INDUSTRIE ALIMENTARI
I. BRAVO* - I. COLAMATTEO
A. CARELLI
Laboratorio di Analisi
Merceologiche e Territoriali
Dipartimento di Economia e Giurisprudenza
Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
Via S. Angelo, Campus Folcara 03043 Cassino (Fr)
*email: ilenia.bravo@unicas.it
Packaging alimentare: trade-off tra innovazione e sostenibilità
■ PAROLE CHIAVE
packaging, sostenibilità, circolarità, trade-off
RIASSUNTO
Ogni anno vengono prodotte milioni di tonnellate di plastica destinate soprattutto al settore alimentare, generando una grande quantità di rifiuti che, se non correttamente smaltiti, provocano un’importante fonte di impatto ambientale. Da tale preoccupazione, la necessità di nuovi sistemi di imballaggio provenienti da risorse rinnovabili, caratterizzati da attributi come riciclabilità e compostabilità. Le soluzioni innovative, ad oggi oggetto di studio, riguardano gli imballaggi biobased e/o biodegradabili, packaging edibili e intelligenti, in grado garantire sicurezza alimentare e di facilitare la transizione verso un’economia circolare. Tuttavia, gli impatti associati alla loro produzione e consumo, in termini di energia impiegata ed emissioni ambientali, sono ancora in fase di indagine. Lo scopo di questo studio è esplorare le caratteristiche dei sistemi di imballaggio alimentare, in particolare l’utilizzo di bioplastiche, e le criticità che possono manifestarsi lungo il loro ciclo di vita, evidenziando possibili situazioni di compromesso, con riferimento sia alla circolarità che alla sostenibilità ambientale.
Food packaging: trade-off between innovation and sustainability
■ KEYWORDS packaging, sustainability, circular economy, trade-off
SUMMARY
Each year, millions of tons of plastic are produced for the food packaging sector, generating a large amount of waste that, if not properly disposed of, has a significant environmental impact. Due to this issue, new packaging from renewable resources, characterized by recyclability and compostability, is necessary. The object of study of this paper are innovative solutions regarding biobased and/or biodegradable packaging, which can play a key role in facilitating the transition to a circular economy. However, they could lead to major environmental impacts throughout their life cycle. Furthermore, the aim of this study is to explore the main characteristics of innovative food packaging, in particular bioplastic, and any critical issues that may arise along the supply chain, in order to reveal any possible solutions, with reference to both circularity and environmental sustainability.
L’applicazione può avvenire secondo 3 metodi: per spruzzatura (spraying) in caso di soluzioni di rivestimento a bassa viscosità; per immersione (dipping), a formare un rivestimento di maggiore spessore (frutta, verdura e carne); spalmatura (spreading), dove la soluzione di rivestimento viene distribuita direttamente sul prodotto (Díaz-Montes and Castro-Muñoz, 2021).
In ogni caso, proprietà quali densità, viscosità e tensione superficiale della soluzione di rivestimento sono importanti per stimare lo spessore del film, inoltre altri elementi possono influenzare il rivestimento quali, la modalità, il tempo e la temperatura di essiccazione (Zúñiga et al., 2012).
Tra gli effetti rilevati dalle analisi chimico fisiche su frutta trattata con edible coating si evidenzia il mantenimento della consistenza e della compattezza, poiché il rivestimento commestibile permette di tenere legate le pectine della parete cellulare. Risulta, inoltre, l’aumento dell’acidità titolabile e delle vitamine, grazie alla presenza di sostanze antiossidanti e/o antimicrobiche. Mentre sulla frutta di IV gamma, ritardano notevolmente la perdita d’acqua, non alterano il contenuto dei solidi solubili e mantengono inalterato il colore dei prodotti.
3. Smart packaging
Una nuova tecnologia di confezionamento prevede l’utilizzo di “smart-packaging”, ovvero un sistema di imballaggio in grado di tracciare e preservare il più possibile le merci deperibili, garantendone la sicurezza e riducen-
Schema smart - packaging. Fonte: Riproduzione propria.
do gli scarti alimentari attraverso il monitoraggio e il rilevamento. Può essere classificato in due diverse tipologie, identificate come “smart” e “active” (Beshai et al., 2020).
Tali sistemi sono in grado di interagire con i cambiamenti che si verificano all’interno della confezione alimentare, in termini di alterazioni delle componenti e in risposta al naturale processo di maturazione, soprattutto per gli alimenti cosiddetti “freschi”.
Grazie ad un sistema di indicatori (freschezza, tempo-temperatura e di molecole gassose) e biosensori (RFID tag, Barcode), o per aggiunta di sostanze “attive”, è possibile monitorare in tempo reale le concentrazioni di metaboliti e aumentare la resistenza ai danni, migliorare la qualità e allungare la durata di un alimento. La presenza dei metaboliti è dovuta ad un’alterazione a carico delle sostanze nutritive, o generate in seguito ad esposizione del prodotto a condizioni dannose o dovute al superamento della durata di conservazione consigliata.
4. Analisi degli impatti ambientali
Nonostante siano numerosi i vantaggi dell’utilizzo di alternative biodegradabili, in termini di conservazione del prodotto, del mantenimento delle caratteristiche nutritive ed organolettiche, sono ancora pochi gli studi che si concentrano sui loro impatti ambientali rispetto alle plastiche convenzionali.
Dalla letteratura emerge che le innovazioni nel settore del packaging siano accompagnate da numerose preoccupazioni che coinvolgono aspetti diversi: la gestione degli scarti (Ahmed et al., 2021), la sicurezza alimentare (Focker et al., 2022) e la percezione dei consumatori delle etichette di sostenibilità (Otto et al., 2021).
La metodologia ad oggi più applicata per quantificare gli impatti ambientali associati ad una filiera, riguarda l’analisi del ciclo di vita secondo una prospettiva di Life Cycle Assessment, in grado di identificare le fasi di criticità e valutare le pratiche di cir-
FIERE
A Norimberga il punto su un settore dell’imballaggio in transizione
Si è conclusa con un grande successo l’edizione 2024 del Fachpack, che ha accolto 37.000 visitatori, di cui un terzo prove-
nienti dall’estero, e presentato le ultime tendenze e novità grazie ai 1.455 espositori, con una partecipazione complessiva che,
nonostante le sfide del settore, ha mostrato un’industria innovativa e orientata alle soluzioni. Il tema principale “Transizione nell’imballaggio”, è stato centrale in tutta la fiera ed è stato declinato nelle sue varie sfaccettature, dalle nuove normative alla maggiore domanda di sostenibilità, dai cambiamenti demografici alle forniture energetiche e alla catena degli approvvigionamenti, fino alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale. Nonostante le numerose sfide che il settore del packaging è chiamato ad affrontare, in fiera si è respirato un clima di ottimismo e capacità di innovazione per gestirle al meglio nel prossimo futuro.
La maggior parte dei visitatori proveniva da Germania, Austria, Svizzera, Italia e altri paesi europei, con un 33% di partecipazione internazionale, il 90% dei partecipanti coinvolti nei processi decisionali e due terzi in posizioni dirigenziali. Igus.
Soluzioni per imballaggi più sostenibili
Al Fachpack Schubert, produttore di macchine per il packaging di Crailsheim, ha presentato un nuovo concetto di macchina “Power Compact” – alta produttività in spazi ridotti con tecnologia essenziale ma di alta qualità – nella fattispecie, una confezionatrice di barrette con formatore a una corsia e alimentazione tramite
Comfort Feeder, dimostrando anche come sfruttare ulteriormente il potenziale di sostenibilità attraverso l’interazione fra tecnologia di imballaggio e macchine.
