Cesare Attolini - TimeLess SS 2020

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SS 2020



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7 MASSERIA BRANCATI

A great historical patrimony in the heart of the Monumental Olive Tree Plains, just outside of Ostuni.

15 SPRING SUMMER 2020. STYLE FRAMES.

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C’è un filo molto evidente che lega Cesare Attolini alla Puglia, alla Puglia dei parchi di ulivi monumentali, dei borghi

Cesare Attolini is connected to Apulia by a very strong thread. This is the Apulia of majestic olive trees, picture-

d’arte, dei tradizionali saperi artigianali, agricoli e agroalimentari.

perfect villages, and traditional craft and rural farming skills.

È un filo che dalle mani dei nostri sarti passa a quelle dei sapienti contadini che curano con profondo rispetto questi

It is a thread that runs from the hands of our tailors to those of the wise farmers who look after these ancient trees

alberi millenari e i loro frutti, da cui nasce un prodotto che il mondo intero ci invidia, il più prezioso degli oli. Uguali tra

and fruit, treating them with the deepest respect. The result is a product envied the world over: the most exquisite oil.

loro, perché segnate indelebilmente dal lavoro quotidiano ma sapienti, appunto, davvero sapienti, perché capaci di

Both bear the stamp of daily toil and both reveal wisdom.

esprimere saperi e saper fare unici, oltre che tutelare e vivificare costantemente nel tempo due patrimoni, entrambi

Wisdom indeed, because this unique knowledge and skill goes beyond simply protecting and reviving these two

italianissimi, incommensurabili.

immense symbols of Italian heritage.

Se possiamo definire l’estetica come la percezione soggettiva (ma condivisa) del nostro legame con l’ambiente, legame

We could describe aesthetics as the subjective (but shared) perception of our connection to nature, a deep and

caratterizzato da una profonda ed equilibrata armonia dinamica e l’etica come la capacità, soggettiva e intersoggettiva,

balanced dynamic harmony. And we could describe ethics as the subjective and intersubjective ability to imagine and

di concepire e compiere azioni capaci di mantenere sano ed equilibrato il legame con l’ambiente, entrambe allora

then take action so that we keep that connection to nature healthy and balanced.

possono rappresentare due facce di una medaglia unica che è appesa al collo dei due protagonisti della storia che

Both are two sides of the same coin that sit in the pockets of the two remarkable superstars you will read about in the

leggerete nelle prossime pagine.

following pages.

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Cesare Attolini, con la sua capacità di preservare la pregnante etica del lavoro manuale (sartoriale) performando

Cesare Attolini has managed to preserve a timeless male aesthetic by upholding the weighty ethics of a

costantemente un’estetica senza tempo dell’uomo; Cascina Brancati, con la sua capacità di preservare, attraverso la

manual craft (tailoring). Cascina Brancati has managed to preserve this unique place by upholding the

pregnante etica del lavoro manuale (agricolo), l’estetica di un ambiente unico al mondo.

weighty ethics of manual work (farming).

La prima giacca destrutturata della storia dell’eleganza maschile di fronte al più antico ulivo di Puglia.

The first unstructured jacket in the history of male elegance against a backdrop that includes Apulia’s oldest olive tree.

Entrambe manifestazioni di una visione che ha radici molto profonde nell’animo umano, quella di creare il bello

Both express a vision that is deeply rooted in the human condition: creating beauty out of what is good and fair.

attraverso il buono, il giusto.

The first dates back to 1930 and is the product of Vincenzo Attolini’s creativity and talent. The second was planted, at

La prima, nata dalla creatività e dall’abilità di Vincenzo Attolini nel 1930; il secondo nato, si stima, oltre 3000 anni fa,

a guess, over 3000 years ago by the Messapians.

perché piantato ad opera della civiltà messapica. La prima perfezionata e custodita nei suoi caratteri unici e distintivi lungo

The unique and distinctive features of the first were perfected and then fiercely guarded for decades by Cesare Attolini,

i decenni da Cesare Attolini, figlio di Vincenzo, e poi dai nipoti Massimiliano e Giuseppe, oggi alla guida della sartoria di

Vincenzo’s son, and then his grandsons Massimiliano and Giuseppe, who now run the tailor’s shop in Casalnuovo on

Casalnuovo, alle porte di Napoli. Il secondo, custodito e curato come una reliquia lungo i secoli dai diversi proprietari della

the outskirts of Naples.

