PIANO OPERATIVO ANNUALE 2014
Piano operativo annuale
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IL PROCESSO RIORGANIZZATIVO Il presente piano di attività 2014 è il frutto della definizione comune da parte dei due CSV dell‟Umbria di un processo riorganizzativo sistemico, alla cui concretizzazione sono stati e sono coinvolti attivamente, insieme con Comitato di Gestione (cfr. Piattaforma strategica avviata nel 2009) e Csv.net (da luglio 2013). Attraverso il lavoro del tavolo tecnico, è stato definito un documento condiviso propedeutico alla programmazione delle attività per il 2014, i cui contenuti confluiscono in questo testo, confermando in tal modo una coerente condivisione da parte del CSV Perugia di quegli obiettivi di sistema, il cui raggiungimento dovrebbe portare ad uno scenario dei CSV Umbri più efficiente, preservandone nello stesso tempo l‟identità e le funzioni, orientate alla promozione e alla crescita del protagonismo del volontariato umbro. TEMPI E FASI I contenuti e gli obiettivi strategici elaborati dal tavolo tecnico hanno ottenuto l‟approvazione delle rispettive componenti decisionali dei due CSV, rendendosi disponibili ad ispirare la elaborazione e definizione di questa versione dettagliata del piano 2014, con relativo budget preventivo. Il piano è stato portato all‟approvazione delle Assemblee dei soci di ciascun Centro per essere definitivamente presentato al Co.Ge. entro la nuova scadenza stabilita. Per quanto concerne gli anni 2015 e 2016, inseriti nel periodo di competenza dell‟ultimo accordo ACRI-Volontariato, i due CSV umbri concorderanno con il Comitato di Gestione tempi e modalità di programmazione che da una parte potranno prevedere gli elementi perimetrali definiti (le strategie condivise) entro i quali costruire, dall‟altra, le azioni specifiche (i piani annuali). L‟obiettivo è che per l‟anno 2016 si possa addivenire ad una differente configurazione del sistema dei CSV Umbri, che porti con sé il valore della sostenibilità senza per questo sacrificare quello della sua utilità reale, confortata da numeri e confermata dall‟utenza, per il mondo del volontariato e dell‟associazionismo. COSA E’ STATO FATTO PER AFFRONTARE CON DECISIONE LA RIDUZIONE DI RISORSE ECONOMICHE In questo difficile percorso è risultato decisivo il ruolo del Comitato di Gestione, al quale è stato richiesto di operare in deroga rispetto alle scadenze previste dal Disciplinare e partecipando attivamente, con la sua componente tecnica, insieme a Csv.net, nella migliore definizione dell‟intero processo che dovrà declinarsi sicuramente con decisione e chiarezza, prevedendo anche quella gradualità che potrà consentire la correttezza e l‟efficacia di scelte complesse e decisive alle quali non viene chiesto semplicemente di arrivare ad una revisione della spesa ma ad una riorganizzazione complessiva e stabile del sistema dei CSV umbri, con un respiro temporale non limitato al 2014, visto che l‟ultimo aggiornamento dell‟accordo ACRI – Volontariato porta, appunto, con sé una dimensione temporale pluriennale.
Su quegli obiettivi di sistema i due centri di servizio, sia autonomamente che congiuntamente, hanno orientato il loro focus sia programmatico che gestionale, ottenendo significative economie, circostanza dimostrata dal fatto che alla riduzione continua e crescente delle risorse disponibili i due Centri di Servizio, pur incontrando oggettive difficoltà, hanno manifestato una certa resilienza, non indietreggiando rispetto alla realizzazione della propria mission a favore dell‟utenza, ma operando scelte, spesso complesse, che hanno già portato sia ad una continua revisione dei costi che ad un
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continuo ridisegno dell‟organizzazione complessiva del centro, adeguando il proprio fabbisogno di risorse alla disponibilità economica di cui al Fondo Speciale per il Volontariato, che dal 2008 ad oggi (compresa la disponibilità di euro 787mila per il 2014) si è ridimensionata di oltre il 60%. Rispetto a questo ridimensionamento, il CSV Perugia si è prodotto, per quanto possibile, nello sforzo di limitare al minimo gli effetti della riduzione del budget disponibile sulla quantità e soprattutto sulla qualità dei servizi e delle attività realizzate per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. Si è provveduto ad alcuni aggiustamenti, relativi ad esempio ad una più efficiente organizzazione degli accessi ai servizi di supporto ed assistenza amministrativa, grafica e stampa, al completamento presso tutte le sedi dell‟azione di trasformazione del sistema della telefonia, mediante l‟acquisto di telefoni aziendali per le chiamate verso tutti i cellulari con il risultato, già riscontrato, di ridurre notevolmente i costi telefonici. Ma, soprattutto, si è operato in direzione di un consistente abbattimento dei costi attraverso una forte riduzione del peso specifico delle collaborazioni sul budget complessivo, passando dai 306mila euro del 2010 ai 118mila del 2013. La riduzione del peso specifico del costo dei collaboratori sul budget complessivo è stata percepita fino ad oggi solo in parte dalle associazioni, sia grazie alla strategia riorganizzativa attuata da qualche anno a questa parte, finalizzata sia al completamento e alla conclusione di attività che in una fase più matura non sembrano più rispondere alle “nuove esigenze” dell‟utenza, ma soprattutto ad una graduale internalizzazione di numerose funzioni svolte in precedenza prevalentemente da collaboratori “esterni”. Questa azione è continuata per tutto il 2013 e si sta armonizzando in un ordine di grandezza che rappresenta un elemento funzionale alla definizione del presente piano programmatico 2014, oltre che la prima delle tre dimensioni sostanziali tra loro propedeutiche e che per questo hanno richiesto il loro tempo, che sono: Azioni preliminari
1. Ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse disponibili e innovazioni organizzative: determinazione degli ordini di grandezza 2. Verifica del dato “certo” relativo alle economie maturate in relazione alle “altre attività” non direttamente sostenute con fondi ordinari Queste prime due dimensioni restituiscono l’ordine di grandezza massimo al quale si attiene la presente Azione inerente la 3. Definizione del piano per il 2014, che rappresenta la dimensione programmazione finale dell’intero processo (che si conclude con la presentazione 2014 formale al CoGe dl presente documento programmatico).
1. Ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse disponibili e innovazioni organizzative: determinazione degli ordini di grandezza
Questa dimensione riguarda il miglioramento del rapporto costi/benefici a partire da: riduzione degli oneri di affitto attraverso convenzioni con Enti locali e/o Associazioni – riduzione degli oneri relativi alle utenze (telefonia ecc…) attraverso un continuo monitoraggio del mercato alla ricerca di soluzioni sempre più vantaggiose a parità di servizio – riduzione degli oneri relativi alla fornitura di beni consumabili (carta, cancelleria, materiale da ufficio) – riduzione degli oneri relativi alla gestione sistemistica ed informatica attraverso la rivisitazione dei contratti di fornitura vigenti – riduzione degli oneri relativi al personale non subordinato (per Perugia attraverso la sospensione di quasi tutti i contratti parasubordinati in essere, le cui funzioni sono state gradualmente assorbite dal
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personale dipendente e a Terni attraverso il processo definito con “il piano di contenimento dei costi” che ha portato ad una stabilizzazione del personale precario e ad una riduzione dell‟orario lavorativo per tutti); dal corrente anno 2013, entrambi i Centri di servizio hanno inoltre adottato, per i dipendenti, il regime di orario ridotto del 20%, accedendo allo strumento della cassa integrazione in deroga. A tutte le azioni avviate i due Centri di servizio intendono dare continuità, assegnando a questo percorso di razionalizzazione un livello di programmazione regionale, prevedendo convenzioni uniche con i fornitori, per la maggior parte dei quali sono in scadenza i relativi contratti. L‟impegno prevede la concretizzazione di questi auspici tra la fine del 2013 e inizio 2014 con l‟inserimento in bilancio di questa voce di costi su base regionale. Revisione dei costi generali di funzionamento e dei costi strumentali per le attività Come previsto, tra fine novembre e inizi dicembre si sono svolti diversi incontri con i principali fornitori (con i quali sono attivi contratti di noleggio per il funzionamento del parco macchine stampanti sia presso la sede centrale che presso le sedi degli sportelli, per l’assistenza informatica e sistemica, per la gestione della rete dati ed internet) e sono stati rivisti i contratti relativi all’utenza telefonica, oltre che all’affitto della sede centrale. A questo processo di revisione dei costi, comunque, viene dato un valore progressivo, in quanto il CSV monitorerà continuativamente il mercato alla ricerca di condizioni, a parità di prestazioni e funzioni, sempre più vantaggiose. Voce
preventivo 2013
previsione 2014
risparmio
oneri affitto PG
23.040,00
15.100,00
7.940,00
spese telefoniche sede Pg e sportelli
22.230,00
11.287,44
10.942,56
spese pulizia sede PG
2.880,00
1.440,00
1.440,00
spese varie servizi di terzi per adeguamento n tema di sicurezza e privacy consulenza del lavoro, elaboraz buste paga, consulenza fiscale ed ammi.va cesvol compensi collegio sindacale assistenza informatica e sistemica oneri per hosting sito cesvol (spazio web) oneri per hosting villaggio solidale (spazio web e caselle posta)
2.000,00
500,00
1.500,00
1.500,00
500,00
1.000,00
14.800,00
12.000,00
2.800,00
3.000,00
0,00
3.000,00
7.700,00
3.000,00
4.700,00
605,00
146,40
458,60
3.627,00
360,00
3.267,00
stampanti xerox (n,9) (noleggio e copie)
39.397,46
22.000,00
17.397,46
stampante copysystem (noleggio e copie)
19.800,00
2.000,00
17.800,00
carta e cancelleria
4.960,00
3.000,00
1.960,00
sub tot
145.539,46
71.333,84
74.205,62
note
25.000 euro a carico CSV Pg e 3000 a carico csv terni (da sett-dic 2014) 2.000 euro rappresentano l’ammontare della sanzione per sosp. anticipata contratto azione regionale anche l’acquisto della carta rientra tra i beni fiscalmente riconducibili alla natura di editore del CSV Perugia (4% e non 22%)
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Nb La comparazione riguarda il dato di bilancio preventivo 2013 e quello relativo alla previsione per il 2014. In tal senso, va segnalato che nel corso del 2013 sono state effettuate delle variazioni (leggibili come riduzioni) rispetto ad alcune delle voci indicate, determinando una differenza rispetto al dato inserito nel preventivo 2013. L’azione di revisione dei costi, infatti, avviata, come detto, da diverso tempo ha determinato una consistente differenza tra il dato rinvenibile nel bilancio preventivo con il dato relativo agli oneri effettivamente sostenuti/maturati complessivamente nell’anno 2013 (es. fatturazione). In tal senso il risparmio nominale (riscontrabile nella differenza tra il bilancio di previsione 2013 e quello relativo al 2014) è, se possibile, ancora più consistente. Risparmi derivanti dalla sospensione di alcuni servizi o dalla rivisitazione dei costi di altri voce servizi di cittadinanza internazionale trasmissioni radiofoniche Umbria Radio pubblicazioni editoria (collaboratore cocopro) grafica e centro stampa costo prestazioni professionali
preventivo 2013
previsione 2014
risparmio
Note
18.746,00
0,00
18.746,00
2.000,00
0,00
2.000,00
Servizio soppresso primo trimestre 2013 I referenti della Radio hanno dato disponibilità per una serie di trasmissioni che verrà realizzata a costi zero
10.322,00
0,00
10.322,00
Nel 2014 il servizio verrà curato da personale subordinato
24.000,00
17.400,00
6.600,00
scuola università e orientamento al volontariato (eventi e attrezzature presidi) 3.200,00
0,00
3.200,00
formazione
9.000,00
4.500,00
4.500,00
sub tot
67.268,00
21.900,00
45.368,00
Il ridimensionamento della disponibilità economica per questa parte del servizio non dovrebbe comportare, come tra l‟altro già sperimentato nel 2013, una limitazione dello stesso. Gli studenti che partecipano alle attività dei presidii, hanno concretizzato l‟abitudine di autofinanziare le proprie attività attraverso le raccolte di fondi che si realizzano proprio durante le iniziative. Inoltre nel 2013 diverse di queste attività hanno fatto riferimento al finanziamento dell‟Agenzia Nazionale Giovani (Unione Europea) del progetto CLAPS ed è probabile che l‟esperienza si ripeta anche per il 2014. Si prevede, anche per il 2014, il consolidamento della collaborazione con l‟assessorato alle politiche sociali della Regione, che nel 2013 ha garantito le risorse necessarie per l‟organizzazione di una serie di corsi di formazione per il volontariato e l‟associazionismo su tematiche trasversali (amministrazione, comunicazione, etc.). Le risorse a carico del fondo speciale volontariato per la organizzazione di corsi di formazione su base regionale saranno complessivamente di euro 9.000 (4.500 Perugia e 4.500 Terni), consentendo la strutturazione di un programma di corsi che non riduce l‟impegno dei CSV sul versante della formazione dei volontari e dei referenti delle associazioni.