Nella linea Power Compact, la confezionatrice di barrette con formatore a una corsia e alimentazione delle fustelle direttamente dal pallet tramite Comfort Feeder offre ai produttori un concetto di macchina snello e vantaggioso: una linea molto compatta che erige, riempie e chiude i cartoni a 60 cicli al minuto, con pochi componenti sfruttati al massimo grazie alla lavorazione su una corsia, a
strumenti robotici leggeri stampati in 3D e ad un’alimentazione continua delle fustelle fino a 5 ore senza ricarica che contribuiscono all’efficienza. Inoltre, il processo di formatura può essere integrato in modo flessibile in altre linee Schubert, consentendo non solo di risparmiare materiali e risorse, ma anche di ottenere un’elevata produttività con una tecnologia di alta qualità e impianti con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Inoltre, grazie a questa soluzione offerta da Schubert gli utilizzatori possono migliorare ulteriormente l’impronta ecologica, perché in molti casi l’uso di scatole in cartone completamente riciclabili può sostituire imballaggi convenzionali con film o etichette in plastica. Le fustelle alimentate tramite il Comfort Feeder possono essere ottimizzate per garantire il massimo riciclaggio del materiale. Inoltre, il riempimento preciso assistito da robot nel pro-
cesso top-loading è particolarmente adatto per posizionare accuratamente i prodotti in scatole strette, riducendo così il volume di imballaggio, uno dei requisiti specifici del nuovo PPWR.
Soluzioni sostenibili attraverso l’interazione tra packaging e macchine
Che si tratti di adattare scatole esistenti, sostituire la plastica con nuovi imballaggi in cartone o sviluppare alternative insieme ai produttori di imballaggi, Schubert offre svariate soluzioni. Le sue macchine, flessibili, modulari e facilmente convertibili, sono in grado di realizzare imballaggi convenzionali o completamente riciclabili. A Norimberga ha anche proposto Dotlock, una nuova tecnologia per unire imballaggi in cartone senza l’uso di colla, ma con la stessa resistenza degli imballaggi incollati. In futuro, sarà possibile integrare completamente il processo di formatura per gli imballaggi Dotlock nelle linee di confezionamento.
Codifica innovativa
Leibinger ha presentato IQJET, una tecnologia di codifica e marcatura all’avanguardia premiata lo scorso maggio con il prestigioso German Innovation Award. Questo nuovo sistema garantisce significativi risparmi sui costi durante tutto il ciclo di vita del prodotto (TCO), verificabile utilizzando il calcolatore dei costi operativi IQJET disponibile sul sito web dell’azienda tedesca. Grazie alla pompa intermittente, l’apparecchio funziona per cinque anni senza bisogno di manutenzione – un record che rende i tempi di inattività non pianificati un ricordo del passato. Anche dopo cinque anni, comunque, l’IQJET continua a operare in modo affidabile fino a una finestra di manutenzione programmata, offrendo un notevole vantaggio sia in termini ecologici che economici ed eliminando completamente la necessità di moduli usa e getta costosi, frequenti intervalli di manutenzione e tempi di manutenzione rigidi.
Fra le caratteristiche più interessanti dell’IQJET figurano il basso consumo energetico (36 W) e l’uso estremamente economico del solvente, che ne fanno la stampante industriale più economica della sua categoria. Leibinger produce i propri inchiostri e ha dotato l’IQJET di un avanzato sistema di gestione dell’inchiostro, e questa combinazione ottimizza il processo CIJ (Continuous Inkjet). Nei sistemi dell’azienda tedesca, l’inchiostro non si asciuga durante le pause di produzione e non intasa le linee, grazie alla tecnologia completamente automatica di sigillatura degli ugelli. Il sistema
intelligente di gestione dell’inchiostro dell’IQJET ne garantisce inoltre la viscosità ottimale e una temperatura costante, indipendentemente dalle condizioni ambientali, per un risultato di stampa impeccabile.
Infine, grazie alle sue numerose interfacce, inclusa la OPC UA standardizzata per la tecnologia di automazione e la PLC per l’industria, l’IQJET si integra perfettamente nei controlli di sistema esistenti.
Formatrice di cartoni e avvolgi-pallet
Lantech ha presentato soluzioni di automazione all’avanguardia a Fachpack che, grazie all’elevata efficienza, fissano gli standard nella logistica del magazzino e ottimizzano la spedizione di merci.
La formatrice di cartoni automatica in linea CI-1000 combina prestazioni elevate con la flessibilità, consentendo di raggiungere velocità fino a 25 cicli al minuto e di trattare molti tipi di scatole, di dimensioni da 200x150x 150 mm a 500x325x520 mm, realizzandole in forma perfettamente regolare nonostante le mutevoli proprietà del cartone ondulato,
nonché temperature e umidità variabili. Ciò massimizza la stabilità delle scatole e rende la macchina ideale per la catena logistica.
Avvolgitrice semiautomatica a film estensibile QL-400XT (Lantech).
Segue l’unità di trasporto, raccomandata per ragioni igieniche, in quanto evita la contaminazione del prodotto nel tragitto fino alla confezionatrice. Infine, si trova il carosello della formatrice, riempitrice e confezionatrice dei panetti di burro, di peso da 20 a 500 g, in fogli adatti a prodotti grassi, come carta oleata o alluminio.
Fanno parte della gamma Milcom l’omogeneizzatore per il burro, macchina rotativa a funzionamento continuo con capacità da 800 a 1.600 kg/h; la confezionatrice di panetti semi-automatica, per il riempimento e la formatura di imballaggi di prodotti pastosi in blocchi, con capacità di riempimento da 1.500 a 4.500 kg/h di blocchi da 15 a 40 kg; l’incartonatrice semiautomatica Milcom PA1, capace di confezionare da 60 a
140 panetti/min, a seconda della velocità dell’avvolgitrice, alimentata da un nastro trasportatore.
Per una linea completa, Milcom fornisce anche una nuova generazione di materiali di confezionamento ecologici, in sostituzione dei laminati standard Al/P e Al/P/PE, che però soddisfano ugualmente i requisiti meccanici e grafici richiesti.
Confezionatrici
Da oltre 30 anni la tedesca Mesoma produce confezionatrici verticali form-fill-seal, dosatori a coclea e dosatori volumetrici per vasetti, offrendo una gamma che va dalle macchine base pneuma-
tiche alle confezionatrici verticali continue ad alte prestazioni. Tutte sono dotate di sistemi di controllo e tecnologia di servoazionamento Siemens.
Le macchine Mesoma sono realizzate interamente in acciaio inossidabile e già nella configurazione di base soddisfano i requisiti igienici della maggior parte dei settori, tra cui l’alimentare. Sono particolarmente adatte per applicazioni in camera bianca e in ambienti sottozero. Grazie alla progettazione innovativa e flessibile, ogni macchina è in grado di realizzare tutte le forme di buste stand-up (come fondo a blocco, stand-up, doy-pack).
Il controllo delle confezionatrici è gestito tramite un display touch screen, facile da usare e intuitivo.
Sistemi automatici per imballaggio ed etichettatura
Dal 1981 Comag produce un range completo di macchine per l’applicazione di etichette tubolari, sia con retrazione termica che di tipo elastico, oltre ad innovativi sistemi di Multipack stretch, macchine per sigilli di garanzia e per l’applicazione di maniglie per trasporto.
È presente in tutti i settori del largo consumo, compreso il lattiero-caseario.
Ricordiamo in particolare l’etichettatrice Sky per l’applicazione, dal basso verso l’alto, di shrink sleeves su vasetti singoli o raggruppati grazie alla sua capacità di inserimento dal basso e alla breve esposizione del vasetto al calore. È particolarmente indicata per prodotti che non devono essere manipolati, capovolti o surriscaldati come yo-
gurt e dessert a base di latte. Può essere inserita in qualsiasi linea FS oppure FFS, qualunque sia la configurazione con cui le coppette escono dalla FFS o FS.
