INDUSTRIE ALIMENTARI FEBBRAIO 2023

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Poste Italiane spaSped. in A.P.D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 MBPA NORD OVESTn. 1/2021IPISSN 0019-901X 10064 PINEROLO - ITALIA Tel. +039 0121393127 info@chiriottieditori.it anno 62 - n. 642 febbraio 2023
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INDUSTRIE ALIMENTARI

G. M. DANIELE6 - M. ROSSI5 - S. PREDIERI6

1Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria, Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR - Via Bassini 15 - 20133 Milano

2Università Politecnica delle Marche - Ancona

3Blumen Group spa - Corso Savona 168 - 14100 Asti

4Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile, Università Cattolica del Sacro Cuore - Via Emilia Parmense 84 - 29122 Piacenza

5Istituto di Scienze dell’Alimentazione, CNR - Via Roma, 64 - 83100 Avellino

6Istituto per la BioEconomia, CNR - Via Piero Gobetti, 101 - 40129 Bologna

*email: sparvoli@ibba.cnr.it

Proprietà sensoriali di prodotti alimentari realizzati con farina di fagiolo (Phaseolus vulgaris L.) biofortificata e senza lectine

■ PAROLE CHIAVE

Biofortificazione, miglioramento nutrizionale, analisi sensoriale descrittiva, analisi sensoriale dinamica

RIASSUNTO

I fagioli (Phaseolus vulgaris L.) sono un’importante fonte di nutrienti con effetti benefici sulla salute. Tuttavia, finora sono stati poco utilizzati per la preparazione di snack. La disponibilità di una farina di fagiolo priva di lectine attive (lec-), che non necessita di un trattamento prima dell’uso e biofortificata grazie ad un ridotto contenuto di acido fitico (lpa), che normalmente diminuisce la biodisponibilità dei cationi minerali, può aumentare l’utilizzo della farina di fagiolo per la preparazione di snack. L’obiettivo di questa ricerca è stato quello di valutare l’apprezzamento sensoriale di cracker, biscotti e una crema preparati con questa farina di fagiolo biofortificata e priva di lectine rispetto agli stessi prodotti ottenuti con farine tradizionali. I risultati evidenziano che i prodotti con farina di fagiolo sono meno apprezzati di quelli di riferimento, tuttavia la presenza di un intenso sapore umami nei prodotti con fagiolo risulta apprezzato.

Sensorial properties of food products made with a biofortified and lectin free common bean (Phaseolus vulgaris L.) flour

KEYWORDS

Biofortification, nutritional enhancement, sensory analysis, temporal dominance sensation

SUMMARY

Common beans (Phaseolus vulgaris L.) are an important source of nutrients with beneficial effects on human health. However, snack preparation with common bean flour has been very poorly exploited so far. The availability of a common bean flour devoid of active lectins (lec-) that does not require a treatment before use, and biofortified due to its reduced phytic acid content (lpa) that normally decreases mineral cation bioavailability, could increase the use of common bean flour for snack preparation. Objective of this research was to evaluate the sensorial appreciation of crackers, biscuits and a cream prepared using this biofortified and lectin free common bean flour in comparison to the analogous products obtained with traditional flours. Products with common bean flour were less appreciated than the reference ones, nevertheless the presence of an intense umami taste has been evaluated as a positive attribute.

F. SPARVOLI1* - S. GIOFRÉ1,2 - E. COMINELLI1 - E. AVITE3 - G. GIUBERTI4 - D. LUONGO5 - E. GATTI6 - M. CIANCIABELLA6

crema R; inoltre, risulta più granulosa e sapida (alta percezione di sapore umami) (Fig. 7). La crema R si caratterizza invece per un maggiore odore di panna percepito e per il sapore di uova, panna e limone. La cremosità e la dolcezza sono maggiori nella crema R, così come l’astringenza. Il gradimento complessivo della crema R è compreso tra “Non mi piace” e “Mi piace leggermente”, mentre la crema con farina di fagiolo è sotto il punto di accettabilità “Non mi piace leggermente”, registrando un gradimento complessivo di 3,9 corrispondente al 71% del punteggio della crema di riferimento.

Il gusto TDS della crema R (Fig. 8A) mostra un picco dominante di sapore di limone all’inizio dell’assaggio (circa 11 secondi), seguito dal sapore di panna e uova, e successivamente la percezione di limone risulta notevole, poiché è la sensazione che domina durante il tempo di assaggio rimanente. La degustazione della crema con farina di fagiolo è caratterizzata dal sapore di limone e dalla dolcezza all’inizio, che vengono sostituiti dal sapore di legumi e, successivamente, dal sapore di mandorla (Fig. 8B). L’ultima parte della degustazione è caratterizzata dal sapore di limone e mandorla.

Discussione

Un primo passo dell’espansione del mercato degli snack a base di legumi è quello di garantire il loro apprezzamento sensoriale da parte dei consumatori target. L’incorporazione di legumi in vari prodotti si traduce di solito in note relative all’aroma tipico di fagiolo, che possono essere considerate sgradevoli. Inoltre, la fortificazione di

industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio 9
Fig. 3 - Profilo sensoriale dei biscotti a pasta frolla senza (biscotti 1R, riferimento) e con farina di fagiolo (biscotto 1). Dati analizzati tramite ANOVA e test post hoc (Tukey’s HSD); *, **, *** indicano differenze significative tra i prodotti testati a p<0,1, p<0,5 e p<0,01, rispettivamente. Fig. 4 - TDS di A) biscotti 1R (riferimento, senza farina di fagiolo) e B) biscotto 1 (con 29% di farina di fagiolo).

Il packaging riparte da Parigi

Dopo una pausa di quattro anni legati alla crisi sanitaria, si è svolto a novembre, presso il Centro esposizioni di Villepinte di Parigi, All4Pack Emballage, il salone internazionale dedicato alle soluzioni di imballaggio sostenibili e per l’intralogistica che ha registrato la partecipazione di quasi 45.000 operatori provenienti da 80 Paesi, a fronte dell’offerta di 1.100 espositori e marchi presenti, di cui il 50% dall’estero.

Alta la percentuale di decision maker o consulenti nel processo di selezione e acquisto di soluzioni, pari al 69% dei visitatori. Per quanto riguarda i mercati di riferimento, l’agroalimentare ha coperto il 27,50% del totale, mentre Distribuzione e-commerce il 13%.

Crocevia di tendenze, il salone parigino ha consentito a molti espositori di presentare in anteprima le loro innovazioni e nuovi prodotti, in particolare grazie

al Concorso Innovazioni All4Pack che ha permesso di metterne in mostra più di 200. Tra queste, 6 innovazioni sono state nominate vincitrici in 5 categorie: Soluzione sostenibile e responsabile, Design ed ergonomia, Tecno-

logia innovativa, Materiale del futuro e Prestazioni logistiche. Oltre a dare spazio ai vincitori degli Awards 2022, l’area All4Pack Innovations ha presentato anche i vincitori di altri concorsi rappresentativi delle tendenze inter-

14 industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio FIERE
Ceia.

