anno 59 - n. 608 gennaio 2020
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GENNAIO 2020 anno 59 - n. 608
ARTICOLI 5. Attività antimicrobica di carta da confezionamento rivestita con rame nei confronti di microrganismi patogeni e alteranti i prodotti alimentari L. Iacumin - A. Colautti - E. Paglione G. Comi
CONTENTS 5. Antimicrobial activity of copper-coated paper versus intentionally inoculated food microorganisms L. Iacumin - A. Colautti - E. Paglione G. Comi
Prodotti - Insetti commestibili 100% Made in Italy - Uova gioiello - Nuove crocchette surgelate alle verdure - Bocconcini di pesce al naturale surgelati Igiene ambienti - Linea blu, guanti idonei al contatto con alimenti per 2 ore a 40°C Ricerca applicata - Gli ultrasuoni migliorano la produzione dell’olio extra vergine di oliva - Degradazione delle proteine muscolari post mortem e qualità della carne Mercati consumi - Le tendenze per il food & beverage fino al 2030 - Sempre più sofisticati i consumatori europei di cioccolato - Come evolvono le abitudini di snacking in tutto il mondo - Crescono in India i consumi di latte e bevande alla soia Leggi - Decisione Ue sulle migliori tecniche per il food & beverage - Modifiche relative alla produzione e all’etichettatura dei prodotti biologici Notizie dal mondo - Forte presenza internazionale ad Andina Pack 2019 - Edizione da record per il Natexpo di Parigi - Giornate di formazione Igus - Cresce l’agroalimentare italiano ma rallentano i tempi di pagamento fatture - Nuova società per la sicurezza e la diagnostica alimentare Agenda - Si prospetta il tutto esaurito per Interpack 2020 - A Firenze per assaporare il fuori casa “premium” - Patatine e snack: dalle materie prime al prodotto finito - A Piacenza protagonista il pomodoro - A Caserta il forum sulla refrigerazione industriale - Nuove sfide all’SPS Italia di Parma - A ISM 2020 riflettori puntati su trend e snack naturali alternativi - A Berlino il punto d’incontro mondiale per il settore ortofrutticolo fresco - Calendario Recensione libri AITA - La pagina del Presidente - Prossime attività - Soluzioni analitiche per il controllo della qualità nell’industria delle bevande - La risposta all’esigenza di etichette pulite - Soci sostenitori Le aziende
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Mensile - ISSN 0019-901X January 2020 Year 59 n. 608
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imballaggio
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Attività antimicrobica di carta da confezionamento rivestita con rame nei confronti di microrganismi patogeni e alteranti i prodotti alimentari Antimicrobial activity of copper-coated paper versus intentionally inoculated food microorganisms
• RIASSUNTO
• PAROLE CHIAVE
È stata valutata l’attività antimicrobica di carta rivestita di rame (carta ramata) ad uso sacchetti per imballo secondario di alimenti. In particolare è stata valutata la sopravvivenza di microrganismi di origine alimentare intenzionalmente inoculati su carta “ramata” (+Cu) e su carta tradizionale (-Cu) priva di rame. Entrambe le tipologie di carte erano inoculate, conservate a 20±2 °C e analizzate ai tempi 0 e 24 h dall’inoculo. La riduzione della carica microbica inoculata è stata massima (100%) quando l’inoculo era costituito da una sospensione dei microrganismi testati in acqua peptonata. È stato, infatti, dimostrato che la presenza dell’acqua della sospensione batterica, favorendo la lisciviazione del rame, incrementava l’effetto dello stesso nei confronti dei microrganismi considerati. Viceversa, quando l’inoculo era eseguito a secco tramite tampone, la riduzione era compresa tra il 60 e il 100%. È stata evidenziata una riduzione, compresa tra il 2 e il 33%, della carica inoculata anche su carta priva di rame. In tutti i casi valutati, la riduzione era strettamente dipendente sia dal microrganismo considerato che dal lotto della carta metallizzata. Considerato l’effetto antimicrobico evidenziato, si suggerisce di confezionare gli alimenti in imballaggi secondari costituiti da carta coattata con rame.
nanomateriali, nanotecnologie, alimenti, settore alimentare
• SUMMARY The antimicrobial activity of copper-coated paper for use as bags for secondary food packaging was evaluated. In particular, the survival of food-borne microorganisms intentionally inoculated on copper-coated paper (+Cu) and on traditional copper-free paper (-Cu) was evaluated. Both the papers were inoculated, stored at a 20±2°C and analysed at time 0 and 24 h. The reduction of the inoculated microbial load was maximum (100%), when the inoculum consisted of a suspension in peptoned water of the tested microorganisms. It has been demonstrated that the presence of the water of the bacterial suspension favoring the leaching of copper increased its effect against the tested microorganisms. Conversely, when the inoculum was dry the reduction was between 60 and 100%. The reduction observed on copper-free paper was limited and between 2 and 33%. In all the tested cases the reduction was strictly dependent on the microorganism considered and on the lot of copper-coated paper. Given the antimicrobial effect of copper, it is suggested to pack the food in secondary packaging consisting of coated-copper paper.
• KEYWORDS nanomaterials, nanotechnology, food, food sector
L. Iacumin1 - A. Colautti1 E. Paglione2 - G. Comi1* Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali, Università degli Studi di Udine Via Sondrio 2/a - 33100 Udine 2 Metalpack srl Via del San Michele 348 34170 Gorizia (GO) *email: giuseppe.comi@uniud.it 1
industrie alimentari
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Introduzione Da decenni metalli pesanti come arsenico, rame, mercurio, argento e zinco vengono usati come antimicrobici in medicina umana e veterinaria (Hobman et Crossman, 2015; Rensing et al., 2018). Il mercurio e l’argento sono usati come disinfettanti in ambito clinico (Duran et al., 2016; Hobman et Crossman, 2015). Lo zinco è riconosciuto come essenziale per le piante verdi e i mammiferi sin dagli anni ‘30 (Nielsen, 2012), e recentemente il suo uso è stato approvato per il trattamento e la prevenzione di malattie post-svezzamento in molti paesi europei (Murphy et al., 2017). Allo stesso modo, il rame è usato come promotore della crescita e anche per il controllo della diarrea nel pollame (Hobman et Crossman, 2015). I metalli hanno avuto ed ancora hanno un’importanza terapeutica significativa. Attualmente si studia la possibilità di intrappolare tali metalli in nanoparticelle ai fini di aumentare il loro uso terapeutico nella medicina umana (Parra et al., 2018; Bilal et al., 2017). Tra i metalli maggiormente utilizzati dall’uomo ai fini terapeutici, vista la bassa tossicità, spicca il rame. È un oligoelemento e un micronutriente essenziale per la quasi totalità degli organismi viventi. Viene adoperato in piccole quantità come cofattore per alcuni metalloenzimi ed è richiesto dai batteri per la crescita. Il rame libero, e in particolare il suo eccesso, risulta essere tossico per tutti i sistemi biologici. Se presente in quantità elevate, il rame manifesta una spiccata attività antimicrobica (Argudìdn et al, 2019; Warnes et al., 2012), ecco perché viene utilizzato per decontaminare superficie in ambito ospedaliero e nell’industria alimenta-
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re. È stato dimostrato, infatti, che il rame risulta essere molto attivo nel controllo di microrganismi patogeni nell’industria alimentare (Noyce et al., 2006). Infatti, nel 2008, la Environment Protection Agency of the United States (EPA) ha approvato l’uso del rame per decontaminare microrganismi da superfici, riconoscendogli proprietà antibatteriche. Come recentemente dimostrato, l’attività antibatterica delle leghe di rame è dipendente dallo stretto contatto tra i batteri e la superficie che rilascia rame ionico. L’effetto può essere incrementato o ridotto anche da altri parametri quali: temperatura, umidità, caratteristiche della lega di rame e la sua ossidazione, natura dei batteri e tipologia di contatto tra microrganismi e la superficie (Parra et al., 2018). Negli ultimi anni, hanno attirato l’attenzione le nanoparticelle di rame (CuNPs) per le loro potenziali applicazioni. Le nanoparticelle sintetizzate sono caratterizzate da colore rosso vino, presentano morfologia sferica, differenti diametri, un elevato rapporto superficie/volume, dimensioni ridotte e alta dispersione (Hassanien et al., 2018). Tra le loro proprietà troviamo la conduttività ottica, meccanica, catalitica ed elettrica. A queste caratteristiche viene addizionato anche il basso costo di impiego (Shende et al., 2015). Il rame acquisisce un ruolo duplice di essenzialità e tossicità, dunque i microrganismi devono possedere specifici meccanismi per mantenere il rame intracellulare in un intervallo che non interferisca con la normale attività della cellula. I fabbisogni di rame da parte dei batteri sono solitamente soddisfatti con concentrazioni nell’ordine delle 10-22, mentre a livelli più elevati e nella sua forma ionica libera Cu2+ è tossico per le cellule microbi-
che (Cervantes et al.,1993). Diversi sono gli effetti del rame sulle cellule e diverse sono le teorie legate ai meccanismi d’azione della lega sui batteri. La tossicità del rame, in un primo momento, è stata principalmente deputata alla produzione di radicali liberi di ossigeno reattivo intracellulare, che causano l’inattivazione di componenti cellulari tra cui proteine, lipidi e acidi nucleici (Solioz et al., 2010). Il suo eccesso provoca, all’interno delle cellule microbiche, condizioni di stress, che portano all’alterazione della trascrizione e della traduzione (Tarrant et al., 2018). Recenti studi hanno stabilito che l’eccesso della presenza del rame provoca un cambiamento del metabolismo del carbonio di patogeni quali Staphylococcus aureus, attraverso l’induzione di alcune proteine operanti all’interno della glicolisi (Tarrant et al., 2018). È stata poi proposta una teoria secondo cui gli ioni di rame rilasciati dalle superfici inducono modificazioni irreversibili della membrana e della parete cellulare dei batteri, provocando la perdita di potenziale della membrana e di materiale citoplasmatico (Grass et al., 2011). Altri meccanismi di tossicità sono stati descritti da Hodgkinson e Petris (2012), tra questi ricordiamo la rottura della catena polipeptidica delle proteine e l’instaurarsi di legami tra rame e aminoacidi. Inoltre, il rame compete con altri metalli per il sito di legame proteico e ciò può portare all’esclusione dei cofattori metallici dai loro ligandi. Akhidime et al., (2019), in uno studio volto a studiare l’azione antimicrobica di ioni metallici, hanno dimostrato che il rame e lo zinco mostravano una maggiore propensione a lisciviare dai substrati in cui sono intrappolati rispetto ad altri ioni metallici (argento, titanio, ferro, molibdeno). Il silicio, al contrario,
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aveva scarsa attività antibatterica proprio a causa della sua incapacità di lisciviazione. Grazie all’effetto “lisciviazione”, il rame ha dimostrato il maggiore potenziale antimicrobico seguito dall’argento, dallo zinco e dal titanio. Gli ioni di rame sono necessari per il corretto funzionamento delle attività cellulari dei batteri ma, come precedentemente detto, possono causare effetti tossici se presenti in concentrazioni elevate. Per mantenere il metabolismo cellulare operativo a differenti concentrazioni di rame, i batteri hanno sviluppato specifici sistemi di difesa. Nei batteri, uno dei meccanismi di protezione dal rame è rappresentato dall’operone ATPasi di tipo P. Questi enzimi costituiscono delle pompe di traslocazione la cui funzione è quella di trasportare gli ioni metallici in eccesso o tossici presenti sulla membrana citoplasmatica quando le concentrazioni risultano essere sfavorevoli. Il rame, che viene trasportato dal citoplasma al periplasma, viene coniugato da proteine disintossicanti (Tambosi et al., 2018). Vi sono due sistemi deputati all’assorbimento di rame CutA e CutB, mentre i geni CutC e CutD operano nell’efflusso di rame. Le proteine di stoccaggio o carrier intracellulari di rame sono CutE e CutF, responsabili della protezione della cellula dalla tossicità del rame in forma Cu+ e forniscono rame ai siti di sintesi delle proteine rame dipendenti (Cervantes et al., 1993). Sono presenti anche le ossidasi multicopper (MCO) che sequestrano ed ossidano il rame da Cu+ a Cu2+ rendendolo meno reattivo (Rademacher et Masepohi, 2012). È stata osservata, inoltre, una correlazione tra l’aumento dei livelli di rame e l’aumento della presenza di geni di resistenza al metallo ospitati su plasmidi e altri elementi genetici mobili. Alcuni geni plasmidi-
ci, infatti, avrebbero la funzione di ostacolare l’assorbimento di alti livelli di ioni di rame libero. I batteri acquisiscono determinanti della resistenza al rame attraverso l’evoluzione e meccanismi di coniugazione o trasposizione. Queste proprietà di trasferimento rappresentano un modo naturale per introdurre nuove capacità genetiche adattive nelle popolazioni batteriche, che vivono in ambienti contaminati da metalli pesanti (Das et al., 2016). I geni responsabili della resistenza ai metalli sono comuni all’interno dei plasmidi dei batteri isolati e sono simili a quelli umani. Recenti dimostrazioni hanno indicato che la resistenza al rame elevato può essere stata un fattore chiave nell’evoluzione dei patogeni come Staphylococcus aureus (gram positivo). La resistenza si basa, probabilmente, sulla detossificazione del rame in eccesso da parte dei patogeni (Tarrant et al., 2018). Pertanto lo scopo del lavoro è stato quello di valutare l’effetto del rame coattato su carta da confezionamento verso microrganismi di interesse alimentare. Scopo addizionale è stato quello di proporre, in caso di una sua attività antimicrobica, l’eventuale impiego di carta coattata rame come imballo secondario per prodotti alimentari.
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009215; 6 - LTF-18-009215; 7 LTF-18-009204. Carta tradizionale (-Cu) lotti 8 - LTM-18-006599; 9 - LTM-18006598; 10 - LTM-18-006597; 11 - LTM-18-006596 Microrganismi utilizzati: I microrganismi di interesse alimentare, utilizzati per inoculo superficiale delle carte, derivavano da Collezioni Internazionali (DSMZ) o erano isolati da alimenti e conservati nella Collezione del Dipartimento di Scienze Agro-Alimentari, Ambientali e Animali dell’Università degli Studi di Udine (Di4a): Asperigillus niger; Bacillus cereus; Bacillus subtilis; Coliformi - Pantoea (Enterobacter) agglomerans e Citrobacter freundii; Escherichia coli; Kluyveromyces marxianus; Lactobacillus casei; Lactobacillus rhamnosus; Listeria monocytogenes; Penicillium nalgiovense; Pseudomonas fluorescens e Ps. Cepacea; Saccharomyces cerevisiae; Salmonella spp. (S. enteritidis e S. typhimurium); Salmonella escabana; Shewanella putrefaciens; Staphylococcus aureus; Staphylococcus carnosus; Staphylococcus xylosus
Procedura Da rotoli di carta metallizzata e non, sono stati ritagliati pezzi circolari (diametro 8,5 cm), che sono stati posti in piastre di Petri sterili.
Materiali e metodi
Metodo a: preparazione delle sospensioni e inoculo
Sono stati utilizzati diversi lotti di carte metallizzate e non, uso confezioni alimentari. In particolare le carte utilizzate erano costituite dai seguenti lotti: Carta metallizzata (+Cu) lotti – 1 -LTF-18-010928; 2 - LTF-18009227; 3 - LTF-18-000295/1; 4 - LTF-18-010960; 5 - LTF-18-
Da ogni colonia microbica veniva prelevata un’aliquota, che era stemperata in una provetta di 9 mL di acqua peptonata sterile. Dopo omogeneizzazione, la sospensione veniva misurata allo spettrofotometro per ottenere un valore di 0,1 a 600 nm (107 UFC/mL), e quindi 0,1 mL di ogni sospensione era de-
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positata sul campione di carta metallizzata e non, e spatolata.
Metodo b: preparazione delle colonie “a secco” e inoculo Ogni ceppo considerato era strisciato nei rispettivi terreni di cultura – Plate Count Agar (PCA; Oxoid, Italia) per i batteri (incubati a 30°C per 24 h); deMan Rogosa Sharpe agar (MRS; Oxoid, Italia) per i Lattobacilli (incubati a 37°C per 2448 h); Agar Malto (AM; Oxoid, Italia) per i lieviti e le muffe (incubati a 25°C per 3 -5 giorni). Quindi, tramite tampone veniva prelevata parte di ogni singola colonia e strisciata (fitta) su ogni carta considerata (dimensioni area circa 56 cm2).
Analisi per verificare l’eventuale azione antimicrobica Venivano approntati 3 campioni per ogni microrganismo, per ogni tempo (0-24 h) e per ogni lotto di carta. I campioni ottenuti con entrambi i metodi erano posti a 20±2°C e analizzati ai tempi: 0 per verificare il livello di inoculo iniziale e 24 h per verificare il livello di attività antimicrobica della carta metallizzata. Le carte inoculate erano prelevate in asettico da ogni piastra, poste in sacchetti di stomacher e diluite con acqua peptonata sterile. Previa diluizione decimale, 0,1 mL di ogni diluizione erano spatolati o pasti nei seguenti terreni di cultura agarizzati: Batteri in Plate Count Agar (Oxoid, Italia) addizionato di 5 g/L di peptone (Oxoid, Italia) incubato a 30°C per 48 – 72 ore (ISO 4833), Lattobacilli in MRS Agar (deMan, Rogosa, Sharpe Agar - Oxoid,
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Italia), tecnica doppio strato, incubato a 30°C per 48-72 ore; Lieviti e muffe in Agar Malto (Oxoid, Italia) e in Yeast Glucose Chloramphenicol agar (Oxoid, Italia) incubati a 25°C per 3-5 giorni (ISO 7954).
Risultati L’inoculo (metodo a), eseguito tramite deposizione di 0.1 mL di ogni sospensione microbica sulla carta metallizata (+Cu) e sul controllo, carta bianca non metallizzata (-Cu), ha presentato un comportamento nettamente differente. Infatti ogni microrganismo in sospensione era inattivato dalla carta metallizzata già dopo poche ore dall’inoculo. Dopo 24 non si osservava alcun microrganismo sia sporigeno che asporigeno vivo. Tale inattivazione era osservabile indipenden-
temente dal momento della diluizione, sia subito dopo aver diluito la carta metallizzata che 1 h dopo la diluizione. Quindi la carta metallizzata permetteva di abbattere il 100% dei microrganismi inoculati. I microrganismi sospesi in acqua peptonata e inoculati nella carta non metallizzata (-Cu, controllo) invece subivano solo leggere riduzioni e sempre inferiori al 5%. L’inoculo (metodo b), ottenuto distribuendo tramite tampone a secco i microrganismi considerati sia sulla carta metallizzata che su quella non metallizzata, ha subito differenti riduzioni legate al microrganismo, alla carta utilizzata (+Cu o -Cu) e al lotto della stessa carta (Tabb. 1-2). Tuttavia anche in questo caso si è osservata una considerevole riduzione dei microrganismi posti a contatto con la carta metallizzata (+Cu) e una lieve riduzione di quelli inoculati sulla car-
Tabella 1 - Riduzione microbica in carta metallizzata (+Cu) e non (-Cu) dopo 24 h a 20± 2°C. Specie Aspergillus niger Bacillus cereus Bacillus subtilis Coliformi Escherichia coli Kluyveromyces marxianus Lactobacillus casei Lactobacillus rhamnosus Listeria monocytogenes Penicillium nalgiovense Pseudomonas fluorescens/cepacea Saccharomyces cerevisiae Salmonella enteritidis/typhimurium Salmonella escabana Shewanella putrefaciens Staphylococcus aureus Staphylococcus carnosus Staphylococcus xylosus Carta +Cu : lotti 1-4 – Carta –Cu lotti 8-9
Riduzione +Cu
-Cu
76% 65% 76% 91% 90% 88% 60% 65% 100% 82% 100% 95% 100% 100% 100% 100% 74%
20% 19% 23% 6% 4% 5% 3% 5% 26% 17% 9% 25% 15% 18% 22% 26% 10%
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ta non metallizzata (controllo, -Cu). Dai dati emerge che la riduzione variava da un minimo del 60% a un massimo del 100%. In particolare i lieviti e le muffe si sono dimostrati maggiormente resistenti rispetto ai batteri. Infatti si osservava una riduzione del 100% o comunque elevata nei confronti dei microrganismi patogeni (Listeria monocytogenes, Salmonella spp. e Staphylococcus aureus) o strettamente alteranti (Shewanella putrefaciens, Pseudomonas spp.). Buone riduzioni sono osservate anche a livello dei microrganismi sporigeni, quali Bacillus cereus e B. subtilis. I coliformi e Escherichia coli subivano riduzioni comprese tra il 90 e il 100%. I batteri lattici presentavano una sensibile resistenza al rame. Tuttavia tale effetto è di poco interesse in quanto i batteri lattici non sono patogeni e quindi la loro persistenza, seppur ridotta del 60%, non crea problemi di alcuna sorta, né nei confronti del fruitore della carta né a livello ambientale. Dai dati sembra che il lotto della carta influenzi la riduzione. Tuttavia la differenza riscontrata tra i lotti può essere ascritta prevalentemente alla manualità dell’operatore e alle condizioni dei microrganismi al momento del loro utilizzo. In ogni caso indipendentemente dal lotto, le diverse carte metallizzate utilizzate hanno inattivato i microrganismi messi a contatto. Anche nel caso dell’impiego di carte non metallizzate si è osservata una leggera riduzione della popolazione microbica inoculata. In questo caso la causa può essere ascritta anche alla manualità e al recupero delle cellule inoculate “a secco” da parte dell’operatore. È accettata una perdita di cellule intenzionalmente inoculate “a secco” durante il loro recupero da substrati inerti o organici. In alcuni casi tale perdita può essere superiore al
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Tabella 2 - Riduzione microbica in carta metallizzata (+Cu) e non (-Cu) dopo 24 h a 20±2°C.
Specie Riduzione Aspergillus niger Bacillus cereus Bacillus subtilis Coliformi Escherichia coli Kluyveromyces marxianus Lactobacillus casei Lactobacillus rhamnosus Listeria monocytogenes Penicillium nalgiovense Pseudomonas fluorescens/cepacea Saccharomyces cerevisiae Salmonella enteritidis/typhimurium Salmonella escabana Shewanella putrefaciens Staphylococcus aureus Staphylococcus carnosus Staphylococcus xylosus
+ Cu 90% 92% 100% 90% 100% 88% 75% 65% 97% 92% 100% 95% 100% 100% 100% 99% 100% 95%
- Cu 25% 27% 45% 6% 31% 5% 1% 5% 11% 5% 15% 21% 33% 15% 7% 23% 26% 4%
Carta +Cu : lotti 5,6,7 – Carta –Cu lotti 10,11;
20%. L’inoculo “umido”, in sospensione, sulle carte non metallizzate (-Cu) causava una riduzione massima del 5% dei microrganismi inoculati. Infatti nella parte dell’esperimento che implicava l’aggiunta delle cellule microbiche in sospensione alla carta non metallizzata, si osservava un completo recupero delle stesse.
Discussione Il rame è un elemento essenziale per gli esseri viventi, ma può anche essere utilizzato come antimicrobico da contatto per igienizzare superfici in ospedali e industrie alimentari (Grass et al., 2011). Del resto, da centinaia di anni, l’attività antimicrobica del rame è stata sfruttata in medicina. Recentemen-
te è stato dimostrato che il rame può essere molto attivo nel controllo di patogeni quali Escherichia coli nell’industria alimentare (Noyce et al., 2006). Infatti, nel 2008, la Environment Protection Agency of the United States (EPA) ha approvato l’uso del rame per decontaminare microrganismi da superfici, riconoscendogli proprietà antibatteriche. Tale attività dipende dal contatto del rame tra i batteri e le superfici che rilasciano rame in forma ionica. L’effetto killer può ulteriormente essere potenziato e influenzato da diversi fattori quali la temperatura, l’umidità, la specie batterica, il tipo di contatto fra il microrganismo e la superficie e lo stato di ossidazione del rame (Mathews et al., 2016; Vincent et al., 2016; Bleichert et al., 2014). L’azione antimicrobica si esplica attraverso il con-
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tatto degli ioni rame con le membrane batteriche; contatto che genera una perdita del potenziale redox della membrana stessa e conseguentemente di materiale citoplasmatico. Ciò provoca anche la produzione di perossidi che danneggiano le strutture cellulari e la degradazione del DNA (Grass et al., 2011; Luo et al., 2017). Pertanto gli ioni rame rilasciati dalle superfici, come in questo caso dalla carta metallizzata, riducono la carica microbica di diversi microrganismi patogeni, come ampiamente dimostrato da altri autori per Bacillus cereus, Escherichia coli O157:H7, Salmonella enterica e Listeria monocytogenes (Wilks et al., 2006; Gyawali et al., 2011; Zhu et al., 2012; Yoon et al., 2007). In tali studi, in verità, non è mai stata valutata l’influenza della matrice in cui si trovano gli ioni rame e della presenza di altri microrganismi, che interagiscono con i batteri target. Ad esempio non è mai stata valutata l’influenza del rame su Enterobacter cloacae, specie frequentemente isolata da carni avicole e tipica di queste carni (Hinton et Ingram, 2000), nonostante sia stato spesso suggerito l’impiego del rame per decontaminare ambienti e superfici di interesse alimentare e nonostante si ritenga che tale attività possa essere ridotta a causa della matrice alimentare, che è organica e non inerte (Parra et al., 2018). Questi autori hanno studiato l’effetto del rame verso due patogeni frequentemente associati alle carni avicole, Salmonella Enteritidis and Listeria monocytogenes, tenendo presente l’impatto di questa matrice e dei microrganismi competitori, rappresentati da Enterobacter cloacae, sull’attività antimicrobica del rame. I risultati hanno dimostrato che il rame presente su superfici
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inerti o contaminate con materiale organico, riesce a ridurre la popolazione microbica presente. Tuttavia è stato confermato che la matrice organica può ridurre la sua capacità di inattivare microrganismi patogeni e non. In base a questi dati, Parra et al., (2018) hanno suggerito il potenziale ruolo del rame nella decontaminazione di microrganismi da superfici inerti o contaminate da composti organici di industrie avicole. Altri autori hanno valutato gli effetti del rame nei confronti di microrganismi di interesse alimentare e in diverse matrici. Akhidime et al., (2019), in un lavoro inteso a valutare l’azione antimicrobica di ioni metallici, hanno dimostrato che il rame e lo zinco mostravano una maggiore propensione a lisciviare dai substrati in cui sono intrappolati rispetto agli ioni argento, titanio, ferro, molibdeno. Il silicio, ad esempio aveva scarsa attività proprio a causa della sua incapacità di lisciviazione. Infatti proprio grazie all’effetto lisciviante, il rame ha dimostrato il maggiore potenziale antimicrobico seguito dall’argento e dallo zinco e dal titanio. Ciò dimostra la veridicità dei dati ottenuti con la carta metallizzata del test oggetto in questa sperimentazione. L’attività antimicrobica del rame è stata dimostrata anche da Sengan et al., (2019), attraverso un preparato a base di nanoparticelle di rame stabili (CuNP). Tali complessi hanno dimostrato la capacità di sradicare i biofilm formati da patogeni trasmessi da acque contaminate e un’eccellente attività anti-biofilm nei confronti di patogeni come Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Salmonella typhi e Shigella flexneri. Lo studio basato sulla microscopia ottica, a fluorescenza e microscopia elettronica a scansione (SEM) ha
rivelato che le CuNPs eliminano il biofilm maturo alla concentrazione minima di eradicazione del biofilm di 12,5 μM. L’attività antimicrobica ottimale dei CuNP è stata osservata alla concentrazione minima inibitoria di 25 μM, indicando che i CuNP segnalati mostrano un vero effetto anti-biofilm. La microscopia a fluorescenza e lo studio SEM hanno dimostrato che le CuNP uccidono i batteri attraverso il danneggiamento della membrana. Conseguentemente hanno suggerito l’impiego di CuNP per la pulizia del biofilm formato su contenitori di stoccaggio. Recentemente Wang et al., (2019) hanno valutato l’azione antimicrobica del rame, tenendo presente che la potenziale lisciviazione dovuta agli agenti impiegati e il bioaccumulo di ioni di rame possono causare gravi contaminazioni ambientali e problemi irreversibili sulla salute. Pertanto, hanno sperimentato l’uso di CuAl2O4, che oltre ad essere più stabile e ad avere un’azione di lisciviazione minore rispetto alle superfici trattate con ioni rame, ha dimostrato un’elevata attività antibatterica verso Escherichia coli, senza il rischio di contaminare l’ambiente con questo metallo. Precedentemente anche Warnes et al. (2012) hanno analizzato l’effetto antimicrobico di una superficie in lega di rame al 99,9% per Salmonella Typhimurium, osservando una riduzione di 7 log dopo un’esposizione di 5 min. Risultati simili sono stati raggiunti da Espírito Santo et al., (2008). Questi hanno mostrato una riduzione di 9 log di E. coli dopo 1 min di esposizione su superfici che erano coattate al 99% di rame. In entrambi i casi, la morte dei batteri è savvenuta in pochi minuti dal contatto. Stessi risultati sono stati ottenuti
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nei confronti di Salmonella e Listeria inoculate su superfici che erano coattate all’89% con rame. Al contrario, L. monocytogenes è sopravvissuta per più di un’ora su superfici coattate al 90% con rame (Wilks et al., 2006). Tempi di soppravivenza più lunga oltre 4 h, è stata osservata in seguito all’esposizione di S. enterica e Campylobacter jejuni su fogli di rame. Negli studi sull’esposizione al rame, uno dei fattori più importanti associati al tempo di morte microbico, è il terreno scelto per sospendere i microrganismi in prova. In generale, i tempi di morte batterica più brevi si osservano quando i batteri sono sospesi in acqua tamponata priva di materiale nutritivo organico (Parra et al., 2018). Al contrario, la presenza di materiale organico posticipa di un’ora l’effetto riduttivo del rame. Secondo Parra et al., (2018) ciò è dovuto alla presenza di sostanze chelanti il rame nei terreni sintetici; sostanze che riducono l’attività antimicrobica delle superfici di rame. Infatti, Parra et al., (2018) avevano osservato tempi di morte batterica più lunghi quando le superfici di rame erano “sporcate” con materiale organico e quindi una minore riduzione. Sebbene il motivo per tassi di sopravvivenza più alti in presenza di materia organica non sia chiaro, si ritiene che composti come proteine o carboidrati possano chelare il rame, che pertanto non può danneggiare le membrane e le pareti cellulari (Hans et al., 2013; Zhu et al., 2012). Tale ritardo dell’effetto inattivante del rame non è stato osservato nel nostro esperimento sia quando l’inoculo consisteva in una sospensione batterica in mezzo liquido contenente materiale organico (peptone), sia quando l’inoculo era eseguito a secco.