La macchina, in grado di etichettare gruppi di più vasetti (2,4,6...) senza necessità di separarli l’uno dall’altro, realizzando così dei multipack, è disponibile in diverse versioni: prima del taglio dei vasetti, da integrare nella macchina FFS 2, oppure all’uscita della macchina FFS o FS, collegata meccanicamente ma indipendente dal ciclo della riempitrice, o ancora, a valle della riempitrice, in qualsiasi punto della linea (per esempio dopo il vassoio packer). In questo caso la macchina preleverà i vasetti dal loro vassoio e li re-inserirà
Etichettatrice Sky per shrink sleeves su vasetti (Comag).
nel vassoio originario nuovamente dopo l’etichettatura. L’etichettatrice Sky permette di coprire graficamente l’intera superficie esterna del vasetto e
MACCHINE ACCESSORI
La rivoluzione della produzione di creme
Nel panorama della produzione di creme Tecno 3 propone un nuovo approccio con la Base Neutra, una soluzione unica e all’avanguardia per una creatività senza limiti.
Si tratta di una base bianca, pura ed equilibrata, che mantiene intatta la linea di produzione e offre la possibilità di realizzare una vasta gamma di ricette. Con questa base è possibile creare prodotti personalizzati partendo da una tela immacolata pronta a
essere trasformata in prodotti di alta qualità.
La Base Neutra permette di ottimizzare il processo produttivo con una sola linea in azienda, riducendo al minimo gli ingombri e semplificando il flusso di lavoro. I vantaggi sono numerosi: riduzione dei tempi operativi, ottimizzazione dell’efficienza, massima personalizzazione delle ricette, flessibilità nel rispondere alle esigenze del mercato, elevati standard qualitativi garantiti,
meno interruzioni, massima pulizia e un significativo incremento della produttività.
Inoltre questa soluzione contribuisce alla riduzione degli sprechi. Con meno attrezzature da smontare e pulire, si risparmia energia, tempo e materie prime, minimizzando anche il rischio di contaminazioni, nella direzione di massimizzare la qualità del prodotto finale.
Un altro punto di forza della Base Neutra è la possibilità di aggiungere ingredienti particolari, come ad esempio una proteina, nell’ultima fase del processo. Questo è reso possibile dalla precisione millimetrica nel dosaggio degli ingredienti, garantendo una personalizzazione completa delle ricette e mantenendo il controllo su parametri fondamentali come la texture e la stabilità del prodotto.
Tecno 3 si propone come partner strategico per le aziende che vogliono innovare e migliorare le proprie prestazioni produttive. Grazie all’Area Test presente in sede è possibile utilizzare impianti all’avanguardia, oltre a ricevere supporto da un team di professionisti pronti a guidare lungo ogni fase del processo, dall’ideazione alla produzione.
Stampa 3D di sostituti vegetali della carne
Forma Foods, una startup messicana che opera presso il polo Tecnologico dell’Università di Monterrey, sta sfruttando tecnologie avanzate di stampa 3D per produrre un sostituto vegetale della carne che non solo assomiglia alla carne vera, ma promuove un approccio più sostenibile ed etico al cibo e che potrebbe rivoluzionare la produzione futura, specialmente nelle comunità remote, democratizzando l’accesso a proteine di alta qualità.
Rispetto agli elevati costi e alla complessità dell’allevamento tradizionale, la produzione di “carne” vegetale è molto più efficiente ed ecologica, con la capacità di produrre 1,8 chilogrammi di carne all’ora, oltre 100 volte più della produzione di un bovino.
Quella sviluppata in laboratorio emula la consistenza e il sapore della tradizionale carne grigliata, offrendo una valida alternativa sia per gli amanti della carne che per i consumatori vegani.
Grissel Trujillo de Santiago e Mario Moises Alvarez, ricercatori della Scuola di Ingegneria e Scienze del Tec de Monterrey e co-fondatori di Forma Foods, stanno applicando una tecnica che hanno inventato e perfezionato: la “stampa caotica”, che produce microstrutture che imitano l’architettura dei tessuti animali.
Forma Foods utilizza proteine di pisello per simulare il tessuto muscolare, una fibra prebiotica per il tessuto connettivo e olio di cocco per il grasso, creando pro-
Con la stampa 3D si possono produrre alternative vegetali alla carne di alta qualità (Forma Foods).
dotti simili all’“arrachera” e alla “carne al pastor”, piatti simbolo della cucina messicana.
Con il supporto finanziario di Tec Ventures e Saya Bio, Forma Foods ha adattato con successo la tecnologia di stampa 3D per produrre il sostitutivo della carne, sviluppando una testina di stampa specializzata brevettata dal 2019.
Machine Vision per aumentare la produzione e ridurre gli errori
Un panificio industriale ha aumentato la produzione e ridotto il tasso di errore grazie ad un’innovativa soluzione di machine vision basata sul software Aurora Design Assistant di Zebra Technologies Corporation, che consente di ispezionare l’intera produzione dei diversi tipi di pane e di effettuare prelievi in modo efficiente e automatizzato con una presa robotizzata, in grado di gestire tra le 25 e le 30 confezioni al minuto, senza danneggiare il pane o le confezioni. Si stima che la nuova soluzione abbia garanti-
to un risparmio sui costi del 75% rispetto a sistemi di ispezione tradizionali con telecamere e luci. Il panificio industriale si è rivolto a KINE, fornitore di soluzioni di robotica chiavi in mano per diversi settori, tra cui food and beverage, logistica, semiconduttori e produzione industriale. Insieme all’OEM Finland Oy, Zebra Registered Industrial Automation System Integrator specializzato in soluzioni di machine vision, ha sviluppato una soluzione in grado di superare le sfide presentate da questo progetto.
FINE LINEA
Ispezione combinata per migliori controllo qualità e sicurezza dei prodotti
La Divisione Ispezione Prodotti di Mettler Toledo ha introdotto due nuovi sistemi combinati di ispezione prodotti, il CM (controllo peso e rilevazione di metalli) e il CX (controllo peso e ispezione a raggi-X), soluzioni 2 in 1 progettate per migliorare l’efficienza e la precisione nel controllo qualità e nella rile-
vazione dei contaminanti, integrando la pesatura con tecnologie avanzate di ispezione.
Controllo peso e rilevazione di metalli
In particolare, il sistema CM unisce i sistemi di controllo peso ad alta precisione della serie C
con i rilevatori di metalli della serie M30 R, offrendo una soluzione flessibile per rilevare contaminanti ferrosi e non ferrosi. Grazie alla tecnologia avanzata delle celle di carico come FlashCell, il sistema permette pesature rapide e precise, riducendo al minimo sprechi e falsi scarti. Il design compatto e le interfacce utente intuitive facilitano l’integrazione nelle linee di produzione e migliorano l’efficienza operativa.
I rilevatori di metalli della serie M30 R e Profile sono progettati per rilevare un’ampia gamma di contaminanti, inclusi alluminio e acciaio inossidabile, ottimizzando le applicazioni sia con prodotti umidi che secchi. Offrono il massimo livello di sicurezza e qualità dei prodotti. Utilizzando un’elaborazione avanzata del segnale e algoritmi di rilevazione intelligenti, i rilevatori di metalli offrono sensibilità e affidabilità elevate, migliorando la capacità di rilevare i contaminanti più piccoli e riducendo significativamente la percentuale di falsi scarti.
La combinazione di queste tecnologie avanzate consente ai produttori di personalizzare le soluzioni di ispezione in base alle loro specifiche esigenze a livello
ANALISI CONTROLLO
Sensore di livello radar con IO-Link per applicazioni igieniche
Che si tratti di birra, succo d’arancia o salsa di soia, un gran numero di prodotti o preparati nell’industria alimentare sono conservati in serbatoi. Per controllare il processo nel miglior modo possibile, è neces-
saria una misurazione continua del livello. Con il nuovo sensore radar LW2720 di ifm, questa misurazione può essere eseguita in modo affidabile e preciso senza che il sensore debba entrare in contatto con il fluido. Il sensore
è installato sulla parte superiore del serbatoio e misura la distanza dalla superficie del fluido tramite il segnale riflesso. Il volume del contenuto del serbatoio può quindi essere calcolato molto facilmente in base al livello. Grazie al sensore radar che funziona con una frequenza di misura di 80 GHz, l’antenna è relativamente piccola. Il campo di misura è di 10 metri, con una precisione di ±2 mm.
