NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 ANNO 51 - N. 302
INDUSTRIE
BEVANDE
DELLE WORLDWIDE BOTTLING Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 MBPA NORD OVEST - n. 6/2022 - IP - ISSN 0390-0541
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IL MONDO DELLA LATTINA SECONDO NOI
CANNING ACCORDING TO US
NOVEMBRE 15-18/2022
10064 PINEROLO - ITALIA Tel. +039 0121393127 info@chiriottieditori.it
Rubrica BIRRA&MALTO
FIERE exhibitions
Il meglio dell’industria delle bevande e dei liquidi alimentari a Drinktec Parte I
Drinktec, che si è tenuta dal 12 al 16 settembre 2022 presso il centro fieristico di Monaco di Baviera, ha registrato un totale di 1.002 espositori provenienti da 55 Paesi e quasi 50.000 visitatori da 169 Paesi, di cui qua-
si il 40% provenienti da Paesi extraeuropei. È interessante notare che il terzo Paese per numero di visitatori, dopo Germania e Italia, sono gli Stati Uniti. Con il 65% degli espositori e oltre il 70% dei visitatori provenienti da Paesi al di
The best of the beverage and liquid food industry gathered at Drinktec. Part I Drinktec, which was held from September 12 to 16, 2022, at the Munich trade fair center, registered a total of 1,002 exhibitors from 55 countries and nearly 50,000 visitors from 169 countries, and almost 40% of these from outside of Europe. And it’s quite revealing that the third strongest visitor country after Germany and Italy is the USA. With 65% of exhibitors and more than 70% of visitors coming from countries outside of Germany, drinktec has bolstered its status as the world’s leading trade fair.
Lo stand di P.E. Labellers./The P.E. Labellers booth.
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fiere
Monoblocco per il confezionamento di birra in lattina Gai Macchine ha presentato, tra gli altri, il monoblocco 12021 RE CAN soluzione tecnologica per il riempimento e la sigillatura di lattine per birra. Realizzato interamente nello stabilimento di Ceresole d’Alba con una struttura di base in acciaio inox, integra una riempitrice volumetrica rotativa dotata di valvole elettropneumatiche e una sigillatrice rotativa. La valvola di riempimento volumetrico impedisce qualsiasi ritorno del prodotto nel serbatoio, escludendo ogni possibile contaminazione e ossidazione del prodotto all’interno del contenitore. È integrata con la torretta per ottimizzare il ciclo di lavaggio con l’applicazione di lattine fittizie e tutti i parametri di lavoro, come il pre-flusso e il lavaggio delle lattine, la pressione di esercizio, il ciclo di riempimento volumetrico e il degasaggio, sono impostati sul pannello di controllo e possono essere modificati senza l’in-
tervento manuale dell’operatore. L’impostazione del flussometro determina la quantità di birra immessa nella lattina. Se la capacità della lattina varia, è sufficiente impostare il nuovo valore sul touch screen.
La tappatrice è dotata di una testa di chiusura con movimento intermittente per l’aggraffatura; è caratterizzata da una tolleranza minima (10 centesimi di millimetro) e due testate di ricambio per l’utilizzo di eventuali nuovi coperchi.
Monoblock for packaging beer cans Gai Macchine presented, among others, the 12021 RE CAN monoblock technological solution for filling and sealing beer cans. Made entirely in the Ceresole d’Alba plant with a stainless-steel base structure, it integrates a volumetric rotary filler equipped with electropneumatic valves and a rotary sealer. The volumetric filling valve prevents any return of product into the tank, ruling out any possible contamination and oxidation of the product inside the container. It is integrated with the turret to optimise the washing cycle with the application of dummy cans and all working parameters, such as can pre-flow and washing, operating pressure, volumetric filling cycle and degassing, are set on the control panel and can be changed without manual operator intervention. The flowmeter setting determines
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the amount of beer fed into the can. If the can capacity changes, simply set the new value on the touch screen. The capping machine is equipped with a closing head with intermittent movement for seaming; it has a minimum tolerance (10 hundredths of a millimetre) and two spare heads for the use of any new lids.
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fiere
Clip sostenibili per bottiglie in PET La gamma di soluzioni di clip sostenibili, riciclabili e a base di fibre per bottiglie in PET comprende opzioni minimali per offrire la giusta copertura per proteggere e assicurare il prodotto attraverso la catena di fornitura, mante-
nendo visibilità e offrendo opportunità di branding. Cap-It è adatto a un’ampia gamma di forme e dimensioni di bottiglie in PET in diverse configurazioni di prodotto, tra cui confezioni da 4, 6 e 8 pezzi. Offre sostegno e protezione, aderendo saldamente al collo della bottiglia, e la massima area di stampa per un branding di grande impatto. I fori per le dita rendono CapIt una confezione facile e comoda da trasportare. Può essere confezionato con qualsiasi macchinario Cap-It, incluso Cap-It 2 e la nuova generazione di macchine CapIt G3, che funziona a velocità più elevate. EnviroClip è una clip senza colla e senza laminati plastici che utilizza la minor quantità di materiale nella gamma di clip di Graphic Packaging ed è completamente integrata con i macchinari ad alta velocità. Anche le lattine sono ben protette dalla struttura in-
terna della clip, ma possono essere facilmente rimosse una volta pronte per il consumo. Questa soluzione è disponibile in più varianti.
Sustainable clip for PET bottles The range of sustainable, recyclable, fiber-based clip solutions for PET bottles includes minimal material options to deliver the right amount of coverage to protect and secure your product through the supply chain while maintaining visibility and offering opportunities for branding. Cap-It is suitable for a wide range of PET bottle styles and sizes in multiple product configurations, including 4-, 6- and 8-packs. Provides support and protection by holding tightly to the neck of the bottle, and maximum print area for high-impact branding. Finger holes make Cap-It an easy and comfortable pack to carry. Can be packaged with any of Cap-It machinery equipment solutions, including the Cap-It 2 and the new generation machine, Cap-It G3, that runs at faster speeds. EnviroClip is a no glue, no
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plastic laminations clip that uses the least amount of material in Graphic Packaging’s clip portfolio and is fully integrated with high-speed machinery solution. Cans are well protected with the inner clip construction but can be easily removed once ready to consume. This solution is available in multiple variations.
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L’AZIENDA the company
Pavimenti speciali su misura Da quasi trent’anni, Sirec sviluppa, realizza e fornisce la soluzione che meglio soddisfa le esigenze di ogni singolo cliente garantendo disponibilità, flessibilità e assistenza nell’esecuzione dei lavori e operando nel rispetto della sicurezza e dell’am-
biente con una particolare attenzione alla qualità. Abbiamo rivolto alcune domande a Luca Bolzoni, socio titolare e direttore commerciale, per conoscere meglio questa realtà italiana con sede a Colorno (PR), nel cuore della food valley.
Com’è nata l’azienda?
