ISP rapporto d’esercizio

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RAPPORTO D’ESERCIZIO

2020


Editore Istituto Svizzero di Polizia Avenue du Vignoble 3 2000 Neuchâtel isp@ne.ch Tel. 032 723 81 00 www.institut-police.ch © ISP, giugno 2021 Fotografie ISP Polizia cantonale Polizia cantonale Polizia cantonale Polizia cantonale Polizia cantonale Polizia comunale Polizia comunale David Marchon

GR SG TI VD ZH di Winterthur di Zurigo

Redazione, revisione, traduzioni ISP Impaginazione A4 Agentur, Rotkreuz Stampa Imprimerie de l’Ouest SA, Cormondrèche Tiratura 400 copie in tedesco 200 copie in francese 100 copie in italiano


INDICE 4 12 14 16 18 20 24 28

INTERVISTA – BILANCIO E PROSPETTIVE

NECROLOGIA

L’ISP IN PERIODO DI COVID-19

UNO SGUARDO AL 2020 IN 11 CIFRE

ORGANI E COMMISSIONI

FORMAZIONE E PERFEZIONAMENTO – CICLI DI FORMAZIONE E CORSI FORMAZIONE E PERFEZIONAMENTO – ESAMI E CERTIFICAZIONI

MEZZI DI FORMAZIONE

32 36 40 42 46 52 58

RICERCA, INSEGNAMENTO, ­CENTREDOC E SERVIZIO LINGUISTICO

COMUNICAZIONE

QUALITÀ

SERVIZI GENERALI

CONTI ANNUALI

WHO IS WHO DELLA FORMAZIONE DI POLIZIA

ABBREVIAZIONI


INTERVISTA

BILANCIO E PROSPETTIVE

Stefan Blättler, Presidente del Consiglio di fondazione, Direttore eletto dell’ISP dal 1° gennaio 2022


Lo scorso anno, a questa intervista aveva partecipato il Direttore Reto Habermacher, venuto a mancare improvvisamente l’8 gennaio 2021. Ci rimangono però i suoi ricordi, che ci accompagneranno ancora per molto tempo. Mi sembra di vederlo ancora salutarmi scherzosamente con un «au réservoir» un’ultima volta a fine dicembre. Stefan Blättler, cosa significa questa dolorosa perdita per l’ISP? Stefan Blättler (SB): Mi è difficile trovare le parole perché eravamo molto vicini. Reto Habermacher ha diretto l’Istituto per quasi cinque anni, con grande dedizione e lungimiranza. Ha consacrato la sua energia al sevizio delle organizzazioni di polizia svizzere e della sicurezza pubblica, mostrando impegno e avvedutezza. Quali ricordi la legano personalmente a Reto Habermacher? SB: Nel corso dei miei lunghi anni di carriera in polizia, è stato un collega fidato nel quadro dei corsi ISP, al consiglio di scuola dell’Interkantonale Polizeischule Hitzkirch (IPH), nell’esercito, in qualità di comandante e, naturalmente, di Direttore dell’ISP, dove nell’ultimo periodo abbiamo lavorato a stretto contatto. Avevamo la stessa visione in merito al futuro della formazione di base e continua di polizia. Pertanto, per me la sua scomparsa non è solo una perdita personale, ma anche un vuoto professionale che non sarà facile colmare. Riprendere il timone della «nave ISP» sulla scia lasciata da Reto Habermacher rappresenta una sfida ancora più impegnativa, e al contempo un incarico estremamente gratificante. Avevamo già tracciato insieme la rotta da seguire.

Stefan Aegerter, lei ha assunto la direzione dell’Istituto ad interim e negli ultimi anni ha lavorato in stretta collaborazione con Reto Habermacher. Quali ricordi serba nella sua memoria? Stefan Aegerter (SA): Reto Habermacher era una persona di buon cuore con cui avevo un rapporto molto amichevole. Abbiamo trovato rapidamente un linguaggio comune. In lui mi hanno sempre affascinato la sincerità e la cordialità che riservava a tutti. Aveva la capacità innata di trasmettere alle persone intorno a lui la sensazione di essere importanti. Se riuscissimo a portare avanti il suo retaggio con la formazione dei quadri secondo il CGF 2020 e le altre sue idee più recenti, Reto Habermacher sarebbe sicuramente il primo a essere fiero di noi e a dirci: «Basta adesso con tutta questa tristezza!» Stefan Blättler, il 1° gennaio 2022 succederà a Reto Habermacher alla direzione dell’ISP. Cosa la motiva ad accettare questa missione? SB: Sono effettivamente molto motivato; le questioni legate alla formazione di base e continua sono sempre state presenti lungo tutta la mia attività professionale. A mio avviso, investire nel personale è la cosa più importante ora come ora, soprattutto in ambito di condotta di polizia. Sono quindi molto entusiasta di potermi impegnare in futuro a livello nazionale per creare le migliori condizioni possibili a favore della formazione di base e continua della polizia svizzera. Non serve precisare che la direzione sta svolgendo le sue attività con dedizione e professionalità, e sono quindi impaziente di assumere presto la mia funzione.

INTERVISTA – BILANCIO E PROSPETTIVE

Per il paesaggio di polizia svizzero, il 2020 doveva essere soprattutto l’anno dell’entrata in vigore del Concetto generale di formazione (CGF). In realtà, le cose sono andate diversamente. I membri della nuova direzione, in funzione dal 1° gennaio 2020, e il Presidente del Consiglio di fondazione nonché futuro Direttore Stefan Blättler rispondono alle domande di Rastislav Valach, responsabile Comunicazione dell’Istituto.

In passato ha studiato proprio a Neuchâtel. SB: Esatto, si chiude così il cerchio! A Neuchâtel ho avuto il mio primo lavoro come assistente all’università e ora, sempre a Neuchâtel, assumo quello che sarà presumibilmente il mio ultimo impiego.

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La sua funzione presso il Consiglio di fondazione l’ha portata regolarmente all’ISP. Quali sono stati i momenti clou del suo mandato di Presidente? SB: È molto gratificante constatare che il CGF 2020 si sta affermando nella formazione di base di polizia. Il riconoscimento della professione da parte della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) testimonia i progressi fatti con la formazione di base su due anni in tutta la Svizzera. Questa formazione costituisce a sua volta le fondamenta sulle quali possiamo ora costruire la formazione continua, ma anche quella dei quadri dirigenti. In effetti, il 2020 era stato designato come l’anno di attuazione del CGF 2020. Stefan Aegerter, ritiene che gli obiettivi siano stati raggiunti? SA: Bisogna ammetterlo, il COVID-19 ci ha messo i bastoni tra le ruote. Tuttavia, mi sento piuttosto soddisfatto nel constatare che, nonostante tutto, siamo riusciti a rispettare un calendario tanto ambizioso in modo così preciso. È sorprendente quando ci si pensa, poiché il progetto era stato lanciato nel 2016 con l’obiettivo di essere attuato nel 2020, e da allora gli ostacoli da superare sono stati numerosi. Dal 2016 sono in effetti successe molte cose. Che effetto fa oggi ripensare ai quattro frenetici anni del progetto? SA: Fa un bell’effetto. Quello di cui sono più fiero è che siamo riusciti a mantenere le nostre promesse principali, in particolare quella di collaborare strettamente con tutti i gruppi d’interesse: l’ISP è al servizio della polizia svizzera, non il contrario. È anche grazie a Reto Habermacher se oggi i nostri partner ne sono ben consapevoli. Con la sua straordinaria capacità di mediazione, ha notevolmente incrementato la loro fiducia nell’Istituto. Nel 2020 l’ISP si è affermato nel mondo svizzero della polizia come piattaforma di coordinamento nel settore della formazione di base e continua.

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Quali sono i risvolti concreti di tutto ciò? SA: Alcune frizioni, ancora presenti nel 2016, sono ora completamente dissolte. Non si tratta solo di una vittoria per il progetto, ma anche di un terreno fertile per le collaborazioni future. Lo testimoniano anche la certificazione nazionale e uniforme degli assistenti di sicurezza pubblica (ASP), alla quale lavoriamo da oltre undici anni. Fa piacere notare che il sistema in funzione ormai da due anni incontra il favore su larga scala. Ci tengo a ringraziare in particolare il precedente Direttore Pius Valier, che si era impegnato molto all’inizio di questo progetto. Vi sono altri aspetti che hanno contraddistinto l’anno appena conclusosi? SA: Sì, certo. È importante sottolineare che siamo riusciti a portare a termine questo progetto parallelamente all’attuazione della nuova struttura organizzativa dell’ISP, senza risorse supplementari. Siamo inoltre lieti di constatare che la Piattaforma nazionale della formazione di polizia (PNFP) continua a svilupparsi e si dimostra all’altezza del nome che porta. Nel 2020, siamo riusciti a integrare tutti gli esami previsti, una parte considerevole delle domande d’esame e tutti i nuovi strumenti pratici utilizzati nel secondo anno di formazione. Rispetto al primo, organizzato nel 2019, in cosa si è distinto il secondo roadshow? SA: Il primo roadshow era volto a sensibilizzare i corpi di polizia rispetto al contenuto e alla portata del progetto. Nel secondo, l’informazione è circolata in senso inverso: i corpi di polizia hanno presentato i loro concetti pratici. Nel concreto, quali sfide hanno dovuto affrontare con l’inizio del primo anno pratico? Come le hanno superate? Ne è seguita una discussione accesa e interessante, e ciascuno ne ha tratto insegnamenti personali. Abbiamo potuto constatare che gli strumenti sono stati compresi e utilizzati, sebbene, nello spirito federalista, i corpi di polizia godano di un certo margine di manovra per trovare soluzioni individuali.

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INTERVISTA – BILANCIO E PROSPETTIVE

«NEL 2020 L’ISP SI È ­AFFERMATO NEL MONDO SVIZZERO DELLA ­POLIZIA COME PIATTAFORMA DI ­COORDINAMENTO NEL SETTORE DELLA FORMAZIONE DI BASE E CONTINUA.» Stefan Aegerter

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«L’OBIETTIVO È TROVARE UN ­MODUS OPERANDI CHE RISPONDA ALLE ­ESIGENZE E DEFINIRE COSÌ IL MODO PIÙ ADEGUATO DI UTILIZZARE E ­INTEGRARE LE NUOVE TECNOLOGIE AI FINI DELL’APPRENDIMENTO.» Dilini Jeanneret

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E poi è sopraggiunta la pandemia da COVID-19, un secondo importante evento che ha segnato questo anno. Stefan Aegerter, vi sono state ripercussioni sugli esami di professione federali? SA: Il modo di procedere non è stato diverso da quello applicato ai corsi: la sfida consisteva principalmente nell’adattare il concetto di protezione alle circostanze, in base agli esami. Inoltre, nel quadro della loro formazione, gli aspiranti avevano già l’abitudine di applicare le varie misure di protezione nel quotidiano. Nonostante il COVID-19, è stato quindi possibile svolgere tutti gli esami. Ringrazio tutte le persone coinvolte per il loro impegno lodevole e per aver contribuito a concludere il precedente sistema in modo positivo, prima che il nuovo regolamento d’esame secondo il sistema CGF 2020 entrasse nella fase operativa. Come ha inciso questa situazione continuamente instabile sui corsi e sui cicli di formazione? SA: All’inizio della pandemia, nel febbraio 2020, ci siamo trovati ad affrontare molteplici sfide, ma le direttive del Consiglio federale hanno indicato la strada per la pianificazione dei corsi. Elaborando nell’urgenza un vasto concetto di protezione, siamo riusciti a creare le condizioni quadro iniziali che hanno permesso di svolgere in sicurezza corsi e cicli di formazione. In determinati periodi era vietato svolgere corsi o cicli di formazione di livello terziario. Quali limiti si è fissato e si fissa ancora oggi l’ISP quando si tratta di trasporre completamente i suoi corsi e cicli di formazione all’insegnamento a distanza? SA: Non tutte le attività sono adatte a questo formato, ma l’insegnamento a distanza è indubbiamente un ambito in cui è necessario intervenire. A questo

