FW 2021/22
3
5
“Cancellare, cancellare, cancellare e alla fine trovare un componente principale di progettazione; noi mentre progettavamo eravamo contro l’invadenza del disegno, eravamo alla ricerca del tratto minimo che serviva alla funzione; volevamo arrivare a dire: meno di così non si può fare”.
“I like to eliminate things over and over again until you’re left with the main design element. When we were planning, we didn’t want design to get in the way. We were searching for the basic feature required for function. We wanted to be able to say: we can’t do any less than this”. Achille Castiglioni
CREATIVITÀ. TAGLIARE E CUCIRE. GESTI COGNITIVI CHE DANNO FORMA A NUOVE ESPRESSIONI.
Questo è il termine con cui indichiamo genericamente l’arte o, meglio, quella capacità cognitiva della mente di creare e inventare. L'atto del creare è stato a lungo percepito come attributo esclusivo della divinità: Catullo, Dante, Leonardo, infatti, non avrebbero mai definito se stessi dei creativi. Propri dell'uomo erano invenzione, genio e, solo dal 1700, progresso e innovazione. L'idea di creatività come atteggiamento mentale proprio (ma non esclusivo) degli esseri umani nasce nel Novecento. I primi studi sul fenomeno risalgono agli anni Venti. La parola creatività entra nel lessico occidentale solo negli anni Cinquanta. Se il pensiero critico riguarda principalmente il pensare corretto, la creatività riguarda soprattutto le possibilità alternative, cioè le infinite strade per giungere a idee nuove e utili. Una nuova idea potrebbe essere una nuova teoria, un nuovo prodotto, una nuova soluzione ad un problema, o la concezione di un'opera d'arte.
Elaborare qualcosa di nuovo significa produrre qualcosa che sia distintivo. L'implicazione pratica è che, per essere creativi, dobbiamo essere pronti a deviare dal normale e dal tradizionale. Essere creativi, quindi, comporta un certo atteggiamento coraggioso ed esplorativo. Ma da dove vengono le nuove idee? La risposta è semplice: in realtà non arrivano da alcun luogo recondito, semplicemente dalla capacità cognitiva di interpretare, rielaborare, riscrivere, dare nuova forma a quanto già esiste. Ciò vale tanto per la creazione di concetti o teorie, quanto per la creazione di un’opera d’arte, un prodotto culturale, un prodotto di consumo. Ma come si fa a generare nuove idee da quelle vecchie? In parole povere, le idee sono generalmente costituite da diversi elementi, noi cerchiamo nuove combinazioni unendo insieme idee diverse, eliminando alcuni elementi o sostituendone alcuni con altri. È proprio quello che è accaduto nel 1930, quando il giovane sarto Vincenzo Attolini, padre di Cesare e nonno di Massimiliano e Giuseppe, creò coraggiosamente la prima giacca destrutturata, eliminando molti elementi strutturali della giacca inglese, all’epoca modello imperante in Occidente, con un obiettivo semplice, puramente pragmatico: rendere più confortevole la vita ai propri clienti, in una città, Napoli, in cui il clima, decisamente meno rigido di quello londinese, non giustificava volumi, spessori, imbottiture, rigidità proprie del capospalla di scuola britannica. Un atteggiamento puramente creativo quindi, il suo, scaturito da un bisogno funzionale e finito per creare un nuovo immaginario collettivo di estetica maschile, che ha valicato ogni confine. Una giacca dalle linee mai viste prima e dalle rifiniture inconsuete. Un capo che durante gli anni Sessanta sarebbe stato ancora considerato alternativo, per poi essere consacrato definitivamente come paradigma di raffinatezza negli anni Novanta. Una semplicità disarmante capace però di cancellare, di colpo, tutti i rigori dell’eleganza maschile, facendo apparire giurassici i capi d’abbigliamento inglesi. Via le imbottiture, via le spalline, via la fodera. Resta solo l’indispensabile, rendendo la giacca morbida e leggera come una camicia. Talmente destrutturata da potersi piegare in sei, in otto, in dieci. Nessun sarto aveva mai osato tanto negli ultimi cinquant’anni!