Design ed ergonomia

Nella categoria Design ed Ergonomia si è aggiudicata il premio la Goglio con Pillow UP – la pouch intelligente 2 in 1, piatta o verticale in un solo movimento. È flessibile e può essere posizionata piatta all’interno di scatole come una “federa per cuscini” o posizionata su una superficie verticale come una borsa “stand up”. Questa soluzione intelligente, disponibile anche in laminati

“adatti al riciclo”, combina aspetti pratici in termini di produzione e stoccaggio.

Tecnologie innovative

Hyperscope, della belga Engilico, è il vincitore nella categoria delle tecnologie innovative: è una nuova soluzione di ispezione delle guarnizioni per vassoi rigidi e termoforme che utilizza l’imaging iperspettrale (HSI) e la tecnologia di intelligenza artificiale per rilevare la contaminazione nella sigillatura dei vassoi con un contrasto molto più elevato rispetto alle telecamere di visione standard e può persino rilevare la contaminazione attraverso fogli

di plastica stampati. Le applicazioni tipiche includono l’ispezione di vassoi contenenti salumi, formaggi, piatti pronti, ecc.

Materiali del futuro

Si è aggiudicata il premio per i migliori materiali del futuro Tosa con il progetto Cai Lun – carta da imballaggio pallet – realizzato in collaborazione con un partner esterno che implementa un

metodo di lavorazione della carta all’avanguardia. Attraverso questo processo la carta viene “deformata” e le fibre che la compongono si allungano fino al 40%, permettendo così di aumentare l’adattabilità al perimetro del prodotto palettizzato, migliorandone la stabilità e la sicurezza e ottenendo anche un aspetto finito più lucido rispetto a quello ottenuto con la carta Kraft standard. Fino ad ora c’era solo un tipo di carta sul mercato dedicato al packaging terziario. Questa carta possiede invece proprietà che la rendono adatta ad avvolgere normali prodotti palettizzati, senza spigoli vivi, con perimetri geometrici.

Prestazioni logistiche

Per le prestazioni logistiche è stata premiata l’olandese Ranpak per il suo Cut’it ! EVO, che offre un approccio più innovativo al processo di confezionamento: una volta imballati i prodotti, la macchina determina il punto di riempimento più alto del cartone, taglia il cartone in eccesso e applica automaticamente un coperchio incollato, ottenendo una scatola pronta per la pallettizzazione e la spedizione. Con un’elevata produttività, la macchina crea scatole più piccole, facili da aprire e a prova di manomissione, operazioni più veloci e snelle e costi di spedizione inferiori grazie alle dimensioni ottimizzate delle scatole.

Alcune nuove caratteristiche e funzionalità chiave per questo sistema automatizzato di nuova generazione, che è stato completamente riprogettato, includono maggiore affidabilità e produttività, connettività integrata con supporto remoto in tempo reale e reporting dei dati, controllo inte-

fiere 16 industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio
Pillow UP, premiato nella categoria Design ed Ergonomia (Goglio). Hyperscope, vincitore nella categoria delle tecnologie innovative (Engilico). Miglior materiale del futuro è il progetto Cai Lun ( Tosa).

conferendo alla stessa la forma squadrata di una scatola aperta. A questo punto i dispositivi piega-alette rotanti provvedono a chiudere le alette inferiori della scatola. Lo stabilizzatore superiore contrasta la spinta verso l’alto che la scatola subisce durante l’operazione di chiusura delle alette inferiori. I dispositivi di apertura delle alette di pre-inserimento mantengono aperte le alette superiori della scatola durante la fase di inserimento del prodotto. Infine, il prodotto viene prelevato da pinze di presa nel caso di contenitori sfusi e da ventose ad aspirazione nel caso di pacchi e collocato nella scatola tramite caricamento dall’alto. I

dispositivi piega-alette, azionati da cilindri semi-rotativi, provvedono alla chiusura delle alette superiori della scatola. Nel caso

di cartonatrici con chiusura con colla (modelli G) è presente un gruppo colla con pistola a doppio spruzzo.

Confezionatrice flow pack orizzontale

Ulma Packaging ha esposto in fiera la confezionatrice flow pack orizzontale FR 500, capace di raggiungere veloctà fino a 1.000 conf./min. Questa macchina rappresenta il modello con il livello di

tecnologia più alto della gamma di confezionatrici orizzontali Ulma e realizza un confezionamento di tipo a cuscino con tre saldature. Specificatamente disegnata per essere integrata in sistemi di con-

fezionamento in applicazioni di alta o media velocità, la confezionatrice HFFS FR 500 incorpora un controllo elettronico multi-asse per sincronizzare i principali movimenti della macchina.

Il modello FR 500 va a completarsi con una serie di alimentatori e caricatori automatici disegnati per la pasticceria industriale e prodotti di cioccolato.

Costruita in placca verticale e acciaio inox, dispone di quattro coppie di rulli di saldatura e cambio automatico della bobina, che viene ancorata al porta bobina mediante fissaggio pneumatico. Questo modello, inoltre, è dotato di schermo touch 10” a colori per impostare i parametri della macchina, la diagnostica e le informazioni, di carro con catena spostata, nastro motorizzato sopra al nastro di uscita ed espulsione di pacchetti vuoti o mal tagliati.

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Cartonatrice ACP 20 S (SMI). Confezionatrice flow pack orizzontale FR 500 (Ulma Packaging).

Etichettatrice igienica

Herma ha presentato l’etichettatrice igienica H152C Prisma, macchina modulare per l’apposizione di etichette avvolgenti caratterizzata da un design modulate igienico, da un processo di comando molto più efficiente e da una grande flessibilità modulare, oltreché dalla facilità di lavaggio e dalla lunga durata. Macchina molto precisa e flessibile si presta all’etichettatura di un’ampia gamma di prodotti cilindrici, garantendo sempre il posizionamento accurato delle etichette grazie alla tecnologia a prisma Herma. In abbinamento all’etichettatrice rota-

tiva152C, è possibile arrivare ad una capacità fino a 200 prodotti/minuto. Infine, la maggior parte delle regolazioni può essere effettuata in pochi minuti senza bisogno di attrezzi.

Robot collaborativo

Motoman HC30PL è un robot collaborativo presentato da Yaskawa con un carico utile superiore di 30 kg e uno sbraccio

(dal centro di rotazione dell’asse S/L al centro di rotazione dell’asse R/T) di 1.700 mm.

Combinando perfettamente sicurezza di funzionamento ed elevata velocità, questo cobot è ideale per applicazioni collaborative, come ad esempio la palettizzazione, senza necessità di barriere.

Specifiche come l’elevato grado di protezione IP67, la lubrificazione con grasso alimentare in tutti i giunti e uno speciale rivestimento antigoccia consentono al cobot di essere utilizzato anche in applicazioni alimentari.

