriale. Sono 4 libri, dunque, le possibilità in cui possono essere disposti sono 4x3x2x1, ovvero possono essere 24 modi diversi. 1 possibilità su 24… già una bella percentuale per definirlo puro caso, vero? E se i libri fossero 10? Quante possibilità ci sarebbero di trovarli disposti in modo alfabetico? Prova ad indovinare. La risposta è… 1 su 3.628.800. Si, hai capito bene. Difficile da credere vero? Avresti pensato ad una percentuale molto più pic-


cola, diciamo una su mille o una su centomila. Ma una possibilità su oltre tre milioni e mezzo si fa fatica persino ad immaginarla! Eppure statisticamente è così. Quindi, considerando queste percentuali infinite di possibilità, se si dovessero trovare i libri in ordine alfabetico, secondo te, sarebbe un caso o ci sarebbe qualcos’altro?” Per me il caso non esiste. E per te? Immagina ora una serata come tante, un gruppo di amici che devono incontrarsi per andare insieme al cinema. Quasi tutti chi per un motivo e chi per un altro non ce la fanno ad andare. Tutti, tranne due: un uomo e una donna. Ovviamente, la coppia rimasta, aveva pochissime probabilità di ritrovarsi da soli, e invece hanno avuto la possibilità di guardarsi negli occhi come non si erano mai guardati così intensamente, nonostante si fossero frequentati da alcuni anni. Nasce un’emozione e quasi senza rendersene conto si ritrovano immersi in una nuova energia che www.centopercentofitness.it

li avvolge entrambi, fino a fidanzarsi e poi sposarsi. Amore? Caso? Quante volte capita nella vita quotidiana e non ce ne accorgiamo? Hai mai immaginato o avuto la sensazione di essere all’interno di un flusso di energia, dove è tutto collegato, dove tutto è connesso? Un campo di energia che collega tutto ed ogni cosa e in cui ogni tuo pensiero emette informazioni all’interno del campo e quindi ne provoca una risposta. Ora smetti di immaginare perché…la realtà è proprio così. Non è filosofia, è scienza. Le cose sono unite da legami invisibili. La fisica quantistica ha dimostrato che viviamo in un Universo unico. Cosa significa? Significa che non c’è separazione. Tante volte ti capita un evento negativo e poi subito dopo un altro ancora e ancora un altro…e pensi ohh capitano sempre tutti insieme? Quando fossilizzi i tuoi pensieri su una cosa e mantieni

la concentrazione, in quel momento stai chiamando a te quella cosa con una intensità senza pari nell’universo. Si chiama “LEGGE DI ATTRAZIONE”: è la legge che determina l’intero ordine dell’ universo, plasma ogni tua esperienza di vita e lo fa attraverso i tuoi pensieri: perciò non lasciarti dominare da pensieri negativi!!! I limiti della tua vita sono tutti creati dalle barriere che la tua mente ha alzato intorno a se stessa e di conseguenza intorno a te. La legge reagisce ai tuoi pensieri di qualunque genere esso siano. Con la “Legge di Attrazione” puoi rompere le barriere che tu stesso hai creato e liberarti dalle tue limitazioni. Tu sei il più potente magnete dell’universo! Dentro di te c’è una forza magnetica più potente di ogni altra cosa al mondo e questa imperscrutabile forza viene emessa proprio per mezzo dei tuoi pensieri. Se riesci a pensare a quello che vuoi e a farne il tuo pensiero dominante, finirai per farlo entrare nella tua vita!

Ogni tuo pensiero è qualcosa di reale, una forza! Il potere è nei tuoi pensieri... nelle tue mani! Sii consapevole della forza dei tuoi pensieri!


#PERSONALTRAINER

Sala Attrezzi

Esercizi base – complementari – speciali

Nello Iaccarino

Le Palestre moderne sono polifunzionali; all'interno di esse si svolgono una miriade di attività, spesso in antitesi tra loro, tra cui Fitness, Wellness, Body-Building, Aerobica, Cross Fit, Pilates, ecc. Una sala attrezzi ben attrezzata permette la programmazione di un allenamento in relazione alle esigenze dell'utenza. Il Personale specializzato di sala, nello stilare una scheda di allenamento, si imbatte nella difficoltà di implementare i vari esercizi. Ricordo che una programmazione è un processo complesso suddiviso in fasi e sottofasi (mesocicli -microcicli – unità di allenamento) al fine di raggiungere un obiettivo prefissato. Una scheda di allenamento comprende vari esercizi, i quali possono essere: 1. Di base (o fondamentali); 2 Complementari (o di isolamento); 3. Speciali.

