In diretta dal passato

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INTERVISTE IMPOSSIBILI a cura di

Marina Antonini


Quaderni del volontariato 8

Edizione 2016


Cesvol Centro Servizi Volontariato della Provincia di Perugia Via Campo di Marte n. 9 06124 Perugia tel 075 5271976 fax 075 5287998 www.pgcesvol.net pubblicazioni@pgcesvol.net

Edizione Settembre 2016 Coordinamento editoriale di Stefania Iacono Stampa Digital Editor - Umbertide

tutti i diritti sono riservati ogni produzione, anche parziale, è vietata

ISBN 9788896649558


Ci sono tanti modi per raccontare l’impegno e la cittadinanza attiva. Anche chi opera nel volontariato e nell’associazionismo è ormai pienamente consapevole della potenza e della varietà dei mezzi di comunicazione che il nuovo sistema dei media propone. Il Cesvol ha in un certo senso aderito ai nuovi linguaggi del web ma non ha mai dimenticato quelle modalità di trasmissione della conoscenza e dell’informazione che sembrano comunque aver retto all’urto dei nuovi media. Tra queste la scrittura e, per riflesso, la lettura dei libri di carta. Scrivere un libro per un autore è come un atto di generosa donazione di contenuti. Leggerlo è una risposta al proprio bisogno di vivere il mondo attraverso l’anima, le parole, i segni di un altro. Intraprendendo la lettura di un libro, il lettore comincia una nuova avventura con se stesso, dove il libro viene ospitato nel proprio vissuto quotidiano, viene accolto in spazi privati, sul comodino accanto al letto, per diventare un amico prezioso che, lontano dal fracasso del quotidiano, sussurra all’orecchio parole cariche di significati e di valore. Ad un libro ci si affeziona. Con il tempo diventa come un maglione che indossavamo in stagioni passate e del quale cerchiamo di privarcene più tardi possibile. Se poi i contenuti parlano di impegno, di cittadinanza attiva, di solidarietà, allora il piatto si fa più ricco. Diventa come altri grandi segni che provengono dal passato recente o più antico, per consegnarci insegnamenti e visioni. Quelle visioni che i nostri cari autori di questa collana hanno voluto donare al lettore affinché sapesse di loro, delle vite che hanno incrociato, dei sorrisi cui non hanno saputo rinunciare. Il Cesvol propone la Collana dei Quaderni del Volontariato per contribuire alla diffusione e valorizzazione della cittadinanza attiva e dei suoi protagonisti attraverso la pubblicazione di storie, racconti e quant’altro consenta a quel mondo di emergere e di rappresentarsi, con consapevolezza, al popolo dei lettori e degli appassionati. Un modo di trasmettere saperi e conoscenza così antico e consolidato nel passato dall’apparire, oggi, estremamente innovativo. Salvatore Fabrizio



Ad Argia, al suo impegno instancabile


Indice Introduzione p. 9 Lucy p.11 Penelope p.20 Olimpia p.28 La strega di Hans e Gretel

p.42

La Contessa di Castiglione

p.51


In diretta dal passato 5 interviste impossibili a donne famose a cura di

Marina Antonini



Interviste impossibili

In diretta dal passato: cinque interviste impossibili a donne famose di Marina Antonini Le interviste impossibili danno modo a personaggi illustri del passato di raccontare il loro pensiero e la loro storia coinvolgendo e informando il lettore o il pubblico attraverso un dialogo denso e serrato. Le interviste contenute in questo libro sono rivolte a donne famose che raccontano le vicende della propria vita pubblica e personale secondo il “loro” punto di vista, un punto di vista femminile, spesso ignorato nelle versioni della storia ufficiale. A cominciare per la precisione, non dalla storia, ma dalla preistoria. Cosa ci racconterebbe, infatti, se potesse, del ruolo delle prime donne nella società arcaica, la piccola australopiteco emersa dagli scavi e scoperta dall’archeologo Swanson, chiamata Lucy in omaggio alla famosa canzone dei Beatles? Procedendo nell’era favolosa dei miti, Penelope, la fedele sposa di Ulisse, ci svelerà finalmente la sua versione del mito della tela, che forse ci sorprenderà. Potremo apprendere dalla viva testimonianza di Olimpia, detta la Pimpaccia, l’incredibile carriera di una donna che voleva diventare Papessa. Conoscere la vera storia della strega di Hans e Gretel, forse immaginaria ma altamente probabile. Infine sapremo dalle parole della bella Contessa di Castiglione in che modo ella si sia generosamente adoperata per la causa del nostro Risorgimento italiano. Le interviste sono in chiave comica, ma si inseriscono in un percorso originale di rilettura “di genere” della storia. Genere fantastico, quindi, e, naturalmente, femminile.

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L’ Associazione Donne contro la guerra fondata nel 2003 da Argia Fernanda Simone ha tra i suoi obiettivi: valorizzare il punto di vista femminile, contrastare le disuguaglianze, le discriminazioni e le violenze di genere. Dal 2009 gestisce a Spoleto un Punto d’Ascolto per donne vittime di violenza e maltrattamenti. Ha prodotto cinque spettacoli di letture di poesie con musiche e immagini e pubblicato il libro di Beatrice Lilli “Rose rosse, 17 anni di violenza domestica”. La pubblicazione del libro “In diretta dal passato:cinque interviste impossibili a donne famose” scritto da Marina Antonini è finalizzata alla raccolta fondi per tenere in vita il Punto d’Ascolto di Spoleto. Un grande ringraziamento al Cesvol di Perugia che ha accolto la richiesta di pubblicazione sostenendo così l’impegno dell’ Associazione contro la violenza sulle donne.

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Intervista impossibile a Lucy Scena : due sedie divise da un tavolinetto basso. L’ antropologa- intervistatrice (un po’ estrosa e irritabile) entra, si siede e posa la sua grande borsa sul tavolinetto. Di lato una quinta dalla quale uscirà Lucy INT Benvenuti a questo incontro straordinario, unico al mondo, con la nostra progenitrice che forse già tutti conoscete, almeno per sentito dire: la vera, unica, inimitabile “prima donna”, il piccolo australopiteco femmina chiamata Lucy dal suo scopritore proprio perché, mentre rinveniva i suoi piccoli resti, stava ascoltando alla radio la famosissima canzone dei Beatles! LUCY (da fuori) Uffa u’ gnaffa! INT vi...

Ecco sentite, Lucy è a suo modo ansiosa di conoscer-

LUCY Gneeee!! (intonazione ehhh! Come no?) INT Mi direte, ma come è possibile che lei sia qui? Ebbene, grazie ai progressi della moderna genetica, gli scienziati hanno clonato la piccola Lucy che è riemersa dal passato per raccontarci la sua storia. Vi sembra una stupidaggine? No e no ! Si tratta invece di un evento straordinario. Pensate, ora l’ascolterete e la comprenderete, perché io ho studiato il suo antichissimo linguaggio subumano, il “Cuccuggnò”. Le rivolgerò delle domande e lei risponderà perché comprende perfettamente la nostra lingua, pur non parlandola, e io tradurrò per voi le sue risposte. Ed ora, ecco a voi, Lucy!!! (canzone dei 11


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Beatles Lucy in the sky) LUCY NON ENTRA INT

Lucy, tesoro, tocca a te, entra...

LUCY Ggnò INT

E’ un po’ timida...Ma su dai, Lucy, fatti vedere...

