Chic Style Winter 2018 - Speciale Natale

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NUOVA RANGE ROVER VELAR

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EDITORE Associazione ! CHIC Testata Registrata presso il Tribunale di Frosinone. DIRETTORE Claudio Giuliani GRAFICA

Advok Studio srl - Grafica & Web / info@advok.it Maddalena Zolfini - Valentina Fanfera DIRETTORE RESPONSABILE Salvatore Pigliasco SS 155 per Fiuggi n 7 03100 Frosinone tel. 0775 961440 CREATIVE AREA / CREATIVE COORDINATOR BRAND MANAGER Claudia Palombi chicstyle.redazione@gmail.com REDATTORE CAPO Claudia Palombi redazione@chicstyle.it

IN QUESTO NUMERO FOTOGRAFIA Riccardo Lancia MAKEUP Francesca Rotondi HAIR STYLE Simona Di Ruzza FLORAL DESIGN La Casa Del Confetto Roccasecca STYLISTS Claudia Palombi Gloria Cerroni REDATTORI Abbruzzese Giulia Capone Claudia Cavaliere Francesca Cerroni Gloria Di Manno Valentina Evangelisti Roberta Guglielmino Viviana Rosamilia Giusi Tomaino Matteo

IN COPERTINA Art Director / Style: Claudia Palombi – Gloria Cerroni Foto: Riccardo Lancia Mua: Francesca Rotondi Modella: Patricia Bolea Hair Style: Simona Di Ruzza Abiti: Zed – Frosinone Decorazioni floreali: La casa del Confetto Roccasecca Strumenti Musicali: Casa Musicale Vicini Location: Interno 36

MODELLE Patricia Bolea Beatrice Simion LOCATION Interno 36 ADVOK

Prossima uscita PRIMAVERA 2019 - Chiuso in stampa il 3 Dicembre 2018 - Tiratura 10.000 copie- Stampati presso World Print S.r.l. I contenuti, le descrizioni, le immagini e le collaborazioni prestate si intendono esclusivamente a titolo gratuito 8

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INDICE

MODA 13 Vestirsi a cipolla 16 Living Coral 18 La parola agli esperti 20 Le campagne del 2019 21 Chic Editorial 28 Speciale Otovision


INDICE WEDDING 61 Chic and green 64

Nell'obiettivo tutta la tenerezza di un neonato

66 Atelier White F. M&V Eventi. Un matrimonio da favola Il profumato mondo 73 di Flavia Bruni 70

ACCESSORI 38 Speciale Medici 42 Accessori Invernali 44 Regali sotto l'albero

FOOD 77 L'eccellenza siede a tavola 78 Intervista a Vergani Panettoni Pasticceria Vesuvio. Il buono di Napoli Caesar Palace Cafè. 82 Momenti da gustare 80

84 Feste UNPO' speciali 86 Videoricette per gruppi sanguigni 88 Capodanno 2019

BEAUTY

89 Real Time. Le torte di Renato

46 Speciale P&B 56 Make-up smokey 57 Tendenze Hair 58

Essenza, quando in testa hai solo la bellezza

LIFESTYLE 91

Elisa Puglielli. Minimalismo cromatico

94 Travel Sara Carturan, giovane artista frusinate Dal Patricano il benessere 96 è servito 95

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CHIC STYLE

NEW EDITION

C

ambiano le tendenze, passano le stagioni, ma noi non ci fermiamo. L’attenzione e il tempo che dedichiamo alle nostre ricerche fa di Chic style il manuale ideale per essere sempre al passo con i tempi, scoprire tutte le novità che riguardano la moda, conoscere nuovi brand e arricchire le proprie conoscenze sui nomi già noti. La vetrina perfetta per i brand di tendenza, un palcoscenico per i nuovi talenti dove troverai ispirazione e suggerimenti per il tuo stile, dall’accessorio all’abbigliamento, la cura del corpo e il makeup. La moda contraddistingue il nostro magazine e lo rende unico, ma proponiamo molto di più. Pagina dopo pagina troverai news, approfondimenti di cultura, attualità, cibo, cinema, eventi, interviste… e dato che il Natale è alle porte, potrai lasciarti ispirare dalle nostre idee regalo e dai nostri consigli per celebrare una delle festività più attese a tema “Chic”. Il tempo del lettore è prezioso, per questo Chic Style promette uno sguardo sempre nuovo. Sulla bellezza, il lifestyle e l’attualità; l’enciclopedia perfetta da sfogliare e leggere in attesa delle feste.


MODA

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ph. A D A M K AT Z S I N D I N G - London FashionWeek Fall Winter2018/ 2 0 1 9


MODA

di G iusi R o s a milia

Vestirsi a cipolla è trendy!

K or s L a nd

C h lo é R e s o rt 2 019

S

iamo esattamente in quel periodo dell’anno in cui ogni mattina, prima di vestirsi, ci si chiede: cosa indossare? Farà tanto freddo? Caldo? Guardiamo fuori cercando di capire la temperatura e di conseguenza scegliamo l’abbigliamento che ci sembra più consono. Spesso, però, a metà giornata ci rendiamo conto di aver fatto scelte poco oculate che si rivelano infauste: maglioni pesanti o jeans troppo leggeri, cappotti invernali oppure chiodi di pelle non particolarmente indicati per il periodo. Uno dei problemi da affrontare è lo sbalzo di temperatura che ci può essere da un ambiente chiuso riscaldato, all’esterno. La soluzione più logica è quella di vestirsi “a cipolla”. Coprirsi, cioè, a strati proprio come quelli di cui è composta la cipolla da cui prende il nome l’espressione. Indossare capi d’abbigliamento più leggeri sotto e più pesanti sopra, in modo tale da potersi togliere i primi in caso di sole oppure aggiungere in caso di vento, pioggia o temperature improvvisamente in calo durante la giornata. La pratica del layering è davvero indispensabile in certe occasioni, ma va fatta con stile! L’elemento base da cui partire è la classica e intramontabile maglietta a collo alto, monocolore o variopinta, l’importante è che non manchi nell’armadio! Potrete utilizzarla anche come sotto giacca oppure usarla su un jeans o un pantalone più elegante. Altro must da tener presente è il poncho! È questo il momento più adatto per rispolverarlo e tirarlo fuori dell’armadio. Pratico e comodo, si può usare anche in ufficio quando si è costretti a stare seduti per troppo tempo. Si tratta di un capo d’abbigliamento molto versatile: sportivo, glamour, sbarazzino. Perfetto durante il giorno, ma anche la sera da mettere su un giubbino di pelle. Potrete anche sostituirlo con un maglione oversize su un pantalone skinny. Molte ragazze preferiscono la comodità e indossano la felpa. Meglio se maxi così da indossare sotto una maglietta a maniche corte in micro fibra o in caldo cotone. Per chi ha bisogno sempre di proteggere la gola e il collo, meglio scegliere una sciarpa da tener sempre in borsa. Non è ancora il momento di tirar fuori le maxi sciarpe di lana, ma andrà

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MODA

Emp or io A r ma n i

M i u M iu -Fa llWin te r 20 18 /20 1 9

benissimo un foulard di maglia o di cotone pesante, ma anche di cachemire. Basterà tirarla fuori dalla borsa, o se volete, legarla come accessorio ad essa, per esser protette, ma senza perdere l’eleganza. Il cardigan è un’altra scelta perfetta per affrontare le fredde giornate invernali, sarà perfetto anche per un giornata uggiosa di pioggia, protegge e ripara, oltre ad essere un capo classico e iconico adatto sia a ragazze che adulte. Molto bella l’idea di abbinarlo ad un maglione o un pantalone dello stesso colore o ad un dolcevita a contrasto. Quale borsa scegliere? Via libera alle borse di ecopelle abbastanza grandi da contenere tutto ciò che vi potrebbe servire: foulard, cappello e anche un mini ombrello. Si può optare anche per le borse in camoscio con lunghe frange in stile etnico, di cuoio, di pelliccia, di lana cotta o anche trapuntate. Quali scarpe indossare? Questa è forse uno degli elementi più difficili da scegliere. Dipende dall’occasione! Se avete in programma una serata elegante, potrete sfoggiare un paio di décolleté di vernice o stivaletti di camoscio. Per una serata informale: scarponcini con i lacci, francesine. Per tutti i giorni: sneakers, slippers o slingback con tacco comodo. La parola d’ordine è: stratificare. Ce lo suggeriscono anche le passerelle: i look overlapped sono un must per l’autunno inverno 2018-2019. Maglie su vestiti, gonne su pantaloni: è tutto un gioco di strati che si mescolano senza scontrarsi mai. I tessuti si mixano per un risultato davvero cool: lana e cotone, tulle e microfibra, pelle e pelliccia..Insomma vestirsi a strati non è solo una necessità, ma una tendenza da seguire.

C hanel

di G iusi Rosam ilia

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MODA

di C laudia Palo mb i

Living Coral un tuffo nel colore del 2019

I

n inverno siamo abituati ad indossare nuance fredde, spente... ma oggi siamo pronti ad illuminarci con la calda tonalità del Living Coral, decretato dal Pantone Institute colore dell'anno 2019. Sfumatura di corallo, appunto, molto chic e che fa subito venire voglia d'estate anche con le temperature sotto lo zero! Come ha spiegato Laurie Pressman, vice presidente di Pantone, intervistata da Associated Press, "Questo colore ci si è imposto in un momento così delicato per l'ambiente, dove i cambiamenti climatici stanno sbiancando le barriere coralline cancellando i loro arcobaleni". Living Coral ricorda infatti la barriera corallina e il vibrante colore del tramonto; è presente in molti posti che vorremmo visitare e in altri minacciati dal cambiamento climatico e dall’inquinamento e, infine, «così come il corallo arricchisce la vita marina, noi vogliamo arricchire questo colore e mantenerlo vivo.» È brioso, giocoso, invita a prendere la vita con leggerezza, è presente in natura e attorno a noi ovunque, anche sui social, influenzerà molto la moda, l’arte e il design: preparatevi a vederlo ovunque su Instagram e nelle vetrine dei negozi. «Incoraggia a fare le cose con uno spirito leggero. Simboleggia il nostro innato bisogno di ottimismo e ricerca di gioia, rappresenta il nostro desiderio di giocosità». Ora non ci resta che attendere!

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MODA

di G loria C err o n i

LA PAROLA

AGLI ESPERTI MAD MODA ACCESSORI DESING Adriana, dell’atelier Mad dice

Il nero ha perso il suo primato ed è

“quest’anno è tutta una paillette!”

stato spodestato a favore del colore!

I capi si riempiono di glitter, filati

Il rosa, ad esempio, ci accompagna

laminati e paillettes di tutti i colori e

dalla stagione passata e sembra

dimensioni. Ognuno dovrebbe avere

non voler abbandonare le tendenze,

nel proprio guardaroba almeno tre

accanto all’arancio e al senape,

o quattro capi paillettati o glitterati,

sempre più in voga. Il fit “a sacco”

per dare un tocco di stravaganza ai

che è stato il trend di questi ultimi

propri outfit ed essere sempre al passo

anni sta lasciando il posto ad una

con le tendenze. I tessuti che fanno

vestibilità molto più slim, metten-

da padroni in questo scenario Glam

do totalmente in secondo piano

sono di sicuro il velluto, la ciniglia,

l’oversize.

tessuti spalmati, laminati e lurex. Non

Le maglie si accorciano, i capi

si può non menzionare l’eco-pelliccia,

spalla tornano ad essere aderenti e a

non solo per le giacche, ma anche per

fasciare il corpo, mentre le vite dei

maglioncini di peluche e borse.

pantaloni si alzano.

MEDICI PELLETTERIA Ovviamente anche i profumi seguono delle tendenze. Andrea, della profume-

giovanili. Perfino Chanel si è adeguato a questa

ria e pelletteria Medici, spiega come

tendenza, con profumi come Coco Noir e Ga-

negli ultimi anni ci sia un uso sempre

brielle, fino ad una variante dell’intramontabile

minore di patchouli all’interno delle

Chanel N° 5, la cui composizione risulta all’ol-

fragranze. Brand che avevano fatto di

fatto molto più dolciastra e contemporanea.

quest’essenza un marchio di fabbrica ,

Per quanto riguarda le borse, abbiamo chiesto

come Creed Aventus e Fahrenheit, hanno

quale fosse il modello e il brand più richiesto.

abbandonato la tradizione a favore di

La risposta è stata immediata : senz’altro lo zai-

profumazioni più dolci e moderne. I

netto Love Moschino, soprattutto dalle ragazze.

profumi stanno letteralmente seguendo

Giovanile, simpatico, comodo, adatto a qual-

la scia di “Angel” di Thierry Mugler,

siasi occasione, lo zainetto Love Moschino è

dunque fragranze più dolci, floreali e

decisamente un “must have” per chi adotta un look casual, ma anche per chi preferisce uno stile particolare, fuori dagli schemi o dall’animo un po’ rock. Accanto allo zainetto, ci sono sicuramente i cestini Pomikaki, la shopper double face di Patrizia Pepe e le borse Braccialini.

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MODA

di G loria C e rro n i

ZED Da Zed possiamo trovare tantissime firme e brand molto diversi tra loro, Ma c’è qualcosa che accomuna tutte queste collezioni? Donatella, senza pensarci due volte ci dice: Il cappotto. Ed è proprio così, ma non è il cappotto scuro, con la spalla scesa e magari con un fit a uovo o a sacco come l’abbiamo visto fino allo scorso inverno. Il cappotto a doppio petto 2018/2019 è imponente, molto lungo, con le spalle ben costruite, un fit slim che contrasta meravigliosamente con l’ampiezza dei reverse e la lunghezza delle maniche,

linea, slanciata quasi scultorea… è il massimo, soprattutto se a quadri o in tartan, che è il tessuto emblematico di quest’inverno. Accanto al tartan c’è stato un grande ritorno del Pied de Poule, mentre per quanto riguarda i colori, tra i primi posti ci sono di sicuro il senape, il petrolio, il viola e il cammello.