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Conclusione
Bibliografia
In base ai dati della letteratura sopracitati e ai dati ottenuti in questo lavoro è stata dimostrata l’efficacia della carta coattata con rame per ridurre o eliminare completamente da una superficie la presenza di microrganismi patogeni e non di interesse alimentare. In particolare è stato dimostrato che la presenza dell’acqua nella sospensione batterica inoculata, favorendo la lisciviazione del rame, ha incrementato l’effetto dello stesso nei confronti dei microrganismi considerati. Nel caso dell’inoculo “umido” (sospensione in acqua peptonata) la riduzione è stata del 100% indipendentemente dal lotto della carta metallizzata e dal microrganismo saggiato. La riduzione è stata eccellente anche quando l’inoculo era eseguito a secco, tramite tampone. In questo caso, però, l’effetto dipendeva strettamente dal microrganismo e dal lotto di carta metallizzata utilizzata. Pertanto, in base a questi risultati e ai fini di salvaguardarne l’igienicità, si suggerisce di conservare prodotti alimentari in un imballo secondario costituito da carta ricoperta di rame. In particolare considerando che gli acquisti di prodotti preconfezionati o confezionati presso i negozi e i supermercati possano veicolare microrganismi anche patogeni derivanti da contaminazione ambientale e umana, si suggerisce l’impiego di un imballaggio secondario costituito da carta coattata con rame proprio ai fini di eliminare e/o contenere questa contaminazione. Si ricordi che i microrganismi contaminanti gli imballaggi possono poi diffondersi negli ambienti di casa nostra e nei nostri frigoriferi, che diventando a loro volta “untori”, producono contaminazioni crociate. L’impiego di carta coattata rame sembra in grado di limitare o eliminare queste contaminazioni.
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Grande successo per il Cibustec di Parma Parte 1ª
Si è conclusa con grande successo la 52ª edizione del Cibus Tec di Parma, il salone del processo e del confezionamento alimentare che ha registrato la partecipazione di 1.300 espositori, con 400 brand esteri, distribuiti su una superficie di 120.000 m2 e 40.000 visitatori, di cui il 25% provenienti dall’estero. Numeri che per Antonio Cellie – CEO di Fiere di Parma – sono la riconferma che le collaborazioni a livello internazionale, come quella stilata fra JV Kölnmesse e Fiere di Parma dando vita a Köln Parma Exhibitions – fanno crescere anche il Made in Italy. A Cibus Tec è stato unito il meglio dell’agroalimentare, dell’enogastronomia e del cibo mondiale con il meglio dell’innovazione tecnologica e digitale, fondamentale per competere in futuro con i territori più avanzati d’Europa e del mondo. Fra i temi di spicco di questa edizione figurano automazione e robotica, con la presentazione di robot collaborativi, capaci da un
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lato di sollevare e spostare pesi evitando all’uomo i lavori più usuranti, e dall’altro di svolgere lavori di precisione, come movimentare e confezionare praline. La sicurezza alimentare è stata il focus centrale della seconda giornata di Cibus Tec. A partire
Ing. A. Rossi.
dalla normativa sui MOCA, termine per intendere tutti gli oggetti e i materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti (che in quanto tali sono regolamentati da normative specifiche). Il focus è stato spiegato dalla tecnologa alimentare Serena Piro-
fiere
ni. Il tema: le alternative all’uso della plastica come contenitore di alimenti e bevande. “Oggi – ha commentato Pironi – è richiesto materiale 100% riciclabile o materiale compostabile. Siamo in una fase di completa evoluzione. Sul mercato ora ci sono biopolimeri da fonti naturali, polimeri derivati da sintesi o biopolimeri che derivano da microorganismi anche ogm. Ma la strada è ancora lunga”. Il tema della plastica e del suo riciclo è tornato nell’incontro organizzato dall’International Fruit and Vegetable Juice Association (IFU) dal titolo “The Future Of Juice”, dove David Berryman, CEO di David Berryman Ltd, ha lanciato un monito: “Nel Regno Unito vengono vendute 15.000 bottiglie di plastica al minuto. I rifiuti dell’Europa e degli Stati Uniti vengono portati in Cina, la più grande discarica del mondo. La scienza ha causato questi problemi, la scienza deve essere in grado di risolverli”. Ed è proprio in questa direzione che sta lavorando l’industria del succo con una serie di offerte di packaging alternative. Non è tutto. Altro trend dell’industria emerso in occasione del convegno riguarda l’affermarsi di nuove tendenze che sfruttano sinergie con prodotti a base di frutta secca e latte vegetale, oggi non più ad uso esclusivo di persone con intolleranze alimentari. Un mercato – un tempo considerato di nicchia – oggi in grande fermento e in grande crescita anche grazie all’ingresso sul mercato delle grandi multinazionali (come Coca Cola). La giornata si è quindi conclusa con l’evento “DIU design for intended use for food packaging showcases”, che ha fatto il punto su materiali, design e logistica inclusa con un occhio rigorosamente al green. Nella terza giornata è stato protagonista il mondo del pomodo-
ro con il Tomato Day, che si è aperto con Mike Montana Presidente di WPTC Exchange of Information Commission, che ha snocciolato i primi numeri: “La produzione mondiale di pomodoro nel 2019 è pari a oltre 37 milioni di tonnellate e il trend di consumo vede una crescita dello 0,5% annuo. Una crescita attenuata ma pur sempre di crescita si parla”.
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nente di una biovernice da utilizzare per il rivestimento di contenitori metallici per alimenti e va a sostituire la vernice tradizionale derivata dal petrolio, il che contribuisce alla riduzione dell’emissione di anidride carbonica, senza considerare che l’utilizzo della resina naturale riduce il rischio di contaminazione degli alimenti.
Parma Controls.
A questi dati si affiancano quelli di Anicav secondo i quali a correre è invece l’export in Usa e in Asia, arrivato ormai a sfiorare il +5%. Un risultato importante che si sposa con il progetto di promozione del pomodoro da industria italiano finanziato dalla Commissione Europea, che mette a disposizione un finanziamento pari a 6 milioni di euro per il triennio 2019/21 per promuovere il pomodoro da industria in Usa e Asia. Oltre alle virtù farmacologiche del pomodoro, al Cius Tec sono stati presentati i possibili impieghi delle bucce. La start up TomaPaint di Stefano Chiesa, ad esempio, ha ideato una bioresina ottenuta dalle bucce del pomodoro. Questa costituisce il principale compo-
Un’altra start up è quella che ha messo a punto Hotbox, un sorta di scatola delle meraviglie per le consegne a domicilio, calda e capace di mettere sulla tavola di casa un piatto preparato nella cucina dei ristoranti come se il cliente fosse nel locale. La tecnologia, brevettata, unisce due sistemi: HotAir per controllare la temperatura del cibo e SteamFree per monitorarne il vapore, conservando la giusta consistenza del pasto. Caldo e fragrante per oltre 40 minuti di trasporto. Nel mondo ogni anno, più di un miliardo di tonnellate di cibo è sprecato a causa delle contaminazioni. Ed è proprio la lotta alla contaminazione il focus del convegno promosso da Sicural sulla Listeria nella terza giornata di Cibus Tec.
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Urschel.
Una delle battaglie più attuali è quella che si combatte contro la Listeria monocytogenes, causa della listeriosi, una malattia che colpisce sia l’uomo che gli animali. Il 99% dei casi di listeriosi nell’uomo sono di origine alimentare. “Una questione di gran-
de attualità per le aziende, soprattutto quelle che esportano negli Stati Uniti dove la tolleranza è pari a zero”, ha commentato Silver Giorgini, vicepresidente di Sicural, laboratorio per la sicurezza alimentare. Per superare il problema si stanno progettando macchine a disegno igienico certificato: strumentazioni di nuova frontiera. Proposte innovative, illustrate nel corso del convegno, che, pur a fronte di un costo più elevato, assicurano una qualità del risultato decisamente superiore. A chiudere la 4 giorni di incontri, dimostrazioni e meeting (50 nel complesso), un focus sulla IV Gamma a cura di Freshcutnews in collaborazione con Omnibus. Il mercato della IV gamma vale 880 milioni di euro e registra una crescita del 3,1% in valore e del 6% a volume, anno su anno, discount compresi. Performance positive che abbracciano diversi segmenti: insalate (760 milioni), verdure da cuocere (89 milioni), e crudité
(31 milioni con una crescita del 2% a valore e del 6% a volume). “È un comparto che continua a crescere in termini di fatturato. Tuttavia ancora non galoppa”, afferma Giancarlo Colelli docente di Scienze e tecnologie agrarie all’Università di Foggia – allineandosi in questo ad Andrea Montagna presidente dell’Unione Italiana Food IV Gamma. La IV gamma può invece correre se attraverso le nuove tecnologie si arriva a comunicare al consumatore che, oltre ad essere comoda è fresca, buona da mangiare e con elevati valori nutrizionali. Ed è proprio in questa direzione che va il recente progetto “Sus&Low”, finanziato per 600.000 euro dal bando Prin del Miur che punta a realizzare una sorta di lettore ottico in grado di leggere e interpretare la storia del prodotto e dell’imballaggio semplicemente guardandolo. Un ulteriore passo nella direzione della trasparenza e della sostenibilità per la quale il consumatore è disposto a pagare anche di più.
Le recenti innovazioni tecnologiche della SSICA Durante la giornata conclusiva di CibusTec si è tenuto il convegno organizzato dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari dedicato all’’innovazione tecnologica. In questa occasione Mauro Fontana, amministratore delegato Soremartec Italia (gruppo Ferrero) e membro del Comitato Scientifico di SSICA, ha illustrato il panorama e le strategie adottate dell’attuale innovazione tecnologica nel settore alimentare, mentre Andrea Brutti ha aperto i lavori di SSICA affrontando il tema dell’applicazione di processi di stabilizzazione, mediante tecnologie ad alte pressioni idrostatiche e oh-
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miche che consentono di ottenere prodotti con caratteristiche sensoriali non realizzabili con le tecnologie tradizionali. Inoltre, con questa tecnologia è possibile ottenere dei prodotti che possono essere commercializzati anche in mercati difficilmente raggiungibili a causa di vincoli sanitari. A seguire, Massimo Cigarini ha parlato della validazione microbiologica d’impianti di riempimento ultra-clean e asettici, un’attività che i laboratori microbiologici di SSICA da alcuni anni effettuano su crescente richiesta delle aziende alimentari che lavorano con il riempimento asettico, siano essi costrut-
tori d’impianti o produttori di alimenti. Nell’ambito della Consumer Science, Giovanna Poli ha poi fatto il punto sul tema dell’attuale personalizzazione industriale dei prodotti alimentari, sottolineando come la progettazione e lo sviluppo di alimenti che incontrano le richieste e le esigenze di categorie particolari di consumatori (celiaci, vegani,...) abbia fatto nascere negli anni l’esigenza da parte della tecnologia di strumenti di processo capaci di produrre alimenti studiati per rispondere a specifiche caratteristiche chimiche/composizionali, di consistenza e shelf-life.
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La stampa 3D per alimenti rientra in questa innovazione tecnologica finalizzata alla personalizzazione. Il successivo intervento di Chiara Zurlini, incentrato sulle soluzioni “eco-friendly” per il packaging alimentare, ha illustrato i risultati di tre diversi progetti istituzionali, di cui uno riguarda la banda stagnata senza cromo, un nuovo materiale che sostituirà la banda stagnata tradizionale. Il secondo progetto, invece, riguarda lo studio di capsule con un mastice “PVC free”, un materiale già presente in commercio e di cui SSICA ha studiato le caratteristiche per valutare se le prestazioni siano paragonabili a quelle tradizionali. L’ultimo progetto riguarda invece le bioplastiche, con lo sviluppo di un film di chitosano, potenzialmente anche edibile che, oltre ad essere biodegradabile, possiede un’intrinseca proprietà antimicrobica, ed è quindi idoneo a prolungare la shelf-life del prodotto. La sterilizzazione dei prodotti alimentari e la validazione dei processi termici sono state al centro della relazione di Giuseppe Dipollina, un’attività che ha l’obiettivo di ottenere una prova documentata che un determinato processo termico è in grado di fornire costantemente un risultato conforme alle specifiche. Nel settore della trasformazione delle carni, Nicoletta Simoncini ha illustrato uno studio effettuato in sinergia con gli operatori della produzione, basato sull’applicazione di una tecnologia innovativa per la valutazione della qualità tecnologica della coscia e il controllo di processo di salagione di prosciutti italiani: la tecnologia d’induzione magnetica per il controllo e la previsione on line del contenuto di sale del prosciutto crudo, grazie alla quale si potrebbero ottenere prosciutti crudi stagionati migliorati dal punto di vista nutrizionale, grazie alla possibilità di ridurre il
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sale in condizioni controllate senza ricorrere a metodi distruttivi. Per finire, Luca Sandei ha illustrato quali sono gli effetti delle diverse tecnologie di produzione caratterizzanti la qualità generale dei derivati industriali di pomodoro Made in Italy. Attraverso ap-
plicazioni di nuove tecnologie, nel quadro di una filiera definita “distica”, l’obiettivo è salvaguardare, da un lato gusto e sapore, dall’altro le caratteristiche nutrizionali e no del pomodoro da industria, partendo da tecniche agronomiche applicate a cultivar biodiverse.
Linea di pesatura e confezionamento In occasione della Fiera Cibus Tec, Comek ha presentato la linea completa di pesatura e confezionamento formata dalla pesatrice CK14ST a 14 teste per verdure di IV Gamma, realizzata con le nuove unità di controllo dei vibratori con sistema PWM con regolazione in frequenza, e dalla confezionatrice verticale Omnya 330-HS EVO con telaio Open Frame per ambienti aggressivi e difficili come prodotti surgelati, settore caseario o freschi tipo IV Gamma, progettata per garantire un migliore mantenimento della pulizia. Altre caratteristiche sono il si-
Lo stand Comek a Cibus Tec 2019.
stema di alimentazione servomotori in bus di tensione DC con risparmio di energia utilizzata, i servomotori brushless di ultima generazione con tecnologia monocavo, il pannello touch screen da 10” multilingua predisposto per connessione in rete con tecnologia IP e il sistema di saldatura ad ultrasuoni e barra calda. In esposizione anche la confezionatrice verticale Omnya 400-HS con telaio classico, equipaggiata con dispositivi per fare confezioni doypack con zip, presentata con doppio tubo formatore per confezioni a cuscino monodose.
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Pesatrice ingredienti in polvere e liquidi Unica HD esposta da Lawer è la pesatrice automatica di ingredienti in polvere e liquidi, progettata e brevettata per automatizzare tale operazione in tutti i settori produttivi alimentari e, ad esempio, nel dosaggio di spezie e microingredienti per le conce nella lavorazione delle carni. Gli ingredienti, stoccati in un contenitore in acciaio inox (capacità 50 L), vengono erogati da coclee di dosaggio all’interno di un secchio, posizionato manualmente o con sistemi automatici sulla bilancia elettronica, dove il carrello porta bilancia si sposta automaticamente e in sequenza per posizionarsi sotto i sili dei micro-ingredienti da inserire nella ricetta, selezionata in modo semplice e intuitivo attraverso il pannello touch screen del computer di comando. Al termine del processo, il secchio con gli ingredienti pesati si riporta in zona prelievo, dove viene
La pesatrice di ingredienti in polvere e liquidi Unica HD esposta a Parma (Lawer).
stampata un’etichetta che identifica la ricetta. Il software gestionale consente di memorizzare e visualizzare tutte le ricette e le informazio-
ni sulle operazioni in atto, oltre ai report statistici, con la possibilità di interfacciare il sistema con gestionali esterni.
SOLUZIONI DI IMBALLAGGIO SOSTENIBILE AD ALTA BARRIERA In occasione del Cibus Tec SAES Coated Films e Sacchital Group hanno ufficializzato una partnership che ha portato alla realizzazione di una novità assoluta nel settore dell’imballaggio sostenibile: il packaging flessibile firmato Sacchital, in carta, mono materiale plastico o compostabile, trattato con la nuova tecnologia Coathink di SAES Coated Films, ovvero film laccati a base acqua che conferiscono a questi materiali proprietà di alta barriera all’umidità e all’ossigeno con o senza trasparenza. Carta, mono materiale plastico e bio-materiali non hanno in sé proprietà di alta barriera, ovvero di
protezione degli alimenti dall’umidità e dall’ossigeno. La sfida raccolta e vinta da SAES e Sacchital è quella di conferire queste funzionalità ai materiali, creando imballaggi performanti e allo stesso tempo perfettamente in linea con i principi di economia circolare. Si tratta di una tipologia di prodotto finora assente dal mercato, reso possibile dall’unione delle competenze di entrambe le aziende. Un prodotto 100% riciclabile e compostabile, frutto del lavoro di due aziende complementari, con una visione comune e il desiderio di innovare.
industrie alimentari
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Lubrificanti in accordo con linee guida dei manuali HACCP Nel settore alimentare e delle bevande la tutela del marchio di produzione è fondamentale, e la distribuzione di prodotti contaminati potenzialmente dannosi per la salute può causare un danno di immagine irreparabile. Tra le fonti di contaminazioni una delle più subdole è quella causata da perdite di lubrificanti, e per questo motivo la legge promuove l’utilizzo del manuale HACCP come strumento preventivo di autocontrollo, per prevenire la distribuzione di prodotti contaminati. Fuchs ha sviluppato la linea di lubrificanti Cassida in accordo con linee guida dei manuali HACCP, e l’implementazione di questi lubrificanti certificati NSF H1 e 3H nel manuale previene e tutela giuridicamente il produttore dai rischi di contaminazione da idrocarburi.
I produttori di macchine e impianti giocano un ruolo fondamentale nella produzione di dispositivi sempre più sicuri ed efficienti pur mantenendo i requisiti di igienicità, e diverse associazioni come la EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group – consorzio europeo di aziende alimentari, costruttori di impianti alimentari, istituti di ricerca e autorità pubbliche sanitarie) hanno studiato i processi di lubrificazione per contribuire alla prevenzione dei problemi di sicurezza alimentare e dunque sostenere l’immagine dell’industria alimentare presso i consumatori. La tendenza è quella di produrre macchine e impianti sempre più automatizzati e con elevata velocità di produzione. Di conseguenza alla lubrificazione è richiesto di ridurre i vo-
I lubrificanti Cassida di Fuchs prevengono e tutelano giuridicamente il produttore alimentare dai rischi di contaminazione da idrocarburi.
lumi di lubrificante, diminuire la dimensione dei loro contenitori, causando un innalzamento delle temperature di esercizio e sottoponendo i lubrificanti a condizioni operative sempre più aggressive. In occasione del Cibus Tec di Parma, Fuchs ha organizzato un workshop per approfondire l’impiego dei lubrificanti Cassida nell’industria alimentare, a garanzia della sicurezza.
Riempitrice lineare a pistoni Unimac-Gherri (Arol Group) è un’azienda emiliana specializzata nella produzione di macchine e linee di confezionamento per prodotti alimentari in vasetti di vetro e chiusi da capsule twist-off. Tra gli esempi di soluzioni proposte, ricor-
diamo linee complete che consentono di coprire il processo di packaging primario, garantendo l’igienizzazione del contenitore vuoto con una soffiatrice ad aria e a vapore, il suo riempimento attraverso una riempitrice lineare a pistoni e, infine,
la chiusura con una macchina capsulatrice lineare automatica munita di alimentatore magnetico capsule da terra. A inizio linea è quindi possibile installare una soffiatrice modello GG75, idonea alla pulizia di scatole
Linea completa per il confezionamento primario (Unimac-Gherri).
industrie alimentari
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in banda stagnata, di vasi e bottiglie in vetro, di contenitori e bottiglie di plastica. Il diametro dei contenitori va da 30 a 160 mm con altezza da 50 a 280 mm. La ventola centrifuga, completa di filtro, permette di effettuare un trattamento con aria filtrata, mentre il nastro a tamponi per la presa ed il ribaltamento dei contenitori è comandato da inverter. Questa soluzione consente di lavorare su diversi formati senza nessun costo aggiuntivo, con possibilità di effettuare un cambio formato senza alcuna attrezzatura aggiuntiva, ma solo con le opportune regolazioni. Possibilità di effettuare diversi trattamenti (aria, vapore e acqua calda). Vera novità di quest’anno è però la riempitrice lineare a pistoni PF-6L, adatta sia al mercato del food che del
beverage. La macchina presenta un design attento alle necessità di estrema igienizzazione del settore, con una zona di riempimento ridotta al minimo per facilitare la sanificazione. La gamma comprende modelli da 4 a 6 pistoni, costruiti interamente in acciaio inox. L’unità di riempimento pistone/cilindro doppio per vasi, bottiglie e barattoli opera con capacità da 20 a 1.100 mL (per il riempimento di porzioni monodose). A seguire si trova la capsulatrice lineare automatica modello GG100, predisposta con le opportune attrezzature opzionali alla tappatura di vasi e/o bottiglie con capsule metalliche tipo Regular, Medium, Deep, Twist-off, Pry-Twist e Pry-off. La produzione massima è di 12.000 pezzi/ora riferita a contenitori con
capsula Ø 38 mm tipo RTO. La tappatura avviene in camera satura di vapore e ad alto grado di vuoto all’interno del contenitore. Il valore di vuoto è costante, mentre la facilità di regolazione dei formati è resa senza l’utilizzo di attrezzature speciali anche con la macchina in produzione. Il cambio formato è quindi rapido ed è garantita la resistenza alla corrosione. La capsulatrice è completa di un alimentatore magnetico capsule a terra modello GG850, idoneo ad orientare e ad alimentare le capsule contenute nella tramoggia alle incapsulatrici. La velocità arriva fino a 250 capsule al minuto, che può variare in relazione al diametro della capsula. L’azienda offre numerose altre possibilità.
SOLUZIONI IT PER IL FOOD & BEVERAGE Zucchetti, prima software house italiana, ha presentato le sue soluzioni IT, fra cui figura Traxal, il software verticale per la gestione dei processi interni all’industria alimentare. Traxal è la soluzione ideale per gli stabilimenti che si occupano di produzione di salumi e affettati, lavorazione di formaggi, macellazione di carni e realizzazione di prodotti gastronomici, oli, aceti e bevande in generale. Esso garantisce il completo controllo sull’intero processo produttivo in termini di tracciabilità e di rintracciabilità delle merci: dall’entrata delle materie prime sino all’uscita dei prodotti finali. Inoltre, grazie alla perfetta integrazione tra Traxal e il software ERP Zucchetti Ad Hoc Infinity, le fasi di controllo di magazzini, produzione, linee di etichettatura e confezionamento, logistica e costi, sono perfettamente collegate con tutti gli aspetti relativi alla gestione amministrativa e contabile dell’azienda. In questo modo è possibile avere sempre una visione d’impresa a 360°, che consente di ottimizzare tutti i processi aziendali e di rendere il lavoro più agile. L’utilizzo di tecnologie Zucchetti avanzate e specifiche consente di approcciarsi nel modo corretto alla trasformazione digitale, ottenendo un notevole vantaggio competitivo sulla concorrenza.
industrie alimentari
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Traxal è un prodotto efficiente che, grazie alla sua flessibilità e alla sua facilità di utilizzo, è stato adottato da aziende di piccole, medie e grandi dimensioni per informatizzare i propri reparti produttivi. Per queste aziende, i ritorni degli investimenti sono stati rapidi, proprio in virtù dei risultati soddisfacenti ottenuti in termini di produttività, qualità dei prodotti realizzati e controllo dei processi di lavorazione. Un esempio è il Salumificio Rigamonti, leader nella produzione di bresaola in Italia, che ha scelto Zucchetti e la sua integrazione tra l’ERP Ad Hoc Infinity e Traxal, per la gestione dei propri processi informativi e produttivi, manifestando grande soddisfazione. Zucchetti ha investito molto negli ultimi anni per diventare un fornitore globale di soluzioni tecnologiche con l’obiettivo di dare al cliente finale tutte le applicazioni necessarie a completare il suo sistema informativo. Questo è il motivo per il quale soluzioni verticali come Traxal sono perfettamente integrate con i suoi sistemi ERP. In questo modo tutte le informazioni relative alla produzione possono essere condivise istantaneamente con ogni funzione aziendale. La gestione aziendale diventa così agile, veloce e incredibilmente efficace.
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Controllo contaminanti metallici
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Il nuovo sistema MBHD per il controllo contaminanti metallici (Ceia).
In occasione della manifestazione parmense, Ceia ha presentato il nuovo sistema MBHD (Modular Belt Heavy Duty), un sistema standard sviluppato per il controllo della presenza di contaminanti metallici specifico per prodotti di peso considerevole (es. sacchi di farina o zucchero). La macchina si distingue per le ottime prestazioni su prodotti di grandi dimensioni, l’immunità contro le interferenze ambientali di natura elettrica, il tappeto modulare a maglia Flush-Grid e il grado di protezione IP66.
Soluzioni logistiche innovative per il food & beverage Ferretto Group, uno dei principali produttori di sistemi automatici e statici per lo stoccaggio e la movimentazione dei materiali, ha presentato le sue soluzioni logistiche per il settore alimentare e delle bevande, da quelle automatiche a trasloelevatore, ai magazzini automatici verticali Vertimag EF fino al pallet shuttle Flexy, satellite in asservimento alle scaffalature Drive-In. Dall’ottimizzazione degli spazi alla tracciabilità dei prodotti, dall’efficienza nella gestione dei materiali stoccati alla possibilità di lavorare a temperature sotto gli zero gradi: le aziende che operano nel campo alimentare presentano esigenze specifiche alle quali Ferretto risponde con soluzioni innovative personalizzate, che spaziano dai magazzini tradizionali portapallet ad impianti automatici a temperatura controllata, che permettono di gestire prodotti congelati anche a -28°C.
Proprio la capacità di progettare soluzioni personalizzate – e interamente realizzate all’interno del Gruppo – dalla progettazione al software di gestione – ha permesso a Ferretto Group di affermarsi come partner logistico per numerose aziende del comparto alimentare, e in particolare dei settori lattiero-caseario, molitorio e vinicolo. Tra i numerosi sistemi proposti a Cibus Tec ricordiamo Vertimag EF, il magazzino automatico verticale che consente di massimizzare lo spazio a pavimento (la superficie occupata si riduce fino a 1/10 rispetto alle soluzioni tradizionali), minimizzare gli errori di prelievo, aumentare l’elaborazione degli ordini e la sicurezza degli operatori. Caratterizzato da un sistema protetto di vassoi e azionato da un meccanismo di prelievo interno, Vertimag EF unisce ergonomicità ed efficienza grazie anche ad Er-
Magazzino automatico per pallet prodotto finito (Ferretto Group).
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go-Tech, un ulteriore elevatore presente sotto alla baia all’interno della struttura, che permette di lavorare in perfetta ergonomia, garantendo sempre la stessa altezza del piano di lavoro, di ottimizzare le prestazioni ed incrementare la velocità delle operazioni di prelievo e deposito. Un altro prodotto presentato a Parma è Flexy, uno shuttle per pallet che fornisce la soluzione automatizzata ideale per la gestione di un sistema di stoccaggio multi-profondità di prodotti facilmente deperibili in impianti del settore food & beverage dove vengono
movimentati grandi volumi di pallet per tipo di referenza con depositi e prelievi elevati. Alimentato da batterie al litio, Flexy corre lungo i binari all’interno di un canale di stoccaggio, guidato nelle scaffalature Drive-in tramite telecomando o tramite sistemi di gestione WMS. I pallet vengono quindi movimentati all’interno della struttura del magazzino senza l’ausilio di carrelli elevatori. Grazie a questa soluzione la capacità di stoccaggio aumenta e si riducono i tempi operativi, il rischio di incidenti ed i costi derivanti dal danneggiamento delle scaffalature.
Test rapidi per la sicurezza alimentare 3M ha presentato a Parma la propria offerta di soluzioni nel campo della sicurezza alimentare con due nuovi kit per la rilevazione dello STEC, l’Escherichia coli che produce la tossina Shiga, un batterio particolarmente rischioso per la salute umana. I due kit vanno ad arricchire la gamma di test di 3M Molecular Detection System – il sistema di rilevazione molecolare per l’individuazione dei microrganismi patogeni. Secondo una recente analisi di Coldiretti, nel 2019 in Italia è scoppiato fino ad oggi più di un allarme alimentare al giorno, per un totale di ben 281 notifiche inviate all’Unione Europea durante l’anno. Oltre quattro prodotti su cinque tra i più pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall’estero (83%) e riguardano soprattutto la presenza di metalli pesanti nel pesce o in altri alimenti, tossine nella frutta secca e infezioni nelle carni.
industrie alimentari
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3M lavora da tempo per mettere a disposizione le proprie tecnologie per lo sviluppo di test di rilevazione dei microrganismi patogeni sempre più rapidi e accurati, al fine di incontrare le stringenti necessità degli operatori dell’industria alimentare per la tutela della salute dei consumatori. In quest’ottica, l’azienda ha sviluppato il Molecular Detection System, un’analisi molecolare che si basa sull’amplificazione del DNA a temperatura costante (tecnologia LAMP) rilevata per bioluminescenza. MDS ha tempi di risposta estremamente veloci: permette infatti di ottenere risultati positivi dopo solo 15-25 minuti, a differenza delle 24-48 ore della metodica tradizionale. Consente inoltre di eseguire 96 test contemporaneamente, anche per patogeni diversi, con un minore rischio di errore, grazie all’utilizzo di un unico protocollo per tutti i patogeni dopo arricchimento. I due kit per la rilevazione dello STEC (gene
stx e eae) vanno ad aggiungersi ai 6 kit già disponibili per patogeni: Salmonella, Listeria, Listeria monocytogenes, Escherichia coli O157(incluso H7), Cronobacter e Campylobacter. Nello specifico, i nuovi kit STEC servono per la rivelazione del solo gene per la tossina Shiga (stx1 e stx2) oppure per la rivelazione in contemporanea del gene per la tossina Shiga (stx1 e/o stx2) e del gene per intimina (eae). L’Escherichia Coli è un batterio che si trova naturalmente nell’intestino dell’uomo e degli animali, fa parte della normale flora intestinale ed è solitamente innocuo. Tuttavia, alcuni tipi di ceppi di Escherichia Coli – denominati STEC/VTEC (Escherichia Coli Producente la Tossina Shiga o verotossina) oppure EHEC (Escherichia Coli enteroemorragico) – sono in grado di produrre tossine rischiose per la salute, che possono provocare la diarrea emorragica e la sindrome emolitico-uremica (SEU), una grave complicazione che può portare alla morte. La trasmissione di questi batteri all’uomo avviene prevalentemente per via alimentare. Tra i cibi maggiormente a rischio risultano la carne cruda e le preparazioni a base di carne di bovino poco cotte, il latte crudo non pastorizzato e i prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato, e i vegetali non sottoposti a cottura. Secondo il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), nel 2017 in Europa sono stati registrati 6.457 casi di VTEC, 94 dei quali in Italia, anche se non rappresenta uno dei Paesi più colpiti. L’Italia risulta però al secondo posto per numero di morti, con 4 decessi, un quinto del totale di tutta l’Europa, ed è inoltre ai primi posti anche per numero di ospedalizzazioni: 81 su 94 casi.