LUCY Ggnò e ggnò INT Un applauso di incoraggiamento per Lucy! (applauso) Vedi, tutti ti aspettano... Da dietro la quinta proviene il suono inequivocabile di una pernacchia INT Non è quel che sembra! Nel suo linguaggio questo suono significa grazie grazie! Pernacchie varie INT (seccata) Grazie a te Lucy, ma ora su, coraggio (con tono falsamente dolce) entra... Entra!!! (arrabbiata) LUCY Cucù gnà gnà! (con tono scherzoso) INT Oh, santa pacienza... (tira fuori una banana dalla borsa sul tavolinetto vicino a lei) Guarda tatta che ti dà...mmmm pappa buona...suuu...dai....vieni... Lucy si affaccia, donna primitiva vestita dai costumisti con un 12


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look bizzarro e vezzoso (un osso fra i lunghi capelli neri, collane, vestitino leopardato) Dispettosa, ridanciana, molto espressiva, si muove come chi ha da poco imparato a camminare. Musica. Lucy si siede. L’antropologa le porge sorridendo la banana. Lucy la prende. INT Come potete vedere la sua camminata è ancora un po’ goffa, lei non ha ancora conquistato perfettamente la posizione eretta Mentre l’intervistatrice -antropologa parla al pubblico non si accorge che Lucy ha buttato la banana e ha preso invece dalla sua borsa una merendina al cioccolato, che tenta di scartare per mangiarsela. INT E’ no, quella è mia! (Gliela toglie) Questa ti fa male! Dove hai messo la banana? L’hai buttata! Va bbè, cominciamo il nostro interessante colloquio... guarda Lucy, qui ci sono tante persone, ci sono anche i rappresentanti delle autorità (Lucy sta per fare una pernacchia) no, Lucy, non ringraziare, hai già ringraziato abbastanza! Dunque il grande antropologo Johanson ti ha scoperto nel 1974 in Africa, dove sei vissuta circa 3 milioni di anni fa, però, complimenti, li porti bene! LUCY Gne tu, gne tu... INT Anch’io? (ride forzatamente) Ma io non ho 3 milioni di anni... LUCY Gnoo? INT No! Ma che simpatica! Pensate, ha imparato anche a dire ciao! Dì ciao 13


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LUCY Ciao INT E brava! Ciao! Ciao! Ma dicevamo che Lucy rappresenta un passo fondamentale dell’evoluzione dell’uomo dalla scimmia... LUCY Gno INT

Perchè no?

LUCY Gno Omo...Dogna INT

Ma si, certo, si dice uomo per dire anche donna...

LUCY Gne pecchè? INT E’ un modo di dire, si dice Uomo per indicare la specie umana... LUCY Gnò e gnò! Omo con cocugno, dogna con cocugna! Cuccugnà? INT

Si, vabbè, sono diversi è vero, l’uomo ha il... il...

LUCY Cocugno! INT Si, però non è questa la sede, si parlava d’altro... si parlava ecco si, d’intelligenza! D’intelligenza umana! L’uomo si distingue per la sua intelligenza da... LUCY Cocugno!

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INT

Da essere superiore, che ragiona, pensa, lavora, crea...

LUCY Dogna...!!! (come dire è la donna che fa tutto questo) INT Ma anche l’uomo penserà, lavorerà, creerà, no? ...Uomo e donna! Tutti e due! Ma proprio ‘na femminista di 3 milioni d’anni fa, me doveva capità! Bene, brava! Comunque, questa piccola deliziosa scimmietta (Lucy sta frugando nella sua borsa, le dà uno schiaffo sulle mani) un po’ indisponente, sta a dimostrare l’evoluzione del DNA, la cui impronta è assolutamente femminile, verso la specie umana. Oggi la ricerca punta a indicare un’unica donna come sorgente di geni per tutta la razza umana. Viveva in Africa circa 300.000 anni fa e i suoi discendenti migrarono dall’Africa in tutto il mondo. Lucy è un’antenata di questa generatrice dell’umanità!(Lucy le ha preso gli occhiali da sole dalla borsa e se li è messi) Eh, no cocca, gli occhiali no, che so’ pure firmati! (Glieli toglie, Lusy si mostra dispiaciuta) Allora, Lucy, parlaci di te, racconta, com’era la tua vita nella selvaggia savana africana? LUCY (Ci pensa un po’ su) Sempre panzugna INT

(traducendo) Avevo sempre il pancione...

LUCY scodella cuccugnetti (fa il gesto di cullare i bambini) INT

mettevo al mondo molti bambini...

LUCY ugno dugne tregne cinque... INT uno due tre cinque... diciamo quattro, Lucy ha qualche problema con la matematica... 15


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LUCY Gno, scodella puro dugne... INT

Ah, parto gemellare...accidenti che prolifica... E poi?

LUCY Cerca magna magna, cerca cerca... INT

Cercavo il cibo per tutti...

LUCY idea!...Cucugna idea... INT

mi facevo venire delle idee...

LUCY cucugna camelle... INT

ho inventato le pentole...

LUCY cucugna cimiciari... INT

ho inventato le pelli per vestirsi...

LUCY cuci cuci, cucigna cucigna, sciacqugna sciacqugna, stira stira... INT

cucivo, cucinavo,lavavo, stiravo? Ma come stiravi?

LUCY (Fa il gesto di tirare con forza una stoffa immaginaria) Hiii stira stira... INT Ah...(perplessa) Bah...Quindi la cura dei bambini, la ricerca del sostentamento, probabilmente raccoglieva tutto il giorno bacche radici, frutti della terra, si occupava di tutto Lucy, inventava dei piccoli utensili per la vita quotidiana, piĂš 16


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tardi probabilmente sarà lei ad inventare l’agricoltura, sarà lei a inventare il linguaggio, le femmine si sa quanto chiacchierano, sarà lei a tenere unito il gruppo con le sue piccole grandi attività così necessarie per la sopravvivenza di tutti... Mentre lei parla Lucy ha preso dalla sua borsa una rivista femminile di moda tipo Vogue e la stà vezzosamente sfogliando. INT Ma te voi sta’ ferma...(rimette a posto la rivista) La domanda è: ma l’uomo invece, che faceva... LUCY Omo omo? INT

Si, l’omo omo...

LUCY Omo con cocugno? INT Si si, il compagno di questo splendido cammino verso l’evoluzione umana, il tuo compagno di vita, cosa faceva? Lucy è pensosa, si gratta un po’ la testa INT Ma com’è che ce pensi tanto, Lucy, non è una domanda difficile, cosa faceva il primo uomo della terra? E sarà andato a caccia, no? Si sa, l’uomo è sempre stato cacciatore... LUCY Gnè gnè (fa “così così” con la mano) INT

Qualche volta... E allora che faceva tutto il giorno?

LUCY Gne gne (fa il gesto di guardare lontano con la mano sulla fronte)

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INT Ah...controllava il territorio... e certo era il maschio dominante... scrutava l’orizzonte...guardava guardava... e poi? Che altro faceva tutto il giorno? LUCY (guarda ancora) Gne gne INT

Si...guardava guardava s’è capito...

LUCY Gne gne gnappela! INT

D’improvviso si rianimava, perchè?

LUCY Gnappela! INT

Cosa vedeva?

LUCY Gnocca! INT

Un esemplare femmina avvenente...

LUCY chiappela chiappela INT

Le correva dietro con molto vigore...e poi...

LUCY Sdudun sdudun.. INT

E poi... sdudun sdudun... come si può tradurre...

