I libri salvati salvano la socialità - storia nr. 20 Tratta da "Storytelling di Volontariato"

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Per ripartire Insieme Storia nr.20



incontri I libri salvati salvano la socialità La “biblioteca” dedicata alla -Poesia delle Donne Il mondo segreto delle biblioteche con il suo carico di sapienza, storie e tradizione apparve di fronte a me in modo nuovo... a differenza di quelle canoniche che avevo sempre frequentato sin da quando ero studente. Si svelava l’unicità del progetto che già nel primo incontro era chiaro e potevo apprezzare l’originalità della piccola biblioteca di paese, che non sarebbe stata solo una raccolta di libri ma un luogo di incontro, di una nuova socialità culturale che aveva il potere di mantener viva la tradizione del luogo interagendo con il mondo intero del sapere. Si apriva un universo nuovo con l’organizzazione delle biblioteche che potevano far rivivere i piccoli borghi dell’Umbria in parte abbandonati e in via di spopolamento da quando le opportunità di lavoro portavano i giovani nelle città più sviluppate nel settore industriale o dei servizi e certamente più comode nelle comunicazioni. Al “paesello” si poteva tornare il fine settimana, se mai, per un breve saluto ai parenti e per una boccata d’aria fresca, lasciando che si morisse di inedia! Si, la biblioteca era un’opportunità per far rivivere questi borghi ricchi di storia e per ritrovarsi, tuffarsi nella lettura, scambiare idee, invitare autori, organizzare conferenze, dopo aver scelto attentamente, per quanto riguarda i libri, il tema più adatto alla realtà locale, o meglio il “genius loci”, quello a cui il territorio era da sempre vocato al fine di mantenere saldo il legame con la tradizione. “Salvare i libri dal macero” era pure un obiettivo importante che ben si confaceva con la mia indole di volontaria o “piccola missionaria”, come mi chiamava mia madre, consapevole che oggi migliaia di libri vengono “persi” e buttati ogni giorno, sia per fare spazio nelle case sempre più piene di oggetti ingombranti e figli del consumismo, sia per rinnovare gli scaffali, insomma per l’apparenza più che la sostanza. Immaginate invece di considerare le parole, i concetti, scritti nelle pagine e conservati lì per sempre ...quelli sì che sono da salvare sopra ogni cosa anche se la copertina è un po’ sciupata. Aderii con entusiasmo al progetto di INTRA, come poi abbiamo chiamato l’associazione volendo intendere le “Iniziative trasversali” da portare avanti nelle varie realtà paesane che si sperava di coinvolgere successivamente. 89


incontri Cominciai a pensare al tema legato al “genius loci” di Marsciano, il mio paese, che è da sempre identificato con la produzione dell’argilla ma non avevamo molti libri in merito a quel tema e considerai che, se mai ne avessimo trovati in futuro, avremmo aperto anche una seconda biblioteca magari all’interno del Museo del laterizio e delle terrecotte. La storia dei personaggi locali legati alla letteratura mi venne in aiuto. Esisteva già un Fondo Salvatorelli nella biblioteca comunale e dunque pensammo ad altri scrittori del luogo del secolo scorso. Mi vennero in mente: Paola Febbraro, redattrice di Quotidiana di Poesia, nel 1994 curatrice per la rivista Galleria, Lezioni e Conversazioni con Amelia Rosselli, finalista del Premio L. Nobile nel 1994 con la silloge Turbolenze in aria chiara. Giuseppina Locatelli Mosconi, amica di Ada Negri, che fu ospite, più volte nel salotto culturale di Marsciano intorno agli anni ’30 nel periodo in cui, con l’ascesa della borghesia, si avvertiva il bisogno di ampliare i nuovi luoghi della socialità e si avviava un’ intensa attività culturale nel Teatro Concordia, costruito a fine ’800 . Franca Maria Corneli, la poetessa che, frequentando la facoltà di lettere a Roma, entrò in contatto con i futuristi, tra cui Gerardo Dottori; da questa esperienza nacque la tesi di laurea sulla lingua del movimento, pubblicato nel 1942, riferimento negli studi filologici del linguaggio futurista e nel 1943 “L’aeropoema futurista”, con introduzione di Tommaso Marinetti. Conclusi che, forti di questo precedente storico, la biblioteca dei libri salvati poteva essere dedicata al tema della “Poesia delle Donne” . Del resto io stessa scrivo da sempre liriche, faccio parte di giurie popolari nei concorsi letterari, ho organizzato il Premio “Sentieri di pace”, indetto per le scuole. Inizialmente avevo avuto qualche perplessità che mi impediva di non prendere in considerazione la voce maschile che tanto aveva dato alla letteratura nei secoli dedicando alle donne liriche e poemi immortalati, inoltre l’idea aveva il sapore un po’ forzato del femminismo che non mi doveva prendere la mano facendomi commettere errori nella valutazione letteraria. Poi pensai che la poesia delle donne poteva diventare una raccolta completa del pensiero illuminato in campo artistico-poetico nel percorso culturale che le donne avevano fatto nel tempo. Come suggeriva il presidente Giuseppe “lo scopo di una biblioteca 90


