Industrie Alimentari lug/ago 2020

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anno 59 - n. 614 luglio-agosto 2020

CON IL PATROCINIO DI

INDUSTRIE

Badiamo ai contenuti, oggi più che mai.

Progetto grafico Sunday

Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 MBPA NORD OVEST - n. 7/2020 1/2020 - IP - ISSN 0019-901X

ALIMENTARI

In questo difficile momento ci siamo resi conto di quanto la plastica sia fondamentale per garantire la continuità della filiera alimentare, mantenendo i cibi a lungo in maniera sicura e igienica. Adesso più che mai è importante che ognuno faccia la propria parte: ricicliamola sempre di più. Strada Chieri, 79 10020 Andezeno (TO) Tel: 011.9433111 www.arcoplastica.com e-mail: info@arcoplastica.com

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conserve

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Selezione di starter per la produzione di nuove conserve fermentate a base di finocchio marino (Crithmum maritimum L.) Selection of starter cultures for manufacturing of new fermented preserves with sea fennel (Crithmum maritimum L.)

• PAROLE CHIAVE conserve vegetali, paccasassi, Lactobacillus, Pediococcus, Leuconostoc, Weissella • KEYWORDS vegetable preserves, rock samphire, Lactobacillus, Pediococcus, Leuconostoc, Weissella

• RIASSUNTO

• SUMMARY

Il finocchio marino (Crithmum maritimum L.) è una pianta suffruticosa alofita facoltativa, caratterizzata da un elevato contenuto di composti bioattivi quali polifenoli, carotenoidi, acidi grassi essenziali ω-3 e ω-6 e olii essenziali. I germogli di finocchio marino sono utlizzati per arricchire insalate o come contorno e commercializzati in conserve non fermentate sott’olio o sott’aceto e salse. Nell’attuale contesto alimentare, basato sulla riscoperta di prodotti tradizionali dall’elevato valore nutrizionale, il presente studio si è posto i seguenti obiettivi: (i) la selezione di ceppi di batteri lattici per la formulazione di starter destinati alla fermentazione di germogli di finocchio marino in salamoia; (ii) la realizzazione di prototipi di conserva fermentata a base di finocchio marino. I risultati complessivamente ottenuti hanno evidenziato l’idoneità dei ceppi di batteri lattici in studio per la formulazione di starter da impiegarsi nella realizzazione di conserve fermentate microbiologicamente sicure, con valori di pH<4,6, inibenti la germinazione delle spore di Clostridium botulinum.

Sea fennel (Crithmum maritimum L.) is a facultative halophyte herb characterised by the presence of several bioactive compounds, like polyphenols, carotenoids, essential ω-3 and ω-6 fatty acids and essential oils. This culinary plant is used to enrich salads or as side dish; actually, sea fennel is marketed as unfermented preserves in oil or in vinegar, or as sauces. In the current food context strongly characterized by the, rediscovery of traditional food, the present study was aimed at: (i) selecting lactic bacteria strains to be used in the formulation of multi-strain starters for sea fennel sprouts fermentation; (ii) producing laboratory scale prototypes of sea fennel-based fermented preserves. The results overall collected evidenced the suitability of the assayed lactic acid bacteria strains for the formulation of starter cultures destined for the production of microbiologically safe fermented preserves, with pH values < 4.6, that inhibits the germination of Clostridium botulinum spores.

V. Marcelli - A. Maoloni* F. Cardinali - V. Milanović C. Garofalo - A. Osimani F. Clementi - L. Aquilanti Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali (D3A) Università Politecnica delle Marche Via Brecce Bianche - 60131 Ancona *email: a.maoloni@pm.univpm.it

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Tabella 1 - Colture starter multi-ceppo, formulate impiegando i 10 ceppi di batteri lattici con la migliore performance di acidificazione e capaci di produrre note aromatiche gradevoli.