Masseria fino a giungere negli ultimi duecento anni alla famiglia Rodio, oggi rappresentata da Corrado Rodio.

The second was looked after and fiercely guarded like a relic for centuries by the farm’s owners. For the last 200 years

Due storie incredibili che si incontrano, insomma, sotto il cielo azzurro di una stupenda Puglia per dare vita ad una

this has been the Rodio family, led today by Corrado Rodio.

narrazione dalla bellezza senza tempo. Buona lettura.

Two incredible stories meet under Apulia’s glorious blue skies, sparking a tale of timeless beauty. Happy reading!

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MASSERIA BRANCATI

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A great historical patrimony in the heart of the Monumental Olive Tree Plains, just outside of Ostuni.


Le sue mani parlano di una sapienza autentica. Il suo sguardo profondo racconta di un uomo autentico. Le sue parole, scelte con cura una ad una, di un amore viscerale con la sua amata terra. Una terra rossa. Di un rosso intenso, trepidante, passionale. Incontriamo Corrado Rodio nella sua Masseria Brancati, un luogo unico al Mondo che può vantare un parco, dal valore incommensurabile, di oltre 800 ulivi monumentali, tra cui svetta “Il Grande Vecchio”, ritenuto tra gli olivi più antichi di Puglia.

His hands speak of true knowledge. His profound gaze is that of an authentic man. His words, chosen carefully one by one, tell of a visceral passion for his beloved earth. A red earth; an intense, trepidatious, and ardent red. We meet Corrado Rodio in his agritourism, Masseria Brancati, a place like none other in the world, which boasts a park of inestimable value with over 800 monumental olive trees, including “Il Grande Vecchio” [The Grand Old Man], thought to be one of the oldest olive trees in Apulia.

La piana in cui sorge la sua Masseria Brancati è celebre nel mondo per essere un santuario di ulivi millenari, risalenti alcuni addirittura a un’età stimata fino a 3000 anni fa, all’epoca degli antichi Messapi. Può raccontarci qualcosa in più in merito?

The plain in which your Masseria Brancati is located is known around the world as a sanctuary for ancient olive trees, some dating back as far as 3000 years to the time of the ancient Messapii. Can you tell us a bit more about this?

Si, da scavi archeologici effettuati negli insediamenti messapici, all’interno delle tombe sono state rinvenute lucerne ad olio e noccioli di olivo. Questo dimostra la coltivazione dell’olivo nel periodo preromano. Era una coltivazione marginale, sicuramente producevano per il proprio fabbisogno. Non vi erano vere piantagioni di olivi, ma lì, dove trovavano olivastri produttivi, questi venivano curati. Non si esclude che praticavano l’innesto, pare che la varietà romana “Salentina”, oggi “Ogliarola Salentina”, fosse già largamente diffusa.

Yes, during archaeological digs conducted in the Messapian settlements, oil lanterns and olive pits were recovered from within the tombs. This demonstrates that the cultivation of olive trees dates back to the pre-Roman period. It was a small cultivation. They certainly produced for just their own needs. There weren’t actual plantations of olives, but where they found productive trees, these were then cared for. It’s possible that practiced grafting as it seems that the Roman “Salentina” variety, today “Ogliarola Salentina”, was already quite common.

La sua Masseria Brancati con il meraviglioso frantoio ipogeo, invece, a che epoca risale?

And what era is your Masseria Brancati from, with its amazing underground olive mill?