LUCY (accenno di mimica) Sdudun sdudun... INT (la ferma subito) Si va bene, ho capito... si occupava di assicurare la riproduzione della specie... Ma... Sdudun sdudun e basta? 18


Interviste impossibili

LUCY Gnè...(Lucy fa “così così” con la mano) INT Si più o meno... Ma che romantico...dunque era il grande selvaggio amatore della savana... LUCY Gnè che? Za za e ciao! INT (Si alza) E che vitaccia Lucy mia... Tutto il giorno a lavorare, procacciare cibo, fare bambini, fare le faccende mentre il maschio dominante se la spassa con tutte e anche velocemente a quanto pare... Dura la vita della prima donna, così lontana dalla nostra... Ma come ha potuto la piccola Lucy sopravvivere alle avversità di quella vita primordiale se non facendo appello a quell’innato talento femminile di cavarsela in ogni situazione con intelligenza e creatività... Lucy s’è rimessi gli occhiali e ha rubato la borsa dell’intervistatrice, se l’è messa a tracolla e sta scappando via zitta zitta in punta di piedi... INT Aoh, do’ vai con la borsa mia... brutta delinquente primitiva, torna qua sa...(Le corre dietro)

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Interviste impossibili

INTERVISTA IMPOSSIBILE A PENELOPE Scena: due sedie. Uno schermo grande sul fondo per proiettare immagini. Entra l’ intervistatrice. INT Buonasera a tutte e a tutti, per la serie delle nostre ormai famose interviste impossibili, abbiamo il piacere di presentarvi un personaggio che da sempre è il simbolo del coraggio e della onestà femminile. Riemersa da un passato glorioso, per raccontarci la sua storia... una delle eroine più conosciute dell’antichità, la regina di Itaca.. Per amore del suo sposo lontano, per non cedere alla prepotenza dei pretendenti invasori ed invadenti...e rimanere casta e fedele, inventò l’inganno della tela... è qui con noi...Penelope!!! Si sentono le note di zorba il greco. INT Che è? Ah...musica greca...famosissima...bella ...suggestiva Un po’ lunga...ma quando finisce... Penelope entra girando avvolta in una tela che srotola mentre gira nella danza... INT Ma che fa... Ah...è tutta arrotolata nella famosa tela... bene...adesso se potesse interrompere questo balletto...peraltro non particolarmente felice... adesso direi che può bastare...Basta!!!!! Penelope dà una piegata veloce alla tela e si siede. Si siede anche l’intervistatrice. INT Siamo veramente emozionati ad averla qui...la sposa di Ulisse, pensate... Nata a Sparta da nobile famiglia...

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Interviste impossibili

PEN Zzz… (dice di no, alla siciliana...) INT

Come no?

PEN

Siciliana sono

INT Siciliana??? PEN

Di Siracusa ...Maria Cammela fu Penelope.

INT Ma questo è uno scoop, una rivelazione che contraddice quanto gli antichi storici hanno sempre tramandato su di lei....Straordinario...Lei veniva dalla Magna Grecia... PEN

Siciliana sono!

INT Si va bene, ma allora la Sicilia apparteneva alla così detta Magna Grecia... PEN

Di Siracusa sono, Maria Camm...

INT Vabbè, lasciamo perdere...E come mai il destino ha voluto che lei sposasse il valoroso Ulisse? PEN

Matrimonio riparatore fu...

INT

Ma come, già allora?

PEN ità.

Fanciulla appena sbocciata, profittò della mia ingenu-

INT Possiamo capire.. lei fu abbagliata dalla bellezza di questo giovane e prestante eroe greco... 21


Interviste impossibili

PEN

Macchì!! tappu era e chiattuzzo!

INT

Era basso e tarchiato...

PEN

sempe nerbuso stava...

INT Un po’ nervoso....ma comunque sarà stato dotato di un grande fascino...Era uno che con le parole ci sapeva fare... sapeva parlare...ci racconti...ci riveli... nell’intimità...cosa diceva l’astuto Ulisse? PEN

Minchiate diceva!!

INT Noo! Non dica così!!! La sua fama di uomo passionale è giunta fino a noi!Narrano le antiche storie che lui volle che alla base del vostro talamo ci fosse il tronco di un grande ulivo da lui stesso tagliato...Ma è bellissimo! PEN E io lì, già dovevo capire... INT

Cosa?

PEN Ma uno, che prima fa stu gran talamo, e poi, ci costruisce la casa intorno...ma io già lo dovevo capire, meschina, che iddu un penziero fisso teneva... INT

Sarà stato un amante focoso...

PEN

Sempre fuori casa era! Fuori casa e fuori talamo!

INT Ma lui doveva andare in guerra, tutti lo sanno...Andò a Troia e rimase lunghi anni... 22


Interviste impossibili

PEN

Tutti ce lo sapevano, che ci andava, tutti!

INT

Ma certo, Omero c’ ha scritto un poema ...

PEN

Un poema ci scrissero? E lo lessero???? ...

INT ...

Tutti l’hanno letto! Vent’anni di incredibili avventure

PEN

Traditore fetuso...

INT

No...ma che ha capito...

PEN Vent’anni di crociera a luci rosse ...e io sempe a casa cu sta tela?? INT

Crociera? Ma che dice... Fu il volere degli dei...

PEN

Il tour del Mediterraneo si fece...!!!!

INT Ma che tour, sconfigge il terribile Polifemo... e poi incontra i mostri, Scilla e Cariddi... PEN Ma quando mai...“da Polifemo”, ci andava a bere con gli amici.... INT

...da Polifemo? Ma che era un’osteria?

PEN ... e poi ci pareva di vedere i mostri... tutto ci pareva di vedere!!!! INT

Ma l’incontro con le Sirene... 23


Interviste impossibili

PEN E le Sirene... e Calipso, e tutte quelle vacche, sacre! che non ce le potevi toccare... INT

la potente Circe...

PEN

maliarda di facilissimi costumi...

INT

...famosa per essere una gran..

PEN Buttanazza!! INT (l’interrompe)….grande maga, che con le sue arti magiche trasformò tutti in maiali... PEN

Ma...quelli già porci erano

INT Passiamo oltre... parliamo della lunga attesa di suo marito.. PEN

lunga...lunghissima fu

INT I pretendenti rimasero per anni ad Itaca, cercarono in tutti i modi di corromperla...di convincerla a cedere...a sposare uno di loro... La vedo scossa...posso immaginare...fu terribile PEN

Terribile fu...

INT Dovette sopportare prepotenze...minacce...su su coraggio, non faccia così, ci racconti di quegli uomini che ogni giorno la insidiavano con continue profferte d’amore...

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Interviste impossibili

PEN

Beddi erano!!! Beddi!!!Come il sole!!

INT Ah... (Vanno le foto dei bellissimi guerrieri del cinema) Ma chi sono questi? Ma no, siiii....e che erano così? Ammazza ... PEN

Giovani, forti, come statue, scolpiti nel mammo erano!

INT

Ma lei...non cedette....

PEN

Ci dissi di no....(molto addolorata)

INT Nonostante le tentazioni...la sposa attende lo sposo, fedele, lei, casta e irremovibile... per vent’anni PEN

Le ragnatele ci feci...!!!!

INT E qui lei, colpo di genio, si inventa che si sposerà solo quando avrà terminato la tela...ma la tesse di giorno e la disfa di notte...per non cedere alla tracotanza dei pretendenti... PEN ...Macchè.... gentili erano, educati...ogni giorno un penzierino, un regalino...M’avesse mai riportato nenti, quel grannissimo ... INT Però qui, qui c’è tutta un’altra versione dei fatti... se i pretendenti non erano prepotenti, cattivi, molesti... PEN INT

Nonsi...ammodo erano...pebbene ... ...ma lei allora perchè ha...ha...fatto tutta sta tela?

PEN pe’...distrammi meschina... pe’ non cedere alla tentazione... 25


Interviste impossibili

INT Ahh...chilometri e chilometri di tela per calmare i bollenti spiriti... Ma a sto punto...poteva pure cedere...scusi... PEN

Eh si...e quello, quanno tonnava, una strage faceva!

INT

Tanto l’ha fatta lo stesso!

PEN

Ma io...salva fui...

INT Salva...e passata alla storia come simbolo di fedeltà e di paziente castità! PEN

Non ci pozzo penzari!!! (si alza)

INT

Che fa, se ne va?

PEN Beddi, beddi erano! E io di no ci dissi! (Si alza portandosi via la tela) Di no!!!!! Ci dissi di no...(Esce gridando) INT (Si alza) Ci disse di no...il vero mito di Penelope... (si volta, vede la famosa foto di Bred Pitt vestito da eroe greco) Però...deve essere stata veramente dura.

