INDUSTRIE ALIMENTARI Ott 2024

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C. AMENDOLA1* - S. LA BELLA2 - M. SAVASTANO1

*Dipartimento di Management

- Sapienza Università di Roma

Via del Castro Laurenziano, 9 - 00161 Roma

**Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali

Università degli Studi G. Marconi - Via Plinio, 44 - 00193 Roma

*email: carlo.amendola@uniroma1.it

Innovazione dei processi della GDO: l’importanza delle nuove tecnologie per la competitività dei punti vendita

■ PAROLE CHIAVE innovazione, automazione logistica, GDO, piattaforme automatiche, scaffali intelligenti, AI

RIASSUNTO

Nel contesto della GDO l’innovazione tecnologica è parte integrante di una serie di processi che vanno dalle attività di produzione alla logistica, alle attività di rifornimento fino alla gestione dei canali di vendita.

Questa trasformazione ha permesso di ottenere benefici positivi sia in merito alle ridotte tempistiche di trasformazione e commercializzazione del prodotto, sia per il miglioramento delle prestazioni ambientali in termini di riduzione dello spreco di risorse.

Casse automatiche, frontalini elettronici, tablet, piattaforme automatiche, intelligenza artificiale sono solo alcuni esempi di tecnologie che rappresentano la chiave di volta per ottenere potenziali benefici in termini di risparmio di tempo per il cliente, e di spese per l’azienda che avrà un minor peso legato ai costi del personale.

Partendo da tali considerazioni, la nostra analisi si focalizza sull’innovazione percepita dalle imprese del settore, e per comprenderne l’importanza ed il suo impatto sulla competitività dei punti vendita della GDO è stata condotta un’indagine sui principali players operanti in questo settore a livello nazionale.

Retail store process innovation: the importance of new technologies for store competitiveness

■ KEYWORDS innovation, logistic automation, GDO, automated checkouts, smart shelves, AI

SUMMARY

In the context of large-scale retailing, technological innovation is an integral part of a range of processes from production activities to logistics, replenishment, to sales channel management. This transformation has resulted in positive benefits regarding both reduced product processing and marketing times and improved environmental performance in terms of lower resource waste.

Automated checkouts, electronic faceplates, tablets, automated platforms, and artificial intelligence are just a few examples of technological applications that are key to achieving potential benefits in terms of time savings for the customer, and reduced expenses for the company, which will have a lower burden related to personnel costs. Building on these considerations, our analysis focuses on the innovation perceived by companies in the sector. To understand its importance and impact on the competitiveness of retail outlets in the large-scale retail sector, a survey of the main players operating in this sector nationwide was conducted.

maturità raggiunto a seguito dei cambiamenti sopraggiunti.

Al fine di raccogliere i dati ed approfondire l’analisi, è stata condotta un’indagine su un campione di circa 120 imprese operanti nella GDO. Il questionario d’indagine, sviluppato dagli autori sulla base della letteratura di settore (Amendola, Savastano, 2022), è stato somministrato dopo un iniziale pre-test tramite la piattaforma ServeyMonkey e la rilevazione è avvenuta nel periodo gennaio–maggio 2024. Il questionario, composto da 14 domande a risposta multipla, è finalizzato a raccogliere informazioni specifiche sul livello di consapevolezza e sull’importanza dell’innovazione tecnologica, sugli impatti generati, potenzialità e minacce, benefici e difficoltà incontrate nell’implementazione dell’innovazione tecnologica (Amendola, Savastano, 2022).

Discussione dei risultati

La digitalizzazione ha obbligato le aziende della GDO a cambiare il proprio modello di business e adattarsi alla velocità della trasformazione tecnologica (Largo Consumo, 2019). Per tale motivo,

il nuovo paradigma richiede un bagaglio più articolato di competenze, dinamico e adatto alle nuove esigenze aziendali, e un continuo aggiornamento di strategie aziendali e competenze, poiché l’assenza di competenze hi-tech adeguate e del know-how possono risultare elementi di debolezza per le aziende stesse (Teece, 2018).

L’innovazione rappresenta un fenomeno di interesse non solo per le aziende di recente costituzione, ma anche per quelle di più antica fondazione.

Partendo dall’analisi delle domande di carattere generale il campione considerato, e distribuito su tutto il territorio nazionale, appare caratterizzato prevalentemente dalla categoria di aziende di piccole dimensioni con

un numero di dipendenti tra 10 e 49 unità (33%) e un fatturato che oscilla tra i 500mila euro fino ai 2 milioni di euro e di medie dimensioni, con dipendenti tra 50 e 250 (30%) e un fatturato che oscilla tra 11-50 milioni di euro. Seguono le grandi imprese con un numero di dipendenti maggiore di 250 unità (22%) e con un fatturato superiore ai 50 milioni euro; e infine le micro-imprese che hanno un numero minore di 10 dipendenti (15%) e un fatturato fino a 500mila euro (Fig. 1).

Successivamente è stato chiesto ai rispondenti in quale misura l’innovazione tecnologica avesse avuto impatto sul loro settore di appartenenza, la totalità del campione (100%) ha riconosciuto il suo valore fondamentale sull’evoluzione della GDO (Fig. 2).

È stato, quindi, chiesto quali processi siano stati interessati dal processo di innovazione. Dalle risposte emerge che le aziende sono ben consapevoli dei cambiamenti derivanti dai processi di innovazione, ed esprimono un giudizio positivo sulla propria situazione, percependo di essere state in grado di comprendere e accettare le opportunità offerte dal nuovo paradigma. Nel settore dei beni di largo consumo, il conso-

Fig. 1 - Classi dimensionali delle imprese del campione (Fonte: n/s elaborazione).
Fig. 2 - Misura dell’impatto dell’innovazione tecnologica nel settore di appartenenza (Fonte: n/s elaborazione).

MACCHINE ACCESSORI

Record per le macchine di processo e confezionamento alimentare in Germania

Secondo dati della VDMA

– l’associazione tedesca dei produttori di macchine per il processo e il confezionamento alimentare – nel 2023 il settore ha registrato un aumento della produzione del 5%, portando il valore a 16,5 miliardi di euro, un dato che equivale ad un nuovo record. All’interno dell’industria meccanica teutonica, le aziende di questo comparto rappresentano il 6% del valore totale della produzione e impiegano oltre 62.000 persone. Con un export medio dell’86% e una quota commerciale globale del 22%, il settore dei macchinari di processo e imballaggio alimentare è uno dei settori di esportazione tedeschi più forti.

Le macchine per l’imballaggio rappresentano circa la metà del valore. Nel 2023, la produzione è aumentata del 10%, pari a poco meno di 8 miliardi di euro. Il più

performante è stato il comparto dei macchinari per il packaging di bevande, cresciuto del 18%, a 2,8 miliardi di euro, mentre la produzione delle macchine per imballaggio cosiddette “altre” è aumentata del 6% a 5,2 miliardi di euro. Gran parte del fatturato è riconducibile agli ordini del 2022, mentre quelli del 2023 sono rimasti piuttosto deboli, soprattutto per effetto delle incertezze suscitate dal nuovo regolamento europeo sugli imballaggi.