Motoman HC30PL può essere messo in servizio e programmato utilizzando la guida manuale, il teach pendant stan -

dard o l’intuitivo Smart Pendant. Per una programmazione particolarmente efficiente tramite guida manuale, il cobot è dotato di pulsanti Direct Teach sul polso che possono essere utilizzati per accettare immediatamente le posizioni apprese senza doverle confermare sul teach pendant.

Questo riduce i tempi di programmazione e lo rende adatto anche ai neofiti della robotica. Numerose funzioni di sicurezza, come ad esempio la ritrazione automatica da una situazione di bloccaggio o il semplice allontanamento del cobot con ripresa del movimento, lo caratterizzano come robot collaborativo professionale.

Motoman HC30PL è in grado di passare dal funzionamento limitato in sicurezza alla piena potenza e velocità; con questo funzionamento misto (robot ibrido) raggiunge ottimi tempi di ciclo.

I cavi per l’alimentazione delle pinze o degli utensili sono pre-instradati nel braccio e vengono fatti uscire dal polso, evitando la necessità di ingombranti pacchetti di cavi esterni.

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Herma ha esposto l’etichettatrice igienica H152C Prisma. Robot collaborativo Motoman HC30PL (Yaskawa).

Buoni risultati per il settore food nel 2022

Secondo le previsioni dell’Ufficio studi di Anima Confindustria, si chiude con un fatturato complessivo di 4.560 milioni di euro il bilancio 2022 per il comparto alimentare dell’industria meccanica rappresentato da Assofoodtec, l’Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare federata Anima Confindustria. Si tratta di una crescita del +4,5% sull’anno precedente in cui le esportazioni giocano un ruolo fondamentale, con una quota sul fatturato che raggiunge il 66% e una crescita sui mercati internazionali.

Il bilancio è positivo per tutte le associazioni federate Anima che fanno capo ad Assofoodtec. Nello specifico, i produttori di tecnologie per la refrigerazione commerciale e industriale, rappresentati da Assocold – Co-

struttori Tecnologie per il Freddo – raggiungono una produzione stimata di 1.950 milioni di euro (+5,1% rispetto al 2021); a seguire i settori rappresentati da Ucma – Costruttori Macchine per l’Industria Alimentare – che raggiunge i 1.557 milioni di euro nel 2022 grazie a una crescita complessiva del fatturato del +2,8%.

Il comparto del caffè, raggruppato all’interno di Ucimac – Costruttori Macchine e Attrezzature per Caffè, professionali e semi professionali – chiude il 2022 con una produzione di 545 milioni di euro, di cui più di tre quarti destinati all’export; le tecnologie rappresentate in Tecprofood – Costruttori Tecnologie Professionali per il Food – raggiungono complessivamente una produzione di 233 milioni di euro, con una quota export/fatturato del 69%, mentre il settore rappresentato da Comaca - Costrut-

tori Macchine per la Lavorazione delle Carni – cresce del +2,5% rispetto al 2021, con un fatturato complessivo di 275 milioni di euro.

Nonostante la crisi pandemica prima e quella energetica poi, questi risultati, resi possibili soprattutto grazie al traino dell’export, dimostrano che il settore food rappresenta, in ogni fase della sua filiera, il fiore all’occhiello del Made in Italy, una delle grandi eccellenze che i mercati di tutto il mondo riconoscono nella nostra industria. Per il futuro, la situazione di inflazione generale che nel 2022 ha superato l’8% e il contesto di marginalità sempre più ridotta per le aziende del settore manifatturiero fanno presagire tempi difficili, ma con la consapevolezza di avere frecce al proprio arco, rappresentate dal know how e della qualità tutta italiana di questo settore.

28 industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio MACCHINE ACCESSORI

Materiale blu per sinterizzazione laser

Igus ha sviluppato Iglidur i6-Blue in polvere, un nuovo materiale per la sinterizzazione laser per la stampa 3D che, grazie alla tipica colorazione blu, è rilevabile ed è conforme alle normative FDA e UE 10/2011. Questo nuovo polimero, che contribuisce ad aumentare la sicurezza di macchine e sistemi nel settore alimentare e delle bevande, offre prestazioni che non hanno nulla da invidiare alle performance del materiale Iglidur i6 in termini di resistenza e proprietà di scorrimento, ed è particolarmente adatto per la stampa di viti senza fine, ruote dentate ed elementi di collegamento a scatto stampati in 3D. Iglidur i6-Blue in polvere è compatibile con tutte le più comuni stampanti a sinterizzazione laser, è facile da rilevare ed è anche conforme alle direttive in materia di igiene della US Food and Drug

Administration (FDA) e del Regolamento EU 10/2011. La particolarità del componente prodotto con questo materiale è che sarà completamente blu e non avrà soltanto delle superfici colorate. In questo modo si garantisce che tutti i possibili frammenti siano blu e quindi facilmente individuabili.

I test confermano che Iglidur i6-Blue è almeno nove volte più resistente all’abrasione rispetto a PA12 e adatto a temperature comprese tra -40°C e +80°C. Grazie all’elevato allungamento a rottura, il materiale di stampa a sinterizzazione laser è adatto anche alla produzione additiva di elementi di collegamento a scatto. Inoltre, iglidur i6-Blue aumenta l’igiene delle macchine per l’industria alimentare e delle bevande. Microscopici lubrificanti solidi sono incorporati nel materiale di sinterizzazione laser e ven-

IGUS SUPERA IL MILIARDO DI FATTURATO

Igus, multinazionale tedesca specializzata nei tecnopolimeri nata nel 1964 a Colonia, ha festeggiato a novembre il traguardo del miliardo di fatturato che, prefissato nel 2020, è stato raggiunto in appena due anni, nonostante la pandemia da Coronavirus. Ma si sta già lavorando sui prossimi obiettivi: diventare “climate-neutral” entro il 2025 e servire un milione di clienti attivi entro il 2030. Oggi Igus serve circa 188.000 clienti operanti in oltre 50 settori industriali in tutto il mondo e impiega circa 4.500 persone in 31 sedi. Il principio di partenza è “improve what moves”, cioè l’idea è di migliorare ogni tipo di applicazione dinamica per mezzo delle proprie motion plastics, nell’ottica di creare un mondo senza lubrificazione.

gono rilasciati automaticamente durante il movimento, consentendo un funzionamento a secco a basso attrito. In questo modo si elimina la necessità di lubrificanti, che fanno aderire polvere e sporcizia e possono costituire un rischio di contaminazione.

I produttori di macchine che non dispongono di una propria stampante 3D possono utilizzare il servizio di stampa 3D di Igus, senza un minimo d’ordine, che realizza i pezzi desiderati con un processo decisamente più veloce rispetto ai più classici metodi di produzione, come la tornitura o la fresatura, riducendo i tempi di consegna da diverse settimane a cinque giorni.

macchine accessori industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio 31
Il materiale per la sinterizzazione laser iglidur i6, ora disponibile anche in blu per la rilevabilità ottica nelle applicazioni del settore F&B (Igus).