Questo strumento è particolarmente indicato per applicazioni difficili, in presenza di sprayball, vapori e schizzi, liquidi viscosi ed in presenza di agitatori all’interno del tank. I materiali raffinati e le soluzioni meccaniche gli hanno permesso di ottenere sia certificazioni alimentari che farmaceutiche.
È stato sviluppato appositamente per gli ambienti igienici, il che lo rende la scelta ideale per applicazioni dell’industria alimentare e non viene influenzato neanche dai processi CIP e SIP. Dotato di un alloggiamento in acciaio inossidabile, di un’antenna e di guarnizioni per uso alimentare, il sensore è conforme
Sensore ottico per verificare qualità e sicurezza degli alimenti liquidi
Il progetto europeo h-ALO, finanziato dalla Commissione Europea e nato dalla collaborazione tra l’Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ismn) e Warrant Hub (Tinexta Group), ha sviluppato un sensore
Il sensore ottico h-ALO consente il controllo in tempo reale di qualità e sicurezza degli alimenti liquidi.
ottico portatile per la verifica della qualità e sicurezza degli alimenti liquidi. Questo dispositivo innovativo è in grado di rilevare in tempo reale la presenza di pesticidi, metalli pesanti e microbi direttamente nei luoghi di produzione, garantendo così un controllo rapido e preciso di alimenti come miele, latte crudo e birra.
Il sistema si basa su tecnologie avanzate di fluorescenza e Risonanza Plasmonica di Superficie (SPR), che permet-
tono il monitoraggio accurato di sostanze nocive in alimenti liquidi, semplificando notevolmente i test sul campo anche per personale non specializzato. Dopo 42 mesi di lavoro, il progetto h-ALO si è concluso con successo, dimostrando la validità di un dispositivo che potrà essere impiegato efficacemente nella filiera agroalimentare, specialmente in produzioni a filiera
corta. Finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 con un budget di oltre 4,2 milioni di euro, il progetto ha coinvolto numerosi partner scientifici e industriali europei.
Oltre al sensore, il team ha sviluppato una piattaforma software che gestisce i dati in cloud, permettendo di monitorare e analizzare i risultati in modo centralizzato.
Rilevamento di organismi geneticamente modificati
In uno studio svizzero pubblicato su Food Control. 165, 110670, 2024, è stato sviluppato e valutato un saggio di sequenziamento di ampliconi ad alta multiplexing per il rilevamento di eventi OGM basato su una piattaforma microfluidica e il sequenziamento di nuova generazione (NGS).
Per esaminare in modo esaustivo gli eventi OGM, sono stati progettati in totale 230 nuovi ampliconi per coprire sequenze di flanking, promotori, giunzioni e sequenze codificanti degli OGM. Inoltre, è stata progettata e implementata l’amplificazione parallela di marcatori ribosomiali e cloroplastici per definire l’identità delle specie coltivate da campioni potenzialmente misti. Utilizzando materiale di riferimento OGM di 11 specie di colture e multipli ampliconi, è stata rilevata con successo la presenza di 10 modifiche note per evento OGM. Si è anche sco-
perto che le sequenze di flanking riportate degli eventi OGM potrebbero non essere tutte utili per la diagnosi.
I ricercatori hanno valutato il potenziale del saggio per rilevare eventi OGM in campioni misti e in DNA altamente diluito. Infine, è stata condotta una ricerca prospettica di potenziali eventi OGM non documentati nel materiale vegetale. Questo approccio di rilevamento OGM basato su ampliconi con microfluidica, colma importanti lacune nel rilevamento di eventi OGM potenzialmente non documentati e complessi, recuperando una vasta gamma di sequenze di ampliconi specifici per la valutazione. L’integrazione di saggi ad ampliconi altamente paralleli negli sforzi di screening degli OGM dovrebbe essere un complemento efficace per supportare le attività di monitoraggio post-mercato e di conformità normativa.
2023 difficile per il settore packaging, ma speranze per un 2024 in ripresa IMBALLAGGI CONFEZIONI
Secondo il report annuale Imballaggio in Cifre, elaborato dall’ufficio studi dell’Istituto Italiano Imballaggio, il settore del packaging ha affrontato un 2023 difficile, segnato da cali in tutti i principali parametri, dalla produzione al fatturato, fino al commercio estero. Per la prima volta, il saldo commerciale del settore ha registrato un risultato negativo. Il 2023 ha visto un settore del packaging in sofferenza, influenzato dall’andamento negativo dell’industria alimentare, che rappresenta oltre il 70% dell’utilizzo degli imballaggi. Il comparto alimentare in Italia, che include food & beverage, ha subito una flessione dell’1,1% nel 2023. Di conseguenza, la produzione di imballaggi, espressa in peso, è scesa a poco più di 17 milioni di tonnellate, segnando un calo del 4,6% rispetto al 2022. Anche il fatturato del
PRODOTTI
Nuovo gusto per i gianduiotti
Pernigotti, storica azienda dolciaria di Novi Ligure ora controllata da J.P.Morgan, torna sugli scaffali con l’esclusivo Gianduiotto al gusto caramello, un sapore sorprendente che si aggiunge alle consuete versioni classico e nero del cioccolatino prodotto con solamente nocciole italiane e aromi naturali. Altra novità nel settore delle praline sarà la Gemma classica, un guscio sferico di cioccolato al latte finissimo
Trancetti di tonno
Rio Mare, parte della business
unit Food & Tri Marine di Bolton e leader in Italia nel settore delle conserve ittiche, presenta i nuovi
ripieno di morbida crema gianduia al latte.
Altra grande novità è la linea Pernigotti dedicata al canale bar/ tabacchi, formata da 4 snack e 4 barrette: si tratta di Gianduiotti e Cremini in formato snack da 40 g con i gusti più classici, ma anche con la novità del biscotto e del caramello nelle barrette da 30 g. Questa linea, destinata all’acquisto d’impulso, presenta un packaging molto impattante.
I nuovi Giuanduiotti al caramello di Pernigotti.
trancetti di tonno, pezzi, lavorati con cura e confezionati per preservare al meglio il sapore delicato e la consistenza morbida, per un’esperienza di gusto unica, naturale e autentica.
Realizzati con tonno di alta qualità, proveniente al 100% da pesca sostenibile certificata MSC, i nuovi trancetti provengono da tagli selezionati di filetto di tonno. Sono lavorati a mano con un filo di olio d’oliva e marinati con olio extra vergine e succhi naturali di agrumi, per poi essere confezionati sottovuoto. Questo particolare processo aiuta a mantenere intatti sia l’aspetto che la tenerezza del tonno, permetten-
dogli di assorbire al meglio il condimento, risultando ancora più succosi e saporiti.
Grazie alla marinatura ben distribuita, i trancetti non richiedono sgocciolamento. Inoltre, il nuovo packaging autosostenibile permette una facile apertura e un pratico utilizzo, perfetto per chi è sempre in movimento.
I trancetti di tonno sono disponibili in diverse varianti: con un filo di olio d’oliva, oppure marinati con olio extra vergine di oliva e succo naturale di limone, o lime e zenzero. Sono pronti da gustare da soli o come complemento per arricchire qualsiasi piatto con un tocco creativo.
Bontà per tutto l’anno
Per far fronte all’autunno e assecondare la voglia di casa e di preziosi momenti condivisi, Galup propone il Giangalup, il dolce semplice, soffice, delicato e profumato, risultato di 40 ore di accurata lavorazione con lievito da madre bianca. Un lievitato a forma di Gianduiotto, pensato e prodotto dai Maestri pasticceri di Galup, per rendere omaggio al cioccolatino piemontese più noto e iconico.