Per quanto riguarda invece i macchinari di processo alimentare, il 2023 ha registrato luci ed ombre. I produttori tedeschi di tecnologie per la lavorazione della carne e delle proteine alternative rappresentano il più grande sottosettore e sono leader mondiali. La produzione è cresciuta rapidamente senza battute d’arresto negli anni del coronavirus, tanto che nel 2022 si è registrata

una crescita dell’8% a 1,3 miliardi di euro, un livello elevato mantenuto anche nel 2023. Allo stesso modo, i produttori di macchinari per prodotti da forno hanno raggiunto la cifra record di 688 milioni di euro nel 2023, esattamente lo stesso del 2022.

I macchinari per il settore dolciario tedeschi, fortemente orientati all’export, hanno invece registrato un forte calo delle vendite durante gli anni del coronavirus e a seguito della guerra in Ucraina, calo aggravato dalla temporanea riluttanza a investire manifestata dalle multinazionali globali.

Nel 2023, la produzione è aumentata di nuovo, mettendo a segno un +23%, pari a 354 milioni di euro, a cui si aggiungono i sistemi di trattamento termico con un valore stimato in 120 milioni di euro, ed è previsto un ulteriore recupero.

Cinghie per il settore alimentare: design, pulizia e sicurezza

Nell’industria alimentare, mantenere standard di igiene impeccabili è cruciale non solo per rispettare le normative alimentari vigenti e tutelare la salute dei consumatori, ma anche per consolidare la fiducia nel marchio.

In questo contesto, le cinghie utilizzate nelle diverse applicazioni “food” rivestono un ruolo fondamentale nel mantenere la sicurezza alimentare durante tutte le fasi di produzione.

La manutenzione corretta delle cinghie si articola in tre processi fondamentali: pulizia, disinfezione e sanificazione.

La pulizia rimuove oli, agenti infettivi e altre impurità visibili sulla superficie tramite azioni meccaniche o l’uso di solventi. La disinfezione elimina i microrganismi grazie a disinfettanti chimici e ne previene la ricrescita, garantendo superfici prive di agenti patogeni.

Infine, la sanificazione combina pulizia e disinfezione per ridurre la carica microbica a livelli sicuri, fino al 99,9%.

Megadyne si impegna a fornire soluzioni che consentono ai professionisti del settore alimentare di lavorare in conformità con le regolamentazioni vigenti garantendo l’integrità dei prodotti e la sicurezza dei consumatori e la reputazione del marchio.

Per questo, il design delle sue cinghie per uso alimentare impedisce l’accumulo di detriti, umidità e batteri. La resistenza agli agenti chimici comunemente utilizzati negli impianti di produzione alimentare ne garantisce l’integrità e l’igiene anche dopo ripetuti cicli

di pulizia, riducendo al minimo il rischio di contaminazione.

Megalinear FC, Megaflex FCM e Megapower FCM sono realizzati con materiali approvati per il contatto alimentare sia umido che secco e forniscono un’ottima resistenza agli agenti chimici e alla corrosione. Queste cinghie sono anche disponibili in versione XMD, realizzate con materiali rilevabili ai raggi X e metal detector con particolare colorazione blu.

Robot con maggiore capacità di carico e un più ampio raggio d’azione

Mitsubishi Electric presenta Melfa RV-12CRL, il nuovo robot antropomorfo caratterizzato da un’estensione di 1.504 mm e una capacità di carico di 12 kg. Dotato di un ampio raggio d’azione, il robot Melfa RV-12CRL è adatto

a diverse tipologie di impiego in molteplici ambiti industriali: dal settore alimentare fino alle attività di logistica e palettizzazione. Gli utenti potranno inoltre beneficiare di funzioni integrate che ne semplificano l’implementazione,

Il robot verticale con braccio articolato Melfa RV-12CRL (Mitsubishi Electric).

Sistemi di azionamento su misura per l’industria della panificazione

La qualità dei prodotti da forno dipende in modo cruciale dalla velocità di impasto e dai tempi di riposo accuratamente bilanciati. I moderni sistemi di azionamento, che integrano motore, riduttore e controllo elettronico avanzato, garantiscono una gestione precisa e flessibile dei processi di lavorazione, sia nelle panetterie artigianali che negli impianti industriali.

Nord Drivesystems, forte della sua expertise tecnica e settoriale, offre all’industria della panificazione soluzioni di azionamento su misura per ogni fase del processo produttivo, capaci di soddisfare le esigenze di soluzioni a bassa manutenzione, ad alta efficienza energetica e durevoli. Il supporto spazia dalla lavorazione dell’impasto alla sincronizzazione precisa dei nastri trasportatori, includendo processi di movimentazione, dosaggio e riempimento, fino alla gestione del prodotto finito e del suo imballaggio. La gamma modulare Nord comprende componenti di azionamento progettati appositamente per soddisfare le esigenze specifiche dell’industria alimentare.

Ne sono esempi:

- 2-stage Nordbloc.1 helical bevel geared motor con custodia in alluminio in una versione lavabile facile da pulire per applicazioni di tecnologia dei trasportatori;

- The integrated DuoDrive gear unit/motor concept con motore IE5+ ad alta efficienza e un riduttore elicoidale a stadio singolo in una custodia compatta con poche parti soggette a usura;

- Maxxdrive industrial gear unit dotato di adattatore SafomiIEC a tenuta stagna e motore liscio igienico senza ventola per miscelatori e agitatori;

- Inverter decentralizzati come Nordac On+ o Nordac Link con un alto livello di plug-andplay;

- Nordac Pro Sk 500p inverter per quadro elettrico con interfaccia USB per parametrizzazione senza tensione.

I prodotti modulari come Nord-Duodrive e Nordacon-IE5+ includono componenti di azionamento sviluppati specificamente per le esigenze dell’industria alimentare (Nord Drivesystems).

Tecnologie innovative per l’industria alimentare: sinergie e sostenibilità

Nel contesto industriale odierno, l’attenzione verso la decarbonizzazione è vitale, oltre che fondamentale. Fives, gruppo di ingegneria industriale di cui la storica azienda italiana Fives Itas fa parte dal 2014, è leader nel settore delle soluzioni di combustione industriale innovative. Grazie ad una consolidata attività di ricerca e sviluppo, Fives è impegnata da anni a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre significativamente le emissioni di CO2, non solo per far fronte alle normative ambientali vigenti, ma anche per contribuire in modo decisivo alla sostenibilità industriale. Per contribuire al progresso dell’industria in chiave decarbonizzazione quindi, Fives ha sviluppato una serie di tecnologie brevettate all’avanguardia.