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Risparmi derivanti dalla riduzione degli oneri relativi ai contratti con personale parasubordinato e con Partita Iva Voce
preventivo 2013
genn - marzo 2014
previsione 2014
risparmio
progettazione (cocopro)
19.660,80
4.177,92
16.711,68
2.949,12
comunicazione cococo
12.825,62
2.725,44
10.901,78
1.923,84
9.600,00
2.040,00
8.160,00
1.440,00
27.252,00
5.091,93
20.058,70
7.193,30
sub totale
69338,42
14035,28925
55832,157
13.506,263
Totale generale
282.145,88
149.066,00
133.079,88
scuola e volontariato Psicologa (presidi) servizi amministrativi Assistenza supporto specialisti su appuntamento PIVA
Se consideriamo che la riduzione della disponibilità finanziaria netta di cui al FSV per il 2014 corrisponde ad euro 134.272,90 [dato dalla differenza tra 619.000 (2013) e 484.727,10 (2014)], si capisce bene come la complessa azione di revisione dei costi, di rivisitazione dei contratti, di riorganizzazione ed innovazione di servizi ed attività, sia servito a coprire il saldo negativo rispetto al 2013 (corrispondendo euro 133.079,88). Ma non basta. Per l‟anno finanziario 2013, ad una richiesta economica di euro 619mila corrispondeva un effettivo fabbisogno di euro 668mila, per il 2014 ad una richiesta di euro 484.727,10 fa eco un fabbisogno stimato di circa euro 550.000. Alla copertura di questo fabbisogno (declinato nel bilancio di previsione 2014) concorrono le risultanze di un impegno strutturale che da qualche anno caratterizza l‟approccio complessivo del centro, orientato a sviluppare tutta una serie di rapporti strategici, di progettualità innovative in grado di portare un risultato che porta con sé i connotati della ricerca, dello sviluppo, e della diversificazione delle attività e, chiaramente, delle risorse economiche disponibili. In sintesi, da una parte si è provveduto, attraverso una decisa politica di risparmi, ad abbassare il fabbisogno di risorse del centro servizi, dall’altra si è provveduto e si sta provvedendo ad implementare le entrate, integrando quelle disponibili per legge. Il ruolo del personale dipendente
I risparmi prodotti con le azioni sopra indicate hanno reso possibile l‟impostazione di un programma che fa riferimento ad un budget certo (tra finanziamenti di legge ed integrazioni economiche frutto della vitalità del CSV). Tuttavia, i nuovi scenari impongono ai CSV di essere ancora più incisivi nell‟adozione di ulteriori scelte riorganizzative, selettive e di redistribuzione di incarichi e funzioni sulla componente delle risorse umane dipendenti. Il principio di fondo che il CSV Perugia intende preservare è quello di arrivare, nell‟arco temporale rientrante nell‟accordo ACRI-Volontariato (ovvero, il periodo di tempo per il quale è stabilito e garantito un determinato ordine di grandezza economico al di sopra del quale non sarà possibile collocarsi), ad un modello di centro servizi che risulti funzionale, in grado di rispondere con efficacia alle istanze della propria mission, concentrandosi primariamente sull‟obiettivo di riqualificare, formare, aggiornare il proprio personale e parallelamente sulla
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opportunità di effettuare in corso d‟opera delle scelte selettive che riescano a valorizzare la componente maggiormente ricettiva al cambiamento ed alla crescita. Storicamente, il CSV perugino ha sviluppato e consolidato un modello strategico-organizzativo caratterizzato da una forte presenza nel territorio con una propensione alla vicinanza e alla prossimità con le associazioni, a prescindere dalla loro collocazione geografica. Questo modello si esprime e si sviluppa attraverso un sistema di relazioni che mette al centro l‟utenza, che viene accolta, orientata, supportata, le viene messa a disposizione la segnaletica delle opportunità e dei supporti commisurati ai propri bisogni e alle proprie esigenze, facilitando una rappresentazione del CSV più organica e simile ad un laboratorio sociale, sede di contesti di relazione e generativi di collaborazione e di sinergie sia tra le Associazioni ma anche tra queste ed altri soggetti pubblici e privati. Tali processi relazionali, oltre che rafforzare la rete del volontariato, contribuiscono ad una continua “esposizione” del CSV agli occhi delle Istituzioni che riconoscono, con sempre maggiore frequenza, il loro ruolo strategico di osservatorio privilegiato del mondo del volontariato, in grado di stimolare la relazione e la collaborazione tra associazioni, finalizzandole alla progettualità partecipata. In particolare, il fatto che il CSV operi oggettivamente in una sorta di “posizione privilegiata” nel proprio sistema di riferimento, viene visto, da parte di tante istituzioni sia centrali che locali, come una opportunità e come una risorsa da valorizzare a vantaggio di tutti gli attori di questo sistema, a cominciare dalle associazioni meno strutturate e più piccole. Una risorsa cui affidare quel ruolo per tanti anni rincorso e che di fatto gli compete: quello di essere non competitori delle associazioni né tantomeno loro rappresentanti, ma soggetti facilitatori nella attivazione di circuiti di relazione, di partecipazione, di conoscenza e di cooperazione inter-associativa. Lo sviluppo di funzioni più complesse ha, infatti, consolidato e, se possibile, accelerato il processo di accreditamento del CSV presso le istituzioni (Regione, Provincia, Comuni, Ambiti territoriali ma anche Aziende Sanitarie, Università e Ufficio Scolastico Regionale) che si è concretizzato non solo attraverso la concessione pressoché automatica di patrocini agli eventi realizzati, ma soprattutto in concreti segnali di collaborazione per azioni di coordinamento e di partenariato per progetti ed attività specifiche. Un accreditamento che è anche confermato dal fatto che i CSV svolgono, nella stragrande maggioranza dei casi, la loro attività all‟interno di locali di proprietà pubblica, con il conseguente abbattimento degli oneri di affitto. Per questa serie di motivi, si ritiene che il modello possibile e auspicabile dei CSV Umbri debba conservare questa dimensione di capillarità che gli ha consentito in questi anni di svolgere al meglio la propria funzione sociale, sia attraverso una presenza diffusa nel territorio che attraverso lo sviluppo di alcune aree di attività strategiche (amministrazione, formazione, comunicazione/promozione e progettazione sociale). Sono proprio queste ultime che in forza della continuità e dell‟abitudinarietà con cui le Associazioni vi accedono per avere supporti, sostegni e empowerment, rappresentano il nucleo centrale delle attività di un centro servizi che voglia essere realmente e realisticamente al servizio della propria utenza e voglia saper rispondere efficacemente ai bisogni trasversali di questa. La riorganizzazione delle funzioni del personale dipendente