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Il loro inserimento, ovviamente, deve essere necessariamente contestualizzato (non ad capocchiam); innanzitutto bisogna conoscere le differenze tra i vari esercizi. Gli esercizi base sono tutti quelli poliarticolari, essi attivano massivamente una o più catene cinematiche e generalmente permettono l'utilizzo di alti carichi e basse ripetizioni; pertanto sono inseriti in schede con obiettivo di ipertrofia miofibrillare e/o sarcoplasmatica. Quasi sempre gli esercizi base sono effettuabili con bilanciere, ad esempio i 3 big: 1. Squat; 2. Bench Press; 3. Deadlift. Gli esercizi complementari, monoarticolari, attivano in misura minore le catene cinematiche muscolari; talvolta essi sono usati per eseguire ROM parziali o per eseguire circuito a sfondo anaerobico/aerobico, ecc. La loro lista è molto lunga. Esempio di esercizi complementari: 1. Pulldown ai cavi; 2. Rematore ai cavi; 3. Hyperestensioni 4. Croci su panca piana e inclinata; 5. Pectoral; 6. Sollevamenti avanti, laterali, ai cavi;

7. Curls manubri, hammer curls, panca Scott; 8. Push down ai cavi; 9. Leg extension; 10. Leg curls; 11. sissy squat; 12. adduttori e abduttori con cavi e macchina; 13. ecc. Gli esercizi speciali sono tutti quelli connessi alla specificità della prova, ad esempio nel sollevamento pesi lo stacco (o deadlift) può essere un esercizio speciale. Alcuni esercizi sono border line cioè possono essere sia di base che complementari come pure uno stacco può essere sia speciale che fine a sé stesso. Infine nella programmazione gli esercizi in una scheda vengono inseriti in proporzioni variabili a seconda della fase di allenamento.





#ARREDAMENTO

La tecnologia Fibramed

La nuova biomolecola integrata nel tessuto

Luigi Gargiulo

Questa recente scoperta, che è ora disponibile anche in Italia, è stata approvata presso il Ministero della Salute. Si tratta di una fibra che aiuta a contrastare il dolore naturalmente, il primo senza controindicazioni. In Germania viene usato da oltre tre anni con ottimi risultati. Promette ciò che mantiene: combatte e vince il dolore. Si tratta di un dispositivo medico antalgico di classe 1 che non ha bisogno di supporto elettrico per fare il loro lavoro. Questa terapia antalgica non necessita di ricetta medica perché non ha alcuna controindicazione.

La biomolecola integrata nel tessuto

FibraMed è efficace grazie all’azione di una biomolecola scoperta da un gruppo di ricercatori: analizzando i minerali dei fanghi terapeutici (terapia antica) hanno isolato questa molecola che hanno poi, integrato nel tessuto 44

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attraverso un particolare processo di nanotecnologia. La biomolecola in questione agisce mentre riposiamo per controllare il dolore e gli effetti dello stress, per ripristinare la funzionalità cellulare e tessutale. Il dispositivo medico FibraMed assorbe i raggi FIR emessi dal nostro corpo e li moltiplica di ben 500/600 volte restituendoli all’organismo contrastando il dolore. La poltrona e il materasso con tecnologia FIBRAMED aiutano ad alleviare il dolore. Questo nuovo antidolorifico è stato testato con successo presso istituti di ricerca e cura fra cui il Centro di Scienze Motorie e Rieducazioni Funzionali Kinetec. Nella sperimentazione la tecnologia FIBRAMED ha dato eccezionali risultati su vari pazienti in diverse cliniche: - il 96% dei soggetti ha riscontrato subito benefici - il 52% è guarito da determinate patologie.

Per quali patologie è utile la nuova terapia?