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Julien Schwab, che ripercussioni hanno avuto gli annullamenti e le posticipazioni dei corsi e dei cicli di formazione sulla situazione finanziaria dell’ISP? Julien Schwab (JS): Con circa il 50 % dei corsi annullati o rimandati a causa della pandemia, i conti 2020 dell’ISP indicano un deficit d’esercizio superiore al milione di franchi. Tuttavia, l’Istituto ha saputo mantenere la rotta in questa situazione eccezionale, dato che negli ultimi anni ha costituito riserve sufficienti grazie a un adattamento giudizioso del suo modello commerciale. Il modello di finanziamento sarà adattato nei prossimi anni? JS: Sì, sicuramente. I prezzi dei mezzi di formazione dovranno essere adattati in vista della loro trasformazione digitale. Per quanto riguarda i corsi, l’introduzione del blended learning modificherà la fatturazione delle prestazioni. Si dovrà inoltre garantire che i contributi dei partner, imprescindibili per il funzionamento dell’ISP, siano mantenuti in modo duraturo. Tutti questi elementi saranno integrati nella strategia 2022–2025 dell’ISP. La pandemia ha inciso anche sullo sviluppo pianificato della PNFP? JS: Fortunatamente no. Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, in primis l’attuazione degli strumenti necessari per il nuovo attestato professionale federale. La PNFP offre nuove funzioni e si conferma anno dopo anno come il portale della formazione di polizia in Svizzera.

INTERVISTA – BILANCIO E PROSPETTIVE

Nel quadro della collaborazione a livello nazionale con tutti i partner coinvolti, il team di progetto CGF ha lavorato superando le barriere linguistiche. Cyril Amberg, cosa ha significato questo per il Servizio linguistico dell’ISP? Cyril Amberg (CA): Anche il Servizio linguistico è stato molto impegnato nel 2020. In un primo tempo è stato necessario garantire le risorse necessarie per rispondere alle esigenze del progetto. Tutti i documenti riferiti ai nuovi esami sono stati formalmente armonizzati a livello nazionale – un contributo importante all’unité de doctrine. Ci siamo prefissi l’obiettivo principale di garantire l’uniformità dei documenti in una qualità ineccepibile. Lo stesso è valso per le domande d’esame dei primi esami preliminari nelle tre lingue ufficiali.

scopo, per ogni corso bisogna procedere a una valutazione globale della situazione; oltre alle condizioni quadro tecniche, sono fondamentali le capacità metodico-didattiche del corpo docenti, ma non bisogna sovraccaricare il sistema di milizia nel suo insieme.

Come si è organizzato l’ISP quando è stata proclamata la situazione straordinaria? JS: Nel febbraio 2020, la direzione ha creato una cellula di crisi incaricata di analizzare la situazione giorno dopo giorno. Sono state inoltre intraprese misure interne volte a garantire il proseguimento delle attività e, al contempo, a tutelare al meglio la salute dei collaboratori (in particolare il telelavoro). Vi invito a leggere il capitolo «L’ISP in periodo di COVID-19» per scoprire maggiori informazioni a questo riguardo (cfr. pagina 14).

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Può dirci qualcosa di più su questo curriculum? DJ: Il metodo di lavoro proposto è quello della cartografia del curriculum. Questa cartografia ci permetterà di visualizzare in maniera digitale l’acquisizione combinata delle conoscenze, dei valori, delle norme e dei comportamenti. Promuoverà inoltre in maniera interdisciplinare le competenze da applicare in diverse situazioni lavorative. Questo approccio metodologico non esclude tuttavia la necessità di acquisire conoscenze riferite alle diverse discipline.

Fig. 1 : Rastislav Valach, Julien Schwab

Dal 1° gennaio 2020, la direzione ha un nuovo volto. Nel quadro del progetto «Piano di sviluppo ISP 2020», sono stati in particolare riorganizzati due settori. Si tratta innanzitutto del settore «Mezzi di formazione», che trasforma le Edizioni in un moderno centro di competenze in materia di formazione. Dilini Jeanneret, questo settore è sotto la sua responsabilità. Qual è la strategia perseguita dall’ISP? Dilini Jeanneret (DJ): Abbiamo approfondito le riflessioni in merito alla definizione di una strategia digitale allineata al nuovo curriculum orientato alle competenze operative nella formazione di base. L’obiettivo è trovare un modus operandi che risponda alle esigenze delle scuole e dei corpi di polizia svizzeri e definire così il modo più adeguato di utilizzare e integrare le nuove tecnologie ai fini dell’apprendimento. Come procede l’ISP concretamente? DJ: Un gruppo di lavoro interdisciplinare elaborerà la nuova strategia digitale dell’ISP. È composto da rappresentanti delle scuole di polizia e dei corpi, nonché da accademici specializzati nella formazione orientata alle competenze, ed è diretto da un comitato di pilotaggio. Allo stato attuale dei lavori, si intravede già cosa ci aspetta? DJ: La prima cosa da fare è creare le condizioni quadro ottimali per flessibilizzare e digitalizzare i mezzi di formazione. Occorre in particolare definire un ecosistema giuridicamente protetto, garantire un’ottima gestione elettronica del curriculum e assicurare la collaborazione ottimale tra tutti i partner della formazione.

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Il secondo settore interessato da un nuovo orientamento è il settore «Ricerca, Insegnamento, CentreDoc e Servizio linguistico». Cyril Amberg, le redini di questo settore sono nelle sue mani. Che direzione vuole intraprendere prossimamente l’ISP in ambito di ricerca e insegnamento? CA: Sono stati definiti diversi assi tematici. Si basano sulle attività di ricerca preesistenti e integrano al contempo nuovi sviluppi mirati, in particolare nei seguenti ambiti: cooperazioni in progetti di ricerca, intensificazione degli scambi con istituzioni di polizia attive nella ricerca e nella formazione in Svizzera e all’estero, organizzazione di conferenze o giornate di studio, pubblicazione di letteratura scientifica, promozione della ricerca e dell’innovazione (think tank) e consolidamento del CentreDoc come biblioteca specialistica a supporto delle attività di ricerca. I progetti sono numerosi. L’Istituto ha già definito un calendario per l’attuazione di questi nuovi orientamenti? CA: La realizzazione delle attività previste dipende essenzialmente dalle risorse disponibili. Se decidiamo di impegnarci su tutti gli assi definiti, serviranno risorse umane e finanziarie supplementari. Nel frattempo, queste prospettive strategiche saranno approfondite nel corso del 2021 e consolidate in una strategia formale. Il progetto «Piano di sviluppo ISP 2020» prende quindi sempre più forma. Stefan Blättler, che direzione prenderà l’ISP nel prossimo futuro? SB: Il prossimo traguardo sarà la strategia di formazione nazionale dei quadri conformemente al CFG 2020; le numerose attività di condotta dei quadri hanno infatti subito notevoli mutamenti in questi ultimi anni. L’obiettivo è creare un’offerta modulare capace di rispondere a queste nuove esigenze.

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Stefan Blättler

Un ulteriore passo verso l’Accademia Svizzera di Polizia? SB: Il nuovo orientamento dell’ISP poggia su diversi elementi: oltre allo sviluppo della formazione dei quadri e della formazione continua già evocato, la digitalizzazione è un altro elemento molto importante. È quindi opportuno trarre insegnamenti dalla crisi innescata dal COVID-19. Quali lezioni si svolgeranno in futuro in forma digitale, quali no? E cosa ne sarà dei manuali? Sulla base di tutte queste riflessioni e di altre ancora, viene spontaneo chiedersi se l’Istituto non dovrebbe adattare il suo nome a ciò che in fin dei conti è già, ossia l’Accademia nazionale di polizia. Il Consiglio di fondazione continuerà ad approfondire la questione.

La vocazione nazionale dell’ISP sarà ancora più marcata in futuro? SB: L’ISP è già, di fatto, un’istituzione nazionale. È importante che la multiculturalità della Svizzera si rispecchi anche nell’ISP, in modo che tutte le organizzazioni di polizia si riconoscano nell’Istituto. È un aspetto che mi sta a cuore. L’ISP non dev’essere soltanto un’organizzazione di riferimento in materia di formazione continua, ma anche di riflessione continua. Oserei dire quasi anche un’istituzione federatrice, che riunisce tutto sotto un unico tetto. È quindi chiaro che non tutti i corsi saranno svolti in forma digitale in futuro, poiché la maggior parte di essi va ben al di là della trasmissione di conoscenze: si deve tenere conto anche della dimensione umana. Capirsi, conoscersi e scambiare informazioni sono i fattori fondamentali di una collaborazione di successo e sono quindi essenziali per il lavoro di polizia.

INTERVISTA – BILANCIO E PROSPETTIVE

«L’ISP non dev’essere soltanto ­un’organizzazione di riferimento in materia di formazione continua, ma anche di riflessione continua.»

Fig. 2 : (da s. a d.) Cyril Amberg, capo settore «Ricerca, Insegnamento, CentreDoc e Servizio linguistico» Stefan Blättler, Presidente del Consiglio di fondazione, nuovo Direttore dal 1° gennaio 2022 Julien Schwab, capo settore «Servizi generali» Stefan Aegerter, Direttore ad interim, capo settore «Formazione e perfezionamento» Dilini Jeanneret, capo settore «Mezzi di formazione» Conduzione dell’intervista: Rastislav Valach, responsabile Comunicazione

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NECROLOGIA


Abbiamo il triste dovere di informare le lettrici e i lettori che il nostro stimato superiore, collega e Direttore ­dell’Istituto Svizzero di Polizia,

RETO HABERMACHER è improvvisamente venuto a mancare l’8 gennaio 2021. Reto Habermacher era Direttore dell’Istituto Svizzero di Polizia (ISP) dal 1° ottobre 2016. Con lui perdiamo non solo un collega impegnato, ma anche un amico premuroso, che negli ultimi decenni ha lavorato con grande dedizione al servizio delle polizie svizzere e della sicurezza pubblica.

Reto Habermacher è stato Comandante della polizia del Cantone di Uri dal 1° aprile 1994 al 30 settembre 2016. In tale veste ha potuto realizzare diversi progetti pioneristici, in particolare nel settore del traffico stradale. Si è impegnato anche a favore della costruzione del primo grande Centro di controllo del traffico pesante in Svizzera, a Erstfeld. Data la sua grande esperienza, era considerato una figura di riferimento in questo settore sia a livello nazionale che all’estero. Per 27 anni, è stato inoltre membro della Conferenza dei Comandanti delle Polizie Cantonali della Svizzera (CCPCS), di cui è stato un membro del Comitato, e ha pertanto preso parte a numerosi gruppi di lavoro e commissioni nazionali. Ad esempio, ha presieduto la commissione trasporti della CCPCS, la Commissione Sportiva Svizzera di Polizia, è stato membro della Commissione intercantonale sulla circolazione stradale (CICS) e della Commissione amministrativa del Fondo di sicurezza stradale. Durante tutto il suo percorso professionale, Reto Habermacher ha sempre mostrato un particolare interesse e un grande impegno per le questioni inerenti alla formazione di base e continua. Dal 2014 al 2016, quando ancora era Comandante di polizia, è stato membro del Consiglio di fondazione dell’ISP in qualità di rappresentante della CCPCS. Parallelamente, è stato anche Direttore di diversi corsi dell’ISP tenuti in tedesco, tra i quali Autobahnpolizeikurs (corso di polizia autostradale), Methodisch-didaktischer Kurs für Polizeiausbilder/-innen (corso pedagogico per formatori di polizia) e Schwerverkehrskurs (corso sul traffico pesante). Ha inoltre diretto la commissione dei mezzi didattici dell’ISP ed è stato membro di altre commissioni dell’Istituto.