9
This is the term generally used to indicate the art, or rather, the cognitive ability of the mind to create and to invent. For a considerable time, the act of creating was seen as a quality that was linked exclusively to the divine: Catullo, Dante, and Leonardo would never have described themselves as creatives. Man was associated with invention, genius and (from the 1700s) progress and innovation. It was in the 1900s that creativity began to be seen as a mental attitude of human beings, though was not considered exclusive to them. The first studies into this phenomenon date back to the 1920s. The word creativity only became part of western lexicon in the 1950s. If critical thought mainly concerns correct thought, creativity primarily concerns alternative possibilities; in other words an infinite number of paths that can lead us to new and fruitful ideas. A new idea might be a new theory, a new product, a new solution to a problem or the conception of a work of art.
CREATIVITY. CUTTING AND SEWING. COGNITIVE ACTIONS FROM WHICH NEW FORMS OF EXPRESSION SPRING FORTH.
Developing something new means producing something extraordinary. The practical implication is that if we want to be creative, we need to be prepared to shy away from the norm and from tradition. Being creative therefore involves being somewhat fearless and having a desire to explore. But where do new ideas come from? The answer is simple. Rather than coming from some secret place, in actual fact they merely stem from a cognitive ability to interpret, redesign, rewrite, and give new shape to what already exists. This is true as much for the creation of concepts and theories as for the creation of a work of art, a cultural product, or a consumer product. How do we generate new ideas from old ones though? In brief, ideas are generally made up of a number of elements and we look for new combinations by bringing together different ideas, getting rid of some elements or replacing some with others. This is exactly what happened in 1930, when the young tailor Vincenzo Attolini, father of Cesare and grandfather of Massimiliano and Giuseppe, was so bold as to create the first unstructured blazer, getting rid of many of the structural elements of the English blazer, which at the time was the prevailing model in the West. The aim was simple and purely pragmatic – to make life more comfortable for his customers in Naples, where a much milder climate meant the heavy, padded stiff features associated with British coats were not called for. His was a purely creative attitude therefore and, triggered by a functional need, this led to the creation of a new collective idea of masculine aesthetics that went beyond all boundaries. A style of jacket that had never been seen before with unconventional finishing touches. A garment that would have been classed as alternative back in the 1960s, yet one which would go on to be considered the very height of elegance in the 1990s. An irresistible simplicity that is able to suddenly eliminate all the formality associated with masculine elegance, making classic English attire seem antiquated. The internal padding, shoulder padding and lining have all been done away with. All that is left is the indispensable, with the jacket as soft and light as a shirt. This is so unstructured that it can be folded into six, into eight or into ten. No other tailor had ever gone this far in the previous fifty years!
11
MILANO CAPITALE ITALIANA DELL’ARTE CONTEMPORANEA e DEL DESIGN.
MILANO, POLO D’ATTRAZIONE INTERNAZIONALE PER L’ARTE CONTEMPORANEA.
38 NELLO STUDIO DI ACHILLE CASTIGLIONI: UNO DEI GRANDI MAESTRI DEL DESIGN ITALIANO. DESIGN E ARTE CONTEMPORANEA TRASFORMANO LE CASE STORICHE PIÙ BELLE DELLA CITTÀ IN CAPOLAVORI UNICI.
ARTLINE MILANO, UN PROGETTO DI ARTE PUBBLICA DEL COMUNE DI MILANO.
14
164 13
74 106
MILANO CAPITALE ITALIANA DELL’ARTE CONTEMPORANEA e DEL DESIGN. MILAN: ITALIAN CAPITAL OF CONTEMPORARY ART AND DESIGN.
