Per ripartire Insieme Storia nr.44
incontri IL MOBBING, UNA PIAGA SOCIALE L’Associazione Risorsa, nasce a Torino nel marzo 2000, per iniziativa di alcune persone che avevano subito violenze psicofisiche sul luogo di lavoro. Il fenomeno conosciuto come “mobbing” lascia tracce indelebili nei rapporti sociali dei lavoratori coinvolti. Di fronte a queste problematiche i volontari dell’associazione decisero di mettere a disposizione il loro tempo per aiutare gli altri a prevenire e non subire quello che loro stessi avevano patito, oltre che cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica, facendo il possibile per migliorare pacificamente il mondo del lavoro, mettendo al centro la dignità delle persone. Dopo alcuni anni in cui affiancarono i funzionari dello Sportello Mobbing di un’importante sigla sindacale, acquisendo specifica e concreta esperienza, i Volontari di Risorsa si resero autonomi e divennero un’associazione di Volontariato nel settore della tutela dei diritti civili. I volontari, nel loro Sportello d’ascolto e orientamento e con il Gruppo di mutuo aiuto, non hanno turni, ma ricevono le persone quando queste ne hanno bisogno. Può capitare che negli stessi giorni più persone chiedano di essere accolte, mentre in altri periodi pochi si facciano vivi. Occorre tener conto infatti che alcuni utenti vengono da Comuni limitrofi, altri hanno problemi legati alla reperibilità in periodi di mutua. Una particolarità dell’Associazione è che tutti i soci fondatori e i componenti del Consiglio Direttivo partecipano in prima persona alle diverse attività: gestione dello Sportello d’ascolto, organizzazione del Gruppo di mutuo aiuto, l’amministrazione, il marketing, il fund raising, la gestione del sito Internet e della pagina Facebook. I Consiglieri garantiscono infatti quella professionalità e conoscenza del problema che difficilmente Volontari provenienti da altre esperienze avrebbero. Il carattere distintivo di Risorsa, che ne fa il punto forte, è il fornire non solo un orientamento legale, ma soprattutto un aiuto psicologico. 206
incontri Non sempre, anzi, quasi mai, conviene intraprendere un’azione legale per far valere i propri diritti, quindi, ove non si riscontri vero e proprio mobbing ma solo un disagio lavorativo grave, il Gruppo di mutuo aiuto sopperisce alle necessità di chi è caduto in depressione, ansia, stress e attacchi panico, ascoltando il racconto delle vittime, le quali, esternando le proprie vicende a persone che hanno subito violenze simili, attivano tra loro un rapporto di forte empatia. Il nostro Volontariato non è facile, anzi, l’ascolto delle sofferenze altrui riporta alla memoria episodi dolorosi già vissuti. L’esperienza di vita ci lascia dentro la forza di poter riportare un minimo di benessere in chi passa in fabbrica o in ufficio una fetta consistente della propria giornata. Per far comprendere meglio quali sono i problemi che concretamente l’Associazione si propone di aiutare a risolvere, presentiamo di seguito due testimonianze: quella di un utente passato dallo Sportello e che ama scrivere poesie e quella di un Volontario del Gruppo di mutuo aiuto. ADESSO BASTA ! Come bisogna reagire... cosa fare durante il weekend, lacerati dai pensieri dell’ultimo ennesimo e violento colpo di fioretto ricevuto. Un sottile e sfuggente tocco, una parola, una mail....stare male per niente o per tutto. MOBBING la parola mai pronunciata come una forte malattia cui stare lontano. Piango e penso che nulla ha più senso e che nulla potrà riportarmi alle migliori condizioni e situazioni del passato. Ma deve, qualcosa deve accadere, per cambiare, per reagire, per tornare a sorridere. Io, che sempre e da sempre ho dato la passione, la creatività per l’Azienda. Io, che ancora adesso scambio opinioni, auguri con chi del passato ho incrociato. 207
incontri Io, con la mia onestà intellettuale, la correttezza, l’educazione, l’entusiasmo e, passatemi, l’intelligenza e la professionalità, ho insegnato la differenza...ora col dubbio del baratro. Ed ora dopo 21 anni di intenso servizio...trattato come un novizio da educare, da maltrattare in modo sottile, da stancare...perché! E’ questo che mi domando, sempre, ogni giorno perché. Ma adesso Voi ditemi cosa occorre aspettare, cosa bisogna che io e chi come me continuiamo a sopportare. Bisogna per forza ammalarsi col certificato, palesemente, per forza? Cosa, in nome di chi dobbiamo sacrificarci..in questa vita che è anche altra vita e che vita è altrove. MIGUEL, I MULINI A VENTO…E IL GRUPPO DI MUTUO AIUTO RISORSA – rapporto di un Volontario Miguel è originario del Sud America, ha vissuto negli Stati Uniti, ma temendo di diventare obeso davanti alla televisione, ha scelto di vivere in Italia, perché più stimolante. Lo scopo della sua vita è di aiutare gli altri, facendo loro un po’ da padre, visto che non lo è nel privato. Per questo ha svolto il lavoro di OSS nella sanità, ha subito mobbing e, licenziato ingiustamente, è una delle poche persone ad aver vinto la causa legale con diritto al risarcimento del danno e al reintegro, anche se ciò non si è ancora verificato in concreto. Miguel è uno dei più assidui frequentatori del gruppo e dichiara di sentirne i benefici. Quella sera i partecipanti al gruppo erano abbastanza rilassati: stimolati dal “facilitatore” a dire cosa provavano in quel preciso momento; c’era chi vedeva cieli azzurri, chi semplicemente diceva di essere sereno. Anche Miguel era sereno, anzi di più, e prese a raccontare di come, da paziente di una clinica psichiatrica, si trasformò in uno che aiutava gli 208
incontri altri. Per inciso, i suoi mobber cercavano di farlo passare per pazzo, ma non ci sono mai riusciti. Infatti Miguel ha una fiducia incrollabile nel fatto che prima o poi la giustizia trionferà ed in ciò è aiutato da una fede incrollabile nel divino. Ha anche tanti altri problemi, di salute, di casa, di soldi e forse, dice, sarà presto costretto a vivere in un camper, ma ha il sogno di comprare un appartamento tutto per lui. La sua calma di fronte a questi problemi è veramente “olimpica” e suscita la reazione di un’altra partecipante che giudica le sue battaglie contro “mulini a vento” perché di difficile soluzione. In attesa del risarcimento non si illude sul reintegro, perché si rende conto che i suoi capi ricomincerebbero da capo. Miguel sta cercando un nuovo lavoro e frequenta un corso della Regione Piemonte per la riqualificazione dei disoccupati. Riteniamo che la partecipazione attiva del lavoratore al suo reinserimento, la sua umiltà, ma anche la dignità che deve essere rispettata siano un mix indispensabile nel nuovo mondo del lavoro, poiché la dignità è quel di più che supera la vecchia concezione di diritti e doveri dei lavoratori. Proprio la dignità è ciò che più mi piace in Miguel, e penso a quando, proprio per dignità, ha rifiutato l’offerta di un sostegno economico da parte di alcuni di noi. Ecco, questi sono i personaggi che fanno dell’Associazione Risorsa un qualcosa di particolare, magari un po’…naif, ma che da 15 anni cerca di aiutare, anche e soprattutto psicologicamente, chi soffre di disagio grave nel mondo del lavoro. Ferdinando Ciccopiedi Associazione RISORSA Prevenzione e sostegno alle persone colpite da mobbing e disagio sul lavoro
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