NECROLOGIA RETO HABERMACHER

Dopo le scuole a Zermatt e ad Altdorf, nel 1979 si è laureato all’Università di Zurigo ottenendo una licenza in diritto (lic. utr. iur.). Ha lavorato come collaboratore giuridico per la città di Zugo dal 1980 al 1982, anno in cui ha assunto la direzione del servizio cantonale reclami del Dipartimento della giustizia urano. Nel 1985, è stato nominato segretario di questo stesso Dipartimento.

Il 1° ottobre 2016 ha raccolto una nuova importante sfida professionale, assumendo l’incarico di Direttore dell’ISP. Negli anni della sua presidenza si è in particolare distinto per il suo impegno a favore dell’elaborazione e dell’attuazione del Concetto generale di formazione 2020. In qualità di Direttore di progetto, ha influito notevolmente su questo nuovo sistema di formazione di base di polizia articolata su due anni. Reto Habermacher era anche presidente della Commissione paritetica (CoPa); anche il nuovo regolamento per l’esame di professione di agente di polizia, entrato in vigore il 1° gennaio 2021, porta quindi la sua firma. Reto Habermacher ha contribuito così a plasmare i fondamenti della formazione di base e della formazione continua di polizia in Svizzera. I frutti del suo lavoro continueranno ad accompagnare le future generazioni di agenti di polizia di tutte le regioni svizzere lungo la loro carriera. Serberemo di lui un ricordo di stima e riconoscenza. Per il Consiglio di fondazione dell’Istituto Svizzero di Polizia, le sue collaboratrici e i suoi collaboratori Stefan Blättler, Presidente del Consiglio di fondazione dell’ISP

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L’ISP IN PERIODO DI COVID-19


A causa della pandemia da coronavirus, l’ISP ha dovuto affrontare diverse ­sfide, tra cui la creazione di una cellula di gestione di crisi, l’intensificazione ­della comunicazione, l’annullamento di gran parte delle formazioni in presenza e l’elaborazione di piani di protezione. Le parole chiave sono s­ tate flessibilità e senso dell’innovazione.

Cellula di gestione di crisi A febbraio 2020, l’ISP ha attivato una cellula di gestione di crisi per seguire in tempo reale l’evoluzione della situazione e prendere misure adeguate a seconda delle decisioni governative, d’intesa con i corpi di polizia. Il ritmo di condotta è sempre stato adattato alla situazione, dando prova di reattività e di flessibilità; all’apice della crisi, le riunioni sono state quotidiane. I temi affrontati hanno riguardato l’organizzazione interna, lo svolgimento delle attività dell’ISP e la comunicazione con i vari partner (corpi di polizia, stati maggiori dei corsi, partecipanti, cfr. pagina 36, Comunicazione). L’obiettivo era, da un lato, ­garantire nel limite del possibile la continuità delle attività, e, dall’altro, proteggere la salute dei collaboratori d ­ ell’ISP e dei partner. Nel 2020 sono stati così svolti ben 77 rapporti di situazione, durante i quali sono stati elaborati, a titolo d’esempio: · un piano di protezione per i cicli di formazione, i corsi e gli esami dell’ISP, adattato tre volte durante l’anno (cfr. pagina 20, Formazione e perfezionamento); · otto comunicati destinati ai nostri partner e relativi alle nostre prestazioni; · una direttiva interna relativa alle condizioni di lavoro, adattata sette volte e distribuita attraverso lettere di informazione.

Telelavoro Durante il lockdown primaverile, il personale dell’ISP ha sin da subito potuto lavorare dal proprio domicilio, dato che in molti casi le attività svolte lo permettevano e che la grande maggioranza dei collaboratori disponeva degli strumenti tecnologici necessari (computer portatile, accesso VPN protetto, software di videoconferenza). I collaboratori hanno dimostrato grande adattabilità e apertura di spirito nell’applicazione di questo modello di lavoro a distanza, che sicuramente continuerà a essere utilizzato anche dopo questa crisi, almeno in parte. Impatto all’interno dell’Istituto Gli effetti del COVID-19 sono stati diversi a seconda dei settori dell’ISP e dei periodi presi in considerazione. Spaziano dalla diminuzione delle attività (p. es. corsi, servizio finanziario, logistica) a un aumento della mole di lavoro (direzione e quadri intermedi, cellula comunicazione, servizio linguistico). Sono state così organizzate, nella misura del possibile, delle delegazioni di personale tra i servizi e di conseguenza gli orari e l’organizzazione del lavoro hanno subito alcune modifiche. Si sottolinea che l’ISP non ha fatto ricorso al lavoro ridotto.

L’ISP IN PERIODO DI COVID-19

In seguito alle decisioni prese dal Consiglio federale, non è stato possibile svolgere formazioni in presenza da metà marzo a giugno e da fine ottobre a dicembre. L’annullamento dei corsi in questi due periodi, solitamente i più intensi dell’anno, ha avuto un impatto negativo sul risultato finanziario dell’esercizio 2020 (cfr. pagina 46, Conti annuali).

Bilancio delle misure Per valutare le misure applicate all’interno dell’Istituto in relazione alla pandemia da COVID-19, è stato svolto un sondaggio tra il personale. In maniera generale, i risultati hanno ampiamente corroborato la gestione della situazione da parte della direzione: su una scala da 1 a 10, le valutazioni medie oscillano tra 8,5 e 9,5. A titolo di esempio, la disponibilità dei superiori durante il lockdown ha ottenuto 9,2 punti. La possibilità di ampliare il telelavoro una volta che si sarà tornati alla «normalità» è invece appoggiata da circa tre quarti dei collaboratori (punteggio globale di 7,3). Dal punto di vista sanitario, si può trarre un bilancio positivo, poiché le attività interne all’Istituto non si sono mai fermate, non è stato constatato alcun contagio avvenuto in occasione di attività organizzate dall’ISP e solo tre collaboratori hanno contratto il virus, fortunatamente in forme non gravi.

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UNO SGUARDO AL 2020

IN 11 CIFRE


FINANZE

8 941 070 fatturato (CHF)

2 993

423

9 939

iscrizioni

giorni di corso

giorni di partecipazione

ESAMI E CERTIFICAZIONI

762

46

631

esami di professione (EP)

esami professionali superiori (EPS)

esami di modulo ASP

UNO SGUARDO AL 2020 IN 11 CIFRE

CICLI DI FORMAZIONE E CORSI

MEZZI DI FORMAZIONE

5 540

7 535

2

mezzi di formazione venduti

licenze vendute

pubblicazioni

CENTREDOC

19 244 documenti accessibili attraverso il catalogo online

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ORGANI E ­COMMISSIONI


Organo di coordinamento nazionale (OCN), Commissione della formazione continua (CFC) e Commissione dei mezzi didattici (CMD) L’attività di queste tre commissioni era stata sospesa in attesa dei primi risultati tratti dalla collaborazione nel quadro del CGF. Una prima analisi mostra che il cambio di sistema in direzione dell’orientamento alle competenze è positivo. Il futuro OCN dovrà riunire tutti i principali partner del sistema federale senza frenare i processi decisionali. L’approccio della collaborazione sarà quindi interdisciplinare. I cicli di formazione e i corsi, la metodologia e la didattica, nonché i manuali dovranno essere considerati come prodotti «uniformi» ed essere trattati come case management nella loro concezione ed attuazione. Le discussioni svolte con i diversi rappresentanti degli organi direttamente coinvolti, della Commissione Dottrina e Formazione (CDF) e della Conferenza dei direttori delle scuole di polizia svizzere (CDSPS) vanno in questa direzione. La missione fondamentale di quest’organo è stata rafforzata ed è ad oggi incontestata. Commissione sulla sicurezza personale (CSP) I membri della CSP hanno valutato il modo in cui i corpi di polizia utilizzano i dispositivi incapacitanti (DI) e hanno quindi redatto un rapporto sull’argomento, per poi formulare le loro raccomandazioni all’attenzione della CDF. Il lavoro sul nuovo manuale Premiers secours tactiques / Taktische Einsatzmedizin è quasi terminato, mentre prosegue la revisione del manuale Sicurezza personale. La CSP redige inoltre raccomandazioni sul tema «Tiro di polizia» (disponibili sulla PNFP). Insieme alla Conferenza dei capi delle polizie di sicurezza, di recente formazione, sono state anche affrontate diverse questioni relative alle competenze e ai loro limiti.

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Commissione d’esame (CE) – esame di p ­ rofessione (EP) Data l’attività simultanea delle due commissioni nazionali d’esame, l’anno in rassegna può essere considerato come una fase di transizione. Mentre una commissione si occupava degli aspetti operativi dell’organizzazione delle ultime sessioni d’esame «del vecchio tipo», l’altra lavorava già al nuovo sistema, composto da esame preliminare ed esame principale. Questa seconda commissione ha ad esempio dato l’incarico di elaborare e sviluppare i contenuti degli esami e di avviare la formazione di base e continua delle figure che saranno coinvolte nel nuovo sistema (periti d’esame, mentori, referenti di pratica, membri delle segreterie d’esame). Commissione per la garanzia della qualità (CGQ) – esame professionale superiore (EPS) Gli EPS non sono stati risparmiati dalla crisi sanitaria. Tuttavia, grazie alla flessibilità e alla minuziosa pianificazione dei membri della CGQ, è stato possibile proporre ai candidati condizioni giuste ed eque, sia per quanto riguarda la redazione del loro lavoro di diploma sia per lo svolgimento dell’esame orale. Per contro, la cerimonia di consegna dei diplomi dei diplomati del 2019 è stata annullata a causa della situazione sanitaria.

ORGANI E COMMISSIONI

Consiglio di fondazione e Ufficio Le attività principali del Consiglio di fondazione e dell’Ufficio avrebbero dovuto concentrarsi sulla conclusione del sottoprogetto «Formazione di base», che fa parte del «Concetto generale di formazione (CGF) 2020», e sulla finalizzazione del «Piano di sviluppo ISP 2020». I due organi si sono però occupati principalmente delle ripercussioni della pandemia sui diversi settori, in particolare degli aspetti finanziari legati ai numerosi annullamenti e posticipazioni di corsi, oltre che alle conseguenze nel settore del personale. Il risvolto positivo è stato che i due organi hanno potuto occuparsi maggiormente dello sviluppo strategico dei singoli settori.

