COPERTINA
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Associazione ! CHIC Testata Registrata presso il Tribunale di Frosinone.
DIRETTORE Claudio Giuliani
GRAFICA Advok Studio srl - Grafica & Web VALENTINA FANFERA MADDALENA ZOLFINI Direttore responsabile and product manager adv SALVATORE PIGLIASCO SS 155 per Fiuggi n 7 03100 Frosinone Tel. 0775 961440 info@advok.it
In copertina MODELLA Maria Concetta Pincerno FOTOGRAFIA Stefano Rossi MAKEUP & HAIR Hair Prestige STYLIST Chiara Lucia Guarino e Claudia Palombi JUMPSUIT TAF Tiramisù Alle Fragole LOCATION ASD Scuola Pugilistica Città di Frosinone
Creative area / Creative coordinator CHIARA LUCIA GUARINO In questo numero FOTOGRAFIA STEFANO ROSSI RICCARDO LANCIA MAKEUP & HAIR ARTIST PRESTIGE HAIR LAURA NARDONE FRANCESCA ROTONDI
I partners di questo numero
STYLISTS CHIARA LUCIA GUARINO CLAUDIA PALOMBI
APPONI SPACE, GIANCARLI GIOIELLI, MAD MODA ACCESSORI DESIGN, BLOGGER 36, CONTATTO, MEDICI PELLETTERIA, LADY BUG, GLI OCCHIALI DI VENERE, LE VISIONARIE, PECCATI DI STILE, QUADRIFOGLIO;
REDAZIONE Capo redattore CLAUDIA PALOMBI Collaboratori CLAUDIA MINNA MARTINA SIRAVO STEFANY BARBERIS SILVIA AROSSA VINCENZO TIRITTERA
P&B DIFFUSION, HAIR PRESTIGE, BE MORE; ADVOK STUDIO COMUNICAZIONE, DOLCEMASCOLO PASTICCERIA, ANIMALI DOC DI FABIO DI CIACCIO, ROSSI IMPIANTI, GRUPPO GO! AUTOMOBILI, GRAN PALAZZO DELLA FONTE, RADIO DAY, SHOWCLAP, OMNIA FITNESS, BASE 41, TACCO LAMPO, CEESA DI PINO ROTILI, MEÇO PARRUCCHIERI , MONTONI.
MODELLE MARIA CONCETTO PINCERNO CHIARA BIANCHINO
SI RINGRAZIA L'ASSESSORATO ALLA CULTURA E ALLO SPORT DEL COMUNE DI FRO-
LOCATION ASD SCUOLA PUGILISTICA CITTÀ DI FROSINONE STADIO COMUNALE "MATUSA" PALASPORT (PALAZZETTO DELLO SPORT)
PROSSIMA USCITA - SPECIALE AUTUNNO 2016 CHIUSO IN STAMPA IL 20 GIUGNO 2016 STAMPA - ARTI GRAFICHE AGOSTINI - TIRATURA 10.000 COPIE
I CONTENUTI, LE DESCRIZIONI, LE IMMAGINI E LE COLLABORAZIONI PRESTATE SI INTENDONO ESCLUSIVAMENTE A TITOLO GRATUITO
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20 Da Wimbledon alla terra rossa 34 Tessuti che fanno bene alla pelle 36 Aimee Mullins 38 I temporary shop di Chic Style 48 In spiaggia con stile 52 Nerd is the new style 56 Rio De Janeiro 63 Beach waves 66 Charlie fa Surf 68 Calde sfumature 70 Matthew Barney 72 Hip Hop 76 Lo Sport che vince il razzismo 80 Il Fashion Designer 84 Intervista: Millo 86 Oggi mi sposo al Museo 90 Wedding is coming 92 L'estate a tavola 96 Guide GastronomicheCper l'estate 5
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Editoriale
SPORT STYLE hic Style Summer 2016 è l’estate delle olimpiadi di Rio, la città dei colori e delle spiagge. E lo sport è il fil rouge con cui si parla di moda, di tendenze, di cultura in questo ricchissimo numero; suggestioni e contaminazioni che correndo lungo le vie della città brasiliana, attraversano l’oceano e sono fonte di ispirazione per i vari articoli che corredano il nostro numero estivo. Lo sport è passione, è arte, è sfida. Superare gli ostacoli, così come i limiti culturali: andare oltre quell’aberrazione chiamata razzismo. Le olimpiadi di Rio, del paese meticcio per antonomasia, sono il miglior slogan contro l’ottusità. Noi ci abbiamo provato con un articolo. Ogni rappresentazione, ogni attimo ed ogni evento hanno il proprio palcoscenico; JUMPSUIT TAF Tiramisù Alle Fragole ogni sfida ha il suo teatro. Le corde del ring a cui aggrapparsi, la retina del canestro che si gonfia, gli spalti di uno stadio sono i particolari, gli accessori che rendono unico l’attimo, per chi lo vive, per chi lo vede. E per questo abbiamo deciso di ambientare i nostri set fotografici in alcuni luoghi di sport. Il Matusa ha rappresentato il luogo dei sogni per molti di noi; abbiamo voluto offrirgli il meritato tributo, ora che volge al tramonto. Continua la sezioni interviste e questa volta incontriamo Millo, street artist, che con i suoi pezzi colora ed interpreta le pieghe ed i muri delle città, tra sperimentazione, innovazione ed arte. La rivista Chic è anche laboratorio e vetrina per stilisti e designer italiani, ed il progetto Temporary shop ci guida nel panorama dell’artigianato e del “made in Italy” facendoci conoscere 2 interessantissime realtà attraverso altrettanti shop. Foto, articoli, personaggi, racconti fanno imperdibile questo numero olimpico, tra moda, sport ed arte. Buona lettura La Redazione.
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chic Week
Tutto il programma dei corsi su www.chicweek.it 1/2/3 Luglio, Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi: la stagione estiva inizia con la prima edizione di un evento firmato Chic Style dedicato alla formazione nell’ambito moda a 360 gradi
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’estate inizia con una ventata di aria nuova con l’avvio della Chic Week , il primo evento su scala nazionale di alta formazione a 360 gradi sul settore moda. “ Quello che ci proponiamo – dichiara Salvatore Pigliasco, ideatore del progetto – è di fare di una location come il Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi il centro della scena formativa, rendendolo un punto di riferimento per chiunque si affacci a questo settore o ne fa già parte, garantendo al pubblico una programmazione di qualità e dal respiro nazionale” La Chic Week è il primo evento formativo dedicato al settore moda in Italia. Superato il concetto di specializzazione, l’ambito lavorativo richiede figure professionali con una formazione a 360° per esprimere la propria creatività e talento. Un evento unico: una piattaforma formativa per mantenersi sempre aggiornati. Dopo il party di apertura del venerdì 1 Luglio ci si potrà dedicare a due giornate poliedriche e funzionali dedicate ai corsi di formazione. Il proprio percorso formativo, e quindi l’accesso ai corsi, lo si costruisce online nei giorni precedenti scegliendo tra due pacchetti: Accesso per una singola giornata scegliendo 2 corsi formativi; Accesso per entrambe le giornate scegliendo 4 corsi formativi. Oltre ai ticket formativi si potranno acquistare anche gli altri servizi alberghieri del Grand Hotel Palazzo della Fonte. Un evento che non è rivolto solamente ad un personale già qualificato e competente, ma anche a tutti coloro che intendono intraprendere la professione sin dai primi passi. Fotografi, modelle/i, Fashion designer, Fashion blogger, Stylist, Hair stylist, Make up artist, Youtuber, influencer, Postproducer, responsabili marketing, social media manager, neo diplomati in discipline artistiche e di comunicazione; la lista è veramente amplia. L’attività formativa a 360 gradi è curata nei minimi dettagli da Chic Style che si avvale di docenze prestigiose e di alta professionalità. Schwarzkopf, FabLab, l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, l'Accademia Ceesa di Pino Rotili, insieme ad altri specialisti del settore, terranno lezioni ognuno per il proprio ambito di appartenenza. HairStyle, postproduzione, moda, fotografia glamour, e molti altri corsi per offrire ai partecipanti la possibilità di essere aggiornati sulle ultime tendenze moda e innovazioni del settore
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Grand Hotel Palazzo della Fonte a Fiuggi:
un'oasi di comfort ed eleganza
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e porte del Grand Hotel Palazzo della Fonte si aprono, concierge, lobby boy, Steward ed Hostess sono pronti ad accogliere la Chic Week. Fiuggi, una delle più grandi città termali, con il suo lussuoso hotel con un’atmosfera elegante e calda, stupendamente carica di colori vintage, curatissima nei dettagli di architettura ed arredamento è come una «tela bianca» all’interno del quale Chic Style dipinge il suo evento. Immerso nella quiete di un parco privato, il Palazzo è una dimora di campagna dal fascino incantato, in cui recuperare i ritmi calmi della vita in collina coccolati dall’accoglienza e dalle cure di maestri eccezionali dell’ospitalità italiana. Situato a pochi passi dal c entro di Fiuggi è uno dei più belli e confortevoli Hotel in tutta Italia, situato in una posizione strategica a soli 50 minuti dall'areoporto di Roma Fiumicino. La spaziosità degli ambienti, l'ampiezza e l'eleganza degli spazi lo rendono una delle sedi più ambite per l'organizzazione di party importanti, o per passare dei giorni all'insegna del benessere nelle SPA che offrono l'utilizzo di prodotti di bellezza all'avanguardia e
l'impiego di tecniche basate su terapie naturali per la cura e la rigenerazione del corpo. L'hotel offre confortevoli camere e suites ampie e luminose arredate in stile nouveau e ispirate alle esclusive residenze di campagna inglese. All'ultimo piano si trova il piano English Toile, dal nome della collezione di tappezzeria inglese G.P. and J. Baker, che conferisce a queste stanze un’atmosfera magica e inconfondibile. In questo piano ricorrono tutte le categorie di stanze e ognuna si caratterizza per una diversa colorazione. Per la celebrazione di altri riti il palazzo offre la possibilità di allestire spazi su misura a seconda delle esigenze, ci sono 16 sale di varie dimensioni che offrono tutti i necessari servizi. Il Palazzo della Fonte organizza passeggiate e attività sportive immerse nel verde e inoltre per gli appassionati di Golf, a pochi passi dal Palazzo si trova uno dei più importanti centri per golfisti, rinomato per l'elevato grado tecnico e per la bellezza paesaggistica di Fiuggi. Un'atmosfera magica per una location unica e prestigiosa che per la sua posizione ed il suo personale ci proietta in un immaginario da premio Oscar, Il Grand Budapest Hotel di Wes Anderson.