Il cui risultato è una siluhette longi-

APPONI SPACE Fabiola prevede un inverno molto colorato, tra tonalità aranciate, turchesi, gialle e l’immancabile rosa (che ormai è il nuovo nero) con fantasie a quadri, fiori, vichy, tweed e tartan. I tessuti, le eco-pelli e le eco-pellicce hanno di sicuro la meglio sul piumino, ma al primo posto ci sono tessuti morbidi e strech; immancabile la ciniglia, che la vediamo in magliette, top, pantaloni e gonne. I volumi sono ampi, soprattutto nei capi spalla, i pantaloni mantengono ancora il taglio cropped, mentre le gonne le vediamo plissettate o a pieghe.

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L E C A M PA G N E P U B B L I C I TA R I E D E L 2019 GIORGIO ARMANI DI SARAH MOON Immagini che trascendono il momento, raccontando la comune e costante ricerca dell’eleganza e della bellezza. La luce diventa poesia mentre scolpisce figure e ambienti, avvolgendoli di glamour e mistero.

ERIKA CAVALLINI DI SARAH BLAIS La modella Maggie Maurer fotografata da Sarah Blais interpreta un estetica ricercata e non convenzionale

GUCCI DI GLEN LUCHFORD I collezionisti-modelli sono immortalati accanto ai loro feticci: dipinti, porcellane, ma anche farfalle, peluche e macchinine. Emblemi di altrettante personalità eclettiche e immensamente creative.

MONCLER DI CRAIG MCDEAN Diciannove individui con diversi percorsi di vita, età, etnia e origine, ma tutti accomunati da un’unica parola d’ordine: beyond, espressione della pura forza umana che spinge l’uomo ad andare oltre gli schemi rigidi e i modelli precostituiti.

DIOR DI PAMELA HANSON Ipirata al cult movie della Nouvelle Vague, Une femme est une femme di Jean-Luc Godarde, mette in scena una donna poliedrica e unica, impegnata e soprattutto libera.

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SOUND OF SILENCE


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Art Director - Style Claudia Palombi, Gloria Cerroni Foto Riccardo Lancia Mua Francesca Rotondi Modella Patricia Bolea Hair Style Simona Di Ruzza Abiti Zed, Frosinone Decorazioni floreali La casa del Confetto Roccasecca Strumenti Musicali Casa Musicale Vicini Location  Interno 36 27 C hic Style

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ACCESSORI

Art Director/Stylist Claudia Palombi - Gloria Cerroni Foto Riccardo Lancia Model Beatrice Simion Makeup Francesca Rotondi Abiti Apponi Space Location Agenzia Advok

SU N G L ASSE S E t nia Ba rcel ona 28 C h i c S t y l e

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ACCESSORI

FENDI

FENDI irid ia c a te y e

OTOVISION Marco di Otovision ci aggiorna sulle tendenze riguardanti gli occhiali da sole e da vista. Le montature che

FENDI C la s s y c a te y e

vanno per la maggiore sono in metallo, molto leggere nel colore oro, argento e nero, mentre le lenti tondeggianti o ovali di colori pastello, come il celeste e il giallo. Gli occhiali in celluloide sono comunque molto richiesti, specie con lenti a specchio e forma squadrata, ma il vero trend dell’anno è l’occhiale da donna vintage, simile al modello anni 50, con forma che comunemente viene definita “da gatto”. Questo modello di occhiale è proposto con montature semi- trasparenti e lenti pastello oppure con una montatura a fantasia o di

Etn ia b a rc e lo n a

colore compatto con lenti scure. d isp on ib il i p re sso

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SUN GL AS S E S G U CCI

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SU N G L ASSE S FENDI


S UNGL AS S ES MAG

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SU N G L ASSE S M AG

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ACCESSORI

svela la sua collezione 2019 di occhiali

Se siete alla ricerca di un nuovo paio di occhiali da vista o da sole trendy Mag è il brand giusto. Nelle immagini della fotogallery vi mostriamo tutte le novità che trovate in negozio. Tornano di moda gli occhiali da vista grandi, quelli over-size che coprono tutto il viso. Distolgono l'attenzione dai piccoli difetti del viso e non nascondono troppo gli occhi. Il modello da gatta è molto trendy e regala subito un'aria sofisticata, proprio come la versione che vedete in foto, si addice a chi desidera qualcosa di più elegante e non vuole una montatura troppo squadrata. Perfetti per chi vuole cambiare montatura come si cambiano i vestiti! Il tema della collezione invita sempre a sviluppare la propria creatività attraverso la personalizzazione sull'asta esterna destra, con un nome, una frase o un simbolo, rendendo così ogni pezzo unico nella sua particolarità.

FROSINONE - CASSINO - SORA www.otovision.it 35 C hic Style

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ACCESSORI

SENTIRsi bene con

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dottare uno stile di vita sano e affidarsi a periodici controlli dell’udito è il primo passo per mantenere intatte le proprie capacità d’ascolto. La riduzione della capacità uditiva è un fenomeno in aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Il fattore allarmante è l'interessamento dell'età giovanile, a causa del frequente utilizzo di dispositivi per l’ascolto della musica in cuffia, spesso ad alto volume. Fenomeno, dunque, da non sottovalutare affatto. I negozi Otovision di Cassino, Frosinone e Sora sono specializzati nella risoluzione dei problemi legati all'udito. A disposizione la possibilità di un controllo gratuito, e grazie ai test uditivi, sarai guidato nella scelta dei servizi più adatti alle tue esigenze. Un'ampia scelta di prodotti di qualità: apparecchi acustici di alta precisione dei migliori brand, accessori per l’ascolto (microfoni, cuffie, adattatori per telefoni fissi) e soluzioni per proteggere l’udito da fenomeni esterni aggressivi (otoprotettori, tappi antirumore, auricolari). Inoltre da Otovision sarai affiancato nella verifica, adattamento e riparazione del tuo apparecchio acustico, con un servizio di assistenza personalizzato e garantito, anche a domicilio!

“NON LASCIARE CHE I PROBLEMI DI UDITO LIMITINO LA TUA VITA SOCIALE, PROVA I NOSTRI APPARECCHI ACUSTICI E GLI ACCESSORI PER L'ASCOLTO PER SCOPRIRE NUOVAMENTE IL PIACERE DI SENTIRE.” MARCELLA OTOVISION

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ACCESSORI

di Matteo Toma in o

Accessori invernali da somministrare con moderazione causa possibili effetti collaterali

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Marc Jacobs cappello over

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DIPENDENZA? NO, CATTIVO GUSTO ! OCCHIO AI PIÙ COMUNI ERRORI DI STILE

Ch lo è s a d dl e ba g

li accessori invernali, prettamente estetico funzionali, giocano un ruolo importante nel look: oltre a proteggerci devono farlo con classe, aggiungendo un tocco di allure che non faccia passare inosservati. Gli accessori fanno la differenza, si sa: posso rendere un capo intercambiabile e unico. Difatti si può cambiare accessori a seconda dell’occasione d’uso: un semplice tubino nero, per esempio, abbinato ad una sneakers e una pelliccia può diventare un capo casual; cambiando le scarpe invece, scegliendone una a calzino con il tacco (extremely cool!), può diventare più classy, perfetto per occasioni formali! Gli accessori dimostrano così di essere i pilastri di un guardaroba articolato e mai monotono. Per paura di essere sempre vestiti uguali si può ricorrere all’aiuto di essi, ricordando però quanto detto da Chanel: “Prima di uscire di casa guardati allo specchio e togliti l’ultimo accessorio che hai messo” così da non essere too much! Gli accessori vanno somministrati con moderazione al proprio look, causa effetti collaterali come il pessimo gusto. L’ errore più comune sono le mancate proporzioni tra accessori e altezza: può sembrare banale e scontato ma una borsa dalle dimensioni maxi indossata da una persona non particolarmente alta la farà sembrare ulteriormente più minuta. Lo stesso discorso discorso vale per le tante amate sciarpe maxi in stile coperta che si indossano d’inverno: tengono caldo, si, ma non bisogna mai esagerare con le misure. Il consiglio è quello di avvolgerle una sola volta intorno al collo e distendere i margini sulle spalle come se fosse una stola, così da coprire il corpo più uniformemente e stare più al caldo. Provare per credere!


ACCESSORI

M a rc J a c o b s ma r s up io

G iorgio A rmani cappello over M a rc J a c o b s

D’inverno l’indecisione più comune è quella sui collant color carne: indossarli oppure no? La risposta è assolutamente no! Comunemente si pensa che non si notino una volta indossati quando in realtà si notano eccome, soprattutto se antiestetici come quelli satinati. Vi è un vero e proprio divario tra chi li ama e chi li odia, il consiglio più di buon gusto è senz’altro quello di non indossarli mai e prediligere quelli neri, leggeri effetto fumè oppure super coprenti. Colorati in rare eccezioni. Con l’abbassamento delle temperature le parti scoperte del corpo diminuiscono e conseguentemente anche i gioielli che si indossano. Gli orecchini lunghi, per esempio, possono risultare fastidiosi quando si indossano sciarpe ampie, come le collana girocollo se si indossano dolcevita. Per non rinunciare ai gioielli si può optare per tipologie minute più discrete oppure ampie collane da indossare rigorosamente sopra i vestiti come monili al petto. Le fashion pills proposte dagli stilisti per combattere quest’inverno con stile sono molteplici: se da un lato alcuni di loro hanno voluto osare e sfidare il freddo altri no. Balmain, incurante delle basse temperature, ha riproposto una tendenza della scorsa stagione: le scarpe in pvc tanto amate dalla celebrities. Ai più freddolosi hanno pensato altri stilisti: Marc Jacobs ha proposto cappelli oversize da abbinare a sciarpe altrettanto grandi avvolte intorno al collo; Dior e Gucci hanno rivalutato e rivisitato i passamontagna rendendoli più attuali, semplici o addirittura decorati; Giorgio Armani maxi cappelli morbidi in eco pelliccia. In passerella sono apparsi altri molteplici copricapi: da quello a falda ampia (Dolce e Gabbana), al basco (Versace) fino alla cuffia (YSL). I modelli di borsa, invece, più in voga questa stagione non sono particolarmente grandi: dalla saddle bag di Dior e Chloè fino al tanto sdoganato marsupio. Quest’ultimo è salito in classifica nelle wishlist di molte fashion victims insieme alle cosiddette borse da cintura. Queste ultime sono vere e proprie borsette, dalle dimensioni ridotte, da inserire nella cintura, così da poterle rimuovere e cambiare all’occorrenza, a proprio piacimento. A proporle in passerella: Elisabetta Franchi, Marras, Tods e Versace. I marsupi, invece, Marc Jacobs e Alexander Wang.

di Matteo To ma in o

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BEAUTY Art Director/Stylist Claudia Palombi - Gloria Cerroni Foto Riccardo Lancia Model Beatrice Simion Makeup P&B- Francesca Rotondi Abiti Apponi Space Location Agenzia Advok

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BEAUTY / MAKEUP

P&B

DIFFUSION P&B, punto vendita gestito con cura, desidera mettere tutta la sua esperienza al servizio della clientela, in una proposta di articoli di elevata qualità con abilità nel rispondere alle diverse esigenze cosmetiche. Lo store propone un vasto assortimento di articoli di profumeria, prodotti di bellezza e una gamma completa di articoli e accessori per la cura e lo styling dei capelli. Le soluzioni in vendita sono rivolte ai privati, saloni di parrucchieri e ai centri estetici. Ultima novità è la P&B Academy. Una vera e propria Scuola, dove vengono svolti corsi, rivolti a Professionisti del settore e giovani che si avvicinano per la prima volta all’hair style, dove Formatori di altissimo livello, mettono a disposizione le proprie conoscenze e tecniche. Gli iscritti parteciperanno a giornate di apprendimento, simulazione e aggiornamento sui trend del momento.

Rivenditori ufficiali di Rouge Baiser 47 C hic Style

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Ombretto Luccicante LUMIĂˆRE

Abbellisci il tuo sguardo con questi colori scintillanti. Una texture morbida e una vasta scelta di colori. Indossali da soli, graduati per adattarsi o uno sopra l'altro.

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Rouge Baiser PA R I S

Un rossetto liquido dall'effetto mat, una formula arricchita da olii essenziali, per donare alle labbra un'intensa idratazione e un'azione antiossidante. La texture no transfer crea un film leggero e confortevole sulle labbra, dal colore intenso a lunga tenuta da mattino a sera.


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BEAUTY / MAKEUP

Bellezza:

i consigli, i prodotti ed i segreti di P&B

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er i consigli sul beauty, ci siamo rivolti a P&B Diffusion, negozio fornito e aggiornato su tutti i brand che riguardano la cura del corpo. Annalisa ci ha parlato dei trend che riguardano il makeup, contaminato da un retrogusto Rock, non a caso l’ultima collezione di “Pupa” si chiama proprio “Rock and Rose”. Rossetti metallici con finitura matte, ombretti cotti e brillanti, illuminanti olografici per gli zigomi sono assolutamente i prodotti che vanno per la maggiore e che occupano i primi posti tra le tendenze di makeup 2018/2019. Per quanto riguarda la cura del corpo gli articoli più richiesti sono i prodotti bio, come la linea B.Kos che contiene elementi naturali prodotti in tutto il mondo e lo stesso discorso vale per i trattamenti per capelli: linee Vegan e Bio, senza parabeni o solfati del brand L'Oreal Paris. Un’interessante novità dedicata all’haircare che piacerà a chi preferisce utilizzare le tinte naturali. Botanea, questo è il suo nome, è una linea di polveri tintorie naturali miscelate in olio che rispettano i capelli, preservandone la salute

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CHRISTMAS Disponibile varie tonaniltà

Gift

Vernis Évidemment Smalto effetto gel con applicatore maxi brush. Lo smalto dalla texture fluida e iperpigmentata che offre alle unghie un colore intenso dall'effetto gel professionale, senza l'utilizzo della lampada UV.

Dolce & Gabbana The One for men Mugler Angel Muse Angel Muse è la nuova fragranza golosa e addictive creata da Thierry Mugler. Il profumo rivela irresistibili delizie, racchiuse in tre accordi olfattivi: con accordo pompelmo-pepe rosa; addictive, con un'overdose di crema di nocciola, ed infine l'esplosione magnetica, in cui il vetiver e il patchouli, ingrediente simbolo di Angel, si fondono in un sillage intenso.