- dolori infiammatori - lombalgie - dolori articolari - artrite - dolori muscolari - dolori reumatici - artrosi - dismenorrea - cefalea a grappolo - insonnia - arteriosclerosi - osteoporosi - lobosciatalgie - alcune patologie circolatorie



#FILOSOFO

Hegel e "la dialettica servo-padrone"

Domenico Casa

C'è un'opera interessantissima di Hegel, scritta quasi come un romanzo, ed è "La fenomenologia dello Spirito". Con essa, il filosofo tedesco, si propone di raccontare la storia dello Spirito (intendendo per Spirito l'umanità nel suo perenne e inarrestabile "farsi") dalle sue origini (infanzia), ontologiche e logiche, mettendo in rilievo alcune sue rappresentazioni (Hegel le chiama "figure") che, più di altre, ne hanno manifestato la natura in un particolare momento storico. Una di queste rappresentazioni o figure molto suggestive, è "la dialettica servo-padrone". Oltre ad essere rappresentativa di un determinato momento dell'epifania dello Spirito, essa si presta per comprendere moltissimi rapporti umani, quasi paradigma o schema entro cui essi si muovono. Un ultimo chiarimento prima di passare alla descrizione della "figura". Per Hegel la storia è qualcosa di più complesso di 46

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quella che intendiamo noi, benché la includa. La storia, infatti, è il passaggio dello Spirito nel mondo, un dio incarnato, immanente, il quale, come Cristo, si dà tutto nel mondo e nella storia. "In principio era il Verbo (Logos)... e il Verbo (la Parola divina) si fece carne". E, ancora, poiché lo Spirito è infinito, non si può pensare che esso si esprima completamente in un solo momento storico, essendo tutti i "momenti" sue manifestazioni. "La dialettica servo-padrone" costituisce un momento (in realtà si è ripetuto e si ripete) in cui, alcuni uomini, in genere i più deboli, si pongono sotto la protezione di un uomo più potente, gli prestano servizi, in cambio della salvezza della vita. È accaduto, ad esempio, durante il periodo di crisi dell'Impero romano, quando, al comparire dei "barbari", la gente si rifugiava nelle tenute dei "signori" (domini). Essa pagava la protezione con la servitù, mettendosi a completa disposizione del signore-padrone. Con il passare del tempo, secondo Hegel, il rapporto si capovolge, il servo diventa padrone del signore e, viceversa, il signore finisce con l'essere completamente dipendente dal servo. Per quale motivo ciò avviene? Per il semplice fatto che, attraverso il

lavoro e il servizio, il servo prende coscienza della sua importanza, e del fatto che il padrone non potrebbe vivere senza ciò che il servo gli procura. Questa pagina della Fenomenologia, in realtà, apre scenari immensi. Già Karl Marx vi leggeva un'anticipazione dei quella che sarebbe stata, poi, la presa di coscienza dello sfruttamento dei lavoratori, i quali avrebbero creato una classe antagonista a quella del capitale. Ma se si riesce a entrare, senza schemi precostiuiti e pregiudizi, in qualsivoglia genere di rapporti, politici, sociali, amicali, affettivi (ad esempio quello tra una coppia etero o no che sia, genitori-figli) si avvertirà che, il più delle volte, il rapporto inziato con il prevalere di x su y, si capovolge e y dominerà su x, consapevole o no che sia x. Ciò dipende dalla consapevolezza. O dalla debolezza. Ma quelche può salvare qualsiasi rapporto è la Ragione.



#CONSUMATORI

Risarcimento Sky e Dazn

È possibile chiedere il risarcimento a Sky e Dazn a causa del servizio scadente offerto ?