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CHICWeek Il percorso formativo
2 e 3 luglio
Scopri tutti i corsi e le docenze della Chic Week, ricorda "Chi non si forma si ferma" POSTPRODUZIONE DOCENTE Francesco Marzoli Fotoritoccatore Professionista. Fondatore della Digital Post Production Academy, attualmente è Adobe Certified Expert in Photoshop e Beta Tester per i prodotti X-Rite – Pantone. E’ docente presso il Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali della Business School del Sole 24 Ore. Relatore tra i più importanti eventi in Italia dedicati al mondo della fotografia e della post produzione. • SVILUPPO RAW CORRETTO CAMERA RAW E LIGHTROOM • PHOTOSHOP PER FOTOGRAFI • RITOCCO HIGH END • COMPOSITING PUBBLICITARIO FOTOGRAFIA DOCENTE Stefano Rossi Fotografo che ha fatto della propria passione per la fotografia, uno strumento di lavoro capace di valorizzare al meglio ogni donna. Fotografo ufficiale della rivista Chic Style. Appassionato dello scatto posato, si occupa prevalentemente di glamour, ma realizza servizi fotografici di ogni genere. • MODELSHARING DI FOTOGRAFIA GLAMOUR WORKSHOP SHOOTING DI MODA DOCENTI Team Chic Style: Chiara Lucia Guarino, Claudia Palombi, Stefano Rossi, Laura Nardone. Chic Style è un canale di Moda, Tendenze e Design che nasce dalla collaborazione tra professionisti del mondo della fotografia, moda, grafica pubblicitaria, web design e dello sviluppo di applicazioni web based. Un progetto multimediale che parla di moda e di bellezza attraverso il magazine, l’area web e gli eventi organizzati. • CORSO SHOOTING DI MODA FASHION DESIGN DOCENTI Giuseppe Iaconis, Paola Iannarilli, Alessandra Cigala. Docenti dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone, corso di Fashion Design. Primo corso statale di Fashion in Italia si muove con un triennio e un biennio specialistico per formare studenti nel settore moda, con un attenzione particolare alle diverse professioni legate al fashion system. Il corso lavora sulla metodologia e sulla progettazione di capi d’abbigliamento e accessori. Viene data molta importanza alla ricerca visiva e tattile, alla creatività degli studenti e la ricerca per una nuova tipologia da applicare ai diversi settori dell’abbigliamento. • WORKSHOP BASE DI FASHION DESIGN #REWEARE • WORKSHOP AVANZATO DI FASHION DESIGN #REWEARE
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WEBMARKETING DOCENTE Pepe Massimiliano Laureato in economia e commercio presso l’Università Bocconi di Milano. Master in comunicazione e marketing presso Pubblitalia80. Lavoro decennale come direttore, capo area fino a rappresentante marketing per l’Italia per una grande catena di distribuzione. Consulente esterno per aiutare aziende e imprenditori a gestire ed evolvere il loro business, con nuove strategie in termini economici, emozionali e di gestione. • I SOCIAL NEL MONDO DEL PARRUCCHIERE • FACEBOOK BASE CORSO PRINCIPIANTI • FACEBOOK MEDIA MONITORING • TWITTER, YOUTUBE, INSTAGRAM, WHATSAPP, NEWSLETTER DOCENTE Diamanti Riccardo SEM specialist con più di tre anni di esperienza, in possesso della certificazione Adwords e contributore della community italiana di Adwords. Addetto Web Marketing in Planet Optical. Stage area marketing in Brains for Business spa. Crea e gestisce campagne Adwords (Search, display desktop e mobile, remarketing, shopping) ed anche campagne paid con Bing Ads, Facebook e Twitter. Si occupa di quattro ecommerce che operano su scala nazionale e uno su scala europea. Lavora quotidianamente con tutti i principali SEO tools. Per le campagne display lavora con Google web designer e photoshop ed ha una passione profonda per la Web Analytics e l’usabilità. • CORSO DI WEBMARKETING INCENTRATO SU GOOGLE ADWORDS MAKEUP DOCENTE Pino Rotili MOVIE MAKE UP ARTIST DIRECTOR Diplomatosi presso la scuola Renè Garraud a Parigi in rue Saint Honorè come truccatore ed estetista, si è specializzato in trucco fotografico, cinematografico, teatrale, da passerella e “body painting”, insegnando nelle migliori scuole di estetica di Roma e Milano. Fondatore e docente della Scuola per Acconciatori Estetiste e Truccatori Ceesa di Pino Rotili, autorizzata dalla Regione Lazio e associata CIDESCO • CORSO TRUCCO BASE • CORSO TRUCCO BASE PER LA MODA • IL TRUCCO PER LA SPOSA D'AUTORE • IL TRUCCO PER LA SPOSA ECCENTRICA HAIRSTYLE DOCENTE Valerio, Elisa e Loredana sono il team per Schwarzkopf Professional. Oltre un secolo fa, Hans Schwarzkopf apriva a Berlino una piccola farmacia, scoprendo tutti i segreti della bellezza e della cura dei capelli. Da allora, il loro sguardo è costantemente proiettato al futuro dettando le regole del mercato. I loro rivoluzionari brand hanno ridefinito il concetto di “impossibile”. Entrando a far parte del gruppo Henkel, Schwarzkopf Professional ha potuto ampliare i propri orizzonti e la rete retail, portando i propri prodotti nei saloni e nei punti vendita di tutti i continenti. Attualmente deteniamo 7.600 brevetti – tutte autentiche pietre miliari nella storia dell’haircare. • CORSO BASE LOOK % LEARN: ACQUISIZIONE DELLE TECNICHE DI TAGLIO E COLORE CAPELLI • CORSO AVANZATO LOOK % LEARN: ACQUISIZIONE DELLE TECNICHE DI TAGLIO E • COLORE CAPELLI FABBRICAZIONE DIGITALE DOCENTE Elena Pierri e Elena Papetti di Officine Giardino. Il primo centro di Fabbricazione Digitale in Ciociaria. Attraverso l'uso di strumenti di fabbricazione digitale, Officine Giardino sperimenta nuovi modelli di produzione e favorisce lo sviluppo del pensiero innovativo nella propria comunità. • MODELLAZIONE 3D DI UN ACCESSORIO E PROTOTIPAZIONE TRAMITE STAMPA 3D • DIGITALIZZAZIONE CARTA MODELLO E PROTOTIPAZIONE CON TAGLIO LASER
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Il party più Chic dell'estate
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tre giorni più caldi dell’estate sono ad inizio luglio. Non lo dicono i meteorologi bensì le community social per l’appuntamento più Chic dell’estate: la Chic Week! Venerdì 1 luglio alle ore 20:00 l’ambito Party d’apertura presso il Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi. Un luogo dal fascino incantato; ideale per accomodarsi a bordo piscina, immergersi fra il verde di un paradisiaco giardino ed ascoltare suggestive note musicali, gustando pietanze prelibate dal sapore unico! Una notte brillante all’interno della quale si vedrà il meglio dal divertimento all’abbigliamento, fino alla creatività degli chef stellati che prepareranno piatti di prima qualità accompagnati da tante bollicine.Un giusto modo per incantarsi al tramonto. Con uno sguardo verso il cielo, proiettato sulla terrazza panoramica sopra la piscina, si potranno ammirare giovani modelle che indosseranno gli abiti a cura degli studenti del corso di Fashion Design, dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Il defilè più esclusivo del momento. Un’ importante occasione di visibilità che continuerà nelle due giornate consecutive dedicate alla formazione. Creatività, sartorialità, sperimentazione tecnologica e attenzione al prodotto, che permetterà a questi giovani studenti che parteciperanno ai corsi di costruirsi un bagaglio di conoscenze fatto di capacità tecniche che corrono di pari passo alla preparazione teorica. Chic Week non è quindi solamente un semplice evento, ma un concentrato di accuratezza e innovazione. Un prodotto innovativo per la formazione a 360° che vuole unire moda, design, fotografia, webmarketing, hairstyle, tecnologia e divertimento. Ma anche un party nel vero senso del termine, a cui parteciperanno i protagonisti della creatività locale, come Fab- Lab Officine Giardino e Showclap, la prima start up dello spettacolo. Come non poteva non essere presente nel primo evento formativo in Italia dedicato alla moda? Intrattenimento e animazione mai vista. Tutto per rendere unico e indimenticabile il party più chic dell'estate. L’ esposizione mediatica è già consistente: per questo non lasciartelo raccontare! Per informazioni e prevendite www.chicweek.it tel. 0775. 961440 392. 22 09 005
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PENSA AL TUO FUTURO SCEGLI L'ECCELLENZA La Scuola di Formazione Professionale per Estetiste Acconciatori e Truccatori "CEESA" di Pino Rotili, ha iniziato la propria attività nei primi anni settanta. E' stata una delle prime scuole della Provincia di Frosinone ad ottenere il riconoscimento dalla Regione Lazio per il rilascio delle qualifiche professionali che abilitano all'apertura di una propria attività autonoma nel mondo della bellezza. CORSO DI QUALIFICA PROFESSIONALE PER ESTETISTE Il corso di formazione professionale per estetista ha una durata di 1800 ore suddivise in moduli da 900 ore annue. Al termine del corso, dopo aver superato l’esame teorico-pratico, si ha la qualifica di ESTETISTA con la quale si può essere assunta come dipendente presso centri estetici, beauty farm e centri benessere. CORSO SPECIALIZZAZIONE PER ESTETISTE Il corso di specializzazione per estetiste ha una durata di 900 ore ed al termine si consegue l’attestato che abilita l’estetista all’apertura di un proprio centro estetico. Nel corso di specializzazione si completa il percorso dei trattamenti manuali abbinando i macchinari per uso estetico. Ci si sofferma sui trattamenti benessere con applicazione di fanghi ed argille e trattamenti anti aging. Una parte integrante del programma tratta la relazione estetista e medico estetico per l’esecuzione di trattamenti pre e post interventi di medicina estetica o anche interventi più importanti per il recupero del benessere. CORSO DI QUALIFICA PROFESSIONALE PER ACCONCIATORI Il percorso formativo previsto dalla scuola CEESA di Pino Rotili nel settore acconciatori ha lo scopo di aiutare l’allievo a preparare il suo percorso lavorativo e raggiungere i propri obiettivi professionali non solo per aprire un istituto di bellezza ma anche lavorare nel mondo del cinema, teatro, sfilate moda, servizi fotografici. Il corso di qualifica professionale per acconciatori ha una durata di 1800 ore suddivise in due anni formativi da 900 ore ognuno. L’attestato che si consegue al termine del percorso di studio permette di ottenere la qualifica con la quale si può essere assunti come dipendenti presso istituti di bellezza. CORSO ACCONCIATORI SPECIALIZZAZIONE Il corso di specializzazione per acconciatori ha una durata di 500 ore e l’attestato conseguito di ACCONCIATORE SPECIALIZZAZIONE PER L’ESERCIZIO D’IMPRESA, abilita all’apertura di un’attività autonoma. Il corso è rivolto a coloro che vogliono perfezionare la preparazione acquisita nel corso di qualifica professionale migliorando le loro abilità nella colorazione moda, nelle acconciature moda, nell’applicazione di toupet, ed apprendere le tecniche di trucco sposa e moda.
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Da Wimbledon alla terra rossa
di Claudia Palombi
Il campo da Tennis come una passerella
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acoste, tennista francese degli anni ‘20 che ideò il tessuto chiamato jersey petit piqué che caratterizza ancora oggi le polo con il coccodrillo. Il tessutoè più leggero e traspirante rispetto ai cotoni utilizzati fino ad allora, e le maniche corte e il colletto morbido avevano lo scopo di rendere i movimenti del tennista più agevoli. Inizialmente ideate per il gioco del tennis, le polo Lacoste sono diventate capi di riferimento anche di altri sport come il golf, e uno degli elementi di abbigliamento più famosi e riconosciuti a livello mondiale specialmente nell’uso quotidiano. Ma la vera svolta avvenne con il couturier Jean Patou. Vero innovatore, inventò l’abbigliamento sportswear e nel 1925 aprì “Le Coin des Sports”, una boutique che ospitava una serie di sale, ognuna dedicata ad una diversa
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Da diversi decenni, i confini tra il mondo del tennis e le tendenze della moda si sono assottigliate parecchio.
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disciplina. Riuscì a vestire le donne con lusso ed eleganza anche mentre praticavano sport, proponendo semplici indumenti in jersey, divise per l’equitazione o la pesca, modelli da sci e le prime magliette da tennis che le giocatrici portavano con una gonnellina svolazzante. In fondo si deve a lui l’invenzione della “minigonna”, una gonna che arrivava sul polpaccio lasciando scoperte le caviglie. Introduzione che anticipa quella di Chanel, di cui però ne prende i meriti. La sua linea per il tennis divenne famosa grazie a Suzanne Lenglen, che la indossò in occasione del torneo di Wimbledon, provocando un vero scandalo fra i perbenisti. Suzanne Lenglen è la più forte tennista di tutti i tempi e una delle sportive che hanno fatto la storia. Una persona capace di cambiare il modo con cui le donne facevano sport, avvicinando per la prima volta quello femminile a quello maschile. Il suo fu un nuovo modo di giocare e di vestire: abiti ben lontani dai canoni classici e formali. Avanbraccia scoperte e gonna “corta”, tutto ben lontano da quegli scafandri che coprivano completamente le tenniste dell’epoca. L’alone di eleganza e raffinatezza associata al gioco del tennis, con le e impeccabili divise bianche, che facevano dei giocatori prima ancora che sportivi dei “piccoli lord”, ha sempre suggestionato l’immaginario collettivo. Il fatto che negli anni sia diventato uno sport sempre più seguito e praticato, la presenza di campioni che con le loro vittorie e personalità sono diventati dei personaggi di caratura mondiale, ha contribuito a fare del tennis uno sport sempre più al servizio di una moda non più elitaria, bensì popolare. Da diversi decenni, i confini tra il mondo del tennis e le tendenze della moda si sono assottigliate parecchio. Negli ultimi anni la ricerca di tessuti e materiali si è fatta sempre più tecnologica, per agevolare al massimo la performance dell’atleta sul campo: i capi indossati, candidi o sgargianti, lunghi o corti che siano, devono essere comodi, leggerissimi, traspiranti e persino sexy. I nuovi materiali aiutano l’atleta ad avere una migliore e più rapida dispersione del calore corporeo e questo gioca a favore della performance sportiva. In questo contesto tecnologico si sono inseriti colossi mondiali dello sport come Adidas e Nike che hanno il monopolio delle sponsorizzazioni dei migliori atleti: Nadal e Federer per citarne solo un paio. Tutte queste ricerche ed innovazioni utili alle prestazioni sportive sono state riportate nell’abbigliamento quotidiano, per agevolare, perché no, le continue corse tra casa ed ufficio. Basti pensare alle ricerche sul tessile, come il tessuto Scuba, must del 2016, che dalle tute sub, con la loro impermeabilità, si è trasformato in abiti, giacche gonne. Ma questa è un’altra storia Sono flussi incrociati quelli tra moda e sport: materiali confortevoli e nuovi colori rompono il muro delle convenzioni e regole, facendo restare l’eleganza di uno stile.