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Donna OLIMPIA Maidalchini Panphilj nasce a Viterbo il 26 maggio del 1591 da famiglia benestante. Destinata alla vita conventuale, non si piega ai voleri paterni, e a 18 anni, nel pieno della sua notevole bellezza, va sposa al nobile viterbese Paolo Nini. Non ancora ventenne si ritrova vedova e ricca. Si risposa con il nobile Panfilio Panphilj , si trasferisce a Roma e conosce il fratello del marito, Giambattista Panphilj, futuro Papa Innocenzo X, l’incontro più significativo della sua vita. Impiega tutte le sue energie e la sua intelligenza per farlo diventare Papa e una volta raggiunto l’obiettivo, lei sarà “papessa”: diverrà la dominatrice del Vaticano e una “porta” per ottenere favori. Amante dell’arte e della bellezza, è però una donna senza scrupoli, per raggiungere ricchezza e potere farà di tutto, tanto che il popolino la chiamerà Pimpaccia, e Pasquino, la statua parlante, la colpirà spesso con i suoi versi. Accusata di essersi appropriata dei tesori del Papa, approfittando del suo decadimento mentale, si rifiuterà di restituirli. Morirà di peste nel 1653.

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INTERVISTA A DONNA OLIMPIA Olimpia è seduta sopra un baule. Indossa un abito bellissimo. Si stringe al petto un vecchio libro. E’ velata. Accanto a lei una giornalista con la sua cartellina. GIORN Buonasera a tutti e benvenuti. Siamo felici di avervi qui perché questa sera siamo in compagnia di un personaggio veramente speciale. In diretta dal passato, abbiamo con noi Donna Olimpia Maidalchini Pamphilj, una delle donne più famose della nostra Storia. Siamo alla metà del seicento, un’epoca in cui era molto difficile essere una donna ambiziosa e di successo, vero? Olimpia fa si con il capo. GIORN Su di lei è stato detto proprio di tutto: amorale, empia, intrigante, strozzina, amante del Papa… OLIMPIA (Si alza e toglie il velo) Eh no, cocca, amante del Papa no! GIORN

Perché, tutto il resto si?

OLIMPIA (Olimpia caccia fuori una bella risata romana) Se sa, la gente è invidiosa, c’ha da ridì su tutto, je dispiace se campi… GIORN

E lei campava ‘n c’è male…

OLIMPIA Si, alla faccia delli chiacchieroni bugiardi moramm… Uhh, non me fa parlà, che da quando so’ un fantasma me so’ emancipata e dico pure le parolacce. Ma pe’ forza, 28


Interviste impossibili

te le levano de bocca. GIORN Si, però lei è sempre il fantasma di una Donna Illustre appartenente all’alta nobiltà dello Stato Ecclesiastico… OLIMPIA Appunto per quello… GIORN

Come sarebbe?

OLIMPIA E’ per reazione: perchè in vita so’ stata sempre diplomatica, ero diplomatica in ogni occasione, a pranzo cena e colazione, ero diplomatica dalla punta dei capelli alle unghie dei piedi, da nuda e da vestita, quando ero sveglia e quando stavo dentro il letto… GIORN

Pure dentro il letto?

OLIMPIA Soprattutto dentro il letto… GIORN

Ma come…

OLIMPIA Ammò che fai, core, la santarellina che se scandalizza? Senti, fja, a sedici anni so’ n fiore, bella, intelligente, piena de vita e me schiaffano in convento. Scappo, ma do vado? O convento o matrimonio, e allora a diciotto anni me sposo, con un nobile viterbese amico di mio padre, benestante, commerciante, c’ha i palazzi, c’ha i poderi… io je devo dà un figlio pe continuà il casato e je lo do… Ma poi (Comincia a piangere rumorosamente) GIORN

Ma poi… che è successo… …

OLIMPIA Morono de peste tutte e due… fjo e marito (singhiozza) 29


Interviste impossibili

GIORN (Consolandola) Su su… non faccia così OLIMPIA E così il cielo chiama a sé il mio primo marito… e il mio piccino… GIORN

Che cosa triste…

OLIMPIA Si… Ho vent’anni… sono sola… vedova… (prende a sfogliare il libretto che ha con se mormorando frasi in latino) GIORN Ma che è… il libro delle preghiere… (Cerca di prenderlo) Posso vedere? (Olimpia non glielo vuole dare, lo tira a se un po’ biascicando preghiere, un po’ piangendo, alla fine la giornalista riesce a strapparglielo) GIORN Ma questo… è … ma è l’elenco di tutte le sue proprietà… Tutti i suoi possedimenti… E comincia proprio con quello che le ha lasciato il suo primo marito… una fortuna! OLIMPIA (Si riprende il libro e smette di piangere per assumere un tono trionfante) Eh… si… si… sono ricca! E non ho ancora vent’anni… Sono nel fiore della giovinezza… la buon’anima mi ha lasciato un bel patrimonio … GIORN Ma anche una bella responsabilità. Lo amministra da sola? OLIMPIA E certo! Sono bravissima ad amministrare, cocca. 30


Interviste impossibili

GIORN

Ah, non ne dubito…

OLIMPIA E ho appena principiato… A Donna Olimpia nun la ferma nessuno… GIORN di più?

Ma come, giovane, bella, ricca e libera, cosa vuole

OLIMPIA Voglio diventare nobile. Vojo esse blasonata anch’io… E me ne so trovato uno… GIORN

Un giovane dell’ Alta Nobiltà?

OLIMPIA Dell’alta nobiltà si, giovane non tanto, ha trent’anni più di me… GIORN

Un uomo maturo diciamo…

OLIMPIA Però c’ha certi blasoni… che je fumano… GIORN

Ah Olimpia, lei è un po’ birichina eh…

OLIMPIA (Ride) Senti, core, te dico solo questo: lui era un Panphilj… GIORN

Accidenti. E di nome, come si chiamava?

OLIMPIA Panfilio… GIORN

Che fantasia…

OLIMPIA Marchese Panfilio Panfhilj… senti sto nome 31


Interviste impossibili

quant’ è bello? Che musicalità? E senti questo: marchesa Olimpia Maidalchini Panphilj… GIORN E’ signorile, elegante… è anche un po’ complicato da pronunciare… OLIMPIA E io, a sto nome complicato, je porto in dote: (legge sul suo libro) palazzi e terreni ereditati dal mio primo marito, una collana di perle, un paio di orecchini… e la vita mia… GIORN

Come, che vuol dire?

OLIMPIA Si, la vita, l’anima, me stessa… per uno scopo, un ideale… GIORN

E quale?

OLIMPIA Vojo diventà Papessa…. GIORN Ma Olimpia, non sarà che i titoli le hanno dato alla testa? OLIMPIA No, la testa di Olimpia funziona benissimo. Corre l’anno 1612 e dopo una sfarzosa cerimonia, approdo a Roma, vado a vivere a Piazza Navona…Ma lo sai che vor di? Lì, allora, ci poteva dimorare solo l’ aristocrazia, quelli più blasonati… quelli… GIORN

…coi sordi. Beh, anche adesso…

OLIMPIA Roma! So arivata a Roma! Roma bella, coi suoi palazzi, le Chiese, le piazze, le statue, le fontane… i focaracci…

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Interviste impossibili

GIORN

Come i focaracci?

OLIMPIA Eh si… da qualche anno nella Città Eterna, ogni tanto accendemo un foco, e pe’ tutta Roma se diffonde una puzza de bruciato che t’accora, che permane, entra nella Storia… GIORN

E che è che brucia?

OLIMPIA L’arosto… GIORN

d’abbacchio, de pajata?