Sirec nasce nel 1994 dall’incorporazione di due aziende operanti nel settore delle pavimentazioni in cemento e resina dal 1970. Ha l’obiettivo di propor-
Special made-to-measure floorings For almost thirty years, Sirec has been developing, manufacturing, and supplying the solution that best meets the needs of each individual customer, guaranteeing availability, flexibility and assistance in the execution of the work and operating with respect for safety and the environment with a particular focus on quality. We put some questions to Luca Bolzoni, name partner and sales manager, to find out more about this Italian company based in Colorno (PR), in the heart of the food valley.
Luca Bolzoni.
How did the company start? Sirec was born in 1994 from the incorporation of 2 Companies operating since 1970 in the concrete and resin flooring sector. The aim is acting as a single-contact point for the formulation, production and application of special epoxy resin floors and coverings for industry,
depending on the specific requests of the Customer. Our extensive experience has enabled us to introduce klinker and/or porcelain stoneware
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l’azienda
Quali sono le principali caratteristiche che deve avere una pavimentazione destinata al settore delle bevande?
Nell’industria delle bevande il pavimento riveste un ruolo importante. Le superfici devono essere: continue, prive di giunti e scanalature, robuste, atossiche, impermeabili, facili da pulire e sanificare, in conformità al protocollo HACCP, per garantire sicurezza degli alimenti al consumatore finale, e con un determinato grado di antiscivolosità, per garantire l’incolumità degli operatori.
non protetto da barriera al vapore, degradato e ammalorato e la presenza di serbatoi già installati. In questo caso abbiamo proposto il nostro ciclo EpoxiBeton
ad alto spessore, pavimentazione continua, priva di giunti e scanalature, robusta, atossica, impermeabile, facile da pulire e sanificare. Simonetta Musso
Cosa ci può dire dei sistemi di protezione?
Proponiamo sistemi di protezione alle pareti realizzati in resine poliuretaniche usati per raccordo pareti/pavimenti senza spigoli vivi, che garantiscono protezione dagli eventuali urti accidentali dei mezzi di movimentazione. Tale sistema è montabile su qualsiasi tipo di superficie mediante incollaggio con resine, è resistente a urti e usura e di facile pulizia.
Cos’è il Floorprofiler Sirec?
È uno strumento di misurazione completamente automatico e semovente per la determinazione della planarità delle pavimentazioni secondo varie specifiche e normative.
Ci può fare un esempio di pavimentazione richiesta da un cliente del settore bevande?
Un’importante azienda che produce bevande alcoliche e superalcoliche ci ha richiesto la ristrutturazione della pavimentazione della propria cantina. Le problematiche iniziali erano le seguenti: supporto in calcestruzzo
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Which are the main characteristics a flooring for the beverage industry must have? In the food and beverage industry, flooring plays an important role. To guarantee product and staff safety, surfaces must be nonslip, seamless, hard-wearing, non-toxic, antimicrobial, waterproof, easy-toclean and sanitise. What can you tell us about protection system? We offer wall protection systems made of polyurethane resins used for wall/floor connections with no sharp edges, which provide protection from accidental impacts from handling equipment. Such a system can be mounted on any type of surface by bonding with resins, is resistant to impact and wear, and is easy to clean. What is Floorprofiler Sirec? It is a fully automatic, self-propelled measuring instrument for determining the flatness of floors according to various specifications and standards. Can you give us an example of flooring requested by a customer in the beverage industry? An important company that produces alcoholic and spirits beverages requested us to renovate the flooring of their wine cellar. The initial problems were as follows: concrete substrate not protected by a vapor barrier, degraded, and deteriorated, and the presence of already installed wine tanks. In this case we proposed our EpoxiBeton high-thickness system, continuous flooring, free of joints and grooves, strong, non-toxic, waterproof, easy to clean and sanitize.
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MACCHINE machines STRUMENTI & equipment
Valvole ibride, lattine e software brevettati La valvola elettropneumatica Unica, brevetto esclusivo di Gai Macchine, si prepara a una nuova stagione. In occasione del Simei 2022, l’azienda di Ceresole d’Alba sta lavorando al miglioramento dell’efficienza e del controllo sul ciclo del riempimento. La rinnovata valvola Unica incrementerà le possibilità di personalizzazione dimostrando una flessibilità ancora maggiore, e un aumento della resa.
Accanto a Unica, Gai presenterà una nuova famiglia di valvole “ibride”, capaci cioè di unire la tecnologia a livello a quella volumetrica. Anch’esse oggetto di brevetto, sono studiate per assicurare il riempimento di qualsiasi liquido con estrema facilità e precisione di dosaggio. Le novità comprendono anche il confezionamento in lattina, settore nel quale Gai sta investendo
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Hybrid valves and proprietary cans and software The Unica electro-pneumatic valve, an exclusive Gai Macchine patent technology, is preparing for a new season. On the occasion of the Simei 2022, the company based in Ceresole d’Alba has been working on improving the efficiency and control of the filling cycle. The renewed Unica valve will increase the possibilities of customization by demonstrating even greater flexibility, and a higher productivity. Alongside Unica, Gai will present a new family of “hybrid” valves, able to combine self-levelling and volumetric technologies. Also patented, they are designed to ensure the filling of any liquid with extreme ease and dosing precision. The innovations also include canning machines, a sector in which Gai is investing significant research and engineering resources. The goal is to bring to the exhibition a range of monoblocs for filling and seaming cans designed and built entirely in-house. This project is going to be patented, too. In terms of proprietary technologies, Gai moves towards a greater independence in the labeling sector, with particular attention to software development. At the upcoming SIMEI it will be possible to find out what Gai engineers have designed combining proprietary programs integrated with new mechanical parts and more performing motors. Gai Macchine will be present at Simei from 15 to 18 November 2022, in Hall 4, stand E02 / G19. ingenti risorse di Ricerca e Sviluppo. L’obiettivo è quello di portare in fiera una gamma di macchine per la chiusura delle lattine progettate e costruite interamente in house. Anche in questo caso il progetto sarà brevettato. In fatto di tecnologie proprietarie, Gai si muove verso una maggiore indipendenza sul fronte del labelling, con particolare at-
tenzione alla scrittura dei software. Al prossimo SIMEI sarà possibile osservare gli sforzi degli ingegneri Gai per la realizzazione di programmi proprietari integrati con la parte meccanica e studiati per l’efficientamento dei motori. Gai Macchine sarà presente al Simei dal 15 al 18 novembre 2022 presso il Padiglione 4, stand E02/ G19.