Si tratta di un processo avviato da tempo. Essa consente di portare all‟interno funzioni prima coordinate e realizzate da personale non dipendente, determinando non solo risparmi economici (cui si fa riferimento nelle schede sopra inserite), ma anche un aumento del senso di responsabilità e di appartenenza di buona parte dei dipendenti (sede centrale e sedi operative di sportello), che ha e sta facilitando la stabilizzazione di un positivo clima aziendale che, in questa fase di riduzione di orari e salari con ricorso alla “cassa integrazione in deroga”, aiuta e tiene unito il sistema. Con la programmazione 2014 si è inteso dare un ulteriore slancio a questo processo di riqualificazione del personale dipendente, non solo consolidando e focalizzando la formazione ad esso rivolta su materie effettivamente strategiche e “qualificanti” (come la progettazione), ma anche attraverso il segnale di una diversa scrittura dei costi, che tenesse conto della produttività e della
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funzionalità di parte di questo personale nel sistema complessivo dei servizi e delle attività del centro. Gli stessi criteri (produttività, funzionalità e senso di appartenenza), saranno al centro della valutazione del personale e di tutte le conseguenti scelte di medio e lungo periodo. Efficacia ed efficienza del modello organizzativo. Un esempio tra tanti. La due giorni del volontariato e della cittadinanza attiva presso il Cerp di Perugia L‟efficacia e l‟efficienza del modello organizzativo del CSV Perugia si deduce con chiarezza attraverso un piccolo esempio: Quali sono stati i costi diretti sostenuti per l‟organizzazione dell‟iniziativa (che ha visto la presenza di 75 associazioni espositrici, la partecipazione dei rappresentanti delle amministrazioni regionale, provinciale e del comune di Perugia, oltre che di centinaia di visitatori e cittadini interessati)? Coordinamento generale = 0 - Segreteria e contatti con le associazioni = 0 - logistica, collocazione degli stand, organizzazione delle iniziative convegnistiche = 0 - Affitto locali = 0 (la Provincia ha reso disponibili locali e personale di supporto gratuitamente) I costi diretti sono stati all‟incirca di euro 1.000 (noleggio tavoli e sedie mancanti, che è stato necessario noleggiare ad integrazione di quelli resi disponibili gratuitamente dal comune di Perugia) Risultato. La disponibilità gratuita dei locali del CERP (Rocca Paolina) da parte della Provincia e di buona parte delle attrezzature da parte del Comune di Perugia è il frutto oggettivo di un certo tipo di riconoscimento che entrambi gli enti dimostrano nei confronti del Cesvol. Il risultato è stato l‟efficienza organizzativa. Del coordinamento generale si è occupata la dipendente che è anche referente del servizio formazione, formazione per il personale, dell‟area convegni ed eventi, referente del gruppo permanente sulla formazione per il volontariato e si occupa di segreteria generale, gestione soci, rapporti con gli organi. Tutte queste funzioni comportano per il CSV l‟onere annuo di circa euro 25.000. Se confrontiamo il tutto con i costi solo diretti di eventi anche di minori dimensioni rispetto a quello di cui trattasi, si capisce bene come la scelta organizzativa del CSV Perugia, ovvero consistente nel consolidamento di una agenzia di servizi con proprio personale, pronta ad essere attivata lungo tutto l‟arco dell‟anno, risulta essere oggettivamente efficace ed efficiente.
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2. Il dato “definitivo” relativo alle economie maturate in relazione alle “altre attività” non direttamente sostenute con fondi ordinari
Come noto, nel corso del 2013, è stata sviluppata una azione continuativa finalizzata ad integrare le risorse economiche del Fondo Speciale per il volontariato con risorse aggiuntive (al fine di consentire una sicura “copertura” del fabbisogno del centro servizi). Per quanto riguarda il CSV Perugia, a fronte di una previsione di euro 45.500, questo tipo di entrate si è assestato su valori superiori a quelli previsti che non solo ha consentito la copertura del fabbisogno per il 2013 (disponibilità FSV 619mila, bilancio di previsione 668mila circa), ma ha favorito un aumento sia qualitativo che quantitativo della gamma di azioni realizzate ed in corso di realizzazione, alimentando anche l‟accreditamento del centro presso soggetti terzi sia pubblici che privati (finanziatori di queste azioni). In sintesi, al netto dei costi sostenuti per lo sviluppo di questi progetti, al netto della copertura del fabbisogno di risorse per il 2013, il dato relativo alle economie maturate in relazione alle “altre attività” realizzate in collaborazione con enti principalmente pubblici, si attesta su una disponibilità economica complessiva di euro 21.0001. Ma, come detto, lungi dall‟essere il risultato estemporaneo di una azione casuale, l‟area di lavoro denominata delle altre attività, continua a sviluppare le sue relazioni strategiche, grazie alle quali, potranno concretizzarsi ulteriori finanziamenti per il CSV (con lo stesso registro e con la stessa funzione economica di copertura fabbisogno, realizzazione nuove attività e consolidamento di fondi disponibili): nuove progettualità con VGE (Philip Morris), Tucep (sull‟auto mutuo aiuto), Corecom (progetto di comunicazione insieme con CSV Terni), Regione Umbria Politiche Sociali (sulle nuove povertà), Comune di Spoleto (per attivazione e gestione banca del tempo), solo per citare quelli sostanzialmente certi (ma comunque non inseriti nella ipotesi di budget 2014, che contempla invece solo i finanziamenti acquisiti o in fase di acquisizione). 3. Definizione del programma di attività 2014 Nuclei centrali del nuovo piano
Il piano di attività prevede un insieme di azioni strutturali di respiro regionale, che, coinvolgendo i due CSV in una attività condivisa sia programmaticamente che operativamente, avranno come destinatari ed utenti le associazioni operanti in entrambe le provincie, per le quali attività si propone una destinazione del 30% del budget disponibile (euro 236.625,00 su 788.752,71). Accanto a queste verrà inserita una serie di azioni afferenti alle singole realtà di Perugia e Terni (euro 552.126,90 su 788.752,71). In ultimo il piano presenterà le cosiddette altre attività, ovvero afferenti a risorse economiche diverse da quelle ordinarie del FSV.
1
La previsione di euro 45.500 rappresentava la componente di altre entrate utilizzata per la copertura del fabbisogno 2013, per cui rispetto a questa previsione le altre entrate sono state molto più consistenti (visto che hanno coperto non solo i 45.500, ma anche i costi diretti dei progetti, lasciando comunque una disponibilità “pulita” per il 2014 di euro 21.000).