Formulazione della coltura starter multi-ceppo*

Codice identificativo della coltura starter

PB11, PB288, FF78, PB321 PB257, PB288, FF78, PB321 PB278, PB288, FF78, PB321 PB126, PB297, PB321 PB278, PB295, FO40

S1 S2 S3 S YOGURT S FRUTTATO

*PB11, PB257, PB278 e PB297 Lactobacillus plantarum, PB126 Lactobacillus paralimentarius, FO40 e FF78 Pediococcus pentosaceus, PB288 e PB295 Leuconostoc pseudomesenteroides, PB321 Weissella confusa.

e capaci di produrre note aromatiche gradevoli, quali “vegetale”, “fruttato”, “sansa di oliva”, “pungente”, “chiodi di garofano”, “yogurt” e “burro”; tali ceppi sono stati utilizzati per la formulazione di 5 colture starter multi-ceppo elencate in Tab. 1, da testare nelle due successive prove di fermentazione per la produzione di conserve. Nella prima di tali prove sono stati testati gli starter S1, S2 e S3 ottenuti dalla combinazione dei ceppi con la migliore performance di acidificazione, con l’obiettivo di ottenere un prodotto microbiologicamente stabile in un tempo di fermentazione molto breve. Nella seconda prova sono stati, invece, testati gli starter S YOGURT e S FRUTTATO ottenuti dalla combinazione dei ceppi più capaci di sviluppare note persistenti di yogurt e fruttato, al fine di verificarne l’impatto sulle caratteristiche aromatiche della nuova conserva a base di finocchio marino. Nella prima prova di fermentazione, al termine delle 96 ore di monitoraggio, tutti gli starter testati hanno permesso di registrare valori di pH inferiori a 4,0. Inoltre, in tutte le conserve sperimen-

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tali è stata osservata una iniziale riduzione della carica di batteri lattici a favore di lieviti ed Enterobacteriaceae, che ha determinato un rallentamento del processo di acidificazione, con valori di pH superiori a 5,0 a 24 ore dall’inoculo. Tra il secondo e il terzo giorno di fermentazione (t24-t48 h) è stato riscontrato, invece, un incremento della mi-

croflora lattica associato ad un notevole abbassamento del pH con il raggiungimento di valori inferiori a 4,6. A partire dal quarto giorno si è nuovamente osservata una lieve diminuzione della carica di batteri lattici, attestatasi intorno a 7,0 Log UFC/mL. Nel quarto e nel quinto giorno si è assistito ad un lento ma ulteriore incremento dell’acidificazione con il raggiungimento di valori di pH inferiori a 4,0 al termine delle 96 ore di monitoraggio. L’evoluzione della microflora lattica ha mostrato lo stesso andamento sia nei prototipi realizzati con finocchio marino fresco (Fig. 3), sia in quelli realizzati con finocchio marino sottoposto a blanching (Fig. 4), mentre si sono evidenziate differenze nella crescita di lieviti ed Enterobacteriaceae in relazione al substrato utilizzato. Infatti, nelle conserve realizzate con finocchio marino fresco, la presenza di entrambi i gruppi microbici (lieviti ed Enterobacteriaceae) è stata rilevata immediatamente dopo l’inoculo, mentre nei proto-

Fig. 3 - Andamento medio nel tempo della concentrazione microbica di batteri lattici ( ), lieviti ( ), ed Enterobacteriaceae ( ), espressa in Log UFC/mL, nei prototipi di conserva realizzati nella prima prova di fermentazione utilizzando finocchio marino fresco.


convegni

Dopo il Covid-19 nuovi modelli di business per la sostenibilità del settore agroalimentare In occasione del recente convegno online “La sostenibilità vien innovando! Informazione e circolarità, chiavi di volta per una filiera più sostenibile e inclusiva”, l’Osservatorio Food Sustainability della School of Management del Politecnico di Milano ha presentato alcuni risultati di una sua ricerca da cui è emerso che l’emergenza Covid-19 ha messo a dura prova il settore agroalimentare con ricadute sull’intera filiera, sospensioni di alcune attività, generazione di sprechi ed eccedenze di prodotti rimasti invenduti o non serviti, difficoltà di scambio di materiali tra diverse parti del mondo e calo di manodopera disponibile. In risposta a queste criticità, però, sono nate collaborazioni fra imprese, Terzo Settore ed enti pubblici per garantire la distribuzione di aiuti alimentari e