“BEAN TO BAR” system operating at ZDS laboratory
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Sistema di identificazione di contaminanti e difetti in linea
Xnext, innovativa PMI tecnologica italiana, ha presentato Xspectra, il più avanzato sistema d’identificazione di contaminanti e di difetti nei prodotti industriali, la nuova frontiera del controllo qualità applicabile direttamente sulla linea di produzione. Xspectra è un detector a raggi X che, combinando le competenze scientifiche della fotonica, della microelettronica e dell’intelligenza artificiale, permette un’analisi spettrografica in tempo reale dei materiali esaminati, identificando qualsiasi tipo di non conformità agli standard richiesti.
Si tratta di un approccio completamente nuovo che sfrutta sino a 1.024 livelli di energia per generare in pochi millisecondi una immagine radiografica notevolmente più sofisticata delle immagini ottenute con gli scanner tradizionali funzionanti con 2 soli livelli di energia. Grazie a Xspectra è possibile individuare la presenza di corpi estranei di dimensioni e composizione fino a ieri non identificabili, rivoluzionando così il processo del controllo qualità in mercati, come quello alimentare e farmaceutico, molto sensibili ai temi della sicurezza del consumatore.
Xnext ha presentato a Cibus Tec XSpectra per l’identificazione di contaminanti e difetti in linea.
Testa di taglio avanzata per formaggi Lo scorso marzo Fam e Stumabo hanno lanciato sul mercato europeo SureShred 16C, testa di taglio ad elevata precisione risultato di un’intensa attività di ricerca & sviluppo cha ha portato all’introduzione di una nuova gamma di
Lo stand di Fam al Cibcus Tec di Parma.
industrie alimentari
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macchine centrifughe per affettare, grattugiare e filettare verdure, frutta e oggi – grazie all’autorizzazione USDA – anche formaggi. Il risultato è un prodotto di qualità superiore, con meno sfrido e scarti. Grazie al disegno intelligente ed efficiente, SureShred 16C consiste in un minimo assoluto di parti e persino meno componenti mobili, per annullare margini d’errore o problemi igienici. La tecnologia Regola&Dimentica, compresa la ruota a pale dal disegno intelligente, permette di impostare il taglio preferito e di dimenticarsene. Una volta che la testa di taglio è stata regolata, infatti, la misura selezionata non cambia, anche dopo la pulizia. Inoltre, la testa stessa è molto più leggera rispetto alle soluzioni tradizionali, agevolando l’operatore nel caso di cambi frequenti – comun-
que senza bisogno di attrezzi – pur garantendo robustezza e stabilità. I segmenti di taglio sono 16, per incrementare la capacità finale. Nel settore caseario le filettatrici Fam attualmente disponibili sono la Centris 400C, la Centris Optitec e la Centris 400C Hytec, tre versioni della filettatrice ultra igienica Centris 400 che monta la testa di taglio SureShred 16C e ha un motore di ingranaggio planetario in acciaio inox da 15 HP. La nuova macchina, indipendentemente dalla versione, lavora agevolmente i più svariati tipi di formaggio, tagliando filetti (taglio a V ridotto e pieno, ovale) o grattugiando. Poiché il taglio è molto rapido c’è un minor accumulo di prodotto all’interno della testa di taglio e grazie al minor attrito si previene lo scioglimento del formaggio.
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fiere
Sicurezza e sprechi alimentari alla fiera di Dubai
La digitalizzazione continua a trasformare ogni settore in tutto il mondo e la catena di approvvigionamento alimentare è testimone di una reinvenzione basata sulla tecnologia, poiché i produttori si sforzano di soddisfare le normative ambientali e legislative, tenendo il passo con le preferenze dei consumatori. La sicurezza alimentare e gli sprechi sono sempre più sui radar dei governi in Medio Oriente e Africa. Gli Emirati Arabi Uniti, che rappresentano circa il 40% della trasformazione dei prodotti alimentari della regione, stanno guidando la tassa regionale nel cercare di più del doppio del contributo complessivo del PIL della produzione, dall’attuale 11 al 25% entro il 2025. Allo stesso tempo, sempre più consumatori richiedono ingredienti più sani, consegnati più rapidamente ad un prezzo inferiore e in imballaggi più ecologici.
Cepi.
industrie alimentari
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vanguardia nell’implementazione di fabbriche intelligenti e Internet degli imballaggi”, afferma Abdelghany Eladib, chief operating officer, Middle East & Africa, SIG Combibloc Obeikan FCZO. “I consumatori cercano prodotti comfort differenziati che siano sostenibili, sani e allo stesso tempo convenienti. I produttori devono identificare rapidamente e agire sulle mutevoli richieste dei con-
Tecno 3.
“Con i produttori che aumentano l’efficienza delle risorse, abbracciare la digitalizzazione può dare alle aziende un vantaggio in uno spazio sempre più competitivo”, afferma Combibloc Obeikan, una joint venture di SIG Combibloc e Obeikan Investment Group, uno dei principali fornitori di sistemi e soluzioni per l’imballaggio e macchine per il riempimento asettico di alimenti e be-
vande, ed espositore chiave a Gulfood Manufacturing 2019. “La tecnologia digitale sta rimodellando ogni settore e le aziende stanno guidando la produttività delle risorse per avere successo. SIG Combibloc Obeikan si è affermato come leader nella trasformazione degli imballaggi per alimenti e bevande e sta digitalizzando le sue operazioni pur essendo all’a-
FBF Italia.
Sarp.
sumatori e del mercato, affrontando complessità della catena di approvvigionamento e cicli di produzione sempre più brevi”. SIG e Obeikan hanno dimostrato come il sostegno possa essere la chiave del successo nell’era digitale grazie alla collaborazione con GE Digital per alimentare l’innovazione digitale nel confezionamento di alimenti e bevande. L’azienda utilizza le applicazioni industriali Predix Asset Performance Management (APM) di GE Digital e ServiceMax per raggiunge-
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Penta.
IFP Packaging.
re nuovi livelli di efficienza. La partnership ha portato a ciò che entrambe le società hanno descritto come una piattaforma digitale endto-end che offre ai clienti un nuovo livello di conoscenza e intelligenza basata sui dati, oltre a migliorare l’affidabilità e il tempo di attività delle linee di riempimento.
Tecnologia per combattere gli sprechi alimentari
Ing. A. Rossi.
industrie alimentari
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Mentre la tecnologia sta guidando l’efficienza e la produttività, aiuta anche ad affrontare il problema degli sprechi alimentari, un obiettivo chiave per molti Paesi della regione MEA, compresi gli Emira-
ti Arabi Uniti, dove gli sprechi alimentari costano 13 miliardi di AED ogni anno. Gli Emirati sono serviti come trampolino di lancio per un nuovo prodotto abilitato all’intelligenza artificiale, volto a rivoluzionare la gestione dei rifiuti alimentari, da Winnow Vision, una startup con sede a Londra, in collaborazione con il Ministero dei cambiamenti climatici e dell’ambiente degli Emirati Arabi Uniti, e con Emaar Gruppo di ospitalità. All’inizio di quest’anno, le parti hanno collaborato per risparmiare tre milioni di pasti all’anno entro il 2020. L’obiettivo a lungo termine è di ridurre gli sprechi alimentari del 50% entro il 2030. Utilizzando una fotocamera, una serie di bilance intelligenti e tecnologia di apprendimento automatico, Winnow Vision “impara” a riconoscere i diversi alimenti che vengono gettati nel cestino e calcola il costo finanziario e ambientale di questo cibo scartato per le cucine commerciali. Le aziende e gli chef possono quindi adeguare gli acquisti di cibo di conseguenza.
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Analisi in linea non distruttive Detector ha presentato Inspect, strumento innovativo che consente di integrare sistemi di analisi chimica non distruttiva sulle linee di produzione per verificare in tempo reale la conformità di tutti i prodotti in lavorazione ed elevare gli standard di qualità e sicurezza aziendali, portando in linea analisi che vengono attualmente effettuate in laboratorio e solo su un campione rappresentativo. Con Inspect, invece, i controlli vengono effettuati su ogni singolo prodotto, consentendo di verificare e gestire in tempo reale le non conformità, sfruttando il principio per cui ogni materiale, se opportunamente irraggiato, reagisce emettendo un cosiddetto spettro caratteristico, che ne descrive proprietà intrinseche ed invisibili a occhio nudo. Il dispositivo è dotato di una sorgente di energia e intensità va-
riabile, che ha il compito di irradiare il prodotto in esame con un’onda elettromagnetica, che viene riflessa e riletta da un apposito rivelatore. Le informazioni così ottenute vengono processate in tempo reale da un software dedicato, per segnalare eventuali anomalie nel prodotto analizzato e memorizzarle in un apposito database. La funzione di auto-apprendimento consente infatti di calibrare lo strumento e di estendere le sue funzionalità, migliorando la sua capacità di discriminazione. Fra le analisi realizzabili con Inspect figurano indagini sull’autenticità e la tracciabilità delle materie prime, il contenuto nutrizionale di ingredienti non trasformati, l’idoneità della qualità degli imballaggi alimentari, la selezione e l’identificazione di corpi estranei.
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Lo stand di Dima a Dubai. Sistema di analisi in linea non distruttive Inspect (Detector).
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come la mozzarella, pizza-cheese, string o stick cheese, kasar, kashkaval, mozzarella grattugiata e ricotta. Sensibile al valore della costante innovazione, l’azienda opera ispirandosi a flessibilità, accuratezza al servizio dei clienti e qualità dei materiali, nell’ottica di offrire a ciascun cliente una soluzione individuale e personalizzata. Dima infatti produce macchine ed impianti per l’industria casearia che soddisfano qualsiasi necessità produttiva: unità produttive artigianali come pure impianti completi e ad alto livello di automazione per tutti i processi produttivi per formaggi a pasta filata.
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Dosatore ponderale a serranda progressiva Miele, specializzata nella costruzione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti alimentari, chimici e farmaceutici, ha presentato il dosatore ponderale a serranda progressiva con trasporto del prodotto per gravità, costituito da una tramoggia di alimen-
Dosatore ponderale a serranda progressiva (Miele).
tazione in acciaio AISI 304 e serranda progressiva applicata ad un sistema di alimentazione a gravità con il compito di regolare il flusso di prodotto in continuo, comandato da motore brushless. È adatto al dosaggio di prodotti in polvere da 1 a 10 kg.
Lavorazione dei semi oleosi Andreotti Impianti è una società d’ingegneria, globalmente riconosciuta come uno dei leader mondiali nella progettazione e costruzione di impianti industriali di preparazione dei semi oleosi e di estrazione a solvente, raffinazione di oli vegetali e grassi animali, produzione di glicerina, biodiesel e acidi grassi. L’azienda toscana è in grado di progettare e costruire impianti industriali per la lavorazione e preparazione dei semi oleosi – fra i quali soia, girasole e colza – il cui scopo ultimo è modificare la struttura del seme al fine di prepararlo nel modo più idoneo al successivo step produttivo, ovvero fare in modo di avere le migliori prestazioni nelle fasi di estrazione meccanica e/o di estrazione a solvente. In funzione del tipo di seme che si intende lavorare, il processo sarà composto da fasi di lavorazione differenti, fra i quali: pesatura (stabilizzazione dell’alimentazione del seme all’impianto), pulitura (rimozione delle impurità dal seme), spietratura (rimozione di eventuali pietre dal seme), condizionamento (riduzione umidità e/o modifica della temperatura del seme), rompitura (modifi-
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ca della dimensione del seme), decorticazione (rimozione della buccia dal seme), fioccatura (modifica della struttura del seme per migliorare la percolazione dell’esano durante il processo di estrazione a solvente), pressatura (modifica della struttura del seme per rimuovere parte del contenuto d’olio e per migliorare il rendimento di estrazione a solvente dell’olio soprattutto per semi di girasole e di colza), espansione (modi-
fica della struttura del seme per incrementare l’efficienza dell’impianto di estrazione a solvente), macinatura (uniformazione delle dimensioni della farina e delle eventuali bucce rimosse) e pellettizzazione (efficientamento dello stoccaggio e della logistica distributiva del prodotto finito). Andreotti fornisce impianti completi per eseguire tutti questi passaggi.
Un impianto per la lavorazione dei semi oleosi (Andreotti Impianti).
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Linee di sterilizzazione DTS è una società cinese specializzata nella costruzione di linee complete di sterilizzazione in autoclave per alimenti e bevande, vendute in 27 Paesi. Le linee di sterilizzazione continua orizzontali, ad esempio, sono completamente aderenti agli standard GMP e FDA e possono realizzare un sistema di post-sterilizzazione continuo ed efficiente. La gamma comprende anche sistemi di sterilizzazione automatici a vapore e ad aria, ad immersione in acqua o rotativi a vapore o ad aria.
Linea di sterilizzazione orizzontale continua (DTS).
Innovazioni per il packaging Sidel ha presentato a Gulfood Manufacturing le ultime novità nel packaging, rivolte, fra l’altro, ai settori del food & beverage, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica, alla digitalizzazione e
Lo stand Sidel a Dubai.
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alle prestazioni della linea nel tempo. In fiera i visitatori hanno avuto l’opportunità di progettare la propria bottiglia con il sistema IdentiKit di Sidel, un software che permette di abbreviare i tempi di lan-
cio di nuovi prodotti, per offrire la flessibilità necessaria al rapido cambiamento della domanda che caratterizza oggi il mercato. Sidel ha inoltre offerto la sua esperienza come “full solution partner”, che accompagna il cliente lungo l’intera filiera, dall’analisi delle ultime tendenze del mercato e nei gusti dei consumatori alle sfide della distribuzione di prodotti liquidi nelle singole realtà regionali. A Dubai, Sidel ha presentato le sue soluzioni per il confezionamento in PET di salse, condimenti e oli alimentari, fra cui gli ultimi, in Asia, scelgono questo materiale nel 75% dei casi, come dimostra la collaborazione con l’indiana Agro Industries, che ha installato due sue linee per soddisfare la domanda crescente di oli alimentari. In fiera sono state proposte anche le soluzioni innovative per il fine linea, agili e attente alla sostenibilità.
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Macchine confezionatrici multipista MF Packaging, leader nel settore del confezionamento e dell’imballaggio, produce e commercializza a livello mondiale macchine confezionatrici multipista per buste monodose e linee di imballaggio per diversi settori merceologici, fra cui l’alimentare. Sono in catalogo soluzioni per prodotti solidi, liquidi, polverosi, granulari, cremosi, in gel e pezzi singoli, di diversa tipologia, in buste saldate 4 lati, 3 lati, stick-pack, strip e anche buste sagomate. La lunga esperienza nel campo, unita all’attenzione continua ver-
so la ricerca e l’innovazione tecnologica, rende le confezionatrici MF Packaging sicure, affidabili e dalle performance elevate, progettate sulla base di un concept costruttivo che garantisce altissima efficienza di produzione e riduce al minimo la manutenzione. A titolo di esempio ricordiamo la confezionatrice verticale MF 4S a 4 saldature con moto a ciclo continuo, prodotta in versioni da 1 a 20 piste e con bobine di larghezza massima 1.200 mm. Fino alle due piste si può regolare la larghezza della busta. La macchina offre inol-
Confezionatrice verticale MF 4S (MF Packaging).
tre la possibilità di montare i vari tipi di dosatore per prodotti liquidi, granulari o polverosi.
Impianti per prodotti da forno È di Shanghai la Huayuan Machinery, che produce linee completamente automatiche per prodotti da forno, dai croissant e altri articoli in pasta sfoglia al pane in cassetta, dai panini alle tortine Do-
rayaki, dai biscotti tricolore a paste frolle e molto altro. Ne ricordiamo la macchina per torte soffici bicolore HYDGJ-600 che consente di realizzare prodotti con due impasti diversi, non solo
in termini di colore ma anche di gusto. La macchina si caratterizza per semplicità di funzionamento, alta efficienza, precisione di colatura e controllo computerizzato.
LINEE PER PRODOTTI IN SFOGLIA ED ETNICI FARCITI La Yang Jenq Machinery, fondata nel 1972 a Taiwan e nel 2002 sbarcata nella Cina continentale, è specializzata nella produzione di macchine per l’industria alimentare e, in particolare, per la lavorazione della pasta sfoglia. La costante attività di ricerca e sviluppo l’hanno portata a brevettare oltre 100 soluzioni per la produzione di panini al latte e morbidi, torte farcite, brioches di sfoglia ma anche prodotti etnici tradizionali farciti. Macchina per torte soffici bicolore HYDGJ-600 (Huayuan Machinery).
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Produzione gelato Situata in una zona strategica per la logistica in Cina, la Wuxi Danxiao Machinery produce impianti industriali per il gelato, dagli impianti di surgelazione ai tunnel di estrusione e surgelazione, macchine per il riempimento di coni gelati, macchine rotative per gelati su stecco e altre unità accessorie per la realizzazione di linee complete, fra cui moduli di miscelazione, omogeneizzazione e serbatoi, fino alle confezionatrici.
LINEE DI LAMINAZIONE E PRODOTTI DA FORNO Dopo anni di sviluppo, Zline è cresciuta fino a diventare il più grande produttore di linee di laminazione industriale in Cina e, oggi, con due filiali interamente di proprietà, sta ampliando la sua gamma di produzione con linee di panificazione industriali, impianti per la produzione di croissant o per pizza e pane arabo.
Macchina rotativa RXGJ-6 per gelati su stecco (Wuxi Danxiao).
Impianti per dolci La Shanghai HG Food Machinery produce macchine e linee complete per torte, biscotti e snack di patata ricostituiti. Ricordiamo a titolo di esempio la linea completamente automatica per tortine sandwich soffici farcite a lunga conservazione, a base di pastelle morbide a base di uova e farina. Questi impianti miscelano, colano e cuociono l’impasto, raffreddano la tortina, la rigirano e farciscono, ad esempio con creme al cioccolato o alla fra-
Componente della linea completamente automatica per tortine sandwich farcite (Shanghai HG Food Machinery).
gola, garantendo un elevato livello di automazione, elevata produttività e lavorazione igienica.
Linee per prodotti dolciari La cinese Ningbo D&R Machinery produce linee per caramelle morbide e dure, gelatine, lecca-lecca, cioccolatini e tavolette di cioccolato. Ne è un esempio la linea di stampaggio per caramelle dure DRHF, comprensiva di sistema di pesata e scioglimento automatico, cuocitore a microfilm o
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sottovuoto rotativo, tavola di raffreddamento, cilindri in batch, dimensionatore del cordone, formatrice e tunnel di raffreddamento. Macchina ad alta automazione e produttività, realizza caramelle di bell’aspetto trasparenti, alla frutta, ripiene con centri liquidi o in polvere e altre ancora.
Caramelle dure ottenibili con la linea formatrice DRHF (D&R Machinery).
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Accessori per panificazione e pasticceria Pansystem produce attrezzature professionali per panifici e pasticcerie artigianali e industriali caratterizzate da durata ed efficienza. Fanno parte della gamma teglie, carrelli e stampi da forno, realizzati con i più alti standard qualitativi, sia in termini di produzione che di servizio, collaborando a stretto contatto con il cliente per garantire prodotti completamente personalizzati.
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Linee stampaggio cioccolato TSW Industries opera nel settore dei macchinari per la lavorazione e il packaging di generi alimentari e beni di largo consumo, offrendo una gamma che spazia dagli impianti di stampaggio per il cioccolato a sistemi di confezionamento primario, secondario e terziario. Le linee di stampaggio cioccolato Chococompact, ad esempio, trovano applicazione nella produzione di articoli in cioccolato pieni, cavi o ripieni, realizzati con metodo tradizionale o one shot. Si caratterizza-
no per la scarsa manutenzione, bassi consumi e massima accessibilità per la pulizia. Il telaio dell’impianto è separato in due livelli da una superficie di lavoro in acciaio inossidabile. La sezione inferiore ospita tutte le utenze realizzate in tubolare d’acciaio, e presenta supporti per il livellamento a pavimento, mentre la sezione superiore ospita tutte le stazioni di processo e i gruppi di movimento dello stampo. È possibile montare diversi sistemi di colatura, a seconda dei prodotti da realizzare.
Produzione latte in polvere Edelmak è un’azienda turca fondata nel 2009 da operatori con un’esperienza trentennale nel settore alimentare che costruisce macchine e impianti chiavi in mano, concepiti per offrire standard igienici e qualitativi elevati a prezzi interessanti. Per quanto riguarda la produzione di latte in polvere, ad esempio, la gamma produttiva comprende essiccatori di diverso genere, pastorizzatori e scambiatori di calore, unità di condensazione e purificazione, serbatoi, pompe, confezionatrici industriali, con la possibilità di realizzare macchine o pezzi di ricambio su misura.
LAVORAZIONE E TRASFORMAZIONE DEL LATTE
Carrello per forni (Pansystem).
Fondata nel 1986, la Türköz si è specializzata nella lavorazione del latte, con una gamma che spazia dai serbatori di stoccaggio e refrigerazione a sistemi di pastorizzazione, scambiatori di calore, impianti per yogurt, burro e formaggi, fino agli impianti per il lavaggio CIP ispirati alle tecnologie più recenti. Negli anni ha anche inaugurato una sezione per la produzione di pastorizzatori tubolari o a piastra per il trattamento i succhi e polpa di frutta e miele.
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Sterilizzatore a radiofrequenza A Gulfood Manufacturing ha esposto anche FBR Elpo, considerata leader nella realizzazione di linee, impianti e riempitrici asettiche, automatiche e semiautomatiche, semplici nell’uso e di grande qualità costruttiva. A completamento della gamma di sterilizzatori esistenti, FBR Elpo produce la nuova versione di sterilizzatore a radiofrequenza “Elettra”, dove il sistema a radiofrequenza è ideale per migliorare ed ottimizzare il trattamento di prodotti particolarmente delicati per colore e caratteristiche organolettiche, nonché per la lavorazione di prodotti con pezzi. Con la sterilizzazione a radiofrequenza, il prodotto trattato non viene scaldato dall’esterno, ossia per conduzione per mezzo del calore dell’acqua, ma direttamente dall’interno, assicurando numerosi vantaggi, tra cui la riduzione dei tempi di lavorazione e il man-
Sterilizzatore a radiofrequenza “Elettra” (FBR Elpo).
tenimento delle caratteristiche del prodotto. A differenza dei sistemi tradizionali, la tecnologia a radiofrequenza può essere applicata anche allo scongelamento di prodotti in pezzi, da destinare a successive lavorazioni, garantendo la consistenza e la struttura della materia prima lavorata ed evitando così qualsiasi tipo di danneggiamento.
Lavorazione del cacao e del caffè Rasco Mac è il marchio scelto dalla Al Riyada, società degli Emirati Arabi Uniti, leader nella produzione di macchine e impianti per la tostatura e la macinazione di caffè e cacao, per il lancio sul mercato dei suoi prodotti, fra cui figurano linee per la lavorazione di cioccolato, caffè e frutta a guscio concepite per soddisfare
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rigorosi requisiti tecnologici e qualitativi. Gli investimenti effettuati nel settore di ricerca & sviluppo, design creativo, software e pezzi di ricambio hanno portato l’azienda ad esportare i suoi prodotti nei Paesi del Golfo e in Europa.
Tale tecnologia può essere inoltre utilizzata in sostituzione dei classici trituratori meccanici, che richiedono maggiore manutenzione e assistenza, a causa dell’eccessiva usura dei meccanismi dediti alla triturazione. Anche lo sterilizzatore “Elettra” con sistema a radiofrequenza può essere abbinato a tutte le riempitrici asettiche prodotte da FBR Elpo.
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Miscelatore discontinuo a nastro tubolare Il miscelatore discontinuo a nastro tubolare WBN di MAP, divisione Wamgroup, grazie al lento movimento dell’albero rotore con spire contrapposte, è la soluzione ideale per una massima qualità di mescolazione dei prodotti delicati, le cui proprietà fisiche vengono perfettamente conservate. I miscelatori a nastro discontinui WBN sono costituiti da un albero rotore con spire contrapposte alloggiato in una camera di
miscelazione tubolare. Sono completi di una bocca di carico centrale o lungo tutta la lunghezza della camera, una bocca di scarico centrale e una bocca di sfiato, due piastre di chiusura delle estremità della camera per l’alloggio dei supporti di estremità completi di gruppo di tenuta albero regolabili, e una motorizzazione completa di trasmissione. Per quanto riguarda il funzionamento, la spira esterna convoglia il
Miscelatore discontinuo a nastro tubolare WBN (MAP-Wamgroup).
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materiale dai due lati verso il centro, mentre la spira interna trasferisce il materiale ai lati, producendo una sorta di miscelazione convettiva che consente una delicata miscelazione dei prodotti in tempi relativamente brevi (5-15 min.). I miscelatori a nastro discontinui WBN, con una capacità di 1020.000 litri/batch, trovano applicazione nella lavorazione di materiali polverosi secchi in genere e liquidi e paste a bassa viscosità. Si caratterizzano per la costruzione della camera di mescolazione extra-pesante in acciaio al carbonio o acciaio inossidabile 304 L/316 L, la finitura superficiale mediante satinatura, lucidatura a specchio o sabbiatura, la bocca di carico totale per caricamento da tramoggia o multiple bocche di carico circolari e i supporti di estremità completi di vari tipi di tenuta con l’opzione di insufflaggio ad aria o ad azoto. Queste macchine promettono bassa manutenzione, lunga durata, potenze adattate all’applicazione ed esperienza nella mescolazione e collaudi. Come optional possono montare accessori per additivazione liquidi, preleva campioni pneumatico, quadro elettrico pneumatico e camicia di riscaldamento/raffreddamento della camera di mescolazione.
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Bobina di rilevamento metalli Vistus RS: rilevamento massimo dei metalli con un ingombro minimo Il sistema di rilevamento dei metalli per prodotti in caduta libera Vistus RS di Minebea Intec, consente di effettuare ispezioni affidabili di corpi estranei metallici. Il prodotto è facilmente integrabile negli impianti grazie alla ridotta altezza di installazione e fornisce, insieme ai terminali Vistus, una soluzione di rilevamento in grado di garantire la qualità del prodotto e una produzione efficiente. La purezza dei materiali utilizzati, nonché la qualità dei prodotti, saranno sempre più fattori determinanti nel processo di produzione. Ma come si può garantire l’integrazione di un punto di controllo critico, come il rilevamento dei metalli, quando è disponibile poco spazio? Con un’altezza inferiore ai 100 mm, la nuova bobina circolare Vistus RS è così compatta che può essere inserita senza problemi dietro gli impianti di produzione esistenti. In settori come l’industria della lavorazione della plastica, o l’industria alimentare, chimica e cosmetica, dà un contributo importante, impedendo anche alle particelle metalliche più piccole di entrare nel flusso di prodotto in caduta durante il processo di produzione. Bobina di rilevamento metalli Vistus RS: compatta, affidabile e robusta La versatilità della nota serie Vistus garantisce che le esigenze dei clienti siano soddisfatte in ogni circostanza. L’elevata sensibilità al rilevamento della bobina rotonda compatta, rende il sistema di rilevamento dei metalli a caduta libera ideale
per l’uso nella garanzia della qualità e assicura che il prodotto contribuisca in modo significativo al controllo statistico dei processi. Durante la caduta del flusso di prodotto, il Vistus RS rileva in modo affidabile la presenza di oggetti estranei in metallo ferroso e non ferroso, come ad esempio l’acciaio inox, il rame o l’ottone. La Vistus RS è adatta per l’uso in vari settori, come l’industria della lavorazione della plastica, così come l’industria dei pneumatici, dei prodotti chimici, farmaceutici e della cosmesi. L’alloggiamento è realizzato in acciaio inossidabile e offre protezione contro la polvere e l’umidità, pari a IP 69. Terminale Vistus E: controllo intuitivo ad un prezzo accessibile Per avere tutti i dati disponibili a colpo d’occhio, si consiglia di utilizzare uno dei terminali Vistus. Sono disponibili vari modelli, che offrono la soluzione appropriata per qualsiasi applicazione. Tutti i modelli sono dotati di un impressionante touchscreen da 5,7” e di un’interfaccia riprogettata, estremamente intuitiva e facile da usare
Vistus RS inizia con diametri standard di 100 e 150 millimetri. La bobina rotonda è combinata con la collaudata serie di terminali Vistus.
“Con la Vistus RS, stiamo dimostrando che stiamo rispondendo con un prodotto idoneo ai crescenti requisiti di qualità in settori non alimentari, come l’industria dello stampaggio a iniezione di plastica. Mobilità elettrica, tecnologia medica e altri stanno già definendo standard elevati per proteggere i clienti finali. Nonostante la massima velocità di produzione, è richiesta un’elevata efficienza – conferma il Product Manager Dr. Thorsten Vollborn –. Con questa soluzione di ispezione, garantiamo la massima qualità del prodotto con un requisito di spazio minimo”. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.minebeaIntec.com.
Il terminale Vistus E: la soluzione efficiente con tutte le opzioni e interfacce.