Per valutare il passaggio all’idrogeno, il bruciatore HyDuctflam rende semplice la transizione tra l’uso di gas naturale e idrogeno puro e si pone come alleato per raggiungere operazioni a zero emissioni. Perfetto sia per nuove installazioni che per aggiornamenti di impianti esistenti, l’Hy-Ductflam minimizza i costi di transizione e massimizza i benefici ambientali.

Per adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze energetiche invece, il bruciatore ibrido e-Ductflame offre una flessibilità senza pari, consentendo un rapido e semplice switch tra gas naturale, idrogeno, biogas ed elettricità. Integrando fonti di energia rinnovabile, questa soluzione si adatta alle esigenze impiantistiche senza comprometterne le

FINE LINEA

Continua a crescere il settore delle macchine per imballaggio

Il settore delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio continua a registrare una crescita significativa, con un fatturato totale di 9,229 miliardi di euro nel 2023, segnando un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente. Questo risultato rappresenta il terzo record consecutivo dopo i successi del 2021 e del 2022. La maggior parte di questo fatturato, pari al

78,7% o 7,262 miliardi di euro, è stata realizzata sui mercati internazionali, mentre il restante 21,3%, equivalente a 1,967 miliardi di euro, è stato generato sul mercato nazionale.

Questi dati, presentati dal Centro Studi Mecs - Ucima nella 12ª Indagine Statistica Nazionale, sottolineano la solidità del comparto, che conta 594 aziende e impiega 38.219 addetti.

In crescita i mercati internazionali, stabile quello interno

La propensione all’export dei produttori italiani di macchine per il packaging si è ulteriormente rafforzata nel 2023, con il fatturato estero che rappresenta il 78,7% del totale, pari a 7,2 miliardi di euro, segnando un incremento del 10,5% rispetto al 2022. L’Unione Europea rimane la principale destinazione, assorbendo il 37,3% dell’export totale con 2,71 miliardi di euro. Seguono l’Asia, con 1,47 miliardi di euro (20,3% del totale), e il Nord America, con 1,25 miliardi di euro. Altre regioni includono l’Europa Extra-UE (651 milioni di euro), il Sud America

Riccardo Cavanna, Presidente di Ucima.

scatola da 32 e 34 pezzi è stato modificato anche il design della confezione, che ora contiene due strati di prodotti divisi da un foglio di carta cerata. Ed ecco il trucco utilizzato per ottenere più flessibilità: nella nuova confezione lo strato inferiore ha un numero fisso di bastoncini, mentre lo strato superiore viene adeguato durante il processo produttivo aggiungendo o togliendo un prodotto. Per eseguire l’adeguamento basta l’inserimento manuale dell’informazione sul pannello di comando della macchina. Questo permette alla Sweet’s di confezionare i bastoncini di cioccolata secondo il peso in modo completamente automatico.

Confezionamento completamente automatico

Con l’intervento della Schubert la produzione semi-automatica è stata relegata al passato e il nuovo processo di confeziona-

mento è estremamente preciso e completamente automatizzato. Dopo la produzione i bastoncini di cioccolata passano in un tunnel

di raffreddamento su un nastro largo 860 mm che li conduce alla nuova macchina confezionatrice, dove i 16 robot F4 li pre-raggruppano in strati da 15 a 17 pezzi. Parallelamente, le scatole formate nel frattempo entrano in una catena di trasporto dove vengono riempite da un robot F4 con il primo strato di bastoncini di cioccolata. Nella fase seguente un altro robot F4 inserisce sul primo strato il foglio di carta cerata e successivamente la confezione viene riempita con il secondo strato di bastoncini. Al termine un robot chiude le confezioni con i coperchi già pronti.

La soluzione completamente automatica fornita da Schubert soddisfa appieno le esigenze del committente che, grazie all’automazione della linea di confezionamento, ha migliorato la qualità dei prodotti e la produttività.

La nuova linea picker con i suoi sedici robot F4 permette al produttore di dolciumi di raggiungere l’aumento dell’efficienza della produzione desiderato (Schubert).
I bastoncini di cioccolata ripieni di diverse gelatine di frutta della Sweet Candy Company vengono inseriti in una scatola da un robot F4 (Schubert).

ELETTRONICA AUTOMAZIONE

Migliorare la qualità e ridurre i costi nell’industria alimentare

I processi produttivi dell’industria alimentare devono soddisfare requisiti specifici. Inoltre, le aziende devono rispettare precise norme igieniche per garantire la sicurezza e l’affidabilità degli alimenti. Contemporaneamente, gli impianti devono funzionare in maniera efficiente.

Oltre alle crescenti richieste a cui devono sottostare i processi di produzione alimentare, il settore oggi si trova ad affrontare nuove sfide, risultato dei megatrend globali. Secondo recenti stime, entro il 2050 ci saranno 9,7 miliardi di persone sulla Terra, 2 miliardi in più di oggi. E ancora una volta, l’industria dovrà fare in modo di riuscire a produrre cibo sufficiente per soddisfare questo fabbisogno. In cifre, ciò equivarrà a un aumento del 70%.

Contemporaneamente il contesto produttivo è diventato meno favorevole. I cambiamenti climatici e la scarsità d’acqua in-

fluiranno negativamente sulla disponibilità di acque potabili. Per assicurare una produzione continua e sostenibile è indispensabile adottare misure di conservazione

delle risorse, come la gestione e il riutilizzo dell’acqua. Per affrontare queste problematiche occorre cambiare drasticamente i metodi di produzione degli alimenti,

ANALISI CONTROLLO

Un solo flussimetro magneto-induttivo per tante informazioni

Il flussimetro magneto-induttivo SM Foodmag di ifm porta la misurazione del flusso di alimenti liquidi e cremosi a un nuovo livello

soddisfacendo i rigorosi standard dell’industria alimentare. Dotato di IO-Link, il sensore non richiede componenti meccanici a contatto con il fluido e semplifica la trasmissione diretta di dati digitali, eliminando di fatto l’ultimo punto cieco presente nel processo di produzione e consentendone così l’assoluta trasparenza.

La tecnologia di misura attualmente installata gestisce senza problemi fluidi variabili come birra, latte, yogurt o succhi di frutta. Tuttavia, i processi di pulizia che richiedono l’uso di sostanze chimiche, rapidi cambiamenti di temperatura e pulizia a vapore a temperature minime di 121°C rappresentano una grande sfida per i sistemi di misura. A queste difficoltà si aggiungono vibrazioni e urti, che la tecnologia deve sopportare senza compromettere le prestazioni, soprattutto se i sensori sono installati immediatamente dietro una pompa di processo. Per rispondere a tali esigenze, i sensori di flusso magneto-induttivi si sono affermati da anni come la soluzione ideale: non hanno componenti meccanici a contatto con il fluido e offrono un’elevata precisione per una vasta gamma di fluidi. Il sensore

di flusso magneto-induttivo SM Foodmag soddisfa pienamente questi requisiti, affronta con successo le sfide e garantisce una misurazione igienica del flusso nell’industria alimentare.

