Industrie delle Bevande 315

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Rubrica BIRRA&MALTO

FIERE exhibitions

Simei 2024, un successo programmato

Appuntamento

al 2026 per un evento ancora più completo

Parte I

La 30ª edizione del Simei, il salone internazionale dedicato alle macchine per l’enologia e l’imbottigliamento organizzato dall’Unione Italiana Vini, tenutasi presso Fiera Milano Rho dal 12 al 15 novembre 2024, ha registrato 33.000 visitatori, con un incremento del 10% rispetto al 2022, e il tutto esaurito tra gli

espositori, che sono stati 578, in crescita del 20% rispetto all’edizione precedente.

Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini, ha dichiarato: “Simei si conferma il Salone dell’innovazione, un punto di riferimento che unisce un’offerta e una domanda altamente specializzate, in grado di

rispondere alle esigenze e attirare l’interesse di buyer sia nazionali che internazionali.”

Fra i momenti di punta, una degustazione guidata dal Master of Wine Andrea Lonardi ha offerto a buyer e giornalisti americani e francesi l’opportunità di assaporare otto vini iconici italiani. Questa attività ha chiuso il programma di in-

Simei 2024, a planned success. See you in 2026 for an even more comprehensive event. Part I

The 30th edition of Simei, the international exhibition for machinery in the wine and bottling sectors organized by Unione Italiana Vini, held at Fiera Milano Rho from November 12 to 15, 2024, welcomed 33,000 visitors – a 10% increase compared to 2022 – and achieved full occupancy with 578 exhibitors, a 20% growth over the previous edition. Paolo Castelletti, Secretary General of Unione Italiana Vini, stated: “Simei confirms itself as the Exhibition of Innovation, a key meeting point for a highly specialized supply and demand, capable of meeting industry needs and attracting the interest of both domestic and international buyers.”

One of the highlights of the event was a tasting session led by Master of Wine Andrea Lonardi, offering American and French buyers and journalists the chance to experience eight iconic Italian wines. This marked the conclusion of an incoming program organized with Agenzia Ice, which brought 350

FIERE Innovation Challenge

Come da tradizione, l’innovazione è stata protagonista con la consegna di importanti riconoscimenti durante la cerimonia inaugurale. I premi assegnati riflettono un settore in continua crescita, che registra quasi 2,5 miliardi di euro di export e un saldo positivo nella bilancia commerciale di oltre 2,1 miliardi di euro. Questo scenario evidenzia un comparto sempre più competitivo, orientato alla razionalizzazione delle risorse e del lavoro, con un forte focus sulla sostenibilità ambientale, sulla ricerca dei materiali e sull’intelligenza artificiale per una produzione modulabile sulle esigenze del mercato.

Il  Technology Innovation Award ha premiato le soluzioni tecnologiche più innovative:

Flavy X-Treme 3 in 1 di Bucher

Vaslin: un filtro con ridotta impronta carbonica per il trattamento di vino e fecce; Active Flow di Enomeccanica

Bosio: sistema automatico per

la filtrazione di liquidi ad alta concentrazione;

La Semplice di Gamba: un impianto mobile per la pulizia interna dei serbatoi;

EVO2-FERM di Parsec: dispositivo per gestire la nutrizione durante la fermentazione;

Prexa Infinity di Puleo: pressa pneumatica con integrazione

di azoto per lavorazioni in atmosfera inerte;

TelescoPE di P.E. Labellers: sistema basato su intelligenza artificiale per raccolta ed elaborazione dati su etichettatrici; HMI i-Get di Omnia Technologies : un’interfaccia uomo-macchina per ottimizzare i processi produttivi.

Innovation Challenge Lucio Mastroberardino

As per tradition, innovation took center stage with the presentation of prestigious awards during the opening ceremony. The awards highlight a continuously growing sector, which records nearly €2.5 billion in exports and a positive trade balance of over €2.1 billion. This dynamic reflects an increasingly competitive industry focused on resource and labor optimization, with a strong emphasis on environmental sustainability, material research, and artificial intelligence to enable production tailored to market demands.

The Technology Innovation Award recognized the most innovative technological solutions:

Flavy X-Treme 3 in 1 by Bucher Vaslin: a filter with a low carbon footprint for wine and lees treatment;

Active Flow by Enomeccanica Bosio: an automated system for filtering high-concentration liquids;

La Semplice by Gamba: a mobile cleaning system for the internal washing of tanks;

EVO2-FERM by Parsec: a device for managing nutrition during fermentation;

Prexa Infinity by Puleo: a pneumatic press with integrated nitrogen production for inert atmosphere processing;

TelescoPE by P.E. Labellers: an AI-based system for data collection and analysis on labeling machines;

HMI i-Get by Omnia Technologies: a human-machine interface designed to optimize production processes.

Il  Green Innovation Award ha invece premiato soluzioni particolarmente virtuose in termini di sostenibilità, con grande attenzione al packaging e ai sistemi di chiusura:

STELVIN Goes Greener di Amcor Capsules: tappo a vite in alluminio riciclato con bassa impronta carbonica; Essentielle di Amcor Capsules: capsula plastic-free per spumanti, composta principalmente di alluminio e carta;

Symbiosis di Crealis: capsula senza plastica, realizzata con carta e alluminio;

Nomacorc Ocean di Vinventions: chiusura ottenuta da plastica riciclata raccolta negli oceani; Recycling Gas System di BertolasoOmnia Technologies: sistema per il recupero dei gas tecnici durante l’imbottigliamento; Low Emissions Distillery di FrilliOmnia Technologies: generatore di vapore a basso consumo per distillerie.

The Green Innovation Award honored environmentally conscious solutions, particularly in packaging and closure systems:

STELVIN Goes Greener by Amcor Capsules: a screw cap made from recycled aluminum with a low carbon footprint; Essentielle by Amcor Capsules: a plastic-free sparkling wine capsule made primarily of aluminum and paper; Symbiosis by Crealis: a plastic-free capsule made of paper (primary component) and aluminum;

Nomacorc Ocean by Vinventions: a closure made from recycled plastic collected from oceans; Recycling Gas System by Bertolaso-Omnia Technologies: a system for recovering technical gases during bottling;

Low Emissions Distillery by Frilli-Omnia Technologies: an energyefficient steam generator for distilleries.

