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Indice | Index
7 VENINI
The tradition of Murano glass comes to life in a marriage of artisanship and art.
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FALL WINTER 2017/18. STYLE FRAMES.
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«Quando qualcuno mi chiede di mio padre, Vincenzo, lo fa sempre in merito alla sua abilità unica di sarto. È comprensibile, certo, essendo riconosciuto da tutti per aver scritto con la prima, ormai celebre, giacca destrutturata di sempre, un capitolo molto importante della storia della sartoria partenopea e internazionale. Eppure, visto il racconto che proponiamo nelle prossime pagine, mi piace ricordarlo per un altro aspetto, affine eppur tutto sommato diverso: la sua spiccata sensibilità estetica. Amava molto la bellezza, ha sempre avuto una predilezione assoluta per linee e forme armoniche. Ne era sempre alla ricerca per metterla ovviamente nelle sue giacche ma anche, semplicemente, per nutrire costantemente la sua insaziabile passione per l’arte. Soprattutto per la scuola pittorica partenopea dell’Ottocento. Ecco, questa sua propensione al bello e al fatto a regola d’arte è, al di là dello straordinario patrimonio di insegnamenti tecnici, ciò che maggiormente ha segnato la mia formazione di sarto e ciò che ho voluto trasmettere ai miei figli, oggi alla guida di Cesare Attolini».
Cesare Attolini
«Whenever I’m asked about my father, Vincenzo, it’s always in relation to his unique tailoring skills. It’s understandable, of course – he is universally acknowledged as having written, with the first ever, now famous, deconstructed jacket, a very important chapter in the history of Neapolitan and international tailoring. But in view of the story relayed over the next few pages, I personally like to remember him for another, somewhat different reason: his remarkable aesthetic sensibility. He truly loved beauty, demonstrating a clear predilection for harmonious lines and forms. This was something he pursued constantly – in order to incorporate it, of course, into his jackets, but also, quite simply, to nourish his insatiable passion for art. Above all for the 19th Century Neapolitan school of art. This, his propensity for the beautiful, for perfection, precision, beyond the extraordinary heritage of his technical teachings, is what most marked my training as a tailor, and is what I wanted to pass on to my children, who run Cesare Attolini today».
Cesare Attolini
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«Ciò che ci guida, ogni giorno, è l’eccellenza. La volontà di dare corpo col lavoro quotidiano a capi che siano unici, realmente fatti a mano, eppur tutti accomunati dalla tensione al perfezionismo, ad un’autenticità sartoriale indiscutibile. Nostro nonno e nostro padre hanno scritto capitoli importanti della storia della scuola sartoriale partenopea e italiana. Sappiamo, noi rappresentanti della terza generazione di famiglia, di custodire un patrimonio unico di saper fare, un’idea d’eleganza che è senza tempo, che sfugge alla dialettica della moda, in cui si riconosce una comunità senza confini composta dagli uomini più raffinati del mondo. Di uomini che non solo apprezzano l’estetica dei capi che indossano ma anche l’etica del lavoro manuale, personalizzato, che ne sostanzia il loro valore. Siamo e vorremo essere sempre una roccaforte, un baluardo a difesa dell’autenticità artigianale, contro la standardizzazione e la serializzazione. Senza compromessi, senza scorciatoie, animati esclusivamente dall’orgoglio di vedere ogni giorno prender forma nella nostra sartoria a capi che hanno un’anima». Massimiliano Attolini
«È proprio per questi motivi che rifuggiamo costantemente dall’errore di banalizzare o dall’incorrere in sterili e stereotipati cliché, che abbiamo scelto un linguaggio di comunicazione pregnante, autentico e senza tempo. Capace di esprimere la nostra esclusività ed eccellenza attraverso un approccio narrativo carico si di suggestioni e ispirazioni ma anche di contenuti rilevanti. Da oltre due anni, infatti, abbiamo immaginato, in occasione della presentazione di ciascuna delle due collezioni di stile annuali, di ambientarne il racconto fotografico presso gli affascinanti luoghi in cui prendono vita i prodotti di altri protagonisti eccellenti dell’autentico made in Italy di alta qualità. E, dopo il racconto della collezione Primavera-Estate 2017, realizzato lungo le sinuose curve della Costiera Amalfitana grazie alla collaborazione con il Maestro Alfonso Iaccarino, per quello della collezione Autunno-Inverno 2017/18, ci siamo lasciati affascinare dal linguaggio eterno dell’arte muranese della lavorazione del vetro con un partner d’eccellenza assoluta: Venini. Buona lettura». Giuseppe Attolini