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macchine strumenti
All’insegna del riciclaggio: lavatrici per bottiglie Nel settore beverage, il lavaggio automatico delle bottiglie di recupero ha ormai raggiunto elevati livelli di specializzazione. In questo contesto, opera Akomag, azienda in grado di offrire una produzione variegata, che comprende lavabottiglie, sciacquatrici e sterilizzatrici ad immersione per bottiglie in vetro o PET e boccioni, lavacasse e accessori vari di complemento. Molto ampia è la scelta delle lavabottiglie, la cui potenzialità varia in base al modello e va da 500 fino a 60.000 pezzi/ora. La struttura modulare di tutte le installazioni consente di aumentare progressivamente le funzioni e il livello di sofisticazione inserendo sezioni di lavaggio speciali e di sanificazione, compresi il controllo automatico dei parametri di processo, i sistemi di sicurezza, il recupero energetico, la riduzione degli scarichi e la sanificazione automatica delle parti più importanti dal punto di vista igienico. Per quanto riguarda i vari modelli realizzati, si parte dalla serie Genesi, disponibile in dimensioni
In the name of recycling: bottle washing machines In the beverages sector, the automatic washing of recycled bottles has now reached high levels of specialisation. In this context, Akomag is a company able to offer a varied production, including bottle washers, rinsers and immersion sterilisers for glass or PET bottles and jars, bottle washers and various accessories. There is a wide choice of bottle washers, the capacity of which varies depending on the model and ranges from 500 up to 60,000 pieces/hour. The modular structure of all installations makes it possible to progressively increase the functions and level of sophistication by inserting special washing and sanitising sections, including automatic control of process parameters, safety systems, energy recovery, waste reduction and automatic sanitisation of the most hygienically important parts. About the various models produced, we start with the Genesi series, which is available in a very compact size to fit into any operating environment. The modularity of this series allows the customer to “build a made-to-measure machine”, adapting it from time to time to the different types of use (water, wine, oil, beer, soft drinks). To rationalise the washing cycle, the company has developed Hydra, a series of fully automatic machines that, thanks to a special configuration, reduces detergent bath pollution and cuts consumption. High automation in washing and productivity meet in the HP model: despite the sophistication, one operator is enough to remotely manage the entire washing cycle, checking its operation through the control systems. molto contenute per poter essere inserita in qualsiasi ambiente operativo. La modularità di que-
Carico semi-automatico di una lavabottiglie Genesi./ Bottler washer Genesi semi-automatic loading (Akomag).
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sta serie permette al cliente di “costruirsi una macchina su misura”, adattandola di volta in volta ai diversi tipi d’utilizzo (acqua, vino, olio, birra, bibite). Per razionalizzare il ciclo di lavaggio, l’azienda ha realizzato Hydra, una serie di macchine completamente automatiche che, grazie a una speciale configurazione, consente di diminuire l’inquinamento del bagno detergente e abbattere i consumi. Alta automazione nel lavaggio e produttività s’incontrano nel modello HP: malgrado la sofisticazione, basta un operatore per gestire a distanza l’intero ciclo di lavaggio, verificandone il funzionamento tramite i sistemi di controllo.
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ANALISI CONTROLLO analysis & control
Misurazione del colore dell’acqua: indicatore di purezza L’acqua è una parte essenziale della nostra vita quotidiana e, per determinare se è adatta al consumo o all’utilizzo nella produzione alimentare, valutare il colore e le sue sfumature può essere un prezioso indicatore di qualità. Per una valutazione obiettiva, è necessario l’uso
di strumenti di misurazione del colore come lo spettrofotometro con spazio colore CIE L*a*b*. I misuratori di colore sono facili da usare, anche per gli utenti alle prime armi e dispongono di una serie di menu e programmi che si adattano a molte applicazioni.
Per un campione di acqua limpida, il chimico di solito cercherà un alto valore di L* e se c’è una tonalità di colore, cercherà un valore b* negativo. D’altra parte, un basso valore L* suggerirebbe una bassa limpidezza, mentre un b* positivo indicherebbe un colore giallastro indesiderato.
Colour measurement of water: indicator of purity Water is an essential part of our everyday life and to determine whether water is suitable for consumption or used in food production, assessing the colour and shade of water can be a valuable indicator of quality. For an objective assessment, the use of colour measuring instrument like spectrophotometer with CIE L*a*b* colour space would be needed. Many colourimeter models are hand-held and portable, making it easy for users to take them to different areas within a bottling or water treatment plant. They’re easy to operate, even for first-time users and feature a number of menus and programs that suit many measuring tasks.
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For a clear water sample, the chemist will usually be looking for a high L* value and if there is a colour tint, they will be looking out for a negative b* value. On the other hand, a low L* value would suggest low clarity while a positive b* would indicate an undesired yellowish colour.
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analisi controllo
Per rilevare corpi estranei nelle bottiglie in vetro La nuova Dyagonal BTL è la proposta di Dylog Hitech per la rilevazione non distruttiva di corpi estranei nelle bottiglie in vetro. Nel controllo di qualità con raggi-X in ambito food and beverage, l’ispezione delle bottiglie in vetro è spesso un’applicazione ostica a causa del fondo. Quest’area, conosciuta anche come “dome”, per via dell’accentuata concavità, presenta uno spessore che può influenzare negativamente la rilevazione di eventuali corpi estranei, che tipicamente nei liquidi vanno a cadere proprio in quella zona. La soluzione studiata e sviluppata da Dylog prevede un sistema dotato di 3 sorgenti di raggi-X, dette anche “viste”, focalizzate specificamente sul fondo del contenitore. Le prime due sorgenti, a 90° una dall’altra, attraversano il fondo con l’obiettivo di analizzare la
corona esterna con un’angolazione ottimale per esaltare il contrasto tra contaminante e contenitore. La terza analizza il fondo lateralmente permettendo di ottenere performance migliori nella zona del “dome” e sulle anse laterali. La grande esperienza di Dylog nel software ha poi permesso di sviluppare algoritmi specifici in grado di massimizzare le prestazioni in queste aree critiche del prodotto, oltre a offrire una vasta scelta di protocolli di comunicazione per garantire la massima flessibilità in termini di connettività e gestione remota, aspetti centrali per l’Industria 4.0. La posizione fissa delle 3 sorgenti rende, inoltre, il sistema estremamente facile da configurare, una caratteristica dei sistemi Dylog, che punta a rendere la manutenzione delle proprie uni-
To detect foreign bodies in glass bottles The new Dyagonal BTL is what Dylog Hitech is ready to show to the market to detect foreign bodies in glass bottles. In the X-ray Food and Beverage business, the inspection of glass bottles has been historically difficult, due to the bottom area. This area indeed, because of the concave area also known as “dome”, is really thick and this affects the foreign bodies detection. The solution studied and developed by Dylog engineers is a system equipped with 3 X-ray sources, also known as “views”, that are specifically focused on the bottle bottom. Two sources, set up at 90°one from each other and at 45° from the belt, cross the bottom having the target to analyse the external crown by a very good angle to evidence as much as possible the contrast between contaminant and container. The third view analyses the bottom sideways; this solution allows to get the best performances in the dome area and in the side bends. The huge experience of Dylog in the Software business guarantees the development of specific algorithms to maximise the performances in those critical areas, also giving a wide choice of
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tà snella ed efficace. L’ampio tunnel d’ispezione permette di ispezionare un ampio range di formati, fino ad altezze di 350 mm. Dylog Hitech è anche particolarmente sensibile al tema della sostenibilità. I sistemi Dylog Hitech permettono di ricondizionare e quindi riciclare i componenti fondamentali, generatore e sensore, riducendo l’impatto ambientale durante il ciclo di vita dei propri prodotti. communication protocol to guarantee the highest flexibility in terms of connectivity and remoting, crucial elements for Industry 4.0 The fixed position of the three views means having an easy configuration of the system, that goes to the path of all Dylog systems, that are oriented to an easy and fast maintenance. The wide inspection tunnel matches with a huge range of formats, up to 350 mm high bottles. Dylog Hitech is also taking care of the sustainability thematic. For this reason, all their systems give the chance to regenerate their core components by recycling the original ones, reducing therefore the effects on the environment.