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FOTOGRAFIA Stefano Rossi MODELLA Maria Concetta Pincerno STYLIST Chiara Guarino - Claudia Palombi MAKE UP & HAIR ARTIST Laura Nardone
Total Look FRENCH CONNECTION
23 n. 73, Tel. 0775. 872422 FROSINONE Via Tiburtina
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FOTOGRAFIA Stefani Rossi MODELLA Chiara Bianchino STYLIST Chiara Guarino - Claudia Palombi MAKE UP & HAIR ARTIST Hair Prestige
Abito Victoria TWIN-SET Pochette Sugar Coral LIU JO
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FROSINONE - Via Aldo Moro n.85, Tel. 0775.824242 - CECCANO - Via Madonna della Pace Tel. 0775.601054 - SORA - Corso dei Volsci n.65 24 Tel. 0776.831775 - ISOLA DEL LIRI - Corso Roma n.23-25, Tel. 0776.807233 - MONTE S.G. CAMPANO - Via Boccafolle n.42, Tel. 0775.891183
FOTOGRAFIA Stefano Rossi MODELLA Maria Concetta Pincerno STYLIST Chiara Guarino - Claudia Palombi MAKE UP & HAIR ARTIST Laura Nardone
Abito con cinturino/sandali col. argento COMPAÑÍA FANTÁSTICA Collana dipinta a mano MAD Borsa in stoffa con texture geometrica MOKS
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Via Maccari 7 (Sopra i giardini di L.go Turriziani) Frosinone Tel. 0775.960045 I www.madaccessori.it 25
FOTOGRAFIA Riccardo Lancia MODELLA Chiara Bianchino STYLIST Chiara Guarino - Claudia Palombi MAKE UP & HAIR ARTIST Hair Prestige
Total Look KARTIKA
Via Aldo Moro 117 Frosinone26 Tel 0775-1522787 - Seguici su
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FOTOGRAFIA Riccardo Lancia MODELLA Maria Concetta Pincerno STYLIST Chiara Guarino - Claudia Palombi MAKE UP & HAIR ARTIST Laura Nardone
Total look BLOGGER TRENTASEI
27 Via Aldo Moro 1c, Frosinone Tel. +3934577858 Seguici su
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FOTOGRAFIA Stefano Rossi MODELLE Maria Concetta Pincerno- Chiara Bianchino STYLIST Chiara Guarino - Claudia Palombi MAKE UP & HAIR ARTIST Hair Prestige - Laura Nardone
Pagina accanto Abito COMPAÑÍA FANTÁSTICA Collana etno MAD MAD Bracciale mille sfere
GIOIELLERIA GIANCARLI Borsa GUESS MEDICI PELLETTERIA Occhiali sole GUCCI LE VISIONARIE Blusa e pantaloncino KARTIKA CONTATTO
In questa pagina Collana gufo BRACCIALINI GIOIELLERIA GIANCARLI Borsa GREENWICH POLO CLUB Collana frange YILI ACCESSORI LADY BUG Occhiali sole MAX MARA LE VISIONARIE
FOTOGRAFIA Stefano Rossi -Riccardo Lancia MODELLE Maria Concetta Pincerno- Chiara Bianchino STYLIST Chiara Guarino - Claudia Palombi MAKE UP & HAIR ARTIST Hair Prestige - Laura Nardone
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Pagina accanto: Total look SEVENTY APPONI SPACE Borsa tracolla mod. Summer Diva VALENTINO LADY BUG
Abito texture pannocchie TAF TIRAMISÙ ALLE FRAGOLE Borsa con stampa reversibile AXEL LADY BUG Bracciale RASO GIOIELLERIA GIANCARLI Occhiali sole MARC JACOBS LE VISIONARIE
In questa pagina Scarpa ESPADRILLES PECCATI DI STILE Collana e orecchini RASO GIOIELLERIA GIANCARLI Occhiali sole TOMMY HIGILFER GLI OCCHIALI DI VENERE
FOTOGRAFIA Riccardo Lancia MODELLE Maria Concetta Pincerno- Chiara Bianchino STYLIST Chiara Guarino - Claudia Palombi MAKE UP & HAIR ARTIST Hair Prestige - Laura Nardone
Abito Lungo bianco/bluette IMPERIAL BLOGGER TRENTASEI Sandalo in camoscio giallo GUESS PECCATI DI STILE Top multicolor TOY G Pantalone echinacea TWIN-SET
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Blazer donna FR CH QUADRIFOGLIO Sandalo in camoscio blu GUESS PECCATI DI STILE Borsa bluette TOSCA BLU MEDICI PELLETTERIA Braccciale mille sfere fucsia GIOIELLERIA GIANCARLI Occhiale sole MARC JACOBS GLI OCCHIALI DI VENERE
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Small Bag Fuxia/Yellow CAVALLI CLASS MEDICI PELLETTERIA Bracciali LE CAROSE GIOIELLERIA GIANCARLI Occhiali sole fucsia MAX&CO GLI OCCHIALI DI VENERE
TESSUTI CHE FANNO BENE ALLA PELLE
Arance Latte e ortiche
D di Stefany Barberis
enim di latte, mezzalana e altri capi hanno radici antiche ma ora sono tornati in auge con il vestire biologico. Per tutti, ma principalmente per chi ha la pelle sensibile o soffre di allergie è importante evitare i tessuti sintetici come poliestere, nylon e metacrilati che, essendo derivati dal petrolio, possono irritare la pelle. Vestirsi di natura per rispettare l’ambiente e indossare capi che regalano benessere si può fare grazie ai tessuti creati con gli scarti delle arance, che rilasciano sulla pelle principi attivi di cui sono ricche. Esiste però anche il tessuto creato con il latte, dalle proprietà idratanti e quello con la canapa e ortica che presentano caratteristiche antistatiche, traspiranti e termoregolartici.FIBRA DI LATTE Già gli antichi romani conoscevano le proprietà benefiche del latte, per questo le ricche signore della capitale dell’Impero erano solite a bagni in vasca colme di latte. Oggi, durante gli anni, ci si può letteralmente vestire di latte. Il filato, nasce in Italia negli anni Trenta da Antonio Ferretti, primo ad ottenere una fibra dalla caseina. Il tessuto ottenuto con il filato di latte coccola chi lo indossa poiché oltre ad essere anallergico e traspirante è addirittura leggero e soffice. Molti vestiti sono realizzati unendo il filato di latte al cotone organico. L’intreccio di questi due filati ha dato origine al denim di latte: resistente ma leggero e delicato sulla pelle grazie alle sue proprietà idratanti.
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Vestirsi di natura per rispettare l’ambiente e indossare capi che regalano benessere si può fare FIBRA DI ARANCE Partendo dal problema dello smaltimento degli scarti dell’industria agrumicola è nata l’idea di Orange Fiber. Dagli scarti delle arance, viene estratta la cellulosa che serve per la filatura ottenendo un capo bello ma funzionale al benessere del consumatore. Gli abiti non ungono la pelle, anzi la nutrono, lasciandola morbida come idrata al mattino. FIBRE DI ORTICA Considera una fibra preziosa per i tempi lunghissimi della preparazione del filato (fino ad un anno e mezzo). Simile a quella di lino, utilizzata per ora solo a livello artigianale, per maglie e camicie con ottime caratteristiche antistatiche, traspiranti e termoregolartici. Utilizzata già durante la guerra; venivano tessute le garze per medicare i soldati feriti e persino le uniformi dell’armata di Napoleone. Questi sono alcuni dei tessuti elencati che fanno bene alla pelle senza sacrificare l’estetica, ma anzi, ne forniscono spunti per una nuova creatività eco-sostenibile.
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La bellezza di una grande donna di Claudia Minna
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imee Mullins è nata ad Allentown in Pennsylvania, il 20 luglio 1976; è una formidabile atleta paralimpica nonché attrice e modella statunitense. Perché dovremmo sapere la storia di Aimme? Semplicemente, è una supereroina, è donna e lo è a trecentosessanta gradi. Nota per le sue idee sul concetto di corpo e per le sue prestazioni atletiche, nonostante abbia subito l’amputazione di entrambe le gambe quando aveva appena un anno; la ragazza è nata con una ‘emimelia’ personale o comunemente spiegata come mancanza dell’osso perone, ad appena un anno, infatti, le sono state amputate entrambe le gambe, sotto il ginocchio. Ha imparato a camminare sulle protesi, e in seguito a correre, ha vissuto un’ infanzia normalissima proprio come ogni altro della sua età. Si è diplomata alla Parkland High School di Allentown e laureata, successivamente, alla Georgetown University di Washington. Durante l’università ha gareggiato contro atleti normodotati della NCAA, nelle gare di atletica leggera. Ai Giochi Paralimpici di Atlanta, nel 1996, ha stabilito il record paralimpico nei cento metri piani e nel salto in lungo. Aimee Mullins, ha un curriculum da invidiare al mondo intero, nella sua fragilità motoria ne ricava la voglia di vivere, di continuare a fare sempre meglio e, soprattutto, di non arrendersi mai. Non è stata solo una campionessa per lo sport ma anche icona di bellezza e soprattutto di moda; nel 1999, a Londra, ha sfilato per il grandioso stilista inglese Alexander McQueen, su delle protesi di legno intagliato a mano. Ed è stata, a sua volta, nominata come una delle cinquanta persone più belle al modo, sulla rivista ‘People’. “(...) Indosso le mie protesi, proprio come alcuni indossano dei semplici occhiali, e nel caso, dell’eccitante sfilata, con uno dei designer più conosciuti, è come se portavo degli occhiali di marca un po’ speciali. Una bella marca insomma!” La stessa Aimme Mullins, in un’altra intervista, specifica ed annuncia fiera: “(..) Per mezzo della forza d’animo, e del coraggio, a tutto possiamo arrivare. La voglia di vincere e di combattere è dentro di noi, bisogna solo scavare per trovarla!” La conosciamo anche per aver fatto parte del cast di Cremaster 3, film dell’artista Matthew Barney nel 2002, interpretando il ruolo di donna ghepardo. Quattro anni dopo è apparsa anche nel film World Trade Center, nel ruolo di una giornalista. Bisogna, inoltre, sottolineare che la Mullins si occupa attivamente di pensiero innovativo, immagine del corpo e problemi legati alle opportunità e all’equità nello sport e nella vita. Su questi temi ha partorito e pubblicato articoli ed è stata protagonista ed oggetto di numerose interviste; in più occasioni è apparsa come oratrice in diverse radio e televisioni, e ha tenuto conferenze al TED e alle Nazioni Unite. Nel 2008 è stata l’ambasciatore ufficiale del Tribeca ESPN Sports Film Festival. Parliamo, dunque, di un esempio di vita in tutto e per tutto, bella, solare, felice dentro all’anima.
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I TEMPORARY SHOP
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CHIC Style
Temporary Store Chic hanno lo scopo di favorire le eccellenze italiane, spazi che diventano una vetrina-mercato dove vedere e acquistare prodotti di abbigliamento, accessori, gioielli realizzati da brand emergenti e non, in collezioni originali, pezzi unici o a tiratura limitata. Negli ultimi tempi, soprattutto tra i giovani, la mentalità sta cambiando, una volta si pensava che solo le grandi firme fossero sinonimo di qualità, ma ora non è più così. L'handmade ha una marcia in più soprattutto in un paese come l'Italia che ha una radicata tradizione sartoriale che finalmente stà tornando in auge grazie a giovani volenterosi che hanno deciso di mettersi in gioco. L'obiettivo della Redazione di Chic Style è quello di promuovere tutti quei designer emergenti che hanno la necessità e la volontà di trovare un proprio spazio fisico, al di fuori di quello virtuale. Una vetrina pubblicitaria in cui esporre i propri prodotti, un'opportunità per valorizzare quelle realtà nuove e promettenti nei campi del design e del fashion design. I Temporary Store in Italia sono una realtà ancora poco conosciuta ma su cui la Redazione ha puntato tutto in quanto formula interessante proprio perchè innovativa. Lo store proprio per la sua anima itinerante non ha sede fissa ed il suo tempo è limitato (45 giorni). Ecco dove trovare i Temporary Shop Chic.
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I TEMPORARY DESIGNERS Tiramisù alle Fragole
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Tiramisù alle Fragole è un marchio italiano fondato nel 2011 da due ragazzi Torinesi, Alessia Cocca e Marco De Pace. Nasce unendo la passione per l’abbigliamento e una buona dose di intraprendenza. Questa è la storia di una visione comune, concretizzata giorno per giorno, lavorando con fatica, affinando capacità e impegno. Dopo pochi anni dalla prima apertura grazie ad un’intensa attività promozionale tramite sponsorizzazioni di eventi, social-media e web, apre vari punti vendita, due dei quali all’interno del cuore pulsante dello shopping torinese ubicati in Piazza Vittorio Veneto e nei pressi di Via Roma. Oggi collabora con alcune delle realtà più importanti a livello nazionale ed internazionale tra le quali Fiat, K-Way, Heineken e Sony e diverse produzioni cinematografiche. TAF (Tiramisù alle Fragole) è moda alla portata di tutti dove creatività e fantasia non si limitano agli schemi convenzionali ma cercano definizione e forma all'identità di ciascuno attraverso anche la riscoperta del passato con ricerca dei tessuti sempre made in Italy e spesso vintage mai utilizzati e una manifattura artigianale a km 0. La consapevolezza di vivere in un momento storico delicato ha portato la coppia a decidere di proporre un prodotto dal rapporto qualità/prezzo favorevolissimo per la clientela. Questa filosofia, la passione e l’impegno hanno permesso al brand di collaborare con Olympia dei Molossi e Anna Neretto, stylist affermate sia in Italia sia in tutto il mondo riuscendo ad ottenere pubblicazioni su Cosmopolitan, Rolling Stone e Marie Claire.