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«What pushes us, every day, is excellence. The desire to bring to life, through our everyday work, garments which are unique, truly handmade, and yet all resulting from a quest for perfection, from indisputable tailoring authenticity. Our grandfather and our father wrote important chapters of the history of the Neapolitan and Italian school of tailoring. We know that we, the representatives of the third generation of our family, must preserve unique know-how, an idea of elegance that is timeless, that transcends the dialectic of fashion, in which we can recognise a community without borders composed of the world’s most refined men. Men who not only appreciate the aesthetics of the garments they wear, but also the ethic of manual, customised creation, which reflects their value. We are and will always be a stronghold, a bastion in defence of artisan authenticity, against standardisation and serialisation. Without compromise, without shortcuts, fuelled solely by the pride of seeing our tailor-made garments take shape every day, garments that have a soul». Massimiliano Attolini
«It is precisely for these reasons that we constantly shy away from the error of banalising or running into sterile and stereotyped clichés, for these reasons that we have chosen to communicate using pregnant, authentic, timeless language. Capable of expressing our exclusivity and excellence through a narrative approach loaded with suggestion and inspiration but also with relevant content. For the last two years, each time we have presented our twice-yearly style collections, we have chosen to set our photographic depictions in fascinating places, places where other outstanding, authentic Italian products come to life. And after the story of Spring-Summer 2017, told along the sinuous curves of the Amalfi Coast in collaboration with top chef Alfonso Iaccarino, for our Autumn-Winter 2017/18 collection, we were seduced by the eternal language of Murano glass art, working alongside a partner of absolute excellence: Venini. Happy reading!»
Giuseppe Attolini
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Hourglasses. Blown glass encloses sand, letting it pass through yet containing it, in a perpetual balance between yesterday, today and tomorrow.
VENINI
The tradition of Murano glass comes to life in a marriage of artisanship and art.
VENINI è sinonimo di autentica eccellenza artigianale. Quali sono i valori cardine che sostanziano questa definizione, intorno ai quali da sempre l’azienda opera quotidianamente? La storia di VENINI è un percorso d’arte, design e passione per il vetro artistico. Spirito di ricerca, sperimentazione e sapienza artigianale che si traducono in evasione dagli schemi tradizionali, apertura verso le avanguardie artistiche, padronanza delle tecniche di lavorazione, grazie all’apporto dei migliori maestri vetrai dell’isola. Nella lunghissima storia della celebre tradizione della lavorazione artigianale del vetro di Murano, VENINI è un attore che ha saputo dare un impulso di significativa innovazione. Ci può raccontare come ciò è stato possibile? Fin dal 1921, VENINI & C. pone le basi di quell’identità stilistica che ancora oggi la contraddistingue. Grande anticipatrice della contemporaneità, stringe già nei primi anni di attività innovative collaborazioni con artisti, architetti e designer da tutto il mondo. Accanto all’originale produzione artistica nascono nuove categorie merceologiche come i famosi lampadari, spesso destinati a grandi opere pubbliche e private. Ogni manufatto VENINI ha un autentico contenuto artigianale e un altissimo contenuto artistico. Moltissime sono state le collaborazioni con grandi artisti e designer prestigiosi. Quali le più memorabili del passato e, se può rivelarcelo, quelle del prossimo futuro? VENINI approda al ventunesimo secolo con un bagaglio di esperienze creative e produttive che la rendono “il” brand delle più straordinarie realizzazioni in vetro soffiato e lavorato a mano. Ogni creazione ha una storia che la rende assolutamente unica e “memorabile”, questo è il bello di lavorare con grandi interpreti del design. Hanno contribuito e contribuiscono a rinnovare e ampliare la gamma esistente collaborazioni artistiche con nomi di grande prestigio. Tra questi, si possono annoverare Carlo Scarpa, Gio Ponti, Massimo Vignelli, Gaetano Pesce, Toni Zuccheri, Tapio Wirkkala, Tobia Scarpa, Ettore Sottsass, Gae Aulenti, Alessandro Mendini, Timo Sarpaneva, Claudio Silvestrin, Mario Bellini, Emmanuel Babled, Giorgio Vigna, Ben Jakober e Yannick Vu, Rodolfo Dordoni, Mimmo Rotella, Fernando e Humberto Campana, Barber & Osgerby, Fabio Novembre, Tadao Ando, Monica Guggisberg e Philip Baldwin, Atelier Oï, Doriana e Massimiliano Fuksas e Aldo Cibic. La ricerca progettuale continua e si rafforza di collaborazioni e progetti futuri.