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Mototamburi con certificazione EHEDG sul rispetto dei più elevati requisiti di igiene Dopo numerosi test per applicazioni igieniche industriali l’EHEDG (European Hygienic Engineering & Design Group) ha certificato l’attuale piattaforma di mototamburi di Interroll, una conferma ufficiale che fornisce all’industria alimentare una soluzione di azionamento compatta, potente e a risparmio energetico per il flusso di materiale rispettosa dei più elevati standard di igiene. Con la certificazione EHEDG Classe 1 le soluzioni di azionamento Interroll offrono un comprovato valore aggiunto, soddisfacendo i requisiti igienici più stringenti, ridu-
cendo significativamente il rischio di contaminazione e rendendo molto facile la pulizia degli impianti. Inoltre, il design igienico dei Mototamburi Interroll è una caratteristica standard e non deve essere raggiunto attraverso costose modifiche di progettazione nei rispettivi progetti in cui vengono utilizzati. Oltre alla certificazione EHEDG per uso igienico, i Mototamburi Interroll soddisfano anche i requisiti sui materiali del Dipartimento dell’Agricoltura/Food and Drug Administration degli Stati Uniti e il Regolamento UE EG 1935/2004
I mototamburi certificati Classe 1 EHEDG riducono significativamente il rischio di contaminazione e facilitano la pulizia (Interroll).
per l’utilizzo nell’industria alimentare. Come soluzioni di azionamento compatte per applicazioni industriali, essi dispongono anche di sistemi di tenuta che rispettano lo standard IP66 e IP69k. Infine, oltre ai vantaggi igienici, i Mototamburi Interroll sono estremamente efficienti durante il funzionamento: riducono il consumo di energia e i tempi di pulizia, fino ad un 30% rispetto alle soluzioni convenzionali.
Track con protezione IP69K per ambienti igienici sistenti chimicamente, e non conB&R presenta la variante IP69K corrosione. La carena in acciaio sentono la penetrazione di partidel sistema di trasporto intelligente inossidabile permette di impiegacelle o fluidi all’interno dei carrelli ACOPOStrak, che consente di sotre questo sistema per il trasporto di o dei binari lungo i quali scorrono. toporre il track a lavaggi con acqua prodotti corrosivi e di operare imAnche i magneti dei carrelli sono in pressione fino a temperature di merso in ambienti difficili con atcompletamente protetti contro i la80°C, rendendolo ideale per l’uso in mosfere corrosive o saline. Tutte le vaggi ad alta pressione. applicazioni alimentari e farmaceusuperfici del track sono, infatti, reCon la versione IP69K tiche con i più alti requisiti dell’ACOPOStrak, B&R fordi lavabilità. Inoltre, il nuonisce la convenienza delvo track è completamente la produzione di massa anprotetto dalla polvere, per che con lotti di dimensione cui è perfetto per le appliunitaria – oggi anche per le cazioni nel packaging priindustrie con stringenti remario. In installazioni comquisiti igienici. ACOPOStrak plesse ACOPOStrak può può essere espanso sempliessere tranquillamente imcemente aggiungendo nuopiegato in zone sia aride vi moduli, qualora si volesche umide. sero aggiungere stazioni di I carrelli e i segmenlavorazione. Questo renti della nuova variante del de le macchine adattabili a track sono in acciaio inosqualsiasi cambio di produsidabile e saldati in modo La nuova versione IP69K dell’ACOPOStrak è lavabile ad alta pressione zione, in ogni momento. da sigillare e resistere alla ed è inoltre completamente protetta dalla polvere (B&R).
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Pad. B3 – Stand 183
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Tecnologia radar per garantire la massima efficienza delle friggitrici Vega – leader a livello mondiale nella produzione di sensori per la misura di livello, soglia di livello e pressione, nonché di strumenti e software per l’integrazione nei sistemi di controllo di processo – ha fornito a un’importante azienda internazionale specializzata nella produzione di pasti pronti e bevande una soluzione innovativa per ottimizzare una fase decisiva nella produzione di tortilla chips, un processo in cui le friggitrici giocano un ruolo chiave. Infatti, per ottenere e mantenere la massima qualità del prodotto è necessaria la perfetta interazione di temperatura, tempo di frittura e livello dell’olio. Inoltre, anche piccoli miglioramenti possono consentire risparmi energetici. La tecnica di misura radar di Vega era già impiegata nello stabilimento del produttore per il monitoraggio del processo di cottura del mais in grossi bollitori. La temperatura ideale della friggitrice è di 186°C. Al suo interno si possono formare depositi di olio o di altre sostanze estranee. La densità e le caratteristiche dielettriche dell’olio variano con il variare della temperatura e l’accumulo di impurità. La precisione della misura è quindi essenziale, poiché una quantità eccessiva o insufficiente di olio causa oscillazioni indesiderate della temperatura. Il campo di misura di livello, che si svolge in un recipiente di riferimento posto su un lato della vasca di friggitura, è di 220 mm, dove ogni millimetro corrisponde a 100 L di olio. La misura deve essere eseguita sull’intero campo, sia nel corso dell’aggiunta e del riscaldamento dell’olio, sia nel corso dell’esercizio a pieno regime.
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Per garantire la massima efficienza e sicurezza, nelle friggitrici l’adduzione di calore viene regolata costantemente. Inizialmente, gli ingegneri hanno cercato di eseguire la misura di livello con un sensore radar ad onda guidata, ma questo principio di misura ha presto evidenziato i suoi limiti fisici nel caso di prodotti con cattive caratteristiche di riflessione (prodotti a base di olio), in serbatoi di piccole dimensioni. Per garantire una misurazione precisa è stato quindi adottato un sensore radar Vegapuls 64 a 80 GHz, in grado di misurare il livello dell’olio con precisione millimetrica senza risentire minimamente delle variazioni dielettriche. La straordinaria focalizzazione consente la misura precisa del livello sull’intero campo di misura nel piccolo recipiente di riferimento, senza interferenze dei collegamenti laterali o delle variazioni dielettriche.
Grazie al miglior controllo, il Vegapuls 64 ottimizza i consumi di energia e olio per la produzione di tortilla chips.
In questa applicazione il sensore, caratterizzato da piccoli attacchi di processo per l’agevole installazione in serbatoi piccoli o in spazi angusti, grazie al miglior controllo ottimizza i consumi di energia e olio, oltre alla disponibilità dell’impianto, in quanto senza usura e manutenzione grazie al metodo di misura senza contatto.
Il sensore radar Vegapuls 64 riconosce il livello dell’olio con precisione millimetrica, senza risentire minimamente delle variazioni dielettriche.
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Motore a risparmio energetico per applicazioni soggette a lavaggio Alla recente edizione SPS 2019 di Norimberga Nord Drivesystems – In Italia Nord Motoriduttori – ha presentato il nuovo motore sincrono IE5+ con un’efficienza energetica significativamente più elevata, che può essere fornito senza ventilatore e con superfici molto lisce. Inoltre, può essere combinato con il trattamento superficiale nsd tupH, ed è quindi particolarmente adatto per l’uso nell’intralogistica e nelle applicazioni soggette a lavaggio. Il motore sincrono a magneti permanenti ad alta efficienza energetica di ultima generazione ha perdite notevolmente inferiori rispetto all’attuale serie IE4. Il motore a superficie liscia, senza ventilazione, raggiunge la sua elevata efficienza, che a volte è significativamente superiore alla classe di efficienza IE5, attraverso un’ampia gamma di coppia – ed è particolarmente adatto per il funzionamento nel regime a carico parziale. Il compatto motore IE5+ offre un’elevata densità di potenza in uno spazio di installazione minore e verrà inizialmente introdotto in una taglia per gamme di potenza da 0,25 a 1,1 kW con coppia continua da 1,6 a 4,8 Nm e velocità da 0 a 2.100 min-1. Il motore può essere montato direttamente secondo le norme NEMA o IEC. Il concetto del motore verrà gradualmente esteso con ulteriori taglie e potenze. Come anticipato sopra, può essere fornito in opzione con il trattamento superficiale nsd tupH e la classe di protezione IP69K, un’eccellente protezione contro la corrosione per riduttori, motori a superficie liscia, inverter e avviatori di mo-
tori in involucri in alluminio pressofuso ottimizzati per il lavaggio, risultando quindi deale per l’uso in ambienti sensibili all’igiene e severi. Gli azionamenti sono facili da pulire e ampiamente resistenti ad acidi e alcali. È anche possibile usare sistemi di pulizia ad alta pressione o applicare mezzi aggressivi. I motori a superficie liscia, senza ventilazione, prevengono infatti la diffusione dei germi e hanno un funzionamento molto silenzioso. Opzionale anche un freno meccanico integrato, mentre fa parte della dotazione di serie un encoder integrato.
I nuovi motori sincroni IE5+ sono adatti per l’uso nell’intralogistica e nelle applicazioni soggette a lavaggio come soluzione di sistema con riduttori e inverter (Nord Motoriduttori).
Il nuovo motore IE5+ può essere combinato con riduttori ed elettronica di azionamento Nord in un sistema modulare e sarà disponibile dal secondo trimestre del 2020.
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Nuovo impianto di confezionamento formaggi per una maggiore produttività
Jermi Käsewerk è un’azienda tedesca con 120 anni di storia che, nata con la produzione di formaggio e burro per la popolazione locale, si è sviluppata nel corso di quattro generazioni e oggi conta 370 dipendenti ed è attiva a livello internazionale. Mantenendo la sua sede a Laupheim-Baustetten presso Ulma, in Germania, Jermi produce specialità proprie con formaggio fuso e fresco destinate alla vendita, alla ristorazione e all’industria alimentare. Alla Jermi una parte importante della produzione è rappresentata dall’imballaggio in cartoni di blister di plastica contenenti formaggio a fette per i supermercati. I blister
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confezionati di 250 o 400 grammi di formaggio, come i noti Gouda, Tilsiter, “Butterkäse” o Edam, vengono imballati in espositori con pattelle estraibili sulla parte anteriore. I discount si servono molto spesso di questo tipo di scatole molto pratiche perché sono veloci da riporre sugli scaffali da dove i clienti possono prelevare facilmente le confezioni salva-freschezza. Per poter rispondere meglio alla grande richiesta, la Jermi ha deciso di raddoppiare la produzione investendo in un impianto di confezionamento efficiente in grado di inserire i blister di plastica nell’imballaggio secondario in modo completamente automatico.
La sfida: un prodotto di altezza variabile I formaggi con tanti buchi presentano tuttavia una particolare caratteristica: per avere in ogni scatola lo stesso peso di prodotto si deve adattare il numero di fette di formaggio in ogni confezione salva-freschezza. Le fette con tanti buchi hanno bisogno di più volume a fronte dello stesso peso. Per questo motivo le altezze delle confezioni di plastica termoformate sono diverse. Inoltre, i blister contenenti fette di formaggio con tanti buchi si gonfiano e fanno entrare una quantità maggiore di gas per l’atmosfera protettiva che si espande. Con l’im-
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pianto utilizzato precedentemente dalla Jermi accadeva che nelle scatole venissero inserite a volte troppe e a volte troppo poche confezioni di formaggio. La richiesta era quindi che il nuovo impianto fosse in grado di inserire sempre lo stesso numero di blister in una scatola e allo stesso tempo incrementare sensibilmente la portata del confezionamento automatizzando completamente il processo. Considerate le sfide tecnologiche da affrontare, la Jermi si è rivolta alla Gerhard Schubert. Il problema delle altezze variabili del prodotto è stato risolto sviluppando dei pre-raggruppamenti speciali eseguiti dai robot pick-and-place che impilano i blister nelle cassette apposite su un Transmodul. Le pile di blister di plastica vengono poi inserite in appositi vassoi e contemporaneamente compresse. Durante l’inserimento del coperchio nella scatola un robot compatta ulteriormente i blister, permettendo così di sfruttare al massimo lo spazio nell’imballaggio finale. Viene inoltre assicurato che ogni scatola contenga lo stesso numero di blister. Il vantaggio di cui beneficia Jermi grazie a questo nuovo processo con pre-raggruppamento speciale è decisivo: con lo stesso spazio può ora essere trasportato circa il 10% in più di prodotti da presentare alla vendita, con la possibilità di inserire un ulteriore strato di blister nella scatola espositore. La Schubert ha dotato l’impianto di confezionamento di un’ulteriore particolarità: oltre a imballare cartoni contenenti solo un tipo di prodotto, la macchina TLM imballa anche i blister in cassette di plastica. Questi blister sono destinati all’imballaggio manuale in pacchi
misti e nel frattempo vengono conservati nelle celle frigorifero. Anche questo impianto offre la flessibilità tipica delle macchine Schubert e se necessario possono essere lavorati fino a 13 formati.
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le vengono prelevate dal magazzino e formate. I robot F4 prelevano i blister con il formaggio dal nastro di alimentazione e li mettono nelle cassette predisposte sul Transmodul. Da lì i robot F2 pre-
Le confezioni di formaggio pre-raggruppate sfruttano completamente lo spazio nelle scatole espositore (Gerhard Schubert).
Macchina compatta, tecnologia completamente automatica L’impianto d’imballaggio compatto TLM che Schubert ha sviluppato per Jermi è composto da cinque macchine parziali. Nell’impianto sono integrati due percorsi Transmodul. Su di uno i prodotti vengono pre-raggruppati, mentre l’altro trasporta i cartoni espositori. Mentre le confezioni di formaggio scorrono nell’impianto, le scato-
levano le confezioni di formaggio pre-raggruppate e le inseriscono nell’espositore inclinato. Per poter poi applicare dall’alto i coperchi nelle scatole display, un robot allontana i blister dalle pareti posteriori attraverso due appositi ritagli nel retro del cartone. Il nuovo impianto TLM di Schubert, installato in un capannone costruito apposta, permette ora alla Jermi di avvalersi di una produzione estremamente efficiente, performante e flessibile.
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Impianti d’imballaggio automatizzati con controllo remoto della produzione
Senzani Brevetti, realtà consolidata a livello internazionale nel settore dell’imballaggio automatico, risponde alle principali richieste del mercato con nuove soluzioni incentrate su efficienza, risparmio energetico e prestazioni elevate. Tramite la collaborazione con Schneider Electric, azienda leader nella fornitura di soluzioni digitali per la gestione dell’energia e l’automazione, per l’efficienza e la sostenibilità, Senzani è infatti in grado di offrire macchinari sempre più innovativi, come nel caso di una recente realizzazione per un’importante realtà del mondo del food. La soluzione progettata – un’astucciatrice IVFB10 per il confezionamento di pasta – coniuga infatti performan-
ce elevate, design compatto (grazie ad armadi elettrici ridotti) e sicurezza integrata; questo tramite la piattaforma e l’architettura EcoStruxure di Schneider Electric. In termini di prestazioni, le soluzioni Senzani possono infatti integrare il Digital Service attraverso soluzioni App&Analytics di realtà aumentata che consentono ai manutentori di incrementare l’efficienza e ridurre i tempi di diagnostica e la risoluzione di anomalie; di visualizzare e accedere in tempo reale tramite l’utilizzo di un tablet ad allarmi, variabili critiche, documentazione di macchina, video tutorial, procedure guidate di manutenzione, pagine web, istruzioni e diagrammi, dando all’utente finale tutti gli strumenti
Astucciatrice IVFB10 Senzani realizzata secondo la piattaforma e l’architettura EcoStruxure di Schneider Electric.
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per scalare, evolvere e trasformare il proprio processo produttivo. Inoltre, la modularità delle soluzioni Schneider Electric permette di creare architetture in cui il riutilizzo di moduli flessibili velocizza i tempi di commercializzazione e messa in servizio presso i clienti, con un’evidente riduzione dei tempi di consegna. Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, inoltre, macchine come questa sono in grado di gestire in maniera efficiente il consumo di energia, attraverso l’utilizzo di elettronica PacDrive3 di Schneider Electric che coniuga motori brushless ad altissima efficienza energetica con drive capaci di riutilizzare l’energia che normalmente andrebbe dissipata e quindi perduta. Inoltre, Senzani ha potuto integrare sulla macchina power meter in grado di rilevare i consumi, ma anche di sfruttare i dati energetici per segnalare eventuali anomalie sfruttando librerie dedicate. In questo modo, le soluzioni dell’azienda diventano ancora più capaci di contribuire in modo decisivo al raggiungimento degli obiettivi di OEE dei clienti e di consentire un monitoraggio integrato e accurato sul consumo di energia e risorse nelle linee produttive. A questi aspetti innovativi si aggiungono infine, per la diagnostica, sistemi di videosorveglianza che, come in questo caso, consentono di monitorare costantemente le zone più “critiche” del processo produttivo e di rintracciare rapidamente, anche da remoto, l’origine del problema in caso ad esempio di fermo macchina, ecc. Come dimostrano anche realizzazioni come questa, Senzani è divenuta sempre più un partner a livello progettuale, oltre che un consulente per lo sviluppo del cliente, in grado di fornire impianti completi e automatizzati, che vadano incontro alle differenti esigenze produttive.
ULMA presenta una rivoluzionaria ® applicazione per i suoi impianti FLOW-VAC
Riduce costi Incrementa la produttività Si rivolge all’industria della carne
FV35 SD FLOW-VAC® con sistema di trasferimento e campana del vuoto
ULMA Packaging ha sviluppato un sistema tanto semplice quanto ingegnoso per automatizzare l’alimentazione alla campana del vuoto da entrambi i lati. Le confezioni si saldano solamente ad un’estremità e si preparano per essere trasferite automaticamente al nastro buffer che precede la campana. Il sistema di trasferimento a 90 gradi accoppia le buste verso il buffer in modo tale che si possano utilizzare contemporaneamente le due barre di saldatura della
campana del vuoto. Se il prodotto non è sufficientemente piccolo per essere accoppiato, automaticamente il sistema lo rileva e lo carica singolarmente. Questo sistema automatico incrementa la produttività e riduce i costi di produzione. Si rivolge specificatamente all’industria della carne, nella quale ULMA Packaging ha già introdotto questo sistema di confezionamento FV con un successo globale.
ULMA Packaging Via dell’Artigianato n. 2 – 29010 Gragnano Trebbiense – Piacenza Tel. :00340523788447 info@ulmapackaging.it – www.ulmapackaging.it
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Le principali tendenze dell’imballaggio ecologico in Oriente Una nuova indagine di GlobalData dedicata alla regione Asia Pacifico (APAC) rivela che il settore del packaging ha subito una trasformazione significativa negli ultimi dieci anni e continua a evolversi. In que-
sto contesto, i produttori di alimenti e bevande stanno esplorando nuove strategie in linea con il desiderio dei consumatori di condurre uno stile di vita rispettoso dell’ambiente, sostenibile e più igienico.
Fiducia e trasparenza L’indagine di GlobalData condotta nell’ultimo trimestre del 2018 rivela che il 68% dei consumatori nella regione APAC è sempre o spesso influenzato da quanto un prodotto sia affidabile o privo di rischi. Conseguentemente, i produttori di alimenti e bevande si stanno creando una nicchia attraverso una serie di criteri che vanno dall’affrontare le inefficienze della catena di fornitura all’investire in programmi mirati di campionamento e prova, alla realizzazione di audit contro le frodi per migliorare la soddisfazione dei consumatori.
Innovazione e differenziazione Sicurezza e qualità stanno trainando una grande innovazione nel settore del packaging per i prodotti di consumo. In un qua-
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dro in cui i consumatori mostrano di preferire prodotti con claim che si riferiscono alla semplicità e alla genuinità, con etichette chiare e imballaggi rispettosi dell’ambiente, i produttori si stanno concentrando sul miglioramento dell’etichettatura attraverso l’utilizzo di espressioni quali “da commercio equo-solidale” o fonte alternativa di nutrienti (come le carni vegane) e l’innovazione che va oltre la plastica, assicurando che i materiali utilizzati sono completamente riciclabili. Il sondaggio di GlobalData condotto invece nel terzo trimestre di quest’anno rivela che il 69% dei consumatori della regione APAC cerca sostenibilità negli imballaggi, mentre il 71% li vuole riutilizzabili. Ad esempio, nel 2019, Chr. Hansen ha lanciato i coloranti naturali Fruitmax Reds a base di patata dolce Hansen, con colori che vanno dal rosso, all’arancio al giallo che possono essere chiaramente e facilmente segnalati nell’elenco degli ingredienti.
Benessere etico Dal sondaggio di GlobalData del quarto trimestre 2018 emerge che il 65% dei consumatori della regione Asia-Pacifico è sempre o spesso influenzato dall’impatto dei prodotti sulla salute e sul benessere. Di conseguenza, i produttori mantengono come priorità l’alta qualità degli ingredienti e passano a materiali di imballaggio biodegradabili per soddisfare questi aspetti. Ad esempio, in Cina, il succo di mela e banana NFC Nongfushanquan viene proposto in una bottiglia trasparente da 300 mL con etichetta stampata che indica una formulazione senza acqua, zucchero e additivi aggiunti.
Imballaggio intelligente La tecnologia non ha solo creato opportunità di impegno con i consumatori per le aziende, ma consente anche loro di tracciare i propri prodotti lungo tutti i pas-
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saggi della catena di approvvigionamento, di prevenire la presenza di articoli contraffatti nella filiera, di ottenere feedback in tempo reale sui prodotti e altre informazioni di marketing misurabili. Di conseguenza, i produttori hanno iniziato a coinvolgere i consumatori attraverso un packaging intelligente, offrendo strumenti e app con uno scanner di codici a barre che consente di tracciare gli ingredienti tossici e utilizzando strumenti software per creare identità digitali per i prodotti. Nell’area APAC, Paesi come Corea, Giappone e Cina hanno già adottato codici QR integrati negli imballaggi per colmare il divario tra il mondo fisico e quello digitale. Ad esempio, il produttore svizzero di imballaggi intelligenti ScanTrust ha collaborato con la Cambio Coffee di Shanghai per sviluppare funzioni di tracciabilità abilitate da blockchain per i suoi prodotti e applicazioni mobili esistenti, utilizzando un codice QR a prova di copia.
NESTLÉ E L’UNIVERSITÀ DI NAPOLI INSIEME PER IMBALLAGGI PIÙ SOSTENIBILI È stata recentemente avviata una nuova collaborazione fra Nestlé e l’Università Federico II di Napoli nell’ottica di identificare strategie innovative per l’adozione di nuovi packaging sostenibili attraverso l’identificazione di strategie innovative di nuovi materiali polimerici, la messa a punto di nuovi materiali eco-friendly di confezionamento più idonei alla conservazione di alimenti al fine di preservarne proprietà organolettiche, nutrizionali e salutistiche, e, infine, lo sviluppo di processi produttivi già esistenti utilizzando gli attuali impianti di confezionamento. La collaborazione nasce dall’impegno preso da Ne-
stlé che punta a rendere il 100% dei suoi imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025. In Italia, Nestlé ha già raggiunto il 95% di materiale riciclabile all’interno dei packaging dei propri prodotti, trovandosi perfettamente in linea con gli obiettivi. In questa direzione, l’Università mette a disposizione il Dipartimento di Scienze Chimiche, un centro d’eccellenza nel campo della scienza dei polimeri, che dispone delle risorse e del know-how necessari per svolgere attività di ricerca scientifica nel campo dello sviluppo di materiali polimerici innovativi.
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Nuove tecnologie e bioplastiche alternative promuovono la crescita del mercato
Una recente indagine condotta dall’analista Frost & Sullivan sul mercato degli imballaggi in plastica flessibile rivela opportunità di crescita promettenti nei prossimi quattro anni. Il cambiamento delle preferenze dei consumatori e l’evoluzione del mercato al dettaglio hanno aumentato la domanda di imballaggi flessibili con caratteristiche come un maggior tempo di conservazione, praticità e facilità d’uso. La crescente necessità di opzioni innovative di imballaggi di questo tipo in grado di soddisfare gli standard di riciclabilità, normativi e di sostenibilità sono ulteriori fattori che aumentano le redditizie opportunità di espansione del merca-
to. Secondo Frost & Sullivan il mercato globale degli imballaggi in plastica flessibile genererà ricavi per 172,29 milioni di dollari dal 2018 al 2023 con un CAGR costante del 3,2% nel quinquennio. A causa delle attuali pressioni normative, dei consumatori e ambientali, i produttori stanno orientando le proprie strategie verso la circolarità e hanno sfruttato le nuove tecnologie plastiche per sviluppare soluzioni riciclabili e sosteni-
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bili che includano proprietà specifiche come la barriera a ossigeno, umidità e luce, la resistenza chimica e alla punturazione e l’apertura facilitata. Altre aree di interesse chiave per i produttori includono lo sviluppo di bioplastiche alternative come il succinato di polibutilene e il biopolipropilene, anche se dovranno essere esaminati fattori competitivi come il prezzo e lo smaltimento delle bioplastiche per garantirne un utilizzo efficace. Dal punto di vista delle zone geografiche, l’Asia-Pacifico dovrebbe essere la regione con il tasso di crescita più elevato durante il periodo di previsione in virtù del numero crescente di famiglie a doppio reddito. Mentre il Nord America si trova ad affrontare la forte concorrenza dei mercati emergenti e dovrebbe registrare una crescita media, ci si attende che le normative europee in materia di riciclabilità e sostenibilità delle materie plastiche utilizzate negli imballaggi influenzeranno questa regione. La costante crescita della classe media in Asia-Pacifico è destina-
ta a rappresentare il driver principale della domanda di plastica flessibile grazie ai bassi costi di produzione. Inoltre, l’aumento dei consumatori che utilizzano piattaforme di e-commerce porterà a un maggiore utilizzo di imballaggi in plastica flessibile legati alla spedizione dei prodotti. Dal punto di vista della concorrenza, la base di approvvigionamento è frammentata, dove le multinazionali svolgono un ruolo dominante nella maggior parte delle regioni e i primi cinque player principali coprono poco meno del 30% del mercato. Per ottenere un vantaggio competitivo, secondo Frost & Sullivan gli operatori dovrebbero emulare aziende innovative come Amcor, Berry, Huhtanaki e Mondi e proporre innovazioni di prodotto volte alla sostenibilità, a una maggiore praticità per i consumatori e ad una maggiore riciclabilità. Ulteriori opportunità di crescita potrebbero derivare dall’ampliamento degli impianti di produzione in regioni emergenti come l’Asia-Pacifico, dove si prevede che
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la domanda di imballaggi in plastica flessibile aumenterà per effetto della crescente necessità di questi prodotti nelle applicazioni finali. Ulteriori fattori sono l’introduzione di prodotti che promuovono un minore utilizzo delle risorse naturali, producono meno rifiuti, migliorano la durata di conservazione e sono economicamente convenienti, e l’aumento delle capacità produttive per soddisfare la crescente domanda di alimenti confezionati come piatti pronti, cibi surgelati, snack e miscele per torte. Nonostante le significative prospettive di espansione del merca-
to, la durabilità e la longevità della plastica implicano notevoli sforzi per degradarla, e la plastica flessibile utilizzata per sacchetti della spesa, pellicole e involucri finisce nelle discariche o negli oceani. Inoltre, i rifiuti plastici possono anche avere un impatto sulla salute umana entrando nella catena alimentare. Questo, a sua volta, ha esercitato pressioni su aziende e produttori affinché trovassero soluzioni praticabili, migliorando il tasso di riciclaggio o concentrandosi sulla produzione di alternative alla plastica. La recente analisi di Frost & Sullivan dedicata alle previsio-
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ni per il mercato globale degli imballaggi in plastica flessibile fino al 2023 illustra i trend e i fattori industriali, tecnologici, normativi e di crescita che hanno determinato il settore globale degli imballaggi in plastica flessibile, sfide che lo attendono e le opportunità da cogliere. Gli utilizzatori finali a cui si fa riferimento sono l’industria alimentare e delle bevande, farmaceutica, dei prodotti per la cura della persona, cosmetica e altro ancora, mentre le materie prime vengono suddivise in polietilene, polipropilene, polietilene tereftalato e altri.
Valutazione di un film multistrato con attività antimicrobiche e anti-insetto per il confezionamento di pane a fette Il Journal of Food Science. 84, (11): 3194-3203, 2019 propone uno studio coreano volto a caratterizzare e valutare le prestazioni di conservazione di un film multistrato contenente olio essenziale di anice stellato e strati di rivestimento al timolo (rispettivamente SAEO e TH), dotato di attività antimicrobica e di repellenza nei confronti degli insetti. Il film, sviluppato utilizzando processi di rivestimento a barre e laminazione adesiva, in questo caso è stato applicato al confezionamento di pane affettato di grano. Un precedente lavoro degli stessi ricercatori aveva illustrato le attività in vitro di questo film multistrato in polipropilene (PP)/SAEO/ polietilene tereftalato (PET)/TH/ polietilene a bassa densità (LDPE), mentre l’attuale si è concentrato sulle sue proprietà morfologiche, ottiche e meccaniche e sulla valu-
tazione delle sue attività in vivo nel caso di confezionamento del pane. Il film sviluppato era più spesso del 15,03% e meno trasparente dell’1,86% rispetto al film di controllo (senza strati di rivestimento con l’agente attivo: PP/PET/LDPE). Mentre i valori di colore del film sviluppato erano leggermente diversi dal film di controllo, i due film osservati a occhio nudo apparivano simili. La resistenza alla trazione nel film sviluppato è risultata leggermente inferiore a quella del film di controllo, mentre i due avevano valori statisticamente comparabili per l’allungamento fino a rottura. Durante la conservazione del pane a fette confezionato nel film sviluppato, esso si è dimostrato efficace sia nel tenere lontani gli insetti che nell’impedire la crescita di microrganismi nel pane. Questi risultati suggeriscono la potenziale applicabilità del film sviluppato come
materiale da imballaggio alimentare attivo con attività antimicrobiche e repellenza agli insetti. Questo film può quindi essere utilizzato come materiale di imballaggio attivo per migliorare la sicurezza e la conservabilità degli alimenti.
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Il mercato europeo di sacchi e sacchetti In Europa i prodotti in plastica sono attualmente al centro dell’attenzione pubblica e ha sollevato critiche soprattutto l’uso sconsiderato ed eccessivo delle borse monouso. L’Unione europea prevede di limitare ulteriormente l’uso dei sacchetti della spesa in plastica fino al 2025. Nel dibattito pubblico, tuttavia, prodotti, numeri e fatti sono spesso confusi e fattori che contribuiscono in modo importante al problema vengono a volte completamente ignorati. L’ultimo studio realizzato dall’analista Ceresana sull’argomento, giunto alla terza edizione, vuole offrire un contributo al rendere oggettiva questa discussione. Il rapporto analizza l’intero mercato europeo di borse e sacchetti realizzati in film di polietilene e altre materie plastiche, borse in plastica tessute e di carta. Il polietilene è di gran lunga il materiale più utilizzato. Tuttavia, i vari materiali potrebbero pesare per quote di mercato anche molto diverse a seconda delle applicazioni.