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CONTENITORI TAPPI containers & closures
Vino frizzante dal vecchio al nuovo sull’onda delle bollicine S. ZANINOTTO1 - M. LAMBRI2 1 Direttore tecnico Amorim Cork Italia Technical Director, Amorim Cork Italia.
Dipartimento DISTAS Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza - Referente per l’enologia e l’analisi sensoriale. DISTAS Department, Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza. Contact person for oenology and sensory analysis. 2
Nelle modifiche di consumo che negli anni hanno coinvolto anche questo segmento, il vino frizzante rappresenta un ormai importante capitolo nel panorama enologico nazionale. Svincolato dalla radicata tradizione regionale,
ora è divenuto patrimonio di tutta Italia, ove viticoltori ed enologi hanno saputo sfruttare al meglio le varietà più adatte a questa lavorazione, trasformando e rafforzando l’identità del vino frizzante in tutte le sue accezioni creando
quindi prodotti adatti al consumo giornaliero ma con una maggiore e distinta personalità. Vero e unico precursore dei più blasonati e noti spumanti nazionali, è un vero e proprio monopolio dell’enologia italica. Nel mondo la
Semi-sparkling wine. From old to new on the wave of bubbles In the change of consumption that over the years involved this segment, semi-sparkling wine now represents an important chapter in the national wine scene. Released from the rooted regional tradition, it has now become an Italian heritage, with winemakers and oenologists that have been able to properly use the most suitable varieties for this process, transforming and strengthening the identity of semi-sparkling wine in all its meanings, thus creating products that are suitable for daily consumption but with a greater and distinct personality. The true and unique precursor of the most famous and well-
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known national semisparkling wine, it is a real monopoly of Italian enology. In the world, national production represents about 70% of the total (U.I.V. 2019 data) and the bottling technique with cork stopper represents an even more consistent share.
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prodotti
Le Tenute Lunelli presentano il Carapace Lunga Attesa Il concetto di tempo, inteso nella sua accezione greca di kairos, ossia di momento propizio, è da sempre centrale nella visione delle Tenute Lunelli che interpretano magistralmente le caratteristiche del vitigno Montefalco Sagrantino, a partire dalla sua straordinaria capacità di affinare a lungo. Un vigneto di Sagrantino di oltre trent’anni nella zona di Montefalco, una vendemmia a ottobre inoltrato, per permettere alle uve una perfetta maturazione, e sette anni di affinamento sono all’origine di Carapace Lunga Attesa, un Montefalco Sagrantino DOCG che si pone come simbolo di una terra antica come l’Umbria. Dopo un’attenta selezione già in fase di vendemmia, realizza-
ta rigorosamente a mano, le uve subiscono una triplice fermentazione, in cisterne d’acciaio, in tini tronco-conici di legno da 10 hL e in orci e anfore di terracotta, da cui nascono tre vini differenti che vengono poi assemblati a seconda dell’annata e ulteriormente affinati in legno e bottiglia. Il risultato è un vino ricco, avvolgente, di grande fascino, dalle tonalità rubino intenso, con sentori di mora, prugna e tabacco. Lungo e persistente, esprime un tannino molto elegante, di cesellata fattura. La prima annata prodotta in 4.000 bottiglie è il 2015. Un vino certificato biologico, come tutti quelli che nascono nella Tenuta e che si avvale della preziosa collaborazione in cantina di Luca D’Attoma.
Tenute Lunelli presents Carapace Lunga Attesa The concept of time, understood in its Greek meaning of kairos, or auspicious moment, has always been central to the vision of Tenute Lunelli, which masterfully interprets the characteristics of Montefalco Sagrantino grape variety, starting with its extraordinary capacity for long ageing. A Sagrantino vineyard that is over thirty years old in the Montefalco area, a harvest in late October to allow the grapes to ripen perfectly, and seven years of ageing are the origin of Carapace Lunga Attesa, a Montefalco Sagrantino DOCG that stands as a symbol of an ancient land like Umbria. After careful selection during the harvest, which is carried out strictly by hand, the grapes undergo triple fermentation, in steel tanks, in 10 hL truncated conical wooden vats and in terracotta jars and amphorae, from which three different wines are born that are then blended according to the vintage and further refined in wood and bottle. The result is a rich, enveloping wine
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of great charm, with intense ruby hues and hints of blackberry, plum and tobacco. Long and persistent, it expresses a very elegant, chiselled tannin. The first vintage produced in 4,000 bottles is 2015. This is a certified organic wine, like all those that are born on the estate and which benefits from the precious collaboration in the cellar of Luca D’Attoma.
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RICERCA APPLICATA applied research
I tralci potati come nuovo additivo enologico Per lo studio pubblicato sulla rivista Food Research International, ricercatori spagnoli hanno prodotto vini Tempranillo aggiungendo i loro tralci di vite tostati (SEG, Tralcio-Enologico-Granulo). I SEG sono stati aggiunti in due dosi (12 e 24 g/L) in tre momenti diversi (prima, a metà e dopo la fermentazione) e sono state analizzate le composizioni fenoliche, volatili e minerali. Il contenuto totale di composti fenolici è diminuito, ma gli stilbeni, in particolare il trans-resveratrolo, sono aumentati in tutti i vini macerati con SEG, così come gli antociani totali quando questi additivi sono stati ag-
giunti a metà della fermentazione. Inoltre, i rapporti relativi agli antociani monomerici glicosilati erano significativamente più alti nei vini trattati con SEG. L’uso dei SEG non ha influito sul contenuto totale di composti volatili; tuttavia, i cambiamenti in termini di singoli composti hanno dato luogo a una serie odorosa associata ai SEG, denominata “dolce legnoso”, formata da composti come il vanillato di etile, il cinnamato di etile e la vanillina. Infine, la composizione minerale dei vini non è stata influenzata dall’uso dei SEG, in quanto il potassio è risultato il più abbondante in tutti i vini.