AVAFERM Spark di HTS

Enologia: strumento per la gestione della nutrizione e dell’apporto di ossigeno durante la fermentazione;

AromaLoc di JU.CLA.S.: sistema per ridurre la perdita di composti aromatici in fermentazione;

Libero beverage e Libero wine di Permeare-Omnia Technologies: sistema di dealcolazione con membrane semipermeabili;

Heli-X di PMH Vinicole: pompa per mosto a basso impatto sull’integrità dell’uva;

ALcryo Vortex 10 di Siprem International: impianto per il raffreddamento continuo dell’uva pigiata e diraspata;

WQS Nomasense O2 di Vinventions: sistema connesso per il controllo e la gestione dell’ossigeno in vinificazione;

Win&Fit di Win&Tech-Omnia Technologies: strumento per la misurazione automatica dell’indice di filtrabilità dei vini.

AVAFERM Spark by HTS Enologia: a tool for managing nutrition and oxygen supply during fermentation;

AromaLoc by JU.CLA.S.: a system to reduce the loss of aromatic compounds during fermentation; Libero Beverage and Libero Wine by Permeare-Omnia Technologies: a dealcoholization system using semipermeable membranes; Heli-X by PMH Vinicole: a must pump designed to preserve grape integrity;

ALcryo Vortex 10 by Siprem International: a continuous cooling system for crushed and destemmed grapes;

WQS Nomasense O2 by Vinventions: a connected system for oxygen monitoring and management during winemaking;

Win&Fit by Win&Tech-Omnia Technologies: a tool for automatic measurement of wine filterability index.

Riscaldatori elettrici per vino

Durante la fermentazione del vino, la temperatura deve rimanere stabile, senza scendere né salire al di sotto di una determinata soglia. Questo è valido sia durante la fermentazione alcolica, sia durante la fermentazione malolattica. È importante ricordare che la temperatura può variare in base a diversi parametri, tra cui la tipologia di vino prodotto. In inverno e nei primi mesi di primavera, quando le temperature possono ancora sfiorare lo zero, il rischio di scendere al di sotto della soglia minima è elevato. Ed è qui che entrano in gioco i riscaldatori elettrici per vino.

Negli anni, Elmiti ha sviluppato diverse tipologie di riscaldatori per rispondere alle esigenze dei produttori di vino. Tre sono i principali vantaggi: intervengono in più fasi del processo di vinificazione, risolvendo le problematiche legate alla regolazione della temperatura anche durante la fase di maturazione, grazie all’uso di tecnologie innovative e materiali assolutamente sicuri per il

Electric wine heaters

During wine fermentation, the temperature must remain stable, neither falling nor rising beyond a certain threshold. This applies to both alcoholic and malolactic fermentation. It is important to remember that the temperature can vary depending on several factors, including the type of wine being produced. In winter and early spring, when temperatures can still hover around zero, the risk of falling below the minimum threshold is high. This is where electric wine heaters come into play.

Over the years, Elmiti has developed various types of heaters to meet the needs of wine producers. There are three main advantages: They intervene at several stages of the winemaking process, solving temperature regulation issues even during the maturation phase, thanks to the use of innovative technologies and materials that are completely safe for wine. All materials are strictly certified for use in the food industry. They adapt to different types of containers: Elmiti’s range of machinery also includes barrel heaters. They allow real-time control of fermentation temperature: they are equipped with an IP55 protection box and a thermostat with a temperature range of 4°C to 40°C. Additionally, they feature a cold stem and a heating base with a diameter of 150 mm, to be placed at the bottom of the tank.

samente certificati per l’impiego nel settore alimentare.

Si adattano a diversi tipi di contenitori: nella sua gamma di macchinari, Elmiti ha incluso anche riscaldatori per barrique.

Permettono il controllo in tempo reale della temperatura

di fermentazione: sono dotati di una scatola di protezione IP55 e di un termostato con scala da 4° a 40°C. Inoltre, dispongono di un gambo freddo e di una base riscaldante con un diametro di 150 mm, da posizionare sul fondo della cisterna.

Ispezione delle etichette sulle bottiglie

Antares Vision Group ha presentato una nuova soluzione potenziata dall’intelligenza artificiale, destinata a rivoluzionare il controllo delle etichette su bottiglie sia standard che dal design complesso. Grazie alla tecnologia FT System, il modello IE 6000 offre un’ispezione accurata di etichette e codici, adattandosi a bottiglie di forme diverse, tra cui rettangolari, quadrate, ovali e rotonde. È particolarmente adatta per produttori di vino e liquori, spesso impegnati con bottiglie dal design elaborato, caratterizzate da vetro con embossing ed etichette posizionate sul collo e sul corpo.

La macchina verifica la presenza e il corretto allineamento delle etichette, rilevando eventuali difetti, errori di stampa o codici mancanti, non leggibili o non

conformi. Grazie all’intelligenza artificiale, la IE 6000 si adatta automaticamente a nuovi formati senza necessità di intervento manuale, riducendo i tempi di configurazione. Inoltre, il sistema rileva in modo autonomo la presenza dell’emboss e verifica il corretto posizionamento delle etichette.

Dotata di un sistema multi-telecamera, la IE 6000 garantisce una visione completa da diverse angolazioni, assicurando un’ispezione affidabile anche nelle zone più difficili e minimizzando i falsi scarti.

Infine, rispetto alle versioni precedenti, questa macchina è stata progettata con un forte orientamento alla sostenibilità, riducendo i materiali utilizzati e ottimizzando i consumi.

Inspection of labels on bottles

Antares Vision Group has introduced a new AI-powered solution poised to revolutionize label inspection for both standard and intricately designed bottles. Leveraging FT System technology, the IE 6000 ensures precise inspection of labels and codes, accommodating bottles of various shapes, including rectangular, square, oval, and round. This solution is particularly ideal for wine and spirits producers, who often work with intricately designed bottles featuring embossed glass and labels placed on the neck and body.

The machine checks for the presence and correct alignment of labels, identifying any defects, printing errors, or missing, unreadable, or non-compliant codes. With the integration of artificial intelligence, the IE 6000 automatically adjusts to new formats without requiring manual intervention, significantly reducing set-up times. Additionally, the system autonomously detects embossing and ensures accurate label placement.

Equipped with a multicamera system, the IE 6000 delivers comprehensive coverage from multiple angles, enabling reliable inspection even in challenging areas and minimizing false rejects. Finally, compared to earlier versions, this machine has been designed with a strong emphasis on sustainability, focusing on reducing material usage and optimizing energy consumption.

MACCHINE STRUMENTI machines

& equipment

L’etichettatura delle lattine secondo Cavagnino & Gatti

L’imbottigliamento in lattina sta rivoluzionando il mercato, affermandosi come una scelta sostenibile ed efficiente. Grazie all’alluminio, le lattine eliminano l’uso di plastica e vetro, riducendo significativamente l’impatto ambientale. Questo modello di packaging non solo è più ecologico, ma garantisce anche una conservazione ottimale e un’igiene impeccabile, adattandosi a ogni tipo di bevanda. Un tempo prerogativa di birre e bevande gasate,

oggi le lattine conquistano nuovi settori: vini, cocktail premiscelati e altre bevande alcoliche e analcoliche. Questa tendenza risponde a un mercato sempre più attento a sostenibilità e praticità.