Soluzioni di confezionamento sostenibili per frutta e verdura

In Francia prima e in Germania a breve, per la vendita di frutta e verdura saranno bandite le confezioni in plastica. La norma sarà in vigore già a partire dalla metà del 2023 per varietà facilmente deperibili quali pomodori, uva o fagiolini, mentre diventerà effettiva per germogli e bacche dalla metà del 2026. In quest’ottica, Multivac, presente alla Fruit Logistica di Berlino, pone particolare accento sui suoi metodi di confezionamento sostenibili per diverse varietà di prodotti freschi, dalle soluzioni in cartone a quelle in materiali efficienti e altamente riciclabili che contribuiscono ad aumentarne i tempi di conservazione.

Due esempi: la termosaldatrice T 305, e una linea il cui fulcro è costituito essenzialmente dalla termosaldatrice super-efficiente TX 710. La compatta T 305 è la soluzione ideale per muovere i primi passi nel confe -

zionamento automatico di vaschette, nonché di lotti di piccole dimensioni. La TX 710, invece, è concepita per lotti di grandi dimensioni e convince per l’innovativa tecnologia, il sistema completo dei sensori, un sistema di comando intelligente e la massima affidabilità di processo. La termosaldatrice definisce quindi nuovi standard in termini di qualità della confezione e di rendimenti ciclici invariabilmente elevati. Il materiale di cui è costituita la vaschetta, è biodegradabile, ne attesta la sostenibilità. Nella linea di confezionamento è inoltre integrata l’etichettatrice Multivac L 301. Questa soluzione etichetta le vaschette sul lato superiore con dati variabili, ad esempio con il termine minimo di conservazione. L’integrazione dell’etichettatrice consente l’automazione di molte operazioni, ad esempio del caricamento del layout

di stampa o delle impostazioni dei parametri dell’etichettatrice. Questi dati possono essere salvati direttamente nelle ricette dei prodotti della TX. Al controllo sicuro ed efficiente della L 301 provvede il terminale di comando della termosaldatrice.

Presentata a Fruit Logistica anche l’etichettatrice a nastro L 310 Top Wrap, esposta come modello stand-alone per prodotti selezionati quali pomodori e bacche, ideale per il nuovo trend di confezioni in carta e cartone. Oltre a prendere gradualmente il posto delle vaschette in plastica finora utilizzate, sono anche una valida alternativa agli sleeve in cartone che, seppur riciclabili, comportano comunque un elevato utilizzo di materiale. Nel caso in cui la frutta e la verdura non vengano confezionate in atmosfera protettiva o sottovuoto, sarà possibile sigillare le vaschette in modo semplice e suggestivo e, al contempo, etichettarle. Con i modelli esposti a Berlino è possibile realizzare anche entrambi i metodi, ovvero sia l’etichettatura su tre lati Top Wrap che l’etichettatura sul solo lato superiore della confezione Top Close. L’elevata flessibilità delle etichette autoadesive in termini di spessore del materiale e forma offre una vasta gamma di possibilità per la presentazione del prodotto. Tra gli innegabili vantaggi dell’etichettatrice a nastro ricordiamo l’etichettatura automatica e altamente efficiente, i rapidi cambi di lotto e, non da ultimo, il suggestivo principio

fine linea 38 industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio
Confezione Top Wrap per funghi (Multivac).

Il packaging intelligente vola

Allied Market Research ha realizzato un’indagine sul mercato degli imballaggi intelligenti, comunemente detti “smart”, un settore che ha attirato molta attenzione negli ultimi anni grazie al suo potenziale di fornire attributi molto più attivi rispetto alla semplice protezione e conservazione dei prodotti. Tecnologie emergenti come l’identificazione a radiofrequenza (RFID), i tag NFC

(Near Field Communication), i codici QR, la nanotecnologia, l’apprendimento automatico, l’IoT e le soluzioni basate su blockchain utilizzate per il packaging intelligente hanno reso gli imballaggi capaci di svolgere diverse funzioni importanti, come migliorare la tracciabilità, il controllo di qualità e l’autenticazione, ridurre gli sprechi e aumentare l’utilità per consumatori e imprese.

Tecnologie associate allo Smart Packaging

L’imballaggio intelligente include tre tipi di soluzioni: imballaggi attivi, imballaggi intelligenti e soluzioni di imballaggio in atmosfera modificata. Queste soluzioni si riferiscono a sistemi di imballaggio utilizzati per alimenti e bevande, prodotti farmaceutici e varie altre tipologie. L’imballaggio attivo è quello in cui l’imballaggio, il prodotto e l’ambiente interagiscono per aumentare la durata di conservazione o migliorare la sicurezza e la qualità degli alimenti. Nell’imballaggio intelligente, vari componenti nell’imballaggio monitorano la condizione del cibo confezionato e forniscono informazioni sulla sua qualità durante il trasporto e lo stoccaggio, mentre nel confezionamento in atmosfera modificata (MAP) l’atmosfera all’interno della confezione viene modificata utilizzando sostanze gassose per prolungare la durata di conservazione del prodotto contenuto all’interno.

40 industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio
IMBALLAGGI CONFEZIONI

In aumento gli imballaggi flessibili per carne e pesce

Un recente report dell’analista di mercato Freedonia prevede che la domanda di imballaggi flessibili derivati da riciclo aumenterà del 3% l’anno fino a raggiungere nel 2026 il valore di 30,6 miliardi di dollari.

Gli imballaggi flessibili continuano a guadagnare terreno rispetto a quelli rigidi grazie al minore utilizzo di materiale, al costo inferiore e al peso ridotto, nonché alla crescente penetrazione in nuovi mercati.

Le buste rappresentano la tipologia di imballaggio flessibile principale e hanno registrato una crescita positiva grazie ai numerosi vantaggi in termini di prestazioni, ma anche formati come bag-in-box, film di copertura e strip pack continuano a registrare una solida crescita, attribuibile alle loro elevate prestazioni rispetto agli imballaggi flessibili meno costosi, pur consentendo comunque risparmi sui costi rispetto alle opzioni rigide).

Se ad oggi la plastica rimane il materiale più utilizzato nella produzione di imballaggi flessibili grazie alle sue prestazioni, si prevede che crescerà la quota di mercato della carta grazie ad un’immagine più sostenibile. L’aumento della domanda di carta sarà ulteriormente sostenuta dalle recenti innovazioni che hanno interessato le soluzioni barriera, che ne consentiranno l’uso in più applicazioni, come il confezionamento di liquidi e prodotti sensibili all’umidità.

Pet food, prodotti farmaceutici e il settore della carne, del pollame e dei prodotti ittici offriranno le migliori opportunità per gli imballaggi flessibili riciclati. In particolare, i prodotti a base di carne e pollame continueranno a utilizzare imballaggi flessibili pronti per l’imballaggio sottovuoto skin e il lidding, data la riduzione di personale nei supermercati alimentari causata dalla pandemia e dalla crescente preferenza dei consumatori per

la carne biologica di alta qualità confezionata.