Le borse ottimizzano l’imballaggio alimentare I sacchetti sono sempre più diffusi nel commercio al dettaglio e sostituiscono, ad esempio, lattine di metallo, contenitori di vetro o imballaggi in plastica rigida. Uno dei vantaggi dei sacchetti di plastica flessibili è la loro grande capacità di adattarsi al prodotto confezionato, ottimizzando così le dimensioni della confezione. Inoltre, questa tipologia di imballaggio può anche essere prodotta in un formato compatibile con il riscaldamen-
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to a microonde ed è sempre più facile da stampare. Rispetto allo studio precedente, quello attuale è più dettagliato e analizza l’applicazione del packaging alimentare nei singoli sottosegmenti.
I sacchi per carichi pesanti competono con i contenitori I sacchi per carichi pesanti e industriali hanno acquisito importanza negli ultimi decenni. In alcuni segmenti, quelli in plastica hanno completamente sostituito i sacchi in carta. Sebbene questi ultimi continuino a svolgere un ruolo importante nel settore mangimistico o edilizio, come per il cemento, i sacchi in polietilene potranno aumentare in futuro il loro potenziale grazie alle loro proprietà. Tuttavia, i sacchi convenzionali per carichi pesanti in film plastici sono sempre più competitivi nei confronti dei cosiddetti contenitori intermedi flessibili per prodotti sfusi (FIBC),
specialmente nel segmento delle merci sfuse. Questi FIBC sono costituiti da una robusta trama in plastica – molto spesso realizzata in polipropilene – e possono raggiungere una capacità fino a 1.500 litri. Sono spesso utilizzati come imballaggi per il trasporto di materiali da costruzione, fertilizzanti, cereali o altri prodotti sfusi. Le dinamiche di mercato per i sacchi per carichi pesanti dipendono fortemente dallo sviluppo economico di un Paese, in particolare dall’industria delle costruzioni e dalla domanda di materiali da costruzione.
Le bioplastiche come alternativa ambivalente I prodotti in plastica, in particolare i sacchetti sottili monouso in polietilene, sono soggetti a imposte, tasse o restrizioni speciali in più Paesi. Le bioplastiche, sia prodotte con materiali rinnovabili (ad es. amido di mais) che alme-
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no biodegradabili, fanno spesso eccezione a queste normative. Il significato e l’immagine pubblica di queste bioplastiche sono notevolmente migliorati negli ultimi anni, e questo è evidente anche dal fatto che ora questi prodotti sono presi in considerazione dai legislatori. La scorsa primavera, la commissione UE ha commentato positivamente il potenziale delle bioplastiche nel campo degli imballaggi e delle borse della spesa. Tuttavia, anche se questo mercato si sta sviluppando in modo molto dinamico, le bioplastiche non rappresentano la soluzione definitiva ed ecologicamente ineccepibile che è stata a lungo raccontata. Ad esempio, ci sono ancora problemi con il compostaggio di alcuni tipi di bioplastica nelle strutture standard e se la plastica biodegradabile si disintegra in natura aperta, la dispersione di microparticelle potrebbe aumentare. Lo studio di Ceresana offre una panoramica del mercato europeo di borse e sacchi, comprese le previsioni fino al 2026, fornendo dati sulla produzione, la domanda, le importazioni e le esportazioni nei 28 Paesi dell’Ue considerati singolarmente, con approfondimenti sulle diverse aree di applicazione degli 8 principali (Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Polonia, Russia, Spagna e Turchia) e l’ulteriore suddivisione della produzione di sacchetti sulla base dei materiali (LDPE, LLDPE, HDPE, altre materie plastiche, plastiche tessute e carta). Infine, vengono fornite le profilazioni complete dei principali produttori di sacchi e sacchetti, fra cui figurano BillerudKorsnäs AB, Constantia Flexibles Group GmbH, DS SMITH plc, Huhtamäki Oyi, Melitta Unternehmensgruppe Bentz KG, Mondi Group, Smurfit Kappa Group Plc, Stora Enso Oyj, VICAT SA e Wihuri Group.
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Cartone per pizza realizzato con gli scarti di produzione della birra, 100% compostabile Il progetto Betterbox rappresenta una delle azioni messe in campo da Carlsberg per sostanziare l’impegno verso il continuo miglioramento nell’ambito della produzione birraria e degli effetti che essa può avere sulla società in generale. Una filosofia che accompagna la birra danese sin dalle sue origini: la missione di Carlsberg è sempre stata quella di esplorare nuove strade, provare nuove ricette e fare nuove eccitanti scoperte. Il progetto, nato da un’idea di M&C Saatchi, è l’ultima novità presentata da Carlsberg nel suo percorso dove tutto può essere migliorato a partire dalle abitudini quotidiane. Dunque, cosa c’è di meglio se non partire dall’accoppiata vincente pizza e birra? Gli ultimi dati sul consumo delle pizze d’asporto stimano che ogni giorno ne vengano consumate circa 2 milioni. Pochi però sanno che i cartoni della pizza sporchi di cibo non possono essere riciclati con la carta, producendo così un’elevata quantità di rifiuti, basti pensare che l’insieme di tutti i cartoni utilizzati ogni anno potrebbe creare una pila alta circa due Empire State Building e mezzo. Nell’ottica di offrire il proprio contributo per sostenere il nostro pianeta con innovazioni sempre più sostenibili, Carlsberg ha inventato Betterbox. Gli scarti di produzione della birra sono una risorsa per produrre i contenitori della pizza: si crea una mescola con agenti aggreganti naturali e si lascia essiccare l’impasto. Carlsberg crede che dalle materie prime, come lievito e orzo, si
possa arrivare a realizzare innovazioni incredibili, sempre seguendo la filosofia del continuo miglioramento portata avanti dal fondatore. Per l’operazione Betterbox, Carlsberg ha stretto una partnership con la pizzeria Cocciuto di Milano che, dal 18 al 21 ottobre 2019 ha consegnato le proprie pizze, tramite UberEats, nei cartoni ecosostenibili e in accoppiata con la nuova Carlsberg Pilsner, ottenuta grazie a una nuova ricetta perfezionata nel suo profilo sensoriale e in una nuova gamma di prodotti, di cui il fiore all’occhiello è Carlsberg Unfiltered. Altri importanti cambiamenti e miglioramenti sono stati pensati per aiutare a ridurre l’impatto ambientale nella produzione della birra. In pochi sanno che il colore verde, che simboleggia più di altri il rispetto verso l’ambiente, paradossalmente è spesso uno degli inchiostri meno ecologici. A partire da questo problema Carlsberg ha deciso di modificare l’in-
Il cartone per pizza Betterbox, 100% compostabile, realizzato con gli scarti di produzione della birra Carlsberg.
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chiostro delle etichette dei propri prodotti utilizzando un inchiostro più sostenibile, certificato Cradle-to-Cradle. Sempre in ottica di impegno verso il miglioramento, anche i tappi si rinnovano e diventano più smart: per la gamma di prodotti in bottiglia, Carlsberg ha adot-
tato il nuovo tappo ZerO2, progettato per rimuovere la maggiore quantità possibile di ossigeno presente nella bottiglia in fase di imbottigliamento. Una soluzione che consente di mantenere la freschezza del prodotto e la fragranza dei suoi aromi più a lungo nel tempo.
Un anno a tutto packaging Il 2019 pare essere un anno da ricordare per il settore delle macchine per packaging, secondo i primi pre-consuntivi del Centro Studi Ucima, con un +1,8% sul 2018, con andamenti positivi in Italia e nei mercati esteri, con un fatturato che supera gli 8 miliardi di euro Nonostante lo scenario internazionale si presenti sempre più complesso, non subisce frenate o decrescite il settore delle macchine per packaging italiane. A confermarlo sono gli oltre 8 miliardi di euro di fatturato per il 2019, secondo i dati pre-consuntivi del Centro Studi di Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio), segnando un +1,8% rispetto all’anno precedente. Sono buoni gli andamenti del mercato nazionale, con un aumento del 3,2%, per un totale di 1,713 miliardi di euro, continuando lo sviluppo già sancito nel 2018, anche grazie agli incentivi governativi di Industria 4.0. Anche il presidio dei mercati esteri si dimostra in ottima salute: l’export – che rappresenta il 78,6% del fatturato complessivo – sale dell’1,4%, raggiungendo il valore assoluto di 6,293 miliardi di euro. Osservando le varie aree di sbocco delle tecnologie made in Italy emergono in particolare l’Asia con un +12,7%, la
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UE con un +6,5% e l’Africa/Oceania con un +3%. Durante la consueta cena di fine anno con la stampa, Enrico Aureli, Presidente di UCIMA, ha commentato quanto presentato: “Siamo soddisfatti ed orgogliosi per questo ennesimo traguardo raggiunto, segno di un settore solido e dinamico, in grado di imporsi a livello glo-
bale e di cavalcare lo sviluppo dei mercati internazionali e di tutte le industrie clienti. Ma non dobbiamo adagiarci sugli allori, perché le sfide che ci attendono sono complicate, i competitor sempre più agguerriti e gli scenari particolarmente instabili”. Per il 2020 si impone tuttavia la prudenza. È bene infatti essere cauti, a causa di alcuni elementi che destano preoccupazione, tra cui le continue turbolenze geopolitiche in diversi mercati, i dazi e le tensioni commerciali a livello internazionale, le politiche del Governo italiano non focalizzate sulle necessità di crescita delle imprese. Aureli ha infatti sottolineato che “Secondo gli outlook macro-economici, rallenterà ulteriormente la crescita del Pil mondiale e a livello di settore la raccolta ordini è al momento meno positiva rispetto al passato. Riteniamo quindi che il 2020 potrebbe essere un anno di consolidamento, dopo la crescita costante e impetuosa degli ultimi anni. Ma rimaniamo ottimisti sull’ulteriore sviluppo del nostro settore nel medio-lungo termine”. Matteo Barboni
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DATI PER LA SPEDIZIONE nome ditta/ente via città prov. tel. e - mail
11 - Alla ricerca della funzionalità: un nuovo anello nella scala evolutiva 12 - L’evoluzione del controllo igienico e microbiologico nell’industria alimentare 13 - Evoluzione nella presenza e nel controllo degli infestanti 14 - L’evoluzione della sanificazione: dalle prime esperienze alle soluzioni attuali 15 - Dai test organolettici al marketing sensoriale 16 - Il consumatore: dal prodotto al messaggio verso la genomica della mente 17 - L’eco-innovazione nell’industria alimentare 18 - Evoluzione europea del rischio alimentare 19 - L’evoluzione del diritto alimentare: l’informazione del consumatore 20 - Prospettive di ricerca e sviluppo per l’industria alimentare italiana
Scegliamo di pagare l’importo € Assegno bancario allegato alla presente in busta chiusa Bonifico bancario IBAN IT66U0306930757100000011983 C.C. postale n. 10846103 intestato a Chirotti Editori srl - Pinerolo Contrassegno al postino, solo per l’Italia Carta di credito:
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Insetti commestibili 100% Made in Italy Fucibo presenta la linea di alimenti a base di insetti commestibili, i primi prodotti al mondo 100% fatti in Italia. Per la pasta, è stata trovata la ricetta ideale, per cui l’inserimento della farina di insetti nell’impasto non ne modifica la qualità in termini di gusto, texture e tenuta in cottura. Cuoce in circa 10 minuti ed è ottenuta con le migliori semole, biologica e ricca di proteine complete. Le chip di mais estruso, cotte in forno ed aromatizzate alla pizza, alla cipolla e al formaggio, sono studiate per avvicinare il consumatore con qualcosa di riconoscibile come le patatine, riducendo al massimo l’effetto psicologico indotto dall’assaggiare insetti per la prima volta. D’altra parte, è uno snack “facile” anche per chi li ha già provati e li apprezza. Non fritti, biologi-
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ci e ricchi di proteine complete. I cracker, quadrati di sfoglia sottile prodotti con lievito madre e farine di grani derivati da antiche varietà 100% italiani macinati a pietra, sono base per finger food, per degustazioni di vini e birre, sostituti del pane o come snack. Cotti al forno, ricoperti di un equilibrato mix di semi di sesamo, lino e papavero; biologici e ricchi di proteine complete. Le farine di insetti utilizzate in tutti i prodotti vengono fornite dal più affidabile produttore europeo, situato in Olanda. Gli insetti sono nutrienti, dietetici, ricchi di proteine complete, vitamine, calcio, fibre, ferro, zinco e omega-3. A parità di peso, i grilli forniscono più del doppio delle proteine, cinque volte più magnesio e tre volte più ferro della carne di manzo. Già nel 2013, la FAO ha pubblicato un documento sul contributo degli insetti com-
mestibili per sicurezza alimentare, economia e ambiente. Gli insetti sono mediamente in grado di convertire 2 kg di cibo in 1 kg di massa corporea, i bovini invece necessitano di 8 kg di cibo per aumentare di 1 kg la massa corporea. Il loro allevamento abbatte la produzione di gas serra. Anche le quantità di acqua e di suolo necessarie si riducono. “Non ci sono casi conosciuti di trasmissione all’uomo di malattie o parassiti causati dal consumo di insetti (a patto che gli insetti siano trattati nelle stesse condizioni sanitarie di qualsiasi altro cibo). Sono state segnalate reazioni allergiche, comparabili a quelle nei confronti dei crostacei, che sono sempre degli Artropodi. In confronto a mammiferi ed uccelli, gli insetti possono presentare meno rischi di trasmettere zoonosi all’uomo” (Fonte FAO).
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Uova gioiello Eurovo ha presentato la nuova “limited edition” delle uova “gioiello” Naturelle Deluxe, un brand che rappresenta il risultato della continua ricerca all’insegna dell’innovazione e dell’esclusività rivolta ad un pubblico esigente. Ispirate nel loro concept ad un mood rinascimentale visibile fin dal packaging, le Naturelle Deluxe ricoprono un ruolo esclusivo per tutti coloro che sono attratti dal design, dal piacere del senso estetico e dalla passione del collezionismo culinario ma con un’attenzione particolare all’alimentazione e al benessere, perché nel nuovo concetto di Physical-Wellbeing il nutrimento del corpo passa prima da quello dell’anima. Le Naturelle Deluxe sono quindi una linea di uova deposte da
La nuova linea le Naturelle Deluxe di Eurovo.
galline ornamentali, di razza pregiata e storica, allevate secondo le discipline del biologico e antibiotic-free. La filiera produttiva è interamente controllata e certificata da CCPB (Consorzio Controllo Prodotti Biologici). Ogni astuccio, in 2 versioni colore, realizzato con carta riciclabile al 100%, è confezionato a mano e contiene 6 uova colorate in combinazioni diverse (verde, azzurro, bianco, chocolate): la pigmentazione del guscio delle uova, assolutamente naturale, è data dalla razza genetica delle galline.
Nuove crocchette surgelate alle verdure Bonduelle presenta le Coccole zucca e carote, una golosa novità che arricchisce la gamma surgelati Coccole – gustosi tortini di ver-
Le Coccole zucca e carote di Bonduelle.
dure – e si propone come soluzione pratica e sfiziosa pronta ad arricchire e colorare i pasti, dando vita a momenti unici dal sapore inconfondibile. Il tortino Coccole zucca e carote, da cuocere in forno o in padella, accosta il caratteristico gusto della zucca con quello della carota, proponendosi come antipasto, contorno o anche come secondo piatto leggero. Coccole zucca e carote si aggiunge alle già amatissime due proposte della gamma –“Broccoli e carote” e “Spinaci, fagiolini e broccoli”.
Bocconcini di pesce al naturale surgelati Findus lancia le Pepite di Salmone e di Merluzzo: gustosi bocconcini di pesce al naturale ideali per tante sfiziose ricette di primi piatti, insalate e secondi, pronti in soli 6 minuti. Due varianti sfiziose da portare in tavola, fatte con pesce proveniente da pesca sostenibile certificata MSC (Marine Stewardship Council) e ASC (Aquaculture Stewardship Council), in un formato versatile per accontentare i gusti di tutta la famiglia. Perfette per realizzare gustosi piatti di pesce, adatti anche ai palati dei più piccoli, le Pepite di Merluzzo e di Salmone vanno ad ampliare la gamma del Pesce Naturale Findus di cui fanno già parte anche i Fiori di Merluzzo, di Branzino e di Orata, i Burger di Salmone e di Merluzzo, i Fiori di Tonno e di Nasello e tanti altri ancora.
Le nuove Pepite di Salmone di Findus.
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igiene ambienti
Linea blu, guanti idonei al contatto con alimenti per 2 ore a 40°C Icoguanti mette a disposizione, oltre ad una vasta gamma di guanti monouso e riusabili idonei alla manipolazione degli alimenti per un contatto di breve durata (30 minuti), Linea blu una nuova linea specialistica di prodotti riusabili e monouso idonei al contatto con alimenti, i quali sono stati certificati, attraverso prove di migrazione globale e specifica, e trasmittanza del colorante per: 1. contatto con gli alimenti per un tempo di 2 ore e quindi 4 volte superiore ai comuni guanti idonei al contatto alimentare; 2. essere senza limitazioni e quindi con tutti gli alimenti: oli, grassi, carne, pesce, latte, prodotti lattiero caseari, dolci, preparazioni complesse, frutta ortaggi, bevande alcoliche. In conformità con Legge Italiana (D.M.21/3/73 e s. m. i.) ed Europea, Regolamento CE 1935/2004, e Regolamento CE 2023/2006 (Good Manufacturing Practices GMP). Tutti i guanti della Linea blu sono stati studiati con caratteristiche di base per ottimizzarli all’uso in contatto con alimenti, come ad esempio:
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- processi di fabbricazione che prevedono successivi lavaggi - formulazione senza componenti potenzialmente pericolosi - colorazione blu per una migliore individuazione di eventuali perdite di guanti o di sue parti. I prodotti della Linea blu, non richiedono più tabelle di idoneità per conoscere con quali alimenti possano essere messi in contatto per un tempo di 2 ore, che va a coprire la maggior parte degli utilizzi, e quindi la scelta verrà fatta correlando le esigenze di ogni singolo utilizzo ed il tipo di guanto. La Linea blu consta di 3 guanti riusabili, Nitrile leggero, Satinato
blu e Felpato blu, e di due guanti monouso Polypro e Polypro Long. Il Nitrile leggero è consigliabile in ambienti latex free e per le persone allergiche al lattice in quanto in nitrile (gomma sintetica). Il Satinato blu e Felpato blu sono in gomma naturale e quindi si caratterizzano per maggiore elasticità e sensibilità. Il primo è senza felpatura e quindi lavabile internamente ed igienico per il riutilizzo, il secondo ha una felpatura interna che assorbe la sudorazione e il bordino arrotolato che riduce le rotture indossandolo. Ricordiamo che l’utilizzo del guanto riusabile permette una riduzione del numero di guanti da smaltire dopo l’uso, in quanto ha una durata maggiore rispetto al monouso. Polypro e Polypro Long sono realizzati con un film di copolimero elasticizzato (TPE) termosaldato, meno aderente rispetto ai comuni guanti monouso ma sempre latex free e riciclabile quindi con possibilità di smaltimento insieme alla plastica, procedimento questo non consentito per i guanti in lattice di gomma naturale e sintetica. Giuseppina Ageno Responsabile qualità
Per un igiene migliore 24 ore al giorno .... senza compromessi! T2018: Il sistema di disinfezione per superfici
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Risultati ottenuti su un nastro trasportatore di un impianto di taglio carne presso stabilimento in Svizzera con unità di sterilizzazione UVC T2018. Per maggiori dettagli sull’applicazione richiedere la Nota Applicativa a TDM sas
ricerca applicata
Gli ultrasuoni migliorano la produzione dell’olio extra vergine di oliva
Due università hanno collaborato con l’Istituto Nutrizionale Carapelli in una ricerca scientifica condotta sul campo durante l’annata olearia 2017/18 volta a sperimentare una nuova tecnologia di estrazione dell’olio di oliva che si avvale di ultrasuoni. L’Università di Bari è stata presente sia con il Dipartimento di Farmacia e Scienze Farmaceutiche, sia con il Dipartimento Interdisciplinare di Medicina per la parte di ricerca tecnologica, mentre l’Università di Firenze ha partecipato trami-
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te il Dipartimento Neurofarba per la parte relativa alla caratterizzazione analitica del profilo sensoriale e nutrizionale. L’Istituto Nutrizionale Carapelli, nato nel 2001 come centro studi promotore di ricerche scientifiche nell’ambito dell’olio e dopo aver ottenuto nel 2004 riconoscimento di ONLUS dotandosi di un Comitato Scientifico costituito da alcuni degli studiosi del settore più rilevanti a livello internazionale, con questo studio è tornato ad investire risorse in campo di ricerca scientifica.
La ricerca scientifica ha coinvolto alcuni frantoi pugliesi e ha studiato l’impiego degli ultrasuoni combinati con lo scambio termico per lo sviluppo della prima tecnologia che consentirà ai frantoiani di aumentare la resa senza rinunciare alla qualità nutrizionale, sensoriale e salutistica del prodotto. Questa innovazione, di tipo radicale, vedrà scomparire l’obsoleta gramola dai moderni frantoi e consentirà di ridurre le perdite di olio nella sansa innalzando le rese di produzione, offrendo una soluzione impiantistica sostenibile e in grado di garantire il giusto reddito ai produttori. La tecnologia, sviluppata interamente negli Atenei baresi (Università e Politecnico), dall’idea in laboratorio al prototipo in scala reale, è stata concepita secondo un modello di Open Innovation, cioè libera dai vincoli di brevetto, per favorire la massima diffusione dell’innovazione e un’accelerazione del trasferimento tecnologico con ricadute positive sulla filiera olivicola olearia, spesso penalizzata sul piano della redditività. Il contributo dell’Istituto Nutrizionale Carapelli ha consentito di validare la tecnologia attraverso la cosiddetta End User Validation, una fase cruciale del processo di inno-
ricerca applicata
vazione che prevede che la tecnologia sia validata dai suoi utilizzatori finali per verificarne l’efficacia e la capacità di rispondere ai bisogni specifici di un settore. Il progetto dell’Istituto Nutrizionale Carapelli ha coinvolto alcuni frantoi pugliesi che hanno testato il nuo-
vo impianto a ultrasuoni producendo olio extra vergine di oliva da cultivar differenti in epoche diverse di raccolta. I risultati di questo lavoro, pubblicati recentemente sulla rivista internazionale Molecules, dimostrano per la prima volta nella sto-
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ria degli impianti oleari che l’impiego degli ultrasuoni combinati con lo scambio termico sono in grado di offrire ampia flessibilità di installazione e opportunità nuove in termini di reddito e sostenibilità dei processi alla filiera olivicolo-olearia.
Degradazione delle proteine muscolari post mortem e qualità della carne Sul Journal of Animal Science. 96, (Suppl. 3): 272, 2018 un’équipe di ricercatori della North Dakota State University di Fargo ha pubblicato un lavoro volto a valutare la relazione fra la degradazione delle proteine del muscolo che interviene post mortem e la qualità della carne. La conversione post mortem da muscolo a carne commestibile consiste infatti in complessi meccanismi biochimici che influenzano la qualità della carne. Il metabolismo energetico e il calo del pH sono alla base di attributi qualitativi come la capacità di trattenere l’acqua, la tenerezza e la stabilità del colore. Tuttavia, anche processi aggiuntivi come la proteolisi, l’ossidazione e la fosforilazione delle proteine hanno ruoli significativi durante il periodo di maturazione e contribuiscono alla variabilità della qualità. Gran parte della ricerca sui cambiamenti delle proteine muscolari post mortem si è concentrata sulla degradazione delle proteine miofibrillari, con importanti cambiamenti osservati attraverso il frazionamento delle proteine lungo la linea z del sarcomero. In definitiva, questi cambiamenti strutturali hanno un impatto significativo sulla tenerezza e sulla capacità di trattenere l’acqua in termini di effetti
sterici e di carica netta. Tuttavia, le cause delle incoerenze nella degradazione delle proteine non sono ancora completamente note. Nell’ultimo decennio, l’analisi proteomica ha fornito informazioni su queste variazioni nella degradazione delle proteine post mortem riconducendole all’intervento di sistemi proteolitici come calpaine, caspasi, proteosomi o catepsine. Attraverso la proteomica, la degradazione delle proteine è stata correlata al metabolismo energetico (comparsa di enzimi gli-
colitici e ossidativi frammentati), cascate di morte cellulare (apoptosi o autofagia), sopravvivenza cellulare (shock termico e proteine chaperon) e stress ossidativo. Il chiarimento di questi processi e il loro impatto sulle proteine muscolari post mortem, nonché le loro interazioni intrinseche, è fondamentale per comprendere i meccanismi degli attributi di appetibilità della carne e trovare biomarcatori da utilizzare a 360 gradi nella produzione animale.
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mercati consumi
Le tendenze per il food & beverage fino al 2030
L’analista di mercato Mintel ha individuato tre tendenze chiave che daranno forma al settore alimentare, delle bevande e della ristorazione in tutto il mondo nei prossimi 10 anni. La prima è quella che vede il progresso e il successo delle aziende che si dimostreranno più attente al miglioramento della salute dei consumatori e del pianeta; la seconda sono le “diete intelligenti”, dove la tecnologia consentirà ai consumatori di costruire approcci iper-individualizzati alla salute fisica e mentale; la terza, gli strumenti scientifici e tecnologici, sempre più riconosciuti e apprezzati dai consumatori man mano che si riveleranno fondamentali per salvaguardare la produzione alimentare. Più in dettaglio, ci si attende che i consumatori daranno sempre più importanza alla componente vegetale nella dieta, diventando tanto attenti alla salute del pianeta quanto alla propria. Dalla birra prodotta con partite di cereali rifiutati per alti usi ai contenitori prodotti con rifiuti organici di funghi, gli scarti alimentari apriranno la strada all’innovazione e a consumi più sostenibili. I consumatori saranno sempre più consapevoli di ciò che li rende unici utilizzando analisi sanitarie, app abilitate per l’intelligenza artificiale e una maggiore raccolta di dati personali. Nel frattempo, la maggiore aspettativa di vita dei consumatori spingerà molti a sapere come la loro dieta possa contribuire al loro benessere cognitivo a lungo termine. Seguendo le orme del whisky molecolare, ci si può aspettare che i produttori utilizzeranno la scienza e la tecnologia per creare nuovi prodotti, ridurre i tempi di produzione e confermare l’affidabilità. Nel frattempo, emergeranno nuove regioni di coltivazione di ingredienti, come quelle in Africa e in India, e innovazioni in campo agrario, come le fattorie galleggianti, per affrontare la precarietà alimentare globale. Guardando al futuro, Alex Beckett, Direttore associato di Mintel Food & Drink, discute nel report di come i problemi di salute, tecnologia e fiducia ispireranno la formulazione, l’imballaggio, il marketing dei prodotti e altro ancora negli anni a venire.
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Cambiamenti ponderati Nel prossimo decennio, i consumatori avranno fame di leadership e di cambiamenti dimostrabili su questioni ambientali, pratiche commerciali etiche, salute pubblica e altri temi importanti, e premieranno i marchi che affrontano importanti questioni sociali per migliorarle. Le aziende che vinceranno nei prossimi 10 anni saranno quelle che promuoveranno la nuova era del consumo consapevole in cui i consumatori di domani cercheranno imballaggi e prodotti eco-compatibili, ma anche indicazioni su come rendere le loro diete più sostenibili.
Diete intelligenti Guardando al futuro, sempre più consumatori potranno conoscere in modo approfondito la propria biologia attraverso kit analitici sulla salute che consentiranno di personalizzare la propria dieta e i propri regimi salutistici. L’analisi di questi strumenti informerà i consumatori delle misure che devono adottare per affrontare ogni aspetto della loro salute, incluso il benessere del cervello ed emotivo. Di conseguenza, per avere successo nel prossimo decennio, l’industria alimentare e delle bevande dovrà offrire prodotti più personalizzati, sviluppare soluzioni per la casa intelligente e aiutare i consumatori a prendersi cura della salute del cervello e dell’umore.
Raccolti ad alta tecnologia Infine, la scienza si intreccia con la filiera alimentare per aumentare i raccolti e combattere i cambiamenti climatici. Celebrare i vantaggi in termini di sostenibilità, salute e costi degli alimenti coltivati in laboratorio sarà cruciale per educare i consumatori ad alternative natural-identiche. Ma l’industria alimentare e delle bevande sarà costretta a elevare il ruolo della natura e dell’uomo nella narrazione di queste nuove soluzioni moderne. La trasparenza delle informazioni è essenziale per creare fiducia in un futuro in cui gli scienziati svolgono un ruolo fondamentale, tanto quanto gli agricoltori. E difendere le persone che stanno dietro al cibo che arriva sulle nostre tavole, sia esso coltivato in un laboratorio o in un campo, rimarrà il modo senza tempo per guadagnarsi la fiducia dei consumatori.