La masseria è stata edificata in epoche differenti sopra un antichissimo frantoio ipogeo. Sicuramente si trattava di una piccola grotta naturale, successivamente ampliata, probabilmente in epoca romana e successivamente medioevale. Intorno alla masseria sono stati rinvenuti parecchi frammenti di selci tra cui uno in particolare, un frammento di un coltello risalente al paleolitico Superiore (25/26.000 anni fa) e questo dimostrerebbe una frequentazione umana del luogo veramente antica. Una grande base di pressa dimostra la lavorazione delle olive in periodo preromano, quando ancora le presse non erano state inventate e la pressione veniva data utilizzando tavole e grosse pietre su pile di diaframmi realizzati con corda, paglia e rametti dove veniva spalmata la pasta di olive. Altre due basi di pressa, di dimensioni più piccole, sono riconducibili al periodo romano dove venivano utilizzati dei fiscoli (filtri) impilati in altezza e pressati grazie all’ausilio di potenti presse. L’ultimo ampliamento è avvenuto in epoca medievale con la realizzazione di otto nuove presse. Il frantoio ipogeo è un tempio della fatica umana, dove uomini e animali vivevano e lavoravano insieme, a turno, giorno e notte per parecchi mesi all’anno.

The farm was built in different eras above an ancient underground olive mill. It was most likely a small natural cave which was subsequently enlarged, probably during the time of the Romans and then in the Middles Ages. Many flint fragments were found all around the farm, including one in particular: the fragment of a knife dating from the Upper Palaeolithic period (25-26,000 years ago), demonstrating a truly ancient human presence in this location. A large press base demonstrates that olives were processed during the pre-Roman age, when true presses hadn’t yet been invented and pressing was performed using tables and large stones on stacks of diaphragms made from rope, straw, and twigs, where the olive paste was spread. Two other, smaller, press bases date from the Roman Age, when they used fiscoli (filters) stacked in height and squeezed with the help of powerful presses. The last expansion took place in the Middle Ages with the creation of eight new presses. The underground oil mill is a shrine to human effort, where people and animals lived and worked together, in shifts, day and night, for many months out of the year.


La sua famiglia da quanti anni e generazioni custodisce questo luogo unico?

For how many years and generations has your family looked after this unique structure?

La masseria fu acquistata nei primi anni del 1800 dai miei antenati pare intorno al 1820, quindi siamo vicini ai 200 anni di proprietà. Tutti ovviamente hanno prodotto olio in loco, io sono l’unico della famiglia che produce fuori dall’azienda, in una piccola cooperativa, poiché nutro tanto amore e rispetto per questa masseria che mi sono rifiutato di costruire un nuovo frantoio e di restaurare quello antico al fine di lasciare ai miei figli e alle nuove generazioni una struttura autentica.

The farm was purchased at the start of the 1800s by my ancestors, I believe around 1820, so it has been my family’s property for close to 200 years. Obviously everyone produced oil on site. I’m the only one in the family who produced remotely, in a small cooperative, because I have enormous love and respect for this farm and I refused to build a new oil mill and restore the ancient one as I would like to leave my children and the following generations an authentic structure.

Quanti ulivi millenari può vantare il parco annesso alla Masseria e a che epoca risalgono?

How many ancient olive trees does the park connected to the farm have and what era are they from?

L’oliveto vanta circa mille olivi antichi, di questi quasi 800 sono stati censiti come “Monumentali” dalla Regione Puglia. La maggior parte di essi risalgono al periodo romano, alcuni, sono molto più vecchi. L’impianto romano, così come descritto dall’agronomo romano Columella, è confermato dal fatto che sono stati piantati con sesti regolari di circa 60 piedi romani, quasi 17 metri lineari. Alberi più vecchi si trovano disposti invece in modo disordinato.

The olive grove has about 1000 ancient olive trees, of these almost 800 have been declared “monumental” by the Apulia region. Most of these date back to the Roman Age and some are even older. The Roman plantation, as described by Roman agronomist Columella, is confirmed by the fact that they were planted at regular intervals of approximately 60 Roman feet, almost 17 linear meters. Meanwhile, the older trees have a more disorderly placement.

Di che tipologia di piante parliamo e che tipo d’olio ne nasce?

What kinds of plants are we talking about and what kind of oil do they produce?

L’Ogliarola Salentina è la varietà che si identifica con gli olivi monumentali, era stata scelta probabilmente per la sua maturazione a scalare che inizia ad ottobre per finire ad aprile. Poiché la lavorazione all’epoca era molto lenta questo permetteva una conservazione naturale del prodotto sulla pianta. Il frutto è medio/piccolo e ha la caratteristica di produrre un olio molto fruttato, amaro e piccante se le olive vengono raccolte verdi, e di un olio dolcissimo se vengono raccolte mature.