Considerando che la sostenibilità rimane la massima priorità per la maggior parte dei produttori di imballaggi, molti passano, ove possibile, da quelli rigidi ai flessibili per ridurre il peso di spedizione e aumentare la quantità di prodotti per carico. Inoltre, i produttori di imballaggi flessibili si stanno concentrando sull’aumento dei livelli di riciclo e sull’uso di imballaggi riciclati per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità che si sono proposti. Si aggiunga che numerose aziende hanno annunciato o già lanciato sul mercato opzioni monomateriale per formati come le buste, più facilmente riciclabili rispetto alle alternative in materiale composito. Infine, si sono fatti progressi nel settore dei rivestimenti e delle proprietà barriera degli imballaggi flessibili di carta, consentendone l’utilizzo in più applicazioni ma senza comprometterne la riciclabilità.

imballaggi confezioni 42 industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio

PRODOTTI

Frullato 100% Prugna Secca

Dopo ananas, mango e banana la linea Frullà Puro si arricchisce di una nuova referenza: Frullà Puro Prugna Secca, l’unico prodotto nel panorama della frutta frullata contenente esclusivamente il 100% di prugna secca, nato dalla selezione delle migliori prugne fresche di origine italiana accuratamente selezionate, senza l’aggiunta di aromi, conservanti o zuccheri. Un toccasana energizzante, tonificante, detossinante e fonte di fibre, proposto nel comodo e pratico

formato doypack da 90 grammi, con bordi stondati antitaglio per la sicurezza dei bimbi. Con tappo richiudibile, è perfetto da porta-

re sempre con sé e mantenere integri il sapore e l’aroma, adatto quindi a un consumo fuori casa e in contesto outdoor.

Logo e pack nuovi per Pomì

In occasione dei suoi 40 anni Pomì, il brand di polpe e passate di pomodoro 100% italiano, si presenta a inizio anno con un rebranding completo che comprende un nuovo logo, un nuovo packaging e un rinnovato design system che ne mettono in evidenza gli elementi alla base della sua filosofia: filiera 100% italiana, alta qualità e sostenibilità ambientale.

Il pack riporta a un layout semplificato ma diretto e di forte impatto per creare uno stile contemporaneo mantenendo comunque codici del passato con il claim “O Così. O Pomì”, ma anche il logo diventa minimalista, perdendo l’ombra e l’accento verde. Lo scopo dell’operazione è quello di rinnovare una brand reputation che connetta non solo i responsabili di acqui -

Pomì rinnova logo e pack.

sto di oggi, ma che conquisti un target più giovane, futuri consumatori.

46 industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio
Il nuovo Frullà 100% Prugna Secca.

Il consumatore “etico” al centro dei food trend 2023

Secondo l’analista di mercato Innova Market Insights, in una fase di incertezza come quella che caratterizza il nuovo anno e che spinge i consumatori a fare scelte difficili, i produttori devono essere creativi, perché prezzi, valore, comfort e nuove esperienze rappresentano le priorità. Se infatti molti cercheranno di risparmiare, pochi saranno disposti a scendere a compromessi con la propria coscienza per spendere meno perché ora la principale preoccupazione per i consumatori è scegliere marchi capaci di ascoltare, comprendere e rispondere ai loro valori fondamentali, vale a dire la ricerca di qualità, fiducia e sicurezza attraverso le formulazioni di prodotto, la comunicazione e un più ampio impegno sulla sostenibilità. Di conseguenza, la domanda di prodotti a base vegetale rimane fra i principali trend nel food & beverage, ma a questa si affiancano la necessità di momenti di gratificazione e l’attenzione alla salute, che continua a essere un grande motore dell’innovazione alimentare.

Ridefinire il valore

Lu Ann Williams, Global Insights Director di Innova Market Insights, definisce fra le principali tendenze del 2023 la necessità per i consumatori di ridefinire il valore, cercando di considerare il prezzo di un prodotto in relazione ai benefici che è in grado di assicurare. In questo contesto è importante che i produttori capiscano che la sostenibilità rimane una priorità nelle decisioni di acquisto e che su questo aspetto il pubblico non è più disponibile a compromessi.

Ridurre gli sprechi

Il report Innova Market Insights cita la riduzione degli sprechi alimentari come una delle tre principali

azioni che i consumatori praticano per ridurre i costi in modo consapevole.

Revenge spending

Il “revenge spending”, traducibile come “spendere per vendicarsi” va inserito fra le tendenze del 2023 e identifica quei comportamenti d’acquisto messi in atto soprattutto nei momenti di crisi politiche, economiche e sociali come strategia compensativa.

48 industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio MERCATI CONSUMI

Una panoramica sul mercato europeo della frutta

A novembre il Dipartimento statunitense dell’agricoltura USDA ha pubblicato il suo rapporto annuale dedicato al mercato UE di mele, pere e uva da tavola fresche

Mele

Si evince che la produzione complessiva di mele nell’anno commerciale 2022/23 (luglio/giugno) dovrebbe arrivare a 11.880.870 tonnellate, con un aumento del 2,9% rispetto all’anno precedente e del 7% rispetto alla media dei dieci anni precedenti. Nonostante condizioni di coltivazione diverse tra le regioni, temperature elevate e siccità dovrebbero rappresentare un denominatore comune in gran parte dell’UE. In alcuni Paesi questo potrebbe tradursi in un calibro inferiore dei frutti, che a sua volta potrebbe determinare un peso complessivo inferiore. Inoltre, la mancanza di lavoratori stagionali per la raccolta e gli elevati costi energetici potranno indurre gli agricoltori a lasciare in alcuni casi i frutti incolti. La qualità dovrebbe essere buona, poiché i danni da grandine e gelo sono rimasti molto localizzati, mentre le prospettive di mercato sono contrastanti. Le scorte iniziali erano molto basse sia per le mele fresche che per il succo di mela concentrato. Quest’ultimo è importante in quanto il settore della trasformazione assorbe quantità significative di frutti di bassa qualità. Tuttavia, si prevede che il consumo di prodotti freschi pro capite subirà dei cali, data la riduzione dei redditi disponibili a causa di inflazione e alti prezzi dell’energia. Riguardo alle esportazioni di mele statunitensi verso l’UE, dal 2014 sono basse a causa di problemi tecnici legati all’utilizzo della morfolina come additivo nelle cere e della difenilammina (DPA) per il trattamento post-raccolta contro il riscaldo dei frutti durante lo stoccaggio. L’UE è inoltre un concorrente per le esportazioni di mele statunitensi in mercati come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e l’India.

Pere

La produzione di pere per l’anno 2022/23 (luglio/ giugno) è prevista in 1.987.958 tonnellate, con un aumento del 14% rispetto all’anno 2021/22, quando la produzione di pere in Belgio è diminuita e si è avuto un raccolto estremamente ridotto in Italia. Paesi Bassi, Spagna e Portogallo continuano ad essere i maggiori produttori di pere nell’UE. La stagione quest’anno è iniziata normalmente, ma è seguito un numero eccezionalmente elevato di giorni molto caldi e soleggiati durante la primavera e l’estate.