FÈMMN Fèmmn nasce dal desiderio di valorizzare le idee e le forme del saper fare di qualità 100% Made in Italy. Da un’idea di Daniela Vicaretti, architetto abruzzese, prendono vita borse dalle forme essenziali e pulite, costruite a mano con cura e precisione. I pellami sono conciati e tinti in Italia; gli ornamenti metallici realizzati in ottone e nobilitati da un bagno galvanico in oro; il taglio, il montaggio e le cuciture sono opera di artigiani pellettieri: cura e abilità alla ricerca di un prodotto costruito passo dopo passo. Amore del bello e applicazione creativa resa possibile da mani sapienti. “... ammiro la maestria di chi dà corpo ai miei progetti con il saper fare.Un oggetto finito porta con sé la memoria di chi lo immagina e l'abilità di chi lo realizza. Amo le cose sincere, fatte con le mani, la minuzia e la precisione di gesti capaci di porre in essere studio e attenta cura" ... Fèmmn è forte nel carattere e gentile nell’anima. Fèmmn racconta di una donna profonda e lieve, degna della stessa attenzione dedicata ad un prodotto esclusivo. Joyful Attitude E’ la linea di accessori fèmmn.Frivolezze di pregio costruite e cucite a mano.I bijoux sono realizzati con perle coltivate d’acqua dolce e di mare, coralli mediterranei e del Pacifico, pelli pieno fiore, ottone bagnato in oro e piume di struzzo; colorati da miniature in porcellana dipinta a mano. “ … Che tu abbia la fierezza della tigre e la tenerezza del panda, la velocità del ghepardo o l’eleganza del cavallo, la leggerezza della farfalla o la bellezza della pantera e il fascino del lupo o… e…Soavemente sorridi, danza la vita. Sii te stessa, unica”. Sii felice. Fèmmn piazza IV novembre 1, 67043 Celano L’Aquila www.femmn.it info@femmn.it
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FOTOGRAFIA Riccardo Lancia MODELLA Valentina Galassi STYLE Chiara Lucia Guarino - Claudia Palombi HAIR & MAKE UP Francesca Rotondi BRAND TAF - Tiramisù alle fragole LOCATION Sala Giochi Seventies Fornaci
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ANIMA E CARATTERE FOTOGRAFIA Stefano Rossi MODELLA Georgina Hobor PHOTO EDITOR Chiara Lucia Guarino - Claudia Palombi HAIR & MAKE UP Laura Nardone BRAND Fèmmn
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Dove trovare i Temporary Chic I Temporary Shop Chic si trovano nelle zone strategiche della citta di Frosinone, solitamente nelle vie più centrali ed in vista. Fondamentalmente questo tipo di attività è caratterizzata dal fatto di rimanere aperta solo per un periodo determinato, di solito 45 giorni, per questo affrettati e recati in negozio!
TAF Tiramisù alle Fragole da: Blogger Trentasei Via Aldo Moro 1c, Frosinone MAD Accessori Via Maccari 7 (sopra L.go Turriziani) Frosinone
Fèmmn da Gioielleria Giancarli Gioielleria. Via Tiburtina 200 Frosinone
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IN SPIAGGIA CON STILE Cosa non può mancare sotto l’ombrellone
Oltre agli accessori fondamentali per la spiaggia sicuramente c’è da tenere sott’occhio le tendenze moda della stagione calda. Dai bikini a vita alta, allo stile etnico, gli smalti abbinati e perfetti ad ogni occasione. Ecco quindi una breve lista di tendenze e accessori che non possono mancare al mare con voi.
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di Stefany Barberis ra le tendenze moda dell’estate 2016 tornano a fare capolino i bikini a vita alta, modelli dallo stile vintage e dal tocco ricercato. Chi ha voglia di cimentarsi nel mood retrò delle grandi dive del passato, chi è in cerca di qualcosa che sia diverso dai soliti costumi da bagno e chi non ama in particolar modo gli slip da mare troppo bassi, troverà tra le nuove proposte delle marche beachwear proprio ciò che più desidera. I bikini a vita alta si contraddistinguono per la parte bassa, che spesso lambisce l’ombelico mentre altre volte lo supera. Fino a qualche anno fa, molti si annidavano tra le creazioni premaman, ma ad oggi sono tanti i modelli all’ultima moda pensati per tutte le donne. Tra i bikini dell’estate 2016 ci sono tante proposte piuttosto interessanti, tra le quali spiccano quelle di Mara Hoffman beach wear, che ha realizzato tantissimi costumi da bagno, con trame etniche color black ma anche con righe rosa e palme verdi, caratterizzati da top a triangolo o con ferretto e slip mare a vita alta.Decisamente più retrò i modelli di Missoni, che vantano la classica trama zigzag e stile etnico riconoscibile in ogni suo mood. Molto belli e glamour anche i costumi da bagno firmati Dolce & Gabbana, sempre con slip a vita alta sui quali troviamo motivi pois e fiori coloratissimi, rose rosa o anche maioliche azzurre e gialle. Altri accessori fondamentali e trend per la moda estate 2016 sono sicuramente i sandali e gli smalti abbinati. Dalle classiche espadrillas ormai amiche fedeli del mare al sandalo stringato o alla schiava. Sono le scarpe etno-chic dalle creazioni sbarazzine e coloratissime. Maison
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come Valentino hanno presentato quest’anno collezioni di abbigliamento e accessori interamente incentrate su questo mood, perciò spazio soprattutto nella linea della maison a sandali flat in pelle marrone con borchie lungo i listini che avvolgono non solo la caviglia, ma anche il polpaccio. A chi ama le altezze, le griffe propongono sandali con zeppa altrettanto interessanti, dalle varianti con stampa tropical di Jimmy Choo e Christian Louboutin, a quelle in pelle intrecciata di Michael Kors, fino alle versioni con para in corda alta o altissima di Aquazzura, maison che pensa anche zeppe a punta tonda dalla para interamente rivestita da motivi a stampa geometrica in color block in pieno stile etnico. Ma nel campo delle calzature etno-chic un posto di grande importanza è ricoperto dalle espadrillas, con zeppa oppure flat. Da fare attenzione però allo smalto, sempre perfetto e dai colori neutri, perfetto così per ogni occasione. I colori nude, bianco, beige e rosso saranno sempre perfetti ad ogni tipo di sandalo e occasione. Ecco ora cosa non deve mai mancare nella vostra borsa da spiaggia per godervi una spensierata giornata in riva al mare. 1. Protezione solare: importantissima per ottenere un’abbronzatura duratura, salutare e omogenea. Proteggersi non significa non abbronzarsi, vuol dire farlo coscienziosamente e rispettando la propria pelle. 2. Olio protettivo per capelli: allo stesso modo con cui vi prendete cura della pelle, anche la vostra chioma pretende altrettanta devozione. Quindi guai a presentarsi al sole senza avere qualcosa per i capelli. L’acqua salata non è d’aiuto, li renderà crespi e ancora più fragili se non intervenite per tempo. 3. Libro: un buon libro o cruciverba non può mai mancare sotto l’ombrellone. Vi farà viaggiare con la fantasia concedendovi un po’ di meritato relax. 4. iPod: ascoltare musica fa sempre bene all’umore. Perciò schiacciate su play e canticchiate le vostra canzoni preferite passeggiando sul bagno-asciuga o sdraiate sul lettino. 5. Pettine: possibilmente a denti larghi in modo tale da non strappare i capelli una volta uscite dall’acqua quando sono più fragili e si spezzano con maggior facilità. Ed ora godetevi più che potete la vostra vacanza al mare in stile etno-chic ma con un accorgimento anche alla vostra pelle.
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Esempio di stampa su pelle
Quando ambizione e caparbietà diventano ingredienti fondamentali per realizzare un grande progetto ed un bel sogno, ecco che ci troviamo a parlare di Diego e il suo “Montoni artigianato italiano”. Un ragazzo di 28 anni pieno di aspettative, che non ha mai fatto altro che lavorare sin dall’adolescenza, 6 anni fa conosce una famiglia leccese dedita alla propria passione per l’artigianato di qualità interamente Made in Italy. Si instaura immediatamente un rapporto di amicizia con Diego basato su rispetto e professionalità. Dopo tutti questi anni si è riusciti a realizzare questo bellissimo progetto con la collaborazione di amici e parenti per offrire a questa città la possibilità di scegliere prodotti di qualità e a misura di tutti. La peculiarità di questa azienda è la personalizzazione del prodotto, le calzature possono essere mutate dal materiale al colore con possibilità di inserire scritte, iniziali e loghi, anche le cinture possono essere trasformate e abbinate alla scarpa; Nella calzatura elegante da uomo, alcuni modelli sono lavorati e tamponati a mano, questa tecnica permette che la resa finale dei colori sia unica e inimitabile. Scarpe realizzate a mano da maestri artigiani, che con la passione e cura si dedicano ogni giorno alla valorizzazione del prodotto finito. Lo store è situato nel cuore del centro storico di Frosinone, punto focale della riqualificazione lavorativa e creativa del territorio. Una scelta fondamentale per ricreare sinergie tra artigianato, fantasia e passione.
Esempio di personalizzazioni cucite a mano
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Accessori
NERD IS THE NEW STYLE di Stefany Barberis
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l 2016 è l’anno sei supereroi. Al cinema ha fatto incetti di premi “Lo chiamavano Jeeg Robot”, la Marvel ha reso reali i fumetti ed i nerds hanno avuto le loro rivincite grazie a serie televisive come The Big Bang Theory o Mr. Robot. Iniziamo col circoscrivere il concetto di “nerditudine”. Il termine, dall’origine oscura e dibattuta, sembrerebbe essere stato utilizzato per la prima volta da Theodor Seuss Geisel, meglio noto come Dr. Seuss, scrittore e fumettista statunitense, nel suo libro If I ran the Zoo (1950), in cui Nerd era il nome di un animale immaginario. Oggi il nerdy chic style impazza sui red carpet degli eventi più glamour e tra le pagine delle riviste più autorevoli del pianeta. Ma vediamo cosa non deve mai mancare nel guardaroba di un aspirante nerd. Tanto per cominciare, le scarpe di tela, possibilmente Converse o Vans. I jeans, skinny o quanto meno close-fitting, vale a dire comodi, devono essere rigorosamente aderenti. La vestibilità di camicie e t-shirt dovrà essere necessariamente regolare: un vero nerd non contempla l’esercizio fisico tra le sue priorità e non ha alcun interesse nel mettere in risalto il proprio fisico con l’abbigliamento “giusto”. Le t-shirt stampate con le immagini di supereroi o i cappellini con visiera sono perfetti per un look alternativo a quello dei classici “fighetti”. Ma il vero tratto distintivo dello stile nerd sono gli occhiali, oversize e dalla
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montatura spessa, come quelli che indossava Truman Capote. A parte alcuni brand di tendenza quali Ray-Ban e Tom Ford, che hanno recentemente lanciato una serie di modelli per quattrocchi smart, due sono i marchi di riferimento per i cultori dei nerdy glasses: l.a. Eyeworks e Moscot. Le linee sempre innovative, ma allo stesso tempo caratterizzate da un’evidente vocazione vintage, hanno reso le montature firmate Moscot gradite a più generazioni: se Andy Wahrol preferiva il modello Miltzen, Johnny Depp non si separa mai dai suoi Lemtosh. Oltre all’abbigliamento “fashion nerd” bisogna però considerare anche le tecnologie e gli accessori da portare con sé per la stagione estiva. Primo tra tutti sono le GoPro camera ideali per immortalare ogni momento e comodo da potare con te. Altro accessorio fondamentale è sicuramente la cover Waterproof adatta anche questa per scatti particolari subacquei e perché no, per sentire della ottima musica mentre sei nel materassino. Ultimo tra tutti gli accessori da portare sempre con se è ovviamente il must per i social: il bastone dei selfie. Comodo, utile è di tendenza. Cosa aspettate allora? Comprate gli accessori giusti, qualche fumetto e … get nerd! DIOR Parfume Intense Homme Disponibile presso P&B Diffusion Frosinone
Borsa supereroi, Spiderman VALENTINO
Marvel X VANS classics spring collection
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RIO DE JANEIRO
Abiti, costumi ed accessori dai toni della favelas di Santa Marta e della foresta pluviale di Silvia Arossa
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e Adidas e Stella McCartney vestiranno gli atleti alle Olimpiadi 2016 che si terranno dal 5 agosto al 21 agosto 2016 a Rio de Janeiro, un motivo ci sarà. L’attenzione delle case di moda nei confronti di questa città e di questo paese si è manifestata anche nella decisione di Louis Vuitton di portare la propria sfilata della collezione Resort 2017 proprio a Rio il prossimo 28 maggio. Inoltre, numerosi sono gli stilisti e brand che hanno preso spunto dai colori della foresta pluviale e delle favelas di Santa Marta per le loro collezioni in occasione dell’estate 2016. Il verde equatoriale è uno dei colori proposti da Pantone per la primavera-estate 2016. Ricorda il colore delle foreste tropicali e della vegetazione lussureggiante. Giambattista Valli, Gucci e Vetements hanno proposto abiti di questa tonalità energiche nelle loro collezioni. “Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima” scriveva Kandinsky e osservando le magnifiche creazioni di questo colore, non si può che concordare. Questi colori rievocano l’essenza dell’estate e della rigogliosità della natura. Facendosi ispirare dal progetto utopico che qualche anno fa ha colorato le favelas di Santa Marta, con colori vivaci e fantasie geometriche, molti stilisti hanno realizzato
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collezioni che lasciano da parte i colori cupi e spenti e soprattutto cercano di dare spazio alle fantasie. Le stampe geometriche diventano protagoniste dell’estate, soprattutto se in colori sgargianti ed energiche. Lo stesso discorso va fatto per i costumi da bagno, infatti i contrasti di colori, le ispirazioni tropicali e il verde equatoriale conquistano le passerelle e ci accompagneranno durante le nostre vacanze estive. Tori Praver e Philippe Matignon, ma anche Tezuk e Bershka optano per questo trend. Calzedonia ha dimostrato, già a partire dalla sfilata-evento di Verona, che il suo omaggio va al Brasile, utilizzando pattern e fantasie che ricordano le spiagge brasiliane e una palette cromatica che ne ricorda le favelas. Lo stile sud Americano nella moda estiva 2016 però non si ferma qui. La parola d’ordine sarà il forte legame con la natura. Gli accessori e le borse si trasformano, diventando delle vere e proprie riproduzioni della foresta equatoriale. I Fratelli Rossetti e Bianchi e Nardi 1946 sono i primi a farsi trascinare da questa novità: pellami esotici e decorati a mano. Le ispirazioni tropicali hanno lasciato il segno anche sulle creazioni Tosca Blu che propone borse e accessori con stampe verde foresta e dai colori vivaci: malva, corallo, turchese, ocra e l’arancio caldo diventano i protagonisti della collezione e ci proiettano direttamente in mezzo alle favelas di Santa Marta. Braccialini ci conquisterà con le sue fantasie floreali: fiori e foglie in rilievo sembrano delle vere e proprie porzioni di foresta, viva e ricca di colore.