14
15
Una metropoli in continuo fermento, una città vivace, creativa e innovativa, aperta ai cambiamenti e in grado di dettare mode e intercettare nuove tendenze; una città dove è difficile annoiarsi, ricca di eventi e di bellezze e che, al contrario di quanto si possa pensare, è anche la città dove si vive meglio in Italia. Capitale della finanza, della moda ma anche del design e dell’architettura secondo la rivista inglese Wallpaper, che ogni anno analizza quanto è stato realizzato per assegnare il Wallpaper Design Award for Best City.
Nelle motivazioni per l’assegnazione del premio a Milano, che ha sbaragliato la concorrenza di metropoli come Shanghai ed Helsinki, si citano le nuove opere architettoniche che hanno modificato lo skyline della città realizzate dai più importanti progettisti internazionali e i cui effetti influenzano e rinnovano lo stile di vita, le abitudini e l’attitudine della metropoli.
16
A whirlpool of a metropolis. A lively, creative and innovative city that is open to change and able to dictate fashions and new trends. A city where it is hard to get bored, with a multitude of events and attractions. A city where it is possible to enjoy the best quality of life in Italy, despite what people may think. Finance and fashion capital, but also design and architecture capital according to British magazine Wallpaper, which examines outstanding architectural contribution in order to announce the annual Wallpaper Design
Award for Best City. Beating off competition from cities such as Shanghai and Helsinki, Milan was chosen as Best City for a number of new architectural works created by major international designers that have reshaped the city skyline and influenced and re-energised the lifestyle, habits and attitude of the metropolis.
17
19
20
23
25
26
29
31
33
34
36
MILANO, POLO D’ATTRAZIONE INTERNAZIONALE PER L’ARTE CONTEMPORANEA. MILAN: INTERNATIONAL HUB FOR CONTEMPORARY ART.
38
39
Il movimento futurista nacque in Italia a partire dal XX secolo, per indicare l'epoca moderna. I temi più importanti del Futurismo furono la velocità, la guerra e la città. Fondatore del Futurismo fu Filippo Tommaso Marinetti che scrisse il "Manifesto Futurista" pubblicato nel 1909 su "Le Figarò". Nel Manifesto Marinetti descrive Milano "grande... tradizionale e futurista". Per queste ragioni Milano divenne il centro propulsore del movimento futurista attirando così moltissimi artisti. Un Esempio di arte futurista è stato lascito a Milano da parte di uno dei più grandi pittori di questo periodo "Auto ritratto" e "La città che sale" di Umberto Boccioni, entrambe conservate alla Galleria Brera. Tuttora Milano continua ad essere un importante centro artistico ma, al contrario
di tutte le altre città, Milano guarda sempre al futuro, così l'arte contemporanea assume una grandissima importanza. È il PAC il più importante centro di arte contemporanea a Milano. Qui vengono esposte opere del XX secolo e dell'arte internazionale dei nostri giorni. In passato il PAC era molto interessato all'esposizione di opere del dopoguerra e adesso continuano ad esserci delle esposizioni tematiche, dedicate per esempio ai diversi movimenti artistici italiani del XX secolo e ai principali movimenti contemporanei europei. Ma tutta la città vanta molte, meravigliose, opere d’arte contemporanea, firmate da grandissimi artisti: da Arnaldo Pomodoro a Claes Oldenburg, passando per Joan Mirò, Igor Mitoraj, Emilio Isgrò.
40
The Futurist movement originated in Italy in the 20th century and signalled the modern age. Its main themes were speed, war and the city. The movement was founded by Filippo Tommaso Marinetti, whose “Manifesto of Futurism” was published in 1909 in "Le Figarò". In this manifesto, Marinetti describes Milan as “large.....traditional and futurist”. For these reasons, the city became the driving force of the Futurist movement and attracted a great many artists. Milan’s Futurist art legacy can be found at the Galleria Brera, which houses ”The City Rises” and “Self-Portrait” by Umberto Boccioni, one of the most important painters of the period. To this day, Milan continues to be a major artistic centre but, unlike all other cities,
it keeps its eye on the future, and contemporary art therefore plays a hugely important role. PAC is Milan’s most important contemporary art space. It exhibits works from the 20th century and the contemporary international art scene. In the past, PAC showed great interest in exhibiting post-war artwork, and exhibitions around such themes can still be seen there today, such as those dedicated to the different Italian artistic movements of the 20th century and the main European contemporary movements. However, the whole city boasts many wonderful works of contemporary art by outstanding artists from Arnaldo Pomodoro, Joan Mirò, and Igor Mitoraj to Emilio Isgrò and Claes Oldenburg.