A causa dell’abbondanza di sole in questa fase di crescita, il contenuto zuccherino delle pere coltivate nell’UE è elevato, il che si traduce in un raccolto dal sapore eccellente, anche se la siccità potrebbe avere ridotto il calibro dei frutti e condizionare negativamente la qualità di conservazione. La raccolta è iniziata circa due settimane prima del previsto. Nell’anno commerciale 2022/23 le importazioni di pere nell’UE potrebbero subire un leggero calo, mentre le esportazioni potrebbero aumentare in linea con l’incremento della produzione. Se la qualità di conservazione sarà buona, potrebbe tradursi in una maggiore quantità di prodotto fresco proposto sul mercato dell’Unione. Inoltre, non dovrebbe registrarsi un impatto negativo delle misure antipandemiche sul commercio internazionale di pere per il 2022/23, come pure pare ad oggi neutro quello della Brexit. Le esportazioni di pere europee verso la Bielorussia e l’Ucraina sono diminuite durante i mesi di febbraio, marzo e aprile 2022, ma sono aumentate a maggio e giugno 2022.

mercati consumi 50 industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio

Uva da tavola

Per quanto riguarda la produzione di uva da tavola dell’UE nell’anno 2022/23 (giugno/maggio), è prevista in aumento dell’11,5% rispetto alla stagione precedente, soprattutto per l’incremento dei volumi in Italia, reso possibile dalle temperature ideali di maggio e giugno che hanno favorito l’allegagione. Incrementi produttivi sono previsti anche in Francia e Spagna, mentre per Romania, Bulgaria e Grecia sono previsti volumi in calo a causa del clima sfavorevole. Nel complesso, si prevede un’eccellente qualità della frutta, con un contenuto zuccherino più elevato in virtù delle temperature elevate di luglio, agosto e inizio settembre.

Le importazioni di uva da tavola dell’UE dagli Stati Uniti sono marginali, come pure le esportazioni di uva da tavola europea verso gli Usa.

L’impatto dell’invasione russa in Ucraina

L’impatto di gran lunga maggiore sui mercati dell’UE per questi frutti freschi negli anni commerciali 2021/22 e 2022/23 è stato quello determinato dagli effetti diretti e indiretti dell’invasione russa dell’Ucraina. I primi includono la mancanza di lavoratori stagionali ucraini (soprattutto in Polonia), mentre i secondi sono ancora più importanti e comprendono l’aumento

dei costi di produzione, dovuto all’aumento dei prezzi di prodotti fitosanitari, combustibili e fertilizzanti. Inoltre, l’aumento del prezzo dell’elettricità si tradurrà in costi di stoccaggio notevolmente più elevati.

Si aggiunga che l’aumento dei prezzi di tutte le materie prime influisce sui consumi nell’UE e sulla domanda in importanti destinazioni di esportazione. Con un’inflazione elevata e un reddito disponibile inferiore, i consumatori spesso spendono meno per la frutta. Inoltre, i Paesi del Nord Africa che importavano gran parte dei loro cereali dall’Ucraina ora preferirebbero utilizzare la preziosa valuta internazionale per importare grano e mais piuttosto che frutta. I maggiori costi di trasporto e la ridotta disponibilità di container si sommano agli effetti negativi sul commercio. In questo contesto, gli effetti sugli scambi diretti di mele, pere e uva tra l’Ucraina e l’UE sono di minore importanza.

Covid-19

Man mano che cresce il numero di persone vaccinate e l’infezione da Covid-19 si fa meno pericolosa, i governi degli Stati membri dell’UE hanno revocato la maggior parte delle misure di prevenzione nel corso del 2022, come le restrizioni al movimento e i controlli, il mantenimento della distanza fisica e l’obbligo di mascherina. Di conseguenza, si è ridotto l’impatto del Covid-19 sulla produzione e sui consumi rispetto all’invasione russa dell’Ucraina. La revoca delle misure di controllo del Covid-19 ha comportato una ripresa dei consumi nel settore della ristorazione alberghiera e delle istituzioni (HRI).

Brexit

Il Regno Unito è un mercato importante per la frutta europea. Di conseguenza, questo settore dell’UE-27 ha accolto con favore l’accordo commerciale e di cooperazione (TCA) stipulato fra Ue e Regno Unito nel dicembre 2020 che stabilisce le regole del nuovo partenariato tra le parti, entrate in vigore nel 2021, che inizialmente hanno provocato alcuni problemi al confine, ritardi e spedizioni bloccate successivamente risolti. Tuttavia, il Regno Unito ha adottato un periodo di tolleranza graduale fino al 1° luglio 2021, successivamente prorogato fino al 1° luglio 2022 e poi ancora rinnovato. Potrebbero quindi verificarsi problemi alle frontiere per le esportazioni dell’UE nel Regno Unito una volta terminato questo periodo, dopo il quale il Regno Unito richiederà la certificazione fitosanitaria e controlli fisici.

mercati consumi industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio 51

RICERCA APPLICATA

Come aumentare il contenuto di macronutrienti del latte senza lattosio

Il latte senza lattosio sta diventando sempre più popolare grazie alla pretesa di essere più digeribile rispetto al prodotto tradizionale. Per questo motivo, concentrarsi su questo alimento può contribuire ad aumentarne la versatilità e l’utilizzo in diversi segmenti dell’industria lat-

tiero-casearia. La concentrazione mediante congelamento a blocchi (BFC) è una tecnologia semplice utilizzata per concentrare alimenti liquidi attraverso la formazione di cristalli di ghiaccio e la successiva rimozione dell’acqua.

Sul Journal of Food Science 87, (12): 5317-5329, 2022 un gruppo di ricercatori brasiliani ha testato due varianti della tecnica BFC sulla concentrazione di latte senza lattosio. Nel primo approccio si è studiata la BFC associata alla centrifugazione del latte scremato senza lattosio applicando uno schema sperimentale fattoriale. Temperatura, tempo e velocità di rotazione erano i fattori della funzione, mentre le variabili di risposta comprendevano la resa del concentrato, l’indice di concentrazione e l’efficienza del processo. La resa del concentrato e l’indice di concentrazione sono stati principalmente influenzati dalla temperatura di centrifugazione. D’altra parte, i singoli fattori non hanno avuto un effetto significativo sull’efficienza, ma solo le loro interazioni. Nel caso di BFC a centrifugazione assistita in un solo passaggio, le condizioni di 40°C, 70 min e 4.500 rpm sono state con-

siderate le migliori, visti i valori più alti di efficienza e resa di concentrazione (rispettivamente 80,87 e 67,02), e comunque un ottimo valore per indice di concentrazione (2,05). Al contrario, le condizioni di 30°C, 45 min e 3.500 rpm sono state scelte per integrare un processo di congelamento a due stadi. Successivamente, il ghiaccio ottenuto dal primo ciclo è stato sottoposto al BFC sottovuoto, che consisteva nel secondo ciclo. Il concentrato ottenuto dal BFC sottovuoto presentava contenuti di solidi totali, carboidrati e proteine rispettivamente 2,95, 3,00 e 2,91 volte superiori rispetto al latte iniziale senza lattosio. Pertanto, si ritiene che i concentrati ottenuti possano essere utilizzati per lo sviluppo di prodotti lattiero-caseari innovativi senza lattosio. L’utilizzo di processi di concentrazione nell’industria lattiero-casearia può contribuire in modo significativo a migliorare l’efficienza complessiva della lavorazione del latte poiché consente di ridurre grandi quantità di acqua dal latte, aumentando il contenuto di solidi totali. A loro volta, i prodotti lattiero-caseari che forniscono un’elevata quan-