VENINI is synonymous with authentic artisan excellence. What are the key values that underpin this statement and that have always represented the company’s day-to-day philosophy? VENINI’s story is a journey of art, design and passion for glass creations. Research, experimentation and artisan wisdom translate into evading the traditional rules, opening up to the artistic avant-garde, mastering decorative techniques, thanks to the contribution of the island’s finest glass masters. Throughout the long history of the famous Murano glass artisan tradition, VENINI has been a key player, bringing about significant innovation. Can you tell us how this has been possible? Back in 1921, VENINI & C. built the foundations of the stylistic identity which still distinguishes it today. Great forerunner of contemporaneity, even in the early years of its innovation, the brand worked with artists, architects and designers from all over the world. Alongside original artistic production, new product categories emerge, such as the famous chandeliers, often destined for large public and private works. Every VENINI piece boasts authentic craftsmanship and high artistic content. Many are the result of collaborations with great artists and prestigious designers. Which are the most memorable pieces from the past and, if you are allowed to tell us just a little about them, which do you think will stand out in the future? VENINI arrived in the 21st century with a wealth of creative and production experience, making it the “go-to” brand for the most extraordinary handmade blown glass designs. Each creation has a story which makes it completely unique and “memorable”, this is the beauty of working with great interpreters of design. Artistic collaborations with a series of major names have played and will continue to play their part in refreshing and extending the existing range. We have worked with Carlo Scarpa, Gio Ponti, Massimo Vignelli, Gaetano Pesce, Toni Zuccheri, Tapio Wirkkala, Tobia Scarpa, Ettore Sottsass, Gae Aulenti, Alessandro Mendini, Timo Sarpaneva, Claudio Silvestrin, Mario Bellini, Emmanuel Babled, Giorgio Vigna, Ben Jakober and Yannick Vu, Rodolfo Dordoni, Mimmo Rotella, Fernando and Humberto Campana, Barber & Osgerby, Fabio Novembre, Tadao Ando, Monica Guggisberg and Philip Baldwin, Atelier Oï, Doriana and Massimiliano Fuksas and Aldo Cibic, to name just a few. And our design research will continue to be strengthened by future collaborations and projects.
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Mr. Carlo Longagnani, CEO VENINI S.p.A.
Mr. Carlo Longagnani, CEO VENINI S.p.A.