Racchiuso nel suo elegante bauletto rosso, decorato con raffinate stampe d’epoca, Giangalup, con la sua forma accattivante, gli ingredienti semplici, genuini e perfettamente bilanciati, è la sor-
presa da condividere con gli amici. Ricoperto da una spolverata di zucchero a velo è la golosa coccola, perfetta per un dolce fine pasto. Se accompagnato da uno zabaione caldo o da una crema, rende indimenticabili i momenti di rilassata convivialità.
Tavolette di cioccolato per l’autunno
Ritter Sport presenta alcune novità in edizione limitata per le sue tavolette di cioccolato monoporzione: Special Nuts Pistacchio, Limone, Liquirizia, Bianco Liquirizia e le Mini Tower, per chi preferisce le monoporzioni senza rinunciare alla varietà.
Dolci, ma con dei toni salati, morbidi, ma allo stesso tempo croccanti, avvolgenti ed intensi, avvolti da pack colorati e super pop, sono realizzate – come tutte le specialità Ritter Sport – con cacao 100% e ingredienti di qualità selezionati nel rispetto delle persone e dell’ambiente.
La Limited Edition Pistacchio è una tavoletta con pezzetti di pistacchio tostati e salati e sen-
za aromi aggiunti, un connubio perfetto tra la dolcezza avvolgente del cioccolato e le note sapide e croccanti del pistac-
chio, regalando un equilibrio irresistibile di naturale bontà e croccantezza.
Nella nuova Limited Edition Limone l’intensità avvolgente del cioccolato fondente si fonde armoniosamente con una morbida crema, ottenuta da oli essenziali dei limoni. Nasce così un quadrato di cioccolato che combina la profondità del fondente con la freschezza vibrante degli agrumi, per un’esperienza di gusto fresca ed irresistibile.
È intrigante e unica la nuova Limited Edition Liquirizia, che sorprende con un’esperienza di gusto fuori dall’ordinario. Disponibile sia nella variante al latte che in quella al cioccolato bianco, questa tavoletta confezionata in un pack inaspettato racchiude al suo interno croccanti lenti di cioccolato ricoperte di liquirizia, creando un contrasto sorprendente e delizioso.
Infine, per gli appassionati della liquirizia, la famiglia Mini Tower di Ritter Sport si arricchisce con la nuova Mini Tower Black & White. Audace e allettante, questa versione offre una doppia soddisfazione nel pratico formato quadrato in versione mini.
IGIENE AMBIENTI
Pavimentazioni in piastrelle e resina per l’industria alimentare
Nel settore alimentare l’igiene è cruciale e la scelta della pavimentazione può fare la differenza. Tra le opzioni principali, le pavimentazioni in klinker/gres porcellanato e resina si distinguono per resistenza e praticità. Sirec, azienda specializzata nelle pavimentazioni industriali, offre soluzioni avanzate in resina e piastrelle, capaci di soddisfare le esigenze produttive di questo settore.
Le piastrelle in klinker e gres porcellanato sono note per la
resistenza a compressioni e sostanze chimiche, ma le resine offrono prestazioni equivalenti. Le superfici in resina, prive di fughe, facilitano la pulizia e l’igiene, un aspetto essenziale in ambienti che richiedono sanificazioni frequenti, come quelli alimentari.
Se le piastrelle di klinker hanno una resistenza davvero eccezionale alla compressione ed alle aggressioni chimiche, un pavimento in resina, adeguatamente dimensionato e posato, non è da meno. La durata di
queste due soluzioni tecniche è equivalente se eseguite a regola d’arte.
Negli ultimi anni, sempre più aziende hanno scelto pavimentazioni in resina, grazie alla loro continuità superficiale e alla facilità di igienizzazione. Le soluzioni in resina di Sirec, infatti, sono ideali per prevenire la proliferazione batterica, riducendo il rischio di contaminazioni.
L’azienda di Colorno propone un’ampia gamma di pavimentazioni in resina, personalizzabili in base alle esigenze di ogni cliente e ambiente di produzione. Grazie ad un’esperienza consolidata, è in grado di consigliare e realizzare le migliori soluzioni per l’industria alimentare, sia in fase di nuova costruzione che di ristrutturazione di impianti esistenti.
Scegliere la pavimentazione giusta è fondamentale per garantire efficienza, igiene e sicurezza, e con le soluzioni offerte da Sirec le aziende alimentari possono contare su pavimenti resistenti, durevoli e facili da mantenere, perfetti per rispondere alle esigenze di un settore in cui la qualità e la sicurezza sono essenziali.
SICUREZZA ALIMENTARE
Cresce il mercato delle certificazioni alimentari
Un report dell’analista Markets and Markets rivela che il mercato globale delle certificazioni alimentari, valutato in 5,6 miliardi di dollari nel 2023, dovrebbe raggiungere i 7,4 miliardi entro il 2028, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 5,7% nel periodo di previsione. I prodotti a base di carne, pollame e pesce sono ampiamente commercializzati a livello internazionale, e i paesi importatori spesso richiedono specifiche certificazioni di sicurezza e qualità alimentare. Le certificazioni, come quelle riconosciute dal GFSI (Global Food Safety Initiative), forniscono un quadro accettato a livello globale, facilitando l’accesso ai mercati e gli scambi commerciali. Certificazioni come ISO 9001 o GMP garantiscono che le aziende seguano processi stan-
dardizzati per offrire prodotti di qualità costante.
Il documento identifica come principali player del mercato internazionale la tedesca Dekra, la francese SGS, la britannica Intertek Group, la neozelandese AsureQuality, e poi Bureau Veritas (Francia), LRQA (Regno Unito), DNV (Norvegia), Tüv Süd (Germania), Kiwa (Paesi Bassi), ALS (Stati Uniti), UL LLC (Stati Uniti), Eagle Certification Group (Stati Uniti) e INTL Certification Limited (Regno Unito).
Per quanto riguarda gli sviluppi più recenti, nel 2020, Dekra ha annunciato la fusione della sua attività di sicurezza dei processi con la Dekra Organizational Reliability nel Regno Unito, creando una nuova organizzazione per soluzioni di sicurezza nell’industria alimentare e farmaceuti-
ca, mentre SGS ha lanciato audit di certificazione FSMA da remoto durante la pandemia per offrire maggiore flessibilità ai fornitori di alimenti.
La certificazione ISO 22000 vince nel settore alimentare
Nel 2023, la ISO 22000 ha coperto la quota maggiore nel mercato delle certificazioni alimentari. Questo standard internazionale per la gestione della sicurezza alimentare è ampiamente riconosciuto e facilita l’accesso ai mercati globali. Aiuta le imprese a identificare e controllare i pericoli, prevenire la contaminazione e implementare misure di controllo efficaci, riducendo il rischio di malattie di origine alimentare,
RICERCA APPLICATA
Lattosio-6-fosfato nella produzione di alimenti a base di formaggio fuso
Il formaggio fuso (PCF) è un prodotto lattiero-caseario preparato miscelando ingredienti lattiero-caseari con ingredienti non caseari e riscaldando la miscela e agitandola per realizzare un prodotto omogeneo con una durata di conservazione prolungata. I sali emulsionanti (ES), come il fosfato disodico (DSP) e il citrato trisodico, hanno un effetto critico sulle caratteristiche di emulsionamento della caseina sequestrando il calcio dal complesso fosfato di calcio-paracaseinato nel formaggio naturale. Il lattosio-6-fosfato (LP) è un composto organico prodotto dal lattosio che può essere utilizzato come ES, ma non è autorizzato come sostituto dei sali emulsionanti nella produzione su larga scala del formaggio fuso.