Commissione di certificazione (CoCer) – ­assistenti di sicurezza pubblica (ASP) Sulla base dei rapporti di valutazione 2019 e 2020 concernenti l’anno pilota e la prima annata, i membri della CoCer hanno continuato a sviluppare i contenuti degli esami di modulo. Dopo più di due anni e mezzo, è possibile stilare un bilancio (intermedio) positivo: il sistema di certificazione funziona bene. Commissione d’esame sugli esplosivi (CEE) A causa della crisi sanitaria, la maggior parte dei corsi di brillamento sono stati annullati, eccezion fatta per i moduli «DEINC (dispositivi esplosivi e incendiari non convenzionali) per primi valutatori tattici» e «Tattica per istruttori delle unità d’intervento». Nel frattempo, lo stato maggiore del corso ha completato l’attuazione del nuovo concetto del corso di brillamento ISP e terminato l’elaborazione dei moduli mancanti («Primo valutatore EA» e «Amministrazione VW») nonché del modulo complementare «Intervento». I regolamenti sono stati adattati in modo da integrare, in qualità di partner principali, l’NBC-KAMIR (eliminazione di munizioni inesplose e sminamento) e l’Amministrazione federale delle dogane.

19


FORMAZIONE E

­PERFEZIONAMENTO

CICLI DI FORMAZIONE E CORSI


Formazione continua: sistema di milizia al ­banco di prova La crisi legata al COVID-19 ha rivoluzionato la quotidianità dell’intera società. È stato necessario continuare ad adeguarsi rapidamente alla volatilità della situazione. Alla fine del 2019, chi avrebbe mai immaginato l’«obbligo di mascherina» durante un’attività formativa? Il Governo federale ha assunto un ruolo direttivo e ha disposto le condizioni quadro. L’ISP si è fatto trovare preparato: la regolarità dei rapporti di situazione ha favorito una pianificazione flessibile delle attività. Per ogni singola attività, la procedura da seguire è stata sempre la stessa: comprensione del problema, apprezzamento della situazione, presa di decisione. Nella pratica, applicare i principi di condotta della formazione per quadri offerta dall’ISP si è rivelata un’ottima scelta. Nel concreto, l’ISP ha rimandato all’autunno 2020 e alla primavera 2021 122 corsi e cicli di formazione inizialmente previsti per la primavera 2020. Nonostante il COVID-19, si è fatto di tutto per mettere a disposizione dei corpi di polizia un numero sufficiente di posti di formazione, e per questo motivo nel 2021 molti corsi saranno svolti due volte.

Corsi tenuti

138 (10 online)

Corsi annullati Media di partecipanti per corso Iscrizioni all’anno Giorni di corso all’anno Totale giorni di partecipazione Fig. 3 : Tavola sinottica dei cicli di formazione e corsi del 2020

Rapporto d’esercizio 2020

72 22 2 993 423 9 939

Naturalmente, in tutte le decisioni prese, si è sempre data la priorità alla sicurezza dei partecipanti, degli stati maggiori dei corsi e dei collaboratori. Il piano di protezione dell’ISP è stato applicato con fiducia e precisione da tutti gli stati maggiori dei corsi. L’esecuzione di ogni attività è stata concordata individualmente con la direzione del corso. In loco, le persone responsabili in materia di COVID-19 hanno accertato l’applicazione delle misure di protezione. Ci si è organizzati per avere aule più grandi, materiale protettivo completo e stanze singole. Se necessario, si sono organizzate classi più piccole o si sono separati i corsi in più classi. Il rischio c’è sempre, ma l’applicazione di queste misure e il profondo impegno di tutti i partecipanti hanno sicuramente contribuito a far sì che nessun contagio sia avvenuto durante queste attività.

FORMAZIONE E PERFEZIONAMENTO – CICLI DI FORMAZIONE E CORSI

La situazione pandemica legata al COVID-19 ha segnato l’anno in rassegna ­anche per il settore dei corsi, molti dei quali sono stati infatti rimandati dalla primavera all’autunno o addirittura al 2021. Il 2020 ha fatto emergere le sfide legate all’apprendimento digitale e ha al contempo avviato un cambiamento sistemico.

Cosa succederà in futuro? Il 2020 ci ha mostrato che purtroppo solo dieci formazioni in presenza hanno potuto essere trasformate con breve preavviso in formazioni a distanza. L’apprendimento digitale comporta diverse sfide, sia per i direttori di corso sia per i partecipanti e la nostra offerta formativa si basa su uno scambio costante. Ci troviamo di fronte a un cambiamento sistemico, la formazione e la ricerca di soluzioni non possono però essere digitalizzate dall’oggi al domani. La polizia, una delle organizzazioni statali più stabili, non manca tuttavia di volontà di cambiamento e forza d’innovazione. Le crisi e le situazioni straordinarie sono all’origine dei cambiamenti, fungono da catalizzatori per l’innovazione. 21


9939 GIORNI DI ­PARTECIPAZIONE PER UN TOTALE DI 138 ­CORSI ISP

Corsi in presenza: valutazione della soddisfazione Nel 2020, 1145 partecipanti hanno risposto a un questionario di valutazione. Siamo lieti di constatare che il tasso di risposta è aumentato rispetto all’anno precedente, passando dal 35 % al 42 %. Il questionario, elaborato in modo anonimo su base facoltativa, comportava le seguenti otto domande: 1. I requisiti corrispondono al gruppo destinatario (gruppo target)? 2. G li obiettivi e i contenuti del corso hanno soddisfatto le mie aspettative? 3. Come valuta la qualità e la facilità d’uso (utilizzabilità) del materiale didattico? 4. È adatto il metodo d’insegnamento? 5. Come definisce le competenze metodologiche e professionali dei docenti? 6. L’infrastruttura del corso (sede del corso, camere, ecc.) è appropriata? 7. Come valuta l’alloggio/ristorazione? 8. Come valuta l’organizzazione da parte dell’ISP? Tasso di soddisfazione Nel 2020, il tasso di soddisfazione si situa tra l’87 % e il 96 %; un ottimo risultato. Nonostante la situazione straordinaria legata al coronavirus, la curva è simile a quella dei due anni precedenti. La domanda 5 (competenze dei docenti) ha il tasso di soddisfazione più elevato, come nei due anni precedenti. I risultati ottenuti alla domanda 3 mostrano che la qualità e la facilità di utilizzo del materiale didattico migliorano di anno in anno.

100 % 95 % 90 % 85 % 80 %

1

2 2020

3

4 2019

5 2018

6

7

8

Tasso di insoddisfazione Il tasso di insoddisfazione registrato nel 2020 è molto basso e si situa tra 0,2 % e 2,2 %. La curva di insoddisfazione per l’anno 2020 segue le tendenze registrate nei due anni precedenti, con una leggera diminuzione per le prime tre domande. Solo l’insoddisfazione legata alla domanda 8 (organizzazione da parte dell’ISP) mostra una leggera tendenza all’aumento.

Fig. 4 : Tasso di soddisfazione per ogni domanda – confronto 2020/2019/2018

3,5 % 3,0 % 2,5 % 2,0 % 1,5 % 1,0 % 0,5 % 0,0 %

1

2 2020

3

4 2019

5 2018

6

7

8

Fig. 5 : Tasso di insoddisfazione per ogni domanda – confronto 2020/2019/2018

22

Rapporto d’esercizio 2020


23

FORMAZIONE E PERFEZIONAMENTO – CICLI DI FORMAZIONE E CORSI


FORMAZIONE E

­PERFEZIONAMENTO

ESAMI E CERTIFICAZIONI


Esame di professione di agente di polizia con attestato professionale federale (EP) Le commissioni circondariali hanno fatto un ottimo lavoro, come d’abitudine: sono stati rilasciati 737 attestati professionali, che corrispondono a una percentuale di superamento dell’esame del 96,8 %. La media delle note è stata di 4,9, in linea con i dati dell’anno precedente. Anno

2020

2019

2018

2017

2016

762

646

667

723

782

Numero di candidati Esami superati

737

629

655

700

752

Esami superati in %

96,7

97,4

98,2

96,8

96,2

Numero di giornate di lavoro indennizzate

2 396 2 045 2 184 2 362 2 460

Fig. 6 : Panoramica EP – cifre e valori

Anno 2020

CE 1

CE 2

CE 3

CE 4

CE 5

Numero di candidati

273

227

118

93

51

Esami superati

266

217

115

91

48

Esami superati in %

97,3

95,6

97,5

97,8

94,1

5,0

4,8

4,8

4,9

5,0

Media delle note

« CE 1 » Circondario d’esame Svizzera romanda « CE 2 » Circondario d’esame Svizzera centrale e nord-occidentale « CE 3 » Circondario d’esame Zurigo « CE 4 » Circondario d’esame Svizzera orientale « CE 5 » Circondario d’esame Ticino

FORMAZIONE E PERFEZIONAMENTO – ESAMI E CERTIFICAZIONI

A causa del coronavirus, l’entrata in vigore del nuovo regolamento per ­l’esame di professione di agente di polizia è stata posticipata al 1° g ­ ennaio 2021. Nel 2020 i cinque circondari d’esame hanno quindi tenuto gli ultimi esami di ­professione «del vecchio tipo». In questo periodo, la commissione d’esame nazionale ha avuto l’occasione di apportare le ultime modifiche e ­coordinare il nuovo sistema d’esame. I primi esami preliminari (ECO) hanno avuto luogo a metà febbraio 2021.

Fig. 7 : Panoramica EP per circondario d’esame

Esame professionale superiore di agente di polizia con diploma federale (EPS) Rispetto agli anni precedenti, il numero di candidati all’EPS (46) è aumentato leggermente, mentre la media delle note (4,6) è rimasta allo stesso livello. La percentuale di esami superati si attesta all’82,6 % ed è quindi molto più bassa rispetto al 2019.

Anno Numero di candidati Esami superati

2020

2019

2018

2017

2016

46

44

53

51

50

38

40

49

47

45

82,6

90,9

92,5

92,2

90,0

Numero di periti d’esame

25

28

30

33

31

Numero di giorni d’esame

12

11

12

21

19

Esami superati in %

Fig. 8 : Panoramica EPS – cifre e valori

Rapporto d’esercizio 2020

25


DAL 2003 SONO STATI RILASCIATI PIÙ DI 12  237 ­ATTESTATI PROFESSIONALI ­FEDERALI

Nel 2020 i candidati tedescofoni sono stati 38, quelli francofoni 4 e quelli italofoni 4. Gli 8 candidati che non hanno superato l’EPS 2019 vengono dalla Svizzera tedescofona. Per il 2021, 66 candidati sono iscritti al modulo finale obbligatorio di preparazione al lavoro di diploma.

8,7% 8,7%

Candidati d Candidati f Candidati i

Fig. 9 : Ripartizione dei candidati EPS per lingua

82,6%

Esami di modulo per assistenti di sicurezza pubblica (ASP) Dopo il lancio nell’estate 2018 e la conclusione l’anno seguente, l’anno pilota del sistema modulare di certificazione è stato oggetto di un rapporto di valutazione, per poi lasciare spazio alla fase operativa. Nel corso dell’estate 2020, le esperienze e gli insegnamenti tratti dalla fase operativa sono stati raccolti e pubblicati nel rapporto di valutazione 2020; si evince che il sistema di certificazione per ASP si è affermato con successo nel mondo della polizia. Anno

2020

2019

Numero di candidati

204

95

Numero di esami di modulo

631

291

Certificati di equivalenza rilasciati

469 1 222

Numero di periti d’esame

83

39

Numero di giorni d’esame

94

42

Fig. 10 : Panoramica esami ASP – cifre e valori

26

Rapporto d’esercizio 2020


27

FORMAZIONE E PERFEZIONAMENTO – ESAMI E CERTIFICAZIONI


MEZZI DI ­FORMAZIONE


Nel 2020, le risorse del settore «Mezzi di formazione» sono state consacrate principalmente all’apprendimento a distanza. La concezione e l’erogazione dei prodotti digitali (e-test, unità di apprendimento, e-learning o manuali sotto forma di licenze elettroniche) costituiscono ormai il nucleo dell’attività editoriale dell’ISP.