Pruned vine-shoots as a new enological additive For the study published on Food Research International, Tempranillo wines were made by adding their own toasted vine-shoots (SEGs, “Shoot-Enological-Granule”). The SEGs were added in two doses (12 and 24g/L) at three different times (before alcoholic fermentation, in the middle of alcoholic fermentation, and after fermentations) and phenolic, volatile, and mineral composition were analysed. Results showed a decrease in the total content of phenolic compounds but stilbenes, specifically trans-resveratrol, increased in all wines macerated with SEGs, as did total anthocyanins when these additives were added in the middle of fermentation. Furthermore, the ratios related to glycosylated monomeric anthocyanins were significantly higher in wines treated with SEGs.
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The use of SEGs did not affect the total content of volatile compounds. However, changes in terms of individual compounds resulted in an odorant series associated with SEGs, named “sweet woody”, formed by compounds such as ethyl vanillate, ethyl cinnamate, and vanillin. Finally, the mineral composition of the wines was not affected using SEGs, whereby potassium was the most abundant in all the wines.
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ricerca applicata
Impatto delle modalità di invecchiamento in legno di quercia sui vini rossi Durante la fermentazione o l’invecchiamento dei vini, il legno di quercia è comunemente usato sotto forma di botti, barili o prodotti derivati (per esempio, trucioli). È noto che aroma, struttura, astringenza, amarezza, persistenza aromatica e colore possono cambiare come risultato del contatto vino-legno. Ricercatori francesi hanno eseguito una sperimentazione in scala reale in diverse condizioni di invecchiamento in rovere per valutare le differenze di colore, fenoliche, aromatiche e sensoriali tra i vini rossi finali (9 mesi di invecchiamento). I risultati sono stati pubblicati su Oeno One. I parametri enologici e il colore del vino non sono stati influenzati dalla modalità di invecchiamento e dopo 9 mesi non sono state riscontrate differenze nel contenuto totale di fenoli e tannini. Indipendentemente dalla modalità di invecchiamento, il contenuto totale e il profilo dei composti volatili fruttati sono stati globalmente mantenuti rispetto al controllo (>= 86%). Al contrario, maggiore è la superficie di contatto vino-legno per unità di volume di vino, maggiore è l’estrazione di aromi legnosi. Così, i barili hanno portato a vini con il più alto livello di aromi legnosi (515864 µg/L), seguiti da quelli invecchiati in botte (430-470 µg/L). Da un punto di vista sensoriale, i descrittori che evidenziano il carattere legnoso del vino (vaniglia, speziato) erano migliorati in tutti i vini invecchiati in rovere rispetto al controllo. Tuttavia, i risultati indicano che non si è verifica-
Impact of oak wood ageing modalities on red wines During fermentation or ageing of wines, oak wood is commonly used in form of barrels, casks or derived oak products (chips, winewoods, tankstaves, among others). It is well known that aroma, structure, astringency, bitterness, aromatic persistence and colour may change as a result of wine-wood contact. A full-scale experimentation was performed by French researchers under different oak ageing conditions to evaluate colour, phenolic, aromatic and sensory differences among final red wines (9-months ageing). The results were published on Oeno One. Oenological parameters and wine colour were not impacted by ageing modality. At the end of ageing, no differences were found in total phenolic and tannin contents. Regardless of the ageing modality, total content and profile of fruity volatiles were globally maintained with regard to control (>= 86%). In contrast, the higher the surface of winewood contact per unit of wine volume, the greater the extraction of woody aromas. Thus, barrels led to wines with the highest level of woody aromas (515-864 mug/L), followed by cask modalities (430470 mug/L). From a sensory point of view, descriptors highlighting the woody character of wine (vanilla, spicy) were enhanced in all oakaged wines when compared to control. However, our results indicate that a masking effect of fruity aroma by oak wood did not occur, since all modalities were perceived as fruity as the control. Thus, each oak ageing modality may lead to wines with a different woody character, without no impact on fruity perception, allowing wineries to achieve the targeted aromatic profile, good structure and just the right balance between fruity and woody aromas. to un effetto di mascheramento dell’aroma fruttato da parte del legno di quercia, poiché tutte le modalità sono state percepite come fruttate come il controllo. Quindi, ogni modalità di invecchiamento in rovere può portare a vini con un diverso carattere legnoso, senza alcun impatto sulla percezione fruttata, permettendo alle cantine di ottenere il profilo aromatico desiderato, una buona struttura e il giusto equilibrio tra aromi fruttati e legnosi.
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MERCATI CONSUMI marketing
La ricerca SWG racconta le scelte di acquisto e consumo delle nuove generazioni In occasione della Milano Wine Week 2022, Carrefour Italia – Main Sponsor della manifestazione – ha commissionato a SWG una ricerca volta a indagare le scelte di acquisto e consumo del vino delle diverse generazioni, con un focus su Millenials e Gen Z. Un target sempre più consapevole che vuole conoscere meglio il mondo del vino, spesso percepito come esclusivo ed elitario. In occasione della MWW, attraverso degustazioni e iniziative aperte al pubblico, Carrefour si fa promotore di un linguaggio nuovo sul vino, avvicinando le persone alle eccellenze vinicole italiane, in un luogo quotidiano e familiare quale è il supermercato.
L’indagine di SWG rivela che i giovani apprezzano particolarmente il vino, che non ha rivali per i Millenials (88%) e che, tra gli alcolici, è secondo soltanto alla birra per la Gen Z (60%). Tuttavia, entrambe le generazioni – il 40% dei Millenials e il 44% della Gen Z – dichiarano di non essere particolarmente informate, rivelando un’interessante area di intervento per la GDO, un punto vendita che ben il 69% della Gen Z e il 71% dei Millenials sceglie quando si tratta di acquistare vino. Il vino mantiene anche tra i giovanissimi il suo prestigio, confermandosi molto più di una semplice bevanda: oltre l’80% di Millenials e Gen Z lo reputa un’ec-
SWG research reports on the purchase and consumption choices of the new generations On the occasion of the Milan Wine Week 2022, Carrefour Italia - Main Sponsor of the eventhas commissioned SWG a research aimed at investigating the wine purchase and consumption choices of the different generations, with a focus on Millenials and Gen Z. An increasingly aware target that wants to know more about the world of wine, often perceived as exclusive and elitist. On the occasion of the MWW, through tastings and initiatives open to the public, Carrefour is promoting a new language on wine, bringing people closer to the excellence of Italian wine, in an everyday and familiar place such as the supermarket.