Obiettivo di uno studio statunitense pubblicato sul Journal of Dairy Science. 107, (6): 34203428, 2024 era produrre PCF con LP anziché DSP. Il lattosio-6-fosfato è stato preparato mescolando 1 mole di alfa-lattosio con 0,5 moli di ciclotrifosfato di sodio. Il pH delle soluzioni ricombinate è stato regolato utilizzando idrossido di sodio per ottenere un pH di 12 per ottenere una concentra-
zione di LP del 60,74%. La soluzione è stata agitata per 3 giorni a temperatura ambiente e poi concentrata al 52% di solidi totali (TS). Gli ingredienti per la preparazione del PCF erano formaggio Cheddar, burro, acqua, permeato di latte in polvere e LP (in un rapporto di 2,0, 2,4, 2,8, 3,2, 4,0, 5,0 e 6,0%) formulati per contenere 17,0% di proteine, 25,0 % di grassi, 44,0% di umidità e 2,0% di sale. Come controllo è stato prodotto anche un formaggio fuso preparato con il 2,0% di DSP. Il PCF è stato preparato mescolando tutti gli ingredienti in un mixer Kitchen Aid fino ad ottenere una pasta omogenea. Un campione da 25 g della miscela è stato cotto nel viscosimetro rotazionale Rapid Visco Analyzer (Perten RVA 4500, Macquarie Park, Australia) per
3 minuti a 95°C a 1.000 giri/min per i primi 2 minuti e 160 giri/min per l’ultimo minuto. Il PCF è stato quindi trasferito negli stampi e refrigerato fino alle analisi successive (umidità, pH, viscosità finale apparente dopo cottura, durezza, diametro e temperatura di fusione). L’esperimento è stato ripetuto 3 volte utilizzando diversi lotti di LP. L’umidità del formaggio fuso variava dal 42,3% al 44,0% con un pH compreso tra 5,6 e 5,8. La viscosità apparente finale della cottura è aumentata da 818,0 a 2.060,0 cP con l’aumento della concentrazione di LP è da 0,63% a 1,90%, contro il valore di 660,0 cP nel controllo. La durezza del PCF prodotto con LP è aumentata da 61,9 a 110,1 g all’aumentare del livello di LP, mentre il controllo era di 85,6 g. Il diametro di fusione è diminuito da 43 mm nel controllo a 29 mm con l’1,90% di LP, mentre la temperatura di fusione del formaggio fuso è aumentata da 37,7°C nel controllo a 59,0°i C con l’1,90% di LP.
In conclusione, il lattosio 6-fosfato può essere utilizzato come sostituto del DSP nella produzione di formaggio fuso, evidenziando una maggiore capacità.
della cultivar ‘Typica’ originaria di una piantagione situata ad un’altitudine di 1.680 m nel dipartimento di Huehuetenango, Guatemala.
Le analisi hanno mostrato che i diversi parametri di tostatura dei chicchi di caffè (cannella, america-
na e italiana) hanno comportato differenze nei livelli di composti fenolici, caffeina e tocoferoli. Lo stile di tostatura americano si è rivelato il più equilibrato in termini di contenuto di composti bioattivi, nonché di gruppi chimici e profilo di composti volatili. Questo tipo
Monitoraggio acustico del caffè durante la torrefazione
Ricercatori tedeschi hanno pubblicato su LWT - Food Science and Technology. 199, 116119, 2024 un lavoro in cui si è indagato se il livello di tostatura dei chicchi di caffè durante la torrefazione potesse essere rilevato mediante monitoraggio acustico.
È stato quindi condotto un esperimento con un torrefattore
a tamburo (Hottop KN-8828B2K+) in cui è stata registrata e analizzata la pressione sonora nell’aria per cinque diversi metodi di torrefazione. I metodi utilizzati si differenziavano per la temperatura interna del torrefattore al momento dell’inserimento dei chicchi di caffè (75°, 100°, 150°, 175°, 200°C).
di tostatura ha mostrato anche la massima intensità di emissione di composti volatili, attesa dal consumatore. Lo studio ha inoltre dimostrato che il processo di tostatura dei chicchi di caffè genera diversi livelli di composti fenolici, caffeina e tocoferoli.
La registrazione dei processi di torrefazione è stata effettuata con due microfoni posti davanti al tamburo, e ogni processo è stato ripetuto cinque volte. Per consentire un confronto tra i diversi processi, sono stati determinati cinque punti in cui i chicchi di caffè avevano raggiunto una certa temperatura per ogni griglia. Cinque sequenze di uguale lunghezza sono state quindi tagliate da ciascuna registrazione, dove i punti temporali determinati fungono da valore iniziale della sequenza. Innanzitutto, le differenze nella composizione spettrale dei segnali nel primo e nel secondo “crack” sono state studiate e confrontate con quelle di pubblicazioni precedenti. Inoltre, si è confrontato il comportamento in funzione della temperatura di introduzione del caffè. Per la maggior parte dei processi analizzati, i livelli di pressione sonora possono essere chiaramente separati in funzione della temperatura del chicco.
In conclusione, è stato dimostrato che l’analisi del suono può essere utilizzata per determinare la proporzione di fagioli che hanno subito la fessurazione.
LEGGI
Aggiornamenti sui residui di antiparassitari
Il Regolamento (Ue) 2024/ 2609 della Commissione del 7 ottobre 2024 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Serie L 2024/2609 dell’8 ottobre modifica l’allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di napropamide, piridaben e tebufenpirad in o su determinati prodotti
[...] Nell’ambito del riesame di tali LMR a norma dell’articolo 12 del regolamento (CE) n. 396/2005, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni per alcuni prodotti. Le informazioni disponibili erano sufficienti per consentire di proporre LMR sicuri per i consumatori. Le lacune nei dati sono state indicate nell’allegato II di detto regolamento, specificando la data entro la quale il richiedente doveva presentare le informazioni mancanti all’Autorità per convalidare gli LMR proposti.
[...] La Commissione ha consultato i laboratori di riferimento dell’Unione europea in merito alla necessità di adeguare alcuni LD. I laboratori sono giunti alla conclusione che, per alcuni prodotti,
gli sviluppi tecnici permettono di fissare LD più bassi.
I partner commerciali dell’Unione sono stati consultati in merito ai nuovi LMR tramite l’Organizzazione mondiale del commercio e le loro osservazioni sono state prese in considerazione.
È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 396/2005.
Al fine di consentire condizioni normali di commercializzazione, trasformazione e consumo dei prodotti, il presente regolamento non dovrebbe applicarsi ai prodotti che sono stati immessi sul mercato nell’Unione prima che i nuovi LMR diventassero applicabili e per i quali è stato mantenuto un elevato livello di protezione dei consumatori. È il caso di tutti i prodotti ad eccezione del tebufenpirad in o su uve da tavola.
[...] Il regolamento (CE) n. 396/2005, nella versione antecedente le modifiche introdotte dal presente regolamento, continua ad applicarsi ai prodotti che sono stati immessi sul mercato dell’Unione prima del 28 aprile 2025, ad eccezione del tebufenpirad in o su uve da tavola.
Esso si applica a decorrere dal 28 aprile 2025.
Sulla Gazzetta ufficiale Serie L 2024/2612 dell’8 ottobre è comparso il Regolamento (Ue) 2024/2612 della Commissione del 7 ottobre 2024 che modifica gli allegati II, III e IV del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di chitosano, clopiralid, difenoconazolo, residui di distillazione dei grassi, flonicamid, proteine idrolizzate e Lavandulyl senecioato in o su determinati prodotti.
[...] I livelli massimi di residui (LMR) per la sostanza attiva flonicamid sono stati fissati nell’allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005. Gli LMR per le sostanze attive clopiralid e difenoconazolo sono stati fissati nell’allegato III, parte A, del medesimo regolamento. Per il chitosano, i residui di distillazione dei grassi, le proteine idrolizzate e il Lavandulyl senecioato non sono stati fissati LMR specifici e tali sostanze non sono state elencate nell’allegato IV di detto regolamento, pertanto si applica il valore di base stabilito all’articolo 18, paragrafo 1, lettera b), dello stesso regolamento.