The One for Men Eau de Parfum è la declinazione maschile dell’inconfondibile universo di The One, un’esperienza sensoriale più intensa e profonda per veri estimatori del profumo. Magnetica e intensa, questa fragranza rispecchia una mascolinità autentica e sofisticata. La scia di fondo è resa ricca e intensa dalle note sensuali di tabacco, ambra e legno di cedro.

Ombres À Paupières Intensément Una palette di 6 ombretti dall'effetto mat per intensificare ed esaltare lo sguardo. Ideale per creare make-up sfumati e sofisticati per un look impeccabile.

Narciso Rodriguez For Her

Trèsor La Nuit Cofanetto Profumo Lancôme

Teint Intensément Longue Tenue Fondotinta fluido a lunga tenuta dalla texture ultra leggera, offre un effetto uniformante e opacizzante, senza l'effetto maschera. L'innovativa formula arricchita con acido ialuronico dona alla pelle un'idratazione intensa, mentre le proprietà astringenti dell'estratto di Larice agiscono per minimizzare i pori.

Questo Natale, le stelle Lancôme splenderanno nel cielo in fuochi d'artificio di scintille luminose. Scopri La Nuit TRÉSOR, una fragranza avvolgente e sensuale con note di lampone fresco, incenso e vaniglia, con un incantevole cuore di essenza di Rosa Nera.

Il Cofanetto contiene il profumo Narciso Rodriguez For Her eau de parfume 50 ml, latte corpo 50 ml e gel doccia 50 ml. Il latte corpo possiede un tocco di eleganza e fragranza misteriosa con una fragranza ambrata, legnosa e floreale-fruttata. Il gel doccia lascia la pelle morbida e delicatamente profumata alle note di for her.

Frosinone - ss per Fiuggi 155 n29 Tel. 0775 82 42 95 55 C hic Style

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BEAUTY / MAKEUP

di C laudia Cap o n e

Il makeup è smokey sui toni del nero, viola e bordaux

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na Parigi anni ‘30 che rimanda alla Parigi di Maigret, è la vera Parigi di Simenon, quella in cui lo scrittore fa muovere e agire il suo personaggio più famoso. Avvolta da atmosfere fumose, cupe, che rimandano al classico bianco e nero, tipico dei film dell’epoca. Atmosfere di fondo di una città cupa e nebbiosa, fatta di vecchie vie, dei tram con la piattaforma esterna, delle portinaie nei piccoli pertugi che danno su androni male illuminati. Dal fascino intramontabile ancora oggi influenza la moda e il make up. Smokey eyes dai toni freddi ispirati alla capitale francese degli anni ‘30, dove la parola d’ordine è: intensità. Occhi dal colore nero soffice e molto sfumato, bene allungato verso l’esterno per un effetto sofisticato realizzato su un viso levigato e pulito, quasi etereo. Così come i toni del viola e del grigio, valide alternative al classico black, per realizzazioni intense ma d’effetto. Se, invece, si vuole avere un look più particolare e non passare inosservate, lo smokey diventa prezioso grazie ad accenti metallici tono su tono in nero e sfumature di grigio gunmetal, o con punti luce grigio argento, che regalano un tocco glam all’intero look. Quando si parla di Parigi, è impossibile non citare il Moulin Rouge, uno dei più famosi locali di Parigi situato nel quartiere a luci rosse di Pigalle, così immediato è il rimando al colore rosso, tonalità di spicco e appariscente in contrasto con le atmosfere fumose della città. D’ispirazione a questa tonalità più calda, rispetto a quella del nero, del grigio e del viola, lo smokey eye si colora di bordeaux, per rendere il make up ancora più affascinante e sofisticato. Una tonalità più “dolce” che regala subito eleganza e dona quel tocco di raffinatezza e ricercatezza al look. Anche il bronzo è il colore d’eccellenza; intenso e particolare, dall’animo rock ed esclusivamente glamour. Il look occhi per la stagione A/I 2018-2019 è caratterizzato da tinte fosche, in cui se il nero sembra andare per la maggiore, anche colori come il grigio antracite, il burgundy e il viola conquistano una bella scena sul palcoscenico del make up.

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BEAUTY / HAIR

di Valentina D i M a n n o

Tendenze hair uno sguardo al passato

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aturalezza: ecco la parola chiave in tema hair per questo autunno- inverno 2018/19. Il mood per questa stagione è un ritorno al passato, agli anni ’80-’90, per la precisione con styling tutt’altro che perfetti e impeccabili ma voluminosi e pieni. I protagonisti indiscussi sono certamente i tagli corti, i tagli genderless, i pixie cut e i tagli a scodella, perfetti per chi ha capelli lisci e lineamenti regolari. Per i tagli medi e lunghi si prediligono delle leggere scalature, sempre concepite nell’ottica di un aumento di volume, con scriminatura centrale, frangia, preferibilmente a tendina, o ciuffo laterale. Scriminatura centrale anche per i tagli xxl, meglio se portati alla pari. Naturalezza anche in campo di tinte: il colore nella stagione è il castano, ma non un castano qualsiasi, il castano di Meghan Markle, che da quando è salita sul palcoscenico della famiglia reale detta legge in campo glamour. Sono comunque molto gettonate tutte le sue sfumature, il cioccolato, i nocciola intensi, il castano cenere e il caramello. Sembra proprio che questa sarà una stagione di ritorni… Torna la riga laterale accentuata che parte dall’attaccatura, sui capelli lunghi, reminiscenza delle sfilate di Versace degli anni ’90, e i ricci crespi, molto anni ’80. Si ripropongono anche le tinte mermaid, per quanto concerne look meno natural, soprattutto sotto forma di sfumature e in connubio con il biondo platino. Ma il più grande ritorno è segnato dagli accessori per capelli, dalle fasce, in una versione elegante e sofisticata, proposta da Tom Ford, dai cerchietti e i fermagli di pietre preziose, proposti da Chanel. Il segreto è essere il più naturali possibili!

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BEAUTY / HAIR

di G iulia A bbruzz e s e

Essenza

quando in testa hai solo la bellezza

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L'HAIR STYLIST SIMONETTA CAPONERA SVELA I SEGRETI DELLA PIEGA TWIST

udrey Hepburn diceva: "Per avere capelli lucenti, lascia che un bimbo vi passi le dita una volta al giorno". Luciana Litizzetto, invece, che i capelli di una donna sono il termometro della sua anima. E non è poi così lontana dalla realtà se oggi il parrucchiere, o meglio l'hair stylist, è diventato una sorta di 'medico-confidente-influencer' nella vita di moltissime donne.Lo sa bene Simonetta Caponera, classe 1976, che, dopo aver studiato e lavorato per 8 anni nel salone di Pino Rotili, ha preso pettine, forbici e una buona dose di coraggio per lanciarsi nel vaporizzato e variopinto mondo delle chiome. Nell'aprile 2006, grazie soprattutto al sostegno immancabile del marito Terenzio, che le è stato accanto nell'impresa e ancora oggi è la sua spalla, oltre che la mente della sua attività, Simonetta, mamma di un bimbo di 6 anni al quale quotidianamente trasferisce l'amore per lo studio e la formazione continua, inaugura il suo salone in via Casilina nord 67, a Frosinone. Quello di avere un locale tutto suo, in cui mettere in pratica tecniche, nozioni e professionalità acquisite con tanto lavoro, sacrifici, corsi di aggiornamento e stage, era da sempre un sogno. A distanza di 12 anni dal taglio del nastro del locale, può sicuramente affermare che, con abnegazione, intraprendenza e passione, lo ha tradotto in una realtà che la soddisfa appieno. E non solo dal punto di vista dei profitti ma, principalmente, per la stima e la fiducia che tantissime donne ripongono nel-

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E PER IL 2019 IL TAGLIO MUST RESTA ANCORA IL LONG BOB


BEAUTY / HAIR

di G iulia A bbru z z e s e

le sue mani fatate.Una clientela piuttosto trasversale, quella che frequenta il modernissimo locale black&white nella zona commerciale del capoluogo, con un consistente numero di 'teste fidelizzate', che Simonetta ha conquistato con la sua professionalità ma anche e soprattutto con la sensibilità di conosce perfettamente l'importanza di sentirsi bella dopo una seduta rigenerante dal parrucchiere.Le abbiamo chiesto quali sono le ultime tendenze in fatto di hair style e come sono cambiate le esigenze delle donne. "Ovviamente a farla da padrone – spiega – sono le infinite varianti di nuances che su una chioma sana e adeguatamente trattata conferiscono la bellezza di toni caldi e al tempo stesso assolutamente naturali. Il balayage è una delle tecniche che, dopo il grande successo dello shatush, continua a essere molto in voga e non soltanto tra le giovanissime che, in gran parte, restano ancora legate al lungo. Lo chiedono anche signore più agé che optano per un taglio corto e, in generale, quante vogliono sfoggiare colorazioni sfumate senza risultare eccessive".Tra i tagli più richiesti il più glamour, anche perché maggiormente scelto tra le celebrities e sfoggiato su tanti red carpet, resta il long bob. Una media lunghezza che sfiora le spalle, molto versatile, in diverse varianti, facilissimo da portare e in grado di valorizzare i lineamenti del volto.Simonetta Caponera, che nel suo salone uti-

Via Casilina Nord 37, Frosinone. Tel 0775 871357 Essenza parrucchieri Simonetta Caponera

lizza principalmente prodotti Wella (con questa casa ha recentemente partecipato a un master Color Expert a Roma), sottolinea l'importanza di scegliere colorazioni, preparati e detergenti di alta qualità: "Anche solo per il lavaggio in casa – consiglia – è sempre bene usare shampoo e prodotti di marchi riconosciuti che, pur avendo un costo ovviamente più alto rispetto a quelli commerciali, garantiscono un risultato del tutto diverso e incidono sulla piega finale". Un'altra particolarità ed unicità che non manca nel salone di Simonatta è l'utilizzo della tecnica Rusk nel taglio che combina la tecnologia a formule compresse con i benefici di ingredienti vegetali naturali, in svariate e delicatissime profumazioni di fiori e frutti. Grazie alla crescita professionale con la Ivian Academy, la titolare di 'Essenza' era tra i professionisti del concorso di Miss spettacolo a Fiuggi. Per tornare alle tendenze, si registra il fine epoca di acconciature e teste troppo costruite: "Per quanto riguarda la piega – dice – questa deve risultare assolutamente naturale e gestibile, il che presuppone un'ottima manualità con spazzola e phon. Particolarmente richiesto, da un po' di tempo a questa parte, è lo stile twist: non è né un riccio, né un boccolo ma un'onda meno voluminosa che dà movimento senza apparire troppo artefatta". Resistono, invece, ondulazione e stiratura – quest'ultimo, in particolare, è quello alla cheratina pensato appositamente per le teste già decolorate e, quindi, non invasivo per la qualità e consistenza del capello – ma soprattutto nella stagione primaverile. Un'ultima domanda a Simonetta: quali sono i tuoi obiettivi per il 2019? Tra un colpo di spazzola e il vento caldo del phon risponde senza pensarci troppo su: "Migliorare sempre, arrendersi mai!". 59 C hic Style

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WEDDING

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ph. R iccardo Lancia

abiti ATELIER WH ITE F.


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di Francesca Ca v a lie re

Chic and Green

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l matrimonio è, senza dubbio, il principio di un nuovo cammino. E perché non iniziarlo al passo con la natura? Essere eco-sostenibile il giorno delle proprie nozze è possibile: le alternative tra cui scegliere sono ormai tantissime, così come le tendenze da cui lasciarsi ispirare. In qualsiasi caso, il successo è assicurato! Partiamo dall'elemento sicuramente più caratterizzante ed importante: l'abito nuziale. Per tutte le romantiche ed appassionate di vintage, lasciarsi sedurre dal vestito indossato dalla propria madre potrebbe essere una soluzione originale, oltre che estremamente green. Apportando qualche modifica, aggiungendo qualche dettaglio, ed eliminando qualche volume, potreste rendere l'abito sicuramente più attuale e glamour. Una valida alternativa - dal gusto un po' meno retrò - potrebbe essere, invece, quella di scegliere un abito nuovo, realizzato con tessuti naturali e che rispettino l'ambiente. Tanti sono, infatti, gli stilisti in grado di confezionare con materiali ecocompatibili, abiti da sposa bellissimi e sostenibili, ma soprattutto in linea con le ultime tendenze. Una volta scelto l'abito, la strada per un matrimonio eco- oriented è ancora molto lunga, e le decisioni da prendere ancora tantissime. Per quanto riguarda gli anelli nuziali, ad esempio, si potrebbe optare per una coppia di fedi realizzate in oro eco friendly e/o con certificato conflict free, che garantisca la non violazione dei diritti umani per la sua estrazione. Un'altra opzione potrebbe essere quella di “riciclare” dell'oro inutilizzato, ridando così, a tutti quei gioielli un po' datati, una seconda chance. E se la carta riciclata con le partecipazioni ci va a nozze, la versione digitalizzata delle stesse potrebbe sorprendere, non poco, sia voi che i vostri invitati. Ci sono tantissimi portali web con cui poter comporre e personalizzare la propria partecipazione digitale, in modo semplice, originale ed innovativo. Sempre la carta riciclata potrebbe essere però utilizzata per il tableau e i segnaposti, per i menù, per i coni porta-riso o, persino, per i libretti per la messa di matrimonio. E per le fotografie? Nell'era degli smartphone

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di Francesca Cavalie re

e dei social network, potreste decidere di affidarvi alle numerose app con cui condividere e commentare all'istante le foto scattate durante il Gran Giorno. Un modo facile e veloce per raccogliere in un unico album elettronico tutte le foto scattate dai vostri invitati, scegliendo solo dopo le più belle da far stampare. Gli sposi più digital, potrebbero poi optare anche per un blog delle nozze, su cui pubblicare la lista dei regali, le notizie sul menù e la location... Anche per le bomboniere, le soluzioni eco-sostenibili possono essere davvero molteplici. Assai gettonata è la scelta di stuzzicare i i propri invitati con uno o più prodotti biologici enogastronomici (come: miele, confetture, tè e tisane, olii, vini e liquori). Al posto dei soliti cadeaux, si potrebbe poi optare anche per dei semplici cofanetti contenenti saponi artigianali, oppure dei vasetti in terracotta con all'interno i semi o i bulbi di piante stagionali. Passiamo al ricevimento, per essere eco- oriented la prima regola in assoluto resta quella di evitare inutili sprechi ed esagerazioni. Da preferire, quindi, prodotti a km zero e piatti realizzati con prodotti bio. Altro spunto, per rendere ancora più green il vostro gran giorno, potrebbero essere quello di organizzare il trasporto dei propri invitati dalla chiesa alla location del ricevimento. Come? Affittando un pullman o una navetta a seconda del numero degli invitati.