Corrado Rodio

Nel periodo medievale vengono costruiti dei depositi epigei e successivamente una torre con fortificazione nel 1500, ampliata nel 1600; una cappella con altri ampliamenti, alloggi, stalle, fienile, forno, nel 1768, e un frantoio “ moderno” nel 1880. Qui si è fermato il tempo ad eccezione di un garage degli anni ’40 oggi utilizzato come punto vendita aziendale.

During the Middle Ages underground storage areas were built and, later, in the 1500s, a fortified tower which was expanded in the 1600s. A chapel with other additions, rooms, stables, a barn, and an oven were built in 1768 and a “modern” oil mill in 1880. This is where work stopped with the exception of a garage built in the 1940s, today used as our company store.

The Ogliarola Salentina is the variety identified with the monumental olive trees. It was probably chosen because of its staggered ripening, which begins in October and ends in April. Given that processing at the time was very slow, this allowed for natural preservation of the product on the plant. The fruit is medium/small and creates an oil that is very fruity, bitter and spicy if the olives are harvested while green, and a very sweet oil if they are harvested when they are fully ripe.

Tra i suoi ulivi ce n’è uno davvero speciale, “Il Grande Vecchio”, l’albero d’ulivo che molti indicano come il più antico in assoluto in Puglia. Ci racconti un po’ di più di questo gioiello della natura.

You have a truly special olive tree among your plants, “Il Grande Vecchio”, the olive tree that many believe to be the absolute oldest in Apulia. Can you tell us a bit more about this natural gem?

Probabilmente lo è, anche se è veramente difficile individuare la pianta più vecchia. Non ci sono al momento studi scientifici, ma si pensa che stia intorno ai 3000 anni di vita o forse anche più. Questo è dimostrato dal fatto che è fuori dalle file romane, presenta alla base lo scheletro di un tronco preesistente, si è piegato a 90° ed è sorretto da una pila di pietre. Ma la cosa più incredibile è che si è attorcigliato 3 volte su se stesso in orizzontale e questo lo rende un esemplare unico!

That’s probably true, though it’s very difficult to identify the oldest plant. At the moment there are no scientific studies being conducted, but it’s thought to be 3000 years old, or maybe more. This is demonstrated by the fact that it is outside of the Roman rows, at its base it shows the skeleton of a pre-existing trunk, it is bent 90°, and it is held up by a pile of stones. But the most amazing thing is that it has twisted around itself horizontally three times, making it a truly unique specimen.

Quali sono gli sforzi che, ogni giorno, lei e la sua famiglia dovete attuare per riuscire a tenere intatto l’autentico patrimonio italiano che Masseria Brancati rappresenta?

What do you and your family have to do every day to ensure that the authentic Italian patrimony which Masseria Brancati represents remains intact?

Coltivare piante antiche è uno sforzo non indifferente, bisogna stare attenti soprattutto durante la raccolta, non possiamo utilizzare i moderni scuotitori perché si spezzerebbero le branche principali, quindi, per la produzione di olio extra di eccellenza, utilizziamo dei piccoli pettini pneumatici, con costi molto elevati. Inoltre ci vuole un monitoraggio giornaliero, queste piante hanno molti nemici: insetti tra cui la mosca olearia che può distruggere in pochi giorni l’intero raccolto, farfalle, uccelli che mangiano le olive, venti che possono spezzare i rami, la siccità e la conseguente facilità che si possano innescare incendi. Altro sforzo che giornalmente facciamo è quello di insegnare alla gente quali sono le caratteristiche degli oli extravergini, cerchiamo di diffondere la cultura dell’olio poiché il mercato è invaso da milioni di litri di falso olio extravergine di oliva, il quale fa crollare i prezzi dell’olio vero, col conseguente abbandono degli oliveti, anche monumentali, da parte dei proprietari. Noi siamo i loro custodi, anche se mi piace pensare che, in una terra siccitosa come la Puglia, sono stati loro a garantire il sostentamento per decine di generazioni. Potete immaginare in questi secoli e millenni quante avversità hanno dovuto subire queste piante, ma in questo periodo stiamo combattendo la battaglia più grande della storia, quella della xylella…speriamo davvero di uscirne vincitori.