[...] Per quanto riguarda tutte le altre modifiche degli LMR proposte dai richiedenti per le sostanze clopiralid, difenoconazolo e flonicamid, l’Autorità ha concluso che sono state rispettate tutte
MERCATI CONSUMI
Uno sguardo al mercato del cacao e del cioccolato
Una nuova indagine dell’analista Markets and Markets rivela che il mercato globale del cacao, in termini di ricavi, è stimato a 21,1 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che raggiungerà i 26,3 miliardi di dollari entro il 2027, con una crescita a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 4,5% dal 2022 al 2027. Il mercato globale del cioccolato, in termini di ricavi, è stato valutato in 127,9 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che raggiungerà i 160,9 miliardi di dollari entro il 2027, crescendo a un CAGR del 4,7% dal 2022 al 2027.
L’aumento delle vendite di prodotti di dolciari al cioccolato, consumati come comfort food, è responsabile della loro presenza regolare tra le scelte alimentari delle famiglie. Il cioccolato è considerato un regalo tradizionale per occasioni speciali e festività come Natale, Pasqua, Halloween e San Valentino nei paesi americani ed europei, una tendenza che è stata ora adottata in alcune nazioni asiatiche come India, Cina e Giappone.
Le vendite stagionali e festive di prodotti al cioccolato influenzano fortemente il mercato, poiché una grande parte di essi viene consumata in questo segmento. Il mercato del cacao e del cioccolato è cresciuto in linea con la crescente attenzione agli effetti salutistici legati al cacao, che rappresentano i principali fattori trainanti per il mer-
Picco di produzione di carne bovina e suina nell’UE
Una recente indagine curata dal Servizio esteri del Dipartimento statunitense dell’agricoltura (USDA) rileva che sia la produzione che le esportazioni di carni bovine e suine dell’Unione europea dovrebbero vivere un aumento temporaneo quest’anno. In particolare, la produzione di carne bovina è prevista in crescita a causa degli alti prezzi delle carcasse e dei tagli, associati ad una prospettiva generale negativa per il settore, che incentiva gli allevatori a macellare il bestiame. Un importante sbocco per l’aumento della produzione di carne bovina è la Turchia. La produzione di carne suina, invece, è destinata ad aumentare grazie a un’ampia disponibilità di suinetti e al basso prezzo dei mangimi. Tuttavia, gli sbocchi interni ed esterni per una maggiore produzione sono limitati, e di conseguenza, si prevede un calo dei prezzi che porterà a una riduzione della produzione di carne suina l’anno prossimo.
Più in dettaglio, data la prospettiva economica negativa e il peso crescente delle normative, la dimensione delle mandrie e la produzione di vitelli nell’UE dovrebbero ridursi per il nono anno consecutivo nel 2025. Il calo interesserà soprattutto l’Europa occidentale, mentre in quella centrale, si stanno stabilizzando sia il settore delle vacche da latte che da carne, interessati da crescenti concentrazione e commercializzazione.
Riguardo a macellazione e commerci, secondo l’USDA quest’anno è prevista un’accelerazione delle macellazioni a causa dei prezzi relativamente alti delle carcasse di bovini da carne e da latte. Un altro fattore da tenere in considerazione, principalmente in Europa
Mele, uva e pere fresche: mercati e commercio mondiali
Il dipartimento statunitense per l’agricoltura (USDA) pubblica ogni sei mesi un rapporto contenente i dati su commercio, produzione, consumo e scorte statunitensi e mondiali, nonché un’analisi sul commercio mondiale di mele, uva e pere fresche.
Il mercato delle mele
La produzione mondiale di mele per il 2023/24 dovrebbe aumentare di oltre 700.000 tonnellate, raggiungendo gli 83,7 milioni, grazie agli aumenti di Stati Uniti e Cina che compensano le perdite di Unione europea e Turchia.
La produzione della Cina è stimata in crescita di 500.000 tonnellate raggiungendo i 45 milioni, nonostante il calo delle superfici piantate, grazie all’aumento delle rese dei frutteti esistenti. Le esportazioni sono stimate in aumento di quasi 100.000 tonnellate, arrivando a 870.000, grazie all’incremento delle spedizioni verso Vietnam, Filippine, Bangladesh e Nepal. Le importazioni sono previste in calo di 10.000 tonnellate, quota 85.000, per le minori spedizioni da parte dei fornitori dell’emisfero meridionale.
Gli italiani amano le patate surgelate
Le patate sono un alimento molto diffuso, con una produzione globale che supera i 300 milioni di tonnellate. In Italia siamo tra i maggiori consumatori, e particolarmente amate sono le patate surgelate, tanto che, solo nel 2023, ne sono state consumate circa 110.500 tonnellate, con una crescita del +8% vs. 2022 (102.400 tonnellate).
Secondo i dati AstraRicerche per IIAS, più di 9 italiani su 10 consumano patate surgelate: il 18% lo fa meno di una volta al mese, il 30% da 1 a 3 volte al mese e ben il 42,9% lo fa una o più volte a settimana. I più grandi consumatori? Uomini, Gen Z, Y e X, e chi vive in famiglie con bambini.
In circa la metà delle famiglie consumatrici di patate surgelate, il consumo accomuna tutti i membri della famiglia senza distinzioni (52,8%), mentre nel 16,1% dei casi i maggiori consumatori sono i figli.
Positive sono, infatti, le opinioni dei genitori in riferimento alle patate surgelate consumate dai bambini/ragazzi: per oltre 8 italiani su 10 (82,2% del campione intervistato), si tratta di un vero e proprio jolly culinario, un prodotto in grado di soddisfare tutte le esigenze grazie alle diverse proposte per tagli, dimensione, consistenza; per il 78,8% il principale plus consiste nell’offrire ai ragazzi piatti sempre diversi, spaziando con la creatività perché ci sono varie possibilità di preparazione e di cottura; per il 78,2% le patate surgelate offrono proposte divertenti e giocose, forme particolari, che invogliano bambini e ragazzi al consumo.
Dall’indagine emerge che l’abbinamento perfetto delle patate surgelate è il pollo arrosto per il 56,4% dei consumatori, soprattutto secondo i Baby Boomers, seguito dai nuggets di pollo, scelti dal 17,8% del campione (soprattutto Gen Z e famiglie con figli 0-9 anni).
Non manca chi le ama massimamente con la pizza (11,7%) o chi le adora abbinate al pesce con il famoso Fish & Chips (7,5%) e chi le preferisce con un misto di verdure (6,6%).
Tanti poi sono i modi in cui possono essere preparate: innanzitutto al forno (il modo ideale per il 35,5%); ma anche in friggitrice ad aria (per il 28,2% di consumatori che privilegiano modalità di cottura più innovative), o in padella (per il 22,7% del campione più tradizionalista). Segue chi dichiara di prepararle in tutti i modi indifferentemente, perché sono buone sempre (il 13,6% del campione).
Per quanto riguarda i canali di consumo, gli italiani preferiscono consumarle a casa nel 64,8% dei casi. Segue un 15,8% di connazionali che le consuma prevalentemente fuori casa (un dato che cresce tra i più giovani), mentre solo il 4,4% le consuma soprattutto quando è ospite da amici e ben il 15% le consuma egualmente in ogni situazione. Questo scenario conferma la solidità e la crescita del mercato delle patate surgelate in Italia, ma anche un cambiamento nelle preferenze alimentari, dove praticità e qualità si incontrano in ogni contesto.
NOTIZIE DAL MONDO Nuovo
I vincitori della prima edizione di Robotgames
UCIMU Academy – attraverso Fondazione UCIMU, con il supporto di Fondazione Fiera Milano e la realizzazione di EFIM Ente Fiere Italiane Macchine – ha promosso la prima edizione dei Robotgames, concorso volto a stimolare l’innovazione e la creatività fra gli studenti nel campo dell’automazione.
In occasione della fiera BI-MU di Milano in ottobre, sono stati premiati tre team vincitori, provenienti da diverse scuole superiori italiane, per i loro innovativi progetti di robotica e automazione.