"IL MATRIMONIO

ECO-FRIENDLY

È POSSIBILE!"

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di G iulia A bbruzz e s e

Nell'obiettivo tutta la tenerezza di un neonato

GLI SCATTI DI ANTONELLA RICCIOTTI IN UN CALDO SET-NIDO CHE PROFUMA DI BAMBINO

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na pelle più morbida della seta. Mani e piedi di minuscole dimensioni, così perfetti da sembrare disegnati con la matita. Occhi chiusi o spalancati su un mondo tutto da scoprire. Batuffoli a pieghe, beatamente adagiati su ceste di pelliccia o avvolti in morbidissima maglieria di fattura artigianale. Descrivere l'oggetto della fotografia newborn è un difficile esercizio linguistico che non trova termini adeguati alla bellezza dell'immagine, tanto è di una dolcezza quasi imbarazzante per gli occhi di un adulto. Ed è questo l'intento della trentaseienne frusinate Antonella Ricciotti, che dal 2013, anno della nascita di suo figlio Michele, ha iniziato a scattare foto del bambino e non si è più fermata. Anzi, ha deciso di farlo anche per quelli degli altri, dei quali ogni volta, lo confessa, si innamora perdutamente. Li accoglie in un piccolo studio di Frosinone, che ha trasformato in una sorta di set-nido, dove il profumo è quello della colonia, i colori ispirati alla natura e il 'bean bag' un soffice pouff su cui, con l'abilità che si addice soltanto alle mani di una mamma, distende nella classica posizione fetale tutti i cuccioli da immortalare. Ma quando partorisce Michele, sente un'irrefrenabile voglia di cristallizzare quei momenti e così Antonella, che ha studiato alla scuola romana di fotografia, frequentando un master triennale (dal 2004 al 2007), si specializza in ritratto creativo, partecipando a workshop e corsi di aggiornamento, che segue ogni anno in diverse città d'Italia, da Roma a Verona a Vicenza. È nel 2014 che decide di approfondire proprio questa sessione della fotografia,

w w w.antonellaricciotti.com antonellariciottiphoto antonellaricciottipho to antonellaricciotti@gmail.com - tel. 3403389506 64 C h i c S t y l e

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WEDDING insieme alla maternità e ai ritratti di famiglia. Un genere che da diversi anni è molto diffuso all'estero, soprattutto in America e Australia, (chi non ricorda le tenerissime immagini di Anne Geddes?), mentre solo recentemente perfezionato anche nel nostro Paese. Fotografare i neonati (dai 6 ai 15 giorni di vita) è una passione che diventa professione: Antonella frequenta diversi workshop a Roma con Martyna Ball e Laetitia Farellaci. A Verona partecipa alla prima convention italiana di newborn e famiglia, dove entra in contatto con nomi del calibro di Ana Brandt, Paloma Schell, Jade Gao e Michael Stief, specializzato anche nella sessione maternità. Un settore che implica non soltanto una formazione specifica su come trattare i piccoli durante il servizio fotografico – essenziale, ad esempio, che dormano tranquilli, sì da assumere le classiche pose rilassate e naturali – ma anche un corredo di accessori, oggetti, materiali e stoffe che devono entrare in contatto con i cuccioli: coperte, vestitini o wrap in cui vengono avvolti, pupazzi di stoffa, fasce, cappellini e decori floreali spesso realizzati a mano. Una sorta di 'guardaroba' che Antonella rinnova ciclicamente e utilizza nel suo piccolo studio, dove accoglie con la stessa dolcezza anche i genitori del bimbo. Spesso, infatti, il servizio include ritratti di famiglia e, prima ancora, del pancione in tutte le sue dolcissime rotondità o ancora, dell'allattamento, il momento più intimo tra madre e figlio. Una cura che inizia dallo scatto, segue il post-produzione fino ad arrivare al prodotto stampato su qualsiasi supporto richiesto dal cliente: tutti materiali di alta qualità e con l'utilizzo di carta fine art. Per tutte queste ragioni, il costo di un servizio fotografico newborn può arrivare anche a diverse centinaia di euro (dai 250 ai 700) per un numero di scatti che va da un minimo di dieci a un massimo di 30-35. Una sessione può durare anche tre o quattro ore, proprio per rispettare i tempi e le necessità del neonato senza minimamente risultare invasivi nelle prime fasi di vita. "È più forte di me: – racconta Antonella che da cinque anni non ha mai smesso di catturare espressioni e sorrisi del suo Michele - tutti i bambini che entrano nel mio obiettivo lo fanno anche nel mio cuore e poi, vedendoli crescere, ne ricordo perfettamente tratti e movenze". È così che la fotografia diventa una coccola, ferma il tempo e lo traduce in una tenerezza senza fine.

di G iulia A bbru z z e s e

SI CHIAMA NEWBORN LA FOTOGRAFIA CHE RACCONTA I PRIMI GIORNI DI VITA DEI PICCOLI

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WEDDING Abiti Cerimonia Designer Federica Palleschi Abiti Sposa Pronovias, Aurora e Jolies di Nicole spose Atelier White F. Allestimento floreale La casa del confetto Roccasecca Foto Riccardo Lancia Photo Art director Agenzia Advok, Claudia Palombi Modelle Miruna Potereanu, Cora Gasparotti, Giovanna Verzieri Mua Francesca Rotondi Assistente Gianluca Loffredi Location Castello di Fumone

" NULLA È LASCIATO AL CASO. CON LA CURA DEI DETTAGLI ED UN'INTESA PERFETTA, TROVEREMO L'ABITO DEI TUOI SOGNI " Federica Palleschi

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WEDDING

la Redazi o n e

LA SPOSA È LEGGERA

COME UN VELO DI CIPRIA

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ziona e le fa brillare gli occhi quani vestì dell’abito do prova un modello in passerella, da sposa, come individuare quello con cui si sente un fiore avrebbe maggiormente a suo agio ma, sofatto dei petali. E prattutto, consigliarle ciò che la vaogni seta e raso lorizza al 100% e ne esalta la fisicità, sembravano stare nell’unico posto qualsiasi essa sia. Non tendo mai ad in cui dovevano essere. Era tutto accontentare: l'abito deve stare ogsemplicemente perfetto" (Fabrizio gettivamente bene. La figura della Caramagna, scrittore). consulente è un po' come quella di Ed è proprio la perfezione quella cui una psicologa, deve poter cogliere ogni donna aspira nel giorno in cui anche il particolare che l'altra non diventa protagonista della sua nuoriesce a esprimere e tradurlo in ciò va vita, oltre che della scena. Lo sa che indosserà. Come dico sempre: bene Federica Palleschi, titolare di la sposa è il quadro e l'abito la sua 'White F.', che da vent'anni dedica cornice». professionalità, passione e creativiCertamente un compito non facità al favoloso mondo delle spose. E le in un momento particolare per di queste diventa una vera e propria una donna... consulente nella scelta di tessuti, "Un ruolo delicato, in effetti, ma che modelli, ricami e dettagli preziosi incide molto sulla scelta finale. Cito che, in un ensemble quasi magico, il caso di una ragazza di Frosinone danno vita all'abito perfetto. Perché che vive e lavora a Milano. Quando ciascuna ha il suo, quello che la vaè entrata nel mio atelier lorizza, ne fa risaltare SÌ AL TULLE e mi ha chiesto di reaforme, linee e sinuosità MANO SETA lizzare il suo abito, le ho al punto da diventare quasi una seconda pelle. E ALL'EFFETTO domandato perché fosse venuta fin qui dalla caNell'elegante atelier di WOW pitale della moda. Lei mi via Mària, a Frosinone, DEL TATTOO ha risposto: 'Perché non Federica oggi propone, voglio essere solo un numero'. Ecco, oltre che una linea personale per le credo che questo racchiuda l'essenza spose, anche due nuovi brand: la del mia professione e quello che me spagnola Pronovias e le collezioni lo fa capire sono i tantissimi messagAurora e Jolies dell'italianissima Nigi di ringraziamento che ricevo dalle cole. Nell'ultimo bride di settembre, mie clienti dopo la cerimonia". inoltre, ha presentato la sua collezioStile, colori e tendenze: che sposa ne di abiti da cerimonia: «Inlove». sarà quella del 2019? Tu non sei solo una designer ma "Sarà l'anno del color cipria, più o anche e soprattutto la consulente meno caldo. Strati cangianti tono su di chi si affida a te per scegliere tono, con una delicata nuance che cosa indossare nel giorno più belstacca un po' dal classico bianco ma lo. Cosa significa questo? che fa comunque sposa. Per quanto "Significa, innanzitutto, parlare con riguarda i modelli, invece, direi che la sposa, conoscere un po' della sua si ripropone tutto, dal principesco storia, della sua personalità e molto allo scivolato, dall'abito sirena alla dei suoi gusti. Capire cosa la emo-

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linea più morbida. Molto dipende anche dalla location scelta per le nozze: sulla spiaggia si può osare di più rispetto a un matrimonio in cattedrale. Mi riferisco, ad esempio, all'effetto tattoo che valorizza le schiene e accarezza i décolleté, esaltando la sinuosità delle forme senza rinunciare a quel tocco di ricercata raffinatezza".

Per i tessuti, invece, su cosa si punterà maggiormente? "Saranno essenzialmente impalpabili e fluttuanti, con volumi leggeri che danno freschezza e movimento. Poca struttura, anche in presenza di modelli più classici e ampi, per una vestibilità che risulta assolutamente naturale". Velo sì, velo no? "Assolutamente sì. Premesso che il velo resta sempre un must, andranno molto piccole tiare gioiello, luminose e perfette per un semi-raccolto molto morbido ma anche un po' vintage. Meno, invece, i cappelli, adatti alla sposa particolarmente slanciata e che, magari, non opta per la classica cerimonia in chiesa".


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WEDDING PLANNER

di G iulia A bbruzz e s e

Un matrimonio da favola? Sì, lo voglio Imperativo affidarsi a wedding planner professionali e competenti

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a bambine non credevamo tanto alle favole ma a chi ce le leggeva". È la frase con cui Marta Basili e Veronica Pellegrini aprono la sezione 'Our story' sulla pagina Facebook di M&V Eventi. Il loro sodalizio, personale e professionale, nasce un po' per caso: si conoscono lavorando in un' azienda a Frosinone, viaggiano insieme da Anagni - dove entrambe vivono - e nel 2016 le loro passioni comuni diventano l'inizio di un percorso che, l'anno successivo, avrà un nome, una partita iva e milioni di idee su matrimoni e dintorni. Marta, originaria di Fiuggi, ha 33 anni, un marito da sei e un cucciolo d'uomo di 4 anni che si chiama Leonardo. È laureata in Psicologia e per lei emozione e passione formano un binomio inscindibile. Veronica, 26 anni, è single e ha studiato Giurisprudenza. Un pomeriggio di due anni fa suona alla porta di Marta con una proposta: perché non avviare un'attività di allestimento eventi? "Abbiamo iniziato dal livello basic – racconta la più grande delle socie – e poi, pian piano, ci siamo appassionate, formate attraverso corsi con Roberta Torresan e stage all'interno di grandi matrimoni grazie al Wp Stefano Pinto. Nel 2017 abbiamo fondato M&V Eventi Wedding Planner. Con il passaparola, le aziende e le location con le quali siamo entrate in contatto e, soprattutto, attraverso l'ormai irrinunciabile vetrina dei social, abbiamo intrapreso l'attività di wedding planner, che per noi significa realizzare il sogno di chi immagina e vuole il matrimonio perfetto". Visto che siamo in clima natalizio, cosa consigliereste a chi sceglie questo periodo per sposarsi? "Un matrimonio a Natale o, ancora meglio, a Capodanno, è senza dubbio sinonimo di divertimento. L'atmosfera è ideale perché unisce il romanticismo alla voglia di calore, al piacere dello stare insieme e di fare festa. Quindi, come non scegliere, ad esempio, una sala im-

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WEDDING PLANNER

di G iulia A bb ru z z e s e

portante, elegante e magari storica, con un bel capiù agé: qui la cucina sarà decisamente più classica senza, mino e un gigantesco albero di Natale? Dal punto però, rinunciare a piatti gourmet. Sul dolce non ci sono dubdi vista organizzativo, il nostro consiglio per gli bi: il re è il cioccolato!". sposi è quello di puntare su Un'ultima curiosità: qual è stato il matrimolocation con ampi spazi e sale nio più particolare che avete organizzato? "I CONSIGLI interne, non solo per la como"Quello dello scorso settembre – dicono all'uDI M&V EVENTI nisono le due ragazze – Gli sposi, Valentina e dità del ricevimento ma anche per evitare di restare seduti a Mauro, hanno scelto l'ecosostenibilità come PER RENDERE tavola per troppe ore: servono mood dell'intero evento. Così la nostra ricerca è IL TUO GIORNO ambienti diversi per il taglio stata davvero particolare: per tutta la wedding della torta e, ovviamente, per INDIMENTICABILE" stationary, ad esempio, abbiamo utilizzato carte musica e ballo. Sulla scenoderivanti dal riciclo agroalimentare. Nei coni grafia c'è da sbizzarrirsi: con il lighting design la portariso, invece, sono stati inseriti semini di mangime per magia diventa subito realtà". gli uccelli. La location per il rito civile era la villa comunale Parliamo di toni e colori: quali sono quelli idedi Frosinone e la cerimonia è stata davvero... green!". ali per un matrimonio sotto l'albero? E se chiedo loro cosa sia il matrimonio, rispondono con "Non potrei non consigliare anche soltanto un quello che potrebbe essere lo slogan di un'attività fatta di pizzico di rosso – dice Marta – sebbene ci siaformazione, dedizione e attitudini manageriali: "Per noi il no diversi modi di utilizzarlo. Certamente la matrimonio non è un sogno, lo diventa quando si ha la capaparticolarità è nella scelta floreale: penso, ad cità di analizzare e far fronte a tutti gli imprevisti possibili". esempio, a un bouquet destrutturato e morbido E che wedding planner sia! di meravigliosi anemoni bianchi, magari accompagnati da un foliage argento oppure un bouquet monofiore che rappresenta l'ultima tendenza. Per l'abito della sposa, invece, opterei per una mini pelliccia più rock, da indossare sul vestito o, addirittura, un piumino corto che può essere riutilizzato. Quanto alle decorazioni un insieme di giochi di luci, specchi e candele". Wow... praticamente mi sembra di essere già dentro a questa meraviglia! Ma quanto costa realizzare un matrimonio di questo tipo? "Il budget – risponde Veronica – si costruisce insieme agli sposi, partendo da ciò che non deve assolutamente mancare nel giorno del loro matrimonio. Ce ne sono un pò per tutte le tasche. Ovviamente molto dipende dal numero degli invitati, dalla location scelta e, nel caso del periodo natalizio, c'è da considerare per alcuni settori un piccolo aumento dovuto al momento 'commercialmente' vivace. Certo, non essendo molte le cerimonie che si organizzano in inverno, l'affitto di un locale o di un luogo particolare potrebbe essere meno oneroso rispetto alla più classica stagione estiva". E poi arriviamo a tavola: cosa mangiamo dopo esserci liberati da pellicce, cappotti e stole da passerella? "Fermo restando che, i gusti degli sposi la fanno da padrone, noi consigliamo sempre di considerare il target degli ospiti: se gli invitati sono per la maggior parte giovani, si può osare anche con pietanze particolari, accostamenti più arditi e sapori nuovi. In questo caso, ad esempio, una zuppa può diventare finger food e lo spezzatino, se ci sono vegetariani, può essere di seitan. Diverso è il caso di matrimoni con parenti e invitati