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The SWG survey reveals that young people particularly appreciate wine, which is unrivalled by Millenials (88%) and which, among spirits, is second only to beer for Gen Z (60%). However, both generations - 40% of Millenials and 44% of Gen Z - say they are not particularly well informed, revealing an interesting area of focus for the large-scale retail trade, a shop that as many as 69% of Gen Z and 71% of Millenials choose when it comes to buying wine. Wine retains its prestige even among the very young, confirming that it is much more than just a drink: over 80% of Millenials and Gen Z consider it an Italian excellence and 87% emphasise that it
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mercati consumi
cellenza italiana e l’87% sottolinea come racchiuda in sé storia, cultura e tradizione. Questo fa sì che, quando si parla di vino, ben il 60% della Gen Z e il 67% dei Millenials siano più interessati a consumarlo con consapevolezza e ad acquistarlo prestando attenzione – in primis – a caratteristiche sensoriali, al legame con il territorio dove viene prodotto e alla tradizione che incarna. Tra i diversi driver di scelta, l’estetica e la notorietà della bottiglia ricoprono l’ultima posizione. L’attenzione crescente dei giovani per il mondo del vino è confermata dalla ricerca attiva di informazioni durante l’esperienza d’acquisto. Se la maggior parte dei giovani sceglie il supermercato, il 37% della Gen Z e il 53% dei Millenials acquistano direttamente dai produttori vinicoli. Ma a stupire maggiormente per la Gen Z, considerato che stiamo parlando dei cosiddetti “nativi digitali”, è il dato relativo all’online: solo il 18%, infatti, acquista vino su Internet. Determinante, nelle abitudini di acquisto, la presenza di un esperto che sappia raccontare le caratteristiche dei diversi vini e consigliare la bottiglia più adatta alle proprie esigenze. Un servizio che il 73% dei giovani cerca e non trova nei supermercati, dove riscontrano anche la mancanza di vini prodotti da aziende artigianali e piccoli produttori (51%) e di vini tipici a km 0 (50%). Un dato che, all’apparenza, potrebbe sorprendere ma, in realtà, perfettamente in linea con l’attenzione
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encapsulates history, culture, and tradition. This means that when it comes to wine, as many as 60% of Gen Z and 67% of Millenials are more interested in consuming it with awareness and buying it paying attention - first and foremost - to sensory characteristics, the link with the territory where it is produced and the tradition it embodies. Among the various drivers of choice, aesthetics and the notoriety of the bottle hold the last position. The growing attention of young people to the world of wine is confirmed by the active search for information during the purchasing experience. While most young people choose the supermarket, 37% of Gen Z and 53% of Millennials buy directly from wine producers. But what is most surprising for Gen Z, considering that we are talking about the socalled ‘digital natives’, is the figure for online: only 18%, in fact, buy wine on the Internet. Decisive in their buying habits is the presence of an expert who can tell them about the characteristics of the different wines and recommend the bottle best suited to their needs. This is a service that 73% of young people seek and do not find in supermarkets, where they also find a lack of wines produced by artisanal and small producers (51%) and of typical wines at km 0 (50%). A figure that, on the surface, might come as a surprise but is perfectly in line with the growing attention to conscious consumption of the new generations: in fact, 20% state that they prefer to deal directly with salespeople and receive advice, for a real purchasing experience.
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NOTIZIE DAL MONDO news
Successo per il debutto di Partesa for Wine a Milano Più di 2.000 visitatori, 1.000 bottiglie stappate, oltre 350 etichette di 60 produttori italiani ed europei, 50 vini degustati in 6 masterclass esclusive, e decine di post, hashtag e condivisioni sulla nuova pagina @PartesaForWine: questi i numeri di “Wine Cube – A Great Experience”, l’evento ideato da Partesa, azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., che il 10 e 11 ottobre allo Spazio Antologico di Milano ha proposto ai professionisti del fuoricasa tre nuove modalità di vivere l’esperienza vino, tra degustazione, formazione e comunicazione. Un format che ha permesso di creare occasioni di condivisione, dialogo, incontro e business tra operatori, esperti e produttori vinicoli e un successo che ha segnato il ritorno di Partesa ai grandi eventi in presenza, il primo a Milano, nella cornice della Milano Wine Week, con cui ha confermato la partnership per il terzo anno consecutivo. È stata infatti la settimana meneghina ad ospitare poi, il 13 e il 14 ottobre, la presentazione di WunderGlass - la nuova linea Premium di calici di Partesa, tra i più leggeri al mondo (solo 100 gram-
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Success for the debut of Partesa for Wine in Milan More than 2,000 visitors, 1,000 bottles uncorked, more than 350 labels from 60 Italian and European producers, 50 wines tasted in 6 exclusive masterclasses, and dozens of posts, hashtags and shares on the new @ PartesaForWine page: these are the numbers of “Wine Cube - A Great Experience”, the event conceived by Partesa, a leading company in Italy in sales, distribution, consultancy and training services for the Ho.Re. Ca. channel, which on 10 and 11 October at the Spazio Antologico in Milan proposed to out-of-home professionals three new ways of living the wine experience, including tasting, training and communication. A format that created opportunities for sharing, dialogue, meeting and business between operators, experts and wine producers, and a success that marked Partesa’s return to large events in presence, the first in Milan, in the setting of Milan Wine Week, with which it confirmed its partnership for the third consecutive year. Indeed, it was Milan Wine Week that hosted, on 13 and 14 October, the presentation of WunderGlass - the new Premium line of Partesa glasses, among the lightest in the world (only 100 grams per glass), designed specifically for haute cuisine, designed in collaboration with the Best Sommelier of the World WSA 2018 Eros Teboni and produced by Sophienwald exclusively for Partesa - and the masterclasses
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notizie dal mondo
Tra le innumerevoli innovazioni scientifiche e tecnologiche scaturite dalla Stazione/ Istituto Sperimentale è necessario citare il “metodo Martinotti”, dal nome di uno dei suoi direttori, ovvero il processo di spumantizzazione in autoclave e lo sviluppo di metodi analitici riconosciuti a livello interna-
zionale grazie anche al lavoro di personalità quali Carlo Mensio, Ettore Garino-Canina, Clemente Tarantola, Luciano Usseglio-Tomasset, Mario Castino e Rocco Di Stefano. Rilevante anche il contributo dato allo sviluppo dei metodi di analisi sensoriale e alla caratterizzazione e selezione di ceppi microbici per il processo di vinificazione. Il Convegno, per celebrare il 150° anniversario della sede astigiana del CREA-VE, si svolgerà il 25 novembre 2022 presso l’Aula Magna del Polo Universitario
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Among the innumerable scientific and technological innovations that came out of the Experimental Station/Institute, mention must be made of the ‘Martinotti method’, named after one of its directors, i.e. the process of sparkling wine in autoclaves and the development of internationally recognised analytical methods thanks to the work of personalities such as Carlo Mensio, Ettore Garino-Canina, Clemente Tarantola, Luciano Usseglio-Tomasset, Mario Castino and Rocco Di Stefano. Also important was the contribution made to the development of sensory analysis methods and the characterisation and selection of microbial strains for the winemaking process. The conference, to celebrate the 150th anniversary of the Asti branch of CREA-VE, will be held on 25 November 2022 at the Aula Magna of the UniASTISS University Campus, Piazzale F. De Andrè, Asti. The program envisages an account of the history of the Centre, presented by Prof. Giusi Mainardi, historian, which will also be developed from the point of view of the evolution of its scientific activity by Dr. Mario Ubigli, former director of the Centre, to emphasise the tradition of scientific innovation, technology transfer and service to the production world that continues to this day at both local and international level. This introduction will be followed by a round table discussion on “Futuristic scenarios for Italian vitiviniculture: between reality and utopia”, moderated by Franco Binello, journalist, to which various exponents of the scientific, production, economic and social world of the sector will contribute.