RoboticWay dell’IISS Volta De Gemmis di Bitonto (BA) ha conquistato il primo posto con PalletBot, un robot che facilita il trasporto di pallet nei magazzi-
ni, alleviando il lavoro fisico degli operatori.
I Fabbri della Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri di Ovada (AL) si sono classificati secondi con GrindWoodPro, un macchinario che tritura e compatta materiale legnoso per creare cialde riciclabili, mentre CyberTitans dell’IIS Luigi Galvani di Milano hanno ottenuto il terzo posto con il progetto “Piattaforme intelligenti automatizzate”, un robot programmabile per svolgere diverse funzioni, controllabile tramite app mobile.
Oltre ai premi del valore complessivo di 20.000 euro assegnati ai vincitori, tutti i team finalisti hanno ricevuto riconoscimenti per il loro impegno.
Presidente dell’IDF
In occasione della sua 118ª Assemblea Generale, tenutasi recentemente a Parigi, l’International Dairy Federation (IDF) ha eletto Gilles Froment come nuovo presidente, in successione di Piercristiano Brazzale. Froment è stato una figura centrale nell’IDF per oltre 20 anni, presiedendo il Comitato Permanente sulle Politiche e l’Economia del Latte (SCDPE) e contribuendo a numerose iniziative sia a livello nazionale che internazionale. La sua profonda conoscenza della missione dell’IDF, del programma di lavoro e della supervisione finanziaria è stata determinante nel plasmare la direzione strategica dell’organizzazione.
Per quanto riguarda il futuro dell’IDF, Froment intende concentrarne l’azione sul rafforzamento delle relazioni con le parti interessate, in particolare con organizzazioni internazionali chiave come la FAO, l’OMS e il Codex Alimentarius, assicurando che l’IDF continui a guidare su temi cruciali come la sostenibilità ambientale e la governance. La sua esperienza come Tesoriere garantirà anche che la sostenibilità finanziaria dell’IDF rimanga una priorità, permettendo all’organizzazione di continuare a fornire competenze di alto livello e supporto ai suoi membri.
Innovation Hub tecnologico per la Transizione 5.0
Schneider Electric, leader mondiale nella digitalizzazione della gestione dell’energia e nell’automazione industriale, ha recentemente rinnovato il suo Innovation Hub presso la sede di Casalecchio di Reno (BO). Creato nel 2018 per supportare le aziende nel percorso dell’Industria 4.0, l’hub è stato trasformato per accogliere le tecnologie più avanzate, offrendo strumenti innovativi per combinare crescita e sostenibilità. L’Innovation Hub, parte di una rete italiana che include sedi a Bergamo, Napoli e Pieve d’Alpago, riunisce tecnologie e applicazioni di ultima generazione, con particolare attenzione alla Transizione 5.0, che coniuga automazione digitale, maggiore efficienza energetica e sostenibilità.
L’Innovation Hub di Casalecchio propone un’esperienza interattiva dove è possibile esplorare soluzioni come gemelli digitali di macchine e impianti e realtà au-
mentata e virtuale per il controllo remoto. È anche possibile sedersi ai comandi di una control room – che permette al costruttore di collegarsi da remoto alle macchine che ha installato in aziende di tutto il mondo per controllarle, intervenire in caso di problemi e per analizzare, anche con il supporto dell’intelligenza artificiale, i dati di consumi e di funzionamento: questo consente di offrire al cliente strumenti per migliorare e garantire l’efficienza energetica e operativa. Inoltre, l’hub mette a disposizione delle aziende strumenti di automazione all’avanguardia, particolarmente utili nelle applicazioni per il packaging che si avvalgono di robotica tradizionale e collaborativa, sistemi “multicarrier” estremamente flessibili, sistemi di visione guidati da tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale, piattaforme di automazione di macchina basata sul software, fino a soluzioni per i data center locali che consen-
tono di gestire e utilizzare i dati necessari a tutte le applicazioni industriali.
Secondo Schneider Electric, la Transizione 5.0 rappresenta una nuova visione di crescita industriale, che combina l’innovazione digitale con la sostenibilità. L’azienda ha creato un ecosistema in cui i clienti possono trovare supporto tecnico e consulenze per la realizzazione di progetti, anche in ottica di benefici fiscali come il credito d’imposta.
Nell’hub di Casalecchio operano circa 100 professionisti che, oltre a supportare i clienti Schneider Electric, collaborano con scuole superiori, università e istituzioni locali per favorire l’innovazione e la formazione tecnica, con l’obiettivo di rispondere alla crescente domanda di competenze nel settore.
Il rinnovato hub ha aperto le porte ad ottobre con l’evento “IMPACT – OEM protagonisti della transizione digitale”, un incontro dedicato ai costruttori di macchine, durante il quale Schneider Electric ha presentato le sue strategie tecnologiche e il futuro del settore.
RECENSIONE LIBRI
Sicurezza alimentare
SMART FOOD SAFETY (Sicurezza alimentare)
X. Lu - 370 pagg. - Edito da Academic Press Elsevier - www.elsevier. com - 2024 - Prezzo € 110,50 - ISBN: 9780443313561 - eBook ISBN: 9780443313578
La sicurezza alimentare è una preoccupazione pubblica significativa a livello globale, poiché gli alimenti non sicuri sono strettamente correlati ai rischi per la salute umana. La catena di approvvigionamento alimentare –dalla produzione alla trasformazione, distribuzione e consumo – gioca un ruolo cruciale nell’assicurare la sicurezza alimentare. Contaminanti possono essere presenti in ogni fase della catena, minacciando la salute umana. I cambiamenti nella vita moderna e nella domanda rendono la filiera sempre più complessa, creando nuove sfide per la sicurezza alimentare. Per affrontare tali sfide, la Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha annunciato la “New Era of Smarter Food Safety Blueprint” (2020), con l’obiettivo di creare un sistema alimentare più sicuro e tracciabile, utilizzando tecnologie innovative come il machine learning, big data, intelligenza artificiale (AI), Internet of Things (IoT), sensori e nanotecnologia.
Il concetto di smart food safety viene esplorato in questo libro attraverso nove capitoli, ognuno con
un focus su prospettive diverse e suddivisi in tre categorie principali: Imballaggi alimentari intelligenti (Hu & Li, 2024; Chiu et al., 2024); Tecnologie di rilevazione avanzate (Du & Zhang, 2024; Yu et al., 2024; Holliday & Zhang, 2024; Gong & Linn, 2024); Tecnologie digitali (Liu et al., 2024; Corradini et al., 2024; Shen et al., 2024)
Imballaggi alimentari intelligenti
L’imballaggio alimentare è fondamentale per proteggere la qualità e la sicurezza degli alimenti, promuovendo la circolazione dei prodotti. Gli imballaggi intelligenti comprendono sistemi attivi e intelligenti, che possono migliorare la sicurezza e prolungare la vita degli alimenti. Gli imballaggi attivi possono includere composti funzionali (ad es. antiossidanti o antibatterici), mentre quelli intelligenti monitorano la qualità attraverso indicatori di pH, umidità o livelli di gas all’interno della confezione.
Il capitolo di Chiu et al. (2024) si concentra sull’uso dell’imbal-
laggio intelligente per monitorare la sicurezza alimentare tramite sensori e indicatori per ossigeno, umidità e patogeni alimentari. Hu & Li (2024), invece, esplorano sia gli imballaggi intelligenti che quelli attivi, evidenziando materiali antimicrobici e assorbitori di etilene per prolungare la vita degli alimenti.
Tecnologie
di rilevazione avanzate
Tecnologie come la nanotecnologia, i sensori e la microfluidica hanno il potenziale per migliorare la qualità e la sicurezza alimentare. Nel capitolo di Du & Zhang (2024) vengono discussi metodi di rilevazione basati su nanomateriali per la rilevazione di rischi alimentari, mentre Yu et