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WEDDING FLORAL DESIGNER

di G iusi Rosam ilia

Il profumato mondo di Flavia Bruni

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lavia Bruni è l’unica Floral Designer Italiana riconosciuta dall'American Istitute of flora Design (AIFD). Lavora per passione. Progetta, crea, realizza con arte, maestria e armonia composizioni e addobbi utilizzando mille tipologie di fiori diversi. Alla continua ricerca di materiali e tecniche, ha una grande conoscenza di colori, forme, tonalità e abbinamenti da utilizzare in determinate occasioni speciali. Dopo vari corsi di formazione professionali in Italia e all’estero, è impegnata nella “Daisy Flower School” da lei fondata nel 1999. “La mia vita è caratterizzata da una irrequietezza artistica, dal desiderio di ampliare le mie conoscenze e da un irrefrenabile impulso creativo” afferma. Si dedica alla realizzazione di scenografie floreali sia per aziende che per privati, cura alcuni spazi sul Design Floreale e sul significato dei fiori su alcuni canali televisivi. Ha scritto due libri nei quali illustra il suo lavoro: “Fiori, idee ad arte” e “Bouquet, composizione e creatività”. Osserva, cattura sensazioni, emozioni e immagini e crea. Come e quando è iniziata la sua passione per i fiori? « Ho sempre avuto una predilezione per le attività artistiche e manuali, ma inizialmente non avevo chiaro in mente quale specifica Arte potesse darmi la possibilità di dare sfogo al mio estro creativo. Così mi sono messa alla prova in diversi ambiti fino a trovare quello a me più congeniale, l’Arte Floreale». C’è stata un’esperienza in particolare che l’ha portata ad aprirsi a questo mondo profumato? «Mi capitava occasionalmente di partire durante i weekend, uscendo dalla città per andare verso la campagna. I paesaggi campestri di Lazio, Umbria, Toscana sono sempre stati luoghi che mi restituivano sensazioni positive di gioia, calma, rilassatezza. La realizzazione di composizioni floreali nasce dalla voglia di mantenere queste sensazioni anche una volta rientrati in città». Come ritrova ispirazione per le sue creazioni?

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WEDDING FLORAL DESIGNER «E’ molto diverso lavorare sulla base della propria ispirazione o su input ricevuti dal cliente. Nel secondo caso si è piuttosto vincolati, mentre nel primo è per me maggiormente possibile dare sfogo alla creatività. Generalmente mi lascio ispirare dai colori e dalle stagioni e quindi dai materiali floreali che si trovano sul mercato al momento. Fiori, rami, bacche e frutti sono i miei principali materiali di lavoro». In quale stile si identifica meglio? «Come Floral Designer devo essere in grado di realizzare allestimenti floreali nello stile preferito e scelto dal cliente anche se devo ammettere che comunque negli anni ho affinato stili diversi, che sono cambiati, evolvendosi anche in base alla sempre maggiore consapevolezza del potenziale racchiuso nella natura. In questo periodo della mia vita ad esempio spazio da composizioni dal carattere più rigoroso e geometrico, in linea con un design moderno, a quelle più botaniche e spontanee come interpretazione pura della natura stessa». Quando deve realizzare un allestimento quali sono gli elementi che prende in considerazione? «Generalmente prendo in considerazione le caratteristiche della Location, il mood complessivo che si vuole avere ed in genere le richieste del cliente. E’ mio compito guidare i clienti e proporre soluzioni che rendano il loro evento diverso dagli altri». Quando qualcuno deve fare una scelta floreale per un evento importante, quali consigli dà per aiutare ad orientarsi in questo universo? «Essendo io la persona esperta del settore a cui si rivolgono, devo essere in grado di supportarli in tutti gli aspetti che consentano la buona riuscita dell’evento, iniziando dalla scelta dei fiori, dei colori, dei supporti, degli accessori decorativi come specchi, candele, luci e tutto il necessario per ottenere la giusta atmosfera. Ovviamente il tutto in perfetta armonia con il contesto scelto per lo svolgimento dell’evento. Se richiesto aiutiamo gli sposi anche nella regia del giorno delle nozze attraverso il coordinamento di tutti i fornitori per lasciare la possibilità a loro ed alle loro famiglie di godere al meglio di una giornata così importante». Quali sono le tendenze per il prossimo anno? «Anche per il prossimo anno si conferma la tendenza già consolidata di uno stile che richiami sempre più alla spontaneità della natura. Fogliami e fiori saranno utilizzati senza forzarne l’andamento, per composizioni dalle linee morbide e scomposte». Segue una tecnica per combinare i colori e le tipologie di materiali da utilizzare oppure si lascia guidare dal gusto personale? «Come detto mi lascio guidare dall’istinto ed inevitabilmente dal mio gusto, nonché dai materiali di stagione. Ovviamente il mio gusto è fortemente ed inconsciamente influenzato dalle conoscenze tecniche che costituiscono il background culturale che mi appartiene con anni di formazione e che mi permette di valutare i giusti abbina-

di G iusi R o s a milia

menti di fiori, colori e materiali». Il fioraio è stato contaminato dall’arte in maniera evidente. Come è cambiato il settore nel corso degli anni? «La contaminazione con l’arte in genere e con altre forme di Design in particolare, è un fenomeno che sta realmente accadendo. Esserne consapevoli ed aggiornarsi attraverso corsi di formazione, consente al fioraio di evolvere in Floral Designer offrendo ai clienti non solo dei fiori ma una esperienza più completa che lo differenzia dagli altri. Avere una mente aperta ed una viva curiosità verso forme d’arte quali la pittura, la scultura o l’architettura portano il Floral Designer ad avere una visione più ampia e non solo circoscritta al proprio ambito di competenza». La Daisy Flowers School da cosa nasce? «Nasce fondamentalmente dalla voglia di condividere con altri le mie conoscenze e di portare in Italia concetti di arte floreale secondo i principi di altre realtà internazionali come quella americana, inglese, belga, olandese, rendendole più facilmente accessibili a tutti». Cosa insegna ai suoi allievi? «Insegno le Tecniche di base della Composizione Floreale attraverso corsi di due giorni o lezioni monotematiche amatoriali e legate alla stagione e alle festività. Sono degli assaggi di questa arte che devono permettere agli studenti di comprendere la passione che c’è dietro questa forma di espressione. Esistono poi dei percorsi formativi più completi per chi desidera farne una professione o approfondire argomenti specifici o stili particolari».

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WEDDING FLORAL DESIGNER Cosa si sente di consigliare a chi decide di intraprendere questa attività? «Mi sento di dire che la passione è fondamentale, ma deve essere affiancata da una solida preparazione tecnica sia per quanto riguarda gli aspetti della botanica che per gli aspetti relativi allo stile. Io non insegno la “creatività” ma fornisco a tutti gli strumenti per svilupparla. Fare un corso di tipo professionale è un investimento in se stessi. Può sembrare costoso, ma costa sempre meno che andare per tentativi o come dicono gli inglesi “provare e sbagliare”. Quanto conta il talento e quanto conta la preparazione? «La preparazione permette a tutti di raggiungere ottimi livelli di qualità nelle composizioni ed apprezzamento da parte della clientela. Il talento è qualcosa in più che se si possiede permette al vero artista di distinguersi dagli altri. Direi che è qualcosa può venir fuori spontaneamente avendo comunque solide conoscenze tecniche, e come dico sempre ai miei allievi: con impegno e tanta pratica, arriverete ad avere una “creatività consapevole”». Avrà sentito mille volte questa domanda, ma la curiosità è tanta: a quale fiore pensa di assomigliare? E perché? «Credo di somigliare ad un fiore diverso per ogni periodo della mia vita. La vita è una continua scoperta: domani scoprirò di assomigliare ad un nuovo fiore che magari oggi non sento mi rappresenti! In questo periodo ad esempio mi rispecchio molto nel fiore della “Gloriosa”, per la sua forma particolare, i colori brillanti e per il carattere deciso che esprime». Lei ha una conoscenza profonda del significato dei fiori. Esiste davvero una certa corrispondenza tra la tipologia di un fiore e il carattere di una persona? «Effettivamente è spesso riscontrabile un legame tra la tipologia di fiore ed il carattere di una persona, questo per lo più è legato alle esperienze personali o allo stato d’animo di un determinato momento. Poi subentra il gusto, magari influenzato da un particolare colore. Infine spesso la corrispondenza e quindi le scelte nascono da un’influenza dettata dalle tradizioni. Faccio l’esempio del Crisantemo: per tutti in Italia è simbolo dei defunti e quindi associato ad un contesto triste. In oriente il significato è opposto. Le devo dire che ne esistono di varietà, forme e colori stupendi e molti clienti non saprebbero neppure riconoscere. Purtroppo a volte ci si fa condizionare da ciò che è noto e comune e non si va oltre l’apparenza». Ci parla brevemente dei sue due libri, senza però svelare troppo? «I due libri che ho pubblicato rappresentano un percorso anche formativo, dal momento che entrambi riportano le descrizioni e gli step per realizzare le composizioni descritte. “Fiori, Idee ad Arte” riporta 29 composizioni legate a 29 fiori da me scelti tra quelli più comuni, per guidare con facilità il lettore ad avere 74 C h i c S t y l e

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di G iusi Rosam ilia

un esperienza pratica immediata . “Bouquet, composizione e creatività” invece è dedicato esclusivamente ai bouquet da sposa in tutte le loro forme e declinazioni, tradizionali, a cascata, a goccia, a manicotto ecc.. quindi rivolto ad un pubblico già più esperto. In entrambi si entra nel dettaglio operativo con la descrizione di tecniche e materiali per la realizzazione». Ha un allestimento che le è rimasto nel cuore? Quale? «Tra i tanti, di sicuro il primo! … Il primo non si scorda mai!!! Un ricordo indelebile pieno di emozione, ansia ed orgoglio che risale oramai a quasi 20 anni fa. Una grande sfida che mi ha confermato allora come ora la mia grande passione per questa professione». Cosa comunica attraverso i fiori? «Attraverso i fiori esprimo passione, competenza e creatività. Spero sempre di riuscire a far percepire tutto questo agli appassionati che mi seguono». Progetti futuri? «In questo momento sta andando in onda un programma televisivo ideato e condotto da me e dalla Wedding Planner Giulia Sonnino proprio sul mondo dei fiori. E’ il primo contest sul Floral Design in cui 3 fioristi si sfidano nella realizzazione di composizioni e bouquet, giudicati secondo diversi parametri da noi due e da un terzo giudice che cambia ad ogni puntata. Il vincitore si aggiudica una fornitura di fiori per la propria attività e la partecipazione ad un corso di formazione presso la Wedding Industry Academy. E’ stata un’esperienza molto stimolante e creativa. Il prossimo progetto probabilmente riguarderà un nuovo libro a cui a breve inizierò a dedicarmi».



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ph. Videoricette per gruppi sangu ig n i


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di G iulia A bb ru z z e s e

L'ECCELLENZA SI SIEDE A TAVOLA

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e la definissimo ‘la festa’ per antonomasia nessuno avrebbe da ridire. Non tanto perché città, case e giardini per un mese cambiano volto e sembrano proiettarci in un’atmosfera quasi surreale ma soprattutto perché a tavola e in cucina il fermento si traduce nelle più fantasiose preparazioni che la geografia gastronomica italiana riserva a tutti i palati, inclusi quelli più esigenti. E nella tradizione ciociara, che pure non disdegna di mescolarsi ai sapori di confine, le eccellenze trovano nel Natale la vetrina più prestigiosa in cui essere osservate e, ovviamente, degustate. Il viaggio tra le prelibatezze d’inverno di ‘Chic Style’ vi porta ad assaggiare squisite preparazioni di stagione, con la raffinata cucina gourmet dello chef Livio Rossi al ristorante Unpò di Frosinone, dove il mare arriva in tavola senza fraintendimenti; il panettone milanese della storica azienda Vergani, che dal piccolo laboratorio in via Monza del 1994 ha scritto il futuro del dolce natalizio. Ma c'è anche quello artigianale della pasticceria napoletanta Vesuvio di via Don Minzoni, che quest'anno ha pensato anche alla versione con l'olio. Se si guarda oltre la punta dello Stivale per raggiungere la Sicilia e le sue specialità, c'è un posto, in provincia,

dove la produzione dolciaria dell'isola è servita in un'altra Isola, a chilometro zero: il Caesars Palace. È Dal Patricano, invece, che la tradizione culinaria ciociara arriva in tavola con tutto il carico di sapori. Dalla tv, invece, le ispirazioni, il cake design e le mille forme della pasta di zucchero nelle dolci creazioni del 'maestro delle torte': Renato Ardovino. Storie di famiglie, passione, creatività e impegno che racchiudono tutto il buono della nostra Italia, ripropongono il gusto per le feste e reinterpretano la classicità del Natale declinandola all'innovazione. Ma si sa, il 6 gennaio arriva l'Epifania che tutte le feste porta via. Quel chiletto in più, però, no: resta lì se non facciamo qualcosa per chiuderlo nello scatolone insieme all'abete e agli addobbi natalizi. Ecco che, allora, Chic Style vi racconta cosa potete trovare nel blog Videoricette per gruppi sanguigni, dove Diana e Alessio pubblicano piatti rigorosamente sani, senza glutine, latte e derivati. Ad incuriosirli la scoperta del dottor Peter D'Adamo sulla relazione tra i gruppi sanguigni e le combinazioni alimentari. Non vi resta che seguire la scia di profumi, colori e sapori che incontrerete nelle prossime pagine, immergervi nella lettura e affinare le papille gustative. Il Natale quando arriva... arriva. Bon appétit!