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valorizzare le eccedenze, si è riscoperto il potenziale della “filiera corta” che accorcia le distanze a monte e a valle, non solo tramite la vicinanza geografica ma anche l’integrazione verticale, la disintermediazione e lo scambio di informazioni fra gli attori della filiera, per una maggior inclusione e trasparenza; è stata messa in evidenza l’importanza dell’imballaggio per tutelare la sicurezza del cibo e rendere tracciabili i prodotti e la filiera. La gestione dell’emergenza Covid-19 offre l’occasione per ripensare l’intero sistema agroalimentare in una logica più sostenibile, grazie anche all’innovazione portata dalle startup agrifood che propongono nuovi modelli di business e nuove soluzioni sostenibili e circolari. In Italia sono ben 1.158 le startup internazionali dell’agroalimen-

tare nate tra il 2015 e il 2019 che perseguono obiettivi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale attraverso soluzioni per contrastare la fame, stimolare la transizione a sistemi di produzione e consumo più responsabili, usare in modo più efficiente le risorse idriche e tutelare gli ecosistemi ambientali: circa il 39% in più di quelle rilevate lo scorso anno (835) e il 24% delle 4.909 startup agrifood complessive. Di queste, il 39% ha ricevuto almeno un finanziamento, per un totale di 2,3 miliardi di dollari raccolti, pari in media a 5,2 milioni di dollari a startup. I Paesi con la più alta concentrazione di startup agrifood sostenibili sono Svezia (20, di cui il 50% sostenibili), Olanda (49, di cui il 39% sostenibili) e Finlandia (27, di cui il 37% sostenibili). L’Italia, con 53 startup agrifood di cui solo 7 so-


macchine accessori

Le sorprendenti applicazioni della realtà aumentata Durante la crisi pandemica del coronavirus, le aziende cercano il modo di adattare il loro lavoro alla nuova situazione. Tutti parlano di “home working”, ma non è possibile svolgere qualsiasi tipo di lavoro dalla scrivania di casa. Anzi, spesso è necessario che le persone siano presenti sul posto, non solo nella produzione, ma anche durante le ispezioni o per la risoluzione dei problemi e la riparazione di macchine e attrezzature. Di solito, quando sorgono problemi, bisogna chiamare gli operatori per telefono, e-mail o video, mentre per situazioni più complesse potrebbe anche essere necessario un intervento di persona. Il supporto telefonico o via mail richiede molto tempo, è noioso e spesso associato a incomprensioni. Le videochiamate non sono abbastanza interattive, e la presenza fisica di un esperto è costosa. Oggi, poi, a causa delle restrizioni negli spostamenti vengono drasticamente ridotti i processi di manutenzione, controllo e riparazione. Le aziende hanno da tempo a disposizione una tecnologia di comunicazione più efficace di Skype e similari: con la realtà aumentata (AR) integrata nelle app di processo e controllo, le aziende possono collaborare visivamente a distanza in tempo reale per tempi lunghi, offrendo un aumento di efficienza che rimarrà anche una volta passata la crisi.

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Le tecnologie da remoto innovative come Remote di Reflekt sono meglio dei canali di comunicazione tradizionali, sia durante una situazione di emergenza come quella attuale che dopo, e consentono alle aziende di risparmiare tempo e denaro.