incontri dedicata alla Poesia delle Donne era scoprire, presentare, riproporre le piante e i profumi di incantevoli giardini spesso ignorati o perduti, e tributare un omaggio a quella metà del cielo che semina, coltiva (è lo Zenit), a quella metà che s’è sempre dimostrata più sensibile alla poesia dell’altra.” Cominciò così un intenso lavoro per raccordarci con le istituzioni da cui ottenemmo un locale, a dir poco prestigioso, nell’Archivio Storico del Comune. Vi trasferimmo i libri che avevamo e ci accorgemmo che erano piuttosto pochi. Per dare un minimo di dignità alla nostra iniziativa, vi portai anche i libri che avevo a casa. In breve tempo raccogliemmo un grande e cospicuo patrimonio librario; ora abbiamo più di tremila libri di poesia di autori famosi, in tutte le lingue, ma anche di autori locali e pure in dialetto, l’idioma che fa parte della nostra cultura e va preservato. Iniziò il lavoro di catalogazione non solo secondo i canoni seguiti dalle biblioteche nazionali ma secondo “anobii”, un social network che ha il vantaggio di mettere in rete i libri da noi posseduti con quelli di tutto il mondo. Questa operazione avrebbe avuto anche il vantaggio di far diventare la nostra biblioteca dei libri salvati un riferimento per tutti sul tema della poesia. Fu davvero una grande emozione il taglio del nastro, questa volta “rosa” si potrebbe dire, per l’inaugurazione della la “Biblioteca dei libri salvati” dedicata a “La Poesia delle Donne”, fondata il 12/09/09 a Marsciano nel Palazzo Pietromarchi sede un tempo dei conti di Marsciano. Così, dopo quella di San Savino, nasceva la seconda sede delle nostre piccole biblioteche tematiche a dimostrare come si può passare dall’utopia alla realizzazione pratica quando si tratta di progetti importanti in cui si crede veramente. Per l’occasione, oltre alle autorità locali, c’erano nomi prestigiosi del mondo della cultura come Adriana Chemello e Attilio Bartoli Langeli dell’Università di Padova e Vittoria Surian titolare della EIDOS, Casa Editrice di sole donne. La cerimonia fu arricchita dalla presentazione de “Componimenti poetici delle più illustri Rimatrici di ogni secolo”, raccolte nel 1759 da Luisa Bergalli nella prima antologia della poesia femminile, la cui ristampa anastatica è stata fatta da Vittoria Surian che ci ha dato una reale testimonianza della “Bellezza nei Libri al femminile”. Con un’accurata documentazione è stato poi trattato lo “Scrivere delle Donne” da parte di A. Bartoli Langeli, professore di Paleografia Latina all’Università di Padova e presidente della 91


incontri Deputazione Storia Patria dell’Umbria. Particolarmente apprezzata da un pubblico attento e colto la performance poetica di Federica Pieravanti e David Tassi, condotta da una sapiente regia attraverso le più belle liriche di tutti i secoli, A completare l’evento la mostra “Scultura poetica” di Sara Sargentini dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, che ha saputo cogliere le sfumature liriche del nostro tempo. Un vero e proprio gesto inaugurale che suggeriva un nuovo canone di lettura ed è stato di buon auspicio. La nuova biblioteca, che costituisce un’ importante realtà per Marsciano e per tutti noi, ha lo scopo di educare ad una sensibilità verso il patrimonio che i libri rappresentano, salvandoli dall’oblio per i lettori di oggi e di domani e portandoli a rivivere nelle nostre piccole ma preziose sedi. I testi finora raccolti, tutti donati dai privati, sono numerosi ma contiamo sulla generosità delle case editrici, delle librerie, dei lettori, e perché no degli studenti, che di certo accoglieranno l’invito ad adottare un libro. Ora ci restava il compito di organizzare incontri e momenti di vita associativa che consentissero alla biblioteca stessa di diventare un punto di riferimento per la collettività; grandi furono le sorprese che il futuro ci riserbava ! Iniziammo con “Progetto lettura” promuovendo un libro al mese su cui discutere, organizzammo letture alla Casa di riposo locale, all’ospedale dove il progetto ha avuto successo a tal punto che ora stiamo allestendovi una biblioteca sul tema della medicina. Nascevano di continuo idee nuove, come l’eruzione di un vulcano, e si realizzavano con tanto entusiasmo e anche con l’intenzione di collaborare alla formazione dei giovani mettendoli in contatto con le vecchie generazioni da cui apprendere la tradizione su cui confrontarsi. “Cittadini si diventa” , progetto attivato grazie al Cesvol, divenne oggetto di una interessante mostra sul gioco e sul giocattolo come mezzo di conoscenza e formazione per gli alunni che venivano sollecitati a scegliere giochi socialmente costruttivi basati sulle regole di rispetto e accettazione dell’altro. Nell’autunno 2009 organizzammo un incontro con il poeta e drammaturgo vicentino Alessandro Cabianca sul tema “Le donne del mito greco: Antigone, Clitemnestra, Medea”. Sapevamo di sparare alto eppure , sebbene a Marsciano, paese di campagna, di boschi, di laterizi e di terrecotte, la sala si riempì di giovani ed anziani di ambo i sessi, un’ottantina di persone che con le loro domande trattennero il 92