41
43
44
46
47
49
50
51
52
54
56
57
58
60
63
65
66
71
72
NELLO STUDIO DI ACHILLE CASTIGLIONI: UNO DEI GRANDI MAESTRI DEL DESIGN ITALIANO. THE STUDIO OF ACHILLE CASTIGLIONI: ONE OF THE GREAT MASTERS OF ITALIAN DESIGN.
74
75
Numerosi sono i riconoscimenti ricevuti. Tra il 1955 e il 1989 gli sono stati conferiti 9 premi Compasso D’Oro, tra cui uno alla carriera e numerosi premi internazionali. Molti suoi oggetti sono esposti in permanenza in vari Musei internazionali tra cui il MoMA (New York). Ha svolto un’attività professionale varia nel campo dell’Architettura e dell’Urbanistica, ed è internazionalmente noto per i suoi progetti per la produzione di serie nel campo dell’illuminazione e dell’arredamento - tra cui la lampada Arco (1962), Laureato in architettura al Politecnico di Milano lampada Taccia (1962), le sedute Mezzadro e nel 1944. Dal 1940 si dedica alla sperimentazione Sella (1957), poltrona Sanluca (1960) e il sedile sul prodotto industriale con i fratelli Livio e Pier Allunaggio (1966). Ha inoltre svolto un’intensa Giacomo. Nel 1956 è tra i fondatori dell'ADI, attività professionale nel campo degli allestimenti realizzati in tutto il mondo. l'Associazione per il Disegno Industriale. Consegue nel 1969 la Libera Docenza, e insegna come professore ordinario presso la Facoltà di Achille Castiglioni muore a Milano nel 2002. Architettura di Torino fino al 1980 e poi a Milano Il suo studio in piazza Castello 27 a Milano dal fino al 1993. Partecipa alle Triennali di Milano dal 1947 al 2012 è stato trasformato in Fondazione Achille 1988 in particolare come Membro del Comitato Castiglioni per poter valorizzare e rendere Ordinatore e Allestitore dalla VIII alla XVII pubblico il materiale di archivio dell’attività e Triennale. Negli anni cinquanta con i fratelli Livio professionale del celebre architetto. e Pier Giacomo si occupa della ricostruzione postbellica della città di Milano, tra i suoi progetti, ancora oggi conservati, la Torre della Permanente e la Camera di Commercio di Milano. Nasce proprio a Milano nel 1918, figlio del noto scultore Giannino: particolarmente attivo nel periodo tra le due guerre, influenzerà l’approccio “plastico” di Castiglioni al design. “Io parto sempre da un’idea e poi la modifico e la metto a punto nel realizzarla. C’è molta modellistica nel mio lavoro, anche perché ho sempre visto mio padre lavorare con le mani e plasmare la materia per dargli via via la forma voluta”, racconta Castiglioni.