Bag mod. Rio BRACCIALINI
Orologio mod. Rio BRACCIALINI Disponibile presso GIOIELLERIA GIANCARLI Frosinone
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Si possono vendere le persone? Visita il sito www.showclap.it
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appiamo tutti che dal 2000 in poi siamo stati invasi da nuove forme di vendita on-line chiamate e-commerce, che fanno le veci dei negozi di paese o dei grandi centri commerciali. Ma si può davvero vendere tutto su internet? A quanto pare si! Prendendo spunto dai colossi del Commercio Elettronico, quali Ebay e Amazon, che sono l’equivalente dei centri commerciali in versione digitale, e dalla forza di altre piattaforme di commercio online, come Etsy, che puntano invece a nicchie di mercato, alcuni giovani imprenditori Ciociari hanno realizzato Showclap, il primo e-commerce al mondo in cui lo show business e tutto ciò che ruota attorno al mondo dell’intrattenimento si concentra finalmente in un’unica piazza digitale. Mentre tutti gli altri sono fermi agli oggetti, i nostri compaesani, dotati di una fervida immaginazione e di molto coraggio, hanno iniziato a vendere persone, professionisti dello spettacolo! Questa applicazione, online dal 15 ottobre 2015, sta riscuotendo un enorme successo tra i professionisti del settore: oltre 3000 artisti hanno aderito a
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questa crociata e, a quanto pare, il portale ha superato già le 360 vendite. Dal personaggio famoso alla macchina del pop corn, dal gruppo musicale alle luci per un servizio fotografico, dall’animatrice per bambini all’artista con lo spettacolo di bolle, tutto acquistabile con un semplice clic. Come per un normale sito e-commerce, è possibile aggiungere al carrello della spesa uno o più persone ed effettuare il pagamento tramite carta di credito, paypal o bonifico bancario. A differenza di un comune sito e-commerce, Showclap garantisce a chi compra il “soddisfatti o rimborsati”. I grandi colossi stranieri dovranno, quindi, temere l’entrata sul mercato di questo pericoloso concorrente, che sta già diffondendo in Italia e presto nel mondo i colori della nostra provincia. Showclap rappresenta il primo e-commerce al mondo che non vende beni materiali ma bensì Sogni, una rivoluzione che coinvolge interamente il mondo dello spettacolo. Gli utenti sono garantiti dal Controllo qualità e dal Soddisfatti e Rimborsati, e gli artisti possono diffondere in un modo nuovo e più immediato la loro arte e dar forma alla loro passione su nuovi palcoscenici.”
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BEACH WAVES Onde da surf fra i capelli
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di Martina Siravo
a bella stagione è ufficialmente iniziata, le giornate si allungano ed il desiderio di mare, di sole e di spensieratezza si fa sempre più forte. Con l’uscita al cinema di “Love&Mercy”, film dedicato a Brian Wilson, fondatore del gruppo “Beach Boys”, tra spiagge californiane, onde, chitarre e tavole da surf e con il libro fotografico “Surf Odyssey. The Culture of Wave Riding” di Gestalten che propone un affascinante itinerario tramite immagini nel mondo fresco, vivace, cool e sempre in movimento dei surfisti, ancora una volta la moda rimane affascinata da questa cultura traendone nuove ispirazioni. Beach waves: si chiamano così i capelli mossi a “effetto mare”, come appena asciugati sotto il sole in spiaggia. La chioma a onde morbide naturali tanto di moda, però, è difficile da riprodurre senza i giusti prodotti (fortunatamente reperibili in commercio!!). Se le acconciature da red carpet fanno impazzire tutte le donne del mondo, le chiome spettinate, mosse, baciate dal sole e strutturate dalla salsedine (o che replicano accuratamente questo effetto) sono quelle che più di tutte fanno sentire sexy e femminili. Regine del beach waves non sono altro che la cantante Jennifer Lopez, la top del momento Gigi Hadid e l›attrice più ambita e contesa di sempre, la bellissima Jennifer Lawrence, che, come sappiamo, adora i bob spettinati, mossi e schiariti da mèches biondissime. Consigli sul “fai da te”? Per ottenere l’effetto “beach” e quindi creare una sorta di onde selvagge, ma allo stesso tempo “très chic”, si potrebbe ricorrere al trucco degli hair stylist: dopo il lavaggio dividere i capelli ancora umidi in quattro sezioni e fare altrettante trecce, ma senza stringere troppo in modo da ottenere alla fine, lasciando ovviamente asciugare i capelli all’aria aperta, onde grosse e vaporose. Un altro suggerimento per il “fai da te” potrebbe essere quello di miscelare in un contenitore spray una tazza di acqua calda, un cucchiaino di sale grosso, un cucchiaino di olio di cocco puro ed un cucchiaino di gel. Dopo lo shampoo, vaporizzare sui capelli umidi e, con l’aiuto delle mani, muovere le ciocche, “stropicciandole” per dar loro un aspetto naturale. In questo modo la chioma risulterà voluminosa, lucida e ben nutrita! Il beachy hair look fa impazzire proprio tutti, impazza anche sulle catwalks di molti stilisti come Rodarte, Emerson, Emilio Pucci e Angelo Marani. Sempre sulla cresta dell’onda? Allora questo è il momento giusto!
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CHARLIE FA
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T di Claudia Palombi
inte forti, vibranti energiche; tessuti tecnici altamente performanti; modelli creativi dal taglio sportivo ma sensuale: l’estate 2016 sarà un ritorno del Surf Style, una tendenza che chi ama il mare e lo sport non potrà lasciarsi sfuggire. Tutto ha inizio nel Quindicesimo secolo quando gli Hawaiani cominciano a praticare questo passatempo, “cavalcando l’onda” di un gioco tipicamente polinesiano. Il primo Europeo che osservò e descrisse questo sport fu James Cook, che nel dicembre 1777 vide un indigeno di Tahiti farsi trasportare da un’onda su una canoa; nel suo diario di bordo Cook scrisse: "Mentre osservavo quell'indigeno penetrare su una piccola canoa le lunghe onde a largo di Matavai Point, non potevo fare a meno di concludere che quell'uomo provasse la più sublime delle emozioni nel sentirsi trascinare con tale velocità dal mare". L'anno successivo, approdando ad Hawaii, Cook vide finalmente degli uomini scivolare sull'acqua in piedi su lunghissime tavole di Koa lunghe cinque metri e mezzo e pesanti settanta chili. Agli inizi del Novantunesimo secolo un hawaiano di puro sangue, Paoa Kahanamoku, lo introdusse nel circuito agonistico del nuoto vincendo la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Stoccolma e ripetendo l’impresa ad Anversa nel 1920. Il successo delle sue imprese allerta Hollywood che lo trasforma nel promo beach boys originale.Durante gli anni Cinquanta avviene il vero boom, il benessere post bellico trasforma le coste del Pacifico in un immaginario americano tipico vacanziero con cocktail, danzatrici hula e collane di fiori. Ma i surfisti sono altro: bevono, fanno casino, fumano canne, non lavorano e rubano auto. Un’immagine in netto contrasto con quella falsa e pilotata dei bell’imbusti biondi, depilati ed unti di olio. Più che un semplice svago, il surf è un vero e proprio culto magico. Importante fu il cambiamento nella costruzione delle tavole grazie ad Hobbie Alter che costruì una tavola con la schiuma di poliuretano espanso ricoperta con fibra di vetro e poliestere, facendo così abbandonare quelle lunghe e pesanti in legno. Da questo momento cominciarono ad evolversi contribuendo a creare una vera e propria cultura del surf. Se surfare è viaggiare, i surfisti sono nomadi che si muovono sempre in cerca di onde. Praticano un'attività nata secoli fa, e organizzano la loro vita per seguire il movimento ciclico del surf. Perché in fondo “non ci sono due onde tra loro uguali”. Visivamente la prima cosa che li distingue sono i loro capelli bruciati dal sole, portati lunghi ed un guardaroba casual e minimal reso particolare dalle stampe a fiori delle camicie. Portano jeans tagliati sul ginocchio e piedi rigorosamente scalzi. Il loro unico vezzo sono le Huaraches, i sandali fatti con i copertoni delle automobili; le collanine ed i braccialetti.Ora l’immaginario surfistico non è più ristretto alle zone costiere americane ed è praticato in oltre 500 paesi del mondo e da persone di ogni età, da uomini e donne. Il surf è lo sport che ha sparso gente nei mari e negli oceani di tutto il mondo durante i secoli perché nessuna sensazione può essere paragonata a quella che si prova scivolando sull’acqua spinti solo dal movimento di una lunga parete liquida
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The duke kahanamoku
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Le terre più calde da usare.
CALDE SFUMATURE di Claudia Minna
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l trucco che più sta spopolando quest’estate ha un nome ben preciso “riscaldamento globale”; nominato anche ‘passe-partout’ dell’estate, cambia completamente identità. Nell’epoca dei super filtri solari e della sempre più moderata esposizione ai raggi, anche il make-up sembra adattarsi a effetti soft sulla pelle. La terra si declina in nuove sfumature chiare e non si usa più per “barare” simulando l’abbronzatura, ma per un effetto healthy; passiamo da terre rossastre a sfumature dorate. L’International makeup artist Dolce & Gabbana afferma: “ Deve ravvivare il tono naturale e non “scurire”, altrimenti il viso sembrerà ingrigito”. Concorda, anche, Claudio Fratoni, national makeup artist Lancôme e aggiunge: “(..) e attenzione ai pigmenti: quelli che virano
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da marchi molto conosciuti sono: Sun Kissed: riscalda la pelle più scura con riflessi dorati, la troviamo con ‘Deborah Milano Terra Hi-Tech’ e ‘Precious Gold’. Modulabile. Naj Oleari: ‘Terra Bronzing’ e ‘Saharienne Matt’. Dorata. Guerlain: terra Oro, rende radiosi, viso e décolleté. Versatile: blush o illuminante, di ‘Mac Pearlmatte Face Powder’ e ‘In For a Treat’. Seconda pelle: dalla collezione True Monica: ‘Dolce & Gabbana Voluptuous Lipstick’, ‘Nude Monica’. Camouflage: ‘Sephora Sun Disk’ in edizione limitata. Sensoriale: ravviva il colorito e protegge la pelle. Vellutata: ‘Collistar’ ,terra abbronzante 3D, miele, scolpisce il viso. Bonne Mine: ‘Chanel’ Les Beiges Pinceau Kabuki e Poudre Belle Mine Naturelle SPF. Labbra soft: ‘Shiseido Perfect Rouge’, BE740. Super tenuta: Ombretto L’Oréal Paris Color Infaillible, Goldmine. Multitasking: terra, blush e illuminatore di Pupa Milano 4Sun All in One SPF 15, Sunny Peach. Il mondo del trucco è vasto, incredibile e di ogni genere adatto per ogni pelle, dalle più particolari alle più delicate, dalle più secche alle più grasse da quelle che hanno bisogno di piccoli ritocchi a quelle che sono talmente perfette da adoperare terre solo per un pizzico di magia in più.