Per supportare quest’evoluzione, Cavagnino & Gatti ha sviluppato una macchina etichettatrice all’avanguardia, progettata per applicare etichette avvolgenti completamente coprenti, che si estendono fino al bordo superiore del coperchio. Con una ca-

Cavagnino & Gatti can labelling

Canning is revolutionizing the market, establishing itself as a sustainable and efficient choice. Thanks to aluminum, cans eliminate the use of plastic and glass, significantly reducing environmental impact. This packaging model is not only more eco-friendly but also ensures optimal preservation and impeccable hygiene, adapting to all types of beverages. Once the exclusive domain of beer and carbonated drinks, cans are now making inroads into new sectors such as wine, premixed cocktails, and other alcoholic and non-alcoholic beverages. This trend caters to a market increasingly focused on sustainability and convenience.

To support this evolution, Cavagnino & Gatti has developed a stateof-the-art labeling machine designed to apply full-wrap labels that extend to the upper edge of the lid. With a production capacity of up to 10,000 cans per hour, this solution is ideal for medium and large-scale production. Its compact size and user-friendly design make it suitable for limited spaces while offering a flexible and cost-effective alternative to screen printing.

pacità produttiva che raggiunge le 10.000 lattine all’ora, questa soluzione è ideale per medie e grandi produzioni. Le sue dimensioni compatte e la semplicità di utilizzo la rendono adatta anche a spazi ridotti, offrendo al contempo un’alternativa flessibile ed economica alla serigrafia della lattina.

Con quest’innovazione, Cavagnino & Gatti permette ai produttori di valorizzare le proprie bevande in un formato pratico, versatile e sempre più richiesto dal mercato.

With this innovation, Cavagnino & Gatti enables producers to enhance their beverages with a practical, versatile format that is increasingly in demand.

Opzioni di apprendimento flessibili nel Campus KHS

La formazione ha sempre ricoperto un ruolo di grande importanza presso Coca-Cola Europacific Partners Germany a Mannheim. Tuttavia, tutti i metodi di insegnamento tradizionali, dalla formazione in loco ai seminari online, presentano un limite comune:

richiedono tempo, pianificazione e offrono scarsa flessibilità.

È qui che entra in gioco il Virtual Training Center (VTC) di KHS, che propone una soluzione innovativa: gli operatori possono sfruttare anche brevi pause produttive per familiarizzare au-

Versatile learning options in KHS Campus

Training has always held a high status at Coca-Cola Europacific Partners Germany GmbH in Mannheim. All teaching methods – from on-site training to online seminars – have a common disadvantage, however: they are time-consuming, require planning and are limited in their flexibility.

This is where KHS’ Virtual Training Center or VTC comes into play, providing a unique solution: operators can make spontaneous and independent use of even short breaks in production to familiarize themselves with specific functions of a line without being tied down to fixed training schedules. This is a benefit that held immediate appeal for Markus Straßer, head of Maintenance at Coca-Cola Mannheim. He was also convinced by the fast implementation thereof: within just one week after submitting his request, KHS had

tonomamente con funzioni specifiche di una linea, senza essere vincolati a programmi formativi predefiniti. Questo vantaggio è stato subito apprezzato da Markus Straßer, responsabile della manutenzione di Coca-Cola Mannheim, che ha anche lodato la rapidità di implementazione: in soli sette giorni dalla richiesta, KHS ha fornito l’accesso al VTC. Il centro di formazione ha dimostrato di essere molto apprezzato anche dagli altri utenti.

Il training virtuale arricchisce i metodi tradizionali

Nonostante l’adozione del VTC, la formazione in loco, i seminari specialistici e lo sviluppo del personale su temi più complessi rimangono strumenti chiave per trasmettere le competenze specifiche nei singoli casi. Tuttavia, l’introduzione di esperienze di apprendimento interattive, come

provided him with access to the VTC. The training center itself is also proving very popular.

Virtual training supplements classic formats

Training on site, seminars on more complex topics or specific personnel development are still the key tools in the program that provide customers with the best way of

CONTENITORI TAPPI containers & closures

Il cammino verso la decarbonizzazione dell’industria europea del vetro

L’industria europea del vetro per contenitori ha pubblicato un rapporto rivoluzionario dal titolo “Una destinazione, molteplici percorsi: come l’industria europea del vetro per contenitori sta decarbonizzando la produzione di vetro”. Questo studio rappresenta la più completa analisi settoriale sui progressi verso la decarbonizzazione della produzione di vetro. Il rapporto è corredato da una sezione online sul sito di FEVE, che include una mappa interattiva con oltre 90 casi studio provenienti da tutta Europa, mettendo in evidenza gli sforzi concreti per ridurre le emissioni di carbonio.

Sebbene l’industria stia compiendo passi significativi, raggiungere gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità non è possibile senza una collaborazione più ampia. L’unione di forze tra i vari attori del settore è fondamentale per garantire che il vetro per contenitori diventi una soluzione d’imballaggio non solo completamente circolare, ma anche climaticamente neutra.

L’importanza di energia a basse emissioni di carbonio e a costi accessibili

Un elemento chiave per azzerare le emissioni entro il 2050 è l’accesso a fonti energetiche a

basso contenuto di carbonio, a costi competitivi. Attualmente, l’80% delle emissioni dirette di carbonio dell’industria del vetro per contenitori deriva dalla combustione di gas naturale, rendendo la transizione energetica una priorità imprescindibile. È inco-

The path to decarbonization of the European glass industry

The European container glass industry has published a landmark report, “One destination, multiple pathways: how the european container glass industry is decarbonising glassmaking”, marking the first and most comprehensive industry-wide research detailing the steps being taken to decarbonise glass manufacturing. The report is accompanied by a dedicated section on the FEVE website, including an Online Map with over 90 industry case studies showcasing decarbonisation efforts across Europe. While the industry is fully committed to this transformation, it cannot achieve its ambitious goals alone. Collaboration is essential for the container glass industry to deliver a packaging solution that is not only fully circular but also climate neutral.