Un unico dispositivo per molte variabili

Il sensore SM Foodmag consente di ridurre la necessità di punti di misura aggiuntivi nell’impianto in quanto da solo è in grado di misurare diverse variabili: la portata, il volume totale, la temperatura e la conducibilità. Rileva inoltre se il tubo di misura è completamente pieno. Ifm utilizza un menu basato su app e un innovativo concetto di pulsante capacitivo nel sensore, che rende la parametrizzazione estremamente intuitiva e veloce. Il sensore è anche proposto con display e con LED di stato visibili a 360 gradi per fornire informazioni precise e puntuali, quali lo stato del dispositivo, nonché i guasti o le esigenze di manutenzione. Rispetto ai display touch, questo sistema non presenta punti deboli, anche se esposto all’umidità o se utilizzato con i guanti. L’utente è sup-

Il flussimetro magneto-induttivo SM Foodmag (ifm).

Sensori a ultrasuoni

I sensori a ultrasuoni vengono sempre utilizzati quando i sistemi ottici raggiungono i loro limiti di impiego. In questo modo, possono essere riconosciuti, senza problemi, oggetti parzialmente o completamente trasparenti o estremamente scuri, così come oggetti con superfici riflettenti o in ambienti polverosi e umidi.

I sensori ad ultrasuoni trovano impiego in tanti settori industriali. Riconoscono gli oggetti in modo pressoché indipendente dalle caratteristiche del materiale. I sensori ad ultrasuoni hanno dato prova della loro efficacia anche con superfici lucide, riflettenti, molto scure o trasparenti

nonché con i liquidi; inoltre sono in grado di risolvere quelle sfide in cui i sensori ottici mostrano i propri limiti.

La nuova serie 420B di Leuze comprende sensori ad ultrasuoni a commutazione e di misura in compatti alloggiamenti di plastica dalla forma cubica. I sensori ad ultrasuoni HTU 420B del segmento standard, dotati di un’uscita di commutazione (push-pull), rappresentano una soluzione economica in alloggiamenti di plastica neri.

Dotati di interfaccia IO-Link e due uscite di commutazione, i sensori ad ultrasuoni HTU 420B in alloggiamenti rossi sono adatti a compiti di riconoscimento im -

Sensori a ultrasuoni per il monitoraggio del livello di riempimento (Leuze).

pegnativi. Il lobo acustico regolabile consente un impiego molto flessibile dei sensori e riduce al minimo la varietà dei modelli nell’impianto: un’unica tipologia di sensori può essere utilizzata per diverse applicazioni. Con un lobo acustico stretto è possibile, ad esempio, rilevare i livelli di riempimento attraverso piccole aperture. Un ampio lobo acustico è adatto, ad esempio, per rilevare in modo affidabile oggetti a riflessione diffusa, come prodotti con una superficie o una struttura superficiale irregolare o complessa. Un filtro di interruzione rileva brevi variazioni di misura entro un certo intervallo dovute a oggetti interferenti (ad esempio, agitatori) e può sopprimere i segnali di interferenza. Due uscite di commutazione indipendenti consentono il monitoraggio di due posizioni o il rilevamento di due livelli di riempimento.

I sensori di distanza a ultrasuoni DMU 420B con uscita analogica (a scelta in corrente o in tensione) presentano anche un’interfaccia IO-Link e un lobo acustico regolabile. Il livello del segnale in corrente o in tensione è proporzionale alla distanza dall’oggetto.

I nuovi sensori della serie 420B sostituiscono i modelli della serie 420. Con portate uguali o maggiori presentano zone cieche più piccole rispetto alla serie precedente.

I nuovi sensori della serie 420B sono disponibili con tre diversi campi di portata: 10-250 mm; 15500 mm e 20-1.000 mm.

Un’ulteriore novità è rappresentata dai sensori a ultrasuoni cilindrici della serie 412B. Dotati di lobo acustico regolabile e un’interfaccia IO-Link, questi prodotti

Guarnizioni senza PFAS: sfide e prospettive future IMBALLAGGI CONFEZIONI

I PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche) sono sotto forte sorveglianza a livello globale e oggetto di una possibile regolamentazione restrittiva che potrebbe influenzare pesantemente vari settori industriali, tra cui quello delle guarnizioni. A partire dal 2026, una normativa di segnalazione sarà introdotta negli Stati Uniti, mentre in Europa si sta discutendo un divieto completo. Queste sostanze, essenziali in numerose applicazioni industriali per la loro resistenza e stabilità, presentano però sfide ambientali e sanitarie.

Uno studio condotto dall’Istituto Fraunhofer per la Meccanica dei Materiali (IWM), in collaborazione con Freudenberg Sealing Technologies, ha evidenziato come i fluoropolimeri siano cruciali nell’industria delle guarnizioni. Utilizzati in settori come motori, trasmissioni, compressori, sistemi idraulici e alimentari, i fluoropolimeri sono spesso il ma-

teriale di riferimento per la loro resistenza alle alte temperature, compatibilità con lubrificanti e conformità agli standard igienici.

Tuttavia, la ricerca di materiali sostitutivi è ancora in fase esplorativa. Lo studio conclude che una sostituzione completa dei PFAS nelle applicazioni industriali è attualmente impraticabile senza compromettere significativamente le prestazioni dei materiali. Le proprietà dei fluoropolimeri, come la resistenza chimica e meccanica, sono difficili da replicare con materiali alternativi.

La proposta di divieto completo dei PFAS in Europa, pubblicata dall’Agenzia europea per

le sostanze chimiche (ECHA), ha suscitato un ampio dibattito. Aziende come la Freudenberg Sealing Technologies supportano gli obiettivi del Green Deal europeo ma chiedono un approccio differenziato e basato sul rischio. Considerata la complessità dei 10.000 composti PFAS esistenti, la regolamentazione dovrebbe tenere conto delle diverse caratteristiche e impatti dei singoli composti.

Raimund Jaeger dell’Istituto Fraunhofer ha proposto la valutazione del ciclo di vita come metodo per analizzare i potenziali rischi dei fluoropolimeri, considerati “polimeri a basso rischio”. La gestione sicura durante la produzione e lo smaltimento potrebbe permettere l’uso continuato di queste sostanze, evitando impatti ambientali dannosi.

Nonostante l’attuale indispensabilità dei fluoropolimeri, le aziende stanno già esplorando soluzioni alternative. Freudenberg Sealing Technologies è impegnata

tivi di sostenibilità di Sealed Air grazie a un’alta barriera che riduce il deterioramento e prolunga la durata di conservazione, oltre alla riciclabilità del materiale.