OLIMPIA No, d’eretico… GIORN

Ma lei allude alla Santa Inquisizione… ai roghi…

OLIMPIA Devi capì, fja, so tempi difficili… GIORN ti…

Ma come, avete mandato al rogo filosofi, scienzia-

OLIMPIA Maghi, streghe… eretici… seguaci di Satana… GIORN cipata…

Eh no, mo’ non mi dica così, lei che è tanto eman-

OLIMPIA (le tappa la bocca) Shhh, zitta, ce so’ gesuiti dappertutto… Ma che dovevano fa sti Papi, porelli, se dovevano difende.. Ormai il Papato è un vaso de coccio stretto fra la Francia, la Spagna, li tedeschi, i lutererani, gli anglicani, i principi, i riformatori….. Oh, riforma qui, riforma là, della Grande Autorità della Chiesa Unica e Infallibile, non ce rima33


Interviste impossibili

ne più niente… GIORN Ma avete bruciato Giordano Bruno, processato Galieo Galilei… OLIMPIA Quello s’è sarvato, perché ha capito che c’è un momento per parlà, e un momento pe stà zitto… GIORN Ma come, doveva stare zitto un grande scienziato che aveva dimostrato che Copernico c’aveva azzeccato riguardo al movimento dei pianeti… OLIMPIA Zitta! Io non mi impiccio di certe questioni, non sta bene che una signora si interessi de come girano le sfere… C’ho altri pensieri per la testa, io! GIORN

Per esempio?

OLIMPIA Ah, ma tu non me stai a sentì, cocca! Te l’ho detto, vojo diventà Papessa… GIORN Arifacce… Olimpia, ma se la Chiesa è pronta a mandà al rogo uno, solo perché giustamente dice che è la terra che gira intorno al sole, figurate che fine je fa fa a una marchesa un po’ bizzarra che s’è messa in testa di fare la papessa… OLIMPIA A regazzì, che me vieni a dà lezioni di opportunismo, tu a me? Ma io mica so’ una visionaria, non so’ mica Giovanna D’Arco… Sono una nobildonna rampante… una Marchesa in carriera… un’anima devota al cielo ma attaccata alla vita terena… Non posso essere Papa? Lo farà qualcuno per conto mio…

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Interviste impossibili

GIORN philj…

Ah… Ecco…suo cognato… Giambattista Panm-

OLIMPIA Si… lui… lui (ispirata) GIORN Olimpia? Olimpia? (Le passa la mano davanti agli occhi) Dove si trova? OLIMPIA (come allucinata) Quando vado ad abitare a Piazza Navona… GIORN

Ah, siamo ritornati a Piazza Navona…

OLIMPIA lui è lì… ad aspettarmi… ad aspettare la donna della sua vita… Fra noi è un colpo di fulmine… siamo fatti l’una per l’altra… GIORN Sono dichiarazioni compromettenti queste! Ma se prima diceva che non era vero che lei era l’amante del Papa, che erano tutte chiacchiere… OLIMPIA Sciocchezze… E’ solo l’amore per il potere che ci unisce… GIORN Ma non le fa un po’ paura il potere? Non le dà un po’ d’angoscia? OLIMPIA Pe’ niente, fja. Il potere logora chi non ce l’ha. Che l’ha già detta qualcuno sta frase? GIORN

Eh, beh, si…

OLIMPIA E chi era, un Papa? (La giornalista fa un gesto con 35


Interviste impossibili

la mano) Quasi? E me l’ immaginavo. GIOR Dunque… suo cognato è un bell’uomo di quarant’anni, colto, affascinante, intelligente… OLIMPIA … l’uomo della Divina Provvidenza… GIORN e lei capisce subito che Giambattista può realizzare tutte le sue ambizioni… OLIMPIA Si… GIORN Per cui impegna tutte le sue energie, i suoi averi e le sue doti diplomatiche per farlo avanzare nella carriera ecclesiastica e per assicurarsi la benevolenza del pontefice… E’ vero che al nuovo Papa Urbano VIII mandò in dono 467 libbre d’argento? OLIMPIA (accarezzando il baule) Si… ma poi me le so riprese… GIORN Come? OLIMPIA Niente, niente… GIORN E così grazie a lei Giambattista diventa patriarca di Antiochia, poi Nunzio apostolico a Madrid, poi Cardinale… OLIMPIA …e poi Papa! Innocenzo x! Ah, era ora! GIORN

E lei diventa una donna potente…

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OLIMPIA Si, è arivato il momento de raccoje quello che ho seminato… (apre il suo libro e lo sfoglia avidamente) GIORN Si dice che lei è diventata la dominatrice del Vaticano, la più grande Dama di Roma… (Olimpia annuisce compiaciuta) che tutte le mejo feste so le sue… OLIMPIA Tutto vero… GIORN Ma si dice anche che le raccomandazioni se le fa pagare care, che è avida, che presta i soldi a strozzo… OLIMPIA Tutta invidia… GIORN Dice che la sua residenza è diventata principesca e che a Piazza Navona ha cambiato tutto, ma per pagare le spese ha aumentato le gabelle sulla carne, sul sale, sul grano… OLIMPIA Ah, il palazzo del Borromini…che meraviglia… e la fontana del Bernini… un gioiello… ed è tutto merito mio… GIORN Ma Pasquino scrive: noi volevamo altro che guglie e fontane, noi volevamo pane, pane, pane… OLIMPIA Il popolo è ignorante, che ne sa della bellezza… GIORN

….però il popolo la chiama Pimpaccia…

OLIMPIA Il popolo è sempre uguale, è forte con i deboli e debole con i forti… e io sono una donna bella, intelligente, invidiata… GIORN

…però lei non è manco un angioletto… l’ accusa37


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no di essere implicata in un giro di tangenti sulle concessioni di grazie, sulle pensioni, sulle dispense matrimoniali e altro… OLIMPIA Ehhh che è tutto sto clamore… che voi non ce l’avete le tangenti? GIORN

Si…

OLIMPIA …. le raccomandazioni? La corruzione? La mazzetta, la cresta, la bustarella? GIORN Si, ma che c’entra… OLIMPIA ‘O vedi fija? E’ normale… GIORN Ma no, non è normale… tanto è vero che la mandano in esilio a San Martino… OLIMPIA Ah! S. Martino… terra mia diletta (piange e si terge gli occhi con il velo) GIORN

Ma che fa, piange? Perché?

OLIMPIA Mi commuovo sempre quando ripenso a S. Martino… GIORN Bisogna riconoscere che lei ha fatto molto per questo piccolo borgo… Il Papa Innocenzo X ne fece un principato feudale e ne affidò a lei l’amministrazione… Lei ha trasformato la Chiesa in abbazia e rimesso a nuovo il suo magnifico palazzo… OLIMPIA Era stato sempre il mio sogno farne una città… 38


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La mia piccola città… GIORN Si, però era vota! Si dice che per farle cosa grata e ripopolare il suo feudo, il Papa abbia fatto costruire nuove case e che abbia offerto alloggio e denaro a… come dire, pecorelle smarrite… OLIMPIA Delinquenti e mignotte… GIORN

Ma no, scusi, non si dice così…

OLIMPIA ...onde ravvedersi e iniziare una nuova vita. Ed è per questo che ho fatto venire a S.Martino l’insigne reliquia di Santa Francesca Romana. GIORN

Questo le fa onore. Però…

OLIMPIA Daje… GIORN l’accusano di aver fatto rubare al Papa la cassetta delle medaglie… OLIMPIA mai vista… GIORN e che negli ultimi tempi, siccome il Papa non era tanto lucido, lei abbia arraffato quanto più poteva OLIMPIA Le solite malelingue. Ma tanto io ormai ce so’ abituata. Semmai ho prelevato solo il rimborso spese e me so’ pure tenuta stretta GIORN Ma dopo la morte di Innocenzo x, le vogliono fare un processo, perché lei non vuole restituire i tesori che ha rubato al Papa… 39


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OLIMPIA Io nun je ridò niente… perché non ho preso niente… Tutte bugie, la mia vita è sempre stata limpida come uno specchio… E poi, ormai che importa…tanto ariva la peste e bonanotte al secchio… GIORN Lei quindi sostiene che non ha preso niente. Ma, per curiosità, che c’è nel baule? (Fa per avvicinarsi) OLIMPIA (Ci si siede sopra) Ah no! Questo non si può aprire GIORN E perché? OLIMPIA Perché dentro ce so’ i ricordi. I ricordi d’una vita. Tanto, là do sto io, contano solo quelli. Il resto non conta più niente. E adesso fatte da parte, che me vengono a prende l’angeli… GIORN

Non me dirai che stai in paradiso…

Arrivano due Angioloni OLIMPIA Chissà…forse ero più bona che cattiva… O forse il Padreterno s’è confuso… o forse in Paradiso ce vanno tutti… Ma shh… zitta… nun dì gnente… (Agli angeli) Namo, Angelò, namo a casa… (musica, la portano via col baule) GIORN

(colpita)…. E per stasera, dal passato è tutto.