Pierluigi D'Apuzzo

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C’è chi paga 50,00 € al mese - e da anni abbonato a Sky - unicamente per uno scopo ben preciso: vedere la partita della propria squadra del cuore. Al Tifoso non interessano le serie Tv, i Film in anteprima o i documentari compresi nel salato abbonamento che PAG: lo scopo del Tifoso è ritagliarsi quelle 2 ore di tempo per godersi in pace la partita. Il 18 Agosto è ricominciato il Campionato di calcio della serie A, ma stavolta l’utente che “paga

per vedere”, si è ritrovato con una sorpresa che di piacevole ha ben poco: seduto davanti alla tv in attesa di vedere la prima partita di campionato, si è reso contro che la stessa non era più ricompresa nel proprio abbonamento ma poteva essere vista solo se ci si abbonava ad una nuova piattaforma mai sentita fino ad ora ovvero DAZN - la piattaforma tv britannica di proprietà di Perform group. Senza alcuna comunicazione ai propri affezionati abbo-


nati, con sporadiche informazione fornite da brevi spot televisivi, l’ignaro utente Sky si ritrova oggi a pagare profumatamente un servizio che non è più quello voluto. È stata una vera e propria doccia fredda per milioni di tifosi rendersi conto che il proprio abbonamento non era più sufficiente a vedere le partite di calcio ma cosa ancora più grave è stato per chi ha “provato” ad abbonarsi – con ulteriore aggravio economico anche a questa nuovo strumento www.centopercentofitness.it

–DAZN- per vedere in streaming la partita di calcio riscontrando una marea di disservizi: qualità di visione scadente, immagini sgranate ad intermittenza, pixel al posto dei giocatori, blocco del segnale audio non sincronizzato con il video, problemi di trasmissione nel flusso dati riscontrati anche da chi poteva disporre di una veloce connessione in fibra, il fatto poi di vedere i giocatori così sfuocati ha dato la sensazione di essere tornati indietro di anni con la tecnologia. La posizione di Sky è apparsa subito anomala perché costringe i tifosi a pagare il pacchetto della serie A allo stesso prezzo della scorsa stagione, fornendo ai propri clienti la visione di un numero inferiore di partite, senza specificare quali gare il tifoso potrà vedere. Non c’è da restare meravigliati se il sentimento di rabbia, disperazione e delusione ha prevalso sul Tifoso-Abbonato e moltissimi sono stati quelli che senza pensarci su due volte hanno disdettato il proprio abbonamento a Sky. Non è ammissibile che il cliente che paga sia costretto a fare da tester per le nuove piattaforme!!! Non è possibile obbligare a sottoscrivere due abbonamenti a condizioni economiche svantaggiose, senza avere la facoltà di scegliere un operatore in base al costo o alla qualità del servizio, che sono principi essenziali in un mercato che rispetti la libera concorrenza. Immediatamente l’Autorità Ga-

rante della Concorrenza e del Mercato, l’Antitrust, si è vista costretta ad aprire due procedimenti -nei confronti di SKY Italia S.r.l. e di Perform Investment Limited e Perform Media Services S.r.l. (Perform è titolare della piattaforma DAZN ) – in relazione a “presunte pratiche commerciali scorrette e possibili violazioni dei diritti dei consumatori”. In pratica è stata avviata un’istruttoria su SKY in quanto la stessa pubblicizza i pacchetti calcio “come se nulla fosse cambiato rispetto all’anno scorso” mentre in realtà dal 18 agosto e nel prossimo triennio molte partite di calcio della serie A sono di esclusiva di DAZN. Tenuto conto dei danni già causati all’abbonato obbligato a sottoscrivere il doppio abbonamento per poter vedere l’intero campionato di serie A, tutti i cittadini possono tutelarsi e far valere i propri diritti richiedendo – tramite l’Associazione a tutela dei consumatori Adiconsum Penisolasorrentina- il risarcimento del danno consistente non solo nell'omesso servizio offerto ma anche nel danno non patrimoniale conseguito all'impossibilità per il consumatore/abbonato di poter usufruire dello spettacolo oggetto di abbonamento.


#CONDOMINIO

L'amministratore è per sempre?