Applicazioni importanti per l’AR nell’industria Molte aziende lavorano già con successo con l’AR da remoto e riferiscono maggiore efficienza nel tempo e conseguentemente risparmi sui costi. L’AR da remoto è particolarmente efficace in due settori chiave. Il primo è l’assistenza avanzata da remoto, dove i dipendenti possono consultare gli esperti tramite chat o video. La diagnosi del problema o le operazioni necessarie a risolverlo possono essere realizzate anche tramite annotazione in AR sulle foto o direttamente all’interno della videochiamata. I partecipanti lavorano insieme in tempo reale e apparentemente nella stessa posizione utilizzando uno smartphone, tablet o occhiali AR, come HoloLens 2, Realwear HMT-1 o un Vuzix M400. Dal momento che tutti i partecipanti vedono la stessa immagine, possono realizzare diagnosi precise e trovare insieme la soluzione. In caso di necessità gli operatori in azienda possono chiamare gli

specialisti che non devono recarsi sul posto, ma li guidano da remoto per eseguire le riparazioni, riducendo al minimo i tempi di fermo macchina. Rispetto a una video chat o persino alla posta elettronica, questo tipo di scambio con AR da remoto funziona più velocemente ed evita esperienze frustranti. Il secondo ambito di applicazione è la capacità di trovare rapidamente gli errori grazie alla guida a distanza con l’AR rispetto a quanto avveniva consultando i manuali tradizionali. Con la guida digitale aggiornabile in qualunque momento sulla base della documentazione tecnica esistente, praticamente ogni dipendente è in grado di eseguire le ispezioni o i montaggi guidati attraverso l’AR. Passo dopo passo, i dipendenti vengono guidati visivamente nei processi e vedono esattamente cosa devono fare tramite marker e istruzioni sullo schermo dello smartphone, del tablet o degli appositi occhiali dati. Oltre ai marker dell’AR, sono anche possibili anima-


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sere dotati di uno speciale adattatore IEC Safomi (abbreviazione di Sealless Adapter For Mixers), che combina le funzioni di un adattatore standard IEC e di un serbatoio di espansione olio in un singolo componente. Il Safomi è disponibile per riduttori paralleli nelle taglie da 7 a 11, ossia per coppie massime d’uscita da 25 a 75 kNm. La combinazione compatta dei riduttori industriali Maxxdrive, dell’adattatore IEC Safomi e del motore di azionamento è la scel-

ta migliore per le applicazioni su miscelatori e agitatori per ridurre le parti di usura e dei componenti collegati. L’adattatore IEC Safomi ha un design compatto e semplice ed è dotato di un volume di espansione olio integrato. Non sono richiesti serbatoi olio e tubi flessibili né tenute radiali per l’albero radiale fra il riduttore e il cilindro IEC, che sono soggetti a perdite e usura. Di serie, la combinazione del riduttore parallelo e dell’adattatore IEC Safo-

mi viene installata solo nella posizione di montaggio M5, ossia con un albero d’uscita verticale diretto verso il basso. Il passaggio a un adattatore di questo tipo anziché l’adattatore IEC standard sull’azionamento dell’agitatore aumenta l’affidabilità di funzionamento e riduce i costi di manutenzione. Il livello dell’olio e il volume d’olio richiesto sono minori e, grazie alla mancanza di componenti collegati, anche lo spazio di installazione viene ridotto.

Impianti chiavi in mano con soluzioni di processo Dal caffè alle farine, ma anche cacao e premiscelati per torte, gelati e barrette energetiche: la lavorazione di prodotti alimentari è un mondo vasto e complesso, in cui il rispetto della materia prima è fondamentale per preservare al meglio le caratteristiche di ciascun prodotto. NTE Process è il Single Solution Provider di impianti chiavi in mano con soluzioni di processo che coprono a 360° le esigenze delle aziende del settore alimentare: dal trasporto in fase densa alla miscelazione pneumatica ma anche l’iniezione di liquidi, la formulazione in linea e il confezionamento. Tecnologie che è possibile “toccare con mano” in scala 1:1 presso il Centro di Ricerca ed Innovazione, situato in provincia di Milano. Il sistema di trasporto in fase densa NTE Process utilizza gli Air Assist M366 e gli innovativi Artificial Intelligence Air Assist M533, sistemi brevettati di iniezione di aria compressa o azoto che vengono posizionati strategicamente lungo la tubazione consentendo di limitare fenomeni di demisce-