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Sempre più sofisticati i consumatori europei di cioccolato Non c’è dubbio che gli europei adorino il cioccolato: in media tre quarti dei consumatori lo includono fra gli acquisti nel tipico paniere alimentare, mentre i consumi pro capite sono tra i più alti al mondo, che in un anno ammontano ad almeno 10 kg o più in sei Paesi dell’Europa Occidentale. Un nuovo rapporto di Innova Market Insights evidenzia la crescente raffinatezza di molti acquirenti di cioccolato europei, con una spinta verso prodotti premium e appaganti che si riflette chiaramente nello sviluppo di nuovi prodotti (NPD). Ad esempio, l’attività nelle tavolette di cioccolato continua a crescere e ha rappresentato il 45% dei lanci della regione nel 2018, mentre i cioccolatini confezionati singolarmente hanno mostrato la crescita più rapida come numero di lanci tra il 2014 e il 2018. Allo stesso tempo, lo sviluppo di nuovi prodotti fra le barrette di cioccolato da tutti i giorni registra una flessione. La premiumizzazione del mercato è ulteriormente confermata dal crescente utilizzo del cioccolato fondente, che ha aumentato la sua penetrazione dal 25 al 35% dei lanci tra il 2014 e il 2018, mentre si è verificato un calo comparativo dei prodotti al cioccolato al latte, dal 71 al 59%. Ma gli innovatori non si limitano più alle tipologie tradizionali di cioccolato al latte, fondente o bianco e non esistono più limiti. Ad esempio, il cioccolato Ruby rubino è emerso come un concetto completamente nuovo nella formulazione del cioccolato, mentre cresce sugli scaffali la scelta di varietà di cioccolato fondente ma con latte, offrendo una possibilità a metà strada tra le ricche ricettazioni al fondente e quelle più “scioglievoli” al latte. Nel frattempo, Barry Callebaut – creatore del cioccolato Ruby nel 2018 – ha lanciato il cioccolato WholeFruit, sostenendo che si tratti del primo ottenuto dall’intero frutto del cacao anziché solo dalle fave, il che si traduce in un sapore più fruttato e si rivolge anche ai consumatori eco-consapevoli in quanto riduce gli sprechi. Gli Stati Uniti saranno il primo mercato, ma non appena le autorizzazioni necessarie saranno pronte anche in Europa gli intenditori del Vecchio Continente si faranno sicuramente trovare pronti per assaggiarlo.
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LO STRUMENTO IDEALE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI
Sebastiano Porretta - Howard R. Moskowitz 262 pag. con tabelle e figure Rilegato (2011) Prezzo ₏ 85,00 ISBN 978-88-96027-07-3 In questi anni si è assistito a un veloce e drastico mutamento del paradigma classico legato allo studio descrittivo del mercato e dell’analisi dell’interazione fra gli utilizzatori e l’impresa. Un modello anacronistico che era fondato sulla riduzione del processo di consumo al comportamento d’acquisto e nella spiegazione di quest’ultimo entro schemi che trattano la decisione e la scelta di un prodotto in funzione delle condizioni ambientali e della loro decantazione nel tempo. Oggi si parla di un consumo che si è tramutato in stile di vita e un ambito privilegiato di esperienze, tanto influente da generare un’autonoma visione del mondo e un proprio rango di valori con personalità del tutto peculiari. Contemporaneamente, subisce un’evoluzione anche il concetto d’innovazione: l’imitazione intelligente, lontana da qualsiasi forma di contraffazione, è lo sviluppo maggiormente utilizzato, capace di far percepire come innovative delle variazioni anche piccole, di prodotti esistenti. Il principio basilare consiste nel creare attraverso l’assemblaggio intelligente di componenti già presenti sul mercato. In un tale contesto, lo studio delle preferenze dei consumatori, in definitiva l’essenza della Consumer Science, non è piÚ materia del marketing, oggi delegato alla comunicazione e alla promozione dei prodotti a valle dello sviluppo. Il testo è scritto in una forma colloquiale per fornire suggerimenti, sfatare miti e leggende creati e tramandati con l’unico scopo di diventare il prezzo d’ingresso per una comunità chiusa. Gli Autori sono tra i massimi esperti riconosciuti del settore ,avendo maturato un’ampia esperienza applicativa.
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Come evolvono le abitudini di snacking in tutto il mondo
Mondelēz International, leader globale nel settore dello snacking, ha realizzato il suo primo State of Snacking Report, uno studio sui trend di consumo globali che analizza il ruolo dello snacking nel soddisfare le esigenze dei consumatori: gli stili di vita moderni e dinamici, il crescente desiderio di connessione con la comunità e un senso di benessere più olistico. Lo studio, sviluppato in collaborazione con l’analista The Harris Poll e condotto lo scorso settembre su 6.068 adulti di età pari o superiore ai 18 anni in 12 Paesi (Usa, Canada, Messico, Brasile, Francia, Germania, Regno Unito, Russia, Cina, India, Indonesia e Australia) rivela come in tutto il mondo lo snacking sia in crescita e come gli snack, grazie alla loro capacità di rispondere alle diverse esigenze della vita quotidiana, stiano contribuendo a guidare il futuro del modo in cui ci alimentiamo. Il rapporto mette in luce come lo snacking sia in crescita a livello globale. In particolare, 6 adulti su 10 dichiarano di preferire il consumo di pasti più piccoli e frequenti, rispetto a pasti più abbondanti e meno frequenti (59%). Questa percentuale aumenta tra i Millenials, 7 intervistati su 10 si dicono infatti più propensi nel fare spuntini piuttosto che pasti (70%). Il report Mondelēz mette in evidenza che il nostro rapporto con il cibo sta cambiando radicalmente perché per i consumatori di tutto il mondo, il ruolo che il cibo gioca per la salute e il benessere è sempre più prioritario e un numero crescente di persone ritiene che gli spuntini influiscano sia sul loro benessere emotivo che sulla loro salute fisica. Inoltre, per più di 8 persone su 10, la praticità (87%) e la qualità (85%) sono tra i principali fattori che influenzano la scelta degli snack; l’80% dei consumatori è alla ricerca di snack sani ed equilibrati e il 71% degli adulti afferma che fare uno spuntino aiuta a controllare la fame e a gestire il consumo delle calorie nell’arco della giornata. Tuttavia, i momenti di indulgenza continuano ad avere un posto importante nella routine quotidiana, per cui l’80% degli adulti riconosce la necessità di un equilibrio e apprezza la possibilità di scegliere tra snack sani e snack golosi, in base all’esigenza del momento; il 77% dei consumatori concorda sul fatto che ci sono occasioni per snack salutari e occasioni in cui concedersi snack più indulgenti e la maggior parte delle persone afferma che gli snack sono importanti per il benessere mentale (71%) ed emotivo (70%), tanto quanto per quello fisico. Lo snacking è quindi molto di più di quello che mangiamo: in tutto il mondo questa attività rappresenta per i consumatori un modo per entrare in contatto e vivere alcuni aspetti della propria cultura e per condividere il loro senso di identità con le comunità d’appartenenza e le famiglie. A questo propo-
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sito, il 71% degli intervistati afferma che lo spuntino è un modo per ricordare il senso di “casa” e 7 adulti su 10 vogliono condividere con altri quegli snack che hanno caratterizzato la loro infanzia (70%). Inoltre, in tutto il mondo, per oltre 8 genitori su 10, lo spuntino è un piccolo gesto per connettersi con i propri figli (82%), tanto che il 76% dei genitori trasmette attraverso gli snack alcuni aspetti culturali legati al rituale della merenda, e più di tre genitori su quattro (78%) affermano che gli snack scelti per i loro figli riflettono la loro identità di genitori. Come ha ricordato Dirk Van de Put, Presidente e CEO di Mondelēz International, nell’arco di una giornata un adulto medio consuma più snack che pasti, e lo fa spinto da una serie di esigenze che sono in gran parte dettate dall’attuale modo di vivere, caratterizzato da un crescente bisogno di praticità, dalla voglia di condividere esperienze nostalgiche e culturali e da una maggiore attenzione verso il benessere e verso scelte che vanno dal sano al buono. Mondelēz International presenta il rapporto sullo State of Snacking a distanza di un anno dall’annuncio della nuova strategia e del nuovo scopo. Nel corso dell’ultimo anno, l’azienda ha compiuto importanti progressi verso la sua missione di offrire ai consumatori lo snack giusto, al momento giusto, fatto nel modo giusto, e per far questo è necessaria una conoscenza sempre più approfondita delle esigenze che portano le persone a consumare uno snack, continuando al contempo a soddisfare le istanze legate a un concetto di benessere sempre più olistico che passa dall’attenzione verso ingredienti sostenibili alla capacità di offrire una gamma più ampia di opzioni e di ispirare abitudini di snacking consapevoli.
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Crescono in India i consumi di latte e bevande alla soia Secondo un nuovo studio dell’analista GlobalData una popolazione giovane e numerosa con redditi in aumento è alla base della crescita in India del settore lattiero-caseario e dei prodotti alla soia, che dovrebbe registrare un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’8,5% e passare da un valore di 19,4 miliardi di dollari nel 2018 a 26,8 miliardi entro il 2023. Il rapporto di GlobalData, intitolato “Profilo del Paese: prodotti lattiero-caseari e di soia in India”, rivela che il latte rappresenta la categoria più grande in valore, pari a 17,3 miliardi di $ nel 2018, mentre latte e bevande alla soia mostrano la crescita più rapida in valore, con un CAGR del 10,6% nel periodo 2018-2023, seguiti da vicino dallo yogurt da bere (10,4%). Secondo GlobalData i formaggi registreranno un CAGR del 6,7% in termini di volume, seguiti da burro e grassi spalmabili (5,9%) durante il periodo di previsione. Gli analisti ritengono che la rapida urbanizzazione porterà ad una crescente accettazione dei prodotti lattiero-caseari e di soia nella dieta quotidiana degli indiani. Il consumo pro capite di prodotti lattiero-caseari e di soia in India è cresciuto da 16,4 kg nel 2013 a 19 kg nel 2018 – un dato superiore a quello regionale (17,1 kg), ma inferiore rispetto al globale (31,6 kg) nello stesso anno – ma dovrebbe aumentare fino a 21,5 kg entro il 2023. Inoltre, è prevedibile che gli indiani, sempre più attenti alla salute e con un maggiore potere d’acquisto, cercheranno sempre di più prodotti a base di latte e soia che riportino claim salutistici e relativi al benessere e al “naturalmente sano”, in particolare nelle categorie di latte, burro, grassi spalmabili e yogurt.
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www.foodexecutive.com notizie sempre aggiornate dal mondo del food&beverage
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Decisione Ue sulle migliori tecniche per il food & beverage Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 313 del 4 dicembre scorso è stata pubblicata la Decisione di esecuzione (Ue) 2019/2031 della Commissione del 12 novembre 2019 che stabilisce le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT) per le industrie degli alimenti, delle bevande e del latte, ai sensi della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio. La Commissione europea, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vista la direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento) (1), in particolare l’articolo 13, paragrafo 5, considerando quanto segue: (1) Le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (Best Available Techniques, BAT) fungono da riferimento per stabilire le condizioni di autorizzazione per le installazioni di cui al capo II della direttiva 2010/75/UE e le autorità competenti dovrebbero fissare valori limite di emissione tali da garantire che, in condizioni di esercizio normali, non si superino i livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili indicati nelle conclusioni sulle BAT. (2) Il forum composto da rappresentanti degli Stati membri, delle industrie interessate e delle
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organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell’ambiente, istituito con decisione della Commissione del 16 maggio 2011 (2), ha trasmesso alla Commissione il 27 novembre 2018 il proprio parere in merito al contenuto proposto del documento di riferimento sulle BAT per le industrie degli alimenti, delle bevande e del latte. Il parere è accessibile al pubbli-
co (3). (3) Le conclusioni sulle BAT di cui all’allegato della presente decisione costituiscono il nucleo del suddetto documento di riferimento sulle BAT. (4) Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato istituito a norma dell’articolo 75, paragrafo 1, della direttiva 2010/75/UE, ha adottato la presente decisione: Articolo 1 Sono adottate le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT) per le industrie degli alimenti, delle bevande e del latte riportate in allegato. Articolo 2 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Modifiche relative alla produzione e all’etichettatura dei prodotti biologici Sulla gazzetta ufficiale dell’Unione europea L328 del 18 dicembre 2019 è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2019/2164 della Commissione del 17 dicembre 2019 che modifica il regolamento (CE) n. 889/2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l’etichettatura e i controlli. (…) considerando quanto segue:
1. Conformemente all’articolo 16, paragrafo 3, lettera b), del regolamento (CE) n. 834/2007, vari Stati membri hanno trasmesso alla Commissione e agli altri Stati membri fascicoli relativi a talune sostanze affinché vengano autorizzate e inserite negli allegati I, II, VI e VIII del regolamento (CE) n. 889/2008 della Commissione. I fascicoli sono stati esaminati dal gruppo di esperti chiamati a fornire una consulenza tecnica sulla produzione biologica (EGTOP) e dalla Commissione.
leggi
2. Nelle raccomandazioni relative ai concimi il gruppo EGTOP ha concluso, tra l’altro, che le sostanze «biochar», «gusci di molluschi» e «gusci d’uovo» e «acidi umici e fulvici» sono conformi agli obiettivi e ai principi della produzione biologica. È pertanto opportuno inserire tali sostanze nell’allegato I del regolamento (CE) n. 889/2008. Il gruppo EGTOP ha inoltre raccomandato di chiarire la definizione di «carbonato di calcio» figurante in tale allegato. 3. Nelle raccomandazioni relative ai prodotti fitosanitari il gruppo EGTOP ha concluso, tra l’altro, che le sostanze «maltodestrina», «perossido di idrogeno», «terpeni (eugenolo, geraniolo e timolo)», «cloruro di sodio», «cerevisane» e piretrine ottenute da piante diverse dal Chrysanthemum cinerariaefolium sono conformi agli obiettivi e ai principi della produzione biologica. È pertanto opportuno inserire tali sostanze nell’allegato II del regolamento (CE) n. 889/2008. Il gruppo EGTOP ha inoltre for-
mulato raccomandazioni in merito alla struttura di tale allegato. 4. Nelle raccomandazioni relative ai mangimi il gruppo EGTOP ha concluso, tra l’altro, che le sostanze «gomma di guar» come additivo per mangimi, «estratto di castagno» come additivo organolettico e «betaina anidra» per animali monogastrici e soltanto di origine naturale o biologica sono conformi agli obiettivi e ai principi della produzione biologica. È pertanto opportuno inserire tali sostanze nell’allegato VI del regolamento (CE) n. 889/2008. In tale allegato il riferimento ad alcuni additivi per insilati è ambiguo ed è necessario chiarirlo per evitare confusione. 5. Nelle raccomandazioni relative agli alimenti (6) il gruppo EGTOP ha concluso che le sostanze «glicerolo» come agente umidificante nelle capsule di gelatina e nella pellicola di rivestimento delle compresse, «bentonite» come ausiliare di fabbricazione, «(L+) acido lattico» e «idrossido di sodio» come ausiliare di fabbricazione per l’estrazione di protei-
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ne vegetali, «gomma di tara in polvere» come addensante e «estratto di luppolo» ed «estratto di colofonia» nella produzione di zucchero sono conformi agli obiettivi e ai principi della produzione biologica. È pertanto opportuno inserire tali sostanze nell’allegato VIII del regolamento (CE) n. 889/2008. Per la gomma di tara in polvere, le lecitine, il glicerolo, la farina di semi di carrube, la gomma di gellano, la gomma arabica, la gomma di guar e la cera di carnauba, il gruppo EGTOP ha inoltre raccomandato che tali sostanze siano ottenute con il metodo di produzione biologico. Affinché gli operatori dispongano di sufficiente tempo per adeguarsi a tale nuovo requisito, è opportuno prevedere un periodo transitorio di tre anni.
La Commissione ha adottato il regolamento consultabile al link: h t t p s : // e u r - l e x . e u r o p a . e u / legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv: OJ . L _ . 2 0 1 9 . 3 2 8 . 0 1 . 0 0 6 1 . 0 1 . ITA&toc=OJ:L:2019:328:TOC
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Forte presenza internazionale ad Andina Pack 2019 Si è conclusa con successo l’ultima edizione di Andina Pack, che con la partecipazione record di 545 espositori, di cui il 53,7% provenienti da 25 Paesi, e 17.789 visitatori professionali, si è confermata fiera leader nel settore delle tecnologie di trasformazione e confezionamento nella regione andina e dell’America centrale, proponendo una variegata offerta internazionale ricca di innovazioni, tendenze e
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soluzioni per il settore del processo e del packaging. Il salone svoltosi a fine novembre a Bogotá, in Colombia, ha visto fra i Paesi più rappresentati il Brasile con 67 aziende, il 45,6% in più rispetto alla presenza nella versione 2017, ma hanno partecipato con padiglioni nazionali anche Argentina, Brasile, Cina, Francia, Germania, Italia, Messico, Spagna e Stati Uniti, rafforzando la posizione di que-
sti Paesi accompagnati dai rispettivi rappresentanti. Questa edizione è fregiata della collaborazione dell’Associazione colombiana di scienza e tecnologia alimentare (ACTA) e dell’Istituto argentino di imballaggio (IAE), per l’organizzazione del programma accademico che ha affrontato temi quali questioni normative, sicurezza, packaging, innovazione e materiali e sostenibilità, con la partecipazione di relatori nazionali e internazionali. Particolare attenzione è stata tributata all’innovazione e, nella fattispecie, ai prodotti orientati al futuro e allo sviluppo dell’industria, declinando i grandi trend globali alla realtà dell’America Latina. Ad esempio, parecchi espositori hanno illustrato le caratteristiche dei loro nuovi prodotti ad un ampio pubblico negli speakers corners. Fra le iniziative ricordiamo “Botella de amor”, un progetto volto al riciclo di bottiglie e plastica prodotte da privati e grandi industrie come Alpina, Bimbo e Nutresa che vogliono chiudere il loro ciclo di utilizzo della plastica costruendo case ricavate dal recupero di questi materiali e destinate alla popolazione vulnerabile. La prossima edizione di Andina Pack avrà luogo dal 9 al 12 novembre 2021.
notizie dal mondo
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Edizione da record per il Natexpo di Parigi Ad ottobre Natexpo – il salone parigino del biologico – ha accolto a Parigi circa 17.600 visitatori da 80 Paesi nel mondo, registrando un 19% in più rispetto alla precedente edizione parigina di due anni fa e confermando la crescita delle presenze internazionali. L’intero settore è stato rappresentato da 1.115 espositori (per il 45% provenienti da tutto il mondo, che hanno occupato il 25% della superficie espositiva), fra i principali marchi francesi e internazionali, nuove aziende e startup, distribuiti su 35.500 m2, offrendo una visione onnicomprensiva e completa dell’offerta di prodotti biologici, che va dal food ai prodotti per l’igiene, agli ingredienti e molto altro ancora. I numerosi eventi collaterali organizzati durante lo show hanno riscosso un grande successo e dato la possibilità a buyer e decision-maker di aggiornarsi sugli ultimi trend, cogliere nuove opportunità e costruire nuove partnership, allacciate nel corso di più di 1.200 business meeting durante la fiera, un terzo in più rispetto al 2017. Natexpo ha offerto l’opportunità di scoprire le ultimissime tendenze bio come: “Green giant”, “subzero”, “healthionism”, decodificate da “TrendSourcing”, esperto in lifestyle verde, clean ed ecosostenibile. L’area speciale “Le Lab”, traduzione concreta di queste tendenze e dedicata alle ultime innovazioni in campo ecologico e di rispetto dell’ambiente, ha attratto moltissimi professionisti del settore. Circa 40 aziende hanno presentato le loro ultime innovazioni studiate nel rispetto di concetti quali
l’economia circolare, lo zero-spreco, l’eco-design e i servizi innovativi per la vendita etica. Molti altri momenti interessanti all’edizione 2019 hanno catturato l’attenzione dei visitatori, tra i quali i Natexpo Awards, che hanno premiato 14 innovazioni in sette categorie distinte, corrispondenti ai settori espositivi: Freschi, Prodotti alimentari, Bevande, Alimenti salutari, Integratori alimentari, Cosmetica e igiene personale, Prodotti per la casa e la persona. Moltissimi i temi relativi al mondo del biologico affrontati durante i tre giorni di conferenze a Natexpo: dagli ingredienti che entrano nella composizione dei prodotti biologici alla loro vendita sugli scaffali dei negozi. I principali esperti del settore sono intervenuti per dare il loro contributo su argomenti di attualità: dati economici e statistici sul mercato biologico,
tendenze dei consumatori, innovazioni, norme, iniziative regionali e le ultime notizie sugli ingredienti biologici. I professionisti hanno anche ricevuto consulenza su misura sui temi dell’import/export e del lancio di nuovi negozi specializzati bio. Inoltre hanno avuto l’opportunità di assistere a dimostrazioni di cucina. Quest’anno, infine, il nuovo “Ufficio Import/Export”, situato al centro del percorso espositivo, ha dato l’opportunità di ottenere suggerimenti e consigli da esperti sul campo per attivare e sviluppare scambi con i mercati internazionali: normative, packaging, certificazione e aspettative da mercati mirati. La prossima edizione di Natexpo sarà a Lione, il 21 e 22 settembre 2020, mentre tornerà a Parigi nel 2021, dal 24 al 26 ottobre.
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Giornate di formazione Igus Si è concluso con due incontri a novembre il programma 2019 delle giornate di formazione TEaCH’DAYS organizzate da Igus, che, con oltre 100 partecipanti, hanno riconfermato l’interesse verso le motion plastics, componenti e sistemi in tecnopolimero per l’automazione industriale. Queste sessioni di lavoro, completamente gratuite rivolte a tecnici e progettisti, sono uno degli strumenti di cui la società di Robbiate (LC) si avvale per avvicinare gli utilizzatori – nelle loro applicazioni in movimento – ai componenti in tecnopolimeri autolubrificanti come alternativa al metal-
lo. Il taglio della formazione è volutamente pratico e durante i TeaCH’DAYS, i corsisti hanno potuto toccare con mano i prodotti Igus e conoscere tutte le opportunità che mette a loro disposizione lo specialista delle motion plastic. Il servizio si spinge fino alla presentazione online degli strumenti curata dai responsabili tecnici di Igus, che permette di accompagnare l’utente nella scelta autonoma del prodotto più adeguato, nella configurazione di quest’ultimo all’interno dell’applicazione specifica e nel calcolo della durata d’esercizio stimata.
Un momento dimostrativo dei TeaCH’DAYS di Igus.
Cresce l’agroalimentare italiano ma rallentano i tempi di pagamento fatture Corre ancora l’agroalimentare italiano, segnando un +3% nel 2019 e una previsione dell’1,4% nel 2020, a conferma del suo ruolo trainante nell’industria del Made in Italy. Restano tuttavia alcune criticità sui tempi di pagamento legate ad un mercato estramamente frammentato e caratterizzato da una forte concorrenza, con molte aziende di piccole dimensioni. In particolare, nel 2020 i grandi rivenditori, grazie ai forti flussi di cassa, incrementeranno i propri investimenti e le acquisizioni al fine di guadagnare quote di mercato. Questo comporterà per le imprese di piccola taglia maggiore affanno in termini di liquidità, e conseguenti difficoltà a rispettare le tempistiche di pagamento delle fatture emesse dai propri fornitori. È questo, in sintesi, il quadro de-
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lineato dallo studio sull’andamento del settore agroalimentare del nostro Paese “Market Monitor Alimentare Italia – Dicembre 2019” condotto da Atradius, tra i Gruppi leader nel mondo nell’assicurazione del credito commerciale, cauzioni e recupero crediti. In linea generale, all’interno del comparto italiano, si osserva un sostanziale rispetto dei termini di pagamento ex lege che stabiliscono un limite massimo di 30 giorni per le merci deperibili e di 60 giorni per quelle non deperibili. Tuttavia, alcuni player di dimensioni più piccole e con i margini sotto pressione si troveranno a dover prorogare i pagamenti per gestire la scarsa liquidità, situazione che si ripercuoterà negativamente sui ritardi di pagamento, per i quali Atradius prevede un aumento, seppur modesto, nel
2020, mentre si attende una stabilizzazione delle insolvenze. Secondo l’analisi Atradius, le tariffe doganali imposte dagli Stati Uniti (che rappresentano il 10% del totale delle esportazioni dei prodotti agroalimentari italiani) su alcuni formaggi italiani, come Parmigiano e Grana Padano, potrebbe impattare negativamente sull’andamento positivo del segmento caseario. Allo stesso modo, potrebbe essere colpito quello dei liquori nel sottosettore delle bevande, ad eccezione del vino che continua ad avere una buona performance a livello nazionale e internazionale. L’UE rimane il principale mercato di destinazione dell’export agroalimentare italiano, ricoprendo una quota di due terzi, e dato che fino ad ora solo pochi prodotti sono stati colpiti dalle tariffe statunitensi,
notizie dal mondo
per il momento l’impatto sul rischio credito di alcuni segmenti dovrebbe restare contenuto. Un elemento di criticità per il settore è rappresentato dalla crescita delle frodi alimentari che Atradius ha registrato nei primi mesi del 2019, principalmente nell’ambito delle vendite all’ingrosso di prodotti alimentari, carne e pesce. “Nonostante ci troviamo davanti ad un comparto che si man-
tiene complessivamente sano e proiettato verso la crescita, grazie al buon andamento dell’export e ad un incremento previsto del valore aggiunto del settore del +1,4% nel 2020 – commenta Massimo Mancini, country manager Atradius per l’Italia – per molte imprese produttrici persistono alcune criticità come le ridotte dimensioni aziendali, che impediscono la crescita a livello internazionale, i
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margini stretti e l’alta competitività, che potrebbero mettere a dura prova il flusso di cassa. In questo contesto, gli strumenti a supporto della gestione del rischio credito commerciale rappresentano un valido alleato per le aziende esportatrici, ma anche per gli operatori del mercato domestico che si trovano a dover proteggere le proprie pratiche commerciali da clienti in affanno o da cattivi pagatori”.
Nuova società per la sicurezza e la diagnostica alimentare Ogni anno, a livello globale, si spendono circa 20 miliardi di euro per effettuare test sugli alimenti; questa stima continua a crescere con un tasso del 5-7% all’anno. Questo giro d’affari deriva per lo più dall’acquisto di servizi analitici da parte delle industrie alimentari e mangimistiche. Nonostante siano le multinazionali del settore alimentare a controllare gran parte del mercato, la maggior parte degli alimenti venduti in tutto il mondo viene processata da piccole e medie imprese, che raramente hanno al proprio interno un laboratorio d’analisi, o che non hanno un utilizzo adeguato delle risorse che sono in loro possesso. Affidia è una benefit company che nasce con l’obiettivo di colmare questi gap, proponendosi come partner strategico per i produttori alimentari, i responsabili della qualità/sicurezza alimentare ed in particolare per le PMI, guidandoli all’adozione dei migliori controlli preventivi per la gestione dei rischi. Affidia è stata fondata da Maurizio Paleologo, esperto di sicurezza alimentare già fondatore della società Tecna, azienda impegnata nello svi-
luppo e produzione di diagnostica acquisita nel 2016 da Eurofins Technology, una divisione di Eurofins Scientific, leader mondiale dei servizi analitici in campo agroalimentare. Affidia ha l’obiettivo di contribuire al miglioramento complessivo della sicurezza e della diagnostica alimentare attraverso tre servizi principali: la rivista trimestrale Affidia Journal che offre una panoramica concreta, attuale e globale del settore; Food Test Compass, strumento che, attraverso un rapido confronto tra le soluzioni presenti sul mercato, feedback e recensioni, consente di orientare meglio la scelta dei fornitori e dei tool nell’ambito della sicurezza e la diagnostica alimentare, sia in termini di prodotti che in termini di servizi. Infine, il supporto in ambito analitico: grazie a una rete consolidata di partner, Affidia è in grado di garantire servizi quali monitoraggio del rischio e gestione di allergeni, micotossine, agenti patogeni, allestimento di laboratori, scelta di metodi e prodotti analitici, accreditamento dei metodi di screening, valutazione dell’efficienza ed effet-
tuazione di controlli mirati per impianti di produzione e analisi di laboratorio. I servizi sono rivolti ad associazioni, ONG, aziende, professionisti con i quali costruire un network di riferimento per la sicurezza e la diagnostica alimentare.
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agenda
Si prospetta il tutto esaurito per Interpack 2020 Interpack, il salone leader a livello internazionale del settore del packaging e dell’industria di processo affine in programma a Düsseldorf dal 7 al 13 maggio 2020, promette un’edizione al completo, con circa 3.000 espositori provenienti da circa 60 Paesi ad esporre le proprie soluzioni, e registra il tutto esaurito anche l’evento parallelo per il settore della componentistica, ovvero “Components – special trade fair by Interpack”, che occuperà interamente il padiglione 18. Per facilitare la pianificazione e la conseguente ottimizzazione della visita, sul sito della fiera www.interpack.com è possibile un accesso rapido tramite le otto icone
Un momento della conferenza stampa di presentazione di Interpack 2020 tenutasi al Cairo.
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di gruppi target su “Ricerca per settore”: con un clic vengono elencati tutti gli espositori che hanno nel proprio portafoglio delle offerte per il settore in questione. Grazie a diverse opzioni di selezione i futuri visitatori potranno affinare ulteriormente la ricerca e salvare i risultati in un account personale grazie alla funzione MyOrganizer. Singoli espositori possono essere contrassegnati come preferiti ed essere integrati con note – compresa la sincronizzazione con l’app interpack disponibile per iOS e Android. La funzione offre anche una piantina dei padiglioni personalizzata che facilita l’orientamento. Ad ottimizzare la visita contribuirà anche la struttura dell’Interpack, che concentra le categorie merceologiche in mostra per le industrie utilizzatrici, o segmenti parziali del settore, mentre per facilitare l’orientamento anche nei raggruppamenti, gli espositori al loro interno sono strutturati in modo più chiaro, con i prodotti proposti per determinate fasi di processo ora esposti in spazi fisicamente vicini. Per quanto riguarda il programma collaterale, la nuova conferenza “Life without Packaging?” – in programma il 12 maggio – analizza i campi tematici degli imballaggi, della sostenibilità e dell’ambiente in modo controverso e da punti di vista diversi. Avranno diritto di parola sia i critici, sia i sostenitori che discuteranno di ciò che è evitabile e di ciò che è necessario. I contenuti
fondamentali sono la sostenibilità e le conseguenze ambientali, la riduzione degli sprechi alimentari nonché l’igiene. Quindi, dall’8 al 10 maggio si terrà il consueto appuntamento con il Save Food-Festival presso il Rheinterassen ubicato al centro di Düsseldorf e raggiungibile con una navetta. I suoi elementi chiave saranno la mostra interattiva, la conferenza e la presenza di startup. Queste ultime partecipano come parte della settimana delle startup in programma a Düsseldorf, una rassegna che conta circa 130 eventi, workshop e pitch e che si svolge in diverse location di Düsseldorf. Fra gli altri strumenti digitali messi a punto per l’edizione 2020 spicca la versione completamente rivisitata del matchmaking, a disposizione di visitatori ed espositori dell’Interpack per fissare appuntamenti prima della fiera. Con il tempo, grazie all’interazione con l’utente, il sistema impara fino a proporre autonomamente potenziali interlocutori. Anche tramite l’app, come accade in una nota applicazione di incontri digitale, questi possono ottenere una valutazione positiva o negativa usando lo swipe. Le decisioni prese permettono di migliorare costantemente le proposte. Ricordiamo infine l’Interpack 2020 Visitor‘s Guide Pre-Show, una guida che visualizza la piantina completa dei padiglioni con gli espositori e fornisce inoltre consigli sugli aspetti a cui i visitatori dovrebbero prestare attenzione in vista al salone. La guida viene diffusa tramite mailing in forma cartacea e allegata a riviste specializzate.
