Volontariando sulla Via Francigena - Storia nr. 9 Tratta da "Storytelling di Volontariato"

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Storia nr.9



incontri “VOLONTARIANDO” SULLA VIA FRANCIGENA Sulla Via Francigena siamo andati, da Maria Vittoria e Paolo accompagnati. Era una bella giornata soleggiata e abbiamo fatto una lunga camminata. Da Settimo Vittone a piedi siam partiti e su alla Pieve di San Lorenzo siamo saliti. L’antico battistero abbiamo ammirato e una credenziale ci hanno timbrato. Nelle gallerie di kiwi e viti ci siamo inoltrati e tra gli ulivi siamo sbucati. All’antro della strega siamo scampati e al castello di Montestrutto siamo arrivati. Quante storie Paolo ci ha raccontato e quante cose abbiamo imparato... Questo è l’inizio di una lunga poesia che ci hanno inviato i simpatici alunni di una scuola elementare qualche giorno dopo averli accompagnati in escursione lungo la Via Francigena. Ricevere queste righe è una delle cose che più mi ha commosso da quando ho il piacere di fare la volontaria!! Ricordo bene quel giorno in compagnia di Paolo, presidente dell’Associazione LA VIA FRANCIGENA DI SIGERICO di IVREA: eravamo sul tratto francigeno canavesano e, su richiesta delle insegnanti di un Istituto scolastico, accompagnavamo i bimbi a conoscere il nostro territorio. Erano parecchi, tutti vivaci, ma educati e molto attenti a ciò che spiegavamo. Fra loro, Cecilia, una graziosa bimba con le trecce e le lentiggini, la più minuta del gruppo: mi sembrava la più interessata. Imboccata la larga mulattiera per salire verso la Pieve di San Lorenzo a Settimo Vittone, sorridendo, mi chiese: “Ma… ma 49


incontri tu... sei una maestra?” Ansimando un po’ perché quel tratto era leggermente ripido le risposi: “No…. non sono una maestra, sono una VOLONTARIA!”. Mi offrii di portarle per un po’ il suo zaino, faceva caldo, la fatica iniziava a farsi sentire e iniziai a raccontarle... Qualche tempo fa, dopo quasi 42 anni di lavoro, raggiunsi finalmente il sospirato traguardo della pensione!! La mia vita stava cambiando radicalmente… Negli ultimi anni di lavoro, durante le brevi settimane di ferie avevo scoperto il piacere di camminare a piedi per lunghi tratti…. scoprendo che solo così, con lentezza e tranquillità, mi gustavo il paesaggio, l’incontro con le persone, la bellezza della natura, dell’arte e dei piccoli borghi che attraversavo. Riuscivo ad essere serena, in compagnia dei miei pensieri! Tempo fa avevo letto questa frase: “SOLO DOVE SEI STATO A PIEDI SEI STATO VERAMENTE”! Verissimo!!! Peccato però dover riprendere il lavoro... Poi un giorno, durante una delle mie passeggiate, ho conosciuto l’associazione di cui ora faccio parte, anche in qualità di consigliera. In realtà volevo “staccare la spina” per un po’, ma qualcosa mi ha spinto ad accogliere la proposta di buon grado, anche se con un po’ di timore. Se qualcuno mi chiedesse perchè faccio la volontaria la prima risposta che mi viene in mente è perchè mi piace. Mi piace perché, dopo tanti anni trascorsi al chiuso in un ufficio, ora posso tenere le gambe in attività e continuare ad allenare il cervello in molteplici impegni. Ma ci sono tante altre motivazioni. è bello poter regalare un po’ del mio tempo a qualcosa o a qualcuno: al mio territorio, ai miei amici del consiglio direttivo, ai soci, ai pellegrini e soprattutto ai giovani. In una società in cui tutto si può comprare, credo sia importante donare il proprio tempo per una giusta causa! 50