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Nel libro “La strega e il panpepato” pubblicato nel 1981 Hans Traxler (illustratore, caricaturista, amante della letteratura di genere) ricostruisce la drammatica storia della “strega” di Hans e Gretel basandosi sulle scoperte di un certo professore George Osseg, un archeologo della fiaba che fece accurate ricerche seguendo le sue intuizioni e quanto contenuto nella edizione delle fiabe dei fratelli Grimm del 1818 a cominciare da una incisione che raffigurava il sentiero della foresta dello Spessart percorso da Hans e Gretel. Secondo l’autore, partendo da alcuni elementi della fiaba Osseg trovò il luogo dove sorgeva la casa della strega e fece fare degli scavi. Emersero i resti di una piccola casa e di quattro forni, e in uno di essi, lo scheletro di una giovane donna. Osseg in seguito trovò il documento di un processo per stregoneria, in cui una donna, certa Katharina Shraderin, fu accusata nel 1647 con l’assurda imputazione di aver confezionato dolci diabolici, in grado di provocare “bestiali concupiscenze”, e di attirare gli uomini nel bosco coprendo il tetto della sua casetta con “pastizeria”, per ucciderli e divorarli. Secondo il verbale la donna resistette alla tortura e non confessò. Venne assolta, ma in seguito, fu uccisa e bruciata in uno dei suoi forni. Il fatto di cronaca dell’epoca fu poi ripreso, mutandolo radicalmente, dai fratelli Grimm. Forse Osseg non è realmente esistito e la ricostruzione di Traxler è frutto, tutta o in parte, di fantasia. Ma resta il fatto che tantissime donne furono uccise o condannate come streghe perché particolarmente sapienti e capaci, e trasformate nelle creature perfide e sanguinarie delle fiabe.

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Interviste impossibili

Intervista impossibile alla strega della fiaba di Hansel e Gretel Scena: due sedie. Uno schermo per proiettare sullo fondo. Int Benvenuti a tutti. Questa sera vi presentiamo una edizione davvero speciale della nostra rubrica “Le interviste impossibili”. Infatti abbiamo qui con noi uno dei personaggi più conosciuti, e con un certo timore direi, dai bambini di tutto il mondo, la terribile strega della fiaba di Hansel e Gretel! Musica con canti tradizionali germanici. Entra “la strega” ballando, ha una cuffietta bianca e un grembiule. Int Ma che fa… ah…carina questa danza germanica…adesso però se finisse… Grazie grazie…può bastare… Basta!!! (La strega si ferma e si siede) Int

Un applauso per questa orribile fattucchiera!

Katharina Grazzie, molto gentile Int Ma sa che la facevo più racchia? E poi, scusi, perché non si è vestita da vecchiaccia cattiva quale lei, effettivamente, è? Ma via, con quel cappellino...Quel grembiulino... Mi scusi sa, ma non ha azzeccato il look... Non sembra una strega! Katharina Io non zono una strega Int

E già, dicono tutte così... Questo accento vaga42


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mente germanico ci riporta ai luoghi delle fiaba… Katharina Io fenire da foresta di Spessart nell’Assia Int Ah, Spessart, si, in Baviera... infatti , sappiamo che i fratelli Grimm scrissero le loro famosissime fiabe ispirandosi alle antiche tradizioni popolari tedesche... Katharina Fratelli Grimm ezzere poco poco menzogneri Int No no, erano precisi e documentati come tutti i tedeschi, e grandi studiosi di antichi testi Katharina Ya. Loro studiare, documentare e poi scrivere cazzà... Int Non si dice! Ma che si parlava così nella foresta nera? Mi meraviglio di lei! Katharina Io ezzere nera come foresta, io ezzere molto arrabbiata Int Va bene, lei è arrabbiata. Ma stiamo ai fatti. Secondo la fiaba lei era una strega che attirava bambini affamati in una casetta di panpepato e dolci per poi mangiarli. Si ricorda la vocina? “Rosicchia rosicchia, la casa chi mordicchia?” Katharina (Molto arrabbiata parla uno strano tedesco) Ummanzkranz !!!!! Int Non le piace...Bè, sicuramente all’origine c’è stato un antico efferato episodio che si perde nella notte dei tempi, tramandato oralmente dalla tradizione popolare e fedelmente 43


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trascritto dai Grimm... Katharina Nain...no e no. Fratelli Grimm mentire. Int Mentire! Ma scusi, una favola è una favola, è opera di fantasia! Katharina No fantazìa. Favola contiene verità. Int

A si? Allora sul serio lei mangiava i bambini?

Katharina (si arrabbia di nuovo) Unztranz kuzzzztrazzz... Int Guardi che quando fa così, fa paura eh!!! Non faccia così! Già, dopo lo spread, siamo tutti sul chi va là... Katharina Lei poco informata Int

Sullo spread?

Katharina Zu favola! Int Insomma, lei accusa i Grimm di aver mentito. Eppure le streghe sono sempre esistite, oggi nelle favole, e secoli fa, nella realtà. Sappiamo che molte donne nel medioevo, specialmente donne particolari, indipendenti, capaci, furono accusate di stregoneria, perseguitate e bruciate. Katharina Yà! Zì! E’ cozì!!! Int Lei infatti è stata gettata nel forno da Gretel per salvare il fratellino Hansel....

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KatharinA (Arrabbiatissima) Uzzkanz trazzstrapazak zustrumstrappen... Int

Ancora?

Katharina Niente vero, come ampiamente dimostrato da professor Osseg Int E veniamo al famoso Osseg, questo archeologo studioso di favole... Qualcuno ha addirittura messo in dubbio l’esistenza del professor Osseg… Katharina Niente vero!! Osseg essere veramente esistito! Lui grande archeologo! Int

Magari un po’ matto…

Khatarina Niente matto! Lui molto zerio. Voi italiani chiamare matto chi è zerio e zerio chi è matto... Int Ma scusi a me risulta che il professor Osseg se ne sarebbe andato in giro per la foresta nera a cercare.... la casina di pan pepato! Katharina Ya, questo vero. E lui trovata. Int Lui trovata, più o meno nel 1962, quando iniziò gli scavi...come racconta Hans Traxler nel suo famoso libro… Dunque… Osseg affermò di aver usato la favola dei Grimm per trovare la casetta di panpepato, come Schlieman l’Iliade di Omero per trovare le rovine di Troia! Katharina Ya zi lui fatto proprio cozì. 45


Interviste impossibili

Int

Cozì...come? Ci spieghi... (ironica)

Katharina Lui trovato caza di taglialegna guardando zole come scritto su favola, poi trovato zentiero nel bosco gettando zazzolini come Hansel... Int Mi faccia capire bene...Il professor Osseg se ne sarebbe andato in giro per la foresta nera, buttando sassolini come il bambino della favola? Katharina Zi, certo Int seg...