I test sul campo dei laminati Cryovac con film non termoretraibile condotti con i clienti Sealed Air su sistemi HFFS ad alta velocità hanno registrato velocità di confezionamento fino a 120 confezioni al minuto (ppm) e temperature di sigillatura fino a 185°C, mentre i test su applicazioni con film termoretraibile hanno mo-

Soluzioni digitali per l’etichettatura

L’industria del food & beverage richiede soluzioni di etichettatura che, oltre a rispettare le normative vigenti, garantiscano prestazioni tecniche elevate in base al prodotto contenuto nella confezione, alla conservazione e alle condizioni ambientali a cui l’etichetta sarà esposta una volta applicata. Questo affinché le informazioni contenute sull’etichetta rimangano chiare e leggibili, resistendo a particolari condizioni e sollecitazioni esterne. Per questo motivo, la stampa di etichette per l’industria alimentare e delle bevande non può scendere a compromessi in termini di qualità, cura e attenzione del dettaglio.

La scelta del materiale, del tipo di trattamento e degli inchiostri da utilizzare nella produzione di etichette per prodotti alimentari e bevande, deve essere valutata con molta attenzione allo scopo di ottenere etichette chiare, leggibili e indelebili. Ma se

strato velocità di confezionamento fino a 80 ppm e temperature di sigillatura che raggiungono i 165°C.

Le innovazioni nel packaging alimentare fanno sì che i produttori alimentari non debbano scegliere tra prestazioni, risparmio sui costi e sostenibilità. La tecnologia e l’esperienza sono in continua evoluzione per sviluppare soluzioni di imballaggio alimentare che migliorino l’efficienza, la produttività, la sicurezza, la qualità e la circolarità.

la chiarezza delle informazioni è principalmente legata alla progettazione grafica, la leggibilità dipende dalla qualità della stampa e la durevolezza dell’etichetta dai materiali e dalle tecnologie.

Con l’obiettivo di offrire soluzioni di etichettatura innovative per ogni tipo di confe-

zionamento, il Gruppo Labelys, realtà internazionale leader nella fornitura di etichette personalizzate online, annuncia il lancio di Labelys.it, portando in Italia una nuova soluzione digitale per l’acquisto di etichette di alta qualità. La piattaforma offre un’esperienza d’acquisto user-friendly, che consente di scegliere tra un’ampia varietà di modelli di etichette, caricare il proprio design o crearlo direttamente online, selezionare i materiali e le dimensioni desiderate, e finalizzare l’ordine. Il tutto garantendo una produzione rapida e un’elevata qualità di stampa. A disposizione delle aziende italiane del comparto alimentare e delle bevande un ampio catalogo di etichette personalizzabili, anche in piccolissime tirature a partire da 25 pezzi.

Labelys.it si distingue per un’offerta su misura, pensata non solo per le grandi aziende ma anche per il vivace panorama delle piccole e medie imprese italiane, particolarmente numerose nel settore food & beverage, proponendo un’ampia gamma di solu-

Alcuni esempi di etichette per i prodotti alimentari realizzati da Labelys.

PRODOTTI

Nutella tutta vegetale

Ferrero presenta Nutella Plant-Based, l’ultima versione ora con ingredienti tutti di origine vegetale della crema spalmabile amata da milioni di fan in tutto il mondo.

La ricetta, con ingredienti di origine vegetale come alternativa al latte, quali ceci e sciroppo di riso, risulta così adatta alle

persone intolleranti al lattosio. Risponde inoltre a una recente tendenza alimentare, definita come “dieta flexitariana” che, in maniera flessibile, privilegia alimenti di origine vegetale, mo-

derando il consumo di alimenti di origine animale. Come Nutella, anche Nutella Plant-Based è senza glutine ed è certificata dalla Vegetarian Society come “Vegan Approved”.

Nuovi pesti al tonno

Rio Mare, brand di Bolton Food e uno dei più importanti marchi italiani di conserve alimentari ittiche, presenta due nuove referenze di Pesti al Tonno ispirate alla tradizione culinaria italiana siciliana e ligure: Tonno con Melanzane & Pomodori Secchi e Tonno con Basilico & Pinoli. Le due novità sono pensate appositamente per rispettare e ampliare la promessa fatta al consumatore di portare un’offerta sempre più moderna ma rimanendo profondamente legati alla tradizione del Belpaese con un viaggio nei sapori e negli ingredienti chiave che lo contraddistinguono. Realizzati con ricette innovative e originali, dal sapore unico e dalla consistenza rustica, i Pesti

Rio Mare sono ricchi di tonno di prima qualità pescato in modo sostenibile e certificato MSC, lavorato con esperienza tutta italiana insieme ad ingredienti selezionati e al miglior olio d’oliva, senza conservanti. Ideali sulla pasta, sono ottimi anche spalmati su pane e bruschette, per farcire o dare un tocco speciale alle ricette.

Il nuovo Pesto Tonno con Melanzane & Pomodori Secchi di Rio Mare.

La nuova Nutella Plant Based di Ferrero.

ENERGIA SOSTENIBILITÀ

Innovazione e transizione eco-energetica nel settore agroalimentare italiano

Una recente indagine, condotta da Nomisma in collaborazione con Philip Morris Italia, e presentata durante l’evento “Le competenze per la transizione ecologica ed energetica nelle imprese agroalimentari italiane:

stato dell’arte e fabbisogni”, ha esaminato lo stato attuale della transizione ecologica ed energetica nel settore agroalimentare italiano. Questo processo è fondamentale per affrontare le sfide ambientali e migliorare i processi

produttivi attraverso l’innovazione, in particolare quella digitale.

Investimenti e innovazioni tecnologiche

Lo studio, che ha coinvolto quasi 380 aziende in Italia, ha rilevato che il 71% delle imprese agroalimentari ha già effettuato investimenti per la transizione eco-energetica. Tra queste, il 32% utilizza macchinari con guida assistita o semi-automatica dotati di GPS, il 25% ha installato centraline meteo aziendali e il 19% si avvale di sistemi per il supporto alle decisioni nella difesa fito-sanitaria. Tuttavia, il 25% delle aziende indica la mancanza di competenze specifiche come un ostacolo significativo alla diffusione di queste innovazioni.

Stato del capitale umano in Italia

Nonostante gli sforzi per raggiungere gli obiettivi europei di digitalizzazione, l’Italia mostra

NUTRIZIONE SICUREZZA

La maggior parte del glifosato nei fiumi europei potrebbe non provenire dall’agricoltura

Un nuovo studio condotto dall’Università di Tübingen ha rilevato che la maggior parte del glifosato presente nei fiumi europei potrebbe non derivare principalmente dall’uso agricolo, come si è creduto fino ad ora, ma potrebbe invece provenire da additivi nei detergenti. Il team di ricerca, guidato dalla professoressa Carolin Huhn dell’Istituto di Chimica Fisica e Teorica, ha esaminato una vasta serie di dati raccolti dalle autorità di protezione delle acque in Europa e negli Stati Uniti, pubblicando i risultati sulla rivista Water Research

Fonti inaspettate di glifosato

Tradizionalmente, l’uso del glifosato come erbicida in agricoltura è stato considerato la principale causa della sua presenza nelle acque. Tuttavia, le misure di riduzione del suo utilizzo in Europa non hanno prodotto i risultati attesi, suggerendo che ci potrebbero essere altre fonti significative di questa sostanza. Secondo lo studio, alcuni aminopoli-fosfonati presenti nei detergenti per il bucato potrebbero essere convertiti in glifosato nei fanghi degli impianti di trattamento delle acque reflue.