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PROGRAMMA DI ATTIVITÀ 2014 Le azioni regionali
E‟ chiaro che le attività che maggiormente si prestano ad un raggio di azione esteso su base regionale sono quelle trasversali, per le quali il carattere regionale può costituire un elemento rafforzativo e distintivo. Proprio per questo sono stati selezionati, per la grande parte, quei servizi che hanno già maturato una esperienza pluriennale e che hanno consolidato un modello operativo che si è già dimostrato in grado di sostenere ed accompagnare con efficacia le associazioni in alcune aree strategiche di particolare rilevanza. La corretta selezione ed identificazione di queste aree, inoltre, potrà consentire di facilitare per i CSV umbri il sostanziamento di una collaborazione che non sarà costretta ad inventarsi attività partendo da zero, quando ancora abbastanza prossimo allo zero è il livello di abitudine culturale a lavorare coralmente tra i due CSV. L‟individuazione di servizi già consolidati consentirà, al contrario, di passare ad un livello regionale attraverso alcuni aggiustamenti logistico-organizzativi, senza che questo costituisca uno stress eccessivo per entrambe le strutture. In sintesi, sono queste le azioni da sviluppare a livello regionale: (ad ogni corrisponde una specifica)
Area gestionale(2)
Area funzionale CSV Perugia(3)
Azione
Progettazione sociale Informazione e Comunicazione Informazione e Comunicazione Consulenza e Assistenza Informazione e Comunicazione Formazione
Progettazione Comunicazione e promozione Comunicazione e promozione Amministrazione
Promozione del volontariato
Comunicazione e promozione
Comunicazione e promozione Formazione
azione scheda
DI CUI CSV PG
Servizio progettazione Servizio comunicazione
ONERI DIRETTI in capo al FSV 35.000 33.500
Servizio grafica e centro stampa
69.000
51.000
Servizio accompagnamento contabile Servizio pubblicazioni
15.400
12.000
25.250
17.000
Formazione per il volontariato e l‟associazionismo /formazione per il personale dei CSV Solidarietà a chilometro zero Servizio sperimentale CinquexMillexlUmbria
43.175
29.500
15.300
8.500
20.000 16.500
totale
EURO EURO 236.625 154.500 A queste azioni viene aggiunta la specifica attività di supporto che entrambi i CSV porteranno avanti sul versante della Progettazione sociale in riferimento ai progetti finanziati dal Bando 2013-2014. Consulenza e Azioni congiunte sul tema della 20.000 14.000 Assistenza progettazione sociale bando 2013-14 / con oneri complessivi di euro 14.000 già nella disponibilità del CSV (programmazione 2013) Totale con prog.ne 256.625 168.500 sociale
Nota sull’attività di assistenza e supporto dei CSV sulla progettazione sociale. Il lavoro congiunto continuerà ad interessare i due centri servizio e riguarderà la messa a punto di strumenti tecnici necessari ad un efficace monitoraggio e ad una corretta valutazione dei progetti finanziati. Questo lavoro sinergico, inoltre, consentirà quello scambio di informazioni e 2 (così come previsto dalla CLASSIFICAZIONE DEGLI ONERI DELLE ATTIVITA‟ TIPICHE DI UN CSV, linee guida CSVnet) 3 L‟area funzionale CSV Pg si riferisce alla applicazione del modello organizzativo dei flussi di attività in aree funzionali, tematiche, ed aree territoriali
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osservazioni che da un lato miglioreranno la capacità di monitorare e valutare i progetti e dall‟altro consolideranno un approccio comune alla progettazione sociale, che sarà prezioso nel momento in cui si realizzeranno ulteriori esperienze di progettazione sociale. Al fine di concretizzare questi intenti, i due centri di servizio prevedono di realizzare in tempi congrui e sintonizzati con lo sviluppo dei progetti finanziati, uno o più momenti di incontro alla presenza delle associazioni, delle Fondazioni, delle Istituzioni e di tutti gli attori in gioco sui temi del Welfare, onde consentire un efficace lavoro di valutazione dei risultati raggiunti, partendo dalla verifica del corretto e razionale utilizzo delle risorse economiche del fondo speciale per il volontariato finalizzato alla progettazione sociale delle associazioni. LE AZIONI AUTONOME DEL CSV PERUGIA Area gestion ale
Area funzionale CSV Perugia
Azione (ad ogni azione corrisponde una scheda specifica)
Support o logistico
Area dell‟accoglienza e della presa in carico dell‟utente
Consule nza e assisten za
Amministrazione
Servizi continuativi di base sede centrale e sedi operative di sportello Accoglienza - Attività di Front-office - Informazioni generali – Segretariato - Documentazione - Utilizzo e noleggio attrezzature Domiciliazione e utilizzo sale - Accesso a database e indirizzari – Stampe e fotocopie b/n e colori – orientamento al volontariato e alla cittadinanza attiva – orientamento ed inserimento nelle reti tematiche e territoriali attraverso l‟accesso a tavoli tematici e gruppi territoriali Servizi amministrativi(6) Consulenza e orientamento di primo livello da parte dei referenti di sportello e del referente dell‟area per Perugia Supporto e assistenza specialistica dei commercialisti su appuntamento su materie amministrative, contabili, fiscali, statutarie e tributarie Raccolta e riordino delle normative, della modulistica e quant‟altro riguardi il settore amministrativo - la elaborazione di faq che vengono rese accessibili in una sezione specifica del sito oltre ad essere inseriti in una newsletter tecnica periodica riferita ad aggiornamenti (5per mille, tariffe postali agevolate, etc.). Servizio di collegamento e orientamento verso terzi (le compagnie assicurative, le banche, le compagnie telefoniche) finalizzate alla individuazione di condizioni e trattamenti riservati alle ODV da parte di vari fornitori(7). Servizio 5x1000 (finalizzato attraverso il disbrigo di tutti gli adempimenti e le procedure previste a facilitare il percorso di iscrizione/accreditamento delle Associazioni richiedenti nell‟elenco degli aventi diritto al 5 x 1000 – trasmissione telematica all‟Agenzia delle Entrate – dal 2014 viene aggiunta la rendicontazione contabile dei fondi di cui al 5 x 1000).Trasmissione telematica modello EAS e altra documentazione richiesta con stessa modalità.
(5)
(4)
ONERI capo FSV
in al
122.893,35
36.736
Nuovi servizi a costi zero Consulenza in materia di amministrazione di sostegno ed argomenti connessi (successioni, trust, dopo di noi, etc,) Consulenza legale stragiudiziale (8). 4 (così come previsto dalla CLASSIFICAZIONE DEGLI ONERI DELLE ATTIVITA‟ TIPICHE DI UN CSV, linee guida CSVnet) 5 L‟area funzionale CSV Pg si riferisce alla applicazione del modello organizzativo dei flussi di attività in aree funzionali, tematiche, ed aree territoriali 6 All‟area apparteneva anche il servizio di accompagnamento contabile che da aprile diventa servizio regionale 7 Si ricorda che il Cesvol sta lavorando per offrire l‟opportunità alle ODV di accedere a forme di incentivazione e di vantaggio immediatamente percepibili ed esigibili, quali sconti sull‟acquisto di beni come stampanti, condizioni particolari per forniture di materiale da cancelleria, agevolazioni assicurative o telefoniche, agevolazioni per l‟acquisto di libri etc 8 Entrambi i servizi vengono svolti da professionisti volontari
Piano operativo annuale
Promozi one del volontar iato
Comunicazione promozione
e
Servizio convegni ed eventi promozionali Organizzazione di eventi promozionali, convegni ed altre iniziative anche tematiche. Eventi ricorrenti: Mostra mercato del volontariato e della cittadinanza attiva edizione 2014 / Albero del volontariato / Norcia‟s got talent Supporto organizzativo per lo sviluppo di eventi promozionali, piani di raccolta fondi, rapporti con soggetti profit(9). Sportello Salute In – Forma (servizio continuativo di informazione con le Associazioni che si occupano di promozione della salute, sanità e prevenzione)
[2014] 9.886
Promozi one del volontar iato Promozi one del volontar iato Informa zione e comunic azione
Comunicazione promozione
e
Comunicazione promozione
e
Scuola Università e orientamento al volontariato – Presidii del volontariato – tirocini formativi con studenti universitari e laureandi - Servizio orientamento al volontariato
37.492
Comunicazione promozione
e
18.732
Animazi one territori ale
Progettazione tavoli tematici territoriali
e e
Sportelli territori ali
Area dell‟accoglienza e della presa in carico dell‟utente Amministrazione Comunicazione e promozione
Servizi internet Sito Cesvol (www.pgcesvol.net) Sito news associazioni (http://beta.pgcesvol.com/news), SocialNetwork (http://www.facebook.com/profile.php?id=10000026 8286203) Twitter (https://twitter.com/CesvolPerugia)– Si tratta di una serie di azioni accessorie al più generale servizio comunicazione, che assume una dimensione regionale. Novità. In linea con il più generale impegno del CSV sul versante del recupero delle eccedenze alimentari e non solo (progetto Zero Waste), è allo studio l‟attivazione di un servizio (No dismission) che, facendo eco all‟esperienza nazionale del Biteb (Bando informatico e tecnologico) intende proporsi come punto di collegamento tra i donors (aziende, banche, che dismettono computer ed altra attrezzatura informatica ancora funzionante e relativamnte recente) con le associazioni del territorio. Azione trasversale Non si tratta di un servizio, ma di una azione trasversale e complementare alle attività del CSV sul versante della progettazione e della progettazione sociale, cui collaborano i referenti dei tavoli Disabilità (Perugia, Gubbio, Norcia), Promozione della salute (Perugia, Castiglione del Lago, Città di Castello), Disagio Sociale/Nuove povertà (Perugia), Nuove generazioni e famiglia (Perugia), Cultura (Perugia). Sportelli territorialiSportello di Assisi, Castiglione del Lago, Città di Castello, Foligno, Gubbio, Marsciano, Norcia/Cascia, Spoleto.