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tità di solidi (soprattutto proteine) sono sempre più apprezzati dai consumatori, da cui discende l’interesse dimostrato dalla ricerca sul tema. Inoltre, la concentrazione del latte presenta vantaggi in termini di lavorazione, confezionamento, trasporto e movimentazione. Poiché la maggior parte delle alterazioni del prodotto avviene in ambiente acquoso, la sua parziale eliminazione ne migliora la conservazione. Dal momento che le industrie lattiero-casearie si occupano principalmente della conservazione degli alimenti, di tecnologie ecologiche e della produzione di prodotti di alta qualità, i processi di concentrazione potrebbero favorire lo sviluppo di prodotti lattiero-caseari ricchi di proteine per soddisfare determinate esigenze funzionali e nutrizionali, ad esempio nelle bevande e negli alimenti speciali.

ELETTRONEBULIZZAZIONE AD ALTA TENSIONE PER IL LATTE BOVINO

Sul Journal of Food Engineering 342, 111372, 2023 è uscito un lavoro cinese che ha applicato l’elettronebulizzazione ad alta tensione (ES) per l’inattivazione microbica non termica del latte bovino crudo (RBM). Il trattamento ES è stato eseguito a un intervallo di tensione di 20-80 kV; flusso di alimentazione di 0,2-0,8 mL min-1; diametro dell’ugello 2532 G; e 1-4 cicli di trattamento. Nell’intervallo di tensione di 20-30 kV, il trattamento ES non ha raggiunto un’inattivazione microbica soddisfacente su RBM (0,5-1,5 logaritmi). A 50 kV, il trattamento ES ha inattivato 2,31 log di cellule batteriche presenti nel latte crudo, paragonabile all’inattivazione batterica ottenuta mediante pastorizzazione a lungo termine a bassa temperatura (LTLT; 63°C per 30 min; 2,3 logaritmi) e migliore della pastorizzazione ad alta temperatura di breve durata (HTST; 72°C per 15 s; 2,2 logaritmi). L’inattivazione batterica causata dal sistema ES ad alta tensione è dovuta al danno alla membrana cellulare e alla conseguente fuoriuscita di acidi nucleici e altre sostanze intracellulari. Rispetto al latte pastorizzato termicamente, i campioni trattati con ES hanno mantenuto un maggiore contenuto proteico solubile e più composti organici volatili aromatici. La durata di conservazione dell’RBM è stata estesa a 14 giorni a 4°C (non si è rilevata Escherichia coli) quando l’ES è stata eseguita a 80 kV. Si tratta di una shelf-life superiore di 8 giorni rispetto alla conservazione resa possibile dalla pastorizzazione LTLT e di 6 giorni in più rispetto a quella del latte pastorizzato HTST.

Irradiazione con fascio di elettroni della carne di maiale sottovuoto

Su Meat Science. 195, 109019, 2023 è comparso uno studio cinese che ha esplorato gli effetti di diversi livelli (0, 8 e 12 kGy) di un fascio elettronico a bassa energia (LEEB; 0,2 MeV) sulla qualità e sulla durata di conservazione della carne di maiale confezionata sottovuoto mantenuta in frigorifero e in condizioni di refrigerazione spinta per 30 giorni. L’irradiazione LEEB ha favorito l’ossidazione lipidica e delle proteine, indipendentemente dai livelli utilizzati. L’irradiazione di 8 kGy LEEB, associata alla conservazione in condizioni di super raffreddamento ha aumentato significativamente i valori a*

e ha determinato caratteristiche sensoriali accettabili per la carne di maiale fino al giorno 30, a differenza delle altre combinazioni di trattamento. Questo trattamento sinergico ha anche ridotto signifi-

cativamente la conta vitale totale e il contenuto totale di azoto basico volatile, estendendo così la durata di conservazione della carne di maiale confezionata sottovuoto a più di 30 giorni, il che potrebbe essere dovuto agli effetti antibatterici su Photobacterium, Carnobacterium e Lactobacillus. In conclusione, si raccomanda di applicare alla carne di maiale il livello di irradiazione LEEB di 8 kGy e di utilizzarlo in combinazione con lo stoccaggio superchilled per preservare la qualità del prodotto e prolungare la durata di conservazione della carne di maiale confezionata sottovuoto.

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NOTIZIE DAL MONDO

Le aziende temono rischi cyber e interruzione di attività

Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) ha pubblicato il 12° sondaggio annuale sui principali rischi percepiti dalle aziende a livello globale secondo gli oltre 2.700 intervistati. Per il secondo anno consecutivo, i Rischi informatici e l’Interruzione di attività rappresentano i principali timori delle aziende (entrambi con il 34% delle risposte). Tuttavia, i cambiamenti macroeconomici come l’inflazione, la volatilità dei mercati finanziari e l’incombenza di una recessione (che passa dal 10° al 3° posto rispetto all’anno precedente), nonché l’impatto della Crisi energetica (new entry al 4° posto) salgono nella classifica dei rischi aziendali globali di quest’anno, così come si fanno

sentire le conseguenze economiche e politiche del mondo in seguito al Covid-19 e alla guerra in Ucraina.

Inquietudini così pressanti richiedono una reazione immediata da parte delle aziende e si spiega perché sia le Catastrofi naturali (dal 3° al 6° posto) che i Cambiamenti climatici (dal 6° al 7°) scendono nella classifica annuale, così come la Pandemia (dal 4° al 13° posto), dato che i vaccini hanno messo fine alle chiusure e alle restrizioni e molte aziende hanno migliorato la resilienza della loro supply chain. I Rischi politici sono un’altra new entry nella top 10 dei rischi globali, al 10° posto, mentre la Carenza di manodopera qualificata sale all’8° po-

sto. I cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare rimangono un rischio importante al 5° posto, con gli incendi, esplosioni che scendono di due posizioni al 9° posto.

Nel 2023, i quattro rischi principali dell’Allianz Risk Barometer sono sostanzialmente coerenti con le dimensioni delle aziende a livello globale (grandi, medie e piccole) e con le principali economie europee e statunitensi (ad eccezione della crisi energetica). Le preoccupazioni delle aziende nei paesi dell’Asia Pacifico e dell’Africa mostrano un certo scarto, che riflette il diverso impatto della guerra in corso in Ucraina e delle sue ripercussioni economiche e politiche.