Bè, forse tutti i venerdì non ce l’aveva, questo Os-

Katharina Oh, zi, lui tutto trova... il zentiero come stare zu illustrazione dei fratelli Grimm... Int Ah... l’incisione del 1818, in una delle prime edizioni delle fiabe.... Ma i sentieri del bosco si somigliano tutti… Katharina Tu niente capito! Int

Niente capito...

Katharina Lui tutto trovare, prato dove loro dormire... Int

Siiii....

Katharina Rifàre percorso con briciole di pane...

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Int

Con briciole di pane...

Katharina Trovare fiume come scritto nella favola... Int

Trova fiume e poi?

Katharina Poi trova resti di mia caza. Int

Trova...i resti della sua casetta!

Katharina Resti di caza e resti di quattro forni... Int

I forni della strega! Incredibile! E poi?

Katharina Zulla porta di caza trova cardini di porta spezzati... Int

Spezzati...perchè?

Katharina Perchè qualcuno entrato con la forza! Sfondato porta! Int

Ma i bambini non possono sfondare una porta!

Katharina Pampino no...ma energumeno grande e robusto si... Int Colpo di scena! Secondo Osseg i bambini non sono bambini ma sono grandi! Comincia a diventare appassionante...E cos’altro trova? Katharina Trova me...

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Interviste impossibili

Int

Trova lei?

Katharina Zi, trova me in terzo forno... tutta sbruciacchiata, zi... Intervistatrice E’ vero... Sembra che Osseg trovi i resti di uno scheletro, li fa analizzare e scopre che appartengono ad una giovane donna, che prima di essere gettata nel forno è stata... Katharina (Si mette le mani al collo e mima di essere strangolata) Int Eh, su via non esageri... fu... strangolata... Il professor Osseg consulta allora l’archivio locale e trova la storia di Katharina Shraderin accusata di stregoneria, nel 1647 con l’imputazione di aver attirato gli uomini nel bosco coprendo il tetto della sua casetta con “pastizeria” per ucciderli e divorarli. ... E’ lei... Katharina Ya...Ecco documento antico...questa ezzere io (appare immagine sul video) Int Ecco qua la nostra Katharina, davanti ad uno dei suoi grandi forni...Lei era una bravissima cuoca vero? Risulta che lei vendesse le sue buonissime focacce e i suoi dolci in tutti i mercati e le fiere... andavano a ruba nei conventi e nelle corti... Katharina Zi...io fare torte farcite con miele, focacce alla noce moscata, biscotti canditi alle mandorle e cannella... Int

Si, va bè, non ci faccia tutto l’elenco... 48


Interviste impossibili

Katharina Ma più importante di tutte coze...io inventa ricetta di panpepato, famozizzimo in tutta Germania, ya... Int Ma scusi...era famosa, benestante...perché allora è andata ad abitare tutta sola nella foresta? Katharina Io ezzere scappata Int

Perchè?

Katharina Perchè io avere paura di Hans Int Non certo paura di Hans, il bambino, e poi non si chiamava Hansel? Katharina No, zi chiamare Hans ed essere grande e grosso... Int Dalla storia di Katharina risulta infatti che Hans, pasticcere della Corte ducale, la voleva sposare a tutti i costi. Era così innamorato? Katharina No, lui innamorato di ricetta di panpepato ! Valere molti zoldi... Int (si alza e parla col pubblico, in maniera un po’ enfatica) Katharina però lo rifiuta perché non si fida per niente di lui. Ma Hans le vuole strappare la ricetta a tutti i costi, perciò prima l’accusa di essere una strega, e Katharina dovrà affrontare le torture e il processo. Quando poi lei viene assolta, Hans passa all’azione: parte con sua sorella Greta, cerca la casetta di Katharina nel bosco, la trova, la uccide, la nasconde nel forno, ma non trova la ricetta di panpepato, perchè Katarina l’ha na49


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scosta sottoterra dietro la casa! Katharina fa il gesto dell’ombrello Ah, fanno così anche in Germania? ….dove trecento anni più tardi Osseg l’ha trovata! Katharina mostra il reperto trovato da Osseg, la famosa ricetta Int Eccola!!! La famosa ricetta!!! I fratelli Grimm studiando gli antichi documenti trovarono questo antico efferato fatto di cronaca nera e ne trassero una favola per i bambini. Ma ora noi sappiamo che la strega non era una strega ma una vittima, una donna intraprendente e creativa, che aveva inventato la ricetta del panpepato. (A Katarina) A proposito, lo sa che il panpepato lo fanno anche a Terni? Katharina (Si arrabbia moltissimo) Unzkunzchkpz!!!!! come ozare paragonare mio panpepato di impero germanico con panpepato (espressione di sommo disprezzo)di regione ternana ? (Strappa la ricetta) Straken panpepato ternano, straken... (Se lo mette sotto i piedi e lo calpesta saltellando) Int

Katarina! Ma che fa! Si, va bè, bonazera...!!!

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INTERVISTA IMPOSSIBILE ALLA CONTESSA DI CASTIGLIONE INT Buonasera a tutti, benvenuti all’appuntamento con la nostra intervista impossibile, in diretta dal passato. Giornata della donna e celebrazioni per i 150 anni dell’ Unità d’Italia: e allora perché non dare voce ad una delle protagoniste del nostro Risorgimento? La contessa di Castiglione! Musica: “E’ la bandiera”. Entra ancheggiando sulle note della canzone patriottica la contessa con un vestito d’epoca piuttosto ricco e appariscente. Parla un po’ toscano e un po’ in francese maccheronico. Ha una ampolla dorata e un gran mazzo di vecchi fogli. Sulle note finali fa “la mossa”, roteando i fianchi. Poi si siede INT Una donna molto conosciuta, famosa per la sua bellezza e per il suo fascino, elegante e spregiudicata, passionale e lucida, una donna che per la patria avrebbe dato... CONT ...quello che ho dato. INT Quello che ha dato... Ci parli di lei! Dunque, lei si chiama... Virginia... CONT Sii, hai voglia.... INT Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoini Rapallini e da sposata contessa Verasis Asinai di Castiglione Tinella... E’ così? Mi sono scordata qualche cosa? CONT La mi pare.. ‘un mi ricordo bene... 51


Interviste impossibili

INT

Nata a Firenze...

CONT Ma vissuta molto a Parì.... E defunta lì. INT

Dicevo, nata a Firenze nel....

CONT E là là là là... non si dice la data di nascità di una signorà...Eh! Non se spifferà... INT

Ma scusi...comunque lei è dell’Ottocento!

CONT Ottocento...Si fa presto a dire Ottocento... Sono una donna senza tempo... INT

Si, va bè, mettiamola così...

CONT Nacqui nell’istante in cui una stella cadente passava sulla mia culla : l’ombra, il mistero, il segreto circondano la mia nascita... INT Che però avvenne nel 1837 e non nel 1843 come lei diceva e scriveva... CONT (velocemente) Ahh, je rompe muà le ball... INT Che? CONT La mi senta bene, carina, qualunque fosse la mia età, io fui sempre bella e ammirata... INT Ma certo! Chi era la più affascinante donna dell’epoca, se non lei!

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CONT Wi...se muà... INT

Scusi, ma cosa sono tutti quei fogli?

CONT Sono fogli del mio Journal intime, in cui ho annotato tutto... anche i dettagli più intimi...naturalmant... INT Ma sono i diari che i servizi segreti hanno cercato ovunque dopo la sua dipartita? CONT Wi wi.. E l’anno pure trovati. Che strage! Ci fecero i’ foco, per paura di quel che avevo scritto... INT Lei infatti aveva scritto molto, forse troppo, raccontando tutti i suoi incontri amorosi e poi segreti, intrighi... Aveva anche un codice per catalogare i suoi amanti, in genere piuttosto altolocati, vero? CONT Wi... 43 amanti di cui ho scritto tutto...come, dove, quanto... (fà il gesto con le dita) INT Del resto ha cominciato presto. A diciassette anni lei è già una donna stupenda, alta, bionda, occhi verdi profondi e vellutati... Gli uomini si voltano a guardarla... sono ipnotizzati...Sono...come dire.... sono.... CONT Cochon... (l’intervistatrice la guarda senza capire) Porcon! INT

Eh no!!