UniASTISS, Piazzale F. De Andrè, Asti. Il programma prevede un resoconto della storia del Centro, presentato dalla prof.ssa Giusi Mainardi, storica, che sarà sviluppato anche dal punto di vista dell’evoluzione della sua attività scientifica dal dr. Mario Ubigli, già direttore del Centro, per sottolineare la tradizione di innovazione scientifica, trasferimento tecnologico
e servizio nei confronti del mondo produttivo che continua ancora oggi sia a livello locale che internazionale. A questa introduzione seguirà una tavola rotonda sul tema “Scenari futuribili per la vitivinicoltura italiana: tra realtà e utopia”, moderata da Franco Binello, giornalista, a cui contribuiranno vari esponenti del mondo scientifico, produttivo, economico e sociale del settore.
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RECENSIONE LIBRI books
VALUE-ADDITION IN BEVERAGES THROUGH ENZYME TECHNOLOGY (Valore aggiunto nelle bevande attraverso la tecnologia enzimatica) M. Kuddus - M. B. Hossain - XIX + 255 pag. ill. - Edito da Academic Press (www.elsevier.com) - Cartonato - 2023 - Prezzo 182,00 € - ISBN 9780323856836. Disponibile anche in e-book: Prezzo 182,00 € - ISBN 9780323903776
Value-Addition in Beverages through Enzyme Technology tratta l’impatto potenziale dei nuovi enzimi e della tecnologia enzimatica sul settore delle bevande dove svolge un ruolo cruciale in una serie di processi e riscontra interesse grazie alla sua elevata efficacia, al prezzo contenuto e alla facilità d’uso. Questo libro raccoglie le conoscen-
ze aggiornate sulle applicazioni degli enzimi nelle varie tipologie di bevande, come succhi di agrumi e di frutta, in generale, alcolici, prodotti a base di tè e caffè, bevande per sportivi ed energetiche e a base latte. Le applicazioni degli enzimi nell’industria delle bevande includono il miglioramento dell’estrazione, la chiarificazione e la mo-
Value-Addition in Beverages through Enzyme Technology covers the potential impact of new enzymes and enzyme technology on the beverages sector. Enzyme technology plays a crucial role in a range of processes in beverage industries. It has gained high acceptance in the industry due to its high efficacy, low price, and ease of use. This book has pooled together the updated knowledge on the applications of enzymes in various beverage industries, such as citrus and other fruit juices, alcohol, tea and coffee products, sports and energy drinks, and dairy. Applications of enzymes in beverages industries include enhancement of extraction, clarification, and modification of physicochemical properties of the drinks. Endeavor to increase efficacy, specificity, and decrease adverse effects of these enzymes is a continuous process in the research on enzyme technologies.
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difica delle proprietà fisico-chimiche del prodotto finale. Grazie a un processo continuo di ricerca sulle tecnologie enzimatiche, si
This book has summarized the current knowledge on these topics. In addition, future challenges of using enzymes in beverage industries have been put forward. Generation of functional foods ingredients using enzyme technologies is an emerging area of research which has drawn high interest in the functional food and drinks industries. Related topics such as addition of
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Archivio storico di Assobirra - Piazza di Vigevano dove nacque la Birra Peroni nel 1846
BIRRA & MALTO Organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Tecnici della Birra e del Malto Rivista Fondata dal dr. Mario Baglia Bamberci
BIRRA & MALTO
beer & malt
Convegno AITBM 2022 a Monaco Sabino De Francesco, Delegato Studi AITBM AITBM Study Delegate
Come ogni anno l’inizio del periodo autunnale è caratterizzato, nella vita sociale dell’AITBM, da un appuntamento importante: il Convegno annuale. In primavera il timore di una ripresa dei contagi Covid era ancora presente e causava non pochi dubbi relativamente alla possibilità di organizzare un evento in presenza con un numero corposo di persone. Il Direttivo dell’Associazione è stato in quel momento, e a posteriori possiamo dire a ragione, realista e ottimista, credendo nella possibilità di organizzare il convegno a Monaco di Baviera, in corrispondenza del Drinktec 2022, la fie-
ra leader mondiale per l’industria delle bevande e degli alimenti liquidi, che si tiene ogni 4 anni. Il Convegno è di fatto iniziato giovedì 15 settembre in Italia e precisamente a Nogarole Rocca, sede della Pellegrini Trasporti, laddove si sono riuniti una buona parte dei soci partecipanti che hanno lasciato le proprie autovetture per imbarcarsi sull’autobus che ha funto da mezzo di trasporto per tutta la durata del convegno e quindi della permanenza in terra tedesca. Alcuni soci hanno viaggiato con mezzi propri e hanno raggiunto il gruppo direttamente in Germania. Il
AITBM 2022 congress in Munich Like every year, the beginning of the autumn period is characterized, in the social life of the AITBM, by an important appointment: the Annual Convention. In the spring, the fear of a resurgence of Covid contagions was still present and caused quite a few doubts as to whether it would be possible to organize an event in the presence of a large number of people, at the end of the day amounting to 45. The Association’s Executive Board (Consiglio Direttivo) was at that time, and in retrospect we can rightly say, realistic and optimistic, believing in the possibility of organizing the conference in Munich, at Drinktec 2022, the world’s leading trade fair for the beverage and liquid food industry held every four years. The conference started on Thursday 15 September in Italy, specifically at Nogarole Rocca, the headquarters of Pellegrini Trasporti, where
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Impianto pilota Pilot Plant.
most of the participating members gathered. They left their cars to board the bus that served as a means of transport for the entire duration of the conference and thus of their stay on German soil. Some members travelled by their own means and joined the group directly in Germany. The journey was pleasant, characterized by the beautiful landscape along the Brenner motorway on the
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birra & malto
renze dove si è tenuta una interessante sessione di domande e risposte che ha permesso ai soci di soddisfare molte curiosità relative a questa bella e concreta realtà formativa. Dopo la visita il gruppo si è trasferito a Miesbach presso l’Hotel Best Western Premier Bayerischer Hof, un’elegante location dove i soci partecipanti hanno soggiornato per tutto il periodo del convegno. Per cena i soci si sono spostati nel vicino Gasthaus & Metzgerei Bräuwirt, ristorante tipico bavarese, dove si sono intrattenuti piacevolmente gustan-
do le specialità tipiche del luogo. Il mattino dopo il gruppo dei soci si è mosso, in autobus, alla volta di Monaco con direzione l’International Congress Centre, sede consueta del Drinktec. Durante il tragitto tra Miesbach e Monaco si è tenuta la 63ª Assemblea Ordinaria dell’Associazione che ha visto succedersi: lettura del verbale della precedente Assemblea da parte del Segretario, la relazione del Presidente relativa ad un commento generale sull’anno sociale 2021/2022, la relazione del Delegato Studi relativa al congresso 2021 ed alle visite tecni-
che effettuate nell’anno passato, la lettura ed approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo redatti dal Tesoriere e letti dal Revisore dei Conti ed infine la formalizzazione delle ammissioni di 6 nuovi Soci, le cui nomine sono state approvate dal Consiglio Direttivo nelle riunioni svoltesi durante l’anno. Ad Assemblea conclusa il gruppo è finalmente giunto in fiera dove i soci si sono distribuiti per l’immensa superficie fieristica e per tutta la giornata hanno avuto modo di visitare una moltitudine di fornitori a caccia delle novità più interessanti.