al giallo sono perfetti per il viso più chiaro, mentre le terre con polveri rosse sono a misura di pelle olivastra.”Altra importante differenza è che fino a qualche anno fa esistevano solo texture luminose, spesso iridescenti, oggi molte hanno la consistenza delle ciprie mat. “Queste nuove ‘opache’ è meglio usarle di sera, perché con la luce estiva la pelle avrebbe un aspetto troppo innaturale. L’importante è stendere sempre la terra sopra al primer perché tende ad assorbire l’umidità e a creare macchie. Solo quelle minerali infine, molto coprenti, possono essere stese direttamente sulla pelle nuda”, aggiunge Fratoni. Si indossa con un pennello grande attraverso movimenti circolari:“Iniziate dall’alto sui contorni del viso, poi sfumate dal centro verso l’esterno, l’effetto sarà di contouring ringiovanente”, conclude. In alternativa, per quelle che contengono anche le nuances rosate del blush: “Spolverate prima i toni terrestri, poi quelli bonne mine nella parte frontale e sopra lo zigomo, stemperando verso il basso: il contrasto tra luce e ombra darà al viso una dimensione 3D armoniosa”, ribadisce Della Maggesa. Effetto radioso che si amplifica con il nuovo nude look: “Il trucco senza makeup, che non trasforma ma esprime una bellezza credibile”. La propria! Alcune delle più famose perle per il viso, create
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Matthew Barney Icon
M di Vincenzo Tirittera
atthew Barney è un’artista, videomaker e regista nato a San Francisco nel 1967. I suoi lavori sono stati sempre al centro di critiche ed elogi; hanno più volte virato verso uno stile cinematografico ma tiene salde le sue radici nella videoarte. Alla radice di ogni sua opera c’è il corpo, il suo corpo, che attraverso l’evoluzione genera cambiamenti, privazioni, espulsioni. Ogni stimolo che proviene dall’esterno, come pure e soprattutto le performance cui si sottopone, sono un percorso che permettono al corpo di modellarsi e plasmarsi per raggiungere uno stato finale ben istinto da quello di partenza. Il suo percorso artistico ormai trentennale inizia con la composizione di performance che mettono in risalto proprio la resistenza psico fisica dell’artista. Con Drawing Restraint, che Barney realizza nei primi anni di attività, registra dei video tapes in cui si arrampica su una parete legato con delle corde elasticizzate al pavimento per realizzare dei disegni sul muro, aggiunge poi pesi e attrezzi da Body Building per rendere le performance sempre più complesse. La sua opera più importante è Cremaster, ciclo di cinque lungometraggi, risultato di otto anni di lavoro (dal 1994 al 2002) e terminato con una grande mostra al Museo Solomon R. Guggehneim di New York che include sculture, fotografie e disegni prodotti appositamente per ogni episodio. Cremaster è la traduzione inglese di
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cremastere - meglio ancora - muscolo cremastere, ossia un muscolo scheletrico maschile che permette agli organi sessuali di mantenere una temperatura giusta a favore della spermatogenesi. E qui ci fermiamo. Il lavoro è pieno di allusioni anatomiche e alla posizione degli organi riproduttivi durante il processo embrionale di differenziazione sessuale; più volte durante i lungometraggi Barney torna a quei momenti in cui l’esito del processo sessuale è ancora incognito. Il lavoro ha diviso la critica in due parti, da una viene lodato come una grande opera d’arte, altri lo hanno definito insulso e noioso, ma nonostante le critiche riceve il premio Europa 2000 alla 45ª Biennale di Venezia. E’noto anche per Drawing Restraint, progetto realizzato in parte con la sua ormai ex compagna e cantante Björk. Nelle sue interviste dichiara di ispirarsi spesso alla letteratura, come per River of Fundament, ultima fatica (2014), ispirato al romanzo di Norman Mailer, Antiche sere. Il documentario inizia proprio con una ricostruzione della veglia funebre dello scrittore nell’Egitto dei faraoni per poi spostarsi su altri piani temporali.
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HIP HOP Storia dell'Hip Hop americano
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di Vincenzo Tirittera
uello che anzitutto c’è da sapere sull’ Hip Hop è che prima di essere un genere musicale questo è un movimento culturale, dunque essendo tale, è rappresentato da un gruppo di persone che perseguono lo stesso ideale, talvolta gli stessi costumi, uniti per il raggiungimento di un obiettivo. Una cultura che ha dato vita a sub culture urlate, violente, veloci e in rima. La storia dell’Hip Hop è una storia d’amore drammatica fatta di rivendicazioni, di povertà e infine di ricchezza. Dalla nascita dell ‘Hip Hop a New York nei primi anni ‘70, fino ad oggi, il movimento ha vissuto un’espansione straordinaria, creando a sua somiglianza altri sottogruppi, altri generi, come il Rap. Nel corso degli anni ‘80 e ‘90 valica i confini dell’America e arriva in brevissimo tempo a conquistare tutto il mondo, assicurandosi un vastissimo seguito che tende, anno dopo anno, ad allargarsi oltremodo. La forte espansione di questo genere di musica - e di vita - inizia a creare un potentissimo ricircolo monetario che a sua volta permette a molti rapper di trasformarlo in lavoro, permettendogli di uscire da una situazione di vita precaria e creare speranza nei cuori di chi si avvicina a questa cultura col solo, unico obiettivo di fare soldi e uscire dal ghetto. Celebre
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Moda Uomo la frase poi diventata titolo del film autobiografico di 50 Cent (all’anagrafe Curtis James Jackson III, prodotto culturale del più famoso rapper bianco al mondo, Eminem) “Get rich or die tryin’” più o meno “Diventa ricco o muori provandoci”. Le sue basi sono fondate su un particolare evento sociologico di fine anni ‘60 dato dall’impoverimento di alcune zone di New York, come il Bronx, abitate prevalentemente da afroamericani e latini. Questi si riunivano in strada (Block party, in italiano festa dell’isolato) per ballare sulle rime di canzoni spesso portate al livello minimale (minimalismo elettronico, indotto dalle scarse possibilità economiche), prive di alcuni strumenti tipici invece della cultura Pop. L’aggiunta del Rapping (della chiacchiera o della chiacchierata) ha fatto sì che l’Hip Hop desse voce a tutti colori i quali volevano esprimere la loro identità tramite la musica. Senza approfondite conoscenze musicali. Spesso nei testi delle tracce si denuncia il maltrattamento da parte delle autorità verso la popolazione afro-americana o lo scarso interesse da parte delle istituzioni a creare condizioni di vita migliori per la comunità nera. Nel corso degli anni l’abbigliamento Hip Hop ha mantenuto fermo il suo stile che si basa sull’utilizzo di capi extralarge (come gli Zooties degli anni ‘20) e griffati. Come ad esempio la combinazione berretto Gucci/tuta extralarge Adidas presente spesso nei videoclip musicali; scritte vistose sulle t-shirt; jeans oversize con tasconi laterali, frontali, posteriori; felpe con cappuccio sotto vistose e costose collane d’oro. Insomma, tutto è teso ad attirare l’attenzione, a diffondere una forte volontà di identificazione sociale, molto marcata. La potenza dell’Hip Hop ha contribuito alla fortuna di molte aziende detentrici di marchi d’abbigliamento: Nike, Adidas, Reebok, Fubu, per citarne alcune, che dedicano una fetta delle loro produzioni a capi extralarge o comunque di chiara ispirazione al genere. Nel corso degli anni l’hip Hop, anzi, il Gangsta Rap – altro sottogruppo – si è macchiato di crimini terribili. Nel corso degli anni ‘90 infatti la diatriba tra i rapper della East Coast con quelli della West Coast ha dato vita a scontri non solo sul filo della nota, ma anche su quello del ferro. I continui dissidi tra le due fazioni hanno portato alla morte di molti dei loro esponenti, fino ad arrivare all’eliminazione di quelli che erano i capi carismatici delle due formazioni, tali Tupac e Notorious B.I.G. , rispettivamente West e East Coast.
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Diario della
Redazione
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uardandoti allo specchio o peggio salendo sulla bilancia, ti convinci che è arrivato il momento di iniziare o riprendere a fare sport. Subito! È il 3 maggio quando le due “C” di ChiC, Chiara e Claudia si iscrivono all’Omnia Fitness. L’estate è ormai vicina e decidiamo di preparaci alla “tecnica della palestra”, perdere i chiletti di troppo dovuti ad una dieta fatta di patatine e tanto carboidrato. All’ingresso della sala pesi un enorme slogan: “ C’è solo un modo per allenarsi: quello giusto”… ma qual è quello giusto? Nemmeno un attimo di esitazione che arriva Raffaele. Se vi sentite svogliati quando si tratta di alzarsi dal divano per andare in palestra lui riuscirà a resuscitarvi dallo stato di coma antisportivo in cui siete caduti. Squat, addominali, flessioni, pesi, corsi, allenamento, tanto allenamento, per non parlare dei dolori del giorno dopo! Fare le scale per raggiungere l’ufficio al terzo piano? Praticamente impossibile! Abbiamo mollato? No! Oltre la determinazione del “corpo tonico” c’è un valore aggiunto, appunto, il nostro persona trainer, sempre lui, Raffaele! Sapete perché funziona così bene? Perchè sappiamo di avere un appuntamento fisso da rispettare e così non sgarriamo. Avere qualcuno che vi segua è uno stimolo a fare attività fisica con regolarità, a ricordarvi i doveri verso voi stessi. Andare in palestra all’Omnia Fitness vuol dire rimuove l'ostilità, smaltire lo stress, sentirsi rigenerato, vedersi meglio. Tutto a beneficio sia dello stato d'animo che della salute in generale. Quando pensavamo al fitness necessario per rimetterci in forma, la prima cosa che credevamo (e che ci faceva desistere) è che fosse praticamente d’obbligo sfiancarsi con ore ed ore di esasperata e monotona palestra. Ma all’Omnia non è così! Ci sono un sacco di novità e corsi con diverse tecniche intense quanto basta per tenere sotto controllo il proprio peso e per definire i propri muscoli, ma senza privarci di quel sano divertimento e di quella varietà necessaria ad un allenamento di successo. Volete un esempio? Venite a provare una lezione di CrossFit o Rowing, per citarne un paio. Che tu sia un manager impegnato, un operaio stressato o uno studente alle prese con gli esami, lo sport è il tuo farmaco del buon umore. Chiudiamo con un consiglio! Fate attività fisica, venite all’Omnia Fitness, ridete, buttate via i musi lunghi e vedrete che questo avrà un enorme e rapido beneficio sul vostro aspetto.
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Sport
LO SPORT CHE VINCE IL RAZZISMO
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di Vincenzo Tirittera
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l razzismo è un piaga talmente deplorevole che non merita neppure di essere spiegata. Storicamente ha causato la morte di un numero non quantificabile di esseri viventi e la lotta contro questa vergognosa manifestazione di superiorità, totalmente infondata, non deve arrestarsi. Né ora né mai. Nella lotta contro il razzismo tanto ha fatto lo sport, specchio della civiltà, che va di pari passo con l’evoluzione della specie. Tante sono le storie che si potrebbero raccontare a tal proposito e molte di più le rivincite che la popolazione di colore (ad esempio) si è potuta prendere, a partire dalla vicenda di Jesse Owens. Owens, originario dell’Alabama, è stato un’atleta statunitense di colore divenuto famoso nel 1936 quando vinse quattro medaglie d’oro ai giochi olimpici di Berlino, ma non solo. Le olimpiadi si svolsero sotto la guida del governo tedesco, un governo la cui ideologia era marcatamente orientata al nazional-socialismo, nazismo, ovvero la più alta forma di intolleranza etnica che la storia ricordi. La stella di quell’edizione fu proprio Jesse, non esattamente il ritratto dell’ariano, e tutto sotto gli occhi dell’allora cancelliere tedesco Adolf Hitler. Esistono diverse teorie sulla reazione che ebbe quest’ultimo ma poco importa ora, solo sarebbe stato esilarante vedere la sua faccia mentre Owens sfilava trionfante sotto la tribuna d’onore. L’ultimo episodio raccapricciante si è verificato ancora in Germania e riguarda la Kinder-Ferrero, che in occasione degli Europei 2016 ha messo in commercio delle confezioni che non sono piaciute per niente ai sostenitori di Pegida. Pegida (si legge Peghida) è un movimento tedesco anti-islamizzazione e antiimmigrazione nato a Dresda lo scorso ottobre, apertamente “scorretto” il cui consenso appare sempre più numeroso e preoccupante. Insomma i discepoli di Pegida si sarebbero infuriati perché sulle confezioni incriminate appaiono i volti di bambini non propriamente occidentali; si tratta infatti di tratti asiatici e africani. Numerosissime le manifestazioni di dissenso da parte di questi personaggi al grido di «E’ uno scherzo?», qualcun altro propone addirittura un boicottaggio sull’acquisto del prodotto, italiano fra parentesi. Ma quello che deve essere sfuggito a questi militanti razzisti e xenofobi è che i volti dei bambini appartengono ai campioni di calcio Jerome Boateng e Ilkay Guendogan, entrambi nelle fila della nazionale tedesca. Forte, no? Molti dei fuoriclasse di altrettante discipline hanno la pelle nera, alcuni di questi sono diventati eroi dei propri tifosi, in ordine sparso: Michael Jordan, Usuain Bolt, Tiger Woods, Myke Tyson, Mohamed Alì e molti altri, che hanno contribuito pienamente alla causa anti-razzista. E’ indiscutibile che lo sport abbia giocato e giochi un ruolo importante, è altresì vero che proprio nello sport, ma soprattutto nel calcio, si verifichino ancora episodi di razzismo. Cori, striscioni, e talvolta violenza fisica soprattutto nelle leghe dilettantistiche, macchiano periodicamente tutto il buono che molti di noi apportano. Non basta ancora quindi lo slogan #notoracism proclamato dai migliori professionisti del pallone, per vincere questa battaglia serve molto di più, soprattutto servirebbe più cervello.