Il team di ricerca ha analizzato dati di lungo periodo sulle concentrazioni di glifosato nei fiumi, raccogliendo informazioni da circa un centinaio di località in Germania, Francia, Italia, Svezia, Lussemburgo, Regno Unito, Paesi Bassi e Stati Uniti. I dati risalivano fino al 1997. Un elemento chiave dello studio è stato l’osservazione che le concentrazioni di glifosato nei fiumi europei mostravano una forte stagionalità, con picchi estivi e minime invernali. Questa sta-

gionalità è tipica delle sostanze che provengono dagli impianti di trattamento delle acque reflue, piuttosto che dall’agricoltura.

Contrariamente alle aspettative, i picchi di glifosato legati all’attività agricola (come le applicazioni primaverili e autunnali) erano rari. Inoltre, la distribuzione delle concentrazioni di glifosato differiva significativamente da quella di altri erbicidi, suggerendo fonti diverse.

I ricercatori hanno quindi ipotizzato che il glifosato nei fiumi

RICERCA APPLICATA

Frollatura

accelerata della carne

di manzo

Scopo di uno studio statunitense pubblicato su Meat Science. 213, 109513, 2024 era determinare l’impatto della frollatura accelerata (AA) sulla stabilità a scaffale, sulla perdita di prodotto e sulle caratteristiche sensoriali e biochimiche di due tagli di manzo di qualità inferiore.

I muscoli Triceps brachii (TB) e Semimembranosus (SM) sono stati ricavati da 10 carcasse di manzo Choice USDA e suddivisi fra 6 trattamenti: frollatura in

ambiente refrigerato per 3 giorni (controllo), frollatura in ambiente refrigerato per 21 giorni, trattamento AA a 49°C per 2 ore, AA a 49°C per 3 ore, AA a 54° per 2 ore e AA 54°C per 3 ore. I risultati hanno mostrato che il trattamento AA può ridurre la conta di batteri aerobi (APC) sulla superficie delle bistecche e nei succhi rilasciati, oltre che l’indice di rosso, ma aumentare la luminosità e la perdita del prodotto della carne (p<0,01). Le bistecche AA

hanno anche evidenziato una forza di taglio inferiore rispetto al controllo (p<0,01), dove il trattamento AA a 54°C è risultato comparabile alla frollatura in condizioni di refrigerazione per 21 giorni. Tuttavia, il panel sensoriale addestrato ha determinato che le bistecche AA erano meno succulente e saporite di quelle del controllo e dei campioni frollati in frigorifero per 21 giorni (P<0,05). Non sono state rilevate note sgradevoli nelle bistecche AA sebbene l’ossidazione lipidica fosse più alta in questi campioni rispetto al controllo (P<0,01). I trattamenti AA hanno stimolato l’attività della catepsina (P<0,05), che potrebbe aver migliorato la solubilizzazione delle proteine stromali e ha portato a un diverso modello di degradazione della troponina-T rispetto a quelli dei campioni a 21 giorni (P<0,01).

Sebbene i trattamenti AA siano un metodo economico ed efficiente in termini di tempo per aumentare la tenerezza dei tagli di manzo di qualità inferiore, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare le strategie per mitigare la diminuzione della succulenza che essi comportano.

Analisi sui residui di farmaci negli animali

La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Serie L del 32 luglio ha pubblicato il Regolamento di esecuzione (Ue) 2024/2052 della commissione del 30 luglio 2024 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2021/808 per quanto riguarda il suo ambito di applicazione e alcuni criteri di rendimento dei metodi analitici in relazione ai residui di sostanze farmacologicamente attive impiegate negli animali destinati alla produzione di alimenti. Il regolamento di esecuzione (UE) 2021/808 riguarda, tra l’altro, i criteri di rendimento per i metodi analitici in relazione ai residui di sostanze farmacologicamente attive nei mangimi. È tuttavia opportuno chiarire che tale regolamento di esecuzione riguarda solo i metodi utilizzati per verificare la conformità a determinate norme che stabiliscono livelli regolamentari nei mangimi, oggetto dei piani di controllo nazionali pluriennali nel settore dei residui di sostanze farmacologicamente attive di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2022/1646 della Commissione, e non riguarda i metodi utilizzati per verificare la conformità alle norme sulla contaminazione incrociata per le sostanze attive antimicrobiche nei mangimi non bersaglio, di

cui al regolamento delegato (UE) 2024/1229 della Commissione. L’ambito di applicazione del regolamento di esecuzione (UE) 2021/808 dovrebbe essere modificato di conseguenza.

[...] L’articolo 1 è sostituito dal seguente: Oggetto e ambito di applicazione

Il presente regolamento stabilisce norme relative ai metodi di analisi utilizzati per il campio -

namento e per le analisi di laboratorio in relazione ai residui di sostanze farmacologicamente attive nel quadro dei piani nazionali quali definiti all’articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2022/1646 della Commissione. Stabilisce inoltre norme per l’interpretazione dei risultati analitici di tali analisi di laboratorio.

Il presente regolamento si applica ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alle prescrizioni relative alla presenza di residui di sostanze farmacologicamente attive.

Livelli di nichel negli

Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Serie L del 31 luglio è stato pubblicato il Regolamento (Ue) 2024/1987 della Commissione del 30 luglio 2024 che modifica il regolamento (UE) 2023/915 per quanto riguarda i tenori massimi di nichel in alcuni prodotti alimentari.

Nel 2015 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha adottato un parere scientifico sui rischi per la sanità pubblica connessi alla presenza di nichel negli alimenti e nell’acqua potabile. Il parere ha individuato come effetto critico per la caratterizzazione del rischio derivante dall’esposizione orale

alimenti

cronica al nichel la tossicità per la riproduzione e lo sviluppo. Sono state individuate come effetto critico per l’esposizione orale acuta al nichel, negli esseri umani sensibili al nichel, reazioni di riacutizzazione dell’eczema e peggioramento delle reazioni allergiche.

[...] L’Autorità ha concluso che il nichel può causare effetti sia cronici che acuti. Considerando l’interruzione di gravidanza come effetto cronico critico, l’Autorità ha stabilito una dose giornaliera tollerabile (DGT) pari a 13 μg/ kg di peso corporeo e ha concluso che tale DGT è stata superata nei bambini nella prima infanzia,

MERCATI CONSUMI

La produzione europea di latte e derivati

Un recente report realizzato dalla divisione esteri dell’Usda – Dipartimento statunitense dell’agricoltura – traccia un quadro del mercato di latte e derivati nell’Unione europea con riferimento al primo semestre del 2024. Si prevede che la produzione di latte dell’UE diminuirà leggermente, portandosi a 148,9 milioni di tonnellate rispetto ad una stima di 149,3 del 2023 (-0,3%) a causa del calo del numero di mucche e della minore redditività della produzione di latte. I cali riguarderanno, pur in misura minima, sia il latte vaccino che di altri animali.