Teresa Pane

Nel precedente articolo abbiamo messo in luce a grandi linee l’iter con cui l’Assemblea può procedere alla revoca dell’Amministratore di Condominio. Già la scorsa volta accennammo alla circostanza per cui il potere di revocare l’Amministratore di Condominio è conferito non solo all’Assemblea con le dovute maggioranze, ma anche al singolo condomino che, qualora si reputi leso nei suoi diritti a causa di un operato irregolare, potrà adire l’autorità giudiziaria. In tal caso si parla di “revoca giudiziale per giusta causa”. Se è pur vero che la legge conferisce questo potere al singolo condomino evitando che lo stesso debba sottostare alla volontà della restante compagine condominiale, è pur vero che i casi in cui si può procedere alla c.d. “revoca giudiziale” sono tassativi e concernono od il mancato possesso da parte dell’Amministratore dei requisiti richiesti dalla legge per svolgere il suo incarico oppure la 50

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commissione di gravi irregolarità commesse nel corso del suo mandato professionale. Vediamo brevemente quali sono le “giuste cause” previste dalla legge (art. 1129 c.c.): L'omessa convocazione dell'assemblea per l'approvazione del rendiconto condominiale, il ripetuto rifiuto di convocare l'assemblea per la revoca e per la nomina del nuovo amministratore o negli altri casi previsti dalla legge La mancata esecuzione di provvedimenti giudiziari e amministrativi, nonché di deliberazioni dell'assemblea La mancata apertura ed utilizzazione del conto di corrente condominiale La gestione secondo modalità che possono generare possibilità di confusione tra il patrimonio del condominio e il patrimonio personale dell'amministratore o di altri condomini; l'aver acconsentito, per un credito insoddisfatto, alla cancellazione

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delle formalità eseguite nei registri immobiliari a tutela dei diritti del condominio; Qualora sia stata promossa azione giudiziaria per la riscossione delle somme dovute al condominio, l'aver omesso di curare diligentemente l'azione e la conseguente esecuzione coattiva; L'inottemperanza agli obblighi circa la tenuta dei registri condominiali: anagrafe, contabilità, nomina/revoca amministratore e verbali. L'omessa, incompleta o inesatta comunicazione dei dati circa i propri dati anagrafici, professionali e del codice fiscale L’elencazione qui riportata, in realtà, è solo esemplificativa perché la giurisprudenza amplia nettamente le ipotesi di “giusta causa” e “gravi irregolarità”.

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È appena il caso di precisare, che la procedura giudiziale di revoca è indubbiamente più complessa e costosa ed il condomino che decide di adire le vie legali per la


declaratoria dei suoi diritti deve essere ben cosciente che tutte le azioni in violazione di quanto previsto dalla legge che reputa essere commesse dall’Amministratore, devono essere corroborate da elementi probatori e non possono essere il frutto di mera opinione negativa sull’operato amministrativo. Accade sovente, infatti, che l’Amministratore venga additato (dal singolo condomino o da una minoranza) per “cattiva gestione” semplicemente perché in alcuni casi una gestione che sia professionale e responsabile e che tuteli il Condominio nella sua totalità, obbliga l’Amministratore anche

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ad intraprendere azioni avverso i condomini. Si pensi al caso in cui l’Amministratore, in presenza di morosità persistente sia costretto ad esperire azione legale contro il condomino che non è in regola con i pagamenti. Ecco una banale, seppur dovuta, azione che crea spesso, tra Amministratore e condomino, un frattura insanabile che degenera spesso in un accanimento verso l’operato del professionista che in realtà ha agito con responsabilità e diligenza per la tutela della restante compagine condominiale. È bene, dunque, a parere di chi scrive, che prima di intrapren-

dere tale iter, si constati bene l’esistenza di veri elementi che possano portare ad una legittima revoca, talvolta anche con un semplice confronto con lo stesso Amministratore al fine di dirimere dubbi ed incomprensioni, oppure, avvalendosi di una consulenza di un professionista del settore che possa valutare con la dovuta competenza.


#FOODCROSSING

Cioccolato, mandorle e…

Anna Maione

La Torta Caprese, diffusa oltre che a Capri anche nella Penisola Sorrentina e in Costiera Amalfitana, ha delle origini non molto chiare, ma sembra forte la convinzione da parte di molti abitanti del luogo che sia nata per caso, negli anni venti, nel laboratorio di un artigiano dell’isola. La circostanza è affascinante e alquanto bizzarra in quanto è legata addirittura al famoso Al Capone, il quale inviò due malavitosi a Capri per acquistare delle ghette. Per costoro, era d’obbligo una tappa in un rinomato luogo di dolcezze, e chiesero a Di Fio-