Urgent need for access to affordable low-carbon energy

A crucial step in reaching the industry’s net zero goal by 2050 is rapid access to affordable, low-carbon energy. Currently, 80% of the

PRODOTTI

Alternativa sostenibile alla stabilizzazione tartarica

Durante il ciclo produttivo del vino, la stabilizzazione tartarica rappresenta un passaggio cruciale per preservare la qualità visiva e scongiurare la formazione di cristalli di bitartrato di potassio durante la conservazione in bottiglia. Tuttavia, i metodi tradizionali per prevenire questo fenomeno sono spesso altamente energivori e generano un significativo impatto ambientale, sia in termini di consumo di risorse che di emissioni di CO2

La stabilizzazione attraverso l’uso di colloidi protettori è un approccio sempre più diffuso per garantire la stabilità del vino nel tempo. L’expertise di Enartis ha permesso di mettere a punto Zenith, una gamma di soluzioni

a base di poliaspartato di potassio, un polimero naturale derivato dall’acido aspartico originariamente già presente nell’uva. La

sua azione è immediata e impedisce la nucleazione e la successiva precipitazione dei cristalli di bitartrato in modo efficace, ga-

The sustainable method for tartaric stabilization

During wine production, tartaric stabilization is a crucial step in preserving visual quality and averting the formation of potassium bitartrate crystals in the bottle. However, traditional methods to prevent this often require a lot of energy and generate significant environmental impacts, both in terms of resource consumption and CO2 production.

Stabilization using protective colloids is an increasingly popular approach to ensure wine stability over time. Enartis’ expertise has enabled it to develop Zenith, a range of products based on potassium polyaspartate, a natural polymer derived from aspartic acid already

Values for 100 hL of treated wine (European project data Stabiwine)
Valori relativi a 100 hL di vino trattato (Dati progetto europeo Stabiwine).

that seamlessly merge with the distinctive scents of whisky. On the palate, it delivers a complex and harmonious experience, balancing the sweetness of ripe fruit with the smoky nuances of peat characteristic of whisky. Perfect for those new to whisky and intriguing for seasoned bitters enthusiasts, it invites everyone to embark on a unique sensory journey.

Free from GMOs, artificial dyes, and preservatives, Blend51 aligns perfectly with the philosophy of Touch Of Milano. Since 2019, the brand has been dedicated to crafting high-quality spirits with a commitment to respecting nature’s rhythms and embracing sustainable principles.

Nuova birra in edizione limitata

Super Blanche, la nuova birra nata dalla collaborazione tra Doppio Malto, birrificio artigianale con oltre 50 ristoranti tra Italia e Francia, Mr. Malt, punto di riferimento per tutti gli appassionati della produzione di birra, e Fermentis, leader europeo nella produzione di lieviti per birre e vini, unisce la delicatezza del più tipico stile belga al carattere del bergamotto di Calabria.

Disponibile in edizione limitata sia alla spina che in bottiglia da 330 mL, si annuncia con un’amabilità sottolineata dall’aspetto opalescente e da una schiuma bianca, fine e compatta. Un altro tratto di differenza e unicità è l’impiego, in anteprima, del lievito SafAle BW-20 con il suo contributo aromatico: esteri (banana e pesca) e fenoli (chiodo di garofano e pepe rosa) enfatizzano i sentori agrumati e speziati delle bucce di bergamotto calabrese impiegate a fine bollitura insieme al coriandolo in grani. In bocca la birra

che si fondono con i sentori tipici del whisky. Al palato, offre un’esperienza complessa e armoniosa, bilanciando la dolcezza della frutta matura con la nota affumicata della torba, tipica del whisky. Ideale per i neofiti del whisky e sorprendente per gli appassionati di amari, è un invito a una nuova esperienza sensoriale.

Senza OGM, coloranti o conservanti, si inserisce perfettamente nella filosofia di Touch Of Milano, un brand che dal 2019 si impegna nella produzione di distillati artigianali di qualità, rispettando i tempi della natura e i principi della sostenibilità.

New limited edition beer

Super Blanche, the new beer born from the collaboration between Doppio Malto, a craft brewery with more than 50 restaurants between Italy and France, Mr. Malt, a reference point for all beer production enthusiasts, and Fermentis, European leader in the production of yeasts for beers and wines, combines the delicacy of the most typical Belgian style with the character of Calabrian bergamot. Available in a limited edition both on draught and in a 330 mL bottle, it announces itself with a sweetness underlined by an opalescent appearance and a fine, white, compact foam. Another trait of difference and uniqueness is the use, for the first time, of the SafAle BW-20 yeast with its aromatic contribution: esters (banana and peach) and phenols (clove and pink pepper) emphasise the citrusy and spicy hints of Calabrian bergamot peels used at the end of boiling together with coriander grains. In the mouth, the beer presents a balance between sweet and sour, bitterness barely perceptible as well as the warming alcoholic sensation (the alcohol content is 5.2% vol). Fresh citric retronasal sensation of coriander and bergamot spice.

presenta un equilibrio tra dolce e acidulo, amaro appena percettibile come anche la sensazione di warming alcolico (il contenuto

alcolico è 5,2% vol). Fresca sensazione citrica retronasale della speziatura di coriandolo e bergamotto.

RICERCA APPLICATA applied research

Applicazione di microonde durante la vinificazione di uve Garnacha

La varietà Garnacha (Cannonau) è una delle più importanti cultivar di uva rossa mediterranea coltivata nel mondo. Tuttavia, potrebbe non raggiungere le caratteristiche cromatiche ottimali in climi caldi come quello dell’Andalusia (Spagna meridionale).

Uno studio spagnolo ha analizzato, in laboratorio per due annate, l’impatto dell’applicazione di microonde sul pigiato (MW) sulle caratteristiche dei vini Garnacha elaborati da uve coltivate in un clima caldo come procedura aggiuntiva alla vinificazione in rosso tradizionale (CT) per ottene-

Application of microwaves during the winemaking of Garnacha grapes

Garnacha variety is one of the most important red Mediterranean grape cultivars grown in the world. However, it may not reach optimum chromatic characteristics in warm climates such as Andalusia (Southern Spain).

A Spanish study analyses the impact of the application of microwaves over the crushed grapes (MW) at laboratory scale over two vintages on the characteristics of Garnacha wines elaborated from grapes cultivated in a warm climate as an additional procedure to traditional red winemaking (CT) to obtain highly coloured wines. Oenological and colour parameters were measured to determine the effects of this treatment on wines throughout the winemaking process. Overall, wines made by MW had a higher phenolic content and colour intensity. The analysis of the detailed composition of the wine showed that the treatment with microwaves before the alcoholic fermentation leads to important

re vini altamente colorati. Sono stati misurati parametri enologici e cromatici per determinare gli effetti di questo trattamento sui vini durante tutto il processo di vinificazione. Complessivamente, i vini ottenuti con il metodo MW presentavano un contenuto fenolico e un’intensità di colore più elevati. L’analisi della composizione dettagliata del vino ha mostrato che il trattamento con microonde

noso con rischi significativi per l’ambiente, soprattutto per gli ecosistemi acquatici. Gli scienziati sono riusciti a utilizzare liquidi porosi di tipo 3 per assorbire fino all’88% del volume di MEG nelle cavità dei PL, dimostrando un’efficacia notevole.

