2 minute read
Nunc Est Bibendum
by #cheauto!
In
occasione della Esposizione Universale e Coloniale di Lione del 1894, monsieur Édouard Michelin, osservando una pila di pneumatici disposti artisticamente, ebbe una geniale idea: “Guarda, con un paio di braccia in più sembrerebbe un omino!”
Advertisement
Questa frase fu l’inizio di tutto, di una magia avventura che ancora oggi, a 120 anni di distanza, non pare avere fine.
Ma bisognerà attendere 4 anni, sino al 1898, per celebrare la nascita ufficiale dell’Omino.
Fu l’artista Marius Rossillon, conosciuto con il nome d’arte di “O’Galop”, a realizzare il personaggio che da allora accompagna generazioni di viaggiatori, rendendolo protagonista di uno straordinario manifesto dal titolo “Nunc est Bibendum” (“Adesso bisogna bere”), in cui cita l’Ode di Orazio per affermare che, in pratica, il pneumatico Michelin “beve” ogni ostacolo.
L’Omino Michelin suscitò subito simpatia e da allora iniziò sistematicamente ad apparire su ogni canale pubblicitario, impegnato a fornire informazioni tecniche relative all’uso corretto del pneumatico.
O’Galop fu stato pertanto il primo a dar vita all’Omino Michelin, ma Bibendum, nel suo lungo percorso, ha acquisito una personalità umana forte, divertente ed estroversa anche grazie ad altri grandi nomi del mondo del design pubblicitario, come Hautot, Grand Aigle, Riz, Cousyn e René Vincent, ognuno dei quali gli conferito un proprio stile e proprie idee, sviluppandolo in forme e design diversi. Ma per rendere l’Omino Michelin facilmente riconoscibile a tutti, era necessario
uniformarne l’immagine. L’obiettivo fu raggiunto allorquando, negli anni venti, gli artisti dediti a Bibendum furono infine invitati a lavorare nello studio grafico Michelin. Con un numero ben preciso di pneumatici come struttura per il corpo e forme definite, a poco a poco l’Omino Michelin divenne il personaggio conosciuto in tutto il mondo: sorridente, gentile, protettivo e pronto ad aiutare ogni utente della strada e a risolvere ogni suo problema.
Lo sviluppo dell’Omino Michelin dice molto della storia dell’industria dell’automobile. All’inizio, i suoi tratti rispecchiano quelli dell’unica classe sociale che poteva permettersi i nuovi mezzi di trasporto (monocolo, sigaro, anello con sigillo, gemelli). Più avanti, grazie alla diminuzione dei prezzi delle automobili, ormai più accessibili, l’Omino Michelin abbandonò gli accessori, diventando per tutti un compagno di viaggio amichevole e ideale.
Anche in campo internazionale la carriera di Bibendum cominciò molto presto. Conosciuto in tutto il mondo sin dagli anni Venti, il suo successo continuò a crescere fino ad essere sancito dal massimo tributo ricevuto nel 2000, quando viene riconosciuto “miglior logo di tutti i tempi” da una giuria di esperti del Financial Times.
Quello stesso anno, l’Omino Michelin diventa tridimensionale, grazie ad un design high-tech in 3D, che ne sottolinea la predisposizione per l’innovazione e la tecnologia.
Per il 120 o compleanno dell’Omino Michelin, L’Aventure Michelin, un luogo unico, aperto a tutti, che custodisce e testimonia la storia e il patrimonio culturale del Gruppo, celebra l’evento con una mostra dedicata, fino al 31 dicembre 2018.
Fin dalla sua fondazione, nel 1889, Michelin è dedita alla produzione e commercializzazione di pneumatici per tutti i tipi di veicoli. Inoltre, Michelin ci accompagna con un’ampia gamma di carte e atlanti stradali, guide turistiche, guide alberghi-ristoranti, il sito Internet viamichelin.it e app e sviluppa materiali ad alta tecnologia per l’industria della mobilità. Il Gruppo ha sede a Clermont-Ferrand (Francia), è presente in 171 Paesi e ha 70 siti produttivi in 17 paesi diversi, che hanno prodotto 190 milioni di pneumatici (2017). Oggi in Michelin lavorano oltre 114.000 persone