incontri relatore oltre l’orario di chiusura del museo che ci ospitava. Ci sembrava giusto continuare e promuovere anche la ricerca d’archivio e cominciammo a studiare le carte e i documenti che nel passato avevano costituito momenti di impegno locale; così scoprimmo l’importanza del teatro come aggregazione sociale e culturale e pubblicammo in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per l’Umbria il libro “Del diletto e l’istruzione” documenti sul Teatro Concordia. Altri libri, furono poi pubblicati grazie al Cesvol di Perugia, ad esempio la raccolta di poesie sulla 1° Guerra mondiale , in occasione del centenario del conflitto mondiale, “Pensieri di pace”, documenti e pensieri di scrittori da donare agli studenti coinvolti nel -Poster per la Pace- indetto dal Lions Club International, e antologie del concorso letterario nazionale GENS VIBIA, giunto oggi alla 17° edizione. Si, perché era ovvio che legassimo al tema della biblioteca della poesia delle donne un Premio letterario che mantenesse l’identità locale con il nome di una Gens di origini etrusche e promuovesse l’idioma locale dando spazio alla poesia dialettale. Da anni il Premio Letterario vede un successo crescente e, anche se è faticoso il lavoro da svolgere per coordinare la giuria, i partecipanti provenienti da tutta Italia, la lettura delle opere, la cerimonia di premiazione, è un piacere vedere l’affluenza di studenti e poeti che affollano la sala e che hanno avuto modo non solo di scrivere tenendo viva la poesia, ma hanno avuto l’occasione di visitare l’Umbria. Interessanti infine le nostre giornate “Fuori dalle scatole”, organizzate con la partecipazione di tanti volontari intenti ad aprire scatoloni e a smistare i libri, classificandoli secondo il genere e sistemandoli, pronti per essere portati nelle nuove biblioteche che vengono aperte. A volte è capitato che la Tv riprendesse l’evento dando pubblicità alla nostra iniziativa e conseguente arrivo a pioggia di nuovi scatoloni da “sbaraccare”. Eh, sì, un po’ di fatica non guasta…! Grande la soddisfazione di questa nostra creazione che ha il potere di dar vita a momenti sociali vissuti e in grado di coinvolgere giovani e anziani ! Grande il piacere di trascorrere momenti nelle nostre biblioteche che nel frattempo sono cresciute anche nei paesi limitrofi dando vita ad un nuovo modo di vivere e vedere il mondo, un mondo dove occhi scorrono lungo storie di inchiostro, voci discutono tra le rette legnose degli scaffali ricolmi di preziosi tesori che raccolgono il pensiero dell’uomo attraverso secoli e secoli in cui la sua storia si è 93


incontri sviluppata ed evoluta. Intenso è il profumo delle pagine che si lasciano sfogliare con lentezza per assaporare il piacere delle parole non dette o forse raccontate a pochi intimi che ora invece vengono diffuse in modo che tutti possano incamerare propositi, comprendere idee, interiorizzare concetti e provare sentimenti. Le biblioteca dei libri salvati con il loro carico di volumi sono microcosmi avvolti nell’odore inconfondibile della carta dove si legge Orazio, si sfoglia Petrarca, si comprende Dante, alla stessa stregua in cui si riflette sui poeti dialettali locali che si invitano, di volta in volta, ad incontri con il pubblico.

Deanna Mannaioli Associazione Intra Associazione Pegaso Entrambe le Associazioni si occupano di cultura, promozione alla lettura allestimento e cura di biblioteche

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