Questa scoperta ha spinto il team a esplorare possibili applicazioni in altri settori, come la produzione di bevande. Utilizzando

The discovery prompted further investigation into alternative ways this new method of liquid-liquid extraction could be used in other industries such as drinks manufacturing. The research team went on to use a non-toxic, pH-resistant PL to successfully reduce the alcohol content in wine and gin, without detracting from the drinks’ flavour profiles.

Deborah Crawford from the University of Birmingham says “Porous Liquids were invented by Professor Stuart James at Queens University Belfast more than 10 years ago, but this is the first time they have been used for a liquid-liquid extraction. The process allowed us to reduce the level of alcohol in gin and wine creating low alcohol options whilst potentially retaining all the flavour; something which most low/no alcohol brands currently struggle with. This innovation could be a game changer for the drinks manufacturing industry as it aligns with the growing consumer demand for low-alcohol beverages that look, smell and taste like favourite drinks but minimises the less desirable aftereffects.”

un liquido poroso non tossico e resistente al pH, i ricercatori sono riusciti a ridurre il contenuto alcolico di vino e gin senza comprometterne il profilo aromatico.

Deborah Crawford dell’Università di Birmingham ha dichiarato: “I liquidi porosi, inventati oltre 10 anni fa dal professor Stuart James della Queen’s University di Belfast, sono stati ora impiegati per la prima volta in un proces-

so di estrazione liquida. Grazie a questo metodo, siamo riusciti a ridurre il contenuto alcolico di gin e vino, creando versioni a basso contenuto alcolico che conservano il sapore originale. Questo rappresenta un’innovazione significativa per il settore delle bevande, rispondendo alla crescente domanda di opzioni a basso o nullo contenuto alcolico che mantengano gusto, aroma e aspetto

The results were published in Angewandte Chemie International Edition (2024, e202409894).

delle versioni tradizionali, ma con effetti collaterali ridotti.”

Questa tecnologia potrebbe rivoluzionare il mercato delle bevande, soddisfacendo le nuove esigenze dei consumatori e offrendo soluzioni sostenibili e di alta qualità.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Angewandte Chemie International Edition (2024, e202409894).

Produzione di bevande a basso contenuto di lattosio e proteine

Uno studio statunitense pubblicato sul  Journal of Dairy Science (107, (8): 5481-5495, 2024) ha determinato l’effetto della rimozione simultanea di lattosio con soluti a basso peso molecolare e delle proteine del siero dal latte scremato mediante microfiltrazione (MF) sulle proprietà chimiche, fisiche e sensoriali di bevande a base di proteine del latte al 3,4, 7,5% e 10,5% prima e dopo un trattamento termico a iniezione diretta di vapore. Il latte scremato è stato microfiltrato a 50°C utilizzando membrane ceramiche da 0,1 µm, con un rapporto di diafiltrazione acqua/latte di circa 2,5. Il lattosio, le proteine del siero e i minerali solubili sono stati rimossi simultaneamente per produrre bevande proteiche contenenti dal 3,4 al 10,5% di proteine ottenute

dal latte scremato. Questo processo è stato replicato due volte utilizzando latti scremati differenti. Il contenuto di minerali solubili e lattosio era molto basso, e la fase acquosa delle bevande aveva un punto di congelamento molto vicino a quello dell’acqua (-0,02°C). Il pH delle bevande variava da 7,19

Production of low-lactose and low-serum-protein milk protein beverages

The objective of the study published in Journal of Dairy Science (107, (8): 5481-5495, 2024) was to determine the effect of simultaneous removal of lactose plus low-molecular weight solutes and milk serum proteins from skim milk by microfiltration (MF) on the chemical, physical, and sensory properties of 3.4%, 7.5%, and 10.5% milk protein-based beverages before and after a direct steam injection thermal process.

Skim milk was microfiltered at 50°C using 0.1µm ceramic membranes with a diafiltration ratio of water to milk of about 2.5. Milk lactose, serum proteins, and soluble minerals were removed simultaneously to produce protein beverages containing from 3.4% to 10.5% true protein from skim milk and this process was replicated twice with different skim milks. The soluble mineral plus lactose content was very low and the aqueous phase of the beverages had a freezing point very close to water (-0.02°C). Beverage pH ranged from 7.19 to 7.41, with pH decreasing with increasing protein concentration.

a 7,41, con una diminuzione del pH all’aumentare della concentrazione proteica. Complessivamente, le bevande erano più bianche e meno concentrate del latte scremato. Durante il trattamento UHT con iniezione diretta di vapore a una temperatura di mantenimento di 140°C per 2 o 3 secondi, si è verificata una certa aggregazione proteica, rilevata dall’analisi delle dimensioni delle particelle (il diametro medio in volume delle particelle proteiche era di 0,16 µm prima e 22 µm dopo l’UHT). Non è stato rilevato alcun sapore di zolfo o di uovo e non è stato osservato alcun imbrunimento dovuto al trattamento termico UHT. Sia la viscosità apparente che quella sensoriale sono aumentate con l’aumentare della concentrazione proteica e del trattamento termico.

Overall, the beverages were whiter and blander than skim milk. When UHT processed with direct steam injection at a holding temp of 140°C for 2 to 3 s, there was some protein aggregation detected by particle size analysis (volume mean diameter of protein particles was 0.16 µm before and 22 µm after UHT). No sulfur or eggy flavor was detected, and no browning was observed, due to the UHT thermal treatment. Both apparent viscosity and sensory viscosity increased with increasing protein concentration and heat treatment.

LEGGI laws

Vini senza alcool: arriva il decreto del MASAF

Federvini accoglie con soddisfazione l’esito dell’incontro avvenuto tra le Associazioni di rappresentanza del settore vitivinicolo italiano e il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, nel corso del quale è stato presentato il decreto ministeriale per la produzione di vino senza alcool o parzialmente dealcolato in Italia.

La nuova misura – attesa dai produttori italiani interessa-

ti allo sviluppo di questa nuova tipologia di prodotti – permetterà di superare l’attuale assetto normativo che rendeva di fatto impossibile produrre sul territorio nazionale un vino anche solo parzialmente dealcolato, obbligando di conseguenza i produttori interessati a recarsi all’estero per poter investire su questo nuovo e crescente segmento di consumo.

No-alcohol wines: the MASAF decree arrives

Federvini welcomes the outcome of the meeting held between the associations representing the Italian wine sector and Minister of Agriculture Francesco Lollobrigida, during which the ministerial decree to produce no/low-alcohol wine in Italy was presented.