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A Firenze per assaporare il fuori casa “premium” Si chiama Flavor il nuovo salone dedicato al mondo Ho.re.ca. contemporaneo e di qualità, in calendario dal 4 al 6 ottobre 2020 a Firenze. La manifestazione, presentata alla stampa il 12 dicembre a Milano, nasce dalla neo-nata sinergia tra Pitti Immagine e Fiere di Parma e si propone come un format espositivo diverso da altre fiere già esistenti (come Taste e Cibus), rivolgendosi a un pubblico di professionisti del settore out of home “premium” per puntare i riflettori su una selezione di marchi di alto livello e prodotti innovativi, oltre a un aggiornamento sui nuovi trend globali. “L’idea di un evento dedicato esclusivamente al canale Ho.re.ca premium&contemporary, che unisca creatività e business, esposizione e lifestyle, nasce da un’esigenza espressa direttamente dalle aziende del food&beverage che offrono al canale fuori casa prodotti dedicati e d’eccellenza, ma che non trovavano sul panorama nazionale un appuntamento fieristico di riferimento”, dichiara Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma. “Flavor – aggiunge Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine – è un progetto originale ma figlio di esperienze ben strutturate, per il quale abbiamo integrato le competenze di Pitti Immagine e Fiere di Parma, grazie a una felice intuizione di Firenze Fiera che per prima ha capito le potenzialità di questo evento a Firenze. (…) Flavor è una nuova sfida, in cui mettiamo le conoscenze e la sensibilità che abbiamo accumulato nel tempo nella moda e nel lifestyle, ma anche nel food di nicchia, al servizio di un mercato esigente,
che pensa e si muove globalmente e velocemente”. L’evento, ospitato nella Fortezza da Basso, avrà cadenza biennale e sarà caratterizzato da un layout rivoluzionario rispetto ai tradizionali allestimenti fieristici, con spazi suddivisi non per settore merceologico bensì secondo tre aree tematiche dedicate ai diversi momenti di consumo della giornata Break & Breakfast, Lunch & Dinner, Appetizer & After – per esaltare la dimensione di esperienza e convivialità. Collocate nel percorso tra le diverse realtà espositive ci saranno eleganti “food court”,
piazze del gusto, dell’interazione, della sperimentazione di assaggi e combinazioni di prodotti. “Abbiamo inventato e creato qualcosa che non c’era prima”, commenta Elda Ghiretti, Cibus and Food Global Coordinator Fiere di Parma. Completeranno il quadro gli “Spazi cucina”: aree dotate delle più moderne attrezzature in cui le aziende espositrici potranno far conoscere e cucinare i loro prodotti, con una grande attenzione alla qualità del servizio, alle modalità di presentazione dei cibi e di consumo, riflettendo l’evoluzione dei format della ristorazione di oggi.
Patatine e snack: dalle materie prime al prodotto finito Dal 20 al 22 aprile 2020 a Firenze si terrà un corso sul processo di produzione degli snack salati, dalle materie prime al prodotto finale, organizzato dalla European Snacks Association. Si apprenderanno le tecniche di produzione delle migliori pratiche del settore e le ultime applicazioni delle nuove tecnologie per la produzione di patatine fritte e snack estrusi, pellettizzati, sfogliati e cotti al forno, compresa la selezione delle materie prime e gli aspetti di sicurezza alimentare. Per coloro che sono coinvolti nella produzione di snack salati, il corso migliorerà la conoscenza delle recenti tecniche di processo e aiuterà a risolvere i problemi e
a valutare i processi e le attrezzature esistenti per trovare aree nascoste di opportunità. E gli esperti saranno disponibili per discutere dei problemi attuali e trovare soluzioni creative. Gli argomenti trattati saranno: varietà, selezione, agronomia, conservazione, manipolazione, lavaggio, sbucciatura, affettatura e sbiancamento delle patate, ed anche sistemi e processi di frittura, mitigazione dell’acrilamide, selezione ottica. Mentre, per gli snack salati si parlerà di teoria e pratica dell’estrusione, tecnologia di estrusione e selezione del sistema, progettazione della fustellatrice, scelta e selezione delle materie prime, frittura...
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A Piacenza protagonista il pomodoro Il 20 e 21 febbraio 2020 si terrà a Piacenza Expo Tomato World, mostra convegno dedicata al sistema professionale del pomodoro da industria, evento che si pone come momento d’incontro nel quale la filiera del pomodoro si confronta e fa il punto sugli scenari futuri. Nei due giorni di apertura si svolgeranno convegni e incontri tecnici, che affronteranno a 360 gradi tutta la realtà di questo importante comparto, che, anche attraverso il Distretto del pomodoro del Nord Italia, vuole rappresentare una produzione fondamentale e caratteristica del nostro territorio. La rassegna è pensata in modo da coinvolgere i partecipanti, sia in momenti di riflessione legati alle prospettive congiunturali e politico economiche, che in occasioni di aggiornamento tecnico.
Innovazione, nuova PAC, difesa integrata, buone pratiche, immagine del comparto con evidenze dei valori etici e sociali, gestione delle risorse critiche come l’acqua e l’energia, strumenti genetici al servizio della sostenibilità ambientale saranno i temi oggetto di approfondimento dei convegni. Particolare rilievo verrà riservato all’innovazione nell’azienda agricola. Per l’edizione 2020 verrà infatti riconfermata, in collaborazione con ART-ER AREA S3, l’iniziativa legata alle Start up e alle idee progettuali per l’innovazione in agricoltura (Future Farm). Si tratta di un’area espositiva che ospiterà progetti d’impresa, start up, progetti innovativi volti al trasferimento di innovazione tecnologica nel settore dell’agricoltura, dell’energia e dell’ambiente. Inoltre, da sempre
Tomato World è una piazza per incontri tra aziende fornitrici di prodotti e tecnologie e gli operatori professionali. Sin dalla prima edizione, organizzata da Piacenza Expo nell’anno 2002, Tomato World si è affermato quale principale appuntamento italiano dell’intero sistema professionale del pomodoro da industria, vetrina delle tecnologie funzionali allo sviluppo produttivo e commerciale del comparto. Tomato World si è già fregiato in passato del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole. Il programma promozionale coinvolgerà i principali media del settore e si avvarrà di una campagna di comunicazione che interesserà tecnici, operatori professionali, agricoltori, buyer, ricercatori e le principali aziende di trasformazione.
A CASERTA IL FORUM SULLA REFRIGERAZIONE INDUSTRIALE Dopo il successo di Refrigera 2019 – la fiera dedicata alla refrigerazione industriale, commerciale e logistica, svoltasi a Piacenza Expo lo scorso febbraio, il 5 marzo 2020 si terrà a Caserta Refrigera Forum Mediterraneo, il business meeting dedicato alla filiera della conservazione, della logistica e del retail agroalimentare per il Mediterraneo che, con una nuova formula, snella, efficace e di valore, rappresenta un’occasione di aggiornamento professionale, di confronto e di approfondimento, in particolar modo per gli operatori del settore della refrigerazione attivi nel Sud Italia. L’appuntamento, fissato presso il Centro Conve-
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gni dell’Hotel Golden Tulip Plaza Caserta, in una delle aree a più alto valore produttivo e logistico per il settore agroalimentare caratterizzata da un’importante copertura di aziende dedicate alla refrigerazione e alla cold chain, affronterà temi di forte attualità per le imprese del settore e i tecnici del freddo, mentre un’area espositiva allestita con contact desk adiacente alle sale conferenze, darà spazio alle aziende della refrigerazione che vorranno presentare la propria attività ai visitatori dell’evento. L’ingresso all’evento è gratuito per i professionisti di settore previa registrazione.
Nuove sfide all’SPS Italia di Parma YOUR BUSINESS COMMUNITIES
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Si svolgerà a Parma dal 26 al 28 maggio 2020 la decima edizione di SPS Italia, consolidatasi negli anni come manifestazione di riferimento nel nostro Paese per l’automazione industriale e per l’industria intelligente, digitale e flessibile. Organizzata da Messe Frankfurt Italia, la fiera è l’occasione per incontrare fornitori di tecnologie, robot collaborativi e cooperativi, macchine connesse e tecnologie digitali per il miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza. Fra le anticipazioni di quanto accadrà a maggio figura l’ampliamento del “District 4.0” – una mostra nella mostra incentrata sulle tematiche legate all’industria 4.0 finalizzata alla comprensione e la divulgazione delle potenzialità delle tecnologie legate ad Automazione Avanzata, Digital&Software, Robotica e Meccatronica – con una nuova area dedicata alle tecnologie addittive e stampa 3D. Nelle parole di Donald Wich, Amministratore Delegato Messe Frankfurt Italia, SPS Italia 2020 si presenta attraverso il racconto dei molti partner che in dieci anni ne hanno incoraggiato e determinato l’evoluzione, trasformandola nell’appuntamento di riferimento per il manifatturiero guidato da una rinnovata cultura d’impresa. Uno sviluppo fatto di persone e di progetti che si concretizza quest’anno in numerose iniziative, tra le quali un’area dedicata all’additive manufacturing, ambito già di competenza del gruppo Messe Frankfurt attraverso il brand fieristico Formnext, il più importante per le tecnologie connesse alla produzione additiva. La nuova area tematica segna l’ampiamento delle categorie merceologiche in mostra in fiera. Sotto il cappello Tecnologie Additive si troveranno quindi Progettazione/Sviluppo prodotto, Materiali per la manifattura additiva, Soluzioni per la manifattura additiva, Prototipazione/Digitalizzazione, Servizi, che trovano sempre più applicazioni in una grande varietà di settori industriali. Come in passato verrà riproposta l’iniziativa di comunicare la fiera portandone alcuni dei principali interlocutori nei diversi distretti industriali italiani. Il calendario 2020 va da Milano a Bari, passando per Lazio e Reggio Emilia, affrontando i temi di SPS Italia con il leitmotiv “Smart Production”.
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A questo proposito per l’edizione 2020 anche la manifestazione italiana si adegua al cambio di logo ufficializzato dalla fiera madre di Norimberga in occasione del 30° anniversario, dove SPS si identifica nell’acronimo “Smart Production Solution”. L’abbreviazione rispecchia un nome più semplice e smart. Se prima la sigla rappresentava una componente chiave dell’automazione (il PLC), dando maggiore peso alla componente hardware, ora l’attenzione si sposta verso le soluzioni software, vero nucleo
dell’automazione attuale e futura. Il nuovo acronimo include inoltre le tecnologie IT, come ad esempio cloud, big data, intelligenza artificiale, machine learning e digital twin, che arricchiscono il mondo dell’automazione in modo sempre più evidente. SPS si allinea così alla trasformazione digitale inviando un chiaro segnale, quello di voler coprire anche le opportunità offerte dalla digitalizzazione nella produzione industriale. Un naturale sviluppo del brand, segno di adeguamento e rinnovamento continuo.
A ISM 2020 riflettori puntati su trend e snack naturali alternativi Torna a Colonia, dal 2 al 5 febbraio 2020, ISM, la più grande fiera al mondo dedicata a prodotti dolciari e snack, che punterà ancora una volta su tematiche di tendenza e improntate al futuro. Per conferire al salone un indirizzo ancora più mirato al target specifico, la tradizionale area New Snacks sarà suddivisa in Trend Snacks e Natural Snacks, dedicata alle aziende che offrono prodotti alternativi. Per quanto riguarda i trend per il futuro, anche nel mondo di prodotti dolciari e snack il focus resta puntato su un’alimentazione consapevole. Uno dei megatrend di maggiore attualità è lo “snacking”. I consumatori chiedono prodotti più bilanciati e naturali che offrano al contempo un valore aggiunto funzionale e un gusto piacevole. Nel segmento Trend Snacks troveranno spazio le aziende che propongono snack a base di carne e pesce, prodotti trend vegani, frutta e verdura disidratata, chips di
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frutta e verdura, smoothies, frutta con cioccolato o barrette energetiche e per lo sport, mentre nell’area Natural Snacks esporranno invece le aziende che presentano prodotti senza additivi, materie prime e specialità a base di caffè, tè e cacao o cioccolata da bere. Nell’area Natural Snacks è anche previsto un padiglione a tema Chocolate from Bean 2 Bar. Come da tradizione, anche nel 2020 la Start-Up Area offrirà alle aziende costituite negli ultimi cinque anni la possibilità di presentare a ISM le proprie idee e i prodotti a tariffe convenienti e di presentarsi nell’ambito di uno start-up pitch sull’Expert Stage. Inoltre, dal 2013 la ISM Newcomer Area è il punto di riferimento per chi vuole conoscere i “newcomer” di ISM, quindi i nuovi espositori della rassegna. La Newcomer Area sarà aperta alle aziende di qualsiasi categoria merceologica e fascia di età, alla condi-
zione che per l’azienda sia la prima esperienza a ISM oppure non vi esponga da lungo tempo. Nel 2020 ISM festeggerà il suo 50° anniversario. La straordinaria storia di successo del Salone internazionale dei prodotti dolciari, è iniziata a Colonia nel 1971. Nata come “spin off” di Anuga, la prima edizione di ISM fu relativamente modesta. 351 aziende presentarono gli ultimi prodotti a 5.800 operatori nell’ambito di una piccola mostra speciale. Come dimostra l’eccezionalità delle cifre, negli anni successivi la fiera crebbe con grande dinamismo. Dal 1971 il numero delle aziende espositrici è aumentato di oltre il 500% (da 351 a circa 1700). La superficie espositiva è cresciuta di oltre il 600% (da 16.500 a 120.000 m2). Il numero di operatori internazionali è invece salito di oltre il 500% (da 5.800 a circa 38.000). La storia di ISM include anche la costituzione di due satelliti in terra straniera. Nel 2004 a Shanghai si è svolta la prima edizione di Sweets China, che tuttavia venne successivamente sospesa. Nel 2007 fece seguito la Sweets Middle East a Dubai, l’odierna Yummex Middle East. Nel 2007 il mondo fu colpito da una crisi finanziaria globale che causò il ridimensionamento del numero di visitatori ed espositori di ISM. Dal 2011 la fiera ha riacquistato la forza di un tempo ed è tornata a registrare una crescita sul versante sia degli espositori che dei visitatori. Negli anni seguenti ha proseguito il proprio sviluppo, offrendo nuovi spazi espositivi ad aziende giovani e tematiche di attualità. Nel 2019 ISM ha ampliato l’area espositiva inserendo il padiglione 3.1. ISM è organizzata, oggi come allora, da Kölnmesse e patrocinata dal gruppo di lavoro AISM.
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PROCESSING & PACKAGING
Si prospetta una nuova edizione ricca di eventi e con un layout dei padiglioni rivisitato per facilitare ancora di più la creazione di nuovi contatti commerciali la prossima edizione di Fruit Logistica, il Salone leader per il commercio ortofrutticolo fresco in programma a Berlino dal 5 al 7 febbraio 2020. L’evento vedrà protagoniste aziende provenienti da ogni singolo anello della catena di approvvigionamento: da coltivatori ed esportatori a importatori, grossisti e rivenditori, da specialisti nel settore della riproduzione e protezione di colture agli esperti in tecnologia e packaging, dagli operatori di trasporto e logistica alle agenzie di marketing e ai prestatori di servizi di certificazione. L’Ecuador, il Paese partner ufficiale di Fruit Logistica 2020, presenterà nuovi ed entusiasmanti prodotti quali bacche dorate, tamarillo, annona e mirtillo andino che offrono al mercato variopinti colori e freschi sapori. Un nutrito programma di conferenze e seminari esplorerà le varie tendenze che stanno attualmente plasmando il settore per il commercio di prodotti ortofrutticoli freschi. L’evento di innovazione multimediale Fruitnet World of Fresh Ideas avrà inizio il 4 febbraio, proponendo il lancio del più recente Trend Report di Fruit Logistica, che questa volta presenterà una guida completa su tutti gli aspetti inerenti la sostenibilità nel settore per il commercio di prodotti ortofrutticoli freschi, prendendo in esame come il settore possa in futuro migliorare le proprie qualità in termini di sostenibilità. Il programma proseguirà con gli eventi Tech Stage, Logistics Hub, Future Lab e Fresh Produce Forum organizzati dal salone. Anche per questi appuntamenti la sostenibilità costituirà il tema centrale, con relatori che spiegheranno come i settori produttivi possano ridurre al minimo il consumo delle risorse naturali, ad esempio riducendo le emissioni di biossido di carbonio o ideando metodi d’imballaggio più sostenibili che utilizzano materiali alternativi o addirittura materiali organici. A seguire, venerdì 7 febbraio, una recentissima area Career Network ospiterà colloqui specifici in materia di assunzione e sviluppo professionale. Anche la fase di startup estremamente popolare dello scorso anno tornerà a presentare le iniziative più innovative e brillanti del settore.
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A Berlino il punto d’incontro mondiale per il settore ortofrutticolo fresco
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calendario IN ITALIA 18-22 GENNAIO 2020 - Sigep - Salone di gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè - Rimini - www.sigep.it 29 GENNAIO-1° FEBBRAIO 2020 - Fieragricola - Salone dell’agricoltura e della zootecnia - Verona - www.fieragricola.it 15-18 FEBBRAIO 2020 - Beer&Food Attraction - Salone della birra e alimenti - Rimini - www.beerattraction.it 15-18 FEBBRAIO 2020 - FoodNova - Salone dei nuovi alimenti Rimini - www.foodnova.eu 1-3 APRILE 2020 - B/Open - Salone del biologico - Verona www.b-opentrade.com 8 APRILE 2020 - Save - Salone dell’automazione - Milano - www. exposave.com/milano 17-19 APRILE 2020 - Cosmofarma - Salone della farmaceutica e nutricosmetica - Bologna - www.cosmofarma.com 19-22 APRILE 2020 - Vinitaly - Salone del vino e olio - Verona www.vinitaly.com 5-7 MAGGIO 2020 - Macfrut - Salone dell’ortofrutta - Rimini www.macfrut.com 11-14 MAGGIO 2020 - Cibus - Salone dell’alimentazione - Parma - www.cibus.it 26-28 MAGGIO 2020 - SPS Italia - Salone dell’automazione Parma - www.spsitalia.it 26-28 MAGGIO 2020 - Packaging Première - Salone del packaging di lusso - Milano - www.packagingpremiere.it 21-22 OTTOBRE 2020 - Save - Mostra-convegno sull’automazione - Verona - www.exposave.com 7-11 NOVEMBRE 2020 - Cosmofood - Salone dell’Ho.Re.Ca Vicenza - www.cosmofood.it 24-25 FEBBRAIO 2021 - 4a Convegno chimica e microbiologia alimentare - Roma - foodchemistrycongress.alliedacademies.com 4-7 MAGGIO 2021 - Ipack-Ima - Salone dell’imballaggio - Milano - www.ipackima.com 4-7 MAGGIO 2021 - The innovation Alliance - Salone per la meccanica alimentare - Milano - www.theinnovationalliance.it 4-7 MAGGIO 2021 - Meat Tech - Salone della carne e dei piatti pronti - Milano - www.ipackima.com/it/pages/meattech 17-20 MAGGIO 2021 - TuttoFood - Salone dell’alimentazione Milano - www.tuttofood.it
ALL’ESTERO 2-5 FEBBRAIO 2020 - ISM+ProSweets - Salone dell’industria dolciaria - Colonia (Germania) - www.prosweets.com 5-7 FEBBRAIO 2020 - Fruit Logistica - Salone mondiale dell’ortofrutta - Berlino (Germania) - www.fruitlogistica.it 12-15 FEBBRAIO 2020 - Biofach - Mostra dei prodotti biologici Norimberga (Germania) - www.biofach.de 16-20 FEBBRAIO 2020 - Gulfood - Salone dei prodotti alimentari - Dubai (Emirati Arabi) - www.gulfood.com 23-26 FEBBRAIO 2020 - Salon du Fromage et des Produits Laitiers - Salone del lattiero caseario - Parigi (Francia) - www.salonfromage.com 10-12 MARZO 2020 - CFIA - Salone dell’industria alimentare Rennes (Francia) - cfiaexpo.com 26-29 MARZO 2020 - Ibaktech - Salone dell’industria dei prodotti da forno e dolciari - Istanbul (Turchia) - www.ibaktech.com
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In rosso, le manifestazioni alle quali potete trovare le nostre riviste in distribuzione 20-23 APRILE 2020 - Alimentaria - Salone dell’alimentazione Barcellona (Spagna) - www.alimentaria.com 5-9 MAGGIO 2020 - Metpack - Salone degli imballaggi metallici Essen (Germania) - www.metpack.de 7-13 MAGGIO 2020 - Interpack - Salone mondiale dell’imballaggio - Düsseldorf (Germania) - www.interpack.com 26-28 MAGGIO 2020 - Anutec Brazil - Salone dell’industria alimentare - Curitiba (Brasile) - www.anutecbrazil.com.br/en/ 26-30 MAGGIO 2020 - Thaifex-Anuga Asia - Bangkok (Thailandia) - Salone dei prodotti alimentari e della ristorazione - www.thaifexanuga.com 16-19 GIUGNO 2020 - Fispal Tecnologia - Salone dell’industria alimentare - San Paolo (Brasile) - www.fispaltecnologia.com.br 17-20 GIUGNO 2020 - ProPak Asia - Salone dell’imballaggio Bangkok (Thailandia) - www.propakasia.com 8-10 LUGLIO 2020 - ISEKI-Food 2020 - 6a Congresso di scienza degli alimenti - Nicosia (Cipro) - iseki-food2020.isekiconferences. com 12-15 LUGLIO 2020 - IFT – Mostra-convegno dei tecnologi alimentari - Chicago (Usa) - www.ift.org 17-20 AGOSTO 2020 - IUFOST - 20° Congresso di scienza e tecnologia degli alimenti - Auckland (Nuova Zelanda) - www. iufost2020.com 23-25 SETTEMBRE 2020 - Asia Fruitlogistica - Salone asiatico dell’ortofrutta - Hong Kong - www.asiafruitlogistica.com 6-9 OTTOBRE 2020 - Alimentaria FoodTech - Salone dell’industria alimentare - Barcellona (Spagna) - www.alimentariafoodtech.com 18-22 OTTOBRE 2020 - Sial - Salone dell’alimentazione - Parigi (Francia) - www.sialparis.com 3-5 NOVEMBRE 2020 - Gulfood Manufacturing - Salone dell’industria alimentare - Dubai (Emirati Arabi) - www. gulfoodmanufacturing.com 23-26 NOVEMBRE 2020 - All4Pack - Salone dell’imballaggio Parigi (Francia) - www.all4pack.com 1-3 DICEMBRE 2020 - Fi Hi Europe - Salone degli ingredienti Francoforte (Germania) - www.figlobal.com 23-26 MARZO 2021 - Anuga FoodTec - Salone dell’industria alimentare - Colonia (Germania) - www.anugafoodtec.com 13-15 APRILE 2021 - ProFood Tech - Salone dell’industria alimentare - Chicago (USA) - www.profoodtech.com 27-29 APRILE 2021 - Seafood Expo Global - Salone della pesca Barcellona (Spagna) - www.seafoodexpo.com 18-21 MAGGIO 2021 - Hispack - Salone dell’imballaggio Barcellona (Spagna) - www.hispack.com 25-28 MAGGIO 2021 - Auspack - Salone dell’imballaggio - Sydney (Australia) - www.auspack.com.au 16-17 GIUGNO 2021 - Snackex - Salone degli snack salati Amburgo (Germania) - www.snackex.com 28-30 SETTEMBRE 2021 - FachPack - Salone dell’imballaggio Norimberga (Germania) - www.fachpack.de 24-28 OTTOBRE 2021 - Iba - Salone mondiale di panificazione e pasticceria - Monaco (Germania) - www.iba.de
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recensione libri
Alimentazione Galeno, le proprietà degli alimenti - Dal testo greco alla moderna dieta mediterranea G. Nocca 402 - pag. illustrato - Edito da Arbor Sapientiae www.arborsapientiae.com - Brossurato - 2019 - Prezzo 65,00 € ISBN: 978-88-94820-98-0
Galeno, medico degli imperatori romani, era in realtà di cultura greca ed in greco scrive le sue numerose opere, tra cui un testo sull’alimentazione e nutrizione. Giuseppe Nocca, docente di Storia degli Alimenti presso il Biocampus di Latina, ha intrapreso da tempo un lavoro di indagine retrospettiva sui testi classici alla ricerca di connessioni con l’archeologia, la nutrizione e la botanica, e qui riporta alla luce un testo che analizza con molta elasticità le denominazioni degli alimenti senza trascurarne la diffusione, il valore nutrizionale ed il diverso impatto sull’apparato digerente in funzione dei diversi metodi di cottura. Ne emerge in tutta la sua freschezza un’istantanea dello stile alimentare diffuso nell’ambiente mediterraneo nel corso del II secolo dopo Cristo e che costituisce già un primo nucleo consolidato della futura dieta mediterranea. Il testo originale greco, che si articola in tre libri, non disponi-
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bile presso le più famose banche dati, è stato per la prima volta digitalizzato, tradotto e contestualizzato attraverso la redazione di numerose schede archeologiche ed archeobotaniche. La fluidità del periodare, la puntualità nelle argomentazioni ed il forte senso dell’osservazione caratterizzano l’opera, che già nella traduzione latina perde alcuni significati insiti nella cultura greca. Sotto il profilo dell’alimentazione l’opera si presenta come una foto istantanea del secondo secolo d.C. che sancisce la perfetta conoscenza di alcuni alimenti ed una sommaria descrizione di altri da poco introdotti nella dieta romana. Ne risulta uno splendido spaccato della dieta mediterranea con forte prevalenza di cereali, legumi, frutta, ortaggi e, solo marginalmente il consumo di carni, specialmente bovine. Sotto l’aspetto medico Galeno si preoccupa di verificare sempre la digeribilità degli alimenti in funzione del suo con-
tenuto in fibre, acqua o sostanza secca, senza omettere i metodi di cottura o alcune preparazioni più idonee per conservare un corretto stato di salute. Molte sono le intuizioni nutrizionali che lo accostano alla moderna dietologia, tra cui la capacità di alcuni alimenti di produrre energia. Galeno elenca anche i descrittori del gusto, del tutto identici agli attuali: dolce, salato, acido, astringente, nel tentativo di associare gusto e salute. Ne emerge un quadro molto complesso ed allo stesso tempo affascinante, fatto di padelle, capperi sotto sale, pentole per la cottura a vapore, uva passa che nulla hanno da invidiare alla moderna dieta mediterranea.
COME PROGETTARE IMPIANTI ALIMENTARI
INGEGNERIA ALIMENTARE Tecnologie di produzione Impianti Produttivi Logistica - Economia
G. FERRETTI - R. RIZZO - G. VIGNALI 1084 pag. Rilegato (2017) € 85.00 App per iPad € 39,99 ISBN: 978-88-96027-34-9
Il corso di laurea Magistrale di Ingegneria Meccanica dell’Industria Alimentare fu attivato a Parma nell’anno 2004/2005 con il decisivo sostegno dell’imprenditoria locale. Nell’ambito ingegneristico, dopo un impegnativo rodaggio, il Corso di Laurea fu via via implementato di contributi scientifici e di insegnamenti mutuati da discipline affini e complementari agli Impianti Industriali, fino ad assumere l’attuale denominazione di Corso di Laurea Magistrale di Ingegneria degli Impianti e delle Macchine dell’Industria Alimentare. Con la pubblicazione di questo testo, dedicato all’Ingegneria Alimentare, è stato quindi rinnovato il tacito impegno assunto da parte del Prof. Ferretti e del Prof. Rizzo più di trent’anni prima. Le scienze tecnologiche attuali, delle quali questa opera dà ampia testimonianza, potranno essere d’aiuto agli specialisti del settore nel sostenere la subentrante civiltà cittadina-industriale nel continuare l’opera di quella rurale-artigianale, individuando e fissando il punto fermo d’equilibrio che consentirà ai fruitori delle risorse di integrare giorno dopo giorno, anno dopo anno, ciclo dopo ciclo, ciò che consumeranno.
INDICI PARTE PRIMA Criteri di progettazione igienica degli stabilimenti alimentari Cap. 1 – I fondamenti dell’Ingegneria Alimentare. Cap. 2 – Criteri ubicazionali per le industrie alimentari. Cap. 3 – Plant layout di una fabbrica alimentare. PARTE SECONDA Materie, prodotti e tecniche di corrente impiego nelle industrie alimentari Cap. 4 – L’acqua. Cap. 5 – I liquidi di governo. Le bevande. Gli sciroppi. Cap. 6 – Il trattamento igienico dei contenitori. Lavatrici. Sciacquatrici. Sterilizzatrici. PARTE TERZA Operazioni fondamentali nella fabbricazione degli alimenti confezionati Cap. 7 – Operazioni basilari nella preparazione e nella fabbricazione industriale degli alimenti. Cap. 8 – Il confezionamento degli alimenti. Realizzazione di una linea completa.
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PARTE QUARTA Processi logistici e Tipologie di riferimento di alcune produzioni alimentari Cap. 9 – Logistica interna degli stabilimenti alimentari. Cap. 10 – I processi logistici della supply chain alimentare. Cap. 11 – L’industria vinicola. Cap. 12 – L’industria birraria. Cap. 13 – L’industria lattiero-casearia: Il Parmigiano Reggiano. Cap. 14 – L’industria delle conserve vegetali: Il Pomodoro. Cap. 15 – Prodotti carnei e conserve animali: Il Prosciutto. Cap. 16 – Impianti dell’industria molitoria e cerealicola. Cap. 17 – La pasta. PARTE QUINTA Elementi di Economia e Management dell’Industria Alimentare Cap. 18 – Studi di fattibilità nell’industria alimentare. Cap. 19 – Valutazione degli investimenti. Cap. 20 – Prospettive economiche sull’evoluzione dell’industria alimentare.