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la R edazio n e

Una storia che ha tutto il sapore di famiglia

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DAL 1944 LA VERGANI PRODUCE IL PANETTONE MILANESE SIMBOLO DELL'ECCELLENZA

l segreto per fare un buon panettone? Il nostro è nel lievito madre che ha 75 anni e ancora oggi viene rimpastato ogni giorno con acqua e farina da tre persone addette a questa operazione". Più facile di così! A raccontare la storia della Vergani è Andrea, il ramo della famiglia che poco prima della fine della seconda guerra mondiale apre un laboratorio in centro, a Milano. In quel piccolo locale c'è il bisnonno, Angelo, giovane intraprendente, innamorato della pasticceria e della sua città natale. Sono anni difficili quelli: l'eco dei bombardamenti risuona ancora nei cieli del capoluogo lombardo, eppure la passione, la voglia di riscatto e di rinascita sono più forti della guerra e delle bombe. Valori che si uniscono alla genuinità degli ingredienti e alla continua ricerca della qualità, che negli anni a venire permettono a Vergani di farsi conoscere tra i suoi concittadini prima e in tutta Italia a poco a poco, sì da diventare uno dei più apprezzati produttori del classico e originale panettone meneghino. Settant'anni dopo l'azienda di famiglia arriva a sfornare quasi un milione di pezzi l'anno: ciascuno di loro è speciale perché fatto secondo l'antica ricetta e la medesima cura artigianale tramandate da Angelo. Ma, prima di tutto, utilizzando lo stesso lievito madre creato dal capostipite, conservato in un telo e rinfrescato tre volte al giorno, come vuole la vera tradizione milanese. "Nel 1949 – racconta Andrea – il mio bisnonno si traferì in viale Monza e siccome

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" L A R I C E T TA O R I G I N A L E E LA CURA DEGLI INGREDIENTI E UN LIEVITO MADRE I M M O R TA L E "


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la Red a z io n e

la pasticceria andava bene, ne aprì altre tre. Da allora ci siamo ingranditi, comprando qualche terreno e alcuni palazzi che nel frattempo si liberavano. Oggi siamo contenti e orgogliosi di essere gli ultimi produttori di un panettone artigianale con volumi industriali nel territorio milanese. Un apprezzamento che ci arriva dalla clientela e dalle associazioni di categoria: lo scorso anno, ad esempio, 'Altroconsumo' lo ha eletto il migliore d'Italia in un test tra una ventina di prodotti". Sugli ingredienti da utilizzare per mantenere l'eccellente standard qualitativo risponde: "Innanzitutto bisogna usare uova molto gialle e dense, di categoria A. Se si apre un Vergani salta subito agli occhi il colore intenso della pasta. Siamo molto attenti all'origine e alla qualità di tutte le materie prime che utilizziamo: l'arancio, tanto per citarne una, è candito con lo zucchero di canna alla francese, in vasca e a cielo aperto". Ancora: il burro di origine francese, la vaniglia bourbon del Madagascar in bacche, germe di grano macinato a pietra, scorze d’arance siciliane sbucciate a mano, miele d'acacia toscano, uva australiana 5 corone e sale marino integrale. Importante e delicata, ovviamente, la fase della lievitazione: a testa in giù per 24 ore a temperatura ambiente prima che ogni singolo pezzo venga portato in forno e assuma la classica forma a cupola. Parla poi, Andrea, dell'incontro con il marchio 'DolceVita, il buongusto italiano': "È nato circa un anno fa: quando lo abbiamo conosciuto, ci siamo subito resi conto che sposava gli stessi nostri valori, in primis quello di cercare di realizzare un prodotto della massima qualità possibile. Ci hanno proposto di realizzare un panettone in co-branding – Vergani-DolceVita – e così, insieme, lo abbiamo creato. E siamo davvero molto soddisfatti del risultato".Col tempo è diventato il dolce della tradizione natalizia più amato da tutte le famiglie italiane, da nord a sud, e oggi sono tanti i produttori sparsi un po’ in tutto il Paese. Ma per riscoprire la sua tipicità e la sua storia, non possiamo che farlo da Milano: è da qui, infatti, che inizia la storia della famiglia e del panettone Vergani. Un racconto che certamente avrà ancora molte pagine da scrivere. ph. R iccardo La n c ia

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di G iulia A bbruzz e s e

Il buono di Napoli in un cuore di Ciociaria

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IN UN LOCALE STILE FRANCESE TRIONFANO BONTÀ PARTENOPEE. E ARRIVA IL PANETTONE ALL'OLIO

usci di cioccolato bianco, al latte, fondente. Ripieni al miele, al Grand Marnier, speziati alla cannella. Torroncini morbidi e ricoperti, stecche tridimensionali e corpose tavolette che poco più in là lasciano spazio e volume a zeppole, babà, delizie alla frutta. In ordine regolare sfilano ancora miniature glassate e sferiche, piccole forme geometriche che invitano all'assaggio, avvolgono le labbra ed esplodono nel palato in un trionfo di sapori arrivando, uno dopo l'altro, in un perfetto equilibrio sulla corda del piacere. Dal 1994 la caffetteria, pasticceria e pralineria 'Vesuvio' di Vittorio Mantelli e figli è il luogo ideale per chi vuole gustare i dolci tipici della tradizione napoletana (frolle, ricce, struffoli, mostaccioli e roccocò), bere un ottimo caffè, questo rigorosamente ciociaro – la miscela è Crescenzi dal 1981 – e oggi anche per quanti devono consumare un pasto veloce fuori dall'ufficio ma senza rinunciare alla bontà di un piatto fatto in casa. Il 3 ottobre scorso il locale di via Don Minzoni 86 è stato sottoposto a un vero e proprio restyling, seguito dall'architetto di famiglia, Antonio Mantelli: tra lampadari bianchi che scendono sul lunghissimo bancone ricco di prelibatezze, tavolini con basi in ferro battuto e sedute vintage, strutture studiate per richiamare i Piloni di Frosinone, tra i quali svetta il panettone artigianale, c'è tutta l'offerta gastronomica che inizia dall'area forno e arriva ai pralinati. Al servizio la moglie e la figlia di Vittorio, Enza e Carmen, mentre addetto alla panificazione è il genero, Gino Diana. Una fusion ciocio-napoletana perfettamente riuscita a giudicare dalla qualità finale ma anche e soprattutto delle materie prime utilizzate: rigorosamente lievito madre naturale e farina macinata a pietra.

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FOOD Anche la pasta, fresca e secca, è hand made: semola di grano duro di qualità, uova fresche da allevamenti a terra e acqua cristallina sono i sani ingredienti per mettere in tavola un prodotto che resti al dente a lungo e si faccia avvolgere dal suo condimento, grazie anche alla consistenza data dalla trafilatura al bronzo. Una famiglia, quella dei Mantelli, che a Frosinone è arrivata nel 1981 (è l'anno riprodotto nel nuovo stemma) aprendo il ristorante 'Vesuvio' in via Fontana Unica, inizialmente gestito insieme dai fratelli, Vittorio e Gennaro. Tredici anni dopo l'apertura della pasticceria, che oggi ha subìto un'evoluzione diventando anche forno e tavola calda. Non mancano, poi, gli aperitivi, anche questi dominati dai sapori del sud: ad accompagnare spritz, analcolici e prosecchi, infatti, vengono servite frittatine di maccheroni, crocchè di patate, pizza fritta, montanara e sfogliatelle salate. Un momento di relax e convivialità che ha portato un rinnovo della clientela, riempiendo il locale – aperto tutti i giorni con orario continuato – persino in quelli che prima erano 'tempi morti'. Una grande soddisfazione per questa famiglia che, con sacrifici e abnegazione, ha investito risorse ed energie per esportare in Ciociaria tutto il buono di Napoli. "Oltre alle tante persone che abbiamo fidelizzato negli anni – spiega Carmen, trentatreenne figlia di Vittorio e moglie di Gino – siamo felici di ospitare sempre più spesso ragazzi, gruppi e giovani coppie che dimostrano di apprezzare i nostri prodotti ma pure un ambiente rinnovato, informale e curato nei dettagli. Da ottobre abbiamo introdotto anche l'area forno: creare un prodotto

p h . S i m o n e M o r ano

di G iulia A bb ru z z e s e

" NP EURO LVAA VPAESSTTIEC C E R I A VESUVIO CHE ORA PROPONE A N C H E S A L AT I E P I AT T I C A L D I "

che sia leggero, profumato e in rispettosa armonia con il territorio è la nostra filosofia. Quello che ci preme è soddisfare sempre le esigenze dei nostri clienti, anche quelle più particolari. Per questo non mancano preparazioni prive di lattosio e, da quest'anno, inseriremo il panettone con l'olio anziché con i classici grassi vegetali, come la margarina". Carmen è cuoca, ha seguito le orme dei suoi avi: prima di lei lo era il bisnonno Vittorio mentre il nonno Antonio faceva il pasticcere, così come le zie. E, naturalmente, più di qualche componente si è dedicato alla regina napoletana: sua maestà la pizza. Una passione, quella dei Mantelli, che continua a sfornare autentiche bontà, nel pieno rispetto della tradizione gastronomica campana che si è perfettamente integrata con quella ciociara, dando vita a un mix decisamente vincente. "Mangiare un buon dolce – conclude Carmen – è un privilegio per il corpo e per lo spirito. Ecco perché le parole chiave della nostra produzione sono tradizione, innovazione e contaminazione". 81 C hic Style

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di G iulia A bbruzzese

Al Caesars Palace cafè ogni momento è buono da...gustare

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on chiamatelo soltanto bar. Ma non definitela neanche una semplice pasticceria, sebbene, una volta spalancata la grande porta a vetro d'ingresso che dà su via Borgo San Domenico, a Isola del Liri, il profumo che permea le narici rende impaziente anche l'ultima papilla gustativa, tanto l'odore dei canditi e della frutta si mescola armoniosamente con la frolla di piccoli capolavori dolciari, la vaniglia e il cioccolato che regalano intensi effluvi emozionali. Un enorme bancone tirato a lucido sfoggia file colorate, intervallate con una precisione quasi millimetrica, in cui trovano posto mignon, sfogliatine, cassate, cannoli, torroncini ricoperti di cioccolato e altre meraviglie simili. Siamo al 'Caesars Palace cafè', locale che nasce undici anni fa dalla passione della famiglia Pumo – papà Vincenzo e i due figli Giuseppe ed Emiliano, oggi affiancati dalle rispettive mogli Monica e Alessandra – e che nel 2015 è stato oggetto di ristrutturazione, con la realizzazione di un piccolo laboratorio a vista, che sforna quotidianamente peccati di gola irrinunciabili. Pur essendo originari di Palermo, i Pumo da anni vivono a Isola del Liri e si occupano anche di aperitivi e ristorazione veloce. La loro attività inizia alle 6 del mattino, con ottime colazioni che propongono croissant di fattura artigianali e particolari miscele di arabica, per arrivare ai dopocena, spesso abbinati a spettacoli di musica, cabaret e piano-bar, passando per un pranzo 'smart', pensato soprattutto per chi lavora o viaggia. I must del locale restano, però, gli apericena che nel

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mese di dicembre si vestono del clima festivo, servendo, a partire dalle 18, per due domeniche i buffet di Natale, una terza l'italian sushi (una versione tricolore delle classiche crudité giapponesi) e la quarta dedicata ai cocktail, con spritz a base

MATERIE PRIME SELEZIONATE, PERSONALE ACCOGLIENTE E UN PIZZICO DI SICILIA di frutta fresca (tra i più apprezzati quelli al mango e al melograno). Le origini della Trinacria, però, esplodono in bocca quando si gustano i cannoli e le cassate: ricotta, canditi e pistacchi arrivano rigorosamente dall'isola e la particolare farcitura, realizzata al momento, rende la cialda sempre croccante e avvolgente."Il nostro pranzo veloce – ci racconta Emiliano – prevede un menù semplice, vario ma con dei punti fermi. Uno di questi è la nostra Caesars Salad, un piatto unico internazionale a base di lattuga, petto di pollo piastrato e petali di parmigiano. A cui aggiungiamo una salsina segreta alle erbe che la rende un'insalata speciale. La abbiniamo, ad esempio, a un filetto di salmone scottato, con riso venere e riduzione di soia. Un binomio particolarmente apprezzato dalla clientela femminile". E, a proposito di clienti, il Caesars Palace cafè è un luogo che ne raccoglie


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di G iulia A bbru z z e s e

diverse tipologie: famiglie, coppie e giovani che apprezzano l'apericena, gruppi e colleghi che lo scelgono per un pasto veloce in pausa pranzo e, più in generale, chiunque voglia trascorrere una pausa in compagnia, gustando mini-delizie di pasticceria, apprezzando un ottimo aroma di caffè o sorseggiando uno dei nettari di cui è ricca la carta dei vini. In occasione delle feste di Natale, inoltre, è possibile ordinare cesti da confezionare con i numerosi prodotti a disposizione. Ma l'attenzione della famiglia Pumo, oltre che sulla qualità delle materie prime, si concentra molto sul concetto dell'accoglienza: "C'è una grande differenza – sottolinea Emiliano – tra servire e accogliere. Il rapporto con la clientela, la gentilezza, il rispetto e la cura rivolta alle esigenze di chi sceglie il nostro locale e i nostri prodotti sono elementi primari affinché le persone si fidelizzino e continuino ad apprezzare quello che noi offriamo". Non ha bisogno di dimostrarlo: mentre siamo seduti al tavolo, davanti a una tazzina di caffè fumante e un piattino di squisiti torroncini glassati al fondente, entra il corriere a consegnare 'L'elogio dell'accoglienza', il libro di Arrigo Cipriani, figlio dello storico fondatore dell'Harry's bar di Venezia. Emiliano lo commenta così: "Il personale deve ispirarsi a questi principi perché servono a fare la differenza".