The new measure – eagerly awaited by Italian producers interested in developing this new type of product – will help overcome the current regulatory framework that, in effect, made it impossible to produce even partially low-alcohol wine in Italy. This situation had forced producers, who wished to invest in this growing consumer segment, to move their operations abroad.

Federvini underscores the importance of clear, efficiency-orient-

Federvini evidenzia l’importanza di regole chiare e orientate all’efficienza, evitando vincoli operativi che potrebbero ostacolare l’efficacia e la competitività delle nostre imprese.

Con questa misura, il Ministero conferma il suo impegno nel supportare l’innovazione del settore vitivinicolo, sostenendo la leadership italiana sui mercati internazionali.

ed regulations that avoid operational constraints, which could hinder the effectiveness and competitiveness of Italian companies.

With this measure, the Ministry reaffirms its commitment to supporting innovation in the wine sector and sustaining Italy’s leadership in international markets.

MERCATI CONSUMI marketing

Vini, spiriti e aceti tengono nonostante uno scenario globale di grande complessità

Nell’ultima edizione dell’Osservatorio Federvini, a cura di Nomisma e TradeLab, emerge che, nel 2024, i comparti produttivi rappresentati da Federvini hanno confermato una significativa capacità di resilienza, pur messa a dura prova da un quadro economico incerto, da un PIL italiano stimato in lieve crescita (+0,8%), e da un andamento debole del clima di fiducia di imprese e consumatori. A fronte di una riduzione dei costi energetici, quelli

relativi al packaging , seppure in lenta discesa, sono ancora decisamente più alti rispetto ai valori di inizio 2021, in particolare PET +24%, carta +47% e vetro +67%. Lo scenario è stato, inoltre, caratterizzato negativamente da tensioni sui mercati internazionali, dovuti anche alla recente introduzione dei dazi cinesi sulle importazioni di acquaviti e dal rallentamento dei consumi fuori casa, legato al contesto economico non favorevole.

Wines, spirits, and vinegars hold up despite a highly complex global scenario

In the latest edition of the Federvini Observatory, edited by Nomisma and TradeLab, it emerges that in 2024, the production sectors represented by Federvini have demonstrated significant resilience, despite the challenges posed by an uncertain economic environment, an Italian GDP estimated to be slightly up (+0.8%), and a weak trend in business and consumer confidence.

Although energy costs have decreased, packaging costs, while slowly falling, remain significantly higher than in early 2021 – particularly PET (+24%), paper (+47%), and glass (+67%). The scenario was also negatively affected by tensions in international markets, particularly due to the recent introduction of Chinese duties on spirits imports and a slowdown in out-of-home consumption, linked to the unfavorable economic context.

Best Wine Stars 2025: approccio inclusivo

Sono aperte le selezioni per la sesta edizione di Best Wine Stars, che si terrà a Milano dal 17 al 19 maggio 2025, punto di riferimento per il settore enogastronomico e dei distillati, che coinvolge annualmente oltre 200 aziende nazionali e internazionali, offrendo un’esperienza coinvolgente sia per il pubblico professionale (B2B) che per quello dei consumatori appassionati (B2C).

Le aziende possono scegliere diverse modalità di partecipazione: esposizioni in aree grandi, medie o piccole; presenza con un numero limitato di referenze; partecipazione fisica o digitale. Questa formula permette a ciascun produttore di essere parte attiva in un contesto di alto profilo, indipendentemente dalla propria dimensione o capacità produttiva.

I visitatori, durante le tre giornate, potranno esplorare percor-

si di degustazione nelle diverse aree espositive, interagire direttamente con i produttori e partecipare a un ampio programma di masterclass e talk.

La cerimonia di premiazione dei Best Wine Stars Awards, prevista per domenica 18 maggio, celebrerà le aziende che si sono distinte non solo nelle categorie tradizionali come miglior vino

rosso, bianco, rosato e miglior spirit, ma anche in ambiti emergenti e innovativi, quali sostenibilità, enoturismo, accessibilità e innovazione, qualità-prezzo e miglior progetto enologico.

Una delle novità dell’edizione 2025 sarà la rinnovata Area Spirits, pensata per mettere in risalto l’evoluzione del mondo dei distillati

Best Wine Stars 2025: inclusive approach

Selections are open for the sixth edition of Best Wine Stars, which will be held in Milan from May 17 to 19, 2025. The event, a reference point for the wine and spirits industry, involves over 200 national and international companies annually and offers a unique and engaging experience for both the professional (B2B) and consumer enthusiast (B2C) audiences.

Companies can choose from various participation options: large, medium, or small exhibition spaces; limited product showcases; and physical or digital participation. This formula allows each producer to play an active role in a prominent scene, regardless of size or production capacity.

During the three-day event, visitors can explore tasting paths within various exhibition areas, interact directly with producers, and participate in an extensive program of masterclasses and talks.

The Best Wine Stars Awards ceremony, scheduled for Sunday, May 18, will celebrate companies that have excelled not only in traditional categories such as best red, white, rosé, and spirit, but also in emerging and innovative areas. Awards will include categories for sustainability, wine tourism, accessibility and innovation, value-formoney, and best wine project.

The new feature of this 2025 edition will be the revamped Spirits Area, designed to highlight the evolution of the spirits world.

Risultati di Terre Cevico

Terre Cevico ha affrontato la sua prima vendemmia come cooperativa di primo grado, un’importante sfida che ha comportato anche notevoli difficoltà organizzative, ma superata con successo nonostante le avverse condizioni meteorologiche. Sono stati conferiti oltre 960.000 quintali di uva, con la raccolta meccanizzata che ormai rappresenta il 75% del totale. La cooperativa continua a consolidarsi come uno dei principali protagonisti del panorama vinicolo italiano. La presentazione del bilancio 2023/24 si è svolta al Teatro Socjale di Piangipane, dove è stato presentato, per il settimo anno consecutivo, anche il bilancio di sostenibilità (2023/2024).

Il primo bilancio consolidato, dopo le incorporazioni di Le Romagnole, Winex, Romagnole 2, Due Tigli, Rocche Malatestiane ed Enoica, ha registrato un fatturato di 206 milioni di euro e un utile netto di 1,6 milioni di euro. Il plusvalore per i soci ha raggiunto gli 8,2 milioni di euro, derivanti dalla differenza tra il valore di liquidazione dei prodotti conferiti e il prezzo di mercato. Il patrimonio netto si è attestato a 79,3 milioni di euro. Dal 1° gennaio 2024, la cooperativa ha adottato un nuovo assetto organizzativo, passando da consorzio a cooperativa di primo grado, con una filiera produttiva tutta interna, mettendo al centro il socio viticoltore e nominando un nuovo consiglio di amministrazione.