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In Cesare Attolini la tradizione rappresenta un patrimonio di saper fare manuale unico messo a punto negli anni da Vincenzo e Cesare Attolini. Quali sono i segreti differenzianti della manifattura Made in VENINI? Si può parlare di un VENINI–style, frutto di un’alchimia creatasi nel tempo fra preziose tecniche artigianali, alcuni eccezionali, artisti inventori di forme e l’ampia gamma di colori e nuances che solo la sua fornace può raggiungere. Presso la sua fornace originaria nell’isola di Murano, VENINI ospita un archivio storico, fiore all’occhiello dell’azienda con 45.000 disegni, 6.000 foto d’epoca e 4.000 opere d’arte. Un attento lavoro di reclutamento e formazione di giovani maestranze sartoriali è portato avanti da Massimiliano e Giuseppe Attolini. La stessa cosa è per VENINI? A Murano le giovani generazioni si avvicinano al mestiere d’arte locale per eccellenza? VENINI storicamente va alla scoperta e collabora con giovani designer, noti e totalmente sconosciuti. Come il progetto della lampada Kokoon presentata quest’anno ad Euroluce progettata in collaborazione con “de School Accademia di Belle Arti di Verona”. Inoltre, grazie alla riapertura della Scuola locale del Vetro, sono stati istituiti dei corsi che promuovono attività formative per la lavorazione del vetro. Dalle tecniche principali, ai metodi della lavorazione artistica più sofisticata, fino al design del vetro. Speriamo che tutto ciò porti un riavvicinamento da parte dei giovani al mondo del vetro artistico creando anche un ciclo positivo fra prodotto, maestranze e design. Nella sartoria maschile Attolini è celebre in tutto il mondo per aver creato la prima giacca destrutturata della storia, sovvertendo i canoni sartoriali britannici dominanti nei primi decenni del Novecento, quale tra i vostri pregevoli manufatti può essere definito come sinonimo di VENINI? Senza dubbio il vaso “Veronese” del pittore Vittorio Zecchin, direttore artistico agli inizi della VENINI. L’impronta data alla produzione da questo artista è decisamente di rottura rispetto alle tendenze dominanti in quel momento rifiutando il superfluo per trovare spunto nei modelli classici del ‘400 e ‘500 come questo vaso del 1921 e tratto dal dipinto dall’ “Annunciazione della Vergine” di Paolo Veronese. Il vaso ottenne un grande successo, tanto da divenire il “logo” dell’azienda. Molti negli anni sono gli oggetti realizzati che hanno sovvertito i canoni “classici” del vaso tra questi citiamo anche l’opera “Yemen” di Ettore Sottsass. Il gusto VENINI è frutto di un magico dosaggio che si è creato nel tempo, tra tecniche del vetro e colori esclusivi, artisti e designer inventori di forme grazie al “soffio” dei maestri vetrai hanno contribuito a consolidare il prestigio di VENINI, testimonianza della creatività e dell’artigianalità del Made in Italy. At Cesare Attolini tradition represents a legacy of unique manual expertise developed over the years by Vincenzo and Cesare Attolini. What is the secret of Made in VENINI? We can talk about VENINI-style, the result of an alchemy created over time, a combination of precious artisan techniques – many of them exceptional, inventor-artists, and a wide range of colours and nuances that only VENINI’s furnace can achieve. At its original furnace on Murano Island, VENINI houses its archives, the jewel in the company’s crown with 45,000 designs, 6000 period photos and 4000 works of art. The careful recruitment and training of young tailoring workers is carried on by Massimiliano and Giuseppe Attolini. Does the same apply to VENINI? Do Murano’s younger generations show a natural interest in their local art? Historically, VENINI has always sought out and collaborated with young designers, both household names and total newcomers to the scene. Like the Kokoon lamp project presented this year at Euroluce, designed in collaboration with the Verona Academy of Fine Arts. And thanks to the reopening of the local School of Glass, there are now glass decoration courses on offer. From the main techniques to the most sophisticated artistic decoration and glass design. We hope that all of this will bring young people closer to the world of artistic glass, creating a positive cycle between product, craftsmanship and design. In men’s tailoring, Attolini is internationally renowned for having created the first deconstructed jacket in history, subverting the dominant British tailoring canons in the early decades of the twentieth century. Which of your precious artefacts can be defined as synonymous of VENINI? Without a doubt the “Veronese” vase by the painter Vittorio Zecchin, VENINI’s original artistic director. The imprint made by this artist on production definitely broke away from the dominant trends at that time, refusing the superfluous to find inspiration in the classic models of the 1400s and 1500s, like in this 1921 vase, based on the painting “Annunciation of the Virgin” by Paolo Veronese. The vase was an enormous success, so much so that it became the firm’s “logo”. Many objects over the years have subverted the “classic” canons of the vase, among them we must also mention “Yemen” by Ettore Sottsass. VENINI’s taste is the result of a magical balance created over time, between glass techniques and exclusive colours, artists and inventor-designers of forms, and the “breath” of master glass makers – all of these have contributed to consolidating VENINI’s prestige, a testament to creativity and all-Italian craftsmanship.