9.756
54.783
No scheda
9 Il servizio cura l‟avvio e la gestione dell‟azione regionale Solidarietà a km0, che prevede la promozione delle associazioni su base territoriale.
[2014]
Piano operativo annuale
IL RAPPORTO CON ISTITUZIONI ED ENTI I protocolli di intesa: quando le collaborazioni prendono forma
Il rapporto e la collaborazione con Istituzioni ed enti si concretizza anche attraverso la stipula di protocolli di intesa, ma anche attraverso accordi di collaborazione per la realizzazione di progetti anche complessi. In riferimento a questa diffusa rete di partenariati, il Cesvol è impegnato a non limitarne gli effetti ad un basso e sterile profilo formale, ma di considerarli come vere e proprie opportunità da sviluppare in azioni ed attività concrete. Vengono qui di seguito riportati alcuni di questi accordi: N.
Istituzione / Ente
In cosa consistono
Data di stipula
1.
Provincia di Perugia sportello del Cittadino
Attivazione servizio informazione al volontariato presso lo sportello del Cittadino di Perugia.
31/03/2000
2.
Creazione di reti, sensibilizzazione., formazione, e aggiornamento operatori sportello anti stolking
2006
Protocollo di intesa per la realizzazione del progetto “orientamento e informazione per l‟immigrazione in ambito socio sanitario”
2009
Convenzione per gestione del servizio sperimentale di assistenza domiciliare leggera (Progetto Telefonia Sociale)
21/07/2005
5.
Protocollo di Intesa Comuni Ambito territoriale 9-ASL3Distretto Sanitario 2-Centro Pari Opportunità regione Umbria Protocollo di Intesa Comune di Spoleto- ASL3-Distretto Sanitario 2-Presidio Ospedaliero di Spoleto Comune di Panicale e associazioni ambito territoriale 5 Comune di Città di Castello
Protocollo d‟intesa per collaborazioni in vari ambiti
16/05/2005
6.
Comune di Gubbio
Protocollo d‟intesa per collaborazioni in vari ambiti
25/10/2005
7.
Regione Umbria - SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE E PREVENZIONE DAI RISCHI DELLA REGIONE UMBRIA
07/06/2006
8.
Unità Sanitaria Locale 3
9.
Comuni dell‟ambito territoriale 9
Protocollo d‟Intesa che prevede, tra le altre cose, l‟attivazione di percorsi di informazione e sensibilizzazione sui temi della sicurezza e della protezione civile rivolti alle organizzazioni di volontariato, alla cittadinanza e al mondo della scuola, finalizzati a promuovere e stimolare lo sviluppo della conoscenza nel settore della protezione civile, mediante l‟organizzazione di azioni di formazione, informazione e sensibilizzazione da prevedere per il territorio della provincia di Perugia ed in stretta sinergia con le altre istituzioni preposte e le organizzazioni di volontariato impegnate nello stesso settore. Protocollo di intesa per istituire scambi reciproci e continuativi di informazioni, per promuovere opportunamente con modalità da stabilire iniziative e servizi diretti alle associazioni inerenti interventi nel sociale. Protocollo di intesa per istituire scambi reciproci e continuativi di informazioni, per promuovere opportunamente con modalità da stabilire iniziative e servizi diretti alle associazioni inerenti interventi nel sociale.
10.
Comune di Castiglione del Lago
Accordo di programma per utilizzo locali della stazione ferroviaria di Castiglione del Lago
01/11/2008
11.
Comune di Foligno
Protocollo di intesa per la gestione della “Casa delle Associazioni”
17/09/2009
12.
Facoltà di Lettere e Filosofia
Riconoscimento crediti formativi per Servizio Volontario Europeo con il Cesvol
16/12/2009
13.
Comune di Foligno
Protocollo di intesa per la gestione del Centro “La Treccia del Mondo”
23/03/2010
3.
4.
20/02/2006
22/11/2006
[2014]
Piano operativo annuale
14.
Istituto di Istruzione Superiore “Roberto Battaglia” Norcia
Protocollo di intesa per l‟attuazione e lo sviluppo del progetto Presidii del volontariato S.I.D.E.R.A di Norcia
10/05/2010
15.
Università degli studi di Perugia Corso di Laurea in Scienze dell‟Educazione Corso di laurea in Consulenza Pedagogica e Coordinamento di Interventi Formativi Università degli studi di Perugia Scienze della Formazione Università degli studi di Siena
Riconoscimento Crediti Formativi per lo svolgimento di tirocini formativi presso il Cesvol
10/03/2010
Autorizzazione all‟inserimento sul sito dell‟università di un link per segnalazione di disponibilità a fare volontariato
12/05/2010
Convenzione stage
13/10/2010
18.
Università Scienze Politiche facoltà relazioni Internazionali
Protocollo di intesa per lo svolgimento del tirocinio di formazione e di orientamento degli studenti e dei laureati
15/12/2010
19.
Università Scienze Sociali
Protocollo di intesa per lo svolgimento del tirocinio di formazione e di orientamento degli studenti e dei laureati
23/03/2010
20.
Coordinamento del Progetto Zero Barriere, finanziato da Vita Consulting (Fondazione Philip Morris)
dal 2011
Protocollo di intesa in materia di integrazione e sperimentazione di interventi inerenti la promozione della salute nelle scuole
09/02/2011
22.
Associazione La Pantera Onlus, Provincia di Perugia, Ordine degli Ingegneri della provincia, Cesvot Toscana, CSV Marche, Provincia di Arezzo e di Pesaro. ASL 2 Distretto Sanitario del Trasimeno – Zona Sociale Trasimeno- Istituti Scolastici del Trasimeno- Ufficio Scolastico Regionale Provincia di Perugia
14/01/2011
23.