CONT Interessati...molto interessati....

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INT

a teatro tutti gli occhi sono puntati su di lei...

CONT Cercè la fem... E che fem! INT Anche il conte Francesco Verasis di Castiglione Tinella e di Costigliole d’Asti, la guarda... CONT (Disgustata) Wee, je vomitè... INT Che c’è? La vedo contrariata. Non le piaceva questo conte? Eppure l’ha sposato. CONT L’era peso eh....Pesant!.... Molto più vecchio di me e noioso, soffocant ... Ho pianto il giorno delle mie nozze... e di certo, non per la contentezza... INT Si, sarà stato soffocant, però lei non fu, come dire, fedelissima... CONT Inevitabl... Je meritè le corn... INT Ma a caldeggiare il vostro matrimonio fu addirittura Massimo D’azeglio...il grande intellettuale... poi primo ministro del Regno di Sardegna, poi senatore, politico,scrittore. E’ lui che conierà per lei il soprannome di Nicchia, conchiglia... Carino, però... Nicchia... CON I’ D’Azeglio... Te lo raccomando... Faceva presto a dire i’ D’Azeglio...a letto col conte ci dovevo andare io, mica lui... E poi sa come lo chiamavano quello là, le dame di corte? INT Chi, D’Azeglio? Una delle figure più eminenti del Risorgimento... Come lo chiamavano le dame di corte? 54


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CON Sporcaciùn! INT Ma come! Lui che disse la famosa frase “ Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani!” CON E si vede che lui, intanto, principiava con le italiane... INT

Ma come, un moderato...

CONT Signorina, ‘un si fidi mai dei moderati! ‘Un c’è di peggio! Son come l’acqua cheta! INT Si, lo terrò a mente... Ma torniamo a noi... Lei sposa il conte Francesco Verasis di Castiglione Ti... CONT Eccetera eccetera... INT E’ un matrimonio infelice, ma le consente di trasferirsi a Torino e di risplendere nei salotti della nobiltà piemontese. E lì, incontra il cugino di suo marito, niente di meno che Camillo Benso conte di Cavour! CONT Un altro moderato.... INT

Che la avvia sulla strada...

CONT Come sarebbe sulla strada?? Jè muà scandalizzè... In strada mai! Ci vuole stile, atmosfera, eleganza, la meson, il letton... o quanto meno un divanò... INT No, io dicevo che la avvia sulla strada della carriera diplomatica...

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CONT Oh, wi wi, voi la chiamate così... Carrierà diplomatìc... Sè... INT Del resto sono gli anni in cui Cavour sta tessendo la sua tela per convincere Napoleone III ad intervenire contro l’Austria. Ed è qui che entra in scena la Contessa di Castiglione, che viene spedita a Parigi per... convincere il Re di Francia ad aiutare il Savoia a diventare Re d’Italia... E cosa le disse suo cugino Cavour prima di partire? CONT Il mi’ cugino Cavour...che l’era brutto eh... di molto... INT

Bè questo che c’entra...

CONT … mi disse : per amor di patria ci si deve sacrificare... riuscite, cara cugina, usate i mezzi che vi pare... ma riuscite! INT

E lei riuscì ?

CONT Naturalmant... INT Il Re di Francia rimase letteralmente incantato dalla sua bellezza... dal suo fascino...C’era qualcosa di misterioso, e al contempo di profondo in lei... CONT Le scollature.... INT Prego? CONT Mi presentai a corte con dei vestiti un po’ particolari, che lasciavano vedere la schiena e le spalle e... quel che c’era... Oh, io avevo degli abiti bellissimi, originali che ideavo io stessa... Bocù charmant...Ho sempre tenuto molto all’eleganza... 56


Interviste impossibili

INT

E le scollature erano eleganti?

CONT Un pizzico di sensualità, fra i pizzi e i veli, non guasta mai...alla guer come alla guer... Vedo, non vedo...vedo! INT Infatti lei rivoluzionò la moda intima femminile, vero? Non più sottovesti pesanti ma raffinati indumenti di raso o seta... CONT Non plù orrible mutandon fino alla caviglià... INT Che lei sostituì con delicate culottes, che erano più charmant, più... CONT più mignò... INT

eh no eh...

CONT mignon...piccole...ehhhh, molto più mignòn... INT e poi grande rilancio di giarrettiere e calze di seta arricchite con nastri e piume e pizzi... CONT Lingerie risorgimental... Una grande rivolusion... INT

La rivoluzione delle mutande

CONT Noi comunque, ci s’aveva un po’ di stoffa addosso, eh, mica come le figliole del vostro tempo, che la girano tutte ignude... INT Non mi farà la moralista proprio lei... Si dice che il Re le abbia fatto molti doni... C’è chi parla di cinquantamila fran57


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chi per le “spese” e poi gioielli, collane ... CONT Ma certo: buste con dentro l’argiant, e graziosi astucci con gioielli … Perchè nei vostri tempi “moderni” non succedono mai queste cose? INT Bè, a volte... (cambiando discorso) Ma scusi, cos’ha in quell’ampolla dorata? CONT Oh...(ne fa vedere un lembo, poi commossa) la camicia da notte che indossai nel nostro primo incontro... INT Nel primo incontro con l’Imperatore Napoleone III? E’ incredibile! L’ha conservata per tutti questi secoli...L’ha portata con sè nell’aldilà.... CONT (sognante)Wi, jè conservè... (l’annusa, poi un po’ disgustata) Le tanf... INT Torniamo a quel momento magico, al suo primo incontro amoroso con l’imperatore che avvenne nel castello di Compiegne CONT Wi, nella camerà azzurrà... INT re?

Lei lo descrive nei suoi diari... Ma com’era l’ imperato-

CONT Oh... quando restano nudi, son tutti uguali, più o meno... INT

Ma lui più o meno?

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Interviste impossibili

CONT Meno INT Gli storici negano che lei abbia avuto un ruolo nella costruzione del regno d’Italia CONT Eh, bellina, senza il consenso della Francia, fare l’Italia era quasi impossibile. Io ho fatto la mia parte. Non dico di essere stata importante come quell’avventuriero... come si chiamava... quel bell’uomo, un po’ selvaggio... ma si, quel pirata... quello che indossava sempre la stessa camicia rouge... demodè, bocù demodè... INT

Ah! Garibaldi! L’eroe dei due mondi!

CONT Garibaldì! Lui c’ ha messo trent’anni a fare l’Italia, io trenta minuti... INT

(scandalizzata) Come può dire questo?

CONT lo lo posso dire con precisione, perché la prima notte, nella camera azzurra, davanti ad un letto grande come un monumento, c’era un pendolo che ha battuto l’una e mezza quando il Re è entrato e le due quando è uscito... Trenta minutì...mezzorà... Neanche poco sa? Bè era la prima volta...dopo han sempre fretta. INT Ma torniamo alla storia patria. Quindi lei pensa di aver avuto un ruolo nel risorgimento... CONT Gliel’ho detto. Quando passavo io c’era un gran “risorgimento” negli uomini.... INT

Ma un risorgimento delle donne, ci sarà mai? 59


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CONT Io ero dell’Ottocento, ma voi siete del Duemila... Allora se eri bella entravi nei salotti che contavano, sennò, anche se te tu eri intelligente... Un mi direte che è ancora così... INT

Bè, veramente...

CONT Insomma, una donna, nell’Italia del dumila, che so, per lavorare, per fare carriera, ‘un dovrà mica ancora andare a letto con un omo potente, magari vecchio bacucco.... Eh? Eh? INT E per questa sera, in diretta dal passato, abbiamo concluso... (La saluta) Orevuar! CONT Se! Orevuar! Salutame a mammà....

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