Cultivating ancient plants is hard work. We must be particularly careful while harvesting. We can’t use modern shakers because the main branches would break, so, to produce high quality oil, we use small pneumatic combs, which have much higher costs. Plus, we must monitor the trees daily. These plants have many enemies: insects like the olive fruit fly which can destroy the entire harvest in just a few days, moths, birds that eat the olives, wind that can break the branches, drought which consequently makes it easier for the plants to catch fire. Another thing we do every day is to teach people what the characteristics of extra-virgin olive oil are. We try to disseminate the culture of oil, because the world is inundated by millions of litres of fake extra-virgin olive oil, which slashes the prices of real oil, causing olive groves, even monumental ones, to be abandoned by their owners. We’re their caretakers, even though I like to think that, in a region as drought-ridden as Apulia, they have been the ones to ensure our livelihood for dozens of generations. Can you imagine how many adversaries these plants have had to face over the centuries and millennia? Right now we are fighting the greatest battle in their history, that against xylella… We hope to be victorious.

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SPRING SUMMER 2020

Style Frames


Frammenti. Ispirazioni. Natura. Arte. Saper fare. Tradizioni. Perse nel tempo. Radici e cielo. Emozioni. Racconto di giornate vissute nel cuore della Valle d’Itria.

Fragments. Inspirations. Nature. Art. Know-how. Traditions. Lost over time. Roots and sky. Emotions. The story of a day spent in the heart of the Itria Valley.

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Questa è la storia di un incontro, di un amore a prima vista. La storia della scoperta di una delle regioni più sorprendenti d’Italia. Con la sua terra rossa. L’azzurro cristallino del suo mare. Il suo vento. Quel vento leggero che muove e fa sibilare il fitto fogliame degli ulivi millenari. Il verde argenteo delle loro sottili foglie. E l’oro della luce del sole che vi passa attraverso. Il bianco dei suoi borghi. Arroccati. Il giallo intenso del suo olio. Profondo. Questa, dicevamo, è la storia di un amore a prima vista che mi ha condotto qui, nel frantoio ipogeo di una masseria alle porte di Ostuni, a celebrare un avvenimento eccezionale: la nascita di un olio a dir poco prezioso, perché fatto con le sole olive del Grande Vecchio, l’ulivo più antico di Puglia, piantato oltre tremila anni fa.

This is the story of a meeting, of a love at first sight. The story of the discovery of one of Italy’s most surprising regions. With its red earth. The crystal-clear blue of its sea. Its wind. That light breeze that blows and makes the thick foliage of the ancient olive trees whisper. The silvery green of their thin leaves. And the golden sunlight that shines through them. The white of its villages. Clinging to the hillsides. The intense, deep yellow of its oil. This, as I was saying, is the story of a love at first sight, that brought me here, to the underground oil mill of a farm just outside of Ostuni, to celebrate an exceptional event: the production of an oil that is precious, to say the least, because it is made entirely from the olives of the “Grande Vecchio”, the oldest olive tree in Apulia, planted over three thousand years ago.

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Ma questa è solo la fine della storia che voglio raccontarvi. Una storia iniziata alcuni mesi fa, con i primi briosi colori di primavera. Ero giunto qui, a Ostuni, per la prima volta per valutare un importante investimento immobiliare. La bellezza di questa terra mi era stata descritta, con grande appassionamento, da chi mi aveva preceduto. Tuttavia, bastarono davvero pochi giorni per rinforzare in me la convinzione, già ben radicata, per la quale è solo quando vivi un’esperienza in prima persona che puoi conoscere realmente l’animo più profondo dei luoghi che attraversi e delle persone che incontri. La Città Bianca, così viene denominata, per via del suo caratteristico centro storico. Arroccato sulla sommità di una collinetta, che sorge nel bel mezzo di una piana di ulivi millenari, e composto da un intricato groviglio di case e palazzetti, completamente dipinti con calce bianca. Qui, ogni casa è un belvedere. Ad ogni finestra, ad ogni terrazza, v’è un poeta che tesse le trame del suo orizzonte con il delizioso e instancabile danzare al vento degli ulivi che vestono d’eleganza la vallata.