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FALL WINTER 2017/18
Style Frames
Frammenti. Ispirazioni. Ricordi di un autunno e un lungo, freddo inverno, vissuti all’insegna delle atmosfere voluttuose di Venezia e dell’autenticità della Murano dei grandi Maestri vetrai.
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Fragments. Inspirations. Memories of an autumn and a long, cold winter, spent in search of the voluptuous atmospheres of Venice and the authentic Murano of the great Glass Masters.
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Ero già stato qui, in Laguna! Ero stato a Venezia anni fa, da studente, per rivivere secoli dopo le emozioni di una delle tappe immancabili del romantico Grand Tour. Ci tornai in seguito più volte per impegni di business. Senza avere mai occasione di godermi davvero quei luoghi. Avevo sentito parlare molto dell’antica tradizione artigianale della lavorazione del vetro di Murano ma non mi ero imbattuto in manufatti davvero significativi. Quella volta, invece, rimasi davvero stupito. A dir poco, a bocca aperta. Non ero mai stato circondato da così tante opere d’arte in vetro in vita mia. D’altronde ero proprio a Murano, in uno degli alberghi più esclusivi dell’isola: il LaGare Hotel Venezia. Qui, un’ampia esposizione permanente meraviglia gli ospiti, ambiente dopo ambiente. Quella che doveva essere una banale tre giorni di meeting si rivelò un’occasione preziosa per conoscere e innamorarmi profondamente della storia di Venini.
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I’ve been here before, on the Lagoon! I visited Venice years ago, as a student, to experience the centuries-old emotions of one of the must-see stages of the romantic Grand Tour. I returned several times after that on business. But I never really had the opportunity to enjoy the place. I had heard a lot about the ancient artisan tradition of Murano glass art, but I had not come across any really significant pieces. That time, however, I was truly amazed. Open-mouthed, let’s say. I had never been surrounded by so many works of glass art in my life. After all – I was precisely in Murano, at one of the most exclusive hotels on the island, Hotel LaGare Venezia. There, an extensive permanent exhibition astounded the guests, room after room. What should have been a banal three days of meetings became a wonderful opportunity to discover and fall deep in love with the story of Venini.
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“Il Cavallino di Venini�, Alessandro Mendini
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Abat-Jour Venini
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“Abaco“ Venini, Monica Guggisberg e Philippe Baldwin
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Fu qualche settimana dopo che, in preda alla bramosia di osservare con i miei occhi la maestria di quei figli di Efesto, decisi di tornare a Venezia. La Serenissima, con la sua luce unica. Con quell’aria decadente e il suo impareggiabile patrimonio artistico. Solcata dai mille canali e canaletti. Attraversandola, si può ascoltare il rumore dei fasti d’altri tempi. Ogni sguardo è rapito da una grande bellezza, senza tempo. Marmi policromi, palazzi sontuosi, guglie e cupole. Eleganza narcisa.
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It was a few weeks later that, desperate to see with my own eyes the majesty of those children of Hephaestus, I decided to return to Venice. The Serenissima, with its unique light. With that decadent air and unrivalled artistic heritage. Shrouded by thousands of canals, small and large. Crossing it, you can almost hear the other-worldly splendour. Everywhere your gaze falls, there is great, timeless beauty. Polychrome marble, sumptuous palaces, spires and domes. Narcissistic elegance.
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Acqua e Fuoco. Elementi primari opposti da cui nascono bellezze di pari valore. Dopo qualche giorno alla riscoperta degli angoli più affascinanti della città sospesa sull’acqua, decisi che era arrivato il momento di volgere lo sguardo e il cuore verso nord. Verso il fuoco che scalda Murano. Era il 1291 quando si decretò che le vetrerie di Venezia, attive probabilmente già prima dell’anno Mille, fossero trasferite a Murano, poiché i forni dei laboratori erano spesso responsabili di disastrosi incendi, che divenivano particolarmente gravi siccome all’epoca le costruzioni erano principalmente in legno. E io, dopo ben 726 anni, seguivo lo stesso percorso, animato dall’entusiasmo della scoperta, alla volta di una delle vetrerie muranesi più prestigiose di sempre. Non stavo più nella pelle!