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“BASE 41°” BEACH CLUB & SAIL SPIAGGIA Base 41 Beach Club & Sail... un'incantevole struttura incorniciata da splendide dune di sabbia finissima. Con spiaggia e parcheggio privato è una vera oasi di pace a Sperlonga, luogo ideale per una trascorrere un’autentica giornata di sport oppure di solo relax, offre la possibilità di assaporare un aperitivo in compagnia o gustare una cena in un’atmosfera suggestiva e romantica. Base 41 con il suo splendido arenile costituisce oggi un punto di riferimento una clientela selezionata composta da quegli amanti del mare in cerca di una angolo di relax lontano dai grandi centri balneari. La duna che circonda il caratteristico chalet in legno garantisce, oltre che uno scenario suggestivo e del tutto naturale, anche un amplissimo arenile di sabbia finissima dove si è sempre preservata la qualità del servizio e la tutela della privacy della clientela, alla tentazione dei grandi numeri. Il Beach Club Base 41 offre una vasta quantità di servizi dediti a soddisfare qualunque esigenza dei clienti: per il massimo del comfort è possibile noleggiare lettini o sdraio, oppure scegliere un ambiente più riservato grazie alla possibilità di usufruire di privè creati sotto grandi ombrelloni di palma che offrono relax e tranquillità. La spiaggia si presenta ampia e bianchissima e si staglia su un mare limpido e cristallino. LA SCUOLA VELA La scuola vela di Base 41 Beach Club & Sail organizza corsi di vela, catamarano e windsurf, articolati su più livelli, e stage di avvicinamento alla vela. I corsi, strutturati secondo moduli settimanali, permettono anche ad allievi totalmente inesperti di raggiungere un livello di autonomia e sicurezza nella conduzione del mezzo differente. Le attività nautiche si svolgono in un contesto ambientale di notevole interesse naturalistico dove la particolare situazione climatica rende la pratica della vela e del windsurf unica ed emozionante. La base nautica è, infatti, adiacente al parco lacustre di Lago Lungo e nel mezzo dalla baia che si estende da Monte Circeo sino a Sperlonga, luoghi caratterizzati da un vento particolarmente sostenuto anche in piena estate FLOTTA La nostra flotta è composta da derive di diverso livello. La scuola di vela più prestigiosa in Europa, "Les Glénans", fece disegnare intorno agli anni '50, appositamente per un uso didattico, due derive: il Vaurien e il Caravelle. Imbarcazione con deriva a baionetta, il Caravelle è una classica barca scuola, molto stabile, con una buona abitabilità interna e buona stabilità di forma. Il Vaurien sin dalla sua adozione si è subito rivelata la barca scuola ideale grazie alla sua semplicità di conduzione e gestione. Il Tridente è una deriva collettiva molto stabile, adatta alle prime esperienze. Il 420 è una deriva più agile e brillante, adatte a chi vuole divertirsi con il trapezio e il gennaker. LE OFFERTE GASTRONOMICHE. Accoglienza e cortesia sono garantiti così come la soddisfazione dei piaceri gastronomici grazie a degustazioni di cucina tipica mediterranea. Dotato di un competente staff, presso il Base 41 Beach Club & Sail è possibile trattenersi per un gustoso pranzo a base di pesce per una cena romantica e la struttura consente di ospitare anche cene, compleanni ed eventi organizzati. Per qualcosa di meno impegnativo i soci del club potranno sempre usufruire del bar e della piccola gastronomia che esso offre, ma il vero must di Base 41 Beach Club & Sail, sono gli animati aperitivi organizzati ogni fine settimana dallo staff.
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Cultura
L'evoluzione di una professione
IL FASHION DESIGNER Due progetti dall'Accademia di Belle Arti di Frosinone di Alessandra Quatrana
In questa sezione potrai scoprire la creatività dei progetti curriculari realizzati dai partecipanti del corso di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Il corso è il primo statale in Italia all’interno del quale viene formata la figura professionale del Fashion Designer. Si tratta di una figura professionale capace di curare il processo creativo del suo prodotto dall’inizio alla fine includendo comunicazione, fotografia, illustrazione e prototipazione. Non è un semplice stilista, in quanto nel suo lavoro deve essere in grado di combinare creatività, sensibilità estetica, tendenze del mercato e parametri economici con le competenze tecniche di progettazione e messa a punto del prodotto moda. L’evolversi di un sistema come quello della moda non richiede più solo un progettista che si limiti a disegnare collezioni, ma esige una figura professionale che sempre più possegga competenze interdisciplinari e che sia capace di gestire e dialogare con i molteplici settori del Fashion System.
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Esprit Bohème è un progetto che non concerne soltanto la materia tangibile: è un progetto che riguarda anche la sfera emozionale e spirituale. La coesistenza di astrazione e realtà possono essere un processo forzato, come una lotta tra qualcosa che sentiamo dentro e qualcosa che percepiamo dall’esterno; un po' come l’eroe romantico di Baudelaire, incapace di interagire con il mondo esterno proprio a causa del suo differente modo di pesare e comprendere la passione. “Le Fleur du Mal” è l’ispirazione di questo progetto, perché incarnano la vita terrena in tutte le sue contraddizioni e “Correspondences”. La vita, i fiori appunto, si originano dalla terra, ma sono allo stesso tempo
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condizione di mezzo in cui si trova l’uomo, la designer ha voluto ricreare, attraverso gli abiti, i tessuti e la progettazione, questa androgina, questa ambiguità che la mente umana avverte mentre percepisce la forte connessione che ha con la Natura. Ricreando una sorta di paesaggio naturale indossato da un corpo umano, è stato possibile dare vita a questo contrasto; un uomo quasi intrappolato dal suo corpo o dalla bellezza della natura stessa, perchè, come abbiamo detto, la Natura è madre e matrigna allo stesso tempo, e l’uomo è corpo e anima allo stesso tempo. La scelta di ricreare un abito che fosse a tutti gli effetti un tronco di un albero ( realizzato con del jersey nero in cotone e dell’acrilico; una volta asciugato l’acrilico bianco, con forza si va ad allargare il tessuto il quale formerà delle crepe molto simili a quelle che possiede la corteccia di un albero ), la scelta di ricreare i fiori del male ( delle rose realizzate sia in tessuto che in carta ) fanno capo a questa concezione della condizione umana: un uomo a metà intrappolato nel suo corpo senza possibilità alcuna di poter giovare a pieno della sua amata natura seppur la vesta a pennello, in quanto lui stesso parte del ciclo naturale. La scelta, poi, di ricreare l’Albatros baudelairiano ( attraverso delle piume che si riferiscano alle sue ali ) simboleggia quella fase in cui, nel momento della creazione, l’eroe romantico si trova nella fase di elevazione spirituale, in finale irrisolta in quanto egli è materia, proprio come i tessuti utilizzati per creare l’abito, della semplice pelle bianca, rispettivamente riferiti alla pelle dell’uomo e al candore etereo delle sue idee
malvagi nella loro natura complicata ( la famosa natura matrigna di Baudelaire ). E la Natura guida l’uomo durante tutto il viaggio della sua vita, dando lui elementi e profumi in grado di elevare il suo spirito e la sua più profonda e disumana creatività. L’idea di “trasparenza” dei tessuti simboleggia l’anima umana, quella di un uomo puro si intende. Combinare le due chiavi principali, ossia corpo / materia e anima / leggerezza, proprio per descrivere la condizione dell’eroe romantico, quell’uomo che riceve dalla natura le più grandi delle passioni e sensazioni ma che non può elevarle a causa del suo corpo. Nel momento in cui l’uomo sensibilmente acuto ed esposto alle emozioni si trova in fase creativa, si eleva talmente tanto spiritualmente arrivando quasi ad una condizione trascendentale molto vicina al dio; ma non può avere il piacere ultimo di raggiungerla proprio perché dio non è. Egli è bloccato nel suo corpo a tutti gli effetti umano, fatto di carne, materia, attaccato alla terra; e per quanto possa la sua anima elevarsi ad una dimensione quasi divina e ultraterrena, il suo corpo lo riporterà sempre alla realtà, la realtà che si tocca con le mani e non con lo spirito. Per ricreare questa
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Cultura
ROUA S | S 2016 di Catalin Nastrut
Roua, dal rumeno “rugiada”, è la capsule collection , che esprime il desiderio di piacevole leggerezza e freschezza. L'armonica
fusione tra geometria e fluidità crea un'impalpabile allure che rende la figura femminile raffinata e spontanea. La linea semplice e pulita, con dettagli che richiamano il bocciolo, è perfezionata dall'impiego di crepe doppiato, che grazie a questa tecnica sartoriale aiuta a ben delineare la silhouette. Analogamente al percorso della rugiada, il viaggio cromatico di Roua parte dal bianco candido, attraversando alcune sfumature di verde e blu, per arrivare al nero. Come le gocce di rugiada che brillano come zaffiri sulle foglie, le creazioni di Nastrut Couture intendono risaltare la grazia della donna.
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MILLO
Intervista
Lo Street Artist italiano
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Di Claudia Palombi i chiama Francesco Camillo Giorgino, ma tutti lo conoscono come Millo. E’ lo street artist italiano che sorprende per i suoi murales in bianco e nero intervallati da lampi di colore accesi, con una costante ricerca del rapporto tra l’essere umano e il paesaggio che lo circonda. Le sue, vere e proprie opere d’arte, che vedono una città immersa nella città. Nei tuoi Murales ci sono personaggi immersi nella Metropoli; dato che sei un architetto, si tratta di una sorta di costruzione di una “città nuova”? Spesso ci si sente così piccoli sotto gli edifici delle grandi città, invece tu raffiguri dei giganti che balzano fuori dal paesaggio che li circonda, come mai? Nei miei lavori non cerco di costruire una città nuova, piuttosto di riportare in scala quello a cui ormai la gran parte di noi è visivamente abituato: strade, macchine , palazzi, traffico, aerei..i miei lavori traggono ispirazione dalle mia vita quotidiana, ed è per questo che proprio in questo contesto urbano i miei personaggi piuttosto goffi e fuori scala cercano
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di conservare la loro autonomia..loro sono il livello emozionale della lettura dei miei lavori, c’è chi li pensa come dei giganti, chi come dei bambini, chi ancora come degli alieni. Per me sono semplicemente la parte più pura di noi, quella che non si è perduta in questo marasma quotidiano. Cosa ne pensi del trasferimento della Street Art dalle pareti della strada a quelle di un museo? Credo fermamente che la street art nasca e abbia senso di esistere solo sulla strada. C’è stata un’evoluzione: dai “Tag”, ad esempio, di TAKI 183 che rappresentavano, da parte dell’opinione pubblica, una sorta di “deturpamento” dei luoghi pubblici; ad invece i contemporanei murales coloratissimi, pieni di dettagli, dei veri e propri “Masterpiece”. Quindi, l’arte di strada è stata rivalutata ed utilizzata per recuperare contesti di degrado cittadino. Cosa ne pensi in merito? Sempre più spesso mi capita di essere invitato a svolgere lavori di riqualificazione urbana e sono molto felice di prenderne parte, credo, sopratutto in questo periodo piuttosto magro di finanze, che sia un modo semplice e poco dispendioso per i comuni e i privati di modificare in meglio la percezione di un luogo e poter accendere così un riflettore sulle aree spesso dimenticate delle nostre città. Ti piacerebbe venire nella nostra città di Frosinone per un progetto di opera di arte urbana? Perché no! Qual è il significato che dai al bianco e nero? Ho trovato nell’utilizzo del nero la mia semplicità espressiva, il riassunto di ciò che avrei potuto fare con mille colori, ma ultimamente mi sto aprendo a nuove sperimentazioni colorate ! Progetti per il futuro? Un grande lavoro nella mia città natale, Mesagne, e poi il Portogallo e la Norvegia..insomma sempre in movimento!
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L'arte diventa emblema del matrimonio
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OGGI MI SPOSO AL MUSEO
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opo i castelli e le dimore storiche, ora anche i musei e i templi antichi potranno diventare “location” ideali per promettersi amore eterno. Assecondando un trend in crescita, sono previsti, anche in questo caso, tariffari ad hoc, che vanno dai 200 euro in su per il servizio fotografico, ai 2.000 euro come prezzo base per il rito civile tra le esclusive rovine, così come funziona per i siti statali, da Torino che apre le sale del Palazzo Madama, al museo di Santa Giulia a Brescia, ai Musei Capitolini, passando per il Circo Massimo a Roma, o Il museo Bardini a Firenze. Uno degli anfiteatri più celebri, ovvero il Colosseo, sta ancora decidendo e militando sulla questione, così da studiare i pro e i contro. Altre invece, citate prima, si sono attrezzate e munite di tutto il materiale necessario e possibile, così da far sentire a proprio agio i novelli sposi e soprattutto per dar inizio ad uno degli eventi più bizzarri ma allo stesso tempo mozzafiato di sempre! Beni culturali, usati come location, per le nozze è sicuramente la novità di
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di Claudia Minna
questo anno e il fenomeno si diffonde a macchia d’olio in tutta l’ Italia. Una vera e propria moda che non si basa più sulla scelta del tema o di carrozze che portano alla chiesa la sposa, non ci si limita a reinterpretare i fanatici e leggeri riti matrimoniali americani o californiani, parliamo di un vero e proprio tormentone che sta spopolando tra le tante spose, più accanite, che si occupano meticolosamente del loro grande giorno. Si sa, il giorno del matrimonio, è il giorno per eccellenza che tutti sognano, chi più chi meno ovviamente, non ci fermiamo più a quello che può essere possibile ma all’impossibile che magicamente, attraverso semplicissimi permessi, può diventare uno spettacolo per l’occhio umano. «È la vera novità degli ultimi anni, la bellezza dei nuovi set è il must che aiuta a costruire un matrimonio davvero unico. Spiagge e luoghi d’arte sono i più gettonati dalle spose a caccia di un evento glam», assicura il wedding planner Enzo Miccio. Come ogni medaglia che si rispetti, anche questa nuova follia non è da tutti apprezzata ma neanche gradita, ci sono critici d’arte piuttosto furiosi e associazioni che non hanno permesso l’apertura dei propri musei o monumenti per celebrare un comune matrimonio. Non sarà questo, però, a fermare la nuova “pazzia”, anzi aumenterà la prenotazione ed il consenso per tutti quei reperti archeologici, che acconsentono, e per i lunghissimi corridoi delle mostre più acclamate. Saranno attese lunghissime, quelle che gli sposi dovranno sopportare, ma si riveleranno gradite non appena la cerimonia si svolgerà contornata da opere mozzafiato e fiori bianchi. Siete pronti per un matrimonio super acculturato? Preparatevi tutti, che tra bouquet, damigelle e riso bianco ne vedremo delle belle!