E-learning e e-testing L’anno in rassegna è stato caratterizzato dalla pubblicazione sulla PNFP dell’e-learning Polizia e protezione degli animali in francese e italiano (già disponibile in tedesco). Su questa scia, il gruppo di autori ha proseguito i lavori fino alla concezione di un altro prodotto analogo: Polizia e reati ambientali. Questo e-learning sarà pubblicato nel 2022. La Coordinazione svizzera dei pompieri (CSP) ha inoltre sollecitato le competenze dell’ISP per lo sviluppo di un e-learning interprofessionale destinato ai servizi detti «a luci blu» nell’ambito della condotta di eventi maggiori. L’amministrazione di e-test (test d’ingresso e finali) per i corsi e i cicli di formazione ISP è ormai diventata un’attività di routine del settore: nel 2020, i dieci e-test ricapitolativi presenti sull’extranet della PNFP sono stati svolti da 204 partecipanti.

Rapporto d’esercizio 2020

7535 LICENZE ­ELETTRONICHE VENDUTE

Manuali cartacei e licenze elettroniche È stata stampata una nuova edizione del manuale italofono Psicologia di polizia e anche una versione aggiornata e completa del manuale Comportamento tattico. Dal 2019, tutte le scuole di polizia – ad un’unica eccezione – hanno sottoscritto contratti di licenze elettroniche per i mezzi di formazione ISP, con una conseguente diminuzione dei manuali cartacei. Gli aspiranti che desiderano acquistare manuali in formato tradizionale cartaceo possono sempre ordinarli a prezzo ridotto (40 % di sconto sul prezzo di listino) nell’e-shop della PNFP. Il settore «Mezzi di formazione» ha inoltre partecipato all’elaborazione di diversi documenti durante l’anno garantendo, tra le altre cose, l’impaginazione professionale del documento di corso della formazione al brillamento, la revisione di una brochure sulla gestione delle minacce e la partecipazione alla creazione di un supporto di formazione in materia di primi soccorsi tattici.

MEZZI DI FORMAZIONE

La pandemia da COVID-19 ha permesso all’Istituto non solo di accelerare le sue riflessioni sulle sfide della formazione continua a distanza, ma anche di sviluppare soluzioni pratiche e innovative in un breve arco di tempo. Il settore «Mezzi di formazione» ha così sostenuto lo stato maggiore del corso CAS CEP Tactique 2 nel trasformare la sua formazione in un corso pilota a distanza. Nel quadro del progetto CGF 2020, le formazioni dedicate ai mentori e ai periti d’esame sono state adattate in tempo record per permettere una partecipazione a distanza (creazione di video, sequenze di formazione in videoconferenza, rielaborazione di alcuni documenti di corso, ecc.).

29


Sviluppo della strategia digitale Sono continuate le riflessioni relative alla creazione di una strategia digitale adeguata al nuovo curriculum orientato alle competenze operative. L’obiettivo è trovare una soluzione che risponda alle esigenze di tutti i corpi e le scuole di polizia, così da sfruttare al meglio il potenziale delle nuove tecnologie ai fini dell’apprendimento. Allo scopo di elaborare la nuova strategia digitale dell’ISP, nel 2021 verrà costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare composto da rappresentanti delle scuole e dei corpi di polizia, nonché da esponenti del mondo accademico specializzati nelle formazioni orientate alle competenze operative. La definizione delle condizioni quadro necessarie a rendere i mezzi di formazione più flessibili e digitali presuppone in particolare la realizzazione di un ecosistema giuridicamente protetto, un’efficace gestione elettronica del curriculum e la collaborazione tra tutti i partner della formazione.

Anno Pubblicazioni

2020

2019

2018

2017

2016

2

4

3

13

4

Numero di manuali cartacei venduti

5 540 7 913 12 042 15 783 9 984

Numero di licenze elettroniche vendute

7 535 5 930 3 746 1 992 1 890

Progetti in corso (manuali + prodotti digitali)

16

11

16

12

20

Fig. 11 : Panoramica dei Mezzi di formazione

30

Rapporto d’esercizio 2020


31

MEZZI DI FORMAZIONE


RICERCA, ­INSEGNAMENTO, CENTREDOC E SERVIZIO ­LINGUISTICO 32


L’Istituto ha portato avanti il progetto di ricerca sull’ingresso nella professione e ha messo in evidenza in format magazine le varie sfaccettature dell’innovazione nella polizia. Ha inoltre approfondito le riflessioni strategiche in materia di ricerca e ha digitalizzato importanti fondi archivistici.

I risultati della prima coorte sono stati analizzati in un rapporto interno, che si concentra sul profilo degli aspiranti, sulla loro formazione pregressa, sulle loro motivazioni, sulle loro aspettative riguardo alla formazione e alla professione, sulle loro opinioni in merito al mestiere, sulle loro caratteristiche e attitudini professionali e, infine, sul loro benessere (cfr. format magazine*). Ora l’obiettivo è ampliare lo studio a livello nazionale a partire dal 2022.

UNA NUOVA COORTE DI 125 ASPIRANTI

Il decimo numero della rivista format magazine, dedicato all’innovazione, ha affrontato i temi dell’introduzione di nuove tecnologie e metodologie di lavoro all’interno della polizia, della digitalizzazione della formazione di polizia e dello sviluppo di risorse orientate alle competenze. La rivista ha anche evidenziato le sfide legate all’organizzazione della formazione durante la pandemia e alla gestione della crisi sanitaria. Inoltre, il settore «Ricerca e Insegnamento» si è occupato anche della pianificazione delle attività legate al colloquio previsto a fine 2021, in occasione del 75° anniversario di fondazione dell’Istituto. Il colloquio offrirà sia una retrospettiva sia uno sguardo al futuro e sarà dedicato al tema «La formazione di polizia ieri, oggi e domani».

RICERCA, INSEGNAMENTO, CENTREDOC E SERVIZIO LINGUISTICO

Ricerca e insegnamento: riflessioni strategiche e studio longitudinale Le riflessioni strategiche in materia di ricerca hanno permesso di identificare alcuni assi che comporteranno sviluppi mirati, in particolare per i progetti di ricerca in partenariato, gli scambi con istituti di ricerca o di formazione nell’ambito della polizia in Svizzera e all’estero, i colloqui e le giornate di studio, le pubblicazioni e la promozione dell’innovazione (think tank). Nel 2020 è continuato lo studio pilota sulla socializzazione professionale degli agenti di polizia realizzato in collaborazione con l’Università di Losanna (UNIL) e la Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften (ZHAW). Le modifiche alla formazione indotte dalla pandemia hanno spinto il team di ricerca a ricondurre lo studio con una nuova coorte (125 agenti di polizia); questi aspiranti seguono attualmente la loro formazione su due anni presso il Centre interrégional de formation de police (CIFPOL) e la Polizeischule Ostschweiz.

* Baier Dirk et al. (2020), « Erwartungen an den Polizeiberuf: Ergebnisse einer Befragung von Aspirantinnen und Aspiranten », format magazine – Rivista di formazione e di ricerca di polizia, n° 10/2020, pp. 12–19.

Rapporto d’esercizio 2020

33


CentreDoc: proseguimento della digitalizzazione dei fondi archivistici Nonostante le sue risorse limitate, il CentreDoc è riuscito a garantire le proprie attività di base (catalogamento, trattamento delle richieste e dei prestiti) e ha proseguito i lavori di digitalizzazione dei suoi fondi archivistici legati ai corsi. Questi lavori hanno permesso di mettere già a disposizione circa 1100 documenti legati alla storia dell’ISP. La digitalizzazione continuerà nel 2021.

Servizio linguistico: il CGF 2020 sempre al ­centro delle attività Nel 2020, il Servizio linguistico ha dedicato 2217 ore ai lavori linguistici, che rappresentano un aumento del 10 %. Il 75 % del volume di questi lavori (2019: 79 %) è stato rifatturato nei prodotti ISP corrispondenti o nei progetti «Sviluppo ISP 2020» e «CGF 2020»; quest’ultimo ha nuovamente richiesto la mole di traduzioni maggiore, ossia il 50 % dei lavori (2019: 42 %). A causa della situazione legata al coronavirus, anche il volume di lavoro destinato alla comunicazione è aumentato (295 ore, ossia il 13 % dei lavori). Nel 2020, l’ISP ha preso la decisione di generalizzare nella misura del possibile l’uso della lingua italiana in tutte le sue attività. Per questo motivo, le risorse del Servizio linguistico italofono sono state accresciute. Il Servizio linguistico ha inoltre proseguito le formazioni interne sul linguaggio inclusivo.

2500

2000 422

551

1500 263 1000

283

500

848

1589

1667

1197

0

2017 2018 2019 2020 Traduzioni per uso interno Traduzioni in relazione a prodotti e progetti ISP Fig. 12 : Volume delle traduzioni (in ore)

34

Rapporto d’esercizio 2020


35

RICERCA, INSEGNAMENTO, CENTREDOC E SERVIZIO LINGUISTICO


COMUNICAZIONE


Rapporto d’esercizio Moderno, colorato, accattivante e più facile da ­leggere: è con questa visione che nel 2020 l’ISP ha modernizzato il suo rapporto d’esercizio. Nella forma, questa nuova pubblicazione richiama ora il nuovo sito internet e dovrebbe quindi essere più facile da consultare. Una novità è l’articolo introduttivo (feature), che illustra l’anno da una prospettiva esterna e si distacca dal carattere di mera relazione che ha contraddistinto finora il rapporto d’esercizio. Il ­processo di rilancio rimane agile: anche nei ­prossimi anni, la leggibilità verrà migliorata.

Rapporto d’esercizio 2020

Newsletter La newsletter CGF n° 7, pubblicata a giugno, è stata consacrata al roadshow 2, che ha messo in particolare risalto il confronto sui vari concetti di attuazione dei singoli corpi di polizia. Un video ha permesso di immortalare la situazione e di raccogliere i punti di vista dei responsabili della formazione e dei ­comandanti. Il 29 settembre è stata pubblicata per la prima volta la nuova newsletter ISP, che sostituisce il tradizionale periodico «format» e informa sulle attività e sui ­prodotti dell’ISP. La newsletter è completamente integrata nel nuovo sito dell’ISP, di cui rispecchia anche la grafica. Nel video di feature della prima edizione, la direzione presenta la sua nuova struttura organizzativa, introdotta il 1° gennaio 2020, e i suoi settori.

COMUNICAZIONE

Il 2020 è stato un anno movimentato e ha imposto al settore «Comunicazione» di dimostrare molta flessibilità e creatività. Le priorità sono state quattro: il Concetto generale di formazione (CGF) 2020, il rapporto d’esercizio, rivisto nella forma e nei contenuti, la nuova newsletter dell’ISP e, naturalmente, anche il coronavirus.