But this is where the story that I want to tell you ends. A story that began several months ago, with the first cheerful colours of spring. I came here, to Ostuni, for the first time to evaluate an important real estate investment. The region’s beauty had been described to me, with great passion, by the person who had come before me. Nevertheless, it took only a few days to strengthen my already strong conviction that it’s only when you experience something for yourself that you really get to know the true spirit of the places you visit and the people you meet.

Qui ogni pietra, ogni viuzza, ogni scorcio, rapiscono lo sguardo per la loro bellezza senza tempo.

The White City, as it is known due to its characteristic historic centre. Clinging to the top of a small hill, located in the middle of a plain of ancient olive trees, it is made up of an intricate tangle of homes and buildings, entirely painted with white lime. Here every home has a panoramic view. At every window, on every terrace, there is a poet weaving the story of his life with the delightful and untiring dance of the olive trees in the wind, trees which cloak the valley in elegance. Here every stone, every narrow street, every nook and cranny, captures one’s gaze with its timeless beauty.

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Le mie giornate trascorrevano all’insegna della bellezza. Autentica. Senza tempo. Me ne nutrivo ad ogni sguardo. Nei momenti in cui non ero al lavoro, vivevo immerso nell’atmosfera raffinata de La Sommità. Una dimora storica cinquecentesca, un luogo iconico in cui si è costruita l’identità cittadina stessa e che apre i suoi antichi portali proprio all’apice della collina su cui sorge il borgo antico di Ostuni. Qui il silenzio era interrotto solo dal tubare dei piccioni e dal suono delle campane della vicinissima Cattedrale, che scandivano il rilassato passare delle ore. Amavo indugiare negli eleganti salotti, amavo passeggiare tra le sue terrazze, per incantarmi a guardare il blu del mare all’orizzonte, amavo osservare i piccoli e grandi capolavori d’arte e artigianato che ovunque impreziosiscono l’eleganza di questa casa. La corte interna con il suo giardino di ulivi e aranci, qui ero solito perdermi, completamente assorto nei miei pensieri.

I spent my days relishing the beauty. Authentic. Timeless. Every glance nourished my soul. In the moments that I wasn’t working, I immersed myself in the elegant atmosphere of La Sommità.. A historic 15th century dwelling, an iconic location in which the identity of the city itself was built and which opens its ancient doors at the very top of the hill on which the medieval village of Ostuni lies. Here the silence was interrupted only by the cooing of the pigeons and by the nearby cathedral’s ringing bells, which marked the lazy hours as they passed by. I loved lingering in its elegant sitting rooms, strolling among its terraces, allowing myself to become enchanted by the blue of the sea on the horizon, I loved observing, for hours on end, the small and large works of art and artisan crafts that enhance the elegance of every corner of this home. The internal courtyard with its garden of olive and orange trees, here I would lose myself, completely absorbed by my thoughts.

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La strada per giungere da Ostuni a Masseria Brancati è una passeggiata in un dipinto impressionista. Ad ogni passo, ad ogni sguardo, il paesaggio si trasforma, continuamente, sotto la luce dei raggi del sole che creano pennellate estemporanee di vividi colori. Fu quando varcai la soglia dell’ingresso alla Masseria e iniziai a camminare lungo la stradina sterrata, segnata ai lati dai perfetti muretti in pietra locale, oltre i quali giacciono placidi gli ulivi millenari, che capii di essere entrato in un vero e proprio santuario. Un luogo dove si può respirare la sacralità della vita, che si manifesta in vere e proprie opere d’arte naturali. Un luogo dove si può rimanere affascinati dalla capacità dell’uomo, espressa lungo i secoli, di magnificare con la propria creatività, con il proprio sapere e saper fare, ciò che di meglio la terra sa donare. Fu infatti in età repubblicana che i Romani, straordinari ingegneri e agronomi, crearono questo luogo, caratterizzandolo con un’estetica geometrica, piantando ogni ulivo a 18 metri di distanza dall’altro e creando un vero e proprio reticolato.