76
He received a number of recognitions. Between 1955 and 1989 he was awarded the Golden Compass 9 times, once for lifetime achievement, as well as numerous international prizes. Many of his works are on permanent show in a number of international museums, including the MoMA (New York). He enjoyed a varied career in the field of Architecture and Urban Design and is known internationally for his designs of mass production lighting and furniture. These include his Arco lamp (1962), Taccia lamp (1962), Mezzadro and He graduated in architecture from the Sella stools (1957), Sanluca armchair (1960) Politecnico di Milano in 1944. From 1940 he and Allunaggio seat (1966). He also contributed devoted his attention to industrial product design extensively to the field of exhibition displays around the world. with brothers Livio and Pier Giacomo. In 1956 he was one of the founders of ADI, the Achille Castiglioni died in Milan in 2002. Industrial Design Association. From 1969 to 1980 he taught at the Turin School In 2012 his studio at 27 Piazza Castello in Milan of Architecture and then in Milan until 1993. He participated in the Triennale di Milano from was turned into the Achille Castiglioni Foundation 1947 to 1988, and was a member of its Layout in a bid to promote archive material from the Committee from the 8th to the 17th editions. renowned architect’s career amongst the wider In the 1950s, along with brothers Livio and public. Pier Giacomo, he was involved in the post-war reconstruction of Milan. His works are still visible today and include the Permanente Tower and the Milan Chamber of Commerce.
Born in Milan in 1918, his father was the acclaimed sculptor Giannino, who was particularly active in the period between the two world wars and would influence Castiglioni’s “plastic” approach to design. “I always start with an idea, which I then modify and perfect when I construct it. There’s a lot of modelling in my work, which is partly due to the fact that I’ve always seen my father working with his hands and shaping material in order to gradually give it the desired shape”, Castiglioni explains.
77
79
83
84
85
88
91
94
95
96
98
102
DESIGN E ARTE CONTEMPORANEA TRASFORMANO LE CASE STORICHE PIÙ BELLE DELLA CITTÀ IN CAPOLAVORI UNICI. DESIGN AND CONTEMPORARY ART TURN THE CITY’S MOST STUNNING HISTORIC HOUSES INTO UNIQUE MASTERPIECES.
106
107
Sono molti i casi di abitazioni private che potrebbero esser definite piccole, grandi, gallerie d’arte contemporanea e design. Ma il caso più eclatante in assoluto è quello di Galleria Vik Milano, un lussuoso hotel, situato in un’ampia ala della storica, meravigliosa, Galleria Vittorio Emanuele II, i cui ambienti sono stati splendidamente decorati da più di 90 artisti provenienti da tutto il mondo, che esaltano il ricco patrimonio artistico di Milano. È una vera celebrazione della storia, della cultura, dell'arte, dell'architettura e dello spirito attraverso il design distintivo che mette in evidenza l'arte del passato e del presente per creare un’esperienza unica.
Una vera, straordinaria, galleria d’arte. Ogni camera, ogni ambiente, è caratterizzato da un’opera unica, ciascuna opera di una firma di spicco del panorama artistico internazionale coevo: Vicky Barranquet; Tommaso Cascella; Paolo Cassarà; Rita Fischer; Alex Folla; Marco Lodola; Enrico Lombardi; Carlo Musso; Tomoko Nagao; Davide Nido; Alfredo Rapetti; Moidses Santos; Mario Schifano; Elena Trailina, solo per citarne alcuni tra i più noti. Per non parlare di un imponente Pensatore di Rodin, una magnificente scultura in bronzo, che sin da subito accoglie gli ospiti di Galleria Vik Milano.
108
There are many private residences that could be classed as small or large galleries of contemporary art and design. But the most impressive of all has to be Milan’s Galleria Vik, a luxury hotel located in a spacious wing of the beautiful historic Galleria Vittorio Emanuele II with rooms that have been elegantly decorated by over 90 artists from all over the world, highlighting Milan’s rich artistic heritage. Distinctive design is employed to create a true celebration of history, culture, art, architecture and spirit and to highlight art from the past and the present, resulting in a remarkable experience.
A truly extraordinary art gallery. Every room and every space features a unique work by a distinguished name on the international art stage, including: Vicky Barranquet; Tommaso Cascella; Paolo Cassarà; Rita Fischer; Alex Folla; Marco Lodola; Enrico Lombardi; Carlo Musso; Tomoko Nagao; Davide Nido; Alfredo Rapetti; Moidses Santos; Mario Schifano; and Elena Trailina, to name just a few of the major artists. Not to mention an impressive Rodin’s Thinker, a magnificent bronze sculpture that immediately greets visitors to the Milan’s Galleria Vik.