Il confronto con le annate precedenti mostra una crescita del fatturato consolidato del +5% rispetto all’esercizio precedente, con un incremento ancora più

Results of Terre Cevico

Terre Cevico faced its first harvest as a first-degree cooperative, marking an important organizational test, which was successfully passed despite the many weather challenges. Over 960,000 quintals of grapes were delivered, with mechanized harvesting now representing 75% of the total. The Terre Cevico Cooperative continues to establish itself as one of the leading players in the Italian wine sector. The presentation of the 2023/24 financial statement took place at the Socjale Theatre in Piangipane, where the 2023/2024 Sustainability Report was also unveiled for the seventh consecutive year.

The first consolidated financial statement after the full integration of the companies (Le Romagnole, Winex, Romagnole 2, Due Tigli, Rocche Malatestiane, Enoica) shows a turnover of €206 million, a net profit of €1.6 million, a shareholder surplus of €8.2 million (the difference between the liquidation value of the contributed products and the market price), and shareholder equity of €79.3 million. As of January 1, 2024, the cooperative has adopted a new organizational structure, transitioning from a Consortium to a first-degree cooperative with an entirely internal production chain, placing winegrower members at the heart of the system, and introducing a new Board of Directors. Comparing the results to previous years, the consolidated turnover has increased by 5% compared to the previous year. This figure rises

BIRRA & MALTO beer & malt

Aumentare le capacità: percentuali che fanno la differenza

Presentazione di Heiko Geissmann al Convegno AITBM Cagliari 2024

Per aiutare le aziende ad affrontare la sfida dell’aumento dei costi e della fluttuazione della qualità delle materie prime, Bühler presenta l’innovativa tecnologia DDH Dry Dehusking. Sostituendo il mulino a martelli con un mulino a rulli nelle sale cotture con mash filter, il nuovo sistema aumenta le capacità del birrificio fino al 10%, compensa le di-

verse qualità di malto e consente un significativo risparmio energetico, una minore usura e un ridotto rischio di esplosioni.

La domanda che molti produttori di birra si pongono oggi è cosa possono fare per rendere la loro attività più resiliente. L’impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime ha colpito molti e, allo stesso tempo, le flut-

tuazioni della qualità delle materie prime hanno portato a cicli di sala cottura significativamente più lunghi, il che rende molto difficile garantire un rendimento economico del birrificio.

In questo contesto, gli esperti di processo di Bühler hanno studiato i processi convenzionali di pre-birrificazione e hanno applicato le loro conoscenze per ren-

Increasing capacities: percentages that make the difference

Heiko Geissmann presentation at AITBM Cagliari Convention 2024

To help businesses facing the challenge of rising costs and fluctuating raw material qualities, Bühler introduces its innovative DDH Dry Dehusking technology. By replacing the hammer mill with a roller mill in mash filter applications, the new system increases brewhouse capacities by up to 10%, compensates for different malt qualities and allows for significant energy savings, less wear and reduced risk of explosions.

The question facing many brewers today is what they can do to make their business more resilient. Soaring energy and raw material prices have hit many with full force, and at the same time fluctuating raw material qualities have led to significantly longer lautering times –which makes it very difficult to ensure an economical brewhouse yield.

Against this backdrop, Bühler’s process experts have been investigating conventional pre-brewing processes and have applied their knowledge to make these operations more efficient.

The result is Bühler’s innovative DDH Dry Dehusking technology. By replacing the hammer mill with a roller mill in mash filter applications,

By taking the husk out of the process in the early stage, the capacity of existing brewhouse equipment is increased and energy consumption is reduced. In the new process the pure grist goes to the brewhouse once it has passed the milling stages, while the husk undergoes treatment to recover the remaining starch attached to its surface. The extracted pure starch is then fed back into the brewing process.

How does it work?

Husk separation has been around for a long time, so what makes the new system so much better than traditional techniques? This is where Bühler’s longstanding experience in the milling business comes into full play: the new process enables operators to remove the husk without any starch loss.

“The process itself is simple,”

birra? La risposta più semplice è stata quella di separare il macinato dalla crusca nelle fasi di macinazione”, spiega Johannes Preiss, responsabile del segmento di mercato Brewing & Distilling di Bühler.

Eliminando la pula dal processo nella fase iniziale, si aumenta la capacità delle attrezzature esistenti per la produzione di birra e si riduce il consumo energetico. Nel nuovo processo, il macinato puro passa al fermentatore dopo aver superato le fasi di macinazione, mentre la pula viene sottoposta a un trattamento per recuperare l’amido residuo

attaccato alla sua superficie. L’amido puro estratto viene quindi reimmesso nel processo di produzione della birra.

Come funziona?

La separazione della buccia esterna esiste da molto tempo, ma cosa rende il nuovo sistema migliore delle tecniche tradizionali? È qui che entra in gioco la lunga esperienza di Bühler nel settore della macinazione: il nuovo processo consente agli operatori di rimuovere la pula senza alcuna perdita di amido.

Fig. 2 - Bucce ripulite./Cleaned husk.
Fig. 3 - Schema.

Birra, un piacere che non conosce stagioni

L’ultima indagine condotta da BVA Doxa per il Centro Informazione Birra (CIB) di AssoBirra offre una fotografia del mondo birrario italiano. Attraverso il punto di vista dei consumatori, dei principali attori della filiera e della stessa AssoBirra, lo studio mette in luce il ruolo della birra nel trend del soft pleasure durante l’inverno. L’indagine approfondisce, inoltre, il ruolo della birra come protagonista della tavola invernale e dei più raffinati abbinamenti gourmet, con il contributo di Rocco Pozzulo, presidente della Federazione italiana cuochi.

I soft pleasure: riscoprire i piccoli piaceri invernali

Durante l’inverno, i gesti quotidiani degli italiani si trasformano in autentici rituali di comfort e relax. La casa, per l’86% degli intervistati, è il luogo preferito dove vivere queste esperienze. Guardare la TV (70%), rilassar-

si sul divano (65%) e concedersi una doccia calda (62%) sono tra le attività più amate per ritrovare serenità. La Gen Z si distingue per la capacità di dedicarsi ai soft pleasure con maggiore frequenza, fino a quattro volte a settimana.

Anche il contatto con la natura gioca un ruolo importante:

circa il 40% degli italiani dichiara di trovare piacere in passeggiate all’aperto o momenti contemplativi accanto al camino. La condivisione di questi momenti è particolarmente apprezzata, con il 63% degli intervistati che li vive in compagnia del partner o di amici, specialmente tra i Mil-

Beer, a pleasure that knows no seasons

The latest survey conducted by BVA Doxa for the Centro Informazione Birra (CIB) of AssoBirra offers a snapshot of the Italian beer world. Through the perspectives of consumers, key players in the supply chain, and AssoBirra itself, the study highlights the role of beer in the “soft pleasure” trend during the winter season. The survey also delves into the role of beer as a protagonist on the winter table and in gourmet pairings, with contributions from Rocco Pozzulo, president of the Italian Cooks Federation.