The road that leads from Ostuni to Masseria Brancati is a scene straight out of an impressionist painting. At every step, everywhere you look, the landscape transforms, continuously, beneath the rays of sunlight creating impromptu brushstrokes of vivid colours. It was when I crossed the threshold of the farm and began walking along the dirt road bordered by perfect walls of local stone, beyond which the ancient olive trees grow peacefully, that I realised I had entered a true sanctuary.

A place where one can breathe in the sacredness of life, which manifests itself in true pieces of natural art. A place where one can’t help but be fascinated by man’s ability, as manifested throughout the centuries, to exalt, through his own creativity and his own knowledge and know-how, that which the earth is capable of giving us. It was, in fact, during the Republican Age that the Romans, extraordinary engineers and agronomists, created this place, characterising it with a geometric aesthetic, planting each olive tree 18 meters away from the next and creating a true grid.

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Il legame emotivo che instaurai con quel luogo e con le persone che lo custodiscono fu talmente forte, sin dalla prima visita, che tornai diverse altre volte. Giorno dopo giorno, amavo sempre più stare lì, all’ombra delle lussureggianti bouganville, seguendo lo svolazzare rumoroso dei calabroni, o tra gli assolati campi dalla terra rossa come il fuoco, ad ascoltare i racconti di Corrado, rappresentante della quarta generazione della famiglia Rodio che da oltre duecento anni possiede la Masseria. La sua origine si può far risalire al basso Medioevo o, addirittura, al periodo romano, testimoniato dalla presenza di un antichissimo e meraviglioso frantoio ipogeo.

The emotional connection that I formed with this place and with the people who care for it was so strong, right from my first visit, that I returned multiple times.

Corrado è il vero custode di questo luogo unico al mondo. Conosce e si prende cura, uno ad uno, dei suoi oltre 800 ulivi millenari. Conserva gelosamente l’autentica cultura agricola, producendo, come si faceva un tempo, un prezioso olio extravergine d’oliva, esclusivamente con le olive dei suoi alberi.

Day after day, I increasingly loved being there, in the shade of the lush bougainvillea, following the noisy flight of the hornets, or among the sunny fields of earth as red as fire, listening to the stories of Corrado, representative of the fourth generation of the Rodio family who has owned the farm for more than two hundred years. Its origins can be traced back to the Late Middle Ages or even the Roman Age, as evidenced by the presence of an ancient and astounding underground oil mill.

I suoi occhi e le sue mani parlano. Raccontano storie straordinariamente affascinanti. Storie di questa terra. Storie della sua famiglia. Storie della cultura popolare della valle.

Corrado is the true caretaker of this unique place. He knows and cares for, each individually, his more than 800 ancient olive trees. He jealously preserves an authentic agricultural tradition, producing, as was once done, a precious extra-virgin olive oil exclusively from the olives of his trees. His eyes and his hands speak. They tell extraordinary and fascinating stories. Stories about this land. Stories about his family. Stories about the popular culture of this valley.

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Quando arrivai dinanzi al Grande Vecchio per la prima volta, ero commosso. Si, ero sinceramente commosso. Un ulivo di circa 3000 anni, dinanzi a me.

When I stood before the “Grande Vecchio” for the first time, I was moved. I was genuinely moved.

Meraviglia! Ritorto e curvo su se stesso, come per il peso del passare del tempo, eppure, rigoglioso e verdeggiante come uno dei giovincelli con mille anni in meno che lo circondavano.

An olive tree that is approximately 3000 years old, in front of me. Incredible!

Era l’unico che non seguiva l’ordine geometrico, a reticolato, con cui gli agronomi Romani li avevano piantati. Perché era lì, mi spiegava Corrado, da molto tempo prima.

Twisted and curved around itself, as though by the weight of time’s passing, and yet lush and green, just like one of the youngsters, one thousand years younger, who surround it. It is the only one outside of the geometric, grid-like pattern in which the Roman agronomists planted the trees. Because, Corrado explains to me, it was there long before.

Era un miracolo. Un miracolo della natura. Un’opera d’arte. Era forte. E fragile. Sentivo forte in me un senso di gratitudine e di rispetto per quel capolavoro della natura. Rimasi per molto tempo ad ammirarlo.