ENAIP Perugia
24.
ATS Enaip -l‟Erica-Arci ora d‟aria
Protocollo per la collaborazione in merito all‟informazione e comunicazione inerenti le tematiche comunitarie e con particolare riferimento al Servizio Volontario Europeo e al programma Gioventù in Azione Accordo finalizzato alla collaborazione per l‟individuazione dei fabbisogni formativi e professionale nell‟ambito del territorio umbro e conseguente sviluppo di percorsi formativi Attuazione progetto Dai paesi di domani , finanziato dal FSE
25.
Istituto Superiore Roberto Battaglia Norcia
Bando per l‟assegnazione di borse di studio per gli alunni frequentanti la scuola media statale A. de Gasperi
01/03/2011
26.
Babele Società Cooperativa
13/01/2011
27.
Organismi europei: AFS Interkultur- Danmark Andebølle Ungdomshøjskole (Denmark) Federación de Asociaciones Juveniles de Gijón JAVVA La Ruelle Asociación Juvenil InterJóvenes CEV – Centro Europeo per il Volontariato con sede in Belgio – Bruxelles – Altri centri di servizio
Collaborazione per l‟individuazione e l‟analisi dei fabbisogni formativi e professionalità del mercato del lavoro regionale. Partecipazione alla realizzazione di percorsi di orientamento formazione e tirocinio. Partenariati con 5 organizzazioni europee per l‟accoglienza di 5 giovani in Servizio Volontario Europeo
Partenariato per la realizzazione del progetto di Job – Shadowing
2011
Sviluppo reti di informazione e collaborazione
2011
Sviluppare una proficua collaborazione fra le due parti contraenti in termini di scambio di esperienze, di risorse strumentali, promozione corsi di aggiornamento, di formazione e perfezionamento alta formazione e master, collaborazione nella presentazione di progetti presso Enti Locali, fondazioni ecc. Opportunità di collaborazione in ambito di assistenza domiciliare minori e assistenza di integrazione scolastica e servizio di assistenza domiciliare anziani e adulti Perugia e Città di Castello. Protocollo rientrante nell‟attività del tavolo immigrazione, che prevede la realizzazione di progettualità e iniziative info-
14/06/2011
16.
17.
21.
28.
29. 30.
Ordine degli Psicologi dell‟Umbria
31.
ASAD Cooperativa Sociale di Perugia
32.
Comune di Perugia, Cesvol e Consulta per gli stranieri
11/01/2011
06/04/2011
2011
16/05/2011
03/08/2011
Piano operativo annuale
33.
34.
36.
Protocollo di intesa tra INAIL Perugia, Sindaco Comune di Norcia, Cesvol, Dirigente scolastico Istituto Comprensivo A. de Gasperi ANMIL Perugia Comune di Perugia
37.
Regione Umbria
38. 39.
INTRA Vita Consulting (Fondazione Philip Morris) Regione Umbria Comune di Perugia Zona sociale 1 CSV Net
35.
40. 41.
Agenzia nazionale per i Giovani
42.
Provincia di Perugia
43.
Facoltà di Scienze Politiche corso di laurea in servizio sociale Coop Polis – B- Labor
44.
45.
46. 47.
48.
.
ASL 2 Distretto Sanitario del Trasimeno – Zona Sociale Trasimeno- Istituti Scolastici del Trasimeno- Ufficio Scolastico Regionale Ufficio Scolastico Regionale, Comune di Perugia Informagiovani, Regione Umbria, Provincia di Perugia e diverse associazioni
Facoltà di Scienze Politiche corso di laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali Provincia di Perugia Tucep
Comune di Gubbio, Caritas, Fondazione CariPg
formative comuni. Protocollo di intesa in materia di integrazione e sperimentazione di interventi inerenti la promozione della salute nelle scuole
[2014]
2/10/2011
Protocollo di Intesa tra le associazioni del Tavolo Nuove Generazioni e Famiglia finalizzato allo sviluppo di progettualità nel settore dell‟educazione e del rapporto genitori e figli, del tempo libero e della comunicazione.
Siglato il 31/01/2012
Concorso con le scuole sul tema della sicurezza
24/01/2012
Protocollo di intesa per la rigenerazione urbana del centro storico per creare una rete di cittadini (anche organizzati in associazioni) per realizzare attività di pubblica utilità finalizzate a contribuire al rispetto del decoro urbano ed alla prevenzione delle azioni dirette a compromettere la qualità dell‟ambiente urbano e a pregiudicarne le condizioni di fruibilità da parte dei cittadini Partner: Comune di Perugia, Cooperativa Sociale Borgorete Cesvol, Umbra Institute. Accordo con la DIREZIONE REGIONALE SALUTE, COESIONE SOCIALE E SOCIETA' DELLA CONOSCENZA Servizio Inclusione sociale e integrazione socio-sanitaria, associazionismo, volontariato e cooperazione per la realizzazione di percorsi di formazione rivolto ai rappresentanti del Terzo settore Convenzione INTRA per la gestione biblioteca libri salvati Convenzione per il finanziamento e la gestione del progetto “Zero Waste”
18/05/2012
Accordo di collaborazione per il progetto “ misurazione del valore economico e sociale del lavoro volontario” Accordo di sovvenzione di un progetto nell‟ambito del programma Gioventù in azione. Progetto finanziato Clowns Against Prejudices and Stereotypes C.L.A.P.S. Accordo Cesvol provincia di Perugia per il progetto “Corso Teorico pratico di guida sicura per la terza Età ” Convenzione per tirocini e stage al Cesvol
28/01/2013
Adesione al progetto CO.A.BI.T.I.A.MO per una Comunità Che Accoglie I Bisogni Del Territorio In Un‟ Accessibile Mobilità
15/10/2013
Convenzione per tirocini e stage al Cesvol
04/11/2013
Gestione sportello di Salute In-forma Accordo di partenariato per la realizzazione del progetto CONTEST - COmmunity experimeNts. Through the Exploitation of Social Conflicts, finanziato dalla Commissione Europea a valere sul Lifelong Learning Programme. Convenzione per Progetto di sostegno alle situazioni di povertà in Comune di Gubbio - SOS FAMIGLIA
05/11/2013 7/11/2013
06/11/2012
07/11/2012 28/01/2013
05/02/2013
02/07/2013 08/08/2013
Dal 2013
Piano operativo annuale
[2014]
Da un po‟ di tempo, anche le Istituzioni si stanno facendo apprezzare per una sempre più chiara e veritiera rappresentazione del ruolo e delle reali funzioni del Cesvol, attraverso un graduale processo di conoscenza e chiarificazione di queste, seguendo quasi parallelamente lo stesso processo avvenuto presso le associazioni. In particolare, il fatto che il cesvol operi oggettivamente in una sorta di “posizione privilegiata” nel proprio sistema di riferimento, comincia ad essere visto come una opportunità e come una risorsa da valorizzare a vantaggio di tutti gli attori di questo sistema, a cominciare dalle associazioni meno strutturate e più piccole. Una risorsa cui affidare quel ruolo per tanti anni rincorso e che di fatto gli compete: quello di essere non un competitore delle associazioni né tantomeno un loro rappresentante, ma un soggetto facilitatore nella attivazione di circuiti di relazione, di partecipazione, di conoscenza e di cooperazione inter-associativa. Lo sviluppo di funzioni più complesse ha, infatti, consolidato e, se