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re di preparare loro una torta. Lo chef, forse per la tensione di avere clienti così “particolari”, dimenticò di aggiungere la farina nell’impasto dando vita a una torta buonissima che conquistò anche gli americani che vollero la ricetta. Una creazione involontaria quindi, un errore imperdonabile si direbbe per un professionista del settore, ma che ha lanciato un mito, rendendo la torta caprese uno dei simboli della cucina isolana. Il nome infatti ne richiama inevitabilmente le radici, ma anche gli ingredienti e il metodo di


© FOTO DI ANNA MAIONE

Torta Caprese

Imma Gargiulo

INGREDIENTI • 200 gr di mandorle pelate; • 250 gr di cioccolato fondente; • 250 gr di burro; • 200 gr di zucchero; • 5 uova; • zucchero a velo qb.

lavorazione fanno riassaporare, nel senso letterale del termine, la tradizione della cucina popolare, semplice, povera, genuina e a base di ingredienti locali. Negli anni la caprese é stata riproposta in diverse varianti: con gli amaretti o con le nocciole al posto delle mandorle, oppure al limone, esaltando i profumi di un altro prodotto locale, il limoncello. L’originale resta però, secondo la tradizione locale, una torta di cioccolata e mandorle, croccante fuori e morbida dentro, bassa e molto carica di cioccolato fondente. www.centopercentofitness.it

PROCEDIMENTO Tritare grossolanamente le mandorle pelate usando il robot da cucina; per evitare che le mandorle si ossidino e che l’olio sprigionato le faccia appiccicare, aggiungere un po’ dello zucchero totale. Sciogliere il cioccolato fondente in microonde o a bagnomaria. Se si utilizza il micro-onde occorreranno all’incirca 2 minuti ma è importantissimo farlo sciogliere 30 secondi per volta, mescolando il cioccolato tra un turno e l’altro per evitare che si bruci. Unire poi il burro freddo a tocchetti e farlo sciogliere mescolando; in questo modo il burro si scioglierà e la temperatura del cioccolato scenderà e si potrà utilizzarlo immediatamente.

Rompere le uova, separare gli albumi dai tuorli. In un recipiente sbattere i tuorli assieme allo zucchero per 5 minuti. Aggiungere la crema di burro e cioccolato, le mandorle e amalgamare il tutto con una spatola. Montare a neve gli albumi e incorporarli al composto, In un primo momento l’impasto sarà molto denso per cui consiglio di aggiungere un po’ degli albumi e mescolarlo senza troppa accortezza per ammorbidire il tutto. Successivamente aggiungere gli albumi montati pochi per volta e mescolare dall'alto in basso, delicatamente. Versare il tutto in una teglia rotonda foderata di carta forno ed infornare a 180° per 25 minuti o comunque fino a quando inserendo uno stecchino questo uscirà leggermente umido. Quando la torta si sarà raffreddata cospargerla di zucchero a velo...


#WELLNESS

Percorso Acquarelax 75 minuti di svago e relax

Farsi coccolare dalle bollicine, rilassare il corpo dalla punta dei capelli all’estrema unghia dell’alluce, svenire di emozioni, per poi rinvenire sommersi dalla nebbia del vapore caldo, sudare come in una maratona ma con il piacere rigenerante di un’estasi mistica prodotta da un’evasione totale dalla realtà. Questo è quello per cui un percorso Acquarelax viene progettato, questo è quello che sentiamo di offrire sicuri che i nostri trattamenti sono unici e irripetibili, perché plasmati con la conoscenza e la qualità che ci contraddistingue. La Tecnoambiente, nella sua continua ricerca sul benessere e le sue ergonomiche tecnologie vuole andare oltre, mettendo in palio in omaggio un percorso solo per due, in sorteggio tra le prime dieci telefonate che perverranno in ufficio citando il titolo di questo articolo. Un’offerta speciale perché magia e illusione, facendo provare ciò che per i sensi è fonte di benessere e soddisfazione. Non occorre essere clienti o residenti in penisola, come non conta il sesso o l’età, ciò che serve è vo54

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glia di mettersi in gioco e partecipare ad una corsa contro il tempo per assaggiare un’anteprima di paradiso. In pratica il pacchetto regalo include un percorso benessere in un noto hotel nel cuore di Sorrento, che si snoda tra il calore mediterraneo ed etereo della Calisauna al rilassante coinvolgimento nel Mare di vapore, dal tragitto studiato con le docce emozionali alla distensiva e confortevole immersione nella vasca in styreps con acqua salina a massaggio ascensionale ad ozono.