It is a miracle. A miracle of nature. A work of art. It is strong. And fragile.

Quando Corrado mi raccontò che con le sue olive si poteva dare vita a soli cinque o sei litri di olio, senza pensarci gli dissi che avrei voluto che il frutto del prossimo raccolto fosse esclusivamente mio.

I felt within me a strong sense of gratitude and respect for that natural masterpiece. I remained there admiring it for some time. When Corrado told me that its olives could produce only five or six litres of oil, without thinking I told him that I wanted the product of the next harvest to be exclusively mine.

Avrei seguito il raccolto, la spremitura, avrei aspettato. Avrei poi celebrato quei sei litri di prezioso nettare proprio nel frantoio ipogeo della Masseria insieme a tutti loro e ai miei amici più cari.

I would follow the harvest, the pressing, I would wait. I would then celebrate those six precious litres right there in the farm’s underground oil mill with them and with all of my closest friends.

Mi sorrise. E accettò. Perché capì con quanto religioso rispetto gli stessi facendo quella richiesta.

He smiled at me. And accepted. Because he understood with what solemn respect I was making this request.

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L’attesa fu dolce. Nelle settimane che seguirono, mentre tutti attendevamo che i frutti del Grande Vecchio maturassero lentamente, giorno dopo giorno, alla calda luce dei raggi del sole, me ne andai alla scoperta dei piccoli borghi e delle aree marine protette della Valle d’Itria. Attraversavo le meravigliose campagne. Ai parchi di ulivi secolari si intrecciavano, qua e là, ora piccoli vigneti, ora piccoli giardini di alberi da frutta. D’improvviso, apparivano in lontananza, placidamente adagiati al sole, piccoli, bianchi, borghetti. Fu così, andandomene semplicemente a zonzo con la mia macchina d’epoca, che scoprii la bellezza sospesa nel tempo di Alberobello, con i suoi iconici trulli, di Locorotondo, con le sue viuzze bianche e i portali barocchi dei suoi nobili palazzi, Martina Franca con la sua sontuosa Basilica di San Martino.

The anticipation was sweet. In the following weeks, while we all waited for the olives of the “Grande Vecchio” to slowly ripen, day after day, under the warm sunlight, I explored the small villages and protected marine areas of the Itria Valley. I traversed the spectacular countryside. The parks of ancient olive trees were interspersed, here and there, with small vineyards and orchards.

Torre Guaceto. La Riserva Naturale e Marina di Torre Guaceto. Un luogo selvaggio e autentico con lunghi sentieri di terra rossa a picco sulla spiaggia. Ci tornai molte volte, per esplorarne ogni angolo e per godermi la piacevolezza di passeggiare per ore godendo della vista e dell’intenso profumo del mare cristallino.

Suddenly, lying peacefully in the sun, small, white, medieval villages would appear in the distance. It was thus that, simply driving around in my vintage car, I discovered the timeless beauty of Alberobello, with its iconic trulli, of Locorotondo, with its white streets and the Baroque gates of its noble buildings, of Martina Franca with its lavish Basilica di San Martino. Torre Guaceto. The Torre Guaceto Marine Protected Area. A wild and authentic place with long paths of red earth overlooking the beach. I returned many times, to explore every corner and savour the pleasure of walking for hours enjoying the view and the intense scent of the crystal-clear sea.

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A special thanks to Masseria Brancati Relais La SommitĂ Orizzonti Arte Contemporanea Production design: Living Brands | www.livingbrands.it Editing and copywriting: Francesco Antinolfi Art Direction: Alessandro Doria

BAKU JW Marriott Absheron Hotel 91 Neftchiler Avenue DUBAI Al Naseem Hotel Jumeirah Dubai U.A.E

Shooting Production: Living Brands, Around Gallery Photography: Stefano Pasini The use of all images and texts within this publication is subject to prior approval by Cesare Attolini S.p.A. Printed in December 2019. Garment colours may be subject to slight changes during photo shoots.

Š Copyright 2019 Cesare Attolini S.p.A. - All Rights Reserved

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