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COVID-19 Dalla fine di febbraio, le attività sono state sempre più ostacolate dal COVID-19, che ha inciso direttamente sui corsi e, quindi, sulla pianificazione della comunicazione. Il settore «Comunicazione» ha assicurato un servizio di monitoraggio delle notizie, per garantire un afflusso di informazioni pertinenti. Dieci comunicazioni hanno informato in modo diretto e veloce tutte le persone coinvolte. Ogni volta è stata inoltre aggiunta o aggiornata la relativa informazione sul nostro sito. Domande da parte dei media Le proteste legate all’omicidio di George Floyd, ucciso negli USA il 25 maggio 2020, hanno generato un’ondata di domande da parte dei media anche per l’ISP. Come vengono formati gli agenti di polizia svizzeri in materia di racial profiling e di utilizzo della forza? Come si sarebbero comportati in un caso simile? Molte domande non rientravano nell’ambito di competenza dell’ISP, e sono state pertanto inoltrate; in più occasioni l’Istituto ha potuto però sottolineare i valori, le norme e la comprensione della professione di polizia, che dopo l’entrata in vigore del CGF 2020 hanno più importanza nella formazione di base.

Pubblicazioni Oltre alla visibilità che conferisce alla formazione di polizia a livello svizzero, in tre lingue, il catalogo delle prestazioni presenta l’insieme dei servizi e dei prodotti offerti dall’ISP. La rivista specialistica format magazine si dedica alla ricerca applicata in ambito di polizia. Il suo obiettivo è stabilire un legame tra la ricerca e la pratica di polizia e contribuire allo sviluppo e al mantenimento di una formazione di alta qualità per tutte le polizie svizzere (cfr. pagina 33).

Pubblicazione dell’ISP

Tiratura 1 600

format magazine Catalogo delle prestazioni 2021

solo in versione digitale

Rapporto d’esercizio 2019

550

Fig. 13 : Totale degli esemplari stampati nel 2020

Siti web L’ISP è responsabile di due siti web: www.institut-­ police.ch (sito web dell’ISP) e www.edupolice.ch (Piattaforma nazionale della formazione di polizia, PNFP). Il sito dell’ISP riflette le attività dell’Istituto, mentre la PNFP funge da piattaforma per la fornitura di servizi (cfr. pagina 44). Il nuovo sito web dell’ISP, online dall’11 settembre 2019, è stato accolto molto positivamente. La nuova grafica, colorata e moderna, e l’elevata ­intuitività di utilizzo sono molto apprezzate, così come il ­trilinguismo.

38

Rapporto d’esercizio 2020


39

COMUNICAZIONE


QUALITÀ


Il sistema di gestione della qualità dell’ISP, basato sulle norme ISO 9001 e ISO 29990, è verificato ogni anno tramite audit interni ed esterni. L’audit è uno strumento che permette di misurare l’efficacia delle prestazioni fornite dall’ISP.

L’audit esterno di novembre 2020 si è svolto in video­ conferenza a causa del COVID-19. L’organismo di certificazione non ha segnalato alcuna non conformità maggiore o minore; le certificazioni ISO 9001 e ISO 29990 sono quindi estese fino a novembre 2021. Poiché la norma ISO 29990 è stata ritirata a fine 2018, la certificazione non potrà essere rinnovata a fine 2021. Inoltre, dopo aver considerato le diverse possibilità, l’ISP ha deciso di aderire alla nuova norma ISO 21001. Specifica al settore della formazione, questa norma internazionale valorizza le buone pratiche in materia di gestione delle formazioni. È adatta a tutti i fornitori di servizi d’insegnamento – dalla scuola dell’obbligo fino all’università – oltre che agli organismi che dispensano corsi di perfezionamento. L’audit di certificazione ISO 21001 si svolgerà nel mese di novembre 2021.

Scegliendo di sottoporsi a un processo di certificazione regolare, l’ISP si impegna a promuovere una cultura volta al miglioramento costante della qualità delle sue prestazioni. Questo orientamento è tangibile anche attraverso gli indici degli obiettivi qualità rilevati ogni anno. L’evoluzione degli indici permette di mettere in luce i punti sensibili da migliorare.

QUALITÀ

Indipendentemente dalle specificità dell’azienda, la pratica dell’audit interno fornisce sempre indicazioni sulla gestione della qualità e permette di intraprendere azioni utili, condivise e volte al progresso. Con cinque nuovi auditor interni, il team qualità è ora composto da sei persone. Sei dei quattordici processi dell’ISP sono stati oggetto di audit nel 2020. L’audit è un esame realizzato in collaborazione con alcuni collaboratori del settore sottoposto a verifica, per i quali rappresenta un’interessante occasione di confronto con un interlocutore in grado di aiutarli a identificare, spesso in modo autonomo, le opportunità di miglioramento. In totale sono state coinvolte 16 persone (50 % del personale). La qualità può essere costruita soltanto con la partecipazione di tutto il personale.

Settore

Obiettivo qualità

2020

2019

2018

Cicli di formazione e corsi

L’80 % dei conteggi del corso dev’essere chiuso due mesi dopo la fine del corso

99,1 %

95,6 %

92,3 %

Mezzi di formazione

Il 95 % delle comande dev’essere spedito entro 10 giorni lavorativi

97,9 %

95,9 %

97,5 %

CentreDoc

Il numero di nuovi utenti deve aumentare del 5 % ogni anno

8,9 %

13,7 %

19,7 %

Servizio linguistico

Il 90 % delle traduzioni dev’essere consegnato entro i termini concordati

94,6 %

92,6 %

90,2 %

Servizio contabile

Il tasso di solleciti dei fornitori dev’essere inferiore allo 0,5 % delle fatture creditori

0,8 %

0,5 %

0,3 %

Fig. 14 : Alcuni indici degli obiettivi qualità

Rapporto d’esercizio 2020

41


SERVIZI ­GENERALI


L’ISP deve adattare la sua struttura organizzativa e le sue esigenze in termini di personale per rispondere alla domanda crescente di prestazioni da parte dei partner e offrire servizi di qualità. Nonostante il coronavirus, è stato possibile portare avanti numerosi progetti, in particolare riguardanti la Piattaforma nazionale della formazione di polizia (PNFP).

Tre persone si sono unite al personale dell’ISP: un traduttore italofono e un mediamatico, a tempo determinato, nonché una nuova apprendista impiegata di commercio. L’Istituto ha festeggiato con orgoglio il primo attestato federale di capacità (AFC) ottenuto da una sua apprendista. Alla fine dell’anno sono state condotte altre tre procedure di selezione di personale che si sono concluse all’inizio del 2021 con l’entrata in funzione di tre nuove collaboratrici.

Il tempo parziale e il ricorso al telelavoro implicano una gestione evolutiva delle RU. Occorre garantire le condizioni di lavoro desiderate dal personale, che rappresentano una fonte di motivazione e un incentivo alla produttività, ma conservare al contempo processi efficienti per raggiungere gli obiettivi fissati. È una sfida continua.

Indicatore

2020

2019

2018

Personale Equivalenti a tempo pieno (ETP)

31 26,5

29 24,9

28 24,1

44,8 anni

45,1 anni

45,3 anni

Età media

6,1 anni

5,6 anni

5,3 anni

Percentuale di donne

Anzianità media

61,3 %

65,5 %

60,7 %

Percentuale a tempo parziale

54,8 %

55,2 %

50 %

18,4 giorni/ETP

16,2 giorni/ETP

18,6 giorni/ETP

Saldo orario (vacanze e saldo risultante dall’orario di lavoro flessibile)

SERVIZI GENERALI

Risorse umane (RU) A gennaio 2020 è entrata in funzione la nuova struttura organizzativa dell’ISP, composta da una direzione con cinque membri, e l’Istituto ha deciso di creare tre posti di vice capo settore per i Corsi, gli Esami e i Mezzi di formazione.

Fig. 15 : Indicatori RU

Rapporto d’esercizio 2020

43


Servizio finanziario In seguito all’annullamento di quasi il 50 % dei corsi di formazione a causa del COVID-19, nel 2020 la mole di lavoro del servizio contabilità è diminuita (cfr. tabella in basso). È stato tuttavia necessario prestare particolare attenzione alla capacità finanziaria dell’Istituto a breve e a medio termine. Sono state pertanto calcolate diverse proiezioni all’attenzione della direzione e del Consiglio di fondazione, intese come sostegno ai processi decisionali. Tra le decisioni prese sulla base di queste analisi, possiamo citare quella del Consiglio di fondazione con la quale, a partire dal 2022, il contributo giornaliero a favore dell’ISP è stato temporaneamente aumentato di 10 CHF per far fronte alle perdite legate al COVID-19, passando così a 85 CHF per partecipante.

Informatica e PNFP Nell’anno in rassegna, il servizio IT è stato particolarmente impegnato per assicurare la disponibilità dei mezzi tecnologici necessari al telelavoro. Sono stati testati anche diversi software di videoconferenza. Nel 2020, gli assi di sviluppo della PNFP si sono focalizzati sulla messa a disposizione degli strumenti necessari al nuovo attestato federale. A questo proposito, gli organizzatori avranno a disposizione un sistema di gestione elettronica delle note sin dalle prime sessioni d’esame, nella primavera del 2021. Gli agenti in formazione al secondo anno nonché i loro referenti di pratica e mentori avranno accesso agli strumenti pratici necessari per l’elaborazione della relazione sul portfolio in vista dell’esame principale. La PNFP permette ora la gestione dei documenti e la condivisione dei file, funzionalità molto utili nel quadro dei corsi e per gli organi nazionali legati alla formazione di polizia. Ciò permetterà di diminuire ulteriormente la distribuzione di documenti in formato cartaceo nei prossimi anni.

Nel 2020, il servizio contabilità ha iniziato a trattare i documenti in maniera completamente digitale. Per farlo è stato necessario aggiornare il relativo software, in modo da poter trattare le nuove polizze di versamento con codice QR. Questa digitalizzazione ha permesso anche di condurre a distanza, durante il lockdown, la revisione dei conti 2019 in collaborazione con l’organo di revisione. Il nuovo contesto finanziario dell’esame di professione e lo sviluppo di una strategia di finanziamento a lungo termine, in particolare per il settore «Mezzi di formazione», saranno gli ambiti principali su cui il servizio si concentrerà nel 2021.

Attività

2020

Fatture emesse

2 569 4 150 3 817

2019

Fatture pagate

1 402 1 992 1 974

Indennità trattate

4 371 6 126 6 398

Sono iniziati i lavori di programmazione in vista del collegamento della PNFP al progetto Identity-­ Access-Management del Centro di competenza per la tecnica e l'informatica di polizia (TIP). L’entrata in funzione è prevista per il 2021. Gli agenti di polizia affiliati accederanno così direttamente alla PNFP attraverso questo sistema unico di identificazione e autenticazione. Dal 2020 due ulteriori corpi di polizia ricorrono alla PNFP per amministrare il proprio settore della formazione, ossia la polizia cantonale vodese e quella vallesana (in totale i corpi di polizia che hanno aderito al progetto sono ora 16). La PNFP rinforza così il suo ruolo di «portale d’ingresso della formazione di polizia svizzera».