Due ore per vivere il proprio tempo fuori dal quotidiano in compagnia del proprio partner in un luogo lontano dalla realtà di tutti i giorni, eppure così vivo e vicino.





#WEB

Annunci su Facebook o su Google?

Quale pubblicità scegliere per il tuo business

Antonella Raffone

Le inserzioni di Google e Facebook dominano lo spazio pubblicitario online. Se vuoi raggiungere i clienti, la rete di ricerca di Google o i feed di notizie di Facebook sono gli strumenti più adatti per raggiungere il tuo obiettivo. Facebook ha attualmente due miliardi di utenti attivi al mese. Google Ads raggiunge miliardi di persone ogni giorno. Entrambe queste reti sono eccezionali quando si tratta di portare risultati.

Quindi, quale piattaforma è quella giusta per la tua attività?

Il modo in cui cerchiamo le risposte è cambiato radicalmente a causa degli smartphone. Siamo tutti diventati più curiosi, esigenti e impazienti nella nostra ricerca di prodotti, informazioni e servizi. I consumatori vogliono risposte 58

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rapide. È più facile che mai trovare e cercare prodotti online ma c'è anche tantissima concorrenza. Per aiutare i clienti a trovare il tuo marchio, devi partecipare e assisterli nelle loro decisioni in modo tale da convincerli sottilmente di essere l'opzione migliore. Quindi, inutile dirlo, con il cambiamento nel modo in cui acquistiamo e cerchiamo informazioni, il processo decisionale del cliente si

è rivoluzionato. È diventato più interconnesso e complicato che mai, ed è fondamentale trovare un modo per emergere in questa follia. Ed è qui che entra in gioco la pubblicità online.

Ma che cos'è Google Ads?

Google è il motore di ricerca più grande del mondo. Secondo Internet Live Stats, effettuiamo cinque


miliardi di ricerche al giorno. Google Ads è un ottimo posto dove fare pubblicità se stai cercando di attingere a quell'enorme traffico di ricerca. In poche parole, Google Ads primeggia quando si tratta di indirizzare il traffico con l'intento di convertire. Ad esempio, quando qualcuno cerca una parola chiave come "idraulico vicino a me", molto probabilmente chiamerà i primi idraulici che compariranno nei risultati di ricerca.

E invece, cosa sono gli annunci di Facebook?

Facebook è un social network. Il che significa che la maggior parte delle persone non vanno lì a cercare idraulici o acquistare prodotti. Sulla piattaforma è possibile trovare quasi qualsiasi target o mercato di nicchia. E con una base di utenti così ampia e diversificata, la possibilità di trovare la chiave di successo giusta per la tua attività è molto elevata. Su Facebook, puoi soddisfare diversi obiettivi per la tua pubblicità: - Vuoi promuovere la conoscenza del marchio e i Mi piace nella

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tua pagina aziendale? Puoi farlo facilmente. - Hai bisogno di ottenere più contatti? Ci sono potenti annunci per acquisirli. - Desideri più traffico sui post del tuo blog o sul tuo sito? In pochi clic e con poco budget ottieni ottimi risultati. - Hai bisogno di incrementare le vendite e le visite in negozio? Studia il marketing mix giusto e vedrai i clienti arrivare. L'intento, rispetto agli annunci su Google è diverso. Google intercetta la domanda effettiva di un utente e la converte, Facebook eccelle quando si tratta di intercettare un pubblico che potrebbe essere interessato a ciò che si offre. Quindi, dovresti investire denaro in annunci Facebook per trarre vantaggio da costi inferiori e un eccellente targeting demografico? O dovresti incanalare i tuoi soldi in Google Ads per trarre vantaggio da un forte interesse che porta a conversioni più alte?

Oppure dovresti usare entrambi?