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Wonderbatch (NTE Process).


imballaggi confezioni

L’importanza di comunicare efficacemente la sostenibilità fra le principali tendenze del packaging Comunicare chiaramente e con successo le credenziali di sostenibilità ai consumatori rappresenta la chiave per l’evoluzione nel confezionamento di alimenti e bevande e secondo l’analista Innova Market Insights è questa la più importante tendenza del packaging nel 2020. L’indagine di Innova indica che le aspettative dei consumatori nei confronti della sostenibilità sono più elevate che mai, e questo spinge le aziende a privilegiare l’eco-efficienza, in particolare nella riduzione dei rifiuti alimentari e plastici. Ne consegue che l’industria ali-

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mentare si impegna sempre più a rispondere alle aspettative di un consumatore più attento a questo tema, mettendo in evidenza l’impegno in questa direzione sulle confezioni. Innova Market Insights analizza costantemente gli sviluppi globali nelle novità di alimenti e bevande proposte sul mercato e nelle attività di consumo per mettere in luce le tendenze che hanno più probabilità di influenzare l’industria nel prossimo anno e oltre. Illustriamo di seguito le cinque principali tendenze di confezionamento evidenziate per quest’anno.

Il linguaggio della sostenibilità ambientale Dal momento che le aspettative dei consumatori continuano a crescere, le aziende utilizzano sempre più il packaging come mezzo per comunicare la sostenibilità. Nel periodo 2015-2019, oltre un terzo di tutti i lanci di alimenti e bevande monitorati da Innova Market Insights ha utilizzato un claim relativo all’imballaggio etico (ad esempio uso di materiali riciclati o riciclabili). Esiste un’intera gamma di possibilità diverse per lo


prodotti

Nuovo stecco dalla tripla consistenza Per l’estate 2020 Sammontana presenta il nuovo stecco Gruvi, una proposta che si distingue grazie alle sue tre diverse consistenze che offrono un’esperienza di gusto davvero appagante e ricca di contrasti. Il nuovo stecco, dal carattere ruvido e dal cuore morbido, è infatti avvolgente fuori, grazie alla speciale copertura, arricchita con granella di biscotti e frutta, cremoso all’interno, grazie al gelato alla vaniglia presente in tutte le referenze, e dal cuore compatto per un finale inaspettato. Gruvi è gustoso, perché propone un mix di ingredienti davvero unico e si presenta al pubblico in quattro differenti versioni: Gruvi Croccantino è caratterizzato da gelato al gusto vaniglia con zucchero caramellato variegato al caramello salato con copertura al caramello salato con granella di mandorle e biscotti, per un effetto crock assicurato ad ogni morso. Gruvi Cocco: un cremosissimo gelato al cocco arricchito da una copertura al cacao e latte con cocco e granella di biscotti, per un’esplosione di dolcezza a cui non si può resistere. Un gusto tropicale per affrontare l’estate italiana. Gruvi Pistacchio: gelato al gusto vaniglia variegato con pistacchio,

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dolcemente abbracciato da una copertura di pistacchio, resa ancora più golosa dalla granella di pistacchi e biscotti. Infine, Gruvi Gianduia: un mix perfetto che unisce il gelato al gusto vaniglia variegato gianduia con la copertura sempre al gianduia e granella di nocciola e biscotti.

Gruvi è la nuova proposta di Sammontana per l’estate 2020.