2018

Fig. 16 : Cifre relative alle attività del servizio contabilità

44

Rapporto d’esercizio 2020


45

SERVIZI GENERALI


CONTI ­ANNUALI


Bilancio al 31 dicembre in franchi svizzeri

Attivi

Nota in ­allegato

2020

2019

Attivo circolante Liquidità Crediti da forniture e prestazioni

3 538 640

3 566 975

1.1

281 952

1 462 897

1 045

4 081

1.2 / 2.1

255 000

291 000

Altri crediti a breve termine Scorte Ratei e risconti attivi

1 288 788

802 353

Totale attivo circolante

5 365 424

6 127 306

Immobilizzazioni materiali

82 100

105 000

Mobilio

26 000

34 700

Informatica e tecnologia della comunicazione

56 100

70 300

159 240

233 200

121 080

169 600

Immobilizzazioni immateriali

1.4

1.4

Software Piattaforma nazionale della formazione di polizia Totale attivo fisso Totale attivi

Passivi

Nota in ­allegato

38 160

63 600

241 340

338 200

5 606 764

6 465 506

2020

2019

275 840

137 604

Capitale di terzi a breve termine Debiti per forniture e prestazioni Altri debiti a breve termine

155 056

355 435

Ratei e risconti passivi

2.2

344 646

166 936

Totale capitale di terzi a breve termine

775 541

659 975

CONTI ANNUALI

Attivo fisso

Capitale di terzi a lungo termine Riserve e fondi

4 333 639

5 233 639

Totale capitale di terzi a lungo termine

2.4

4 333 639

5 233 639

Totale capitale di terzi

5 109 181

5 893 615

Capitale proprio Capitale di fondazione

50 000

50 000

Utile riportato

521 892

484 313

Perdita (–) / Utile d’esercizio (+)

– 74 308

37 579

Totale capitale proprio

497 583

571 892

5 606 764

6 465 506

Totale passivi

Rapporto d’esercizio 2020

47


Conto economico per l’esercizio chiuso il 31 dicembre in franchi svizzeri

Nota in ­allegato

2019

Contributi e sovvenzioni

1.3

2 109 205

2 102 836

Ricavi Cicli di formazione e corsi

1.3

3 752 401

9 541 260

Ricavi Mezzi di formazione

1.3

861 962

731 295

Ricavi Esami e certificazioni

1.3

2 009 910

1 464 026

Altri ricavi

1.3

207 591

441 390

8 941 070

14 280 807

– 3 357 790

– 7 914 509

– 288 532

– 239 837

– 1 837 182

– 1 224 625

– 45 106

– 33 137

Ricavi d’esercizio Costi diretti Cicli di formazione e corsi Costi diretti Mezzi di formazione Costi diretti Esami e certificazioni Costi diretti Ricerca Costi delle istanze Costi per il personale Costi dei locali Costi amministrativi Costi informatici Costi per il materiale Costi per la comunicazione Costi per lo sviluppo Ammortamenti

1.4

Costi d’esercizio Risultato d’esercizio Costi finanziari

– 50 273

– 68 476

– 3 294 198

– 3 228 051

– 210 819

– 206 241

– 94 561

– 90 703

– 221 334

– 235 096

– 79 796

– 101 946

– 36 114

– 53 807

– 378 653

– 354 108

– 152 597

– 214 241

– 10 046 956

– 13 964 775

– 1 105 886

316 032

– 7 250

– 7 287

Ricavi straordinari

2.5

3 057

5 731

Costi straordinari

2.5

– 352

– 26 383

– 1 110 431

288 094

Risultato prima della variazione dei fondi

48

2020

Utilizzo (+) / Attribuzione (–) al Fondo di perequazione degli esami

136 123

– 16 712

Utilizzo (+) / Attribuzione (–) alle riserve e ai fondi

900 000

– 233 803

Perdita (–) / Utile (+) d’esercizio

– 74 308

37 579

Rapporto d’esercizio 2020


Allegato ai conti annuali 2020

1. Principi di valutazione applicati nei conti annuali I presenti conti annuali sono stati allestiti conformemente alle disposizioni sulla contabilità ­commerciale del Codice svizzero delle obbligazioni (da art. 957 ad art. 963b, in vigore dal 1° gennaio 2013). Le principali voci di bilancio sono contabilizzate nel modo seguente. 1.1. Crediti da forniture e prestazioni I crediti da forniture e prestazioni e gli altri crediti a breve termine sono contabilizzati al loro valore nominale. 1.2. Scorte Le scorte sono valutate al prezzo di vendita, deduzione fatta di un margine. Si procede a una ­rettifica di valore forfettaria pari a un terzo del valore delle scorte, che permette di tenere conto delle perdite di valore legate ad articoli a bassa rotazione o invendibili.

1.4. Attivo fisso L’attivo fisso figura in bilancio al costo d’acquisto, deduzione fatta degli ammortamenti calcolati secondo il metodo degressivo. Al fine del calcolo degli ammortamenti si applicano i tassi e i metodi seguenti:

Immobilizzazioni

CONTI ANNUALI

1.3. Contabilizzazione dei ricavi Il fatturato comprende le sovvenzioni ricevute e tutti i ricavi generati dalla vendita di corsi, mezzi di formazione ed esami della fondazione Istituto Svizzero di Polizia (ISP). Il fatturato è calcolato sulla base della prestazione fornita al cliente alla data del bilancio. È contabilizzato quando la somma dei ricavi può essere determinata in maniera affidabile e quando la probabilità che l’Istituto Svizzero di Polizia (ISP) ne trarrà vantaggio è sufficientemente elevata.

Metodo

Mobilio

25 % degressivo

Informatica e tecnologia della comunicazione

40 % degressivo

Software

40 % degressivo

Piattaforma nazionale della formazione di polizia

40 % degressivo

2. Informazioni, struttura dettagliata e commenti sui conti annuali 2.1. Scorte Scorte Prodotti finiti (scorte Mezzi di formazione) Rettifiche di valore (riserva latente) Totale scorte

Rapporto d’esercizio 2020

2020

2019

383 000

436 500

– 128 000

– 145 500

255 000

291 000

49


2.2. Altri debiti a breve termine Altri debiti a breve termine Fondo di perequazione EP Altri Totale altri debiti a breve termine

2020

2019

128 472

267 631

26 584

87 804

155 056

355 435

2.3. Debiti di locazione finanziaria (nella misura in cui non scadono o non possono essere disdetti nei 12 mesi seguenti la data del bilancio)

Debiti di locazione finanziaria

Durata residua

2020

2019

Contratto di locazione (immobile)

1 anno

176 400

352 800

Contratto di locazione (parcheggio)

1 anno

3 000

6 000

< 1 anno

10 305

33 945

Stampanti

2.4. Riserve e fondi Le riserve e i fondi sono assimilati a riserve latenti. È stato registrato uno scioglimento di riserve latenti per CHF 917 500 allo scopo di diminuire gli effetti della perdite legate alla pandemia (2019: 0). 2.5. Spiegazioni relative alle voci straordinarie, uniche o estranee all’esercizio Ricavi straordinari

2020

2019

Ridistribuzione tassa CO2

1 869

4 093

Sconto fornitori

1 187

1 634

Diversi

1

4

Totale

3 057

5 731

Costi straordinari

2020

2019

Fattura archiviata senza ulteriore elaborazione

352

26 383

Totale

352

26 383

3. Altre informazioni 3.1. Media annua degli impieghi a tempo pieno Il numero di impieghi a tempo pieno in media annua non supera i 250 collaboratori. 3.2. Covid-19 A causa della pandemia, numerosi corsi nel 2020 (circa il 50 %) sono stati annullati o rimandati. Da febbraio 2021, i corsi in presenza sono ripresi con relativamente pochi annullamenti. Il contesto resta tuttavia incerto. Per il momento, questa situazione non mette in dubbio la capacità dell’Istituto di proseguire il suo operato. 3.3. Eventi occorsi dopo la data di chiusura dei conti Nessuno.

50

Rapporto d’esercizio 2020


Relazione dell’Ufficio di revisione sulla revisione limitata al Consiglio di fondazione della Istituto Svizzero di Polizia (ISP) Neuchâtel

In qualità di Ufficio di revisione abbiamo svolto la revisione del conto annuale (bilancio, conto economico e allegato) della Istituto Svizzero di Polizia (ISP) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. Il Consiglio di fondazione è responsabile dell’allestimento del conto annuale, mentre il nostro compito consiste nella sua revisione. Confermiamo di adempiere i requisiti legali relativi all’abilitazione professionale e all’indipendenza.

Sulla base della nostra revisione non abbiamo rilevato fatti che ci possano fare ritenere che il conto annuale non sia conforme alle disposizioni legali, all’atto di fondazione e ai regolamenti. PricewaterhouseCoopers SA

Roberto Di Grazia

Mike Montandon

Perito revisore Revisore responsabile

Perito revisore

CONTI ANNUALI

La nostra revisione è stata svolta conformemente allo Standard svizzero sulla revisione limitata, il quale richiede di pianificare e svolgere la revisione in maniera tale che anomalie significative nel conto annuale possano essere identificate. Una revisione limitata consiste essenzialmente nello svolgere interrogazioni e procedure di verifica analitiche come pure, a seconda delle circostanze, adeguate verifiche di dettaglio della documentazione disponibile presso la fondazione sottoposta a revisione. Per contro, la verifica dei processi aziendali e del sistema di controllo interno, come pure interrogazioni e altre procedure miranti all’identificazione di atti illeciti o altre violazioni di disposizioni legali, sono escluse da questa revisione.

Neuchâtel, 12 maggio 2021 Allegato :

• Conto annuale (bilancio, conto economico e allegato)

PricewaterhouseCoopers SA, Rue des Epancheurs 6, case postale, 2001 Neuchâtel Téléphone: +41 58 792 67 00, Téléfax: +41 58 792 67 10, www.pwc.ch PricewaterhouseCoopers SA fa parte di una rete internazionale di società giuridicamente autonome e indipendenti tra loro.

Rapporto d’esercizio 2020

51


WHO IS WHO

DELLA FORMAZIONE DI POLIZIA


Rapporto d’esercizio 2020

Achermann Adi Luzerner Polizei Fortbildung

Blättler Stefan Kantonspolizei Bern Presidente del Consiglio di fondazione Ufficio del Consiglio di fondazione

Aegerter Stefan Istituto Svizzero di Polizia Direttore ad interim Capo settore «Formazione e Perfezionamento» Commissione d’esame EP (CE) Commissione per la garanzia della qualità (CGQ)

Blétry-de-Montmollin Violaine Conseillère communale de la ville de N ­ euchâtel Consiglio di fondazione

Aepli Stefan Kantonspolizei Zürich Verdeckte Ermittlungsmassnahmen

Blumer Daniel Stadtpolizei Zürich CAS FIP

Allain Philippe Police cantonale Fribourg CAS CEP – Cours tactique

Bonfanti Monica Police cantonale genevoise Commissione paritetica Consiglio di fondazione CAS CEP – Compétences relationnelles

Amberg Cyril Istituto Svizzero di Polizia Capo settore «Ricerca, Insegnamento, CentreDoc e Servizio linguistico»

Bourquin Jean-Daniel Police neuchâteloise Examen professionnel Policière / Policier

Augsburger-Bucheli Isabelle HEG – Haute école de gestion Arc CAS CEP

Broch Luc Police cantonale genevoise Community Policing / Police de proximité

Bächer Peter Kantonspolizei Zürich Bekämpfung von Menschenhandel Ermittlung Eigentumsdelikte

Bruchez Eric Police cantonale genevoise Examen de module ASP

Bättig Gregor Zuger Polizei Stabsarbeit Polizei

Brunner Reinhard Kantonspolizei Zürich Bedrohungsmanagement /  Gestion des menaces (d/f)

Bissegger Jürg Kantonspolizei Bern Gewässerpolizei Polizei-Einsatztaucherinnen / Einsatztaucher / Plongeuses et plongeurs d’intervention de police (d/f)

Bryner Monika Kantonspolizei Zürich Modulprüfung Pol SiAss

WHO IS WHO DELLA FORMAZIONE DI POLIZIA

In questa sezione sono indicati solo i direttori di corso, i direttori d’esame, i gruppi di autori, i presidenti di commissione, i capi settore dell’ISP, i membri del Consiglio di fondazione, dell’Ufficio e della CoPa per l’anno in rassegna.