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WEDDING IS COMING TOTAL LOOK PER UN MATRIMONIO ISPIRATO A DAENERYS TARGARYEN
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di Martina Siravo
are al proprio matrimonio un “filo conduttore” è un metodo efficace, se non addirittura necessario, per dare uniformità e stile all’evento. Si può scegliere un tema generale, come per esempio un elemento cromatico, uno stile moderno o vintage, si può creare un’atmosfera country o tornare addirittura indietro negli anni rievocando un determinato periodo storico. C’è chi, invece, appassionato di serie televisive, impronta il proprio matrimonio come una sorta di “imitazione”. “Game of Thrones”, la serie di libri fantasy “A Song Of Ice And Fire” scritta da George R.R. Martin, è la più amata negli anni e molti sono i fan che la rievocano dall’abbigliamento al make up. Perché non farne il tema per il proprio matrimonio? Al di là dell’allestimento e della scelta della location, molto importante è la scelta del look, del make up e dell’abito nunziale della sposa. Daenerys Targaryen, la “messianica” paladina dei Dothraki, interpretata da Emilia Clarke, è una de principali personaggi della serie, una bionda e temeraria condottiera al cui fascino da leader si unisce quello di una ragazza naturalmente intrigante. Perché non imitarla? La sua doppia
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treccia pare già entrata nel mito tanto da non contraddistinguere solo il personaggio bensì da prestarsi ad una sorta di oggetto di emulazione per migliaia di fan. Pettine ed elastico sono tutto ciò che occorre per multare l’hairstyle della nostra eroina, oltre a migliaia di tutorial, facilmente reperibili in rete, che, passaggio per passaggio, mostrano l’intero procedimento per replicare questa semplice ma intrigante acconciatura, basata essenzialmente sull’incontro tra due trecce che si adageranno poi su un letto di capelli ondulati. Anche il make up non è da sottovalutare! Khaleesi sfoggia un make up molto naturale su un viso di porcellana. La parola d’ordine del make up di The Mother of Dragons? “Naturale” Utilizzare, quindi ombretti mat in colori caldi e naturali quali arancio, rosa e pesca, un mascara infoltente e volumizzante, un eyeshadow pigmentato tonalità avorio per valorizzare lo sguardo, un fondotinta coprente per ricreare un incarnato perfetto e, infine, un tocco di blush fucsia o arancione. Che dire dell’abito? Chiaramente con un tema del genere è impensabile proporre un abito tradizionale! Ad esempio, sono di moda gli abiti con cappa come quelli che la nostra eroina indossa spesso nel corso della sua avanzata verso la riconquista dei Sette Regni, tanto che anche le celebrità hanno già colto lo spunto. Elegante e sensuale, medievale e vincente, romantico e onirico, decorativo e allo stesso tempo naturale, questo è lo stile che il costumista Michele Clapton ha disegnato per il personaggio di Daenerys. Siete anche voi amanti della serie tv? Emularla non è poi così difficile
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L’Estate a tavola
Le centrifughe dai colori dell’arcobaleno di Stefany Barberis
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’estate a tavola: le centrifughe dai colori dell’arcobaleno Ogni stagione offre alimenti diversi, in particolare ortaggi e frutta, che contribuiscono a fornire all’organismo nutrienti preziosi. Con l’arrivo del caldo e dell’afa, le scelte alimentari dovrebbero modificarsi optando per prodotti di stagione e dando la preferenza a piatti con meno grassi e più digeribili, dato che d’estate la digestione è rallentata. Vale, inoltre, la regola di reintegrare sempre i liquidi persi con il sudore mentre lascia il tempo che trova quella che d’estate si consuma molta meno energia rispetto all’inverno. Nelle torride giornate estive, quando la voglia di mettersi ai fornelli proprio non c’è si finisce per ripiegare sulla solita insalata, facile, sbrigativa e leggera; rappresenta un po’ la soluzione migliore del momento. Ma un’alternativa altrettanto fresca e salutare sono i centrifugati. Ottimi sia nel gusto che come concentrato di vitamine, antiossidanti, sali minerali ed enzimi in grado di darvi una sferzata di energia ed eliminare quel senso di spossatezza che spesso
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che spesso si avverta nelle giornate calde e afose. Ci sono diverse ricette e combinazioni utili per disintossicarsi dopo un periodo di stravizi, per perdere peso, aumentare la nostra energia, ridurre lo stress, contrastare la stitichezza, potenziare le difese immunitarie e combattere l’invecchiamento. Ecco suggerite le sette combinazioni con i colori dell’arcobaleno per preparare gustosi centrifugati con la frutta e la verdura di stagione. Potete variare le dosi in base alle vostre preferenze, aggiungere del miele o dello sciroppo d’acero, del sale se desiderate un tocco di sapidità, del tabasco per un sapore piccantino. Giallo: ananas, arancia e rosmarino. Abbinatelo a spiedini di ananas e formaggio dolce. Verde: cetriolo, sedano, succo di lime, coriandolo fresco. Ottimo con pistacchi tostati e salati. Blu: mirtilli, more e spinaci. Buono con yogurt greco e frutta secca. Indaco: more, fragole e mele. Provatelo con tartine di pane di segale guarnite con formaggi misti e miele. Violetto: radicchio, prugne, lampone e finocchio. Provatelo con chips di mela. Rosso: pomodori datterini, sedano, succo di limone, sale alle erbe. Potete servirlo come aperitivo con spiedini di feta e olive nere. Arancione: carote, mango e arancia. Potete accompagnarlo con gallette di mais arricchite con formaggio cremoso e semi di papavero.
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I MACARONS DI MARIE ANTOINETTE
Una merenda d’altri tempi
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di Stefany Barberis
n’adolescente qualsiasi, ma uno dei personaggi più debuttati della storia, Marie Antoinette di Francia, giunta a Versailles appena quattordicenne per sposare Luigi XVI e suggellare così l’unione di Francia e Austria. Una storia di solitudine al femminile, i sentimenti di ribellione, isolamento e alienazione di un’adolescente disgregata dal contesto sociale a cui appartiene.Anacronismi che sottolineano la modernità di fondo di questa principessa che, dominata da un profondo senso di solitudine, afflitta da incalzanti pressioni e mortificata dalla noia di un matrimonio deludente, finisce per affogare il suo profondo disagio crogiolandosi nelle costose frivolezze di quella gabbia dorata e seducente: gioco d’azzardo, abiti, scarpe, gioielli, champagne e dolcetti, tra i quali figurano soprattutto i raffinati e coloratissimi macarons, amati dalla regina. Associare Maria Antonietta ai macarons è ormai automatico. Ciò è dovuto al grande successo del film di Sofia Coppola che, in collaborazione con la Ladurèe, creò l’immagine di una regina circondata da dolci e pasticcini colorati. Un film in costume, ma non storico, che tiene fuori dalla trama riferimenti troppo espliciti alla rivoluzione e si arresta, significativamente, proprio prima della decapitazione della regina: quello che interessa alla Coppola è sviscerare il sentimento di solitudine che comporta il processo di crescita, anche quando appartiene a una sovrana, della quale fornisce un ritratto prima di tutto umano. L’universo visivo barocco, colorato, eccessivo della corte francese è reso da una sfarzosa ricostruzione scenografica, dai suggestivi costumi di Milena Canonero(premio Oscar nel 2006) e da una furba commistione di antico e moderno: nei sontuosi interni della reggia di Versailles si insinuano elementi della cultura moderna popolare, pompose tappezzerie dell’epoca possono convivere, nello spazio di un fotogramma, con moderne scarpe da tennis, mentre al ballo mascherato si danza con la musica post punk dei Siouxsie and the Banshees. “… la regina mangia vivamente solo dolci che il re puntualmente finisce di divorare mettendo le mani nel suo piatto….” Hester Thrale Si dice che, per Marie Antoinette, fossero il più irrinunciabile dei peccati di gola. Ma per quanto riguarda i macarons non c’è nulla di certo a riguardo. Non sappiamo nemmeno se la regina li abbia mai assaggiati anche se è molto probabile di si. Questi deliziosi dolcetti risalgono al XVI secolo. Fu la regina fiorentina Caterina de’Medici ad introdurre in Francia i “maccherones”, piccoli biscotti rotondi e croccanti conosciuti in Italia fin dal Medioevo, a base di mandorle, albume d’uovo e mandorle. Nel 2014, la pasticceria parigina “Ladurèe” creò il macaron dedicato a Marie Antoinette, di color celeste chiaro, con ripieno bianco e dal gusto della bevanda che porta sempre il nome della regina. Un mix di tè neri cinesi e indiani aromatizzato con petali di rosa, agrumi e miele e definito dalla maison “una passeggiata bucolica al Petit Trianon”.
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Food
Guide
gastronomiche per l'estate 2016
Gli spin off di grandi Chef di Silvia Arossa
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ell’ultimo anno si è tanto parlato della democratizzazione della cucina dei grandi chef, che diventa accessibile al grande pubblico e sempre più informale. La nascita di bistrot, comunemente detti spin off dei ristoranti e chef di lusso, che propongono cibo e piatti raffinati a prezzi low cost, e in parallelo la possibilità di acquistare i prodotti gastronomici firmati dai grandi chef direttamente sul web, hanno dato il via a questa tendenza già lo scorso anno. Quest’estate dunque fatevi conquistare dal gusto dei piatti cucinati presso gli spin off dei grandi chef stellati, tra i quali: -Chic&Quick a Milano, dello chef Claudio Sadler. Tra i piatti classici la costoletta di vitello alla milanese (alta o bassa) e insalata, patate ratte al salto e la terrina di foie gras fatto in casa con le sue mostarde. -Carlo e Camilla in segheria, a Milano di Carlo Cracco. Il prezzo non è esattamente low cost, ma un giusto compromesso per avere cibo di alto livello. Accanto al cibo, Cracco punta sui cocktail, proponendo anche variazioni dei più celebri. Il prezzo medio per un piatto più cocktail è di 50€. -Enomagoteca a Torino, la sorella del ristorante stellato Magorabin dello chef Marcello Trentini. Una rivisitazione della classica piola con cucina tipica piemontese: vitello tonnato, agnolotti del plin ai tre arrosti. - Spazio, a Rivisondoli (AQ), del tristellato chef Niko Romito. Un luogo dove si possono trovare i piatti preparati dai ragazzi della sua scuola. I prezzi sono decisamente low cost (massimo 12€). - Romeo Chef&Baker, a Roma, di Cristina Bowerman e dei Fratelli Roscioli. La peculiarità di questo locale sta nella possibilità di degustare formaggi, salumi e un’attenzione particolare viene data alla mozzarella fior di latte e alla burrata. - Franceschetta 58, a Modena, dello chef Massimo Bottura. Brasserie che propone la cucina tipica locale. Nel menù possiamo trovare piatti come le fettuccine all’uovo con squacquerone, porri e lingua di manzo e la guancia di vitello alla birra, agretti e mostarda di zucca.
Pian piano i piatti degli chef più rinomati sono arrivati nei supermercati con il fine di raggiungere anche consumatori e necessità reali. Un esempio è lo chef Fabio Baldassarre che ha recentemente aperto un corner di cucina take away ospitato dal Carrefour Express a Roma. Il connubio tra la qualità degli ingredienti e la comodità di avere piatti pronti da asporto è indubbiamente vincente. Sono poi nati i food truck stellati, come quello di Felice Lo Basso o l’ape Romeo di Cristina Bowerman che strizzano l’occhio ai tanti furgoni fast food che occupano strade e piazze in tutt’Italia. Naturalmente questa tendenza ha portato allo sviluppo di veri e propri servizi di consegna a domicilio di queste prelibatezze e manicaretti. Quest’idea innovativa arriva da Londra e coinvolge numerosi ristoranti stellati. Seguendo le medesime orme, è nato Fanceat, chiamato anche “l’alta cucina semplice”. Non si tratta di un take away, ma ciò che viene proposto alla clientela è un kit, con il quale si possono preparare direttamente a casa i piatti e le ricette ideati direttamente dagli chef stellati. I vari elementi che compongono i piatti vengono spediti in una scatola refrigerata e consegnati direttamente a casa.
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