Quando si tratta di annunci Google e Facebook, non deve essere una competizione o una scelta. Puoi usare entrambi. La ricerca a pagamento è uno dei modi migliori per raggiungere nuovi segmenti di pubblico e coinvolgere nuovamente i clienti più vecchi. Usali insieme in modo che ognuno possa contribuire a raggiungere il tuo obiettivo di marketing. Trova modi creativi per combinare e abbinare Facebook e Google e trasformarli in uno squadrone della ricerca a pagamento.

Una strategia per non sbagliare?

Costruisci con pazienza la notorietà del tuo marchio e cura i tuoi contatti con Facebook. Quindi, quando i clienti sono pronti, chiudi il cerchio su Google Ads, dove gli utenti inizieranno a cercare ciò che offri.


#LIBRI

Libri come fari L'apprendista geniale Giovanni Pepe

La collezionista di meraviglie

di Valentina Cebeni - Garzanti Libri Il passato spesso ci tormenta, ci insegue, in alcuni casi ci precede. La storia dei nostri avi spesso ha voragini create dalle guerre, dalle incomprensioni, dalle parole non dette. Gli oggetti, le foto, i ritratti, le lettere, i racconti ci restituiscono pezzi di storia, di vite passate. Dafne ha il "dono", ricostruisce le storie dagli oggetti. Dafne va in cerca della sua storia, quella dei suoi avi. Dafne ha il cuore ferito da amori, malattie, amici. Dafne cerca di rimettere a posto i suoi pezzi, ed aiuta a mettere a posto i pezzi degli altri. Ma la vita è così il passato può diventare presente, ancora una volta, ma questa volta, un raggio di luce per un nuovo futuro. Un libro da leggere, assaporare, lasciar crescere dentro e farsi spingere nelle emozioni, trasportare dalle riflessioni, perdersi nel tempo! Fatevi toccare il cuore da questo libro! PS: dentro c'è anche un'immagine stupenda di Sorrento con il mare blu cobalto, grazie Vale

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di Anna Dalton - Garzanti Libri

"Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile e all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile..." Francesco d'Assisi Proprio mentre stavano finendo le ultime pagine del libro di Anna Dalton ci siamo imbattuti in questa frase di San Francesco che ben sintetizza il messaggio del libro e dell' autrice. Romanzo adatto a tutti i lettori, giovani, ancora alle prese con scuola formazione, futuro e meno giovani come monito per andare avanti sempre e comunque. Una trama semplice, ma una scrittura talmente coinvolgente che vi sorprenderete a leggere il libro tutto di un fiato. La protagonista è Andrea, giovane ragazza timida, riservata ed insicura con un grande sogno: diventare una giornalista affermata come lo era sua madre, la quale prima di morire le ha lasciato come amuleto portafortuna, un bigliettino con solo 3 parole" scrivi,scrivi,scrivi". Il sogno di Andrea si appresta ad avverarsi quando viene ammessa in un importante college veneziano, una scuola prestigiosa per la formazione giornalistica. Qui Andrea conoscera' e sperimenterà il vero significato di parole quali: resilienza, amicizia, amore, coraggio, ma soprattutto inizierà un percorso di cambiamento e di riflessione su stessa necessario per il raggiungimento del suo obiettivo. Nell' attesa del seguito promesso dell'autrice, Buona lettura.



#POESIA

La Fiducia Successe un giorno quasi per gioco che insieme, fiducia, acqua e fuoco, si trovarono in un bosco folto e di ciò si meravigliarono molto. Salvatore Spinelli

Di perdersi subentrò il timore e ognuno fu preso da tremore, poi la calma e il ragionamento alla fine presero il sopravvento. “Se dovessi perdermi –disse il fuocoritrovarmi per voi sarà un gioco, se brucio, il fumo è la conseguenza e dove c’è fumo c’è la mia presenza”. Subito dopo anche l’acqua disse: “Se mi perdo non fate scommesse, per trovarmi cercate l’umidità, dove c’è umidità io sono là”. La fiducia palesemente provata disse: “La cosa per me è complicata, se mi perdo non andate su e giù, una volta persa non mi si ritrova più”.

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