Il gruppo dei soci in visita alla Weihenstephan-Triesdorf University of Applied Sciences./The AITMB members in their visit WeihenstephanTriesdorf University of Applied Sciences.
After the visit, the group moved to the Best Western Premier Bayerischer Hof Hotel in Miesbach, an elegant location where participating members stayed for the entire conference period. For dinner, members moved on to the nearby Gasthaus & Metzgerei Bräuwirt, a typical Bavarian restaurant, where they enjoyed a pleasant meal of local specialities. The next morning, the group of members travelled by bus to Munich in the direction of the International Congress Centre, the usual Drinktec venue. On the way between Miesbach and Munich, the 63rd Ordinary General Meeting of the Association was held, which included the reading of the minutes of the previous meeting by the Secretary, the President’s report on a general commentary on the 2021/2022 business year, the report by the Study Delegate on the 2021 congress and the technical visits carried out in the past year, the reading and approval of the final and budget balances prepared by the Treasurer and read out by the Auditor, and
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finally the formalization of the admission of 6 new members, whose appointments were approved by the Executive Board at the meetings held during the year. Once the Assembly was over, the group finally arrived at the fair, where the members spread out over the huge exhibition area and throughout the day visited a multitude of suppliers on the hunt for the most interesting new products.
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birra & malto
L’Homebrewer italiano tra passato e presente Davide Albanese
La birra è sicuramente uno dei tre fermentati più antichi della storia e, dall’invenzione dell’agricoltura fino alla Rivoluzione industriale, era del tutto normale birrificare in piccoli contesti domestici. Con l’avvento della produzione in larga scala, nelle fabbriche durante il XIX secolo, il numero dei birrai casalinghi è andato sia riducendosi che evolvendosi, sino a tendere a concetti come “arti-
gianalità”, “hobby” e “non omologazione”. Oggi l’homebrewing fa convergere, come un tempo, la serie di pratiche e conoscenze atte alla produzione di birra in casa, spogliandole di antiche necessità, come ottimizzare le scorte di cereali o rendere potabile l’acqua grazie alla fermentazione alcolica. Attualmente si fa birra tra i fornelli domestici per dare libe-
ro sfogo alla fantasia e per creare qualcosa di proprio, da offrire ad amici e parenti. Pazienza se le prime cotte non rasentano la perfezione e l’assenza di difetti (ma spesso anche personalità) di birre prodotte in milioni di ettolitri l’anno. Non scomodando celti, etruschi e antichi romani che conoscevano la birra e la sua produzione, chi è stato il primo homebrewer italiano moderno?
The Italian Homebrewer between past and present Davide Albanese Beer is certainly one of the three oldest fermented beverages in human history and, from the invention of agriculture to the Industrial Revolution, it has been completely normal to brew in small domestic contexts. With the advent of large-scale production in factories during the nineteenth century, the number of home brewers has been both reducing and evolving, to the point of tending towards concepts such as “craftsmanship”, “hobby” and “non-standardization”. Today homebrewing brings together, as in the past, the series of practices and knowledge suitable for the beer production at home, depriving them of ancient necessities, like optimizing cereal stocks or making water drinkable because of alcoholic fermentation.
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Currently, beer is brewed on domestic stoves to set the imagination free and to create something of one’s own, to offer to friends and relatives. Don’t worry if the first batches won’t be perfect and with the absence of off-flavors (but often also personality) of beers produced in millions of hectoliters per year. Not talking about Celts, Etruscans and ancient
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Da fusti esausti ad arredi urbani Sono stati presentati a Milano i risultati di “Take Back-Give Back”, progetto pilota di Carlsberg Italia, dedicato a dare nuova vita ai fusti DraughtMaster, l’innovativo sistema di spillatura con fusto in PET e senza CO2 aggiunta. Dallo scorso anno, Carlsberg Italia ha recuperato i fusti esausti da selezionati clienti Ho.Re. Ca. di Milano, raccogliendo oltre 2.300 kg di plastica, che sono stati destinati alla seconda edizione dell’iniziativa di economia circolare di quartiere “DaCosaNasceCosa”, a cura dell’associazione culturale “Repubblica del Design”, impegnata nella valorizzazione e rigenerazione delle periferie milanesi con un distretto permanente in zona Lancetti-Dergano-Bovisa. Saranno installati sedute di cortesia, panchine, sgabelli e tavolini portabici realizzati con la collaborazione di Design Differente, fablab specializzato in rigenerazione di neo-materiali dai rifiu-
ti plastici e in manufatti e opere costruiti con gli stessi. Sulla base delle prime analisi sull’impatto di “Take Back-Give Back”, il progetto pilota è risultato particolarmente efficace per la sostituzione di arredi urbani, usualmente prodot-
From worn out kegs to street furniture The results of “Take Back-Give Back”, Carlsberg Italy’s pilot project dedicated to giving new life to DraughtMaster kegs, the innovative tapping system with a PET keg and no added CO2, were presented in Milan. Since last year, Carlsberg Italia has been recovering spent kegs from selected Ho.Re.Ca. customers in Milan, collecting over 2,300 kg of plastic, which have been earmarked for the second edition of the “DaCosaNasceCosa” neighbourhood circular economy initiative, organised by the “Repubblica del Design” cultural association, committed to the enhancement and regeneration of Milan’s suburbs with a permanent district in the Lancetti-Dergano-Bovisa area. Courtesy seats, benches, stools and bike tables made in collaboration with Design Differente, a fablab specialising in the regeneration of neo-materials from plastic waste and in artefacts and works made
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ti con materie prime energivore e più impattanti. Secondo le stime, infatti, l’attività di economia circolare promossa da Carlsberg Italia consente di ridurre di oltre il 90% le emissioni di CO2 della fase finale di creazione degli oggetti.
from the same. Based on initial analyses of the impact of ‘Take Back-Give Back’, the pilot project proved to be particularly effective in replacing street furniture, which is usually produced with energy-intensive and more impactful raw materials. According to estimates, in fact, the circular economy activity promoted by Carlsberg Italy makes it possible to reduce CO2 emissions from the final phase of object creation by more than 90%.
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