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Water and Fire. Opposing primary elements from which equally spectacular beauties arise. After a few days rediscovering the most fascinating corners of this city suspended on the water, I decided that the time had come to follow my gaze and my heart north. To the fire which burns on Murano. In 1291, it was decreed that Venice’s glassworks, thought to have been active since before the year one thousand, should be transferred to Murano since the ovens were often the cause of disastrous fires, particularly serious at a time when the buildings were mainly made of wood. And I, some 726 years later, made the same journey, spurred on by the excitement of discovery, in the face of one of Murano’s most prestigious glassworks ever. I couldn’t believe my luck!
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Fu un lampo! Un innamoramento a prima vista! Arte e artigianato. Tradizione e design. Storia. Classicismo e avanguardia. Bellezza. Semplicemente bellezza. Tutto questo si dipanava dinanzi ai miei occhi. Un museo con pezzi unici. Una boutique raffinatissima. Ma, soprattutto, una fornace che toglie il fiato. Ăˆ questo il luogo in cui batte forte il cuore della vetreria, in cui i Maestri creano, trasformando gesti normali, quotidiani, in gesta epiche. A quella prima visita, ne seguirono inevitabilmente diverse altre.
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It was like a bolt of lightning! Love at ďŹ rst sight! Art and the artisan. Tradition and design. History. Classicism and avant-garde. Beauty. Simply beauty. All of this painted before my eyes. A museum with unique pieces. A highly elegant boutique. But, above all, a furnace which took your breath away. This is the place where the heart of glassware beats strong, where the Masters create, transforming normal, daily motions into epic gestures. After that first visit, several others inevitably followed.
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Un luogo unico, nel cuore di Venezia. Ca’ Sagredo. Oggi un lussuoso hotel tra le mura di uno splendido palazzo veneziano del XV secolo, ieri dimora patrizia della nobile Famiglia Sagredo. Avevo stabilito la mia dimora qui, in questo Palazzo che conserva intatta, dopo cinque secoli di storia, la sua bellezza architettonica e artistica. Affacciato sul Canal Grande, tra la Ca’ D’Oro e il Ponte di Rialto, riconosciuto Museo e Monumento Nazionale, qui potevo catapultarmi in un’atmosfera d’altri tempi. Vivere un’esperienza davvero unica. Opere d’arte di grande prestigio, rapivano il mio sguardo per lunghi, sospesi, attimi. Molti i dipinti dei più autorevoli artisti veneziani del XVII e XVIII secolo, tra cui, Sebastiano Ricci, Giambattista Tiepolo, Nicolò Bambini e Pietro Longhi. Dalla mia camera, un privilegio eccezionale: una vista meravigliosa sul Canal Grande, Campo Santa Sofia e sullo storico Mercato di Rialto.
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A unique place, at the heart of Venice. Ca’ Sagredo. Today a luxurious hotel in the walls of a beautiful 15th-century Venetian palace, once the patrician home of the noble Sagredo Family. I established my home here, in this palace that preserves intact, after five centuries of history, its architectural and artistic beauty. Overlooking the Grand Canal, between Ca ‘D’Oro and the Rialto Bridge, recognised as a Museum and National Monument, here I could catapult myself into that other-worldly ambience. This was a truly unique experience. Works of art of great prestige enraptured my gaze during long moments in which time seemed to stand still. Many paintings by the most influential Venetian artists of the seventeenth and eighteenth centuries, including Sebastiano Ricci, Giambattista Tiepolo, Nicolò Bambini and Pietro Longhi. From my room, a breathtaking privilege – a spectacular view of the Grand Canal, Campo Santa Sofia and the historic Rialto Market.
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Concedersi alcuni momenti tutti per sé. Godersi un flebile raggio di sole. Apprezzare il circostante senza esitazioni. Ero alla ricerca proprio di un luogo autentico come Murano, per potermi lasciare alle spalle, ogni tanto, la più mondana e confusionaria Venezia. Ascoltare il rumore quieto del passaggio delle imbarcazioni sui canali. Oltrepassarli grazie ai tanti, piccoli ponti, da cui poter godere di un orizzonte più ampio. Rimanere affascinato dai colori caldi, vividi, di vecchi palazzi. Sentire in lontananza il rumore del laborioso operare che proviene dalle vetrerie presenti in ogni dove. È passeggiando qui, attraverso questi esili lembi di terra, che ho apprezzato appieno la disarmante bellezza della semplicità.