DALLA COLAZIONE AL DOPOCENA PASSANDO PER L'APERITIVO DELLA DOMENICA

ph. Ivan A polito Photo g ra p h y 83 C hic Style

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di G iulia A bbruzzese

PER CHI AMA QUELLE FESTE

UNPÒ SPECIALI...

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ra unpò sarà Capodanno, poi l'Epifania. E sulla tavola arriva di tutto... unpò. Ma perché siano feste unpò esclusive non basta dire ristorante. Occorre unpò di più. Ci vuole... 'Unpò'. L'intuitiva creatività linguistica rispecchia esattamente quella servita nei piatti gourmet firmati da Livio Rossi, lo chef che al civico 9 di via Po – da qui il gioco di parole che ha ispirato il curatore d'immagine, Salvatore Lala, per il nome del locale – interpreta il mare attraverso connubi di sapori e consistenze che rispettano equilibri individuali dando vita, al tempo stesso, a innovative fusioni. Lo ha fatto anche lo scorso 6 dicembre, nella prima delle quattro cene-evento che caratterizzeranno il periodo natalizio. L'entree di benvenuto e le immancabili bollicine, durante il quale il dolce suono dell'arpa si è alternato a numeri di micro-magia, ha sussurrato l'arrivo dei nastrini di calamaro con radicchio trevigiano, datterino giallo e riduzione di balsamico, seguiti da un fiore di zucca farcito con scampi e burrata. E ancora: tagliolini con vongole naturali, gobbetti e broccolo di Alatri, pescato in crosta di carciofi e, a chiudere, un semifreddo al torroncino. Nel calice Fiore di campi 'Lis Neris', consigliato dal maître e sommelier Francesco Borrelli. Le materie prime, nella cucina dello chef, restano protagoniste indiscusse e così, anche nelle altre serate, il pesce, che arriva freschissimo da Terracina, conserva sempre un ruolo di primo piano: anche l'impiattamento, di sapiente fattura e fantasie cromatiche, resta comunque un accessorio. Per il prossimo 20 dicembre – i posti sono limitati ed è necessaria la prenotazione – sfileranno, nell'ordine: crostacei agli agrumi, parmigianina di ricciola, spaghettone con vongole, gamberi, calamari croccanti e bottarga di muggine, straccetti di pesce spada agli agrumi e semifreddo

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NEL RISTORANTE DI VIA PO PREZIOSE COCCOLE GOURMET E QUATTRO SERATE ESCLUSIVE "


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di G iulia A bbru z z e s e

IL CAPODANNO (E NON SOLO) A FROSINONE SI TINGE DI SCINTILLANTE RAFFINATEZZA alle castagne. Il vino è il Gewürztraminer della cantina Kettmeir, una delle più importanti e storiche realtà vitivinicole altoatesine. Lo spazio ludico riserva un grande classico della tradizione natalizia: la tombola, sempre concepita in un'atmosfera elegantemente soft. A fare da meravigliosa cornice, in esterno, l'illuminazione del giardino che interpreta lo stesso concept studiato per gli interni, firmato dall'architetto Marco Odargi e impreziosito dal genio artistico di Donato Marrocco. Ma è nella serata di San Silvestro che, tra flute di 'Berlucchi '61 nature' ad accompagnare una tartare di gambero rosso marinato, caviale Beluga e mela cotogna, lo spettacolo prende quota e propone un imperdibile numero di burlesque. Non si svela altro, né sull'intrattenimento, né sulle portate da servire ai sessanta ospiti del ristorante che decideranno di trascorrere un Capodanno esclusivo senza rinunciare al divertimento e alla musica, rigorosamente live. L'ultimo dei quattro appuntamenti è quello dedicato all'Epifania: sabato 5 dicembre, a partire dalle 20.30, un altro evento che unisce il percorso gourmet al più tradizionale arrivo della Befana ma sempre in una reinterpretazione dedicata a quanti, pur non rinunciando alla tranquillità, vogliono trascorrere raffinati momenti conviviali. Proprio per questo anche gli elementi decorativi, scelti per impreziosire angoli e sale, si inseriscono perfettamente nello stile minimal del locale derogando a piccoli sfavillii che fanno ovunque festa. Anche se, da quest'anno, quelle in via Po 9, curate da Federica Valeriani e Annarosa Calò, saranno sempre unpò speciali...

ph. A ndrea Se lla ri 85 C hic Style

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Intervista

di Viviana G uglielmin o

Videoricette per gruppi sanguigni

È

possibile mangiare sano senza però rinunciare a piatti golosi e sfiziosi? Sì, è possibile. E Diana e Alessio lo dimostrano ogni giorno grazie al loro blog Videoricette per gruppi sanguigni, dove quotidianamente pubblicano le video ricette dei loro piatti – dai ghiaccioli alla pesca alle zeppole di San Giuseppe – tutti rigorosamente sani, senza glutine, latte o derivati. Il tutto, come ci raccontano, è nato un po’ per caso diventando in poco tempo, e in maniera del tutto naturale, uno stile di vita. Perché mangiare sano è un processo che parte prima dal cuore e poi dalla mente. Incuriositi dalle loro ricette e della loro cucina senza rinunce (avete mai pensato di provare la Nutella home made?), noi di ChicStyle abbiamo avuto il piacere di intervistare Diana e Alessio per scoprire qualcosa in più riguardo al loro progetto che da due anni coinvolge più di 20.000 persone. Diana e Alessio come è nata l’idea di aprire un canale dedicato alle video ricette? «Tutto ha avuto inizio dopo aver pubblicato la foto di una ricetta su un gruppo Facebook dedicato alla Dieta dei Gruppi Sanguigni. Considerata la risposta positiva dalle persone, abbiamo deciso di aprire una pagina Facebook nella quale pubblicare le nostre ricette, non solo in formato scritto ma anche sotto forma di videoricetta. Ogni settimana pubblicavamo due videoricette e nel frattempo ci occupavamo anche del gruppo su Facebook, aperto in seguito ai messaggi arrivati da coloro che realizzavano le nostre ricette e che necessitavano di uno spazio per evitare che andassero perse. Dopo circa otto mesi, in seguito ad una grande richiesta delle persone, abbiamo deciso di raccogliere le nostre migliori ricette insieme ad altre inedite in un libro (Il Libro delle Videoricette Secondo la Dieta dei Gruppi Sanguigni), che fosse un punto di riferimento per le persone in cucina, quando non si sa che cosa preparare per se stessi, per i propri bambini, mariti, festa di compleanno oppure una semplice cena tra amici. Quando è iniziata la vostra avventura? «La nostra avventura è iniziata nel 2016».

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FOOD Perché proprio “per gruppi sanguigni”? «Ciò che ci ha incuriosito è il fatto che i gruppi sanguigni possono influire non solo in campo trasfusionale ma anche in ambito alimentare. La dieta dei gruppi sanguigni si basa sul riconoscimento immunitario dei singoli alimenti. L’ideatore della Dieta dei Gruppi Sanguigni è il dottor Peter D’Adamo. Il dottor Mozzi ha ripreso la dieta ed ha introdotto le combinazioni alimentari (un fattore molto importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario)». Qual è stata la forza motrice che vi ha portato a cambiare il vostro stile di vita alimentare? È stato difficile rinunciare a determinati alimenti? «La transizione è stata abbastanza facile. Possiamo dire di aver scoperto questa dieta per caso. Alessio stava cercando di risolvere dei problemi intestinali che lo turbavano da molto tempo e dopo aver provato molte diete senza aver successo, navigando su Youtube, trovò il Dottor Mozzi parlare della dieta del gruppo sanguigno il quale bandiva principalmente il glutine, il latte e derivati e la carne di maiale. Questa cosa incuriosì molto Alessio e decise di provare ad eliminare questi alimenti. In seguito agli esiti positivi dati da questo cambiamento alimentare decise di continuare». Qual è il segreto delle vostre ricette? «Ci piace molto sperimentare, siamo degli artisti e ci piace dare un perché alle nostre ricette. Non ci limitiamo ai sapori classici, ma cerchiamo di creare qualcosa di nuovo ed innovativo che possa prima di tutto rendere soddisfatti noi stessi e allo stesso tempo le persone che ci seguono.Il piatto non solo dev'essere mangiato con gli occhi e con la bocca, ma dev'essere appreso e ricordato. Proprio per questo motivo cerchiamo di dare ai nostri piatti dei nomi semplici ma che attirino l'attenzione. Tutto questo ovviamente oltre alla passione per la cucina che abbiamo fin da piccoli». La vostra è una cucina senza rinunce. Qual è il piatto che più amate in assoluto? «Hai detto proprio bene, nella nostra cucina cerchiamo di non far mancare nulla! Sicuramente i nostri preferiti sono i grandi classici riadattati a questo stile alimentare, quindi pasta fresca di legumi, la pizza e le focacce con farine di pseudo cereali (quinoa, amaranto e grano saraceno) e legumi». Che consiglio dareste a chi volesse cambiare le proprie abitudini alimentari, sia per necessità (come celiachia o intolleranze) o per propria scelta? «Il nostro consiglio è quello di non spaventarsi mai davanti ad un cambiamento. Spesso si ha la convinzione che sia difficile sostituire gli ali-

Intervista

di Viviana G uglie lmin o

menti ai quali si è abituati e all'inizio anche noi lo pensavamo. Se possibile, il miglior modo per affrontare un cambiamento alimentare è farlo gradualmente, partendo principalmente dalla lista della spesa. In commercio esistono oramai tante alternative per persone con intolleranze, ad esempio la pasta di legumi oppure di cereali senza glutine che possono essere un valido sostituto alla classica pasta di frumento. È molto importante essere organizzati soprattutto per quanto riguarda i pasti durante la settimana. Pianificare dei menù personalizzati può semplificare e rendere il cambiamento alimentare meno stressante. Un ultimo consiglio che possiamo dare è quello di affrontare l'alimentazione con la massima apertura mentale verso nuovi sapori e alimenti alternativi».

"IL BLOG CHE CELEBRA UNA CUCINA SANA, VEG E GLUTEN FREE MA SENZA RINUNCE"

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FOOD

di Claudia Palom b i

CAPODANNO 2019: la tavola elegante e moderna, anche a casa!

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l galateo moderno è meno rigido di una volta e la moda ci invita ad osare con le forme e i colori, come con l'oro e l'argento. Questi due metalli stimolano pensieri di lusso sfrenato e di eleganza per la maggior parte delle persone ma in passato era praticamente vietato indossarli insieme, ma ora… è finito un mito! La possibilità di mescolare oro e argento non solo esiste, è addirittura una tendenza che ritroviamo nei look migliori e nei gioielli e allora perchè non giocare negli allestimenti per la festa di San Silvestro, la notte di Capodanno. Ricca, brillante e soprattutto scenografica la tavola sarà per veri Re e Regine con corte a seguito! Dopo anni di minimalismo i table-set riscoprono finalmente l'opulenza decorativa. Ricca, piena e scenografica: quest’anno la tavola delle feste si farà notare. Una chiara citazione al barocco con argenteria, elementi preziosi e frutta in bella vista. Mi raccomando, ricordatevi di curare anche l’atmosfera, magari con luci soffuse e una buona colonna sonora, perché la tavola non si esaurisce con l’apparecchiatura.

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Intervista

di Valentia D i M a n n o

Renato Ardovino Il maestro delle torte

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” di Repubblica lo ha definito “Re delle torte”: è Renato Ardovino, primo cake designer italiano ad esporre alla Vogue Fashion Night Out, il maggior esponente del settore in Italia. Collabora con le più importanti riviste di cucina e dal 2012 conduce “Torte in corso con Renato” e “My Cake Design” su Real Time. Quella per il mondo della pasticceria è una passione fortemente legata a quella per l’arte, coltivata sin dall’infanzia, che si è trasformata in un’attività quando, circa 20 anni fa, prese in gestione il ristorante del teatro municipale di Salerno e in seguito acquistò il Caffè dove lavorava come dipendente trasformandolo in una caffetteria/torteria di impostazione viennese. Noi di Chic Style abbiamo avuto la possibilità di rivolgergli qualche domanda. Ricorda qual è stata la prima torta che ha infornato? «Un dolce facile facile infornato nel Dolce Forno! Un cucchiaio di farina, un uovo e un cucchiaio di zucchero!» I suoi studi di arte, e di scultura in modo particolare, hanno influito molto nel suo modo di modellare la pasta di zucchero? «Sono stati fondamentali. Le tecniche di modeling e pittura possono essere riportate pari pari sulla pasta di zucchero». Nelle sue creazioni si respira sempre un’aria fiabesca, quasi di sogno. Da cosa si lascia inspirare? «Posso essere ispirato da un cartone animato, dalla natura, dalla moda, da un’altra torta. Mi lascio ispirare da tutto ciò che mi circonda. Poi, ci sono le torte commissionate. I clienti mi danno delle indicazioni, mi raccontano la loro storia, la loro scelta. Ad esempio, nel caso di un matrimonio mi raccontano tutto, a partire dai fiori in chiesa fino all’abito degli sposi, ed io cerco uno spunto per contestualizzare la torta e renderla elegante. Altri clienti mi chiedono torte con riferimenti a qualcosa o a qualcuno e lì c’è un disegno che scatta nella mia mente. Non faccio mai cose che non mi piace fare.