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Ormai un “must” particolarmente atteso, l’oroscopo 2020 Ariete A Gennaio vi sentirete un po’ come se fosse iniziato da poco un nuovo anno. Tranquilli, andrà meglio a dicembre, perchè vi sentirete come se un anno stesse per finire. Sorprese a Pasqua e regali a Natale, mentre per tutto il mese di agosto, Marte consiglia di non rompersi una gamba. Toro A Maggio riceverete una visita inaspettata e non farete in tempo a nascondere le piantine di marjuana dal salotto. Da giugno la luna indica una chiara possibilità di carcere, mentre Giove in terza casa vi costerà un sacco di Imu. A parte questo sarà un anno in discesa e per questo si suggerisce l’acquisto di un monopattino. Gemelli Su richiesta di Greta Thunberg, dal 1° gennaio 2020 questo segno è soppresso e sostituito dal segno del sedano. Sedano. Saturno dice che il vostro progetto di perdere peso andrà a buon fine ma solo se seguirete una dieta equilibrata, uno stile di vita sano e molto sport (sempre un occhio alle mezze stagioni).
La pagina del Presidente di Sebastiano Porretta
Cancro Marte se ne è andato e non ritorna più. Il treno delle sette e trenta è senza lui. Un cuore di metallo senza l’anima. Durante il 2020 riceverete buone e cattive notizie e a settembre Urano si accoppierà con Plutone dando vita al nuovo pianeta di Plutano, protettore di tutti i figli. Leone Il futuro per voi del Leone è Leonerò. Vergine A novembre un vecchio amico verrà a casa vostra quando voi non ci sarete portandosi via tutto. Da giugno a settembre vi laverete poco e questo potrebbe provocare in quel periodo qualche incomprensione nei rapporti sociali, ma soprattutto una fastidiosa scabbia. Bilancia Saturno nella bilancia fa 3,2 kg: che faccio lascio? Mercurio vi ricorda che nel 2020 vi scade la patente. Scorpione Si sa, siete molto razionali e per tutto il 2020 non crederete agli oroscopi. Quindi passiamo al sagittario. Sagittario Il 2020 per voi amici del sagittario sarà un anno unico visto che l’anno successivo sarà il 2021, poi il 2022 e così via senza che il 2020 torni mai più. Inoltre, cari amici del Sagittario, se siete nati tra marzo e aprile ricordatevi che siete di un altro segno. A settembre riceverete una sorpresa, che però era prevista per agosto, ma non è che possiamo dare la colpa dell’oroscopo. Un progetto giungerà a conclusione, sempre ammesso che si possa chiamare progetto la guarigione dalla stitichezza. Capricorno Saturno sarà come sempre contro, salute maluccio con problemi alla prostata, ma amore bene, perché v’innamorerete dell’urologo. Acquario Per la salute sarete sotto l’influsso di venere, quindi al massimo qualche malattia omonima. Amore eccellente, ma solo nei mesi dispari. Perderete dei soldi in taxi a causa di una distrazione. Pesci Guadagnerete dei soldi in taxi a causa di una distrazione dell’Acquario. A giugno fare un’inversione a U appena possibile.
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Ore 12,00: Ossidazione fotoindotta di grassi: lampade al neon e led a confronto Vladimiro Cardenia, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), Università degli Studi di Torino
Prossime attività Vi presentiamo di seguito le prossime attività in programma. Convegno OLI E GRASSI NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE: ATTUALITÀ E TREND Martedì 18 febbraio 2020 L’obbligo di specificare in etichetta la natura dei grassi presenti nei prodotti alimentari, in applicazione dal 2014 (Reg. UE 1169/2011), ha richiamato l’attenzione dei consumatori verso questo gruppo di ingredienti, così importanti sia sul piano tecnologico che sensoriale. Parallelamente, la comunità scientifica ha approfondito e aggiornato le conoscenze sulla relazione tra lipidi e salute umana, nonché sui possibili rischi legati alla presenza di contaminanti. Il convegno offrirà una panoramica sull’argomento, evidenziando gli aspetti più attuali. Ore 10,00: Comportamenti di consumo e tendenze di mercato Daniele Moro, Dipartimento di Scienze economiche e sociali – DISES, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza Ore 10,30: L’ossidazione dei grassi e possibili strategie antiossidanti Maria Caboni, Dipartimento Scienze e Tecnologie Agro Alimentari, Università di Bologna
Ore 12,30: Contaminanti idrocarburici negli oli e grassi: stato dell’arte e aspetti analitici Sabrina Moret, Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali, Università degli Studi di Udine Ore 13,00: Pausa pranzo Ore 14,00: Ruolo dei lipidi nell’alimentazione umana: aggiornamenti Francesco Visioli, Dipartimento di Medicina molecolare, Università degli Studi di Padova Ore 14,30: I grassi hanno un sapore? Meccanismi di chemorecezione gustativa e somatosensoriale in oli, grassi e loro componenti Angela Bassoli, DeFENS - Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, l’Ambiente e la Nutrizione, Università degli Studi di Milano Ore 15,00: Lipidi da insetti: composizione e opportunità per il settore alimentare Augusta Caligiani, Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, Università degli Studi di Parma Ore 15,30: Migrazione di additivi da food contact materials in oli e grassi: aspetti normativi e sperimentali Sara Limbo, DeFENS - Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, l’Ambiente e la Nutrizione, Università degli Studi di Milano
Ore 11,00: Pausa caffè
Per il programma completo e le modalità di iscrizione: www.aita-nazionale.it
Ore 11,30: Tocoferoli naturali come antiossidanti e ingredienti funzionali Alberto Saiz Delgado, BTSA
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Scheda di Associazione Anno 2020 Cognome.............................................. Nome................................................ Ente o Società................................................................................................. Settore merceologico di attività........................................................................ Indirizzo presso il quale desidera ricevere la rivista e le comunicazioni AITA Abitazione
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Autorizzo l'utilizzo dei miei dati personali ai sensi della legge 31/12/96 N. 675 per l'esercizio delle attività dell'Associazione e per il raggiungimento delle finalità previste dallo Statuto.
Data.............................................. Firma........................................................ Socio Sostenitore € 600,00 Socio Professional Member € 120,00 Socio Ordinario € 100,00 Socio Neolaureato o Dottorando € 50,00 (Anno di Laurea.....) Socio Studente € 30,00
Tel......................................................... Fax.................................................... E-mail...................................................................................................................
Riservato alla segreteria
Ricevuta N°............................................ Data.............................................................. La quota può essere inviata mediante: Sede di .................................................. Pagamento con............................................. 1. assegno circolare o bancario intestato AITA 2. bonifico sul c.c. B.ca N° 000011226171 B.ca Intesa San Paolo Ag. 20, Milano - CAB 09498 ABI 03069 Intesa Sanpaolo - Milano Socio Nuovo Rinnovo cod. iban: IT89A0306909498000011226171 IT76H0306909606100000119660 - cod. swift: BCITITMM 3. vaglia postale 4. carta di credito ....................................n°....................................... scadenza.................................... nome del titolare.............................................. firma........................................ industrie alimentari - lix (2020) - gennaio Segreteria: Via Luigi Mangiagalli, 5 - 20133 Milano - Tel 02 2365506 Fax 02 2365015 - E-Mail: aita-nazionale@aita-nazionale.it - http://www.aita-nazionale.it - Codice Fiscale: 80192570150 - Partita IVA: 05896220158
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Soluzioni analitiche per il controllo della qualità nell’industria delle bevande Metodi analitici accurati e rapidi sono oggi fondamentali per l’industria delle bevande (succhi di frutta, bevande analcoliche, vino, birra, liquori e distillati), per monitorare i processi produttivi, le contaminazioni microbiche e prodotti indesiderati, garantire la stabilità e la sicurezza dei prodotti. I kit enzimatici R-Biopharm, pronti all’uso, permettono di dosare, attraverso l’uso di un fotometro o di analizzatori automatici, la totalità dei seguenti parametri: - Zuccheri riducenti (glucosio, fruttosio) metabolizzati dai lieviti durante la fermentazione; - Acidi organici (acido acetico, D+L lattico, D/L malico, citrico, isocitrico, gluconico, ecc.); - Grado alcolico (etanolo), metodo di riferimento per birre e bevande senza alcool o a ridotto
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contenuto (European Brewery Convention, Analytica, 4th ed., Method 9.2); - Acetaldeide; - Anidride solforosa (libera e totale); - Azoto prontamente assimilabile (APA), fondamentale per la fermentazione alcolica e la produzione di sostanze aromatiche; - β-Glucani, responsabili della formazione di gel o film di ostacolo alla filtrazione della birra; - Polifenoli Totali ed Antociani; - Cloruri, Rame, Ferro; L’utilizzo di analizzatori automatici (iMagic M9/M5) permette di accoppiare ai vantaggi dell’analisi enzimatica (elevata precisione, accuratezza e specificità) quelli dell’automazione, azzerando i tempi di ricostituzione dei reagenti, riducendo il carico di lavoro dell’operatore, i costi analisi ed
eliminando errori (dosaggio errato dei volumi, impiego errato di pipette e dosatori, errori di calcolo). iMagic M5 è il nuovo analizzatore multiparametrico, proposto in esclusiva da R-Biopharm, che consente di gestire il dosaggio di più parametri sullo stesso campione o su campioni differenti in contemporanea (da 80 a 120 test/ora). Campioni e reagenti sono caricati dall’operatore su appositi carrelli, termostatati a temperatura di refrigerazione, ed il sistema provvede al prelievo, alla diluizione (qualora previsto dalla metodica), e alla loro dispensazione in cuvetta, dove avviene la reazione. Il basso consumo di acqua (cuvetta monouso) e la manutenzione minima (assenza di stazione di lavaggio) riducono i costi operativi del laboratorio. R-Biopharm offre su richiesta consulenza tecnica specifica.
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La risposta all’esigenza di etichette pulite Puratos ogni tre anni conduce Taste Tomorrow, un’importante ricerca a livello globale e locale sui consumatori, interamente dedicata ai settori della panificazione, pasticceria e cioccolato, intervistando più di 17.000 consumatori in 40 Paesi del mondo. Attraverso lo studio approfondito dei comportamenti, delle preferenze e delle scelte dei consumatori globali e locali, la ricerca consente di fare “un passo verso il cibo del futuro”: traccia l’evoluzione delle tendenze nel tempo e viene tradotta in idee, prodotti e ricette innovativi e trend ispiratori. Tra i diversi trend emersi, la trasparenza ha un ruolo molto importante: i consumatori prestano sempre più attenzione agli ingredienti utilizzati, ai valori nutrizionali, alla presenza di conservanti e additivi, alla provenienza e agli allergeni. Richiedono etichette chiare e informazioni dal campo alla tavola. La presenza di additivi viene vista con sospetto dai consumatori, quindi sempre più sforzi vengono fatti da parte delle aziende alimentari per eli-
minare questa tipologia di ingredienti dalle etichette e rendere la lista ingredienti sempre più corta e “naturale”. Gli enzimi, coadiuvanti tecnologici, ricoprono un ruolo importante e possono essere un valido aiuto per sostituire alcuni additivi comunemente impiegati in panificazione: comuni emulsionanti come E472 (estere diacetil tartarico degli acidi grassi) E481 (stearolil 2 lattilato di sodio) possono essere facilmente sostituiti da miscele di fosfolipasi e xilanasi. Per quanto concerne invece il miglioramento della texture e della shelf life, diverse classi di alfa amilasi permettono di migliorare la struttura della mollica e di mantenere la freschezza nel tempo.
In Puratos l’innovazione è ispirata dalla natura Recentemente Puratos, nel corso di spedizioni scientifiche nella foresta cinesi dello Hunan nota per le sue formazioni rocciose di quarzo e arenaria circondate da innumerevoli alberi verdi e nuvole nebbiose, gli scienzia-
ti hanno scoperto una nuova generazione di enzimi. Si tratta di enzimi responsabili della scomposizione del materiale vegetale in elementi morbidi e umidi che liberano sostanze nutritive che nutrono quindi nuova vita. Nello specifico, da alcuni funghi in grado di degradare il tessuto legnoso è stato estratto Intes soft & fine, una nuova classe di fosfolipasi.
Le caratteristiche di Intens Soft & Fine Intens Soft & Fine è in grado di: - rendere la mollica morbida a lungo, con struttura fine e chiusa; - migliorare la struttura al palato, dando un effetto melting e scioglievole; - migliorare la colorazione della mollica, rendendola più bianca e brillante; - non interferire con i grassi a corta catena: si possono usare quindi burro e grassi animali senza rischi di off flavour; - adatto per le principali soluzioni clean label per la realizzazione di pane morbido, hamburger, panettone, croissant long shelf life, piadine.
industrie alimentari
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94 SOCI SOSTENITORI
ADEA SRL
CERTIQUALITY
CSI S.P.A.
Via Baden Powell 5 - 21052 Busto Arsizio
Via G. Giardino 4 - 20123 Milano
Viale Lombardia 20 - 20021 Bollate (MI)
Tel. 0331 341949
Tel. 02 806917.1
Tel. 02 38330.1
AIR LIQUIDE ITALIA
CFT S.P.A.
DI LEO S.P.A.
SERVICE S.R.L.
Via Paradigna 94/a - 43122 Parma
ZI Jesce, ss 271 km 51,260
Via Calabria 31 - 20158 Milano
Tel. 0521 277111
75100 Matera
Tel. 02 40261
CHIMAB S.P.A.
Tel. 0835 330486
AGROQUALITÀ
Via C. Colombo 34
DIESSECHEM S.R.L.
Viale C. Pavese 305 - 00144 Roma
35011 Campodarsego (PD)
Via Meucci 61/B - 20128 Milano
Tel. 06 54228675
Tel. 049 9201496
Tel. 02 26305484
CHIRIOTTI EDITORI S.R.L.
ECOLAB S.R.L.
Viale Rimembranza 60
Via Trento 26 - 20871 Vimercate (MB)
Tel. 06 39931
10064 Pinerolo (TO) - Tel. 0121 393127
Tel. 039 60501
BAIOCCO S.R.L.
CHR. HANSEN ITALIA S.P.A.
EIGENMANN & VERONELLI
Via I Maggio 81 - 20049 Concorezzo (MB)
Via Quintino Sella 3/A
Via della Mosa 6
Tel. 039 6042263 - Fax 039 647918
43126 Parma - Tel. 0521 497211
BAULI S.P.A.
CHRISTEYNS
Via Verdi 31 - 37060 Castel d’Azzano (VR)
FOOD HYGIENE Srl
Tel. 045 8288311
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ALMAVIVA
Via di Casal Boccone 118 - 00137 Roma
BARENTZ SERVICE S.P.A. Via privata Goito 8 20037 Paderno Dugnano (MI)
20060 Pessano con Bornago (MI) Tel. 02 99765220 COMAX EUROPE S.R.L.
Via Lodovico Settala 3 - 20124 Milano (MI)
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Tel. 02 29511173 CARE FOOD S.R.L.
Via U. Foscolo 8/a - 20081 Abbiategrasso (MI) Tel. 02 94608677
20017 Rho (MI) - Tel. 02 93539.1 EPTA NORD
Via Padova, 58 - 35026 Conselve (PD) Tel. 049 9500766 FASINTERNATIONAL S.R.L. Via Selvanesco 75/77 - 20142 Milano Tel. 02 3491751
CONSORZIO CASALASCO DEL POMODORO
FAVERO ANTONIO S.R.L.
Strada Provinciale 32
Via Gramogne 60-63 - 35127 Padova
26036 Rivarolo del Re (CR)
Tel. 049 644855
CAREMOLI SPA
Tel. 0375 536211
Via E. Majorana 10 -
CSQA CERTIFICAZIONI S.R.L.
20834 Nova Milanese (MB)
Via S. Gaetano 74 - 36016 Thiene (VI)
Via Badia 20 - 25060 Cellatica (BS)
Tel. 0362 364567
Tel. 0445 313011
Tel. 030 316112
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G. MARIANI & C. S.P.A.
aita
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GNT ITALIA S.R.L.
METRO ITALIA CASH
SEALED AIR SRL
Via Pier Carlo Cadoppi 4
& CARRY SPA
Via Trento 7 -
42100 Reggio Emilia
Via XXV Aprile 25
20017 Passirana di Rho (MI) - Tel. 02 93321
Tel. 0522 271026 GRUPPO MAURIZI SRL Sicurezza Alimentare, Ambientale e sul Lavoro Via della Fotografia 91 - Roma Tel. 06 7840919 HI-FOOD S.P.A. Parco Area delle Scienze (Campus Università) pad. 27 43124 Parma - Tel. 0521 1686611 IBERCHEM ITALIA S.R.L.
20097 S. Donato M.se (MI) Tel. 02 51712373
SISTAL SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI
MOFIN S.R.L.
c/o Dipartimento di Scienze degli Alimenti,
Via P. Custodi 12 - 28100 Novara
Università degli Studi della Tuscia
Tel. 0321 36396
Via S. Camillo de Lellis - 01100 Viterbo
OPTIMA S.R.L.
Tel. 0761 357494
Via Gaggio 72
SOGEGROSS S.p.A.
47832 Casarola S. Clemente (RN)
Lungotorrente Secca 3/A
Tel. 0541 859411
16163 GENOVA
PARMALAT S.P.A. Via Grassi 22/26 43044 Collecchio (PR) Tel. 0521 8081 - Fax 0521 808322
Tel. 010 8335.1
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SOREMARTEC ITALIA S.R.L. Piazza Ferrero 1 - 12051 Alba (CN) Tel. 0173 3131
Via del Commercio 2
GIANNI SRL
20832 Desio (MB) - Tel. 0362 331568
Via Quintiliano 30 - 20138 Milano
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Tel. 02 5097220
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INTERNATIONAL FLAVORS & FRAGRANCES I.F.F. ITALIA S.R.L.
PURATOS ITALIA S.P.A.
20834 Nova M.se (MI) - Tel. 0362 49171
Via Lumière Fratelli 37/A
STILSANO
Via F.lli Cervi 13 - 20090 Trezzano S/N (MI)
43122 Parma (PR)
Via Vanvitelli 1/A
Tel. 02 484721
Tel. 0521 16021
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TESTO SPA
Via Morandi 10
Via F.lli Rosselli 3/2
20077 Melegnano
20019 Settimo M.se (MI)
Tel. 02 98233330
Tel. 02/335191
RI.FRA. srl
VELP SCIENTIFICA S.R.L.
L’ENOTECNICA SRL
C/da Misilla 259, Marsala (TP)
Via Stazione 16 - 20040 Usmate (MI)
Divisione Fast Ingredients
Tel. 0923 756020
Tel. 039 628811
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14049 Nizza Monferrato (AT)
C.so Montevecchio 38 - 10129 Torino
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Tel. 0141 721686
Tel. 011 5165700
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Indice inserzionisti ABtech Expo - Rimini www.abtechexpo.it................................. ott. Aerzen Italia - Milano www.aerzen.com..................................... giu. Alba&Teknoservice Villafranca Padovana www.albaequipment.it...................... cop. 4 Albrigi - Stallavena di G. www.albrigi.it.............................................. 17 Ammeraal Beltech - Minerbio www.ammeraalbeltech.com.................. ott. Andina Pack - Bogotà (CO) www.andipack.com.................................. ott. Anutec - New Delhi (IND) www.anutecindia.com............................ apr. Arcoplastica - Andezeno www.arcoplastica.it................................. ott. Arol - Canelli www.arol.com ........................................ nov. Asia Fruit Logistica Hong Kong (CHN) www.asiafruitlogistica.com ........ lug./ago. B&R Automazione - Passirana www.br-automation.com....................... giu. Bondani - Noceto www.bondani.it........................................ ott. Brambati - Codevilla www.brambati.it....................................... 21 Bühler - Segrate www.buhlergroup.com............................... 2 Ceia - Viciomaggio www.ceia.net.............................................. 35 Chiriotti Editori - Pinerolo www.chiriottieditori.it............ 59-69-87-89 Cibustec - Parma www.cibustec.com.................................. set. Colombo - Oggiono www.colombopietro.it............................nov. Comek - Castiglione delle S. www.comek.it...........................................nov. Delfin - Settimo T.se www.delfinvacuums.com ..................... nov. Dip. Scienze Agrarie A.A. - Ancona www.univpm.it........................................ nov. Dolzan - Galliera Veneta www.dolzan.com..................................... dic.
Ebara Pumps Europe - Gambellara www.ebaraeurope.com......................... nov. Econorma - San Vendemiano www.econorma.com............................... ott. Elmiti - Avigliana www.elmiti.com....................................... ott. Emirates-Skycargo - Dubai (UAE) www.skycargo.com/emiratesfresh......... dic. Enercon Industries Aylesburybucks (GB) www.enercon-industries.it ................... ott. Eurofins Chemical Control - Cuneo www.eurofins.it................................... cop. 3 Fi Europe - Paris (F) www.fi-europe.eu.................................... set. Fives Syleps - Lonate Pozzolo www.syleps.com................................. cop. 1 FoodExecutive.com www.foodexecutive.it.............................. 73 Fristam Pumpen - Amburgo (D) www.fristam.de.......................................... 45 Fruit Logistica - Berlin (D) www.fruitlogistica.de.............................. dic. Fuchs Lubrificanti - Buttigliera d’Asti www.fuchslubrificanti.it.........................feb. Geartec - Legnano www.geartec.it ....................................... nov. Gulfood Manufacturing Dubai (UAE) www.gulfoodmanufacturing.com. lug./ago. IcoGuanti - Genova www.icoguanti.it...................................... dic. Igus - Robbiate www.igus.it................................................... 1 Ing. A. Rossi - Parma www.ingarossi.com................................. ott. Interroll - Rho www.interroll.it........................................ ott. Interpack - Düsseldorf (D) www.interpack.com.................................. 85 Ipack Ima - Rho www.ipackima.com................................... 83 Ishida Europe - Birmingham (GB) www.ishidaeurope.com......................... nov. Italo Danioni - Milano www.danioni.it ....................................... nov.
Italvibras - Fiorano Modenese www.italvibras.it......................................nov. Itech Italia - Lainate www.itech.eu............................................. dic. Klüber Lubrification Italia - S. Giuliano M.se www.klueber.com.................................... ott. Lawer - Cossato www.lawerunica.com............................. ott. Lic Packaging - Verolanuova www.licpackaging.com........................... dic. LMD - Lissone www.lamiaditta.eu................................... ott. Mapei - Milano www.mapei.it............................................ ott. Marking Products - Settimo T.se www.marking.it........................................ ott. MCM Massa - Pianezza www.mcmmassa.it ................................... 41 MCT Alimentare - San Donato Milanese www.mctalimentare.com/milano........ mar. Meat Tech - Milano www.meat-tech.it.................................... ott. Megadyne - Mathi www.megadynegroup.com................... nov. Microwave Technology - Modena www.microwave.it...................................feb. Mix - Cavezzo www.mixitaly.com................................... dic. Montenegro - Brugherio www.montenegrosrl.it............................ set. Multivac - Corsico www.multivac.com.................................. set. Nimax - Bologna www.nimax.it............................................ set. Nol Tec Europe - Gorgonzola www.nte-process.com.............................. 31 Normicom - Gessate www.normicom.it...................................... 27 Opessi - Milano www.opessi.it.......................................... nov. ParmaControls - Parma www.parmacontrols.it.............................. 47 PCB Piezotronics - Treviolo www.pcb.com............................................. 33 Perten Instruments Italia - Roma www.perten.it ......................................... ott.
Powtech - Norimberga (D) www.powtech.de.................................... mar. Prosweets - Köln (D) www.prosweets.com.............................. dic. R-Biopharm - Melegnano www.r-biopharm.com ............................ ott. Rivestimenti Speciali - Varese www.rivestimentispeciali.it................... dic. Rondo - Schio www.rondo-online.com.......................... set. Sanovo Tecnhonology Italia Montecchio P. www.sanovogroup.com.......................... dic. Sarp - Castelfranco Veneto www.sarp.it ............................................. nov. Save - Verona www.exposave.com................................ set. Sealed Air - Passirana di Rho www.sealedair.com................................. dic. Selmi - Santa Vittoria D’Alba www.selmi-group.it................................. set. Sigep - Rimini www.sigep.it............................................ nov. Sirec - Colorno www.sirec.it.............................................. set. Sollich - Bad Salzuflen (D) www.sollich.com..................................... ott. SPS IPC Drives - Parma www.spsitalia.it....................................... mar. TDM - Seveso www.tdm-sas.it.......................................... 63 Tecno 3 - Corneliano www.tecno-3.it ......................................... 25 Ulma Packaging Gragnano Trebbiense www.ulmapackaging.it............................. 51 Urschel - Castagnole delle Lanze www.urschel.com.................................... ott. Vega Italia - Assago www.vega.com.................................... cop. 2 Wirfly - Alonte www.wirfly.com...................................... nov. Wolhfarth - Sordio www.wolhfarth.it....................................... 13 Zuffellato Technologies - Ferrara www.trackanyfood.com......................... dic.
Aziende citate 3M - www.3Mitalia.it....................................................................24 Affidia - www.affidia.tech............................................................79 Andreotti impianti - www.andreottiimpianti.com..................34 B&R Automazione Industriale - www.br-automation.com.......................................................44 Ceia - www.ceia.net......................................................................23 Cepi - www.cepisilos.com............................................................28 Comek - www.comek.it................................................................18 Detector Devices & Technologies Torino detector-group.com ...............................................................32 Dima - www.dima.it......................................................................32 DTS - www.dtszb.com..................................................................36 Edelmak - www.edelmak.com.tr................................................39 Fam - in Italia: Unimex International Marketing www.unimexonline.it..............................................................26 FBF Italia - www.fbfitalia.it..........................................................29 FBR Elpo - www.fbr-elpo.it.........................................................40 Ferretto Group - www.ferrettogroup.com...............................23 Fuchs Lubrificanti - www.fuchs.com/it....................................20
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Gerhard Schubert - www.schubert.group................................48 Huayuan Machinery - www.huayuan-sh.com.........................37 Icoguanti - www.icoguanti.it.......................................................62 Ifp Packaging - www.ifppackaging.it.........................................30 Igus - www.igus.it..........................................................................78 Ing. A. Rossi - www.ingarossi.com...................................... 14-30 Interroll - www.interroll.it............................................................44 Lawer - www.lawer.com...............................................................19 MAP-Wamgroup - www.mapsrl.it.............................................42 MF Packaging - www.mfpackaging.it.......................................37 Miele - www.mielepackaging.it..................................................34 Minebea Intec Italy - www.minebea-intec.com.....................43 Ningbo D&R Machinery .............................................................38 Nord-Motoriduttori - www.nord.com.......................................47 Pansystem - www.pansystemsrl.com........................................39 Parma Controls - www.parmacontrols.it..................................15 Penta - penta.piovan.com............................................................30 Rasco Mac - www.alriyadafactory.com....................................40 Sacchital Group - www.sacchital.it............................................19
SAES Coated Films - www.saescoatedfilms.com...................19 Sarp - www.sarp.it.........................................................................29 Schneider Electric - www.se.com/it/it.....................................50 Senzani - www.senzani.com........................................................50 Shanghai HG Food Machinery www.hg-machine.com............................................................38 Sidel - www.sidel.com...................................................................36 Tecno 3 - www.tecno-3.it............................................................29 TSW Industries - www.tsw-industries.com.............................39 Türköz - www.turkoz.com.tr........................................................39 Unimac-Gherri - www.unimac-gherri.com..............................20 Unimex International Marketing - www.unimexonline.it....26 Urschel - www.urschel.com.........................................................16 Vega Italia - www.vega.com/it....................................................46 Wuxi Danxiao Machinery - www.wxdanxiao.com.................38 Xnext - www.x-next.com.............................................................26 Yang Jenq Machinery - www.yangjenq.com............................37 Zline - www.doughtlaminator.com............................................38 Zucchetti - www.zucchetti.it.......................................................22
EUROFINS CHEMICAL CONTROL un centro di ricerca e analisi al servizio delle aziende del settore alimentare. Fondato nel 1979, è entrato a far parte del GRUPPO EUROFINS nel 2006 PRINCIPALI RICERCHE E SERVIZI DI ANALISI • Aspetti nutrizionali e Studi di Shelf-life (stabilità dei prodotti nel tempo) • Analisi degli additivi e di parametri qualitativi e caratteristici • Analisi dei residui di contaminanti (fitofarmaci, micotossine, metalli pesanti, PCB, diossine, residui di medicinali veterinari, ormoni, IPA, contaminanti di processo, ecc.) • Analisi Microbiologiche e Filth test (determinazione impurità solide e ricerca cause infestazione) • Analisi allergeni (ELISA, PCR, analisi chimiche) • Analisi OGM e identificazione specie/varietà mediante analisi del DNA • Analisi sugli imballaggi alimentari (food packaging) • Studi di messa a punto di nuovi metodi e/o indici analitici • Autenticità degli alimenti mediante analisi isotopica, metodi di screening e analisi del DNA • Test analitico-sensoriali (FREE-WAY) CONSULENZE PRINCIPALI • Assistenza nella messa a punto di nuovi prodotti e/o processi produttivi • Assistenza nella soluzione di problemi di processo che influiscono sulla Qualità e/o sulla Sicurezza alimentare
dei prodotti • Assistenza nella validazione di nuovi impianti produttivi • Attività di consulenza in materia di etichettatura e assistenza tecnico-legislativa • Assistenza nelle controversie con fornitori, clienti o laboratori ufficiali di revisione PRINCIPALI AUTORIZZAZIONI, CERTIFICAZIONI E RICONOSCIMENTI • LABORATORIO ACCREDITATO ACCREDIA n° 0490 in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 per l’esecuzione delle prove, il cui elenco è pubblicato sul sito www.accredia.it • REGIONE PIEMONTE: Laboratorio abilitato (n. di registrazione 14) ad effettuare prove analitiche relative all’autocontrollo • MINISTERO DELLA SANITA’ GIAPPONESE: Riconoscimento del laboratorio ad eseguire analisi su prodotti e bevande destinate all’esportazione (Laboratorio N. 216) • Iscrizione nell’elenco dei laboratori consigliati dall’AIC per la determinazione del glutine negli alimenti • LABORATORIO CERTIFICATO QS per controllo di residui in frutta, verdura, patate • ALTRI RICONOSCIMENTI/AUTORIZZAZIONI: sono indicati sul sito www.eurofins.it.