109
111
115
116
118
119
120
121
122
125
126
128
131
133
134
135
137
138
139
140
141
143
144
145
147
149
150
151
152
153
154
155
157
159
161
162
163
ARTLINE MILANO, UN PROGETTO DI ARTE PUBBLICA DEL COMUNE DI MILANO. ARTLINE MILANO: A MILAN CITY COUNCIL PUBLIC ART PROJECT.
164
165
Una collezione di opere d’arte a cielo aperto che si sviluppa all’interno del parco pubblico dell’area di trasformazione di CityLife. Si tratta di un percorso articolato in oltre venti opere permanenti: 8 selezionate attraverso un concorso per artisti under 40 e le altre di artisti internazionali già affermati. ArtLine Milano si propone di diffondere l’arte nella città, facendola vivere a contatto con gli abitanti del quartiere, coloro che passeggeranno nel parco e tutti i cittadini. L’obiettivo è quello di ricorrere all’arte come ad una risorsa per osservare la realtà da altre prospettive, con occhi nuovi. Aperta 7 giorni su 7 ed è fruibile gratuitamente, per ribadire l’importanza dello spazio pubblico
nell’ottica di una condivisione del patrimonio artistico e culturale della città. Le opere sono state installate a partire dal 2016 e costituiscono un’esposizione permanente completamente integrata con le architetture di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind e con l’evoluzione naturale del parco di CityLife, progettato dallo studio Gustafson Porter. Gli otto artisti selezionati attraverso il concorso per under 40 sono: Riccardo Benassi, Rossella Biscotti, Linda Fregni Nagler, Shilpa Gupta, Adelita Husni-Bey, Wilfredo Prieto, Matteo Rubbi e Serena Vestrucci. Tra gli artisti invitati con chiamata diretta dei curatori ci sono: Judith Hopf e Pascale Marthine Tayou.
166
An open air collection of art works within the public park transformation area of CityLife. The collection is organised into over twenty permanent works: including the works of 8 artists chosen from a competition for under 40s as well as works by established international artists. ArtLine Milano intends to spread art through the city, so residents of the neighbourhood, those walking through the park, and those in the wider city get to experience it directly. The aim is to use art as a resource for observing reality from other perspectives and with a fresh pair of eyes. Open 7 days a week and with no entry fee, it underlines the importance of the public
space as a place where the artistic and cultural heritage of the city may be shared. The works were installed from 2016 and form a permanent exhibition that is fully integrated with the architecture of Zaha Hadid, Arata Isozaki and Daniel Libeskind and with the natural evolution of the CityLife park, designed by the Gustafson Porter practice. The eight artists selected through the under 40s competition are: Riccardo Benassi, Rossella Biscotti, Linda Fregni Nagler, Shilpa Gupta, Adelita Husni-Bey, Wilfredo Prieto, Matteo Rubbi and Serena Vestrucci. The artists invited directly by the curators include: Judith Hopf and Pascale Marthine Tayou.
167
168
169
170
171
172
173
174
175
MILANO Via Bagutta, 14/16 NEW YORK 798 Madison Avenue MIAMI Bal Harbour Shops, 9700 Collins Ave, Store 150 MOSCOW Tverskaya St, 3
Find out more about our boutiques on cesareattolini.com
A special thanks to: Fondazione Achille Castiglioni, Galleria Vik Milano, Senato Hotel Milano. Production design: Living Brands | www.livingbrands.it Editing and copywriting: Francesco Antinolfi Art Direction: Alessandro Doria Shooting Production: Living Brands Photography: Stefano Pasini The use of all images and texts within this publication is subject to prior approval by Cesare Attolini S.p.A. Printed in July 2021. Garment colours may be subject to slight changes during photo shoots.
© Copyright 2021 Cesare Attolini S.p.A. - All Rights Reserved