Gorgonzola in vaschetta Arrigoni Battista propone il nuovo Gorgonzola DOP pronto all’uso e in vaschetta riciclabile da 200 g, studiato dall’azienda casearia bergamasca per rendere più veloce la spesa dei consumatori e il flusso di lavoro degli operatori. Il Gorgonzola DOP Dolce da servire al cucchiaio di Arrigoni Battista è attualmente “Best Italian Soft Cheese” (Miglior Formaggio Italiano a pasta molle), così dichiarato e premiato agli ultimi International Cheese Awards di Nantwich (UK) 2019. Privo di crosta, che viene separata precedentemente dall’azienda stessa, offre al consumato-

re direttamente solo la pasta; tutte le operazioni di preconfezionamento infatti vengono effettuate da Arrigoni Battista come da Disciplinare del Gorgonzola DOP. Inol-

Nuovo Gorgonzola DOP in vaschetta Battista Arrigoni.


mercati consumi

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Gli adulti ispirano l’innovazione di alimenti e snack per l’infanzia Mentre la nutrizione infantile nella fase iniziale è fortemente focalizzata sulle esigenze di sviluppo dei bambini, è evidente che gli interessi dei genitori cambiano man mano che i loro figli crescono e che i temi degli adulti diventano sempre più importanti nelle categorie post-svezzamento. Secondo una recente indagine dell’analista Innova Market Insights le categorie dei piatti pronti stanno trainando la crescita delle novità lanciate nei comparti dell’alimentazione infantile, continuando la segmentazione. Mentre i lanci sono in rapida crescita in tutte le sottocategorie, gli snack per bambini sono in testa alla classifica, con un aumento del CAGR relativo alle novità registrate del 33% nel periodo 2015-2019, mentre i lanci di frutta, dessert e yogurt sono cresciuti con un CAGR del 21%. Queste cifre si confrontano con una crescita media annua del 13% relativamente alla formulazione di latti e prodotti specifici per l’infanzia. L’attività nelle categorie di snack, dessert e soluzioni pasto per bambini è saldamente concentrata su formulazioni naturali e genuine. Secondo Lu Ann Williams, direttore della divisione Innovazione di Innova Market Insights, nel 2019 sono comparsi claim relativi all’assenza di additivi su circa due terzi dei nuovi prodotti in questi segmenti della nutrizione infantile, mentre circa la metà ha in più fatto leva su riferimenti al biologico. In linea con gli interessi degli adulti, si evidenzia anche una crescente attenzione a comunicare la presenza di “super” ingredienti di origine vegetale, proteine ​​e fibre e riferimenti all’assenza di specifici componenti. Sono anche in aumento i claim relativi all’assenza di zucchero e, nonostante rimangano relativamente di nicchia, i riferimenti etici stanno rapidamente guadagnando terreno. Nel frattempo, negli snack per bambini – che sono generalmente dedicati a bambini un po’ più grandi, fino ai 36 mesi – si evidenzia persino una penetrazione del 12% dei claim vegani, rispetto al 4% della nutrizione infantile nel suo complesso. Al contrario, l’alimentazione del lattante è fortemente focalizzata sulla scienza della nutrizione, con il continuo sviluppo di formulazioni sempre più simili al latte materno. Allo stesso tempo, la personalizzazione è importante, per consentire ai genitori di scegliere quelle più adatte alle specifiche esigenze dei loro bambini.

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ricerca applicata

Effetto della scarica di plasma freddo sulla sicurezza microbica e sulla qualità del prosciutto in confezioni MAP La Listeria monocytogenes è spesso responsabile della contaminazione post-produzione dei prodotti pronti al consumo (RTE), come il prosciutto cotto. In quanto tecnologia emergente, il plasma freddo atmosferico (ACP) ha il potenziale di inattivare questo batterio nelle carni confezionate RTE.