incontri è bello organizzare, creare, avere nuove idee per dare un contributo migliorativo! è bello partecipare ad incontri che possono anche arricchirmi culturalmente! è bello incontrare i pellegrini, accompagnarli, consigliarli e sentire le loro storie personali. Se ne incontrano di ogni nazionalità e ognuno di loro ti stupisce: giovani, meno giovani, famiglie con bimbi. è bello, anche se a volte pesante, organizzare una escursione o un evento, contattare musei, pro loco, guide, preparare locandine, scrivere racconti sul sito web. Se a volte è faticoso, so che c’è sempre un altro volontario che mi incoraggia e mi aiuta! Noi del direttivo siamo una bella squadra, a volte si discute (come nelle migliori famiglie), ma si trova sempre conforto e collaborazione per gestire al meglio l’associazione, dividendoci i numerosi compiti. è bello collaborare con enti ed altre associazioni per il bene comune, non coltivare il proprio orticello, ma seminare per diffondere insieme la conoscenza del territorio, l’accoglienza e la cultura. è bello raccogliere il frutto del nostro lavoro: la buona riuscita dell’evento, il “grazie” di un socio, la cartolina di un pellegrino che abbiamo aiutato o la felicità di accompagnare i giovani sono alcuni dei premi che ti fanno dimenticare la fatica delle ore passate al lavoro! Nel frattempo ho avuto il piacere di diventare nonna: è stato il regalo più bello che mi ha riservato la vita! Questo mi ha stimolato l’idea di lasciare qualcosa a chi ci sarà dopo di me. L’associazione è importante, spero di aiutarla a crescere e a consegnarla, quando non sarò più in grado di essere utile, a persone volonterose che credano, come me, che fare il VOLONTARIO E’ BELLO PER SE STESSI E PER GLI ALTRI! Certo non sono sempre rose e fiori, difficoltà a volte ne ho trovate: mi è capitato di essere un po’ demoralizzata dalle difficoltà e dagli impegni burocratici, preferisco le attività più creative, ma il mio ruolo di segretaria mi impone anche questo peso. Nei primi tempi avevo quasi timore di esporre idee innovative, ma il 51


incontri lavoro che ho svolto per tanti anni mi ha insegnato che, con le buone maniere, si può dire tutto ciò che si pensa. Credo di aver portato, unitamente alla grande esperienza dei consiglieri più anziani, un contributo a lavorare meglio. Faccio tesoro di tutto ciò che ho imparato dal consiglio direttivo. Alcune persone hanno fondato l’associazione e l’hanno coltivata con amore e dedizione, e, nonostante tutte le difficoltà incontrate, mi hanno permesso di credere nell’associazione stessa e ad acquisire la consapevolezza di trasmettere alle nuove generazioni il desiderio di diventare a loro volta volontari. Tornando alla camminata di quel giorno sulla Via Francigena, abbiamo trascorso davvero una bella giornata, i bimbi si sono divertiti, hanno ascoltato ubbidienti i racconti di Paolo, hanno camminato volentieri, anche se con un po’ di fatica. Giunti ad un parco giochi situato lungo il percorso, la fatica è improvvisamente sparita per dare spazio al divertimento, con vociare chiassoso ed allegro! E la bella poesia termina così: ...siamo giunti ad Ivrea tutti contenti.(*) Anche quelli tra noi più cittadini han ben camminato, come veri pellegrini. In compagnia abbiam percorso la via che ricorderemo sempre con tanta allegria. Un grazie di cuore ai nostri accompagnatori generosi e forti camminatori! (*) Ma la più contenta ero io perché Cecilia, quando ci siamo salutate mi ha sussurrato: DA GRANDE ….. FARO’ LA VOLONTARIA!!! Maria Vittoria Bianco Associazione La via Francigena di Sigerico Ivrea L’associazione valorizza il territorio Canavesano curando e facendo conoscere la via Francigena di Sigerico 52


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Paolo

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