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La top dei rischi per il settore Food & Beverage.

tazione dell’Osservatorio Packaging del largo consumo di Nomisma e molto partecipato l’evento “Il Bio nella Distribuzione Moderna Italiana: scenario evolutivo, performance, ruolo, spazi di mercato”, organizzato da AssoBio nell’ambito della Campagna Being Organic in EU promossa da FederBio e Naturland e cofinanziata dall’Unione Europea, a riprova del grande interesse che continua a suscitare il comparto del biologico per la grande distribuzione. Molto interesse, infine, anche per il premio ADI Packaging Design Award, pensato per valorizzare i prodotti più innovativi del comparto del packaging italiano.

Innovazione e sostenibilità sono le parole chiave dei saloni tematici Marca Fresh e Marca Tech. Il primo, dedicato all’ortofrutta e organizzato da tre anni in collaborazione con SGMarketing, ha registrato un grande successo di partecipazione e attenzione degli operatori anche ai convegni che hanno rappresentato momenti di approfondimento e di confronto con la GDO, mentre

Marca Tech, con i suoi 1.500 m2 e l’adesione di oltre 60 imprese, è ormai diventato hub fondamentale per le aziende che vogliono rimanere aggiornate sulle proposte più innovative di logistica, confezionamento e packaging sostenibile, con materiali biodegradabili e compostabili.

Grande fermento all’International Buyer Lounge dove si sono svolti oltre un migliaio di incontri B2B tra le aziende espositrici e le delegazioni straniere in visi-

ta, entusiaste per la funzionalità e l’efficacia della rassegna espositiva. Il grande ritorno del mercato a Marca by BolognaFiere ha registrato infatti un successo oltre le aspettative anche sul fronte internazionale, registrando la presenza di oltre 200 buyer stranieri di altissima qualità: molte le presenze dal Nord e dal Sud America, da alcuni Paesi dell’Est (Romania e Slovenia) e dall’Europa occidentale (Francia, Danimarca, Germania e Inghilterra) oltre che da Israele e dall’Arabia Saudita.

Sempre sul fronte internazionale e dell’export, grande partecipazione si è registrata infine all’International Private Label Selection (IPLS) Award, promosso da Marca by BolognaFiere in collaborazione con IPLC-The retailer brands specialists, che ha selezionato i dieci prodotti a marca del distributore più interessanti e innovativi per i mercati internazionali.

La prossima edizione di Marca by BolognaFiere, organizzata ancora una volta in collaborazione con ADM – Associazione Distribuzione Moderna – dà appuntamento al quartiere fieristico di Bologna il 16 e 17 gennaio 2024.

STEF ACQUISISCE IL GRUPPO SVAT

Stef Italia, operatore specializzato nel trasporto e nella logistica dei prodotti agroalimentari che necessitano di temperatura controllata, ha perfezionato l’acquisizione del Gruppo Svat, azienda italiana con oltre 70 anni di storia nel settore del trasporto e da oltre 15 anni specializzata nel trasporto e nella logistica agroalimentare a temperatura controllata.

Grazie a questa operazione, Stef incrementa ulteriormente la propria presenza nel settore della ristorazione fuori casa e della logistica e del trasporto agroalimentare del surgelato, rendendo unico il proprio dispositivo di distribuzione capillare in Italia.

notizie dal mondo 66 industrie alimentari - lxii (2023) - febbraio

RECENSIONE LIBRI

Sicurezza alimentare

ADVANCES IN FOOD SECURITY AND SUSTAINABILITY (Sicurezza dell’approvvigionamento alimentare e sostenibilità)

M. Cohen - XVI + 160 pag. - Edito da Academic Press Elsevier (www.elsevier.com) - Brossurato - 2022 - Prezzo 123,76 € - ISBN: 9780323989862 - eBook ISBN: 9780323989879

Il settimo volume di quest’opera curata da Marc J. Cohen con i contributi di ricercatori internazionali, evidenzia i nuovi progressi nel campo della “food security”, ovvero la garanzia della disponibilità di cibo e della sostenibilità del sistema alimentare, due temi che spesso si trovano in contrapposizione, considerando che da un lato, è indiscutibile che la produzione alimentare dipende dalle risorse naturali e dagli esseri umani che le gestiscono in modo sostenibile, ma dall’altra le attività agricole finalizzate alla produzione di alimenti, mangimi, combustibili e fibre, insieme alla silvicoltura, rappresentano oltre il 20% delle emissioni di gas serra generate dall’uomo che sono causa del cambiamento climatico, il quale, a sua volta, ha implicazioni devastanti per la sicurezza alimentare.

I capitoli di questo settimo volume di Advances in Food Securi-

ty and Sustainability riconoscono la necessità di andare oltre la semplice comprensione delle molteplici connessioni tra la sicurezza alimentare e l’ambiente naturale e anche l’urgenza di passare all’attuazione dei piani d’azione proposti, anziché limitarsi agli aspetti teorici.

In quello introduttivo Julie Howard ricorda come le crisi spesso portino con sé delle opportunità e si concentra sulle priorità per realizzare la trasformazione sistemica necessaria per affrontare la convergenza fra la catastrofe climatica e del sistema alimentare.

Il secondo capitolo si sofferma sui cambiamenti istituzionali e tecnologici che devono sostenere queste trasformazioni, con particolare riferimento al ruolo imprescindibile delle donne nella sicurezza alimentare e nella sostenibilità in Africa, dove bisogna riuscire

a far marciare di pari passo questi temi con la parità di genere.

Il terzo capitolo discute dell’importanza della biodiversità delle colture per porre fine al flagello della malnutrizione da micronutrienti, illustrando progressi e prospettive del miglioramento nutrizionale delle colture cerealicole con particolare riferimento alla lotta alla fame nel Sud del mondo durante la pandemia di Covid-19.

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La pagina del Presidente

Le espressioni più schiferite: le nostre spreferenze

Vi chiedo di unirvi perché siate dei bonificatori di una lingua, possibilmente non bacchettona, ma nemmeno generatrice di orticaria auricolare.

Di seguito le espressioni in libertà, spesso camuffate da linguaggio “finto giovane”, in verità semplicemente da “vero ignorante” di cui faremmo volentieri a meno.

È stata veramente tanta roba (la vincitrice assoluta) trovare la quadra per l’espressione più performante. Ho dovuto sfoggiare H24 tutta la vita la mia resilienza, nel senso che (è gradito il movimento delle virgolette con le dita/orecchie di coniglio), e poi mi taccio, a volte le persone esagerano come se non ci fosse un domani. Che, per carità, ci sta, ma, praticamente si tratta di un agguato a 360°.

Vi sarete forse chiesti, ma di cosa stiamo parlando: il tema è l’eccellenza lessicale, senza se e senza ma.

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