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Taking a moment. Enjoying a spot of sunshine. Appreciating the surroundings without hesitation. I was looking for an authentic place like Murano, a place to leave behind, every now and then, the hustle and bustle and confusion of Venice. Listening to the quiet noise of boats passing on the canals. Crossing them over one of the many little bridges the perfect spot to take in the wider horizon. Getting lost in the warm, vivid colours of the old palaces. Hearing in the distance the sound of hard labou coming from the glassworks all around. Walking here, through these exquisite strips of land, I fully appreciated the disarming beauty of simplicity.
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Volevo conoscere quanto più possibile del patrimonio di sapere e saper fare di Venini. Il mio desiderio era immaginare e dare corpo ad una collezione personale. Unica, tutta mia! Cominciai così a studiare i grandi classici e le più prestigiose opere contemporanee firmate da grandi artisti e designer internazionali. Rimasi per ore e ore rapito dall’archivio storico, fiore all’occhiello dell’azienda con 45.000 disegni, 6.000 foto d’epoca e 4.000 opere d’arte. Il mio percorso creativo era iniziato. L’entusiasmo correva lungo il filo di linee, colori, tecniche di lavorazione uniche.
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I wanted to discover as much as possible of Venini’s heritage – their knowledge and know-how. My wish was to create and bring to life a personal collection. Mine, all mine! So I began to study the great classics and the most prestigious contemporary works by wonderful international artists and designers. I spent endless hours engrossed by the archives, the jewel in the firm’s crown with 45,000 designs, 6000 period photographs and 4000 works of art. My creative journey had begun. My enthusiasm flowed, along lines, colours, and unique decorative techniques.
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VENINI Monofiore Balloton
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VENINI Bolle, Tapio Wirkkala
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Dopo qualche mese da quella vacanza indimenticabile, tornai a Venezia. La mia collezione era pronta! Avevo scelto di andare a vederla per la prima volta lÏ a Murano, prim’ancora che mi venisse spedita. Volevo ascoltare i rumori e sentire forti ancora per una volta gli odori della fornace, mentre la ammiravo. Volevo ascoltare la viva voce degli straordinari Maestri artigiani, il loro giudizio sul risultato finale. E, soprattutto, desideravo celebrare al Ca’Sagredo, con tutte le persone di Venini che mi avevano accompagnato in quell’affascinante percorso creativo, la meraviglia del loro lavoro. Un pezzo del cuore nobile e pulsante di Murano avrebbe continuato a battere Oltreoceano, nella mia casa. Questa si che poteva essere definita eleganza, pregnante, senza tempo.
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A few months after that unforgettable trip, I returned to Venice. My collection was ready! I chose to see it for the first time there in Murano, before it was shipped to me. I wanted to hear the sounds and experience once more the smell of the furnace as I admired my pieces. I wanted to hear the extraordinary Master Artisans pronounce their opinion on the end result. And above all, I wanted to celebrate at Ca’Sagredo, with everyone at Venini who had accompanied me on this extraordinary creative journey, the wonder of their work. A piece of the noble beating heart of Murano would continue to beat across the ocean, in my home. That was what you call elegance, pregnant, timeless.
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VENINI Kukinto, Timo Sarpaneva
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VENINI Geacolor, Gae Aulenti
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A special thanks to VENINI, Ca’ Sagredo Hotel, LaGare Hotel Venezia. Production design: Living Brands | www.livingbrands.it Editing and copywriting: Francesco Antinolfi Art Direction: Mauro Marcomini Shooting Production: Living Brands, Around Gallery Photography: Stefano Pasini The use of all images and texts within this publication is subject to prior approval by Cesare Attolini S.p.A. Printed in June 2017. Garment colours may be subject to slight changes during photo shoots. Š Copyright 2017 Cesare Attolini S.p.A. - All Rights Reserved
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