Dall’inizio del 2023, gli agricoltori dell’UE hanno dovuto far fronte a un costante calo dei prezzi del latte alla stalla, associato a costi di produzione ancora elevati. Questa tendenza peserà sui margini di guadagno nel 2024, determinando la scomparsa delle aziende agricole più piccole e meno efficienti e incidendo negativamente sul numero di animali nell’UE dei 27. La riduzione delle mandrie sarà solo parzialmente compensata dall’aumento della produttività delle vacche, portando a una produzione di latte vaccino leggermente inferiore nel 2024.

Il mercato europeo degli agrumi

Un nuovo report del Servizio esteri del Dipartimento statunitense dell’agricoltura (USDA) ha tracciato una panoramica del settore agrumicolo dell’Unione europea, da cui si evince che nel 2023/24 la minore produzione di arance e mandarini non è stata compensata da quella maggiore di limoni e pompelmi. La produzione di agrumi dell’UE è concentrata nella regione del Mediterraneo, dove Spagna e Italia rappresentano i principali produttori, seguite da Grecia, Portogallo e Cipro. L’Unione è un importatore netto, dato che le importazioni superano ampiamente le esportazioni. Gran parte degli scambi commerciali si svolgono internamente, dagli Stati membri produttori a quelli non produttori, e se i commerci attraverso le rotte asiatiche diventano sempre più sfidanti, i Paesi mediterranei agrumicoli confinanti con l’UE (come l’Egitto o la Turchia) stanno concentrando le loro esportazioni proprio verso il Vecchio Continente. Questa tendenza si è evidenziata in particolare durante la prima metà della campagna di commercializzazione, che coincide con la stagione di produzione agrumicola dell’emisfero settentrionale e che ha portato ad una crescente concorrenza nella regione. Secondo l’USDA, le esportazioni dell’UE nel periodo 2023/24, in gran parte concentrate nei paesi europei non membri dell’Unione, dovrebbero diminuire solo marginalmente. Dopo aver raggiunto volumi record durante la pandemia, si prevede che i consumi di agrumi freschi ritorneranno ai livelli pre-pandemia, anche se nella stagione 2023/24, l’inverno mite li ha scoraggiati. La tendenza alla riduzione dei consumi è determinata dall’inflazione, che induce alcuni consumatori ad una maggiore oculatezza nella spesa e alla riduzione dei consumi di frutta, mentre altri optano sempre più per tipologie diverse, come quella tropicale. Per quanto riguarda gli usi in-

dustriali degli agrumi nell’UE, che rappresentano solo una piccola parte dei consumi, si espanderanno con la nascita di nuovi mercati per i prodotti agrumicoli.

Arance

Per la stagione 2023/24, la produzione di arance dell’UE dovrebbe superare di poco i 5,4 milioni di tonnellate, leggermente in calo rispetto al già scarso

Continua il recupero del Gorgonzola Dop

In occasione dell’Assemblea Annuale dei Soci del Consorzio Gorgonzola Dop si è fatto il punto sui risultati ottenuti nel 2023 e sui progetti futuri, presentando la relazione annuale relativa ai dati di produzione, export e consumi 2023, che hanno dimostrato la resilienza e stabilità del settore caseario italiano in un contesto economico globalmente molto difficile. L’incremento dei costi delle materie prime e l’inflazione, che si ripercuote su chi produce e su chi acquista, è una delle principali sfide che si stanno affrontando

con strategie mirate per contenere i costi senza compromettere la qualità del prodotto finale.

L’attenta gestione delle risorse, l’ottimizzazione della filiera produttiva e la valorizzazione della tradizione casearia italiana sono oggi priorità fondamentali per i formaggi DOP e IGP che, con 590mila tonnellate prodotte nel 2023 (+11,6% rispetto all’anno precedente) e 5,2 miliardi di euro di valore alla produzione, pongono l’Italia al terzo posto tra i principali produttori caseari europei, dopo Germania e Francia (dati Afidop).

Produzione e consumi

Per quanto riguarda il Gorgonzola Dop, lo scorso anno la produzione ha raggiunto 5.178.975 forme con una crescita del 2,59%, pari a 130.664 forme in più rispetto al 2022. Rispetto al 2021, invece, la produzione è leggermente calata (-1.54%, pari a 79.853 forme in meno). Si è recuperata più della metà di quanto perso nel 2022, pur in un momento di difficoltà per tutto il settore, e anche quest’anno promette bene. Nei primi quattro mesi del 2024 la

IL SETTORE ORTOFRUTTICOLO STRATEGICO PER L’ITALIA

In occasione della presentazione del Macfrut di Rimini è stato ribadito come la filiera dell’ortofrutta rappresenti un settore strategico dell’agroalimentare italiano. Secondo i dati Ismea la produzione ortofrutticola 2023 è stimata in circa 24 milioni di tonnellate su una superficie di circa 1,3 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura, per 300 mila aziende coinvolte.

Il fatturato alla fase agricola ha superato i 16 miliardi di euro e anche il peso dell’agroindustria è rilevante e supera i 10 miliardi di euro. Nel 2023 gli introiti derivanti dalle esportazioni di ortofrutta fresca e conserve ammonta a 11,6 miliardi di euro di cui 5,7 derivanti dai prodotti freschi. Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è chiuso in maniera positiva a 550 milioni di euro,

anche se in flessione rispetto al 2022 (620 milioni di euro). Il peso dell’intera filiera dell’ortofrutta (dal campo alla tavola) vale circa tre volte la produzione per un valore che si aggira sui 50 miliardi di euro.

Sul fronte dei consumi, sempre secondo i dati Ismea, si è registrata una contrazione in quantità degli acquisti. Il biennio 2020-2021 caratterizzato dalla pandemia aveva restituito qualche speranza circa l’aumento del consumo di prodotti ortofrutticoli ma il progressivo ritorno alla vita fuori casa ha determinato nel 2023 una battuta d’arresto degli acquisti. In particolare, diminuiscono gli acquisti in quantità di agrumi (-7%), patate (-4%) e insalate di IV gamma (-4%). Tengono le vendite di frutta (-0,1%) e crescono dell’1% quelle di ortaggi.

NOTIZIE DAL MONDO

Record

per l’agricoltura 4.0 nel 2023

A settembre, durante la seconda giornata di Agrifood Future 2024 – manifestazione organizzata da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Salerno, che mira a consolidare il suo ruolo di riferimento nazionale per il settore agroalimentare – è stata presentata una ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Uni-

versità degli Studi di Brescia, in cui è emerso che, nel 2023, il mercato dell’agricoltura 4.0 in Italia ha raggiunto un valore di 2,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 19% rispetto all’anno precedente. Nonostante la crescita inferiore rispetto al 2021-2022 (+31%), il settore continua a mostrare un interesse vivace per le soluzioni digitali, con un aumento delle idee innovative disponibili sul mercato (+10%) e dei provider tecnologici (+13%).