Il Journal of Food Science. 85, (4): 1203-1212, 2020 ha pubblicato uno studio dell’Università canadese dell’Alberta volto a valutare gli effetti del tempo di trattamento, della composizione del gas per il confezionamento in atmosfera modificata (MAP), della formulazione del prosciutto e della conservazione post-trattamento (1 e 7 giorni a 4°C) sulla riduzione di un cocktail di 5 ceppi di Listeria monocytogenes e

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sui cambiamenti di qualità del prosciutto sottoposto al trattamento ACP all’interno dell’imballaggio. La popolazione cellulare media iniziale sulla superficie del prosciutto era di 8 log CFU/cm2. Il tempo di trattamento ACP e la composizione del gas hanno influenzato in modo significativo (P <0,05) l’inattivazione di L. monocytogenes, indipendentemente dalla formulazione del prosciutto. Quando è stata utilizzata la miscela MAP1 (20% O2 + 40% CO2 + 40% N2), si è verificata una riduzione logaritmica significativamente maggiore (riduzione> 2 log) della L. monocytogenes sul prosciutto rispetto alla MAP2 (50% CO2 + 50% N2) e alla MAP3 (100% CO2), indipendentemente dalla formulazione del prosciutto. L’aggiunta di conservanti (cioè lo 0,1% di diacetato di sodio e l’1,4% di lattato di sodio) o le batteriocine (ovvero lo 0,05% di un fermento di coltura parzialmente purificato dal Carnobacterium maltaromaticum UAL 307) non hanno ridotto significativamente la conta cellulare di L. monocytogenes dopo il trattamento ACP. Indipendentemente dal tipo di prosciutto, la conservazione per 24 ore dopo il trattamento ACP ha visto significativamente ridotta la conta cellulare di L. monocytogenes a circa 4 log CFU/cm2. A 7 giorni di conserva-

zione dopo il trattamento ACP, la conta di L. monocytogenes è risultata inferiore al limite di rilevazione (riduzione> 6 log) per i campioni conservati in MAP1. Tuttavia, si sono registrati cambiamenti significativi nell’ossidazione dei lipidi e nel colore dopo la conservazione post-trattamento. In conclusione, l’efficacia antimicrobica dell’ACP è fortemente influenzata dalla composizione del gas all’interno della confezione e dalla conservazione post-trattamento. Considerando che la contaminazione superficiale del prosciutto RTE con L. monocytogenes può verificarsi durante le fasi di lavorazione come affettatura e confezionamento, il trattamento ACP del prodotto confezionato è una tecnologia non termica emergente utilizzabile come processo di decontaminazione post-confezionamento. Lo studio ha dimostrato l’influenza della composizione del gas nelle confezioni, del tempo di trattamento, della conservazione post-trattamento e della formulazione del prosciutto sull’efficacia di inattivazione della listeria realizzata mediante ACP. Questi risultati saranno utili per ottimizzare il trattamento ACP delle confezioni e le condizioni di conservazione per ridurre la L. monocytogenes, pur mantenendo la qualità del prosciutto.


notizie dal mondo

L’Ue ha bisogno di una nuova politica agricola La crisi determinata dal Covid-19 ci ha fatto capire che abbiamo bisogno di sicurezza alimentare e, anche se l’agricoltura europea è riuscita ad assolvere al suo fondamentale compito di nutrire gli abitanti del Vecchio Continente, è apparsa chiara la vulnerabilità del sistema, come ha messo in luce la chiusura dei confini e la restrizione alle esportazioni messe in atto nel momento più buio della pandemia. Contrariamente ai Paesi che hanno imposto restrizioni alle loro esportazioni alimentari, l’UE nel suo insieme ha assicurato anche la sua quota di approvvigionamento mondiale, e non si tratta di un elemento secondario, poiché la scarsità di cibo è un rischio reale in molte aree povere del globo, soprattutto, in Africa. Ne deriva l’esigenza di rivedere la politica commerciale dell’Ue, che oggi potrebbe riassumersi come la disposizione a stipulare il maggior numero possibile di accordi di libero scambio (ALS) con il maggior numero possibile di Paesi, nella convinzione che un commercio più libero, sotto l’egida delle norme internazionali, sia un elemento chiave della globalizzazione e possa amplificare la ricchezza e promuovere un approccio cooperativo alle questioni planetarie. Questo approccio globale ha portato la Commissione europea (CE) a trascurare un’analisi