53


54

Büchler Sandro Stadtpolizei Zürich Polizeischiessen / Tir de police (d/f)

Donatsch Patrick Polizeischule Ostschweiz Berufsprüfung Polizistin/Polizist

Bundi Ryser Johanna Federazione Svizzera dei Funzionari di Polizia (FSFP) Commissione paritetica Consiglio di fondazione

Etter André Police cantonale vaudoise Police et société en mutation

Burkhard Hugo Kantonspolizei Bern Alarm- und Einsatzzentralen / Centrales d’alarmes et d’engagements (d/f)

Fässler Fredy Regierungsrat St. Gallen Consiglio di fondazione

Burkhard Mark Polizei Basel-Landschaft Consiglio di fondazione

Frehner Ferdinand Interkantonale Polizeischule Hitzkirch Berufsprüfung Polizistin/Polizist

Callandret Yanis Ufficio federale di polizia (fedpol) Betäubungsmittelkriminalität – Niveau I, Niveau II, Niveau III

Frei Marcel Kantonspolizei Zürich Polizeiliche Verhandlungsführung

Caluori Ueli Stadtpolizei Chur Urbane Sicherheit

Fürst Nicolas Police cantonale Fribourg Traces d’outils

Campeol Bertrand Police cantonale genevoise Rapatriements par voie aérienne

Girod Alexandre Police cantonale vaudoise Lutte contre le trafic des stupéfiants – Cours pour spécialistes Police scientifique

Cavelti Reto Kantonspolizei Appenzell Ausserrhoden Commissione dei mezzi didattici (CMD)

Glaeser Axel Ufficio federale di polizia (fedpol) Daktyloskopie – Aufbaukurs (Niveau II)

Cocchi Matteo Polizia cantonale Ticino Interventionseinheiten / Groupes d’intervention (d/f)

Gnosca Orlando Polizia cantonale Ticino Corso cyber per inquirenti (Livello II) – TI

Del Biaggio Mauro Centro di formazione di polizia Ticino Esame di professione di agente di polizia

Gugger Roland Kantonspolizei Zürich Interkulturelle Kompetenz

Rapporto d’esercizio 2020


Rapporto d’esercizio 2020

Jeanneret Dilini Istituto Svizzero di Polizia Capo Settore «Mezzi di formazione»

Habermacher Reto † Istituto Svizzero di Polizia Direttore Ufficio del Consiglio di fondazione Presidente della Commissione paritetica Organo di coordinamento nazionale (OCN)

Jug-Höhener Andrea Kantonspolizei Zürich Wirtschaftskriminalität

Hafsi Sami Police neuchâteloise Audition des victimes mineures d’abus et de violences sexuels Cours cyber pour enquêtrice/enquêteur (Niveau II) – NE Enquêtes en matière d’incendie

Jungo Markus Police cantonale Fribourg Gefahrenabwehr im Umfeld von Sportveranstaltungen / La sécurité dans l’environnement des manifestations sportives (d/f)

Herter Matthias Ufficio federale di polizia (fedpol) Négociatrice/négociateur pour situations de crises à haut facteur de risque (forcené·e, prise d’otage, suicidaire)

Kanagasingam Anojen Istituto Svizzero di Polizia Commissione di certificazione ASP

Hiestand Rudolf Kantonspolizei Zürich Destabilisierungsgerät DSG (Taser) / Dispositif incapacitant DI (Taser) (d/f)

Keller Ivan Police neuchâteloise CC II (f/i) Cours tactique pour of EM

Hildbrand Pierre-Antoine Conferenza delle direttrici e dei direttori di sicurezza delle città svizzere (CDSCS) Conseiller municipal, Direction de la Sécurité et économie, Ville de Lausanne Consiglio di fondazione

Kradolfer Marcus Polizeischule Ostschweiz Das Recht in der Polizeiführung

Holland Fabienne Polizei Kanton Solothurn Das Opfer im polizeilichen Ermittlungsverfahren

Kramer Fabian Kantonspolizei Luzern Verkehrspolizei

Hollenstein Markus Stadtpolizei Zürich Polizeischiessen – Interventionseinheiten /  Tir de police – Groupes d’intervention (d/f) Mobile Video Beweismittelsicherung im Ordnungsdienst / Intervention vidéo mobile et sauvegarde des preuves en maintien de l’ordre (d/f)

Krattiger Beat Polizei Basel-Landschaft FLG II

Hurni Ralph Stadtpolizei St. Gallen Community Policing / Bürgernahe Polizeiarbeit

Kühner Fabian Kantonspolizei Zürich Begleitete Rückführungen / Rapatriements par voie aérienne (d/f)

Hutter Lorenzo Polizia cantonale Ticino FEL / CEH (d/f)

Lehmann Fritz Stadtpolizei Winterthur Commissione paritetica Consiglio di fondazione

WHO IS WHO DELLA FORMAZIONE DI POLIZIA

Günthard-Maier Barbara Stadträtin Winterthur Consiglio di fondazione

55


Lips Gerhard Polizei und Gesellschaft im Wandel

56

Nenzi Cristiano Polizia cantonale Ticino Persönliche Sicherheit / Sécurité personnelle / ­ Sicurezza personale (d/f/i) Lehrmittel/manuel/manuale: Persönliche Sicherheit / Sécurité personnelle / Sicurezza personale

Litscher Martin Kantonspolizei Zürich ASPECT® – Methodik zur Erkennung von ­verdächtigen Personen und verdächtigen ­Situationen / Nichtpolizeiliches Verhalten

Niederberger Peter Kantonspolizei Zug FLG I

Loi Frédéric Police cantonale genevoise Formation de minage – Répétition pour FS

Orthaber Daniel Luzerner Polizei Verkehrs- und Sicherheitsinstruktorinnen/ -instruktoren

Luthi Pascal Police neuchâteloise Animer des sessions de formation pour ­adultes / FFA-BF-M1

Ottiker Thomas Forensisches Institut Zürich Kriminaltechnik Fachspezialistinnen/Fachspezialisten Ausweis­prüfung / Spécialistes en authentification des pièces d’identité (d/f)

Meier Damian Kantonspolizei Schwyz Modul AdA-FA-M1 «Lernveranstaltungen mit ­Erwachsenen durchführen» SVEB-Zertifikat Kursleiterin/Kursleiter

Pfister Reto Kantonspolizei Uri Schwerverkehr Commissione sulla sicurezza personale (CSP)

Meier Sibylle Zürcher Polizeischule Berufsprüfung Polizistin / Polizist

Pittet Pascal Police Nord Vaudois Bike Police (d/f)

Meyrat Cédric Kantonspolizei Bern Begleitete Rückführungen – Equipenleiterin/Equipenleiter Begleitete Rückführungen – Equipenleiterin/Equipenleiter plus / Rapatriements par voie aérienne – Chef·fe d’équipe plus (d/f)

Ribaux Alain Conseiller d’État Neuchâtel Vicepresidente del Consiglio di fondazione Ufficio del Consiglio di fondazione

Moretti Dimitri Regierungsrat Uri Consiglio di fondazione

Rivola Martina Kantonspolizei Bern E-Learning: Polizei und Umweltdelikte / Police et délits environnementaux / Polizia e reati ambientali (d/f/i)

Moschin Andreas Stadtpolizei Zürich OD – Einsatzleiterin/Einsatzleiter im Ordnungsdienst / MO – Chef·fe d’engagement pour le maintien de l’ordre (d/f)

Romanelli-Nicoli Manuela Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP) Formazione pedagogica per insegnanti di polizia

Nägeli Rolf Stadtpolizei Zürich Polizeiprävention

Scherer Benedikt Ufficio federale di polizia (fedpol) Internationale Polizeikooperation der Schweiz / Coopération policière internationale de la Suisse (d/f)

Rapporto d’esercizio 2020


Walker Pierre-Antoine Académie de police de Savatan Examen professionnel Policière / Policier

Schwab Julien Istituto Svizzero di Poliizia Capo settore «Servizi generali»

Wegmann Charles Kommando Militärpolizei Modulprüfung Pol SiAss

Sellie Christophe Police cantonale vaudoise Auditions et Interrogatoires – Niveau I

Weyermann Marius Kapo Zürich Führungsassistenten/-innen – Weiterbildung / Aides de commandement (d/f) – formation continue

Sieber Christian Kantonspolizei Bern Sprengausbildung / Formation de minage / ­ Formazione di brillamento (d/f/i) Verkehrskurs DWH VU / VUGIS / Cours circulation DWH VU / VUGIS (d/f) Taktisches Verhalten / Comportement tactique (d/f)

Wildi-Cortés Eva Ufficio federale di polizia (fedpol) Consiglio di fondazione

Sollberger Thomas Kantonspolizei Bern Observation

Wobmann Jürg Kantonspolizei Nidwalden Commissione della formazione continua (CFC)

Stehrenberger Guido Kantonspolizei Basel-Stadt Modulprüfung Pol SiAss

Würgler Simon Kantonspolizei Bern Modulprüfung Pol SiAss

Suhner Patrick Police cantonale vaudoise CC I VD – GE – ISP – TI (f/i)

Würgler Thomas Kantonspolizei Zürich Consiglio di fondazione

Torrente Roberto Polizia Città di Lugano Consiglio di fondazione

Zingg Christian Kantonspolizei Bern DVI-Kurse / Cours DVI (d/f)

Varone Christian Police cantonale valaisanne CAS CEP – Médias

Zingg Jürg Kantonspolizei Thurgau Commissione d’esame sugli esplosivi (CEE)

WHO IS WHO DELLA FORMAZIONE DI POLIZIA

Schumacher Martin Kantonspolizei Zürich Cyber-Ermittlung (Niveau ll) – ZH / BE / LU

Walker Markus Stadtpolizei Zürich Polizei-Sportleiterin/Sportleiter

Rapporto d’esercizio 2020

57


ABBREVIAZIONI


Rapporto d’esercizio 2020

Attestato federale di capacità Assistente di sicurezza pubblica Certificate of Advanced Studies Cours de conduite Conferenza dei Comandanti delle Polizie Cantonali della Svizzera Commissione Dottrina e Formazione Conferenza delle direttrici e dei direttori di sicurezza delle città svizzere Conferenza dei direttori delle scuole di polizia svizzere Commissione d’esame Commissione d’esame sugli esplosivi Conduite des engagements de police Commissione della formazione continua Concetto generale di formazione Commissione per la garanzia della qualità Commissione intercantonale sulla circolazione stradale Centre interrégional de formation de police Commissione dei mezzi didattici Commissione di certificazione Commissione paritetica Coronavirus disease 2019 Coordinazione svizzera dei pompieri Commissione sulla sicurezza personale Dispositivi esplosivi e incendiari non convenzionali Dispositivi incapacitanti Esame della capacità operativa Esame di professione Esame professionale superiore Equivalenti a tempo pieno Ufficio federale di polizia Fliegende Einsatzleiter/-innen Führung im Polizeieinsatz Führungslehrgang Federazione Svizzera dei Funzionari di Polizia Haute école de gestion Interkantonale Polizeischule Hitzkirch International Organization for Standardization Istituto Svizzero di Polizia Information Technology Nucleare, biologico e chimico – eliminazione di munizioni inesplose e sminamento Kantonspolizei Organo di coordinamento nazionale Piattaforma nazionale della formazione di polizia Quick Response Risorse umane Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione Tecnica e informatica di polizia Università di Losanna Virtual Private Network Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften

ABBREVIAZIONI

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