The soft pleasures: rediscovering small winter pleasures

During the winter, Italians’ daily routines transform into authentic rituals of comfort and relaxation. The home is the preferred setting for these experiences, according to 86% of respondents. Watching

TV (70%), relaxing on the sofa (65%), and taking a hot shower (62%) are among the most popular activities for finding serenity. Gen Z stands out for their ability to indulge in soft pleasures more frequently, up to four times a week.

Contact with nature also plays an important role: around 40% of Italians say they find pleasure in outdoor walks or contemplative moments by the fireplace. Sharing these moments is particularly popular, with 63%

Applicazione del Life Cycle Assessment nella produzione della birra

La birra, bevanda di rilievo sia culturale che industriale a livello globale, comporta un considerevole impatto ambientale a causa del consumo di risorse naturali e delle emissioni prodotte durante le diverse fasi del processo produttivo. Per indagare la sostenibilità di questa produzione, un articolo pubblicato su  Beverages (10, (3): 86, 2024) da ricercatori dell’Università Sapienza di Roma analizza gli impatti ambientali della birra attraverso una revisione di studi basati sul Life Cycle Assessment (LCA).

Questa revisione sistematica ha preso in considerazione articoli peer-reviewed pubblicati tra il 2001 e luglio 2024, selezionati tramite database come Scopus e Google Scholar. La ricerca si è concentrata su studi che hanno esaminato le varie fasi del ciclo di vita della birra, dalla coltivazione delle materie prime al confezionamento e alla distribuzione, utilizzando parole chiave specifiche relative alla LCA e alla produzione birraria.

Dai risultati emerge che il consumo energetico e l’imballaggio rappresentano i principali fattori critici, incidendo significativamente sull’impronta ambientale complessiva. Tuttavia, gli studi disponibili risultano limitati e caratterizzati da un’elevata eterogeneità in termini di metodologie adottate, categorie di impatto analizzate e unità funzionali considerate. Questa variabilità rende difficile confrontare e sintetizzare i risultati, limitando la possibilità di formulare conclusioni definitive.

Application of Life Cycle Assessment in beer production

The production of beer, a beverage of global cultural and industrial importance, has a significant impact on the environment due to the use of natural resources and the emissions generated during the various stages of the production process. Therefore, the Italian article published in Beverages (10, (3): 86, 2024) examines the sustainability of beer production through a review of literature articles that have used Life Cycle Assessment (LCA) to assess its environmental impacts. A systematic literature review was conducted by selecting peerreviewed articles published between 2001 and July 2024 using databases such as Scopus and Google Scholar. The search included studies analyzing different stages of the beer life cycle, from raw material production to packaging and distribution, using specific keywords related to LCA and brewing. The results showed that energy use and packaging are the two critical aspects identified in the review, which represent a significant part of the environmental footprint. However, it is important to note that the available studies on the subject are few and heterogeneous and they use different methodologies, impact categories, and functional units, which complicates the comparison and synthesis of results, limiting the ability to draw definitive conclusions. Recommendations were made to improve sustainability, including the adoption of more efficient technologies, the use of recycled materials for packaging, and the implementation of sustainable agricultural practices. These strategies could aim to significantly reduce the overall environmental impact of beer production.

Tra le raccomandazioni proposte per migliorare la sostenibilità figurano l’adozione di tecnologie più efficienti, l’impiego di materiali riciclati per gli imballaggi e l’implementazione di pratiche

agricole più rispettose dell’ambiente. Queste strategie potrebbero contribuire a una significativa riduzione dell’impatto ambientale associato alla produzione della birra.

Valutazione in loco della qualità delle materie prime per la produzione della birra

Negli ultimi decenni, l’interesse per il controllo della qualità delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finali nella produzione della birra è cresciuto notevolmente, spinto dalle crescenti esigenze e aspettative dei consumatori. L’industrializzazione e la globalizzazione delle catene di approvvigionamento hanno reso indispensabile l’adozione di nuovi strumenti analitici in grado di caratterizzare in modo rapido e affidabile i materiali coinvolti nel processo produttivo.

Uno studio condotto presso il Dipartimento di Chimica della Sapienza Università di Roma, pubblicato sulla rivista Foods (13, 17: 2728, 2024), ha testato un innovativo strumento ultracompatto, il microNIR, per l’analisi chimica dei malti d’orzo. Questo dispositivo opera nella regione del-

lo spettro NIR (vicino infrarosso) e consente un controllo accurato delle materie prime essenziali, fondamentali per influenzare il sapore e le caratteristiche finali della birra.

Lo studio ha sviluppato un modello predittivo per classificare sia i malti d’orzo base che quelli speciali, basato sulle misurazioni NIR. È stata utilizzata la tecnica chemiometrica Soft Independent Modeling of Class Analogy (SIMCA) per ottimizzare due modelli di previsione, analizzando campioni di malto macinati e setacciati con la spettroscopia NIR. I risultati hanno dimostrato che l’approccio combinato microNIR/chemiometrico è in grado di classificare correttamente i campioni inclusi nel set di validazione esterna, con tassi di falsi positivi e falsi negativi inferio-

ri rispettivamente al 3,41 e allo 0,25%.

Questi risultati confermano la fattibilità di questa nuova piattaforma analitica, che rappresenta un passo avanti nella garanzia della qualità delle materie prime nel settore birrario.

On-site quality assessment of raw brewing materials

The interest in the quality control of the raw materials, intermediates, and final products, as well as production methods, of beer has increased significantly in recent decades due to the needs and expectations of consumers. Increasing in the industrialization and globalization of beer supply chains led to a need for novel analytical tools suitable for the rapid and reliable characterization of the materials involved. In an Italian study published in Foods (13, (17): 2728, 2024), an ultracompact instrument operating in the NIR region of the spectrum, microNIR, was tested for the chemical investigation of barley malts. The essential raw materials for brewing require careful control since they deeply affect the characteristic flavor and taste of the final products. Therefore, a robust prediction model able to classify base and specialty barley malts was developed starting from NIR measurements. Soft Independent Class Analogy (SIMCA) was selected as the chemometric technique for the optimization

of two prediction models, and ground and sieved materials were investigated using spectroscopy. The microNIR/chemometric approach proposed in this study permitted the correct prediction of the malt samples included in the external validation set, providing false positive and false negative rates no higher than 3.41% and 0.25%, respectively, and confirming the feasibility of the novel analytical platform.

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