possibile, accelerato il processo di accreditamento del Cesvol presso le istituzioni (Regione, Provincia, Comuni, Ambiti territoriali ma anche Aziende Sanitarie e Ufficio Scolastico Regionale) che si è concretizzato non solo attraverso la concessione pressoché automatica di patrocini agli eventi realizzati, ma soprattutto in concreti segnali di collaborazione per azioni di coordinamento e di partenariato per progetti. Un accreditamento che è anche confermato dal fatto che il Cesvol, tranne nel caso di Perugia, svolge la sua attività all‟interno di locali di proprietà pubblica, quasi come riconoscimento di una funzione, appunto, di pubblica utilità. Comunque sia, il consolidamento di questo tipo di interazioni in tutti i territori conferma ancora una volta che i centri di servizio non possono essere considerati come organismi isolati, che vivono di vita propria senza alcuna interlocuzione e senza ricevere effetti sempre più strutturali e non sempre prevedibili dal contesto e dalle relazioni che questo contesto produce. Relazioni che possono creare, come accade nella maggior parte dei casi, valore aggiunto: attraverso il superamento dei limiti e delle frustrazioni del lavoro solitario, queste relazioni arricchiscono continuamente lo scenario nel quale viene sviluppata l‟attività del centro e delle associazioni (individuazione delle priorità e dei bisogni – ideazione delle risposte possibili, progettazione partecipata, realizzazione delle azioni, monitoraggio e valutazione) aprendolo alla sollecitazione continua di contesti più allargati che comprendono non solo le associazioni ma anche gli altri attori impegnati nell‟universo delle politiche sociali. Relazioni che possono, d‟altro canto, anche creare qualche corto circuito sostanziale che se di fatto non compromette l‟azione complessiva del centro e delle associazioni, può sicuramente limitarne l‟impatto in termini di conoscenza e, quindi, di giusta valorizzazione e rappresentazione. E‟ questo uno dei motivi per i quali il riuscire, da parte del Cesvol e del volontariato organizzato in generale, a fare emergere con trasparenza e chiarezza i contenuti delle proprie strategie, le azioni e le attività concrete che svolge e farli arrivare compiutamente ai propri stakeholder, resta l‟unica arma a disposizione rispetto alla proliferante letteratura non autorizzata sui centri di servizio, per fortuna marginale, alimentata da poca chiarezza, da scarsa conoscenza di processi, ruoli e funzioni e priva di contenuti oggettivi o riferibili a dati reali e misurabili. Valutare le attività dei centri di servizio in termini di efficacia e di impatto concreto non può essere una sterile operazione teorica finalizzata a creare un documento perfetto ma distante dalla realtà proprio perché non ne calcola tutti gli attori. Il momento della programmazione del cesvol e, di riflesso, quello della rendicontazione, soprattutto a seguito dei recenti processi di allargamento e di estensione della relazione originaria del fondo speciale ad altri attori, quali la Regione, la rete dei Comuni (allargamento sugellato dal famoso accordo per la progettualità sociale del 2007), vanno intesi come parti di un processo culturale
Piano operativo annuale
[2014]
complesso e graduale che investe oltre che i centri di servizio, anche le associazioni e, in questo caso, le istituzioni. Se da un lato si lavora per concertare interventi con le istituzioni, per coinvolgerle ed essere coinvolti in azioni e progetti partecipati, dall‟altro, nel momento in cui tali azioni e progetti vengono valutati in termini di impatto, efficacia ed efficienza si dovrà almeno provare ad includere nell‟oggetto della valutazione anche il ruolo che gli altri attori hanno svolto in tal senso, tenendo nel giusto conto le loro dinamiche e le loro storie, che non sono, chiaramente, governate dal Cesvol. Un sistema di rendicontazione e valutazione serio ed efficace deve, infatti, essere consapevole della rappresentazione che gli altri interlocutori hanno del processo di valutazione, in che ordine di priorità lo collocano, che tipo di contributo reale danno all’intero processo. Anche in questo modo si riuscirebbe ad individuare, ad esempio, le cause, o le concause, di ritardi nello sviluppo di qualche processo programmato che ha dovuto, al momento della realizzazione, fare i conti con variabili che ne hanno compromesso, totalmente o in parte, una concretizzazione ideale. Una serie valutazione dei centri di servizio e del loro impatto, non può essere definita a tavolino, rimanendo rigidamente fissati alla versione primordiale, teorica, formale e dualistica del rapporto CSV - COGE, ma dovrà introdurre le differenti modalità rappresentative e comportamentali delle associazioni ma anche di tutti gli altri attori coinvolti di fatto nella programmazione dell‟attività: sia formalmente (proprio perché esistono protocolli firmati), sia ambientalmente perché nella loro posizione, questi attori istituzionali, possono orientare il destino di molte azioni dei centri di servizio. E del volontariato organizzato in associazioni. Il momento storico
Il vero problema è che questa sorta di legittimazione sostanziale del lavoro e delle prerogative del Cesvol avviene nel periodo di maggior incertezza finanziaria per il Fondo Speciale per il Volontariato che da qualche anno, tra l‟altro, sostiene, tramite il meccanismo della progettazione sociale, non solo i servizi e le attività del cesvol ma anche decine di progetti gestiti dalle associazioni. Per questo, i margini di sviluppo delle azioni fisiologiche all‟applicazione degli accordi sopra menzionati e di tutta la componente servizi e attività debbono comunque misurarsi con una prospettiva limitata e limitante. Ma forse è anche in quella che dovrà essere la strada della prossima progettazione sociale, nella capacità del sistema di orientarla in un processo di efficacia, efficienza e sostenibilità e reciproca contaminazione tra componente servizi e componente progettazione sociale, nel collocarla o ri-collocarla all‟interno degli standard valutativi con i quali si confrontano i servizi, liberando la progettazione sociale da una sorta di regime a statuto speciale, che va ricercata una delle possibili dominanti del prossimo futuro, sia della progettazione sociale che dei centri di servizio.
[2014]
Piano operativo annuale
DATI E INFORMAZIONI RELATIVI ALLA COMPOSIZIONE E ALLA EVOLUZIONE DELLA BASE SOCIALE
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Natura giuridica dei Soci
Totale soci 2013 = 308, di cui 194 ODV, pari al 63,3% del totale soci10.
10
Leggi, tra gli allegati, la dichiarazione della permanenza dei requisiti prevista dalla normativa in vigore (numero odv superiore al 50+1% del totale soci)