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approfondita dell’impatto di ciascun ALS e ad ignorarne l’impatto nei singoli settori, il che risulta particolarmente evidente in quello agricolo, dove i timori relativi alla sicurezza degli approvvigionamenti non rappresentano la priorità. Secondo Farm Europe è giunto il momento di adottare una politica commerciale più equilibrata che non comprometta la sicurezza alimentare e che bilanci i vantaggi del libero commercio e i suoi effetti negativi asimmetrici. Abbiamo bisogno di meno ideologia e più pragmatismo e realismo. Farm Europe non è contro il commercio, né

negozia accordi di libero scambio a beneficio di produttori e consumatori. Bisogna ammettere che gli ALS apportano benefici che andrebbero riconosciuti. L’UE è un importante esportatore netto di prodotti agroalimentari. Nel 2019 il valore delle esportazioni è stato pari a 151,2 miliardi di euro, mentre le importazioni hanno rappresentato 119,3 miliardi di euro. L’eccedenza commerciale ha raggiunto il massimo storico di € 31,9 miliardi. È innegabile quindi che il commercio porti ricchezza e posti di lavoro al settore, mentre una politica isolazionista comporterebbe


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Staffetta biennale alla presidenza di Ucima Al termine delle consultazioni con le aziende associate, la Commissione di designazione di Ucima (Unione dei costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio) ha stabilito che il quadriennio 2020-2024 vedrà alternarsi alla presidenza Matteo Gentili, Presidente di TMC (Tissue Machinery Company, Gruppo IMA), designato come nuovo presidente per il biennio 2020-2022, e Riccardo Cavanna, CEO di Cavanna Packaging Group, per il biennio 2022-2024. Una staffetta alla presidenza motivata dalla volontà di valorizzare i programmi presentati e che vuole dare un segnale di forte coesione e di comunanza di intenti circa gli obiettivi di ulteriore sviluppo di Ucima e del settore rappresentato.

Da sinistra: Riccardo Cavanna, Matteo Gentili e Roberto Paltrinieri.

I vicepresidenti saranno Riccardo Cavanna di Cavanna e Roberto Paltrinieri di Tetra Pak. A Luciano Sottile di Goglio, membro del consiglio direttivo e vicepresidente per il quadriennio 2016-2020, sono state attribuite le deleghe alle attività

promozionali e fieristiche. Gentili ha annunciato che avrà come obiettivo continuare nella direzione tracciata dal suo predecessore fornendo servizi e strumenti sempre più focalizzati al sostegno e alla crescita delle aziende associate.

TERZO MANDATO PER GIORGIO CANTELLI FORTI ALLA PRESIDENZA DELL’ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA Il prof. Giorgio Cantelli Forti è stato rieletto per il terzo mandato consecutivo alla Presidenza dell’Accademia Nazionale di Agricoltura per il triennio 2020-2022, che intende proseguire nel solco del lavoro precedentemente svolto. Per i prossimi tre anni, quindi, punterà ancora a promuovere l’apertura dell’Accademia verso l’opinione pubblica e la società e ad approfondire i temi legati all’agricoltura e agli ambiti multidisciplinari ad essa connessi, come la tutela dell’ambiente, delle eccellenze agroalimentari di qualità e della promozione di corretti stili di vita. Il triennio si inaugura con il lancio

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della “Rivista di Divulgazione di Cultura Agraria”, una nuova pubblicazione in campo culturale e scientifico che vuole diventare un punto di riferimento sui temi legati all’alimentazione e alla produzione agroalimentare e che si propone di divulgare corrette informazioni per stimolare possibili riflessioni nelle scelte comportamentali, specialmente a livello alimentare e nella spesa connessa. L’Accademia intende infatti dare un servizio etico pubblicando uno strumento rigoroso nelle basi scientifiche, ma dotato di un metodo divulgativo e di un linguaggio invogliante la lettura e la riflessione.


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