Il report dimostra che i processi basati sull’Intelligenza Artificiale guideranno la trasformazione del settore, pur rimanendo centrale l’esigenza di fornire maggiore supporto alle piccole e medie imprese nei processi di transizione digitale. Le aziende agricole si stanno focalizzando su soluzioni di software necessarie per l’integrazione dei dati e la gestione efficiente delle risorse.

Il carbon farming – pratica agricola che mira a catturare e immagazzinare carbonio nel suolo per ridurre le emissioni di gas serra e preservare la biodiversità – resta limitata in Italia, con solo il 22% delle aziende agricole che dichiara di conoscerla e solo il 9% che lo adotta effettivamente.

La tracciabilità digitale si conferma uno strumento chiave per garantire trasparenza e sostenibilità lungo la filiera. Il mercato delle soluzioni digitali per la tracciabilità è in crescita, con un incremento del 22% nel 2023. Il report sottolinea come le tecnologie tipo Internet of Things, Cloud e Blockchain stiano trasformando il modo in cui i dati vengono raccolti e condivisi, migliorando la visibilità e la sicurezza delle informazioni lungo la supply chain.

Dopo 100 anni Bauli si reinventa e punta al miliardo

Il Gruppo Bauli, storico leader nel settore dei prodotti da forno, sta per intraprendere una nuova fase di crescita ambiziosa con l’obiettivo di raggiungere un fatturato di 1 miliardo di euro entro il 2030. Questo piano sarà sostenuto da una nuova brand architecture incentrata sui marchi Bauli e Motta, insieme a un investimento di circa 82 milioni di euro per l’espansione di nuove linee di prodotto, l’innovazione dei processi produttivi e il riposizionamento del marchio.

La strategia di crescita si concentrerà su tre direttrici principali, in primo luogo la diversificazione e l’innovazione del prodotto, attraverso lo sviluppo di nuove categorie di prodotto, rafforzando la propria posizione sia come marchio delle festività che per il consumo quotidiano. Saranno introdotte innovazioni che mirano a soddisfare le esigenze di un pubblico più ampio, inclusi consumatori con particolari necessità dietetiche.

Il secondo pilastro è l’espansione dei canali di vendita: Bauli investirà nel canale Out Of Home e nell’espansione della catena di punti vendita “Minuto Bauli”, che al momento conta 13 location dove è possibile acquistare prodotti freschi, appena sfornati. Il terzo poggia sull’internazionalizzazione, sul quale Bauli prevede di accelerare rafforzando la sua presenza in mercati chiave come Stati Uniti, India e Sud-Est Asiatico. Inoltre, l’azienda esplorerà nuove aree geografiche come il Sud America e il Medio Oriente per espandere

ulteriormente il proprio raggio d’azione.

L’innovazione del Gruppo si rifletterà anche nel riposizionamento dei suoi marchi storici: Bauli diventerà il marchio principale del gruppo, consolidando la sua offerta e includendo prodotti iconici come Buondì e Girella. Il marchio si focalizzerà sul concet-

to di lievito madre, un ingrediente che Bauli utilizza da oltre 100 anni.

Motta, invece, si riposizionerà come marchio premium, valorizzando la sua tradizione pasticcera e prodotti iconici come il Panettone di Milano e concentrandosi su una clientela alla ricerca di prodotti di alta qualità.

Servizi deforestation-free

FoodChain ID, fornitore di soluzioni tecnologiche e competenze per mantenere la filiera alimentare sicura, conforme e trasparente, lancia i suoi nuovi servizi deforestation-free per aiutare le aziende a conformarsi al Regolamento UE 2023/1115, noto come EUDR, sviluppato per ridurre il contributo dell’UE alle

emissioni di gas serra e alla perdita di biodiversità.

I servizi deforestation-free di FoodChain ID riguarderanno le materie prime e i derivati di bestiame, cacao, soia, olio di palma e caffè e comprendono sia la due diligence delle catene di approvvigionamento, sia la verifica della conformità, inclusi gli audit.

AGENDA

A Shanghai opportunità per gli operatori globali del packaging

Essendo una delle più grandi fiere per l’industria di processo e imballaggio in Asia, il Shanghai World of Packaging (Swop) attira ogni anno decine di migliaia di professionisti del settori degli imballaggi per alimenti e bevande, prodotti farmaceutici, cosmetici e beni di consumo, rappresentando una promettente opportunità di investimento per gli espositori internazionali.

Più di 30.000 visitatori hanno partecipato all’edizione 2023 della manifestazione e ci si attende una partecipazione simile da importanti marchi internazionali provenienti da Cina, Germania, Giappone e Regno Unito, distribuiti su una superficie di 65.000 m2 presso lo Shanghai New International Expo Center dal 18 al 20 novembre 2024

Lo Swop, che fa parte del portfolio dell’Interpack Alliance, copre tutti i settori dell’industria dell’imballaggio, dalle macchine e materiali alla logistica e al riciclaggio.

Torna anche in questa edizione il Forum Save Food con il Save Food Design Award e il Sustainability Design Award, concorsi che riconoscono l’impor-

tanza della sostenibilità nella concezione del packaging, in particolare per la lotta agli sprechi e alle perdite alimentari, e offrono agli espositori partecipanti una maggiore visibilità.

Un ampio programma collaterale offre agli espositori un’ulteriore opportunità di presentare prodotti e innovazioni, scambiare conoscenze, stabilire contatti pre-

ziosi e aprire nuove opportunità di business. In particolare, la “Smart Packaging Zone”, con il motto “intelligenza, digitalizzazione, personalizzazione”, presenta tecnologie di imballaggio innovative e fabbriche intelligenti, mentre la “Green Power Zone” si concentra su materiali sostenibili e riciclabili e offre una piattaforma per discutere le tendenze nel packaging.

Ulteriore ampliamento per il Fruit Logistica

Fruit Logistica, il salone leader per il commercio globale di prodotti ortofrutticoli freschi, tornerà a Berlino dal 5 al 7 febbraio 2025, con la prospettiva di un ulteriore ampliamento per far fronte alla cospicua richiesta di prenotazioni specialmente da parte di espositori provenienti dall’Asia. La partecipazione degli espositori cinesi ha di per sé raggiunto un livello record nell’ultima edizione e potrebbe risultare ancora più elevata l’anno prossimo,

con la previsione di superare i 2.400 m² di superficie occupata nel 2024.

I dati finora raccolti fanno ritenere agli organizzatori che nel 2025 si raggiungerà un numero superiore ai 2.750 espositori provenienti da 94 Paesi presenti a Berlino lo scorso febbraio.

Queste connessioni eurasiatiche saranno potenziate anche in occasione di Asia Fruit Logistica, in programma a Hong Kong a settembre.

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