Se una cosa non è bella, cerco di indirizzare il committente verso qualcosa di più adatto per l’occasione». Nel corso della sua carriera le è capitato di affezionarsi particolarmente ad una commissione? Se si qual era? «Mi è molto cara la torta ispirata al mondo di Pinocchio. Da bambino ho adorato quel cartoon e la torta dedicata a Pinocchio mi è rimasta nel cuore. L’ho scelta anche come copertina del mio secondo libro». Certamente i suoi spettatori, che la seguono assidui sul suo programma “Torte in corso con Renato”, avranno carpito tutti i suoi segreti ma può svelare ai nostri lettori quali sono gli ingredienti segreti per essere un perfetto cake designer? «L’ingrediente più importante è l’amore per quello che si fa. L’amore per questo lavoro ti porta a superare ogni ostacolo e a superare sempre te stesso».

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ph. Elisa Puglie lli


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Intervista

di Francesca C a v a lie re

Il Minimalismo Cromatico di Elisa Puglielli

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ppassionata di disegno sin da bambina, l’arte è sempre stata una costante nella vita di Elisa. Una passione che la giovane illustratrice romana ha coltivato in tutti questi anni con impegno e costanza: dopo la laurea in Disegno Industriale, ha deciso di proseguire gli studi, specializzandosi in Comunicazione Visiva. “Ho avuto una formazione nel campo del design e senza mai abbandonare il disegno, ma il tutto era più direzionato verso la progettazione. Poi circa un anno e mezzo fa è scattato qualcosa, ho iniziato a scoprire il mondo dell’illustrazione e non l’ho più abbandonata!”. Ed è così che, all’improvviso, è scattata la scintilla. Giocare con le parole e le idee più disparate, per poi trasformarle in immagini compiute, indipendenti e sinteticamente creative è, senza dubbio, un’arte. Condensare una storia in un tratto richiede talento, e Elisa Puglielli ha dimostrato di averne. E di fatto, oltre a vantare già una collaborazione con La Repubblica, grazie al suo estro ed eclettismo, si è ritrovata tra i 30 migliori artisti del progetto collettivo online “Dieci parole – Design”, promosso da Italianism. “Sicuramente realizzare un’illustrazione per La Repubblica mi ha spinto a puntare in questa direzione con più entusiasmo. Da lì, sono arrivati altri lavori e progetti, alcuni più piccoli, ma ugualmente soddisfacenti, che hanno continuato a stimolare la mia creatività e voglia di mettermi in gioco”. Credi che, in Italia, si possa parlare di rispetto e riconoscimento del proprio lavoro, soprattutto se si parla di illustrazioni, e più in generale di arte? «Per chi sta muovendo i primi passi come me, avere l’ opportunità di potersi mettere in gioco e dar prova del proprio talento, è fondamentale. La Repubblica da molto spazio all’illustrazione e, in particolar modo, ai giovani artisti in un momento in cui, in Italia, questa professione - così come l’arte, più in generale - è ancora scarsamente riconosciuta e valorizzata. All’estero di certo lo scenario è diverso, ma confido in un cambiamento positivo anche nel nostro Paese».

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LIFESTYLE Come mai hai scelto questo tipo di linguaggio artistico? «Perché l’illustrazione apre infinite possibilità di espressione. È un linguaggio che non possiede limiti o rigidità». Come nascono le tue illustrazioni? Da cosa ti lasci ispirare? «A volte nascono da una conversazione, altre da un profumo. Tutto ciò che mi circonda può diventare punto di riflessione. Al momento poi vivo fuori Roma, e per arrivare in città viaggio spesso in treno; le idee migliori arrivano solitamente tra una fermata e l’altra». Nel processo di creazione delle tue opere, quanto conta l'elemento digitale? «È molto importante. La gestione delle palette e la possibilità di operare eventuali correzioni è, senza dubbio, molto più facile con i software di grafica. Eppure, nel mio caso, questi rappresentano il punto di arrivo di un più lungo processo creativo che prende il via con carta e matita». Le tue illustrazioni sono caratterizzate da composizioni pulite e lineari, oltre che da uno stile colorato. Come sei giunta a definire questo tuo stile così personale? «Nell’ultimo anno il mio stile ha subito un’evoluzione radicale, e penso che in futuro continuerà a mutare accanto alla mia profonda volontà di migliorarmi e di sperimentare». E infine, quali sono i tuoi progetti per il futuro? «Continuare ad illustrare per l’editoria e magari per il mondo della musica, ma non mi precludo nessun’altra strada».

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Intervista

di Francesca Cavalie re

"POTERSI METTERE IN GIOCO E DAR PROVA DEL PROPRIO TALENTO, È FONDAMENTALE"


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di R oberta Evange lis ti

Tre itinerari alternativi per godersi l’inverno e la sua magia

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inverno è alle porte e sono sempre più frequenti e piacevoli le serate davanti al camino, magari in compagnia di un bel libro o dell’ultima serie tv che ci tiene incollati allo schermo. Ma non è forse il periodo più romantico dell’anno, dove le città si illuminano a festa? E no, per immergersi nell’atmosfera magica non bisogna percorrere centinaia di chilometri fino al circolo polare artico, perché uno degli itinerari più spettacolari che il nostro Paese ci offre è proprio dietro l’angolo: la Transiberiana d’Italia. L’associazione Le Rotaie in collaborazione con Ferrovie dello Stato, propone un buon numero di viaggi turistici dove poter ammirare il paesaggio incantato a bordo di affascinanti carrozze d’epoca, che portano turisti (che arrivano dall’estero in Centro Italia di proposito) tra le vette innevate dell’Abruzzo: si parte da Sulmona, con tappa a Palena, Roccaraso, Campo di Giove e poi si torna a Sulmona. Il treno storico degli anni 20 permetterà non solo di assaporare l’atmosfera natalizia con i mercatini abruzzesi, ma di fare un vero viaggio nel tempo in un panorama davvero unico. Se amate i viaggi “In To the Wild” ed il termometro che scende in picchiata non vi spaventa, può essere il momento adatto per partire verso le terre del nord, a caccia dell’aurora boreale il cui periodo ideale per vederla è proprio da dicembre a febbraio. Il tour vi farà scoprire la Finlandia selvaggia, terra di foreste e laghi, con escursioni su slitte trainate da cani, motoslitta e a piedi con le ciaspole. Se invece optate per una vacanza relax e al caldo, ma senza rinunciare al Natale, vi consigliamo di andare direttamente nel mondo di Babbo Natale: Rovaniemi, capitale amministrativa e culturale della Lapponia, nel sud della Finlandia, dove potrete essere fortunati e vedere l’aurora boreale magari mentre visitate il villaggio di Santa Claus sul circolo polare artico. Qual è il segreto della felicità? Come si fa ad ottenere questo senso di soddisfazione e di appagamento che riempie cuore e mente? Il segreto è uno: viaggiare! E allora perché rimandare la felicità? Ogni momento è quello giusto per esserlo.

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C U LT U R A

di G iulia A bb ru z z e s e

Sara Carturan,

artista frusinate, vincitrice al "MiArs-Milano ti amo in tutte le lingue del mondo"

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63 ARTISTI PARTECIPANTI DI 13 NAZIONALITÀ DIVERSE, CON 10 VINCITORI, UNO PER CATEGORIA.

n amore che l'ha accompagnata a lungo quello per il disegno stilistico, tanto che ne ha intrapreso gli studi. Amore affievolito da anni di pastelli e chiaroscuro. Ha cominciato a dipingere da autodidatta intorno ai 30 anni, scoprendo un forte amore per l'acrilico. Senza pennelli, ma con le sensazioni giuste. La colatura è stato il primo passo della sua evoluzione. Una notte, per sbaglio, è caduta una goccia su una tela finita poco prima. Quella goccia ha creato l'inizio di un cammino che, nel tempo, attraverso esperimenti, evoluzioni, percezioni, l'ha portata alla scoperta di nuovi modi, del tutto personali, di usare il colore. Oggi, anche con i pennelli e più consapevolezza.Sara Carturan, fonda insieme a Gioia Onorati e Claudia Mancone, nel 2016, lo studio d'arte Interno 36, nel centro storico di Frosinone. La serie di ritratti inizia nel Gennaio 2018, cominciano con una penna nera e finiscono verso Agosto, con ampia evoluzione, con uno stile personale e riconoscibile. Ringraziamenti speciali di Sara ad Eva e Anastasia

" Ogni Opera è un viaggio di scoperta..." ph. G ioia O n o ra ti

TITOLO OPERA: VORREI AVERE I TUOI OCCHI ARTISTA: Sara Carturan TECNICA: Realizzato a mano libera direttamente con penne colorate su carta. DESCRIZIONE OPERA : “Vorrei avere i tuoi occhi per vedere tutto la prima volta, stupirmi della grandezza di ogni cosa. Vorrei avere i tuoi occhi per non capire ancora il senso delle parole e costruire un gioco. Vorrei avere i tuoi occhi per poter immaginare di nuovo il futuro.”

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di G iulia A bbruzz e s e

Il Benessere è servito E non solo a tavola

DAL PATRICANO INAUGURATO UN MODERNO E RAFFINATO SPAZIO: LA SPA

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angiare bene per vivere bene. Una grande verità che si sposa perfettamente, soprattutto in una società ultratecnologica che corre a velocità supersonica, con quella di Sydney J. Harris: 'Il momento giusto per rilassarsi è quando non hai tempo per farlo'. C'è un posto, lungo la cerniera d'asfalto che unisce le montagne ciociare al mare pontino, in cui la tradizione culinaria locale, la calda accoglienza dei proprietari e gli ambienti pensati per chi vuole trovare ristoro, genuinità e qualità, hanno da poco incontrato anche lo straordinario mondo del benessere fisico e sensoriale. Siamo 'Dal Patricano', hotel ristorante che dal 1988 è gestito dai fratelli Pellegrini: Emiliano è l'amministratore, Riccardo responsabile dell'albergo e Pierpaolo addetto alle carni e al servizio di sala. Qui lo scorso 25 novembre è stato inaugurato il nuovo spazio spa, aperto al pubblico dall'8 dicembre. Un vero e proprio angolo di paradiso che si snoda in un centinaio di metri quadrati tra sale e vani curati nei minimi dettagli. Due vasche idromassaggio Jacuzzi con una capienza di 5 persone ciascuna, ricavate in un ambiente rivestito di legno di abete Douglas, luci soffuse e toni raffinatamente naturali. Un bagno turco che ospita fino a sei persone, così come la sauna finlandese; docce emozionali di acqua calda e fredda, una cascata di ghiaccio e una zona relax dove è possibile consumare tisane e infusi ideali per la reidratazione del corpo dopo i trattamenti. Interessante, poi, è l'himalayan room, una stanza con una parete retroilluminata interamente composta di sale rosa dell'Himalaya, noto per le sue benefiche proprietà che rendono l'aria satura di oligoelementi, particolarmente

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preziosi per l'apparato respiratorio. A corredare il tutto la presenza di un letto-nuvola ad acqua che completa il percorso relax. Una struttura, quella pensata e fatta realizzare dai titolari dell'hotel che, non solo arricchisce l'offerta ricettiva già molto apprezzata per la qualità della ristorazione, ma che si inserisce perfettamente nel ricercatissimo binomio enogastromia-benessere, candidandosi a diventare un vero e proprio punto di riferimento per chi cerca la tradizione a tavola e l'accurata ricerca di materiali e tecnologia propria dei centri relax più all'avanguardia. "La nostra idea – spiega Emiliano – è quella di fornire al cliente un luogo di comfort food unitamente a uno spazio dedicato alla cura del corpo e della mente, immerso nel silenzio della natura ma a pochi passi dalla città e dal mare". Il percorso benessere dura due ore e l'ingresso dal lunedì al venerdì ha un costo di 25 euro (30 nei giorni festivi). Agli ospiti saranno consegnati kit con accappatoio, asciugamano, ciabatte e bustina monouso di frutta secca per lo spuntino, mentre tisane e acqua limonata sono sempre a disposizione nella sala relax. La spa, che può accogliere un massimo di 8 persone alla volta, offre anche la possibilità di sottoporsi a massaggi e trattamenti viso-corpo. Diversi anche i pacchetti offerti dalla struttura, a seconda delle esigenze e delle occasioni in cui si può scegliere la spa. Il 'Week end di coccole' ad esempio, prevede l'ingresso di coppia con check-in il sabato alle ore 12 e check-out la domenica alle ore 11.30 e comprende: 2 ingressi spa, una cena di due portate, un pranzo benessere reidratante e un massaggio di coppia al costo totale di 270 euro. Soluzione alternativa può essere la 'Sunday Spa per 2', con la possibilità di usufruire del percorso di 2 ore, avere una stanza in hotel dalle 14 alle 20 nella quale sarà servito uno spuntino (costo 110 euro). L'ingresso serale, dalle 21 alle 23.30, invece, rientra nella formula dello 'Spa Party', che comprende prosecco e frutta in spa, cena a buffet in sala privata per un massimo di 12 ospiti, con quotazione su richiesta. La spa privata (2 ore con massaggio di coppia, prosecco e frutta in spa) può essere prenotata al costo di 250 euro. Infine, riservato alle donne, c'è 'Amiche in spa': dal lunedì al venerdì mattina, con spa privata per due ore, tisaneria e biscotti per un massimo di 8 persone (costo 150 euro). E per Capodanno? "Ovviamente – risponde Emiliano – abbiamo pensato a una formula anche per queste festività. Mettiamo a disposizione delle coppie una stanza dal 31 dicembre alle 11.30 del primo gennaio, con doppio percorso all'interno della spa, massaggio per due persone di trenta minuti, ce-

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LEGNO DI ABETE DOUGLAS, SALE HIMALAYANO E LETTO NUVOLA. QUI È IL REGNO DEL RELAX

none di San Silvestro e pranzo di Capodanno. Per un costo totale di 470 euro". E se non vi avessero ancora convinto, i profumi e i sapori tipici 'Dal Patricano' sono quelli del carpaccio scottato a vista su pietra di sale himalayano; una cacio e pepe con pecorino stagionato al tartufo, la zuppa di cipolle rosse di Tropea con pane tostato e la rinomata crema di mascarpone in coppa. Insomma: un trionfo per il palato unito alla possibilità di ritemprare corpo e spirito nell'atmosfera elegante e raffinata della nuova e bellissima spa. Provare per... godere!

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Testata registrata presso il Tribunale di Frosinone. Numero chiuso in stampa il 3 Dicembre 2018. Prossima uscita Primavera 2019.

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